L`ombra e la luna

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L`ombra e la luna
L’ombra e la luna
Canovaccio a bivi per quattro attori in cinque scene
Dramatis personae
Milla, una spietata vampira
Vic, la sua vittima designata
Anemone, uno spirito senza corpo
Marmo, un corpo senza spirito
Prima scena: Vic entra in scena guardandosi intorno spaventato, seguito di soppiatto da Milla che al momento
buono sbuca di fronte a lui per metterlo alle strette.
La vampira comincia a giocare al gatto con il topo, ridendo delle offerte della preda che la implora di lasciarlo andare
in cambio di qualsiasi cosa. Alla fine gli dice chiaro e tondo che lei ha tutto, forza, bellezza, l’immortalità e non può
desiderare nulla che lui possieda.
Vic si chiede se cambiare tattica, mostrandole una croce e provando a scacciarla, oppure se impiegare il tempo che
gli resta per formulare un’ultima offerta, trovando qualcosa che le manchi davvero.
Nel primo caso Vic fa il suo goffo tentativo e Milla lo afferra per un braccio, spostandolo come un fuscello. Prima che
lo aggredisca, però, intravede la sua ombra alla luce della luna e si rende conto di non averne una. Nel secondo caso
Vic si rende conto che i vampiri non lasciano immagine di sé, non hanno né riflessi, né ombre, quindi offre a Milla la
propria ombra, sicuro che sia davvero qualcosa che non possiede. In ogni caso l’offerta è quella giusta e Milla decide
di lasciarlo in vita per il momento, portandolo dai suoi amici per decidere il da farsi.
Seconda scena: Milla trascina Vic al Conclave, per consultarsi con Anemone, lo spettro, e Marmo, lo zombie, che la
aspettano già in scena.
Si discute sull’opportunità di avere un’ombra, mettendone in dubbio l’utilità e soprattutto l’idea che quella di Vic
possa andare bene per Milla. Lui insiste, ma alla fine gli amici convincono Milla a valutare altre ombre per avere
possibilità di scelta. Anemone propone di andare alla Foresta Spettrale, Marmo invece di visitare il Cimitero Cagliato.
Il dialogo tra i due che propongono di visitare un luogo piuttosto che l’altro permette al pubblico di esprimersi,
stabilendo la successione delle scene.
Terza scena: I quattro si recano alla Foresta Spettrale, descritta da Anemone come una serie di tronchi tagliati che
gettano ombra alla luce della luna come se fossero ancora intatti e rigogliosi.
Milla dovrebbe avere solo l’imbarazzo della scelta, con tutte queste ombre lunghe e profonde, e comincia a girare
insieme ad Anemone tra gli spettatori (invitati ad alzarsi in piedi per rappresentare le ombre degli alberi) per
sceglierne una adatta, finché Vic dal palco le fa notare come tutto questo sia assurdo.
Milla torna sul palco perplessa e Vic le spiega come se fosse una bambina quanto alberi e persone siano differenti.
Marmo rincara la dose dicendo che non si può pensare di scegliere la propria ombra in base alla dimensioni: è la
forma che deve essere giusta.
Quarta scena: I quattro raggiungono il Cimitero Cagliato, dove alcune comparse interpretano i morti che trasportano
dei secchi e delle bottiglie, lasciandole negli angoli. Marmo spiega come i morti aspettino il tramonto della luna e
l’alta marea per salire tra i crateri e raccogliere il latte di luna che si raccoglie sul loro fondo. La maggior parte di
questo latte, raccolto sulla faccia chiara, viene trasformato in formaggio, mentre quello più raro, presa dai crateri
sulla facce scura, viene distillato in una sorta di liquore alle ombre. Se Milla ne beve una bottiglia, avrà un’ombra
della forma giusta.
Vic cerca di convincerla, sempre con ragionamenti logici, di quanto sia impossibile quello che cerca di fare, ma è
Anemone a spiegare con incisività che non ci sarà mai abbastanza liquore per riempire la sagoma di Milla.
Milla si chiede se bere oppure no, in dubbio come sempre da quando ha conosciuto Vic.
Nel primo caso la luce cambia per qualche istante e sembra poter funzionare, ma alla fine Milla confessa di non
sentire niente di diverso. Marmo, deciso a scoprire se il liquore è invecchiato abbastanza, prova quello che ne resta.
Subito s’irrigidisce e si comporta come uno zombie da film, avanzando verso Vic ripetendo “Cervelli”, ma quando
qualcuno chiede cosa gli sia preso si affretta a scusarsi “Scusatemi, non bevo mai a stomaco vuoto”. Nel secondo
caso Marmo si mostra sdegnato dalla ritrosia dell’amica e tracanna il contenuto dalla bottiglia, come per darle
l’esempio, e il risultato è lo stesso del caso precedente.
Quinta scena: Dopo i fallimenti, i quattro tornano sul luogo del Conclave e Milla si rassegna a non poter prendere
l’ombra di qualcun altro: se vuole ritrovare la sua, deve guardare in faccia il sole perché la proietti.
Anemone e Marmo cercano di dissuaderla, facendole notare che loro vivono bene senza un’ombra, ma Milla
risponde che ciascuno di loro è l’opposto dell’altra, quindi di fatto non sono soli e possono contare su un riflesso
tutto loro. Dal canto suo Vic si sente in colpa per aver distrutto la sicurezza di Milla e la implora di prendere la sua
ombra, o di fare a metà, basta che non si lasci morire.
Milla si chiede se deve resta salda nel suo proposito di attendere l’alba o lasciarsi convincere anche stavolta da Vic.
Nel primo caso Milla congeda prima i due amici e poi Vic, dicendo addio a ciascuno di loro. Dopo qualche istante la
scena si riempie di un intensa luce gialla e, prima del buio conclusivo, la vampira dice “Riesco a vederla. La mia
ombra”. Nel secondo caso Milla e Vic si prendono per mano, mentre due comparse entrano in scena allo loro spalle. I
protagonisti alzano la mano libera e le comparse li imitano, ma quando i due si separano e Milla alza entrambe le
braccia in preda alla gioia, la sua ombra ne alza una soltanto. Anemone e Marmo spiegano come Milla e Vic abbiano
deciso di condurre una vita a metà: lui vivo di giorno, lei viva di notte, entrambi con metà della stessa ombra.
Regia
Scena 1
LUOGO: In mezzo alla strada
PERSONAGGI PRESENTI:
2 (Vic e Milla)
MUSICA: György Ligeti (Mesto, Rigido e Cerimonide) - Dominic Harlan (Eyes wide shut)
BIVIO
(VIC):
A La scaccio con il crocefisso
B Le faccio un’ultima offerta
RISOLUZIONE:
A Milla ride e fa per colpire Vic, ma si accorge che ha l’ombra
B Vic le offre la sua ombra per sopravvivere
CHIUSURA DELLA SCENA: Vic le offre la sua ombra
NOTE REGISTICHE:
Vic entra correndo nella sala, partendo alle spalle degli spettatori per poi dirigersi sul palco senza
smettere di guardarsi a destra e a manca. Una volta arrivato da dietro le colonne spunta Milla che lo aggredisce
scaraventandolo a terra.
Se Vic intraprende il bivio A, si mette in ginocchio spalle al pubblico, innalzando sopra la testa una croce. Milla finge
di essere insofferente al simbolo sacro, ma alla fine schernisce Vic e fa per colpirlo, quando si accorge dell’ombra.
Scena 2
LUOGO: Rifugio dei mostri
MUSICA:
BIVIO
PERSONAGGI PRESENTI:
4 (Vic, Milla, Anemone, Marmo)
Hauser and O'Brien-Bugpowder (Neked Lunch)
(MARMO-ANEMONE): A Foresta Spettrale
B Cimitero Cagliato
RISOLUZIONE:
A I personaggi si dirigono alla Foresta Spettrale
B I personaggi si dirigono al Cimitero Cagliato
CHIUSURA DELLA SCENA: Milla decide quale dei due luoghi visitare per primo
NOTE REGISTICHE:
Anemone si dispone nel proscenio sulla parte destra, Marmo sul fondo a sinistra. Si accendono le luci.
Milla e Vic entrano dalla parte sinistra evitando di impallare Marmo. Milla si lamenta della stanchezza di Vic per
indicare la strada percorsa e la mortalità della preda. Milla presenta Vic ai sue due amici, chiamandoli per nome,
dopodiché si comincia a parlare dell’ombra. Anemone e Marmo propongono a Milla di trovarsene una migliore e
dicono di sapere dove cercare. Parte Anemone parlando della Foresta Spettrale. La interrompe Marmo che avanza
verso il proscenio parlando del Cimitero Cagliato. Anemone riprende a parlare e tutti si immobilizzano per introdurre
il bivio. Marmo inizialmente finge l’immobilità, poi segue Anemone cercando di convincere il pubblico. A seguito
della scelta Milla, partendo dalle spalle di Marmo e Anemone che dovrebbero essere posti sul proscenio uno a fianco
dell’altro, li divide mettendosi in mezzo per poi abbracciare e dare retta al vincitore designato dal pubblico.
Scena 3/4
LUOGO: Foresta Spettrale
MUSICA:
PERSONAGGI PRESENTI:
4 (Vic, Milla, Anemone, Marmo)
Hanged (Plunket and MacLain) / The Agoge (300)
CHIUSURA DELLA SCENA: Viene deciso di provare l’altra possibilità
NOTE REGISTICHE:
Anemone si porta sul proscenio. Gli altri personaggi l’ascoltano mentre decanta la straordinarietà del
bosco, indicando gli spettatori come le ombre degli alberi. Parlando sempre di ciò che è etereo e non fa mai
riferimento a sensazioni fisiche, ma piuttosto a emozioni e sensazioni intangibili. Anemone trascina Milla in mezzo al
pubblico e la vampira, dopo la sorpresa iniziale, si lascia prendere dalla situazione e ci prova gusto a provarsi le
ombre per vedere quale le sta meglio, quasi stesse facendo shopping. Alla fine Vic si avvicina al proscenio, lasciando
Marmo sul fondo, e fa presente a Milla quanto sia assurdo tutto questo. Marmo coglie la palla al balzo e, spiegando
che non è la grandezza, ma la forma di un’ombra a essere importante, consiglia di seguirlo verso il Cimitero Cagliato.
Milla, perplessa dal tentativo con gli alberi, accetta.
Scena 3/4
LUOGO: Cimitero Cagliato
MUSICA:
BIVIO
PERSONAGGI PRESENTI:
4 (Vic, Milla, Anemone, Marmo)
Johann Sebastian Bach Toccata e Fuga in Re Minore (Bwv 565)
(MARMO-ANEMONE): A Bere il liquore
B Non bere il liquore
RISOLUZIONE:
A Non accade nulla, ma una musica evocativa fa presagire il contrario. Alla fine Milla lascia la bottiglia
a Marmo che procede con la scerna cervelli
B Lo beve Marmo e procede con la scena cervelli
CHIUSURA DELLA SCENA: Decidono di tornare al rifugio sconsolati
NOTE REGISTICHE:
Marmo si dirige con verso il proscenio e decanta la bellezza/bruttezza del Cimitero Cagliato lavorando
sulle consistenze, gli odori e sensazioni prettamente fisiche. Alcune comparse con secchi e bottiglie continuano a
fare avanti indietro dietro le colonne, rappresentando i cadaveri che continuano a “mungere” il latte dai crateri sulla
faccia chiara per fare il formaggio e a distillare le ombre sulla faccia scura per ottenere un raro liquore. Milla e Vic
risultano schifati/inorriditi, ma Marmo continua a spiegare come i morti salgano sulla luna al tramonto,
approfittando delle alte maree. Una volta finito si dirige in mezzo alle due colonne e si sporge verso le comparse,
per poi rubare con un movimento repentino la bottiglia portata da uno dei cadaveri. Offre il Liquore di ombre a Milla
sul proscenio, mentre Anemone e Vic rimangono sul fondo e la scena s’immobilizza. Milla sceglie con l’ausilio del
pubblico e Marmo fa la scena dei cervelli. Anemone spiega che non ci sarà mai abbastanza liquore per riempire la
sagoma di Milla e Vic concorda sull’assurdità del tentativo. I quattro decidono di rientrare al rifugio.
Scena 5
LUOGO: Rifugio dei mostri
MUSICA:
BIVIO
PERSONAGGI PRESENTI:
4 (Vic, Milla, Anemone, Marmo)
Hauser and O'Brien-Bugpowder (Neked Lunch)
(MARMO-ANEMONE): A Aspettare l’alba in modo che il sole proietti la sua ombra
B Accettare la proposta di Vic e dividere l’ombra
RISOLUZIONE:
A Milla brucia in un esplosione (il lago dei cigni 1.48 in poi)
B Appaiono le ombre dietro i personaggi
CHIUSURA DELLA SCENA: Morte di Milla o divisione dell’ombra
NOTE REGISTICHE:
Le luci si accendono e i personaggi danno le spalle al pubblico, come se arrivassero in quel momento al
rifugio. Vic, trafelato anche questa volta, viene stranamente aiutato da Milla e la ringrazia. I personaggi si distribuisco
nella scena a trapezio, dove l’ipotetico lato più lungo è rivolto al pubblico con gli angoli occupati da Anemone e
Marmo, mentre quelli del lato più corto posto sul fondo da Milla e Vik. In questa posizione Milla comincia a parlare
della sua idea di restare a vedere l’alba, in modo che proietti la sua ombra. Marmo e Anemone cercano di farla
desistere e Vic arriva ad offrirle di fare a metà della sua ombra. Con gli altri immobilizzati, Milla si dirige sul proscenio
e chiede agli spettatori cosa dovrà fare. Nel primo caso Milla congeda prima i due amici e poi Vic, dicendo addio a
ciascuno di loro. Dopo qualche istante la scena si riempie di un intensa luce gialla accompagnata dal lago dei cigni al
minuto 1.48. Nel secondo caso Milla e Vic si prendono per mano, mentre due comparse entrano in scena allo loro
spalle. Dopodiché I protagonisti alzano la mano libera e le comparse li imitano, ma quando i due si separano e Milla
alza entrambe le braccia in preda alla gioia, la sua ombra ne alza una soltanto. Anemone e Marmo spiegano come
Milla e Vic abbiano deciso di condurre una vita a metà: lui vivo di giorno, lei viva di notte, entrambi con metà della
stessa ombra.
Milla
Sono una creatura della notte, una vampira centenaria fiera e spietata.
Sono Tamora, una crudele regina, ma solo in apparenza. In realtà mi sento fragile e ferita come Lavinia.
Ho due cari amici con i quali condividere l’eternità, Anemone e Marmo.
Ho dato la caccia a Vic per giorni, ma ora lui mi ha fatto capire che quello che mi manca davvero è un’ombra.
Struttura interpretativa: Movimenti fluidi e decisi, ma questa sicurezza si stempera scena dopo scena.
-
Prima scena
o
Aspetto Vic nascosta dietro una colonna.
o
Piombo alle spalle di Vic, afferrandolo per la gola e poi lasciandolo andare.
o
Rido delle offerte di Vic che vorrebbe avere in salvo la vita, proponendomi qualcosa d diverso.
o
BIVIO di Vic: Se mi mostra la croce, fingo di esserne terrorizzata, poi gliela strappo di mano e lo irrido.
Prima di ucciderlo, però, mi accorgo che proietta un’ombra e gli domando cosa sia. Se mi propone la sua
ombra, mi mostro colpita e ascolto Vic finché conclude la scena dicendo: “Ti darò la mia ombra”.
-
Seconda scena
o
Trascino un esausto Vic dai miei amici e lo spingo tra di loro.
o
Presento Anemone e Marmo, cominciando a parlare con loro di come alla fine ho catturato Vic, ma lui
mi ha fatto notare che non ho un’ombra. Sarebbe bello averne una.
o
-
BIVIO di Marmo e Anemone: Mi intrometto nella loro discussione e scelgo la proposta del vincitore.
Terza scena
o
Ascolta affascinata l’introduzione di Anemone alla Foresta Spettrale, senza badare ai commenti di Vic e
Marmo. Voglio credere che sia l’occasione giusta.
o
Giro tra gli alberi tagliati (il pubblico) con Anemone, facendo delle prove come se si trattasse di vestiti.
Pronuncio sempre ad alta voce il giudizio finale su un determinato albero.
o
Vic grida che è tutta una sciocchezza, che sto solo perdendo tempo e in fin dei conti temo che abbia
ragione. Torno da lui delusa, ma accetto di fare un altro tentativo.
-
Quarta scena
o
Ascolta affascinata l’introduzione di Marmo al Cimitero Cagliato, senza badare ai commenti di Vic e
Anemone. Voglio credere che sia l’occasione giusta.
o
Accetto la bottiglia che mi offre Marmo, ma la guardo piuttosto perplessa.
o
MIO BIVIO: Devo bere questo strano liquore delle ombre oppure no? Nel primo caso bevo e mi guardo
con grandi aspettative, mentre la musica monta. Alla fine dico di sentirmi come prima e Marmo mi
strappa di mano la bottiglia. Nel secondo caso chiedo a Marmo di assaggiarlo prima e assisto alla scena.
-
Quinta scena
o
Camminiamo per tornare al luogo del primo incontro con Marmo e Anemone. Questa volta non spingo
via Vic, ma lo aiuto con gentilezza. Tutto in me denuncia una grande malinconia.
o
Spiego la mia rassegnazione a non poter rubare l’ombra di un altro: devo trovare la mia e per farlo devo
guardare in faccia l’alba in modo che la proietti.
o
Quando Anemone e Marmo mi fanno notare di essere felici senza un’ombra, spiego che loro sono una
l’opposta dell’altro, uno il riflesso dell’altra. Sono sempre insieme, mai da soli, come me senz’ombra.
o
MIO BIVIO: Vic mi propone di fare a metà della sua ombra. Devo accettare oppure insistere nel mio
proposto di vedere l’alba? Nel primo caso accetto e prendo per mano Vic. Entrano le ombre ed entrambi
alziamo la mano libera. Dopodiché Vic si allontana e io alzo entrambe le mani per esultare, ma la mia
mezza ombra ne alza una soltanto. Nel secondo caso do addio ai miei amici e a Vic, restando sola in
scena per guardare in faccia la luce, concludendo con una battuta tipo: “Riesco a vederla. La mia ombra”.
Vic
Sono un uomo come tanti, prima d’ora non ho mai creduto, né trattato con il sovrannaturale.
Sono Ligurio, pronto a qualsiasi astuzia per salvarmi la vita, ma solo in apparenza. Alla fine mi lascio coinvolgere
come un Callimaco qualsiasi.
Sono solo alla mercé di Milla e dei suoi mostruosi amici. Spero di potermi salvare con la proposta dell’ombra, ma
l’idea di aver mandato in pezzi la sicurezza di Milla mi fa sentire in colpa. È come bruciare un quadro per scaldarsi.
Struttura interpretativa: Sempre scosso e affaticato, costretto a sforzarsi fino ai propri limiti per stare al passo dei
mostri ai quali sono costretto ad accompagnarmi. Paura e sicurezza fondata sulla logica si alternano sul mio volto.
-
Prima scena
o
Corro trafelato tra il pubblico, guardandomi alle spalle alla ricerca del mio inseguitore.
o
Vengo colto alla sprovvista da Milla che mi prende per la gola, per poi lasciarmi andare.
o
Cerco disperatamente di salvarmi la vita, offrendole qualcosa in cambio, ma Milla ride di ogni proposta.
o
MIO BIVIO: Devo cercare di scacciare il mostro con una croce oppure impiegare il tempo che mi resta
per un’ultima offerta. Nel primo caso mostro la croce, Milla me la toglie di mano e poi si accorge della
mia ombra, chiedendomi di spiegarle cosa sia. Nel secondo caso mi rendo conto che i vampiri non hanno
riflessi, quindi nemmeno ombre, e offro a Milla la mia, enfatizzandone il valore.
-
-
Seconda scena
o
Vengo trascinato da Milla presso i suoi amici e spinto tra di loro.
o
Resto in disparte spaventato dai mostri.
o
BIVIO di Marmo e Anemone: Non devo fare nulla.
Terza scena
o
Ascolto scettico l’introduzione di Anemone alla Foresta Spettrale, buttando lì qualche commento cinico.
Alla fine di tutto apostrofo Anemone “Fantasma”.
-
o
Osservo Milla e Anemone che girano in mezzo al pubblico, commentando spazientito.
o
Alla fine grido che è tutta una sciocchezza, come può l’ombra di un albero andare bene per una persona?
Quarta scena
o
Ascolta scettico l’introduzione di Marmo al Cimitero Cagliato, buttando lì qualche commento cinico. Alla
fine di tutto apostrofo Marmo “Zombie”.
-
o
Resto a guardare inorridito mentre Marmo consegna una bottiglia a Milla.
o
BIVIO di Milla: Non devo fare nulla, finché Marmo avanza minaccioso verso di me, spaventandomi.
Quinta scena
o
Camminiamo per tornare al luogo del primo incontro con Marmo e Anemone. Questa volta Milla non mi
spinge, ma si dimostra gentile e la ringrazio. È evidente che qualcosa non va in lei.
o
Ascolto in silenzio mentre Milla spiega di voler vedere l’alba e i suoi amici cercano di dissuaderla.
o
Alla fine, con un trasporto e una convinzione mai mostrati finora, chiedo a Milla di rinunciare al folle
proposito di uccidersi. Possiamo fare a metà della mia ombra, lo farei volentieri per salvare lei.
o
MIO BIVIO: Milla deve accettare oppure insistere nel proposto di vedere l’alba? Nel primo caso accetta e
mi prende per mano. Entrano le ombre ed entrambi alziamo la mano libera. Dopodiché io mi allontano e
resto in disparte. Nel secondo caso lascio a malincuore che Milla mi dica addio, promettendo che domani
notte tornerò comunque a cercarla e se serva anche la successiva, fino a ritrovarla.
Anemone
Sono una creatura di puro spirito, eterea e nobilmente distaccata dalle cose materiali.
Sono Alceste, un idealista talmente intransigente da risultare comico.
Ho due cari amici con i quali condividere l’eternità, Marmo e Milla.
Struttura interpretativa: Movimenti lenti e leggeri come un soffio di vento. Rifiuto assoluto del contatto fisico. Tento
di stare sempre al lato opposto di Milla rispetto a Marmo.
-
Prima scena
o
-
Non sono in scena.
Seconda scena
o
Mi accorgo appena del mortale che Milla ha portato al nostro incontro e converso amabilmente con lei.
o
Faccio notare come questa idea dell’ombra sia l’ennesimo capriccio di Milla, ma da brava amica sono
disposta ad assecondarla. In fondo sembra divertente.
o
MIO BIVIO con Marmo: Spiego a Milla di conoscere il posto ideale per lei, la Foresta Spettrale, ma sul più
bello s’intromette Marmo che propone in alternativa il Cimitero Cagliato. La scelta del pubblico stabilirà
la successione delle scene.
-
Terza scena
o
Spiego entusiasta come questa antica foresta, tagliata da temo immemore, sia un ideale luogo di ritrovo
per gli spiriti. La luce della luna rende di nuovo visibili le ombre degli alberi abbattuti, come se fossero
ancora vivi e svettanti.
o
Giro tra gli alberi tagliati (il pubblico) con Milla, facendo delle prove come se si trattasse di vestiti. Cerco
sempre d’incoraggiarla e di essere positiva su tutte le ombre che decide di provare.
o
Vic grida che è tutta una sciocchezza, che Milla sta solo perdendo tempo e lei sembra dargli corda. Mi
dispiaccio che le cose siano andate in questo modo, ma in fondo so che non c’era l’ombra giusta.
-
Quarta scena
o
Ascolto scettica l’introduzione di Marmo al Cimitero Cagliato, buttando lì qualche commento cinico. I
corpi senza spirito sono così poco eleganti.
o
Osservo inorridita la bottiglia che Marmo consegna a Milla. Da quando cose come mangiare e bere
risolvono i problemi? Sconsiglio la mia amica da questo assurdo tentativo.
o
BIVIO di Milla: Dopo la scelta e gli assaggi dalla bottiglia, Marmo avanzerà verso Vic dicendo “Cervelli” e
io lo rimetterò al suo posto, facendogli notare che si sta comportando da zoticone.
-
Quinta scena
o
Camminiamo per tornare al luogo del primo incontro con Milla e Vic. Lei è molto malinconica.
o
Ascolto sconvolta mentre Milla spiega di voler guardare l’alba in modo che proietti la sua ombra. Sta
andando troppo oltre con questa mania,
o
Insieme a Marmo le spiego che si può benissimo essere felici senza un’ombra, ma quando lei risponde
che noi due siamo una l’opposto dell’altro non so cosa replicare. Per la prima volta mi accosto a Marmo
e resto a guardare impotente i dubbi che rodono la mia amica.
o
Quando Vic propone a Milla di fare a metà della sua ombra, mi affretto a sostenere la sua proposta con
argomentazioni astratte e filosofiche. Tipo “Due angeli con un’ala sola possono volare se abbracciati”.
o
BIVIO di Milla: Se Milla accetta, al termine della scena delle ombre, commento insieme a Marmo la
nuova condizione di Vic e Milla, legati da uno stesso spirito, lui vivo di giorno, lei di notte. Se Milla non
accetta, ci diciamo addio ed esco di scena con un lamento degno di uno spettro.
Marmo
Sono una creatura di mero corpo, pesante, greve e non troppo intelligente.
Sono Celimene, metto la praticità sopra a tutto il resto e non capisco nemmeno i discorsi astratti.
Ho due cari amici con i quali condividere l’eternità, Anemone e Milla.
Struttura interpretativa: Movimenti rigidi e pesanti, faticosi come quelli di Frankenstein. Cerco a più riprese il
contatto fisico con Vic. Tento di stare sempre al lato opposto di Milla rispetto a Marmo.
-
Prima scena
o
-
Non sono in scena.
Seconda scena
o
Mentre Anemone e Milla chiacchierano, do un’occhiata al mortale portato dalla vampira e lo spavento.
o
Non capisco bene cosa possa farsene Milla di un’ombra, visto che non si tocca e non si mangia, ma in fin
dei conti mi piace sempre andare in giro con gli amici.
o
MIO BIVIO con Anemone: Anemone spiega a Milla di conoscere il posto ideale per lei, la Foresta
Spettrale, ma, dopo l’immobilità iniziale, mi riscuoto per intromettermi e proporre in alternativa il
Cimitero Cagliato. La scelta del pubblico stabilirà la successione delle scene.
-
Terza scena
o
Ascolto scettico l’introduzione di Anemone alla Foresta Spettrale, buttando lì qualche commento cinico.
Gli spiriti senza corpo sono così noiosi.
o
Guardo Anemone e Milla che girano tra gli alberi, facendo domande stupide a Vic che è rimasto con me.
o
Vic grida che è tutta una sciocchezza e io sono d’accordo. Spiego che non ha senso prendere un’ombra
grande, bisogna trovare quella della forma giusta. Mi sorprendo di aver detto qualcosa di intelligente.
-
Quarta scena
o
Spiego entusiasta come in questo cimitero putrescente, che adoro in quanto è casa mia, i morti non
riposino affatto, ma lavorino sodo, approfittando del tramonto della luna e delle alte maree per salire a
prendere il latte di luna dai crateri. Il più comune è quello preso dalla faccia chiara, usato per farci il
formaggio, mentre quello sulla faccia scura è molto più raro: è una sorta di distillato di ombre.
o
Strappo una bottiglia dalle mani degli zombie che lavorano alle mie spalle e la porto a Milla. Se lo beve,
prenderà sicuramente la sua forma come fa l’acqua e lei avrà la sua ombra.
o
BIVIO di Milla: Se beve, quando alla fine dice di non sentirsi diversa, le la bottiglia e la bevo. Se non beve,
mi mostro offeso dalla sua diffidenza, ma accetto di assaggiare. In ogni caso dopo aver bevuto divento
ancora più rigido del solito e avanzo con le braccia tese verso Vic dicendo “Cervelli”. Quando Anemone
mi stoppa, mi scuso dicendo che “Non bevo mai a stomaco vuoto”.
-
Quinta scena
o
Camminiamo per tornare al luogo del primo incontro con Milla e Vic. Lei è molto malinconica.
o
Ascolto sconvolta mentre Milla spiega di voler guardare l’alba in modo che proietti la sua ombra. Le
spiego come se fosse una bambina idiota che i vampiri muoiono al sole.
o
Insieme ad Anemone le spiego che si può benissimo essere felici senza un’ombra, ma quando lei
risponde che noi due siamo una l’opposto dell’altro non so cosa replicare.
o
Quando Vic propone a Milla di fare a metà della sua ombra, mi affretto a sostenere la sua proposta con
argomentazioni stupide e retoriche. Tipo “Metà per uno non fa male a nessuno”.
o
BIVIO di Milla: Se Milla accetta, al termine della scena delle ombre, commento insieme ad Anemone la
nuova condizione di Vic e Milla, legati da uno stesso spirito, lui vivo di giorno, lei di notte. Se Milla non
accetta, ci diciamo addio ed esco di scena facendole ciao ciao con la mano come un bimbo.