La cresta tra il monte Pegherolo e il monte Cavallo

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La cresta tra il monte Pegherolo e il monte Cavallo
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19/11/2005
La cresta tra il monte Pegherolo e il monte Cavallo
La vetta del monte Pegherolo vista
dal vicino pizzo Cavallino.
Ho passato molte vacanze estive con la mia famiglia
a Foppolo: dalla finestra della nostra casa la cuspide
aguzza del monte Pegherolo dominava in modo
imponente tutta la valle. Tuttavia le nostre
parsimoniose capacità escursionistiche ci avevano
sempre impedito di spingerci oltre la bocchetta del
monte Cavallo, sempre intimoriti per la lunga ed
aerea cresta che ci separava dalla cima.
Così, la vetta del Pegherolo è rimasta in attesa di
nuovi visitatori.
Oggi, a distanza di più di dieci anni, salta fuori la
proposta di salire questa montagna in una splendida
giornata di autunno: pronti, non vedo l'ora di
raggiungere la vetta!
San Simone, passo San Simone, 2000 m. (San Simone)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Lombardia
Alpi Orobie
300
30'
T
La strada sterrata per il passo San simone è una piacevole passegiata adatta a tutti, ma che conduce in un
ambiente suggestivo e, almeno al di là del valico, ancora incontaminato.
Il passo è anche la via di comunicazione più diretta tra la valle di Mezzoldo e la valle di Fondra.
Descrizione dell'itinerario
Da San Simone, proseguire a piedi o in auto lungo la strada sterrata che, dopo un paio di tornanti, conduce
alla piana della baita del Camoscio, al cospetto della lunghissima cresta (circa 3 Km) che collega il monte
Cavallo al monte Pegherolo.
Seguendo la stradina di servizio agli impianti da sci che parte alle spalle della baita, si guadagna dolcemente
quota raggiungendo in poco tempo il passo San Simone, stretta incisione tra il monte Cavallo e la vicina cima
dei Siltri. Il passo è molto caratteristico per via delle curiose erosioni verticali che solcano il roccioso versante
di monte Cavallo.
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Traversata Monte Pegherolo - Monte Cavallo, 2363 m. (San Simone)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Lombardia
Alpi Orobie
800
5,30 h. (giro completo)
EE
Bellissima escursione nel cuore della val Brembana, caratteristica per il fatto che almeno 3/4 del percorso si
sviluppano in cresta: per questo motivo il percorso è sconsigliato vivamente a chi soffre di vertigini
nonostante i punti più impegnativi siano attrezzati con catene.
La vetta del monte Pegherolo, con le sue pareti e la sua forma aguzza, domina in modo molto suggestivo la
conca di Foppolo e la zona delle piste da sci di San Simone. Questa montagna, composta interamente di
chiara roccia calcarea, costituisce il punto massimo di quel sistema di creste che, staccandosi dalla catena
principale in corrispondenza del pizzo Rotondo, giunge fino all'altezza di Piazza Brembana dividendo di fatto
la valle in due rami ben distinti: quello di Mezzoldo a sinistra e quello di Fondra a destra. Per questo moltivo,
dalla cima il panorama è mozzafiato.
Descrizione dell'itinerario
Appena prima di giungere al passo San Simone, piegare a sinistra imboccando una traccia di sentiero
pianeggiante che, transitando ai piedi del versante NE del monte Cavallo, si avvicina ad una conca ghiaiosa
ai piedi della cresta che unisce questa montagna al Pegherolo (attenzione presso un bivio a prendere il ramo
di destra in leggera salita).
Più in alto il ghiaione si stringe a canale dal fondo instabile: qui il sentiero guadagna quota con strette
serpentine e infine sbuca in cresta presso una stretta forcella (circa 2100 m di quota). Dalla forcella, se si
desidera evitare la salita al Pegherolo e puntare direttamente al monte Cavallo, seguire la traccia di destra,
altrimenti proseguire a sinistra (indicazioni) seguendo il sentierino che si inoltra a mezza costa sull'opposto
versante. Dopo una breve salita si torna così sul filo cresta dal quale diventa ben visibile tutto il percorso sino
alla vetta del Pegherolo.
Segue ora un tratto pianeggiante ed erboso, poi le prime catene agevolano il superamento in discesa di un
breve salto di roccia (a proprosito delle catene, verificarne sempre la solidità poichè non sono assolutamente
in buono stato) fino alla sella che precede il monte Cavallino. La cresta successiva appare piuttosto
impegnativa, ma in realtà non oppone alcuna difficoltà e conduce senza problemi presso la vetta questa cima
secondaria.
Si continua proseguendo in direzione E scendendo in una netta spaccatura rocciosa dalla quale se ne esce
con l'aiuto di una catena: al di là un traverso un po' esposto conduce presso un ampio dosso prativo. Il
percorso diviene ora più facile e, con alcuni saliscendi, scavalca un'elevazione, perde un centinaio di metri di
dislivello e scende a toccare il passo della Piodessa. Questo valico, assolutamente non utilizzato, è
caratteristico per l'estrema sottigliezza del filo di cresta: il passaggio non è tecnicamente impegnativo, ma
resta molto suggestivo perchè va percorso "in equilibrio"!
Si continua su percorso nuovamente facile finchè non si raggiunge la base della cuspide finale del Pegherolo:
con attenzione ci si arrampica lungo una breve paretina rocciosa (I, catena), si prosegue per ghiaione e si
arriva alla base di un salto verticale solcato da un netto diedro. Superato il diedro (II, catena), si poggia
leggermente sul versante settentrionale della montagna, poi si torna in cresta che, via via sempre più facile,
conduce alla croce di vetta.
Dopo una buona pausa per apprezzare l'ampio panorama, si segue il medesimo percorso dell'andata sino
alla sella alla base del monte Cavallo: qui, anzichè scendere nel canale ghiaioso dell'andata, proseguire per
l'erbosa e facile cresta che, in una ventina di minuti, conduce senza nessuna difficoltà in vetta al monte
Cavallo. Anche da questa cima il panorama è bellissimo e permette di abbracciare tutta la zona del passo S.
Marco.
Discesa
La discesa si svolge sull'opposto versante del monte Cavallo: poggiando sul versante occidentale si individua
una traccia di sentiero che, con qualche zig zag, perde rapidamente quota e raggiunge una cresta erbosa
pianeggiante. La si percorre interamente finchè, appena prima di raggiungere un ampio dosso erboso, la
traccia non taglia a destra traversando a mezza costa il prato sottostante.
Dopo poche decine di metri, un vecchio paletto di legno con segnavia CAI indica una brusca deviazione a
destra (attenzione perchè il bivio è poco chiaro): si tratta di una debole traccia che, con andamento quasi
pianeggiante, attraversa in direzione Ovest-Est una zona con molta vegetazione.
Più avanti la traccia diventa evidente, si scavalcano un paio di torrenti e si raggiunge una bella piana ai piedi
del passo San Simone: qui il marcato sentiero che proviene da Mezzoldo permette di superare il breve
dislivello che manca e di raggiungere il valico. Tramite la mulattiera di servizio agli impianti da sci già
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percorsa all'andata, si torna infine alla baita del Camoscio e a San Simone.
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