Le prime di Pittin - Alessandro Pittin
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Le prime di Pittin - Alessandro Pittin
32 R LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT OLIMPIADI COMBINATA NORDICA E SLITTINO SABATO DALLA GEORGIA I LAMENTI DEI FAMILIARI Papà Nodar accusa «Su quella pista si va troppo veloce» Armin parte 3o Nella notte di sabato Armin Zoeggeler dopo due manche dello slittino è terzo Ohno sul podio WHISTLER (Can) dUn mazzo di Argento storico per Apolo Ohno nei 1500 metri dello short track Freestyle Usa Il frestyle dà il primo oro agli Usa: le gobbe donne vanno ad Hannah Kearney IERI Pittin storico Alessandro Pittin, conquista il bronzo nella combinata nordica, specialità negletta per noi: a 20 anni è il più giovane azzurro sul podio invernale. Vince il francese Lamy Biathlon a Jay Un altro francese, Vincent Jay, vince a sorpresa lo sprint del biathlon. Solo 17o Boerndalen OGGI Fondo da podio Arianna Follis (10 km TL donne alle 19) e poi Piller Cottrer e Di Centa (15 km TL alle 21.30) puntano al podio nelle prove d’apertura del fondo La mamma Dodo Kharazishvili piange con la foto del figlio AP La casa di Nodar, a Bakuariani, a 160 km da Tbilisi EPA fiori sotto il pilastro della tragedia, una piccola banda nera sul casco dei colleghi in segno di lutto, un minuto di silenzio prima della gara. I tifosi e il mondo dello slittino hanno ricordato così Nodar Kumaritashvili, il ragazzo georgiano morto per inseguire il sogno di una discesa olimpica. Piccoli ritocchi Mentre la federazione internazionale ha versato finte lacrime, addossando la colpa dell’incidente a un errore umano e allo stesso tempo modificando linea di par- Le prime di Pittin Bronzo a 20 anni Festa Italia: è nato un fenomeno Splendido sprint dietro Lamy Chappuis e Spillane Prima medaglia a questi Giochi e nella combinata DAI NOSTRI INVIATI STEFANO ARCOBELLI MARISA POLI Heel in discesa 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Tempo permettendo alle 19.30 italiane va in scena la prima prova di sci alpino: discesa libera con il nostro Heel fra i favoriti WHISTLER (Canada)dDa piccolo sal- tava sulla neve come una cavalletta e qui ne ha combinata una delle sue. Alessandro Pittin, vent’anni compiuti alla vigilia dell’inaugurazione, firma la prima medaglia dell’Italia a questi Giochi: un bronzo storico, perché nella combinata nordica nessun azzurro c’era mai riuscito. Pit il biondo urla la sua gioia: «Non ho mai avuto paura, non ho mai pensato di perdere o che potesse finire male. La tattica è stata la migliore che potessi fare, ora lasciatemi il tempo di capire quello che ho fatto». Storia «Penso che la mia Olimpiade arriverà tra 4 anni» diceva prima di Vancouver. «Si è svegliato bene» confessa il compa- Vancouver 2010 Mapei: adesivi, sigillanti, prodotti chimici per er l'edilizia. ntribuisce Mapei, da sempre, insieme al grande sport, contribuisce zazione con le sue tecnologie e i suoi prodotti alla realizzazione di impianti ed infrastrutture per i più grandi eventi nti sportivi. gno di squadra Armin Bauer. Pit, come lo chiamano gli amici, un po’ se lo sentiva perché qui all’Olympic park ha portato i genitori portafortuna, quando ci sono loro è sempre arrivato un buon risultato. L’impresa storica del carnico di Cercivento, paesino di 700 anime a una ventina di chilometri dal confine con l’Austria, è nata così. In una disciplina presente in tutte e 21 le edizioni dei Giochi invernali, nato alla fine del diciannovesimo secolo per mettere insieme due delle specialità più classiche: salto e sci di fondo. Uno che richiede l’utilizzo di forza ed esplosività, l’altro che necessita di agilità e resistenza. Prima di ieri l’Italia poteva vantare il 5˚ posto di Ezio Damolin nella Gundersen dell’Olimpiade di Grenoble nel ’68. «Mi piace sciare, però mi piace anche saltare: questo è lo sport per me» è la teoria di Pittin. La gara Ale, alto 166 per 61 chili, si è fatto largo tra i monumenti. Bravo a piazzare un salto da 100 metri che l’ha proiettato al sesto posto per la partenza gara di fondo, con quarantotto secondi da recuperare sul finlandese Ryynaenen, forte nel salto ma in difficoltà sugli sci. Non era facile, per la prima volta dopo il 1936 si è tornati ai 10 km, 5 in meno di quanto era previsto fino a Torino. Pit è partito con il pettorale 6, come un vete-