E-learning 2.0 per il recupero e il sostegno - Je-LKS
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Applications E-learning 2.0 per il recupero e il sostegno Elisa Spadavecchia Liceo Scientifico Quadri - Vicenza [email protected] Parole chiave: e-learning 2.0, web 2.0, recupero Abstract Il decreto n. 80 dell’ex-ministro Fioroni, spesso e a torto stigmatizzato come la “reintroduzione degli esami di riparazione”, ha stimolato la ripresa del dibattito sulla didattica compensativa e sulla valutazione, senza tuttavia avviare una riflessione adeguata sulle potenzialità del ricorso all’integrazione dell’apprendimento in presenza con forme di apprendimento in rete. L’obiettivo del contributo è quello di discutere sulle potenzialità e i limiti delle attività di insegnamento a distanza basate sull’e-learning integrato al web 2.0, con particolare riferimento alle attività di recupero e sostegno nell’apprendimento della lingua inglese attraverso la descrizione di un’esperienza svolta in una scuola secondaria di secondo grado. Essa può essere considerata un esempio di come il mondo della didattica tradizionale può incontrare e integrarsi con quello del cosiddetto e-learning 2.0, nel quadro più ampio dello sviluppo della competenza digitale e dell’apprendimento permanente. Journal of e-Learning and Knowledge Society — Vol. 4, n. 3, settembre 2008 (pp. 71 - 77) — Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 1 Come nacque l’idea L’idea di intraprendere l’esperienza di un corso di recupero a distanza di lingua e letteratura inglese utilizzando il web nacque nel giugno 2007 come risposta all’esigenza di consentire a un gruppo di studenti di una classe quarta Liceo Scientifico del Piano Nazionale di Informatica di saldare il debito formativo di inglese accumulato alla fine dell’anno scolastico appena terminato. L’articolo 4 del D.M. N. 42 del 22 maggio 2007 concernente le modalità di attribuzione del credito scolastico e di recupero dei debiti formativi nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore afferma che le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia didattica ed organizzativa, possono attivare interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi anche a partire dal termine delle lezioni ed individuando “modalità diverse ed innovative, che prevedano collaborazioni esterne, al fine di garantire nelle scelte la centralità dei bisogni formativi dello studente”. Essendoci la disponibilità all’avvio di un progetto condiviso da parte di un altro liceo dotato di una piattaforma LMS open source da utilizzare per le attività e la presenza di un’avviata attività di sportello online svolta su un blog con un podcast, gli studenti con debito formativo in inglese furono invitati a scegliere se avvalersi delle tradizionali attività di recupero oppure, in alternativa, optare per la possibilità di partecipare ad un corso a distanza sul web. Tutti gli studenti di questa classe interessati al recupero del debito formativo in inglese scelsero di avvalersi del corso a distanza, probabilmente incoraggiati dalla presenza del loro docente come e-tutor. Dopo aver seguito una lezione di familiarizzazione tecnologica con gli strumenti e le risorse disponibili sulla piattaforma, gli studenti stipularono un patto formativo con il docente di classe, impegnandosi a partecipare attivamente e responsabilmente alle attività di recupero, ai lavori di gruppo e acconsentendo alla pubblicazione dei loro elaborati da sottoporre a verifica e valutazione nell’ambito del progetto. Gli obiettivi da conseguire erano: • recuperare e potenziare le conoscenze e competenze in inglese; • superare le difficoltà di apprendimento di alcune strategie linguistiche; • riconoscere l’importanza dell’apprendimento cooperativo nella formazione della persona; • acquisire strumenti didattici nuovi per la scrittura in modalità cooperativa; • rendere gli studenti attivi e compartecipativi coinvolgendoli in un lavoro di gruppo; • stimolare il confronto fra pari e lo scaffolding orizzontale. www.liceodaprocida.net http://sportelloing.blog.tiscali.it www.quadripodcast.it 72 Elisa Spadavecchia - E-learning 2.0 per il recupero e il sostegno 2 Aspetti organizzativi È stato scelto un approccio pragmatico: il progetto ha utilizzato le risorse tecnologiche disponibili presso la scuola con sussidi, materiali e attività liberamente fruibili sul web oltre a materiali personali, da arricchire man mano sulla base delle necessità degli studenti. È stato quindi necessario creare un repository di lezioni e configurare degli accessi alla piattaforma con nome utente e password personali per ciascuno degli studenti iscritti al servizio. La fase successiva è stata la preparazione della relativa documentazione scolastica e l’informazione dell’utenza. L’idea iniziale era di motivare lo studente in difficoltà ad utilizzare la Rete (Chianura et al., 2004) preparando dei moduli nei quali guidare lo studente nel suo percorso di recupero volto ad acquisire le conoscenze, competenze e abilità linguistiche necessarie per riuscire a interagire in una particolare situazione di comunicazione o a raggiungere un determinato scopo di apprendimento. Questo lavoro così articolato e complesso, anche se indubbiamente utile, mi preoccupava per la difficoltà di reperire i materiali adatti, di costruire attività adeguate, di trovare il tempo per progettare i vari percorsi modulari. Altra considerazione non marginale era la consapevolezza di come, sull’ondata del successo ottenuto su Internet dai servizi del cosiddetto web 2.0 che vedono un ruolo sempre più attivo di produzione dei contenuti da parte degli utenti, alcuni autori hanno iniziato sempre più insistentemente a criticare l’approccio alla formazione a distanza basato in via esclusiva sulle piattaforme LMS e ad auspicare la diffusione di sistemi di nuovo tipo (Cross, 2006). L’obiettivo da raggiungere per un apprendimento veramente efficace è di integrare diversi tipi di esperienze di acquisizione delle conoscenze, da quelle formali a quelle informali. Volevo quindi cercare di integrare l’esperienza del knowledge management in rete e dell’e-learning formale con momenti di e-learning informale perché cosciente delle forti motivazioni che spingono verso il cosiddetto “e-learning 2.0” (Downes, 2005) che presuppone un nuovo modo di concepire l’apprendimento in rete. In questo “2.0” si evidenzia non tanto un cambiamento tecnico quanto metodologico: la possibilità di “essere autori” sul web (e non più solo “lettori”), attraverso la creazione di blog e di podcast, la condivisione di contenuti “autoprodotti” come documenti, fotografie, video e siti preferiti, attraverso interazioni sociali di ogni tipo (Fini, 2007, p. 804). Grazie ai tools del web 2.0, le abituali e tradizionali metodologie didattiche a distanza di tipo erogativo si convertono in interazioni fra pari, più stimolanti, attraenti, aperte soprattutto alla cooperazione tra individui e gruppi, elementi di grande importanza nelle dinamiche della motivazione. Pertanto, 73 — Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 ho preferito preparare poche attività, monitorarne il gradimento e concentrarmi solo su quegli aspetti dell’apprendimento della lingua straniera verso i quali gli studenti manifestavano maggiore difficoltà ed accantonare il resto, anche sulla base di esperienze simili di cui è traccia nella letteratura specialistica (Calvani e Rotta, 1999). La facilità di utilizzo delle tecnologie impiegate per la realizzazione del progetto ha favorito un coinvolgimento immediato e una connotazione diversa dei ruoli dei vari attori dell’interazione. 3 Attività didattiche Oltre ai contenuti didattici depositati nel repository della piattaforma, il corso è stato corredato da alcuni post sul blog di supporto e da svariate attività sia di tipo individuale che collaborativo, scelte dal docente con l’obiettivo di predisporre di strumenti di verifica in itinere e finali. Agli studenti è stato chiesto di intervistare i maturandi sullo svolgimento della terza prova degli esami di stato, rispondere ad un questionario sui propri bisogni comunicativi nell’apprendimento della lingua straniera, ripensare alle loro abilità metacognitive mediante il confronto di elaborati anonimi sullo stesso argomento ma di diversa qualità adoperando la griglia di valutazione di classe utilizzata per le verifiche, svolgere composizioni guidate di scrittura finalizzate a rivedere le fasi di sviluppo dell’espressione in lingua straniera sotto tre diversi profili – contenutistico, semantico-lessicale, morfo-sintattico – per lo sviluppo di adeguate strategie linguistiche specifiche. Ogni attività è stata revisionata dal docente, condivisa e discussa nel thread dedicato appositamente aperto nel forum. La piattaforma mantiene memoria del momento in cui è stato caricato un file e permette al docente di fare pervenire il suo feedback sul lavoro svolto anche in forma privata. Sono stati depositati in piattaforma e organizzati documenti di tipo testuale, audio, video e presentazioni, “materiali didattici … che non siano semplici trasposizioni a video di materiale cartaceo, ma che utilizzino la multimedialità e le possibilità di simulazione e interazione”, come è stato ribadito a proposito di un modello efficace di formazione in rete per il recupero e il sostegno (Ravotto, 2008, p. 714). Per quanto riguarda la creazione di luoghi comunicativi virtuali, sono stati utilizzati il forum e il blog. Il forum, come sovente avviene, si è trasformato in breve tempo in luogo virtuale di discussione e condivisione di problemi e strumenti per valutare il lavoro svolto in modo paritario. La piattaforma prevede la notifica via e-mail dei nuovi messaggi nel forum. Il blog è stato invece finalizzato ad una comunicazione più informale e immediata, in grado di favorire la socializzazione e la riflessione in contesti www.horde.org 74 Elisa Spadavecchia - E-learning 2.0 per il recupero e il sostegno più accattivanti per gli adolescenti poiché più vicini alla loro esperienza di “new millennium learners”, quasi tutti appassionati bloggers e navigatori della blogosfera. 4 Risultati e valutazione del progetto La verifica del debito formativo è stata svolta secondo la normativa tradizionale che prevede la somministrazione di una prova all’inizio dell’anno scolastico successivo riguardante l’acquisizione delle conoscenze e competenze disciplinari, sostenuta a scuola. Alla verifica sui contenuti tradizionali è stata tuttavia affiancata la valutazione del processo, come è stato esplicitato nel patto formativo sottoscritto con gli studenti all’inizio del corso. Oltre alla verifica del prodotto finale mediante la produzione di un elaborato individuale e un colloquio è stato pertanto anche valutato il processo di sviluppo nell’acquisizione delle abilità cognitive e delle strategie metacognitive emerso attraverso l’interazione sul web. Quattro studenti su cinque hanno ottenuto risultati pienamente sufficienti, solo un alunno non ha mostrato miglioramenti apprezzabili nella sua preparazione. La valutazione da parte degli utenti ha richiesto l’implementazione di un questionario che, grazie al “Generatore di questionari online” messo a disposizione dal prof. Roberto Trinchero presso il sito del FAR (Formazione Aperta in Rete) dell’Università di Torino, è stato predisposto in formato online. La valutazione fornita dal questionario è stata largamente positiva. Oltre al riconoscimento della validità del progetto ai fini della predisposizione di una forma di apprendimento alternativa a quella del tradizionale corso di recupero o attività di sostegno, è stato suggerito di estendere l’esperienza a tutta la classe e di integrarla nell’attività curricolare durante l’ultimo anno di liceo in vista della preparazione agli esami di stato, richiesta che è stata accolta. Il progetto è quindi confluito in un piano più vasto che coinvolge l’area curricolare dell’apprendimento della lingua e civiltà inglese in collaborazione fra tre licei. Solo uno studente su cinque si è espresso negativamente riguardo all’utilità dell’iniziativa sul piano culturale e didattico, mentre un altro non ha giudicato sufficientemente chiara la qualità dell’esposizione. Ancora più lusinghiero è risultato il feedback (Fig.1) da parte dell’intera classe alla fine delle lezioni dell’anno scolastico 2007/08 in merito all’uso della piattaforma come forma di recupero e sostegno alla didattica ordinaria durante tutto l’arco dell’anno scolastico, per tutta la classe e in collaborazione con gli altri due licei, consentito dall’articolo 2, commi 3 e 12 dell’OM 92 del 5 novembre 2007. http://www.farnt.unito.it/trinchero/qgen/richiama.asp?codice=elspad_rec http://www.liceodaprocida.net/users/cooperareconilweb/spazioweb/ http://www.farnt.unito.it/trinchero/qgen/richiama.asp?codice=elspad_coop 75 — Applications - Classe punti 3 punti 2 punti 1 punti 0 Vol. 4, n. 3, settembre 2008 5 AI: questionario di valutazione, giugno 2008 = molto = sufficiente = poco = per nulla 0 ,0 0 1 ,0 0 2 ,0 0 ris p o s ta a lle a s p e tta tive 3 ,0 0 2 ,5 6 va lid ità c ultura le / d id a ttic a c hia re zza e s p o s itiva o rg a nizza zio ne d e ll'a ttività TO TA L E 2 ,7 8 2 ,4 4 2 ,5 6 2 ,5 8 Fig. 1 Valutazione del progetto “Cooperare con il web” 5 Conclusione Pur non pretendendo di dare una risposta universalmente valida al problema dell’efficacia dell’introduzione delle piattaforme di apprendimento e del web 2.0 nella didattica, l’esperienza di cui si occupa questo progetto mette in evidenza che, almeno in alcune attività particolari come il recupero e il sostegno, la loro progressiva introduzione offre nuove opportunità di insegnamento e modalità di apprendimento. Ciò non significa che essere capaci di usare le tecnologie porti automaticamente all’acquisizione di una vera competenza digitale come quella richiesta nell’obbligo di istruzione in vigore dal 1° settembre 2007 nella normativa italiana, tuttavia l’uso dello strumento offre maggiori opportunità che possono essere colte esattamente allo stesso modo in cui un ricco bagaglio semantico-lessicale può favorire più profonde capacità di pensiero. Il successo e l’efficacia dell’attività in rete sono andati oltre le mie più rosee aspettative, la sfida che adesso si prospetta è di riuscire a mantenere vivo l’interesse verso quest’attività dopo la curiosità suscitata dalla novità di un tale progetto nella scuola secondaria e perpetuare questo successo nel tempo, proseguendolo e adattandolo anche in base alle osservazioni e ai consigli degli utenti. 76 Elisa Spadavecchia - E-learning 2.0 per il recupero e il sostegno Bibliografia Calvani A., Rotta M. (1999), Comunicazione e apprendimento in Internet, Trento, Erickson. Chianura E., Spadavecchia E., Catalani P., Cirilli E., Fontanarosa G., Locurcio G. (2004), Strategie per rilevare e analizzare il grado di motivazione presente in un gruppo di e-learners, in: Frignani P., Galliani L., Pedroni M., Poletti G. (eds), CD degli Atti del Convegno Expo e-learning, Ferrara. Cross J. (2006), Informal Learning, Rediscovering the Natural Pathways That Inspire Innovation and Performance, San Francisco, Pfeiffer. Downes S. (2005), E-learning 2.0, URL: http://www.elearnmag.org/subpage.cfm?se ction=articles&article=29-1 (verificato il 27 agosto 2008). Fini A. (2007), Verso l’e-learning 2.0, dal formale all’informale: LTEver: un learning landscape per una comunità online, in: Andronico A. e Casadei G. (eds), Didamatica 2007. 804-810, Cesena, Società Editrice Asterisco. MPI (2007), D.M. N. 42 22/04/07, La Tecnica della Scuola n. 20, 1 giugno 2007, 15. 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