“I comuni italiani nella Divina Commedia”: una nuova chiave di
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“I comuni italiani nella Divina Commedia”: una nuova chiave di
Comunicato Stampa “I comuni italiani nella Divina Commedia”: una nuova chiave di lettura per l’opera di Dante In un Libro realizzato da Toscana Energia, tutte le città menzionate dal “Sommo Poeta” Firenze, 25 ottobre 2013 – Una nuova prospettiva per rileggere la più grande opera della letteratura italiana. E’ questo l’obbiettivo di “i comuni italiani nella Divina Commedia”, libro di Paola Allegretti realizzato da Toscana Energia. Il libro sarà presentato venerdì prossimo 25 ottobre alle 12,30 alla Fortezza da Basso, sala Vodafone, alla presenza del Presidente di Toscana Energia Lorenzo Becattini e, naturalmente dell’autrice Paola Allegretti. Il volume nasce da un’idea del Presidente Lorenzo Becattini, che ha avuto il coraggio di pensare ad un lavoro impossibile: rileggere la “Commedia” prestando una grande attenzione ai luoghi che vi vengono menzionati, realizzando una sorta di carta geopolitica del 1300 e descrivendo borghi e città che hanno contribuito a fare la storia del nostro Paese. Dal libro emerge che il Sommo Poeta non si è limitato a parlare di luoghi a lui vicini in Toscana ed in Emilia Romagna, dove ha vissuto, ma anche di zone a quel tempo molto lontane, oggi collocate in Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. Tutto questo dimostra ancora una volta quanto nella sua opera Dante sia stato innovativo, divenendo un vero e proprio cosmopolita per il suo tempo. Quello che emerge è un lavoro unico. Per ogni città, in tutto ottanta, viene citato il passo all’interno del quale è menzionata, con commento e spiegazione dei fatti collegati. Un modo nuovo per leggere quest’opera e per comprenderne sfumature che, magari, la lettura classica non aveva ancora permesso. “Il senso del libro – spiega il Presidente di Toscana Energia Lorenzo Becattini – è semplicemente quello di amare Dante anche per le cose minori. Non si tratta comunque di una compilation, ma di un tentativo per aggiungere una nuova chiave di lettura per quella straordinaria opera che è la Divina Commedia”.