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LA PROGRESSIONE PERSONALE IN BRANCA RYS
IL PUNTO DELLA STRADA
1. Dal regolamento interbranca: (art. 27) “La progressione personale è il
processo che consente lo sviluppo graduale e globale della
persona, mediante l’impegno ad identificare, sviluppare e
realizzare le proprie potenzialità. Tale processo si attua attraverso
una serie di esperienze concrete in rapporto ad obiettivi determinati:
in questo modo la persona è stimolata a crescere ed a prenderne
consapevolezza”.
Credo che riuscire a cogliere consapevolmente il momento magico in cui da un’esperienza
vissuta esco diverso, migliore o peggiore forse, ma sicuramente con un qualcosa in più
(cresciuto?) sia la cosa più difficile da fare e far fare nel tempo che viviamo; un tempo in
cui non ci è chiesto di fermarci a riflettere ma di fare, di avere e non di essere, in cui
anche un traguardo raggiunto è già superato nello stesso attimo perché protesi a cogliere
il successivo in una smania di possesso anche esperienziale, dove fa più notizia un
fallimento, uno scandalo, una tragedia di una bella cosa.
Eppure, quasi in controsenso, oggi più che mai i nostri ragazza hanno “fame” di relazione,
di ritrovarsi e ritrovare l’altro, di sentirsi accolti e capaci di accogliere. Le analisi
sociologiche ci hanno fornito mezzi per vedere e capire ciò che ci succede e succede ai
nostri ragazzi, ma alla fine tutto si risolve in un rapporto a due, tra un me e te, un me e
noi che dobbiamo imparare a vivere, sostenere, inventare ogni giorno.
1. Abbiamo difficoltà a visualizzare la progressione personale in branca…
2. Non ci sono i “segni” che scandiscono così come nelle altre branche i momenti della
progressione…
3. Come possiamo fare il punto della strada con i ragazzi senza che lo sentano (o lo
sentiamo) come un’imposizione…
4. Come rendere graduale il cammino dalla Firma dell’impegno alla Partenza…”
Nonostante se ne sia parlato tanto (convegni, botteghe, articoli) ciò che manca, forse, è la
consapevolezza dell’importanza dell’esserci nella relazione, del poter essere
presenza che testimonia la crescita dell’altro, dei suoi successi, della rilettura
delle sue esperienze. È necessario conoscerli questi nostri ragazzi, capire come sono, di
cosa hanno bisogno, quali aspirazioni e quali paure vivono. Dobbiamo essere scelti, il
rapporto con i ragazzi è sempre contrattato anche se noi capi abbiamo la coscienza di aver
scelto da che parte stare, abbiamo chiarezza dei valori che vogliamo testimoniare e che
vogliamo condividere con loro. L’arte del capo sa incontrare il bisogno, non solo
soddisfare il desiderio. Il rapporto tra capo e ragazzo è una relazione unica e
necessariamente individualizzata, fatta di momenti di incontro personale e di reciproca
osservazione a distanza all’interno del gruppo.
Qual è la relazione che noi instauriamo con i nostri ragazzi?
Quanto siamo parte della loro vita, della loro crescita?
Quanto facciamo esperienza con loro?
In questa relazione particolare dobbiamo essere in grado di far capire ai ragazzi che
“l’esperienza scout non è la vita, ma è esemplare rispetto ad essa; suo scopo è di sfociare,
di dissolversi nella vita concreta dell’uomo adulto, fatta di fede matura, di amore, di lavoro
e di impegno sociale e politico…e noi dobbiamo esserne l’esempio!
La Progressione Personale in Braca R/S
“Il Rimo dei Passi…”
Primo anno R/S
Il tempo del
NOVIZIATO
Conoscere il
Gioco
Primo anno di
Clan/Fuoco
Secondo anno di
Clan/Fuoco
Terzo anno di
Clan/Fuoco
Il Tempo per
Il Tempo delle
Il Tempo di
ADERIRE
COMPETENZE
PARTIRE
Pronti a
SERVIRE è
COMUNITÀ
Fase della
Conoscenza,
Accoglienza e
Sperimentazione
Campi di specializzazione
Scoprire e Sviluppare
Competenze per metterle a
Servizio degli Altri
Inchiesta
Primo anno R/S
Il tempo del
NOVIZIATO
Conoscere il
Gioco
Primo anno di
Clan/Fuoco
Secondo anno di
Clan/Fuoco
Impresa
Terzo anno di
Clan/Fuoco
Il Tempo per
Il Tempo delle
Il Tempo di
ADERIRE
COMPETENZE
PARTIRE
Pronti a
SERVIRE è
Adesione
Personale al
Progetto R/S
Campi di Servizio a
partecipazione individuale
Cosa voglio Fare!
Firma dell’IMPEGNO
(rinnovo Promessa) e
della Carta di Clan/Fuoco
Servizio come risposta al
Territorio
Primo anno R/S
Il tempo del
NOVIZIATO
Conoscere il
Gioco
Primo anno di
Clan/Fuoco
Secondo anno di
Clan/Fuoco
Terzo anno di
Clan/Fuoco
Il Tempo per
Il Tempo delle
Il Tempo di
ADERIRE
COMPETENZE
PARTIRE
Pronti a
SERVIRE è
Servizio
ROSS.
Fase del Progetto e
comprenderne il senso
Dove Andare?
Senso Vocazionale / Hyke
Primo anno R/S
Il tempo del
NOVIZIATO
Conoscere il
Gioco
Primo anno di
Clan/Fuoco
Secondo anno di
Clan/Fuoco
Terzo anno di
Clan/Fuoco
Il Tempo per
Il Tempo delle
Il Tempo di
ADERIRE
COMPETENZE
PARTIRE
Pronti a
SERVIRE è
SCELTA
Fase del Programma
Che strada Fare?
Chiedo la PARTENZA
Cogestione
Clan/Fuoco
Uscita Partenti
Lungo questo cammino di crescita il ragazzo e la ragazza hanno bisogno di essere aiutati a
sviluppare tutte le loro capacità fisiche e psichiche intellettuali e spirituali nelle quattro
dimensioni fondamentali della vita:
-
la relazione con se stessi, con il proprio corpo con la propria storia, con le
percezioni, i sentimenti i pensieri che di volta in volta si vivono in una parola con la
propria interiorità;
la relazione con Dio: il dialogo fra la creatura e il Creatore nella riflessione sulla
Parola, nella preghiera e nei Sacramenti;
la relazione con l’altro, nella famiglia nella coppia, nei rapporti con gli amici,
nella comunità di riferimento;
la relazione con il mondo, con l’ambiente, con il lavoro, con la società complessa
nel suo vario articolarsi.
La progressione personale è allora qualcosa di più organico e “ufficiale” del dialogo
amichevole con il capo, anche se questa disponibilità di confidenza ne è la base. All’interno
di questo processo il Punto della Strada diviene lo strumento che serve quindi a capi e
ragazzi per divenire consapevoli delle tappe importanti nel loro percorso e indirizzare il
proprio impegno verso nuovi orizzonti. È fatto di verifiche, condivisione, correzione e feste;
ha momenti “importanti”, istituzionali (la firma della Carta di clan, il rinnovo delle
Promesse ecc) e occasionali (la conclusione di un servizio, la partecipazione ad un evento
a partecipazione individuale, cantiere, campi di specialità, Bibbia ecc); ha modalità diverse,
comunitarie e personali, parlate o scritte (qui la fantasia si può veramente sbizzarrire
seguendo le sensibilità dei singoli); ha dei tempi certi.
Art. 37 Regolamento metodologico: Il punto della strada rappresenta un
momento di sosta in cui il rover e la scolta fanno il punto della situazione, si
orientano e ripartono verso l’obiettivo.
Il punto della strada si sviluppa in quattro fasi:
- fase della coscienza, in cui il/la giovane mette a fuoco il cammino compiuto e si rende
consapevole del suo modo di essere e di relazionarsi con se stesso, con Dio, con gli altri e
con il mondo;
- fase del confronto, in cui il/la giovane verifica se stesso e il proprio cammino con la
Parola di Dio, la Legge, la carta di clan, di fronte alla comunità e ai capi;
- fase del progetto, nella quale il/la giovane fissa (o rifissa) gli obiettivi di progressione
personale a cui puntare;
- fase del programma, dove il/la giovane individua gli impegni concreti e verificabili che
si assume di fronte alla comunità.
I punti della strada devono affermare insieme la loro esemplarità e limitatezza, essere
semplici e gestibili dal giovane, essere percepiti come momenti di vera progressione,
essere occasioni di confronto, proporre esplicitamente l’orientamento alla Partenza, porsi
come perno attorno al quale si organizza la consapevolezza della propria identità
attraverso le esperienze vissute dentro e fuori lo scautismo.
Il punto della strada, che può tipicamente riproporsi in due - tre momenti nell’arco
dell’anno, può essere realizzato con diverse modalità, privilegiando la dimensione
comunitaria ed arricchendosi attraverso il confronto con i capi e l’assistente.
I punti della strada possono coincidere con i momenti della tradizione della branca (salita
al noviziato, firma dell’impegno, Partenza), i momenti forti della vita di comunità (route,
conclusione di Capitoli, verifica finale del servizio...), in occasione della partecipazione ad
eventi di progressione personale o comunque significativi per il giovane.