Stampa Estera, l`Italia di successo

Progetto Interesse Nazionale
Stampa Estera, l’Italia di successo
Decima sintesi dei risultati
Analisi del periodo compreso
dal 12 aprile al 4 giugno 2010
© Questo documento è stato realizzato in esclusiva per Aspen Institute Italia
Stampa Estera, l’Italia di successo – Periodo 12 aprile – 4 giugno 2010
(segue)
Presentazione del lavoro
Il presente documento intende sintetizzare l’immagine positiva dell’Italia apparsa sui principali
giornali stranieri negli ultimi due mesi, dal 12 aprile al 4 giugno 2010.
L’attenzione della stampa estera si è concentrata in particolare sulle politiche macroeconomiche e
sui risultati dei grandi gruppi italiani, industriali e finanziari. É rimasto, comunque, vivo l’interesse
dei media nei confronti del made in Italy e della crescita delle nostre imprese sui mercati emergenti.
Una ulteriore considerazione riguarda il numero di segnalazioni registrate in questo bimestre.
Mentre l’attenzione dei giornali europei per il Paese resta pressoché costante, le testate extraeuropee
gli hanno dedicato molto meno spazio, concentrandosi poco anche sulle mostre e le rassegne d’arte.
Nell’area dedicata ai personaggi, allo stesso modo, si è registrata una contrazione del numero di
articoli: prevalenti, questa volta, anche se di poco, le segnalazioni dedicate al mondo della cultura.
Descrizione della metodologia, con dati aggiornati
É stata analizzata ogni giorno, dal 1° aprile 2007, la rappresentazione dell’Italia offerta dalle più
autorevoli testate straniere (l’elenco è consultabile nelle ultime pagine).
Nell’arco di 38 mesi sono stati esaminati più di 8700 articoli, suddivisi in tre categorie:
- “Italian Business”, riferita ai giudizi sulle aziende italiane e sulla politica economica del Paese;
- “Italian Culture / Italian Life” che segue invece gli aspetti culturali, sociali, paesaggistici e,
dunque, turistici della Penisola;
- “People from Italy”, una sezione dedicata ai ritratti e agli scritti dei nostri connazionali.
È stato deciso invece di non considerare i giudizi di carattere strettamente politico. Sulla parte
pubblica del sito dell’Aspen sono finora comparse oltre 2100 segnalazioni, selezionate in base alla
rilevanza dei temi.
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Le segnalazioni dalla stampa internazionale
Il nuovo corso di Fiat
La stampa internazionale torna ad accendere i riflettori su Fiat. La multinazionale italiana dell’auto,
nei mesi scorsi al centro delle cronache per l’integrazione con Chrysler, suscita l’interesse dei
quotidiani stranieri per il suo nuovo piano industriale e per la nomina di John Elkann alla presidenza
del gruppo. Il 20 aprile i giornali esteri (BusinessWeek, New York Times, Financial Times)
pubblicano i primi articoli sul passaggio di testimone fra Luca Cordero di Montezemolo e il nipote
di Gianni Agnelli. Ma è il 21 aprile il giorno in cui Fiat conquista più spazio sulla stampa estera:
l’argentino Clarin, gli spagnoli Expansion e La Vanguardia, l’americano Wall Street Journal, i
francesi Le Monde e Le Figaro e i tedeschi Die Welt e Frankfurter Allgemeine Zeitung, riportano
tutti la notizia ufficiale del ritorno di un membro della famiglia Agnelli alla presidenza.
L’attenzione sulle vicende della casa di Torino non si affievolisce nemmeno nei giorni successivi,
quando la stampa estera analizza il piano industriale di Fiat e il progetto di quotazione separata dei
veicoli commerciali del gruppo: la notizia viene ripresa il 22 aprile dal Wall Street Journal, da
Expansion e da El Mundo, mentre il giorno successivo il Financial Times dedica un analisi alla
figura di John Elkann. Il quotidiano inglese approfondisce le sfide della casa italiana in Brasile il 24
aprile, lo stesso giorno in cui lo spagnolo Abc dà spazio al nuovo modello dell’Alfa Romeo,
“Giulietta”, con un articolo dal titolo “rinasce un mito italiano”.
Altri giornali, come il El Pais, The Times (25 aprile) e Le Monde (20 maggio), ritornano a dedicare
attenzione a John Elkann con ampi profili biografici del giovane manager, mentre il 28 aprile
Expansion riserva, in un editoriale, “un applauso” alla gestione di Luca Cordero di Montezemolo.
Archiviati i cambiamenti al vertice della società la stampa estera ritorna a parlare di strategie
industrali: il 3 maggio la Frankfurter Allgemaine Zeitung riferisce degli investimenti del gruppo in
Italia, mentre il Financial Times (10 maggio) e El Mundo (13 maggio) analizzano l’integrazione fra
Chrysler e Lancia. Il 24 maggio, infine, China Daily, dedica spazio ai nuovi piani di crescita della
casa torinese in Cina.
I giornali stranieri riservano attenzione anche alle auto sportive italiane: non solo all’acquisto di
Giugiaro da parte di Volkswagen (notizia riportata ampiamente il 26 maggio da El Mundo e
Handelsblatt), ma anche alle strategie di marketing di Lamborghini e Ferrari. Della prima parla The
Times of India (2 giugno) in relazione ai nuovi modelli per il mercato indiano, mentre il 3 giugno
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Gulf News racconta del nuovo parco a tema voluto dalla casa di Maranello negli Emirati Arabi.
Il made in Italy: lifestyle, industria e tecnologia
Rimane alta l’attenzione per la crescita dei marchi italiani in Medioriente: la stampa estera dà
spazio non solo al già citato progetto di Ferrari ad Abu Dhabi, ma anche al nuovo hotel firmato da
Giorgio Armani nel Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Il 19 aprile il New York
Times e Gulf News, danno notizia di un rinvio nell’apertura della struttura a causa dell’interruzione
del traffico aereo provocata dalla ceneri del vulcano islandese. Quando però finalmente ha luogo la
cerimonia di inaugurazione, l’evento viene ripreso (nelle edizioni del 28 aprile) da The Times of
India e Diario de Noticias.
Il quotidiano portoghese dedica spazio anche a Prada (il 2 maggio) che amplia la propria presenza a
Lisbona, mentre il 3 giugno è lo spagnolo Expansion che, riportando i buoni risultati della casa di
moda, ne analizza la possibile quotazione in Borsa. Un'altra azienda italiana, Sergiolin, trova spazio
sulla stampa francese (Les Echos il 12 aprile e successivamente il 19 maggio), per i piani di
espansione del marchio di pelletteria Lamarthe sui mercati asiatici.
Attenzione infine anche a Campari e ai suoi piani di crescita in America Latina: Valor Economico
(14 e 21 maggio) e Financial Times (14 maggio), parlano delle strategie e dei positivi risultati del
gruppo.
Oltre ai grandi nomi della moda e del lifestyle, la stampa straniera ha dedicato spazio anche ad altre
aziende italiane che hanno aumentato la propria presenza sui mercati esteri. Il 24 aprile,
l'International Herald Tribune riserva un articolo al gruppo veneto Zamperia, che sta realizzando
un parco giochi a Coney Island, mentre il 5 maggio il brasiliano Valor Economico dà notizia
dell'accordo da 500 milioni di dollari fra la Sace, agenzia italiana per il credito all'esportazione, e la
compagnia petrolifera locale Petrobras. Un altro gruppo italiano, Beretta, appare il 7 maggio sulle
pagine del Moscow Times, per la costruzione di un nuovo stabilimento in Russia, mentre Gulf News
dedica all'Italia, il 7 maggio, un articolo in cui si parla del nuovo ufficio del Turismo italiano a
Dubai e della sua funzione nella promozione del made in Italy.
Anche la tecnologia made in Italy è oggetto di attenzione: il 27 maggio Expansion annuncia
l'apertura di un nuovo impianto solare di Enel in Sicilia (con soluzioni innovative, spiega il
quotidiano, che il gruppo italiano potrebbe esportare in Spagna), mentre il 1° giugno China Daily
parla delle future partnership fra Italia e Cina nel settore delle energie verdi.
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I giornali stranieri dedicano spazio, inoltre, alle telecomunicazioni italiane. Di Telecom Italia si
parla il 14 aprile su Wall Street Journal, Les Echos, La Nacion e Valor Economico, con particolare
attenzione ai piani industriali e alle prospettive, mentre fra il 6 e il 7 maggio Wall Street Journal,
Financial Times ed Expasion raccontano del progetto di una nuova rete di fibra ottica, portato
avanti da altri operatori presenti sul mercato italiano.
Sempre alle infrastrutture, ma questa volta ferroviarie, sono dedicati altri articoli apparsi sulla
stampa estera: il 22 aprile Les Echos riserva un profilo a Vincenzo Cremonini, l’imprenditore
vincitore del premio della Camera di Commercio italiana a Parigi, che fornisce i pasti sui Tgv
francesi. L’alta velocità italiana è invece trattata il 26 maggio dal Financial Times e da Les Echos,
che raccontano della nuova iniziativa di Luca Cordero di Montezemolo nel settore ferroviario con il
marchio Ntv.
L’Italia dell’economia e della finanza
Notevole spazio stato viene dato alle politiche macroeconomiche dell'Italia e alla sua stabilità
economica, in un momento delicato per tutti i paesi europei. Fra i numerosi articoli apparsi sui
principali quotidiani stranieri, diversi mirano ad evidenziare i pregi del sistema Paese: il 30 aprile
l'inglese The Guardian nota la positiva ricezione dei mercati riguardo alle nuove emissioni dei titoli
di Stato italiani, notizia ripresa lo stesso giorno anche dal Wall Street Journal.
Dall'11 maggio all'1 giugno invece l'attenzione dei media si concentra sulla manovra economica: i
quasi trenta articoli apparsi su diversi quotidiani del mondo (dal Financial Times a Le Monde
passando per le pubblicazioni dei mercati emergenti come Gulf News e Valor Economico)
analizzano sia le misure - dimostrando un particolare apprezzamento per la riduzione degli sprechi sia le conseguenze sull'economia italiana, evidenziando spesso come l'Italia, nonostante un
consistente debito pubblico, non si possa annoverare fra i Paesi europei a maggior rischio.
A mantenere viva, invece, l'attenzione dei giornali stranieri sul settore finanziario italiano sono
ancora una volta i grandi gruppi bancari e finanziari. La Frankfurter Allgemeine Zeitung dedica due
articoli il 15 e il 23 aprile relativi al piano di riorganizzazione di UniCredit, mentre il 13 maggio sia
Expansion che il Financial Times parlano della possibile cessione della filiale di asset management
del gruppo, Pioneer Investments. Sullo stesso tema il quotidiano della City torna, dando alcuni
aggiornamenti e analizzando l'operazione, sia il 16 che il 23 maggio, mentre il 21 maggio il tedesco
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Handelsblatt dedica un lungo reportage a UniCredit evidenziando il radicamento italiano della
banca che ha interessi consistenti in tutta l'Europa centrale e orientale.
A dare spazio a Intesa Sanpaolo è il Financial Times, che in tre differenti articoli, il 10, il 12 e il 24
maggio parla della struttura di governance e dei piani industriali dell'istituto, accennando alla
vendita della controllata Banca Fideuram. Sulle pagine dei quotidiani internazionali tornano anche
Mediobanca e Assicurazioni Generali, che nei mesi scorsi avevano ricevuto notevole attenzione da
parte delle stampa estera per il rinnovo dei vertici. Il Financial Times pubblica un'analisi il 22 aprile
sulla struttura di governo dei due gruppi, ma maggiore spazio continua a essere dato alle
assicurazioni triestine dalla stampa francese: Les Echos dedica al gruppo, precedentemente guidato
da Antoine Bernheim, 4 articoli fra il 23 aprile e il 28 maggio: sotto i riflettori non solo la
successione di Cesare Geronzi a Bernheim ma anche le nuove strategie analizzate dal punto di vista
degli azionisti francesi. Analogo interesse viene dato dall'altro quotidiano economico transalpino,
La Tribune, che riserva a Generali e a Mediobanca due articoli il 26 aprile e il 12 maggio.
Meno incentrati sui meccanismi di governance e più sui risultati, gli articoli che il Financial Times,
dedica al nuovo ufficio londinese di Mediobanca (25 apile) e alla crescita di profitti delle
Assicurazioni Generali nel primo trimestre dell'anno (13 maggio).
Italiani sotto i riflettori
Economia, cultura e un accenno allo sport. Nel periodo di osservazione, la stampa straniera ha
riservato uno spazio contenuto agli italiani di spicco nei settori indicati.
Il 18 maggio, Expansion, intervista Paolo Scaroni che oltre a parlare delle prospettive di Eni, si
occupa anche del fabbisogno energetico mondiale (puntualizzando che le riserve di petrolio saranno
sufficienti per i prossimi settant’anni). Un altro giornale spagnolo El Economista si occupa ancora
di Italia il 21 maggio, con un ritratto di Massimo Moratti, amministratore delegato di Saras e
presidente dell’Inter, che “mira ad espandere gli affari sul mercato spagnolo”.
Emma Marcegaglia ha ottenuto molto spazio sul Financial Times che, in due settimane, le ha
dedicato tre articoli (il 26 e il 28 maggio, il 4 giugno). Il quotidiano britannico (che la chiama anche
“la lady di ferro”) ha riportato le sue posizioni sull’ultima manovra finanziaria del Governo, oltre a
una intervista sulla sua vita personale, puntualizzando più volte che si tratta “della prima donna alla
guida dell’associazione, fondata nel 1910”.
Dalle grandi associazioni degli imprenditori ai produttori del made in Italy. Le Figaro il 23 aprile
dedica un articolo a Gaia Repossi, figlia del gioielliere torinese, che viene definita “portatrice di una
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visione più contemporanea e fresca della gioielleria e della moda”. Lo stesso giorno il Wall Street
Journal riserva invece due pagine a Gualtiero Marchesi (“il maestro che ti ammalia mentre lo
guardi creare in cucina”), mentre il 20 maggio Valor Economico ha dato spazio a Pio Boffa,
produttore di vini piemontesi, “che ha in progetto un’espansione in Brasile”.
Dall’economia alla cultura. Moscow Times il 4 maggio pubblica una intervista a Franco Zeffirelli,
mettendo in luce i legami tra il celebre regista e la cultura russa, mentre l’argentino Clarin il 25 e il
28 aprile pubblica due interviste ad Alessandro Baricco “che il pubblico ha ormai consacrato come
uno degli scrittori italiani più influenti”. Il 27 aprile Les Echos ha dato spazio a Roberto Saviano
(per l’uscita della raccolta “La bellezza e l’inferno”), descrivendolo come un uomo che “scrive per
esistere, perché la scrittura gli ha dato modo di non perdersi, di non sentirsi vinto dagli eventi”. Le
Monde e Le Figaro (rispettivamente il 16 aprile e il 13 maggio) si sono concentrati su Margaret
Mazzantini, “un’artista che non cavalca l’onda del successo facile, non scrive un romanzo dopo
l’altro, ma studia e vive le storie prima di pubblicarle”. Chiude la serie degli scrittori, Romana Petri,
a cui il 12 maggio Diario de Noticias dedica una intera pagina, descrivendola come “una donna
combattiva, che cerca di esprimere, attraverso la sua opera, il cambiamento sociale e umano
provocato dalla guerra”.
Viaggiare nella Penisola
Nel periodo di osservazione, la stampa straniera ha dedicato poco spazio all’illustrazione di mete
turistiche ed è pressoché inesistente, questa volta, il riferimento alla tradizione enogastronomica
italiana. Il Financial Times (16 aprile) si è occupato della città di Lecce, illustrandone in particolare
il patrimonio architettonico, dalla chiesa di San Nicola alla piazza di Sant’Oronzo. In Puglia rimane
anche Gulf News, che il 22 maggio presenta un viaggio ad Alberobello, illustrando le particolarità
del paesaggio e dei trulli.
Novità assoluta, il riferimento turistico all’Abruzzo, fino ad ora preso in considerazione solo per le
cronache del terremoto dell’Aquila. Se ne sono occupati il New York Times dell’11 aprile e
l’International Herald Tribune del 14 maggio: il primo ha riportato un viaggio nel parco nazionale
della Majella, il secondo invece ha dato conto della tradizione dei coltivatori di zafferano.
Non mancano i riferimenti a Roma, con due articoli del Wall Street Journal apparsi il 14 maggio,
che presentano rispettivamente palazzo Farnese e un tour più organico della città (con le mete più
tradizionali, da San Pietro ai Fori Imperiali).
Il Nord colleziona solo tre segnalazioni: il 16 aprile sul Financial Times è la volta delle Dolomiti,
con un tour tra Cortina d’Ampezzo e la Val Pusteria; il 26 maggio, Le Monde offre una panoramica
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della provincia di Gorizia e delle ‘vie del vino’; infine, il Times (27 maggio) si occupa della città di
Bergamo con il suo patrimonio artistico medievale.
Le mostre
Rispetto al precedente monitoraggio, si è ridotto il numero di segnalazioni sulle rassegne dedicate
all’Italia (pressoché assente l’apporto delle testate extraeuropee). Grande eco ha avuto il nuovo
ciclo di mostre dedicate all’arte e all’architettura del Maxxi, il Museo Nazionale delle Arti del XXI
secolo. Ne hanno parlato Abc del 15 maggio, il Wall Street Journal (21 maggio), Handelsblatt del
28 maggio, La Vanguardia del 30 maggio e il Financial Times (2 giugno).
Il Financial Times del 22 aprile ha invece presentato una mostra del British Museum di Londra,
dedicata agli schizzi dei grandi maestri del Rinascimento, dal titolo “Da Fra Angelico a Leonardo: i
disegni dell’Italia rinascimentale”.
L’International Herald Tribune ha poi dato spazio il 24 aprile a una mostra su Jacopo Bassano,
ospitata proprio dalla città di Bassano del Grappa per riscoprire e valorizzare l’artista,
contemporaneo del Giorgione. Il 26 aprile sempre il Financial Times si è concentrato su Giorgio De
Chirico e sulla mostra a lui dedicata al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Letteratura e cinema
Il 15 aprile Le Figaro ha dedicato una intera pagina a Sandro Veronesi, lo scrittore italiano, autore
del romanzo “Caos calmo”, “una penna che ha saputo tradurre in parole la vena artistica del neo
realismo e la sua attenzione per i poveri e gli emarginati”.
Le altre segnalazioni del periodo sono tutte dedicate ad autori da poco scomparsi e che hanno
segnato il panorama letterario italiano: da Furio Scarpelli, “grande penna del cinema italiano che ha
ideato storie ancora prese ad esempio a livello internazionale, come ‘Il postino’ o ‘Il buono, il brutto
e il cattivo’” (Times del 4 maggio e The Guardian del 18 maggio); a Edoardo Sanguineti,
“riferimento imprescindibile della poesia italiana”, “un autore sperimentale e un intellettuale
rigoroso” (El Mundo del 20 maggio, Le Monde del 23 maggio, The Guardian del 27 maggio).
Un unico riferimento, invece, al cinema contemporaneo arriva da Diario de Noticias del 20 maggio,
che presenta il film di Luca Guadagnino “Io sono l’amore”, che “tra atmosfere decadenti e
evocazioni dello stile di Visconti, racconta una complessa storia familiare”.
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