Il Fopponino

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Il Fopponino
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 28 GIUGNO: QUINTA dopo PENTECOSTE
Giornata mondiale della Carità del Papa
Le offerte raccolte durante le s. Messe saranno destinate
al servizio di carità svolto dal Papa
Lunedì 29 giugno: Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli
Martedì 30 giugno, in salone Ghidoli, ore 21.00: 6° INCONTRO
del PERCORSO in preparazione al MATRIMONIO CRISTIANO
DOMENICA 5 LUGLIO: SESTA dopo PENTECOSTE
Ore 11.30: s. Messa a conclusione del Percorso
in preparazione al Matrimonio cristiano, segue Consegna dell’Attestato
con il saluto e lo scambio degli Auguri
Lunedì 6 luglio, ore 18.15, s. MESSA per i DEFUNTI del mese di GIUGNO:
CALIMAZZO ORNELLA MARIA (’44), BERGONZI MARIA (‘46)
Le sante Messe nei mesi di Luglio e di Agosto:
L’orario festivo delle sante Messe sarà: ore 10.00, 11.30 e 18.30.
Per l’orario feriale delle sante Messe si conferma
per il MESE di LUGLIO: 2 sante Messe alle ore 8.50 e 18.15;
per il MESE di AGOSTO ci sarà questa novità:
da lunedì 3 a venerdì 13: una s. Messa solo alle ore 8.50
da lunedì 17 a venerdì 29: una s. Messa solo alle ore 18.15
L’orario di apertura della Chiesa:
nei giorni feriali alle ore 8.15, nei festivi alle ore 9.00;
nel pomeriggio sempre alle ore 17.00.
Da questa data sospendiamo la pubblicazione de IL FOPPONINO,
il foglio informativo che ha scandito la comunicazione
nella nostra Comunità.
Riprenderemo con DOMENICA 6 SETTEMBRE,
mentre prosegue la mia e nostra preghiera
per ciascuno e per tutti.
Tutti i Preti di s. Francesco d’Assisi al Fopponino con Mons. Carlo Ghidelli
Il Fopponino
Aut. Trib. Milano 89/0 del 4/2/1989
Foglio di informazione della Parrocchia S. Francesco d’Assisi al Fopponino
V Domenica dopo la Pentecoste
28 Giugno 2015
I settimana Diurna Laus
LETTERA ENCICLICA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Laudato si’
“Laudato si’, mi’ Signore”, cantava san Francesco d’Assisi. In
questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come
una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella
che ci accoglie tra le sue braccia: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti
fiori et herba”. (n.1)
Non voglio procedere in questa Enciclica senza ricorrere a un esempio
bello e motivante. Ho preso il suo nome come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo di Roma. Credo che Francesco sia
l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. E’ il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo della ecologia, amato anche da molti che non sono
cristiani. Egli manifestò una attenzione particolare verso la creazione di Dio e
verso i più poveri ed abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua
dedizione generosa, il suo cuore universale. Era un mistico e un pellegrino che
viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con
la natura e con se stesso. In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri,
l’impegno nella società e la pace interiore. (n. 10)
La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la
preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo
sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore,
non si pente di averci creato. (dal n. 13)
Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci
unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci
riguardano e ci toccano tutti. (...) Tutti possiamo collaborare come strumenti di
Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le
proprie iniziative e capacità. (dal n. 14) (...) Propongo questa preghiera
(vedi pag. 2) affinché noi cristiani sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone. (dal n. 246)
Papa Francesco
Preghiera cristiana con il creato
“NON APPENA HO COMINCIATO AD AMARMI”
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza.
Laudato si’!
Non appena ho cominciato ad amarmi ho trovato che le emozioni che mi facevano soffrire, come l’angoscia, sono solo sintomi di comportamenti che vanno contro la mia propria verità. Oggi, io so che questa è «autenticità».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho capito quanto può offendere forzare i
nostri desideri su un’altra persona, anche quando non è il giusto momento e
quando la persona non è pronta, e anche quando quella persona sono io. Oggi
lo chiamo «rispetto».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di desiderare una vita differente, ed ho potuto vedere che tutto quanto mi circondava mi invitava a crescere.
Oggi la chiamo «maturità».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho capito che ad ogni circostanza sono
nel posto giusto al momento giusto, e che tutto succede nel momento esatto; in
questo modo posso rimanere calmo. Oggi la chiamo «fiducia in sé stessi».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di sprecare il mio tempo, ho
smesso di progettare grosse imprese. Oggi faccio solo ciò che mi porta gioia e
felicità, solo ciò che amo fare e le faccio a modo mio e con i miei tempi. Oggi la
chiamo «semplicità».
Non appena ho cominciato ad amarmi mi sono liberato di tutto ciò che non è
buono per la mia salute: cibo, persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi porta
giù e lontano dal mio ‘io’. Questa attitudine dapprima la chiamavo un sano egoismo… oggi la chiamo «amore per sé stessi».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di provare ad essere sempre
corretto, e da allora sbaglio di meno. Oggi ho scoperto che è «modestia».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi per il futuro. Adesso, vivo solo per il presente, qualsiasi cosa succeda. Oggi vivo giorno per giorno, e la chiamo «realizzazione».
Non appena ho cominciato ad amarmi ho riconosciuto che la mia mente può disturbarmi fino a farmi stare male. Da quando l’ho connessa al mio cuore, la mia
mente è diventata mia alleata. Oggi la chiamo «saggezza del cuore».
Non abbiamo più bisogno di aver paura delle discussioni, dei confronti o di ogni
altro tipo di problemi con noi stessi o con gli altri. Anche le stelle collidono, e dal
loro scontro nascono nuovi mondi. Oggi, io la chiamo «vita»!
Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto.
Laudato si’!
Spirito Santo, che con la tua luce orienti questo mondo
verso l’amore del Padre e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene.
Laudato si’!
Signore Dio, Uno e Trino,
comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo,
dove tutto ci parla di Te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine
per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti con tutto ciò che esiste.
Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo
come strumenti del tuo affetto per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell’indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli,
e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’!
Amen.
CHARLIE CHAPLIN
Sir Charles Spencer Chaplin, noto come Charlie Chaplin, è stato attore, regista,
sceneggiatore, comico, compositore-produttore britannico, autore di oltre 90
film e certamente tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo.