Ti ho rivista come da bambino
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Ti ho rivista come da bambino
RIFLESSIONI Ti ho rivista come da bambino Ti ho rivista come da bambino anni fa quando, animato da innocenti pensieri, venivo in questa chiesa cattedrale della mia infanzia. E già mi tornano alla mente i grani legnosi e consumati del rozzo rosario di nonna Emilia, fatti scorrere con tenerezza come i dolci semi del melograno. Allora venivo a Te dalle rogazioni mattutine in quelle primavere acerbe, con i piedi bagnati dai viottoli erbosi, con le mani intirizzite dell'aria frizzante, ma con il cuore felice di incontrarTi. Rimanevo fra i banchi di questa chiesa, col profumo di incenso ormai dissolto e potevo sentire su di me, come rapito, lo sguardo Tuo e di Tuo Figlio; la Vostra tenerezza. Ti voglio salutare Maria, oggi, col rimpianto della fanciullezza di quand'ero un uccellino felice, ignaro sul ramo verde della vita, che doveva sbocciare, che doveva crescere. Mi beavo dei paesaggi dolci, delle colline bordate dai freschi boschi, dai fiori di campo, ornati di rugiade brillanti, della terra odorante di mille essenze; e il mio cuore si ritrovava sereno. Ti ho rivista bella e severa; le tue domande su di me: dove è andato quel bimbo biondo? L'usura del vivere gli ha strappato l'innocente gioia giovanile? Oggi, come un tempo vorrei combattere contro me stesso. Il rosario non l'ho dimenticato, ma forse è arrugginito come è il mio cuore di figlio ingrato ma sempre figlio. E Ti rivedrò Maria, e già mi pare di fremere di nostalgia. Così, quando per me il sole tramonterà, potrò incontrare Te senza vergogna. Potrò camminare nelle bellezze dell'alba e nei rossi tramonti del Tuo cielo. FAMIGLIA PARROCCHIALE DI CALINO N. 36 DICEMBRE 2003 9