Il nemico del mio nemico (non) è mio amico

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Il nemico del mio nemico (non) è mio amico
di Esperus
Il PDL si è diviso, il PD non è unito, la Lega è in un angolo del limbo, il M5S cerca affannosamente
un posto al sole, Scelta Civica non si capisce che cosa sia, SEL è in un lettino d’ospedale (ILVA
docet). C’é di che essere allegri!
1) Berlusconi ha la sua Forza Italia2, mentre Alfano e soci navigano verso lidi governativi. Ora, se FI
si posiziona anti-Letta e PD, quindi si avvicina alle posizioni di M5S, che sembra più inferocito verso
il PD che altro… quindi il nemico del mio nemico è mio amico? Non è così, perché M5S è avverso a
Berlusconi.
2) Il PD cerca un’unità che non troverà. Sia FI2 che Alfano tenteranno un accordo con il gruppo di
Renzi che è in rotta con il resto del PD, il quale (Renzi a parte) non sa cosa fare né con Berlusconi né
con il problema Cancellieri né con il governo Letta. Quindi il nemico del mio nemico è mio amico?
Non è così, perché nel PD vive e convive una litigiosità congenita e tutti hanno paura di fare la prima
mossa, quale che sia.
3) La Lega si muoverà all’ultimo minuto per farsi il meno danno possibile. Per lei non ci sono né
amici né nemici.
4) Il M5S non vuole amici.
5) SC e SEL non hanno voce in capitolo se non per meri numeri d’appoggio al governo, sul quale
sono ambedue critici, ma si guardano bene dal mollarlo.
A veder bene non è che ci sia un gran cambiamento sul modus vivendi dei governi italiani. Il dramma
è nel fatto che Letta e soci sembrano vivere in un mondo che non c’é; sproloquiano di ripresa e sono
costantemente sbugiardati da Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, Confagricoltura e da
vari enti di statistica e sondaggio. In questo nodo gordiano viaggiano notizie che farebbero suicidare
qualsiasi serio istituto; mi riferisco alla propalazione che gli stipendi dei dipendenti sono superiori a
quelli degli imprenditori. Senza nessuna vergogna o, meglio, senza minimamente verificare la
notizia, i mass mediasi sono lanciati nello scoop che di lì ad un paio di giorni si è dimostrato un
ennesimo errore nella lettura e valutazione dei dati. Immagino in Europa le risate che si sono fatti.
Chi, invece, ha iniziato a gettare le reti é il papa. Papa che prosegue nella sua opera di riabilitazione
dell’immagine del Vaticano; il caso Priebke, i sommovimenti centristi, con un aumento della visibilità
per Casini, i lunghi colloqui con Napolitano hanno un obiettivo: resuscitare la balena bianca.
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Il nemico del mio nemico non è mio amico e l’amico del mio amico non è mio amico.
Siamo in Italia, o meglio ai suoi ultimi scampoli. Vedremo cosa succede a dicembre.
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