San Marino World.sm - 17-01-2012

Transcript

San Marino World.sm - 17-01-2012
CRONACA
Arresto immediato per Marco Bianchini, presidente del gruppo Bi-Holding
Karnak
Operazione ‘Criminal mind’ della Guardia di Finanza di Rimini ieri
mattina: mandati d’arresto per 25 persone 17/01/2012
(Reati pesantissimi commessi nella gestione della
finanziaria Fingestus in associazione al clan
camorristico Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata.
Coinvolta anche le società sammarinesi C.I.O.
investigazioni
e
MB
Class)
Giudicare drammatica la situazione in cui versa San
Marino
non
rappresenta
purtroppo
più
un’esagerazione. ‘Criminal mind’, l’operazione portata
a compimento dalla Guardia di Finanza di Rimini dal
2010 e conclusasi ieri mattina con l’esecuzione di 25 mandati d’arresto, una serie di
perquisizioni e di sequestri cautelari per un valore superiore a dieci milioni di euro, mette a
nudo un’altra significativa parte del coinvolgimento di settori insospettabili dell’economia
sammarinese con fenomeni legati alla malavita e alla criminalità organizzata. Custodia
cautelare per estorsione, ricettazione, trasferimento fraudolento di valori, divulgazione di
notizie riservate (questi i capi di imputazione riferiti anche alla parte sammarinese) è stata
richiesta per i vertici della Fingestus a partire dal Presidente Marco Bianchini, all’ex
direttore Daniele Tosi e ad uno degli uomini chiave dell’attività del gruppo Biholding
Karnak, Giovanni Pierani. Come hanno detto ieri mattina in conferenza stampa il
comandante provinciale delle Fiamme gialle di Rimini, Marco Venceslai e il colonello
Gianfranco Lucignano, non si tratta di indagini riconducibili alle problematiche di
esterovestizione in cui è coinvolto l’importante gruppo industriale di Chiesanuova, ma di
atti strettamente connessi a fenomeni di estorsione in collegamento con la criminalità
organizzata. Cuore dell’indagine un finanziamento concesso da Fingestus, la finanziaria
sammarinese presideuta da Marco Bianchini, a una società in fallimento di Ancona. Il
trasferimento di valore avvenuto attraverso artifici extracontabili tali da impedire
l’accertamento dei valori che altrimenti sarebbero andati a beneficio dei creditori
dell’impresa anconitana, avrebbe richiesto all’imprenditore un pagamento di 2 milioni di
euro di capitale e 500 mila euro di interessi. Il rifiuto del pagamento di una quota interessi
così onerosa sarebbe stato manifestato in vece dell’imprenditore da due soggetti affiliati
ad una cosca malavitosa. La direzione di Fingestus però piuttosto che denunciare il fatto
ha deciso di rispondere con la stessa moneta assoldando – secondo gli inquirenti - a sua
volta esponenti del clan camorristico ‘Gallo Cavalieri’ specializzato in estorsioni fino ad
avvalersi della collaborazione di Salvatore Pascarella, condannato per un tentato omicidio
a Riccione nel 2005. Una vera e propria guerra di mafia trasferita a San Marino quindi
tanto che il colonnello Lucignano ha anche detto come i due ‘protettori’ di Bianchini
sedessero a pieno titolo in Fingestus partecipando alle sedute del Consiglio di
Amministrazione e come la ‘guerra’ contro l’imprenditore anconetano sia stata vinta grazie
ad una telefonata del boss Pasquale Gallo. Altrettanto inquietante le dichiarazioni dei
vertici della Gdf di Rimini legate al ruolo della C.I.O. srl, la società di investigazioni private
con sede a Borgo Maggiore (via dei Boschetti,58) il cui titolare SalvatoreVargiu è stato
anch’esso arrestato ieri mattina. La società oggi chiusa, fu costituita il 9 agosto 2002.
Balzata agli onori delle cronache per gli strani pedinamenti messi in atto e le altrettanto
strane intercettazioni ambientali che portarono gli agenti della Gendarmeria a denunciarne
il titolare, la C.I.O. emerge nell’indagine della Gdf, coordinata dalla Procura di Rimini,
come un’attività dedita sopratutto al dossieraggio, avvalendosi per tale scopo della
collaborazione di agenti in pensione, ma anche in attività dei vari corpi militari. Tanto
grave il reato di ‘divulgazione di notizie riservate’ che la GdF ha richiesto e ottenuto
l’arresto per un proprio sottoufficiale di stanza a Rimini che avrebbe collaborato
costantemente con la società di investigazioni sammarinese. Uno dei principali clienti della
C.I.O. è proprio Fingestus che in un primo tempo riceve notizie anche sull’imprenditore di
Ancona, quindi riceve il consiglio di affidarsi alla cosca Gallo-Cavalieri per recuperare il
proprio credito, infine tiene costantemente aggiornata la Fingestus delle attività in corso,
anche da parte degli organi inquirenti che indagano su fatti legati alla finanziaria
sammarinese. Il quadro si completa con la presenza della Mb Class, la società
sammarinese di noleggio auto e di Platone Bruno, già arrestato il 24 febbraio 2011 nel
corso dell’inchiesta Vulcano, società che sebbene in liquidazione d’ufficio dal 29 aprile
2011, è stato chiesto il sequestro cautelare. Secondo gli inquirenti la Mb Class sarebbe
comunque una società riconducibile a Fingestus e le due lettere indicherebbero le iniziali
dello stesso Marco Bianchini di cui la Procura di Rimini nel pomeriggio di ieri ha chiesto
l'arresto anticipato a San Marino al fine di poter provvedere, nel contesto delle norme che
regolano questo tipo di rapporti, all’estradizioni in Italia. (Gmm)
© SAN MARINO WORLD.SM - RIPRODUZIONE RISERVATA