uno strano week-end

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uno strano week-end
UNO STRANO WEEK-END
Ottica Solstyle – A.S. Borra
3-2
(Di Giovanni, Nicolosi, Castro – Trovato x2 )
Come i gatti gli Ottica sembrano trovare il punto d’equilibrio con estrema facilità e, nel caso in cui cadono, terminano in piedi. Contro i Borra l’atteggiamento è rinunciatario nel primo tempo e confusionario
nella ripresa. Con la gravante che gli avversari, inizialmente, non schierano il portiere né un giocatore
della rosa al suo posto, ma un ragazzo in calzoncini e scarpe da ginnastica recuperato dal ciglio della
strada (si fa per dire). Tuttavia il risultato alla fine sorride al team di Illuminato, come successo per
tutta la stagione. Puleo è molto attivo nei primi minuti. Il suo passo rapido risulta imprendibile per la retroguardia. Ne scaturiscono due tiri molto pericolosi parati da Palmieri, uno dei quali sul palo. Al decimo,
smentendo i pronostici, Trovato calibra un destro a giro dalla distanza che egli stesso ammette essere
fortunato. La traiettoria, arcuata come non mai, ricade dopo un lungo viaggio alle spalle del numero uno
degli Ottica. Un gran gesto tecnico, che stabilisce l’uno a zero dei Borra. La vena creativa del team di
Crisci non si inaridisce. Le conclusioni piovono copiose e a nulla servono le urla di Raciti, che esorta i
compagni ad infondere un impegno maggiore. Di Lernia tuona al volo da fuori area e Papale esagera nel
tentativo avventuroso di cogliere la porta dandole le spalle, una volta superato l’stremo difensore. Al
venticinquesimo, però, il primo tempo spensierato dei Borra culmina in un’altra prodezza balistica di Trovato, participio passato del verbo che determina la fine di ogni ricerca. Il suo destro al volo è bello
quanto l’inserimento, assolutamente puntuale e pulito, quasi logico. Sul due a zero gli Ottica si fermano
per pensare. Concludere così una regular season perfetta sarebbe un peccato. Per quanto i panni del salvatore siano vestiti ancora da Palmieri ad inizio ripresa, miracoloso sulla bomba di Papale, il germe del
cambiamento si incomincia a far notare, a partire da un nuovo innesto: Di Giovanni. Il laterale incrocia di
destro verso sinistra, battendo Di Lernia, ottimo portiere improvvisato. Amendolìa, schieratosi a centrocampo per la presenza di Castro, non riesce a dare il meglio di se, nonostante si dimostri composto da
una lega metallica simile a quella d Wolverine. Ci prova anche Raciti dalla distanza, poi Tessta da ottima
posizione, smarcato da una delizia al gusto ciliegia dell’attaccante già citato, reduce da una squalifica
pesante. Al diciottesimo, Nicolosi viene smarcato in area di rigore, l’aiuto dei Borra non arriva e
l’esterno va in gol, ancora una volta in questa stagione. Due a due. L’applicazione di Gambero non basta a
garantire i tre punti, come del resto un suo stesso assist, reso vano dal Miglior Portiere della sesta edizione. Al quarantanovesimo, in stile Ottica, Castro fa secchi due uomini grazie ad un dribbling stretto e
fila in porta! Il tiro batte Di Lernia e consacra i Solstyle, primi per qualche ora.
Il Trovato sbagliato : Il Trovato dei Borra di quest’anno è fratello del Giacomo Trovato dei Pisao e dei Borra stessi di qualche edizione fa. Giacomo è un giocatore molto talentuoso, ovvero particolarmente versato nell’arte del controllare il pallone. Il primo dei due è piuttosto un difensore che mette
tanto impegno e tanta sostanza in quello che fa. L’abbiamo visto esibirsi da centrale e da terzino. Durante questo week end, però, la classe si è apertamente schierata dalla parte del giocatore meno esuberante, che è riuscito ad inventare due super gol d’autore. Di una bellezza quasi arrogante il primo e perentorio il secondo! Una grande Domenica per lui, almeno dal punto di vista individuale.
1
UNO STRANO WEEK-END
PALMIERI (7)
T= Tiri
RACITI (6.5)
R= recuperi
0/3 T- 2R
A= assist
NICOLOSI (7)
SIRNA (6)
¼ T- 1F
F= Falli
0/2 T
LICCIARDELLO (6)
0/6 T – 1A
ILLUMINATO (6)
AMENDOLIA (5.5)
0/1 T- 1F- 1R
0/6 T -2F -1R
PULEO (6.5)
PAPALE (6)
0/7 T -1F -2R
0/7 T - 1R
CASTRO (7)
1/5 T - 1A
TROVATO (7)
CRISCI (5.5)
2/2 T- 2F – 2R
0/1 T
GAMBERO (7)
0/1 T – 2R
DI LERNIA (6.5)
DALLA PANCHINA :
DI GIOVANNI (6.5): 1/1 T
TESTA (5.5): 0/1 T- 1F
Statistiche della partita
2
UNO STRANO WEEK-END
F.C. Nghiale – Navarro Team 4-4 ( Ardilio, Longhitano x2, Zappalà – Manna x2, Di Mauro, Carnemolla )
E’ questa la partita calda del fine settimana: Cinghiali contro Navarros, chi vince va in Golden League a
discapito dell’altra. Senza Iuculano gli uomini del Presidente, senza Liardo i bianco-blu, squalificato per
un turno. Longhitano e Carnemolla, i due attaccanti, si impegnano subito moltissimo, dovendo lottare entrambi con degli avversari ostici: Scalia, uno tra i migliori della contesa, e Cocimano, un bronzo di Riace
prestato al calcio. Due azioni speculari si susseguono ad opera dei bomber: rubata più tiro sull’esterno.
Il punteggio resta invariato. Appare in forma ancora Granata, abile nell’eludere la sorveglianza con un no
look, sfortunato nell’osservare la sfera uscire di un centimetro. Manna dispensa calcio seppur osservando alcuni rigidi comandamenti imposti dal medico curante. Sapesse leggerne i movimenti alla perfezione,
la squadra gli ruoterebbe intorno alla grande. Questo connubio, però, stenta a decollare ed il numero undici si ritrova costretto a fare da solo. Al quattordicesimo il gol. La difesa del pallone del mancino è assolutamente impeccabile, il tiro pungente, infallibile. L’azione di Manna porta i Navarros sull’uno a zero,
ma non è tutto. Qualche istante più tardi, un passaggio in direzione di Di Mauro si trasforma in un assist
per il raddoppio. L’incrocio del mediano è perfetto: due prodezze nell’arco di quattro minuti. La rincorsa
verso la Golden dei bianchi comincia a imboccare un sentiero in discesa, ma poi, cambia tutto. Carnemolla
si impadronisce di un disimpegno di Scalia, punta la porta e scaglia due saette di fila! La seconda delle
quali si stampa sulla traversa e torna giù in picchiata. Che sfortuna! Al ventesimo, quando Antonio Navarria stoppa inavvertitamente un siluro di Viglianisi, il vento cambia. La palla rimane nella zona di Ardilio, che gioca di sponda con il palo interno e segna! I Cinghiali rientrano in partita dopo un inizio difficile.
Nondimeno, subito dopo Cocimano svetta su calcio d’angolo, sfiorando il pareggio. La collezione di traverse di Primo, dall’altra parte, è appena cominciata. Di testa il gigante ne centra un’altra ed il tempo a
disposizione finisce. Liardo organizza una sorta di time out: dai suoi pretende di più. Il messaggio penetra e al ventiseiesimo viene messo in pratica. Ardizzone lavora un buon possesso a metà campo, con la
tecnica che lo contraddistingue. Longhitano si mette in visione e riceve sulla destra, da dove lascia partire il diagonale vincente. I navarros, in debito d’ossigeno, concedono un’altra palla gol su punizione, scaturita da un fallo di Manna a limite dell’area. Pulvirenti in questo caso è bravo, respingendo quasi senza
vedere. Carnemolla si impegna tanto, ma al cospetto di D’agata sbaglia e la situazione resta invariata. Al
settimo il portiere dei cinghiali lancia lungo verso la punta, Longhitano. L’attaccante si coordina e fa
scattare tutti in piedi. La magia, che descriveremo di seguito, vale il tre a due. Il lungo cammino verso
la fine prosegue spedito a suon di emozioni. Primo ruba palla e colpisce di punta. La palla sembra una
scheggia, pronta a trafiggere i cinghiali, ma ecco che bang! Incredibile! Il pallone sbatte sul legno trasversale. Un vero e proprio incubo per il bomber. Al dodicesimo, però, un cross dalla destra lo favorisce
e lo stacco risolve tutto. Un cambiamento che non è fine a se stesso. Due minuto dopo, infatti, Manna
protegge la sfera ancora una volta dall’arrivo di Zappalà e poi piazza! Le sorprese non finiscono mai. La
Navarro team è nuovamente in vantaggio. Questo punteggio le garantirebbe di arrivare in Golden. Gli avversari lo sanno e si mettono all’opera per cercare di recuperare. Dopo diversi tentativi, e dopo il brivido
corso al diciassettesimo per via della desolata solitudine di Carnemolla, i bianco-blu pescano Zappalà
all’interno dell’area, tra Di Mauro e Navarria. Il colpo di testa supera la sorveglianza di Pulvirenti ed è
quattro a quattro! Gli uomini del Presidente si accontentano del risultato e della Silver Cup, che verrà
affrontata con discrete chance di vittoria.
Il super gol:
Un gol meraviglioso quello di Longhitano. Nessuno l’ha seguito, ma un gesto tecnico del
genere va descritto e premiato per quello che è. Un lancio lunghissimo di D’agata scendeva in picchiata
mentre la punta pensava al suo capolavoro. Una carezza al volo addomesticava e insieme lanciava la sfera
verso l’incrocio dei pali. Un colpo di mezzo esterno calibrato al punto giusto, con un movimento della
gamba teso ad accompagnare, smorzando grazie al piegamento del corpo la velocità della palla in avvicinamento.
3
UNO STRANO WEEK-END
PULVIRENTI (6)
SCALIA (7)
1R
NAVARRIA A. (6)
ATTAGUILE (6)
1R
0/2 T - 1F
LONGHITANO (6.5)
2/7 T - 1F- 2R
MANNA (7.5)
DI MAURO (6.5)
2/4 T- 1A -3F-2R
1/3 T-1A-1F-1R
GRANATA (6.5) ARDIZZONE (6.5)
0/7 T
0/6 T – 1A - 3R
CARNEMOLLA (6.5)
1/13 T – 5R
ARDILIO (6)
VIGLIANISI (7)
1/3 T- 1F
0/6 T -1A- 3R
COCIMANO (7)
0/2 T - 2R
D’AGATA (7)
Dalla Panchina:
NAVARRIA M. (6): 0/2 T-1R
ZAPPALA’ (7): 1/6 T -1F- 3R
Tabellino
4
UNO STRANO WEEK-END
Monellini Mavariosi – Intoccabili 5-5 (Frosini, Marchese x2, Caponnetto, Barcellona – Di Cataldo
x2, Catania x2, Strano)
Degli Intoccabili praticamente in vacanza e dei Monellini ai quali basta vincere per agguantare la terza
posizione. Se la motivazione è l’arma più forte da utilizzare in una competizione, certe volte anche la
leggerezza può rendere competitivi, anche se in un modo più indiretto. Biondo, in forza ai giallo-blu, disputa davvero un’ottima partita, a partire dal volo plastico su Barcellona, tiratore temibile. Al quarto
ecco che si scatena la ola, quando Frosini calcia di destro in seguito ad un mezzo rimpallo. I compagni si
inchinano al ‘bomber’ al secondo gol stagionale. L’atmosfera di festa si nota anche negli ambienti dedicati alla difesa. Un’ubriacatura collettiva rende possibile un contropiede tranciante, aperto con classe da
Strano e concluso da Di Cataldo, moto perpetuo. Il pareggio apre una ferita sul costato dei Mavs, paurosamente scoperto alle scudisciate del furfante Catania, beffardo in occasione del calcio piazzato del
raddoppio e prepotente in sella al suo destriero, nel coast to coast del tre a uno! I Monellini non ci credono. Per certi versi la prestazione offensiva delude Cittadino molto più dell’altra, della quale si è parlato finora. I rossi creano diverse occasioni con il Barca in testa, ma per un motivo o per un altro la palla
non entra, dove sia nel primo caso che nel secondo si nota la presenza della componente ‘superficialità’,
quella che rende inefficace anche il già fatto, quella che si porta appresso il peso della vittoria, già in
tasca. Caponnetto calcia quanto un centrocampista, tutti attaccano. Al diciannovesimo, prima che i Navarros presenti sugli spalti si illudano di portare a casa il quarto posto, Marchese apre un rubinetto che
gocciola fino al ventiseiesimo. La stangata del Sindaco sancisce il pari, i mancini di Marchese e Barcellona chiudono il cerchio, dimostrando quanto pochi minuti di applicazione possano bastare per raggiungere
il risultato. Ed ecco subentrare, a questo punto e nuovamente, quella convinzione di essere già a destinazione che aveva accompagnato i Mavs dall’inizio della gara. Ad inizio ripresa Giargeri viene superato da
una frustata destrorsa di Di Cataldo, sparso un po’ ovunque per il campo. L’agonismo cresce scandito dai
rintocchi degli scarpini sugli stinchi altrui. Il già citato esterno degli Intoccabili ara la fascia, ma non c’è
nessuno che possa seguire le sue galoppate. Biondo respinge sul palo una conclusione potente di Borbone,
il quattro doble dilapida un patrimonio su recupero di Marchese, senza cattiveria. Nei minuti finali si alza la marea, che finisce per sommergere i poveri Monellini. Questi si rintanano all’indietro, subendo gli
attacchi confusi degli avversari. Il portiere ex Vuvuzelas congela per due volte gli entusiasmi di Catania,
anche in bello stile. Al ventiquattresimo, però, Strano calcia fortissimo sotto la traversa e fa emozionare il Pinea, che salta con lui. Il cinque a cinque porta i Mavs di Frosini in Golden League nella peggior posizione. Incontreranno gli Informatica, consapevoli che sarà necessario tutto il loro animo da ‘competitors’ quali sono. A mio avviso, è questa la mina vagante della sesta edizione.
Il pathos : Nessuno si aspettava degli Intoccabili così in palla, soprattutto se si considera che cinque giocatori su otto erano alla prima da titolari. Nonostante questo la gara è stata tirata fino alla fine.
Il Presidente Navarria ha assaporato per qualche attimo il piacere di sentirsi in Golden inaspettatamente. Il doppio vantaggio del primo tempo ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino alla doccia fredda degli
ultimi sei minuti. Nella ripresa, però, i giallo-blu sono tornati alla carica e una volta accorciate le distanze, hanno aspettato il momento giusto per colpire, in un modo qualsiasi, forse il migliore. Strano, portiere di ‘mestiere’, ha toccato probabilmente due palloni nel corso del match: il primo per favorire l’uno a
uno ed il secondo al quarantanovesimo, aprendo un varco con il suo stesso sinistro, potente e preciso. Al
gol è seguita un’esultanza convinta da parte di tutti presenti. I fatti di calcio hanno sempre un proprio
fascino.
5
UNO STRANO WEEK-END
GIARGERI (6.5)
CAPONNETTO (6.5)
1/6 T - 1R
CITTADINO (6)
FROSINI (6.5)
0/2 T –1R-2F
1/1 T- 1F-2R
STRANO (6)
1/1 T
BARCELLONA (5.5) BORBONE (5.5)
1/13 T- 2R
0/3 T-1F-1R
VICARELLI (6.5)
0/1 T -1A-1R
CATANIA (7)
2/4 T- 1F- 2R
LA PORTA (6.5)
0/4 T – 1A - 1F
DI STEFANO (6)
DI CATALDO (7)
0/4 T – 1F
2/5 T- 3F-1R
MUSCOSO (6.5)
0/1 T
BIONDO (7)
Dalla panchina:
MARCHESE (6.5): 2/7 T- 2R
FRAZZETTO JR. (6): 1F
Tabellino
6
UNO STRANO WEEK-END
Trombatores – Cum in my Eyes 5-3 ( Abate x2, Cantone x3 – Marza’ x3)
Un Signorelli così desolato non lo si era mai visto. Per un giocatore che ne fa sempre una questione di
orgoglio è stato difficile affrontare il secondo k.o. consecutivo. L’inizio è stato dei peggiori, con Abate
lanciato a rete e Russo costretto al fallo da rigore per molti, ma non per l’arbitro, che assegna una punizione dal limite. Ancora decisiva la prestazione dell’attaccante, autentico valore aggiunto. Si dice che
Marzà stesse male prima dell’incontro, ma la smentita arriva al sesto, quando un suo bolide trafigge Conti, parzialmente impallato dai compagni. Il centrocampista motore dei Cummin non salta neanche un minuto, gli altri ruotano. Al settimo, quasi in contemporanea, arriva la risposta del già citato bomber, che
piazza all’angolo dopo un recupero di Urzì. Questa nuova versione dei Trombatores, più fisica e più incisiva, funziona molto meglio. Catania congela il risultato grazie ad un ottimo riflesso sul numero quattro,
ancora protagonista dopo aver completamente aggirato il difensore. Conti si mantiene in allenamento
murando una percussione di Marzà, ma al ventiduesimo, il classico colpo d’esterno del fantasista mancino
porta in vantaggio i Cummin, da lui dipendenti in tutto e per tutto. Tuttavia non è così che finisce il primo tempo, nonostante fossimo molto vicini al suo epilogo. La difesa dei rossi si addormenta completamente e, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, lascia libero Abate, che non può sbagliare. Il due a due induce i ragazzi di Cusato alla riflessione. Al terzo della ripresa Catania viene colpito in pieno petto da Urzì,
al quale manca l’istinto del killer. Emerge in difesa anche Giunta, autore di un paio di chiusure in alcuni
tra i momenti più importanti della gara. L’assenza di una punta di ruolo limita molto i Cummin, che non
producono granché. Al quattordicesimo una frecciata velenosa di Cantone sibila sotto le braccia del portiere, impreciso per il tre a due! Il contrattacco degli avversari viene condotto ancora da Marzà, il leader emotivo. Tira forte Marzalien, ma la traversa lo respinge. Un incubo, intanto, perseguita Catania.
L’ottimo portiere dei bianco - rossi viene stregato ancora da Cantone, che ripete la stessa sporca esecuzione, inducendo il duellante al medesimo errore. Non sembra esserci molto da fare. I Cummin scivolano pian piano fuori dalla gara. Signorelli sfiora un gol pazzesco dalla distanza, ma gli dice male. Conti
presidia bene il suo spazio, ma intorno al diciottesimo deve arrendersi, in seguito ad un inserimento sul
primo palo del triatleta. Il contropiede, tuttavia, si dimostra ancora arma affilata in mano a chi conduce
le operazioni: Urzì assiste Cantone per la sua tripletta personale. Trombatores non più ultimi.
Un risultato onorevole: Conti arriva vicinissimo ad una grande impresa: vincere il premio di miglior
portiere giocando nella penultima squadra del torneo. Anche i Trombatores, se consideriamo il fattore
età, si sono comportati bene, soprattutto grazie al proprio capitano. Conti ha totalizzato, con questo,
sette punti su nove, sbaragliando nel confronto diretto avversari forti come Palmieri, Miglior Portiere di
questa edizione. Tuttavia il parametro che conta a parità di giudizio è quello dei gol subiti e Conti, chiaramente, ne ha presi più del giocatore degli Ottica, arrivati secondi. Un esito che alcuni potrebbero definire ingiusto, ma che tuttavia ha una sua logica. Nel complesso penso che la classifica sia corretta, che
i contendenti si siano sfidati in un confronto individuale alla pari in un contesto in cui le dinamiche di
squadra hanno sempre una loro importanza. Per questo Conti dev’essere felice e, magari, ambizioso per il
futuro. Dei Trombatores così strutturati dall’inizio, forse, avrebbero ottenuto qualche punto in più.
7
UNO STRANO WEEK-END
CONTI (6)
VITALE (6.5)
1R
FIOCCO (6)
GIUNTA (7)
0/2 T - 3F
0/1 T-1F-2R
DEMELIO L. (6)
1A
CANTONE (7)
URZì (6.5)
3/5 T – 1R
0/2 T- 2A-3F-1R
MARZA’ (7)
RAIMONDO (5)
3/14 T –2F- 1R
0/3 T – 2F
ABATE (7)
2/9 T- 3F- 1R
CUSATO (5)
SIGNORELLI (6)
0/1 T
0/3 T - 1F- 2R
A. RUSSO (5.5)
2F – 1R
CATANIA (5.5)
Dalla panchina:
DE GERONIMO (S.V.)
PELLEGRINO (5)
DI BLASI (5.5): 0/1 T- 1R
Tabellino
8
UNO STRANO WEEK-END
Als Informatica – Real Cesame 6-3 (Sciuto x2, Romano x3, Jacopo R.- C. Grasso x2- Catanese)
Una vera e propria doccia fredda quella di fine partita. Questo, per lo meno, il modo di festeggiare di
Giuffrida, autentico giocherellone. I suoi Informatica, che poi sarebbero quelli di Speranza, ancora convalescente, arrivano al primo posto dopo aver vinto la Golden League in inverno. Adesso il regolamento è
cambiato, conta vincere le Fasi Finali per intascare il premio e , paradossalmente, essere giunti per primi
al traguardo può non essere così esaltante come sembra. I Monellini, infatti, saranno avversari tosti,
probabilmente più dei cinghiali. Ad ogni modo, Romano concorre per il premio di capocannoniere. Carnemolla ha segnato solo un gol e, in virtù della regola del coefficiente di incisività, al centrocampista degli
Als basta pareggiare i conti per vincere. L’inizio della sua gara è tutt’altro che egoista e ossessivo. Suo
l’assist per Sciuto, scatenato nel pre-partita con la promessa di tornare a i massimi livelli l’anno prossimo, magari con i Dandy. Non si scherza con i Cesame, di questi tempi. Cosimo Grasso segna il pareggio
sugli sviluppi di un calcio d’angolo e si dimostra giocatore di qualità nel corso della gara. Peccato per le
polemiche a ruota continua, che lo porteranno all’espulsione. Lanaia si oppone come può all’M.V.P., con il
solito coraggio da Grifondoro. Al dodicesimo, però, viene trafitto da un diagonale pesante di Gabriele,
servito da Mammana. La situazione, tuttavia, resta stabile, anche grazie alle respinte di Spider-Fred. Al
diciottesimo, un’accelerazione portentosa di Grasso brucia la fascia sinistra e le mani di Cristauro, per il
due a due. Poco dopo Cardì colpisce un palo approfittando parzialmente di una sbandata del portierone
bianco-oro, ma gli Als non periscono. I Cesame attentano alla propria stessa vita calciando malissimo
una rimessa dal fondo. Il regalo giunge a Romano, che non perdona. Il solito gesto kamikaze del Real che,
tuttavia, all’inizio della ripresa ristabilisce l’equilibrio. Catanese ha acquisito un brutto vizio: quello di
segnare le punizioni. Decisivo, in questo caso, lo scudo umano eretto da Bottitta, disturbatore propizio e
non segnalato. Il tre a tre rinvigorisce gli animi degli ex arancioni. Al moltiplicarsi dei falli e delle piccole cattiverie la partita si imbruttisce. Scuderi atterra l’ottimo Jacopo Romano brutalmente, ma viene
solo ammonito. L’attaccante spezza in due la marcatura cui è sottoposto con una grandissima giocata intorno al dodicesimo, danzando sulle punte. D’ora in poi la differenza tecnica tra i due team si accentuerà
sempre di più. Due gol in contropiede dimostreranno la fragilità difensiva dei Cesame, sconfitti, infine,
per sei a tre.
Si era parlato troppo presto?: La prima pagina dello scorso week end è stata tutta
per i nostri affezionati Cesame. Tuttavia, neanche il tempo di smaltire gli elogi, ecco una
condotta in campo che non tanto mi piace (e parlo esclusivamente per me). Quella della
protesta reiterata, dell’aggressione verbale, per nessun motivo giustificabile, ad arbitri e
‘staff’. E’ la solita polemica di sempre, ma non mi stancherò mai di ripetere che il livello di
ciascun membro del torneo è proporzionato a quello di chi gli sta accanto. Giocatori amatoriali, arbitri amatoriali, organizzatori e giornalisti amatoriali (si spera non per sempre). Approntare tutta una critica sulla qualità delle decisioni è inutile, così come riferirsi in maniera poco carina a chi sta seduto ai bordi del campo da cinque ore e che non ha nulla a che fare con quello che succede in campo. Chissà quante volte lo si dovrà ripetere …
9
UNO STRANO WEEK-END
CRISTAURO (6)
FAILONI(6.5)
0/1 T - 2F - 2R
MAMMANA (6.5)
TAGLIARINA (6)
1A
0/1 T
CARDI’ (5.5)
0/7 T- 1F- 2R
G. ROMANO (7)
SCIUTO (7)
3/16 T- 1A- 1R
2/4 T- 2R
CATANESE (6)
C. GRASSO (6.5)
1/4 T
2/3 T-1R
JACOPO R. (7.5)
1/3 T- 3A-1F-2R
BOTTITTA (6)
BONANNO (6)
1A-1F-1R
0/1 T – 1R
SCUDERI (5.5)
6F -1R
LANAIA (6.5)
Dalla panchina:
GIUFFRIDA (6). 0/2 T
Tabellino
MARIO CARDONE
10