Qui - Las Vegas edizioni

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: ZIBALDONE
Riscoprire se stessi
DI GIROLAMO TERRACINI
Teresa Paone ci accompagna
in un viaggio fatto di esperienze e di pensieri attraverso noi
e la nostra anima. Partendo dal
proprio vissuto personale, l’autrice ci guida in un cammino
la cui meta è la nostra libertà
interiore, con conseguente
raggiungimento della felicità. I
primi passi che siamo invitati
a compiere sono rappresentati dalla riscoperta e revisione
delle nostre emozioni. È fondamentale raggiungere la consapevolezza di ciò che siamo
e ciò che vogliamo e desideriamo veramente. Focalizzati i
nostri desideri, si passa all’azione! Agiamo per stare bene
con noi stessi e con gli altri e la gioia non abbandonerà più
il nostro cuore. La lettura del testo ci farà scoprire anche
la bellezza, oggi dimenticata, del sorriso regalato agli altri,
senza il bisogno di aspettarsi qualcosa in cambio: la gratuità del donarsi è gioia, ma fondamentale è anche la nostra
creatività, la nostra capacità di sognare e di inseguire i nostri sogni. Ma l’autrice chiude il nostro cammino portandoci
nel mondo e nelle bellezze di Madre Natura, che è capace di
riprenderci nei momenti di sconforto in cui possiamo imbatterci durante il nostro percorso verso la felicità.
merciale presentato da un’avvenente modella che del volume
conosce solo la copertina, oppure recensioni, liti e critiche
montate ad arte, così da fare da cassa mediatica e aumentare le vendite, senza farsi mancare le richieste di ghostwriting delle case editrici per autori appena deceduti, in modo
da sfruttarne il successo. In sintesi, in questo testo l’autore
rompe l’aura di magia del mondo editoriale, mettendo davanti agli occhi di qualsiasi aspirante scrittore le logiche di
mercato e di marketing che guidano le diverse aziende.
Caro scrittore in erba… è lo strumento necessario a scardinare le fantasie e le convinzioni editoriali in un paese come
l’Italia in cui si è dimenticato che la scrittura è, innanzitutto, la naturale conseguenza di un lungo percorso fatto
di numerose letture, di conoscenza delle proprie propensioni e di coltivazione costante del proprio eventuale talento
o, in mancanza di esso, di impegno nel cesellare la propria
scrittura col fine ultimo di scrivere bene. È, soprattutto, un
monito per tutti quei scrittori in erba per far sì da non permettere mai che il proprio impegno venga svalutato e mortificato da una macchina assassina quale è quella dell’editoria
non di mestiere, ma di disonestà vestita di mecenatismo.
E allora eccola, la sfida di Gianluca Mercadante e della sua
coraggiosa casa editrice: raccontare di una vita spesa per la
scrittura, per far sì che la scrittura stessa riguadagni il posto
che si merita tra le arti e i mestieri.
GIANLUCA MERCADANTE
Caro scrittore in erba…
Las Vegas Edizioni, 2013
pp. 132, euro 10,00
TERESA PAONE
La paura della Grande Guerra
Le ali della libertà interiore
DI ANDREA COCO
La Rondine, 2014
pp. 96, euro 9,00
Caro scrittore in erba…
DI CARLA IANNACONE
Siete davvero sicuri di sapere tutto sull’editoria e
sull’arte della scrittura? Beh,
allora provate a sfogliare
questo piccolo opuscolo di
Gianluca Mercadante e forse
cambierete opinione, forse
cambierete libro o, semplicemente, cambierete mestiere.
Attraverso una serie di storie e incontri grotteschi – che
l’autore assicura essere veramente accaduti – Mercadante
ci illustra il vero volto dell’editoria e l’iter che precede la
pubblicazione di un libro. Questo volume non è tanto un
manuale di sopravvivenza per aspiranti scrittori, quanto un
elenco delle peggiori creature che è possibile trovare nel
mondo dell’editoria italiana. Agenti letterari senza scrupoli,
editori che puntano al profitto sicuro piuttosto che alla qualità, al denaro più che alla cultura. Uffici stampa che chiedono all’autore di promuovere il proprio libro in un centro com42 : LEGGERE TUTTI N.85 APRILE 2014
A cento anni dall’inizio della
Prima Guerra Mondiale, la casa editrice E/O ha pubblicato
nella collana “Gli intramontabili” un’antologia di racconti
realizzati dello scrittore Federico De Roberto, più noto al pubblico per il libro “I
Viceré”. Il volume è formato
da quattro storie, scritte tra
il 1919 e il 1923, che descrivono diversi momenti del celebre conflitto. Nel primo “La
paura” un gruppo di soldati italiani deve raggiungere un posto di vedetta sguarnito che si trova sotto il tiro micidiale di
un cecchino austriaco. Ma uno dopo l’altro tutti gli uomini
che tentano di avvicinarsi alla postazione sono avvistati ed
eliminati, cosicché poco per volta i superstiti vengono sopraffatti da un sentimento mai provato fino allora: la paura.
“Rifugio” è la storia di un disertore e della sua fucilazione
raccontata da un ufficiale che casualmente è ospitato e rifocillato dai genitori del soldato fucilato. La “Retata” è invece
una divertente parodia narrata in romanesco (tutti i soldati
descritti nelle storie parlano in dialetto) da un fante che,
caduto nelle mani del nemico, riesce a sua volta a catturare
un intero plotone di soldati austriaci, convincendoli a disertare per consegnarsi agli italiani, dove avrebbero ricevuto