Istituzione del Distretto Rurale della Lunigiana

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Istituzione del Distretto Rurale della Lunigiana
ALLEGATO “A”
DD 10014/2007
Scheda PASL 1.1.1.5 - Istituzione del Distretto Rurale della Lunigiana
ASSE STRATEGICO DI
INTERVENTO DEL
PROTOCOLLO
D’INTESA
Asse 1
Sistema delle imprese, dell’innovazione e dei beni culturali
Misura 1.1
Competitività e territorio
Azione 1.1.1
Politiche per i sistemi produttivi: Nautica da diporto
Intervento 1.1.1.5
Istituzione del Distretto Rurale della Lunigiana
Contenuto del protocollo
Si intende perseguire tale obiettivo per l’area della Lunigiana,
congiuntamente al
progetto specifico di valorizzazione della
Montagna. Successivamente alla fase di studio di fattibilità, già
affidata a specifico soggetto, si procederà all’istituzione, tramite il
coinvolgimento di Comunità Montana, Comuni interessati,
CCIAA, Associazioni di categoria, secondo quanto previsto dalla
recente legislazione regionale.
DESCRIZIONE DELLE
AZIONI E DEI
RELATIVI
INTERVENTI DI CUI SI
COMPONGONO, GIÀ
AVVIATI E DELLA
PREVISIONE DELLA
CONCLUSIONE DEI
LAVORI
La presentazione dell’istanza di riconoscimento del Distretto
Rurale presuppone, al di là di determinate caratteristiche sociali,
economiche e ambientali del territorio candidato, la presentazione
di un “progetto di sviluppo” e di un “accordo tra le rappresentanze
locali”.
Alla luce del percorso avviato con l’incontro del 13 Maggio 2005,
al fine di pervenire alla stesura dei due documenti, si conviene di
seguito:
Definizione della «Segreteria Operativa del Distretto Rurale della
Lunigiana» (SO). Alla SO, che si presenta come organo tecnico,
spetta il compito di svolgere le attività finalizzate alla
presentazione del “progetto di sviluppo”. Alla segreteria tecnica
spetterà il compito organizzativo, di animazione del territorio, di
raccolta delle informazioni e di raccordo tra i diversi soggetti. Dato
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che la SO rappresenta lo strumento operativo del candidato
Distretto Rurale della Lunigiana, essa dovrà essere composta da
tecnici ed avere un organico ridotto.
La composizione della SO proposta è:
1 rappresentante dell’Università;
2 funzionari della Provincia;
1 funzionario della Comunità Montana;
1 un funzionario del GAL;
1 funzionario della CCIAA;
1 funzionario della CIA;
1 funzionario della Col diretti;
1 rappresentante di Agenda 21;
1 rappresentante dell’artigianato;
1 rappresentante della cooperazione;
1 rappresentante del Turismo.
Tale
proposta
di
SO
è
stata
presentata
dall’Assessore
all’Agricoltura della Provincia di Massa-Carrara ai Sindaci della
Lunigiana in un incontro di natura interistituzionale tenutosi presso
la Sede della Provincia di Massa-Carrara in presenza del Presidente
della Provincia di Massa-Carrara ed è stata approvata.
DESCRIZIONE DELLE Con l’approvazione della SO da parte dei sindaci, essa diventa una
AZIONI E INTERVENTI
struttura operativa.
CHE SI PREVEDE DI
In una prima fase (settembre 2005 Marzo 2006), la SO svolgerà
AVVIARE ENTRO LA
LEGISLATURA.
un’attività di raccolta di informazione e di costruzione della rete dei
contatti dei soggetti che faranno parte del Distretto Rurale della
Lunigiana.
Questa prima fase ha due output:
la stesura della prima parte del “progetto di sviluppo” che consiste
nella «diagnosi territoriale». A tal fine saranno organizzati dei
workshops secondo gruppi di lavoro tematici che analizzeranno i
differenti aspetti.
La costruzione di un sito internet del Distretto Rurale della
Lunigiana, che funzionerà sia da strumento di informazione on line
sulle tematiche in essere che di consultazione e incontro tra i
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diversi attori coinvolti.
Si procederà successivamente alla definizione del nucleo iniziale di
istituzioni e organizzazioni locali che comporranno il «Tavolo di
Concertazione del Distretto Rurale della Lunigiana» (TdC).
Al TdC che si presenta come organo politico spetta il compito di
redigere il documento di “accordo tra le rappresentanze locali”
necessario alla presentazione della istanza di riconoscimento e di
redigere il “progetto di sviluppo”.
Tale TdC, coordinato dalla Provincia di Massa-Carrara dovrà
essere il più ampio possibile in termini di rappresentatività delle
diverse istanze del territorio, e presentandosi come forum aperto,
sarà sempre possibile l’adesione da parte di nuovi soggetti.
Durante la definizione del TdC sarà necessario:
Rielaborare la «diagnosi territoriale» svolta dalla segreteria
operativa;
Definire il percorso successivo alla stesura della «diagnosi
territoriale» del “progetto di sviluppo”, che consiste nella stesura
delle altre componenti del “progetto di sviluppo” (Definizione della
strategia,
Verifica
del
livello
di
coerenza
e
di
integrazione/complementarietà, Descrizione e valutazione degli
impatti);
Definire il percorso per la stesura dell’ “accordo tra le
rappresentanze locali”;
Pervenire ad un primo accordo di programma in cui definire i
partecipanti, gli obiettivi, le modalità d’azione e l’agenda del TdC
stesso.
Cronoprogramma indicato in Allegato 1
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STRUMENTI
NORMATIVI,
PROGRAMMATORI,
AMMINISTRATIVI IN
CUI SONO PREVISTE
LE AZIONI E GLI
INTERVENTI
COSTO DELL’AZIONE.
TIPOLOGIA DI
INTERVENTO
PREVISTA E
RELATIVO
AFFIDAMENTO
Legge Regionale 21/2004 – DGR n. 1269 del 13 dicembre 2004 Modalità di presentazione e criteri di valutazione delle istanze di
riconoscimento dei distretti rurali.
Finanziamento di borsa di studio relativa al Dottorato di ricerca in
Cooperazione Internazionale e politiche per lo sviluppo sostenibile
per i tre anni di durata, per un costo ammontante ad euro
37.078,57.
Convenzione con la facoltà di Agraria, per la definizione delle
procedure
funzionali
alla
presentazione
della
istanza
di
riconoscimento e alla redazione del progetto economico territoriale
del distretto rurale, euro 10.000, con fondi interamente provinciali.
Altri costi da definire per ulteriori procedure connesse e legate alle
fasi di concertazione e sviluppo degli studi.
Vedasi, comunque, l’Allegato 2
RISORSE E RELATIVE
FONTI
Le risorse risultano garantite dalle fonti di bilancio degli Enti
SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE
DELL’INTERVENTO
L’intervento non prevede alcun effetto ambientale nella fase di
partecipanti, nello specifico di cui all’Allegato 2
costituzione evidenziato nella scheda.
SOGGETTI COINVOLTI Vedasi Allegato 2
NELL’ATTUAZIONE
Si precisa che il tipo di impegno richiesto alla Regione è quello
DEGLI INTERVENTI
previsto dalla legge nella procedura di riconoscimento del distretto.
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Allegato 1)
Cronoprogramma
Azioni/Mesi
12/05
01/06
X
X
02/06
03/06
04/06
05/06
X
X
X
X
06/06
07/06
08/06
X
X
09/06
10/06
11/06
Concertazione del
PASL
Attività della
Segreteria
Operativa del
Distretto Rurale
della Lunigiana
Definizione della
“diagnosi
territoriale” e
X
presentazione
pubblica con
costituzione del
“Tavolo di
Concertazione del
Distretto Rurale
della Lunigiana”
Redazione del
“progetto di
sviluppo” e
dell’”accordo tra
le rappresentanze
locali” per la
X
costituzione del
distretto
Presentazione
dell’ istanza di
X
riconoscimento
alla Regione
Toscana
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X
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Allegato 2)
Costi e Fonti Finanziarie dei soggetti attuatori
Necessità Finanziarie
Tipologia di azione
Assistenza complessiva all'azione
tramite borsa di Studio coi Università di
Pisa
Assistenza alla presentazione
dell'istanza da parte della facoltà di
Agraria dell'Università di Pisa
Totale
Ripartizione dei costi sui
diversi soggetti
Soggetto Finanziatore
Provincia di Massa-Carrara
Comunità Montana della Lunigiana
C.C.I.A.A. di Massa-Carrara
Totale
Soggetto realizzatore
Importi
Provincia di MassaCarrara
€
37.078,57
€
€
10.000,00
47.078,57
Provincia di MassaCarrara
Fonte Finanziaria
Importi
Bilancio Provinciale
€
25.118,31
Bilancio Comunità Mon. €
7.320,09
Bilancio camerale
€ 14.640,18
€
47.078,58
N.B.: il tipo di impegno richiesto alla Regione è quello previsto dalla legge nella procedura di
riconoscimento del distretto.
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