Morandini in pillole
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Morandini in pillole
TuttoDiTutto Morandini in pillole Quello che gli altri non dicono: riflessioni e note a posteriori di un critico DOC di Morando Morandini > 1 Settembre “Provo un’antipatia incoercibile verso qualsiasi persona di cui impongono la fotografia due volte al giorno” (Arthur Waugh, 1903-1966, scrittore inglese). > 2 Settembre Esistono notizie che contano, ma che raramente sono riportate e commentate sulle riviste di cinema. Mediaset ha comprato il 100% del Gruppo Medusa da Fininvest che, a sua volta, possiede il 35,9% di Mediaset. 152 milioni di euro è il valore dell’operazione. Le società del gruppo sono Medusa Film, Medusa Cinema, Medusa Multicinema e Medusa Video, cioè occupano i settori della produzione, della distribuzione, dell’esercizio e dell’homevideo. Alla presidenza del gruppo è stato nominato Carlo Rossella, mentre Giampaolo Letta (non confonderlo con altri Letta) è stato confermato vicepresidente e amministratore delegato. Nel 2006 il gruppo ha registrato un attivo di bilancio di 6, 7 milioni di euro (su ricavi di 195,5 milioni), il 18,3% in più rispetto al 2005. > 5 Settembre Cult-movie è quel film per il quale l’atto di andare a vederlo diventa più importante della stessa visione. > 6 Settembre Negli anni Ottanta a Ferrara, nella sala Boldini di via Previati 18, fu organizzata una rassegna intitolata “I film che avrei voglia di rivedere – Michelangelo Antonioni”. Erano sei: Otto e 1/2 (1963) di Fellini, La règle du jeu (1939) di Renoir, versione originale; Les dames du bois de Boulogne (Perfidia, 1944-45, versione originale) di Bresson; Rashomon (1950) di Kurosawa; Sfida infernale (1946) di John Ford; Quarto potere (1941) di Orson Welles. > 9 Settembre Nel saggio Esquisse d’une psychologie du cinéma; pubblicato negli anni Trenta, André Malraux (1901-76) scrisse: “Una star non è in alcun modo un’attrice che fa del cinema. E’ una persona capace di un minimo talento drammatico, il cui viso esprime, simbolizza, incarna un istinto collettivo. Marlene Dietrich non è un’attrice come Sarah Bernhard: è un mito come Frine”. (So che faccio piovere sul bagnato, ma i giovani non hanno mai preso quella pioggia). > 10 Settembre D’accordo: nel mestiere dello spettatore/critico non bisogna trascurare le emozioni, cioè la propria soggettività. Attenzione, però: nell’emozione c’è una parte di irresponsabilità. 12 RdC Ottobre 2007 Oltre i confini (della realtà) Estero e Second Life: l’Enel Digital Contest apre a nuove frontiere I L’Enel Digital Contest guarda oltreconfine. Arrivato alla quarta edizione, il concorso web per videomaker si apre anche all’estero: per inviare le proprie opere, da qualsiasi angolo del pianeta, c’è tempo fino al 31 dicembre, mentre la scadenza per le iscrizioni è fissata per la fine di ottobre. “È stato un crescendo fin dalla nascita - spiega Fabio Cioffi, responsabile new media dell’Enel, che promuove l’iniziativa insieme all’Associazione Amici del Future Film Festival -. Il successo riscontrato ci ha spinto a coinvolgere anche altri paesi. Una scelta per di più coerente con il crescente respiro internazionale della nostra azienda. Come già fatto in Italia, condurremo campagne di comunicazione, mirate soprattutto alle scuole di cinema”. Tema del concorso è il futuro dell’energia. La competizione, a cui è possibile iscriversi dal sito www.enel.it/digitalcontest, è soltanto uno dei canali a cui l’Enel si affida per la sua avveniristica comunicazione. Di recente la compagnia è approdata anche su Second Life: “Tutto sta nell’adeguarsi al linguaggio – dice Cioffi -. La realtà virtuale è un gioco e non un luogo di business. Si presta perfettamente a trasmettere valori e progetti aziendali. Esattamente quello che facciamo sull’isola Enel Park”. Ulteriore conferma è l’attenzione da sempre riservata ai partecipanti al concorso: “Non si esaurisce col premio. Continuiamo a seguire i registi anche dopo, promuovendo i loro lavori. Proprio di recente, oltre che su Second Life, una raccolta dei filmati delle scorse edizioni è stata anche distribuita in edicola”. appuntamenti > 20 Agosto Una buona notizia? In Rai hanno scoperto l’indice di qualità, un sistema da affiancare all’Auditel per conoscere meglio i gusti della platea televisiva. Dovrebbe entrare in funzione all’inizio del 2008, forse lo battezzeranno Qualitel. Non è una novità. Già negli anno ’60 il Servizio Opinioni della Rai rilevava settimanalmente l’indice di gradimento attraverso appositi gruppi d’ascolto. Ricordo che, come critico tv del Giorno, diedi notizia che 8 e 1/2 di Fellini aveva ottenuto un gradimento molto basso, com’era prevedibile. Quell’indice fu gradualmente abbandonato finché lo abolirono, non so in quale anno. Nel 1996 la Rai approvò un nuovo metodo – elaborato col CIRM (Centro Internazionale Ricerche di Mercato) – per ripristinare l’indice di gradimento, ma ad uso interno: meglio al popolo non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere. Adesso ci risiamo e staremo a vedere. Rimane una domanda angosciosa: è di sinistra o di destra l’indice di gradimento?