- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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2 Primo Piano Primo Piano Il senso e il valore delle esperienze estive 25 luglio 2010 CAMPISCUOLA SEM Le proposte di parrocchie e associazioni cattoliche racc O gni volta lassù è pronta a scattare una “molla” che può rivelarsi per ragazzi e giovani un toccasana, una “scoperta” che fa crescere più in fretta o stimola scelte importanti. Quel “lassù” sono i campi estivi, campiscuola e campeggi che ogni estate vengono organizzati solitamente in montagna da parrocchie, scout, Azione Cattolica, Centro diocesano vocazioni, associazioni di vario genere. Decine e decine di turni che ogni estate mettono insieme centinaia di ragazzi, a volte provenienti magari da esperienze assai diverse, pronti comunque a vivere una settimana speciale. Non ho mai fatto il conto dei campi estivi a cui ho partecipato: prima da animato, fin dalla quinta elementare; poi per circa trent’anni da giovane animatore e poi da animatore adulto, portando con me l’intera famiglia… È come un filo rosso che è corso parallelo alla mia vita, con tante estati in tenda o in case alpine, o anche in esperienze diverse, lontano. Eppure, anche con tanti campi alle spalle, è ogni volta emozione e trepidazione vera quando si inizia una nuova avventura, guardando in volto quei ragazzi d’ogni sorta, vivaci o timidi, motivati o spinti dai genitori, più o meno consapevoli. Per tutti loro il camposcuola è un’opportunità speciale, alternativa e tutta diversa dal tran-tran estivo in famiglia, con gli amici. Per dar loro questa occasione lunga una settimana o più, tante parrocchie e associazioni mobilitano volontari con incarichi vari: animatori, cuoche, riparatori, autisti, ecc. Preparare i campi è impegno considerevole, che comincia mesi prima; un investimento di energie che nasce dalla consapevolezza che quel vivere insieme 24 ore su 24 può lasciare un segno profondo almeno quanto l’attività di gruppo di un anno intero, trasmettendo contenuti e atteggiamenti che in nessun altro modo si possono spiegare, dimostrare, condividere. Per vivere in modo più autentico il campo viene chiesto ai ragazzi di “staccare”, oltre che dalla famiglia, anche da alcuni intrattenimenti abituali: televisione, cellulare, computer, lettore cd, Ipod, eccetera. Per alcuni è un piccolo sacrificio, per tutti è la scoperta che si può vivere ed essere contenti anche senza, con l’augurio che imparino a ridimensionare nella loro vita d’ogni giorno questi strumenti così accattivanti, ma non così essenziali. In cambio, tante cose nuove. Ci sono le attività a tema: su argomenti e aspetti della propria vita da capire meglio, grazie a testimonianze, riflessioni, lavori di gruppo. Ci sono i giochi e i tornei, le serate in allegria, che aggiungono serenità e spensieratezza al rapporto con gli altri. Parte rilevante al campo hanno gli spazi dedicati alla preghiera, alla spiritualità: le preghiere al mattino e alla sera, il “deserto” e la messa al campo, momenti vissuti in modo più personale e autentico che spesso rimangono scolpiti per sempre nella memoria e segnano un risveglio nei confronti della fede. C’è l’immersione nella natura montana, con le camminate nei boschi o tra le rocce. Ci sono i piccoli servizi da svolgere, degli orari e alcune regole da rispettare, necessarie per la vita comunitaria all’insegna del rispetto reciproco. Soprattutto, quel che si sperimenta al campo è una familiarità speciale, fraterna: con gli altri ragazzi, con gli animatori, con il prete, con i cuochi. Si scopre che è possibile e bello gioire della presenza dell’altro, stare insieme, entrare in confidenza anche con chi non si conosceva nemmeno: è questa una delle “lezioni” più importanti DON MAURO GAZZELLI E LA GESTIONE DEI CAMPISCUOLA E DELLA CASA DI MOTTA “Fatica con gli animatori” ra Motta e Pozzale ogni eT state c’è un viavai davvero intenso, perché con la bella sta- gione la località cadorina diventa quasi una frazione del centro liventino. Ciò accade perché la parrocchia di Motta di Livenza è una tra le più attive in diocesi per l’organizzazione di campiscuola. Anche quest’anno, da metà giugno fino al 6 settembre nella propria casa alpina di Pozzale di Cadore sono ben sette i turni che si susseguono, oltre agli spazi messi a disposizione per un campo Lupetti, per il Seminario, per le famiglie. Si tratta di campiscuola aperti alla partecipazione di tutte le parrocchie della forania. AC, CENTRI VOCAZIONALI, SCOUT E PARROCCHIE Vasta scelta di proposte odono di buona salute i G campiscuola. Una nostra inchiesta nel territorio diocesa- no rivela dati incoraggianti. Sicuramente qualche iniziativa ci è sfuggita: basta un’e-mail o una telefonata e... aggiorniamo l’elenco. alla casa di Cimacesta erano, tra animati e animatori, 532 contro i 509 dello scorso anno. Le parrocchie maggiormente presenti Vazzola (36), Visnà (20), Solighetto (20) e Vidor (19). Azione cattolica Centro diocesano vocazioni Va a gonfie vele l’Azione cattolica: a metà luglio i ragazzi, tutti di elementari e medie, saliti In leggero aumento anche i partecipanti alle Settimane Verdi promosse dal Centro diocesa- Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto Scout È agosto il mese dedicato dagli scout ai campiscuola, esperienza fondamentale del percorso educativo ideato da Baden “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” [email protected] - www.lazione.it (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) no vocazioni: una cinquantina i maschietti che si sono ritrovati a Pozzale di Cadore e settanta le femmine che hanno soggiornato a Spert in due turni. Infine vi sono i 9 partecipanti al campo cresimati. Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto del campo, riproponibili poi sempre, con chiunque. E s’impara che è importante e bello prendere sul serio la propria vita, fin da ragazzi, non spaventandosi delle fatiche o dei problemi. Certo, per tanti giovani oggi tutto ciò è impegnativo, scomodo. Ma se scatta la “molla” ci si ritrova ricchi di entusiasmo e voglia di fare che sono meglio della noia, del nonsenso di tanti momenti, della freddezza di tanti rapporti con gli altri. E si può poi continuare, a casa, in parrocchia, mai soli. Franco Pozzebon ABBONAMENTI 2010: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 21.7.2010 alle ore 18.05 «La nostra proposta – spiega il cappellano don Mauro Gazzelli – è di turni da 10 giorni, rivolti alla fascia d’età dalla terza elementare alla seconda superiore. Per ciascun turno ci sono una trentina di partecipanti (215 in tutto per l’estate 2010)». La gestione dei campiscuola rappresenta un impegno rilevante dal punto di vista organizzativo: per ogni turno ci sono, oltre a un sacerdote, quattro animatori e due cuoche; inoltre per i lavori di manutenzione della casa c’è un gruppo di volontari che assicurano sistematicamente l’efficienza della struttura. Particolare attenzione viene dedicata alla formazione degli aPowell. Nel territorio diocesano vi sono undici gruppi Agesci (sul prossimo numero un servizio sui vari campi) e due gruppi degli Scout d’Europa: tutti promuovono campi in case (per i più piccoli) o in tenda con un numero elevato di partecipanti. Le parrocchie A Conegliano la Pastorale giovanile foraniale porta a Dont 130 ragazzi suddivisi in 4 campi (elementari, medie – 2 – e superiori). «Siamo al quarto anno di quest’esperienza – spiega don Paolo Cester –. All’inizio avevamo un centinaio di iscritti, ora siamo alla capienza massima della casa». Dopo anni di sospensione, anche la parrocchia di Madonna delle Grazie ha ripreso a proporre i campi nella casa della forestale in Candaglia (Cansiglio): 4 campi per un totale di oltre 50 ragazzi. A Campolongo continua la bella esperienza dei campi famiglia: quest’anno una cinquantina di per- don Mauro Gazzelli nimatori, solitamente tra i 18 e i 25 anni, per i quali è stato preparato un piccolo itinerario educativo teorico-pratico. «In qualche turno – spiega don Mauro – riusciamo ad avere una coppia di sposi giovani come capicampo. Un sogno sarebbe quello di poterne avere in ogni turno: la loro è una testimonianza che diventa preziosa per gli animatori giovani». «La proposta del camposcuola viene fatta in continuità con le attività svolte durante l’anno in sone si ritrovano in Rio Pusteria. Nel Quartier del Piave la parrocchia di Pieve di Soligo ha molto investito nei campi sia da un punto di vista pastorale, con l’impegno dei cappellani don Alberto e don Luca, ma anche materiale, con il continuo potenziamento della casa parrocchiale di Pecol. Sette i turni, uno per classe di età dalla quarta elementare alla seconda superiore (quest’ultimo è l’unico autogestito). Ogni campo fa il pieno e cioè 28-30 ragazzi (con una media del 5% da fuori parrocchia). La struttura di Pecol funziona anche in inverno con il campo di fine anno per cresimandi e i week-end degli animatori. In questi giorni il parroco di Vidor, don Marco Zarpellon, è a Laste di Rocca Pietore. Sono ormai quattro anni che è stata ripresa la tradizione iniziata con il compianto don Benedetto. Due i turni da nove giorni: terza media (15 ragazzi e 5 animatori) e 1ª e 2ª superiore (20 ragazzi e 5 animatori). Primo Piano 25 luglio 2010 3 PER LA PROPOSTA SCOUT, SEMPRE VALIDA MPRE DI MODA Aumenta la burocrazia colgono sempre grandi consensi DON AMEDEO VENDRAMI DA PIÙ DI QUARANT’ANNI ORGANIZZA CAMPISCUOLA I giorni più belli a metodologia è sempre la «lupetti, Lstessa: la famiglia felice dei l’avventura degli esplo- ni d’età agli animati. Direi che la riuscita di un campo dipende proprio dalla ricchezza spirituale e dal buon esempio degli animatori. Infine è cambiato l’aspetto igienico: quarant’anni fa ci si adattava un po’ a tutto, oggi giustamente le cose sono cambiate e si devono prestare molte attenzioni». Una cosa non è cambiata in questi quarant’anni: l’appuntamento quotidiano con la messa: «E vengono tutti senza protestare». Se don Amedeo continua, nonostante l’età, a fare campi è anche perché «non ho mai avuto una lamentela da ragazzi o genitori e molto spesso incontro adulti che a distanza di anni ricordano i giorni del campo come i più belli della propria vita». Federico Citron ratori, la strada del clan. Semmai è cambiato il “materiale umano”: vivendo nel territorio dobbiamo adeguare il nostro modello ai nuovi fattori esterni». Alessandro Borean, già storico capo scout di Ponte della Priula, è convinto che oggi come allora si tratti di far capire ai giovani cosa è importante nella vita, di offrire una proposta che diventi prioritaria rispetto a quelle che sembrano necessità: un tempo era la tivù, oggi forse il cellulare. «Ma quel che non cambierà mai è il rapporto capo-ragazzi: ci sono adulti che dedicano ai giovani il loro tempo – che oggi è stato mercificato e reso materia con un prezzo –. Quando i giovani capiscono il valore di questo dono, il rapporto è saldo». Lorenzo Callegari coordina la comunità capi Agesci di Ponte della Priula, e sta affrontando l’organizzazione dei campi estivi per una settantina di ragazzi: «Stiamo chiudendo le iscrizioni, ma il numero è sostanzialmente confermato negli anni, con qualche oscillazione, ed un nel passaggio dal reparto al noviziato (circa 16 anni, ndr), un’età difficile. La proposta scoutistica è immutata negli anni, quel che è cambiato sono le aumentate difficoltà gestionali. Quando facciamo un campo mobile dobbiamo avvisare dove si va, dove si piantano le tende, acquisendo i permessi... al campo fisso ci sono obblighi sui servizi igienici, per l’acqua, autorizzazioni varie, e poi le assicurazioni... insomma tanta burocrazia». Positiva, forse anche più che in passato, la risposta dei genitori. «Magari numericamente sono un po’ meno, ma sono più disponibili. Certo, c’è sempre il disinteressato (ma lo è anche per gli impegni scolastici dei figli), ma ce n’è un bel gruppo disponibile a dare un aiuto logistico. E poi quando serve, ci sono sempre ex scout pronti a dare una mano: è proprio vero, “semel scout, sempre scout”! Abbiamo anche organizzato un’uscita con i genitori, chiamati a montarsi le tende, a farsi da mangiare al campo... insomma un’esperienza realistica. Un successo». E con i cellulari come la mettiamo? «Beh, se ai giovani si propone un’attività che entusiasma, la dipendenza da cellulari ed elettronica svanisce». Alessandro Toffoli lescenti in un cammino lungo la via Francigena (la novità 2010), e altrettanti più grandi in un campo di servizio ad Ostuni. Il parroco di San Giacomo, don Giulio Fabris, è salito con un gruppo di una sessantina di persone (tra ragazzi e animatori) in una casa a Pinè di Vigo di Cadore. La parrocchia di Santi Pietro e Paolo va anche quest’anno in valle Aurina con 33 ragazzi di elementari e media: «E ogni anno dobbiamo anche dire dei “no”, almeno una decina – spiega il parroco don Fabrizio Mariani – perché la casa non permette ulteriori iscrizioni». Nella forania Pedemontana, per il quarto anno consecutivo la casa alpina della parrocchia di Sacile ad Auronzo ha accolto un gruppo di 67 tra ragazzi e animatori dalle parrocchie dell’unità pastorale di Sarmede, Cappella Maggiore e Anzano. “Un camposcuola vero e proprio – spiega il parroco don Mario Dall’Arche – non solo per i ra- gazzi ma anche per gli animatori dalla seconda superiore in su. Anche per loro è stata una sorta di apprendistato”. Novanta ragazzi e cento animatori vivranno un’esperienza unica al camposcuola, che però si chiama campeggio in onore del suo fondatore don Antonio Rosolen, che anche quest’anno vedrà insieme le parrocchie di San Martino, Colle Umberto e Revine Lago. Con i parroci don Angelo Granziera e don Ezio Segat, si recheranno a Pradibosco in val Pesarina a 1.200 metri, isolati rispetto agli altri centri; quindi, immersi completamente nella natura, i partecipanti saranno guidati a scoprire le tracce che li porteranno ai valori veri. Nella forania della Colonna troviamo il campo per il gruppo chierichetti organizzato a Pecol dal neo parroco di San Polo di Piave don Lucio Dalla Fontana. Ventotto i ragazzi che hanno risposto all’invito di don Lucio. Nella Pontebbana sono convinti promotori di campiscuola i parroci di Godega, Pianzano e Bibano, don Vittorino Battistella e don Livio Dall’Anese. Destinazione sempre valle Aurina con due turni: elementari (30 iscritti) e medie (40). I giovani delle superiori, invece, andranno al Sermig di Torino. Nella forania Opitergina due turni comuni di camposcuola a Borca di Cadore per oltre 100 ragazzi di quattro parrocchie: Camino, Fratta, Mansuè e Basalghelle. Nella forania Mottense ci sono i sette turni a Pozzale nella casa della parrocchia di Motta. A Sacile la parrocchia del Duomo ha organizzati i campi alla casa alpina di Auronzo di Cadore nella seconda metà del mese di giugno. Novanta i ragazzi che vi hanno partecipato: 50 di terza, quarta e quinta elementare, 20 di seconda e terza media, 20 di prima e seconda superiore. Nella forania Torre di Mosto per oltre 40 ragazzi di San Giorgio di Livenza c’è stato un camposcuola a Tarvisio. S parrocchia, in modo che questo tempo forte trovi poi agganci nella vita quotidiana. Da qualche anno con i nostri campiscuola ci fermiamo alla seconda superiore, perché ai più grandi proponiamo di partecipare ai campi diocesani: uno stimolo ad aprirsi ad una dimensione più grande e ad arricchirsi facendo un’esperienza diversa». Tra le difficoltà principali, «quella di trovare animatori disponibili nel periodo dei campi, perché condizionati dal lavoro o dall’università, a volte con stage all’estero; quella di un calo di interesse e motivazioni nei ragazzi delle superiori, che sono più difficili da coinvolgere. Con loro è importante una vicinanza e un accompagnamento personale durante l’anno, arrivando a far loro proposte esigenti, sollecitandoli a fare di queste attività una “palestra”, un allenamento per la vita, un atto di fiducia che può servire dopo». FP arà anche di origini montanare (è nato a Villa di Villa di Mel), ma quello che don Amedeo Vendrami riesce ancora a fare per i ragazzi della sua parrocchia di Falzè, alla bella età di 77 anni, ha dell’eccezionale: a inizio luglio ha guidato due campiscuola all’ostello Sant’Isidoro di Nate (Trichiana). Al primo turno c’erano 23 ragazzi (anzi «bocie picioli», come li chiama don Amedeo), al secondo 20. «Sono più di quarant’anni che organizzo campiscuola – racconta –. Ho iniziato da cappellano a Cessalto e non ho mai smesso». Praticamente ha girato tutte le Dolomiti: Giralba, Nebbiù, Pecol, Malga Ciapela («sotto le tende»), Cencenighe d’Agordo, Pianaz di Zoldo... Alla domanda “cos’è cambiato in quarant’anni” risponde prontamente: «Intanto è invecchiato chi li dirige! Una volta i ragazzi non stavano al mio passo e dovevo incitarli, adesso chiedo loro di aspettarmi... Sicuramente un tempo si lavorava di più da un punto di vista spirituale. D’altra parte io ero più giovane e riuscivo a costruire delle relazioni più profonde con i ragazzi. E avevo l’aiuto delle suore. Oggi devo “delegare” questo aspetto agli animatori, che sono più vici- Anche a Sernaglia i campi sono un appuntamento immancabile da tanti anni. Don Silvano Zanin porta 68 ragazzi, divisi in due turni, nell’Appennino, precisamente a Fanano (Modena). Infine Falzè (vedi articolo in alto). Nello Zumellese prosegue l’ormai storica proposta del camposcuola foraniale: unico turno a Cimolais a fine luglio con una settantina di ragazzi dalla 4ª elementare alla 3ª media. Per quest’anno è invece sospeso il campo promosso dalla parrocchia Trichiana. A Vittorio Veneto la parrocchia della Cattedrale organizza da anni il camposcuola nella propria casa Santa Maria Assunta ad Auronzo. «Nei tre turni sono venuti una sessantina di bambini e ragazzi di elementari e medie – spiega il parroco don Silvano De Cal –: un po’ meno del solito i piccoli, più i grandi. Un calo motivato dalla crescente difficoltà dei genitori a staccarsi dai bambini, mentre quando sono più grandi i ragazzi cercano le amicizie che trovano al campo scuola». Per contribuire alle spese della casa, il comitato di gestione la cede in autogestione ad altre parrocchie, per esempio Costa di Vittorio Veneto, che in agosto andrà con una ventina di ragazzi tra quinta elementare e seconda media («Un numero volutamente contenuto – spiega il parroco padre Giovanni Battista Guidolin –, perché così si riescono a seguire meglio, e i frutti si raccolgono poi durante l’anno al catechismo»), ma anche non diocesane, e associazioni sportive. Don Alberto Dalla Cort accompagnerà una ventina di ragazzi di seconda e terza superiore per una settimana al Sermig di Torino, proseguendo una tradizione di esperienze in organizzazioni di volontariato. I ragazzi delle parrocchie di Sant’Andrea e Serravalle sono stati a Laggio (19 delle elementari) e ad Assisi (19 delle medie) con don Roberto Camilotti. Don Andrea Sech invece ha accompagnato una decina di ado- don Amedeo Vendrami 25 luglio 2010 SEGUE DALLA PRIMA L e mode ti inculcano anche certi nomi esotici di luoghi dove devi andare ad ogni costo, anche se poi trovi quello che potresti trovare nelle nostre spiagge e nelle nostre montagne. Ma vuoi mettere se puoi dire di essere stato, mettiamo, a Zanzibar. Non mancano le vacanze delle pazzie e delle sfrenatezze di ogni tipo. Anche queste ci vogliono, magari giustificate ricorrendo ai proverbi dei nostri antichi che dicevano che una volta l’anno è lecito insanire. E poi ci sono le vacanze noiose che bisogna fare perché se no ti senti quasi in colpa o inferiore agli altri, ma nelle quali ti trovi perso senza sapere cosa fare, perché la tua vita è tutta chiusa in quelle quattro cose che hai sempre fatto escludendo altre possibilità. e riuscissimo a liberarci da Squeste imposizioni e trovas- simo altri modi di vacanza, forse l’invito del Papa avrebbe più possibilità di accoglienza. La natura è una grande risorsa di vita dalla quale ci stiamo allontanando sempre più. Avvicinarci alla natura: ai suoi colori, odori, suoni. Lasciarci inondare dalle sue bellezze. Non c’è niente di più rigenerante. Non occorre andare lontano, anzi è importante riscoprire la natura di casa nostra, nella quale viviamo, ma che spesso non gustiamo. Senza escludere qualche viaggio per scoprire aspetti nuovi della natura. Anche la bellezza creata dall’uomo merita più attenzione. Ostaggi di apparati tecnici da far funzionare in maniera sem- pre più efficiente, è una liberazione lasciarsi andare a ciò che è inutile per eccellenza, la bellezza delle opere d’arte. C’è anche chi preferisce usare il tempo delle vacanze per fare quelle cose che ha sempre trascurato di fare, perché non entravano nelle cose imposte dall’utilitarismo che governa la nostra vita. Leggere, dipingere, fare o ascoltare musica, dedicarsi ai propri passatempi che non sono modi per riempire un tempo che altrimenti sarebbe vuoto, ma per sviluppare capacità personali che rischiano di atrofizzarsi impoverendo la vita. Anche il volontariato è un ottimo mezzo per spendere il tempo senza guadagnarci niente, ma rendendolo più redditizio di ogni altro impiego. e noi riuscissimo a dare ai Ssti nostri giorni di vacanza quecontenuti più veri e più au- tenticamente umani, forse qualche fessura si aprirebbe dalla quale guardare verso quel mondo del mistero al quale il Papa invita. Il mondo di Dio, il mondo della fede, il mondo delle parole della Sacra Scrittura che ridestano in noi le voci profonde del nostro essere. Allora le parole semplici del Papa non ci apparirebbero così scontate, perché ci indicano “quella sola cosa di cui c’è bisogno”, come Gesù diceva all’amica Marta da cui il Papa ha preso lo spunto. GpM IL RAPPORTO DI FONDAZIONE NORDEST EVIDENZIA I CAMBIAMENTI ECONOMICI, MA ANCHE CULTURALI L’ape Il Nord-Est che cambia Auto blu: Treviso prima I l Nord-Est del 2010, secondo il rapporto annuale della Fondazione Nordest, presenta tracce di discontinuità rispetto al recente passato, ma anche di adattamento proattivo. Le discontinuità sono soprattutto sul versante del lavoro e delle scelte universitarie. Nel periodo 2000-2008, i disoccupati erano il 3-4%: un tasso fra i più bassi al mondo. Alla fine del 2009 arriva al 4,4%, mentre in Italia risale al 7,8% (6,7% nel 2008), ancora largamente al di sotto della media nazionale. Tuttavia, il numero di persone che nel 2009 cercano occupazione aumenta, rispetto al 2008, del 29% (+15% in Italia). L’industria perde quote più consistenti di occupati (4,2%; -3,4% in Italia) e un numero ancora più cospicuo di lavoratori autonomi (-10%, -3,6% in Italia). La percentuale di lavoratori dipendenti cresce e ha MARINI Il Nord-Est perde la primazia quale terra del lavoro autonomo e imprenditoriale superato la media nazionale (77,9%; 75% in Italia). Il NordEst perde la primazia quale terra del lavoro autonomo e imprenditoriale. Il mondo del lavoro è attraversato da un processo di razionalizzazione che porta a un assottigliamento delle forze lavoro. Le famiglie, a loro volta, diventano più selettive nelle scelte, all’insegna del minor spreco possibile. Questo si verifica non solo nei consumi, ma anche nelle scelte universitarie. Una prosecuzione all’università che si limiti alla laurea triennale, senza proseguire con quella magistrale, non è ritenuta van- TRA CHIESE E ISTITUZIONI UE Il dialogo possibile perto, trasparente e regoA lare: con questi tre aggettivi è definito il dialogo tra U- nione europea e comunità religiose ufficializzato con l’articolo 17 del Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre scorso. Il quadro normativo comunitario, pur non citando espressamente le radici cristiane dell’Europa e avendo lasciato sotto traccia altri temi cari a cattolici, ortodossi e riformati, ha messo un punto fermo sul rapporto strutturato con i rappresentanti delle Chiese. L’Ue di fatto riconosce che per i popoli europei la fede (maggiorita- riamente cristiana, con altre significative presenze, fra cui quella islamica, legata alle forti correnti immigratorie) è un elemento fondamentale della vita quotidiana, oltre che della storia, dell’identità, della cultura. La pratica religiosa, il culto, la sensibilità trascendente innervano l’esistenza di centinaia di milioni di cittadini europei e le istituzioni politiche continentali s’impegnano a tenerlo in debita considerazione. Il proficuo incontro tra rappresentanti dell’Ue e delle Chiese, avvenuto il 19 luglio a Bruxelles, porta in sé anche un reciproco riconoscimento. Le Chiese di- di Alessandro Toffoli on è un primato di cui anNdare orgogliosi: secondo i taggiosa sul piano della collocazione sul mercato: meglio spendere il proprio titolo di studi subito dopo il diploma. Di qui, la progressiva diminuzione delle iscrizioni all’università (66,3% nel 2007/08, -12% rispetto al 2002/03). Quindi, un atteggiamento razionale pervade le scelte del sistema socio-economico del Nord-Est. Atteggiamenti pragmatici, ma non per questo attendisti. I mondi della produzione e istituzionali hanno manifestato un orientamento proattivo. È sufficiente rinviare alle iniziative del volontariato (Caritas in testa) per sostenere le famiglie in condizioni di difficoltà economica, piuttosto che i sostegni finanziari dei Confidi e delle Cciaa per favorire il credito alle piccole imprese. Le stesse aziende manifestano una buona reattività, misurabile nella capacità di tenere i mercati esteri dove oggi si manifesta la ripresa. Oggi che dalla crisi non siamo usciti, emerge una capacità adattiva del sistema sociale ed economico. Si convive con la crisi ricercando, però, nuovi percorsi di sviluppo. Il Nord-Est non è più caratterizzato dai fattori delle sue origini e nello stesso tempo è alla ricerca di nuovi equilibri, di una nuova fisionomia che consenta all’area di continuare ad avere una posizione di rilievo nell’economia globale: alla ricerca di uno sviluppo sostenibile e competitivo assieme. Daniele Marini mostrano, infatti, di apprezzare il cammino di integrazione, che ha portato – pur con risultati altalenanti e non sempre coerenti – pace, democrazia, tutela dei diritti individuali e sociali, crescita economica, collaborazione tra i popoli, apertura al mondo mediante una convinta opera di cooperazione allo sviluppo e di aiuti umanitari in ogni angolo del pianeta. Il rendez-vous di quest’anno – che ha visto la presenza dei presidenti di Parlamento, Consiglio e Commissione Ue e di una ventina di leader religiosi – si è fra l’altro concentrato su un tema di primaria importanza: la lotta all’indigenza e all’esclusione sociale. Nella “ricca” Unione europea (duramente messa alla prova dalla recessione, ma pur sempre una delle aree a maggior sviluppo del pianeta), si stima la presenza di 80 milioni di poveri, ossia di individui e famiglie cui mancano i necessari mezzi materiali per vivere serenamente e per realizzarsi pienamente. Ebbene, l’Ue dedica l’intero 2010 alla lotta alla povertà e su questo punto ha voluto ascoltare l’esperto parere delle comunità religiose, che mediante innumerevoli opere caritative, sociali, culturali, s’impegnano ad elevare il livello di vita degli stessi cittadini europei. In ogni angolo del continente un sacerdote, un religioso, un laico, un gruppo caritativo, un’associazione di volontariato, una cooperativa di lavoro, una comunità di accoglienza – solo per fare qualche esempio – di varia ispirazione religiosa, tendono una mano a chi si trova nel bisogno e danno speranza a chi sembra non averne. Questo l’Ue lo ha capito, tanto da chiedere un confronto diretto, in un campo che vede al centro dell’attenzione l’uomo nella sua integrità, nella prospettiva di una vita piena e dignitosa, in grado di guardare al domani, per sé e per le generazioni successive, con fiducia. Questo è, più che mai, l’ambito in cui le comunità credenti possono portare un contributo specifico, o- dati che il ministro Brunetta sta raccogliendo per evidenziare eventuali possibili sprechi nella pubblica amministrazione, la provincia di Treviso con i suoi 82 automezzi guida la classifica tra le province venete con il parco auto più numeroso. Il presidente Muraro, precisando che solo due sono realmente “blu”, e le altre tutte di servizio, ha spiegato che nelle statistiche di altri enti pubblici non compare quella voce, ma solo perché il servizio è stato affidato ad agenzie ad hoc. Spiegazione sì, ma non certo consolazione, se si guarda alla spesa comunque affrontata. E chissà se Brunetta farà una classifica anche dei complementi d’arredo nelle sale consiliari: lì di sicuro Treviso vincerebbe, con il suo tavolo di cristallo acquistato a inizio anno per quasi 13 mila euro. riginale al futuro della “casa comune”. È dunque uno spazio privilegiato di incontro tra “sfera politica” e “sfera religiosa”, distinte fra loro ma reciprocamente attente e collaboranti. Le Chiese in Europa sostengono – con storie e accenti differenti – il cammino dell’Ue e ne apprezzano i principi fondamentali: la solidarietà, la sussidiarietà, la tensione all’unità nel rispetto delle specificità locali e nazionali. Il rispetto per le Chiese lascia intravedere una rinnovata attenzione per i valori e le sensibilità di cui esse sono portatrici, a partire dalla promozione della vita, dal sostegno alla famiglia, dalla scelta preferenziale per i poveri, dall’impegno per dare a ciascuno la possibilità di realizzarsi, di vivere in pace e libertà, di professare liberamente il proprio credo, di partecipare alla costruzione della comunità civile. Gianni Borsa Attualità 25 luglio 2010 UN CONSIGLIERE DIPLOMATICO PER LA REGIONE VENETO a Regione del Veneto avrà un L consigliere diplomatico. È il risultato della firma, venerdì scorso a palazzo Balbi a Venezia, di un protocollo d’intesa tra il ministro degli Affari esteri Franco Frattini e il presidente della Regione Luca Zaia. Rendendo noto che a ricoprire questo ruolo sarà il dottor Stefano Beltrame, attualmente in servizio negli Stati Uniti, Zaia ha spiegato: «Questo significherà per noi avviare una sorta di federalismo diplomatico, in totale sintonia e in rete con il ministero degli Esteri. La Regione avrà la possibilità di tessere ancora di più rapporti internazionali nella maniera più corretta e in linea con i dettami del governo, sposando fino in fondo la filosofia del ministro Frattini, che è quella della diplomazia commerciale a vantaggio delle nostre comunità e dei nostri imprenditori. Sempre più un’azione di diplomazia commerciale e sempre meno un’attività di rappresentanza fi- ne a se stessa». Zaia ha inoltre sottolineato che il Veneto è un territorio che guarda con attenzione all’internazionalizzazione, anche sotto il profilo dei collegamenti che permettano di avere più relazioni. Il ministro Frattini ha spiegato che l’idea su cui si è concordato è che il Veneto abbia un consigliere diplomatico, un funzionario del ministero distaccato alla collaborazione diretta con la Regione. Stefano Beltrame, 49 anni, na- Stefano Beltrame to a Verona, e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Padova, è diventato per con- 5 corso Volontario nella carriera diplomatica (specializzazione commerciale) nel 1991. Ha svolto servizi nel Kuwait, a Bonn (Germania) e nel 2001 presso la Direzione generale Paesi Mediterraneo e Medio Oriente, e dal 2003 ha svolto servizio a Teheran, in Iran. Dal 2006 è primo consigliere commerciale a Washington, negli Stati Uniti: in Regione si conta che la sua esperienza in questo ambito potrà tradursi a vantaggio del Veneto costituendo un ponte naturale per gli investimenti verso l’estero. PRESENTATO IL RAPPORTO STATISTICO REGIONALE 2010 REGIONE: MARTEDÌ 27 UN CONSIGLIO STRAORDINARIO SULLA CRISI Un Veneto dal doppio volto a crisi economica e occuL pazionale del Veneto e le proposte per la ripresa saran- I l Veneto come modello e culla di evoluzione sociale: una Regione che si rinnova, tra assestamenti e corse ad ostacoli. Lo dichiara, dati alla mano, il Rapporto statistico regionale 2010, presentato pubblicamente, mercoledì 14 luglio, a Venezia, nell’ambito del convegno “Il Veneto si racconta. Il Veneto si confronta”. «Alla luce del documento annuale, la Regione gode di un notevole potenziale fatto di attori istituzionali e non – ha puntualizzato il vicepresidente regionale Marino Zorzato – che possono contribuire al progresso sociale e rilanciare il Veneto su scala globale». Famiglie diverse Perni del rinnovamento, l’aspetto demografico, che riserva sorprese significative, e la rete comunitaria, che fa riferimento ai sensibili cambiamenti sul piano integrativo e culturale. A caratterizzare il mutamento più rilevante in senso demografico è senza dubbio il singolare rapporto di crescita tra abitanti e famiglie: meno abitanti, 4.885.548 (l’8% dell’intera popolazione nazionale); più famiglie nelle varianti costitutive attuali, 1.985.191. Dal 2001 ad oggi la popolazione regionale è aumentata solo del 7,9%, mentre i nuclei familiari sono cresciuti a ritmo più sostenuto, del 15,8. Ma per l’appunto parliamo di nuclei atipici (monogenitoriali, libere unioni, convivenze di fatto). Il quadro può dirsi orientato verso un ricambio generazionale a rilento e segmentato su una mobilità sociale frammentata. A fronte di famiglie sempre più mononucleari e destrutturate rispetto alla tipologia tradizionale. Nel Veneto siamo passati più rapidamente al predominio della famiglia concentrata sulla coppia (con o senza figli), talvolta con la presenza di un altro congiunto, solitamente un genitore vedovo. Ancora una volta i numeri iden- no l’argomento monotematico della seduta straordinaria del Consiglio regionale del Veneto convocata su richiesta delle opposizioni a palazzo Ferro-Fini, a Venezia, per martedì 27 luglio con inizio alle 14.30. primaria. «Spicca e si preserva in Veneto, rispetto al resto del Nord-Est, la propensione alla solidarietà e alla reciprocità tra famiglie – aggiunge Coronella – che scatta al di là dei vincoli parentali e affettivi, con azioni all’insegna della gratuità e della tempestività nell’offrire sostegno morale e vicinanza fisica». Meno abitanti, più famiglie. Il Rapporto evidenzia una Regione dal duplice profilo: vivace e dinamico, ma anche indefinito e fluido. Casa: a disposizione 54 mq per abitante tificano il cambiamento: nel 2010 si contano 2,4 componenti in media per nucleo familiare, nel 1978 3,3 individui per fami- glia. «Senza dubbio una Regione con un duplice profilo, vivace e dinamico nell’integrazione multiculturale – argomenta Maria Teresa Coronella, dirigente e responsabile del settore statistico regionale – ma nello stesso tempo indefinito e fluido, in una delicata fase di transizione, sul piano dei nuovi modelli comunitari di base». Anagrafica o di fatto, ristretta o allargata, la famiglia conserva centralità e rilevanza nell’ambito della cosiddetta rete sociale Immigrati L’ago della residenzialità pesa tutto sulla componente straniera: dal 1975 ad oggi si contano 600 mila residenti in più, di cui ben 320.793 di provenienza estera, ovvero il 6,8% dell’attuale popolazione residente in Veneto. Stranieri (comunitari ed extracomunitari) raddoppiati nella prima decade del Duemila e molto giovani: il 24% si attesta su un’età inferiore ai 18 anni. «È interessante segnalare – commenta Valeria Vonghia, responsabile del settore informativo regionale – come il percorso d’invecchiamento anagrafico che riguarda la popolazione autoctona venga bilanciato e riequili- I DATI SULL’ECONOMIA: COMMERCIO PROMETTENTE Turismo punto di forza, fa sperare l’energia pulita D alla rete sociale alla rete produttiva, il passo è breve e correlato. Il Rapporto statistico regionale mette a fuoco alcuni elementi di notevole rilevanza. La crisi planetaria colpisce anche il tessuto economico veneto. Battuta d’arresto per il numero d’imprese: -0,9% rispetto al 2009 per un totale di 458.352 realtà imprenditoriali attive in Regione con 1.644.317 addetti (di cui 540.332 in imprese venete), che la pone però al terzo posto su scala nazio- Il professor Stefano Micelli, dell’Università di Venezia nale. Non meno bene il tasso d’occupazione. Nel 2009 la quota di popolazione, fra i 15 e i 64 anni, che risulta occupata è pari al 64,6%, 1,8 punti in meno della quantità registrata nell’anno precedente. «Va detto, su scala più ampia, che il trend di occupazione nel secondo semestre del 2009 è in ripresa – sottolinea Stefano Micelli, docente di economia delle imprese a Ca’ Foscari – a fronte di un tasso di disoccupazione del 3,5%, a pari merito con l’Emi- lia Romagna, ovvero il terzo valore più basso a livello nazionale». Nel quadro economico regionale il saldo del comparto commerciale si presenta promettente, oltre 8 miliardi e 500 milioni di euro nell’ultimo anno, con valori in crescita nei settori della meccanica (5,4 miliardi in attivo), delle altre produzioni manifatturiere – mobili, gioielli, articoli sportivi e forniture mediche – (+3,9 miliar- brato dalla presenza straniera». Funzionale alla residenzialità è il patrimonio abitativo regionale: il ritmo di crescita delle abitazioni, pari al 9,7% nella prima decade, segue ovviamente quello dei nuclei familiari. Tra le opzioni residenziali per il 56% delle famiglie venete prevale la casa villino, unifamiliare o plurifamiliare, con la possibilità di circa 54 mq in media di spazio a persona, fattore rilevante nella qualità del benessere e della soddisfazione abitativa. L’appartamento ricorre in soluzioni di piccole dimensioni (tra il 60 e i 70 metri quadri) e in condomini con meno di 10 appartamenti. «Per completezza d’informazione va citato un doppio valore, indicatore emblematico sul fronte della ricchezza sociale – conclude Vonghia –: se il 32% delle famiglie venete vive in condizioni di normalità per superficie spaziale, esiste il 62% che dimora in case sottoutilizzate e il 6% che versa in situazioni di sovraffollamento abitativo». Elena Pilato di), della moda (+2,1 miliardi) e degli apparecchi elettrici (+1,9 miliardi), in passivo invece per ciò che riguarda il settore dei mezzi di trasporto (-3,9 miliardi). «Il settore agricolo ha saputo reggere il contraccolpo della crisi come dimostrano gli esiti brillanti dei distretti della zootecnia, dell’agroalimentare e del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene – spiega Micelli – mentre autentico punto di forza è il settore turistico, con il primo Metadistretto-sistema presente in Italia, che rappresenta un valore aggiunto pari al 4,6% sull’intero sistema produttivo regionale». “New-entries” anche in Veneto le priorità riconosciute al settore energetico “pulito”, fondato sull’utilizzo di fonti rinnovabili, con una maggiore incentivazione verso impianti eolici, fotovoltaici e a biomasse. EP 6 Attualità 25 luglio 2010 spettiva della gratuità per i residenti in zona. La realizzazione del Passante Alpe Adria, che comporterà un investimento da 1,2 miliardi di euro senza nessun costo per le casse pubbliche, «va anche colto – ha detto Chisso – come occasione per dare risposta alle richieste di infrastrutturazione delle comunità locali rispetto alle quali c’è la disponibilità della Regione a intervenire, anche verso l’Anas e il Governo, per risolvere le situazioni di pesantezza segnalate». PRONTO IL PROGETTO PER PROLUNGARE L’AUTOSTRADA A27 irca 21 chilometri di autoC strada, per oltre la metà in galleria. È il tracciato del cosiddetto Passante Alpe Adria, nome originario del “project financing” presentato giovedì scorso dall’assessore alle Politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, accompagnato dai tecnici e dai progettisti, alle comunità locali interessate allo Studio d’impatto ambientale. Si tratta del prolungamento dell’autostrada A 27 da Pian di Vedoia fino alla località Macchietto, in comune di Perarolo di Cadore. L’opera avrà tre svincoli: quello all’altezza di Pian di Vedoia, a Longarone e, appunto, a Macchietto a Pian dell’Abate. Il tracciato interessa i comuni bellunesi di Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore. La lunghezza complessiva dell’asse principale è di circa 20,7 km. La sezione viaria sarà a due corsie per senso di marcia con corsia di emergenza. Per quest’opera, inserita nella Legge Obiettivo, sarà indetta una gara europea per individuare a chi affidare la gestione e la realizzazione, prevista in quattro anni. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 l’opera sarà terminata: realizzata con tecniche innovative, senza barriere e con una moderna forma di pagamento, con la pro- RINNOVATI I VERTICI PROVINCIALI: MAZZER VICEPRESIDENTE Acli trevigiane, Andrea Citron presidente C ambio ai vertici delle Acli provinciali di Treviso. Dopo sei anni alla guida dell’associazione, il presidente Tiziano Mazzer passa il testimone ad Andrea Citron, attuale vice presidente. L’avvicendamento è avvenuto lunedì sera a Treviso alla presenza del presidente delle Acli regionali Andrea Luzi, che ha accolto le dimissioni di Tiziano Mazzer ed ha convalidato la composizione della nuova presidenza. «Il nostro stare nelle Acli, che si definiscono “associazione popolare dalla parte della gente”, ha significato in questi anni assumere un impegno nella direzione di essere portatori di speranza, cercando di contrastare il diffuso senso di sfiducia, con progetti di formazione, investendo sui circoli, su attività e nuovi servizi, per farsi sempre più vicino ai bisogni della comunità – racconta Mazzer –. Essere sul territorio ha voluto dire stare nelle questioni del lavoro, della famiglia, dei giovani, degli anziani, dell’ambiente, nella rete sociale, nella vita delle istituzioni democratiche, sostenendo la partecipazione e la cittadinanza attiva, sia sul piano culturale, in modo da incidere sulle rappresentazioni ed opinioni, sia su un piano politico istituzionale al fine di far emergere le necessità della gente». Andrea Citron, coneglianese, nuovo presidente provinciale delle Acli; (sotto) i componenti della presidenza provinciale Mazzer, una vita nel volontariato, da anni impegnato con diversi incarichi di responsabilità nell’organizzazione, ha fatto crescere le Acli trevigiane, in termini di azione associativa e servizi. L’associazione conta oggi oltre 10 mila associati, 30 circoli nel territorio, 8 sedi zonali con uffici di patronato, Caf, Acli Colf, Sportello immigrati, Fap (Federazione anziani pensionati), Ipsia (associazione di volontariato per la promozione di pace, sviluppo e innovazione delle Acli), Lega consumatori, U- nione sportiva Acli, 2 sedi Enaip (ente di formazione professionale) e numerosi progetti innovativi, tra cui il Punto famiglia. «Continueremo ad essere un punto di riferimento essenziale del territorio, attenti alle numerose e diverse questioni sociali che il nostro tempo ci pone dinnanzi – spiega il neo presidente Andrea Citron –; proseguiremo il lavoro culturale, socio-politico, di tutela dei diritti dei lavoratori e, nel solco di questo impegno, rafforzeremo la tessitura di relazioni con associazioni e amministrazioni presenti su tutto il territorio, attraverso il potenziamento strutturale e associativo dei circoli, già capillarmente diffusi. Ancora, rafforzeremo la rete delle progettualità, che rinsaldi le relazioni e contribuisca allo sviluppo solidale dell’economia, offrendo risposte efficaci alle istanze delle fasce più svantaggiate e alle famiglie, ancora troppo ignorate. Il compito di un’associazione come la nostra – conclude Citron – è quello di restituire fiducia alle persone e ai contesti. Credo sia un com- DOMENICA 25 IL TRADIZIONALE RADUNO DELLA “TREVISANI NEL MONDO”. E SABATO 24 A TREVISO L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI Dai cinque continenti al Cansiglio er la “Trevisani nel mondo” P è prossimo il week-end più intenso dell’anno, i grandi ap- puntamenti di fine luglio. Prima c’è l’assemblea generale annuale dei soci, che è in programma sabato 24 luglio alle 9.30 all’auditorium della nuova sede della Provincia di Treviso, a Sant’Artemio. L’assemblea prevede l’approvazione di relazioni, programmi e interventi di partecipanti. Il giorno dopo, domenica 25 luglio, ci sarà il “Cansiglio Day”, il tradizionale raduno, “Festa trevisana a carattere internazionale con proiezione triveneta”, come viene definita dagli organizzatori. In Pian Cansiglio, in località Sant’Osvaldo, il ritrovo sarà dalle 10.30 con la sfilata di benvenuto con gonfaloni, autorità e partecipanti verso l’altare al campo dove alle 11 verrà celebrata la messa, presieduta dal nuovo vescovo di Treviso monsignor Gianfranco Agostino Gardin e concelebrata da tanti sacerdoti e missionari. Ad allietare la giornata ci saranno anche la Banda musicale canoviana, il complesso canoro “Musica Insieme” di Vedelago, diretto dal maestro Renzo Simonetto, con la partecipazione del cantante Renzo Rostirolla. Il raduno è intitolato alla memoria di Mario De Luca, anima di questa istituzione, che ha trovato continuità nella impareggiabile squadra di Fregona guidata da Gino Da Ros. Saranno in Cansiglio anche due gruppi significativi: gli appartenenti alla stirpe dei Sossai, con origini soprattutto da Susegana, e dei “rimpatriati” di Istrana, provenienti da ogni parte del mondo. ANTONIO E NORINA, DAL CANADA A SAN FIOR PER RIVIVERE LE NOZZE DI 50 ANNI FA ntonio Soldera e Norina Dal A Bianco hanno scelto la chiesa di San Fior di Sotto per rinno- vare le promesse che si erano scambiati 50 anni fa in Canada nel giorno del matrimonio. Dall’America hanno fatto ritorno al paese natale per festeggiare con figli e nipoti nati nella loro nuova terra e con parenti e amici provenienti dal Canada, dall’Australia e naturalmente da San Fior di Sotto. Alle porte di Montreal Antonio Soldera si è fatto conoscere come valido e apprezzato imprenditore fondando, insieme al fratello Virginio, un’azienda per il recupero degli scarti alimentari. Oggi “La Cie Canadienne de Récupération Inc” è una ditta affermata gestita pito titanico, ma forse anche uno dei pochi capaci di dare un significato alla nostra azione di promozione sociale». Andrea Citron, 37 anni, coneglianese d’origine, laureato in lettere, per anni operatore patronato Acli, dal 2008 responsabile dell’area immigrazione per Treviso e dal 2010 membro della Consulta regionale per l’immigrazione, componente della presidenza provinciale delle Acli dal 2006, presidente Ipsia Treviso dal 2008 al 2010 e in presidenza nazionale Ipsia dal maggio 2008; è stato eletto presidente dal Consiglio provinciale il 19 luglio 2010. La nuova presidenza è così composta: Andrea Citron (presidente), Tiziano Mazzer (vicepresidente), Franco Bernardi (vicepresidente), Gianpietro De Bortoli, Davide Magagnini, Maurilio Menegaldo, Giancarlo Milanese, Francesco Tarantolo, Laura Vacilotto. Membri di diritto: Silvia Gottardo (responsabile provinciale Acli Colf ), Tarcisio Rigato (presidente provinciale Us Acli). VITTIME DI GUERRA: UFFICI CHIUSI associazione nazionale VitL ’ time civili di guerra annuncia che gli uffici della sezio- ne di Treviso sono chiusi per ferie dal 19 luglio al 20 agosto. dai figli. In municipio a San Fior il sindaco Martorel e il vicepresidente della Provincia Zambon hanno consegnato ad Antonio Soldera la medaglia e il diploma “della fedeltà al lavoro e del progresso economico” concesso dalla Camera di Commercio di Treviso agli imprenditori che si sono distinti all’estero. A don Canuto Toso è andato invece il compito di presiedere la celebrazione eucaristica. «Le nostre comunità cristiane all’estero si sono diffuse per l’encomiabile lavoro dei nostri emigranti – ha detto il sacerdote – ed è un bell’esempio che ci offrono i coniugi Antonio Soldera e Norina Dal Bianco, oggi qui presenti con tutti i loro figli e nipoti, i “trevisani” della seconda e terza generazione che fanno visita alla terra dei padri». Immancabili negli anni i legami dei Soldera con San Fior, con gli Alpini di cui fa parte Antonio e con la Trevisani nel mondo. GDN Attualità 25 luglio 2010 PDL PROVINCIALE: MAURIZIO CASTRO COORDINATORE N ella Marca trevigiana il Popolo delle Libertà volta pagina e prova a rilanciare, mirando innanzitutto a superare le divisioni interne che rischiano di essere letali per la compagine a livello locale. Pare questo l’obiettivo primo del rinnovo al vertice del Pdl trevigiano, avvenuto lunedì scorso. Si fa da parte la coordinatrice Annalisa Basso e al suo posto è insediato un tandem di personaggi politici autorevoli e, soprattutto, rappresentativi delle due anime trevigiane del Pdl. Nuovo coordinatore provinciale è stato nominato il senatore Maurizio Castro, vittoriese, mentre suo vice è il senatore coneglianese Fabio Gava. A “benedire” il nuovo corso c’era anche il trevigiano ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Si è parlato anche delle elezioni provinciali della primavera 2011, che fra l’altro nel programma governativo del Pdl dovrebbero essere abolite, però con gli alleati leghisti su questo punto non paiono intenzionati a demordere. Nell’occasione è stato ribadito l’accordo con il Carroccio e quindi la ricandidatura di Muraro. Ma la priorità è quella di recuperare i consensi persi alle elezioni regionali, con il Pdl trevigiano che si dà l’obiettivo di arrivare al 20% dei voti. La coordinatrice uscente Annalisa Basso sarà ora impegnata in Regione a collaborare con l’assessore Remo Sernagiotto. DISABILI A SCUOLA, DIETROFRONT DEL GOVERNO ltro dietrofront nella Manovra finanziaria in tema di handicap. A Aveva suscitato rabbia e proteste la scorsa settimana l’emendamento che innalzava il numero massimo degli alunni – fissato a 20 – nelle classi in cui sono presenti bambini disabili. Numerose e forti erano state le prese di posizione contrarie, soprattutto da parte Fand e Fish, le due principali federazioni nazionali delle persone con disabilità, che l’avevano definito un atto «oltre che discriminante, lesivo del diritto allo studio dei bambini, privo di qualsiasi risparmio effettivo». Nel maxiemendamento alla Manovra correttiva votato giovedì scorso al Senato è scomparso quell’emendamento, approvato in Commissione Bilancio del Senato. Il risultato positivo per le associazioni dei disabili seguiva di una settimana la manifestazione di Fand e Fish che aveva costretto il Governo a ritirare i tagli agli assegni per gli invalidi parziali e l’indennità per gli invalidi totali. CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE, VOTO NELLA PRIMAVERA 2011 Referendum sull’acqua, è record: un milione e 400 mila firme L unedì scorso in piazza Navona a Roma, il Comitato promotore dei referendum per l’acqua pubblica ha organizzato la consegna ufficiale di oltre un milione e quattrocentomila firme presso la Corte di Cassazione a sostegno della richiesta di indizione dei tre referendum. È un risultato che segna un passo importante nella storia della democrazia e della partecipazione dei cittadini alla vita politica nazionale. Nessun comitato referendario nella storia italiana era infatti riuscito a raccogliere così tante firme a sostegno della propria richiesta. La sfida che il comitato promotore ha davanti è ora quella di portare almeno 25 milioni di italiani a votare tre “sì” la prossima primavera, quando probabilmente si terrà il referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici. È un traguardo che, alla luce del “risveglio democratico” a cui si è assistito in questi mesi sul tema della gestione dell’acqua, sembra decisamente raggiungibile. “Adesso – spiegano gli organizzatori – chiediamo al Governo di emanare un provvedimento legislativo che disponga la moratoria degli affidamenti dei servizi idrici previsti dal Decreto Ronchi almeno fino alla data di svolgimento del referendum. Chiediamo inoltre alle amministrazioni locali di non dare corso alle scadenze previste dal Decreto Ronchi. Un milione e quattrocentomila firme rappresentano una delegittimazione di qualunque scelta tesa ad applicare il Decreto, a maggior ragione per quelle amministrazioni che vogliono addirittura anticiparne le scadenze”. Il prossimo appuntamento a livello nazionale del “popolo dell’acqua” sarà il 18 e 19 settembre quando si terrà a Firenze l’assemblea dei Movimenti per l’acqua, occasione per fare il punto sul cammino verso il referendum. TUTTI D’ACCORDO: L’ACQUA RESTI PUBBLICA Intesa Aato-sindacati su tariffe e aiuti uello che è stato sottoscritQ to nei giorni scorsi tra l’Aato Veneto Orientale e i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil ha un significato davvero particolare, a tutela dei consumatori e in vista di una gestione del ciclo dell’acqua che risponda a criteri di pubblica utilità. Il presidente dell’Aato Veneto Orientale Graziano Panighel e i segretari provinciali Barbiero della Cgil, Lorenzon della Cisl e Confortin della Uil hanno espresso condivisione su un obiettivo di particolare importanza in questo periodo, dopo il decreto sulla privatizzazione del- SCOMPARSA LA VEDOVA DI ALDO MORO, ASSASSINATO NEL 1978 DALLE BR “Che la luce non manchi...” oretta” riposa ora nel “ritaNTiberina piccolo cimitero di Turalle porte di Ro- ma, accanto allo sposo, Aldo Moro. È finita, il 18 luglio, una sofferenza che mai l’aveva lasciata, come mai l’aveva abbandonata quella fede che aveva sostenuto la sua vita personale e quella con il marito e la famiglia iniziata nel 1945. Una persona riservata, che l’opinione pubblica ha conosciuto solo dopo il 16 marzo 1978 e soprattutto per le citazioni nelle lettere dalla prigione. «Mia dolcissima Noretta, dopo un momento di esilissimo ottimismo – scriveva Aldo Moro poco prima di essere assassinato dalle Br il 9 maggio 1978 – siamo ormai, credo, al momento conclusivo. C’è in questi istanti una tenerezza infini- ta per voi, il ricordo di tutti e ciascuno, un amore grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore». Non si scrivono queste parole senza avere una fede robusta e condivisa, non si scrive così se manca un colloquio ad alta quota tra moglie e marito. C’è il passo di un’altra lettera che conferma la grandezza e la bellezza di questa intesa: «Ho solo capito in questi giorni cosa vuol dire aggiungere la propria sofferenza alla sofferenza di Cristo per la salvezza del mondo». “Noretta” riceveva, leggeva e sicuramente rispondeva con una comunicazione inaudibile e invisibile agli estranei. Ha reagito alla politica e alle istituzioni come riteneva più giusto, s’attendeva un altro segnale, ha preso atto di un fossato incolmabile. È rimasta, anche in quella prova, riservata e nobile nell’umiltà. Molti anni dopo, presidente diocesano dell’Azione cattolica di Roma, l’ho incontrata più volte alle giornate festose dei ragazzi dell’associazione. Non ho mai chiesto del dopo 16 marzo 1978, mi sembrava poco rispettoso. Mi ero limitato a dire che avevo parlato a lungo con suo marito in un incontro nazionale dei capi scout a Roma: uno sguardo e una 7 l’acqua e con il raggiungimento del quorum per i tre referendum contro quel decreto. Primo punto, infatti, del protocollo d’intesa sottoscritto è “il mantenimento del controllo e della gestione dell’acqua in mano pubblica, evitando pericolose derive privatistiche che potrebbero determinarsi anche grazie alle ultime decisioni legislative sulla materia”. Il confronto tra sindacati e Aato è entrato anche nel merito di quel che potrà essere il futuro prossimo della gestione del ciclo dell’acqua in ambito provinciale. E Panighel si è impegnato in mo- do preciso su tre aspetti relativi alla gestione. Uno è quello di attuare entro il 2010 l’accorpamento delle attuali numerose società di gestione esistenti entro la “Piave Servizi” e “Alto Trevigiano Servizi”, quindi con la riduzione dei relativi consigli di amministrazione. Un altro è l’impegno ad effettuare gli investimenti necessari per garantire nei prossimi 30 anni una completa gestione del “ciclo dell’acqua” Un terzo punto è il raggiungimento di una tariffa unica su tutto il territorio provinciale, superando la situazione dell’incompatibile e differente trattamento che si è realizzato nel nostro territorio. Infine l’accordo Aato-sindacati ha affrontato la questione della crisi economica attuale che sta pesando su tante famiglie. E l’Aato si è impegnato in due direzioni: la realizzazione di una prima riduzione del costo della tariffa per i cittadini in difficoltà; lo stanziamento per il 2010 di 50 mila euro, con l’impegno delle parti ad incontrarsi nuovamente nel mese di settembre per valutare ulteriori stanziamenti. Questi soldi saranno messi a disposizione dei comuni appartenenti all’Aato Veneto Orientale sulla base del rispettivo numero di utenze, per consentire loro di rimborsare le tariffe dell’acqua a coloro che presenteranno una dichiarazione Isee inferiore a 12 mila euro. tanta vivacità, rimanevano le cartacce nel verde di villa Carpegna ed ecco Eleonora Moro con un piccolo bastone appuntito a raccoglierle, con i ragazzi che la seguivano con sorprendente premura. «Dobbiamo lasciare il prato bello e pulito dopo aver giocato e pranzato», diceva “Noretta”, e in queste parole si leggeva la metafora di una vita spesa per gli altri, per i gioAldo Moro e la moglie Eleonora in una foto d’archivio vani, per coloro che arriveranno dopo di noi ad abitare la terra. conversazione che il tempo La guardavo con quel piccolo non ha cancellato. sciame allegro che l’accompaOsservavo la signora Moro con gnava e mi chiedevo se nella i ragazzi della sua parrocchia, sua mente non tornasse provedevo i tratti della tenerezza e prio allora l’antico detto pudella saggezza di chi considera gliese che suo marito aveva imi figli degli altri come figli proparato da bambino e, sorripri. dendo, avevano certamente più E in questo senso di responsavolte ripetuto insieme ai figli e bilità si rivelava una statura ai nipoti: «Che la luce non morale, culturale e sociale che manchi, che il filo non si spezapparteneva anche a suo marizi, che il cuore non si stanchi». to, alla sua cultura politica. Alla fine della giornata, dopo Paolo Bustaffa 25 luglio 2010 IL BON TON DELLE VACANZE IN ALBERGO La familiarità con i turisti può risultare temeraria n un albergo di lusso come in Icomportamento una modesta pensione, il di una persona normale è simile a quello che si terrebbe se si fosse ospiti di conoscenti non troppo intimi. Il fatto che si paghi non autorizza a fare i propri comodi, a ignorare orari ed esigenze di servizio, a conversare ad alta voce nei corridoi, a cammina- re sbatacchiando zoccoli, a far scrosciare l’acqua del bagno o della doccia nelle ore del riposo, a buttare cenere e cicche per terra, a sentire la radiolina ad ogni ora del giorno e della notte. Se vi fermate in un albergo per le vacanze, non isolatevi tipo principe in incognito o ricercato dall’Interpol, come fanno certuni che rifiu- tano ogni contatto, dialogo, sguardo con gli altri ospiti, e lasciano capire con tutto il loro atteggiamento che solo per caso si trovano in quell’albergo così scadente, in quel posto così indegno di loro. Se l’albergo non vi va, se il posto non è degno, andatevene. Se non ve ne andate, smettete questo ridicolo atteggiamento. Incontrando nei corridoi, nei soggiorni, in sala da pranzo altri ospiti dell’albergo, salutate sempre: buongiorno, buonasera, sorriso. Con i vicini di camera e di tavola potete anche scambiare qualche parola, sempre che la vostra iniziativa risulti gradita. La cortesia è normale, la cordialità è simpatica, la familiarità può essere temeraria. Mara Campaner RAGGIUNSE I MILLE A PALERMO CON LA SPEDIZIONE AGNETTA L’opitergino Odoardo Fenoglio, amico di Giuseppe Cesare Abba D ella spedizione dei Mille abbiamo varie testimonianze, curate e spesso anche pubblicate dagli stessi protagonisti. La più celebre, anche per il suo valore letterario, è quella di Giuseppe Cesare Abba (1838-1910, nella foto) intitolata “Da Quarto al Volturno. Noterelle d’uno dei Mille”. Una buona diffusione ebbe anche “I Mille” di Giuseppe Bandi (1834-1894), che partecipò alla spedizione facendo parte dell’Ordinanza di Garibaldi, facendo dell’impresa un racconto più ampio e dettagliato di quello dell’Abba. Fra quanti narrarono i Mille non poteva evidentemente mancare Garibaldi, il quale ne parla in varie sue opere e soprattutto dedica alla sua più grande impresa una narrazione specifica – “I Mille” – in cui l’entusiasmo e la pas- sione politica prevalgono nettamente rispetto al freddo rigore della rappresentazione storica. Non per niente egli stesso definì questo suo lavoro “romanzo”. Il racconto dell’Abba ci è particolarmente caro, anche perché in esso ci sono varie citazioni di Garibaldini dei Mille nostri conterranei. Brevi “noterelle”, di solito, ma significative e commoventi, su cui ci piace indugiare. Una è scritta a bordo del Lombardo, in navigazione da Quarto alla Sicilia, l’11 maggio, quindi l’ultimo giorno di navigazione, in vicinanza ormai di Marsala. Scrive Abba: “Il dottor Marchetti, che ride sempre quando mi vede scrivere, non sa che ora scrivo del suo figliuolo. Compagno d’esiglio, l’ha voluto seco fin qui. Il giovinetto può avere dodici anni; eppure è di piglio sì ardito! Fortu- È MINACCIATO DALL’EROSIONE DELLE SPONDE Il variopinto gruccione che nidifica al Piave rrivato sulle sponde del A Piave nella seconda metà degli anni Ottanta del seco- lo scorso, il gruccione – specie tipicamente mediterranea e uno degli uccelli europei più colorati – è oggi ben acclimatato e in continuo aumento lungo l’asta di detto fiume che va dal paese di Valdobbiadene fino ai confini della provincia di Venezia. Nidifica dunque nel Piave, specialmente laddove l’erosione dell’acqua ha messo ben in luce delle pareti, anche se piccole, ma con evidenti strati di sabbia e limo. Il suo strano nido a cunicolo, scavato appunto negli argini sabbiosi con dentro 4-7 uova e con una sola covata l’anno in maggio-giugno, è inoltre rintracciabile nei cumuli temporanei d’argilla e sabbia che si trovano attorno agli impianti d’estrazione e lavaggio degli inerti. Dei nidi sono anche presenti nelle pareti di cave di ghiaia e sab- nato lui, che ha un mattino così splendido nella sua vita! Se la morte non lo coglierà, sarà un uomo levatosi per tempo nella sua giornata”. Nelle “Noterelle” di Abba è ricordato anche Odoardo Fenoglio, da Oderzo, che partecipò all’impresa garibaldina con la cosiddetta “spedizione Agnetta”, partita da Quarto nella notte tra il 25 e il 26 maggio 1860, arrivata a Marsala il 1º giugno ed entrata a Palermo, raggiungendo lì i Mille, il 6. Va ricordato che le spedizioni garibaldine che raggiunsero i Mille in Sicilia furono ventuno. La spedizione comandata da Carmelo Agnetta (1823-1889) fu la prima. Su un piccolo rimorchiatore di nome “Utile”, 69 volontari navigarono una settimana stipati come sardine, portando con sé un migliaio di vecchi fu- cili e centomila cartucce. Da Marsala, seguendo il percorso dei Mille (Salemi, Calatafimi, Alcamo, Partitico, Monreale), a Palermo raggiunsero il grosso della truppa garibaldina, ormai padrona della città. Furono accolti calorosamente. Abba in particolare trovò gente che conosceva: “C’è Odoardo Fenoglio, veneto da Oderzo, amico mio, sfolgorante ufficiale della brigata Pavia, che ho visto e abbracciato ai Quattro Cantoni”. “Quattro Cantoni” è il nome di uno dei crocevia principali di Palermo. Abba così ci rivela che Fenoglio era un ufficiale dell’esercito piemontese, che evidentemente, come altri garibaldini, aveva disertato per unirsi a Garibaldi. Chissà quanti altri hanno vissuto la sua stessa avventura, senza che nessuno ricordi nemmeno il loro nome. I Mille registrati negli elenchi ufficiali sono 1089, ma i Garibaldini che combatterono da Quarto al Volturno furono più di ventimila. Aldo Toffoli bia. Nemici giurati dei gruccioni sono quindi e principalmente le cadute di pareti di scarpate e sponde di fiumi dove i nidi vengono “strangolati” in seguito a frane o piene improvvise. Non manca poi un certo qual bracconaggio che porta, però, all’inevitabile distruzione del nido per potersi impadronire dei nidiacei, soggetti difficili da alimentare con successo e da conservare in vita in cattività. A Treviso e dintorni nidificano più o meno con regolarità da 30 a 60 coppie, mentre nell’intero Paese le coppie che si riproducono si aggirano tra 5 mila e 10 mila. L’Europa conta, invece, da 480 mila a un milione di coppie, il che rende il gruccione in crescita, anche se moderata. Il gruccione, che nidifica in colonie, si nutre in particolare d’api e vespe che cattura in volo, sembrando immune alle loro punture, anche se elimina i pungiglioni prima di inghiottire la preda. Il gruccione, da non confondere in aria con lo storno, è un uccello sociale dacché vive in stormi tutto l’anno e frequentemente si posa spalla a spalla con il consimile. Lungo dai 27 ai 29 centimetri, di 50-70 grammi di peso, con apertura alare di 36-40 centimetri, può vivere dai 5 ai 10 anni e si lascia avvicinare dai curiosi nei dintorni delle sue colonie di nidificazione. Mario Sanson IL 18 GIUGNO È ENTRATO IN VIGORE IL DECRETO I vecchi elettrodomestici si lasciano nei punti vendita l 18 giugno è entrato in viIpergore il tanto atteso decreto il ritiro dei rifiuti di appa- recchiature elettriche ed elettroniche (Raee) da parte degli stessi punti vendita. Ecco alcuni consigli presentati da Altroconsumo, associazione per la tutela e difesa dei consumatori. Quando acquistano un nuovo apparecchio (elettrodomestico, computer, telefonino…), i consumatori possono consegnare gratuitamente quello vecchio, di cui si vogliono liberare. Il negoziante, anche se si tratta di una vendita online, è obbligato a provvedere al ritiro senza alcun onere per l’acquirente e deve informare i clienti della gratuità di questa operazione. Che cosa succederà ai prodotti ritirati? I negozianti, o un operatore qualificato, devono provvedere al corretto stoccaggio di questi apparecchi, inviandoli mensilmente ai centri di raccolta, che provvederanno allo smaltimento. Questa è una buona notizia, è il caso di approfittare di questa possibilità, in modo che i prodotti elettronici non più utilizzati prendano la giusta strada dello smaltimento. Un modo anche per non alimentare i canali illeciti verso i paesi in via di sviluppo. Economia 25 luglio 2010 A COLLALTO DI SUSEGANA LA CUCINA DELLO CHEF DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELLO SRI LANKA L o scorso 30 giugno nelle millenarie cantine dei Conti di Collalto a Susegana ha cucinato Rohan Fernandopulle, il celeberrimo chef dell’“Hotel Hilton” di Colombo nonché cuoco ufficiale del Presidente della Repubblica dello Sri Lanka. Adoperando principalmente sgombri, maiale, gamberi, gamberetti, insalate locali, soia e germogli della medesima, e non meno d’una ventina di spezie, fra cui il fieno greco, l’arillo di noce moscata, la curcuma, il cardamomo, il coriandolo cinese ed il “Piper longum” (il pepe lungo) già conosciuto in Roma antica, ha servito due piatti, entrambi di maiale ma combinati col pesce, che hanno stupito tutta la stampa presente e gli altri vignaioli ospiti. Due piatti sì ben speziati come s’usa in Oriente, ma mai aggressivi, anzi quasi delicati, che la sommelier trentina Aurora Endrici ha felicemente abbinato al “Collalto Rosè”, che è poi l’incrocio Manzoni 13.0.25 (incrocio di Raboso Piave e Moscato d’Amburgo), e all’Incrocio Manzoni 2.15, (incrocio di uve Glera (Prosecco) e Cabernet Sauvignon) dal colore rosso violaceo intenso, ottimo non solo sul maiale, ma anche sullo sgombro fatto alla moda orientale. S’è aperta dunque una nuo- SICUREZZA ell’ambito del tavolo provinciaN le di coordinamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono stati Rohan Fernandopulle va strada per il vino trevigiano in quell’Isola -lo Sri Lanka appunto - di mari lontani. MS DAL 1° LUGLIO NOVITÀ NELLA BOLLETTA ENEL Tariffa biorarie occhio ai consumi A partire dallo scorso 1° luglio tutti gli utenti che finora non hanno cambiato fornitore di energia elettrica ed utilizzano già un contatore elettronico, sono passati automaticamente alla tariffa bioraria stabilita dall’Autorità per l’energia. Sulla bolletta quindi dovrà essere indicata la distinzione: uso domestico residente con tariffa D2 monoraria; uso domestico residente con tariffa D3 monoraria; uso domestico non residente con tariffa D3 monoraria. Due fasce di consumi La novità della tariffa bioraria è la suddivisione dei consumi in due fasce di prezzo, una di punta (dalle 8 alle 19 dei giorni feriali), in bolletta indicata con la sigla F1, ed una agevolata (la sera dopo le 19 nei feriali e tutto il fine settimana), indicata con F23. Va tenuto conto che la bioraria è attivabile solo dove c’è un contatore elettronico. Fase di transizione Per fare in modo che i consumatori si abituino gradualmente alla nuova tariffa, per i primi 18 mesi (fino a dicembre 2011) è prevista una bioraria “morbida”, che pre- vede una differenza di costo limitata tra le due fasce orarie (il 10%). È bene abituarsi subito al cambiamento perché con la bioraria a regime, la differenza di costo tra il giorno e la notte sarà maggiore. Per farsi un’idea della differenza di tariffe che potrà esserci dal gennaio 2012, attualmente i prezzi della tariffa bioraria, stabiliti per il primo trimestre 2009, sono questi: fascia giornaliera 11,596 centesimi/kWh; fascia notturna 7,304 centesimi/kWh. Durante il periodo transitorio fino al dicembre 2011 il cliente finale ha la possibilità di richiedere l’applicazione della bioraria “a richiesta”, cioè il prezzo - differenziato per fascia oraria - reso disponibile dall’Autorità. Con la bioraria a richiesta l’energia elettrica é ancora più conveniente nelle fasce orarie F23 e più costosa nella fascia oraria F1. A chi conviene La tariffa bioraria non è l’ideale per tutti, poiché lo stile di vita ora fa la differenza. Il cambiamento sarà favorevole solo per chi è fuori casa tutto il giorno e sbriga le faccende domestiche la sera e nel weekend. Chi invece utilizza la corrente di giorno è costretto a cambiare abitudini o dovrà usufruire della fascia oraria più co- UNIVERSITÀ: I POSTI DISPONIBILI NEI CORSI “SANITARI” A CONEGLIANO a lunedì 26 luglio è possibile la D preimmatricolazione per accedere ai corsi universitari che si tengono a Co- negliano, come polo formativo universitario decentrato della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova per le Professioni Sanitarie, d’intesa con l’Ulss 7 e l’Irccs “Medea” della Nostra Famiglia. Attualmente sono circa 400 gli studenti distribuiti tra i corsi di Laurea di Assistenza Sanitaria ed Infermieristica, che ha sede presso il presidio ospedaliero De Gironcoli, e Fisioterapia e Terapia Occupazionale con sede, invece, presso La Nostra Famiglia di Costa. Quest’anno in occasione della tradizionale manifestazione estiva “Festaloonga”, grazie all’associazione Conegliano in Cima, gli studenti hanno proposto alcuni spazi dimostrativi su percorsi formativi, singoli corsi, modalità di iscrizione, prove di ingresso ed obblighi di fre- quenza. Ulteriori informazioni possono essere reperite nel sito dell’Università di Padova www.medicina.unipd.it o presso i singoli Corsi di Laurea contattando le segreterie ai seguenti indirizzi mail: Fisioterapia e Terapia occupazionale [email protected]; Infermieristica [email protected], Assistenza Sanitaria [email protected]. Opuscoli informativi sono disponibili presso l’Informagiovani di Conegliano. Per l’anno accademico 2010-2011 i posti disponibili per i corsi di Laurea delle professioni sanitarie presenti a Conegliano sono 40 per Assistenza Sanitaria, 60 per Infermieristica, 30 per Fisioterapia e 15 per Terapia Occupazionale. La domanda obbligatoria di preimmatricolazione va presentata via web a partire dal 26 luglio e la data della prova di ammissione è fissata per il giorno 8 settembre e si svolgerà a Padova. 9 stosa. Quanto conviene È logica la domanda se conviene la tariffa bioraria. È stato calcolato che per ottenere un risparmio rispetto alle tariffe monorarie è necessario concentrare i propri consumi almeno per il 67% nella fascia notturna/week-end, che prevede un prezzo decisamente inferiore rispetto alla fa- firmati 3 protocolli d’intesa tra Provincia Inail, Ulss 7-8-9: con Confcommercio, Gruppo Provinciale Panificatori, EBICom, Ente Bilaterale della Provincia di Treviso per il progetto “Sicurezza Continua nei Laboratori di Panificazione”; con Ance, Ente Scuola Edile, CPT Treviso per il progetto “Sicurezza e Innovazione”; con Cobis Treviso il Progetto “Sicurezza Stradale”. scia di punta. Significa che per evitare di dover pagare molto di più che con le tariffe monorarie bisogna utilizzare lavatrici, lavastoviglie, computer e televisore dopo le 19. Per esempio, su un consumo di 4.500 kWh/anno, con il 67% dei consumi concentrati nella fascia notturna si paga esattamente come per la tariffa monoraria 1.109 euro. Mentre il risparmio è di 27 euro se il consumo notturno raggiunge l’80%. Pochi sono passati ad altri gestori Sono ancora pochi gli italiani che scelgono il libero mercato dell’elettricità (solo l’11% in tre anni dall’avvio della liberalizzazione) ma sono tanti coloro che ricorrono alle associazioni di consumatori e all’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) lamentando scarsa trasparenza delle tariffe, cambi di gestore non autorizzati e bollette salate, per chilowattora mai consumati. Sono ben 12 mila le segnalazioni arrivate all’associazione di consumatori “Altroconsumo” nell’ultimo anno per problemi con vecchi e nuovi gestori. 25 luglio 2010 LA CHIESA REAGISCE AGLI SCANDALI Pedofilia norme più severe Nei giorni scorsi sono state pubblicate le nuove “Normae de gravioribus delictis” (“Norme sui delitti più gravi”) che riguardano, in particolare, gli abusi sessuali da parte di membri del clero. Ecco come il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha presentato le Norme. N el 2001 il Santo Padre Giovanni Paolo II aveva promulgato un documento di grande importanza, il Motu Proprio “Sacramentorum sanctitatis tutela” che attribuiva alla Congregazione per la Dottrina della Fede la competenza per trattare e giudicare nell’ambito dell’ordinamento canonico una serie di delitti particolarmente gravi, per i quali la competenza era precedentemente attribuita anche ad altri Dicasteri o non era del tutto chiara. Il Motu Proprio (la “legge” in senso stretto) era accompagnato da una serie di Norme applicative e procedurali note come “Normae de gravioribus delictis”. Nel corso Fra le novità la possibilità di non seguire la “via processuale giudiziale” ma di procedere “per decreto extragiudiziale”, o quella di presentare al Santo Padre in circostanze particolari i casi più gravi in vista della dimissione dallo stato clericale dei nove anni successivi l’esperienza ha naturalmente suggerito l’integrazione e l’aggiornamento di tali Norme, in modo da poter sveltire o semplificare le procedure per renderle più efficaci, o tener conto di nuove problematiche. Ciò è avvenuto principalmente grazie all’attribuzione da parte del Papa di nuove “facoltà” alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che però non erano state integrate organicamente nelle Norme iniziali. È ciò che è ora avvenuto, nell’ambito appunto di una revisione sistematica di tali Norme. I delitti gravissimi a cui si riferiva questa normativa riguardano realtà centrali per la vita della Chiesa, cioè i sacramenti dell’Eucarestia e della Penitenza, ma anche gli abusi sessuali commessi da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età. La vasta risonanza pubblica avuta negli anni recenti da quest’ultimo tipo di delitti ha attirato grande attenzione e sviluppato un intenso dibattito sulle norme e procedure applicate dalla Chiesa per il giudizio e la punizione di essi. È giusto quindi che vi sia piena chiarezza sulla normativa oggi in vigore in questo campo e che questa stessa normativa si presenti in modo organico, così da facilitare l’orientamento di chiunque debba occuparsi di queste materie. Fra le novità introdotte rispetto alle Norme precedenti si devono sottolineare soprattutto quelle intese a rendere le procedure più spedite, come la possibilità di non seguire la “via processuale giudiziale” ma di procedere “per decreto extragiudiziale”, o quella di presentare al Santo Padre in circostanze particolari i casi più gravi in vista della dimissione dallo stato clericale. Un’altra norma intesa a semplificare problemi precedenti e a tener conto dell’evoluzione della situazione nella Chiesa, riguarda la possibilità di avere come membri del personale dei tribunali, o come avvocati o procuratori, non solo più sacerdoti, ma anche laici. Analogamente, per svolgere tali funzioni non è più strettamente necessaria la laurea in diritto canonico, ma la competenza richiesta può essere comprovata anche in altro modo, ad esempio con il titolo di licenza. Da notare anche il passaggio del termine della prescrizione da dieci a venti anni, restando sempre la possibilità di deroga anche oltre tale periodo. Significativa la equiparazione ai minori delle persone con limitato uso di ragione, e la introduzione di una nuova fattispecie: la pedopornografia. Questa viene così definita: “l’acquisizione, la detenzione o la divulgazione” compiuta da un membro del clero “in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, di immagini pornografiche aventi ad oggetto minori di anni 14”. Si ripropone la normativa sulla confidenzialità dei processi, a tutela della dignità di tutte le persone coinvolte. Un punto che non viene toccato, INCONTRO DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA SETTIMANE VERDI A POZZALE Al camposcuola con gli angeli U n po’ tutti da bambini impariamo una bella preghiera. Dice: “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”. Poi, crescendo in età, si fa strada la presunzione di aver capito tutto della vita, di essere “autosufficienti” materialmente e spiritualmente e quindi di non aver più bisogno di quell’angelo che veglia su di noi. Anzi, quell’“angelo di Dio”, che tante volte abbiamo pregato con mamma e papà, non solo viene relegato nell’angolo dei ricordi ma ci appare una simpatica invenzione dei nostri genitori, una “cosa” da bambini. Non si dimenticheranno invece del loro angelo custode i quaranta fortunati ragazzi di elementari e medie della nostra diocesi che hanno preso parte alle Settimane Verdi organizzate dal Seminario nella casa della parrocchia di Motta a Pozzale di Cadore. Durante la settimana di campo i ragazzi (suddivisi in due turni) hanno avuto modo di incontrare le storie bibliche di alcuni angeli che hanno portato belle notizie in diversi momenti della storia della salvezza. Con l’aiuto di don Alessandro Ra- vanello e dei seminaristi, i vivaci partecipanti al campo hanno riconosciuto la presenza, nella loro vita, di un Dio che è fedele alle sue promesse, che sostiene nel cammino, che guarisce, che ha un progetto per ciascuno, che è la Vita e manda ad annunciare. Le giornate in Cadore hanno visto alternarsi riflessione, gioco, preghiera, escursione. Durante il secondo campo c’è stata anche una mezza giornata dedicata al giornalismo con un redattore dell’Azione. Evidente il legame con il tema del campo: come gli angeli anche i giornalisti portano notizie, sebbene di origine diversa... Dopo aver ascoltato con attenzione cos’è una redazione e come si mentre spesso è oggetto di discussione in questi tempi, riguarda la collaborazione con le autorità civili. Bisogna tener conto che le Norme ora pubblicate sono parte dell’ordinamento penale canonico, in sé completo e pienamente distinto da quello degli stati. A questo proposito si può tuttavia far notare quanto scritto nella “Guida alla comprensione delle procedure” pubblicata sul sito della Santa Sede. In tale “Guida” la indicazione: “Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte”, è stata inserita nella sezione dedicata alle “Procedure preliminari”. Ciò significa che nella prassi proposta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede occorre provvedere per tempo ad ottemperare alle disposizioni di legge vigenti nei diversi Paesi e non nel corso del procedimento canonico o successivamente ad esso. La pubblicazione odierna delle Norme dà un grande contributo alla chiarezza e alla certezza del diritto in un campo in cui la Chiesa è fortemente impegnata oggi a procedere con rigore e con trasparenza, così da rispondere pienamente alle giuste attese di tutela della coerenza morale e della santità evangelica che i fedeli e l’opinione pubblica nutrono verso di essa, e che il Santo Padre ha continuamente ribadito. fa un giornale, i ragazzi hanno costruito una prima pagina di un’edizione speciale di Settimana Verde News dedicata a un evento davvero sensazionale: la nascita a Betlemme del Figlio di Dio. Don Alessandro ha anche guidato un terzo campo ad Auronzo con 12 giovani di 3ª media, 1ª e 2ª superiore. Insieme hanno scoperto che la bella Notizia può arrivare solo dall’incontro personale con Gesù, come è capitato alla Samaritana, ai due ciechi, ai suoi discepoli, in particolare nel contesto dell’ultima cena. Ne scaturisce che vivere davvero richiede di non accontentarsi di traguardi facili e mediocri, ma di seguire il proprio sogno. FC Pozzale: giornalisti in erba al lavoro! Si lavora per Aquileia 2012 i è incontrato per la prima volta, martedì 20 luglio, in Curia Striveneto a Padova, il consiglio di presidenza del Comitato regionale per la preparazione del convegno ecclesiale delle Chie- se del Nord-Est “Aquileia”, in programma dal 13 al 15 aprile 2012. Il consiglio di presidenza è composto da otto dei 37 membri del Comitato regionale triveneto e precisamente dai due vicepresidenti monsignor Antonio Mattiazzo vescovo di Padova e monsignor Lucio Soravito vescovo di Adria-Rovigo e dal segretario monsignor Renato Marangoni (vicario per l’apostolato dei laici della diocesi di Padova) e inoltre da: don Franco Gismano, direttore del Centro pastorale della diocesi di Gorizia; Margherita Debertol, presidente della Consulta delle aggregazioni laicali della diocesi di Bolzano; Francesco Longo, membro del Consiglio pastorale diocesano di Trieste; don Andrea Toniolo, preside della Facoltà teologica del Triveneto e suor Noris Adriana Calzavara in rappresentanza dei religiosi e delle religiose. La prima riunione del consiglio di presidenza ha avuto come obiettivo la definizione di alcuni passaggi preliminari alla fase preparatoria del convegno “Aquileia 2”. Il consiglio ha lavorato a una prima bozza dell’“Instrumentum Laboris”, lo strumento che guiderà la fase preparatoria al convegno, da svolgersi a livello diocesano. Fase che prenderà avvio subito dopo l’approvazione del documento da parte dei vescovi della Conferenza episcopale triveneta, che si riuniranno a Zelarino il prossimo 14 settembre. L’“Instrumentum Laboris”, che sarà coadiuvato da alcuni sussidi metodologici, sottolineerà alcune attenzioni e inviterà le diocesi, in particolare attraverso gli organismi diocesani di comunione, nella loro specificità e originalità, a rivedere, attraverso il metodo narrativo, il cammino percorso come Chiesa locale, per raccogliere la testimonianza e guardare con profezia alle scelte pastorali ed ecclesiali presenti e future, cercando di ascoltare “ciò che lo Spirito dice oggi alle Chiese” (cf. Ap 2-3). Chiesa 25 luglio 2010 A MOTTA IL GIUBILEO DEI CAVALIERI DEL S. SEPOLCRO Con la Terra Santa legame sempre forte P omeriggio indimenticabile quello di domenica scorsa a Motta di Livenza. In basilica è stato celebrato il giubileo dei cavalieri e delle dame dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro. La solenne concelebrazione, presieduta da monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per la Terra Santa, ha visto la partecipazione tra gli altri di monsignor Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Trieste, del padre rettore fra Alfonso Cracco e di monsignor Rino Bruseghin parroco di Motta e maestro di monsignor Marcuzzo quando, giovane studente, frequentava la Scuola apostolica di Oderzo. La messa è stata preceduta da una conferenza che si è svolta nell’attigua sala Bello. Tema centrale dell’incontro il ruolo dell’ordine. «Il ruolo dei cavalieri del Santo Sepolcro – ha spiegato il vescovo Marcuzzo – è quello di mantenere vive le comunità cristiane e le scuole cattoliche in Terra Santa. Fin quando ci saranno scuole cattoliche in Terra Santa la cultura cristiana non scomparirà». Il vescovo ha poi sottolineato come nel periodo dell’Intifada, dal 2000 al 2005, «mentre tutte le scuole statali erano chiuse, le uniche ad essere aperte erano quelle cattoliche». All’incontro è seguita la solenne concelebrazione. Nell’omelia, tenuta a braccio, il vescovo ha sottolineato il ruolo che l’ospitalità, tema centrale delle letture di domenica scorsa, aveva ed ha ancora oggi. «Ospitalità – ha detto monsignor Marcuzzo – legata all’esperienza dei preti che da qui tanti anni fa sono par- titi per la Terra Santa, si sono formati nel seminario di Gerusalemme, hanno imparato la lingua di laggiù e hanno iniziato ad operare». Monsignor Marcuzzo ha ricordato in particolare la figura di monsignor Visintin e poi il legame speciale che esiste tra la diocesi di Vittorio Veneto e la Terra Santa. Al temine della celebrazione è stata scoperta una targa che intitola il parcheggio del santuario alla basilica della Santissima Annunziata di Nazareth chiesa gemellata, dallo scorso aprile, con il santuario mottense. Marco Guerrato rio Battistuzzi, parroco di Villanova di Motta. Don Vittorio era cavaliere ancor prima dell’ordinazione sacerdotale. «Più passa il tempo – racconta – più cresce la mia attenzione e il mio interesse per la Terra Santa, poiché tanti cristiani hanno abbandonato i luoghi di Gesù e la presenza cattolica è sempre più esigua». La delegazione dell’Ordine di IL RITO D’INGRESSO IN PARROCCHIA Catecumenato, nuove disposizioni S i avvisano i parroci che, nel mese di settembre, verranno convocati dal Servizio diocesano per il catecumenato sia gli attuali catecumeni (cioè coloro che hanno già iniziato il percorso catecumenale e che riceveranno i sacramenti della fede nella Pasqua 2011), sia coloro che per la prima volta chiedono di diventare cristiani. In previsione di quell’incontro si ricorda quanto segue: - coloro che intendono iniziare il percorso del catecumenato, per la prima volta, sono invitati a stendere una lettera, rivolta al Vescovo, nella quale essi chiedono formalmente di diventare cristiani, ne presentano brevemente i motivi ed espongono in sintesi la propria storia personale. A questa lettera anche il parroco del luogo in cui vivono queste persone, unisce una propria lettera, sempre rivolta al Vescovo, nella quale egli appoggia ulteriormente la domanda dell’interessato. LA MESSA IN DUOMO abato 17 luglio monsignor SmessaMarcuzzo ha presieduto la vespertina nel Duomo di Motta. Durante la celebrazione il Vescovo ha voluto ricordare i suoi studi giovanili presso il seminario di Oderzo, prima di entrare al seminario patriarcale latino di Gerusalemme in Beit Jala, e soprattutto ha voluto citare per nome gli undici sacerdoti originari della diocesi di Vittorio Veneto, i quali partirono per servire la Chiesa di Gerusalemme. Il santuario di Motta e la figura della Madonna hanno avuto un ruolo importante per la loro vocazione e la loro missione. Monsignor Marcuzzo ha quindi presentato i 25 seminaristi e i sei sacerdoti presenti in chiesa che studiano in Terra Santa. Molto suggestivo è stato il Padre Nostro cantato dai DON BATTISTUZZI: ECCO COME SI DIVENTA CAVALIERE a qualche anno il responsaD bile diocesano dell’Ordine del Santo Sepolcro è don Vitto- Entrambe queste lettere vanno spedite al sottoscritto responsabile del Servizio entro l’estate. Si ricorda pure che da quest’anno il Vescovo concede che il Rito d’ingresso in catecumenato venga celebrato dal parroco, per ciascun candidato nella propria parrocchia, la prima domenica di Avvento (oppure entro Natale 2010); - coloro che hanno già iniziato il percorso catecumenale proseguiranno normalmente la propria formazione in parrocchia fino al Rito di elezione che verrà celebrato in Cattedrale dal Vescovo la prima domenica di Quaresima 2011; - per tutti: si ponga attenzione a chiarire per tempo le situazioni matrimoniali di ciascun candidato rivolgendosi, per i necessari chiarimenti, o al sottoscritto o all’Ufficio matrimoni della Diocesi. Don Adriano Dall’Asta per il Servizio diocesano per il catecumenato 11 Vittorio e Belluno-Feltre conta oggi pochi cavalieri: 18. Prossimamente vi saranno tre nuovi “ingressi”. «Ho avvicinato una signora che ha accolto la proposta e ad ottobre sarà ufficialmente investita – spiega don Vittorio –. Poi vi sono due giovani – un carabiniere e un imprenditore –, che hanno dimostrato disponibilità. Per entrare nell’ordine bisogna essere presentati da un cavaliere ma non sono previsti particolari requisiti se non una coerente vita cri- seminaristi in lingua araba (l’arabo nell’inflessione di Palestina si avvicina molto all’aramaico, la lingua di Gesù). Al termine della celebrazione il vescovo Marcuzzo ha ricevuto un dono inatteso: due cornici decorate a mosaico e un’opera a mosaico realizzato da Antonio Tolfo che rappresenta l’apparizione della Vergine a Giovanni Cigana. Le opere sono state consegnate, a nome dei diversamente abili che frequentano il Ceod della cooperativa sociale “Madonna dei Miracoli”, dal presidente della cooperativa Eugenio Anzanello. FC stiana». Il minimo che viene richiesto ai cavalieri è la partecipazione ad almeno tre incontri annuali di formazione spirituale. PER IL NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSI “SAN TIZIANO” DI VITTORIO VENETO Un buon esordio anti nuovi clienti dal territorio dioT cesano, un buon ritorno dal Bellunese, un allargamento al Pordenonese. Sono positivi i primi mesi di attività del rinnovato negozio di Articoli religiosi San Tiziano (ex arredi sacri) di Vittorio Veneto. Nel primissimo periodo prudentemente si è puntato sugli articoli “ereditati” dalla precedente gestione, poi, vista la buona accoglienza, è iniziata l’introduzione di nuovi oggetti. Si vendono tante icone, buone un po’ per tutte le occasioni. Piacciono sempre l’argento, i crocifissi (specie in vetro e in legno della Val Gardena) e i rosari. Per i neonati e i bambini si va sul classico angelo custode e sulle acquasantiere. Molte parrocchie acquistano piccoli oggetti (ad esempio angioletti da appendere al cellulare o allo zaino) o quadretti da donare in occasione della prima comunione o al termine dell’anno catechistico (si va da uno a cinque euro a pezzo). Il personale del negozio su richiesta confeziona bomboniere. Non mancano le curiosità. I più giovani richiedono con una certa frequenza i braccialetti con le effigie dei santi (stanno diventando una vera e propria moda). I più anziani richiedono un articolo decisamente nuovo, il rosario elettronico. Si vendono anche statue di tutte le misure da collocare in capitelli collocati nei borghi o in giardini. In questo periodo si sta già lavorando per l’acquisto dell’oggettistica legata al presepe. Ma prima del Natale viene l’Ottobre missionario: sono ancora tante le parrocchie che acquistano oggetti e paramenti da inviare ai missionari. 12 Chiesa 25 luglio 2010 Azione Cattolica 80 PARTECIPANTI DA 22 PARROCCHIE Primo campo estivo per piccoli di 6-8 anni È terminato in maniera più che positiva il camposcuola Acr rivolto ai bambini dai 6 agli 8 anni. Per la prima volta è stato proposto a livello diocesano un campo estivo per i più piccoli. I protagonisti erano 80, provenienti da 22 parrocchie, 15 gli educatorianimatori che hanno vissuto con loro l’intera esperienza, insieme all’assistente don Egidio Dal Magro e sostenuti dal capocasa e dal personale volontario che ha fatto funzionare l’intera struttura. Attraverso le scenette, i giochi, i lavori in piccoli gruppi, le escursioni, i balli, i canti e i momenti di preghiera, i bambini hanno fatto esperienza di Gesù, loro amico, scoprendo alcuni aspetti significativi della sua vita. Anche per noi animatori le gior- nate sono state ricche di emozioni e di scoperte. Ci eravamo preparati ad accogliere al meglio le fragilità e le malinconie dei nostri piccoli animati, alle prese per esempio con la nostalgia di casa; invece ci hanno stupito per la loro grande serenità e motivazione a vivere assieme a noi dei giorni speciali, speriamo indimenticabili. Momento di grande unione è stata l’escursione alle tre Cime di Lavaredo, tutti insieme, con i nostri limiti ma anche mettendo a disposizione i nostri talenti. Abbiamo formato un’unica cordata che ci ha permesso di ammirare la grandezza della natura creata da Dio. Con l’aiuto dello sguardo innocente e puro dei bambini sul mondo, anche noi giovani ed adulti, siamo stati chiamati ad educarci alla semplicità e alla riscoperta di un Gesù sempre vicino; il suo immenso amore ci riempie di gioia e ci dà la consapevolezza che siamo preziosi strumenti del suo bene. Cerchiamo ora di portare l’entusiasmo, con cui abbiamo vissuto questa esperienza e che da questa è nato, nelle nostre parrocchie per ravvivare la nostra fede e quella di tutte le comunità. Linda Cella RICORDIAMO I NOSTRI PRETI I tanti semi fecondi di don Guerrino A ttraverso la bella iniziativa de L’Azione desideriamo ricordare il nostro amato parroco, don Guerrino Cescon, il cui ricordo è sempre vivo in tutti noi: è stato un autentico maestro di vita umana e cristiana. Arrivato a San Giovanni di Motta nel 1973 dopo la morte del parroco don Giuseppe Morandin, trovò un terreno molto fertile. Parroco pieno di iniziative, sapeva coinvolgere i giovani, aveva molta fiducia in loro, li lasciava fare, sempre, guidandoli, esortandoli, sostenendoli con il suo: “Bene bene, bene bene” frase con la quale li gratificava. È proprio con lui e i suoi giovani che nacquero molte iniziative ancora in corso. La festa della famiglia, alla quale dava un gran valore, il panevin unico per tutta la comunità anziché farlo, come per tradizione, di casa in casa, preceduto dalla fiaccolata per la pace. Grazie alla sua passione per la musica e il bel canto, con il prezioso aiuto di don Nazzareno Morandin, incoraggiò e mise insieme un bel gruppo di persone dando vita al coro che ancor oggi si chiama “Don Naz- zareno”. Nell’insegnamento del catechismo iniziò a coinvolgere le mamme, le spronava a diventare catechiste. Io mammacatechista ricordo molto bene quando mi disse: «Le mamme sanno sempre dare le cose buone e dire la verità ai propri figli, così, ancor meglio nel parlare ai ragazzi di Dio!». Era stato in Burundi e il suo cuore rimase per sempre missionario, generoso con i poveri, ma amava in particolare i lebbrosi anche perché grande amico di don Mario Gerlin. Dimostrava una grande devozione a Maria Santissima, acquistò la statua della Madonna di Fatima con i pastorelli, la fece collocare in chiesa ponendola sopra un “vecio morer”, convinto che da lassù veglia su di noi. Sostenitore dell’Azione cattolica, instancabile padre spirituale, sempre pronto ad accogliere, ascoltare e consigliare chi era in difficoltà, quante sere rimaneva nel suo ufficio fino a notte fonda per rincuorare e illuminare chi ne aveva bisogno. La sua forza e il suo pane quotidiano erano la preghiera e l’adorazione davanti al Santissimo, quante ore trascorse in chiesa con il breviario e il rosario in mano. Quando fu colpito dalla malattia si trovava con i giovani, in uno dei suoi numerosi incontri; dovette a malincuore lasciare il suo ministero, si ritirò con il suo bel san Giovanni nel cuore. Quando noi parrocchiani gli facevamo visita a casa della sorella, dove è stato amorevolmente accudito fino alla morte, esplodeva di gioia, ricordava tutti, si informava sulla vita della comunità con ricchezza di particolari. Se il chicco di grano non muore non porta frutto... Don Guerrino nella sua vita terrena di frutti ne ha maturati davvero tanti! Norina e Donatella LAICI NELLA CHIESA E CRISTIANI NEL MONDO aici nella Chiesa, cristiani nel mondo: sono Dal 6 all’8 agosto L molte le sollecitazioni che nascono dal tema la due-giorni che verrà proposto nella prossima due giorni per di formazione i responsabili dell’Azione cattolica, che si svolgerà a Casa Cimacesta dalla sera di venerdì 6 a per i responsabili domenica 8 agosto. Il tema assume poi un caratdell’Ac tere del tutto particolare in quest’anno che si configura come straordinario in quanto prevede, a partire dall’incontro unitario del 25 settembre, il cammino assembleare di rinnovo dei responsabili associativi a tutti i livelli. Quale il contributo che da laici offriamo alla vita della Chiesa e alla vita delle nostre comunità? Quale “di più”, come cristiani chiamati a essere testimoni del Risorto, portiamo dentro alla nostra quotidianità e alla nostra società, partendo dal nostro essere papà e mamma, operaio, insegnante, (…) cittadino? Quale il compito formativo della nostra Azione cattolica di Vittorio Veneto nel “qui ed ora” della storia che ci troviamo a vivere da responsabili di altri fratelli che con noi camminano, condividono e cercano? Partendo da diversi documenti che ben definiscono la figura del “laico cristiano”, inizieremo questa riflessione aiutati dal qualificato contributo di don Gianpietro Zago. I laboratori del sabato serviranno a individuare, partendo dagli ambiti suggeriti dal convegno di Verona (vita affettiva, lavoro e festa, fragilità umana, cittadinanza, tradizione), alcune piste di riflessione e d’impegno personale e associativo in vista del prossimo cammino assembleare. I lavori si concluderanno domenica 8 agosto, con la presenza del vicario generale, monsignor Martino Zagonel. L’invito alla due giorni, proposta da alcuni anni durante l’estate e che si è rivelata, in crescendo, un momento qualificato di formazione, è per tutti i responsabili dell’associazione, a partire dal consiglio diocesano, fino ai coordinamenti foraniali, presidenti e responsabili parrocchiali, membri di commissione. Diego Grando BREVE AC Campo Giovanissimi 29 luglio-5 agosto Giovedì 29 luglio parte il campo Giovanissimi, riservato a ragazzi e ragazze di seconda e terza superiore. Don Alessandro Ravanello sarà l’assistente e Stefano Dal Gallo di Vidor farà da capocampo a 61 animati provenienti dalle parrocchie di Ceggia, Codognè, Colfosco, Cordignano, Fontanelle, Ghirano, Motta di Livenza, Pieve di Soligo, Ponte della Priula, Ramera, San Polo, Santa Giustina, Santi Pietro e Paolo, Solighetto, Susegana, Tezze, Vidor, Visnà. TANTE INIZIATIVE A CANALE D’AGORDO SI COMINICIA CON IL LIBRO DI DONAZZON Per ricordare Luciani a Fondazione Papa Luciani di L Canale d’Agordo, in collaborazione con Comune, parrocchia e Pro loco di Canale d’Agordo, ha programmato un calendario di manifestazioni in onore di Giovanni Paolo I, nel 32º anniversario dell’elezione al soglio pontificio e della morte. Ecco il programma. Venerdì 30 luglio alle 21 primo incontro della serie “Un libro con Papa Luciani”: verrà presentato il volume “Albino Luciani. Il papa degli umili” di Renato Donazzon. Parteciperanno all’evento Antonio Giandon, direttore dell’Ufficio della pastorale del lavoro della diocesi di Vittorio Veneto, e Pippo Castiglione, direttore di Notizie Cgil di Treviso. Giovedì 5 agosto, alle 21, concerto d’organo di Roberto Padoin, in collaborazione con “Asolo Musica”. Sabato 7 agosto, alle 21, Lucciolata, passeggiata notturna a lume di fiaccole e candele PELLEGRINAGGI al 23 al 26 settembre pellegriD naggio a Medjugorie su iniziativa delle parrocchie di Villanova di Prata, Ghirano e Brugnera. Prenotazioni: Rino telefono 337344031. in onore di papa Luciani, organizzata dalla Pro loco. Martedì 10 agosto, alle 21, concerto del coro Val Biois e del coro femminile Col di Lana di Livinallongo. Lunedì 23 agosto, sempre alle 21, secondo appuntamento con “Un libro con papa Luciani”: protagonista della serata Regina Kummer che presenterà la nuova edizione del suo fortunato volume “Albino Luciani: papa Giovanni Paolo I. Una vita per la Chiesa”. Interverrà all’organo Callido il maestro Renzo Bortolot. Mercoledì 25 agosto alle 21 concerto di musica medievale del gruppo Lux Vivens dal titolo “Meditazione sulle musiche di Santa Hildegard von Bingen”. Per finire, giovedì 26 agosto alle 16 ci sarà la messa celebrata dal vescovo di Bolzano-Bressanone Karl Golser. Tutte le manifestazioni avranno luogo nella chiesa della pieve di Canale d’Agordo. Chiesa 25 luglio 2010 L’arte della preghiera Domenica 25 luglio - XVII del tempo ordinario - anno C Gen 18, 20-32; Sal 137; Col 2, 12-14; Lc 11, 1-13 Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto Prima settimana del Salterio I l minimo comune multiplo della liturgia di oggi può essere la preghiera. Abramo impegna tutto se stesso a favore di Sodoma, proverbiale sede di peccato. Nel suo coraggioso mercanteggiare con Dio, tratta a favore degli uomini. E Dio accetta liberamente di “perdere”. Da Abramo possiamo apprendere l’arte del chiedere, con quella finezza tutta orientale che lascia all’altro il compito di abbassare il prezzo; come quando si va in Terra Santa e si ribatte sul costo, fino ad ottenere sconti incredibili. Chiedere è un’arte: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere”. Un’arte da imparare: con insistenza e gradualità, senza presunzione o delusione. Un insegnamento importante, che Abramo lascia intuire, è che esiste pure “un’altra realtà”. Ognuno potrebbe diventare accusatore, presentando un conto puntiglioso di colpe documentate, e pretendere un castigo. Abramo, invece, propone un rapporto di segno opposto, sul versante del bene, della speranza. Anche se modesta, esiste una realtà positiva, che può far notizia! Se tutti oggi imparassimo questa lezione! La città è salva finché c’è qualcuno che non si piega all’evidenza delle cose che “vanno male”. La città è salva, soprattutto, perché c’è un uomo di fede, come Abramo, che non denuncia solo il male, ma annuncia la possibilità del bene! Anche il Vangelo tratta il tema della preghiera. San Giovanni Crisostomo: “L’uomo che prega ha le mani sul timone della storia”. Girolamo Savonarola: “La preghiera ha per padre il silenzio e per madre la solitudine”. In particolare, il Padre nostro è la “sintesi di tutto il Vangelo” (Tertulliano). L’infelice figlia di Carlo Marx esclamava: “Che bella preghiera! Se non fossi atea, suppongo che la farei mia in ogni occasione”. Gesù per primo ci dà esempio di L’ascolto l Decalogo comincia così: IProverbi “Ascolta, Israele”. Nel libro dei troviamo scritto: “Figlio mio, fa attenzione alle mie parole”. La regola di san Benedetto ha questo esordio: “Ascolta, figlio”. L’ascolto è davvero importante se le pagine della Bibbia e i santi ci invitano ad esercitarlo! È difficile però metterlo in pratica! Ascoltare con tutti i sensi; non solo il mondo esteriore ma anche il nostro mondo interiore – pensieri, sensazioni, sentimenti – non viene spontaneo, è un atteggiamento che si apprende. Spesso, senza accorgermi, mi capita non di ascoltare ma di interpretare, di filtrare, di cancellare, di confondere i dati di realtà. A volte mi succede di ascoltare senza sentire perché, mentre l’altro parla, mi preoccupo di cosa io dirò poi, o cerco di cogliere ciò che, a mio giudizio, è giusto o sbagliato nelle frasi che sta dicendo, afferrando così solo frammenti di dialogo e formandomi un’idea lontana dal reale. Del “non ascoltarci gli uni gli altri” ne facciamo tutti esperienza. Succede anche negli incontri in parrocchia, nei consigli pastora- li dove siamo invitati a prendere la parola. Tante volte torniamo a casa con le idee, le opinioni, le supposizioni con cui eravamo partiti, senza esserci lasciati scalfire, arricchire e/o modellare dagli interventi degli altri. Solo la persona umile, che suppone di non sapere, o di non sapere abbastanza, è capace di ascolto, perché è convinta di aver sempre qualcosa da imparare dagli altri. La nostra incapacità di ascolto emerge anche quando ci raccogliamo in preghiera che, spesso, si perde perché rimane un tentativo di dire parole che partono da noi senza essere precedute dall’ascolto. Se noi partissimo dall’ascolto orante della parola di Dio, la risposta alla Sua provocazione, sarebbe vera, autentica, semplificata, e non occorrerebbe inventare formule per preghiera. Si ritira in luoghi solitari. Trascorre notti intere comunicando con Dio. Per la preghiera si sottrae alle folle che lo cercano. In una società senza padri, dobbiamo riscoprire la dimensione affettuosa dell’aramaico “Abbà”, presente nella passione di Marco. Gesù prega Dio con la tenerezza di un fanciullo che parla con suo papà. Quanta poesia in quel pane: “dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano!”. Nel pane è espressa la difficoltà quotidiana del vivere. Il pane è il simbolo di un alimento essenziale per vivere. Lutero, nel suo “Piccolo Catechismo” dice che il pane “significa tutto ciò che riguarda la necessità e il sostentamento della nostra vita, come il cibo, la bevanda, il vestito, le calzature, la casa, il cortile, i campi, il bestiame, il denaro, le ricchezze, una buona moglie, dei bambini educati, servi a posto, magistrati probi e fidati, un buon governo, bel tempo, pace, salute, modestia, onore, amici buoni, vicini fidati ed altre cose del genere”. In una società di diete e cure dimagranti, con cibi prelibati per cani e gatti, è difficile sperimentare tutta la poesia e la drammaticità del “nostro pane quotidiano”. Ma il cristiano avverte nel pane qualcosa di ancora più santo e misterioso, che lo spinge a prendere coscienza del prezzo pagato da Gesù per farsi pane all’uomo, e lo chiama alla solidarietà, a farsi pane spezzato per i fratelli. Don Pietro Bortolini dire ciò che non proviamo e non pensiamo veramente. Ho letto, non ricordo dove, che non dobbiamo lamentarci perché il Signore non ascolta le nostre domande, ma rimproverarci per non essere noi in ascolto delle sue risposte! L’ascolto, tra l’altro, non si esaurisce nell’atto stesso in cui stiamo ascoltando, ma ci lavora interiormente, si prolunga nella memoria che richiama, rumina, coordina, intuisce, comprende, ci apre il cuore all’accoglienza. A Nazaret Maria ascolta l’Angelo e accoglie la chiamata di Dio; a Cana ascolta e capisce il disagio degli sposi e va da Gesù per dirgli di fare qualcosa. Maria ascolta ed accoglie le parole e la vita della gente, oltre che le parole e la vita di Dio, perché il vero ascolto è quello che sa stare in sintonia con l’altro e che sa capire profondamente che cosa l’altro ha da dirmi con le sue parole e con le sue azioni. Sono riconoscente alla liturgia che ci mette sulla bocca un’orazione che comincia così: “O Padre, che in Maria ci hai dato il modello di chi accoglie la tua parola e la mette in pratica, apri il nostro cuore alla beatitudine dell’ascolto”. Questa mattina, sfogliando prima della messa il libretto “Canta con noi la tua fede”, mi sono imbattuta in questi ritornelli di Salmi responsoriali: “Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce! Fammi attento, Signore, alla tua Parola! Parlami, Signore, e io ti ascolterò”, e ho pensato di trasformarli in “mantra”, in “giaculatorie”, nei giorni a venire. Rita Tonel 13 Domenica 25 luglio: celebra la messa a Rolle (ore 9) e nella chiesa di Sant’Anna a San Polo di Piave (ore 11). Da lunedì 26 luglio a martedì 10 agosto: in Brasile visita sacerdoti, religiosi e laici diocesani fidei donum. NOMINE l vescovo Corrado ha disposto le seguenti nomine: I- don Piergiorgio Trevisan, Arciprete-Parroco di Campo di Pietra, è nominato anche Parroco di Arzeri; - don Silvano Pradal, già Parroco “in solidum” di Arzeri e Campo di Pietra, è nominato Assistente religioso dell’Ospedale civile di Oderzo; - don Alessio Magoga, è nominato Assistente ecclesiastico dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani - zona di Vittorio Veneto), mantenendo gli altri incarichi; - don Michele Favret, è nominato Consulente ecclesiastico del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa - sezione di Vittorio Veneto), mantenendo gli altri incarichi. BREVI DIOCESI Adorazione al Piccolo Rifugio Ogni mercoledì dalle 20 nella cappella interna del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto un gruppo di fedeli si ritrova per l’adorazione eucaristica e il rosario meditato. La proposta è aperta a tutti e si lega particolarmente al carisma eucaristico del Piccolo Rifugio la cui fondatrice, Lucia Schiavinato, passava notti intere a vegliare e pregare davanti all’Eucaristia. Ferie Libreria del Seminario La Libreria del Seminario resterà chiusa per ferie dal 2 al 22 agosto. Ferie uffici di Curia Gli uffici della Curia vescovile rimarranno chiusi al pubblico per il periodo estivo dal 5 al 24 agosto. Centro di studi biblici: week-end in Carnia con don Favret Un week-end da trascorrere tra i monti della Carnia, leggendo e interrogando testi biblici che in modi diversi presentano il vivere da “straniero”. È questa l’iniziativa che il Centro di studi biblici di Sacile propone per i giorni 1, 2 e 3 ottobre prossimi. Sarà il biblista don Michele Favret a tenere al mattino le relazioni; più precisamente saranno presentati il libro di Rut, l’episodio della donna siro-fenicia e la 1ª lettera di Pietro dove sono i cristiani a vivere come stranieri. I pomeriggi saranno invece dedicati alla visita di alcune località interessanti del territorio intorno ad Arta Terme. Oltre alla pieve di San Pietro, la più antica chiesa della Carnia e importante centro della diffusione del cristianesimo, sarà visitato Zuglio Carnico, vicus, municipium e poi colonia romana, ma anche, tra il V e l’VIII secolo, sede episcopale e diocesi suffraganea di Aquileia. Non mancherà la visita alla mostra “Angeli - volti dell’invisibile” di Illegio, giusto prima che si chiuda l’edizione 2010. La partecipazione è possibile fino a 30 persone. Il soggiorno è presso la casa per ferie “Paola di Rosa” di Arta Terme. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Centro di studi biblici (dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 18) telefono 043471158, fax 0434-780702, e-mail [email protected]. BREVI TRIVENETO Asolo: esercizi con mons. Bregantini Dalla sera di lunedì 16 agosto al mattino di sabato 21 agosto monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso, guida un corso di esercizi spirituali per sacerdoti e diaconi al centro di spiritualità Santa Dorotea di Asolo. Tema: la lettera di Paolo agli Ebrei. Quota di iscrizione: 30 euro. Soggiorno intero corso: 260 euro. Informazioni e prenotazioni: 0423-952001. 25 luglio 2010 GREST IN BREVE GREST IN BREVE GREST IN BREVE MOSNIGO: recital su don Gnocchi Venerdì 30 luglio, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Mosnigo, i ragazzi del Grest presentano il recital “L’eroica figura del cappellano militare degli alpini, fondatore dei ‘mutilatini”: beato don Carlo Gnocchi”. SOLIGO: gran finale! PIÙ DI 500 PERSONE COINVOLTE TRA RAGAZZI E ANIMATORI Anche gli anziani e i disabili protagonisti del Grest di Motta “S ignore, liberami dall’egoismo”. È questa la preghiera che quasi ogni mattina, dai locali del patronato Don Bosco di Motta di Livenza, sale a Dio. Lo scorso 4 luglio infatti, con la messa presieduta da monsignor Rino, sono iniziati ufficialmente i lavori del Grest 2010 nella città della Madonna dei Miracoli. Grandi numeri anche quest’anno dal momento che, nelle tre settimane di attività, il patronato accoglierà nei suoi ambienti più di 500 persone tra ragazzi, animatori, aiuto-animatori, mamme e collaboratrici. Uno degli animatori ci ha inviato il bel racconto che proponiamo di seguito. È lunedì mattina, manca qualche minuto a un quarto alle otto, sei in piazza, seduto a un tavolino che bevi uno squisito cappuccino. Sei lì tranquillo pensando ai tuoi affari, quando un leggero fruscio attira la tua attenzione, allora ti volti e tre ragazzini in bicicletta sfrecciano a qualche metro da te: portano tutti un cappellino colorato, ma la cosa strana è che uno di loro tie- Laboratorio con i disabili del Ceod ne sul cestino una busta con dentro un arcobaleno di tappi in plastica. Non sai perché ma paghi in fretta e fai per seguirli, sennonché alla prima curva li perdi. Stai già per dirti: “Che sciocchezza pensare di seguire tre bambini in bicicletta con una busta di tappi” quando, con la coda dell’occhio, vedi altri due ragazzi con gli stessi cappelli e ciascuno con il suo sacco di tappi in plastica, questi però sono a piedi. Senza ALL’IMMACOLATA DI LOURDES La prima estate con don Pierluigi a bella avventura del Grest è L partita e procede carica di entusiasmo anche con don Pierluigi Cesca, nuovo parroco della comunità Immacolata di Lourdes di Conegliano. Sostenuti da alcuni adulti responsabili, diversi giovani animatori, impegnati e con tanta voglia di fare, ce la mettono tutta e si sgolano per guidare i numerosi e irrequieti grestini nei diversi momenti programmati: giochi, recitazione, giornalismo, scenografia, manualità artistico-educative e canto come esperienze di socializzazione. Ma poi anche partite di calcio e pallavolo tra genitori e animatori, prima di far festa con i dolci delle mamme. «Il Grest, infatti – mi dicono Stefania e Valeria –, è basato sulla conviven- Don Pierluigi Cesca in un momento del Grest farti vedere, li segui, tempo due minuti ed eccoti in un parcheggio. Arrivato qui i bambini non sono più due o tre, ma decine. Vedi anche uno scuolabus giallo. Strano – pensi –. È già un mese che la scuola è terminata. Dall’autobus stanno scendendo una trentina di ragazzi, alcuni sono animatori, lo capisci dalla maglietta gialla che li contraddistingue. Sei un po’ spaesato. Allo stesso tempo però, incuriosiza di ragazzi e ragazze di diverse età, estrazione sociale e nazionalità, che con noi animatori insieme giocano, imparano, lavorano e si divertono». «Certamente – aggiungono Elena e Chiara – anche con una particolare attenzione alla dimensione religiosa, scopo principale della parrocchia». «La strategia di base – dicono Angelo, Luca e Matteo – sta nel coinvolgimento, a tutti i livelli, dei ragazzi che si devono sentire protagonisti di una storia che loro stessi costruiscono giorno per giorno, con la collaborazione di animatori e adulti». Marco B., uno dei tanti che dedicano il loro tempo libero ai ragazzini, pensa che i genitori apprezzino l’operato degli animatori. Soprattutto perché riescono a tenerli al sicuro per un pomeriggio intero: «Per me – dichiara Francesco – il Grest è un’occasione di volontariato. È poter fare qualcosa di utile per i più piccoli. Dare un piccolo aiuto a socializzare. Anche a sviluppare le doti positive e a correggere le negative. Ma sempre in modo che ognuno si senta protagonista del proprio miglioramento». Di tutto il lavoro degli animatori del Grest, Andrea – il più alto di tutti – ritiene che qualcosa resti nei grestini: «Anche la voglia Sabato 24 luglio, alle 20.30 nel centro parrocchiale di Soligo, serata finale del Grest 2010 con i genitori. Lunedì 26 luglio, sempre alle 20.30 in centro parrocchiale, gli animatori ripropongono la recita della storia per intero. to, ti fai coraggio e anche tu varchi i cancelli e ti sembra quasi di venir proiettato in un mondo di favole pieno di colori e di canzoni. Ti scuoti, sei alla ricerca di qualcuno che ti spieghi che cosa sta accadendo. Troppo tardi, una voce all’altoparlante ha richiamato i ragazzi in teatro. Entri anche tu, una preghiera ti colpisce, inizia così: “Signore, liberami dall’egoismo”. All’inizio la recitano solo i gialli poi si aggiungono i rossi e i blu, infine i verdi, come incenso le parole salgono a Dio e impregnano ogni angolo del patronato. Poi un imprevisto, sale sul palco Babbo Natale, che dice di trovarsi lì per una strana lettera ricevuta mentre era in vacanza alle Hawaii con la Befana, è la lettera di una ragazzina che chiede urgentemente di poter avere dei tappi in plastica. Le cose sono sempre più confuse. Ecco però un animatore prendere il microfono, l’arcano mistero dei tappi è finalmente risolto: quest’anno al Grest si raccolgono i tappi in plastica per aiutare i malati di tumore del Cro di Aviano e quelli di sclerosi multipla. La cosa si fa sempre più interessante: i punti delle squadre sono assegnati anche sulla base di quanti tappi portano ogni giorno. Un pensiero ti sfiora: “Bello! Attraverso il gioco questi ragazzi aiutano chi è meno fortunato di loro”. Non c’è tempo di GRAZIE A nche attraverso L’Azione il parroco don Pierluigi Cesca desidera ringraziare le insegnanti, i responsabili e gli animatori: Giulio, Jessica, Elisabetta, Alessandro B., Marco, Matteo B., Andrea, Stefania, Lisa, Luca, Matteo D., Valeria, Fabio, Angela, Serena, Stefano, Irene, Andrea M., Daniele, Alessia, Matteo M., Vanessa, Angelo, Giovanni, Francesco, Nicole, Alessandro S., Matteo S., Elena, Chiara, Roberta, Edoardo. di ripetere l’esperienza l’anno prossimo». Marco e Gianfranco, i responsabili, ammettono che «non è sempre facile creare l’ambiente, le presenze educative e il clima adatto perché ciascuno possa sperimentare la gioia dello stare assieme in modo allegro, ricco e costruttivo. Soprattutto nel rispetto reciproco». Il Grest però tende a questo: educare a un buon comportamento, attraverso l’armonia delle diverse proposte educative di gioco, lavoro, canto, preghiera. Ma con l’impegno di tutti, per imparare a volare alto… come i palloncini lanciati l’altra sera. Innocente Soligon fermarsi: i ragazzi sono già stati assegnati ai vari laboratori. Vuoi fare un veloce sopralluogo. Apri la prima porta: davanti a te tanti piccoli oggettini in creta, ma la cosa strana è che gli artigiani-insegnanti sono disabili (sono i ragazzi del Ceod di Motta). Esci, prendi allora la prima porta a sinistra, l’insegna recita “Fiori lunari”: anche qui qualcosa non torna, a reggere il laboratorio ci sono solo degli allegri vecchietti (sono alcuni degli anziani della casa di riposo di Motta). Sbalordito e un po’ frastornato ti siedi un momento. Una voce, il cui sguardo non aveva mai smesso di seguirti da quando avevi oltrepassato il cancello, ti interroga: “Chi è lei?”. Non vuoi rispondere, piuttosto ti preme chiedere: “Che cos’è tutto questo?”, la risposta arriva quanto mai naturale: “Semplicemente, un Grest”. Poi, senza neanche sapere perché, rivolgi ancora una domanda: “Perché uno scuolabus?”. La risposta non si fa attendere: “Ah sì... È ormai il secondo anno che Motta e Lorenzaga fanno il Grest insieme, da sole avrebbero fatto fatica ad andare avanti”. Quasi spontaneo a questo punto fiorisce nella tua mente un pensiero che è insieme una preghiera: “E io, che cosa faccio per gli altri? Signore, liberami dall’egoismo”. Pietro Bisceglie PIEVE DI SOLIGO “I l bene bisogna farlo bene”. È questo lo slogan, stampato anche sulle magliette, che ha accompagnato i 48 animatori del Grest di Pieve nei quindici giorni di attività e nei sette mesi di preparazione alla loro missione educativa. Come ormai tradizione, il Grest si è svolto nella seconda quindicina di giugno, per lasciare poi spazio ai numerosi campiscuola a Pecol di Zoldo. 206 i ragazzi che hanno accolto l’invito della parrocchia a prendere parte al viaggio delle quattro sorelle Medison alla ricerca della verità sulle loro origini e sul loro destino. La grande macchina del Grest pievigina è stata “manovrata” da un’équipe di 9 persone con la direzione dei cappellani. 46 i “maestri d’arte” che hanno guidato i laboratori e 30 giovanissimi di prima superiore hanno fatto da cerniera tra animatori e animati. 15 EGIDIO CAMPARDO ESPONE A CAPPELLA MAGGIORE rcaismi classici e geometrie moderne si A rincorrono e si confondono nella celebrazione di forme scabre ed essenziali, eleva- FRAMMENTI D’ARTE IN VALBELLUNA uovo appuntamento con la rassegna “Frammenti d’arte in N Valbelluna”, promossa dal Comune di Mel in collaborazione con l’associazione culturale “La Fenice” di Feltre. Domenica 25 luglio, dalle 15 alle 18.30, si segue l’itinerario delle opere sacre del pittore zumellese Luigi Cima (1860-1945), nel 150º anniversario dalla nascita: parrocchiale di Villa di Villa, arcipretale di Mel, municipio di Mel, chiesa di S. Pietro a Tiago e chiesa di S. Donnino a Carve. te nella robustezza del marmo di Carrara. Siamo di fronte all’arte del maestro sanfiorese Egidio Campardo, scultore legato alla materia grave e solenne ma teso verso composizioni di espressione astratta e simbolica. Campardo espone una pregevole rappresentanza delle sue più recenti esecuzioni a Cappella Maggiore, a cura di Duilio Dal Fabbro, nella sala A dello spazio espositivo comunale. L’ARTE CONTEMPORANEA A TREVISO Festival “Liquida” A l museo civico di Santa Caterina di Treviso è inaugurata la prima tappa di “Liquida”, nuovo festival dedicato all’arte contemporanea promosso dalla Provincia di Treviso e curato da Carlo Sala. Alcune importanti location alternano il lavoro di autori odierni che interpreteranno le suggestioni storiche e sociali del luogo. “Metamorfismi. Identità e alterità” si declina sotto vari aspetti, creando una interazione tra passato e presente. Le varie tappe toccheranno alcuni dei più suggestivi luoghi espositivi e di cultura del territorio provinciale: dal museo di Santa Caterina di Treviso al museo casa Giorgione di Castelfranco Veneto, dalla Fondazione La Fornace di Asolo al museo casa Cima di Conegliano, ma anche palazzo Foscolo di Oderzo e il Centro d’arte Brolo di Mogliano. Il primo appuntamento espositivo è presso il museo di Santa Caterina, dove va di scena u- Al Museo di Santa Caterina fino all’8 agosto si può visitare la prima tappa della nuova rassegna promossa dalla Provincia prossimamente a Conegliano e Oderzo na mostra collettiva di autori contemporanei che anticipa il percorso espositivo che si snoderà in autunno. I chiostri e la sala refettorio sono teatro di interventi in forte dialogo con il contesto storico. Autori che evocano un punto di vista fortemente interiore, prologo delle analisi sul tema dell’identità. Un percorso che analizza in modo plurale alcuni linguaggi della contemporaneità, dalla pittura all’installazione, dalla performance alla sound art. La mostra parte dal chiostro grande del museo con l’intervento di Lisa Castellani, “Tirnan-Og”, una installazione che parla di istanze personali tra- mite un gioco di leggerezza. Il percorso si snoda poi nel chiostro piccolo del museo, dove sono esposte le opere di Romano Abate, Mario Tomè e del gruppo Plumes dans la tête. Di particolare impatto emotivo il lavoro di Abate, in cui tronchi di legno rievocano il ritrovamento del corpo inerme di Pier Paolo Pasolini. Nella suggestiva sala refettorio, in mezzo a frammenti di affreschi antichi, si insinua un corpus di opere pittoriche, dei giovani autori Nebojša De- Cifra stilistica dell’artista, influenzato da un gusto prettamente metafisico, è l’abile gioco di spinte e controspinte tra i volumi, non sempre modellati nel figurativo, ma volutamente aspri ed erosi nell’icastica plasticità del marmo. Modelli che spaziano dall’incanto della forma apollinea ed augustea de “Il volto” o “La maternità” alla ponderatezza pensosa di “Chimera” e “Entità”. Orari (fino al 1º agosto): giovedì-sabato 16-20, domenica 10-12, 15-20. Elena Pilato spotovic e Giuseppe Gonella, ma anche autori affermati come Mirella Brugnerotto e Ampelio Zappalorto. Infine due installazioni dal forte senso evocativo. La prima di Dania Zanotto, figurante dei burka islamici in una riflessione tra Oriente e Occidente. Silvia Vendramel crea, invece, una installazione fatta di elementi che sono parte di una ipotetica orchestra. Una oggettualità lieve dal sapore antropomorfo, carica di emozionalità, un modo di presentare delle istanze percettive che dietro a delle sembianze apparenti, cela dei valori simbolici insiti. La mostra, che rimane aperta fino all’8 agosto (orari: da martedì a domenica 9-12.30 e 14.30-18) è uno spaccato sui plurali linguaggi della ricerca visuale contemporanea. “Illuminating child” dell’artista Despotovic TEATRO: DAL CABARET DI ROVERBASSO A VITTORIO VENETO roseguono gli spettacoli P teatrali sul territorio diocesano. Ecco il programma della settimana. ROVERBASSO Venerdì 23 luglio, alle 21 in cortivo Mazzorin, serata di cabaret con il Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè. Ingresso libero. TEMPIO Venerdì 23 luglio, alle 21.15 in piazza Cavalieri del Tempio, la compagnia La Goldoniana porta in scena “I rusteghi” (nella foto) di Carlo Goldoni. Ingresso: 6 euro, ridotto 3. CONEGLIANO Sabato 24 luglio, alle 21 al parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), la compagnia Teatro del giardino porta in scena “L’agnellino e il lupo”, spettacolo di burattini e marionette. Ingresso libero. FREGONA Sabato 24 luglio, alle 21 a San Giusto in località Fratte (in caso di maltempo al centro sociale di Fregona), la compagnia Teatri Soffiati di Trento porta in scena “Moon Amour. L’ombra del cuore”. Ingresso libero. GRASSAGA Sabato 24 luglio, alle 21.15, la compagnia La Moscheta porta in scena “Nessuno è perfetto”. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Domenica 25 luglio, alle 21 all’ex Gil, la compagnia Gli Stravaganti porta in scena “Ballata un po’ dolce un po’ amara”. Ingresso libero. CAMPOMOLINO Chiude domenica 25, a villa Altan, la mostra dello scultore Alberto Pasqual. Orario: venerdì-sabato 21-23, domenica 17-23. CONEGLIANO Fino al 31 luglio, allo spazio Garage Eventi, è aperta la mostra “Geografie umane” di Liuba Giro curata da Mara Campaner. Orario: giovedì-martedì 9.30-12.30 e 15.3019.30. TREVISO Fino al 31 luglio, allo Spazio Paraggi, è aperta la mostra di Giovanna Torresin “Pasto nudo”. Orario: mercoledì-venerdì 10-12.30 e 1619.30, sabato 16-19.30. TREVISO Fino all’8 agosto, al museo di Santa Caterina, è aperta la mostra “Liquida-Festival d’arte contemporanea” curata da Carlo Sala. Orario: martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. Ingresso (con biglietto del museo): intero 3 euro, ridotti 2 e 1. Si parte Il Lago Film Fest apre i battenti presso la riva del lago di Lago di Revine venerdì 23 luglio a partire dalle 21. Oltre a questo incantevole scenario, cinque sono i luoghi previsti della rassegna: il vicolo Arco, il cortile Carlettin, il cortile Sasso, il lido e il salone della comunità per le proiezioni pomeridiane dalle 15.30. Il vicolo Arco si illuminerà delle proiezioni speciali delle pellicole più particolari e di incontri unici, come quello di domenica 25 alle 21 con Marco Melanco all’interno della sezione Premio Rodolfo Sonego. Il cortile Carlettin è dedicato, invece, alle proiezioni Unicef, incentrate sul mondo dei ragazzi, attraverso i contributi di altre manifestazioni nazionali come il Lucania Film Festival e il Milano Film Festival, previsti rispettivamente sabato 24 e venerdì 30 sempre alle 21. Come ogni anno poi il cortile Sasso parla di musica, attraverso i concerti dei “Dogs in a flat” venerdì 23, “Papiers Collés” sabato 24, “Comaneci” lunedì 26 e varie performance musicali nelle altre serate. Senza dimenticare le dirette di ViViRadio ascoltabili via web, con interviste, retroscena e discussioni sulle giornate della rassegna. Adibito a proiezioni continue è, invece, il lido, dove si susseguono i corti di tutte le sezioni del Festival. L’accredito giornaliero costa 5 euro, l’abbonamento 15, ingresso gratuito sotto i 14 anni e over 65. Silvia Albrizio na Fadelli, Nicola Fioretti, Francesca Lorenzon, Dafne Madinelli, Marco Moras, Alessandra Perin, Elisa Sisto e Loris Tomasella. Orario: lunedìsabato 14.30-18.30. MOSTRE PORDENONE Chiude sabato 24 luglio alla galleria Sagittaria la mostra “Giulio Belluz. Il mestiere dell’arte. Disegni, dipinti, sculture dagli anni ’60”. Orario: venerdì-sabato 16-19. LAGO FILM ODERZO Fino al 21 agosto, al ristorante Gellius, è aperta la mostra personale del fotografo Flavio Favero curata da Carlo Sala. Orario: martedìdomenica 10.30-21.30. PIAVON Fino al 22 agosto, a Ca’ Lozzio Incontri, è aperta la mostra di Nadia Blarasin. Orario: mercoledì-domenica 15-24. BOCCAFOSSA Fino al 5 settembre, al Museo del paesaggio, è aperta la mostra “Memorie di paesaggio. Il Veneto felice nei suoi pittori del Novecento”. Orario: venerdì-sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19, martedì, mercoledì e giovedì solo su prenotazione (telefono 0421-324440). PORDENONE Fino al 30 settembre, presso la sede della Banca Friuladria a palazzo Cossetti, è aperta la mostra “Cesare Laurenti (1854-1936). Dal vero al liberty: l’alchimia della pittura”. Orario: lunedì-venerdì 8.30-13.30 e 14.30-17.30, giovedì di luglio e agosto 20.30-23 con visite guidate. SACILE Fino al 2 ottobre, al Centro Giovani Zanca, è aperta la mostra collettiva dei giovani artisti sacilesi Alessandro Carlot, Alessia Epiro, An- ILLEGIO Fino al 3 ottobre, alla Casa delle esposizioni, è aperta la mostra “Angeli. Volti dell’invisibile” con opere di Botticelli, Veronese, Bernini, Rubens e Tiepolo tra gli altri. Orario: intero 8 euro, ridotto 5. TRENTO Fino al 7 novembre, al Castello del Buonconsiglio, è aperta la mostra “L’avventura del vetro. Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani”. Orari: 10-18. ALTRI APPUNTAMENTI COL SAN MARTINO Venerdì 23 luglio, alle 21 nella chiesa di San Vigilio, concerto dei Muliers Aulosque su musiche di Vivaldi, Citterio e Bazzini. Ingresso libero. CODOGNÈ Sabato 24 luglio, alle 21 al parco della Mutera, concerto del coro “Città di Conegliano”. Ingresso libero. CONEGLIANO Domenica 25 luglio, alle 21 al parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), concerto del “7th note gospel lab”. Ingresso libero. 25 luglio 2010 ANAWATI IL MIO DIALOGO CON L’ISLAM l volume presenta la prima Identale traduzione in lingua occidi un’intervista che il GIUSEPPE CIGANA Autobiografia ostretto all’inattività, il setC tantenne imprenditore pujese Giuseppe Cigana ha preso carta e penna e si è messo a scrivere l’autobiografia. Ne è uscito il racconto di un’esi- stenza inspiegabilmente contraddistinta da un numero ricorrente: il 7, come le volte che l’autore è andato vicino alla morte. Cigana è conosciuto anche dai lettori de L’Azione per avere dato vita, nel 2009, al primo raduno internazionale dei Cigana, ovvero i discendenti di quel Giovanni Cigana cui apparve la Vergine a Motta di Livenza il 9 marzo 1510. In quella prima occasione parteciparono Cigana da tutto il Nord Italia, l’Australia, il Canada, la Francia, il Sudafrica e la Svizzera. GIUSEPPE CIGANA, Autobiografia di un... “poco di buono”, 2010, Supernova, 70 pagine, 7 euro. LI HA RACCOLTI CAMILLO DE BIASI NEL LIBRO “CORI DI-VINI” padre domenicano Georges Anawati, tra i maggiori esperti di filosofia e storia della scienza islamica del secolo scorso (in particolare la farmacia), concesse a due professori egiziani poco prima di morire nel gennaio 1994. In uno stile colloquiale e scorrevole l’autore ripercorre le tappe del suo cammino umano e spirituale, dalla decisione di entrare nell’ordine domenicano, all’impegno scientifico e per il dialogo interreligioso. Sollecitato dalle domande dei suoi intervistatori, Anawati delinea i principali tratti della filosofia arabo-islamica e ripercorre cinquant’anni di vita culturale in Egitto. GEORGES ANAWATI, L’ultimo dialogo. La mia vita incontro all’Islam, Marcianum Press, 2010, 128 pagine, 11 euro. NEL 60º DI ORDINAZIONE DI MONSIGNOR MAZZAROTTO Settanta canti ispirati al vino Quasidiario di don Pietro “U n percorso dal Medioevo ai nostri giorni di canti sul vino della tradizione popolare e colta a una e più voci”. È il sottotitolo del libro “Cori di-vini” curato da Camillo De Biasi ed edito da Armellin Musica. Aggiunge l’autore nell’introduzione: “Cori”, cioè canti da eseguire in coro a una o più voci. “Divini”, cioè sul vino, bevanda legata alla divinità. De Biasi – già docente di Esercitazioni corali, Etnomusicologia e Paleografia al conservatorio B. Marcello di Venezia – ha fatto davvero un bel lavoro. Ha raccolto 70 canti sul vino, noti soprattutto nel Veneto e nel Friuli e adatti ad essere eseguiti dai cori dilettanti nelle diverse formazioni (maschile, femminile e mista). Nella prima parte del volume vi sono i testi dei canti (con note sugli autori), nella seconda gli spartiti, in appendice un elenco di canzoni sul tema di autori contemporanei. Allegato al libro c’è un cd che propone una selezione di canti “di-vini” interpretati dai Cantori di Sottoselva diretti dal- lo stesso maestro De Biasi. I canti sono stati divisi dall’autore in tre gruppi: quelli di tradizione popolare a 1 voce (“canti festosi che possono essere intonati a una voce quando ci troviamo insieme di fronte a dei calici di vini” sottolinea l’autore), quelli polifonici dal Medioevo a F. Schubert e quelli a più voci di autori contemporanei (Efrem Casagrande, Sante Zanon, Paolo Bon...). La cucina veneziana Il sentiero degli dei L’ esperto autore di Motta di Livenza compie una meticolosa indagine storica sulla cucina della laguna veneta dopo l’arrivo dei Paleoveneti, avvenuto attorno al 1000 a.C., per proseguire poi con una serie di informazioni fino alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797. La seconda parte è dedicata alle principali spezie importate da Venezia nei suoi secoli d’oro e una serie di antichi ricettari. Infine si passa ad un ricettario tradizionale veneziano e alla ricca bibliografia. GIAMPIERO RORATO, Origine e storia della cucina veneziana, Dario De Bastiani, 2010, 208 pagine, 5,90 euro. C on la Tav da Bolgona a Firenze a 120 km all’ora in 37 minuti, con Wu Ming 2 a piedi da piazza Maggiore a piazza della Signoria a 5 km all’ora in cinque giorni. Sulla scia di “Guerra agli umani” (Einaudi, 2004), Wu Ming 2 scrive un libro dai toni forti scoprendo con lentezza un Appennino che, seppur invaso da tanto cemento, ospita ancora cinghiali, faggi e molte storie da raccontare. Questo volume, ibrido tra guida, racconto di viaggio, inchiesta e invenzione di narrativa è il risultato dell’ultima avventura sulla “via degli dei” tra Bologna e Firenze, antica via di collegamento utilizzata dagli antichi romani. WU MING 2, Il sentiero degli dei, Ediciclo, 2010, 208 pagine, 17,50 euro. Come spiega il sindaco di Conegliano Alberto Maniero nella presentazione “il mondo che [De Biasi] ci restituisce è una parte importante della nostra storia e della nostra identità”. A differenza, però, di altre operazioni piuttosto garibaldine di “recupero della memoria”, cui assistiamo di questi tempi, il lavoro di Camillo De Biasi si segnala per precisione, cura e scientificità. All’inizio del libro vi sono tre paginette molto dense nelle quali l’autore ripercorre la storia del rapporto tra canto, vino e culto divino. Si parte dal culto a Dioniso per passare al popolo ebraico con Noè considerato inventore del vino per arrivare all’alto valore simbolico che il vino assume nel Nuovo Testamento. Allora buona lettura. O meglio, buon concerto. FC CAMILLO DE BIASI, Cori divini, Armellin Musica Padova, 303 pagine, 30 euro. La Via Francigena F edeli all’idea che “una strada non domanda altro che essere percorsa” e che lo strumento privilegiato di conoscenza sia l’esperienza diretta dell’andare, Enrico Brizzi e Marcello Fini partono, nell’estate 2006, per percorrere la Via Francigena tra Canterbury e Roma, 1600 chilometri e 33 città sulle orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che per primo tracciò l’itinerario nel 990 d.C. Al racconto di viaggio è abbinato un ricco inserto fotografico, mappe e un’approfondita guida con tutte le indicazioni per ripetere l’impresa tappa per tappa. ENRICO BRIZZI-MARCELLO FINI, I diari della Via Francigena. In cammino da Canterbury a Roma sulle orme di Sigerico, Ediciclo, 2010, 264 pagine, 18 euro. 60 anni dall’ordinazione saA cerdotale monsignor Mazzarotto ha scritto, uno dopo l’al- tro, i ricordi di una vita intera. Sono ricordi che intrecciano il suo vissuto personale con quello delle persone che ha incontrato. C’è, inoltre, il racconto di una terra, quella della nostra diocesi, vista con gli occhi di un bambino prima, poi di un seminarista, quindi di un prete. Non si contano le persone incontrate nelle comunità di Torre di Mosto, Vidor, Oderzo, Santi Pietro e Paolo a Vittorio Veneto e Sacile, le cui vite si intrecciano con la storia, la storia “grande, quella che si studia a scuola”. E allora ecco i ricordi della guerra, della Resistenza. Interessantissimo poi il primo periodo da sacerdote, cappellano prima e quindi parroco. Anni di passaggio dal periodo pre-conciliare, con la ricerca del modo migliore per mettere in pratica quanto era stato deciso dai padri conciliari, con le fatiche, le conquiste, ma anche gli errori. E poi il terremoto del 1976, i cambiamenti di questa nostra terra e della società che fanno sembrare lontanissimi tempi in cui in Seminario ci si arrivava con mula e carretto. E ancora, il legame strettissimo con la Terra Santa, iniziato 50 anni fa, quando sono partiti i primi seminaristi per Beit Jala. Un legame costruito nel corso degli anni e mantenuto saldo con le innumerevoli iniziative, raccontate in questo volume, che monsignor Mazzarotto ha pensato e costruito nel corso degli anni. E la dimostrazione che il legame resiste e si accresce è data dalla volontà di monsignor Mazzarotto che i soldi ricavati da questo volume siano destinati all’adozione di un seminarista del seminario patriarcale di Gerusalemme. Un ulteriore legame tra la diocesi di Vittorio Veneto e la diocesi di Gesù. PIETRO MAZZAROTTO, Quasidiario di un parroco emerito, Tipse, 2010, 256 pagine. CRONACHE DEL PIAVE, FIUME SACRO l Piave “rapacissimo” di dannunziana memoria, lo s’insegna a scuola, è anche sacro alla patria. I fatti del passato glorioso sono noti. Nel presente, ben meno leggendario, molti ignorano che questa sua virtù patriottica, celebrata da una famosa canzone di E. A. Mario, non gli abbia impedito di essere oggi tra i corsi d’acqua più sfruttati d’Europa, ai limiti della sopravvivenza fluviale, “bevuto” da 121 centrali idroelettriche e da 37 punti di attingimento. Un fiume in via d’estinzione nella sua identità ambientale, vittima di paradossi e cecità eccolo il protagonista dell’ultimo saggio di Alessandro Marzo Magno. Abbandonato il terreno abusato della retorica storica, il giornalista veneziano ripercorre i 120 km del suo corso bistrattato, raccontando luoghi, aneddoti, personaggi con tagliente leggerezza e spessore contenutistico. Lungo venti capitoli, che si leggono con crescente curiosità, scopriamo storie singolari e avvincenti in pagine di forza evocativa. Elena Pilato ALESSANDRO MARZO MAGNO, Piave. Cronache di un fiume sacro, Il Saggiatore, 2010, 256 pagine, 19 euro. I INGUARDABILE FORMAT DI CANALE 5 GLI SPETTACOLI DA VITTORIO VENETO A SUSEGANA “Velone”, quando la terza età si fa grottesca Q ualche mese fa abbiamo affrontato positivamente il ritorno della terza età in televisione, avvenuto con l’idea di riadattare il format “Uomini e donne” con concorrenti ultrasessantenni. Tuttavia, dopo aver osservato con rammarico la deriva di questa inizialmente simpatica trovata, è necessaria una riconsiderazione. Le ultime puntate di tale trasmissione, infatti, davano la sensazione di un ridicolo baraccone, un’inutile esaltazione della giovinezza a scapito del buon gusto che normalmente dovrebbe acquisirsi proprio con l’avanzare dell’età, ma che d’improvviso lì in mezzo pareva mancare, con grande imbarazzo. L’ironia aveva lasciato il posto al grottesco. Più o meno la stessa impressione che si ha guardando “Velone”, il programma itinerante condotto da Enzo Iacchetti, in onda dal lunedì al venerdì su Canale 5. Una trasmissione agghiacciante, dove signore ormai in pensione si esibiscono davanti a parenti emozionati e una folla festante. Se già il format originario “Veline” possiede tutte le caratteristiche per essere bollato come spazzatura, questa versione raggiunge bassezze ancor più avvilenti. È oscuro il motivo che spinge le attempate concorrenti a mostrarsi in tutto il loro declino, agghindate in un look adolescenziale, pronte a sfilare, ballare, cantare e raccontare barzellette sconce sotto gli occhi di milioni di persone. Riscatto sociale tramite il mezzo televisivo? Tardivo desiderio irrefrenabile di esi- bizionismo? Puro masochismo? Lo stesso conduttore sguazza come copione dentro tali debolezze, incalzando le donne con una serie di spudorati sberleffi: sul loro fisico non più fresco, sul modo con cui si presentano, sull’esibizione, con grandi risate sia delle protagoniste evidentemente inconsapevoli, che del pubblico in piazza che invece ammicca, perché sul palco a rendersi ridicoli non ci sono loro, perché c’è la televisione nella loro città, perché Iacchetti è proprio un gran burlone, anche se da ridere c’è ben poco. E pare non notarsi che, in fondo, a prendere in giro è un uomo non tanto più giovane delle concorrenti: ma essendo uomo, appunto, diviene detentore di automatico rispetto, estraneo al meccanismo denigratorio perché con il microfono in mano, come ben ha sottolineato in una sua critica la giornalista Donata Righetti. Uno show indecente. Quasi non si fa caso nemmeno alla presenza della solita donnina (Nina Senicar), che spezza queste tristi scenette con le solite noiosissime mossette, descritte da inquadrature strategiche sul corpo scoperto, intervallate da insulsi dialoghi riempibuchi con lo stesso Iacchetti. Parlare infine della giuria e della premiazione finale è inutile: nel giro di pochi mesi, una volta finita l’estate della ribalta, le cosiddette vincitrici ripiomberanno nell’anonimato, lasciandoci però indignati per aver assistito a uno spaccato di orribile televisione e di squallida Italia. Silvia Albrizio TERMINATI I MONDIALI, LA PROGRAMMAZIONE ESTIVA I palinsesti di Radio Rai on la fine dei Campionati del mondo di calcio sono arrivati i C palinsesti estivi di Radio Rai. Non ci sono state rivoluzioni, sia chiaro: alcuni programmi di attualità sono andati in vacanza, è ar- rivata qualche nuova rubrica, altri programmi sono stati collocati in orari diversi. Su Radio 3 ogni puntata di “Ad alta voce”, l’appuntamento con la lettura di classici della narrativa, è dedicata a un racconto anziché a qualche capitolo di un romanzo (dopo Saki e Pirandello questa settimana c’è Kafka), e va in onda alle 16 da lunedì a venerdì. Sempre la stessa rete dedica “Radio 3 Suite” (tutte le sere con inizio attorno alle 20) alle dirette degli eventi musicali estivi, offrendo una valida alternativa ai programmi televisivi, con il vantaggio che la radio si può ascoltare anche all’aperto. Per tutta l’estate potete ascoltare concerti in diretta dalla Royal Albert Hall di Londra (i Bbc Prom) o il Beyreuther Festspiele, l’Orchestra sinfonica della Scala, ma anche jazz, opere liriche e teatro. Tutto quello, insomma, che la televisione non dà più. Gianfranco Da Re Cinema all’aperto SABATO 24 Radio 3 Rai, 13, Uomini e Profeti. Leggere la Bibbia. Raiuno, 16.10, Overland 12. Nel cuore dell’Africa nera. Retequattro, 21.30, Criminal Intent. “Inferno”. Telefilm. VITTORIO VENETO Venerdì 23 luglio, alle 21.15 al Parco Papadopoli, “Lourdes” (Australia/Francia/Germania, 2009) di Jessica Hausner. Ingresso: 4 euro, ridotto 3. GHIRANO Venerdì 23 luglio, alle 21.30 nel giardino dell’ex latteria sociale, “Il mostro tossico” (Italia, 2009) di Matteo Corazza. Ingresso libero. SUSEGANA Venerdì 23 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà (in caso di maltempo in sala consiliare), “Bianco, rosso e Verdone” (Italia, 1981) di Carlo Verdone. Ingresso libero. DOMENICA 25 Radio 24, 11, Il riposo del guerriero. Conduce Stefano Gallarini. Raitre, 15, Ciclismo. Tour de France: LongiumeauParigi. Canale 5, 20.40, La donna velata. Film giallo Tv. Retequattro, 23.25, I ragazzi di St. Petri. Film drammatico. ANZANO Martedì 27 luglio, alle 21 presso la sede Arci, “Nightmare - Dal profondo della notte” (Usa, 1984) di Wes Craven. Ingresso: 3 euro con rinfresco. LUNEDÌ 26 Radio 2 Rai, 10, Esclusi i presenti. Con Fabio Canino e LaLaura. Raitre, 21.10, Flashpoint. “Legami di sangue”. Telefilm. Retequattro, 23.15, Storia del fascismo. Documentario di Folco Quilici. MARENO DI PIAVE Martedì 27 luglio, alle 21.15 nel giardino del centro culturale (in caso di maltempo sala interna del centro culturale), Cinema sotto le stelle con “Robin Hood”. Ingresso intero 5 euro, ridotto 2. MARTEDÌ 27 Radio 1 Rai, 13.35, Gran Varietà. Con Gianluca Guidi. Telechiara, 20.05, Note d’estate. La stagione all’Arena. Raidue, 21, Atletica leggera. Campionati europei da Barcellona. Retequattro, 23.30, I ragazzi del Reich. Film drammatico. MERCOLEDÌ 28 Radio 2 Rai, 8, Kaktus. Con Elena Di Cioccio e Joe Violanti. Telechiara, 18.20, Fat Albert. Cartoni. Raiuno, 21.20, Il caso Thomas Crawford. Film drammatico. GIOVEDÌ 29 Raidue, 18.45, Atletica leggera. Campionati europei. Radio 3, 21, Suite BBC Prom. Orchestra Sinfonica di Birmingham diretta da Andrew Nelson. La 7, 21.10, Medical Investigation. “Team”. Telefilm. VENERDÌ 30 La 7, 14.05, La grande illusione. Film di Jean Renoir. Telechiara, 20.50, In & Out. Il tuo Grest in onda. Raitre, 21.10, Gli archivi della storia. “Montecassino”. VITTORIO VENETO Martedì 27 luglio, alle 21 al Bianconiglio, “Thrashin-Corsa massacro” (Usa, 1986) di David Winters. CODOGNÈ Martedì 27 luglio, alle 21.15 al parco della Mutera, “Prince of Persia” (Usa, 2010, animazione) di Mike Newell. Ingresso libero. MIANE Martedì 27 luglio, alle 21.15 al campo sportivo parrocchiale, “A crude awakening-The oil crash” (Usa, 2006, documentario) di Basil Gelpke e Ray Mc Cormack. Ingresso libero. VIDOR Martedì 27 luglio, alle 21.15 al centro polifunzionale in località Capitello (in caso di maltempo sabato 31), “Piovono polpette” (Usa, 2009, animazione) di Phil Lord e Chris Miller. Ingresso: 3 euro. ODERZO Martedì 27 e giovedì 29 luglio, alle 21.30 davanti al cinema Cristallo, “Toy Story 3” (Usa, 2010, animazione) di Lee Unkrich. Ingresso: 4 euro. FOLLINA Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 all’ex collegio San Giuseppe, “Acqua bene comune”, corti e interviste sull’acqua. Ingresso libero. SAN GIACOMO DI VEGLIA Mercoledì 28 luglio, alle 21 all’oratorio, “Il concerto” (Francia/Russia/Romania/Belgio, 2009) di Radu Mihaileanu. Ingresso: 2 euro. SAN FIOR DI SOTTO Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 al campo sportivo (in caso di maltempo nella sala polifunzionale del municipio), “Astroboy” (Hong Kong/Giappone/Usa, 2009, animazione). Ingresso libero. SAN POLO DI PIAVE Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 nell’aia dell’ex agenzia Giol, “Up” (Usa, 2009, animazione) di Peter Docter e Bob Peterson. Ingresso libero. SACILE Mercoledì 28 luglio, alle 21.30 nel chiostro di Sant’Antonio Abate (in caso di maltempo al teatro Zancanaro), “Invictus” (Usa, 2009) di Clint Eastwood. Ingresso libero. PIEVE DI SOLIGO Giovedì 29 luglio, alle 21.15 all’isola La Roggia, “Una montagna di balle” (Italia, 2009) di Nicola Angrisano. Ingresso libero. SUSEGANA Venerdì 30 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (Italia, 1974) di Lina Wertmuller. Ingresso libero. 25 luglio 2010 ADDIO AL PROFESSOR ITALO SERAFINI nella mattiSglionai èilspento di martedì 20 luprofessor Italo Serafini, per 26 anni primario di Otorinolaringoiatria all’ospedale di Vittorio Veneto, lasciando nel dolore la moglie Franca e i quattro figli, Chiara, Michele, Paolo e Silvia. Luminare della gola, fu l’ideatore di un intervento che ancora oggi permette a molti ammalati di tumore di evitare la tracheostomia. «Al professor Serafini – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7, Angelo Lino Del Favero – si deve la trasformazione dell’Unità operativa di Orl da piccola realtà di provin- ISTITUZIONI E COOPERATIVE SI DANNO DA FARE Alla ricerca del lavoro I l tessuto sociale ammortizza gli effetti della crisi. Gli amministratori di svariate realtà che operano sul territorio cercano di supplire alla mancanza di impiego, di aiutare chi è in cassa integrazione utilizzando nello stesso tempo le sue possibilità lavorative. A Vittorio Veneto il Comune ha investito tutto il Fondo di solidarietà comunale in due programmi di sei mesi ciascuno, per l’assunzione di operai al termine della cassa integrazione, che non avrebbero potuto fruire di ammortizzatori sociali. I collaboratori, impegnati dal Comune tramite voucher acquistati dalla cooperativa sociale Fenderl Lavoro, sono impiegati con mansioni di operaio comunale per 30 ore alla settimana, a supporto dell’Ufficio Ambiente. Da dicembre 2009 a maggio 2010 la prima tranche con tre operai, in luglio è stata avviata una seconda fase con l’inserimento di due persone. Per i due progetti sono stati spesi oltre 40 mila euro dei 50 mila del Fondo di solidarietà, con un rientro di 15 mila euro proveniente da finanziamento regionale. «Ci attiveremo da subito per ottenere altre risorse, il co-finanziamento regionale è un segnale positivo. Io e il sindaco Gianantonio Da Re siamo molto soddisfatti ed intendiamo realizzare altri progetti dello stesso tipo – spiega l’assessore Michele De Bertolis –. Crediamo all’utilità sociale di questi progetti». La lavanda della Fenderl La stessa cooperativa Fenderl sente gli effetti della crisi e così diversifica la produzione, nello spirito dell’impresa sociale. In Cal de Livera è possibile ammirare una delle pochissime coltivazioni biologiche di lavanda di Venzone, se non l’unica. «Anche noi dobbiamo reggere la crisi, facciamo impresa sociale – spiegano Vittorio Terrassan e Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 23 All’oratorio La Tenda, serata Tenda di sera con musica dal vivo a cura di La Tenda Tv. Alle 21, all’osteria Da Lauro, concerto Canzone d’autore. Alle 21.15, al parco Papadopoli, per la Rassegna di cinema estate proiezione di Lourdes di Jessica Hausner. Ingresso intero 4 euro, ridotto 3. SABATO 24 Termina oggi allo Spazio Sarté la mostra di Isabella Breda La magia della madre Terra. Ingresso libero. DOMENICA 25 Alle 21, all’ex Gil, spettacolo tea- trale a cura de Gli Stravaganti “Ballata un po’ dolce un po’ amara”. Ingresso libero. MARTEDÌ 27 Alle 21, al Bianconiglio, rassegna Skate is not a crime presenta Thrashin Corsa Massacro di David Winters (Usa, 1986). MERCOLEDÌ 28 Alle 21, all’oratorio di San Giacomo di Veglia, per Cinesangio proiezione di Il concerto di Radu Mihaileanu. Ingresso 2 euro. Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio 10, telefono 043853365. Massimo Ciacchi, rispettivamente presidenti di Fenderl e Fenderl Lavoro –. Negli ultimi tempi il nostro centro di assemblaggio alle Filande ha visto un dimezzamento degli ordini». La cooperativa ha così trovato un accordo per la coltivazione in conto terzi della lavanda, che viene coltivata ed essiccata dalla cooperativa, per essere poi acquistata e distribuita da una rete indipendente di negozi sul territorio che lavorano il prodotto, ricavandone profumi, saponi e molto altro. Acqua per la Comunità montana Anche la Comunità mon- cia a più importante centro italiano per la cura del cancro della laringe». Una carriera, la sua, quarantennale, che terminò nel 2000 con il pensionamento e la nomina a Primario emerito, ma ciò nonostante continuò a seguire, con grande pro- fessionalità e umanità, i “suoi” pazienti e i “suoi” medici, tanto che uno dei suoi allievi lo ha definito “maestro di vita prima ancora che di medicina, perché per lui prima che buoni medici bisogna essere uomini”. CB tana delle Prealpi trevigiane farà investimenti sul lavoro e sulla solidarietà, grazie alle nuove norme sulle bollette dell’acqua. «Ci aspettiamo dai 2 ai 15 milioni di euro di disponibilità a livello regionale, derivanti dalle nuove norme sulla destinazione alle comunità montane del 3 per cento della tariffa dell’ acqua – spiega il presidente della Comunità montana delle Prealpi e consigliere regionale Gianpiero Possamai –. Soldi che potranno essere utilizzati per assumere come operai forestali i nostri disoccupati, con beneficio di tutti». BREVI VITTORIO VENETO Anche Tarzo e Sarmede Programmi per l’assunzione di operai in cassa integrazione sono stati attivati anche dal Comune di Tarzo, che recentemente ha avviato un’iniziativa sperimentale mettendo 15 mila euro a bilancio e assumendo 5 operai per lavori di pubblica utilità, tramite il centro mandamentale per l’impiego di Vittorio. Un’iniziativa dello stesso tenore è stata varata dal Comune di Sarmede. Alberto Della Giustina APERTE LE ISCRIZIONI AL DOPOSCUOLA DEL DE ZORZI LUZZATTI istituto De ZorL ’ zi Luzzatti sta organizzando un servizio mensa e doposcuola nelle scuole cittadine nel prossimo anno scolastico. Il servizio con i bambini delle elementari partirà nelle diverse scuole al raggiungimento di almeno dieci iscritti e si svolgerà dalle 12.20 oppure dalle 15.20, fino alle 17.30, dal lunedì al venerdì, con tariffa mensile di 60, 70 o 90 euro in relazione alle ore di permanenza. Il servizio per i ragazzi delle scuole medie si terrà invece nella sede dell’istituto De Zorzi-Luzzatti in via Pasqualis 30 dalle 13 (per chi vuole anche mangiare) o dalle 14 alle 17, con una tariffa mensile che varia a Italo Serafini Festa al Sangio In occasione della ricorrenza del patrono, sarà un fine settimana speciale al Sangio, l’area adiacente alla parrocchia di San Giacomo di Veglia. Sabato 24 luglio ci sarà la festa paesana con “zoghi e gare de ’na volta”, mentre domenica 25 va in scena uno spettacolo musicale. Incontro con la comunità senegalese Nell’ambito del Progetto di baratto culturale, sabato 24 luglio dalle 18.30 al parco Fenderl si tiene un incontro con la comunità senegalese in Veneto: cultura, cibi e progetti nella regione Casamance. In particolare alle 18.45 c’è un concerto di percussioni di un gruppo senegalese, alle 19.15 la presentazione di un progetto di desalinizzazione in Casamance; quindi dopo interventi di esperti e dibattito, la cena con piatti e bevande tipici senegalesi. È preferibile dare adesione allo 0438-555274. Deturpato il tavolo dell’Anffas L’Anffas Sinistra Piave, in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato, aveva comprato alcune attrezzature per il parco Fenderl. Poco prima della fine della scuola le avevano collocate. Tra queste, nel parco giochi sul lato sud del parco, un tavolo. Contavano di spostarlo poi lungo l’anello asfaltato che sta nella zona nord del parco, adatto alle passeggiate di chi è in sedia a rotelle, passeggino o comunque fatica a muoversi. Un paio di settimane fa la presidente dell’Anffas Renata Da Re è tornata alla Fenderl. Ed ha trovato il tavolo deturpato, coperto di scritte a pennarello. Ora si trova nella necessità di rifarlo piallare e rifarne il manto per renderlo nuovamente dignitoso. Oltre alla spesa aggiuntiva, ad esasperare Da Re è il vandalismo fine a se stesso. In 150 alla festa del Piccolo Rifugio In 150 hanno partecipato domenica 18 luglio alla tradizionale Festa degli amici e dei volontari del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Don Alberto Della Cort della Cattedrale ha celebrato l’eucaristia sotto il tendone del parco Fenderl. Prendendo spunto dal Vangelo domenicale, incentrato su Marta e Maria, ha sottolineato che la fondatrice del Piccolo Rifugio Lucia Schiavinato era stata sia Marta che Maria e che quindi importante è per il Piccolo Rifugio conservare la sua doppia dimensione di preghiera e di carità. Alla festa hanno partecipato anche rappresentanti delle comunità per persone con disabilità “Una casa tra le case” di Soligo e “Girasole” di Orsago oltre all’assessore ai Servizi sociali di Vittorio Veneto Giuseppe Maso e al vicepresidente della Provincia di Treviso Floriano Zambon. Penultima serata di Victor seconda del pasto o meno (5 euro al giorno, con la mensa Ottavian), e della frequenza al doposcuola per due o cinque giorni alla settimana (55 o 110 euro al mese). Per informazioni e iscrizioni (meglio entro fine luglio) bisogna rivolgersi alla segreteria dell’ente, telefono 043857081 il martedì o giovedì dalle 15 alle 18. Giovedì 29 luglio è la penultima serata di Victor, l’evento che contraddistingue da anni i giovedì sera del centro cittadino vittoriese. Tra gli appuntamenti il concerto di Davide Ferrario, l’esibizione di un gruppo di ballo folcloristico, lo spettacolo comico dialettale “Bepi e Maria” e la fantasia delle sculture di palloncini di baraonda. Alpini vittoriesi in Val Pusteria Mentre il reparto Salmerie con i cinque muli raggiungerà la caserma di San Candido per tre giorni di stage con le reclute della mininaja, il coro Ana della sezione vittoriese, con il maestro Pierangelo Callesella, dopo il riuscito concerto di domenica 11 nella chiesetta delle Tre Cime di Lavaredo, si trasferirà a Dobbiaco. Nell’ambito delle manifestazioni estive della cittadina altoatesina, alle 20.30 il gruppo terrà un grande concerto al palasport. Dai nostri paesi Vittorio Veneto 25 luglio 2010 HA RIAPERTO IL DA PONTE a riaperto per una sorH ta di anteprima, lo scorso 13 luglio, il teatro Da Ponte, struttura di proprietà di Fondazione Cassamarca e chiusa lo scorso anno. Dopo aver ospitato l’opera “Là dove nasce il sole” con la Seoul International Orchestra, il teatro riaprirà ufficialmente in occasione del 29º Concorso nazionale di violino e della Rassegna “Mario Benve- nuti” in programma dal prossimo 29 settembre in città. «La convenzione tra Comune e Fondazione Cassamarca è quasi perfezionata – fa sapere il sindaco Gianantonio Da Re –, da settembre in avanti saremo noi a gestirlo», riferendosi alla gestione affidata al Comune in comodato d’uso dalla Teatri spa, la società emanazione di Fondazione Cassamarca. «Ci sono ancora delle cose da perfezionare in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria – precisa Da Re –. Per quanto riguarda le maschere e la biglietteria saranno fatte in collaborazione con associazioni teatrali o musicali anche per contenere i costi, mentre la gestione tecnica, ovvero audio e luci, sarà assegnata al personale della Vittorio Veneto Servizi adeguatamente formato». CB TRA ARCHEOLOGIA E MUSEI Vittorio scava nella sua storia S ono partiti da qualche giorno gli scavi archeologici sul colle di San Paolo, in collaborazione con l’Università di Trento. Il Comune ha stanziato circa 20 mila euro, il progetto di scavo è volto a saggiare la consistenza del deposito archeologico e ad ottenere una planimetria della zona, per un eventuale progetto di scavo approfondito. Ci si aspetta di ritrovare reperti risalenti quanto meno all’età altomedievale, anche se non si escludono reperti più antichi. «Sono già stati ritrovati frammenti di un vaso d’olio risalenti al sesto secolo», fa sapere l’assessore Michele De Bertolis. I lavori termineranno il 30 lu- glio, giorno in cui ci saranno i festeggiamenti con i bimbi dei centri estivi che avranno visitato gli scavi e il coro Ana. Nel frattempo mercoledì scorso il sindaco Gianantonio Da Re e l’assessore De Bertolis hanno accompagnato un gruppo di bambini dei centri estivi in visita agli scavi. Visite alla trincea Le colline del Cenedese sono al centro di un altro programma di valorizzazione della storia locale. L’associazione sintesi&cultura, che gestisce il Museo della Battaglia, ha chiesto alla giunta la possibilità di inserire nella gestione museale la trincea risalente alla prima guerra mondiale “Perdo- SUCCESSO PER LA NUOVA MANIFESTAZIONE Pienone in via Caprera ià si parla della seconG da edizione di “Tutti in strada in via Caprera”. Chiuso il debutto di domenica scorsa, l’entusiasmo del comitato organizzatore è ancora tanto. A nutrire questo successo sono infatti i complimenti ricevuti dai tanti “turisti”, in gran parte vittoriesi di tutte le età, che hanno affollato la loro via e che, agli organizzatori, hanno più volte detto: “peccato non si faccia più spesso!”. «Stimiamo non meno di 5 mila persone a questa prima edizione – afferma Patrizio Benotto, una delle trenta persone coinvolte in prima persona nell’organizzazione della manifestazione –; è stato molto bello darci da fare, perché la voglia di fare qualcosa per questa antica via era tanta». Una manifestazione, questa, voluta dai residenti e dai commercianti, uniti in un comitato spontaneo, che nel corso degli ultimi quattro mesi hanno lavorato sodo per la buona riuscita e con uno scopo: far accorgere ai vittoriesi, e non, che non esiste solo piazza Flaminio, piazza del Popolo o piazza Giovanni Paolo I come spazi per fare manifestazioni. «Proprio perché c’era tanto entusiasmo, ci siamo autotassati per sostenere le spese iniziali – ricorda Benotto –. Dal Comune non abbiamo ricevuto alcun contributo in denaro, ma ci ha suppor- nanzestellung”, collocata lungo la strada che conduce all’omonimo borgo, organizzando delle visite guidate per coloro che visitano il museo. «Mi sembra un’eccellente idea, che merita di essere implementata. Abbiamo lavorato tanto per recuperare la trincea, è il momento di valorizzarla», ha commentato De Bertolis, che nei prossimi giorni discuterà la proposta con il sindaco e la giunta. Sopralluogo al museo Sempre in tema di storia locale e reperti archeologici, la Sovrintendenza per i beni archeologici del Veneto ha inviato nelle settimane scorse uno dei suoi dirigenti ad eseguire un sopralluogo al Museo del Ce- TEATRO AL PARCO PAPADOPOLI ella cornice del parco N di villa Papadopoli ritorna il “Teatro al parco”, rassegna organizzata dall’associazione Zheneda. «Abbiamo deciso – spiega il presidente Aldo Bianchi – di potenziare le serate e di dedicarne una a Lorenzo Da Ponte, con un’opera che ne faccia conoscere la sua intera vita». Ad aprire la manifestazione, sabato 24 luglio alle 21, nedese, per controllare lo stato della sezione archeologica, da anni conservata nei magazzini, a causa di un blocco dell’allestimento dell’esposizione, avvenuto molti anni fa, proprio a causa di alcune perplessità della Sovrintendenza. Sembra che la situazione si stia sbloccando: prossimamente dovrebbero pervenire all’amministrazione delle indicazioni scritte, in seguito alla visita, che consentiranno di regolarizzare la posizione delle dieci sale, che contengono reperti che spaziano dalla preistoria al Quattrocento. «Il sovrintendente è rimasto favorevolmente impressionato dalla nostra collezione archeologica – spiega l’assessore alla Cultura, Michele De Bertolis –. Ci ha dato inoltre diverse indicazioni su come proseguire positivamente nell’allestimento delle sale, aspettiamo comunicazione ufficiale scritta: come si sa, i beni archeologici non sono del Comune ma dello Stato, poi provvederemo a ricercare un finanziamento per completare le ultime fasi dell’allestimento». Situazione sbloccata quindi per la collezione, già tato per gli aspetti burocratici e quelli logistici, dalla disposizione di ulteriori cestini lungo la via, all’ambulanza. Inoltre siamo stati sostenuti dall’assessore Bruno Fasan e dall’associazione Val Lapisina Iniziative». Visto il successo si potrebbe esportare questa idea anche in altre zone della città per rilanciarle: cosa ne pensate? «Certo, si poGrande folla, anche a tavola, in via Caprera trebbe fare ovunque, ma via Caprera ha dei pun- molto probabilmente asti di forza unici: il suo pas- sociata sempre alla festa sato storico e la possibilità del Carmine». di essere chiusa al traffico Un plauso alla manifestasenza arrecare alcun dan- zione anche dal presidenno alla viabilità» sottolinea te dell’Ascom, Michele PaBenotto. Chiusa con un bi- ludetti: «Una manifestalancio più che positivo zione straordinaria. Una questa prima edizione, o- dimostrazione di come si ra già state pensando alla possano organizzare eprossima? «Sì, tra le per- venti di assoluto richiamo sone attive nel comitato si e qualità, puntando sulla è detto di ritrovarci già a valorizzazione della nostra partire da ottobre per la terra, della nostra storia, prossima edizione che sarà della nostra gente». CB la commedia brillante “Niente da dichiarare”, messa in scena dalla compagnia La Contrada. Martedì 27 è la volta dell’Allegra Compagnia dell’Università Ippolito Pinto, che proporrà la commedia in tre atti di Oscar Wuter “1 X 2”. Giovedì 29 l’omaggio al librettista di Mozart: “Lorenzo Da Ponte, el primo zarlatan de Zeneda”. Su te- 21 sto di Gianpaolo Zagonel e regia di Guglielmo Scarabel gli interpreti saranno Giacomo Caldart, Carlo Piasentin e Isabella Mariotto. Chiude la rassegna, sabato 31 luglio, sempre alle 21, “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni con la compagnia Piccolo Teatro di Sacile. In caso di maltempo tutti gli spettacoli si svolgeranno al vicino patronato Costantini. CB I ragazzi osservano gli scavi l’amministrazione di Mario Botteon aveva acquistato, oltre dieci anni fa, palazzo Torres, adiacente al Museo del Cenedese, proprio per collocarvi la collezione. La successiva amministrazione di Giancarlo Scottà, con l’assessore alla Cultura Fabio Girardello, il direttore dei musei Vittorino Pianca e l’architetto serravallese Antonio Salvador, membro del gruppo archeologico, avevano incominciato a curarne l’allestimento, poi bloccato. «Su quell’allestimento ci sono state delle diversità di parere con la Sovrintendenza, che lo interpretava secondo una logica tradizionale – ha spiegato l’architetto serravallese –. Noi invece lo pensavamo in una modalità didattica, per i ragazzi delle scuole». Dopo il sopralluogo del sovrintendente col sindaco Da Re, pare che la situazione si sia sbloccata e il Comune si avvii a mettere in bella mostra una collezione che è invidiata da tutto il vicino entourage storico-culturale. Si parla di una collezione di reperti da distribuire su una decina di sale, che copre un periodo storico che va dal Neolitico fino al Quattrocento, con reperti provenienti dalle migliori zone archeologiche della nostra zona, come il monte Altare, Santa Augusta, Villa di Villa per arrivare alle spade forgiate a Serravalle nell’alto Medioevo, famose in tutto il mondo. Alberto Della Giustina È NATO MONDO IN CAMMINO nato a Vittorio Veneto il È “Gruppo veneto di Mondo in cammino onlus”, ema- nazione dell’omonima organizzazione di volontariato con base in Piemonte. È nato con uno scopo, un sogno. Organizzare tra agosto e settembre 2011 l’accoglienza per tre settimane a Vittorio di ragazzi tra i 10 e i 13 anni provenienti dalla regione del Caucaso, nel sud della Russia. Gli ospiti saranno 10: cinque ragazzi osseti cristiani e cinque ragazzi ingusci musulmani. Vivono tutti nel Prigorodnyj Rayon, nella zona del Caucaso del Nord, regione con una lunga storia di conflitti, in cui cristiani e musulmani vivono fianco a fianco ma crescono gli uni educati ad odiare gli altri. Il soggiorno a Vittorio Veneto sarebbe invece occasione di educazione alla riconciliazione. A Vittorio i ragazzi non saranno ospitati in famiglie, ma tutti assieme in un’unica struttura, e verranno organizzate escursioni e uscite in piscina e in montagna in collaborazione con Nottoli e Cai. Gli amici di “Mondo in cammino” hanno già cominciato nei mesi scorsi a tessere la loro rete, coinvolgendo le associazioni della Consulta e sensibilizzando i vittoriesi, raccogliendo tutte le informazioni sul sito www.progettoaccoglienza.wordpress.co m , con la raccolta fondi per le spese del soggiorno: iban IT46 F057 2862 1917 2557 0723 874, intestatario “Mondo in cammino Veneto”, causale “Accoglienza interetnica 2011”. Da settembre le attività si intensificheranno: primo passo la conferenza di Juri Bandazhevsky, medico bielorusso incarcerato 8 anni per aver dimostrato i rischi del cibo bielorusso dopo Chernobyl. Per contattare il Gruppo veneto di Mondo in cammino: 333-8904279. TB 22 Dai nostri paesi Vittoriese 25 luglio 2010 DUS: “PROVINCIA, SISTEMA LA STRADA!” a Provincia si dimo«ta L stra ancora una volassente rispetto alle e- sigenze nell’area pedemontana e in particolar modo incapace di intervenire nei siti che offrono maggiori opportunità turistiche e di valorizzazione dei nostri beni naturali». Non usa mezzi termini, il consigliere comunale sarmedese Claudio Dus (nella foto), parlando della strada verso le grotte del Caglieron. «L’amministrazione co- munale di Fregona ha investito per prima – continua Dus –, grazie a contributi propri ed europei, un milione e mezzo di euro circa. Dopo aver recuperato il sito turistico e averlo reso accessibile, il Comune ha inoltre predisposto un’area di parcheggio per autobus e auto intervenendo anche su parte della strada provinciale 151 di competenza della Provincia». Per facilitare il crescente numero di turisti e comi- tive, però, la strada avrebbe necessità di un intervento di allargamento. «Visto che l’amministrazione provinciale è da sempre impegnata almeno a parole nel miglioramento della viabilità della rete di sua competenza, e che sempre a parole sostiene di prodigarsi per la valorizzazione dei beni e dei siti locali di interes- CAPPELLA / VARI PUNTI IN CONSIGLIO COMUNALE Lavori alla Mattarella «T utti hanno sentito parlare della chiesa della Mattarella, ma in pochissimi conoscono la sua storia, il suo valore. Per questo abbiamo deciso di organizzare una serata per parlarne, e per istituire una sorta di cantiere aperto». Commentando la modifica al piano opere pubbliche approvato dal consiglio comunale di Cappella, che mette a bilancio un contributo regionale di 150 mila euro (ottenuto per il particolare interessamento del consigliere regionale Diego Bottacin), il sindaco Maria Rosa Barazza annuncia i nuovi interventi alla storica chiesetta. «Con i soldi a bilancio, ora possiamo avviare la progettazione per i lavori di impermeabilizzazione del terreno e di sistemazione dell’area. Ma la chiesa (che è di pro- Gli affreschi della Mattarella su cui si interverrà prietà della parrocchia, ndr) è stata anche inserita nel programma triennale di interventi della Soprintendenza al patrimonio storico e artistico, che quindi provvederà a finanziare interamente il recupero degli affreschi. Ero presente al sopralluogo nella chiesa, con la soprintendente Anna Maria Spiazzi, che ha preso atto della situazione, dando avvio agli studi preliminari. Penso che il prossimo anno si possa cominciare con i lavori». E per spiegare questo prossimo SANTO STEFANO DI PINIDELLO RICORDA DON TERENZIO Dalla comunità di Santo Stefano di Pinidello ci sono giunti due ricordi del parroco don Terenzio Rusalen, tornato al Padre il 29 maggio scorso. on Terenzio è stato D per la comunità di Santo Stefano di Pinidello un sacerdote coraggioso, tenace e concreto. Non si fermava mai di fronte a un “no”, se voleva ottenere qualcosa sapeva sempre a chi e come rivolgersi. Ma sapeva anche intenerirsi per un atto di gentilezza di un anziano o di un bambino: “Ciao don Terenzio” così i bambini, soprattutto quelli più piccoli, lo salutavano e a questi spesso rispondeva con un sorriso e appoggiando la mano sulla loro testa. Amava l’arte ed era orgoglioso della ristrutturazione fatta alla chiesa di Santo Stefano, che spesso definiva un “gioiello” e alla quale ha voluto fortemente dedicare il libro “Santo Stefano di Pinidello”. Si è sempre impegnato affinché tutte le messe festive fossero solenni, a tutti i chierichetti venivano dati dei compiti da svolgere affinché si sentissero impegnati e parte attiva della cerimonia. Amava il canto sia quello della corale accompagnato dall’organo, che quello del coretto dei bambini: ben conscio che cantare significa pregare due volte. È stata una figura determinante e forte che non ha potuto lasciarci indifferenti. Il intervento, ma anche la storia della chiesa, e tutti i lavori che sono già stati compiuti, Comune e parrocchia hanno organizzato un incontro pubblico, il 16 settembre prossimo, alla presenza anche della soprintendente stessa. Fotovoltaico Il consiglio comunale si è occupato anche di fotovoltaico. Da un lato ha approvato la convenzione col Cit per l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto delle tribune del campo sportivo e del vicino magazzino della Prosuo ricordo è vivo in quanti lo hanno conosciuto. Il Consiglio Pastorale requento la parrocchia F di Santo Stefano di Pinidello da diversi anni. Se mi chiedessero cosa dire di don Terenzio, elencherei molti aspetti positivi. La figura del parroco mostrata da don Terenzio nei dieci anni di servizio pastorale in Santo Stefano è quella di un sacerdote generoso, umile e attento alla formazione spirituale e parrocchiale dei ragazzi/e frequentanti la parrocchia. Con il suo carisma, la sua pazienza e la volontà d’animo ha cercato di gestire al meglio le necessità giovanili della comunità facendosi carico di coinvolgere tutti senza possibilmente escludere alcuno. Arrivati a questo punto e costretti purtroppo a rinunciare alla sua viva presenza, non posso che ringraziarlo: “grazie don Te- se turistico – continua Dus –, dobbiamo ritenere che non ritenga che queste siano uno di tali beni, visto che finora non ha fatto nulla per le grotte del Caglieron! E invece il crescente flusso turistico e l’attenzione che i visitatori riservano alle grotte dimostrano che questa realtà locale merita tutta l’attenzione possibile da parte dell’amministrazione provinciale, a partire proprio dalla strada di accesso, di competenza dell’amministrazione provinciale». tezione civile; dall’altro è stato modificato il regolamento per le installazioni di pannelli da parte di privati. «Prima c’era un limite massimo di 20 Kw, tranne che nelle zone produttive. Ora chi vuole mettere anche più pannelli (sui tetti, ma anche a terra) può farlo, purché non in centro storico, in zone vincolate e sulle colline: abbiamo cercato insomma un equilibrio tra rispetto di ambiente (col fotovoltaico) e di paesaggio (le zone da non toccare), intervenendo direttamente nel pubblico (sono già attivi i pannelli sulle tre scuole del paese, ndr) e cercando di incentivare il privato». Fondo di solidarietà Sul piano sociale, è stato integrato di altri 10 mila euro il Fondo di solidarietà. Di ordinaria burocrazia l’istituzione del catasto delle aree colpite da incendio (di cui tutti i comuni dovranno dotarsi), e l’approvazione del regolamento sull’utilizzo di acque reflue e effluenti di allevamento nell’agricoltura. Alessandro Toffoli renzio per aver dedicato il tuo impegno verso noi ragazzi e verso tante altre persone bisognose che ti hanno chiesto aiuto”. Un giovane della parrocchia BREVI VITTORIESE VILLA BELVEDERE: messa col Vescovo Sabato 24 luglio, alle 19, il vescovo Corrado celebra la messa a Villa Belvedere di Cordignano. CORDIGNANO: morta nonna Cesira Si è spenta a 15 giorni dal traguardo dei 100 anni, Cesira Benedet: la vedova di Attilio Ortolan, fondatore dell’omonimo mobilificio di Cordignano, viveva a Ponte della Muda, dove è stato celebrato il funerale. Nonna Cesira ha lasciato i figli Luciano, Ernesto e Valentino (presidente della Bocciofila Pontese), e le loro famiglie, che stavano allestendo la festa per i 100 anni. FREGONA: ultimo appuntamento di Scena Foresta Chiude sabato la sesta edizione di Scena Foresta, la rassegna che porta il teatro nei borghi di Fregona. Sabato 24 luglio, alle 21 vicino alla chiesa di San Giusto alle Fratte, c’è lo spettacolo per ragazzi “Moon Amour - L’ombra dell’amore”, sui primi passi dell’affettività di un ragazzo e una ragazza, dei Teatri Soffiati di Trento. L’ingresso è libero, se piove si va al centro sociale. Cansiglio Estate Continuano gli eventi di Cansiglio Estate 2010: sabato 24 e domenica 25 luglio ci sono visite guidate al giardino botanico e al Museo dell’uomo in Cansiglio, Centro etnografico e di cultura cimbra. Sabato 24 è prevista anche una visita guidata in ambiente (la storia e i segni dell’uomo) a cura del Gruppo archeologico di Polcenigo (Pn). L’associazione Crc organizza un’escursione serale in ambiente “sotto la luna piena”, con camminata notturna nella foresta. Continua fino al 19 settembre al bar Bianco la mostra fotografica sul carsismo e sulle grotte del Cansiglio. SAN MARTINO: i preti in un libro L’inesauribile penna di don Giovanni Dan ha prodotto l’ennesimo libretto “San Martino di Colle nell’anno sacerdotale ricorda i suoi preti”. A conclusione dell’anno voluto dal Papa, don Giovanni, fiero del fatto che la sua parrocchia di provenienza (San Martino di Colle) è una di quelle in diocesi che ha il maggior numero di preti viventi (battuta 5-4, per la verità, dalla limitrofa Colle Umberto) ha messo assieme la storia dei quattro sacerdoti sanmartinesi viventi (lui stesso, don Guerrino Pagotto, don Tarcisio Bolzan e don Luca Martorel) quella di altri quattro già “andati a ricevere il premio” (don Beniamino Tonon, don Costantino Vendrame, don Giuseppe Pianca e don Giuseppe Chies), alcune testimonianze, la preghiera del vescovo Corrado per le vocazioni sacerdotali e per il Seminario, e la preghiera per i sacerdoti di papa Paolo VI. Il libretto è stato offerto a tutte le famiglie di San Martino, e può essere richiesto in parrocchia. SARMEDE: Incontri con gli editori Ultimo appuntamento con i responsabili editoriali di alcune delle più importanti case editrici per l’infanzia, che presentano a Sarmede le novità, le tendenze e i progetti futuri ad illustratori, scrittori, bibliotecari, insegnanti e genitori. Giovedì 29 luglio interviene Corrado Rabitti di Zoolibri, alle 20.45 in municipio. L’ingresso è libero. Dai nostri paesi Quartier del Piave 25 luglio 2010 UN MESE E MEZZO DI PASSIONE straordinaria, come reso noto dalla Provincia) ma è decisa a prendere in mano le proprie sorti giocando fino in fondo la difficile partita con la globalizzazione. Lo stabilimento dell’Indesit – con i suoi operai (saldatori, fresatori...) altamente specializzati – vuole diventare il simbolo di questa sfida e della trasformazione del modello produttivo. Ecco allora che la vicendaIndesit non è più solo una questione che riguarda i 95 dipendenti dell’azienda di Fabriano – una sessantina di operai, il resto impiegati e tecnici nel settore sviluppo e ricerca – e le loro famiglie ma è un’emergenza che interessa l’intero territorio. E questo il territorio lo ha capito: nel giro di poche settimane sono sorti due comitati spontanei di supporto (uno a Pieve e l’altro a Conegliano), il presidente della Provincia Muraro ha voluto essere presente di persona all’incontro tra azienda e sindacati svoltosi qualche giorno fa a Roma, i sindaci di tutti e dodici i comuni del comprensorio pievigino in cui risiedono i lavoratori dell’Indesit hanno partecipato a un incontro di presentazione della situazione. Un po’ tutti stanno capendo che la posta in gioco, questa volta, è molto alta. E che al più presto bisogna mettere in atto politiche che incentivino gli imprenditori a restare o ad arrivare nel territorio (e magari politiche che penalizzino seriamente coloro che utilizzano il territorio come un tram: ci salgo quando mi fa comodo, poi scendo quando altrove vi sono condizioni migliori, e tanti saluti). Le competenze, le professionalità sicuramente ci sono. Pensiamo solo al settore dell’inox o a quello del legno. La voglia di fare, anche. Il resto non può che farlo la politica supportata, pungolata, controllata dalla società. Federico Citron fezioni finemente ricamate a mano. Il ricavato verrà interamente devoluto alle missioni in Africa e America Latina, nonché alla Casa Maria Adelaide e alla Giornata missionaria mondiale. “Icona del buon samaritano” ho definito il Gruppo missionario in concomitanza con il Vangelo di domenica 11 luglio, giornata di chiusura delle celebrazioni nel santuario. Ma è grato e doveroso segnalare anche la presenza del gruppo giovani èQui di Colbertaldo, che, oltre al mercatino equo solidale, quest’anno ha offerto una serata culturale di grande attualità e urgenza, dal tema “Sull’acqua, decidiamo noi?”. L’incontro è stato diretto da Valter Bonan, coordinatore veneto per il Forum dei movimenti per l’acqua, insieme alla giornalista Ma- riapia Simonetto. C’è stata una discreta partecipazione, per lo più di persone adulte; assenti i ragazzi e i giovani delle due parrocchie! Dov’erano? In giro c’erano feste di altro tipo e di altro interesse. Smettiamola di dare giustificazioni senza ragioni; mancava proprio quella fascia di giovani che dovrebbe essere educata ai valori, più attenta e sensibile ai problemi esistenziali come è quello dell’acqua che è vita; sì, ci vuole anche il divertimento, ma non si può ridurre la vita a divertimento, attorno al quale far girare ogni problema e attività, perché “se non si dà loro il divertimento, non vengono”. Arrivederci a settembre, ancora al santuario, per celebrare l’Addolorata Madre di Gesù e Madre nostra. Don Antonio Moretto BREVI QUARTIER DEL PIAVE IL 9 SETTEMBRE MARCIA PER IL LAVORO Indesit, problema di tutti I l prossimo 9 settembre i lavoratori della Indesit ci invitano alla marcia per il lavoro da Pieve di Soligo a Refrontolo. Al loro fianco attendono migliaia di persone, sia singoli cittadini che rappresentanti delle istituzioni, compresa la Chiesa che è in Vittorio Veneto. Per dire, assieme, che la Sinistra Piave non intende assistere passivamente al progressivo smantellamento del proprio apparato industriale (3.159 i licenziati trevigiani nel 2010 e 3.009 i lavoratori interessati dalla cassa integrazione REFRONTOLO: una manifestazione dei lavoratori della Indesit A COLBERTALDO IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE Occasioni di crescita l santuario Madonna A delle Grazie in Colbertaldo, ogni anno, le prime due domeniche di luglio, si danno appuntamento molte persone per le celebrazioni in onore della Madonna, ricordando il suo incontro con la cugina Elisabetta. Il mistero della “Visitazione” richiama la missionarietà del battezzato che, come Maria, “si mette in viaggio, in tutta fretta” (Luca 1, 39) per portare agli altri il dono ricevuto: Gesù e il suo messaggio. Chi è consapevole della grandezza di questa missione avverte tutta l’urgenza di comunicarla agli altri, sciogliendo il cuore in un cantico di lode a Dio che “di generazione in generazione si volge all’umiltà e alla disponibilità generosa dei suoi figli per compiere i prodigi della sua misericordia”. La dimensione battesimale-missionaria delle celebrazioni al santuario anche quest’anno (come avviene già dal 1998!) è stata messa in risalto dalla presenza del Gruppo missionario parrocchiale che, dopo un anno di lavoro, intercalato dalla preghiera, ha presentato la mostra artigianale di con- Alle 21, nella chiesa di San Vigilio a Col San Martino, ultimo incontro musicale estivo. L’ensemble “Mulieres Aulosque” – flauti e arpa – propone musiche di Vivaldi e Citterio. Ingresso gratuito. SABATO 24 Apre a Moriago la 26ª Mostra della patata con degustazione di piatti tipici a base di patate al parco Isola dei Morti. Si concluderà la sera di domenica 1º agosto con un concerto di gruppi giovanili in piazza Vittorio Veneto. Oggi e domani sulle grave del Piave gnocchi e grigliata promossi dal gruppo Alpini di Fontigo. DOMENICA 25 Prosegue fino al 31 luglio all’antica trattoria “Al Molinetto” di Refrontolo la personale di Lucio Tarzariol. Visitabile durante gli orari di apertura del locale. MARTEDÌ 27 Alle 21.15 al centro polifunzionale di Vidor ultima proiezione della rassegna Cinema sotto le stelle. In programma il film d’animazione “Piovono polpette”. Ingresso 3 eu- stata un’agenzia stampa dell’Ansa a informare i diÈ pendenti dell’Indesit di Refrontolo e di Brembate che la proprietà del gruppo (la famiglia Merloni di Fa- briano) aveva deciso la chiusura dei due stabilimenti. Nessun preavviso, nessuna comunicazione ai sindacati. Solo qualche scarna riga di un comunicato: Refrontolo e Brembate registrano significativi cali di volumi e di rendimenti economici per cui si procede alla loro chiusura, mentre il gruppo di Fabriano si impegna a investire 120 milioni di euro in tre anni nel resto degli stabilimenti italiani. I 95 dipendenti prima hanno accusato il colpo poi hanno iniziato a reagire organizzando diverse forme di protesta: sciopero, manifestazioni, blocco dell’ingresso dello stabilimento. Un buon 80 per cento si mette in gioco e partecipa attivamente alle proteste. Scatta la solidarietà anche dei lavoratori del gruppo del resto d’Italia. Il clima si surriscalda, dopo un mese la dirigenza dell’Indesit rompe la trattativa. Il confronto riprenderà solo il 26 luglio grazie all’intervento del sottosegretario allo Sviluppo economico. Ma come contropartita i lavoratori devono sospendere ogni forma di lotta. L’Indesit è a Refrontolo da metà degli anni Novanta, quando prelevò la Star per sviluppare il segmento di cucine d’alta gamma. Poi la produzione è stata orientata sui piani per cucina (lavaggio e cottura) in acciaio inox su misura per cucine di pregio (dai 50 mila euro in su). Il lavoro ha tratti artigianali più che industriali. Non esiste una catena di montaggio poiché i pezzi sono realizzati di volta in volta in base alle esigenze dei committenti: per questo i dipendenti paragonano l’azienda a una “sartoria”. Al momento l’azienda è aperta ma è in atto la cassa integrazione (2 giorni alla settimana). Ma quel che succederà a settembre non si sa. Le possibili vie d’uscita sono una re-industrializzazione da parte della stessa Indesit (con l’arrivo delle tanto promesse nuove produzioni) oppure la vendita a una cordata di imprenditori. FC Riattivazione del depuratore di Pieve, ampliamento di quello di Falzè L’Alto trevigiano servizi (Ats) sta riattivando l’impianto di depurazione di via Schenelle a Pieve di Soligo al fine di liberare la capacità ricettiva del depuratore consortile di Falzè di Piave a favore degli abitanti dei comuni di Moriago, Refrontolo e Sernaglia (al momento sono solo 20 le utenze domestiche sernagliesi allacciate). Quest’ultimo impianto dovrebbe essere ampliato entro il 2014 (così prevede il Piano d’ambito dell’Ato Veneto Orientale). Procede intanto l’ampliamento della rete fognaria di Falzè che convoglia i reflui al depuratore consortile. Attualmente si è proceduto all’aggiudicazione della tratta fognaria Refrontolo-Barbisano e di tre lotti della fognatura a Falzè e Moriago. REFRONTOLO: danneggiate strutture del Consorzio Pro loco Ammontano all’incirca a 18 mila euro i danni alle strutture mobili per manifestazioni, di proprietà del Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave, danneggiate dal maltempo che si è abbattuto domenica 18 luglio su Refrontolo. Le strutture erano collocate vicino al Tempietto Spada. SOLIGO: marciapiede di via Belvedere, storia infinita Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 23 23 ro. In caso di maltempo rinvio a sabato 31 luglio. Al calar del sole in centro a Pieve negozi aperti e manifestazioni culturali, sportive e musicali per l’ultima serata di Pieve di sera. Tra le proposte: in via Vaccari danza per bambini, in via Nubie tributo ai Nomadi, in piazza Vittorio Emanuele II esposizione di autovetture 500, in galleria La Posta concerto del Quartetto Desueto. di N. Angrisano. Ultima serata pievigina della rassegna di cinema itinerante dedicata all’ambiente promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero. SABATO 31 Alle 20.30, presso la chiesa di San Lorenzo a Farra, concerto estivo con i cori San Lorenzo di Farra, Monte Vignol di Avio (Tn) e Conegliano. Il luogo del concerto si raggiunge solo a piedi. GIOVEDÌ 29 Alle 21.15, all’Isola La Roggia di Pieve, proiezione del film-documentario “Una montagna di balle” Farmacia di turno: Battistella, piazza Umberto I 9, Pieve di Soligo, telefono 0438-82371. Sembra una storia senza fine quella del progetto dei marciapiedi di via Belvedere a Soligo. Messo alle strette dalle minoranze e dal comitato spontaneo, il sindaco Giuseppe Nardi ha offerto la disponibilità di rivedere, in corso d’opera, il progetto del primo stralcio. Ad essere contestata, in particolare, è la larghezza del marciapiede, che nel punto più pericoloso della via viene ridotta a soli 113 centimetri. «Sono ormai tre i progetti che questa amministrazione ha modificato – sottolinea il consigliere Gimmi Tormena – incrementando le spese e peggiorando l’opera». PIEVE: passarella a nuovo È stata riverniciata e messa in sicurezza la recinzione lungo la passerella pedonale sul Soligo che collega via Sartori con il Borgo Stolfi, all’altezza del Centro Balbi. Il Comune ha quindi accantonato la suggestiva, quanto onerosa, idea di realizzare un nuovo ponte pedonale a campata unica. GZ 24 Dai nostri paesi Bellunese - Vallata 25 luglio 2010 ROLLE: IL VESCOVO CORRADO PER LA FESTA DI SAN GIACOMO SECONDO VOLUME DELLA COLLANA “MIANE - XX SECOLO” omenica 25 luglio è la festa di San GiaD como, patrono di Rolle. È un’occasione bella per aiutarci a vivere con sempli- cura del Circolo culturale Marco A Casagrande è stato presentato a un folto pubblico, a inizio luglio nel brolo cità e gioia la nostra appartenenza alla comunità dei credenti in Gesù, dentro questo territorio. Giacomo fu il primo degli apostoli a camminare dietro al Maestro e al Signore fino al martirio. Fedeltà all’evangelo, riscoperta della centralità di Gesù, testimonianza della bellezza del battesimo dentro le circostanze della vita: ecco il dono che chiediamo nella preghiera attraverso la sua intercessio- ne per ogni persona e famiglia. Questo il programma: alle 9 celebrazione dell’eucaristia presieduta dal vescovo Corrado; segue, tempo permettendo, un brindisi nel piazzale della canonica. Alla preghiera e alla festa si unisce un gruppo di pellegrini che negli anni passati si sono recati a Santiago de Compostela dove si venera il patrono. Don Gianpietro Zago di Gigetto a Miane, il secondo volume della collana “Miane - XX secolo”. Applaudito l’intervento del “Belumat” Gianluigi Secco, che con calorose parole ha saputo interpretare lo spirito di tutto il volume. La storia ufficiale è garantita dai documenti, ma forse ancora più importanti sono le singole vicende umane, fissate nelle pagine del libro grazie alla ripresa di corrispon- denza scritta tra i soldati e le loro famiglie. L’autore del documentato testo si è presentato scusandosi di eventuali dimenticanze, dovute anche a mancate segnalazioni, perché il volume è nato con la collaborazione dei superstiti e della loro generosità a rendere pubbliche le loro personali vicissitudini. È seguito il rinfresco, quindi gli autografi nei libri acquistati da parte dell’autore Federico Gusatto, che ha dedicato il libro al padre soldato ed ex internato nei lager nazisti. PER IL SESSANTESIMO DI SACERDOZIO ZUMELLESE BREVI VALLATA Festa a Trichiana per don Roberto Tubiana CANIDI: festa in malga MIANE: l’addio ad Angela Morona L a comunità cristiana di Trichiana domenica 18 luglio si è stretta attorno al vecchio parroco don Roberto Tubiana, ora monsignore, nel sessantesimo di sacerdozio. C’erano pure il vicesindaco Raffaella Da Ros e il diacono Renzo Brancher. Il ringraziamento di don Roberto si è percepito fin dal primo momento della celebrazione perché Trichiana è sempre stata nel suo cuore, fin da quando giunse giovane cappellano il 4 settembre 1950 e fu con bontà e rispetto a fianco dell’allora arciprete don Battista Tonon fino al 1954, impegnandosi a dare il meglio di sé tra i giovani e tra la gente, sognando la costruzione dell’oratorio fin da quegli anni. Dal 1974 al 1985 don Roberto per ben 11 anni, pur trovando Trichiana tanto cambiata, si impegnò da arciprete amato e stimato da tutti nelle gioie e nei dolori pastorali di ogni giorno. TRICHIANA: mostra di giochi di un tempo Mons. Roberto Tubiana con la nipote Rosetta, il vicesindaco Raffaella Da Ros, il parroco don Brunone, il diacono Renzo Brancher e l’assessore Samuele Bonetta Alla Festa della birra di Miane dalle 21.30 musica dal vivo. SABATO 24 Prosegue a Tarzo la Festa dell’emigrante. Alle 17.30 inaugurazione del murales dell’artista Loris Giotto presso casa De Coppi a Colmaggiore di Sotto. Alle 18, a Colmaggiore di Tarzo, l’associazione Va’ dee femene organizza Redentor a Colmajor sfilata di barche allegoriche. Alle 21.30, alla Festa della birra di Miane, tributo agli Aerosmith con i Big Ones. svettanti nel cielo, ridenti campagne, o Valle Belluna, accogliete l’addio dell’animo mio”; e ancora “A tutti i cantori il grazie più vivo per tutti gli onori, gli inni e le lodi elevati al Signore col canto e col cuore”. Assieme a don Roberto abbiamo ringraziato la fedele nipote Rosetta, che anche a Trichiana ha svolto con piena dedizione il servizio di domestica in canonica. giro delle moto d’epoca tra le colline del Prosecco; alle 17.30 dalla struttura polivalente della Pro loco partenza della visita guidata alla “Via dei murales”. Ultima serata della Festa della birra di Miane. Alle 21 concerto degli Ostetrika Gamberini. nerante dedicata all’ambiente promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero. Aperte le chiese che ospitano opere del pittore Luigi Cima MERCOLEDÌ 28 n pomeriggio dedicato al pittore Luigi Cima (1860-1945). Nel 150º anniversario della nascita, domenica 25 luglio Mel ricorda l’importante artista con l’apertura, dalle 15 alle 18.30, di quattro chiese che custodiscono sue opere: la parrocchiale di Villa di Villa, l’arcipretale di Mel, le chiese di San Pietro a Tiago e di San Donnino a Carve. Aperta anche la sala consiliare del municipio. La giornata rientra nella rassegna “Frammenti d’arte in Val Belluna 2010” promossa da Comune di Mel e associazione La Fenice. COLDERÙ: Festa di San Giacomo Festa di San Giacomo a Colderù su iniziativa del Gruppo Giovani. Nei fine settimana 2325 luglio e 30 luglio-1º agosto musica dal vivo e piatti tipici. Domenica 25 alle 19 messa in onore del patrono. MEL DOMENICA 25 Festa dell’emigrante a Tarzo. Tra le iniziative odierne: alle 9 dal piazzale della scuola media di Tarzo partenza della 37ª Marcia tra le colline e i castagni di 6, 12 e 18 km. Informazioni 0438-587281; alle 11 partenza del La Consulta anziani di Trichiana propone, nella saletta delle cerimonie (dietro al municipio), la mostra “Giro giro tondo - Il mondo dei bambini di un tempo”. Inaugurazione venerdì 23 luglio alle 18.30. Aperta fino al 15 agosto con i seguenti orari: mercoledì 9-11.30; sabato e festivi 9.30-12 e 17-19. La messa cantata dal coro parrocchiale e la festa in oratorio con qualche piccolo segno e dono sono stati momenti forti di quel “primo amore che non si scorda mai…” riportato nella bella poesia, sempre fresca e carica di affetto cristiano che don Roberto scrisse nel 1954: “Addio Trichiana, che ho conosciuto nei trepidi anni del mio apostolato. Ricorda per sempre quanto ti ho amato. Addio montagne Agenda Vallata VENERDÌ 23 Domenica 25 luglio festa in malga Canidi nel territorio comunale di Mel. Alle 11.30 messa, alle 12.30 pranzo all’agriturismo di Nello Venturin (su prenotazione allo 0437-544294) e nel pomeriggio musica. Organizza la Comunità montana Val Belluna. Alle 20 al parco Va’ dee femene di Tarzo serata conclusiva della rassegna di lettura di favole per grandi e piccini. Alle 21.15, all’ex collegio San Giuseppe di Follina, proiezione del filmdocumentario “Acqua bene comune”, corti e interviste sul tema dell’acqua. Ultima serata follinese della rassegna di cinema itinerante dedicata all’ambiente promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero. SABATO 31 MARTEDÌ 27 Alle 21.15, al campo sportivo parrocchiale di Miane, proiezione del film-denuncia “A crude awakening The Oil Crasch”. Ultima serata mianese della rassegna di cinema iti- Alle 17 a Fratta di Tarzo inaugurazione della manifestazione I cortili dell’arte: per due giorni pittori, scultori e ceramisti espongono le loro opere lungo un percorso che si snoda tra portici e cortili. U È stato celebrato mercoledì scorso, nella chiesetta di Sant’Antonio in località Vergoman, il funerale di Angela Morona vedova De Biasi, mancata a 94 anni. Angela Morona, Angelina per tutti, nel 2008 era stata nominata Cavaliere della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano per i suoi meriti civili e sociali, maturati soprattutto nel corso della seconda guerra mondiale. La donna, infatti, durante l’occupazione tedesca della Sinistra Piave fu una delle più intrepide “staffette” partigiane, alternando ai lavori in casa il suo impegno per i partigiani nascosti tra il monte Cesen e il passo San Boldo. Angela Morona, come altre giovani, si prestava per portare informazioni e cibo a coloro che, ripudiando il regime fascista, dovettero rifugiarsi nelle colline tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto. MIANE: il Comune investe 500 mila euro nel fotovoltaico È ormai prossimo alla pubblicazione il bando del Comune di Miane per la realizzazione di tre impianti fotovoltaici da collocare sul tetto della palestra (30 Kw), su quello del centro polifunzionale (50 Kw) e sul tetto dell’ex cinema-teatro Verdi (30 Kw). La spesa è calcolata in 497 mila euro. MIANE: Festa della comunità Sabato 24 e domenica 25 luglio a Miane si tiene la Festa della comunità. Sabato 24 cena all’aperto (aperta a tutti e senza prenotazione) con inizio alle 19.30 nella zona del campo sportivo parrocchiale. Domenica 25 pranzo di comunità al centro polifunzionale (necessaria la prenotazione presso Lidia 0438-893167). La festa è promossa per finanziare i lavori di restauro della chiesa. REVINE: scarseggia l’acqua Il sindaco di Revine, viste le condizioni meteorologiche di elevata siccità, ha emesso un’ordinanza nella quale si stabilisce che dal 9 luglio al 30 settembre 2010 in tutto il territorio comunale l’approvvigionamento idrico all’acquedotto comunale è consentito esclusivamente per gli usi domestici e di allevamento del bestiame, con assoluto divieto per qualsiasi impiego diverso. I trasgressori saranno puniti a norma di legge e con una sanzione amministrativa. TARZO: mostra di Cattarin Tra le iniziative della Festa dell’emigrante di Tarzo vi è la mostra personale di Gabriele Cattarin. All’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di sabato 18 luglio, Giorgio Mies ha presentato l’artista che ha lavorato anche con il grande Salvador Dalì. A Tarzo Cattarin è presente con due grandi affreschi – uno realizzato per la Pro loco su una casa di Colmaggiore che rappresenta la bottega del “casoin” (inserito nella Via dei murales) e l’altro realizzato per il gruppo Alpini, presso la loro sede – e con alcune immagini della Madonna in vari capitelli, mentre a Resera ha dipinto una meridiana. TOVENA: escursione con De Bin Domenica 25 luglio, alle 9 dal piazzale degli Alpini di Tovena, partenza dell’escursione guidata da Flavio De Bin alla scoperta di alcune peculiarità naturalistiche del territorio, sia dal punto di vista geo-morfologico, che da quello della flora e della fauna tipica locale. Il percorso di circa 7 chilometri prevede l’arrivo in località Campo. La quota di iscrizione è di 5 euro per i ragazzi e 10 euro per gli adulti e comprende merenda alpina in quota e pranzo all’arrivo. Organizza il gruppo Alpini. È gradita la prenotazione: telefono 333-1409346. Dai nostri paesi Conegliano 25 luglio 2010 GIORNATA DEL LIBERO SCAMBIO DEL LIBRO DI TESTO GIANDON: AUMENTANO ANCORA I COSTI DEI RIFIUTI! abato 24 luglio nel piazzale Fratelli Zoppas e nella sala onostante la messa a regime Sberolettura comunale dalle 15.30 alle 19.30 “Giornata del li- Ndel sistema di raccolta porta scambio del libro di testo usato”. Si tratta di un’inizia- a porta, nel 2010 la ractiva senza fine di lucro, nata per agevolare le famiglie a sostenere le spese scolastiche dei propri figli. Possono partecipare gli studenti frequentanti le scuole medie e superiori di Conegliano. Sarà possibile iscriversi fino al raggiungimento del numero massimo dei banchetti disponibili. Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito www.cisiamo.it. Ogni partecipante avrà a disposizione un tavolo e un paio di sedie. Informazioni e iscrizioni: Informacittà telefono 0438-413319, 413403, e-mail [email protected]. colta e lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Conegliano costerà 53 mila euro in più rispetto al 2009. Lo denuncia il consigliere del Pd Paolo Giandon, che sottolinea anche il fatto che il 55% dei costi complessivi ricadrà sui cittadini che producono il ERA UN SERVIZIO CHE FUNZIONAVA ALLA GRANDE Ludoteca chiusa da tre anni! L a ludoteca comunale è chiusa da quasi tre anni. L’edificio ex Ca’ di Dio, ristrutturato a suo tempo proprio per ospitare l’innovativo servizio, apre attualmente soltanto per qualche laboratorio sporadico. Per il resto del tempo rimane chiuso. E dire che la ludoteca funzionava alla grande, con più richieste di quante ne potesse gestire. Una macchina in corsa che si è fermata di colpo nel dicembre 2008 per mancanza di benzina. Tanto che l’anno scorso, gli eletti del consiglio comunale dei ragazzi hanno chiesto agli amministratori di riattivare il servizio. Era il marzo 2009. Ad oggi ancora nulla. Il sindaco Alberto Maniero risponde che la giunta sta lavorando a un rilancio della struttura «secon- do una formula di gestione nuova, con modalità partecipate». In effetti l’assessore Loris Balliana ha già pronto il nuovo progetto che partirà a settembre: la ludoteca diventerà un servizio dedicato alle CONEGLIANO: la ludoteca all’edificio ex Ca’ di Dio mamme con bimbi appena nati (0-12 preparando un’interpellanza. «È un periodo mesi). Il Comune, insomma, ha drammatico per le finanrisolto il problema risor- ze dei comuni, lo sappiase, individuando un servi- mo bene – attacca Paolo zio che rientrasse in un fi- Giandon, capogruppo di lone di finanziamento re- minoranza –. Chi govergionale. Meglio di niente, na afferma che non ci soma è un servizio diverso: no i soldi per riaprire il difficile chiamarlo ancora servizio ludoteca, eppure assistiamo a spese legate “ludoteca”. Intanto, l’opposizione sta alla politica quanto meno 28% di secco, mentre le utenze commerciali e produttive, che producono il 72% dei rifiuti, pagheranno solo il 45% dei costi. Infine Giandon non condivide che i costi dei rifiuti del mercato (circa 83 mila euro) e quelli della raccolta di cartone delle utenze commerciali (187 mila euro) siano a carico dell’intera collettività. inopportune». Secondo il democratico, un servizio da 40 mila euro l’anno (questo era all’incirca il valore dell’appalto per la gestione) non è una spesa insostenibile per un comune delle dimensioni di Conegliano. «Anche in questo caso è una questione di priorità – ricorda Giandon –. Il Comune di Vittorio Veneto, “taglieggiato” dal Governo come quello di Conegliano, ha una ludoteca che funziona dal 1995». La ludoteca era stata inaugurata nel 2005. I primi bambini entrarono nella struttura il 10 ottobre. Il servizio rimaneva aperto tre pomeriggi alla settimana, per un periodo anche quattro. Ospitava bambini dai 3 ai 10 anni, intrattenendoli con attività ludico-educative. Poteva ospitare fino al massimo 30 bambini. Per il primo anno venne gestita da tre associazioni a rotazione – “Da cosa nasce cosa”, “Der stazione in des mundo” e “Artestoria” – poi l’appalto lo vinse la cooperativa “Spazio Verde Blu” che la gestì per due anni fino all’improvvisa chiusura. Il restauro dell’ex Ca’ di Dio costò al Comune di Conegliano 240 mila euro, di cui 80 mila sponsorizzati dall’Unicredit. Francesca Nicastro Agenda Conegliano VENERDÌ 23 Alle 19.30 partenza dalle piscine comunali di Moonlight Grilled: percorso di 45 km in bicicletta da Conegliano, per strade secondarie e poco trafficate, a Cimadolmo e poi, per breve tratto trafficato, fino al ristorante Al Grillo per la cena. Per informazioni: Massimo 043861098. Organizza Liberalabici. Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), per Conegliano Estate Festival 2010 concerto d’estate della Filarmonica Coneglianese. SABATO 24 Dalle 10 alle 12 resta aperta (con ingresso gratuito) la sala dei Battuti presso il duomo di Conegliano, un’occasione per poter ammirare gli stupendi affreschi cinquecenteschi di Francesco da Milano e Ludovico Pozzoserrato e l’attigua sala del Capitolo con i suoi preziosi arazzi di manifattura fiamminga. Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), “L’agnellino e il lupo”, rassegna itinerante di burattini e marionette, con il Teatro del giardino (Abruzzo). Dalle 21.30 alle 23 resta aperto il Museo civico del Castello. Ingresso: 2,50 euro intero, 1,50 ridotto; visite guidate gratuite. DOMENICA 25 Il Cai di Conegliano propone oggi la gita escursionistica “Tofana De Inze - Dolomiti ampezzane”. Per informazioni: www.caiconegliano.it. Alle 17.30 l’associazione lirica Pier Adolfo Tirindelli propone, nella sua sede in viale Veneto 24, la discografia completa della musica di Pier Adolfo Tirindelli dal 1904 ad oggi. Relatore Renato Toffoli. È gradita la prenotazione telefonando allo 0438-31461. Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), al Conegliano Estate Festival concerto Gospel D’Incanto del Seventh Note Gospel Lab. Maestro Manuel Ziroldo. Ingresso libero. Alle 21, presso il bar Hellzino, Musica in contrada prima rassegna di musica dal vivo pensata per animare le sere d’estate del centro storico. Stasera vengono proposte canzoni anni Settanta e Ottanta dal dj Marco Mariotto. basso propongono vecchi countryblues, ballate rock&roll, latin boogie. MERCOLEDÌ 28 Alle 7.30, dalle piscine, parte il gruppo dell’Università Aperta per un’escursione al rifugio Città di Carpi presso Misurina. Per informazioni: Guido 0438-24509. Alle 21, presso il bar I ragazzi di via XX, Fevre da samba a “Musica in contrada”: musica samba brasiliana e veneziana. LUNEDÌ 26 Alle 21, presso il bar Padova, Musica in contrada con Bounganville Live, genere funk, reggae & soul. MARTEDÌ 27 Alle 21, presso il bar Al municipio, Musica in contrada con Bakame Trio: Luca “Ciube” Aliberti chitarra, slide & voce, Omar Zanette pianoforte, Nicola Barbon contrab- GIOVEDÌ 29 Alle 21, presso l’osteria Cima, Musica in contrada con la Nardino Band: voce e tastiere Nardino, leader del complesso degli anni Sessanta e Settanta “I Barrakuda”. VENERDÌ 30 Alle 20, al Castello di Conegliano, ritorna Calici di stelle, tradiziona- 25 30 GIOVANI ALL’EXPO DI SHANGAI 24 luglio, alle 11.45 dall’hoSte iltelabato Prealpi di San Vendemiano, parpullman che porta 30 giovani co- neglianesi all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, dove si imbarcheranno per Shangai. Si tratta di giovani dai 18 ai 25 anni che si sono messi in gioco con le loro idee e che sono stati selezionati dopo un percorso di formazione supervisionato dall’Università di Padova. Il progetto è sostenuto dai comuni dell’area Coneglianese, la Regione e la Banca della Marca. BREVI CONEGLIANO Bavaresco neo-direttore del Centro di ricerca per la viticoltura A inizio luglio il professor Luigi Bavaresco si è insediato come direttore del Cra – Centro di ricerca per la viticoltura – di Conegliano. Nato a Paderno del Grappa nel 1957, Bavaresco si è laureato in Scienze agrarie all’Università Cattolica S. Cuore di Piacenza dove è stato, fino al 30 giugno 2010, professore associato di Viticoltura. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Scienze agrarie, menzione Viticoltura, presso l’Ensa di Montpellier (1991). La sua attività di ricerca nel campo della viticoltura (miglioramento genetico, resistenza alle malattie, metabolismo del resveratrolo e degli altri stilbeni, nutrizione minerale, tecniche colturali) è documentata da 120 pubblicazioni scientifiche. Convenzione tra La Nostra Famiglia e la Città della Speranza È stata siglata alla sede della Nostra Famiglia di Padova la convenzione tra l’istituto scientifico Irccs “Eugenio Medea” (sezione di ricerca dell’associazione La Nostra Famiglia) e la Città della Speranza. È un importante accordo sulla ricerca, in quanto prossimamente i laboratori dell’Irccs potranno spostarsi presso la costruenda torre della ricerca realizzata dalla fondazione Città della Speranza. La collaborazione riguarda attività di studio e consulenza tecnico-scientifica, supporto alla didattica mediante lo svolgimento di tesi, progetti, elaborati, esercitazioni, conferenze, dibattiti e seminari, formazione professionalizzante. Apriranno tre punti Internet Accrescere le competenze informatiche della cittadinanza è l’obiettivo del progetto “Web point” promosso dal Comune di Conegliano. Grazie alla partecipazione a un bando regionale, saranno creati tre spazi per l’utilizzo di Internet presso tre sedi comunali: Informacittà, sala lettura e centro diurno anziani. L’obiettivo del progetto è agevolare anche quei cittadini che non hanno grande dimestichezza con lo strumento informatico. le appuntamento organizzato dall’associazione Città del vino e dal Movimento turismo del vino per scoprire i vini più apprezzati. Vengono proposte degustazioni di vini, grappe e prodotti tipici presentati dalle aziende del territorio, accompagnati da intrattenimenti musicali. Bus navetta gratuito da piazza Cima. Informazioni: Ufficio informazioni turistiche 0438-21230. Il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto all’associazione Cavalieri dell’etere Protezione civile onlus per sostenere interventi di protezione civile a favore della collettività. Ingresso: 6 euro, valido per 5 degustazioni di vini, grappe o liquori (in omaggio sacca e bicchiere creati per la serata). Prosegue sabato 31. Farmacia di turno: Tonolo, viale Italia 192/C, telefono 0438415554. Un locale per le prove musicali La giunta comunale ha concesso l’uso di un locale, all’interno della sala prove musicali nel fabbricato ex Int (a lato della stazione ferroviaria), a favore di un gruppo di ragazzi che coltiva interessi nel campo delle arti figurative. Il nuovo spazio artistico espositivo e laboratoriale è stato denominato: “Info&Arts Point Intro”. Conegliano “città del libro” Un bell’annuncio nel corso della settima edizione del torneo “Il piacere di leggere”, che ha visto coinvolti tutti gli istituti superiori di Conegliano: la città del Cima è stata insignita del titolo di “Città del libro”. 26 Dai nostri paesi Conegliano 25 luglio 2010 Si rinnova un appuntamento plurisecolare, fonte di tanta fede e devozione in tutto il territorio circostante. È imminente, subito dopo la pausa estiva e appena arriveranno tutte le autorizzazioni, il grosso intervento alla copertura della chiesa che dovrà essere completamente rifatto a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua. L’associazione Caminada Sant’Anna, attiva ormai da quasi un ventennio a favore della manutenzione e dell’abbellimento dello storico edificio, ha promosso e portato a termine una raccolta di fondi straordinaria per questa particolare manutenzione denominata “Un euro per una tavella”, che ha dato un ottimo risultato tanto da raggiungere lo scopo prefissato di coprire la spesa per l’acquisto delle antiche mattonelle con le quali sarà rifatto il sotto- tetto. Lunedì 26 luglio sarà celebrata una messa alle 19 alla Caminada. Sabato 31 luglio, alle 20, presso la sede della Pro loco, seguirà la serata dello spiedo. Infine, in via eccezionale, quest’anno è stata organizzata una seconda gita in programma per giovedì 12 agosto a Belluno, alla scoperta dell’antico palazzo dei Nobili detto della “Caminada” vicino al palazzo dei Ret- SAN POLO / PER SOSTENERE LA CHIESA DI TERRA SANTA ciascun religioso. Dopo gli appuntamenti in diocesi vittoriese, il gruppo è proseguito il lunedì successivo per Venezia, ultima tappa prima del rientro programmato per martedì 20 luglio. Indubbiamente per i seminaristi è stata un’esperienza indimenticabile, scandita da molte solenni concelebrazioni, tra cui quelle mottensi, alle quali hanno partecipato attivamente nel servizio liturgico. Alla fine del pranzo, nei vari saluti e ringraziamenti, è stato anche particolarmente ricordato dai presenti il cinquantesimo anniversario della partenza di monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo per la Terra Santa. Era il 15 agosto 1960, quando l’allora arciprete monsignor Pietro Stefani, durante i vespri solenni dell’Assunta, consegnò al giovane seminarista il crocifisso del missionario, pochi giorni prima della partenza, avvenuta via nave il successivo 20 agosto 1960, accompagnato da monsignor Pietro Mazzarotto, attualmente arciprete emerito di Sacile. Pur nella sua brevità, auspichiamo che questa visita storica lasci il segno anche nella comunità di San Polo, trovando il modo, anche attraverso l’adozione di un seminarista, di rinsaldare sempre più il vincolo speciale che unisce la terra sampolese, ma in esteso anche tutta la diocesi vittoriese con la Terra Santa. Vinicio Cesana BREVI LA COLONNA SAN POLO / È IMMINENTE IL RESTAURO DEL TETTO DELLA CHIESA Il Vescovo alla Caminada a festa patronale dei L santi Gioacchino e Anna, particolarmente venerati nella chiesa della Caminada a San Polo di Piave, è stata anticipata di un giorno a domenica 25 luglio con la celebrazione solenne presieduta dal vescovo Corrado alle 11. Dopo il tradizionale evviva, seguirà alle 12.30 il pranzo organizzato dall’associazione Caminada Sant’Anna presso il Parco Gambrinus. Adottiamo un seminarista T ra i due appuntamenti mottensi di sabato 17 e domenica 18, monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo ha trovato il tempo per una parentesi tutta sampolese. Unitosi al gruppo di sei sacerdoti e venticinque seminaristi del seminario maggiore del Patriarcato Latino di Gerusalemme, guidati dal vice rettore don Feisal, domenica 18 di buon mattino è cominciato il pellegrinaggio con visita a tutte le parrocchie da dove sono partiti sacerdoti missionari per la Terra Santa. A mezzogiorno, dopo l’ultima tappa a Rai a visitare i parenti di don Ilario Antoniazzi, il gruppo guidato dal vescovo è arrivato a San Polo di Piave accolto dall’arciprete don Lucio Dalla Fontana e dal sindaco Vittorio Andretta. Tre i luoghi visitati a San Polo di Piave: innanzitutto la chiesa parrocchiale dove sacerdoti e seminaristi, dopo una breve illustrazione delle vicende e delle opere SAN POLO: il vescovo Marcuzzo con i seminaristi del Patriarcato di Gerusalemme e il sindaco conservate, si sono raccolti in preghiera per la recita, in arabo, dell’Angelus. È seguita la visita al castello Papadopoli Giol sia all’interno che all’esterno, al meraviglioso parco dove per i seminaristi è stata una novità camminare su un prato d’erba. Infine l’appuntamento al Parco Gambrinus per il pranzo durante il quale monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo ha presentato tutti i seminaristi e sacerdoti, la loro provenienza palestinese, giordana e siriana e i vari anniversari d’ordinazio- Agenda La Colonna VENERDÌ 23 Alle 21.30, in piazza Martiri della Libertà a Susegana (in caso di pioggia in municipio), proiezione del film “Bianco, rosso e Verdone”. Nell’ambito della rassegna cinematografica “Storia d’Italia attraverso i maestri della commedia all’italiana”. Ingresso libero. puntamento della rassegna “Cinema sotto le stelle”. MERCOLEDÌ 28 Alle 21.15, all’aia dell’ex agenzia Giol di San Polo, proiezione del film d’animazione “Up” (Usa 2009). Ingresso gratuito. Ultimo appuntamento della rassegna Cinestate promossa dal Comune. MARTEDÌ 27 Alle 21.15, nel giardino del centro culturale di Mareno di Piave (in caso di pioggia nella sala interna del centro), proiezione del film d’avventura “Robin Hood” con Russel Crowe. Ingresso: 5 euro intero, 2 euro ridotto. Organizza il Comune. Ultimo ap- GIOVEDÌ 29 Alle 21.15, all’aia dell’ex agenzia Giol di San Polo, karaoke con Alessandro Bernardi. Farmacia di turno: Pezzè, via Caldemessa 1, Santa Lucia di Piave, telefono 0438-460126. ne. Il gruppo di seminaristi era arrivato a Roma lo scorso 28 giugno dove si è fermato quattro giorni con udienza papale; il viaggio è proseguito verso Assisi e Perugia, le maggiori città della Toscana, poi in Liguria con sosta a Varazze, città natale del primo patriarca latino di Gerusalemme, infine Piemonte e Lombardia con visita a Como, dove una parrocchia mantiene gli studi di ben otto seminaristi per un importo che si aggira sui cinquemila euro all’anno per TEMPIO RIEVOCAZIONE ine settimana all’insegna della cultura e F dello spettacolo a Tempio di Ormelle presso l’antica chiesa dei Templari. Tre appuntamenti che si inseriscono nel format Calici di stelle e che a Tempio coniugano approfondimento culturale con degustazioni enogastronomiche. Venerdì 23 luglio alle 21.15 la compagnia teatrale La Goldoniana porta in scena la popolare commedia “I Rusteghi” di Goldoni, che si terrà in piazza Cavalieri del Tempio e in caso di maltempo nella palestra comunale (ingresso intero 6 euro, ridotto 3). Sabato alle 21 sarà la volta di un evento atteso e spettacolare: la rievocazione storica tori, oggi sede della Prefettura, e alla Cattedrale. La gita proseguirà poi per Villa di Villa di Mel con messa celebrata alle 11 da don Giuseppe De Nardo. Dopo il pranzo a Frontin, la gita proseguirà con la visita della chiesa di Trichiana, dove don Brunone De Toffol illustrerà la storia e le bellezze artistiche. Infine nel pomeriggio l’ultima sosta sarà presso il santuario del Nevegal. VC SUSEGANA: progetto di un impianto di recupero di rifiuti inerti È stato depositato lo scorso 30 giugno in Comune a Susegana lo studio preliminare di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi che la ditta Cogefor intende realizzare in via Fornace Vecchia. I termini per la presentazione di eventuali osservazioni sono di 45 giorni a partire dal 30 giugno. COLLALTO: Sagra di Sant’Anna Ultimo fine settimana della Sagra di Sant’Anna, promossa da Festeggiamenti Collalto, che lunedì 26 luglio prevede alle 19.30 la messa solenne in onore della santa nella chiesetta a Lei dedicata. Le altre celebrazioni nella chiesetta di Sant’Anna sono previste domenica 25 luglio alle 9.30 per tutti e alle 19, in particolare, per i fedeli di Falzè, lunedì 26 luglio alle 9 per i fedeli di Colfosco, martedì 27 luglio alle 8 per i fedeli di Fontigo. Domenica 25 luglio alle 8 è in programma un’escursione guidata ai luoghi della Grande Guerra; alle 12 c’è il pranzo con spiedo (su prenotazione telefono 3382916580) e alla sera grigliata e musica dal vivo. COLFOSCO: libri in cantina Sabato 24 luglio, alle 20.30 nell’azienda agricola Narciso De Rosso di Colfosco, Gianluigi Secco presenta il libro “Vicini lontani e memorie dimenticate. Buchi e bachi della cultura del consumo”. La serata, che rientra nella rassegna “Un libro in cantina”, si conclude con un brindisi. Iniziativa aperta a tutti. Organizza il Comune di Susegana. BREVI SAN VENDEMIANO L’addio a Maurizio Mazzer Si è spento domenica 18 luglio all’età di 79 anni Maurizio Mazzer, socio dell’associazione Isavico (Incontinenti stomizzati associazione Vittorio Conegliano). Maurizio era portatore di stomia da 18 anni. Ha avuto un percorso molto sofferto con l’amputazione anche della gamba destra. Ricordiamo il suo coraggio nel voler partecipare all’inaugurazione della segreteria dell’associazione il 14 STORICA maggio scorso presso l’odella battaglia tra i cavalieri dell’ordine dei spedale di Vittorio Veneto. Templari e gli Ezzelini, con ottanta figuranti Semplice ed altruista, mai aimpegnati nell’area della Mason, all’esterno veva fatto pesare i suoi prodella chiesa, edificio del XII secolo ritenuto blemi. la chiesa templare meglio Isavico è vicina alla moglie conservata d’Italia. Sabato Maria e ai figli che sempre sera e domenica pomerig- sono stati partecipi all’attigio si potrà conoscere me- vità dell’associazione. La famiglia ringrazia i sanitari e glio questo complesso stoparasanitari degli ospedali rico grazie alle visite guida- di Vittorio Veneto, Conegliate gratuite, che si terranno no e De Gironcoli, per le atanche nelle seconde e tenzioni prestate. quarte domeniche del mese fino a fine settembre. Domenica mattina verrà allestito un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato. Per tutto il week-end prodotti e vini tipici in degustazione. GS Nuovo asilo, uno stop L’amministrazione di San Vendemiano ha revocato la procedura per l’affidamento dei lavori di costruzione del nuovo asilo nido comunale. Dai nostri paesi Coneglianese 25 luglio 2010 A CASTELLO ROGANZUOLO Torre campanaria restauro in corso N el 1890 la parrocchia di Castello Roganzuolo provvide a ristrutturare l’antica torre campanaria della chiesa monumentale. Allora, testimoniano i registri parrocchiali, la spesa sostenuta tra i mesi di ottobre e dicembre fu di poco inferire alle 800 lire. Queste ultime servirono per comperare mattoni, pietre, legname, sabbia, ferro di Germania. Si pagò il tagliapietre, il capomastro che effettuò il lavoro di muratore, il calderaio che si occupò della “gorna di rame” e il fabbro che provvide a fornire “8 arpisi”. Oggi, a distanza di 120 anni, della torre campanaria si torna a parlare tra le carte destinate all’archivio parrocchiale di domani. Questa volta la CASTELLO ROGANZUOLO: il campanile somma da impiegare per la ristrutturazione è di 130 mila euro e si parla di fibra di carbonio tra i materiali da utilizzare. «Una prima parte dei lavori – spiega il parroco don Vittorio Bottan – sta riguardando il basamen- ALBERTO DARIO DI CIMETTA, 12 ANNI, È CAMPIONE ITALIANO CAT. ALLIEVI B Un asso del pattinaggio lberto Dario è un bel A ragazzino di 12 anni di Cimetta. A settembre comincerà la seconda media a Codognè ed è un fedele chierichetto di don Stefano Sitta. Da cinque anni va a scuola di pattinaggio artistico a rotelle al Pala Masotti di Oderzo con lo Skating Club. A orientarlo verso i pattini, piuttosto che verso il più classico balòn, è stata una scena vista da piccolo: «Sotto i portici di Oderzo c’erano due ragazzi che pattinavano e mi è ve- nuta voglia di imparare». Grazie agli intensi allenamenti con Anna Cocco e alla sua “stoffa”, Alberto sta tagliando un traguardo prestigioso dopo l’altro. Quest’anno ha vinto, a Viterbo, il campionato italiano categoria Allievi B, bissando il successo dello scorso anno a Bologna nella categoria Allievi A. Davanti a sé Alberto ha soprattutto l’esempio di Andrea Barbieri, la stella dello Skating, campione italiano e mondiale Senior. «Lo ammiro – to del campanile. Poi si continuerà con l’interno fino ad arrivare alla sistemazione della copertura. Si dovrebbe così concludere il primo stralcio, ma prevediamo di proseguire subito con il secondo inerente la parte esterna». La torre campanaria gode di ottima salute dal punto di vista statico, necessita di manutenzione che possa proteggerla anche dagli agenti atmosferici. «Sono in fase di attuazione – spiega l’architetto Susanna Maset – i lavori di consolidamento del basamento. L’allargamento della base realizzato alla fine dell’Ottocento presenta fessurazioni e alterazioni dovute al fatto che le alberature nella zona vicina sodice Alberto –, qualche volta mi alleno con lui. Vorrei tanto fare i salti tripli come lui». Le premesse per arrivarci ci sono tutte! Alberto Dario Agenda Pontebbana VENERDÌ 23 Alle 20.30, nella piazzetta di Baver, anguriata promossa da Pro loco di Godega e gruppo Alpini di Pianzano. Iniziativa del ciclo “Ricordando i bei tempi”. Alle 21, al cortivo Mazzorin di Roverbasso, “Più Cabernet e meno Internet”, serata cabaret curata dal Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè. Ingresso libero. Ultimo appuntamento della rassegna “Notti tra le stelle”. SABATO 24 Dalle 20 a Campomolino tornei di Splashball e Rugby. Musica con il gruppo Black Velvet. ne effettuata nella sala polifunzionale del municipio. DOMENICA 25 Alle 19.30 a Campompolino apertura dello stand enogastronomico e partite dei tornei Splashball e Rosa. Musica con Strigmen Neil Young tribute Giordano e Neil Lucchetta. MERCOLEDÌ 28 Alle 21.15, al campo sportivo parrocchiale di San Fior di Sotto, proiezione del film d’animazione “Astro boy”. Primo appuntamento della rassegna “Cinema sotto le stelle” promossa dal Comune. Ingresso libero. In caso di pioggia la proiezione vie- Farmacia di turno: Mazza, via Vittorio Veneto 2/A, Orsago, telefono 0438-990050. no penetrate con le radici e hanno scalzato alcune parti. Viene quindi effettuata una cerchiatura in fibra di carbonio per contenere la muratura». Tale intervento dovrebbe concludersi entro la prima settimana di agosto. A partire da settembre l’attenzione verrà dedicata alla seconda fase del primo stralcio. «All’interno verranno sostituite le parti lignee ammalorate – continua l’architetto – effettuato un lavoro di pulizia e di controllo della scala. La copertura sarà oggetto di controllo, verranno tolti i coppi, rimossi e sostituiti quelli rotti, si procederà all’impermeabilizzazione». A partire dal mese di ottobre oppure nella prossima primavera toccherà al secondo stralcio che riguarderà l’esterno e in particolare la pulizia e la posa dell’intonaco. È inoltre prevista la revisione dell’impianto elettrico, il controllo della struttura delle campane e del parafulmine. Dei 130 mila euro che la parrocchia è chiamata a spendere per tale lavoro 51 mila vengono dati quali contributo dalla Regione Veneto. Gerda De Nardi 27 BREVI PONTEBBANA ALBINA: 50 anni della Sma Quest’anno compie 50 anni la Sma Spa di Albina. Fondata nel 1960, ne sono ora titolari Giuseppe Pin, Antonio Zigoni, che è presidente di Federlegno Triveneto, Gianfranco Collodel e Giacinto Da Ros mentre l’altro socio, Marcello Milanese è recentemente scomparso, e gli è subentrato il figlio Lamberto. La Sma fin dall’inizio si è specializzata nella produzione di camere da letto e di soggiorni. CODOGNÈ: sindaci brasiliani Nei giorni scorsi il sindaco di Codognè Roberto Bet ha ricevuto la inaspettata quanto gradita visita di due ospiti speciali: il sindaco della città brasiliana di Veranopolis (70 mila abitanti) Waldemar De Carli (i cui nonni erano proprio originari di Codognè), e il suo collega di Farroupilha (30 mila abitanti) Ademir Barretta. Entrambi sono di discendenza veneta essendo i loro avi emigrati verso la fine del 1800. ROVERBASSO: cabaret Venerdì 23 luglio, alle 21 nel cortivo Mazzorin a Roverbasso, serata di cabaret nello stile del programma televisivo Zelig. Organizzano il Comune di Codognè e il Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè. CODOGNÈ: canto popolare Sabato 24 luglio, alle 21 nel parco della Mutera a Codognè, concerto del coro Città di Conegliano. È un’iniziativa curata dal gruppo Alpini di Codognè. CAMPOMOLINO: il 25 luglio i tornei Avis provinciale A causa delle avverse condizioni meteorologiche, i tornei di Splashball e Greenvolley “Avis provinciale” previsti domenica scorsa 18 luglio a Campomolino sono stati rinviati a questa domenica, 25 luglio. Organizza il Club 3 Molini insieme alle sezioni Avis di Gaiarine e Mansuè. 28 Dai nostri paesi Friuli 25 luglio 2010 STEVENÀ: FESTEGGIATA LA MADONNA DEL CARMINE a festività della MaL donna del Carmine, localmente meglio nota come “Madonna del Pèrsego”, è stata quest’anno celebrata, con particolare solennità, venerdì 16 luglio presso l’omonimo tempio votivo di Stevenà. Ad officiare la cerimonia religiosa vespertina, il vescovo emerito di Pozzuoli, mons. Silvio Padoin, originario da Pieve di Soligo. Con questa messa solenne, la comunità parrocchiale di Stevenà ha voluto anche dare rilevanza alla conclusione dei lavori di restauro, mantenimento e miglioramento dell’edificio sacro, protrattisi per oltre due anni. Questo intervento, resosi ormai necessario per non compromettere la stabilità strutturale dell’edificio, è stato eseguito grazie al munifico lascito della benemerita cittadina Elia Cesa, una vita trascorsa, da emigrante, fra la Svizzera e Jesolo, recentemente scomparsa all’età di 79 anni. Con la cospicua somma ricevuta da questa benefattrice, la parrocchia di Stevenà ha finanziato non solo i lavori alla chiesa, ma è anche riuscita a ridurre, in maniera significativa, gli impegni eco- nomici assunti in occasione del radicale restauro dell’asilo parrocchiale, eseguito alcuni anni fa. Al termine della funzione religiosa, molto partecipata, la comunità di Stevenà ha voluto ricordare questo nobile gesto con una targa commemorativa, scoperta proprio in questa occasione. Un bel gesto di generosità, a favore della comunità, che fa riflettere tutti. Luciano Borin BREVI FRIULI GLI INTERVENTI A BRUGNERA, CANEVA E SACILE PRATA DI P.: bookcrossing Sicurezza, tutti la promettono ma pochi la garantiscono Venerdì 23 luglio, alle 18 nel giardino della biblioteca comunale, Cristina Fornasieri e la bibliotecaria Lea Del Negro presentano l’iniziativa del bookcrossing, lo scambio gratuito di libri. SACILE: Sacile è estate Sandro Cao assessore di Caneva S ono momentaneamente tutti nelle mani del centrodestra i tre comuni del Sacilese (Sacile, Caneva e Brugnera) appartenenti alla diocesi di Vittorio Veneto. E se nel capoluogo liventino a prevalere è l’anima del Popolo delle Libertà, rappresentato dal sindaco Roberto Ceraolo, è il Carroccio a guidare Brugnera (con il primo cittadino Ivo Moras) mentre a Caneva, dove da qualche mese si è insediata la giunta di Andrea Attilio Gava, si contano diversi esponenti leghisti. Pur essendo un tema abbastanza trasversale, caro quindi sia alle amministrazioni di centrodestra che a quelle di centrosinistra, quello della sicurezza dei cittadini, intesa sia come protezione da atti vandalici, furti e truffe, sia come salvaguardia da eventi traumatici (incidenti e calamità naturali) è uno dei baluardi della Lega Nord che nel Sacilese ha un posto di spicco. Ci siamo chiesti quindi come ci si stia muovendo nei tre Comuni per la tutela dei propri abitanti. A Sacile la giunta di Roberto Ceraolo si è trovata a dover rispondere ad una carenza di organico all’interno della polizia locale. Ecco perché l’assunzione di un nuovo agente va di pari passo con una novità dei giorni scorsi: l’esperienza dei poliziotti di quartiere, prevista dalla coalizione di governo già da tempo e istituita, anche su sollecitazione degli abitanti di San Michele, per rafforzare la presenza di controlli soprattutto nelle frazioni. E mentre da poco è stata affidata ad una ditta di Cordenons la manutenzione delle telecamere della centrale operativa dei Carabinieri, sul fronte della sicurezza stradale rimane per il momento inascoltata la proposta di Sacile Partecipata e Sostenibile, che vorrebbe venisse istituita nel centro città una zona a limite di 30 kmh, che ridurrebbe i pericoli per pedoni, ciclisti e automobilisti. Verranno, invece, intensificati i controlli di velocità così come si ricorrerà più spesso all’utilizzo del gruppo di vigilanti volontari per il controllo dei luoghi affollati come il mercato settimanale o durante i tragitti casa-scuola effettuati dal Pedibus. Un anno fa, al momento della sua elezione, il sindaco di Brugnera Ivo Moras ci aveva parlato della volontà di istituire un gruppo di volontari, i quali u- Roberto Ceraolo sindaco di Sacile Ivo Moras sindaco di Brugnera scissero “dalle proprie case, anche di notte, per fare un servizio di controllo a servizio della comunità, avvisando le autorità preposte in presenza di anomalie o atti contrari alla legge”. Attualmente non esiste nulla di tutto ciò. Il sindaco, insieme all’assessore alla sicurezza Gian Paolo Piccinato, si è attivato invece con un’ordinanza di sgombero in occasione dell’arrivo, un mese fa, di una carovana di rom a San Cassiano di Livenza, ordinanza rispettata dai nomadi che entro le 24 ore e senza ulteriori sollecitazioni hanno sgombrato il campo. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, Brugnera ha puntato sulle rotonde: quelle già realizzate a San Cassiano e a Brugnera in via Ponte di Sotto e quella del campo sportivo di Tamai da terminare. Per i ciclisti, invece, si sta proseguendo con la progettazio- ne della pista ciclabile di via Mazzini a Brugnera. BRUGNERA: PARTE LA SAGRA DI SAN GIACOMO cominciata giovedì 22 È luglio la nuova edizione di “Brugnera in festa”, tradizionale sagra estiva organizzata dall’omonima associazione e dedicata al patrono San Giacomo. Giunta alla 22ª edizione, la manifestazione che si svolge nella zona degli impianti sportivi comunali, anche in questo 2010 si sdoppia ripropo- nendo un’area solo per i più giovani, con un programma di concerti ed eventi riservati ai ragazzi. Due settimane di festa fino al 1° agosto, tra chioschi enogastronomici e iniziative varie. Sabato 24, ad esempio, musica a 360°nell’area giovani: alle 21.30, infatti, è in programma un tributo a Ligabue, con l’esibizione del complesso “Anime in plexiglass”. Domenica 25, poi, torna per il secondo anno consecutivo il con- A Caneva la neonata amministrazione di centrodestra propone una novità per il comune, vale a dire la definizione di una delega alla sicurezza, affidato al vicesindaco Sandro Cao, rappresentante della Lega Nord. Per il momento la giunta non ha deliberato nulla che possa avere a che fare con questo tema, che, però, è inserito nel programma elettorale presentato dalla lista che sosteneva Gava. Una nuova sede per la Protezione civile, un’intensificazione delle risorse alla Polizia locale e una stretta collaborazione con l’Auser per il proseguimento degli interventi dei nonni vigili, sono elencate come alcune tra le maggiori priorità del gruppo vincitore delle ultime comunali. Francesca Ceccato corso per fioristi “Notte in fiore” sul tema “Abiti da sposa”. I festeggiamenti riprendono mercoledì 28 luglio. Questo è il programma delle iniziative serali organizzate dal Comune e dalle associazioni locali per la settimana che va da venerdì 23 a venerdì 30 luglio. Venerdì 23, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “Hit’n’run e Jal Band”, concerto a cura del Centro Giovani Zanca; alle 21.15 in piazza del Popolo “Flamenco Sketches”, contaminazioni fra flamenco e jazz a cura dell’Iniziativa. Sabato 24, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “L’Africa: il matrimonio”, musica, danza e colori a cura delle associazioni Vita Serena e Sacile Mondo Insieme. Giovedì 29, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “Sacile MusicFestival”, concerto organizzato dall’Ensemble Serenissima. Venerdì 30, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “SolistinTour 2010”, semifinali del festival di musica d’autore per singoli e gruppi; alle 21.15, in piazzetta Manin, calcio con i giovani del San Odorico. GHIRANO: Il mostro tossico Venerdì 23 luglio, alle 21 nel cortile ell’ex latteria sociale, si proietta il film “Il mostro tossico” (Italia, 2009) di Matteo Corazza. Ingresso libero. Presenta il creativo Francesco Guazzoni. Organizza il Centro culturale Conti Prata, in collaborazione con l’associazione Ghirano Porte Aperte e il Comune di Prata. SACILE: cinema all’aperto Mercoledì 28 luglio, alle 21.30 nel chiostro di S.Antonio abate, si proietta “Invictus” (Usa, 2009) di Clint Eastwood. Ingresso libero. SACILE: Sapori di... vini Giovedì 29 luglio, alle 21.30 al foro boario in Pra’ Castelvecchio, “Sapori di... vini (sull’acqua)”, evento enogastronomico sulle rive della Livenza a cura dell’Agenzia turismo Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i ristoratori e le cantine del territorio. Prenotazioni all’Ufficio Iat (tel. 0434-737057, [email protected]). BRUGNERA: Comune riciclone I dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani relativa al 2009 conferma Brugnera come una tra i comuni più attrezzati ed efficaci in quest’ambito. Anche in questa occasione, infatti, il Comune di Brugnera ha ricevuto da Legambiente, responsabile della rilevazione, il premio quale “Comune riciclone”, attestazione che al Comune liventino viene assegnato ormai da un quinquennio. Sugli oltre mille comuni dell’area Nord inferiori ai 10 mila abitanti presi in considerazione dal rilevamento di Legambiente, Brugnera si piazza nella zona più alta, occupando la 211ª posizione. Sostanzialmente stazionaria la percentuale dei rifiuti raccolti, che arriva al 74,6 %, ottimo livello sul quale Brugnera è attestata da ormai cinque anni. Si consideri che, per ottenere da Legambiente il premio di “Comune riciclone” è sufficiente ottenere una percentuale del 45%. CANEVA: festa per il Tour Festa a Caneva per Pierrick Fedrigo, il ciclista della Bbox Bouygues Telecom, vincitore della 16ª tappa del Tour de France (la pirenaica Bagneres-Pau). Fedrigo, nato a Marmande nel 1978, discendente da emigranti di Caneva. Dai nostri paesi Opitergino 25 luglio 2010 GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA Molto atteso lo spettacolo di cabaret di venerdì 23. Quest’anno il protagonista sarà Beppe Braida, capocomico di Colorado, la fortunata trasmissione di Italia 1. Non mancherà anche quest’anno il concorso canoro organizzato dal Coro Città di Oderzo sabato 24 preceduto dalle premiazioni del concorso “Balcone Fiorito” organizzato dall’Amministrazione Comunale. Domenica 25 a partire dalle 21 ci sarà l’esibizione della Banda Fiere Maddalena i entra nell’ultimo week-end Sdedicato alle manifestazioni delle millenarie Fiere della Maddalena ad Oderzo. In Piazza Grande giovedì 22 l’appuntamento dedicato alla moda, con la tradizionale sfilata. In passerella abbigliamento donna, le collezioni di abiti da sposa, sposo e cerimonia, pellicceria e acconciature. Cittadina Turroni e a seguire l’estrazione della Tombola di beneficenza. Gran finale lunedì 26 con la musica a 360° di Renzo & Luana. Concluderà il cartellone dei festeggiamenti delle Fiere, il tradizionale appuntamento con lo spettacolo pirotecnico organizzato come ogni anno dalla Pro Loco di Oderzo. Altra iniziativa collaterale, per riportarci indietro alle radici agricole delle Fiere opitergine: sabato 24 e domenica 25 luglio sarà possibile perdersi per “Le vie dei goeosessi”, il percorso eno-ga- POTREBBE DIVENTARE RIFERIMENTO FORANIALE Nell’ex istituto Moro la nuova sede della Caritas? L’ ex Istituto maschile Moro resterà una presenza inconfondibile nel panorama urbano cittadino. Con un nuovo ruolo. L’obiettivo della parrocchia di San Giovanni Battista è di trasformarlo nella nuova sede per la Caritas, per consentirle di sviluppare ancor di più i servizi che già offre alle persone bisognose. È per questo motivo che la parrocchia ha manifestato l’intenzione di acquistare l’ex Istituto maschile di proprietà dell’Opera Pia Moro. «Il percorso sarà ancora lungo - spiega monsignor Piersante Dametto -. Dobbiamo ottenere le necessarie autorizzazioni, tuttavia confermo la nostra volontà di entrare in possesso di quel fabbricato perché abbiamo già dei progetti, primo fra tutti quello di dare una sede più di- gnitosa alla Caritas parrocchiale». Presidente di quest’ultima è Aldo Cappellotto, già sindaco della città, da molti anni diacono, un’autentica “colonna” in seno alla parrocchia. L’attività della Caritas si esplica in molti rami. Vi è la raccolta di vestiario usato, di mobili, che vengono poi ridistribuiti alle famiglie in difficoltà. Fino allo scorso anno si trattava per la maggior parte di extracomunitari, ma negli ultimi tempi la morsa della crisi ha spinto anche diversi italiani a rivolgersi al Centro di raccolta che si trova in via Garibaldi. I volontari della Caritas, inoltre, sono attivi attraverso il Centro di Ascolto, che indirizza al meglio persone che si trovano disorientate nell’affrontare determinate situazioni. Infine vi è la forte collaborazione con le altre associazioni caritative opitergine - come la San Vincenzo de’ st’anno a Fontanelle, ma forse definirlo così è un po’ riduttivo. «Ci siamo mossi l’estate scorsa come Consulta delle Associazioni del Comune di Fontanelle- racconta Emanuela Baccichetto-. Volevamo creare un qualcosa che rispondesse alle esigenze dei ragazzi che vivono nel nostro comune; avevamo un’idea in mente e per realizzarla abbiamo chiesto la collaborazione delle associazioni della Consulta. Hanno risposto positivamente in quattordici. Con Paoli ed il Banco Alimentare - per la preparazione e distribuzione di pacchiviveri alle famiglie locali che versano in condizioni di precarietà. «La nostra idea - continua don Piersante - è che la Caritas opitergina possa diventare un punto di riferimento a livello di tutta la forania. Per farlo ha necessità di strutture adeguate. I locali dove si trova adesso non sono più adatti, sono troppo piccoli, oltre a rivelare delle carenze nella parte impiantistica, specie per quel che riguarda il riscaldamento. Vorremmo poi dare maggiore dignità al servizio che viene svolto, evitando che si formino code di persone che, per mancanza di spazio, sono costrette a rimanere sul marciapiede di via Garibaldi». Annalisa Fregonese enerdì 23 luglio, alle 21 a Palazzo Foscolo a OderV zo, si tiene la presentazione del monumento dedicato a Padre Marco a Vallonto di Fontanelle e del progetto “11 settembre 1683”, film sulla Battaglia di Vienna e vita di Padre Marco. Interverranno il regista Renzo Martinelli, Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave “Vincenzo Colognes” e don Brunone De Toffol, coordinatore del Comitato Padre Marco per la diocesi di Vittorio Veneto. “Estate amica” con 14 associazioni questo progetto abbiamo partecipato ad un bando indetto dal Centro servizi volontariato provinciale e lo abbiamo vinto». La risposta delle famiglie è stata subito importante: sessantaquattro iscritti, dalla prima elementare alla terza media. Le attività di “Estate amica” hanno coperto le tre settimane dal 5 al 23 luglio e, per volontà degli organizzatori, l’iniziativa non si è svolta in contemporanea con nessun’altra del territorio rivolta ai più giovani. «In particolare non abbiamo voluto accavallarci con il Grest di Lutrano – dice Emanuela ERRATA CORRIGE. Per un disguido su “L’Azione Illustrata” dell’Opitergino-Mottense è stato sbagliato l’inserimento del programma delle Fiere della Maddalena. Ce ne scusiamo con i lettori e gli organizzatori. VENERDÌ 23 UNA SERATA SU PADRE MARCO D’AVIANO FONTANELLE/PRIMA ESPERIENZA POSITIVA state amica: cos’è? Si tratE ta di un centro estivo avviato per la prima volta que- stronomico con 8 punti degustazione di prodotti tipici, che offrrirà un weekend all’insegna del mangiare sano in un’atmosfera ricca di storia e di arte. Le Fiere della Maddalena sono organizzate per conto del Comune di Oderzo, dall’agenzia Eventi di Conegliano. – del quale tra l’altro abbiamo gli stessi orari». Ovvero dalle 15 alle 19: il lunedì i ragazzi sceglievano un laboratorio tra quelli proposti (cucina, art attack, cucito, falegnameria, danza, teatro, video) per portarlo avanti tutta la settimana durante le prime due ore di attività. Le ultime due erano, invece, gestite, a turno, dalle associazioni aderenti al progetto: la giornata ecologica e dell’educazione stradale, l’incontro con l’Avis, l’Aido, l’Associazione Ornitologi… Il coinvolgimento di alcuni gruppi sportivi ha, inoltre, permesso l’organizzazione di tornei di calcio, pallamano, basket e pallamano. “Estate amica” ha visto, infine, la collaborazione di alcuni genitori dei ragazzi iscritti per le pulizie e soprattutto della cooperativa Centro Servizi Associati di Conegliano, che ha messo a disposizione una coordinatrice e due animatrici professioniste. A loro si sono affiancate cinque volontarie locali di età compresa tra i 20 e i 26 anni. E il prossimo anno? «C’è la volontà di ripetere l’iniziativa anche se in questo momento non abbiamo la copertura finanziaria – ammette Emanuela –. Abbiamo già una promessa dell’amministrazione comunale che si muoverà per risolvere il problema». Andrea Pizzinat 29 PORTOBUFFOLÉ: SETTIMO IN FESTA PER IL CARMINE una festa dall’antico sapore É paesano quella che si è svolta nella contrada di Settimo, in oc- casione della ricorrenza della Madonna del Carmine. Molti i parrocchiani che ritrovatisi intorno al suggestivo capitello per partecipare alla messa celebrata da don Giorgio Maschio. Al termine, la contrada ha organizzato un bel momento di convivialità, cui hanno partecipato anche persone da fuori Portobuffolè, attratte da un autentico spirito paesano. HANNO COLLABORATO IL CENTRO “IL MOSAICO” E STUDENTI DI “OBICI” E “LEPIDO ROCCO” Oderzo Accessibile stato presentato martedì É il progetto “Oderzo Accessibile”, ideato dal Centro diurno disabili “Il Mosaico” del Distretto 4 dell’Ulss 9, in collaborazione con l’Istituto superiore Obici e il Comune di Oderzo. La direttrice del Centro diurno Marina Verardo e l’educatrice Leonida Fantuz spiegano in cosa consiste questo progetto: «Lo scopo è quello di dare visibilità ai percorsi urbani più accessibili alle persone disabili, partendo da due aree di parcheggio - quello della stazione ferroviaria e quello della Coop - per raggiungere quattro edifici simbolici: il municipio, la biblioteca, la pinacoteca e il museo». In pratica, nel periodo marzomaggio alcuni studenti dell’Istituto Obici hanno accompagnato una decina di utenti del Centro diurno con problemi motori di vario tipo, seguendo le strade più accessibili possibile indicate loro dalla geometra comunale Leonarda Marcuz. In questo modo, gli studenti hanno potuto fare esperienza diretta rispetto alle “dif- ferenze” dei disabili stessi e alla questione delle barriere architettoniche. Il progetto ha coinvolto gli studenti dell’Obici anche in un concorso grafico per l’ideazione di un logo da apporre in modo visibile all’esterno e all’interno degli edifici principali, quale segnale di facile accesso percorribile. Il logo selezionato e premiato è stato quello di Elena Martellato. Gli studenti del Lepido Rocco, invece, hanno costruito un sito web che riproduce la mappa cartacea coi percorsi di accessibilità, con tutte le descrizioni necessarie. L’attività degli studenti dell’Obici non si limita a questo progetto: infatti sono circa una ventina coloro che regolarmente prestano servizio di volontariato presso il Centro diurno, accompagnando i disabili in uscite sul territorio. «É importante spiega la Verardo - che i disabili possano vivere la città come noi, trovare il loro spazio pur con le loro differenze, ma in una città non ghettizzante» Fiorella Casonato VALLONTO: LA MOSTRA DEI VINI COMPIE 40 ANNI uarant’anni di vini superiori fra Piave e Livenza. Li Q festeggia in questi giorni la Mostra dei Vini di Vallonto, fra le prime in assoluto ad avere promosso la cul- tura enologica nella Sinistra Piave. Erano gli anni Sessanta, l’Italia godeva di quel clima straordinario e irripetibile derivante dal boom economico. A Vallonto un gruppo di coraggiosi pensò ad una mostra che animasse l’estate, dando la possibilità a tutte le famiglie - specie a quelle di operai e agricoltori - di poter godere a prezzi modici di quel ristorante all’aperto che è la sagra paesana. Vennero chiamate a raccolta le cantine locali, affinché portassero in mostra i loro vini. Furono i primi passi di quello che oggi è un marketing sofisticato e importante, che attraverso i principali mezzi di comunicazione è riuscito a creare la cultura del buon bere. A Vallonto gli organizzatori fecero giungere per parecchie stagioni di seguito i più bei nomi della musica leggera italiana, organizzando concerti memorabili con una incredibile partecipazione del pubblico. Il merito della Pro Loco di Vallonto è forse quello di aver contribuito a far nascere un clima di collaborazione con altre Pro loco vicine: Portobuffolè, Salgareda, Fossalta Maggiore e via via negli anni se ne sono aggiunte altre. Tenendo fede allo spirito paesano che caratterizza ogni comunità, nel contempo si riuscirono a superare i campanilismi, motivando aziende e produttori a fare sempre meglio. Così oggi per ogni produttore che si rispetti, vincere il Trofeo di Vallonto è un traguardo ambito, conquistare una medaglia d’oro è un vanto da esibire con orgoglio. AF 30 Dai nostri paesi Mottense - Opitergino - Memorie I SUCCESSI DELLO SKATING CLUB MOTTENSE ITALIAN SHOW Cester campione italiano a stagione sportiva L 2009-2010 per lo Skating Club Mottense Italian Show si è conclusa con la partecipazione di quattro atleti selezionati appartenenti a questa squadra al Campionato italiano Fihp, specialità “Solo Dance”, che si è tenuto dal 7 all’11 luglio a Calenzano, Firenze. Per la Divisione Nazionale, categoria A, l’atleta mottense Enrico Cester è risultato primo classificato con 91.90 punti, su 53 atleti partecipanti, e quindi campione d’Italia. Per quanto ri- guarda invece la categoria Allievi, sempre su 53 partecipanti, si sono piazzate egregiamente le atlete Veronica Rizzetto, sesta classificata con 88,00 punti e Luisella Giorno, decima classificata, con 86,90 punti. Facendo una carrellata del- DOPO CINQUE MESI DI COMA E CINQUE INTERVENTI Enrico Cester sul gradino più alto del podio del Campionato italiano 2010 categoria A 25 luglio 2010 le gare svolte dalla squadra durante quest’anno solare, per la categoria Gruppi Spettacolo, ecco i principali risultati nei vari campionati. Febbraio 2010: al Campionato regionale Fihp tenutosi a Conegliano la squadra si è piazzata al quinto posto con la categoria Piccoli Gruppi e al sesto posto con la categoria Gruppi Cadetti. Marzo 2010: al Campionato italiano Fihp svoltosi a Bassano, piazzamento all’ottavo posto con la categoria Piccoli Gruppi e al nono posto con la categoria Gruppi Cadetti. Al Trofeo internazionale tenutosi ad Este, la squadra ha ottenuto il 1º posto con la categoria Piccoli Gruppi e il secondo posto con la categoria Gruppi Cadetti. A luglio 2010, il Trofeo internazionale Trophy tenutosi a Riccione, ha visto un terzo posto nella categoria Gruppi Cadetti. FC DOMENICA 25 ALLA FONDAZIONE GIACOMINI DI MOTTA concerto barocco Un risveglio Ildegli studenti americani che commuove omenica 25 luglio, alD le 20.45 alla Fondazione Giacomini di Motta di G. è uscito dal coma. La scorsa settimana, dopo cinque mesi di buio, ha dato dei segnali che hanno fatto impazzire di gioia tutti i suoi familiari. Era il giorno di San Valentino, il 14 febbraio, quando G. giovane atleta di 12 anni, comprese di stare male. Molto male. Si trascinò dal cortile di casa dove stava giocando, fino in cucina. Disse: «Mamma, sto male», e crollò sul pavimento. «Cadde proprio ai piedi della statuetta di san Pio – racconta la mamma – ed io istintivamente lo posi sotto la sua protezione. Raggiungemmo di corsa l’ospedale di Oderzo. Da lì trasferirono il piccolo in Rianimazione a Treviso. I medici dissero subito che per nostro figlio c’erano poche speranze di vita. Iniziò un calvario di operazioni e di infezioni. G. ha subìto cinque interventi chirurgici. Siamo stati sempre accanto a lui. E per tre volte abbiamo visto la morte in faccia. Ma abbiamo sempre confidato nei medici e nella preghiera». G. era un bambino attivissimo. Frequentava la seconda media alle scuole Amalteo di Oderzo e una scuola di arti marziali, da pochi giorni aveva conquistato la cintura marrone di karate, e si preparava per la nera. All’improvviso il dramma. Ma, i suoi genitori, la nonna ed i fratellini non hanno mai perso la speranza e la fede. «Tutti ci sono sempre stati vicini – raccontano – per G. è stata celebrata una messa in duomo. È stato commovente vedere il duomo di Oderzo strapieno di bambini. Tutti i giorni, insieme, abbiamo recitato il rosario. Siamo andati in pellegrinaggio da padre Pio e da sant’Antonio a Padova. La preghiera ci ha dato la forza di andare avanti». I genitori di G. parlano tenendo la corona del rosario fra le mani: «Questa è stata la nostra forza». Ed PIANZANO - SARETE SEMPRE NEI NOSTRI CUORI È già passato un anno dalla vostra improvvisa e dolorosa scomparsa, ma il ricordo di voi è ancora forte e vivo nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Con amore genitori e nonni, sorella e zia e tutti coloro che vi hanno sempre voluto bene. ora G. sembra uscito dal tunnel del coma. «La settimana scorsa i medici ci hanno permesso di portarlo a casa per qualche ora al giorno. Quando il bambino è entrato in cucina ha iniziato a piangere. Un segnale importantissimo di coscienza. Ora notiamo progressi piccoli ma continui. Ci guarda, apre e chiude gli occhi quando gli facciamo delle domande. Alza la mano sinistra per dirci “no”. Il cammino verso la riabilitazione sarà lungo – concludono i genitori – ma G. è qui con noi, capisce, ci guarda. Ringraziamo i medici, tutte le persone che ci sono state vicine e, soprattutto, quella “mano dal cielo”». Il ritorno alla coscienza di una persona, dopo mesi di coma, è un fatto che commuove e pone profondi interrogativi sulla “sostanza” della vita. G., bellissimo bambino di Oderzo, ne è testimonianza vivente. Giuseppina Piovesana GORGO M. Messa in memoria di don Roberto omenica 1º agosto a DGorgo al Monticano La messa in ricordo verrà celebrata giovedì 29 luglio, alle 20, nella chiesa parrocchiale di Pianzano. STEFANO DAL CIN n. 11.2.1968 - m. 29.7.2009 SAMUELE DAL CIN n. 1.10.1999 - m. 29.7.2009 la messa delle 11 verrà celebrata in memoria di don Roberto Lorenzon, nell’undicesimo anniversario della morte, con la partecipazione di familiari, rappresentanti dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero e quanti ne hanno conosciuto e apprezzato l’opera. Livenza, si terrà un concerto barocco proposto nell’ambito del 28º corso intensivo proposto dalla Fondazione Epcaso per un gruppo di studenti statunitensi dell’Università di Pittsburgh, in corso all’Istituto musicale Opitergium. Il concerto avverrà con u- na piccola orchestra, un ensemble veneziano di sette elementi che suoneranno il cembalo, il violino, il violoncello e il contrabbasso. Il direttore d’orchestra, specializzato in musica barocca, è Carlos De Aragon, proveniente da Jeres de la Frontera, Siviglia. Quest’anno i maestri Epcaso propongono la musica barocca. Rolando Bozzolla spiega questa scelta: «Perché volevamo far conoscere l’espansione del barocco del mondo lirico, e cercare di sviluppare anche questa branca più antica del lirico classico». Questo concerto e quello di domenica scorsa sono promossi dalle amministrazioni comunali di Motta e di Oderzo, nonché dal Lions Club mottense. Questi i nomi dei corsisti americani che partecipano a Epcaso 2010: mezzosoprano: Rocio Arbizu, Florencia Machado, Lori Carrau; tenori: Nikhil Navkal e Angelo Mazzone; soprano: Coleen Beucher, Sonya Caceres, Dana Cerminaro, Sheena Chopra, Lara Cottrill, Emily Lapisardi, Zara Mladenova, Jessica Scheer, Rebecca Sharick, e Brigitte Schmidt. VIVICA, LA GRANDE CANTANTE CHE TIENE SPETTACOLI NEL MONDO ED HA STUDIATO ALL’ISTITUTO MUSICALE OPITERGIUM ivica Genaux è una V giovane soprano statunitense originaria del- l’Alaska che fa parte del gruppo di insegnanti del corso Epcaso, per 15 studenti di lirica all’Istituto musicale di Oderzo. Abbiamo colto al volo la presenza di Vivica presso l’Istituto, all’inizio delle sue lezioni. Vivica, da dove arrivi? «Ho appena finito le recite al teatro Champs Elisées, a Parigi, per la produzione dell’opera “Semele” di Haendel, con le recite che si sono tenute dal 30 giugno al 6 luglio. L’8 luglio sono stata al Barbican di Londra, sempre per l’opera “Semele”, con lo stesso cast ma in forma di concerto, cioè con orchestra». Quali novità ci sono nei teatri europei? «In tutti i teatri principali stanno aggiungendo il repertorio di musica barocca che prima non c’era. Il Barocco come pe- riodo va dal 1670 al 1770 circa, è precedente cioè al periodo Classico e si era un po’ perso nel tempo perché fuori moda. Furono i maestri musicologi circa 40 anni fa a riscoprire questo genere, ma venivano coinvolte solo le orchestre private». Dunque il Barocco come nuovo prodotto? «Essendo parte di un mercato che sta crescendo, il Barocco andrebbe insegnato assieme alla musica Classica, per dare allo studente maggiori opportunità di lavoro, con registrazioni, dischi, eccetera. Da noi negli Stati Uniti non si studia il Barocco». Quali sono i tuoi programmi futuri? «Il 21 sono a Montpellier in occasione del Festival “Radio France” per la recita in forma di concerto dell’opera barocca “Piramo e Tisbe”. Il 23 ritorno a Oderzo per le prove del concerto barocco del 25. La cantante lirica statunitense Vivica Genaux Con questo repertorio barocco c’è tanto lavoro di preparazione in più per i ragazzi del nostro corso. Infine, mi prenderò una pausa di relax a casa mia in Alaska e dal 21 agosto sarò di nuovo a Parigi per dieci recite de “L’Italiana in Algeri”, fino all’8 ottobre. A seguire, terrò un concerto per un festival che sarà basato sul repertorio del mio ultimo cd sulle arie di Vivaldi che si intitola “Pirotecnica”, che ho inciso insieme a Fabio Biondi e la sua orchestra “Europa Galante”». Fiorella Casonato Dai nostri paesi Veneziano - Memorie 25 luglio 2010 A GRASSAGA. FESTA PER I 100 ANNI Lavoro, festa e fede i segreti di nonno Luigi L avoro, festa e fede: in queste tre parole può essere condensato un secolo di vita di Luigi Giarolo di Grassaga. Tanto lavoro e dedizione alla famiglia senza trascurare, in cento anni, le occasioni di festa. L’ultima è proprio quella organizzata per il suo centesimo compleanno, dai familiari e da lui stesso (che con precisione ha dato disposizioni sulla giornata e le persone da invitare). 100 anni, “nonno Luigi” li ha compiuti il 16 luglio e insieme all’intera comunità di Grassaga li ha festeggiati domenica 18 luglio. La giornata è iniziata con la messa celebrata dal parroco don Lorenzo, insieme ai parrocchiani, ai parenti e, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di San Donà di Piave, al vicesindaco Gobbo, originario di Grassaga. La comunità parrocchiale con dignità e coraggio. Ma anche con tanta fede, come ha ricordato don Lorenzo durante l’omelia: la sua capacità di ringraziare il Signore per oevento Luigi Giarolo con il parroco don Lorenzo Marigo gni della vita quotidiana, la partecipazione ha poi offerto un ricco rincostante alla messa domefresco, stringendosi attornicale e, nel giorno del no a Luigi: lui ha accolto ocentesimo compleanno, il gni augurio con gratitudidesiderio di riconciliarsi ne e la stessa luce negli occon Dio, chiamandolo di chi di quando era un rabuon mattino per chiegazzino. Chi lo conosce dergli di confessarsi. Sebene, racconta che nonno condo di sette fratelli, di Luigi possiede ancora deuna famiglia originaria di terminazione, energia (e Montebello Vicentino, senso degli affari!) da far Luigi conosce presto il sainvidia ai giovanotti e procrificio del lavoro della babilmente è questo uno terra, a volte infruttuosa, dei segreti della sua lunga e di numerosi traslochi. vita. Una vita intensa, quaDopo il suo matrimonio si romanzesca, che non gli con Angela Rossetto e due ha risparmiato le soffefigli, si trasferisce definitirenze, affrontate sempre BREVI VENEZIANO vamente a Grassaga e qui sarà il pater familias di una numerosa famiglia. I parenti e gli amici riunitisi per festeggiarlo infatti sono stati circa 150, tra cui gli otto figli viventi, nipoti e pronipoti. Come regalo di compleanno, alcuni nipoti hanno realizzato il libro della sua vita: una sessantina di pagine con documenti e testimonianze, dalle quali esce il ritratto di un uomo forte, ma anche molto buono. Con dovizia di particolari hanno ricostruito i cento anni di Luigi Giarolo, dalla nascita, al matrimonio, dalla partecipazione alla campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale («Ho visto tanti morti e tanti feriti – racconta Luigi – mi vengono le lacrime agli occhi al pensiero di quei momenti») alla nascita dei dieci figli. Oggi Luigi, attorniato da tanto affetto, trascorre le sue giornate tra l’orto e l’amata campagna. Da pochissimo ha rinunciato al trattore, che guidava fino allo scorso anno, ma il richiamo della terra è ancora forte e lo porta a fare lunghe passeggiate nei campi, in compagnia del fedele cagnolino e dei suoi tanti ricordi. Beatrice Doretto 31 L’ESTATE DEL GRUPPO SCOUT CEGGIA 1 Sette nuovi Lupetti on l’aiuto di Dio, «mioCmeglio prometto di fare del per essere fe- dele a Dio, ai miei genitori e alla mia Patria, per osservare la legge del Branco e fare una buona azione a vantaggio di qualcuno ogni giorno». Con queste parole il 18 luglio, al termine delle vacanze di branco, la grande famiglia degli scout si è arricchita di 7 nuovi fratellini. Alla solenne cerimonia delle Promesse hanno assistito mamme e papà dei lupetti che, con un po’ di commozione, hanno rinnovato la propria fiducia nella proposta educativa dello scoutismo. Le vacanze di branco si sono tenute a Pellegai, in comune di Mel, con la fra- terna presenza dei vecchi lupi (i capi scout) che, soddisfatti, sono tornati alle proprie tane ringraziando Dio per aver permesso la piena realizzazione del programma. Con la chiusura delle vacanze di branco, l’intensa estate degli scout di Ceggia è appena agli inizi, perché anche il Riparto “San Sebastiano” è prossimo a partire per il proprio campo estivo che quest’anno si terrà assieme agli esploratori di Noventa di Piave e Fossalta di Piave. Per informazioni su attività, programmi e proposte del Gruppo Scout Ceggia 1 “Ivo Poggiani”: e-mail [email protected]; telefono 340-3655652 (Giampiero). S. ROCCO CONEGLIANO CODOGNÈ S. VENDEMIANO S. ANDREA-VITTORIO MONS. GUSTAVO GRANDIN DON ANTONIO ZULIANI La parrocchia di S. Rocco, nel 10º anniversario della morte, ricorda con riconoscenza mons. Gustavo suo pastore per 50 anni. Con lui, che tanto si donò alla comunità, ricorda anche don Antonio, nel 1º anniversario della scomparsa: salesiano dalla personalità ricca che ha lasciato una meravigliosa testimonianza di fede in mezzo a noi. ANTONIETTA VETTOREL ved. BASEI n. 10.8.1925 - m. 29.7.1992 In ricordo di una donna semplice e serena. In ricordo di una donna giusta e comprensiva, sempre affettuosamente disposta verso il prossimo, in ricordo di una vera, carissima Madre. Figli, nuora, nipoti. CATERINA CAMPODALL’ORTO ved. TOMASELLA n. 13.10.1919 - m. 26.7.1998 VITTORIO TOMASELLA n. 11.3.1914 - m. 1.4.1994 Vi ricordiamo sempre con grande affetto, certi che dal cielo guardate a noi e pregate per noi. LIVIANO PARUSSOLO n. 23.5.1948 - m. 10.6.2010 La morte prematura ha lasciato un vuoto. La tua sofferenza sia redenzione e pace. Il vuoto lasciatoci offra conforto e serenità. I tuoi familiari. SACILE S. FIOR DI SOPRA SOLIGHETTO LUTRANO ANTONIO NAIBO 31.7.1994 - 31.7.2010 La speranza nella fede di ritrovarci lassù. Tua moglie. ANGELO DALLA TORRE n. 1.10.1930 - m. 27.7.2004 Sei anni sono già trascorsi, ma il tuo ricordo è sempre vivo più che mai. Moglie Delfina, figli e nipoti. Una messa sarà celebrata nella parrocchia di San Fior di Sopra sabato 31 luglio alle 19. LUIGI MAZZERO n. 4.3.1940 - m. 26.7.2006 LINO MAZZERO n. 30.9.1948 - m. 1.7.2009 La vostra vita è sempre presente nel nostro cuore. Vi ricordiamo e per voi preghiamo. Voi raccomandateci alla misericordia di Dio. I vostri cari. GUIDO MIGOTTO n. 19.11.1910 - m. 16.7.1989 È sempre vivo il ricordo di te in noi. I tuoi cari. CEGGIA: venerdì 23 gran concerto dedicato a Beethoven Dopo il grande successo del concerto con i Solisti Veneti ed Ennio Morricone, un altro appuntamento con la grande musica a villa Marcello Loredan, a Ceggia. Venerdì 23 luglio, alle 21, l’Orchestra del Veneto Orientale diretta dal maestro Dino Doni, il coro San Marco di Pordenone diretto dal maestro Roberto Spremulli e il pianista Giuseppe Zuccon Ghiotto eseguono un ricco programma beethoveniano. Il prezzo del biglietto, posti numerati, è di 10 euro. GRASSAGA: sabato 24 c’è “Teatro nelle frazioni” Nell’ambito della rassegna “Teatro nelle frazioni”, nata allo scopo di portare il teatro in luoghi decentrati che fino a qualche tempo fa dedicavano tutte le risorse solo ad intrattenimenti folkloristici, sabato 24 luglio, alle 21.15, a Grassaga andrà in scena la commedia brillante “Nessuno è perfetto” di Simon Williams, con la compagnia La Moscheta. CASTELLO R./S. FIOR DI SOPRA - IMMENSO VUOTO PIERO SANTANTONIO CLAUDIO DA LOZZO LUCIANO BARAZZUOL m. 31.7.1989 rande è il dono della vita, immenso è il vuoto che avete lasciato. Una messa nell’anniversario sarà celebrata sabato 31 luglio, alle 19, nella chiesa parrocchiale di San Fior di Sopra. G CICLISMO Il programma Venerdì 23 a Vallonto si corre la tipo pista 13ª Medaglia d’oro Adriano Modenese per G5, G6, esordienti, allievi e juniores. La partenza è alle 19. Domenica 25 tocca ai giovanissimi a Gorgo al Monticano. La partenza è alle 9.15, organizza il Gruppo sportivo Mottense. Gli esordienti sono impegnati a Solighetto dove la ciclistica Solighetto 1919 propone la 6ª Medaglia d’oro Biemme Reti - 14ª Medaglia d’oro Appassionati di ciclismo. I primo anno partono alle 9, i secondo alle 10.30. È giunta alla 39ª edizione la Vittorio Veneto-Passo San Boldo per cicloamatori. La Cicloturistica Vittorio Veneto ha disegnato un percorso di 61 km con il finale Cison - Mura - Tovena - Passo S.Boldo. La partenza è alle 9. Giovedì 29 a Faè di Oderzo gli Sportivi del Ponte propongono l’Intersociale Sportivi del Ponte di 39,6 chilometri. Via alle 18. GLI ATLETI DIOCESANI SI SONO LAUREATI CAMPIONI ITALIANI NELLA CORSA, IL GRAPPLING E LA MARCIA Tricolori...minori? Emanuele Zanette E state tempo di sport minori. Con la chiusura dei campionati di società dei più popolari sport a squadre, come il basket, il calcio e il volley, i mesi estivi consentono la ribalta alla discipline meno conosciute e discusse ma altrettanto me- L’intramontabile Ennio Zampieri ritevoli di attenzione. Questa settimana, ad esempio, ci occupiamo di tre eccellenze dello sport diocesano quali la corsa in montagna, il grappling e la marcia dalle quali, di recente, sono arrivati tre titoli tricolori. Il misterioso grappling Alzi la mano chi conosce questa arte marziale. Si tratta di uno stile di lotta che si svolge in piedi e a terra, finalizzato alla sottomissione dell’avversario senza l’utilizzo delle percussioni. In Italia il grappling è gestito dalla Figr ovvero la fede- MARCE TRA LE COLLINE E I CASTAGNI l popolo dei marciatori Irisce non competitivi si trasfea Tarzo. Domenica 25 luglio, infatti, è in programma la Marcia tra le colline e i castagni. Si tratta di una delle non competitive più longeve del circuito Trevirazione italiana grappling riconosciuta dalla Fijlkam. A Santa Marinella (Roma) il ventenne vittoriese Emanuele Zanette ha conquistato il titolo italiano nella terza serie categoria 65 chilogrammi. Zampieri, una garanzia Non necessita di grandi presentazioni Ennio Zampieri, podista di lungo corso, tesserato per l’ammiraglia che è l’Atletica Brugnera Friul Intagli. Il ghiranese ha conquistato il tricolore di corsa in montagna nella categoria master 60 a S. Giacomo Altissimo in provincia di Trento. Per Ennio, sessant’anni passati tutti di corsa, si è trattato del quinto titolo italiano individuale, il sesto della carriera. Marcia a tutta Scudetto di società junior nella marcia per la Nuova Atletica San Giacomo. La società vittoriese ha primeggiato dopo tre prove, disputate a Lastra a Signa, Faenza e Molfetta, grazie ai risultati conseguiti da Francesca Borsato, e Marta Pantaleoni, allenate da Tanja Giacomel . Per la Nuova Atletica San Giacomo Banca della Marca è il giusto premio dopo una stagione trascorsa a duellare con squadroni come Hinna Napoli e Fondiaria Sai Roma. Giacinto Bevilacqua BOCCE PROTAGONISTI IN VOLO E PALLINETTO ALLA SPES CONEGLIANO LA FORTE REGISTA DIRICKX ncora una volta i giocaA tori di bocce diocesani si sono distinti a livello nazio- Nesic per la riscossa nale. Nel settore volo, dopo il bronzo conquistato nella combinata di A-B da parte di Sara Tonon, un’altra medaglia ha arricchito la bacheca della bocciofila Florida di San Vendemiano. Maila Tonon e Chrystal Zanette (nella foto), infatti, sono giunte seconde ai campionati italiani under 14 a coppie. A Saluzzo le giovanissime atlete si sono dovute arrendere in finale ad una coppia di maschietti del Savigliano, Migliore e Soggetti. Questi prestigiosi risultati fanno ben sperare per il futuro della bocciofila Florida ma anche per tutto il mo- vimento diocesano. Nel pallinetto, o più correttamente 48 lineare, i giocatori trevigiani hanno dominato le finali nazionali di Varese. Nella categoria A si è imposto Angelo Robazza della San Tiziano Patean, società pievigina. Gli atleti della San Tiziano Patean hanno fatto la parte del leone anche a livello regionale. Nella categoria A, infatti, il titolo è andato a Arrigo Ceschin con Furlan del Codogné buon terzo. Nella categoria B ha trionfato Bertazzon davanti a De Marco, anch’egli portacolori del Codognè. Nella categoria C, infine, si è classificato sul gradino più basso del podio Lorenzon. ’estate della Spes Conegliano L inizia a scaldarsi davvero. Dopo aver di fatto azzerato la rosa della passata stagione, il Conegliano è ripartito e lo ha fatto con altrettanto rumore. Sonore ed improvvise le cessioni di Brakocevic e Pavan (in prestito) nel campionato cinese e sud coreano, attese, ma altrettanto d’impatto, quelle di Wilson (Urbino) e Manzano (Pesaro). A questo mercato in uscita, si sono aggiunti gli addii di Ghisellini e Positello (Verona, in B/1) e Do Carmo, vicino al Noverato, club neopromosso in serie A. Nella settimana di apertura della campagna abbona- menti, dopo il ripescaggio in A/1, il Conegliano ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con il tecnico Dragan Nesic, ex di Jesi, giovane e vincente allenatore di origine serba, attualmente impegnato con la nazionale della Bulgaria nelle final four di Euro League in Turchia. L’influsso di Nesic, fine co- sando, essendo giunta ormai alla 37ª edizione. Gli organizzatori della Pro loco Tarzo hanno previsto percorsi da 6, 12 e 18 chilometri. La partenza è alle 9 dal piazzale delle scuole medie di Tarzo. Il punto sul Cai li escursionisti del Cai di G Vittorio Veneto sono invitati alla salita al Monte Cir del Gruppo di Fassa e Gardena (Dolomiti Orientali) per domenica 25 luglio. Il Cai di Conegliano ripropone l’uscita alla Tofana De Inze (Dolomiti Orientali), saltata l’anno scorso causa neve. Delle tre Tofane questa è la meno frequentata, ma forse la più bella, per lo sviluppo vario sia in salita che in discesa. Una bella gita per domenica 25 luglio con partenza alle 6.30 e ritorno alle 20. Sabato 24 e domenica 25 luglio il Cai di Oderzo propone l’uscita al Monte Gioveretto nel Parco nazionale dello Stelvio, con pernottamento al rifugio Canziani. L’uscita prevede la traversata dalla Val d’Ultimo alla Val Martello. Partenza in pullman sabato alle 6 e rientro domenica alle 23. Una bella gita per famiglie al Rifugio Selle è organizzata dal Cai di Pieve di Soligo per domenica 25 luglio. Gli escursionisti si danno appuntamento per domenica 25 luglio per scoprire il Monte Mondeval, che trae il suo nome dallo scheletro rinvenuto da scavi archeologici nella zona. L’uomo di Mondeval era un cacciatore del periodo mesolitico, circa 7500 anni fa, ora conservato nel museo civico di Selva di Cadore. Mara Campaner Dragan Nesic. Sotto, Frauke Dirickx noscitore del mercato europeo, si è subito fatto sentire, con l’arrivo al palleggio di Frauke Dirickx, trentenne, capitano della nazionale belga, che nella scorsa stagione ha vinto campionato, coppa e supercoppa in Turchia e l’argento in Champions League con la maglia del Fenerbahce Acibadem di Istanbul. Si tratta di una regista alta (186 centimetri) e mancina, quindi temibile anche a muro come ormai da tradizione per le palleggiatrici titolari del club coneglianese e sottorete. Alberto Rosa 33 C’È REPUBBLICA, MA ANCHE MINZOLINI, VESPA, FEDE... E POI FELTRI E BELPIETRO... DON ZAGO ESORTA I VESCOVI A PRENDERE POSIZIONE IN DIFESA DELLE MATERNE CATTOLICHE Emergenza da denunciare L eggo puntualmente L’Azione nei suoi editoriali e nelle “Lettere”, su altre parti sorvolo. Vedo che l’orizzonte politico, il farsi della politica, scelte e orientamenti vengono presentati con un ventaglio di legittime opinioni diverse. È un servizio e un aiuto al “farsi della verità”, al formarsi di motivazioni e valutazioni. È importante coltivare e verificare le proprie idee nel confronto e nell’accoglienza di modi di pensare che sono diversi. I politici sono anche e giustamente sollecitati e rimproverati: ad esempio in occasione del numero 28 “Nubi nere sulle materne”. Testimonio che la politica nazionale, regionale, comunale poco (troppo poco) fa, anzi, fa sempre meno dati i continui tagli. Aggiungo: mi aspettavo una parola puntuale dei vescovi che hanno individuato nella “emergenza educa- tiva” uno snodo della vita sociale ed ecclesiale. Si solleciti una riflessione più approfondita, si educhi a dire delle parole chiare, si lascino perdere intrallazzi difficili da capire, cene che hanno il sapore di “non disturbate il manovratore!”. Se nel Veneto in particolare i vescovi ritengono che questo servizio della scuola dell’infanzia vada affermato e tutelato, lo si dica a cielo aperto, con continuità, non solo in occasione di convegni. Non si lasci il singolo prete, presidente di questi enti, a gestire “fin che puoi”... tanto “mal comune mezzo gaudio”. Non è serietà sociale, non è trasparenza evangelica. Agire con giustizia e parlare con lealtà rimangono indicazioni preziose per abitare nella tenda del Signore (Salmo 14, 1-3). Don Gianpietro Zago IL CORO SAN MICHELE RICORDA E RINGRAZIA DON LIVIO SPADER arissimo don Livio, C solo poche righe per ringraziarla di quanto ha fatto per don Livio Spader noi. Fin dalla nascita del nostro coro lei ha sempre creduto nella nostra buona volontà di rendere più belle le messe, tanto da dare anche il nome al nostro gruppo di voci. Lei ci ricordava spesso che chi canta prega due volte e ha chiuso un occhio e anche un orec- chio, sorridendo, se i nostri canti erano a volte un po’ esuberanti, ma li ha sempre apprezzati, anche applaudendoci. Lei ci ha insegnato ad offrire al Signore il dono delle nostre umili voci, per santificarlo e per sentirci più vicine a Lui e ci ha insegnato a pregare sempre la Madonna, la nostra madre celeste. Ricordiamo quando, in occasione del nostro viaggio a Roma per rendere omaggio alla salma di papa Giovanni Paolo II, lei ci continuasse a chiamare per vedere di quanto avanzava la fila dei pellegrini e per sentire le nostre emozioni, che poi abbiamo condiviso al ritorno. Noi dobbiamo ringraziare il Signore per aver avuto il dono della sua presenza nelle nostre vite, alcune addirittura dal battesimo. Lei ha saputo darci un sostegno morale quando c’erano momenti difficili e ha saputo condividere la gioia dei nostri momenti felici. Ci resta sempre nel cuore una frase che lei ci disse al concerto che abbiamo fatto in ricordo della nostra amica Mirada: “Se uno semina sulla buona terra raccoglie buoni frutti”. Don Livio, noi siamo orgogliose di essere diventate i suoi buoni frutti e il nostro impegno lo metteremo sempre, pensando di vederla felice nell’ascoltare le nostre voci accanto al Padre celeste. Caro “don”, arrivederci. Le ragazze del “Coro San Michele” e L’Azione del 18 luglio 2010 N è pubblicata una lunga lettera intitolata “Intercettazioni e diritto alla deformazione” a firma Aldo Cappellotto di cui stento a comprendere tono e contenuti. Non entro nel merito della denuncia di “deformazione” vista la semplificazione e l’unilateralità argomentativa del testo citato: il problema esiste ma non può essere posto e trattato in tali termini. Prendo invece atto di un dichiarato disinteresse per il “can can fatto dalla Federazione della stampa” connesso al “diritto di informazione” e conseguentemente, aggiungo, al problema della libertà di stampa e di opinione. E mi pare inammissibile affrontare e liquidare così sbrigativamente e superficialmente una questione di tale complessità ideologico-istituzionale e rilevanza politicosociale. Proseguendo, il testo rivolge un invito ai “più sfegatati” (?) a leggere Mark Twain, lo scrittore, giornalista, conferenziere ed editorialista (quindi con possibilità di stampa...), presentato e ampiamente citato. In merito, però, vorrei anche ricordare la storica presa di posizione del regista Orson Welles in Quarto Potere (1941) che denuncia l’uso improprio dei mass-media finalizzato a ottenere consenso popolare e concentrare potere politico. Nella lettera, la presunta autonomina del quotidiano La Repubblica a “Giudice e garante della moralità pubblica” si commenta da sé e risulta assurda proprio alla luce della successiva attenzione ad un solo caso, evidentemente ritenuto esclusivo ed esemplare: quello del premier che non è un semplice “cittadino” ma, per investitura e ruolo istituzionale, una delle massime autorità dello Stato, quindi figura come poche altre pubblica e perciò chiamata, se non a condotta esemplare, almeno non deprecabile o “depravata”. Inoltre, sempre in riferimento alla lettera, è spontaneo interrogarsi sulla fondatezza dell’accusa di persecuzione, del ruolo di presunta vittima di una “tenaglia mediatica” che, paradossalmente, solo l’attuale presidente del consiglio potrebbe attivare e utilizzare avendo, come nessun altro in Italia, potere e controllo su canali televisivi, testate giornalistiche e agenzie pubblicitarie associate. Se si indicano tra i responsabili della gogna “Santoro & Company”, per completezza d’informazione si deve coinvolgere anche Fede, Minzolini, Vespa e inoltre Feltri e Belpietro attivi e presenti su schermi e carta stampata almeno quanto il giornalista e la banda segnalati. Ed è opportuno ricordare anche alcune vittime illustri come Montanelli, Enzo Biagi e, più recentemente, Boffo sistematicamente denigrato da un giornale della famiglia del presidente. Nell’articolo, dopo tanta parziale analisi, si arriva addirittura ad affermare “Se è così, aboliamo i tribunali, mandiamo a casa i giudici, cambiamo le leggi... non servono!”. Poi vengono coinvolti i lettori di Repubblica – tra i quali saltuariamente mi colloco – tentando di salvarli dal direttore-plagiatore Ezio Mauro. Tutto ciò, tralasciando la innocua missione salvifica per perduti e ingenui lettori cui l’autore del testo aspira, è particolarmente grave perché paventa (o forse implicitamente invita, equivocamente sostiene?) una deriva politico-istituzionale. E l’Italia sa bene di che cosa si tratta e quali potrebbero essere le conseguenze. Non vado oltre e mi chiedo, tornando ai contenuti della lettera, se è ammissibile tutto ciò. Da che pulpito arriva tanta faziosa presunzione? Ha senso pubblicare un intervento destinato ad alimentare contrapposizione e divisione, non invece dialogo e confronto? Mi congedo, augurandomi di non dover più intervenire per analoghe imbarazzanti questioni; porgo cordiali saluti come semplice e libero cittadino, come lettore di Repubblica ma anche del Corriere, della Stampa, del Gazzettino e de L’Azione. Roberto Costella Mansuè Siamo ben contenti di pubblicare questa sua risposta alla lettera citata: siamo infatti convinti che nel proporre posizioni diverse, talora persino opposte, si aiuti il lettore a riflettere, a trovare delle ragioni, a prendere una propria posizione sui vari argomenti. Per scelta, L’Azione dà spazio a tutte le posizioni – fino a quando non offendano alcuna sensibilità – perché comunque nel dibattito, nel confronto si cresce. Proprio per questo, siamo contenti di accogliere questa sua lettera, che offre una lettura diversa al tema proposto. Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 25 luglio 2010 LE TRACCE PER GLI ESAMI DI MATURITÀ Era apologia di fascismo? C he aria tira nel palazzone di Trastevere, sede del ministro della Pubblica Istruzione? La tentazione immediata porterebbe a parlare di riforma della scuola e dunque a riaprire i dibattiti e a rinfocolare le polemiche di cui sono stati pieni i due anni appena trascorsi. No! Sono piuttosto indotto a scrutare e valutare le novità da un diverso punto di osservazione. Si sono appena conclusi gli Esami di Stato, le commissioni si sono sciolte, gli studenti “maturati” sono a godersi le meritate vacanze. A gioco fermo, vale la pena di ripensare l’Esame, partendo dalle tracce della prima prova scritta, da sempre oggetto di affannose previsioni prima, di giudizi di merito poi; con il coinvolgimento degli interessati, che ripensano a quanto hanno scritto, e di intellettuali vari, che misurano il grado di spessore culturale, di intelligenza e di originalità dei consiglieri incaricati dal ministro di formulare le tracce. Il rito tradizionale si è ripetuto anche quest’anno e i temi sono stati passati al setaccio. Il brano di Primo Levi: immancabilmente bello, di tessitura straordinaria, denso, ironicamente vero e sottile in ogni passaggio e perciò difficile; le “foibe”: nuovo, per lo più estraneo agli effettivi programmi scolastici, miccia rischiosa per duri contrasti ideologici; piacere, felicità, musica, extraterrestri sì o no: sicuramente allettanti, salvo poi rivelarsi insidiosi, campo aperto per luoghi comuni e banalità. Fra le tracce da svolgere in forma di saggio breve o di articolo di giornale ce n’era una definita d’ambito “storico-politico”; diceva: “Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader”. Seguivano 4 testi di 4 leader, cioè di capi di indiscusso prestigio; con questi i candidati dovevano dialogare per costruire la loro tesi e le loro argomentazioni; testi rispettivamente di Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via J. Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 Mussolini, Togliatti, Moro, Giovanni Paolo II. Scelta irenico-ecumenica, così da accontentare tutti, ha tagliato corto qualcuno; però ci si rivolge ai giovani e si fanno parlare i trapassati, ha chiosato qualcun altro; non tutti i testi sono in consonanza con il tema assegnato; qualcuno è davvero “fuori tema”, ha sostenuto un terzo gruppo. Tutto vero, però c’era dell’altro; il testo di Mussolini, per l’appunto: “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi - Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi - Molte voci: Tutti con voi!)”. Benito Mussolini, Discorso del 3 gennaio 1925. A quanti presidenti e commissari sarà passato un brivido lungo la schiena, dopo un primo attimo di smarrimento? Spero a molti! Si tratta di una estrapolazione dal discorso che Mussolini pronunciò alla Camera per rivendicare la responsabilità sua personale nell’assassinio di Giacomo Matteotti, figura fra le più sacre della storia e della politica italiana del Novecento; dal discorso con cui, in effetti, il duce diede l’ultimo colpo alle libertà politiche in Italia. Altro che “appello ai giovani” perché, con l’ardore e la generosità di cui sono capaci, si aprano all’avventura affascinante dell’impegno e del servizio politici! Quelle parole “grondano sangue” e risuonano oggi con la stessa protervia provocatoria con cui furono pronunciate davanti alla Nazione per dare l’inizio vero alla sopraffazione fascista. Se Mussolini è leader, e dunque capo di indiscusso prestigio, dagli occhi e dalla memoria dei giovani deve essere strappata la figura di Matteotti! A quali fonti attingeranno, allora, i giovani per imparare ad esercitare diritti e doveri di cittadini in una repubblica democratica e costituzionale, nata dal sacrificio di chi ha dato la vita per cancellare i drammi e la vergogna di un ventennio esecrabile? Ignoranza, superficialità marchiana o apologia di fascismo bella e buona nella scelta dei ministeriali e del loro ministro? Non so dire se anche partendo da fatti come questo, pur assai circoscritti, si possa arrivare a capire quale sia l’“aria nuova” che tira nel palazzone di Trastevere e dalla quale qualcuno vorrebbe che fosse inondata la scuola “riformata”!? Lamberto Pillonetto LA CHIAVE DI LETTURA DE “SU UN CAMPO DI GRANO” ue anni D fa, quando co- minciai a scrivere “Su un campo di grano”, mai avrei immaginato l’eco che avrebbe avuto. All’entusiasmo quasi totale, registriamo qualche critica dovuta a una diversa “chiave” di lettura. È importante la “chiave”. Ne sanno qualcosa i musicisti! Immaginate lo spartito del violinista letto in chiave di basso. Così anche per un testo la “chiave” di lettura è determinante se vogliamo entrare nello “spirito” di chi presenta il messaggio. C’è chi ha osservato: “Quale immagine di Dio esce da questa rappresentazione?”, “Da questa visione... dualistica dogmatica?”; “Lo spunto è preso da alcuni dialoghi che contrappongono il bene e il male”. Ne esce “un Dio antropomorfico”, “un Dio Padrone”, “un Dio Re e Giudice, che esige, premia e punisce”. Domanda: tutto questo è “percepito” nella nostra commedia? Eppure il testo precedentemente dato in visione ad altre persone, per allargare il fronte delle osservazioni e avere un margine di miglioramento da nessuno è stato considerato “fuorviante e dannoso per la fede”. Mi sia permesso un ulteriore piccolo contributo di lettura: a) La “zizzania” simboleggia la pazienza di Dio, il quale non vuole che alcuno soffra: “Lasciate che grano ed erbaccia crescano insieme”. b) La “tentazione” simboleggia “il peccato di desiderio (mela), al quale Dio contrappone la sua frutta migliore: amore, solidarietà, gioia”. c) Gesù veglia la sua “vigna!”. d) Il “pentimento” è la sintesi del figlio prodigo e simboleggia “un Dio paziente, buono e misericordioso che attende la conversione del peccatore fino all’ultimo respiro della sua vita, e che, chinandosi su di lui, lo abbraccia e con amore gli dice: “Oggi sarai con me in Paradiso!”, frase simboleggiata dal fascio di luce che accoglie il peccatore pentito. e) “Ai vizi dell’umanità” l’accorato richiamo della Vergine. “Dio soffre quando l’uomo vive lontano dal Suo Amore, mentre lo vuole solo innamorato di sé”. Questo, in sintesi, il Dio che noi abbiamo presentato. L’unico che conosciamo, il Dio di Gesù, mite e umile di cuore, con il suo linguaggio semplice, che parla dei fiori del campo, degli uccelli dell’aria, del mare e del cielo. Questa è la chiave di lettura che abbiamo suggerito sin dall’inizio. L’angelo e il diavolo, simboli della lotta tra il bene e il male, esprimono il conflitto della mia coscienza. È la mia lotta che cerca di far emergere il bene che c’è in me. L’angelo e il diavolo? Sono io. Al loro posto avrei potuto mettere Rino A - Rino B oppure Rino e Giuliano. Questo è tutto “in semplicità!”. Rino Campagna