IL PARADOSSO DELLA FORMAZIONE INFERMIERISTICA ALLA

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IL PARADOSSO DELLA FORMAZIONE INFERMIERISTICA ALLA
COLLEGIO INFERMIERI IPASVI PROV. LA SPEZIA V VAILUNGA TRAV.SA V FONTEVIVO 19125 LA SPEZIA
QUESTIONI INFERMIERISTICHE
Foglio notizie riservato agli iscritti al Collegio Provinciale Infermieri/IPASVI della Spezia
già ‘’4 pagine Infermiere’’ - numero 37 dicembre 2012/gennaio 2013
www.ipasvi.laspezia.net
CINQUANTADUE INFERMIERI IN MENO NELLA DOTAZIONE ORGANICA DI ASL 5
Pochi giorni prima della fine di ottobre scorso alcune testate locali hanno chiesto al Presidente IPASVI spezzino un pare re sulla contrazione della dotazione organica in ASL 5: viste le cifre, è stato naturale dichiarare che i tagli sul personale
(imposti a livello centrale e regionale) hanno riguardato soprattutto gli Infermieri.
Rispetto al 2007 abbiamo infatti 1 Medico in più, 1 amministrativo in più, 52 Infermieri in meno.
Letta l’intervista, c’è chi ha osservato che la cosa ‘’è normale, a fronte del taglio dei posti letto...(120 circa in meno)’’.
Premesso che si può facilmente ribattere che non è chiaro perché, a fronte della contrazione dei posti letto, siano stati
tagliati solo posti di Infermiere, vorremmo sommessamente osservare che l’offerta di cura non è più legata solo al nu mero dei ’posti letto’: vanno considerate infatti molte altre variabili ed attività!!
Se parliamo solo di posti letto, parliamo anche di tasso di occupazione: ci sono reparti come la Cardiologia spezzina
dove il tasso di occupazione è ormai inchiodato ai massimi valori, rispetto a un tempo in cui era più basso: eppure il personale non è aumentato.
Non solo: la cardiologia sente l’effetto dell’attività sulle 24 ore di emodinamica che NON ha posti letto, ma ha bisogno
di personale formato: oppure, come valutare l’attività sul territorio? Al domicilio? Queste attività (basate soprattutto
sull’impegno professionale degli Infermieri!) non hanno nemmeno un posto letto: cosa significa, che potrebbero fare a
meno di personale sanitario infermieristico ? Impossibile, non pensabile!
I numeri, in quanto tali, ancora una volta vanno spiegati e analizzati; a nostro parere, lo ripetiamo in forma ufficiale, si
è tagliato troppo sugli Infermieri: chiediamo anche alle organizzazioni sindacali, che dimostrano (vedi sotto) attenzione
e sensibilità alla professionalità, di considerarlo in ogni occasione possibile,in ogni incontro nelle sedi decisive.
I SINDACATI A BALDUZZI: DATECI GLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE.
Dice un proverbio che il tempo è galantuomo: infatti,non tanti anni fa i rappresentanti di alcune sigle sindacali molto insi stevano sulla insussistenza dell’obbligo di iscrizione all’Albo IPASVI, sia a livello locale sia nazionale (trascurando chi era
iscritto ad altri Albi; per esempio a quello delle Ostetriche o dei Tecnici radiologi,ma anche dei Medici Chirurghi…)
Non abbiamo mai fatto alcune polemica con queste posizioni perché è legittimo esprimere ogni opinione su qualsiasi ar gomento: ma alla fine, devono contare le regole ed il loro rispetto, e l’inosservanza del concetto ha portato poi in tutta
Italia all’intervento di verifica dei NAS presso le strutture pubbliche, alla luce della chiarissima Legge 43/2006 e le conseguenti iscrizioni (in alcune realtà con complicanze) per chi non era forse stato consigliato al meglio.
Ma proprio perché questa stessa Legge non ha ancora visto varata dai vari Governi (di destra, di sinistra,o tecnici) la prevista procedura di trasformazione dei Collegi in Ordini, e (soprattutto) non ha ancora visto la nascita degli Ordini per quelle professioni sanitarie che ne sono prive (vedi Fisioterapisti, o Tecnici di laboratorio), leggiamo la parte conclusiva della
nota inviata il 17.10.2012 da CGIL, CISL, UIL al Ministro della Salute Balduzzi.
(….) le conseguenze di questo ormai insostenibile ritardo ricadono sui cittadini, ai quali viene negato il diritto alla garanzia di ricevere prestazioni di qualità eseguite da professionisti appositamente formati, competenti e capaci, e sulle centinaia di migliaia professionisti italiani (400.000 con albo e Collegio e 200.000 senza) privi del necessario strumento di tutela della loro professione dai frequenti e pericolosi fenomeni di abusivismo che avvengono nel nostro paese.
Le scriventi OO.SS. pertanto chiedono alla S.V., un autorevole, determinato e tempestivo intervento, per inserire un artico lo che istituisca gli ordini delle professioni sanitarie nel DDL di conversione del Decreto Legge 158/2012, recante “Disposi zioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più livello di tutela della salute”.
A tal fine ci preme evidenziare ancora una volta in merito alle recenti riforme in tema di liberalizzazione delle professioni
che nessun paese Europeo ha lasciato senza controllo e liberalizzato le professioni sanitarie perchè in questo campo
non è il libero mercato che impedisce le condotte corporative e l’autoreferenzialità, ma sono i modelli e le regole orga nizzative delle professioni e del servizio sanitario che devono contrastare tali fenomeni.’’
UIL FPL - Giovanni Torluccio, Daniela Volpato per CISL FP e per la FP CGIL Cecilia Taranto, 17 ottobre 2012.
Questa la parte conclusiva della nota nella quale CGIL, CISL, UIL chiedono a gran voce la istituzione degli Ordini delle Pro fessioni Sanitarie; ricordiamo che già in passato organizzazioni sindacali come la Fials, il Nursind, il Nursing Up si sono
espresse nella stessa direzione, a tutela dei professionisti e a garanzia PER I CITTADINI delle cure erogate.
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RAPIDA SINTESI DELLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE, 30 OTTOBRE 2012
Il 30 ottobre 2012 abbiamo inaugurato ufficialmente la sede di Via Vailunga peraltro operativa sin dal trasloco avvenuto
in pieno agosto, con i Consiglieri a gestire il tutto.
In occasione della giornata inaugurale, abbiamo voluto subito ringraziare i colleghi che ci sono venuti a trovare offrendo
loro la iscrizione gratuita ad un evento ECM ( evento da 5 crediti, ''lo stress lavoro-correlato'') e poi abbiamo concretizzato l'aiuto ad alcuni colleghi reduci dalla terribile esperienza dell’alluvione.
Grazie alla rete solidale attivata dai Collegi IPASVI e coordinata dalla Federazione IPASVI, abbiamo così potuto dare un
‘’contributo di solidarietà’’ che ha raggiunto i primi tre colleghi.
A.L., M.D., e E.P. sono stati purtroppo duramente colpiti dall’alluvione del 25 ottobre 2011: la nostra solidarietà , la soli darietà dei colleghi d’Italia, è un piccolo aiuto che speriamo aggiunga fiducia alla ripresa in atto, al ritorno progressivo alla
normalità delle loro famiglie, della loro vita: coraggio!
Abbiamo ancora da distribuire una piccola cifra che sarà elargita –crediamo- in occasione dell’assemblea annuale
2013,valutate le necessità ancora da verificare (ovviamente, cerchiamo di favorire i colleghi coi danni più ingenti).
SONO VENUTI A TROVARCI...
Come forse avrete notato, recenti articoli di stampa promossi dal Collegio spezzino hanno dichiarato una volta ancora il
bisogno di considerare l’Infermiere per le ricadute, importanti, sulla qualità delle cure.
Dopo gli articoli, allertati dagli stessi della imminente inaugurazione, hanno voluto raggiungerci per stare semplicemente
con noi, senza bisogno di dichiarazioni,anche alcuni esponenti politici (e di questi tempi è molto apprezzato un intervento
senza tante dichiarazioni: come in effetti i colleghi presenti ci hanno poi testimoniato).
Questi politici hanno parlato a lungo con alcuni colleghi, per situazioni più che attuali (come il ‘’trasferimento’...’ di On cologia):
- il Sindaco della Spezia e Presidente della Conferenza dei Sindaci, Massimo Federici;
- la Vicepresidente del Consiglio Comunale spezzino, Maria Grazia Frijia;
- due Consiglieri della Regione Liguria, Luigi ‘Gino’ Morgillo (vicepresidente del Consiglio Regionale ligure) e Matteo Ros so;
Alcuni colleghi (e non solo) sono intervenuti nella loro duplice qualità, di iscritti e quali rappresentanti delle principali sigle
sindacali presso la nostra Azienda, e c’era anche un collega che – proprio nei giorni scorsi -è stato nominato responsabile
della Funzione Pubblica (presso altra Provincia) per una sigla sindacale: era alla sua prima uscita ufficiale in questa veste.
E’ importantissimo avere Infermieri in ogni realtà ‘’politica’’ per rimarcare le necessità e il valore del ruolo: ancora troppo spesso (ne è un esempio il piano sanitario veneto 2011) le decisioni sono prese dopo aver sentito alcuni ‘’tecnici’’ del
settore, quasi sempre solo ed esclusivamente Medici…chiaramente è difficile che la categoria possa essere sostenuta da
chi non appartiene alla stessa, specialmente quando ci sono tagli da fare!
E con particolare piacere abbiamo avuto con noi il rappresentante del CNC - Coordinamento Caposala Giacomo Robello,
che ci ha raggiunto da Genova con i saluti di Giorgio Gugole, rappresentante ligure dell’associazione professionale; e da
ancor più ...in là, l’amico e collega di IPASVI IMPERIA, il Presidente Severino Borri, il cui Collegio (molto attivo) è distante
soltanto geograficamente dai nostri sforzi e dalla nostra filosofia gestionale.
C’erano il Presidente ed il Vice presidente del Collegio dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica della Spezia, sempre vicini
e sempre insieme nelle attività, e nelle ‘’lotte’’ per la crescita delle professioni sanitarie.
Un rapido passaggio ha fatto anche il responsabile di Associazione Archi, struttura di formazione in sanità.
Sono poi venuti ancora altri amici vicini al nostro mondo, come l’equipaggio della Croce Rossa dell’amico Massimo Tarta rini e il nostro consulente legale, Avv. Ilaria Guelfi; non sono mancati i parenti di qualche Consigliere e i bambini di alcuni
iscritti: la sede si è riempita di risate, corse, gioia: benissimo!
Ultime note, ma non certo ultime per importanza: Antonella e Ivana F. ci hanno portato un regalo (grazie!); e se abbiamo
delle foto bellissime a ricordo della giornata dobbiamo dire solo GRAZIE alla nostra Consigliera esperta Donatella Cavalie ri, perché il Presidente si è presentato con la sua macchina con le batterie scariche completamente, e il Vice viaggia con
un telefonino iper mega super special....ottimo per fare solo foto mosse!...
(le foto , un pò alla volta, le mettiamo sul sito; quelle in home page sono già visitatissime…eliminando quelle dove erava mo veramente impresentabili, con occhi strizzati, bocche storte, situazioni di apparenti plegie, eccetera: beh, non è certo
colpa di Donatella!).
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C’era anche, naturalmente, la dirigente della struttura Professioni Sanitarie dell’ASL 5, che ha confermato l’attenzione al l’istituzione Collegio venendo a trovarci,con un saluto gradito: grazie Ivana...
Ah: i filmati, le foto, la musica che è ‘’scorsa’’ durante tutta la cerimonia in ogni stanza (parola eccessiva: è stato un ritro varsi in un nuovo ambiente, tutto qua) sono merito del Super segretario, Emanuele ‘’Simanone’’ Simani ,sostenuto tecni camente da Gianluca Ottomanelli.
Se abbiamo dimenticato qualcosa o qualcuno, giuriamo che è fatto senza alcuna intenzione....
Una ultima sottolineatura: come già ricordato, la sede è di PROPRIETA’ non del Direttivo o della Tesoriera: è della istituzione ‘IPASVI LA SPEZIA’.
NELLA NUOVA SEDE E’ GIA’ PARTITO IL PROGETTO ‘LIBRA LA MENTE’: aderite che è GRATIS :-)
Mediamente quanto leggiamo? In genere poco: e non ci riferiamo ai libri professionali.
Il progetto LIBRA LA MENTE vuole far circolare i libri fra i colleghi iscritti, a costo zero.
Basta venire nella nuova sede a prendere e portare via un libro, già letto da altri (ma saranno disponibili anche libri del
tutto nuovi) ; se si vuole lasciare un altro libro in cambio, ci sarà qualche collega che ringrazierà, altrimenti non ci sono
problemi: venite e portate via il vostro libro,e leggetelo: non dovrete assolutamente restituirlo, o almeno non c'è questo
obbligo.
Se è vero che un uomo (o una donna!) che legge ''ne vale due'', allora potremmo....raddoppiare la nostra ''forza''!!
CENNI DI TECNICHE PROFESSIONALI : l’iniezione intradermica
L’iniezione intradermica (da NON confondere con la sottocutanea) trova impiego nella diagnosi di alcune malattie: tubercolosi, brucellosi, lebbra ecc. ed è la ’introduzione, mediante puntura con ago, di un liquido (farmaco, vaccino, allergene ecc.) nel derma.
L’iniezione intradermica permette di praticare vaccinazioni (per esempio BCG antitubercolare), scoprire un’allergia mediante test di
sensibilità agli allergeni, procedere a intradermoreazioni utili nella diagnosi di malattie come la tubercolosi, la brucellosi, la lebbra, la
tularemia…
ecc.
A tutela dell’asepsi, la procedura richiede precauzioni come il lavaggio delle mani e la disinfezione del punto d’iniezione con etere etilico o alcol. La puntura viene praticata con una siringa monouso nella faccia anteriore dell’avambraccio, tendendo la pelle del paziente e
introducendovi l’ago senza superare il derma. Trattandosi di una tecnica piuttosto delicata, deve essere eseguita da personale specia lizzato (medici o infermieri). Il prodotto va iniettato lentamente utilizzando una siringa da 1-2 ml, con ago corto dal bisello lungo. Se l’i niezione è stata eseguita correttamente, la cute si solleva a formare una papula e assume un aspetto a buccia d’arancia.
(da allservice.infermieri.com)
ATTENZIONE, ANNUNCIO IMPORTANTE SULLE QUOTE ANNUALI E SU CHI DEVE DEI SOLDI A IPASVI SP
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Il Consiglio Direttivo a metà 2012 ha iniziato a valutare la riduzione della tassa per il 2013: ricordiamo a tutti che negli ulti mi 5 anni la tassa è diminuita tre volte.
La diminuzione non è resa possibile da tagli o ridotti servizi, anzi: lo è stata grazie all’aumento del numero degli iscritti.
Purtroppo, ad un attento calcolo dei soldi legati ai versamenti che ci aspettavamo (in quanto dovuti) per gli anni 2011, ed
in alcuni casi anche precedenti, risulta mancante all’incasso una cifra abbastanza notevole, cosa che ci ha IMPEDITO di ridurre ancora la quota per il 2013.
Per questo, non scenderemo ai possibili 60 euro, ma resteremo ancorati ai 62,50 annui.
Si può essere entusiasti, indifferenti o pesantemente critici, sul fatto che esistano gli Ordini ed i Collegi delle Professioni
Sanitarie, ma la situazione è questa: ad oggi, più normative lo ricordano, per poter fare l’Infermiere serve l’iscrizione al
proprio Albo, quindi vige la OBBLIGATORIETA’ DELLA ISCRIZIONE. Legge valida in tutta Italia.
Gli ultimi ambigui dubbi sono stati spazzati via dalla chiarezza dell’art 3 della legge 43 del 1 febbraio 2006.
L’iscrizione non si fa una volta e per sempre: la si rinnova ogni anno con il pagamento della quota che, qualora cambiasse il Direttivo e invece di quello attuale ve ne fosse uno nuovissimo, sarebbe comunque dovuta: perché la quota (si può
intuire, ma è meglio chiarirlo) non l’abbiamo inventata noi a Spezia, ma è disposta dalle norme che istituiscono (nel
1954....chi scrive doveva ancora nascere) i Collegi IPASVI in Italia.
Sentiamo il bisogno di chiarire alcuni punti UNA VOLTA PER TUTTE, dividendo i colleghi in macro categorie.
1) cominciamo dai colleghi PENSIONATI.
Abbiamo tanti colleghi che, una volta andati in pensione, vogliono restare iscritti: in Italia, la iscritta più anziana all’IPASVI
è una collega spezzina, ha superato i 57 anni consecutivi di iscrizione e non ci pensa nemmeno a cancellarsi; quindi, anche
questo dimostra che la cancellazione, una volta terminata l’attività lavorativa, NON E’ AUTOMATICA: così come si è presentata una domanda scritta per far parte dei nostri Albi, una domanda scritta va consegnata per la cancellazione quando, cessata l’attività, si vuole ‘’smettere di pagare la tassa!’’.
Perciò,ai colleghi che non hanno pagato la tassa perché ‘’noi sapevamo che erano in pensione’’ diciamo con chiarezza che:
a) se non vogliono ricevere altre nuove tasse, devono fare IL PRIMA POSSIBILE LA DOMANDA DI CANCELLAZIONE (il
modulo è sul sito);
b) le tasse anni precedenti non pagate devono essere saldate: in caso contrario NON possiamo accettare la domanda di cancellazione, e l’ente riscossore avvierà comunque le pratiche di riscossione forzata del debito.
2) Colleghi in servizio attivo in ritardato pagamento.
In questo caso vi sono più cause di mancato pagamento, alcune legate a errori di procedura bancaria: è capitato che chi
paga la tassa in modalità RID (cioè col mandato di addebito automatico) non l’ha effettivamente versata, per un difetto di
trasmissione dati fra la propria banca e l’ente esattore Gefil: in questo caso ci dispiace se il collega ha dovuto spendere 10
euro di ritardato pagamento (che non prendiamo noi!!) ma il titolare del conto è IL SOLO RESPONSABILE DEI CONTROLLI
SUI SUOI MOVIMENTI, e se ha qualcosa da reclamare lo deve fare con la sua banca, NON CON NOI.
Poi c’è chi ha cambiato indirizzo e non l’ha mai detto, e così non riceve la tassa annuale, tassa che ‘’dimentica’’ di saldare.
Così come avviene da un po’ di tempo con le ASL, che quando scrivono al dipendente al vecchio indirizzo questioni impor tanti e non lo trovano, lo possono poi sottoporre a sanzioni per la mancata comunicazione dell’avvenuto cambio di resi denza, così anche gli Enti come Ordini/Collegi possono disporre la ‘’cancellazione per irreperibilità’’: e anche chi è cancellato per irreperibilità non può più lavorare, secondo il dettato della Legge 43/2006….
Ogni cambio di indirizzo ci può essere notificato in sede, o inviando la modulistica che si scarica dal sito ufficiale.
Ci sarà anche chi sceglie di non pagare perché non d’accordo con la tassa come elemento obbligatorio: signori, massimo
rispetto per le idee di tutti; ma è ovvio che il nostro tentativo ( e preciso DOVERE DI UFFICIO) è quello di far pagare ogni
iscritto agli Albi, soprattutto al fine di rendere bassa la tassa per tutti.
DEVE ESSERE CHIARO CHE:
a) su ogni iscritto agli Albi, noi versiamo alla Federazione Nazionale (Roma) una quota che va spedita PER FORZA
anche se l’iscritto non ci paga: c’è chi risolve il problema alzando le tasse di coloro che pagano sempre, mentre
noi cerchiamo invece di far pagare i morosi, cosa che ci sembra molto più giusta ed equa e rispettosa per la
maggioranza che paga puntuale.
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b) Sulla base della norma, quando procediamo alla cancellazione dell’iscritto che non paga, c’è per noi l’OBBLIGO
c)
PRECISO di avvertire le autorità indicate dal DPR 221 del 1950; elenco che include naturalmente i datori di lavoro e i NAS, perché l’attività,una volta privati della iscrizione all’albo, NON è consentita (cfr L.43/2006).
Non c’è MAI nulla di personale in questa azione : questa attività (gestione di un Ordine-Collegio) che ci distoglie
da altre sicuramente più gradevoli e soprattutto utili alla categoria non si basa sulla nostra fantasia ,né sulle ini ziative del singolo componente il Direttivo, o sull’umore del Tesoriere, ma si basa sul rispetto della norma, prima
di tutto (nonostante in Italia il rispetto della legge non sia filosofia scontata, PURTROPPO).
Procedure per chi non paga:
indipendentemente dalla causa, il Collegio opera attraverso l’Ente esattore in questo modo:
a) viene inviato un sollecito ‘’bonario’’; se non si paga dopo alcuni mesi scatta un aumento di 10 euro del costo del la tassa annuale;
b) viene inviata ingiunzione di pagamento ufficiale dal nostro Ente esattore (Gefil);
c) l’Ente esattore procede all’invio dell’ufficiale giudiziario o in alternativa si possono ottenere procedure di adde bito sullo stipendio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione (inclusi perciò INAIL, INPS ecc);
d) esaurite le risorse si procede alla cancellazione, secondo modalità di equilibrio e valutato caso per caso: nell’ottobre 2012 una dipendente della sanità privata, che era già stata cancellata per morosità alcuni anni fa, osservato che dopo la nuova reiscrizione NON aveva mai pagato alcuna quota annuale, è stata nuovamente cancellata e
il datore di lavoro ha interrotto di conseguenza il rapporto di lavoro, visto che IPASVI in base al DPR 221 del 1950
( e non per ripicca) ha il DOVERE di comunicare ai datori di lavoro e alle Autorità (TUTTE) l’avvenuta cancellazione: la Legge 43/2006 chiarisce con estrema facilità di comprensione che chi non è iscritto non può esercitare l’attività: non può lavorare.
e) Il caso descritto poco sopra è caso di recidiva, reiterata, per il quale il Consiglio ha ritenuto di procedere di urgenza. Ricordiamo che la cancellazione dall’Albo per morosità o per IRREPERIBILITA’ assolutamente NON sana il
debito, quindi comunque l’Ente esattore cercherà di recuperare i soldi rimasti da versare al Collegio.
Sono tutte parole che scriviamo con amara chiarezza, ma sono atti DOVUTI e non spontaneamente ideati…
I COLLEGHI MOROSI (SONO POCHI, MA ALCUNI DI QUESTI HANNO DEBITI IMPORTANTI) DEVONO SAPERE CHE:
a)
b)
l’attenzione al problema è per noi un obiettivo principale, faremo pertanto di tutto per rientrare in possesso dei
soldi dovuti non tanto a noi, quanto all’intero gruppo professionale;
chi ha da versare cifre importanti può tranquillamente rateizzarle anche in molte mensilità, andando a trattare
il rientro con Gefil, in Piazzale del marinaio, la Spezia.
Una volta iniziato il versamento mensile dell’importo si considera l’iscritto ‘’in fase di rientro’’.
IMMAGINATE 60 colleghi che non pagano, sul totale: la cifra che non entra in Collegio è di 3750 euro.
A Roma, va comunque versata la relativa quota dei 60 iscritti morosi ( altri 7 od 800 euro che escono): aver avuto questi
soldi avrebbe permesso un calo anche di due euro a iscritto per il 2013.....ma poiché non sono arrivati, NON ABBIAMO
POTUTO DIMINUIRE LA QUOTA 2013.
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SCRIVETECI, RESTEREMO AMICI
Cari colleghi dell’IPASVI di la Spezia, ricevo le vostre newsletter periodiche ricche di spunti e informazioni e argomenti professionalmente utilissimi: e vi ringrazio tantissimo di questo.
Posso avere la possibilità di ricevere anche la vostra rivista cartacea? Ciao dalla Emilia Romagna! (Silvia)
Carissima Silvia, grazie delle parole generose: come detto via mail in privato, ogni foglio notizie viene inserito nell’apposi to spazio interno (‘’contributi’’) del nostro sito ufficiale www.ipasvi.laspezia.net perché chi è interessato lo consulti, iscritto a IPASVI SP ……oppure no!!!
Ciao, in merito ai vostri eventi ECM: perché non pensare a un corso da 50 crediti tutti insieme? Ciao grazie da Antonella.
Antonella, abbiamo noi stessi fatto questa ipotesi formativa nell’evento di settembre 2012 svolto in Coopselios (‘’storia &
storie, che dava già 23 crediti)…effettivamente ci stiamo lavorando, ma la sua struttura sarà complicata; 50 crediti signifi ca almeno (almeno!) 40-45 ore di formazione reale, e questo può creare più di una difficoltà, non tutti possono essere
sempre liberi su più giornate di formazione. Comunque è possibile che nel 2013 un corso sia offerto così, ci stiamo pensando molto seriamente. Segua sul sito le informazioni dedicate all’offerta formativa, grazie !!
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ANCORA SULLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE: ALTRE FOTO SONO DISPONIBILI SUL NOSTRO SITO!
Scene dell'inaugurazione, 30.10.2012: i presenti osservano la cerimonia di consegna del contributo economico offerto
ai nostri colleghi colpiti dall'alluvione dell'ottobre 2011.
Pina Scuto entra per prima dopo il taglio del nastro: la nostra Tesoriera ha avuto un ruolo decisivo nella decisione di
cambiare sede. Sullo sfondo Don Valerio che ha benedetto i locali.
Il Sindaco della Spezia, Massimo Federici, intervenuto con altri politici riceve i saluti del Presidente Francesco Falli.
(tutte le foto sono di Donatella Cavalieri – con il contributo tecnico e l'elaborazione di Faustone!)
Attenzione, ricordate che dal 30.11.2011 (un anno fa…) ogni PROFESSIONISTA SANITARIO deve possedere una PEC e
deve, soprattutto comunicarla al proprio Ordine o Collegio professionale: potete attivare anche una PEC gratuita,
cercando quei siti che la offrono in rete: appena possedete l’indirizzo, comunicatecelo.
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DUE CASI GIUDIZIARI LEGATI A MALPRACTICE CHE HANNO COINVOLTO (ANCHE) INFERMIERI
Due diversi casi, molto distanti fra loro sia geograficamente sia nello sviluppo, avvenuti lontano dal nostro territorio ma
importanti al fine di ''imparare'' dalle esperienze negative.
In entrambi i casi due persone sono state pesantemente colpite dalle conseguenze delle attività dei sanitari, conseguenze
chiaramente non volute, ma purtroppo avvenute...
Il primo caso avviene in una rianimazione generalista ,che condivide gli spazi ed il personale sanitario infermieristico con
la cardiologia di quella struttura ospedaliera.
Una malata affetta da gravi crisi asmatiche ed intubata riesce, benché contenuta, ad estubarsi durante il momento della
sovrapposizione (che in quella realtà dura un'ora,per le pratiche di igiene) fra il turno notturno e quello del mattino.
La nuova e necessaria manovra di intubazione riesce con molta fatica , anche per le caratteristiche anatomiche della trachea.
Deriva dal fatto un danno cerebrale permanente di natura anossica, che inchioda per sempre la signora, ancora giovane,
su una sedia a rotelle.
Dopo 7 anni di processo, le Infermiere indagate sono assolte: l'accusa prevalente era quella di non avere saputo ben utilizzare il cerotto di fissaggio del tubo rino tracheale, secondo l'accusa la causa della avvenuta estubazione.
In questo caso il perito (oggi detto CTU) ha dimostrato in Tribunale, con la descrizione di un dettagliato articolo interna zionale, che non esiste un tipo di cerotto ed un sistema sicuramente migliore di un altro, mentre sono importanti i proto colli (presenti in quella realtà) che indicano esattamente come usare il materiale in uso.
Questo caso ha naturalmente cambiato la vita delle colleghe che si sono trovate travolte in un turbine inatteso, e che solo
dopo sette anni hanno potuto ritornare a vivere una esistenza serena.
Per il Tribunale, altre sono state,infatti, le cause e le responsabilità che hanno provocato il danno cerebrale alla signora.
Ma il caso serve a introdurci al secondo, che riconosce invece una chiarissima responsabilità su base prevalentemente
culturale.
In un ospedale siciliano la signora Valeria, 34 anni, sta per ricevere il ciclo di terapia per il suo male col quale convive da
anni: un linfoma di Hodgkin che non le ha impedito di diventare mamma, da pochissimi, mesi di un bel bambino.
La terapia (scritta )vede la prescrizione di 90 (novanta) mg di Vinblastina; l'Infermiera comprende che il dosaggio è chiaramente fuori range e chiama il Medico di guardia interna, che è una specializzanda: e che alle osservazioni dell'Infermiera
risponde che non intende disturbare il Medico strutturato, quello del reparto e prescrittore del dosaggio ‘’anomalo’’,
perché se la terapia è scritta –questo il senso- va bene comunque.
L'Infermiera, convinta del fatto che il Medico ha sempre ragione, inietta.
Il fatto accade il 7 dicembre; il 29 dello stesso mese Valeria muore in piena aplasia midollare, scatenata dall' iper dosaggio
del farmaco.
L'Infermiera aveva molte buone ragioni per non somministrare: in queste situazioni dovrebbe bastare il buon senso,
come appare evidente.
Ma molto spesso ,questo aspetto appare evidente soltanto DOPO i fatti...
Oppure, avrebbe potuto (conoscendolo, magari, per il suo reale valore) applicare almeno due articoli del codice deontolo gico degli Infermieri , in particolare gli articoli 9 e 15 che impongono di astenersi dal creare situazioni di dubbio, incertez za, e che chiedono di non nuocere, evitando quelle situazioni che possono favorire il danno.
La cultura della ''disposizione medica'' da ‘’rispettare come dogma’’ può avere un senso della scelta del farmaco, che è
prerogativa del dottore in medicina, il quale ha diritto e dovere di scegliere l'antibiotico X piuttosto che l'Y.
(Anche in questo caso - però - se un Infermiere sa che il malato è allergico proprio a quel prodotto, DEVE farlo notare! Ed
astenersi dal somministrare se è certo dello stato di allergia)
Il problema nasce di fronte a dosaggi chiaramente tossici, lesivi, come chi prescrive (magari a voce...) spaventosi quantita tivi di potassio e/o insulina, o eparina. (Se TUTTI rispettassimo i dettati della Raccomandazione numero 12 del Ministero della Salute, agosto 2010 di prescrizioni ‘’orali’’ ne resterebbero ben poche, limitate alle situazioni di emergenza-urgenza.)
E' capitato a tutti, o almeno a tantissimi: avere un dubbio spesso salva la vita ai malati; nessuno è infallibile, nessuno può
permettersi di considerarsi al di sopra dell'errore, proprio perchè uomo (o donna) e quindi non perfetto.
Ogni professionista sanitario può sbagliare,qualunque qualifica ricopra.
In questo caso poi si sono aggiunte tristissime ulteriori concause: ad esempio, per un giornalista che ha seguito il caso
avere una specializzanda in quella corsia era come mettere un giovane col foglio rosa alla guida di un TIR ,sulla tangenzia le di Milano, ai 180 km/h.
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In rete si trova molto materiale sull'episodio, inclusa la scheda di terapia originale successivamente ''modificata'' con
una cancellatura sulla cifra ZERO, che riportiamo dal sito www.livesicilia.it
Quello che preme sottolineare è che l’avviso di garanzia, il processo, la condanna e/o l’assoluzione di questo o quel protagonista NON restituiranno al bambino la madre che , entrata per un normale passaggio terapeutico, ne è uscita grave mente compromessa al punto di morire ’’di terapia’’.
Che cosa avrebbe potuto significare un fermo, netto rifiuto da parte di quella nostra collega in servizio?
Sicuramente problemi interni per lei, la patente di rompi scatole; il rischio (orrore!!) di un trasferimento di reparto (colle ghi, non guardiamo solo il nostro specifico: chi segue le questioni della vita ‘'sociale’’ avrà sentito le pesantissime notizie
sull’assunzione-licenziamento dei 19 dipendenti FIAT: entro io, esci tu…) .
Tutte cose (ci si riferisce ora alla paura di essere considerati rompiscatole,ecc) che di fronte alla morte di questa bella ra gazza mediterranea, dal volto sorridente, rilanciata dalla Rete nel suo giorno di nozze, assumono il loro vero valore : scarsissimo di fronte all’accaduto.
Fermo restando che nessuno si può permettere di punire chi non fa altro che rimarcare la propria professionalità, evitando di somministrare un dosaggio assurdo, salvando la vita di chi assiste.
Per saperne di più e meglio:
http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/08/mamma_34enne_uccisa_uno_zero_co_8_120108021.shtml
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FESTE SERENE E DI UN 2013 MIGLIORE A TUTTI I COLLEGHI ISCRITTI AD IPASVI LA SPEZIA ED ALLE LORO FAMIGLIE.
Fuochi d’artificio sul Golfo spezzino (dal web)
QUESTO NUMERO 37 DEL FOGLIO NOTIZIE E' STATO SPEDITO AGLI INDIRIZZI A NOI NOTI (A FINE NOVEMBRE 2012) A
1938 INFERMIERI
42 INFERMIERI PEDIATRICI
19 ASSISTENTI SANITARI
tutti iscritti ad IPASVI LA SPEZIA, ai rispettivi Albi Professionali .
per ogni info sugli ECM che verranno e per ogni altra necessità, visitate il sito www.ipasvi.laspezia.net e scrivete a [email protected]
VI RACCOMANDIAMO DI COMUNICARCI I CAMBI DI INDIRIZZO
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