Torino, 16 giugno 2008 Alla cortese attenzione del Sindaco di

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Torino, 16 giugno 2008 Alla cortese attenzione del Sindaco di
Torino, 16 giugno 2008
Alla cortese attenzione del
Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino
Vicesindaco e Assessore al Lavoro, Tom Dealessandri
Assessore alle Attività produttive, Alessandro Altamura
Presidente Provincia di Torino, Antonio Saitta
Assessore al Lavoro, Cinzia Condello
Assessore alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis
Presidente Regione Piemonte, Mercedes Bresso
Assessore al Lavoro, Angela Migliasso
Assessore all’Innovazione e Industria, Andrea Bairati
Presidente Comit. Prom. Distr. Aerosp., Mario Calderini
Presidente Unione Industriale di Torino, Alberto Tazzetti
Coordinatore Filiera Aerospazio, Andrea Romiti
Presidente A.M.M.A. di Torino, Gianfranco Carbonato
Presidente Camera Commercio di Torino, Alessandro Barberis
Rettore Politecnico di Torino, Francesco Profumo
Rettore Università di Torino, Ezio Pelizzetti
Rettore Università Piemonte Orientale, Paolo Garbarino
Segretario Regionale CGIL, Vincenzo Scudiere
Segretaria Camera del Lavoro di Torino, Donata Canta
Segretario Regionale CISL, Mario Scotti
Segretario Provinciale CISL, Nanni Tosco
Segretario Regionale UIL, Giorgio Rossetto
e all’attenzione dei
Parlamentari nazionali ed europei eletti nei collegi del Piemonte
Consiglieri regionali del Piemonte
Consiglieri provinciali e comunali di Torino
Nel mese di novembre 2008 si terrà a Den Haag (L’Aja) la periodica Conferenza Ministeriale europea sulle
politiche comunitarie nel settore spaziale. Essa raccoglierà i Ministri che nei Paesi UE hanno competenza su tale
settore e la presidenza di turno sarà italiana.
L’Agenzia Spaziale Italiana (che riferisce al Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca - MIUR) ha
ultimamente ripreso un ruolo di protagonista in ambito europeo e mondiale, in particolare riaffermando sia
l’impegno speciale del nostro Paese (anche sul piano economico) per il programma ExoMars (missione europea
per l’esplorazione di Marte, approvata alla precedente Conferenza Ministeriale del 2005 e già in fase
realizzativa), sia l’interesse italiano per il completamento, l’utilizzo e l’ulteriore sviluppo della Stazione Spaziale
Internazionale.
Entrambi questi programmi trovano nel polo dell’industria spaziale torinese un centro di eccellenza.
La missione ExoMars costituirà in assoluto la prima occasione europea di atterraggio sul pianeta e di
perlustrazione dello stesso a mezzo di un rover a ruote automatizzato.
Come contropartita al finanziamento italiano (garantito nella misura del 40% alla precedente Conferenza
Ministeriale del 2005 e da confermare quest’anno a fronte degli accresciuti obiettivi scientifici e impegni
economici della missione), Thales Alenia Space Italia (TASI) nella sua sede di Torino sta svolgendo il ruolo di
capo commessa industriale, che prevede anche la responsabilità diretta della fase di atterraggio sul pianeta,
mentre ALTEC svolgerà l’altrettanto importante ruolo di centro di controllo delle operazioni del rover,
implicante la realizzazione di diversi simulatori hardware e software, comprensivi di un modello fisico
rappresentativo del suolo marziano.
Per quanto riguarda le missioni spaziali abitate, è noto che più del 50% dei moduli pressurizzati che
costituiscono il progetto della Stazione Spaziale Internazionale sono stati progettati e prodotti presso lo
stabilimento TASI di Torino, che è anche uno dei soggetti candidati a sviluppare le future soluzioni autonome
europee per il trasporto dell’uomo nello spazio, fra cui (come capo commessa) una cabina pressurizzata di
rientro basata sulle tecnologie del programma ATV, il veicolo di trasporto che ha effettuato di recente con pieno
successo il primo aggancio totalmente automatico alla stazione spaziale e di cui TASI Torino è uno dei maggiori
realizzatori industriali.
Va inoltre evidenziato che i temi dell’esplorazione dell’Universo, robotica e abitata, sono posti al centro delle
strategie per i prossimi 20 anni tanto dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), tanto dall’agenzia statunitense
(NASA), in una cooperazione/competizione che coinvolge anche altri Paesi.
In questa direzione va anche il bando della Regione Piemonte per la promozione di tecnologie innovative nel
settore aerospaziale (e per favorire la nascita di un Distretto Aerospaziale Piemontese), al quale TASI con
ALTEC e altre PMI, con il Politecnico di Torino e le Università del Piemonte, hanno risposto con un progetto di
sviluppo tecnologico pre-competitivo finalizzato all’esplorazione (robotica e/o abitata) della Luna e/o di Marte.
Nonostante queste premesse, constatiamo che la situazione in Italia sta rischiando di subire una deriva
preoccupante. Le recenti prese di posizione pubbliche di alcuni esponenti dell’attuale maggioranza di governo
nazionale, peraltro coincidenti con l’approccio di politica spaziale oggi predominante in Finmeccanica,
sembrano infatti andare in una direzione diversa, sostenendo la necessità di dare una preponderante priorità alle
applicazioni pratiche e commerciali delle tecnologie spaziali (le telecomunicazioni; i programmi Galileo per la
navigazione e i programmi derivati da Cosmo Skymed per l’osservazione della terra), ridimensionando al
contempo l’impegno sui programmi scientifici e di esplorazione dell’Universo.
Consideriamo questa posizione sbagliata perché:
- La competitività in campo commerciale, in un settore ad alta tecnologia e specializzazione come quello
spaziale, è raggiunta solo tramite un continuo sforzo di ricerca e sviluppo, che non può basarsi solo su
investimenti interni delle aziende e che in tutti i Paesi più avanzati viene sostenuto anche da commesse
pubbliche in campo scientifico.
- L’industria spaziale italiana si è guadagnata una notevole autorevolezza a livello mondiale anche per i
successi ottenuti nel campo delle missioni scientifiche e umane.
- Tutte le principali agenzie spaziali nel mondo pongono al centro della loro programmazione il tema
dell’esplorazione, inizialmente robotica e poi anche abitata, dell’Universo.
- Risulterebbe snaturata la missione originaria dell’ASI, che è appunto quella di sostenere la ricerca
spaziale, scientifica e applicata, come strumento di sviluppo competitivo del Paese.
Inoltre, riteniamo tale posizione estremamente pericolosa per la sopravvivenza del polo spaziale torinese, che
è principalmente impegnato e specializzato nel campo dei satelliti scientifici, delle infrastrutture spaziali abitate,
dei sistemi di trasporto e della robotica a supporto dell’esplorazione spaziale.
Chiediamo quindi agli Enti ed alle Personalità in indirizzo di dedicare attenzione e di adoperarsi affinché
non venga messa in discussione, ma sia anzi consolidata la qualificata partecipazione italiana ai
programmi di esplorazione dell’Universo (ExoMars, Stazione Spaziale Internazionale e futuri veicoli
spaziali abitati), tramite la conferma dell’impegno finanziario e programmatico dell’ASI in tal senso alla
Conferenza Ministeriale europea di novembre.
Seguono firme