Marocco, il cugino del re tra i dimostranti
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Marocco, il cugino del re tra i dimostranti
http://www.lettera43.it/cronaca/9155/marocco-il-cugino-del-re-tra-i-dimostranti.htm PROTESTE Marocco, il cugino del re tra i dimostranti In 15 mila nei cortei a Rabat, Marrakech e Casablanca. Tra le migliaia di dimostranti che il 20 febbraio sono scese in piazza in Marocco per chiedere al re Mohammed VI di rinunciare a parte dei suoi poteri c'era anche suo cugino, il principe Moulay Hicham El Aloui. «Personalmente, aderisco a qualsiasi iniziativa che chiede una democratizzazione del nostro sistema politico, fermo restando che ciò avvenga in maniera pacifica e tollerante. Mi sembra che il movimento abbia queste caratteristiche», ha dichiarato il 'principe ribelle', come lo hanno ribattezzato i media, in un'intervista aFrance 24. MONARCHIA Una delle manifestanti nei cortei del Marocco (Getty COSTITUZIONALE.Ricercatore all'università Images). di Stanford, negli Stati Uniti, il cugino del sovrano ha rivolto un appello per la democratizzazione del sistema, esprimendo il suo sostegno ai manifestanti: la monarchia, considerata da El Aloui «legittima e culturalmente radicata», deve evolvere nella «direzione di una monarchia costituzionale di tipo spagnolo o britannico». Ai cortei organizzati nelle principali città del Marocco hanno partecipato, secondo le stime degli organizzatori, 5 mila persone nella capitale Rabat e altre 10 mila a Marrakech e Casablanca. RIFORME E NUOVO GOVERNO. Sventolando le bandiere tunisine ed egiziane, i dimostranti hanno chiesto a Mohammed VI di sciogliere il governo, cambiare la Costituzione e porre un freno alla corruzione. Sull'onda delle mobilitazioni dei Paesi vicini, anche i giovani marocchini hanno lanciato su Facebook il movimento 'del 20 febbraio', raccogliendo in pochi giorni migliaia di simpatizzanti. Parte dei promotori ha poi preso le distanze, dissociandosi dall'ala della sinistra radicale e da una formazione islamica, che si erano uniti alle proteste. DISORDINI A MARRAKECH. A Marrakech e Larache alcuni facinorosi hanno provocato disordini: in particolare a Marrakech un gruppo di 150-200 persone estranee alle proteste hanno attaccato dei negozi e lanciato pietre contro un edificio pubblico e un McDonalds. Incidenti simili si sono verificati a Larache, nel nord del paese, dove alcuni giovani hanno attaccato un ufficio doganale e una stazione di polizia. Domenica, 20 Febbraio 2011