Marocco, il cugino del re tra i dimostranti

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Marocco, il cugino del re tra i dimostranti
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PROTESTE
Marocco, il cugino del re tra i dimostranti
In 15 mila nei cortei a Rabat, Marrakech e Casablanca.
Tra le migliaia di dimostranti che il 20 febbraio
sono scese in piazza in Marocco per chiedere al
re Mohammed VI di rinunciare a parte dei suoi
poteri c'era anche suo cugino, il principe
Moulay Hicham El Aloui.
«Personalmente, aderisco a qualsiasi iniziativa
che chiede una democratizzazione del nostro
sistema politico, fermo restando che ciò
avvenga in maniera pacifica e tollerante. Mi
sembra che il movimento abbia queste
caratteristiche», ha dichiarato il 'principe
ribelle', come lo hanno ribattezzato i media, in
un'intervista aFrance 24.
MONARCHIA
Una delle manifestanti nei cortei del Marocco (Getty
COSTITUZIONALE.Ricercatore all'università
Images).
di Stanford, negli Stati Uniti, il cugino del
sovrano ha rivolto un appello per la
democratizzazione del sistema, esprimendo il suo sostegno ai manifestanti: la monarchia, considerata
da El Aloui «legittima e culturalmente radicata», deve evolvere nella «direzione di una monarchia
costituzionale di tipo spagnolo o britannico».
Ai cortei organizzati nelle principali città del Marocco hanno partecipato, secondo le stime degli
organizzatori, 5 mila persone nella capitale Rabat e altre 10 mila a Marrakech e Casablanca.
RIFORME E NUOVO GOVERNO. Sventolando le bandiere tunisine ed egiziane, i dimostranti hanno
chiesto a Mohammed VI di sciogliere il governo, cambiare la Costituzione e porre un freno alla
corruzione. Sull'onda delle mobilitazioni dei Paesi vicini, anche i giovani marocchini hanno lanciato su
Facebook il movimento 'del 20 febbraio', raccogliendo in pochi giorni migliaia di simpatizzanti. Parte
dei promotori ha poi preso le distanze, dissociandosi dall'ala della sinistra radicale e da una formazione
islamica, che si erano uniti alle proteste.
DISORDINI A MARRAKECH. A Marrakech e Larache alcuni facinorosi hanno provocato disordini: in
particolare a Marrakech un gruppo di 150-200 persone estranee alle proteste hanno attaccato dei negozi
e lanciato pietre contro un edificio pubblico e un McDonalds. Incidenti simili si sono verificati a
Larache, nel nord del paese, dove alcuni giovani hanno attaccato un ufficio doganale e una stazione di
polizia.
Domenica, 20 Febbraio 2011