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Quelli di Grock
presenta
le speciali matinées
all’interno del progetto dedicato al tema della diversità
Lo sguardo degli altri
Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi.
Charles Evans Hughes
Parlare di "diversità" oggi, significa avvicinarsi ad un tema complesso e multiforme. Esistono differenze più
piccole, ma non per questo di minor importanza (soprattutto negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza),
come ad esempio il peso, la statura, l’abbigliamento, che sono occasione di confronto e scontro quotidiano,
ed esistono poi diversità "importanti" di sesso, di razza, di religione, di pensiero politico e di orientamento
sessuale. In questo contesto anche le abilità e le disabilità rientrano nella categoria delle possibili diversità.
Ma ciò che le accomuna tutte è il venire, percepite, normalmente, come svalutanti, pericolose e
minacciose. Respingo (o fingo di tollerare) ciò che non ri-conosco e cerco, d'altra parte, di omologarmi il più
possibile, per non essere io stesso colui che viene respinto.
Come fare, allora, per restituire alla "diversità" una connotazione positiva di valore ed opportunità?
Creando l'occasione per un'esperienza che la metta al centro della relazione e consenta così di conoscerla e
sperimentarla utilizzando canali alternativi di comunicazione. Ecco allora che, in quest'ottica, il linguaggio
teatrale si rivela strumento privilegiato per la diffusione di una nuova cultura del rispetto.
SENZACODA
Una fiaba contro il pregiudizio
di Valeria Cavalli, Claudio Intropido
con Antonio Brugnano, Debora Virello
scene e luci Claudio Intropido
musiche Gipo Gurrado
regia Valeria Cavalli, Claudio Intropido
produzione Quelli di Grock
matinée ore 10:00
giovedì 30, venerdì 31 gennaio 2014
Età consigliata: dai 7 anni
Questa è la storia di un giovane scrittore che però non riesce mai a trovare un finale alle sue storie.
Questa è la storia di una bellissima e misteriosa fanciulla che vive in un capanno su una spiaggia.
Società Cooperativa Quelli di Grock
Via Emanuele Muzio 3 - 20124 Milano - Italia
tel +39 02 66.98.89.93 - fax +39 02 66.90.173
P.IVA e C.F. 02515240154 - REA CCIAA MI 943550
www.quellidigrock.it - [email protected]
Associazione Culturale Teatro Leonardo da Vinci
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Teatro Leonardo da Vinci
Via Ampère 1, angolo Piazza Leonardo da Vinci
20131 Milano - Italia
tel +39 02 26.68.11.66 - fax +39 02 59.61.13.88
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Questa è la storia di un'amicizia nata piano piano fra misteri, leggende marinare e storie di sirene.
Già, le sirene: mezze donne e mezze pesce, creature mitologiche tanto affascinanti quanto enigmatiche il
cui canto strega chi lo ascolta, che in acqua danzano leggere e flessuose ma che sulla terra non hanno
gambe per correre, saltare, camminare.
E dunque questa è la storia di un giovane scrittore che incontra quella che lui crede una sirena e che invece
è una ragazza proprio come lui ma che in un naufragio ha perso l'uso delle gambe, un dolore troppo grande
per essere accettato non solo da lei ma dal mondo che la circonda.
Senzacoda racconta la poesia di un'amicizia che permetterà al giovane scrittore di imparare a creare una
storia tutta intera e alla "sirena" di dire e di dirsi la verità senza timore e senza vergogna.
E che questa non resti una fiaba ma diventi realtà.
Liberamente ispirato a La Sirenetta di Hans Christian Andersen, Senzacoda racconta la meraviglia
dell'incontro con l'altro, non omologo, diverso e che, troppo spesso, il pregiudizio ci fa giudicare
sbrigativamente strano. Eppure questo " altro" è tanto vicino a noi al punto che basta tendere una mano
per stabilire un contatto, per conoscere chi non è catalogabile, classificabile, chi è speciale e dissimile, chi
può e deve avere l'opportunità di uno scambio paritario.
Quelli di Grock affrontano con delicatezza ma senza ipocrisia il difficile tema della disabilità in uno
spettacolo che incanta il pubblico grazie all'intreccio appassionante e appassionato, alla bravura degli
interpreti Antonio Brugnano e Debora Virello, alle belle musiche di Gipo Gurrado .
Con la speranza che questa non resti una fiaba ma diventi realtà.
APPROFONDIMENTO: ANDERSEN E LA DIVERSITÁ
L’opera dello scrittore danese H. C. Andersen (1805 – 1875) è dominata, soprattutto nella fase giovanile,
dal tema del "diverso" che lotta per essere accettato, come si riscontra, ad esempio, nelle opere: Il brutto
anatroccolo, Il soldatino di stagno, La sirenetta. Oltre alla scelta compiuta in giovane età di non legarsi
sentimentalmente a nessuno, l’altra ragione principali per cui Andersen si sente emarginato e rifiutato è da
far risalire al modesto aspetto fisico (poco attraente, alto un metro e ottantacinque e dinoccolato).
L'idea del diverso in Andersen rimanda, per molti versi, a quella di "non collocato o non collocabile", riferito
a qualcuno che, per sua natura, non può trovare il proprio posto nella realtà che lo circonda, come
"sospeso" tra due mondi a nessuno dei quali può appartenere appieno.
La fiaba La Sirenetta è stata pubblicata per la prima volta nel 1836. È una delle opere di Andersen più
amate tanto che alla protagonista è dedicata una statua nel porto di Copenhagen. La Sirenetta è
considerata una delle fiabe più rappresentative del genio letterario di Andersen. Qui più che altrove sono
identificabili riferimenti autobiografici abbastanza chiari, per quanto celati dietro la finzione fiabesca. Il
tema del "diverso" viene presentato in relazione al contesto amoroso e la relazione fra la Sirenetta, resa
muta dalla magia, e il bel principe che le si affeziona senza amarla è stato interpretato da molti come un
ritratto della situazione di isolamento sentimentale a cui Andersen si sentiva relegato.
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JOHN TAMMET
fa sentire le persone molto così :-?
uno spettacolo di Davide Giordano
con Davide Giordano, Federico Brugnone
scritto, diretto, interpretato da Davide Giordano, Federico Brugnone
a cura di Daniele Muratore
Produzione L’Organizzazione, Teatro delle Briciole
in collaborazione con
Khora.Teatro
Florian Teatro Stabile d’Innovazione
Solot ‐ Compagnia Stabile di Benevento
Spettacolo vincitore del premio Scenario Infanzia 2012
Matinèe ore 10.00
Lunedì 3 febbraio 2014
Età consigliata: dai 9 anni
C'è chi mente, c'è chi non mente e poi c'è chi non può mentire. Per John Tammet la colpa più grave è
mentire, perché soltanto una cosa può accadere in un determinato momento e in un determinato luogo.
Immaginate un mondo chiaro come una tavola matematica, schematico, regolare, da decifrare senza
fraintendimenti, senza doppi sensi. John Tammet può memorizzare lunghissime sequenze numeriche ma
non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra. Può fare calcoli complicatissimi in una frazione di
secondo ma non riesce a rapportarsi con altre persone. Per John Tammet l'enigma non è il P greco ma
decifrare l’espressione del viso della persona che ha di fronte o quando quest’ultima parla per metafore. La
sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve necessariamente rispettare. Il suo è un mondo
interiore incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo ricco di particolari eppure semplice. John
Tammet soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento. In 15 anni non è
mai uscito dal percorso casa - scuola - scuola - casa. Una notte scopre una verità che cambia la sua vita.
John Tammet deve partire, lasciare tutto. Comincia un viaggio che lo porterà lontano.
APPROFONDIMENTO: LA SINDROME DI ASPERGER
La Sindrome di Asperger (SA), è collocata, come l'autismo, tra i Disturbi Pervasivi delle Sviluppo, e si
discute tuttora se essa debba considerarsi una forma mite di autismo, o se costituisca un disturbo a sé
stante.
C'è chi la identifica con l'HFA (High Functionning Autism, tradotto letteralmente: autismo ad alto
funzionamento) che è quella parte dello spettro dell'autismo che riguarda le persone "verbali" con un buon
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quoziente intellettivo, e chi invece la ritiene da essa distinguibile principalmente per il più precoce sviluppo
del linguaggio. Come l'autismo, anche la AS non ha un unico aspetto, ma si presenta con una gamma di
abilità e comportamenti che, al di là di poche fondamentali caratteristiche, differenziano un individuo
dall'altro, rendendo a volte difficile la diagnosi. Le persone con AS compiono spesso uno sforzo di
adattamento che consente loro di acquisire o compensare, almeno in parte, quelle abilità di cui non erano
naturalmente dotate, grazie anche ad un QI che a volte è di molto superiore alla media. Ciò può rendere
alcuni di loro, col passare degli anni, non distinguibili dai soggetti cosiddetti normali. Tuttavia è certo che,
senza un aiuto adeguato, le difficoltà nei rapporti sociali di queste persone sono quasi sempre causa di
solitudine e sofferenza in tutte le fasi della loro vita anche se, venendo a contatto con alcuni di questi
ragazzi, particolarmente dotati, non si può fare a meno di riflettere sui confini convenzionali dell'idea di
normalità.
Informazioni:
Costo biglietto spettacolo Senzacoda: € 6 a studente
Costo biglietti spettacolo John Tammet: € 9 a studente
Insegnanti: 1 biglietto gratuito ogni 15 studenti
Per informazioni:
tel 02 66988993 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 16:00)
Per prenotazioni inviare una mail a:
Valentina Gianuzzi
[email protected]
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