Criteri per l`accreditamento delle Università telematiche e dei corsi

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Criteri per l`accreditamento delle Università telematiche e dei corsi
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
Criteri per l’accreditamento delle Università telematiche e
dei corsi di studio a distanza delle Università
- luglio 2005 -
DOC 10/05
Premessa
I criteri, i requisiti e le procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle
Università statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici, sono
individuati nel decreto interministeriale del 17 aprile 2003 e nel successivo del 15 aprile 2005 che
ha apportato modificazioni ed integrazioni al precedente. In particolare, è stato attribuito al CNVSU
il compito di esprimere pareri in ordine alle istanze per l’accreditamento dei corsi di studio a
distanza delle Università e degli Atenei telematici.
Nel presente documento vengono descritti i criteri di valutazione stabiliti dal CNVSU per
l’accreditamento sia degli Atenei telematici sia quelli per l’accreditamento dei corsi di studio a
distanza delle Università. Sulla base di tali criteri verranno espressi pareri favorevoli o contrari alle
istanze pervenute. Verranno istruite audizioni nei casi in cui si riterrà necessario acquisire
chiarimenti o ulteriori elementi conoscitivi.
Il DI 17 aprile 2003 fornisce alcune indicazioni generali per l’accreditamento delle università
telematiche, relative a:
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Le modalità didattiche, secondo i criteri indicati all’articolo 4;
Le infrastrutture informatiche, secondo i requisiti dell’allegato tecnico al DI.
Al CNVSU, in particolare, viene assegnato il compito di verificare tecnicamente la coerenza
delle proposte presentate, sia in termini formali (ad esempio, la presenza di una Carta dei Servizi),
sia in termini di disponibilità delle risorse necessarie per assicurare che gli impegni presi possano
essere rispettati, per un periodo almeno pari al completamento di un ciclo formativo (art. 4, comma
1 b). A tal fine, il CNVSU può essere supportato da esperti esterni.
Coerentemente con questa impostazione, il CNVSU ritiene che l’analisi delle proposte di
attivazione di Università Telematiche debba essere articolata nei seguenti punti:
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Verifica che il piano di attivazione della Università telematica rispetti i requisiti previsti
all’art.4, in termini di organizzazione dei corsi (Carta dei servizi, Stipula di un contratto con
lo studente, Materiale didattico certificato, Tutela dei dati personali, Flessibilità di
fruizione), modalità di valutazione, ordinamenti didattici, reclutamento del personale
docente e ricercatore;
Verifica della coerenza tra le risorse disponibili e gli obiettivi, con particolare riferimento
alle caratteristiche delle infrastrutture tecnologiche e alla disponibilità di personale docente
e ricercatore;
Verifica della sostenibilità del progetto nel tempo, in modo da limitare il rischio di una
impossibilità di rispettare gli impegni formali con gli studenti prima del completamento del
relativo corso di studi. Naturalmente, successivamente alla istituzione dell’università
telematica, sarà necessario verificare, per i singoli corsi di studio attivati, il rispetto dei
requisiti minimi nel tempo.
Le linee guida utilizzate per ciascuno di questi punti sono riportate nei paragrafi successivi.
1.
I criteri per l’accreditamento delle Università telematiche
1.1
La verifica del rispetto dei requisiti previsti dall’art. 4 del DI 17 aprile 2003
La proposta deve essere analizzata rispetto ai seguenti punti:
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1.2
La presenza di una Carta dei servizi, disponibile on line, che esponga la metodologia
didattica adottata e i servizi offerti;
Le modalità attraverso le quali viene stipulato il contratto tra studente e università e quelle
relative alla eventuale rescissione di tale contratto da parte dello studente;
Le modalità di certificazione del materiale didattico erogato e dei servizi offerti da parte di
una commissione composta da docenti universitari;
Le modalità di garanzia di tutela dei dati personali;
Il livello di flessibilità nella selezione dei CFU annuali conseguibili;
Le modalità delle verifiche di profitto;
La coerenza degli ordinamenti con la normativa vigente;
Il piano di reclutamento del personale.
La verifica delle risorse tecnologiche
Per la verifica delle risorse tecnologiche, occorre analizzare:
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1.3
Le caratteristiche reali della piattaforma informatica e la sua capacità di erogare
effettivamente i servizi previsti nella Carta dei servizi, eventualmente attraverso il parere di
esperti esterni in possesso di comprovati requisiti tecnico-professionali (art. 6 comma 6);
La previsione di risorse adeguate per la manutenzione e l’aggiornamento del sistema nel
tempo;
La coerenza tra il dimensionamento delle risorse informatiche e quello dell’utenza prevista.
La verifica delle risorse di personale
Per la verifica delle risorse di personale, vista la particolare natura delle modalità didattiche,
occorre analizzare:
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La disponibilità di personale docente e ricercatore strutturato adeguata ad assicurare il
presidio metodologico corretto sui processi formativi. Di conseguenza, occorre disporre, per
ciascun corso di studio attivato, di un minimo numero di docenti, indipendentemente dal
numero degli allievi iscritti;
La disponibilità di tutor: in questo caso, invece, il numero deve essere adeguato alla
dimensione delle classi e devono essere precisate le caratteristiche cui devono rispondere i
tutor stessi.
In entrambi i casi, il dimensionamento del progetto deve essere compatibile con i requisiti minimi
specifici definiti dal CNVSU nel modo seguente. Si richiede:
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La presenza di un organico composto da almeno 9 docenti per ciascun corso di laurea e 6
docenti per ciascun corso di laurea specialistica, da raggiungersi parallelamente
all’attivazione dei diversi anni di corso;
La presenza di 18 tutor per ogni 100 studenti immatricolati (o frazione) per il triennio e 12
tutor per ogni 100 studenti immatricolati (o frazione) per le lauree specialistiche. La
dimensione della classe affidata ad un tutor non può eccedere i 40 studenti.
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1.4
La verifica della sostenibilità del piano
La verifica della sostenibilità del piano è necessaria per assicurare che l’iniziativa sia in grado
di rimanere attiva nel medio periodo e, comunque, per un periodo sufficiente ad assicurare il
completamento dei cicli di studio attivati. E’ quindi necessario valutare:
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2.
La ragionevolezza della stima di risorse adottata nella predisposizione del piano finanziario;
La ragionevolezza delle coperture finanziarie e/o la garanzia di copertura di eventuali
perdite.
I criteri per l’accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università
Per l’accreditamento dei corsi di studio a distanza delle Università è opportuno fare
riferimento a tre diversi elementi:
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2.1
La verifica dei requisiti previsti dall’art. 4 del DI 17 aprile 2003 ;
L’infrastruttura tecnologica;
Il personale.
La verifica dei requisiti previsti dall’art. 4 del DI 17 aprile 2003
La proposta deve essere analizzata rispetto ai seguenti punti:
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La presenza di una Carta dei servizi, disponibile on line, che esponga la metodologia
didattica adottata e i servizi offerti;
Le modalità attraverso le quali viene stipulato il contratto tra studente e università e quelle
relative alla eventuale rescissione di tale contratto da parte dello studente;
Le modalità di certificazione del materiale didattico erogato e dei servizi offerti da parte di
una commissione composta da docenti universitari;
Le modalità di garanzia di tutela dei dati personali;
Il livello di flessibilità nella selezione dei CFU annuali conseguibili;
Le modalità delle verifiche di profitto;
La coerenza degli ordinamenti con la normativa vigente;
Nel caso inoltre l’Ateneo abbia già attivato corsi a distanza, è necessario assicurare che tali
corsi abbiano offerto un livello di servizio coerente rispetto agli standard previsti nella Carta dei
servizi.
2.2
Le risorse tecnologiche
Per la verifica delle risorse tecnologiche, occorre analizzare:
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Le caratteristiche reali della piattaforma informatica e la sua capacità di erogare
effettivamente i servizi previsti nella Carta dei servizi, eventualmente attraverso il parere di
esperti esterni in possesso di comprovati requisiti tecnico-professionali (art. 6 comma 6);
La previsione di risorse adeguate per la manutenzione e l’aggiornamento del sistema nel
tempo;
La coerenza tra il dimensionamento delle risorse informatiche e quello dell’utenza prevista.
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2.3 Le risorse di personale
Per quanto riguarda le risorse di personale, si richiede:
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La presenza di un organico composto da almeno 9 docenti per ciascun corso di laurea e 6
docenti per ciascun corso di laurea specialistica, da raggiungersi parallelamente
all’attivazione dei diversi anni di corso;
La presenza di 18 tutor per ogni 100 studenti immatricolati (o frazione) per il triennio e 12
tutor per ogni 100 studenti immatricolati (o frazione) per le lauree specialistiche. La
dimensione della classe affidata ad un tutor non può eccedere i 40 studenti.
In particolare, non potranno essere accreditati nuovi corsi di studio on line nel caso l’Ateneo
proponente non soddisfi integralmente tali requisiti per i corsi di studio a distanza già
eventualmente attivati in passato.
Nel caso inoltre la proposta di attivazione del corso a distanza sia relativa a una facoltà presso cui
sono attivi anche corsi di tipo tradizionale che non rispettino i requisiti minimi di docenza, non sarà
possibile attivare il corso a distanza a meno che l’Ateneo proponente non presenti un piano
credibile destinato ad assicurare il rispetto dei requisiti minimi nei corsi di tipo tradizionale entro un
triennio.
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