205: ORMAI SEI GRANDE!
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205: ORMAI SEI GRANDE!
inverno 2013 - SPECIALE 205 www.clubstorico.peugeot.it 205: ORMAI SEI GRANDE! Abbiamo voluto dedicare l'ultimo fascicolo dell'anno alla mitica 205 e alla passione che accomuna molti nuovi soci. Vi raccontiamo la sua nascita e ripercorriamo insieme i motivi che l'hanno resa grande nel mondo e determinante nella storia di Peugeot. Peugeot 208 GTi QUANDO NASCE LA 205 La 205 nasce da una consolidata tradizione francese a proposito di piccole vetture a larga diffusione. Inizialmente, oltre che nei quattro stabilimenti di Mulhouse, Poissy, Madrid e Sochaux, dall’aprile 1984 venne attivata una linea di montaggio per assemblare le parti staccate provenienti dalla Francia a Somaca in Marocco. La presentazione ufficiale avvenne appunto in terra d’Africa nel febbraio 1983 e la gamma di lancio fu articolata, fin dal debutto, già in sette versioni. Peugeot per la sua 205 in occasione del lancio fece una promessa: ogni sei mesi circa, un fatto tecnico-industriale o sportivo avrebbe riguardato la 205! La promessa fu mantenuta. In Italia negli anni ne sono state commercializzate circa 30 versioni diverse, tutte con il medesimo spirito: conciliare la tradizione con l’innovazione come, ad esempio, quelle sviluppate con il progetto Vera. Inizialmente il progetto portava il nome di M 24 e aveva il compito di sostituire la 104, ma nel contempo doveva soddisfare una clientela la più eclettica possibile. La riconoscibilità della 205 come una Peugeot fu affidata soprattutto al frontale con la mascherina verniciata a listelli orizzontali e ai fari trapezodali, una costante del periodo. L’innovazione, invece, era nella ricerca di ogni possibile vantaggio aerodinamico attraverso: spigoli arrotondati, chiusura delle portiere a filo di carrozzeria, taglio spiovente del frontale, fari avvolgenti, scudo anteriore e posteriore sotto i paraurti, senza dimenticare il ruolo importante che giocano i flussi d’aria che dall’esterno entrano nella vettura per raffreddare il motore e ventilare l’abitacolo. Dello stile di questa vettura furono responsabili soprattutto in due: Gérard Welther per la forma e Paul Bracq per gli interni. La Le 205 dei soci del Club 205 che esce da questo scenario fu una vettura totalmente nuova per Peugeot, dalla linea seducente, che andava ad inserirsi nel segmento delle auto da 3,70 metri. Innovativi furono anche i sette motori a benzina aspirati, uno sovralimentato e uno diesel che costituirono la base su cui si svilupperà successivamente la gamma 205. Caratteristiche comuni di questi motori erano i quattro cilindri, l’albero a camme in testa, il blocco e la testata in lega di alluminio con camicie umide amovibili sui motori a benzina, comune era anche la disposizione anteriore inclinata all’indietro. Si partiva dal motore XV8, (954cc con 45 CV e velocità massima 134 km/h) si passava poi al XY8 (1360cc che equipaggiava le GT, le XS a tre porte ed era derivato dalla Samba Rally e dalla 104 ZS) per arrivare al fantastico motore XU8T della storica 205 Turbo 16: 1775 cc (83x82 mm), compressione 6,5:1, 147 kW (200 CV) a 6.750 giri/min, coppia massima 255 Nm a 4.000 giri/min, 16 valvole a iniezione con turbocompressore e intercooler: una bomba da 210 km/h di velocità massima che fece subito impressione sin dalla presentazione nel febbraio 1983. La conquista dei titoli Mondiali Rally non furono altro che la naturale conferma del ruolo vincente di Peugeot col progetto 205. Questi propulsori erano accoppiati a una tecnica di base comune a tutti i modelli: trazione anteriore, motore trasversale e sospensioni a quattro ruote indipendenti, anteriori di tipo McPherson e i freni che sfruttavano un sistema a due circuiti separati a X con dischi sulle ruote anteriori e tamburi dietro con recupero automatico d’usura e compensatore di frenata integrato nei cilindretti non asservito al carico. Basta ora caratteristiche e numeri ...perché la 205 è lei stessa un Sacré Numéro. La 205 Lacoste rappresenta un esempio interessante dei sempre più frequenti connubi tra industria dell’automobile e mondo della moda. Deriva dalla 205 XR con motore 1.124 cc e si distingue dalle normali tre porte bianche per una decorazione laterale verde e rossa, per la presenza del piccolo coccodrillo verde, per i paraurti, i passaruota aerodinamici. 205 LACOSTE Molto curioso risulta il volante sul quale sono riprodotti un coccodrillo e un leone che si fronteggiano minacciosi. E’ l’icona delle 205… sarà per i suoi cerchi e passaruota allargati, per il motore prima da 105 CV poi da 115 CV e infine da 130 CV . I giovani dell’epoca la sognavano, anche se poi molto spesso guidavano al 205 950cc della mamma. Chi se la poteva permettere non esitava a personalizzarla come si fa con gli oggetti “totem” della propria vita. Ecco perché ancora 205 GTI oggi quando si circola con una 205 GTI gli sguardi di ammirazione si sprecano. JOY C I H C LO ISI R I precedenti storici del cambio automatico Peugeot risalgono al 1935 quando, al Salone di Parigi, venne presentata la Peugeot 402 con cambio automatico 205 AUTOMATICA elettromagnetico a quattro rapporti. La 205 Automatica venne proposta con carrozzeria a cinque porte e motore XU51C da 1.580cc e 80 CV (stessa famiglia dei motori della GTI). Il cambio era uno ZF a quattro rapporti già montato sulle 305 berline e station wagon. EASY La presentazione avvenne nell’aprile 1986 presso lo stabilimento Pininfarina di Grugliasco, dove le parti specifiche di carrozzeria prodotte in Italia venivano assemblate 205 CABRIOLET con quelle che arrivavano dalla Francia. Le carrozzerie dopo l’allestimento tornavano alla catena di Mulhouse, al ritmo di una cinquantina al giorno, per l’accoppiamento con le parti meccaniche. Ne verranno prodotte oltre 72.000. Le 205 dei soci del Club FASE 1 - STILE INNOVATIVO CENTRO STILE PEUGEOT CENTRO STILE PININFARINA FASE 1 - STILE CLASSICO Se volessimo definire una data di nascita del progetto M24 (quello che poi sarà la 205) dovremmo indicare il 12 luglio 1978, anche se nei primi mesi del 1977 alla GarenneColombes già circolavano alcune 104 con modifiche migliorative, ma non ancora un vero progetto di nuovo modello. La nascita della 205 per Peugeot rappresenta un grande passaggio sia nei metodi produttivi sia nello stile. Non si tratta infatti solo di sostituire la 104, ma soprattutto di avvicinare una nuova clientela. Gli obiettivi sono chiari: una vettura leggera, aerodinamica, facile a produrre, con possibilità di accogliere diversi tipi di motorizzazioni, due volumi, ruote indipendenti, da 3,60 a 3,80 metri. Il “cahier des charges” - come lo chiamano i francesi - viene inviato contemporaneamente al Centro Stile interno capitanato da Gérard Welther e alla Pininfarina. Dopo tentativi di linee rigide e squadrate il Centro Stile di Peugeot stimola la Direzione con nuove linee morbide, calandra inclinata come pure il cofano, coda arrotondata. E’ una linea che si discosta dallo stile formale fino allora seguito dalla Peugeot. Viene chiesto quindi sia a Pininfarina sia al Centro Stile interno di proporre ognuna due nuove soluzioni: una conservatrice e una Le 205 dei soci del Club PERCHÉ LA 205 NASCE aggressiva, morbida e nuova. Nel novembre 1978 le quattro maquettes sono pronte e presentate alla Direzione. Vengono scartate le linee rigide e tra le due proposte arrotondate si sceglie quella Peugeot perché la proposta Pininfarina è troppo vicina alla Renault R14 con al sua forma “a pera”. La 205 del Centro Stile propone l’eliminazione della mascherina anteriore come elemento a sè stante, sostituita da due barrette verniciate nel colore carrozzeria. Definito così l’ orientamento stilistico, entrambe le squadre intervengono sui dettagli e sull’impianto della meccanica, visto che ormai gli ingombri sono definiti. Nel febbraio FASE 2 - STILE INNOVATIVO CON QUELLA FORMA 1979 si va per la prima volta in galleria del vento poi si continua a lavorare e l’11 dicembre una maquette viene testata presso un campione di utenti. Le reazioni sono positive. Il 17 dicembre entrambe le maquettes ormai finalizzate dal Centro Stile Peugeot e da Pininfarina vengono proposte alla Direzione la quale necessita ancora del tempo per decidere. La 205 è infatti una macchina tutta nuova per Peugeot non solo l’evoluzione naturale di un modello, il rischio è elevato, poi il 5 gennaio 1980 quattro maquettes tutte verniciate in arancione sono sulla pista di Montfontaine. Il dado è tratto: è la proposta interna ad aggiudicarsi il progetto definitivo, ma FASE 3 - SCELTA DEFINITIVA CENTRO STILE PEUGEOT Pininfarina si consolerà studiando e producendo successivamente oltre 72.000 versioni 205 cabriolet. Con l’inizio del 1980 si parte ad affinare i metodi di produzione e - ormai conosciute le dimensioni - si iniziano a studiare anche gli interni. Ci pensa un artista, Paul Bracq, che - dopo aver inventato la Mercedes Pagoda e le BMW Serie 3, 5, 7 - propone i nuovi interni della Peugeot 205. La sua idea viene congelata a novembre 1980, infatti a fine 1982 deve iniziare la produzione di serie. Ma prima di attivare le catene di montaggio a Mulhouse viene aggiunto l’ultimo dettaglio stilistico: il famoso rivestimento in plastica a listelli che collega le luci posteriori... un dettaglio conosciuto come “il porta saponetta”. Ormai proprio tutto è deciso, non si tratta che iniziare a produrla. E’ subito un successo: lanciata nel gennaio 1983 - con una previsione di produzione di 800 vetture al giorno - si inizia con 260, poi giusto il tempo per Mulhouse di attivre i robot e completate le ultime regolazioni che già alla fine del 1983 la 205 viene prodotta in 1 000 unità al giorno, un anno dopo saranno 2 000 unità e nell’autunno 1985 in 2 350 esemplari al giorno. Mulhouse non basta più. La 205 viene così assemblata a Poissy, Sochaux, Villaverde (Spagna), persino presso la Citroën (Aulnay) e a Chausson (Creil). Alla fine saranno 5.278.054 gli esemplari consegnati ai clienti. Le 205 dei soci del Club 4 ICONE PER FESTEGGIARE I 30 ANNI DELLA 205 La prima partecipazione del Club a una manifestazione fieristica risale al 1998, ben 15 anni fa. Da allora abbiamo sempre vitalizzato la nostra esposizione con la passione che ci contraddistingue, ma anche con modelli inediti e interessanti, come quella volta che ad Automotoretrò abbiamo portato due 205 T 16 una accanto all’altra, una di muso e una di coda. Non era mai accaduto però che uno stand del Club ospitasse una vettura originale del Museo di Sochaux. Quest’anno, per celebrare i 30 della 205, siamo riusciti ad esporre la magnifica 205 T16 Grand Raid (telaio C226) proprio quella che nel 1988 ha vinto la Parigi-Dakar. Abbiamo dovuto proteggerla dall’assalto dei visitatori e ogni volta che sollevavamo il cofano motore si creava un assembramento e iniziavano le esclamazioni di apprezzamento. Eppure accanto non c’era di meno! Prima di raggiungere la postazione della nuova 208 GTi il pubblico poteva ammirare infatti una 205 T16 stradale (la numero 178/200 portata da Luca Corradini) e la nostra 205 GTI 1900 Gutmann. Entrambe a cofano aperto non sfiguravano, anzi hanno riacceso ricordi e passione per la 205 GTI a più di una persona. In fondo un anniversario ha questa funzione - non certo quella autoreferenziale - ma soprattutto quella di riannodare il filo rosso che lega la mitica 205 alla nuova 208, un “fil rouge” – per dirla alla francese - sul quale corre una corrente particolare che si chiama passione. Sollevare il cofano motore della 205 T16 Grand Raid significava creare un assembramento allo stand. Ad Automotoretro 2006 il Club aveva presentato ben due Peugeot 205 Turbo 16 e una 205 Rallye. Cambia la Segretaria Permanente de L'Aventure Peugeot Françoise Dubois rimarrà ancora per molti anni con il Leone nel cuore e ci farà compagnia già al prossimo Retromobile. A partire dal primo novembre la nuova Segretaria Permanente de l’Aventure Peugeot è Jocelyne Lavoyer. L'abbiamo conosciuta al Salone di Lione e subito abbiamo capito che la passione per il Marchio era già nei suoi occhi. Benvenuta a bordo! Eccole una per una le 205 presenti al Raduno dei 30 anni. INSIEME PER I 30 ANNI Il gruppo dei possessori di 205 collegati al nostro club si identifica per la presenza orgogliosa sulle loro vetture dell’adesivo tridimensionale I LOVE 205, realizzato solo per loro e distribuito in modo selettivo. Il collegamento tra gli appassionati avviene perlopiù via web e spesso gravita sul portale www.205GTI.it animato da Francesco Balsamo. L’invito a esporre in fiera di Padova la propria 205 in molti non se lo sono fatto scappare. Domenica 27 ottobre, infatti, ci siamo incontrati di fronte alla nostra Concessionaria Ghiraldo di Padova e - dopo aver posizionato la targa ricordo dei 30 anni - siamo partiti per la fiera. Il nostro stand ha costituito il punto di accoglienza, non solo per la visita del salone, ma soprattutto per condividere questa passione e scambiare informazioni utili. 1913 - 2013: 100 ANNI DI BÉBÉ Il Club Historic Car di Schio (Vicenza) ha voluto contribuire a raccontare la storia di Peugeot dedicando il suo stand alla Fiera di Padova ai 100 anni della nostra Bébé. Nell'occasione ha esposto tre dei cinque esemplari presenti in Italia e soprattutto ha organizzato una momento di celebrazione con una torta spettacolare dedicata alla Bébé. Grazie a nome di tutti Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2014. La quota associativa (Club + Aventure Peugeot) è confermata in 70 euro (130 euro per il biennale), con la Federazione ASI sale a 115 euro. Vi ricordiamo inoltre che si possono richiedere i certificati ASI per le vostre vetture (Attestato di storicità e CRS di circolazione) aggiungendo 40 euro (per vettura) alla quota associativa Club + ASI. Per l'ottenimento dei certificati ASI richiedete i moduli alla Segreteria. Avete tempo fino al 28 febbraio per ottenere anche l'iscrizione all'Aventure Peugeot. I moduli d'iscrizione per i nuovi soci sono disponibili su www.clubstorico.peugeot.it Rinnovi e iscrizioni 2014 DA TRE A DUE RUOTE, LA STORIA SI RIPETE Nel raccontare la storia della moto Peugeot passerà alle quattro ruote con la Peugeot è bene definire anzitutto cosa significa motoTipo 2 che verrà pronta nell’aprile 1891. Da cicletta. Si tratta di un veicolo a due ruote il allora, fino al 1898 Armand produrrà ben cui equilibrio viene raggiunto grazie all’effet475 automobili dimostrando così al cugino to giroscopico generato da un motore. Agli Eugène – scettico circa la motorizzazione albori della motorizzazione i primi motori che il mercato della mobilità individuale a avevano un rapporto peso-potenza elevato: petrolio era promettente. Nel 1898 Armand il solo motore pesava circa 80 kg per otteha a catalogo veicoli - solo a quattro ruote nere 1 CV di potenza. Con un livello simile di - da 4 a 12 CV di potenza quando Eugène tecnologia decide di pensare a lanciare a una mofine 1897 tocicletta per produrera infatti re l’anno impossibile. successivo Lo dimostra - un triciclo ad esempio mosso da il veicolo un monopresentato cilindrico nel 1885 De Dion da Daimda 1,75 CV. 1898 - TRICYCLE 2013 - DJANGO ler che ha Sarà questo due piccole ramo della ruote sotto famiglia le pedane che contiper mannuerà fino tenerlo in al 1903 a equilibrio; produrre si tratta tricicli o quindi di quadricili una 4 ruote leggeri per a rombo e passare non di una alle moto1954 - S 55 2012 - METROPOLIS due ruote. cicletta a Mancando due ruote appunto nel 1902. l’effetto giroscopico, Daimler per promuove i Quindi, volendo celebrare gli anniversari suoi primi motori saggiamente li presenta su del 2013 abbiamo: 124 anni da quando Aruna imbarcazione che solca la Senna duranmand presenta il ticiclo (Tipo 1), 122 anni te l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 dalla prima quattro ruote (Tipo 2), 115 anni (in occasione della quale venne innalzata dal primo triciclo leggero (Tricyle moteur la Tour Eiffel) e subito dopo sul suo veicolo De Dion) e 111 anni dalla prima due ruote Stahlradwagen a tre ruote. Armand Peugeot Peugeot (Motobicyclette Pugeot). Oggi aveva anch’egli sperimentato un veicolo a tre Peugeot riprende questi concetti attualizruote mosso dal vapore nel 1889 - la Tipo 1 -, zandoli cona il tre ruote Metropolis e la ma già nel marzo 1890 quando i primi due nuova gamma di due ruote dall'accativante motori a petrolio arriveranno a Vaentigny stile retro: il Django che vedremo a breve. Questa rivista è stampata su carta riciclata Respecta 100. la rivista del club storico peugeot italia inverno 2013 Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 588 Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano - Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 25 novembre 2013 Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006 Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. 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