Primi piatti - Recycled Music

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Primi piatti - Recycled Music
Le sperticate avventure di
jACK kLARDAASTIAN
(e dei suoi conoscenti)
© 2002 Edizioni MERENDINA° Libri.
© 2005 Edizioni Recycled.
Je me suis réveillé à S. Joseph
sur le Chemin de Fer battu,
tu est un peu estuaire pour mon goût…
Jacques Devêtrus(Poèmes de la marmelade, 2201)
- 1 -
Anno 2203.
Nero.
Poi la vista si abitua.
Compaiono i puntini sfavillanti.
Dall’osservatorio della stazione spaziale Alfa7, guardando il tratto di spazio che si apre alla vista, si
puo’ osservare il cielo stellato.
Pace.
Ma poi qualcosa rompe il cielo silente.
Un mostro orribile!
Ha due occhi verdi fluorescenti che sovrastavano una gigantesca massa nera, e sta venendo proprio
qui!
Tutti potevano vederlo, quel grasso vermone ributtante, che viscidamente dallo spazio siderale si
protendeva verso la vicina stazione portuale orbitante. Il suo corpo fluttuava pesantemente nello
spazio , ondeggiando, come se fosse immerso nel mare. Il calmo mare estivo. La sua andatura
paragonabile a quella delle grosse e massicce baleniere, che rollando e beccheggiando solcavano le
acque del nostro pianeta. Molti, molti anni fa.
Procedeva sempre dritto, come fosse attirato dalla presenza umana, spinto probabilmente dalla fame
che lo aveva divorato per millenni nello spazio profondo. Si apriva un varco come una rompighiaccio
fra le nuvole di immondizia spaziale. Dai lati del suo corpo uscivano sbuffi di vapore rossastro che si
disperdevano immediatamente nel vuoto; soffi di un drago sonnecchiante. I suoi fianchi erano coperti
da piccole macchioline bianche simili a lentiggini. Partivano dal suo capo e seguivano tutto il suo
corpo fino alla coda ed erano tutte ordinate in lunghissime file.
Quando fu più vicino si poterono distinguere chiaramente; erano gli oblò del traghetto spaziale che
faceva una volta alla settimana il sevizio Terra - Luna.
....il traghetto trasportava solitamente emigranti terrestri di classi sociali per lo meno infime che spinti
dalla disperazione della loro miserevole vita si erano convinti a tentare la fortuna sulla Luna.
Nelle neo-città in costruzione il lavoro non mancava di certo e la loro qualità di vita sarebbe stata
sicuramente migliore di quella Terrestre. Pochi erano i fortunati che riuscivano ad ottenere il permesso
di lasciare il pianeta madre, quasi tutti si sarebbero stabiliti per sempre sul satellite. Ma ce n’erano
alcuni che sulla Luna venivano per altri motivi...
Il primo a sbucare fuori dallo stretto tunnel della passerella di sbarco fu un robottino a rotelle con un
monitor al posto della testa. Roba primordiale! Il volto digitale del piccolo androide sorrideva con aria
inebetita (:-]) mentre si accingeva a passare attraverso la porta di rilevazione bellica.
Istantaneamente però scattò l'allarme di intrusione: quattro sentinelle cibertroniche aprirono il fuoco
sul malcapitato che venne crivellato da raggi laser. Una scena comune al terminal di Alfa7 sennonché,
subito dopo, un pazzo con in mano una molla slinky si gettò davanti allo schermo deambulante, che
intanto aveva assunto un’espressione triste (:-[), facendogli da scudo col proprio corpo. I dispositivi di
sicurezza impedivano che raggi mortali venissero sparati contro un umano(direttiva 44/A); quindi la
scena proseguì così:
<<Non sparate!! Lui è soltanto il mio fido Vicario!! Lo ammetto, ha un’arma; ma è solo una punta di
selce che l’Homo di CroMagnon usava per cacciare!! Volevo usarla come esempio di pulsante
sciacquone della toilette modello StoneAge!>>
_____
Dopo quel pico inconveniente capitato a me e al mio fedele compagno, mi slanciai per i candidi
corridoi della zona su-e-giù facendo rimbalzare la mia molla cromomutagena qua e là. Fra le tante
persone che circolavano nei paraggi si distinguevano facilmente i seleniti; questi erano stanchi,
sdrupati, con un’espressione sempre apresta, insomma un po’ lunatici.
Slachammo davanti ad un megatterico ascensore, ed aspettando il nostro turno in coda ad una fila di
una terna di metri, ebbi l’occasione di fare conoscenza con un tipo singolare (e anche un po’ stronzo).
<<Per quale motivo è qua sulla Luna?>> domandai io con scazzacchiamento.
<<Mi perdoni l’arroganza signore ,ma non posso fare a meno di rivolgerle un: cosa cazzo gliene frega
a lei!>> Mhhh, mi aveva dato del lei, si vedeva che era una persona educata. Capii subito che
saremmo andati molto d’accordo.
<<Lei dov’è diretto, voglio dire, che cazzo viene a fare in codesto luogo di merda?>> ricominciò lui.
<<Vengo per un seminario di elettronica avanzata applicata allo smaltimento dei rifiuti organici
urbani>> dissi io fieramente.
<<Quindi messere, per costruire cessi in ultima analisi.>>
<<Sì, esatto, quando ritornerò sulla terra costruirò il più grande cagatoio che sia mai stato visto da
culo umano!!>>
<<Per quale motivo fa questa bizzarra affermazione? Lei gli occhi ce li ha forse incastonati nel buco
del culo?>>
<<Guardi che da recenti studi, quella parte, essendo una fra le più sensibili alle variazioni di
temperatura e umidità, è una delle più usate dai non vedenti per sostituirsi alla vista.>>
<<Le chiedo umilmente perdono, ci vediamo all’Università, anch’io sono studente sa?>>
L’ascensore si aprì e ci inserimmo, ma fuoriusciti non lo rividi più . Sarà sceso ad un altro level,
pensai. Ero adeglutente solidi dalla mia partenza dalla terra e l’ora del pasto post-meridiano era
sfriccata da un po’. Mi affrettai dunque a trovare un posto per calamitarmi un ciboblocco nello
stomaco; scesi fino alla zona di stoccaggio rifiuti, dove i dati in mio possesso rivelavano un mondo
sommerso di barboni, prostizoccole e una concentrazione quasi satura di gente malnota ma anche
maledettamente povera; e siccome io non avevo crediti da spredellare, quello era l’unico posto dove
mi avrebbero servito la cena senza lookkarmi con sospetto. Sull’insegna al neon in parte fumata si
decifrava: “Taverna del Pirata Spaziale” ; entrai col mio fedele servente. Oltre a farmi compagnia,
avrebbe analizzato gli alimenti prima che io mi arrischiassi ad impanzarmeli.
Mi sedetti ad un posto di redistribuzione cibi. Devo ammettere che l'ambientazione era abbastanza
accogliente: per la stanza erano disposti una ventina di tavolini di legno(materiale ormai introvabile), il
pavimento era formato di mattonelle in cotto rosse come quelle del bagno di mia nonna;
probabilmente tutto l’arredamento avrebbe potuto essere esposto in un museo se non fosse stato così
usurato. Il bancone ad esempio, era un vero gioiello, truciolare tamburato incollato con l'attak, in stile
post-grunge, c'avrei cagato su. Ma ricordate, io progetto cessi. Appesi al muro qua e la’, trofei di
pallasballo, cannoncini laser, pistole ad acqua (sono le armi più temute dagli abitanti di Alfa Centauri,
e ricordatevi questa affermazione, perché verrà utile più avanti), reperti di ogni genere provenienti da
tutti i pianeti del sistema.
I camerieri del locale erano parati con tute spaziali smesse da netturbino del tipo usato una ventina di
anni prima. Uno di questi mi si accostò e mi domandò che rebecco volessi da mangiare.
<<Il piatto odierno>> risposi io, ben sapendo che la cena che avrei consumato non sarebbe stata
proprio del giorno stesso, ma piuttosto di una decade fa.
<<Nient’altro?>> Domandò il cameriere.
<<Ah, sì, dov’è il BUCO NERO?>> chiesi io con discrezione. Quel giovane sembrò non capire, poi
esclamò:
<<Ah , ma certo, il buco nero, provvedo subito!>> e scomparve in cucina.
Ritornò accompagnato dal capocuoco:
<Il signore ha chiesto un Buco Nero!?>>
<<Sì!>> risposi io sgarattente.
<<Sarebbe così gentile da spiegarmi cos’è il Buco Nero, che ingredienti occorrono?>>
<<Ah, lasci perdere, lo segugio io.>>
Mi diressi all’angolo della sala, vicino all’entrata delle cucine e vi trovai una porticina con la scritta
“Toilette”. Varcai la soglia e provai un senso di nausea tale che avrei deestomacato all’istante ,se non
mi avesse fatto schifo farlo lì. Quel povero water era stato maltrattato in un modo iperdecelebro:
scrostato , senza anello, la merda solidificata sul coperchio e per terra; un vero oltraggio per me che
avevo dato la mia giovinezza per lo studio di questo strumento; uno dei più utili all’essere umano.
Tornai al mio posto e la mangiuria mi venne servita, la feci analizzare dal mio fido Vicario e risultò
commestibile.
Proprio in quel momento, non si sa per quale bizzarria dell’alea random arrivò nel locale un vecchio
ubriacone che chiese del whisky scozzese. Gli venne chiesto di pagare anticipatamente e lui per tutta
risposta si svitò un dito della mano sinistra che era di oro massiccio. Mentre beveva, in preda
all’alcool, cominciò a raccontare una strampalastoria…..
Hey, hic, voleete sentire unaaa storia veeeramente veera? Beh..non uscite di qui allora..che
coomincio..
A quel tempo, il tempo di cui si parlerà fra un po' dico, cioè una bella quaranntina o di più di anni
orsono…comunque.. ero sergente sull’ammiraglia dell’esercito Britannico Lady D., che se non lo
sapete era il nome di una principessa o giù di lì..una bella cavallona britannica…non so se mi
spiego….dicevo…eravamo in rotta per Giove. Un giorno, ricordo che stavo riposando nella mia
cuccetta dopo aver bevuto un po’ di quella tequila che avevo nascosto prima della partenza; …per la
verità avevo bevuto un po’ più che un goccetto, ero ubriaco fradicio e la stavo smaltendo alla
grande…. …comunque stavo dicendo, fui svegliato da un suono assordante e acutissimo. Mi
precipitai nel corridoio e vidi il soffitto, il pavimento, le pareti deformarsi; hic, persino i corpi dei miei
compagni, anche il mio. Lo so cosa state pensando, ma non era l’effetto dell’alcool, anche gli altri se
ne accorsero. Assomigliavamo tutti ai mostri viscidi visti nei film di fantascienza. Johnny, il giovane
mozzo che fin dai primi giorni del suo arruolamento mi aveva preso in simpatia, era terrorizzato e mi
stringeva la gamba con tutte le sue forze;…a questo punto potrei farvi la solita battuta…'ma non era
la gamba'…ma non ve la farò. Hic. Quando mi chiese se avevo paura, beh, non gli risposi neanche,
stavo cacandomi nelle brache. Dopo un quarto d’ora di terrore tutto torno alla normalità, tranne che
per un piccolissimo particolare: il “gigante del cielo”, Giove, non era più davanti a noi a sovrastarci; al
suo posto un manto uniforme di stelle, e non dite che non sono un poeta…hic! Ma questo lo scoprii
solo qualche tempo dopo perché ero intento a vomitare.
Passammo ore di angoscia a chiederci dove era finito il pianeta…cioè gli altri…io me ne andai in
perlustrazione per la nave a recuperare le mie scorte di liquori nascoste qua e là…sentivo che mi
sarebbero servite tutte.. finalmente all’interfono squillo' la voce di quel figlio di puttana del capitano.
<<Cari valorosi, io, e quindi tutti voi, ci siamo offerti per una missione molto rischiosa ma che , non
appena portata a termine, ci darà prestigio e gloria.
Siamo i primi terrestri proiettati nell’iperdimensione, e con discreto successo, devo dire, visto che
siamo ancora vivi. La nostra missione segretissima é quella di trovare un pianeta individuato dai nostri
cosmologi, fermarci su di esso e portare campioni della biosfera, foto e filmati sulla terra. Tenersi
pronti a qualsiasi tipo di emergenza.>>
Immaginatevi pure la nostra felicità per quella notizia, a parte qualche pazzo patriota, tutti avevamo
ormai fiutato l’aria puzzolente per le stronzate del capitano.
Trascorsero una manciata di giorni, il nervosismo dell’equipaggio stava montando a dismisura; io mi
consolavo con le scorte dei miei distillati. Un bel mattino proprio quando il gin di manioca stava
finendo, suonò l’allarme giallo…sarà stata una coincidenza? Il pianeta che avevamo il compito di
trovare era stato avvistato. Io ne avvistai due. Il capitano ordinò ad una squadra di volontari di
scendere ad esplorare il corpo celeste appena individuato, che a dire il vero era viola. La scialuppa da
sbarco uscì dal portellone dell’astronave e scomparve nell’atmosfera gassosa e densa. E adesso la
parte seria…trattenete il fiato…
Dopo alcuni minuti dalla navetta comunicarono che i fortissimi venti sulla superficie rendevano
rischioso l’atterraggio. Venne chiesto il permesso di rientrare, ma il capitano negò più volte. Ad un
tratto le comunicazioni cessarono. Tutto l’equipaggio assistette con sgomento agli avvenimenti.
All’improvviso il grido: <<A morte il capitano!!>> si levò quasi all’unisono. Subito dopo sulla nave
scoppiò il putiferio. Per circa un’ora ci furono violente sparatorie fra l’equipaggio in rivolta e i
fedelissimi al capitano affiancati dalle guardie robot. Johnny mi stava vicino come un pulcino impaurito
che segue la madre, mentre io cercavo di uscire da quell’inferno e di salvare la bottiglia di DOM che
tenevo in una teca in camera mia. Arrivammo per caso nei pressi di un pannello di controllo e vidi una
cosa che non mi piacque affatto; un indicatore segnalava un surriscaldamento nella zona del reattore;
di lì a poco sarebbe esploso tutto. Infilai Johnny in un guscio di salvataggio, mentre io feci appena in
tempo ad indossare una tuta spaziale. Poi uno scoppio tremendo. Persi i sensi. Fui ritrovato due anni
dopo la nostra partenza, in fin di vita, nei pressi di Giove. Il fatto che non riesco a spiegarmi è come
abbia fatto a sopravvivere due anni in una tuta spaziale. Quei due anni per me sono passati in poche
ore.....
Voi ora vi chiederete qual è la morale di questa storia…..beh, semplice: se avete in casa una bottiglia
di DOM bevetela! Domani potrebbe essere troppo tardi!
Dopo queste ultime parole il vecchio crollò completamente alcolemico e io uscii per prendere la
navetta in orario. L’indomani mattina dovevo presentarmi in classe per la prima lezione.
- 2 -
Quando arrivai alla mia fermata…
…scesi dal vettore di trasporto e mi diressi verso il pensionato dell’Università per farmi assegnare il
mio luogo di residenza lunare temporaneo, ma giunto la’ non trovai nessuno ad accogliermi; una
scritta luminoscorrevole ubicata anteriormente alla portineria comunicava:
<<BENVENUTO NUOVO STUDENTE>>
Ed io risposi:
<<Grazie!>>.
Non vi era molecola di delucidazioni su come entrare in possesso del mio alloggio n.17 e quindi per
quella notte dovetti orizzontalarmi sulla finta erba davanti alla portineria. Non fu certo una lunga
dormita; poco dopo, il segnale d’allarme del mio robot si mise a funzionare; mi nascosi con
precipitazione dietro ad una ornamentale pianta finto-vegetale e vidi sopraggiungere due tipi non del
tutto raccomandabili; uno aveva la metà destra della faccia di carta vetrata e parlava per mezzo di un
riproduttore di onde vibrazionali armoniche, l’altro era bulbi-assente e , quando permise di farsi vedere
, potei notare moschettoni da roccia inseriti nell’epidermide all’altezza della base cranica. Tutti e due
erano muscolanabolizzati e portavano disegni su tutto il corpo. Imbracciavano due sparaluce modello
maxi e non stavano di certo cercando il loro gattino, ma quello che più contava era che non stavano
nemmeno cercando me. In un momento successivo a questi miei pensieri uno dei due disse:
<<Quando coperchio arriva questo dannato diecisette, sono frufroso di fargli la festa!!>>
<<Proviamo a guardare qua intorno>> disse l’altro scostando le appendici foliali dietro cui ero
nascosto; preso alla sprovvista esclamai:
<<Hello!! Stavo cercando il mio gattino, l’avete visto per caso?>>
<<Ridicoloso!! Terminiamolo e facciamola finita.>> così dicendo fecero per aprire il fuoco aprendo
invece l’acqua, i loro cannoni funzionavano infatti con il noto liquido e quello era soltanto il benvenuto
che quelli del secondo anno davano a noi povere merde del primo.
<<Avevamo detto che ti avremmo fatto la festa ed eccotela qua!>> mi dissero introducendomi in un
cosmosterio pieno di musica, decibel ed eptabrut; fecero per andarsene subito dopo….
<<Voi non restate, amicotti?>> domandai;
<<Ritorniamo subito, dobbiamo andare a cercare il nostro gattino, sai, e’ da ieri che non lo
troviamo.>>
Così dicendo se ne andarono, io invece mi addentrai nella festa. L’ambiente era proprio bellino, bella
gente, belle ragazze, bello stronzo!! Era quello dell’ascensore.
<<Ordunque, guarda un po’ chi si reincrocia per la via, ce ne ha messo ad arrivare, caro amico.>> mi
disse appena mi vide.
<<Su scateniamoci!>> e si tolse la matassa di catene che aveva appesa al collo.
<<Venga con me che le faccio conoscere un paio di amici.>>
Ci facemmo largo fra la folla; lui, nel transitare, rivolgeva espessioni di saluto alla moltitudine come se
avesse instaurato con loro un rapporto epidermico. La nostra traslazione culminò nell’angolo più tetro
del salone dove parzialmente non viste, stavano due entità biologiche umane.
<<Questi sono Rick e Dick.>>
<<Quando hai detto che erano un paio non pensavo fossi stato così preciso.>>
<<In realtà non sono miei amici, sono i miei cugini e sarà più di un anno che non li vedo..>>
<<Svolgete la vostra esistenza in luoghi reciprocamente molto distanti?>>
<<Sì, abbastanza, abitiamo nello stesso palazzo, ma su due piani diversi, io al settimo e loro
all’ottavo…appartamenti comunicanti per mezzo di una scala a chiocciola….>>
<<Però, che uomo di mondo, e voi due avete veramente dei bei nomi: Rick, Dick, e tu come ti
chiami,…. Nick?>> domandai io con tonalità giocosa.
<<Esatto, come ha fatto ad indovinare?>>
<<Beh, io vi saluto, vado a dormire.>> dai due cugini non giunse alcuna risposta.
<<Li scusi, sono un po’ timidi con gli estranei, io sono il più espansivo della famiglia>> si scusò Nick.
Quella notte richiamai in memoria tutto quello che mi era accaduto, sperticatamente la storia
novellata dal vecchio nella taverna, mi chiedevo se c’era qualcosa di vero nelle sue parole, ma le mie
domande restarono preda del sonno. Quella giornata era stata anche troppo movimentata per i miei
gusti; questo perché non sapevo quello che mi sarebbe capitato in seguito.
___________
Il primo giorno di università non fu certo una delle mie più sbrindellose esperienze didattiche; per un
ritardo di soli cinque minuti il professor Locomof, di chiare origini russe, voleva mandarmi in Siberia,
per mancanza di tempo tuttavia, visto che sarei dovuto svreccaportarmi sulla Terra, si mise d’accordo
con la cuoca del campus e mi mandò a pulire il congelatore della mensa. Lì dentro trovai di tutto:
ghiaccioloni alla menta, bastoncini di pesce di una razza che risultava estinta sulla terra, un cadavere,
quattro gatti, una statua di ghiaccio raffigurante Bernardo Gasparelli, ah no, anzi, era proprio lui
ibernato, una stufetta a legna, monete antiche per un valore totale di 34 euro e sette dollari. Finito il
lavoro ebbi l’occasione di visitare da solo la città lunare e rondovagando per il centro commerciale
venni incuriosito da un simpatico negozio di ciansberdaglie.
Il proprietario era un vecchio di origini orientali e mi rivolse subito la sotto esposta domanda:
<<Cerca qualcosa….o qualcuno…..?>>
<<Non saprei, sembra tutto molto interessante, potrei dare uno sguardo ispettivo anche dentro?>>
<<Certamente, lei e soprattutto i suoi danari siete i benvenuti nel mio negozio.>>
Mi addentrai in quel buio anfratto sperando che il vecchio non si arruspasse; i miei crediti digitali erano
giunti alla soglia della disabilitazione agli acquisti. Avventurandomi nella bottega penetrai una
stanzetta illuminata soltanto da vecchie lampade al tungsteno che schermate da antichi paralumi di
stoffa scura diffondevano nell’ambiente un’atmosfera d’altri tempi, quasi di un tempio antico dove
regnavano silenzio e oscurità. Guardandomi intorno notai, appesa alla parete, una vecchia tuta
spaziale. Avvicinandomi vidi, sulla targhetta di riconoscimento, la scritta “LADY D.”; fui subito colpito
da quel nome, era forse la stessa nave spaziale di cui aveva parlato il vecchio nel suo racconto?
Mentre pensavo una mano gelida mi si posò sulla spalla:
<<Ha trovato qualcosa di interessante, e soprattutto ,che costi poco, …….molto poco….., visto che
non ha il becco di un quattrino con se ?>>
<<Il becco di cosa?…>>
<<Lasci perdere, è una antico modo di dire terrestre, significa che i suoi crediti digitali
scarseggiano.>>
<<Ma, lei come fa a saperlo?>>
Il vecchio non mi rispose ,ma fece un sorrisetto beffardo.
<<Mi potrebbe dire qualcosa sulla tuta spaziale?>>
<<Le potrei raccontare tante di quelle storie su quella tuta spaziale che non saprei da dove
cominciare.>>
<<Una pero’ credo di saperla già.>> risposi io spavaldo
<<Lei ha travellato nell’iperdimensione, non forse è così?>> l’espressione del cinese trasfigurò in un
tempo infinitesimo .
<<Può essere vero…a volte la verità si confonde nei ricordi…Dimenticare…ecco quello che vorrei;
cari amici persero la vita in quella missione…la mia esistenza non fu più la stessa…>>
<<E lei? Come è riuscito a porre la sua persona in posizione di salvezza?>>
<<La fortuna ragazzo, solo la fortuna mi aiutò, riuscii semplicemente a trovarmi nel momento giusto al
posto sbagliato….>>
<<Vorrà dire al posto giusto….>>
<<No, no , il posto era esattamente errato. Avrei dovuto essere di servizio quella sera, ma dato che il
mio compito era quello di bibliotecario e tutti erano troppo impegnati per leggere ne approfittai per
andare a farmi una fumatina nell’hangar. Roba speciale tibetana, non le solite canne jamaicane …ah
quelli sì che erano bei tempi. Ero nascosto a bordo di un caccia-intercettore avvolto nei fumi balsamici
di quell'antica medicina di montagna. Ad un certo punto sentii un enorme frastuono, quando il fumo si
dirado' mi ritrovai a sole poche ore di volo da Giove. Viste le carenze della rete radar di quei tempi fu
facile per me far perdere le mie tracce. Fui dato per disperso dalla federazione insieme a tutto
l’equipaggio della LADY D..
Io ogni cosa nominai di quegli accadimenti, ma se lei non è un millantatore deve ora spiegarmi come è
venuto a conoscenza del fatto.>>
<<Credo proprio che lei non sia il solo sopravvissuto>> risposi io facendo intrascrutare di sapere
enneallaenne cose. In realtà non è che sapessi poi molto, ma quello che avevo udito dall’ubriacone
della taverna fu sufficiente per accattivarmi la simpatia del tibetano; questi si fece promettere che
l’avrei portato dall’altro naufrago. Io accettai, anche se non avevo la più iniridescente idea di dove si
trovasse e di quale fosse il suo appellativo. Proprio in quel momento entrò nella stanza Awieng, la
nipote del negoziante.
Mai prima di quel momento avevo visto una simile bellezza, ero estasiato, tanto che, appena mi fu
presentata le dissi:
<<Vuoi tu prendermi come tuo legittimo sposo?>>
Lei mi fece un gran sorriso ,al che io pensai: <<E’ fatta!>>
Poi, sentendola parlare col suo antenato capii tutto; smandibolava solo tibetano stretto, o almeno era
quello che voleva darmi a drinkare.
<<Come regalo di nozze potrebbe farci una bella acquisizione neurale ultra rapida di idioma.>> dissi
io rivolgendomi al nonno.
<<Non scherzi su queste cose giovanotto, nella nostra famiglia il rituale del fidanzamento è lungo e
meticoloso, come uno stelo di bambù che sfida la brezza del mattino ma sa che più tardi lo attenderà
la furia dell’uragano, e come una goccia che cade e scava una voragine, assai arduo è perseverare in
quello che subito sembra facile. Non c’è saggezza senza apprendimento, e non c’è apprendimento
che non sia accompagnato da sacrifici e pene; come la grande balena che porta sul suo corpo cicatrici
e dentro le sue carni mille arpioni, proprio come lei. Difficile arrivare a capire la nostra cultura ragazzo,
come difficile raggiungere la perfezione, se lei ci riuscirà avrà entrambe le cose.>>
<<Devo aver lasciato acceso il monitor del Vicario>> pensai, e mi accomodai sul pavimento per bere
il tè che Awieng aveva già versato in piccole tazze di porcellana decorata. Parlando con moduli
standard di conversazione riuscii anche a strapparle qualche sguardo di ammirazione fino a quando
non si toccò l’argomento dei miei studi.
Domanda della nipote: <<Igahshki suoya do?>>
Traduzione del nonno: <<Cosa studi all’Università?>>
La mia risposta : <<Ehm, progettazione e collaudo di WC.>> che fu prontamente tradotta in tibetano
dal vecchio.
La replica della nipote: <<Pon ziookio atoki pon!!>>
<<Meglio che io non dica.>> replicò’ il nonno mentre Awieng usciva dalla stanza di corsa.
Evidentemente la mia attività non doveva averle lasciato una buona impressione , oppure sentendone
parlare, …ehm…come si può dire, fra il dire e il fare… le sarà venuta voglia di fare.
A quel punto decisi che era venuto il momento di togliere il disturbo , non prima però di prendere
qualcuno di quei deliziosi biscottini della fortuna che erano stati serviti col tè. Si avvicinava l’ora di
cena, ma decisi di non rientrare al campus; dovevo avere notizie sul vecchio della taverna, girai per
tutti i locali più malfamati quella sera, tornai anche sulla stazione orbitante, ma del barbone non era
rimasta particella; forse frequentava anche i locali di alta classe, o la mamma lo aveva mandato a letto
presto quella sera; ma no, stronzate, il fatto era che non riuscivo a pensare a nient’altro che ad
Awieng, tanto valeva andare a inglobare alimenti solidi decomponibili internamente al mio corpo.
Decisi di ritornare all’Università sperando che la mensa fosse ancora aperta. Purtroppo la mia
sfigolosità aveva colpito ancora, un inserviente stava appunto chiudendo con la sua chiave digitale la
porta della refettomatica. A quel punto mi restava una sola soluzione; andare a scroccolare. Mi diressi
verso la camera di Nick, o si chiamava Dick?
- 3 -
In una delle tante stanze degli alloggi universitari….
…un ragazzo apparentemente quindicenne dall’aspetto assai secchione stava lavorando accanto ad
apparecchiature a dir poco antidiluviane. Un lettino da sala operatoria sormotato da una matassa
abnorme di filamenti metallici e silicei. Fuse nel piano si potevano osservare, a riprodurre la forma di
una sagoma umana, delle placche di metallo rossastro, verosimilmente rame.
Un casco ogivale, appoggiato sul tavolo a fianco, sembrava parte integrante dell’apparecchiatura.
Questo era collegato tramite un velo apparentemente cartaceo ad un calcolatore modello ventesimo
secolo.
Dick Meldsteen era uno dei più brillanti giovani cervelli dell’università e fors'anche di tutto il genere
umano. Nei test d’intelligenza il suo punteggio era finito fuori scala, tuttavia lui si era sempre rifiutato di
collaborare con i progetti ufficiali delle diverse facoltà, nonostante gli fossero state offerte parecchie
lauree sulla fiducia; preferiva dedicarsi insieme al cugino, anch’esso gran cervellone, ad invenzioni
assurde, che non avevano in apparenza nessuno scopo pratico.
Nello stesso istante all’esterno della palazzina che ospitava l’alloggio di Dick, un’ombra minacciosa si
muoveva furtivamente senza che nessuno riuscisse a rilevare la sua presenza. Si dirigeva proprio
verso la stanza del giovane scienziato, l’unica con la finestra illuminata. Saliva le scale lentamente
,ma senza la minima esitazione. Aveva ben poco di umano: bassa, ricurva e deforme, strani aculei
sporgevano all’altezza della faccia….o del muso? Una proboscide pendeva dal centro del corpo e
raggiungeva il terreno sondandolo. Quando l'ombra fu giunta davanti alla porta della stanza dello
studente il tentacolo si sollevò e bussò delicatamente. Poi con pazienza aspettò che il malcapitato
Meldsteen andasse ad aprire….
<<No, cugino, ti avevo detto che non ci sarei venuto alla festa mascherata; ho delle cose importanti da
fare.>>
Di fronte a Dick c’era un vecchio di origini orientali, fra le rughe della sua faccia si intravedevano a
malapena gli occhi ridotti ad una fessura, sotto ai quali pendevano borse violacee, aveva due baffi
lunghi e appuntiti e una barbetta che si divideva in due appena sotto il mento. Era completamente
calvo e indossava un kimono di stoffa rossa abbastanza malandato. In una delle sue mani rugose
dalle unghie lunghissime teneva un bastone nodoso al quale si appoggiava camminando.
<<Ragazzo, non farti ingannare da cio’ che apparentemente credi; come la statua di gesso che
racchiude il nulla, così tu immagini di sapere che la tempesta è lungi dall’essere vinta. Come la civetta
sul comignolo di notte, anche tu ti affanni nel cercare quel che vedi, ma non sai che cio’ lo è. E non
sarà mai cio’ che lo spettro dei tuoi pensieri magistralmente cela, alla stregua di un vinto leone stanco.
Proprio così ragazzo. Io mi chiamo Ziing Ju.>>
Dick, sconvolto dall’immane saggezza del vecchio, inciampo’ in un filo che era lì per caso ritrovandosi
disteso sul suo lettino da ospedale elaborato. Sul monitor a fosfori verdi del computer cominciarono a
scorrere una serie di cifre, il braccio meccanico che Dick usava come aiutante durante i suoi
esperimenti afferrò il voluminoso casco appoggiandolo sulla testa del giovane studente prima che
questi avesse il tempo di rialzarsi.
Antracite liquida avvolse le pareti, impietrito Dick rimase disteso a guardare castelli di carte in
disfacimento. Materializzazioni e dematerializzazioni di oggetti e suppellettili si susseguivano attorno a
lui. Il vecchio cinese si dissolse come in un film d’autore.
I suoi impulsi cerebrali rimbalzavano indietro e lui non poteva farci niente. La terra sorgeva
all’orizzonte, si ritrovò imprigionato nel suo cubo.
Davanti ai suoi occhi si intersecavano strane architetture, figure in movimento dalla sagoma umana
facevano la loro apparizione e scomparivano nel giro di pochi secondi, o erano secoli?
Uno di loro gli passò molto vicino; era un uomo pietra. Sul suo volto si potevano distinguere una sorta
di naso e i solchi degli occhi, si voltò verso Dick e dalla sua bocca formatasi dal nulla uscì un suono
incomprensibile, una lingua che veniva dai recessi più arcaici dell’universo.
<<Uèh, paisà!>>
Quel suono risuonava come un avvertimento e nell’espressione di quel volto c’era una smorfia di
compassione per il malcapitato Meldsteen.
Il paesaggio perennemente mutevole assumeva via via tinte sempre più macabre. Tentacoli invisibili
lo trascinavano sempre più giù, dove demoniache voci gli sussurravano all’orecchio la sua fine.
Era come se qualcosa stesse torturando la sua anima e quest’immane sofferenza cresceva ancora,
sempre di più.....sempre di più.....
Dick ritornò di colpo alla realtà, si sentiva distrutto, svuotato, privo di qualsiasi energia. La sua vista si
annebbiò, svenne.
Al suo risveglio il vecchio orientale era ancora nella stanza.
<<Ha funzionato! Sono entrato nella quarta dimensione!!>> esclamo’ Dick abbracciando dalla gioia il
cinese che, spaventato, cominciò a prenderlo a bastonate.
<<E’ stato lei! Se non fosse venuto nella mia stanza stasera non avrei mai avuto il coraggio di provare
la macchina della quarta dimensione.>>
<<Ragazzo, lei deve aver sognato, per tutto il tempo che sono stato qua non si è mosso da quel
lettino.>>
<<Certo, il mio corpo è rimasto qua, ma la mia anima lo ha abbandonato e si è mossa nei domini
immateriali della quarta dimensione; deve sapere che il nostro universo non è formato dalle sole tre
dimensioni che noi conosciamo, ne esiste una quarta. Il tempo? Niente affatto, il tempo non esiste; è
solo un vano tentativo degli umani di mettere ordine nel caos; la vera quarta dimensione è qualcosa di
molto più concreto…ma nello stesso tempo astratto. Lei sa benissimo che oltre al nostro universo fatto
di materia ci deve essere, da qualche parte, un universo identico fatto di antimateria. In realtà questi
sono strettamente collegati. Se esistessero solo tre dimensioni però i due semiuniversi verrebbero a
trovarsi a diretto contatto annullandosi a vicenda con emissione gigatoniche di energia. Deve esistere
qualcosa che li separa. Questo qualcosa è una quarta dimensione, nella quale possiamo muoverci,
basta avere i mezzi per farlo. La particolarità di questa quarta dimensione è che si chiude ad anello su
se stessa, non è lineare come le tre che conosciamo, ma circolare. Da una parte dell’anello ci siamo
noi, dall’altra l’universo di antimateria. Ora lei mi chiederà cosa c’è in mezzo all’anello…>>
<<Il cesso?>> rispose il cinese che non aveva per la verità capito molto delle spiegazioni di Dick
<<Io, veramente ero venuto a cercare un giovane toilettologo che si è appena trasferito qui
all’università>> e descrisse minuziosamente il ragazzo che nel pomeriggio aveva visitato il suo
negozio.
Meldsteen rispose un po’ scocciato che lo aveva visto ad una festa la sera prima e che sapeva poco
altro, la conversazione però fu interrotta da sirene della polizia e da una voce amplificata che
risuonava così:
<<Sappiamo che sei lì dentro, rilascia gli ostaggi e consegnati immediatamente, non ti sarà fatto alcun
male.>> appena udite queste parole Dick venne preso dal panico dirigendosi verso la finestra a
braccia alzate..
<<Salvatemi, vi prego, è un maniaco omicida, mi vuole uccidere!!>>
<<Ma non era un contrabbandiere di papaja californiana?>> disse il comandante della polizia
rivolgendosi al suo secondo.
<<Sì, capo, ora consulto il computer>> rispose quest’ultimo
<<Lascia perdere Roger, qualunque cosa abbia fatto lo beccheremo!>>, e rivolto all'orientale: <<Non
peggiorare la tua situazione, ormai sei circondato, non hai scampo, arrenditi.>>
Il vecchio intanto con una mossa di lotta tibetana e l’aiuto del suo bastone aveva immobilizzato lo
scienziato
<<Ora ascoltami>> gli disse usando il suo sguardo persuasivo orientale <<io non ho fatto niente,
come il falso quadro che inganna l'occhio inesperto , anche una falsa amicizia può risultare vana
similmente al grido del babbuino nano. Ora tu vedrai chiaramente come una pernice che qualcuno sta
cercando di incastrarmi; avrei già potuto porre fine ai tuoi aneliti vitali come un calamaro nella
notte...ma non lo feci ..ordunque, vedi tu quello che dirti voglio?>>
<<Sì, va bene, farò tutto quello che vuoi ,ma non uccidermi.>>
Dick, lasciato libero, si diresse verso l’armadio posto in un angolo della stanza. Cominciò a rovistare
fra gli scaffali e dopo un po’ esclamò:
<<L’ho trovato. Il Fast-fertilizzante brevettato Meldsteen, e in questa busta dovrebbero esserci dei
semi. A seconda della concentrazione del liquido posso far crescere qualsiasi pianta di quanto voglio
in pochissimi secondi!>> così dicendo versò alcuni semi nella fialetta che aveva in mano e gettò il
tutto fuori dalla finestra.
<<La vegetazione coprirà la nostra fuga.>>
I due riuscirono così a lasciare gli alloggi indisturbati ,sgattaiolando da un cespuglio di more selvatiche
a uno di lamponi, formatosi appena un secondo prima. Il cinese allora domandò:
<<Ma come hai fatto a fermare la polizia con i lamponi e le fragoline di bosco?>>
<<Non so, forse c’era qualche altro seme fra quelli che ho tirato fuori dalla finestra….>>
In effetti i semi che aveva gettato Dick non erano di frutti di bosco e lo sapeva bene anche il capo
della polizia che dall’alto della sua sequoia gigante osservava la città lunare da una prospettiva un po’
insolita.
<<Capo, ho trovato, il computer dice che fra i precedenti del cinese c’è l’importazione illegale di
bonsai >>
<<Roger, questo me lo chiami bonsai? Distruggi quel maledetto computer!!>>
Dick e l’orientale continuarono a scappare di cespuglio in cespuglio fino a che una gentile rana
gigante fluorescente che casualmente passava da quelle parti non li prese in bocca.
_______
<<Ciao Dick, come te la passi vecchio spazzolone da cessi!!!>> esclamai battendo una grossa pacca
sulla spalla a uno dei i tre cugini che era intento a risolvere un noioso videogame rompicapo sul
monitor del suo comodino.
<<Ma guarda che io mi chiamo Rick, e poi non sono un vecchio …>>
<<E io cosa ho detto, Rick, ma se vuoi ti posso anche chiamare Richard. Non perdiamo tempo in
chiacchiere però, il comitato di benvenuto dei nuovi allievi ha decretato che tutti gli studenti del
secondo anno devono invitare a cena i nuovi arrivati, e io sono stato assegnato a te , non sei
sbramantemente contento? >>
<<Ma io veramente frequento il terzo anno e.. non.. so.. se..>>
<<E io cosa ho detto, gli studenti del terzo anno; sei un po’ distratto Richard!!>>
Riuscii così a cavarmela anche quella sera, avrei messo materia commestibile nella mia cavità orale e
avevo sfruttato sono il 33% dei cugini.
<<Allora, Richy, dove mi porti di bello stanight?>>
<<Non so, decidi tu, io non esco mai dal campus e non so dove si può andare a mangiare fuori di qua,
ci sarà pieno di ladri, rapinatori, maniaci, aggressori ed approfittatori.>>
<<Soprattutto approfittatori, Rick, ma non ti devi preoccupare, ci sono qua io che li conosco e so che
faccia hanno. Al massimo ne incontri uno, ma non ti ammazza mica!>>
Fui io a scegliere il locale , uno squallido fast-food di un quartiere residenziale appena fuori dal
campus; non era da me scroccolare così poco, di solito facevo le cose in grande, ma Richard aveva
portato con se solo i risparmi per giocare ai videogiochi e mi dovetti accontentare. In compenso
approfondii la mia conoscenza con Rick, e anche con suo cugino Dick.
<<Io e mio cugino Dick, amiamo molto la tecnologia e fin da quando eravamo piccoli ci siamo dilettati
a progettare e realizzare ogni tipo di strumento che potesse aiutare l’uomo a vivere meglio. Ricordo
che la mia prima invenzione fu un disintegratore a raggi fotonici che riusciva a togliere il tartaro molto
meglio del normale dentista, io ero terrorizzato da questi ultimi ,ma la mamma mi ci portava lo stesso
e quindi un giorno decisi di aumentare la potenza del raggio; il dentista non venne più ritrovato. Anche
mio cugino realizzò la sua prima invenzione per lo stesso motivo, il suo terrore però erano i
parrucchieri; quando lo portavano a tagliare i capelli dovevano spesso usare il raggio immobilizzante
per farlo stare fermo. Allora lui inventò i capelli indistruttibili, che appena venivano toccati dalle forbici
laser del barbiere liberavano un isotopo radioattivo che trasformava qualsiasi acconciatore
professionista in Cesareo Ragazzuoli (noto inventore dei capelli viventi, ucciso in circostanze
misteriose nel suo allevamento di toupée ). Da quei giorni spensierati della nostra infanzia le
invenzioni fioccarono: il tostapanda (a cui fu dovuta l’estinzione del simpatico orsetto), l’apricantine
(che permetteva di bere molto di più), il mortacenere (per una rapida cremazione dei fumatori
fastidiosi), la lavaDISTRUTtrice (che provocava eruzioni in bagno), la lavagna ruvidosa(sulla quale era
impossibile scrivere), l’appendibambini (che facilitava notevolmente il lavoro delle baby-sitter), il dado
truccato(così era molto più affascinante), e molte altre…>>
La nostra conversazione fu interrotta da uno schianto all’esterno del locale; per la verità Rick non se
ne accorse neanche, tanto era preso nel raccontare la cronologia delle sue genialerie. Lo dovetti
trascinare fuori coattamente. Usciti nel parcheggio del fast-food rimasi abrettato da ciò che aveva
provocato quel frastuono: tre o quattro electric cars erano letteralmente rimasti sfrittellati da una strana
macchina di color verde molto vivo.
<<Il Ranone stradale!!>> Esclamò Rick appena si affacciò sul parcheggio; e a bordo chi poteva
esserci? Ma è ovvio, suo cugino Nick. Scese dallo strano veicolo appena ci vide, indossava un
costume da rana dello stesso colore della macchina e un paio di lunettes a forma di occhio-palle che
ruotavano in ogni direzione.
<<Saluti a vuoi gentiluomini, di grazia come procede codesta vostra serata? Rick, la rana che
inventasti è veramente….come posso dire con parole semplici e concise ...… mostruosa! La si guida
che è una meraviglia, a ben vedere l’unico problema sono questi occhiali dalla strana foggia, ho
incrociato gli occhi e…>>
In quel momento in lontananza risuonarono le sirene della polizia lunare.
<<Sarà meglio depiazzarci di qua!>> esclamai trascinando per un braccio Rick, montammo sul
Ranone e saltammo via prima dell’arrivo dei poliziotti.
<<Come ti sei permesso di usare la nostra ultima invenzione?>> esclamò Rick in uno scatto d’ira
<<Era ancora da collaudare!!>>
<<Il collaudo parrebbe riuscito alla perfezione, riscontrai soltanto un piccolo problema visivo riguardo
a questi occhiali di MERDA!>>
<<Ti sbagli, gli occhiali funzionano perfettamente ma prima di usarli dovevi adattare il tuo cervello alla
vista rotante tridimensionale>>
<<E come corbezzolo si ottiene un tale risultato? PORCA VACCACCIA SBRINDELLATA…>>
<<Semplice, con l’apriscatolacranica, l’adattatore cerebrale universale di nostra costruzione; un'
interessante invenzione, ma altrettanto meritevole di menzione è …..>>
Non fece in tempo ad iniziare il discorso che il cugino lo colpì in testa con uno strano oggetto,
probabilmente un’altra diavoleria; Rick si accasciò sui sedili posteriori.
<<Come mai lo hai abbattuto? >> domandai.
<<Avrebbe di certo cominciato con la lista delle sue invenzioni, è stato meglio così, ora riposa in
pace.>>
Avevamo ormai seminato la polizia, non potevano certo stare dietro a quella saltorana turbizzata. Ora
stavamo cercando un posto dove nascondere il locomezzo, quando ad un tratto, in un vicolo buio che
intersecava la strada, vidi per una frazione di secondo un cumulo di stracci che stava scappando da
due ombre nere snelliformi. Il tempo di esposizione per il fissaggio dell’immagine nella mia retina era
stato a malapena sufficiente; il ranone spiccava i suoi salti a una velocità maniacale, ma tutto mi
rimase tamburato nella mente così well che non potei fare a meno di overdecibellare a Nick di tornare
indietro a dare un’occhiata. Con un solo balzo l’anfibio fu all’imboccatura del vicolo. Le due ombre
c’erano ancora e avevano raggiunto il cumulo di stracci; ora però potendo lookkare meglio mi accorsi
che erano due homo sapiens sapiens con strane tute nere e stavano afferrando quello che poteva
essere un barbone. Lo stavano sollevando in aria con razzi incorporati nei loro stivali e portando
chissà dove. Avremmo potuto andarcene e fingere il nulla, in fondo era solo un pezzoso, ma qualcosa
mi diceva che c’era qualcosa in plus, qualcosa di familiare che mi spinse ad intervenire.
<<Presto, è imperante salvarlo!!>> dissi a Nick che mi guardò come se fossi overfriccato.
<<Adesso signore noi ci metteremmo a salvare i mucchi di vestiti vecchi? Poi in abbondanza di tempo
domani sera potremo organizzare una festa danzante per i bidoni della spazzatura!! Per la CACCA!>>
<<Fai quello che ti dico, dopo ti delucido sulla globalità dell’azione....>>
Il ranone balzo’ sotto le due ombre che trascinavano l’ammasso di brandelli, aprimmo il portellone del
veicolo e ventosammo quanti più stracci potemmo tirandoli giù nella bocca della rana.
Un odore nauseante si sprigionò all’interno dell’abitacolo; perfino Rick si risvegliò per un millitempo
per svenire subito dopo emettendo strani rantoli che non avevano nulla di umano. Dall’ammasso
puzzolente venne una flebile voce:
<<Non so chi diavolo siate ,ma vi porgo i miei più sentiti ringraziamenti per avermi salvato da quei due
malintenzionati. Hic.>>
Quello che era successo era davvero esponenzialmente strano: perché mai due individui celati da
maschere avrebbero dovuto molestare un povero accattone? Non certo per derubarlo; quest’ultimo
doveva aver fatto qualcosa per fare introffolare i due, che tra l’altro o erano bralucchi che si
divertivano a fare i superuomini o dovevano appartenere a qualche corpo segreto organizzato per
avere tute di quel tipo. Dovevo avere delle risposte e se non avesse raggrumato addosso quel tanfo
avrei fatto parlare il mortaccione all’instante. Sennonché per vincere la malolezza lo facemmo
accomodare nel portabagagli e ci dirigemmo verso l’università. Una volta arrivati trovammo però un
pessimo regalone ad attenderci; sembrava che tutta la polizia si fosse radunata per una delle solite
feste di beneficenza, i festeggiati però questa volta dovevamo essere noi; che esagerazione, per un
paio di auto fracassate! Ci voltammo di scatto e cominciammo a scappare con tutto il dipartimento alle
calcagna, quando nel viale d’ingresso del campus vedemmo sbucare dal fogliame circostante
un’insolita coppia di autostoppisti .
<<Presto, salite a bordo,…>> urlai alle due persone che somigliavano tanto al cinese della bottega e
all’altro cugino pazzo.
<<La polizia ci sta inseguendo per tutto quel casino che questo deficiente ha combinato in città.>>
<<Deficiente, con tutto il rispetto dovuto, sarà lei, brutta faccia di MERDODATTILO!!>> rispose Nick
<<E’ quell’ impedito di Rick che fa gli occhiali CACCOLOSI!!>>
<<Guarda che quegli occhiali funzionano perfettamente perché li ho costruiti io!!>> rispose con tono
offeso Dick.
<<Piantatela voi due, non è il momento di litigare. Quello che non elaboro è che cosa ci fa lei qui al
campus.>> dissi rivolto al tibetano.
<<Come un panfilo senz'acqua io ora non posso navigare in spiegazioni vane.. ma portami in prati
verdi e ti mostrerò la verità.. La polizia non stava inseguendo voi, ma altre sono le cose che non
sapete.. e che forse non sa nessuno. Come il pinocchio ignora l’essere burattino, neanche gli agenti
sapevano il vero motivo per cui mi stavano alle costole.>>
<<Alle cosa?>>
<<Alle costole! E’ un altro vecchio detto terrestre ragazzo.>>.
Più tardi, in un buio antro delle fogne cittadine conosciuto solo dal vecchio cinese e dai vecchi topi che
lo abitavano, si svolse una delle riunioni più importanti della storia dell’universo.
Ziing Ju: <<Ora che siamo qui al sicuro ve lo posso confessare; il vero motivo per cui la polizia si era
mobilitata per catturarmi è per quello che vidi parecchi anni fa quando ero a bordo della Lady D., a te
Jack questa storia l’ho già raccontata….>>
Il cinese rese partecipi della sua avventura i tre cugini che ascoltavano la storia con estrema
attenzione.
Nick: <<Cugino, hai per caso seguito con interesse ieri sera su Canale 7 la puntata inedita di “Fish &
Flies?”>>
Dick: <<No, ma l’ho registrata!>>
Nick: <<C’era un fantastico servizio sulla pesca a mosca del grande squalo bianco.>>
Dick: <<Appena arrivo a casa me la guardo subito.>>
Ziing Ju:<<…...e così secondo le ricerche che ho effettuato attraverso i miei canali segreti, migliaia di
persone spariscono ogni anno nell’iperdimensione per raggiungere il luogo X. Nessuno fa mai ritorno
.>>
Nick: <<Quello che lei dice è estremamente interessante!! Gli scarichi dei cessi potrebbero essere
convogliati direttamente nell’iperdimensione; non più merda tra le palle!! CORPOSCIOLTONE! >>
Dick: <<Anch’io sto facendo studi sull’iperdimensione; ho già realizzato il progetto di una navetta nelle
pause per il pranzo.>>
Rick risvegliatosi solo allora dalla botta in testa: <<E’ finita l’era dello spacebus!!>>
Ziing Ju: <<Non so come, ma devono aver scoperto che sono sopravvissuto, il governo crede che io
sia in possesso di dati segreti sulla missione; devono aver trovato qualcosa di veramente grosso
laggiù…..A proposito Jack, non doveva farmi conoscere l’altro superstite?>>
Io: <<Ehm, si, l’ho contattato via neurofono,…ha detto che però attualmente è molto impegnato e non
sa se….>>
Dal bagagliaio dell’auto-rana intanto giungevano dei rumori:
<<…Per tutte le bottiglie di grappa, tiratemi fuori di qua!!>>
Non ci fu esplosione di sedere più megatonica. Il mucchio di stracci che avevamo collettato, infatti,
altro non era che il decrepito ubriacone che avevo captato con le mie orecchie sere prima nella
‘Taverna del Pirata Spaziale’. Anche Dranker, così si chiamava, aveva una storia da raccontare:
<<Non so come ringraziarvi di avermi ripescato mentre stavo per cadere nella bocca dell’inferno, hic,
quei due là,..>> sorso di whisky dalla bottiglietta in latta estratta frugando in mezzo ai suoi stracci
puzzolenti, <<..erano due adepti della setta del Drago Cremisi, hanno come simbolo un dragone rosso
e praticano riti magici per comunicare con i demoni.>>
Ziing: <<Sì, sì, ci crediamo, scommetto che sono usciti da quella bottiglia.>>
Dranker: <<No, loro sono umani, ma i loro capi sono dei demoni, e vogliono conquistare il mondo. Ieri
sera ero intento a rovistare fra le immondizie e vidi dei bagliori arrivare dalle finestre di un magazzino
che si affacciava sul vicolo. Assistetti a tutto il rituale ,ma venni scoperto e inseguito da quei due tipi
che avete visto. Dovete aiutarmi, anche voi siete in pericolo; tutta l’umanità lo è!!>>
Io: <<E cosa dovremmo fare; noi non abbiamo poteri sovrannaturali, sarebbe una sdrumata da
decelebri contrapporci ad essi.>>
Ziing Ju: <<Non ascolterete quell’ubriacone!! È molto più importante ora scoprire cosa vuole da me il
governo e cosa diavolo stanno cercando nel luogo X.>>
Dranker: <<Io non sono affatto un vecchio ubriacone, semmai un estimatore delle bevande alcoliche
più raffinate del sistema solare, e poi so molte cose più di te.>>
Ziing: <<Sì, ad esempio come si rutta dopo una birra irlandese!>>
Nick: <<Signori sono costernato nel dover contraddirvi, ma nei rutti non mi batte nessuno, vogliamo
scommetterRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEEEE?>>
Dranker: <<Non ridete di me, …hic…lo so che il mioo as(h)petto può trarre iiin iiiinganno, ma io so
cosa vuoole il governo, sooono già stato iinterrogato iin proposito e mentre ero ospite delle SS…>>
Ju:<<Vorrà dire dell’ESS..>>
Dranker:<<..e io cooosa hhho detto…, ho sentito tutto, faaacevo finta di essere ubriaco, hic, e loro
intanto hanno detto tutto. Vicii(h)no al pianeta che avevamo scoperto c’è una fonte di energia, una
pootenza sconosciuta in grado di distruggere o creare quualsiasi cosa; chi la possiede diiiviene il
padrone incontrastato dell’universo.>>
Rick:<<Megalitico! Come nella serie televisiva Master of the Universe!!>>
Dranker:<<Non è uuno scherzo, hic, e anche i demoni stanno cercando questo potere, ieri notte
stavano torturando un agente governativo e di sicuro avrà parlato…>>
Io: <<Ma quali probabilità di trionfo ci caratterizzano nell’eventuale intervento in questa ipersdrumata
storia?>>
Dick: <<Sarebbe un’esperienza stimolante, lo studio di questa cosa, potrebbe rivelarsi una forma di
vita intelligente.>>
Rick: <<Lo potremmo addirittura brevettare, e finalmente il nome dei Meldsteen resterà per sempre
nella storia!!>>
Io:<<Meldsteen? Ma non fu quel rincroccato che un centennio fa si era votato alla distruzione di tutti
gli apparecchi non biologici esistenti sulla terra? Quel ciuffolato che voleva rewindare alla nutura, fu
fatto un dimension movie su di lui. Era proprio sgrabellato!! >>
Nick:<<Ma di chi sta parlando? Mi scusi se obietto, ma a mio avviso non è mai successo niente di
tutto ciò, PORCO CAZZONE!!>>
Ziing:<<Si, si, ricordo, ero piccolo a quei tempi, non era quello che coltivava la terra con degli attrezzi
manuali di legno e ferro?>>
Io: <<Affermativo, e viveva in una stalla con ovini e bovini e caprini.>>
Ziing:<<E si vestiva con pelli di animali, ah, ah, che vergogna deve essere discendere da uno
così.>>
Nick: <<Signori non vedo nessun nesso con quello che ci sta succedendo in questo
momento…parliamo di qualcosa di più allegro: chi di voi se la sentirebbe di affrontare un viaggio
iperdimensionale con destinazione sconosciuta e probabilità di morte molto alta?>>
Rick:<< Sì sì.. approssimativamente il 98,2%.>>
Ziing: <<Risponderti potrei con un aneddoto tibetano, ma quello che la tempesta recherà non potrà
certo spaventare chi passa e va, almeno così non mi pare.>>
Dranker:<<Non se ne parla neanche, son troooppo vecchio per queste cose e poi scommetto che
nell’iperdiscrezione o come diavolo si chiama, non c’è niente da drinkare.>>
Io: <<Se proprio c’è da fare questa extracraniata la faccio, sono libero per il weekend!>>
Nick:<<Sono certo che i miei due amati cugini mi seguiranno in questa stimolante avventura, vero
pezzi di MERDA?>>
Earth Secret Services
RAPPORTO 34673/phoenix
COMMISSIONE SCENTIFICA
Si procede qui di seguito ad illustrare il lavoro svolto nel
giorno(data
criptata:
#######)
della
commissione
scientifica
presieduta dal prof. Ildan Spurnik .
Misurazioni spettro energetico variabile su scala 1*e7-1*e18 hfd.
I rilevamenti evidenziano attivita similare ad onde cerebrali nel
nucleo dell'emissione energetica denominata "Fenice"
Sono in corso indagini per stabilirne la natura. Si ipotizza che
l'attività
sia
frutto
di
submovimenti
del
nucleo
e
microoscillazioni. Da ritenersi completamente casuale e non senziente. Si
notano similarità con spettri cerebrali di neurodipendenti da papaja
californiana.
Uno studio più approfondito dovrà essere condotto sul posto.
Le simulazioni di controllo dei flussi pseudo-cognitivi effettuate
danno risultati soddisfacenti. La commissione scientifica pertanto da
il via libera alla fase operativa.
COMMISSIONE MILITARE
Rapporto
sintetico
XXXXX22
dall'Ammiraglio Guile Jivons.
della
commissione
presieduta
ARMAMENTI:TARGET
COMUNICAZIONI: TARGET
OPERATIVITA' EQUIPAGGIO:TARGET
REPARTI DA SBARCO:TARGET
SUOPPORTO LOGISTICO:TARGET
MODULO FGH:TARGET
MODULO XC:TARGET
COLLAUDO REATTORE IPERDIMENSIONALE: TARGER
EQUIPAGGIO: TARGET
SQUADRE EMERGENZA: TARGET
SQUADRE SICUREZZA: TARGET
Estratto della Comunicazione Finale del comandante in capo della
missione Generale Roon Gaidan:
<< …Vi ricordo ancora una volta l’importanza capitale di questa missione.
La razza umana deve avere la supremazia su tutto l’universo. Questa è la
nostra opportunità, solo degli stolti se la lascerebbero scappare dalle
mani. Per troppi anni ormai siamo stati in balia delle visite dei
Centauriani; quei viscidi alieni testa d’uovo che se ne svolazzavano
dappertutto sui loro dischi. Ora finalmente possiamo prenderci una
rivincita definitiva, schiacciante,
i ne qui vo ca bi le!
La fermezza con la quale agiremo nel raggiungimento dei nostri scopi dovrà
essere ferrea! Non tollereremo riflessioni e sentimentalismi. Voglio ogni
uomo pronto a dare la vita. Ma cosa valgono le vostre insignificanti vite
senza il potere? Senza un capo da seguire? Nulla! Qui c’è in gioco la
supremazia eterna sull’universo, e io….cioe’ …. noi l’avremo!!!>>
Lo stesso giorno, nello stesso anno, dello stesso secolo, nel deserto del Gobi, sulla Terra, un macabro
raduno di uomini incappucciati stava avvenendo all’insaputa dell’umanità. Tuniche grigio topo
coprivano i corpi di quegli esseri. Isolato su un’altura stava il loro messia. Candido era il suo mantello.
Soave la sua voce. Diabolici i suoi occhi. Poi fiammate scarlatte raggiunsero la terra e successe
quello che le profezie avevano previsto da millenni…..
<<Keler Malkef Kehes….
…Atrah Kehes Tisax Flentias…
…l’ ora è venuta; unite i vostri spiriti! …
..Il sacro drago ci porterà nell’ove della resurrezione…
..Il talamo alabastro lucente fallace non sarà…
…persecuzione sempiterna e maledizione capitale vi colpirà…
…o voi che non avete creduto all’infausto presagio del folle celebro ….
..la maliarda notte partorirà il frutto del maccherone….
…screziato di scarlatto…. >> *
Al termine della recita del rituale l’aura intorno ai tre diavoli cominciò a crescere d’intensità; in un
vortice di fuoco si stava formando la sagoma di un gigantesco drago. Man mano che l’abominevole
figura si delineava, i discepoli cadevano al suolo ad uno ad uno. Quando il drago si librò in volo,
scomparendo nella stratosfera, sul terreno erano rimaste solo le tuniche color topo; al loro interno i
corpi carbonizzati degli adepti si sgretolavano come pagine bruciate colpite dalle raffiche di vento.
*Si ringrazia la signorina Franca Tomini per la gentile collaborazione nella traduzione dei testi arcaici in lingua demoniaca.
- 4 -
Tramite il teleneuropodo….
….più persone possono mettersi in contatto fra loro parlandosi a distanza, come se fossero realmente
in una stanza uno vicino all’altro, o su un aereo in caduta libera o ancora in un bagno turco… e questi
sono solo esempi. Tutto cio’ è reso possibile dalla stimolazione, tramite microonde, dei centri del
cervello responsabili delle percezioni sensoriali. E’ possibile raggiungere qualsiasi luogo desiderato
restando sdraiati sulla poltrona reclinabile dell’agenzia dei telefoni. Ed ora con le tariffe ridotte degli
abbonamenti RING chiamate urbane e interplanetarie costano uguale!! Come è possibile tutto ciò?
Nuove tecnologie? Sovvenzioni statali? No!! Semplicemente abbiamo aumentato le tariffe urbane!!
Ma solo per le chiamate da casa tua!! Quelle da casa del vicino o di un amico hanno costo zero!!
Quindi approfittane!! E ricorda, RING, e metti K.O. gli abbonati!!
_________
<<Jack, ci sei , sono Nick.>>
<<Jack Klardaastian non è momentaneamente in casa, se dovete lasciare un messaggio potete
tatuarmelo dove volete.>> rispose una danzatrice vestita di niente che ballava una musica tribalebarocca immersa fino al ginocchio in una fontana di marmo di Carrara che zampillava da tutte le parti.
<<No, è lo stesso, richiamo più tardi, e poi io preferisco le incisioni a fuoco.>>
_________
<<Cugino, sono Dick, vieni immediatamente nella mia stanza, ho appena ultimato il reattore
Iperdimensionale e mi serve una cavia per provarlo.>>
_________
<<Ciao Awieng, ti ho chiamato per dirti che starò via un po’ di tempo e….>>
<<Aspetta nonno, guardami in faccia, è venuta la polizia a cercarti. cosa stai combinando? Lo so che
sei con quel venditore di articoli sanitari, e la cosa non mi piace affatto.>>
<<..non è un venditore, è un progettista, e siamo impegnati in cose molto serie, di importanza
vitale!!.>>
<<Per il viaggio i popcorn superconcentrati vanno bene?>>
<<No, a me piacciono i semi di zucca, e non intrometterti nelle mie teleneurofonate.>>
<<Ah, ciao Awieng, come stai amore?>>
<<Pon ziiokio atoki pon!!>>
<<E’ inutile che fai cosi, tanto lo so che parli la mia lingua.>>
<<Basta, non ne posso più!>> e si buttò in un pozzo pieno di lame dove venne tagliata a fettine.
<<Mia nipote ha sempre un modo molto pittoresco di riattaccare.>> commentò il cinese.
_________
<<Mio caro cugino, feci un sopralluogo della Palude del Sonno, e ordunde vidi che esistono un paio di
punti buoni per il decollo della navicella… MERDASBRODOLA! ma tu sei Rick, fammi parlare con
Dick, che e’ meglio!>>
<<Perché, in me cosa c’è che non va? In fondo è grazie alla mia invenzione che riusciremo a
partire.>>
<<Non riempirti la bocca di corbellerie caro cugino, l’apparecchiatura per viaggiare
nell’Iperdimensione mi risulta che l’abbia inventata Dick!>>
<<Sì, ma senza il mio Billy Allargaspazio col cazzo che partiamo!!>>
<<E di che cosa mai si tratta? È forse un altro modo per viaggiare nello spazio iperdimensionale?>>
<<Non esattamente, hai mai provato a far entrare sei persone, un maxicomputer, armamenti vari,
provviste per anni in un buco largo come una vasca da bagno?
<<No, io sono uso optare per la doccia!>>
<<Dimmi tutto, Nick>> intervenne l’altro cugino uscendo da un buco nero. Nick fece il suo rapporto e
poi si tuffò in una nebulosa incandescente scomparendo in una nube di gas.
_________
<<Hey, Jack, sono Rick, ci sei? E tu devi essere la ballerina, Nick me l’aveva detto, ma non dovevi
essere nuda? Su, spogliati che ti tatuo qualcosa dove so io!!>>
<<Ahhhh….brutto maniaco, vattene o chiamo la polizia!!>>
<<Ma questo non è il 4646117K?>>
<<No, faccia da demente, hai sbagliato numero!!>>
_________
Jack appena tornato nel suo alloggio diede un’occhiata ai tatuaggi della sua bella collaboratrice
virtuale. Quello sul gluteo destro diceva:
Noi siamo quasi pronti per la partenza, avete fatto la spesa? Dick.
<<Ciao Dick, ho letto il tuo messaggio; le provviste per il viaggio sono state tutte acquistate…>>
<<E’ stata lei a insistere per il tatuaggio in quel posto, io non volevo…>>
<<Ok, Dick, non c’è problema, sembra che tu non abbia mai visto una donna in vita tua; e poi quella
era solo un’immagine virtuale.>>
<<Donne? Ne ho viste a milioni, io e mio cugino facevamo strage di cuori alle elementari.>>
<<Sì, sì , ci credo, ma dimmi, come va con l’astronave?>>
<<Il reattore è terminato, dobbiamo solo sistemare i particolari, come ad esempio fare entrare noi e il
resto dentro la navetta.>>
<<C’è posto per il Vicario? Io senza di lui non mi muovo!!>>
<<E chi è il Vicario?>>
<<Il mio fido robot, ho memorizzato in lui tutti i videogames dal VIC-20 in avanti, un vero concentrato
di rarità, non ne posso fare a meno.>>
<<Devi parlare con Dick, è lui che si occupa di questo. Nick ha individuato un buon punto per il
decollo, portate le provviste direttamente là fra due giorni alle 4.15, è meglio che non ci incontriamo
prima, la polizia ci sta cercando.>>
<<Ok, dammi la mappa e ci vediamo là>>
Dick trasferì la mappa nella memoria del Vicario e chiuse il collegamento.
_________
<<Hey, ragazzi, questo whisky scozzese è veramente ottimo, il mio preferito, ne ho acquistato un
camion intero, così durante il viaggio non resteremo senza.>>
<<Dranker, che cavolo hai fatto con i soldi per le provviste?>>
<<I soldi? Quali soldi? Ho usato questo cartoncino d’oro e loro mi hanno anche fatto visitare la
cantina, sono stati molto gentili.>>
<<Ci credo, con la mia Master Gold Card!! Come hai fatto ad averla? Sei un ladro, lo sapevo che non
dovevo fidarmi…>>
<<Dick, gliel’ho data io per i casi di emergenza.>> intervenne Rick.
<<E questo si è fatto fuori la cantina!! Sono rovinato, ora la polizia mi cercherà…>>
<<Cosa te ne frega? Fra due giorni partiamo; il problema è che non so se ci starà il camion di bottiglie,
forse togliendo i semi di zucca di Ziing Ju, o meglio, sbucciandoli prima della partenza, sì, sì
lasciatemi lavorare che devo pensare…>>
_________
<<Sei tu Rick? E’ inutile che sguazzi nella fontana, la ballerina non c’è quando la segreteria telefonica
non è inserita.>>
<<Ciao Jack, credo che avremo un po’ di problemi per il tuo robot; in realtà li avremo anche per i semi
di zucca, il camion di whisky, e i due armadi di tute profilattiche usa e getta che Nick voleva portarsi
dietro.>>
<<Di che marca sono??>>
<<Ha preso il meglio sul mercato: i TotalControl autoionizzati per rapporti con le centauriane, i SENTO
per rapporti con audiolesi di qualsiasi razza, i NUDO 7 che assicurano massima sensibilità anche
attraverso lo strato in lega al titanio di sette centimetri, i RUDO per il sesso sporco, i
CONTATTOELETTRICO ATU’ per rapporti con cyborg e robottine varie e infine una serie assortita
alla frutta e ai secondi piemontesi nonché una serie speciale gusto culatello. Ce n’è per tutti i gusti
insomma.>>
<<Se fai entrare quelli rinuncio volentieri al mio robot.>>
<<Vedremo…., ci si vede al luogo convenuto, addio.>>
_________
<<Pronto, quartier generale ESS?>>
<<Si’, dica pure>>
<<Vorrei fare una soffiata..>>
<<Per le soffiate sesta virtualporta a destra….>>
- 5 -
DRIINNNN!!!
Nella stanza completamente insonorizzata quello squillo rimbombò più volte, probabilmente nelle
stanze accanto i decibel raggiungevano la soglia del dolore, ma nei nuovi alloggi universitari ognuno
aveva la sua privacy, poteva anche andare a letto alle nove e mezza di sera, come facevano di solito
Rick e Dick oppure stare alzato tutta notte a masturbarsi a tempo di musica come faceva sempre
Nick.
Detronizzai la sveglia con un pugno e mi ruppi probabilmente qualche falange, avevo nelle mie fibre
muscolari un torpore catacombale, erano le tre e quarantacinque e io ero andato ad assopirmi alle
cinque (avevo dormito -1h e 15min, un tempo negativo quindi, forse avevo fatto male i conti). Mi
diressi verso il bagno per cercare di svegliarmi sotto una doccia gelata, ma mi ricordai che non c’era il
liquido occorrente, era una toilette battericida che funzionava con trattamenti chimici ed elettrostatici,
usai allora una bottiglietta di acqua tonica del mio frigobar ed ebbe un effetto positivo su di me,
mancava solo una fettina di limone. Quella giornata sarebbe stata memorabile; dovevamo partire per
un viaggio verso l’ignoto e non si sapeva se e quando saremmo tornati, al solo pensiero una
sensazione di gasamento pervadeva tutto il mio corpo; forse era colpa dell’acqua tonica. Sentivo che il
destino dell’universo era nelle nostre mani.. CRRRASSSH!! Cavolo mi era caduta la bottiglietta della
Schweppess!
Cominciai a fare la lista mentale delle cose da portare per il viaggio: la tuta spaziale antiradiazioni; il
cannoncino laser portatile, un kit medico completo per i casi d’emergenza, il mio fido Vicario, la valigia
con i miei abiti migliori, le caramelle, il thermos dell’aranciata, quello della limonata, l’ombrellone, il
secchiello, la paletta, il rastrello, gli stampini, e ultime ,ma importantissime le biglie con le immagini in
movimento dei campioni di Pallapelo. Avevo ricordato proprio tutto, Vicario ed io uscimmo carichi
come formiche rosse operaie e ci dirigemmo al parcheggio del campus, dove i tre cugini avrebbero
dovuto attenderci con il Ranone pronto al balzo.
Ad aspettarmi c’era solo Nick:
<<I miei cugini sono già al punto di lancio.>> mi disse, <<Dobbiamo sbrigarci, Dick ha detto che per
caricare tutto ci vorrà un po’ di tempo.>>
Balzando allegramente uscimmo dalla città lunare per raggiungere il sito sopracitato ubicato nella
Palude del Sonno, sarebbe stato sufficiente un ventiquattresimo di ciclo rotazionale terrestre (vuol dire
un’ora) per giungere là, visto che potevamo saltare con facilità attraverso zone impervie e non
eravamo costretti ad usare la strada.
Eravamo gli ultimi, gli altri c’erano già tutti quando arrivammo: il tibetano Ziing stava litigando con Rick
per non so quale motivo; anche Dranker ce l’aveva con lui e lo prese per il collo strozzandolo. Io
intervenni subito bloccandolo ,ma dopo qualche secondo dovettero marmorizzare me, infatti Rick
l’aveva combinata proprio grossa; aveva sbagliato i calcoli, non avremmo potuto portare con noi le
nostre micro comodità.
Stavamo ancora tutti confabulando con Rick sul fatto che l’ossigeno non fosse solo uno sfizio che
volevamo toglierci durante il viaggio, quando una voce risuonò all’interno dei nostri caschi:
<<Arrendetevi, siete circondati!!>>
La polizia! Cominciammo a dislocarci in ogni direzione; eravamo troppo lungi dall’astronave e le
procedure di partenza avrebbero richiesto troppo tempo. Io mi zaccafrecciai subito verso il ranone; era
l’unica possibilità di fuga. Troppo tardi, un proiettile deflagrante si abbattè in pieno sul medesimo,
alzando una nube di sabbia lunare. Riuscivo a malapena a vedere i miei compagni che schizzavanoaway in preda al panico; ora la polizia era passata ai raggi immobilizzanti. Ziing venne colpito e rimase
fermo come una statua; per la verità la sua velocità di fuga non era molto maggiore. Dranker venne
colpito alle gambe, così ebbe il tempo di prendere la bottiglietta di whisky dalla tasca... se lo volevano
interrogare avrebbero perlomeno dovuto aspettare che gli fosse passata l’alcolemia acuta. Nick venne
parabloccato in volo e cadde un decametro più in là; al contrario Rick venne ‘toccato’ sul sedere
mentre cercava di insabbiarsi struzzosimilmente per non dare nell’occhio. Solo Dick riuscì a mettersi
in salvo ed ad inizializzare le procedure di start; le possibilità di fuga tuttavia erano nulle: eravamo
circondati, sarebbero stati su di noi in pochi secondi, non c’era tempo per il decollo. Eravamo fricchiati.
Io scappavo zigzagando fra le dune per evitare di venire compenetrato da un proietto, ad un tratto
sentii il mio corpo steccosarsi, cominciai a roteare su me stesso e dopo un paio di piroette piombai a
faccia in giù sul suolo satellitare. Non riuscivo più a muovere un muscolo. Passai alcune unità
temporali interminabili; cosa ci avrebbero fatto? Saremmo stati processati e poi condannati magari per
un crimine che non avevamo commesso o saremmo stati eliminati sul posto e quindi disintegrati per
non lasciare tracce? Avrebbero potuto anche incamerarci in qualche laboratorio segreto e usarci come
cavie umane; oppure stivarci in qualche colonia penale su qualche asteroide per il resto dei nostri
giorni. Avremmo avuto una risposta fra non molto, ma intanto il tempo sembrava non passare mai,
con la faccia a terra non riuscivo a vedere un’alabarda di quello che accadeva attorno a me;
avrebbero potuto anche macellarmi alle spalle da un momento all’altro. Scacciai subito questo
pensiero dalla materia grigia: se avevano usato i raggi paralizzanti era perché ci volevano vegeti.
Mentre prendevo in considerazione tutte le possibilità una mano mi si posò sulla spalla e mi rivoltò a
pancia in su. La superficie a specchio del caso non lasciava intravedere chi avevo davanti, ma i
coniglietti che giocavano a palla cosparsi sulla tuta rosa mi lasciarono immaginare che non poteva
trattarsi della polizia.
<<Ah, sei tu, brutto idiota!!>> La voce che mi stava parlando era piuttosto familiare; si trattava di
Awieng, il mio amore!!
<<Cosa ci fai qui? Presto scappa, è pericoloso!!>>
<<Sei proprio un buffone, tu e tutti i tuoi amici; come diavolo ha fatto mio nonno a mettersi in affari con
voi? Si vede subito che non siete fatti per l’azione; è bastata una ragazzina di undici anni a
fermarvi!!>>
Non ci potevo credere; era stata Awieng che ci aveva bloccati ancora prima di partire; e noi che
volevamo salvare l’universo… E poi venivo a scoprire che aveva solo undici anni !! incredibile! Doveva
aver assimilato qualche strano cocktail di ormoni; aveva un fisico mozzafiato, alta un metro e novanta
come minimo, silouette da modella e un gran bel cCENSURA CENSURA CENSURA CENSURA
CENSURA CENSURA.
Ci liberò ad uno ad uno con una scossa inversa e cominciò a discutere col nonno.
<<Volevi lasciarmi a casa da sola e andare in giro per lo spazio a divertirti con i tuoi amici, eh?>>
<<No Awieng, non saresti stata sola , c’era la signora Mc Grover; le avevo dato tutte le istruzioni del
caso, avrebbe pensato lei a te.>>
<<Quella vecchia strega!! Lo sai che mi fa paura!! La sua casa è il museo degli orrori, e poi puzza di
cadaveri morti.>>
<<Oh, su non essere schizzinosa, non devii mica andare ad abitare in casa sua…>>
<<No, no, no, io non voglio!! Voglio venire con te..>>
Era tutto pronto per la partenza ,ma la discussione fra i due tibetani continuava; ad un tratto nelle
nostre orecchie rimbombo’ un’altra voce:
<<Arrendetevi, siete circondati!!>>
<<Awieng, basta con gli scherzi; come i coccodrilletti nello stagno mangiati dalla mangusta anche le
capigliature più irte un giorno subiranno calvizie, ma quel giorno è ben lungi dall’essere vicino ecco
perché dunque tu non puoi venire con noi!! >>
<<Ma.. non sono stata io stavolta, sono venuta da sola da sola, lo giuro.>>
<<……siamo autorizzati dal comando ESS ad uccidervi tutti se necessario; quindi non fate
resistenza.>>
<<Brutti cattivi, adesso vi faccio vedere io!!>> e così dicendo la piccolina imbracciò il suo lanciarazzi e
cominciò a sparare all’impazzata. Stavolta la navetta era presta al razzamento; non dovevamo
perdere neanche un fraziotemporo; mi diressi subito verso di essa. A bordo Rick stava facendo
warmare i motori; venni subito raggiunto dal vecchio Ziing. Perché gli altri non giungevano? Guardai
fuori dall’oblò e vidi il Ranone redivivo che si stava allontanando; gli altri non avrebbero potuto più
raggiungerci ormai. Awieng era in piedi in cima ad una duna e continuava a battagliare; poi si guardò
attorno e non vide più nessuno intorno a se. Cominciò a piangere:
<<Non lasciatemi qua!! Nonnooo!!>>
<<Awieng, son qua sull’astronave, vieni, come il vento a folate che spazza le foglie di acero..>>
La nipote arrivò di corsa, ermetizzai lo sportello e la capsula sfrecciò nel cielo lunare. Il viaggio era
iniziato.
- 6 -
RADIO ASTEROID 204.5 MHz
Noi siamo sempre qua, su Radio Asteroid 204.5 Megahertz; con me, DJ Alessandrinininino e col
pappagallo Raxso, con la vostra musica preferita, e anche con la vostra musica più odiata, perché qui
non facciamo discriminazioni!! Ed ora beccatevi questo pezzo dei Chimica1, Reaction#231….
FeS2 + 7O2 +2H2O 'Æ 2FeSO4 +2H2SO4` ……………
! 2KNO3 `+ 4CB Æ cK2CO3 B+ 3COF + N2
I
……….. ….
…eccoci di nuovo a voi, ed ora uno dei cantanti più odiati di tutto il sistema; colui che millanta doti
medianiche e ci propina le storie più tristi di gente comune in tempo reale, ovviamente con
un’interpretazione canora indecente ed arrangiamenti usciti da una lavatrice rotta, è Johnathan
Richards, beccatevelo!
Nella fogna puzzolente
ˆ
Il Ranone tornò mestamente
cI tre malcapitati
FCondannati a viver da esiliati:
b
Senza posa dovranno scappare
E decisi sulla Terra a ritornare
Per rifugiarsi a casa della Dick mamma
% E sfuggire alla loro condanna
F Compirono un’altra azione criminale
B
Un cargo di rifiuti provarono a dirottare
*
Nello spazio non si muoveva lestamente
Era proprio un’astronave puzzolente
a
Dick, Nick e Dranker erano riusciti a dirottare quel cargo di rifiuti spaziali ,minacciando il pilota con un
accendisigari per smettere di fumare inventato da Rick; aveva la forma di un’arma aliena e mai il pilota
avrebbe osato contraddirli. Pensò invece di toccare il pedale d’emergenza con la punta del piede
sinistro e si catapultò nello spazio. Sfortunatamente il meccanismo di sganciamento delle bolle di
salvataggio era collegato a quello di rilascio carburante; così mentre loro avevano conquistato
migliaia di cubetti di immondizia pressata, il serbatoio della navetta viaggiava tranquillo in direzione
opposta.
<<Siamo finiti>>, esclamò Dranker , <<senza propellente non raggiungeremo mai la Terra, resteremo
alla deriva per sempre nello spazio !!>>
<<O in altra maniera correremmo il rischio di farci localizzare da quei truffaldini dell'ESS,
acciderpolina, con loro sì che son CACCOLE IN BRODO!!>> aggiunse Nick.
<<Forse c’è una remota possibilità di salvezza; >> intervenne Dick << ci stiamo lentamente muovendo
verso la terra, e secondo i miei approssimativi e grossolani calcoli entreremo nell’atmosfera terrestre
con un angolo di impatto di 37 gradi e 12 primi , fra due giorni, sette ore, dodici minuti cinquantun
secondi e ottocentoventiquattro millesimi.>>
<<Due giorni….dovrei avere abbastanza Gin per questi due giorni…hic >>
<<A quel punto senza uno scudo termico ci disintegreremo nell’atmosfera!>>
<<…...>> (puntini di sospensione che dicono tutto)
I due giorni successivi passarono senza che nessuna delle numerose pattuglie di ricognizione
individuasse il cargo rifiuti. I tre sventurati erano rimasti infatti senza energia e, persa ogni speranza, si
erano dati alla pazza gioia con le scorte di liquori di Dranker entrando in coma etilico. Nessun
rilevatore, neanche fra quelli più sofisticati, avrebbe potuto trovarli; l’unico modo per rilevare la loro
presenza sarebbe stato andare a sbatterci contro.
E infatti, che ci crediate o no ,andò' proprio così, per la fortuna dei nostri amici, che centrati in pieno
dalla nota nave da crociera Eugene Superstar furono letteralmente spiaccicati.
I loro corpi, ridotti a una purea sanguinolenta, si sparsero per lo spazio e vagarono per milioni di anni
nell'universo sconfinato.
_____________
Io sono Jack Klaardastian, matricola della facoltà di Cessologia dell'Università.Lunare. Cosa ci faccio
qui?
In questo anfratto costellato di piantine picoscopiche che è solo un angolo della nostra astronave. Ma
perché, mi asko, siamo a bordo di questo catamarano blu diretto lungo rotte indeterminate? Siamo
ipoteticamente anche noi alla ricerca di forze parimenti indeterminate?
Problema uno: la pianificazione della partenza non ha avuto una corrispondenza effettiva gli
accadimenti successivi. Risultante: i soli sulla navetta siamo io, Awieng, suo nonno e Rick.
Problema due: non sono certo che quest’ultimo sappia tenere sotto controllo tutti i parametri di guida
dell’astronave, il vero cervellone per quanto ho capito è il cugino Dick.
Problema Tre: Awieng, questa stupenda bambina capricciosa esperta in armamenti che mi fece
perdere la testa dal primo istante che la localizzai. Quali altri mille grattameningi ci avrebbe causato?
Rick mi confido’ che stavamo filando verso Giove; da lì saremmo balzati nell’iperdimensione
seguendo fotocopievolmente i racconti di Dranker e Ziing. Già questo fatto mi ansieggiava un quid,
entrambi ci avevano dato un resoconto vicendevolmente corrispondente solo in frazioni, ma
nell’ambito quantitativo i dati in nostro possesso non corrispondevano. Rick mi comunicò che aveva
fatto la media. Questo mi confortò molto.
La vita a bordo della navetta aveva assunto ritmi biologici soddisfacenti; avevamo simulato una
giornata di venti ore terrestri; sette le passavamo a dormire. Alle ore sette, appunto, la sveglia; una
frugale colazione a base di torte biologiche reidratate (una base di pasta liofilizzata e frutta fresca
ottenuta grazie al liquido Fast-fertilizzante dei cugini e ai bonsai di Ziing). Mattinata dedicata ad attività
passatempo: io dipingevo tele impressioniste post-punk, costruivo articoli da scavetteria e riordinavo
la mia collezione di batteri da WC.
Rick era per una frazione predominante di tempo irreperibile; si mattonava tutto il giorno in sala
comandi.
Io non avrei avuto niente da obiettare se non fosse stato per il fatto che la sala comandi era anche il
cesso
e
quando
avevi
bisogno
rischiavi
sempre
di
fartela
addosso.
Lui motivava la situazione dicendo che stava svolgendo importantissimi esperimenti; si era munito di
pile di riviste scientifiche dagli strani nomi: “asm.ORG”, “Job Blow”, “Kamasutra for Dummies” ecc.
Il cinese stava allestendo nella sua parte di astronave un angolo di Tibet dove era impossibile entrare,
anche perché ci stava lui a malapena.
La nipote costruiva strane bambole che si combattevano tra loro fino all’ultimo sangue e con i pezzi
degli sconfitti ne assemblava altre.. e così via .
Ci ritrovavamo a pranzo verso le dodici; era il solo pasto della giornata ,ma durava ore; infatti siccome
gli altri erano rimasti sulla Luna , noi avevamo provviste in abbondanza. Dopo pranzo si guardava
qualche vecchio film mangiando semi si zucca o si ascoltava una radio indipendente che aveva come
mascotte un pappagallo pirata e trasmetteva ininterrottamente da quelle parti…
Ti rimaneva un po’ di tempo per rilassati prima di andare a dormire. Io mi abbandonavo a lunghe
partite di videogiochi della mia collezione del ventesimo secolo.
I miei preferiti erano i seguenti:
REVENGE OF THE PUTREFAT PETS
Scenario: in un mondo sempre più dominato dalla realtà virtuale i bimbi avevano abbandonato i loro
animaletti di pezza; ed ora questi tornavano per vendicarsi! Tu potevi impersonare Poffy, il cagnolino
senza orecchia destra che staccava tutte le parti del corpo sporgenti a destra dei bambini; Edgardo,
l’orsetto con gli occhiali che costringeva i bambini a studiare e poi ad un tratto gli spappolava la testa
in mezzo ai libri; oppure Molly la bambola di pezza bruciacchiata che trasformava tutti in piccoli
mucchietti di cenere.
SHAKE THE SNAKE
Obbiettivo: realizzare fra mille difficoltà i cocktail a base di serpente, (che erano da catturare ed
uccidere fra mille peripezie) dal semplice ‘Biscia liscia’ al complicatissimo ‘Twisted Anaconda’.
SALVA LA TERRA DALL’AMEBA GIGANTE
Il titolo dice già tutto.
MAD TROPICAL FRUITS
Le tue vacanze ai tropici venivano disturbate da cocchi, ananas, banane e maracujas, che impazziti
cercavano di ucciderti.
ASPIRATUTTO
Impersoni una casalinga alle prese con le pulizie domestiche. Il tuo compito non è poi così facile come
sembra; topi sotto il divano, mostri marini in bagno, entità paranormali che escono dal televisore
potranno crearti qualche problema.
ARMADIO
Riuscirai a districarti fra i mille pericoli che infestano un guardaroba? Trasformato in camola dovrai
raggiungere i più preziosi vistiti e farli fuori. Ma attento…le pellicce viventi non si fanno mangiare tanto
facilmente!!
Ma quello che fra tutti preferivo era SUPERSOCCER: lo scopo principale era quello di vincere il
campionato e gli altri trofei principali: Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa, Torneo di
Maggio del Circolo parrocchiale, Memorial Fabiano Adige, la Parta del venerdi’ sera ecc.
Per fare questo qualunque mezzo era lecito. Ad esempio:
acquistare le parti migliori dei calciatori e unirle insieme per formare il fuoriclasse della squadra;
andare in ritiro a Lourdes per propiziare i miracoli del portiere;
minacciare il taglio del piede a chi sbagliava un gol a porta vuota;
coltivare, fra l’erba del campo, piante carnivore che mangiavano gli avversari;
vendere al mercato come carne da macello i giocatori che non rendevano;
…e molti altri ancora. Con questo gioco passavano ore e ore spensierate.
_________
Noi siamo ancora qua, quelli di radio Asteroid vi danno il benvenuto al concorso a premi più ricco
dell’anno e vi ricordano che la nostra è l’unica emittente che trasmette in tutta la fascia di asteroidi e
anche di più…
..siamo in attesa delle vostre telefonate, c’è come al solito un astrocargo di regali per voi!
Gettatevi sul radiotelefono; il nostro numero lo conoscete, ma se foste corti di memoria ve lo
ripetiamo: 777432….
…nell’attesa ascoltiamoci l’ultimo successo dei Sense of Nonsense : “Black & White Lapislazzuli”..
<<
Black & White LapislaZzuli..`
 It’s a daltonic Y B traffic…`
YBlack & White LapislaZzuli..`
`I’m in the color attic Y…>>
…rieccoci a voi con il nostro primo concorrente….Qual è il tuo nome?
<< Phil >>
….e dimmi Phil, sai la risposta del nostro concorso?
<<penso di sì, mi butto…. È per caso: Missile Interplanetario a testata multipla a gas NXJ?>>
….mi dispiace, hai sbagliato; ora come penitenza devi scegliere un dito…
<<L’indice.>>
…gran bella penitenza ragazzo, hai scelto suicidio in cucina; regola alla massima potenza il forno a
microonde e auguri!! Mentre ci lasci e lasci anche un ottimo arrosto per i tuoi genitori ascoltati questo
pezzo degli Everyone Got a Little Pimple on the Ear…….”Push my Pimple and Eat what Squirt Out”
Y…..pphlchh…`…
…..eccoci con un’altra telefonata, come ti chiami bella fanciulla?
<<Mi chiamo Awieng, non avevo mai ascoltato la vostra radio, il vostro programma mi piace molto, e
voglio vincere il concorso!!>>
…brava Awieng , allora dicci la risposta…
<<Ve la direi volentieri, ma non so la domanda..>>
…te la faccio fare dalla nostra mascotte, Raxso, il pappagallo mutilato.
<<Raa..è l’arrrrma che uccide più velocemente di tutte e nessuno può vederla arrivarrreee, Raa,
cos’è?>>
<<Ma è semplicissimo: il risonatore w300 sintonizzato sulle onde celebrali, ti fa esplodere il cervello
senza neanche romperti la scatola cranica; per qualche secondo quelli che ti stanno vicino non si
accorgono neanche che sei morto; veramente un bel giocattolo.>>
…ma bravissima Awieng! Hai indovinato!……brrraaava raaa…..
…dicci il tuo indirizzo e ti manderemo a casa il superpacco contenente i seguenti regali:
abbonamento per un anno in tribuna d’onore per le corse spaziali nella discarica di Cessobucato;
penso sia superfluo dirti che il posto è comprensivo di sciacquone, scopettino e carta igienica;
una scorta illimitata di cibo per ornitorinchi;
tutti i nostri dischi rotti;
i diritti di successione della nostra mascotte, il pappagallo Raxso;
una raccolta di poesie dedicata alle vittime del concorso….
…e infine il regalo che tutti vorrebbero avere per Natale: una Bomba Solar con cui potrai creare un
tuo piccolo sistema solare.
<<Fantastico, e quando mi arrivano? >>
..te li spediamo con un corriere ultrarapido; dacci il tuo indirizzo e fra pochi giorni saranno tuoi..
<<Ma io , veramente…
…..non ho un indirizzo adesso….
…. sto chiamando da una navicella spaziale diretta verso Giove e fra un po’ faremo un balzo
dell’iperdimensione per….
…..siamo inseguiti dall’ESS che ci vuole eliminare, ci hanno teso un agguato sulla Luna…..
…..e poi ci sono delle specie di strani demoni cattivi che vogliono conquistare il mondo….>>
Il racconto radiofonico di Awieng andò avanti per più di un’ora. In quel breve lasso di tempo vennero
battuti tutti i record di ascolto di per qualunque mezzo di comunicazione di massa. Radio Asteroid
mando’ subito Alessandrinininino come inviato verso Giove per seguire da vicino gli avvenimenti e
nelle ore successive stipulò contratti dalle cifre astronomiche con le più importanti case pubblicitarie.
Ora tutto il mondo sapeva, e voleva seguire in diretta cosa sarebbe successo.
- 7 -
Il salto nell’iperdimensione …
…venne scoperto quasi per caso da uno scienziato italiano nel 2156. Un tale Emiliano de Umbertis
voleva realizzare quello che era il sogno della sua vita: creare un circuito RC oscillante.
Come è noto a tutti quelli che hanno un minimo di nozioni di elettronica, fino a quel momento era
ritenuto impossibile far oscillare un RC se non tenendolo in mano ed agitandolo avanti e indietro. Ma
lui voleva di più…
Riportiamo qui di seguito parti della relazioncina per l’esame di Elettronica 0 dell’alunno Antonino
Piana, che contribuì in maniera determinante alla grande scoperta.
Ecco a voi lo schema elettrico dell’Rc da fare oscillare:

Resistenza
Condensatore
I problemi affrontati per la realizzazione di questo straordinario dispositivo sono stati innumerevoli….
…non si riusciva a trovare un condensatore adatto allo scopo; vorrei a questo punto ringraziare il mio
compagno Gatto di Tabiunio che con un’intuizione che non esito a definire geniale propose di inserire
al posto del condensatore una caramella multigusto (fragola, arancio, menta e gusto puffo) senza la
quale l’esperimento si sarebbe rilevato sicuramente un fallimento…
…io stesso mi esposi in prima persona prestando il mio corpo come resistenza…
…dopo anni di prove durante i quali non uscii mai dal laboratorio, mi sposai, ebbi due figli che nel
frattempo si laurearono in medicina e in ingegneria aerospaziale, decidemmo di tentare il tutto per
tutto collegando il computer centrale dove un altro nostro collaboratore, Fabiano Adige, aveva
accumulato trilioni di punti per il Jackpot del SuperCyclone (un noto giuoco di flipper)….
…usammo tutta la nostra potenza a disposizione e al grido di <<Cyclone!!!>> l’esperimento partì…
…esaminando i dati finali (medie, scarti quadratici, deviazione standard, carte, primiera , settebello e
varianza) possiamo affermare che RC ha oscillato!! Finalmente Piana aveva passato il pre-esamino di
pre-corso, ora poteva affrontare con sicurezza l’università.
L’RC aveva effettivamente oscillato; ma quello che Emiliano e il suo giovane assistente non
sapevano era che quell’impulso era arrivato da un altro universo. La potenza del Jackpot Cyclone,
applicata al circuito aveva fuso il condensatore caramella trasformandolo in un’ipercavità di
pluriinterferifrazione di onde elettrogravitomagnetiche ; elemento fondamentale che permette di
creare un buco nero in miniatura.
Attraverso di esso è possibile viaggiare a velocità superiore a quella della luce sfruttando il salto di
energia e l’iterazione fra i due universi che vengono messi in comunicazione; quello che ora viene
comunemente chiamato viaggio iperdimensionale.
___________
Eravamo presti, il momento del balzo era arrivato. Ci stavamo avvicinando al punto prestabilito; in
quel luogo dello spazio dove l’energia potenziale rispetto alla materia dell’universo assumeva un
valore ben preciso, era come se ci fosse un’ipotetica porta per un altro dove. La chiave per aprirla era
costituita dal dispositivo costruito da Dick. Attraverso di essa saremmo passati per qualche istante in
un universo parallelo e sfruttando la differenza di energia fra questi due saremmo stati proiettati in un
altro punto del cosmo. Quello stesso punto dove era stata proiettata la Lady D. molti anni prima.
<<Mancano alcuni minuti al balzo, preparatevi>> comunicò Rick dalla sua postazione.
Io stavo sgranocchiando semi di zucca e intanto sentivo Ziing che piombava la nipote:
<<Metti giù quel telefono; chi diavolo stavi chiamando? Ti sembra questo il momento per fare delle
telefonate?>>
<<Ma nonno, era un’occasione d’oro, sapevo la risposta, ho vinto dei premi fichissimi!!>>
<<E dove pensi che te li spediranno? Dove andiamo noi non esiste il servizio postale.>>
<<Non preoccuparti nonno, gli ho detto dove stiamo andando, mi hanno promesso che si terranno in
contatto con noi dovunque andremo!!>>
<<Cosa? Ma chi diavolo erano quelli con cui stavi parlando?>>
<<Era Radio Asteroid, la radio spaziale più seguita di tutto il sistema!!>>
<<E non gli avrai mica raccontato tutto: il viaggio che dobbiamo fare, l’ESS che ci bracca eccetera,
eccetera…>>
<<Certo, se no come facevano a mandarmi i premi che ho vinto?!>>
<<Bene, ci avranno sicuramente intercettato! Per fortuna che doveva essere una missione segreta.>>
Proprio in quel momento sullo schermo gigante del ponte di comando della navicella, ovvero lo
specchio del bagno, si materializzò il bel faccione del generale Gaidan.
Una gigantesca fregata spaziale era apparsa proprio davanti alla minuscola capsula dove ci
trovavamo. Era la più imponente astronave che la terra avesse mai avuto; ospitava a bordo quasi un
milione di persone, robot, androidi, automi e catamarani. Come noi si stavano preparando a balzare
nell’iperdimensione alla ricerca della misteriosa fonte di energia, prima però, nei loro piani era stabilito
di escluderci dal gioco. Il generale Gaidan ci intimò di arrenderci, in cambio ci promise che non ci
avrebbe torto un capello, e ci avrebbe ospitato a sue spese sull' Invincibile Armada. Era la battuta più
esilarante di tutto il libro. Naturalmente noi cercammo di prendere tempo per raggiungere
l’allineamento e scarapultarci nell’iperdimensione; un fascio di particelle però steccosò la nostra
navicella. Il generale ci diede il suo ultimatum:
<<Abbiamo giocato abbastanza, preparatevi a morire!!>>
Un raggio neutronico partì dalla prua dell’astronave terrestre per disintegrarci, ma fu fermato just in
time. Un gigantesco drago di fuoco apparve fra noi e l’ammiraglia della flotta ESS.
Quello che segui fu un’immane emissione di energia. Il drago protendeva le sue lingue di fuoco
sull’Invincible Armada, che a sua volta scaricava su di esso tutta la potenza dei suoi cannoni. Lo
spazio fra le due entità risplendeva come un piccolo sole….
<<Io opterei per razzare>> esclamai rivolto al resto dell’equipaggio.
<<Ottima idea, lei è un saggio.>> rispose Ziing.
<<No, restiamo qui, voglio vedere come va a finire..>> replicò Awieng che venne fulmineamente presa
e imbavagliata dal nonno.
<<..TRE..DUE..UNO…Balzo!!>> scandì orgoglioso Rick.
Sparimmo nella porta dimensionale creatasi, sperando di riapparire al posto giusto.
- 8 -
A bordo del piroscafo Androdesia….
….nel salone dei ricevimenti ormai deserto, una sola figura si stagliava sul vuoto cosmico mantato di
stelle. La principessa Estaurasia scrutava lo spazio con i suoi bellissimi occhi viola. Era
completamente nuda, se ne stava lì dopo aver consumato l’ennesimo e fugace coito con uno dei fusti
suoi lacchè. Il suo corpo scolpito nel marmo, i capelli corvini le scendevano lungo la schiena, le
lacrime le bagnavano il viso..
Il ricevimento di quella sera come al solito era stato un successo, ma questo non le procurava alcuna
felicità. Il vero scopo per cui venivano organizzate quelle feste era trovare l’amore della sua vita. Le
centinaia di spasimanti che aveva, le portavano regali sempre più preziosi che andavano ad
aggiungersi alla sua collezione d’arte. Ma a lei non interessavano i regali; nessuno le aveva mai detto
<<Ti amo>>, non aveva mai sentito il suono di queste parole durante tutta la sua esistenza e questo le
procurava un dolore immenso. Se ne stava in piedi davanti alla vetrata assorta nei suoi pensieri da
molto tempo ormai, quando quello che vide la fece sussultare. Fuori nello spazio c’era un uomo.
L’aveva visto solo per una frazione di secondo fluttuare nel vuoto, fasciato in una vecchia tuta spaziale
da netturbino. Chiamò il comandante della nave con un urlo di terrore:
<<Ahhh, capitano!! Che orrore!! E’ out!!….E’ out…..>>
…..Quella tuta che orrore!! Presto portatelo a bordo e dategli dei vestiti firmati!!>>
_______
Dick Meldsteen svegliandosi vide sopra di se un bellissimo cielo stellato. La luna illuminava il
paesaggio circostante. C’era della vegetazione intorno a lui. Ma come era possibile che( lui) si
trovasse lì disteso in un letto? L’ultima cosa che ricordava era l'animatore di una nave da crociera che
invitava tutti ad alzare le mani e ballare con un certo Simone. Come era possibile che adesso fosse lì,
in mezzo a un bosco?
Ad un tratto una porta si aprì davanti a lui rompendo il paesaggio circostante. Da quella porta entrò un
elegante cameriere in frac seguito da una bellissima donna dai capelli lunghissimi. Lei indossava una
elegante vestaglia nera, lui spingeva un carrello portavivande.
<<Sua Onnipotenza, guardi, si è svegliato.>>
<<Dove sono? Dove sto andando? Chi sono? Cosa ci faccio qui? Qual è il mio colore preferito?
Quanto fa 1 + 1 ? Chi sei tu?>>
All’improvviso lo sguardo dolce della donna cambio’ e si fece duro:
<<Vorrai dire, chi sono!!>>
<<Si infatti, e io cosa ho detto?>>
<<No, lurido plebeo ignorante, dovevi rivolgerti a me col coloro. Chi sono coloro!! Quando parli con
loro devi rivolgerti col titolo che gli spetta: Loro Maestade, Principesse di Tritone, Sovrane dei sette
vulcani di Io, Baronesse di Phobos e Signore dei Corsari spaziali delle Asteroidi>>
<< Che mi perdonino, Loro Maestade, Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di Io,
Baronesse di Phobos e Signore …>>
<<Perdono concesso, oggi sei mio ospite, i nostri servitori si occuperanno di te. Ma la permanenza su
questa nave dipenderà dalla tua capacità di stare in società . Se non ti comporterai a modo ti
rispediremo nello spazio da dove sei venuto.>>
Così dicendo la principessa usci dalla porta e il bosco ritornò tranquillo come prima, la luna continuava
a splendere nel bellissimo cielo stellato e Dick nonostante fosse stanchissimo si sentiva bene. Si
addormentò.
__________
Nuvole violacee scendevano quasi fino a toccare le falesie argentee. Uccelli neri che somigliavano a
gabbiani a lutto, spiccavano il volo dai loro nidi appollaiati su tratti di rocce a strapiombo. Il mare dai
colori inverosimili spumeggiava in onde con riflessi ultravioletti. Dick camminava su roccette tonde
che sbucavano dall’acqua come tanti gusci di tartaruga e non era solo. Nell’acqua si rifletteva
doppiamente in due sagome umane che ricordavano nei lineamenti due novelli deceduti. Ad un tratto
uno dei due esclamò:
<<Cos’è queeeesto liquido…? Oh..no…aaaacqua!!>>
<<Cugino, avresti potuto sognare qualcosa di più gradito al nostro amico Dranker, lo sai che non
predilige l’acqua, STRAVACCAZZA BOIA!!>> proruppe l’altra sagoma somigliante a Nick.
<<Cosa ci fate lì, fra i riflessi delle onde; cosa vi è successo?>>
<<Siamo morti.>>
<<Eh,, si..si…e io ero ubriaco fradicio…hic…e da quaaando sono mooorto ho queste bottiglie in mano
che si rieeempiono da sole…>>
<<E io ho visto le porte del paradiso!! Abbiate la cortesia di farci entrare… implorai ….ve ne saremo
grati per il resto dei secoli e presteremo i nostri servigi con devozione, PORCA PUTTANA
SMERDATA!!>>
<<Non ci hanno fatto entraaare, chissa’ come mai …hic..>>
<<E ora cosa fate qui?>>
<<Ci siamo messi in contatto con te tramite un sogno perché dobbiamo avvertirti di stare in guardia, i
demoni stanno cercando la tua anima; dicono che hai invaso il loro dominio e che nessuno prima di
allora era tornato da un viaggio come quello che hai fatto tu.>>
<<A che cavolo di agenzia viaggi ti sei rivolto?..hic..>>
<<Ma di cosa state parlando?.. io non ho fatto nessun viaggio…>>
<<Caro cugino, non essere menzognero, pensa ad un viaggio etereo, non al tuo corpo, CAZZO!!>>
<<No, non può essere….è stata quella notte, quando è cominciata tutta questa storia….>>
<<Dobbiamo andare, ti stai svegliando…>>
<<No, aspettate.…dove state andando? Cosa vi succederà adesso che siete morti….>>
<<Non preooooccupaaarti peeer noi, fin che la booottiglia è piena, non ci succederà nulla…>>
____________
Dick si svegliò completamente riposato; sul piroscafo era giunta l’ora di banchettare. Venne preso in
consegna da un paio di servi che gli procurarono un aspetto decente per l’apparizione al tavolo della
principessa.
Nel gigantesco salone delle feste una faraonica tavolata era imbandita con ogni sorta di specialità
culinarie. Erano piatti estremamente raffinati che non si trovavano neanche nei migliori ristoranti.
Questo il menù:
Antipast
stii
~
Affettato di Mammuth
Uova di Dodo da bere con la cannuccia
Primi piatt
ttii
~
Minestra di Tartaruga in Guscio
CrespelleBlu
Secondi pi att
ttii
~
Bue Muschiato Flambè
Pesci abissali affumicati con contorno di Diatomee
Barbagianni Sbarbato (tipico piatto dei rasatori di teste del Borneo)
Frutt
ttii e dolci
~
Noci di cocco Bonsai
Mele nere
Croccante di vespe giganti della Malaysia
Bevande
~
Acqua
Una cena per pochi intimi, tanto per rilassarsi un po’, in compagnia comunque di persone molto in
voga nell’ambiente aristocratico spaziale. I commensali erano sette:
Jacques Devêtrus, un poeta ermetico esiliato da tutti i circoli culturali conosciuti rêve;
il fisico Mantor Vercitis rinomato e rispettato nell’ambiente accademico;
Mannox, serial killer;
Patty Erican , capo della setta religiosa degli antianima;
Pelosino, mascotte della squadra di palla-pelo di Chicago;
e infine, oltre ovviamente alle Loro Maestade, Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di Io,
Baronesse di Phobos e Signore dei Corsari spaziali delle Asteroidi… Dick Meldgteen, promessa della
scienza moderna.
La serata esordì alquanto blandamente, gli ospiti erano soprattutto intenti a gustare la prelibatezze
che i trentadue cuochi della nave avevano preparato e che probabilmente non sarebbero state più mai
servite a nessuno nel corso di millenni.
Poi, come se al mondo non si fosse mai discusso di altro, iniziò un’infervorante disquisizione a
proposito della vita ultraterrena.
Tutto cominciò da un’affermazione di Mannox:
<<Questo croccantino mi manda all’altro mondo!!>>
<<Ragazzo non sia sciocco, l’esistenza di altri mondi non è mai stata provata sperimentalmente!>>
replicò Mantor Vercitis, ma Dick sollevò un’obiezione:
<<Non è mai stato dimostrato il contrario...>>
<<Ah, il semplice fatto che tutte le religioni che affermavano una vita ultraterrena siano decadute ne
è una prova abbastanza valida.>>
<<Sono d’accordo con te amico, la mia setta sostiene proprio questa tesi, l’unico Dio è il nostro corpo
e noi raggiungeremo la pace interiore solo soddisfacendo tutti i suoi desideri. Chi prima arriva a
questo supremo principio avrà una vita più appagante degli altri e quindi si potrà ritenere una persona
migliore.>> intervenne Erican.
<<Sì, però la mia era un’affermazione strettamente scientifica; per dimostrare un teorema occorre che
la tesi sia vera per qualsiasi caso, reale o ipotetico. Per quanto mi riguarda le poche religioni che può
ospitare un pianeta come la Terra, sono insignificanti rispetto alle probabili culture presenti
nell’universo; ad esempio a me risulta che nel sistema Centauriano la vita ultraterrena sia un’ipotesi
considerata.>>
<<Solamente perché i loro corpi sono molto più eterei dei nostri, incapaci o quasi di provare piaceri
fisici, il loro unico sollazzo è scambiarsi le onde cerebrali; per questo alla fine sono molto
confusi…ah..ah…ah!!>>
<<Comme une pomme de terre…on va ..on va.. on va>> Seguirono due minuti di applausi per questi
immortali versi di Jacques Devêtrus.
<<Mi trovi perfettamente congruente alle tue idee, la loro fisica si basa quasi esclusivamente su
esperimenti concettuali, un tale approccio non può che contenere un numero a crescita esponenziale
di errori.>>
<<Ma veramente a me risulta che siano centinaia di anni avanti a noi in quasi tutti i campi>>
<<Su tutti i campi ….ma non a pallapelo!!
Su tutti i campi ….ma non a pallapelo!!
Su tutti i campi ….ma non a pallapelo!! >> lo slogan di Pelosino venne ripreso e canticchiato in coro
da tutta la tavolata che nel frattempo improvvisava un’ola. (Barbarica usanza dei tifosi mantenuta nel
corso dei secoli nonostante dal 2133 fosse stata messa fuorilegge e punita con la morte).
<<Propaganda intimidatoria, ragazzo . Se fossero veramente così più evoluti di noi, come lei dice, ci
avrebbero certamente conquistato da un pezzo. >>
<<A mio parere è proprio perché sono più evoluti di noi che ci hanno lasciato libero arbitrio su come
evolverci….e su come suicidarci aggiungerei, visti gli errori nelle politiche di conservazione del
pianeta..>>
<<Il suicidio…potrebbe essere un’idea, dopo 3498 omicidi, 569 canicidi, 677 gatticidi, 78 cavallicidi,
119 ratticidi, 4023 moschicidi, 199 lucertolicidi(di cui 97 subirono diverse mutilazioni di coda prima
della definitiva morte) 112.789 scarafaggicidi (l’igiene non era una cosa fondamentale a casa di
Mannox), 12897 zanzaricidi(senza l’uso dello zampirone), 2378 apicidi (di cui 2166 operaie, 36 regine,
165 pupe e 11 fuchi), 788 maialicidi (quando lavorava in un prosciuttificio), 75 paguricidi (che valgono
doppio),….1235 ostricidi (torturandole prima col limone), 4 tamagocicidi, 1.235.887 acaricidi(con
l’uso del bidone aspiratutto), 98 cammellicidi, 78 dromedaricidi (per un totale di 274 gobbicidi, ma se
consideriamo che fra gli uomini uccisi c’erano 7 gobbi ,il totale dei gobbicidi sale a 281), 33 trentinicidi,
44.578 organismivaricidi, 3 deicidi e 7 stragi di massa in cui hanno preferito non contare i morti,
sarebbe una bella chiusura di carriera.>> intervenne il fino ad allora taciturno Mannox.
La discussione proseguiva sempre più accesa, l’unica persona che pareva non interessarsene era la
principessa Estaurasia; sembrava annoiata da tutte quelle chiacchiere inutili e il suo sguardo vagava
nel vuoto.
<<…sono sconcertato dalla brutalità delle sue affermazioni ragazzo…>> proruppe ad un certo punto
Patty Erican
<<brut brutal brutalement brutalizer brutalitè brute Brutus Bruxelles!>>, Jacques in questo caso aveva
superato se stesso.
<<..e così lei afferma che ci potrebbe fornire le prove sperimentali della vita ultraterrena?>>
<<Certo; io stesso ho eseguito personalmente il primo viaggio PARADIMENSIONALE della storia e
oggi mentre riposavo alcuni miei amici morti di recente si sono messi in contatto con me per via
onirica>>
<<E allora lo faccia!! Ce lo dimostri!!>>
<<Ma, veramente.. non ho qui con me le mie apparecchiature , i calcoli effettuati…>>
<<Ora ritratta tutto? Si è accorto di aver detto delle cazzate e sta accampando inutili scuse!>>
<<Non è vero, ho tutte le apparecchiature che occorrono nella mia stanza al campus, sulla luna.>>
<<Regarde!!!L’une Lune!!>>
<<Uno a uno? Che punteggio è? A pallapelo una partita noiosa finisce minimo sull’ 87 a 78.>>
<<Potremmo recarci sulla Luna in meno di un’ora , col permesso delle Loro Maestade, Principesse di
Tritone, Sovrane….>>
Un piccolo cenno del capo da parte della principessa accordò il permesso a Mantor. Il piroscafo in
men che non si dica sarebbe stato ancorato al molo 3 della base orbitante lunare.
<<…ora vedremo chi dice cose senza senso.>>
<<A me piacciono i Sense of Nonsense!!>> intervenne Mannox
<<
Black & White LapislaZzuli..`
 It’s a daltonic Y B traffic…`
>> intonò Pelosino.
<<Io preferisco le poesie di Jacques almeno quelle hanno senso!!>>
<<mon père est une cerise, ma mère un étuveur>>
<<Bravò! Jacques!>>
<<Si, ma con le tue poesie c’è troppo da pensare; io preferisco sollazzare le mie orecchie con I
….Seconfano>> disse la sua Patty Erican.
<<Sì, non sono male, ma avete sentito quella nuova canzone che trasmettono sempre per
radio……Computer Fittini?.>>
<<Ehhh??…>>
<<Signori, un po’ di contegno, questa discussione sta degenerando in una chiacchiera da HardRock
Cafè>>
<<café
lait
café au lait
lait au café
café au café
lait au lait>>
<<Sublime, Jacques!!>> Esclamarono tutti in coro.
- 9 -
Era successo tutto così in fretta…
… in pochi istanti eravamo stai proiettati ad anni luce dalla terra. Ora attorno a noi il nulla.
<<Rick, dove siamo finiti?…Ma.. Rick!!!>>
<<Tutti fuori dalla stanza di comando, devo fare i calcoli!!>>
<<Ma cos’è questo odore?>> intervenne Awieng
<<Ci deve essere un guasto, tutti fuori!! Lo riparerò io. Mi sacrificherò per voi!!>>
<<Si è cagato addosso Awieng, ecco cos’è.>>
<<Pon ziookio atoki pon!!>> e così dicendo Awieng lasciò la sala di comando seguita da tutti noi.
Quando Rick si fu ripreso e un profumo di violetta aleggiava nell’aria, fummo convocati per un
importante annuncio.
<<Amici, dopo lunghi e laboriosi calcoli posso dedurre con estrema certezza che la nostra posizione
nello spazio è…
…sconosciuta!!>>
<<Pon ziiokio atoki pon!!>> esclamammo in coro.
Stavo già per togliergli la vita quando una luce lontana apparve sullo specchio del bagno; ehm,
volevo dire, sullo schermo principale.
______________
<<Noi siamo ancora Noi, quelli di Radio Asteroid !!>>
<<Raa, che battaglia raaagazzi!!>>
<<Hai ragione Raxso!!! Una cosa così non la vedevamo dai tempi di Ercole contro le Castagne Ninja!!
Peccato che voi a casa non la possiate vedere; ma ve la raccontiamo noi!! Prima però uno stacco
musicale; sono i vostri nuovi idoli, il loro primo disco uscito cinquantasei minuti fa ha già scalato le
classifiche, sono i Seconfano!! Con la loro hit Computer Fittini,……….
Sborè è vero che l’altra sera ..Computer Fittini :
Eh?
c
!Oh, ciao Mengo, la macchina era…. ..Computer Fittini:
Ehh? c
Zio la balennna dalla mamenna…Computer Fittini. :
# Eehhh? F
PRRRRRRRRRRR!!!!
……….grandi Seconfano!!! Ma torniamo alla battaglia. Immaginate un’astronave gigantesca; circa
come una barchetta di carta , e un drago rosso sputafuoco, grande come una lucertola; si stanno
sparando all’impazzata, come i fuochi d’artificio a capodanno, ma un po’ più piccoli. Ma attenzione!!!
Cos’è quel ragno gigantesco che sta arrivando dall’alto??!!!>>
<<Raaa Raaa…>>
<<Taci Raxso!! Non è il momento, devo seguire gli avvenimenti sul mio mini schermo …>>
<<Raa, Raaa, Raaagno!!!>>
<<Piantala Raxso, l’ho visto!>>
<<Raaaa Raaagno verrroooo…Raaa!!>>
<<CAZZO!! E’ una vedova nera!! Come cappero ha fatto ad entrare qua?? Una scopa, datemi una
scopa!!>>
<<Raa, Raa >>
<<Sì, Raxso, l’ho visto! Adesso lo ammazzo!!>>
<<Raaa Raagni per terRaaa>>
<<Ma sono dappertutto, oh mio Dio, io li ho sempre odiati i ragni! Scappa Raxso!!….>>
CI SCUSIAMO PER LA MOMENTANEA INTERRUZIONE, LA CRONACA DELLA BATTAGLIA
RIPRENDERA’ AL PIU’ PRESTO POSSIBILE.
______________
Nelle profondità oscure dello spazio, dove viaggiano solo particelle cosmiche proiettate da non si sa
quale supernova, una luce, non una stella, non un pianeta o qualche altro corpo celeste, qualcosa di
solido emetteva una luce lampeggiante, prima rosso, poi verde, poi buio e tutto ricominciava. Tutti a
bordo della ‘Io odio le puffbacche!’ (così aveva battezzato la sua astronave Rick, in onore di Puffo
Brontolone) trattennero il fiato. La luce si avvicinava piano, Rick aumentò l’ingrandimento sullo
schermo.
Fu allora che poterono leggere chiaramente la scritta:
MegaShoppY
La catena di supermarket più scontata del mondo!!(e nessuno aveva mai capito se si riferissero ai
prezzi bassi o al fatto che lì vi trovavi solo i prodotti più pubblicizzati e inflazionati del mercato.)
Le due scritte lampeggiavano alternate e una scia di lucine più piccole guidarono l’astronave verso il
superparcheggio deserto. Una voce accomodante ci diede il benvenuto e ci introdusse nel gigantesco
atrio del centro commerciale:
<<Mega Shoppy augura Buon Natale a tutti e vi ricorda che nel reparto Palle potrete trovare tutto
l’occorrente per il vostro albero>>
<<Che bello!! E’ già Natale!!>> esclamò Awieng,
<<Veramente mancano ancora tre mesi>> ribattè Rick, ma era troppo tardi, la piccola tibetana si era
già tuffata in quel mondo da sogno, alberi di Natale alti venti metri, gnomi, Babbi Natali, musichette
natalizie scampanellanti, pacchi regalo, per non parlare dell’intero reparto giocattoli, completamente a
sua disposizione.
<<Awieng vieni qua, andrà a finire che ti perderai!>>
E il nonno seguì la nipote. Rimanemmo io e Rick che ad un tratto disse: <<Vado un attimo al reparto
computers.>> e si dileguò anch’esso fra le strenne.
<<Non credo che sia prudente dividerci…>> feci appena in tempo ad esclamare.
E Awieng trovò una bambola a cui venivano vere malattie. Ziing prese il morbillo. Rick, stava
transitando tra i latticini quando una mozzarella vivente lo chiamò. Jack imboccò il corridoio sbagliato
finendo sul trenino di Natale trainato da renne giganti. Awieng entrò nel mondo di gelatina delle
caramelle Melle. Ziing si diresse al reparto articoli medici. La bambola malata anche. Rick e la
mozzarella vivente scesero a cercare pomodori nel reparto verdura. E Jack sul trenino incontrò il
controllore che gli fece la multa perché era senza biglietto. Le caramelle Melle scappavano perché
non volevano essere mangiate, ma quelle alla liquirizia stavano ferme. Ad Awieng non piaceva la
liquirizia e correva. Ziing si fece curare da alcuni gnomi addetti alla distribuzione di biscotti. La
mozzarella vivente fu immolata per una caprese. Jack saltò dal treno in corsa ed atterrò nel paese dei
peluche. La Bambola alla fine guarì. A Ziing venne anche la varicella e decise di farsi ricoverare alla
clinica dei peluche. Gli gnomi incontrarono Rick e gli vendettero tre scatole di biscotti gusto cioccolatoerba medica. Ed Awieng diceva alle caramelle di non avere paura, che non voleva fargli del male ,ma
quando le ebbe raggiunte le mangiò senza pietà. Il trenino di Natale intanto continuava la sua folle
corsa. E Jack passò per caso nei pressi del reparto sanitari. Le infermiere conigliette erano di pezza.
E Rick continuava a cercare il reparto computer ,ma finiva sempre in quello giardinaggio. Le
caramelle Melle con una scia di cadaveri attirarono Awieng nel mondo zucchero mandorlato dei
Panettoni Toni. Rick chiese ad una gardenia la strada per il reparto computer, ma non ebbe risposta.
Ziing era ormai guarito, scappò dalla clinica e si mise in cerca della nipote a bordo di un’auto a pedali.
Jack era rimasto estasiato davanti a un modello "falla da re" ,dove la tazza era posta sopra un trono;
veniva fornito anche lo scettro scopettino e la carta con sigillo reale. Gli gnomi intanto continuavano a
confezionare dolcetti da mettere sotto l'albero di Natale. I Panettoni Toni catturarono Awieng e la
torturarono con le forchette per i datteri. Rick ebbe una discussione con un ranuncolo riguardante
l’affidabilità di alcuni nuovi rivoluzionari microprocessori. E Jack ,esaminando dettagliatamente un
turbo Wc ,per puro caso sfiorò il pulsante di scarico e venne aspirato. Ziing continuava a cercare la
nipote ,ma invano, anche perché si distraeva a contare i diversi tipi di filo interdentale alla cannella. Il
coro delle margherite invitò Rick ad assistere alla loro esibizione di canti steloniani. Jack entrava e
usciva dai cessi e ormai aveva capito cosa si prova ad essere uno stronzo. Il contadino Dino,
testimonial ufficiale delle motofalciatrici TRICI convinse Rick a potare le siepi del labirinto arboreo (era
la grande attrazione del reparto giardinaggio). E Awieng fu appiccicata sui binari con la glassa
mandorlata e la crema liquorosa. E Ziing nel reparto specchi ne trovò uno che lo faceva cinquant'anni
più giovane e lo comprò. I panettoni Toni si tagliavano a fette dalle risate. Marilù danzava e ammirava
sognante le sue scarpette da ballo nuove. E Awieng sentì questo rumore:
"Tàtattatà...tàtattatà...tàtattatà....". Ziing a bordo della sua auto a pedali dovette fermarsi ad un
passaggio a livello. Rick, potando... potando... si addentrò sempre più nel labirinto. Tutti si
chiedevano: chi diavolo è Marilù? e cosa c'entra con questa storia? E Jack sentì attraverso le tubature
queste urla disperate: <<Pooonnnn Ziioookiooo Atookii Pooonnnn!!!>> Ziing vide passare il treno che
aveva come conducente un cetriolo parlante. Rick rassegnandosi a non trovare il reparto computer
tentò di programmare un girasole lunare. Il treno percorreva i binari con le sue ruote affilate come
lame. Awieng ci faceva la figura del salame. Ma Jack uscendo da una tazza della ritirata sul trenino di
natale, convinto che fosse lo sciacquone tirò il freno d'emergenza. Ziing procedendo a tutta birra sulla
sua macchina a pedali tamponò un cargo di pinoli; era entrato nel reparto frutta secca. Rick si era
perso nel labirinto e non la piantava di piantare piante. E Awieng per scollarsi dai binari dovette farsi
leccare da capo a piedi dal suo odiato amore.
<<Awieng, lo sai che sei trabaldamente una delizia?>>
<<Taci idiota, e mangia quei canditi che mi bloccano le mani, così potrò finalmente darti un pugno sul
naso...>>
<<..è così che esterni la tua devozione per il mio estremo salvataggio? Invece di saltarmi al collo e
abbracciugarmi...>>
<<..se proprio insisti potrei anche saltarti al collo, ma per strozzarti!!>>
<<..sei proprio una picciuola...>>
<<Non è vero ho quasi 12 anni !!>>
<<.. Ah,... sbardellante!!>>
<<..ma guardati te, parli come un demente!!>>
<<...A mio pensare sei scroccata, quali elementi sintattici strabazzano nel mio idioma troffoloso?>>
Awieng e Jack continuarono a litigare fino al Capitolo 11.
_________
Noi siamo ancora qua!! Quelli di Radio Asteroid. Quei ragnacci volevano metterci fuori combattimento
ma noi li abbiamo sconfitti!! Vero Raxso?
Raaa…
Ed eccoci di nuovo con voi; sul nostro schermo la battaglia continua, ma prima….
Johnathan Richards il vostro cantastorie melanconico preferito che ci è stato richiesto da Estaurasia di
Io con questa altrettanto melanconica dedica: <<A tutti i cuori solitari….in questo vuoto gelido come
un infinito inverno…brancoliamo nel buio in cerca dell’amore...ma forse non è qui che possiamo
trovarlo .. meglio lasciare questo mondo…provare altrove…al di là dei sogni …>>
- 10 -
Spaghetttata di mezz
Spaghet
mezzaanott
nottee
Menù
~
Pop -corn ri pieni
Fantasia di chiodi di garofano
Cellulite fritta
Acquavite
La precedente cena era finita poco prima, e dopo una breve pausa dedicata al gioco preferito di
Mannox, 'Pataglia col Morto', si era tornati di nuovo a tavola, ma stavolta gli invitati erano molti di più.
La spaghettata di mezzanotte veniva così chiamata in funzione di un antico rito che imponeva di
ritrovarsi nella villa di un fighetto merdone e cucinare un vecchio piatto tipico. La pratica era in uso
presso popolazioni annoiate e prive di creatività per cui dopo una festa che aveva riservato poche
emozioni, la serata veniva ravvivata da questa spaghettata di mezzanotte, che avveniva di solito verso
le quattro. Gli spaghetti erano un alimento la cui ricetta si è persa da molti anni ormai.
Per questo motivo qualsiasi spuntino notturno in casa dello sborrone di turno viene chiamato
'Spaghettata di Mezzanotte'.
Per l'occasione piccoli yacht astrali si erano radunati come mosce sulla merda intorno all'Androdesia.
A bordo erano saliti i soliti ricconi snob che non potevano perdersi un evento mondano di quella
portata.
La principessa era la più acclamata e doveva concedersi agli invitati, appiccicosi e falsi. Non le
piaceva questo, non c'era persona che non avesse già visto. Tutti la corteggiavano, ma( lei) sapeva
che non era lei ad essere corteggiata, ma bensì le Loro Maestade, Principesse di Tritone, Sovrane dei
sette vulcani di Io, Baronesse di Phobos e Signore dei Corsari spaziali delle Asteroidi.
Estaurasia si avvicino all'unica persona che se ne stava in disparte dietro una tenda.
Questi imbarazzatissimo biascicò:
<Mah…Siete… Sono… Loro Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di Io, Baronesse di....>>
<<Ssss…non dire altro…ma tu ci sai giocare con la Pandogliera?>>
<<Ma certo, Pricipesse….>>
<<Ormai siamo amici….chiamami Estaurasia ...o verrai risbattuto nello spazio da dove sei venuto
lurido plebeo…..e abbassa gli occhi quando parli con me……di più! Non sei neanche degno di
guardarmi la punta dei piedi…>>
<<Chiedo venia Loro Maestade Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di…>>
<<Ancora con questi titoli…ma rilassati dai…andiamo a farci una bella pandogliereggiara …ho delle
birre gelate in frigo… ovviamente rutto libero…>> e così dicendo la principessa diede una gran pacca
sulla spalla a Dick.
<<Come osi toccarmi…guardie…conducetelo alla gogna! >>
<<Nooo…mi rimetto alla Loro clemenza maestade…>>
<<Tu li sai fare i rutti finti? RRRROOAARRRRR dai vieni che mentre pandoleggiamo ti insegno!…>> e
così dicendo i due si appartarono nella sala giochi del piroscafo.
….
<<Sai, io ti credo, sono sicura che quello che hai raccontato prima è vero... voglio venire con te, voglio
venirci anch'io……te lo ordino lurido schiavo pezzente!>>
La pricipessa soffriva evidentemente di personalità multipla, ma riassumendo si mise d’accordo con lo
scienziato per sperimentare insieme a lui il viaggio nella quarta dimensione.
Sul piroscafo Androdesia le feste duravano molto di più; infatti gli animatori assunti appositamente
per rallegrare la principessa avevano dilatato il tempo delle ore notturne e ristretto quelle diurne,
cosicché facendo sport di giorno la fatica durava meno e da mezzanotte all'alba si poteva tirare tardi
e poi andare a letto e svegliarsi comunque alle nove e mezza di mattina per un'abbondante colazione.
Menù del
della Colazione
~
Ossigeno puro
Polline di campanule
Gym shoes hodor de fromage
Loffe di Marianna
Acquaragia (da sniffare)
Questa la colazione respirata di quel mattino.
<<Sarà, meglio stare leggeri prima di partire.>> aveva detto Mantor Verticis la sera prima, ed era stato
preso in parola dai cuochi.
Durante la notte il piroscafo era giunto in orbita lunare e ora gli interessati all’esperimento si
apprestavano a sbarcare e a raggiungere la facoltà di Cessologia dell’Università degli Studi di Nuova
Cerignola.
___________
Ed eccoci di nuovo a voi, io sono Alessandrininino e sono qui con il pappagallo Raxso…
<<Raaa..>>
..per raccontarvi tutto sulla battaglia per la supremazia dell'universo, che non è la moglie del fratello
del babbo dell'universo, e neanche la sorella della mamma dell'universo, ma insomma, l'avete capito
anche voi no? Nooo??? E allora beccatevi ancora i Sense of Nonsense con una nuova canzone,
Katerpillars doesn’t cry!!
…2………Y…..R..
Vrrrr krrrr aaa KaterpillaRRR !!!!
Y :
3
… ….. …… …...
….il vostro inviato speciale non vi ha fatto perdere un attimo della battaglia per la supremazia del
cosmo che analogamente a prima non è la moglie della sorella del padre del cosmo, ma lasciamo
MegaShoppY
; la catena di supermarkert
perdere….. siamo qua nel parcheggio del
più scontata del mondo, nostro sponsor ufficiale per questo collegamento….
..sembra proprio che il supremo comando terrestre voglia liberasi dell’ ‘Io odio le puffbacche!!’ e del
suo equipaggio.
Hanno anteposto questo alle riparazioni all’astronave; l’Invincible Armada ora sembra uno scolapasta
usato…..
I soldati dell’ESS sono già scesi alla ricerca dei nostri quattro eroi: Jack Klardaastian, Rick Meldsteen,
Awieng e Ziing Ju…in culo al cetaceo amici, noi facciamo tutti il tifo per voi!!!
<Forrzaaa Raaagazzi, Raaaa!!>>
Non so se ci potete sentire, ma noi di Radio Asteroid e tutto il pubblico all’ascolto vi dedichiamo
questa canzone…Fuckin’ G, dei Seconfano ovviamente!!!!
_________
Eccoci qua. Nella camera da letto di Dick. Proprio come lui l'aveva lasciata l'altro ieri. Veramente per
riuscire ad entrare le Guardie Stellate di Io (che seguivano la principessa nei suoi spostamenti
all'estero) dovettero rompere i sigilli della polizia. Su ogni più piccolo oggetto della stanza era
attaccata una targhetta con un numero:
Reperto 1 - Cacciavite a stella del 12
Reperto 2 - Ciabatta destra modello Ippopotamo rosa peluche
...
Reperto 18 - Bottiglietta aperta e mezza bevuta di chinotto (bevanda illegale dal 2024)
...
Reperto 65 - Acaro mutato morto
...
Reperto 122 - Polpetta di sostanza non identificata mista a purè di patate e mousse di fragole.
...
Reperto 167 - Resistenza da 12 Ohm
...
Reperto 289 - Armadio (N.B. Non il famosissimo videogame!)
....
Reperto 309 - Foglietto con il seguente testo scritto a biro rossa:
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5LFNHUDDWWHUUDWRLQTXHOSLDQHWDPLVWHULRVR/DVXDDVWURQDYHHUDVWDWDFROSLWDLQXQRVFRQWURVSD]LDOHFRQPLULDGLGL
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FDORUH
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..
Reperto 579 - Astronavina di gomma che cambia colore sputandoci sopra
...
Reperto 903 - Bottone diametro 8mm madreperlato
...
Reperto 1266 - Pezzettino di filo mozzato 3,7 cm
...
Reperto 2344 - Audiodisco "Il meglio dei Lunapop" (la confezione era stranamente vuota).
...
Reperto 3689 - Grumo di stagno da saldature
...
Reperto 7984 - Tacco a spillo
...
Reperto 8994 - Parrucca biondo platino
...
Reperto 9521 - Scatola gigante del gioco di società 'tris'
...
Reperto 11377 - Kit di pulizia dentaria dei Puffi
...
Reperto 13547 - Sopracciglio
...
Reperto 21669 - Poster di Barbie
…
Reperto 23670 - Reggicalze in pizzo nero
…
Reperto 27599 - Pandogliera Sberleggiante
...
Reperto 32991 - Pezzo di pizza
...
Reperto 43871 - Pezzo di puzzle
...
Reperto 51766 - Pezzo di puzzola
…
Reperto 59421 - Ragnatela in parte demolita ,ma ancora abitata
...
Reperto 79372 - Acqua di Colonia
…
Reperto 186059 - Colonia di batteri
…
Rilevazioni effettuate dal sottovicecollaboratorealtenente Roger.
Parteciperanno all'esperimento Dick Meldsteen, Mantor Verticis e le Loro Maestade Estaurasia,
Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di Io, Baronesse di Phobos e Signore dei Corsari
spaziali delle Asteroidi e in qualità di osservatori: Mannox, (che premerà il pulsante per mandare i tre
'all'altro mondo'), Patty Erican, Pelosino e le guardie stellate.
_________
La principessa guardava l'orizzonte da un'altura che sovrastava una terra dai colori inesplicabili,
roventi erano le nubi cariche di pioggia. Aspettava.
Mantor Verticis si ritrovò in un deserto dalle sabbie candide, il sole era gelido e i raggi descrivevano
traiettorie elicoidali.
<<Begli effetti di realtà virtuale, non c'è che dire, ma si vede subito che questo paesaggio non è reale!!
Meldsteen, non ha il coraggio si farsi vedere, eh...su, venga fuori.. >>
Dick veniva risucchiato sempre più giù in uno stretto cunicolo dalle pareti lucide e viscide, verdi.
Avrebbe voluto urlare, ma non aveva la gola, e tantomeno il corpo.
Estaurasia riusciva a malapena a piangere, e nella valle le sue lacrime si riversavano come fiumi in
piena, ed era felice.
Mantor camminava lungo il bagnasciuga sul mare di strali e cominciava a capire che non era più vivo.
Dick si fermo e cominciò a pensare. Ma non doveva usare il cervello per farlo, e molti pensieri non
erano suoi.
Tutti e tre vedevano il grande cancello dorato che risplendeva al centro di essi stessi , ma non
sapevano come fare a raggiungerlo, e forse non volevano raggiungerlo. Era la porta del paradiso.
La principessa udiva cose di cui non ricordava il suono. Sentiva il loro sapore e fiutava la loro
presenza.
Mantor trasfigurava in un anelito di folata e tutto quello che riusciva a fare era fingersi umano:
<<..Dick Meldsteen, lo scherzo è durato abbastanza… …ho capito perché ha scelto la facoltà di
cessologia; così nessuno avrebbe notato che le sue invenzioni erano cagate!!…>>
Dick Meldsteen aveva vagato per anni attorno alla sua iride e il sole era accecato dal suo riverbero,
non aveva idea di essere un anima splendente. Dranker e Nick l'avevano già visto, ma non erano i
soli.
L'essere che rispondeva al nome di Haa prese coscienza di Mantor fin dal primo momento. Hab e Had
decisero di aspettare ancora. Hed Heb Hec ed Heg ricordavano i pensieri dei loro antecedenti ,ma
non riuscivano più a metterli insieme. Fra Haed, Haec, Heab, Heaa, Head, Heac, Haeb ed Haeg, solo
i primi tre decisero di cibarsi dell'aura lucente.
La principessa sentiva dietro di se diabolici orizzonti asimmetrici, vedeva il suo corpo disfarsi fra un
groviglio di aculei vegetali e le sue ali sanguinavano trafitte .
Dranker disse:<<Nick, dobbiamo salvarlo non sa di essere in balia di un demone.>>
<<Si, lei ha ragione amico. ma le nostre forze eteree sono troppo deboli rispetto alle loro.
MERDOLARITA’!!>>
Mantor stupito esclamò:<<Che belle, queste sfere cristalline.>> Haehd, Haehc, Heahb, Haedh,
Haech, Heabh, lo divorarono.
Dick tra le mille strade che si diramavano dalla sua mente scelse le due più giuste.
E tutto andò come sarebbe sempre dovuto andare.
- 11 -
Il litigio fra i due innamorati continuava…
…. la potatura delle siepi continuava, il viaggio 'on the road' a pedali continuava...
Awieng ad un tratto esclamò:
<<Sento puzza di cadaveri morti.....>>
<<Mocciosella vieni subito qua, a quest'ora dovresti essere già a letto!!>> ringhiò una vecchiaccia
sbucata da non si sa dove; teneva in mano un bastone col pomello a forma di testa di corvo e lo
roteava in aria strepitando.
<<La Signora Mc Grover!! Quella strega, scappiamo Jack o ci mette in castigo!!>>
<<Ma che sgrabolata è mai questa, siamo ad anni luce dalla Terra, come ha fatto a zaccaportarsi
qua??>>
Ma la signora Mc Grover si era già avventata su Jack cominciando a percuoterlo col suo bastone.
<<Ragazzaccio maleducato, ti insegno io a parlare come si deve!!>>
Non riuscivo proprio a farmi una simulazione mentale di come quella nonniforme governante fosse
qui. Pensai di metterla K.O. con facilità inaudita. All’opposto della mia ipotesi la decrepita si muoveva
con agilità e sembrava non risentire dei miei doppi calci volanti, voli dalle corde e prese per
addormentare. Era giunto il momento delle scorrettezze:la presi per i capelli ,ma questi mi rimasero in
mano.
<<L’avevo sempre sospettato.>> disse Awieng.
La presi per le orecchie ,ma queste mi rimasero in mano <<Questo invece no..>> Awieng disse.
Infatti sotto la pelle apparentemente umana si intravedevano strutture biotroniche.
<<Morirete per questo!!>> ringhiò la signora Mc Grover, e stracciandosi via la faccia lasciò scoperto il
suo vero volto: la signora Mc Grover era un robot spia dell'ESS.
Non ci restò che far frullare i nostri arti inferiori.
_________
Rick cominciava a provare gusto nel curare le siepi, potare le rose, innaffiare gli steli, piantare i bulbi,
e stava già cominciando a fare qualche strano esperimento, come ad esempio:
Le cipolle che facevano ridere;
Le rose di altri colori; (nessuno l'aveva avvertito che esistevano già)
Idem per le viole, ma qui si impegnò di più, infatti fece anche quelle che facevano sballare.
Poi spostò tutte le piante di limoni nel reparto ferramenta.
Disegnò vasi di terracotta a forma di pandogliera sberleggiante.
Mise la museruola alle Bocce di Leone e fece la pizza con le Margherite.
Costruì un campanile per le Campanule e diede il digestivo ai Rododendri.
Ma sul più bello, proprio mentre stava per impiantare una versione potenziata dei Bucaneve, i
Rompighiaccio, dei soldati in tuta mimetica si addentrarono nel suo territorio ,calpestarono tutti i
fiorellini e lo catturarono; erano i soldati dell'ESS, quei bruti!!
_________
Ziing arrivo a un semaforo rosso e diligentemente si fermò. Proprio in quel momento sopraggiungeva,
a bordo di una fuoriserie a batterie da 1,5volt, il bullo più temuto di tutto il reparto peluches:
NastyBear.
NastyBear era l'orsacchiotto più amato dai bambini sotto i cinque anni; aveva gli occhiali a specchio, il
giubbotto di pelle, i jeans sdruciti e gli stivali texani. Componeva discorsi in tutte le lingue combinando
frasi dal suo ricco vocabolario:
<<Hey, microbo...sì, sì sto parlando con te.....stai per caso cercando rogne? Non devi guardare la mia
'Ruote di fuoco', ...si rovina.>>
<<Ma io sono miope...>>
<<Sei nei guai amico... non lo sai che quando parla NastyBear gli altri ascoltano? Ma sei fortunato, ti
do la possibilità di regolare i conti da uomo: una gara regolare, quando scatta il verde rombiamo a
tutta velocità fino al molo. Se vinco io la tua auto è mia....se vinci tu...beh se vinci tu, prenota il posto
all'ospedale...>>
La coniglietta di peluche sul sedile laterale sorrideva maliziosamente.
Il verde si accese....
Le due auto scattarono alla folle velocità di qualche passo al minuto (nel paese dei giocattoli era
considerata una gran velocità); ma proprio quando Ziing con una pedalata eccezionale si stava per
portare in testa ecco le sirene della polizia. Due moto con a bordo cani poliziotto a molla sbucarono
da un incrocio e si misero all'inseguimento delle due auto; le raggiunsero e intimarono ai due al
volante:
<<Faccia a terra, mani dietro la nuca...avete il diritto di restare in silenzio, tutto quello che direte potrà
essere usato contro di voi. >>
A quel punto NastyBear se la face addosso come previsto. Infatti sopra ai jeans indossava un
pannolone e appeso alla catena che aveva al collo portava un ciuccio azzurro. Toccò a Ziing di
cambiarlo; fortunatamente la popo’ di NastyBear profumava di succo di lampone.
_________
Ed eccoci di nuovo a voi,
siamo ancora noi,
quelli di Radio Asteroid!!
Abbiamo intercettato una comunicazione supersegreta del comando ESS, e ora ve la proponiamo in
anteprima interplanetaria con in sottofondo l'ultimo successo dei Pattumella Bella, il solito gospel
napoletano....
<<..Generale Gaidan, anche stavolta la soffiata era esatta, abbiamo localizzato la loro nave, 'Io Odio
le PuffBacche!'..>>
<<Ammiraglio Jivons, non mi interessano i suoi gusti in campo culinario...>>
<<..ma generale, è così che si chiama... la navicella nemica...>>
<<..non mi interessa, voglio sapere se l'avete distrutta! E poi cos'è questa musica che si
sente...Jivons, lo sente anche lei questo.. Uèh Uèh ..Alleluja!>>
<<Certamente generale, l'abbiamo polverizzata, ma a bordo non c'era nessuno. Stiamo provvedendo
a setacciare il supermarket. E per quanto riguarda la musica dovrebbero essere i Pattumella Bella, un
coro Spiritual-partenopeo, devo avere un paio di loro dischi a casa, se vuole glieli presto..>>
________
La matassa stava cominciando a decontorcersi, mi ero fatto un’idea del perché dovunque andavamo
c’era sempre l’ESS a precederci: Awieng doveva essere una spia!
Possibile? Quella dolce fanciulla alleata ai nostri nemici? Non potevo crederci.
O forse le avevano nascosto addosso una radiospia…sì doveva essere così…dovevo trovare il modo
di perquisirla senza dare nell’occhio….
<<Brutto porco!! Tieni le mani a posto!>> e così dicendo la piccola maggiorata mi diede un
megaliticsberlone da farmi rivoltare i lineamenti. Evidentemente doveva aver creduto che la mia mano
sul culo fosse un mio istinto sessuale mal represso.
_________
Rick, braccato dalla milizia scelta ESS scappò a nascondersi nel labirinto arboreo, ma siccome aveva
potato tutte le siepi ad altezza gamba non fu difficile scovarlo. Ai soldati che lo minacciavano con fucili
ai neutroni (lui) rispose:
<<Benvenuti nello stand delle motofalciatrici TRICI, ora la potatura delle siepi non è più un problema
con questo nuovo modello di cesoia modellante. Basta disegnare sull'apposito display la forma della
siepe e questa in men che non si dica verrà potata a regola d'arte. >>
Dick programmo' la falciatrice appositamente per i soldati ESS così alcuni furono potati a forma di
Paguro Bernardo; non ci fu niente da fare però, i soldati erano troppi, e poi diciamolo, le falciatrici
TRICI sono proprio una merda!
Rick venne catturato ,ma riuscì a portare con se la sua ultima creazione: il Gelsomimo, una pianta che
parlava a gesti.
__________
Le truppe d'assalto dell'ESS stavano mettendo sottosopra il MegaShoppy, ma di Ziing Ju neanche
l'ombra. Questo era stato infatti scambiato per uno dei tanti personaggi che popolavano il mondo dei
giocattoli. Dopo la gran retata tutti erano stati radunati nella piazza baloccosa, ed interrogati uno per
uno.
Soldato ESS: <<Dove tenete nascosto Ziing Ju? Su avanti confessate!!>>
La Mucca Clotilde: <<Giovanotto, ma venga a prendere una tazza di latte nella mia stalla.>>
Soldato ESS: <<Non ho tempo da perdere, dimmelo tu, ammasso di rottami!>>
Roboto il Robot: << 0 0 1 0 0 1 0 0 1 1 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 01010 100000010111111100001
10101111011>>
Soldato ESS: <<...ah, è così,...facciamo i furbini..>>
I Pulcini Furbini: <<Ciiiuoii , Uccciuaaaa, FFiiiiccciouuuuaaaaaaaaa, Piiiii, ...>>
Soldato ESS: <<Zitti!! Sto cominciando a perdere la pazienza...tu grassone, con quel copricapo rosso
e pon-pon bianco, ti voglio sentire cantare!!>>
Babbo Natale: <<Jingle Bells, Jingle Bells, Jingle all the way.., ALL TOGHETHER NOW...
Jingle bells, jingle bells,
Jingle all the way!
Oh what fun it is to ride
In a one horse open sleigh!>>
Soldato ESS: <<ma se mancano più di tre mesi a Natale!>>
IL Gattologio: <<Sono le 8 e 45, miaaooo.>>
Il Ranologio: <<Sono le 8 e 43, craaaa.>>
Il Gufologio: <<Sono le 8 e 44, guuuuu.>>
Il Gallosveglia: <<Sveglia!! Sono le 8 e 42, kicchiricchi!!!>>
Soldato ESS: <<Ma io veramente faccio le tre e mezza. C'è qualcuno qui che è in grado di rispondere
alle mie domande?>>
Scolarino: <<Io! Rispondo a tutte le domande di Storia, Geografia, Matematica, Geometria, Scienze,
....>>
Soldato ESS: <<E io invece voglio che me lo dica tu!>>
NastyBear: << Ehi pivello, ma lo sai chi sono io?...NastyBear non risponde alle domande, le fa e
basta!! E non guardare la mia 'Ruote di Fuoco'....si rovina....>>
Soldato ESS: <<Qui stiamo cominciando a superare ogni limite.. tu che mi sembri un vecchio e saggio
troll, dimmi dove è Ziing Ju!!>>
Ziing Ju: <<PON ZIOOKIO ATOKI PON!!>>
Soldato ESS: <<E che lingua è mai questa??>>
Scolarino: <<Io lo so, rispondo anche a domande in Francese, Tedesco, Norvegese, Finlandese,
Nepalese...>>
Soldato ESS: <<Si, l'abbiamo capito che sei bravo, ora taci! Me lo dirà lui dove si è nascosto il
fuggitivo.>>
Ziing Ju:<<Come lo struzzo pugnante che nella sabbia la testa nasconde, anche il più malevolo dei
nemici, può essere talvolta mite come come un agnellino, alla stregua di un felino pronto al balzo , io
or ti confido:posso non dirti, quello che so...ma se tu vorrai udire le mie parole in una luce diversa,
udrai il canto rassicurante che esce dalle fauci di un lupo mannaro.... >>
Soldato ESS: <<Ehm, io direi di passare al prossimo, tu bella....>>
Beauty Doll: <<Oh, bel soldato, guarda il mio vestito da sera, si trasforma in un costume da bagno per
i piscina-party!!>>
Soldato ESS:<<Tu hai un'aria familiare...non ti rifiuterai di collaborare per caso?>>
Soldatino ESS:<<Io non so niente signore, sono solo un soldatino di piombo>>
Soldato ESS: <<..e tu, faccia blu, non sai niente?>>
Puffo Brontolone: <<Io odio le puffbacche!!>>
Soldato ESS: <<Ah, ti ho beccato, come facevi a sapere il nome della loro astronave?!>>
Puffo Brontolone: <<Io odio astronave!!>>
Soldato ESS:<< Su avanti confessa!!>>
Puffo Brontolone: <<Io odio confessa!!>>
Soldato ESS: <<Ah, basta, mi arrendo...>>
I cani poliziotto di pezza: <<Faccia a terra, mani dietro la nuca...lei ha il diritto di restare in silenzio,
tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei.>>
_________
Dispersi ancora nell’ipermegamarket ci dirigemmo dove tutti i cartelli indicavano...a visitare lo Stand
delle Leccornie di Natale dove fra salmone e caviale, champagne e torrone, capitone e cappone...c'è
proprio tutto per il cenone!
Avevo avvisaglia che i soldati ESS fossero dietro di noi ,così cercai un posto dove celarci alla loro
vista. Quando le milizie irruppero eravamo già al sicuro sotto la tavola imbandita con un'abbondante
scorta di cibo.
I miliziani non erano tuttavia così stupidi come pensavo; sotto la tavola fu il primo posto dove
guardarono. Tirando fichi secchi e distribuendo torronate a ponente ed oriente riuscimmo a lasciare
indenni la sala da pranzo.
<<Vieni da questa parte!!>> dissi ad Awieng, <<questo reparto lo conosco come le mie tasche>>, era
il reparto sanitari...
<<Non c'è altra via d'uscita, dobbiamo fuggire di qua>> di lì certo le milizie ESS non ci avrebbero
seguito; poteva sembrare disgustoso ,ma una volta adeguata la propria fisionomia corporea ed
abbassata del novantun percento la percezione sensoriale olfattiva, non era affatto male come modo
di viaggiare. Rapido ed economico! Costava una cagata!!
Al grido di: <<Pon Ziiokio Atoki Pon!!>> anche Awieng venne risucchiata dallo scarico del water.
Vagammo per qualche tempo fra le tubature del supermarket per far perdere le nostre tracce poi mi
venne in meninge un’idea strafrufrosa; ritornare sotto la tavola…lì ci avevano già guardato!! Sembrava
proprio una buona idea, infatti la sala degustazione era deserta, al centro della tavolata troneggiava
un gigantesco razzo di marzapane.
<<Vieni con me…>> dissi ad Awieng, ma lei decise di disubbidirmi, tanto per cambiare, e si diresse
proprio al centro della tavolata per ammirare da vicino il grande missile (qua pensate la battuta a
doppio senso che volete).
(Ma) di lì a poco sentimmo i passi minacciosi delle truppe da sbarco ESS che stavano entrando nel
salone. Come per magagia Awieng si dematerializzò alla mia vista. Aveva trovato una porticina nel
marzarazzo. La seguii.
Proprio in quel momento mi cadette qualcosa dalla tasca, era un dolcetto della fortuna di quelli serviti
col tè in casa Ju; il bigliettino all’interno diceva:
<<Premi il candito rosso ….sarà la tua salvezza.>> non avevo mai creduto a quelle stupide
superstizioni, ma quella volta tutto andò diversamente.
<<Pensa se premendo questo pulsante il razzo parte veramente...>> Disse quella picciuola dalle
meningi neonatali di Awieng. Era vero. Espellendo panna montata dai motori il dolce-missile si librò in
volo e sfondando il gran lucernario sul tetto del Megashoppy si addentrò nelle profondità dello
spazio....
- 12 -
Kphnes, Krezac, Olob,
Grethias, Faleb, kelos...
Maledizione, infinita agli umani..
..indegni di sfidarci ....
...vendetta sanguinosa li attende...
Krezac, Goloc, Freknes,
Kelos, kefer, Trefnek.....
Nell'occhio del ciclone di un uragano Gioviano il drago cremisi si leccava le ferite dopo la battaglia con
la flotta terrestre... l'ira dei demoni non era mai stata così forte ....
Goloc, Krezef, Heras,
..periranno nella pira infernale...
...sfrigoleranno le loro carni....
...intrise di sangue, ....
....e poi barbecue per tutti!!!
_________
<<Dick!!>>
<<Diiiccckkk!!>>
<<DIIIIIIICCCCCCKKKKKK!!!>>
<<Ma quello non sente, stiamo sprecando fiato...>>
<<Ci deve pur essere un modo di chiamarlo..>>
<<Sì, gli tiro questa bottiglia qua, prima però me la scolo....>>
<<..Dranker, lei non può…>>
<<..Cavolo, non si stacca!!>>
<<....è la legge del contrappasso, lei Dranker è condannato a bere per l'eternità, non può gettare via
quelle bottiglie.>>
<<..ma io volevo solo gettare i vuoti.. c'era dentro della grappa di libellula....prima... ma adesso si è già
riempita...oh, Vodka al Cappero!! Però mi sta congelando la mano...ah! >>
<<Sia gentile, non perda tempo in inutili degustazioni, abbiamo il dovere di salvare Dick, PORCA
L'OCACCIA SCAGAZZANTE!>>
Ma proprio in quel momento Dick distorse la sua anima e si librò a una distanza infinitesimale da loro.
<<..hai bevuto peeer casooo??….acqua intendo… cosa ti salta in mente di ritornare qui dopo quello
che ti abbiamo detto?...>>
<<Lo so Dranker, ma era in gioco la mia credibilità di scienziato!!>>
<<..e adesso è anche in gioco la tua anima, i demoni se la stanno disputando...>>
<<L'altro pazzo che era con te è stato annichilito da degli sferoloidi..>>
<<Da cosa??>>
<<Sono degli abitanti di questo strano mondo, si riproducono e poi si accoppiano ridiventando un solo
essere; sono ghiotti di anime...>>
<<C'era un'altra persona con me, l'avete vista? Le è successo qualcosa? Dobbiamo assolutamente
trovarla...>>
<<Si direbbe che tu tenga particolarmente ad essa, cugino...>>
<<...te lo dico io, è innamorato!!>>
<<Sono le principessa Estaurasia, Loro Maestade, Principesse di Tritone, Sovrane dei sette vulcani di
Io, Baronesse di Phobos e Signore dei Corsari spaziali delle Asteroidi, se le succedesse qualcosa non
me lo perdonerei mai.>>
<<Non preoccuparti cugino , andremo a cercarla, ma ora è meglio che spostiamo il nostro culo di qua,
guarda chi ti stava seguendo...>> Nick indicò un punto imprecisato su una brocca ornamentale
contenente fiori di cartapecora.
<<Mi stava seguendo un vaso da fiori??>>
<<No, osserva bene...>> nel micro affresco ,incastonato fra i due manici d'argento ,stavano turbinado
due demoni .
<<Presto saranno qui, ci hanno visto. Andiamo.>>
<<Dove mi state portando? E perché mi avete bendato?>>
<<Non preoccuparti, è solo una precauzione, un umano non è pronto per vedere queste cose.>>
<<Che cose?>>
<<Non potresti capire... >>
<<Eh, già, le capiamo a mala pena noi!>>
<<Parli per se stesso, Dranker, io queste cose le capisco benissimo..>>
<<..sì, sì, come no, e io sono astemio...>>
I tre si stavano dirigendo verso il Covo delle Anime, un luogo dove sarebbero stati al sicuro dai
demoni....forse.
<<Quando arriveremo cercheremo la tua donna chiedendolo a chi sa tutto di tutti: la
parrucchiera....volevo dire fattucchiera Setusiaara....Lei saprà senza dubbio darti una risposta.>>
Ma intanto i demoni che li seguivano tramavano contro di loro:
<<Gargonte, dobbiamo assolutamente impossessarci di quell'anima lucente...>>
<<Lo so, Mesfesto, ma siamo troppo lontani da casa, qui i nostri poteri scarseggiano.>>
<<Ho un'idea, li aggireremo passando per i ponti della follia.>>
<<Ma sei pazzo?!>>
<<Certo, se no perché li chiamerebbero ponti della follia?>>
<<E troppo rischioso anche per noi demoni, non vorrai mica cader giù di là??>>
<<E perché? Cosa potrebbe succederci di tanto brutto?>>
<<Non lo so, nessuno è mai tornato per raccontarlo.. però dicono che quello sia un passaggio per il
mondo terreno>>
<<Il mondo terreno...., non deve essere poi tanto male..>>
<<..coosaa, non vorrai mica nascere. Lo sai che là non abbiamo poteri.>>
<<Gargonte, il Drago Cremisi sta lottando per noi, per costruire un inferno in terra, fra poco le due
cose saranno una sola, nascere non sarà più così terribile.>>
<<E ma se poi rinasci acaro? Sai che divertimento! >>
<<Tu ti preoccupi troppo; non cadremo dai ponti della follia, sono ancora troppo giovane per
nascere...>>
Dranker e i due cugini erano arrivati alle porte del Covo delle anime. Il portale magico li lasciò
passare annusando la loro natura benefica. Fra le vie strette e iridescenti ,percorse da migliaia di
esseri eterei ,si dirigevano verso il luogo prestabilito. Passando da un pertugio microtitanico
entreranno nella casa della fattucchiera Setusiaara.
La schiera di spiriti in attesa di essere ricevuti era immane; non se ne vedeva la fine.
Loro però passarono subito, erano in lista con l’ingresso riduzione uomo! Il guardiano li condusse
attraverso i corridoi della casa fatata fino a raggiungere la dimora della fattucchiera. I tre entrarono
nella stanza di cristallo, Setusiaara era seduta a un tavolino a tre piedi e aveva davanti a se una palla
di vetro, un cappuccio che le copriva il volto e un lungo mantello ricoperto di stelline dorate.
<<Venite avanti..>> disse la maga.
Dick, si avvicino, e pose la sua domanda:
<<Emh, stiamo cercando una persona, .. una principessa...baronessa, >>
<<Taci straniero....so già quello che tu vuoi sapere...>> e così dicendo si scoprì il volto dal pesante
cappuccio.
<<Ma, sei tu Estaurasia...volevo dire...sono Loro...>>
<<Ma tu non ti chiami Setusiaara...>>
<<Ma non ti sei accorto che era l'anagramma del mio nome? Dovevo pur trovarmi un nome d'arte, no?
Ora ti racconto tutta la storia. Vagando per queste eteree terre giunsi in un villaggio di canidi totalitari
detti Cinazi. Ricevetti ospitalità in una cuccia uso foresteria… poi un giorno mi accorsi di avere dei
poteri sovrannaturali; riuscivo ad allacciarmi le scarpe da sola!!>>
<<E cosa c'è di strano?>>
<<Per i Cinazi questa è magia suprema!! Fui subito venerata e la mia fama crebbe a dismisura in tutta
la regione.
Poi vennero altri popoli a chiedere il mio aiuto:
Ai Firci Perci serviva un arbitro per giocare a calcio....
Gli Ngoem non hanno mai sentito nessuno con la erre moscia, sono convinti che possa scatenare
cataclismi;
per i Badussati ero da venerare perché sapevo dare le pinghelle, avrei potuto sterminarli...
poi alcuni spiriti di nobili decaduti riconobbero in me il modello da seguire...
...così mi feci un seguito di devoti fedeli che costruirono questa città. Io li proteggo dalle forze del
male.
Da allora tutti qui vivono in pace.
Dick è tutto merito tuo, ho trovato un posto dove sono apprezzata per quello che sono , non per i miei
titoli nobiliari. Ho conosciuto tantissimi amici e questo solo grazie a te! Finalmente mi sento viva.>>
<<Per la verità secondo i miei calcoli, avendo lasciato i nostri corpi da ben diciotto ore, trentadue
minuti e ventisei secondi, considerando il deterioramento cerebrale in stato di semivita un nostro
ritorno sulla terra è una possibilità assai remota. Quindi sei morta.>>
<<Non mi importa, qui sto benissimo. E poi sono la grande Setusiaara, fattucchiera del Covo della
Anime, Maga eccelsa della Sfera Celeste, Guardiana dei Ponti della Follia..superamica dei Cinazi...>>
<<Oh no, ci risiamo con i suoi titoli altisonanti...ma una cosa non riesco a capire...dal racconto che mi
hai fatto sembrerà che sono passati anni, invece saremmo qua da solo poche ore...>>
<<Ti sbagli..>> intervenne Nick
<<..e hai ragione !!>> aggiunse Dranker. <<Qui il tempo non ha significato!!>>
<<Ah ecco perché è tutto il capitolo che si continua ad usare il condizionale al posto del congiuntivo
l'imperfetto al posto del futuro anteriore e l'imperativo al posto del sulfamidico!>>
<<Ma certo...come ho fatto a non arrivarci prima? E' una mia teoria!!! Il tempo è solo un artificio
sensoriale umano! Quindi...potremo tornare sulla terra...dobbiamo solo raggiungere il giusto punto di
intersezione degli anelli eterei, dove i nostri corpi sono ancora integri...>>
<<Io non voglio tornare sulla terra...qui sono felice>>
<<Ma dobbiamo provarci, la scienza deve progredire!>>
<<L'unico modo per sapere con precisione la struttura degli anelli è chiederlo al Saggio dei Saggi, lui
possiede le arcaiche mappe della genesi universale...>>
<<..e dove si trova costui?>>
<< Purtroppo nessuno lo sa...>>
<<Ma un modo ci sarebbe.. hic...basta consultare le arcaiche mappe della genesi universale..hic!.>>
<<Sì Dranker....come mai non ci abbiamo pensato prima?>>
<<Da soli non ce la faremo mai a trovarlo...abbiamo bisogno di qualcuno che ci consigli... dell'aiuto di
una persona saggia e venerata...qualcuno che con la sua illuminazione ci guidi fuori da questa nebbia
valpadanica...>>
<<Che ne direste della grande Setusiaara, fattucchiera del Covo della Anime, Maga eccelsa della
Sfera Celeste, Guardiana dei Ponti della Follia…. superamica dei Cinazi…. >>
E così Estaurasia o Setusiaara che dir si voglia consultò la sua sfera magica, fece roteare il suo
mantello e sparì in una nube di vapori biancastri (che ricordavano molto le nebbie valpadaniche).
I quattro, usciti dalla botola segreta sotto il tavolino a tre piedi, si diressero fuori città:
<<Da quella parte!>> indicò la grande maga. Nessuno osò contraddirla.
_________
<<Gargonte, ma sei sicuro che facciamo prima di qua??>>
<<Taci e pedala!!>>
<<Almeno potevamo scegliere un mezzo più pratico di questa bibici!>>
<<Era l'unico mezzo biposto che potevamo permetterci Mesfesto, lo sai che i bilanci della setta del
Drago Cremisi sono in rosso..>>
<<Come sempre del resto...>>
<<Su, fai come me, canta, ti darà forza...Zazzarazaz, ..Zazzarazaz, ...Zazarazara zazara zaz!>>
<<Chiacchiachira
Chiacchiacchira,
Chaicchiacchira
Chiacchiacchiacchià.....Chiacchiachira
Chiacchiacchira,....................... Chaicchiacchira Chiacchiacchiacchià.>>
I due diavoli procedevano a passo d'uomo su quella salita infernale ..
<<Certo che sulla terra non sanno proprio cosa inventarsi per passare il tempo....>>
<<Hai ragione, Mesfesto, ma devi ammettere che funzionano queste canzoncine, io non sento più la
fatica, vedi la mia pedalata come è agile?>>
<<Lo credo, sto pedalando solo io, tu hai su un rapporto ridicolo!!>>
<<E tu come fai a saperlo, sei per caso un esperto cicloamatore??>>
<<Ebbene sì, stai montando un 12-44, svilupperà si e no 20 cm a pedalata!!>>
<<Ehi, voi ...ai lati della strada...dateci una spinta!>> alcune anime erano infatti comparse ai bordi
della strada e man mano che si saliva diventavano sempre più numerose....
<<Fate largo, ...grazie grazie....questi tifosi sono veramente calorosi, non trovi Gargonte?>>
<<Sì, ma non capisco perché continuano a tirarci delle secchiate d'acqua invece di darci una
spinta...>>
<<..è lo spirito ciclistico!...>>
I due diavoli continuavano a pedalare per raggiungere i ponti della follia mentre i quattro ex umani
vagavano per le sfere celesti seguendo l’intuito della grande maga Setusiaara.
Erano ormai giorni che trasmigravano in cerca del Saggio dei Saggi, e ormai le loro certezze si
stavano affievolendo...
<<Per me ci siamo persi>> disse Estaurasia.
<<Per me l'osteria più vicina è da quella parte>> disse Dranker
<<Per me si va di qua!>> disse Nick
<<Per me si va di là!>> disse Dick
<<Per me si va nella città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente…
>> era scritto sulla porta che si trovarono davanti; senza dubbio aveva ragione lei.
- 13 -
Il razzo di marzapane....
....era veramente una buona navetta, in tutti i sensi. Era sicuramente stato costruito da pasticceri
esperti ed era anche uno svracco più spazioso della nostra precedente astronave.
Ahh!, crema della bisnonna che sgorgava da ogni buchetto, canditoni meringati facenti le veci dei
pulsanti, poltroncine di gelatina alla frutta di gusti pluriassortiti, quadro comandi di torta millefoglie.... e
il bello era che tutto funzionava veramente!! Tutto tranne il distributore di alimenti, cosa avremmo
mangiato adesso?
Dopo un paio di giorni di navigazione avvistammo un piccolo asteroide peloso, non era altro che un
cespuglio spaziale di quelli che basta aggiungere acqua e diventano verdi.
Ma noi non avevamo acqua e quindi lo lasciammo lì com'era.
Poi sulla nostra rotta passò un cargo di robot rottamati, lo abbordammo...
<<Guarda, Jack quanta roba vecchia...questi rottami avranno almeno..sei...ma cosa dico, otto
anni,...sono delle antichità.....>>
Slattonammo per il cargo alla ricerca di qualcosa che potesse esserci utile, un tostapane...almeno un
tostapanda! E indovinate chi trovammo sparso qua e là in diversi pezzi? Il Vicario!! Il mio fido Vicario!
L'avevo dato per distrutto insieme alla 'Io odio le Puffbacche!' e in effetti era distrutto...
Cercammo di rimontarlo ,ma non funzionava più bene come prima. La sua faccia non era più
sorridente .-| ...e poi una volta non aveva il tubo di scappamento......
Passarono altre quarantottore e uno sciame di strangeletti ci passò davanti..... per fortuna non ci
videro...altrimenti non sarebbe successo niente.
Ci annoiavamo un quid e allora inventammo un gioco superdivertente per passare il tempo, (ora ve lo
spiego, ma vi avverto è alquanto complicato quindi fate bene attenzione) consisteva nel far saltare in
aria una moneta scegliendo preventivamente una delle due figure coniate sulle facce, riprenderla al
volo, girarla sul dorso della mano e scoprirla mostrandola all’avversario. La faccia uscita avrebbe
decretato il vincitore.
Le cose non stavano andando poi male, quella scontrosa di Awieng si era addolcita notevolmente
negli ultimi due giorni…forse perché era sempre seduta su una poltrona glassata. Passo’ una
settimana e finalmente trovammo un pianetino dove sbarcare per deintorpidirci un po' gli arti inferiori.
Era veramente piccolo, .............così.
Sulla superficie vivevano esseri inanimati. Awieng tentò una manovra di avvicinamento e il risultato fu
che ci andammo a spiaccicare sul pianeta..io finii incastonato nel quadro comandi:
<<Awieng....cosa hai fatto!? Mmm, però buono questo monitor..>>
<<Aiuto Jack, tirami fuori di qui...>> Awieng invece per il contraccolpo era finita dritta dritta nel reattore
a panna montata...
<<Non ti vedo, dove sei?...c'è troppa panna, non si vede niente....>>
<<Mangiala, mangiala....è l'unica possibilità....>>
Awieng si salvò, ma io rigurgitai panna per due interi cicli circadiani, decollando ogni volta con
un'accelerazione di 18.4 metri per secondo quadrato, Awieng mi dovette legare con un cavo di
liquirizia al pianetino per non perdermi nello spazio.....
Il risultato di questa mia propulsione fu che il piccolo corpo celeste estraniò un quanto dalla sua
orbita, passò a velocità di fuga nelle vicinanze di un gigantesco pianeta fatto di acqua zuccherata e
venne catapultato verso una nebulosa sconosciuta.
Cercammo di riparare il nostro razzo; tutto inutile, sarebbe servito un pasticcere esperto.
Poi, proprio quando ogni speranza sembrava ormai perduta e il nostro destino sarebbe stato quello di
vagare per sempre nello spazio, ecco la nostra salvezza...
.....un venditore ambulante di pizza al trancio.
<<Pizza! Pizzette! Panzerotti! ...>>
<<Vai! Si mangia! Ci dia solo due pezzi di pizza con: calamaro, cipolle, frittata, patate arrosto,
prosciutto di cammello, marasche..... e tu Awieng cosa ci vuoi su?..>>
<<Per me, cirripedi, fisalee, novocaina, piretro, piccata e granciporro...però senza mozzarella....>>
<<Non prendi la mia mozzarella?! Non sai cosa ti perdi ragazzina, questa è una mozzarella
speciale...la più elastica del mondo...i fili non si spezzano mai....>>
Sentendo quelle parole ebbi un'illuminazione..... Comprammo tutta la pizza che c'era e rattoppammo il
razzo di marzapane con i tranci uniti insieme dalla super mozzarella... (lo so, lo so... non è un gran
abbinamento, però...)
A quel punto il razzo completamente rivestito di mozzarella cominciò a gommeggiare...
sempre più in alto......sempre più fast, finché non lasciò il pianeta e si diresse away.
Poi rimbalzò contro un disco-orario volante. E quindi contro un cartellone pubblicitario alla deriva che
reclamizzava: LA TENSOLIERA ....in uscita a primavera. Prese un rinquarto strano e abbatté una
serie di cartelli collegati a luci intermittenti, poi calpestò un interruttore luminoso e tutt'intorno
apparvero dei funghetti con molle repulsive che ci sballottarono da una parte all'altra...
Stavamo per essere risucchiati in un buco nero…. quando un gigantesco congegno con palette
gommate ci spedì storti storti ad infilarci in una rampa che forzava il nostro raggio di curvatura sempre
più, finché si sentì un urlo:
<<CYCLONE!!!>>
E la nostra pallina...cioè navetta....riuscì a conquistare il Super Jackpot.
____________
Siamo sempre qui.......siamo ancora noi...
Quelli di Radio Asteroid!!
Oggi intervistiamo uno dei gruppi che più ci avete richiesto; non potevate proprio più aspettare, amici
radioascoltatori... ma vi avremmo accontentato comunque, anche se non ci minacciavate di venire in
radio a spremervi i brufoli addosso a noi....
eccoli dunque, finalmente ai nostri microfoni...gli Everyone Got a Little Pimple on the Ear!!!!
<<Pustole a tutti!!Brutti brufolosi...>>
<<Foruncolciao!!Spremetevi più che potete!!>>
Siete pronti all'interrogatorio?
come al solito le domande sono poste direttamente dai nostri ascoltatori....ecco la prima telefonata.....
<<Ciao mi chiamo Kaccola e telefono da Marte, io volevo sapere come mai il video di Push My Pimple
& eat What Squirt Out è stato censurato e quali erano le scene incriminate...>>
<<Cara Kaccola non comprendiamo neanche noi il perché di tutto ciò...>>
<<Hanno detto che quella faccia era oscena per essere mostrata in Tv.....ma non era una faccia!>>
grazie Kaccola, i tuoi genitori avevano proprio naso per i bei nomi... ma passiamo a un'altra
telefonata...
<<Sono Giovanni De Simpaticis, un bambino della Terra, vorrei sapere cosa ne pensate di quello che
sta succedendo nel mondo; sì voglio dire della lotta per il potere fra la terra e i demoni...>>
<<Grazie di averci fatto questa domanda....siamo sempre stati accusati dalla stampa specializzata di
essere un gruppo 'leggero' che non si occupa di temi sociali come la fame nel mondo, le guerre, o il
campionato di pallapelo....>>
<<Non è vero, abbiamo scritto una canzone che uscirà fra poco... si intitola World is a pimple & it
needs two fingers to be pushed..>>
<<L'interpretazione filosofica di questa canzone la lasciamo a voi, sappiate solo che l'abbiamo scritta
col brufolo in mano...>>
E ora in esclusiva ce la canteranno in diretta interplanetaria.. .....eccoli a voi, gli Everyone Got a Little
Pimple on the Ear!!
…2………Y…..R..…2………Y…..R..
When you ...... push your
Quando tu ti schiacci i
pimples on the mirror you
brufoli allo specchio allora
see all the rotten matter in vedi tutto il marcio che c'è
the world
nel mondo
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed
When craters Rises on
Quando ti crescono crateri in
your face You must Eject faccia non puoi fare a meno
them
che farli eruttare
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed!
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed!
Sometimes You’re
A volte Ti specchi nelle vetrine
mirrored on the Shop
E spricci i passanti (di puhs)
windows And you spirt
passers-by
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed!
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed!
World is a pimple & it needs two fingers to be pushed!
…2………Y…..R..…2………Y…..R..
__________
La nostra astronave Salatin-Pasticcino grazie al supercyclone aveva viaggiato più veloce della bolletta
della luce ed aveva raggiunto l'altro canto della galassia.....
<<Dove siamo capitati?>> mi chiese Awieng
<<Non ne ho idea...proviamo a chiedere..>>
<<Scusii....lei con un pappafico che esce dallo zaino...>>
Eravamo capitati nella regione dei navigatori solitari, questi temerari sfruttavano i venti solari per
viaggiare da pianeta a pianeta commerciando rare merci esotiche.
<<...saprebbe mica consigliarci una buona tavola calda??>>
<<Qui det gai louat 'e, quit cat rait 'o..>>
<<Grazie mille!!>>
<<Ma Awieng, tu hai compreso le parole che sono uscite dalla sua cavità orale?>>
<<No, per niente.>>
<<E allora perché frugolo hai espresso gratitudine verso di lui??>>
<<Mio nonno mi ha insegnato che bisogna sempre essere educati con gli estranei.>>
<<Quell'uomo è un saggio!>>
<<Perché non proviamo a seguirlo e vediamo dove ci porta?>>
Ci attaccammo con un filo di mozzarella all'albero maestro del viaggiatore solitario e spinti dal vento
stellare giungemmo nel porto spaziale di Golocco.
Attraccammo e ci incamminammo lungo il molo. Golocco era il più grande mercato della galassia,
viaggiatori giungevano da ogni dove per scambiare le loro rantumaglie. Un mercante dal corpo
esaedriforme chiese alle nostre scarpe quanto costavano quei due ammassi di materia commestibile
che stavano trasportando, ma non fece in tempo a finire la contrattazione perché venne acquistato
come soprammobile da un collezionista-scambista del pianeta Karracke. Poi uno Steccomoleco
cominciò a urlare nella sua lingua e allagò tutto il mercato di muco rosafilico che venne subito
acquistato per un paraperacchio a retrocarica da un rivenditore scorrevole. Fu un affare per tutti.
<<Dobbiamo trovare un pasticciere in grado di riparare la nostra astronave, altrimenti non potremo
mai raggiungere il pianeta misterioso e salvare l'universo....ma....mi stai ascoltando Awieng??>>
<<Guarda che amore questi anellini di perline che vende questo mercante! Me ne compri uno?>>
<<Ma Awieng! Dobbiamo salvare l'universo!>>
<<Si, ma se poi non ci riusciamo? E poi chissà quando mi ricapita di incontrare questo banchetto....dai
dai comprameli!>>
<<E con cosa li pago?>>
<<Con questo.>> disse in mercante indicando il mio attaccacaccole da polso.
<<Ma lei parla il terrestre?>> domandò Awieng
<<Certo, viaggiato ho tutti pianeti, fatti affari...comprato dipinto con donna che sorride sulla
Terra.....eccolo lì>>
<<La gioconda!! Ecco che fine aveva fatto...>>
<<Affare balordo, nessuno vuole comprare qui...>>
<<Glielo compro io, le do’ l'attaccacaccole, e ci aggiungo anche uno scopettino da Wc a forma di
scettro..>>
<<Non bastare...volere io anche due volte cento grammi cheratina>>
<<E dove li trovo duecento grammi di che…....Awieng! ma lo sai che hai proprio una pettinatura fuori
moda....non ti vergogni ad andare in giro così? Adesso va il capello corto...>>
<<No, lo so cosa vuoi fare, non te li do i miei capelli, non li ho mai tagliati in vita mia, è una tradizione
tibetana, solo il futuro sposo potrà tagliare i capelli alla sua amata.>>
<<Awieng.....mmh.....vrazzabonda , che accelerazione del battito cardiaco accompagnata da gola
secca e mani sudate.....ehm, sì imsomma come si dice in questi casi....mi vuoi sposare?>>
<<Cattivo! Cattivo! Mi prendi sempre in giro…non ti sopporto più, voglio tornare a casa!>>
<<No Awieng, non piangere.....io ti voglio sposare davvero...>> troppo tardi, era già fuggita. La cercai
per quattro albe e due tramonti, ma senza esito.
Me ne tornai sconfrollato alla bancarella di partenza.
Era lì che rimirava la bancarella con aria sognante.
<<Le comprai quello che voleva. Cedetti il mio attaccacaccole per un duo di quegli anelli pluriiridei.
<<e quadro...comprare no vuole??>>
<<No, non mi interessa più...>>
<<Ah, affare di merda, quadro schifoso, io regalare lei..>>
<<La thanko un migliaio, e intanto che c'è, saprebbe mica illustrarci dettagliatamente la via per una
pasticceria?>>
<<pasticceria?...pasticceria Randoliana, là ...avanti, destra..>>
Ci incamminammo felici, Awieng con i suoi anelli, io con la Gioconda sotto braccio, convinti di aver
trovato una soluzione ai nostri problemi.
Non sapevamo che nelle pasticcerie Randoliane i dolci vengono preparati con impasti di roccia
incandescente che sfiorano i 17800 gradi fahreneit e si raffreddano solo dopo qualche milione di anni,
li chiamano pianeti. Ci fecero visitare il loro antico forno, il più rinomato della galassia.
Così venimmo a scoprire che tutti i pianeti conosciuti non sono altro che dolci randoliani andati a
male....e noi non siamo altro che la muffa.
- 14 -
Amici radioamatori……
….. eccoci di nuovo qua!!!
<<RRRAAAA, RRAAAA!!>>
Sempre pronti a stupirvi con le nostre radiocronache...
Siamo noi, quelli di RADIO ASTEROID!!
<<RRRAAAAADIO AsteRRROOOOiD!!>>
Si sono perse le tracce dei nostri contendenti per la conquista del potere....ma non temete, abbiamo
ingaggiato il cantautore più repellente del sistema, colui che con le sue note Vi fa cambiare idea sul
vostro vicino che fa la doccia! Le sue doti medianiche ci aiuteranno a fare un po' di chiarezza su
quello che sta accadendo là fuori...sempre che abbiate il coraggio di ascoltare. Eccolo a voi,….
Johnathan Richards!!
…2. . . Y. ..R..
Il Saggio dei Saggi!!Da piccolo non era così!L'avvinazzato stringeva...e nelle braghe si faceva la
pipì.Cannoli e cialdoni,
dai mettili lì!
L'hai preso il mio quadro?
Dai dammelo qui!
Oh, anime morte!!
con le anime non!
Oh, povero vivo!
Tu vai in prigion....
Salite, salite....
E noi vi cerchiamo
Scendete, scendete...
semmai poi chiediamo.
…2. . . Y. ..R..
Grazie Richards, ora sì che abbiamo una visione chiara di tutta la storia!
__________
Nella terra dei morti quattro anime erranti stavano compiendo un viaggio che solo in pochi avrebbero
osato tentare...
erano diretti proprio al centro dell'inferno. Solo Lucifero in persona avrebbe potuto fornirgli
l'informazione di cui avevano bisogno.
Ecco come i nostri eroi erano giunti a questa terribile conclusione:
varcata la porta dell'inferno trovarono una bella sala d'aspetto con piante ornamentali e poltroncine in
vimini. Un povero dannato era seduto in un angolo con un giornale in mano, Favella Nera (il
settimanale scandalistico dell'anti-inferno). Rumori di trapano e urla inumane venivano dalla porta
chiusa dall'altro lato della stanza.
<<Mi scusi, ma dove siamo?>>
<<Non lo sapete? Siamo nella sala d'aspetto dell'inferno; é un po' come dal dentista...una gran strizza
prima di entrare, poi dentro è ancora peggio! Sedetevi e leggete, è il miglior modo di passare il tempo
qui.>>
Così i quattro viaggiatori si sedettero ad aspettare. L'attesa tuttavia non durò molto; Nick trovò un
articolo che parlava del Saggio dei Saggi. C'era anche una mappa con tutti i luoghi dove si presentava
in pubblico.
Ora non dovevano fare altro che seguire le istruzioni sul giornale. Cartina alla mano raggiunsero il
primo luogo di apparizione del Saggio: la regione dei Bei Bui Presagi; a quel punto tutti furono colti da
un presagio molto buio (e anche molto beo).
<<Ma Nick, sei sicuro che quel giornale sia attendibile?>>
<<Certo, certo, sono tutte notizie vere...leggi qua ad esempio:
CARONTE FA LA DIETA. Ultimamente un po' sovrappeso il noto traghettatore è entrato ieri in una
clinica specializzata; intervistato dal nostro inviato ha dichiarato:
"Eh, già, noi personaggi famosi dobbiamo stare attenti alla linea, ultimamente avevo messo su
qualche brandello…."
ORO o MERDA?
Inflazione galoppante nel regno di Re Mida.
Essendo diventato l'oro il materiale più abbondante nel paese ,il suo valore è sceso fino ad essere
inferiore a quello della merda. La moneta di scambio ufficiale del regno è diventata a quel punto la
merda. Immaginate un po’ l’odore proveniente dalle banche!
SPIRITO IMPRENDITORIALE
Un certo Lorenzo Paltini ha fondato un’industria produttrice di materassi utilizzando esclusivamente le
palline di lana che si formano nell’ombelico.
COMPLIMENTI AL PASTICCERE
Rinomati studiosi affermano: studiando la conformazione dei pianeti, ci siamo resi conto che la loro
struttura è simile a quella di alcuni pasticcini. La nostra ipotesi è che ci debba essere una razza aliena
che li abbia cucinati. Speriamo che adesso non se li vogliano mangiare!
<<Le altre potevano anche passare; ma l'ultima si vede proprio che è una cazzata!>> concordarono
tutti.
Le speranze dei quattro di trovare Il Saggio dei Saggi si stavano riducendo sempre più al lumicino,
quando in lontananza comparve un vecchio.
<<E' lui, il Saggio dei Saggi!! Andiamo!!>>
Il Saggio dei Saggi con la sua scopa di saggina saggiamente saggiava il terreno;
<<Assaggiate questi assaggini.>> esclamò appena vide i quattro visitatori, e così dicendo porse loro
un vassoietto con salatini e pizzette.
<<Insieme agli assaggini non ci potrebbe portare anche qualcosa da bere?>> intervenne Dranker.
<<Ma certo mi segua in cantina....>> e i due sparirono per tornare molte ore dopo ubriachi persi...
Quando il vecchio fu sobrio si venne a sapere che non era affatto il Saggio dei Saggi ,ma era stato
ingaggiato da Favella Nera come attrazione turistica. Così i quattro si rimisero in marcia, verso gli altri
luoghi indicati da Favella Nera. Questi erano nell’ordine:
-IL PICCO DEI PICCHI
C’era il pericolo di essere picchiati e perciò non ci andarono.
-LA FAMOSA SCATOLA DI FIAMMIFERI
Era troppo famosa, c’era una fila della madeca per entrare! Alla fine i quattro desistettero.
-IL BUCO DEL TARLO MARLO NELL’ARMADIO DI MIA NONNA
Marlo il tarlo era un personaggio poco raccomandabile, non ci si poteva proprio fidare di lui. Aveva
promesso che si sarebbe accontentato di un piccolo buchetto nell’anta, ma una volta scongiurata la
minaccia della naftalina banchettò tutt’inverno con il vestito da sera a pois di mia nonna. Era ovvio che
dargli credito sarebbe stato un azzardo troppo grosso.
-LA CITTA’ DELLE BANANE DRITTE
In quella città le mele erano cubiche e i cocomeri tretraedrici! Ma c’era qualcosa che non quadrava....
Cercarono il Saggio dei Saggi in altri mille e più posti, ma non ne cavarono un ragno dal buco (dal
buco cavarono solo Marlo il tarlo).
A quel punto l'unica alternativa fu ricorrere all’Estrema Via come era scritto su Favella
Nera,.....andare a chiedere all'unico essere che conosceva l'inferno come le sue tasche: Lucifero.
___________
Siamo sempre noi!
Che seguiamo i vostri eroi....
Siete sempre voi!
Che vi collegate con Radio Asteroid!
Io sono Alessandrininino e sono alla guida della nostra stazione mobile, alla console Raxso, il
pappagallo mutilato. Saluta Raxso...
<<Raaa!!>>
Siamo alle costole di una squadriglia di caccia terrestri, chissà dove si staranno dirigendo… E quale
musica meglio si adatta a seguire una squadriglia se non una quadriglia...su, ballate con noi...… Ragazzi stavolta mi sa che ci siamo avvicinati un po' troppo ....ci sparano!!
<<Scaaaaapppa raaa!!>>
Sì Rasxo, adesso faccio una virata delle mie...amici all'ascolto stavolta siamo veramente nella cacca,
abbiamo caccia terrestri e demoni che ci svolazzano intorno da tutte le parti... ma noi non ci perdiamo
d’animo, vero Raxso?<<Verrro raaaa!!>>Siamo troppo lenti Raxso, scarica la zavorra.
<<Quale ZavorrrRaaaa??>>
Mi dispiace Raxso ,ma dovrai dire addio a tutti i tuoi dischi rotti....
<<Nooo Raa!!!>>
La zavorra venne sganciata e miriadi di dischi volanti invasero lo spazio siderale, seguiti da in
pappagallo in tuta spaziale che con una sola ala cercava di librarsi al loro inseguimento. Il fato volle
che proprio lì fosse in corso la più grande battaglia spaziale della storia e così un proiettile vagante lo
centrò in pieno.
L’uccello parlante scomparve in una nube di piume...Nooo!! Raxsooo!!! Mascotte di mille
radiocronache!! Non andartene...
come faremo senza di te, come faranno in nostri ascoltatori a ritrovare il sorriso...
tu, con le tue battute inutili......Non morire Raaxsooo!!!
Eri solo tu che sapevi mettere su i dischi rotti che gracchiavano come te!!
Eri solo tu che sapevi rotearvi sopra mentre suonavano e poi vomitare sulla plancia del mixer.
Eri solo tu che scagazzavi giù dal tuo trespolo e nessuno puliva mai.... Che odore nauseabondo c'era
vicino a te!!.. ma ormai ci eravamo abituati..
Ci mancherai Raxso. Ci mancherà la tua benda sull'occhio, la tua ala mozzata , ci mancherà più di
quanto sia mancata a te!!
Come faremo senza le tue piume colorate...che si erano scolorite quando eri caduto dentro al bidone
dei rifiuti radioattivi.... ormai eri pallido e grigio, ma brillavi al buio!
Amici all'ascolto, tributiamo ad un grande eroe l'ultimo rauco saluto, come sapeva fare lui...
RAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
___________
Dopo aver viaggiato a lungo e aver consumato 4 paia di scarpe, 42 calzini, 8 camicie, 7 cappelli, 5
impermeabili, 12 canotte, 12 paia di mutande, 3 tanga e 2 giarrettiere...Nick, Rick, Dranker ed
Estaurasia arrivarono al centro dell'inferno.Il momento era drammatico, eccolo là, Lucifero, il male in
persona, colui che con uno sguardo poteva incenerirti, lui che si cibava di anime, che non sapeva
cosa volesse dire pietà, l'essere che incarnava ogni forma di meschinità e depravazione.Solo
presentarsi alla sua vista voleva dire rischiare la dannazione eterna...
<<Scusi, mi saprebbe indicare l'eremo del Saggio dei Saggi?>> chiese Nick.
<<Sì, guardi, lei prende questa strada, avanti duecento metri c'è un bivio, prende a destra; quando
arriva sulla provinciale giri a sinistra.
Poi in località 'Il poggetto' trova l'osteria, 'dalla Rina' , imbocchi la strada che fa angolo e sale verso
Cascina dei Quattro Polli; passata la Cascina sulla destra, non la prima , non la seconda, ma la terza
carraia; avanti un chilometro circa c'è un ponte, passato il ponte subito a destra ed è arrivato.>>
<<Grazie mille>><<Ma si figuri!>>
- 15 -
Dopo la retata al supermarket…
....Rick era stato rinchiuso nella prigione segreta sul satellite Nereide , un posto da dove era
impossibile ritornare; le celle erano buie e umide, non veniva neanche concessa l’ora d’aria. Si era
esclusi dal mondo civile; niente neurofono, neppure la radio; l’aceto balsamico e il culatello invece
erano ottimi.
Venne sbattuto in una cella dove c’era già un altro sventurato…..
<<Compare, da quanto tempo sei qui?>>
<<Non chiedermelo, non saprei risponderti, da questa prigione si esce solo dentro una bara..>>
<<Ah, e pensare che avevo appena comperato una pandogliera sberleggiante nuova!!>>
<<Non nominare la pandogliera....tu sei appena entrato qui, il suo ricordo è ancora forte in te, ma io è
da troppo tempo che non ne vedo una, tu non immagini neanche che inferno possa essere vivere
senza per così tanto tempo!>>
<<Ne avevo portata una con me nel viaggio, ma è andata distrutta insieme alla nave, 'Io odio le
PuffBacche!'>>
<<Ti rendi conto che credo di essermi anche dimenticato come si usa; lo Sberleggio Magno, una volta
ero un maestro, ora non me lo ricordo più....non me lo ricordo più!!>>
<<Non compiangerti almeno tu sei riuscito ad ottenerlo, io ho provato lo Sberleggio Magno per anni,
ma mi venivano solo dei semi-pettenaggi.>>
<<Io ho cominciato da piccolo, mi ricordo che mio padre mi regalò una pandogliera quando avevo 7
anni, era una normale pandogliera sestellata, non funzionava neanche benissimo, ma me ne
innamorai subito>>
<<Caspita, ma quanti anni hai? quando sono nato io quelle Sberleggianti esistevano già da un
pezzo!>>
<<Eh, lo so, gli anni passano ragazzo. Dopo la Pandogliera Sestellata venne quella Spirflussante, e
poi la Freggirante, la Bulliggirolosa e finalmente la Sberleggiante!! Inimitabile!>>
<<E ti ricordi quando provarono a mettere sul mercato la Spelloreggiante?>>
<<Sì, un fiasco clamoroso, con la Sberleggiante le pandogliere hanno raggiunto il Top, oltre è
impossibile andare!>>
<<Sono d’accordo con te amico.>>
<<Te la ricordi quella casa concorrente che mise in vendita l'imitazione della Pandogliera?>>
<<Sì, com'è che si chiamava....?>>
<<Tensoliera!>>
<<Sì, è vero..Tensoliera.>>
<<Era veramente una buffonata, e pensare che allora molti la acquistarono solo perché costava un
po' meno...>>
<<Bella fregata che presero!!>>
<<La Tensoliera, in uscita a primavera, diceva la pubblicità, non passò l'estate....Ah, quanti bei
ricordi!!>>
<<Ma secondo te, nella vita c'è qualcosa di meglio della Pandogliera?>>
<<Non dire eresie compare...una volta che l'hai provata non ne puoi più fare a meno, non posso
pensare che non ne vedrò più una finche sarò morto....>>
<<Non perdere le speranze, forse qualcuno verrà a salvarci, non è detta l'ultima parola, io ho degli
amici....>>
<<Anch'io credevo di averne, ero iscritto al club ‘Amici della Pandogliera’, aveva delle sedi in tutto il
mondo, si facevano scambi culturali, si scoprivano nuovi modi di usarla, si incontrava nuova gente, io
ad un convegno ho persino conosciuto un parente di quarto grado per via collaterale obliqua
dell'inventore della Pandogliera!!>>
<<Ne avevo sentito parlare...ma per entrare in quel club non occorreva superare prove durissime?>>
<<E come no...ma io ho tenuto duro e ce l'ho fatta! Il noviziato è durato quasi due anni, ma tu non
puoi neanche immaginare la gioia che ho provato quando mi hanno ammesso. Finalmente avevo
realizzato il sogno della mia vita, ma due giorni dopo...ah, due giorni dopo mi hanno arrestato per
ubriachezza molesta e consumo e detenzione di chinotto! Stavo ancora festeggiando, e tutto è finito
all'improvviso. Mi sono ritrovato qua e non sono più uscito.>>
<<Triste storia la tua.>>
<<Eh, sì, lo puoi ben dire...ho scritto diverse volte al presidente del Club per chiedere agli Amici Della
Pandogliera di fare qualcosa per me, ma non ho mai ricevuto risposta...mi hanno abbandonato...>>
<<Che ingrati!!>>
<<Lo so, ero l'ultimo arrivato, non ero ancora considerato nell'ambiente, ma molti già mi temevano..
alcuni provavano invidia per me, riuscivo ad usare la pandogliera molto meglio di maestri che
vantavano la loro bravura in tutto il mondo..>>
<<Una congiura quindi..>>
<<Ne sono quasi certo, mi hanno fatto ubriacare apposta, e poi sono spariti lasciandomi girovagare da
solo per la città, ..quella è gente della peggior specie; non dico che tutti all'interno del club sono
corrotti, solo una piccola parte probabilmente; ma questi riescono a manipolare gli altri membri a loro
piacimento; e chi si trova in contrasto con loro viene eliminato!!>>
<<E' veramente una sorpresa per me scoprire queste cose.. credevo che almeno il mondo della
pandogliera fosse immune a certi giochi di potere!!>>
<<L'ambiente genuino della pandogliera è in quelli che si sono fatti da soli, c'è tutto un sottobosco di
pandolaggiatori non ufficiali....sconosciuti ai più...loro sì che sarebbero gli unici membri degni del
club!>>
<<É meglio non pensarci...>>
<<Si, io è da tempo che mi sono rassegnato a non vedere più una pandogliera in questa vita...ma
sono sicuro che esiste il paradiso delle pandogliere...immagina un mondo dove tutti sberleggiano,
petteggiano, spirflussano, fleggirano, bulliggirano , swiffeggiano, piffano, frereccheggiano,
smartinfluccano e ...>>
<<...e sgroccollano, manteraffano, questerleffano, scifroneggiano, hisseggummano, ...>>
<<...portegilipirecchesseggiano, giurrinnabbano, e…. grussaytrimmefffierjottepelereggiano…….... e
........e ........
_______
Ziing invece non fu mai preso, continuò a vivere beato nel paese dei giocattoli, dove veniva
considerato un grande saggio rispettato da tutti, anche da NastyBear.
- 16 -
Ok, ci siamo!
Sono giunti con i mezzi più disparati da tutta la galassia,
hanno superato migliaia di pericoli, prove al limite dell'impossibile.
Ed ora sono qua, sul Pianeta Misterioso, pronti per lo scontro finale.
Io sono come al solito Alessandrinininino, non c'è più con me la nostra mascotte Raxso, anche lui
vittima di questa abominevole lotta per il potere.
Prima che tutto inizi voglio ringraziarvi: Voi! Fedeli ascoltatori di RADIO ASTEROID 204.5mhz, che
siete stati incollati alle vostre radioline per tutto questo tempo, che avete costruito antenne con
vecchie caffettiere, che avete alzato il volume fino a far diventare i vostri vicini di casa coinquilini, Voi,
che avete spedito così tante lettere da formare un pianeta di carta che ora orbita attorno a Marte, che
avete abbandonato il lavoro e bruciato le scuole per seguirci. Sì, Voi, anche Voi siete i protagonisti di
questa storia! e in qualunque modo vada finire sarete voi che ne subirete le conseguenze....
Si, perché dopo questa battaglia il mondo non sarà più lo stesso...
..vinceranno i demoni del drago rosso? o i servizi segreti terrestri? e riusciranno Jack Klardaastian e la
vincitrice del nostro concorso Awieng Ju ad arrivare in tempo per lo scontro finale sul loro razzo di
marzapane ormai ridotto alle briciole ?
...mi raccomando fate il tifo per la squadra giusta...e che le onde medie siano sempre con voi!
Tutto cominciò con una banale battaglia spaziale nei pressi del Pianeta Misterioso: Il Drago Cremisi e
L'Invincibile Armada tentavano di annientarsi a vicenda credendo di avere di fronte il loro unico
nemico.........ma non era così.
Infatti alla battaglia si aggiunsero:
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la Flotta Cetauriana, consistente in qualche migliaio di dischi volanti;
altri dischi volanti sconosciuti, forse erano quelli di Raxso;
gli abitanti del pianeta misterioso, che con i loro archibugi sparavano alle luci nel cielo;
il sindacato ferromotoristranvcontrolloridivivoloavela che con il loro corteo si trovavano
casualmente a passare di lì;
il clan mafioso di Don Peppì
il club 'Amici della Pandogliera'.
De Simpaticis, De Bellis e Bliblì nel GIRONE A....
e poi...
GIRONE B
• La Nazionale Cantanti
• La Nazionale Violoncellisti
• La Nazionale Panettieri
• La Rionale Salumieri
GIRONE C
• La Nazionale Disoccupati
• La Nazionale Dormiglioni
•
•
La squadra di Pallapelo di Chicago
La squadra di Pallapelo di Fossa di Roccabianca
GIRONE D
• La Nazionale Raccimolatori Centolire
• La Nazionale Giocatori a tappi
• La Nazionale Morti di Fame
• La Nazionale Ambarabacciccìcoccò
GIRONE E
• La Nazionale Collezionisti Francobolli Leccati
• La Nazionale Rigoristi
• La Nazionale Aspiranti Disoccupati
• La Nazionale Nazionali
GIRONE F
• Real Madrid
• Manchester United
• Scapoli
• Ammogliati
GIRONE G
• La squadra Gialla
• La squadra Rossa
• La squadra Blu
• Il righello (squalificato perché non era una squadra)
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<<Lo sapevo, siamo tornati al punto di partenza, questi sono i Ponti della Follia.>>
<<E tu ti ritieni una grande maga?? Il Saggio dei saggi era sempre stato qui e tu non lo sapevi!>>
<<E tu te le sai allacciare le scarpe da solo??>>
<<..ehm...veramente... no....la mamma mi comprava sempre quelle con lo strappo.>>
<<E allora venerami!! Come fanno i Cinazi!!>>
<<Piantaaaatela, picciooooncini, hic, o sono ubriaco o questo ponte traballa....>>
<<Lei ha ragione su entrambi i punti caro amico, ma si regga a me, non vorrà mica cadere giù,
CULANAZZA SBRACATA TROIONA!>>
E finalmente i quattro giunsero alla capanna del Saggio dei Saggi, entrarono ,ma il vegliardo non era
in casa, c'era solo un ragazzino intento a giocare con i lego.
<<Scusi, cerchiamo il Saggio dei Saggi>>
<<Sono io, cosa volete, non vedete che sono impegnato?>>
<<Ragazzo, non abbiamo tempo per gli scherzi, ci dica dov'è il venerato vecchio.>>
<<Vi dico che la persona che state cercando sono io.>>
<<E allooora io soooono sobrio, hic..>>
<<Ma.....Zio Pippo...tu sei lo Zio Pippo!!>>
<<Johnny?? Ma, cosa ci fai qui??>>
<<Zio Pippo?? Dranker, ma cos'è questa storia dello zio Pippo.>>
<<Beh, veramente Pippo è il mio vero nome...anzi per la precisione mi chiamo SuperPippo, sapete,
nella mia famiglia sono patiti dei cartoni di Walt Disney : vivevo felice con mamma Minnie e papà
Topolino, mio fratello Paperino, il nostro cane Pluto, nonna Papera e zio Paperone; hanno cominciato
a chiamarmi Dranker dopo le mie prime base. Lui è Johnny, il mozzo che ho conosciuto quando ero
imbarcato sulla Lady D.>>
<<Venite con me!>> disse Johnny, <<Ora vi spiegherò come tutto quello che sta succedendo in
questo mondo sia potuto capitare.
C'è un passaggio che unisce questa dimensione al mondo dei vivi, anzi i passaggi sono più di uno;
quello dal quale sono passato io era vicino al pianeta misterioso, il mio guscio di salvataggio vi si infilò
dentro e io mi ritrovai in questa strana terra.
Venite con me, da questa finestra si vede il baratro....provate a dare un'occhiata col cannocchiale>>
<<Ma non si vede niente!>>
<<Ah, dimenticavo, inserite 100 lire......la vedete? Quella è la battaglia che gli esseri viventi stanno
combattendo. Tutto per possedere qualcosa che non esiste...l'energia rilevata dai loro sensori è
qualcosa che non potranno mai usare. Anche i demoni sono degli ingenui, non si possono mischiare
definitivamente le sfere eteree con quelle terrene. In questo modo rischiano solo di distruggere
l'universo. Tuttavia ci sarà un breve periodo in cui le sfere astrali saranno congiunte; in quel momento
potremo intervenire nella battaglia. La sopravvivenza dell'universo dipenderà da noi.>>
______
Il Drago Cremisi aveva polverizzato tutti i caccia spaziali Terrestri, ma non aveva fatto i conti con i
Dischi Volanti, specialmente quelli di Raxso che gli si infilarono nel naso e lo fecero starnutire. Lo
starnuto incenerì mezzo corteo dei
ferromotoristtranvcontrolloridivivoloavela che inferociti si
scagliarono sulla Polizia nel frattempo intervenuta. La presenza degli agenti fece innervosire
oltremodo Don Peppì che per rappresaglia decise di rapire il portiere del Real Madrid. Questo permise
agli Ammogliati di vincere per 13 a 10 e di qualificarsi al turno successivo.
Con grande incazzamento degli scapoli, che invece vennero eliminati e se la presero con Giovanni De
Simpaticis. Il suo amico De Bellis scappò via subito e anche Bliblì. Intanto sull'Invincibile Armada la
situazione era sotto controllo:
<<Generale Gaidan, la nostra spia segreta ci segnala che Jack Klaardastian si sta avvicinando al
luogo della battaglia a bordo di un razzo con super cannoli.>>
<<Vorrà dire supercannoni...>>
<<Veramente sul comunicato era scritto cannoli...sarà stato un errore di stampa...>>
Intanto nel girone B contrariamanente ai pronostici la squadra di pallapelo di Fossa stava gettando
merda su quella di Chicago.... Gli Amici della Pandogliera si stavano riscaldando fruccolireggiando e
sbalrennadolando, quando vennero urtati da un cespuglio secco di quelli che basta aggiungere acqua
e diventano verdi; questa cosa li irritò a morte e se la presero anche loro col povero De Simpaticis.
<<Generale Gaidan...qui Jack Klaardastian ..passo...>>
Intanto la congiunzione delle sfere astrali stava giungendo al suo culmine.
<<Fra un po' il passaggio si aprirà, dobbiamo prepararci>> disse il grande Saggio.
Continuavano senza posa gli scontri:
Nazionale Aspiranti Disoccupati - Nazionale Collezionisti Francobolli Leccati 2-1
Squadra Gialla - Squadra Rossa 4-1
Nazionale Panettieri - Rionale Salumieri 2-3 (+IVA)
riposa: Nazionale Dormiglioni
<<Generale Gaidan...qui Jack Klardaastian, ci stiamo avvicinando al luogo della battaglia...fra poco
saremo a tiro dei vostri cannoni..>>
<<Jack, esci subito dal bagno, mi scappa la pipì!>>
Il passaggio per la quarta dimensione si aprì e un vortice astrale si abbatté sulla battaglia.
La Nazionale raccimolatori Centolire perse tutte le sue monetine e queste colpirono in testa arbitro,
guardalinee e quarto uomo; così le partite vennero sospese. Ma la lotta continuò; il Drago Cremisi si
trovava ormai a soccombere contro i sassi lanciati con le fionde dagli abitanti del pianeta Misterioso.
La Nazionale Disoccupati si trovò a fare quello che prediligeva ed ebbe il sopravvento sulle altre,
tranne su quella Aspiranti Disoccupati, che vedendo realizzato il sogno di una vita era ancora più
euforica. Ma tutto questo durò poco infatti due diavoli a cavallo di una bibici si intromisero nella
battaglia portando scompiglio:
<<Dove siamo, Mesfesto? Questo non mi sembra il Colle Mortirolo!>>
<<za za zara zzaz… …za za razazz az zaz zaraz azarazazazzarazzaz>>
Siccome erano arrivati altri contendenti nella lotta si doveva rifare tutto da capo; incominciando dalla
conta per chi doveva stare sotto. La conta scelta fu Astamblan, e questo fece incazzare quelli della
Nazionale Ambarabaccìcoccò che boicottarono lo scontro finale.
<<Generale Gaidan, qui Jack, mi sente?...faccia fuoco, ci distrugg...>> ma la porta del bagno cedette
di colpo colpendo Jack sulla testa. Questi si ritrovò allora con in mano una microtrasmittente
marchiata ESS, pronunciando parole che uscivano dalla sua bocca da sole. E per giunta Awieng si
era fatta la pipì addosso. (Pon Ziookio Atoki Pon!!)
Gaidan ordinò all'ammiraglio Jivons di distruggere il razzo di marzapane; il supercannone
dell'Invincibile Armada era pronto a fare fuoco.... ma proprio in quel momento vascelli pirata sudditi
delle Vostre Maestade Estaurasia attaccarono l'ammiraglia terrestre.
<<Sono i corsari di Io!!>>
<<Mi perdoni Vostra titolarità, ma si dice MIEI corsari, non corsari di io.. >>
Il razzo di marzapane venne rimorchiato in una zona apparentemente sicura..….
<<Jack, cos'è questa trasmittente con il marchio dell'ESS sopra??>>
<<Awieng , ho capito tutto, la spia che rivela sempre la nostra posizione ero io!! Quando lo facevo ero
come ipnotizzato, buttando giù la porta del bagno mi hai risvegliato!>>
<<Questo colpo di scena mi sa tanto di gran cazzata>> obiettò Awieng
....proprio lì però stava facendo riscaldamento la nazionale Morti di Fame, del razzo di marzapane non
rimase più neanche una briciola ,ma in compenso la nazionale Morti di Fame venne esclusa dal
torneo per mancanza di giocatori.
La Nazionale Violoncellisti intonò un crescendo andante con brio e la Nazionale Cantanti steccò.
R i g o r e !!
Quelli della Nazionale Rigoristi si scannarono a vicenda per batterlo.
La battaglia si svolgeva a cavallo dei due mondi, quello terreno e l'aldilà, in una zona senza tempo e
senza spazio. Awieng e Jack, con la Gioconda sotto braccio abbandonarono in tempo la navetta
prima di essere mangiati.
<<Restituiscimi subito quel quadro!>> urlo un barbone a bordo di uno strano trabiccolo di legno a
forma elicoidale che volava.
<<Ma quello si sta rivolgendo alla mia persona? Chi grabolo è?>>
<<Ma non l'hai riconosciuto Jack? E' Leonardo!!>>
<<Chi? La tartaruga Ninja?>>
Tappo su tappo la Nazionale Tappi stava stravincendo. E dall'aldiqua altri personaggi noti si
aggiunsero alla battaglia, come se non ci fosse già abbastanza casino....
<<Hey, ma voi che ci fate qui, Jacques, Patty , Pelosino!>>
<<E' stato Mannox, una carneficina!!>>
<<Sì con un temperamatite elettrico; ci ha tritati tutti e poi forse ci ha anche mangiati...>>
<Tarte la tartare! Comme on le tarterai, tertement !>>
<<Bravò , Jacques, bravò!!>>
La squadra verde aveva giocato il jolly e la squadra rossa stava soccombendo, quando intervenne il
Drago Cremisi che difese i suoi colori....
Il delfino blu passò di lì per caso e aiutato dalla medusa viola, che però non aveva fatto i conti con la
lattuga verde pisello e con l'asparago verde foresta, convinse la balena grigia ad appoggiare la
squadra gialla, anche se l'aquila dal becco dorato non era d’accordo. Intanto gli omini neri si erano
radunati per combattere i cavalli bianchi, che scappavano inseguiti dalle tartarughe bluverdemare, e
tutt'intorno carote arancioni, aranci carotoni, farfalle violette, viole farfallette, pantere rosa, rose
pantera...
…e I Sense of Nonsense cantavano:
<<
Black & White LapislaZzuli..`
 It’s a daltonic Y B traffic…`
>>
mentre la Nazionale Daltonici stentava a imporre il proprio gioco.
A seguito degli avvenimenti appena narrati il conflitto si estese a macchia d'olio e in pochi giorni tutto
l'universo conosciuto ne fu coinvolto.
Nel frattempo il passaggio dimensionale si era richiuso e l'energia misteriosa sparita misteriosamente.
Così la battaglia non ebbe mai fine.
Tutti gli altri vissero felici e contenti.
- 17 -
E così tutto finì nel migliore dei modi…
…mentre la terra e l'universo conosciuto venivano trasformati in un inferno, Jack e soci se ne stavano
beati a godersi i sollazzi della quarta dimensione.
Jack e Awieng si fidanzarono secondo l'antico rituale tibetano; 'lungo e meticoloso'; durava circa
cinquant'anni, ma tanto loro avevano tutta l'eternità davanti...
Estaurasia e Dick si sposarono e partirono per la luna di miele. Uscirono dalla loro cella di cera
appena in tempo per il matrimonio di Awieng e Jack.
Nick si sposò con Lady D. (la principessa, ...non l'astronave)
Pelosino si sposò con la squadra di pallapelo femminile di Chicago (non mi ricordo se ve l'ho detto ma
a pallapelo si gioca in mille contro mille).
Alessandrininino data la sua fama di Deejay venne subito assunto per animare le calde notti
dell'inferno...
Raxso diventò la mascotte ufficiare di Radio Inferno, e ritrovò la sua ala e il suo occhio.
Mannox venne assassinato.
Dranker si buttò dai ponti della Follia urlando:
<<Rinascerò saccaromiceto!!!>>
Rick non morì; durante una sommossa riuscì ad evadere dal carcere di Nereide e scappò su
un'astronave che naufragò su un pianeta apparentemente deserto...
...abitato invece da una stirpe di amazzoni che lo condussero davanti alla loro principessa:
<<Straniero, io sono Ficosia, sovrana delle amazzoni; avrai salva la vita solo se riuscirai a superare le
tre prove della cazzosità!..............>>
Al pranzo di nozze di Jack e Awieng c'erano propri tutti, o quasi...
..<<E Ziing?? quel vecchiaccio è duro a morire.>>
<<Aveva già centotrent'anni quando l'abbiamo conosciuto....>>
<<..e ne sono passati altri cinquanta....>>
<<...e tra l'altro si è mangiato tutto il reparto semi di zucca del MegaShoppy....>>
<<Come la tartaruga centenaria che percorre il viale del tramonto e non sa quando, anche la foglia
secca sul ramo è destinata a raggiungere la putrescenza, parimenti al grande albero segato in due dal
fulmine al tramonto..che transita sempre per il sentiero che lo porterà verso il sacro luogo del suo
riposo; or posso dunque dire che siete dei portasfiga!>>
<<Ziing!!! Sei morto, era ora!>>
<<Era ora un corno; stavo da Dio con un supermarket tutto per me, il reparto delle Leccornie di Natale
sarebbe bastato per altri vent'anni...ma poi mi è andato di traverso un anacardio.>>
<<Non preoccuparti, anche qua fanno da mangiare; leggi il menù...>>
Antipasti
Antipast
~
Pensieri di ignavi
Sensi di colpa di peccatori pentiti
Primi
~
Minestrina
Capelli d'angelo in brodo di giuggiole
Secondi
~
Mantor Verticis (fisico dal fisico ben cucinato)
Animelle di peccatori
Dessert
~
Ciliegine sotto Spiriti
Bevande
~
Acquazzone
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E’ invece lecito imparare questo libro a memoria e tramandarlo ai posteri.