E` IN ARRIVO IL DIGITALE TERRESTRE La televisione digitale

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E` IN ARRIVO IL DIGITALE TERRESTRE La televisione digitale
E’ IN ARRIVO IL DIGITALE TERRESTRE
La televisione digitale terrestre o DTT (dal termine inglese Digital Terrestrial Television) è la
televisione terrestre ma trasmessa in formato digitale (come avviene per il sistema satellitare).
Essa costituisce un'importante innovazione tecnologica e coinvolgerà in questo cambiamento
oltre 20 milioni di abitazioni entro il 2012. Molti sono i fattori che hanno determinato il
passaggio dal sistema analogico a quello digitale, ed i principali benefici sono dati dalla
possibilità di avere un maggior numero di canali, una migliore qualità sia di immagini che di
suono, e, principalmente, un minore inquinamento elettromagnetico. Ogni canale analogico
infatti può contenere fino a 10 canali digitali superando così il limite dell'attuale sistema
televisivo che non ne avrebbe permesso l'introduzione di nuovi.
Alla fine, dopo anni di tira e molla, si è scelto di abbandonare definitivamente il sistema
analogico e passare al digitale terrestre. Entro il 2012 infatti, tutta l’Europa riceverà le
trasmissioni televisive solamente con il sistema digitale. Tutta questa trasformazione non
coinvolge solamente l’Italia e l’Europa ma anche l’America: la provincia di New York sta
effettuando il passaggio in digitale ed il Brasile è coperto per circa il 60% del territorio.
Le motivazioni ufficiali di questo cambiamento, sono sintetizzate in una frase che il viceministro
alle comunicazioni Paolo Romani ha rilasciato durante una intervista televisiva: “Con il
passaggio alle nuove tecnologie si avrà un servizio pubblico più efficiente e puntuale”.
Il nuovo sistema permette infatti, anche l’interattività con gli utenti del servizio che non
saranno pertanto dei meri fruitori passivi.
Il vero banco di prova è previsto il 16 giugno quando a Roma e nel Lazio, come accaduto in
Trentino e Piemonte rispettivamente a Febbraio e Maggio, RAI DUE e RETE 4 migreranno
definitivamente sui canali in digitale, a seguire anche gli altri canali, senza essere più trasmesse
con il sistema analogico. Il tutto coinvolgerà circa cinque milioni di persone.
La prima regione a passare al sistema digitale è stata la Sardegna nel 2008. L’esperienza positiva
della Sardegna ha confermato i vantaggi dell’accesso al digitale terrestre per le emittenti, ma
soprattutto per gli utenti: tutti i cittadini sardi sono passati da un’offerta televisiva analogica
basata su 26 canali (10 nazionali e 16 locali) ad una nuova offerta digitale gratuita e accessibile
a tutti composta da ben 59 canali (29 nazionali e 30 locali).
Ma non è tutto oro ciò che luccica! La possibilità di utilizzare maggiori canali con una
definizione ed un suono migliore ha un costo elevato, e chi ne deve sostenere gli oneri siamo
noi consumatori e contribuenti che stiamo acquistando questo servizio a caro prezzo. Infatti:
- per rimanere al passo con i tempi bisognerà comperare un decoder digitale o un nuovo
televisore predisposto alla ricezione digitale. Il Governo ha sì previsto degli incentivi per
passare al nuovo sistema, ma solamente per le persone al di sopra dei 65 anni di età, con
un reddito lordo inferiore ai 10,000.00 euro l’anno e che siano in regola con i versamenti
del canone RAI;
- la RAI ha stanziato circa 700 milioni di euro, derivanti dalle somme ricevute dai versamenti
del canone, per adeguarsi alla nuova tecnologia;
- lo Stato ha versato somme, si parla di circa un miliardo di euro, per incentivare l’acquisto di
decoder e per le campagne pubblicitarie;
- ogni consumatore vedrà la propria bolletta elettrica incrementata di circa 20 – 25 euro in
quanto il decoder digitale non si spegne ma resta, quando inattivo, in stand by assorbendo
pertanto energia elettrica anche quando non si utilizza.
Le alternative a cui si può andare incontro sono diverse: se si possiede un abbonamento
satellitare, per il momento non si è costretti ad acquistare o istallare alcun decoder digitale
terreste, visto che il satellite già trasmette in digitale e con un maggior numero di canali ed
offerte; se invece, non si possiede quest’ultimo, si può valutare la possibilità di passare al
digitale terrestre o a quello satellitare: il primo risulta economicamente più conveniente
mentre il secondo, avendo più canali a disposizione ha un costo maggiore. In ultima ipotesi, si
può valutare la possibilità di passare, se in casa si possiede una connessione a fibra ottica o
adsl, alla tv via internet.
Denis Domenico Nesci
Presidente Nazionale U.Di.Con.