PROGETTO LEGALITA` Il Piano Locale Giovani
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PROGETTO LEGALITA` Il Piano Locale Giovani
PROGETTO LEGALITA' Il Piano Locale Giovani (PLG) è un progetto di politiche giovanili, finanziato dalla Provincia di Torino e dalla Regione Piemonte, che ne stabilisce per ciascuna annualità le linee di intervento. Per il 2014/2015 la finalità degli interventi è stata quella di diffondere i valori della legalità fra i giovani, mirando a creare uno spazio di riflessione per una condivisione degli stessi. Si è cercato di agire sulla conoscenza, sulla consapevolezza e sulla responsabilità individuale, creando occasioni di aggregazione e di partecipazione attiva. Il PLG di Chivasso, di cui il Comune di Chivasso è capofila, ha scelto in accordo con gli altri comuni aderenti, di declinarsi in due percorsi; entrambi hanno previsto una prima parte informativa/formativa e a seguire un'attività di progettazione partecipata che ha coinvolto i giovani nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sui tempi della legalità. Entrambi i percorsi sono stati realizzati dalla Coop. O.R.So. 1. PERCORSO LEGALITA' NEL QUOTIDIANO, rivolto ai Centri di aggregazione di Chivasso e di Rondissone. Si è cominciato dall'indagadare (attraverso un focus group) come i giovani percepiscano e vivano la legalità nel quotidiano e quali siano gli aspetti del tema della legalità che sentono più vicini. A partire dalla scelta del tema si sono realizzati dei momenti formativi/informativi sul tema scelto e a seguire, attraverso più incontri gestiti da animatori e con il supporto di un grafico, si è progettata e realizzata una campagna di sensibilizzazione, progettata dai giovani per i giovani. CENTRO GIOVANI DI CHIVASSO Il tema scelto dai giovani frequentanti il Centro Giovani di Chivasso, è stato il gioco d'azzardo. Dopo aver approfondito la conoscenza dell'argomento e delle sue conseguenze in termini di dipendenza (GAP), i giovani hanno deciso di realizzare un video, per sensibilizzare i propri coetanei sul tema del gioco d'azzardo. I ragazzi e le ragazze hanno ideato la storia, e partecipato come attori alle riprese. La realizzazione e il montaggio delle riprese è stata svolta da giovani professionisti del territorio CENTRO GIOVANI DI RONDISSONE Il tema scelto dai giovani frequentanti il Centro Giovani “L'isola che non c'è” di Rondissone, è stato quello della dipendenza dalle droghe. Anche in questo caso dapprima si è approfondito il tema della legalità nel quotidiano e del rispetto delle regole. In seguito i giovani hanno deciso di realizzare un fumetto, che raccontasse di come la droga possa trascinare in un incubo di solitudine e debolezza. I ragazzi e le ragazze hanno ideato la storia, che è stata poi realizzata dal fumettista Marcello Giaimo. Hanno partecipato: Gioele Accalai, Mirco Agostini, Andrea Caruso, Andrea Cecconello, Martin Costanzo, Giulia Cutrona, Andrea Daniele, Arianna Palermo, Alessio Quamori Tanzi, Brigitte Sundas, Moris Sundas, Samuel Sandri, Alice Vachino, Luca Maccario, Yuri Bragato. 2. PERCORSO DI INFORMAZIONE/PREVENZIONE SUL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO, rivolto agli studenti di Chivasso. Gli interventi si sono realizzati in alcune classi degli Istituti di Istruzione Superiore C. Ubertini, Europa Unita e di Casa di Carità Arti e Mestieri. La finalità è stata quella di approfondire il fenomeno del gioco d'azzardo patologico (GAP), ragionando insieme agli studenti sulla dimensione sociale del problema, sul fatto che nella realtà non si vince mai, veramente sul perchè possa diventare una malattia e a chi rivolgersi in caso di dipendenza. Dapprima si sono svolti incontri formativi nelle classi. A seguire, con gli studenti interessati si sono immaginati strumenti utili alla realizzazione di una campagna di informazione/ prevenzione sul GAP rivolta a coetanei. Ecco cosa hanno creato i giovani. ISTITUTO EUROPA UNITA Giocando sull'acronimo GAME OVER (Gioca Ancora Meno E Offriti Vita e Rispetto) hanno ideato una cartolina e un braccialetto in silicone. GAME OVER può avere diversi significati: il “game over” della vita di quelle persone che iniziano per caso a mettere una monetina in una macchinetta o a scommettere su un cavallo e alla fine non riescono più ad uscirne; oppure il “game over” del gioco che siamo riusciti a vincere, l'idea che dopo essere caduto nel tunnel ci si può rialzare. Quest'ultimo è proprio il messaggio che i ragazzi vogliono trasmettere, lo spiegano attraverso la cartolina e lo diffondono attraverso un braccialetto. Hanno partecipato: Gritella Carola, Oberto Sara, Mele Ilaria, Lovera Marta, Elyaqoti Imane, Maina Marco, Arpicco Simone. CASA DI CARITA' ARTI E MESTIERI Il messaggio che gli studenti lanciano ai loro coetanei è il seguente: “Hai voluto la macchinetta? E ora pedala!”. Con la collaborazione dell'azienda Elettro Tech che realizza, tra le altre cose, eco bike per la produzione di energia, i ragazzi hanno ideato una bici collegata ad una slot machine. Per farla funzionare bisogna pedalare, e quindi faticare, e in questo modo, secondo loro, il tempo e la voglia di giocare alle macchinette si riducono drasticamente! Hanno partecipato: Bziry Amine, Doddis Christopher, Meletti Fabrizio, De Marco Samuel, Restellino Lorenzo, Lonardo Federico, Bortolaso Andrea, Ottino Alessandro, Benbiga Omar, Carrieri Federico, Trabelsi Naim, Costanzo Gabriel, Reviglio Marco, Mikli Olson. ISTITUTO C. UBERTINI I ragazzi dell'Ubertini, che già dal primo anno scolastico studiano cucina e pasticceria, hanno deciso di usare le loro competenze per sensibilizzare i loro coetanei. Hanno prodotto dei biscotti contenenti ognuno una frase diversa sul gioco d'azzardo. L'idea è che questi biscotti rappresentino delle monete: monete che possono uscire come vincita da una slot machine, caso raro, creando dipendenza e falsi miti, oppure enormi quantità di monete che le persone inseriscono, buttando sogni e risorse, in questi giochi. All'interno di ogni biscotto c'è una frase inventata dagli studenti, il cui obiettivo è quello di informare e sensibilizzare i loro coetanei, affinché non cadano nella trappola del gioco d'azzardo. Ecco le frasi inventate dagli studenti: Se pensi che il gioco ti renda ricco, sei un illuso! 621.999.999 persone non ce la fanno, 1 si! (a vincere al superenalotto) Il gioco d’azzardo può distruggerti! Nessun cane può correre così veloce come i soldi che scommetti su di lui. Sii padrone di te stesso, non schiavo del gioco! Per vincere ad una slot machine devi inserire una moneta, quindi perché farlo sapendo già che la perderai Se giochi per non pensare ai tuoi problemi, per sentirti qualcun altro o per sentirti vivo, ATTENTO: il gioco ti sta già sfuggendo di mano. Il gioco d’azzardo è il miglior modo per ottenere nulla da qualcosa. Un cavallo non fa bancarotta perché non scommette mai su un uomo. Hanno partecipato: Mondì Claudio, Spanu Simone, Santini Lorenzo, Mencagli Veronica, Riscaldino Chiara, Palazzo Andrea, Sogno Luca, Balocco Martina, Riefolo Vincenzo, Arrobbio Alessandro, Mangiacasale Francesco, D'Onofrio Daniele, De Giuli Alessandro, Alessia Buffo. EVENTO FINALE: 8 MAGGIO 2015, PRESSO L'AULA MAGNA DELL'EUROPA UNITA Presentazione di tutti i percorsi e degli strumenti comunicativi ideati dai giovani. A seguire conferenza spettacolo “Fate il nostro gioco”, a cura dell'associazione Taxi1729. E a breve il video racconto del progetto!!!!!! Contatti: Marta Parnisari - 011-9115453 Ufficio Poliche Sociali Comune di Chivasso Progettazione e coordinamento: Lisa Lovesio, Coop. O.R.So Realizzato da Cristina Dottarelli e Roberta Ghidoni, Coop. O.R.So. Consulenza grafica: Maurizio De Conti, Coop. O.R.So. Si ringraziano: Fulvio Grasso e Elisa Inverso, animatori Coop. Animazione Valdocco. Matteo Cerutti Sola, Libera. Francesco Salvi, formatore. Prof.ssa Pautasso, Istituto C. Ubertini. Prof.ssa Marcarelli, Casa di Carità Arte e Mestieri. Prof.ssa Corrà, Istituto Europa Unita. L'Istituto Europa Unità per aver ospitato l'evento finale. Il Sert di Chivasso, per aver partecipato all'evento finale. L'istituto Giolitti di Torino e il Prof. Burgio, per aver ospitato e aiutato gli studenti dell'Ubertini nella produzione dei biscotti.