copertina maggio
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VIMAX MAGAZINE MAGGIO 88 loro per gli altri: LA RUBRICA DI P ET T H ERAP Y di Spartia Piccinno psicomotricista e pet therapist [email protected] BELLO E BUONO: È IL GOLDEN RETRIEVER IL GOLDEN retriever è un cane da riporto e cerca proveniente dalla Gran Bretagna e creato, secondo la tradizione, dagli incroci tra il flat-coated retriever e il tweed water spaniel. Questi incroci furono diretti da Lord Dudley, duca di Tweedmouth, che attorno al 1858 volle unire le qualità del retriever a quelle dello spaniel, ottenendo così un cane elegante, robusto e con elevate attitudini da cacciatore e riportatore. Oggi non vi è alcun dubbio che i primi allevamenti, nati all'inizio del '900 e dai quali derivano gli attuali golden retriever, siano stati avviati con dei riproduttori di Lord Tweedmouth. 2012 indole, giocosa e fedele, sa anche essere pigra, giusto quanto basta per vivere in un appartamento. TANTE SPLENDIDE QUALITÀ. Il golden è, con il labrador, la razza più conosciuta dei gruppo dei retriever. Gli addetti ai lavori dicono che sia il cane perfetto: è dolce, ama le persone, è affettuoso senza essere invadente, impara subito, è educabile facilmente, si adatta a qualsiasi ambiente... Insomma, racchiude tutte quelle qualità che si possono cercare in un cane, dalla bellezza al buon carattere. Le sue principali caratteristiche sono il fisico simmetrico, proporzionato, attivo, potente, con movimento sciolto e un pelo lungo e morbido. Il suo carattere è ben costruito, con espressione amichevole, ha una forte inclinazione all'ubbidienza, è attento e ben disposto all'attività, socievole, affettuoso, affidabile e con un’espressione estremamente mite. È importante comunque tenere presente che il golden è, come tutto il gruppo dei retrievers, un cane da caccia, vero ausiliare del fucile e gran riportatore dal "dente dolce" che predilige l'acqua alla campagna. Pertanto è fondamentale non snaturarne mai l’indole ma, al contrario, svilupparne gli aspetti positivi e utili al lavoro, specialmente quando lo si vuole educare a un percorso specifico come può essere quello della pet therapy. Il golden, infatti, ha bisogno di spazio, di muoversi, correre, giocare… In altre parole: di un’intensa attività motoria quotidiana. Sempre gli addetti ai lavori lo hanno soprannominato il “cane- UN PO’ DI STORIA. Se oggi siamo certi delle origini del golden retriever, si deve anche alla tenacia di Elma Stonex, del famoso Dorcas Kennel, che per 10 anni ha dedicato tempo ed energie alla ricerca delle origini della razza (prima si pensava che discendesse da cani da circo russi). Nel lontano 1913 il golden retriever ottenne un proprio Libro Origini nel Kennel Club inglese con il nome di Golden or Yellow Retriever per poi adottare, nel 1920, la denominazione attuale di golden retriever. Nello stesso anno si ebbe anche la prima stesura dello standard a opera del Golden Retriever Club. E fu sempre in quel periodo che comparvero i primi allevamenti specializzati, come per esempio Culham, Ingestre e Noramby, e solo dopo circa 50 anni, nel 1960, il golden retriever venne riconosciuto come nuova razza. Passato attraverso due guerre mondiali che minarono un’effettiva e precisa selezione dello standard, il golden retriever solo negli ultimi decenni è tornato a elevati traguardi qualitativi con la distinzione di linee da lavoro e linee di bellezza, anche se oggi, come per il labrador, il vero pericolo per lui è la sua sempre maggiore popolarità. cane”, perché racchiude in sé tutte quelle qualità che si possono volere da un cane: dolcezza, velocità nell'apprendere, affetto scevro da invadenza, capacità di adattamento a tutti i tipi di ambiente e a ogni genere di persona. Inoltre, è un cane abbastanza longevo: se trattato bene può superare i 15 anni d'età. UN TIPO DI SUCCESSO. Oggi il golden è un cane polivalente, viene usato con ottimi risultati per esempio dalle forze dell'ordine per la ricerca di esplosivi e stupefacenti, dalla protezione civile come unità da soccorso su macerie e su valanghe, come cane guida per i non vedenti e, soprattutto, come cane da compagnia, anzi: in questo campo sta riscuotendo molto successo anche se, in molti Paesi, gli viene ancora preferito il cugino labrador. In Europa, soprattutto in Italia, il numero di esemplari è in forte aumento. E il perché di questo successo si deve all'aspetto e al carattere: il corpo è abbastanza muscoloso, le orecchie mediamente lunghe, occhi grandi e molto espressivi, coda lunga e coperta di pelo frangiato, mantello dal tipico colore crema/dorato. Il peso ideale va dai 25-27 kg delle femmine ai 29-31,5 kg dei maschi. Sono cani di carattere dolce, socievoli con l'uomo e con gli altri cani, estremamente docili e addestrabili, molto voraci. Un altro motivo del loro successo è la loro propensione a considerare molto confortevole l'ambiente domestico: infatti la loro BUON PARTNER NELLA PET THERAPY. Per tutte queste caratteristiche il golden retriever viene spesso utilizzato per le attività e le terapie assistite (ovviamente con una adeguata educazione specifica): vista la sua spiccata intelligenza, e la capacità di apprendere molto velocemente un numero elevato di informazioni, vocaboli e azioni, è molto adatto al lavoro nel setting con ogni genere di utente (dai bambini agli adulti agli anziani). Rispetto al labrador, la sua indole derivante dal cane da caccia gli permette maggiore autonomia di pensiero e indipendenza, altra caratteristica importante da sfruttare durante un lavoro con la disabilità, in cui il cane, seppur gestito e controllato dall’operatore, ha possibilità di prendere l’iniziativa nei confronti del paziente proponendo egli stesso delle attività o tendendo a gestirle autonomamente, favorendo quindi nella persona disabile lo sviluppo di capacità cognitive, comunicative e comportamentali necessarie per l’interazione con questo tipo di cane.