Edili e Legno: ancora notte fonda per il Comparto Costruzioni

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Edili e Legno: ancora notte fonda per il Comparto Costruzioni
Edili e Legno: ancora notte fonda per il Comparto Costruzioni
30-04-2015 - Redazione Lapam
I dati sulla produzione nelle Costruzioni a febbraio 2015 evidenziano, al netto della stagionalità e
con la correzione per i giorni lavorativi, in Italia una discesa dell' 1,3% rispetto a gennaio; anche in
Europa si registra un segnale congiunturale negativo, con una flessione dell' 1,8% nell' Eurozona
e dell' 1,2% nell' Ue a 28. "Le condizioni delle Costruzioni rimangono difficili e decisamente
peggiori rispetto all' Europa se valutate su base annua - commenta Roberto Ferrari, presidente
Edili Lapam - negli ultimi 12 mesi (marzo 2014-febbraio 2015) la produzione del settore in Italia in
calo del 5,8% rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre in Europa si registra un aumento dell' 1,6% e
in Eurozona l'attività delle imprese del settore è stabile, con un incremento dello 0,4%". Nei dodici
mesi che terminano a febbraio 2015 in Italia la produzione è del 42,5% inferiore al picco pre crisi
della produzione, rilevato per i 12 mesi che vanno da settembre 2007 ad agosto 2008. "Anche per
quanto riguarda i segnali di recupero che provengono dal mercato del lavoro si rileva una
controtendenza nell' edilizia - continua Ferrari - al quarto trimestre 2014, infatti, l' occupazione
complessiva segna una crescita, al netto della stagionalità, di 131.600 unità; mentre si perdono
96.000 posti di lavoro nelle Costruzioni (-6,2%). Gli occupati al IV trimestre 2014 nelle Costruzioni
arrivano al minimo storico 1.454.000 unità, al di sotto del precedente picco negativo registrato nel I
trimestre 1997". A fine 2014 nelle Costruzioni operano 536.814 imprese artigiane, pari al 38,8%
dell' artigianato - con 835.963 addetti. Nell' ultimo anno le imprese del settore sono calate di
15.646 unità, -2,8%."I dati riguardanti il Comparto Costruzioni in Italia sono sempre più allarmanti.
Alla crisi del mercato interno si aggiungono le promesse non mantenute e l' inasprimento dell'
imposizione fiscale, diretta o indiretta, per le Pmi: adesso è ora di dire basta!". E' una protesta
vibrante quella che lancia Monica Telleri, presidente Serramenti-legno e arredi di Lapam. "La
legge di stabilità 2015 nel definire i criteri di calcolo delle rendite catastali degli immobili a
destinazione produttiva, ha confermato tra i beni oggetto di calcolo anche impianti e macchinari
'imbullonati' che stanno suscitando una accesa discussione perché rischiano di far schizzare le
rendite e di conseguenza anche la tassazione. E' necessario su questo un intervento urgente del
Governo, affinché vi sia una interpretazione univoca dei criteri di applicazione, altrimenti si rischia
il caos e una imposizione insostenibile per le piccole imprese. Pagare Imu e Tasi su macchinari sottolinea Monica Telleri - aggiunge al danno la beffa. Ciò che ci ha restituito lo sconto sull' Irap
rischia di essere vanificato da questa norma. A questo dobbiamo poi aggiungere il tema del
credito, che per il comparto costruzioni è ancora più drammatico rispetto alla già difficile situazione
dellìintero mondo delle Pmi".