Istituzioni politiche palestinesi: ANP e OLP.

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Istituzioni politiche palestinesi: ANP e OLP.
Istituzioni politiche palestinesi:
ANP e OLP.
11 gennaio 2005
Autore: Dominique Thomas
Coordinamento: Andrea Bertolini, Ermete Mariani
Sommario
Introduzione................................................................................................................................. 3
Autorità Nazionale Palestinese (ANP)................................................................................. 4
Strutture organizzative....................................................................................................... 6
Presidenza dell'ANP ...................................................................................................... 6
Consiglio dei Ministri .................................................................................................... 6
Membri del VII governo (novembre 2003)........................................................... 6
Cariche del CLP......................................................................................................... 7
Membri del CLP (88 membri) ................................................................................. 8
Seggi per partiti...................................................................................................... 8
Seggi per aree geografiche ................................................................................... 8
Le comissioni del CLP............................................................................................ 12
Organizzazione Liberazione Palestina (OLP)................................................................... 13
Strutture organizzative..................................................................................................... 14
Consiglio Nazionale Palestinese (CNP) ........................................................................ 14
Consiglio Centrale (CC) .............................................................................................. 15
Comitato Esecutivo (CE) ........................................................................................... 15
Dipartimenti.................................................................................................................. 15
Principali Partiti politici palestinesi ................................................................................ 16
Movimento di Liberazione della Palestina ............................................................... 16
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
(FPLP)........................... 17
Fronte democratico per la Liberazione della Palestina (FDLP)............................ 18
Fronte della Liberazione Araba (FLA) ..................................................................... 18
Fronte della Liberazione Palestinese (FLP) ............................................................. 19
Partito Popolare Palestinese (PPP)............................................................................ 19
Fronte per la Lotta Popolare Palestinese (FLPP).................................................... 20
Unione Democratica Palestinese (FIDA)................................................................. 20
Introduzione
In questa parte mi servirebbe una mezza pagina dove descrivi i rapporti fra la
ANP e l’OLP…..
Autorità Nazionale Palestinese
(ANP)
Al-Sulta al-Wataniya al-Filastiniya
L'ANP trae la sua legittimità da diversi accordi internazionali firmati fra l'OLP
ed il governo israeliano. In un primo tempo, una prima dichiarazione di principi è stata
firmata dall'OLP ed Israele a Washington nel settembre 1993, seguita da negoziazioni
segrete ad Oslo fra membri delegati dell'OLP e da rappresentanti del governo laburista
di Itzhak Rabin. Questo primo accordo, detto di Oslo, prevede un trasferimento di
competenze dal governo militare israeliano (sin dal 1967, i territori palestinesi erano
sottoposti a leggi militari eccezionali) e della sua amministrazione civile ai palestinesi
incaricati. La struttura politica autonoma instaurata nei territori dovrà quindi essere
un'emanazione dell'OLP, la sola organizzazione legittimata a rappresentare il popolo
palestinese.
In una seconda fase, le modalità per arrivare all'autonomia sono state rettificate
al Cairo il 4 maggio 1994. Un consiglio ad interim è stato formato dal Comitato
Esecutivo dell'OLP, di conseguenza è stata stabilita una zona autonoma nella città di
Jerico e nella striscia di Gaza.
Infine, in un terzo momento, gli accordi di Oslo II, rettificati a Taba (Egitto) il
28 settembre 1995, stabiliscono con precisione le strutture di esercizio del potere nella
nuova Autorità Nazionale Palestinese (ANP): il Consiglio Legistativo Palestinese (CLP)
ed il Presidente dell'ANP sono eletti direttemente dal popolo palestinese residente in
Cisgiordania, Gerusalemme e striscia di Gaza per una mandato di 5 anni; in caso di
vuoto di potere il presidente del CLP aussume la presidenza dell'ANP per un periodo
non superiore ai 60 giorni. Le prime elzioni generali dell'ANP si sono tenute a gennaio
1996. Precedentemente, nel dicembre 1995, l'esercito israeliano si ritirò dalle città della
Cisgiordania, ad eccezione di Hebron che sarà parzialmente affidata alla ANP soltanto
nel 1996.
Il presidente dell'OLP Yasser Arafat arrivò a Gaza il 12 luglio 1994. Dopo i
primi 18 mesi durante i quali l'ANP si stava progressivamente organizzando nei territori
autonomi, si svolsero le prime elezioni a gennaio 1996, che portarono Yasser Arafat alla
presidenza della ANP. Il primo governo ottiene, conformemente alla legge
fondamentale, il voto del CLP nel maggio 1996. Nell'agosto 1998 si attuò il primo
rimpasto di governo, sin da allora si sono succeduti 5 altri governi.
Strutture organizzative
Presidenza dell'ANP
− Presidente: Yasser Arafat ( maggio 1996 – novembre 2004)
Rouhi Fattouh (novembre 2004 – gennaio 2005)
− Direttore: Ramzi Khoury
− Segretario del Gabinetto: Ahmad Abd Al-Rahman
− Consigliere: Nabil Abu Rdeineh
Consiglio dei Ministri
Il posto del Primo Ministro è stato instaurato in maggio 2003, in precedenza era
il presidente dell'ANP che ricopriva la carica di capo del governo.
− I governo: maggio 1996 – agosto 1998
− II governo: agosto 1998 – giugno 2002
− III governo: giugno 2002 – ottobre 2002
− IV governo: ottobre 2002 – aprile 2003
− V governo: Abu Mazen, aprile 2003 – ottobre 2003
− VI governo: Ahmad Qoray, ottobre 2003 – novembre 2003
− VII governo: Ahmad Qoray, novembre 2003 – gennaio 2005
Membri del VII governo (novembre 2003)
− Primo ministro Ahmad Qoray (con delega al Ministero affari religiosi ed
informazione)
− Segretario di gabinetto: Hassan Abu Labdeh
− Ministro affari esteri: Nabil Shaath
− Ministro delle finanze: Salam Fayyad
− Ministro dell'istruzione: Naim Abu al-Hummus
− Ministro degli affari locali: Jamal al-Shubaki
− Ministro dei negoziati: Saeb Arekat
− Ministro degli interni: Hakam Balawi
− Ministro dell'economia nazionale: Maher al-Masri
− Ministro della giustizia: Nahed al-Rayyes
− Ministro della sanità: Jawad al-Tibi
− Ministro dei lavori pubblici e degli alloggi: Abd al-Rahman Hamad
− Ministro affari sociali: Intissar al-Wazir
− Ministro telecomunicazioni e tecnologia: Azzam al-Ahmad
− Ministro dei prigionieri: Hisham Abd al-Razeq
− Ministro della cultura: Yehya Yakhlef
− Ministro della pianificazione: Nabil Qassis
− Ministro del turismo ed archeologia: Mitri Abu Eitah
− Ministro dei trasporti: Hikmat Zaid
− Ministro del lavoro: Ghassan al-Khatib
− Ministro degli affari civili: Jamil al-Tarifi
− Ministro degli affari femminili: Zuhayra Kamal
− Ministro dell'agricoltura: Ibrahim Abu al-Naja
− Ministro dello Stato: Qaddoura Fares
− Ministre di Stato: Sulayman Abu Snineh
Cariche del CLP
− Presidente: Rouhi Fattouh
− Primo vice primo ministro: Hassan Abd al-Fattah Khraysha
− Secondo vice primo ministro: Ghazzi Hanania
− Segretario: Ahmad Abd al-Fattah Nasir
Membri del CLP (88 membri)
Seggi per partiti
− Fatah: 68 seggi (47 candidati ufficiali e 21 indipendenti affiliati).
− Fida: 1 seggio.
− Indipendenti: 19 seggi.
Seggi per aree geografiche
Betlemme (4)
− Asaad Abd al-Qadir (Salah al-Taamari) – indipendente affiliato a Fatah
− Dawud al-Zir - indipendente
− Bishara Saliba Dawud - indipendente
− Mitri Abu Eitah - indipendente
Dayr al-Balah (5)
− Furayh Abu Midayn - Fatah
− Said al-Karunz - Fatah
− Mitri Abu EitaJamileh Saydam - Fatah
− Ibrahim al-Habash – indipendente
− Jalal al-Musaddar – indipendente
Gaza City (12)
− Haydar Abd al-Shafi – Coalizione Nazionale Democratica (dimessosi dal
CLP marzo 1998)
− Fakhri Shaqura – Fatah
− Nahid al-Rayyis – Fatah
− Intisar al-Wazir – Fatah
− Riyad al-Zaanun – Fatah
− Ziyad Abu Amr – indipendente
− Wajih Khalil Yaghi - indipendente (islamista, morto nell'aprile 2002)
− Musa al-Zaabut
− Marwan Kanafani
− Yusuf al-Shanti
− Rawya al-Shawwa - indipendente
− Faraj al-Sarraf
Hebron (10)
− Sharif Mashaal (alias Abbas Zaki) – Fatah
− Musa Abu Sabha – Fatah
− Jamal al-Shubaki – Fatah
− Nabil Amr – Fatah
− Muhammad al-Hurani – Fatah
− Rafiq al-Natsha – Fatah
− Zahran Abu Qbaytah – indipendente
− Ali Abu al-Raysh – indipendente
− Sulayman Abu Snayneh – Fatah
− Ali Ibrahim al-Qawasmi – Fatah
Jabalya (7)
− Yusuf Abu Safiyya – Fatah
− Fuad Eid – Fatah
− Hisham Ali Abd al-Raziq – Fatah
− 'Abd al-Rahman Hamad – Fatah
− Kamal al-Sharafi – indipendente
− Karam Zarandah
− Imad al-Faluji – Fatah (ex membro di Hamas)
Jénin (6)
− Burhan Jarrar – Fatah
− Jamal al-Hindi – Fatah
− Azzam al-Ahmad – Fatah
− Hikmat Hashim Zayd – indipendente
− Ahmad Irshayd – Fatah
− Fakhri al-Turkman – indipendente
Jéricho (1)
− Sa'ib 'Urayqat – Fatah
Jérusalem (7)
− Ahmad Qoray' – Fatah
− Hanan Ashrawi – indipendente
− Ahmad al-Batsh – indipendente
− Ziyad Abu Zayyad – indipendente
− Hatim Abd al-Qadir Eid – Fatah
− Ahmad al-Zughayar – indipendente affiliato a Fatah
− Imil Jarjoui – Fatah
Khan Younis (8)
− Nabil Shaath – Fatah
− Jawad al-Tibi – Fatah
− Raafat al-Najjar
− Ibrahim Abu Najjah – Fatah
− Ahmad al-Shaybi – Fatah
− Hasan Asfur – indipendente
− Ahmad Abd al-Fattah Nasir – Fatah
− Abd al-Karim Musalam Abu Salah – indipendente
Naplouse (8)
− Fayiz Zaydan – Fatah
− Muaway al-Masri – indipendente
− Ghassan al-Shakaa – Fatah
− Mahir al-Masri – Fatah
− Husam Khadr – indipendente affiliato a Fatah
− Dalal Salameh – Fatah
− Kamil al-Afghani – indipendente
− Salum Ishaq al-Samiri – indipendente
Qalqilya (2)
− Mahmud Daas – Fatah
− Othman Husayn Ghashash – indipendente
Rafah (5)
− 'Abd-Rabbu Abu Un – Fatah
− Muhammad Hijazi – Fatah
− Rawhi Fattuh – Fatah
− Abd al-Aziz Shahin – Fatah
− Sulayman al-Rumi – indipendente
Ramallah / al-Bira (7)
− Abd al-Jawad Salih – indipendente
− Abd al-Qadir Faris Hamad – indipendente
− Abd al-Fattah Humayl – indipendente
− Jamil al-Tarifi – indipendente
− Azmi al-Shuaybi – Fida
− Marwan al-Barghuthi – Fatah
− Ghazi Hanania – Fatah
Salfit (1)
− Ahmad al-Dayk – Fatah
Tubas (1)
− Hashim Sulayman al-Salih Daraghmeh – indipendente
Tulkarem (4)
− Tayyib Abd al-Rahim – Fatah
− Mufid Yusuf Abd-Rabbu – indipendente
− Hakam Bal'awi – Fatah
− Hasan Abd al-Fattah Khraysha – indipendente affiliato a Fatah
Le comissioni del CLP
Il CLP comprende diverse commissioni che agiscono come gruppi di lavoro su
argomenti particolari d'interesse nazionale. Le principali commisioni con i relativi
responsabili sono le seguenti:
1.Economia: Fakhri al-Turkman
2.Istruzione: Sharif Meshaal
3.Finanza i bilancio: Saadi al-Krunz
4.Interni: Fakhri Shaqura
5.Gerusalemme: Ahmad al-Zughayra
Organizzazione Liberazione
Palestina (OLP)
L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP - Munazzama Tahrir
Filastin) è un'iniziativa della Lega Araba, in particolare dell'Egitto del Presidente Gamal
Adb al-Nasser, presa durante il summit del Cairo del gennaio 1964, che mirava
all'organizzazione di una struttura politica per il popolo palestinese. Sin dal 1948, data
della divisione della Palestina, l'Alto Comitato Arabo era la sola entità rappresentativa
dei Palestinesi. Isolato sul piano internazionale e troppo indipendente nei confronti delle
potenze arabe come l'Egitto e la Siria, il Comitato non riuscì ad istituire un nazionalismo
palestinese politicamente attivo.
Ufficialmente, l'OLP nacque qualche mese dopo, in occasione del congresso del
Consiglio Nazionale Palestinese (CNP) – una specie di parlamento in esilio – che si
tenne a Gerusalemme dal 28 maggio al 2 giugno 1964, Ahmad Shuqayri, vicino alle
posizioni egiziane, divenne il primo Segretario Generale dell'OLP. La stesura di una
Carta Nazionale palestinese fu la prima decisione politica adottata dal CNP. I cinque
punti principali della Carta erano i seguenti:
1. Rifiuto della divisione della Palestina decisa dall'Assamblea Generale
dell'ONU nel 1947;
2. l'appello alla lotta armata per la liberazione del territorio palestinese;
3. l'eliminazione di tutte le presenze sioniste sul territorio palestinese;
4. la creazione di uno Stato palestinese;
5. l'OLP è il solo rappresentante legittimo del popolo palestinese.
Si precisa, inoltre, che la vocazione dell'OLP è la mobilitazione dei popoli arabi
per la liberazione del territorio palestinese. Durante il IV congresso del CNP nel 1968,
fu adottato un primo emendamento alla Carta che ne abrogava il primo punto. Nel 1974
durante il summit di Rabat, la Lega Araba ha riconosciuto l'indipendenza e la legittimità
dell'OLP. In seguito agli avvenimenti della Giordania del settembre 1970 (“settembre
nero”), la direzione dell'OLP ripiegò sul Libano, dal quale, a causa delle pressioni
israeliane e siriane, fu costretta a partire per stabilirsi a Tunisi nel 1984. La CNP,
riunitasi in un congresso ad Algeri nel 1989, riconobbe l'esistenza d'Israele in Palestina.
In questo modo, l'appello alla distruzione dello Stato israeliano divenne “caduco”,
secondo l'espressione del leader palestinese Yasser Arafat. Nella stessa occasione fu
proclamato uno Stato palestinese, non riconosciuto dalla comunità internazionale, sui
confini stabiliti dall'esito della guerra dei “sei giorni” del 1967.
Strutture organizzative
l'OLP è un conglomerato di diversi movimenti riuniti in tre istanze che
costituiscono la “centrale palestinese”.
Consiglio Nazionale Palestinese
(CNP)
E' una specie di parlamento in esilio, incaricato di definire la politica generale
dell'OLP, di modificarne la Carta Nazionale, nonché di stabilire il programma e le
orientazioni politiche. Durante una sessione tenutasi a Gaza nell'aprile 1996, il CNP
ratifica gli accordi di Oslo del settembre 1993.
Il CNP è composto da un terzo dei membri delle organizzazioni militari
(esercito e servizi di sicurezza) dell'OLP; i restanti due terzi sono i militanti dei partiti
politici, gli intellettuali e le personalità di spicco della società. È composto da 669
membri, eletti in base proporzionale e geografica, fra le personalità che vivono
all'interno ed all'esterno dei territori. In linea di principio il CNP si riunisce ogni 2 anni e
le elezioni si svolgono in maniera clandestina.
Principali cariche:
1.
Presidente: Salim al-Zaanoun
2.
Vice-presidente: Taysir Qabaa
3.
Segretario: Mohammad Subayh
Consiglio Centrale (CC)
In ragione dell'impossibilità per tutti i membri del CNP di riunirsi ogni due anni,
nel 1973 è stata creata una istituzione delegata: il Consiglio Centrale. Il CC organizza la
politica del CNP ed i suoi orientamenti in sua assenza. Il numero dei suoi partecipanti è
aumentato continuamente, fino a raggiungere nel 1996 la cifra di 124 membri.
Comitato Esecutivo (CE)
Incarna il potere esecutivo. Il CE è composto da 18 membri eletti direttamente
dal CNP e comprende tutte le componenti della OLP: 5 Fatah, 6 indipendenti, 1 FPLP,
1 FDLP, 1 FLA, 1 FIDA, 1 FLP, 1 FLPP, 1 PPP.
I presidenti del CE sin dal 1964 sono:
1. Ahmad Shuqayri (1964-69)
2. Yasser Arafat (1969-04)
3. Mahmoud Abbas (2004 - ...), ex Segretario Generale sin da aprile 1996.
Dipartimenti
I dipartimenti sono stabiliti dal Comitato Esecutivo: Affari Esteri (Farouk
Qaddoumi), Finanza (Fondo Nazionale Paestinese / FNP), Informazione e Cultura,
Organizzazioni di massa (sindacati, studenti e donne), Istruzione, Informazione e
Stampa, Affari Politici, Affari Sociali, Affari militari (Esercito di liberazione della
Palestina – ALP ), Sicurezza e Informazione.
Principali Partiti politici palestinesi
Movimento di Liberazione della Palestina
(Fatah – Haraka Tahrir Filastin)
Fatah è l'acronimo arabo del Movimento per la Liberazione della Palestina,
fondato nel 1959 da un gruppo di studenti palestinesi esiliati in Kuwait.
L'organizzazione, la più importante all’interno dell'OLP, si dichiara un movimento laico
e nazionalista che mira a rappresentare l'insieme del popolo palestinese. Negli anni '60,
Fatah fonda una sezione armata “al-Assifa” (la tempesta) che inizia la lotta armata nel
1965 partendo dalla Cisgiordania, fino al 1970. Fra il 1970 ed il 1983 il suo quartier
generale è trasferito in Libano. Durante gli anni '70, Fatah si è ben radicato nei territori
palestinesi della Cisgiordania e della Banda di Gaza, formando cellule politiche
clandestine. Queste ultime avranno un ruolo chiave nell'inquadramento della I Intifada
(dall'1987 al 1993). Fatah è maggioritario in seno al CNP, Yasser Arafat lo ha diretto
fino alla sua morte, sopraggiunta nel novembre 2004, a cui successe Faruk Qaddumi,
responsabile degli Affari Esteri dellìOLP ed ancora residente a Tunisi.
Fronte Popolare per la Liberazione della
Palestina (FPLP)
Al-Jabha al-Shaabiya li-Tahrir Filastin
In ordine d'importanza è la seconda organizzazione all'interno dell'OLP. Il
FPLP è l'emanazione di un vecchio movimento nazionalista creato nel 1952: il
Movimento Nazionalista Arabo (MNA), d'ispirazione nasseriana. In seguito alla guerra
dei sei giorni (1967) prende ufficialmente il nome di Fronte Popolare per la Liberazione
della Palestina ed è diretto da George Habash. Il FPLP diventa, allora, un movimento
politico d'ispirazione marxista-leninista, ma deve affrontare subito diverse scissioni
interne, strumentalizzate dai diversi regimi socialisti arabi, quali Egitto e Siria. Nel 1968
il FPLP – CG (Comando Generale) tendenzialmente pro-siriano e diretto da Ahmad
Jibril esce dall'OLP.
Durante gli anni '70 e '80, il FPLP si distingue per l'attivismo politico che si
traduce anche in operazioni violente (dirottamenti ed attentati) svolte, per la gran parte,
all'esterno dei territori palestinesi. Questo movimento abbandona il Comitato Esecutivo
del OLP nel 1974, perché giudicato troppo moderato nei confronti d'Israele, per
rientrarvi solo nel 1987. A partire dal 1988, rinucia alle operazioni militari esteriori ed
accetta l'idea di due Stati.
Svolge un ruolo importante durante la I intifada con la sua sezione armata: le
pantere rosse. Nel 1991, l'FLPP critica il processo di pace iniziato con la conferenza di
Madrid. Prende ulteriormente le distanza nel 1993, rifiutando gli accordi autonomi detti
di Oslo. Da allora fa parte del cosiddetto “fronte del rifiuto” installato a Damasco,
insieme alle forze esterne dell'OLP, come la corrente islamista di Hamas e Jihad.
Malgrado la sua opposizione, il FPLP rimane attivo nei territori e non si è ritirato
dall'OLP, infatti Abd al-Rahim Malluh è ancora il suo rappresentante presso il Comitato
Esecutivo.
Fronte democratico per la Liberazione della
Palestina (FDLP)
Al-Jabha al-Dimoukratiya li-Tahrir Filastin
Formatosi da una seconda scissione interna al FPLP nel 1969, è stata fondata da
Nayef Hawtmeh, ma prende il nome di FDLP solo nel 1974. tiene un discorso
puramente rivoluzionario di tendenza leninista – maoista che rigetta il socialismo di
Nasser e professa la lotta contro i regimi arabi borghesi. Nel 1987 entra a far parte
dell'OLP e vi resta pur denunciando i negoziati ed il processo di Oslo. Membro del
“fronte del rifuto” subisce una scissione nel 1991, da cui si forma il FIDA che
addandona il marxismo. Il suo rappresentante ufficiale al Comitato Esecutivo è Taysir
Khaled.
Fronte della Liberazione Araba (FLA)
Jabha al-Tahrir al-Arabiya
Questo movimento è stato creato con il sostegno del partito Baath iracheno nel
1969, lo stesso anno entra a far parte dell'OLP. Sin dal 1991 il FLA è diviso da dissidi
interni e da problemi finanziari, essendo venuti a mancare i sussidi provenienti dal
regime di Bagdad. In seguito agli accordi di Oslo si strutturano due tendenze ben
distinte: una diretta da Mahmud Ismail e Rakad Salem opposta ai negoziati; l'altra
guidata da Jamil Shehadeh, sostenitore del processo di pace. Quest'ultimo ha creato,
dopo il 1993, la sua corrente indipendente con il FLA – CG (Comando Generale).
Fronte della Liberazione Palestinese (FLP)
Jabha al-Tahrir al-Filastiniya
Costituitosi nel 1977 dalla scissione dal FPLP – CG e con l'appoggio del regime
baathista iracheno, mentre il FPLP-CG era sostenuto da Damasco. Nel 1983 entra nel
Comitato Esecutivo dell'OLP, ma il suo rappresentante Abu al-Abbas ne è escluso due
anni dopo, in seguito al dirottamento della Achille Lauro che lo costringe a rifugiarsi a
Bagdad. Il FLP dispone di un ufficio nei territori e Ali Ishaq ne è attualmente il
rappresentante presso il CE dell'OLP.
Partito Popolare Palestinese (PPP)
Hizb al-Shaabi al-Filastini
Si tratta, in realtà, del vecchio partito comunista palestinese legato, negli anni '20,
alla gruppo comunista ebreo ed in seguito, negli anni '70, al Partito Comunista
Giordano. La tendenza palestinese si riunisce allora all'OLP nel 1987 e cambia nome nel
1991, in seguito al crollo dell'Unione Sovietica. Il PPP sostiene il processo di pace. Il suo
rappresentante al CE dell'OLP è Hana Amira.
Fronte per la Lotta Popolare Palestinese
(FLPP)
Jabha al-Nidal al-Shaabi al-Filastini
Questo movimento è stato creato nel 1968 da una corrente pro-siriana ostile a
Yasser Arafat, nonostante ciò, entra a far parte dell'OLP negli anni '80. Sin dal 1992 ha
subito diverse scissioni. La corrente favorevole agli accordi di Oslo è rappresentate da
Samir Ghosneh, membro del CE dell'OLP. L'altra tendenza, dissidente e maggioritaria,
è guidata da Khaled Abd al-Majed e si fa parte del “fronte del rifiuto” a Damasco.
Quest'ultima non è riconosciuta dall'OLP.
Unione Democratica Palestinese (FIDA)
Al-Ittihad al-Dimoukrati al-Filastini
Il Fida è un movimento riformista, nato dalla scissione del FDLP nel 1991,
animato da Yasser Abd al-Rabbo, Segretario Generale, che rinuncia ufficialmente al
marxismo-leninismo e si presenta come un movimento progessista e democratico. Sin
dal 1993, il Fida sostiene il processo di pace. Il suo Segretario Generale ha partcipato a
diversi governi dell'Autorità nazionale palestinese in qualità di Ministro della cultura e,
sin dal 1996, rappresenta il Fida al CE dell'OLP.