Criteri per la valorizzazione del merito del personale docente

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Criteri per la valorizzazione del merito del personale docente
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE
1° CIRCOLO DIDATTICO “Luigi Leone”
Via Colle S.Bartolomeo ,11- 80045 POMPEI (NA)
Tel.081/8506180-tel/fax 081/8507645
COD.MECC. NAEE162007- COD.FISC.82007530635
e-mail : [email protected] www.pompeiprimocircolo.gov.it
[email protected][email protected]
Prot. 4562/A1
Pompei, 30 Maggio 2016
Al personale Docente
Criteri per la valorizzazione del merito del personale
docente individuati dal comitato di valutazione nella
seduta del giorno 11 maggio 2016, in attuazione di quanto
stabilito dalla l. 107/2015
… non tanto un esercito agli ordini di qualcuno ma piuttosto un grande gruppo animato da una passione
comune capace di esprimersi in modi e situazioni diverse, legate anche alle identità personali di chi ne fa parte.
… in puro stile rodariano, mi piace pensare a questo gruppo come “la carica del centoeuno”, numero magico
capace di rinnovare le tensioni pedagogiche che animavano il pensiero di chi ci ha lasciato la mostra “I cento
linguaggi dei bambini”, con una creatività sorridente.
Franca Mazzoli
1
Introduzione
La legge n. 107/2015 ha introdotto una prima forma di valutazione delle attività dei docenti e di
premialità attraverso un bonus assegnato annualmente dal Dirigente in base ai criteri definiti dal
Comitato di valutazione istituito in ciascuna Istituzione scolastica.
…..omissis
126. Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere
dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione
organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree
soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
127. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti,
istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come
sostituito dal comma 129 del presente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma del
fondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione.
128. La somma di cui al comma 127, definita bonus , è destinata a valorizzare il merito del personale docente
di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.
129. Dall’inizio dell’anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in
vigore della presente legge, l’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente: «Art. 11 (Comitato per la valutazione dei
docenti) . —
1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri
per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.
2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è
costituito dai seguenti componenti:
a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal
consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di
istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il
secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti
scolastici e dirigenti tecnici.
3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione
scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.
4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai
docenti di cui al comma 2, lettera a) , ed è integrato dal docente a cui sono affi date le funzioni di tutor .
5. Il comitato valuta il servizio di cui all’articolo 448 su richiesta dell’interessato, previa relazione del
dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori
non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto. Il comitato
esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’articolo 501».
2
Senso e significato del Bonus
La premialità attraverso l’assegnazione del bonus segue una logica diversa da quella della
erogazione del FIS: il FIS riconosce il carico aggiuntivo, il Bonus riconosce la qualità.
Viene premiato il maggiore contributo del docente per costruire “la buona scuola”, se
questo contributo risponde alle esigenze della platea scolastica, ai bisogni organizzativi e
gestionali dell’Istituzione scolastica, a standard di efficace di efficienza, ed inoltre è
documentato.
Si sottolinea che la “diligenza tecnica” di cui all’articolo 2104 c.c. a cui sono tenuti i
lavoratori dipendenti costituisce un presupposto necessario ma non sufficiente per
l’assegnazione del Bonus, che riconosce come fattore di merito ciò che supera la soglia di
“diligenza” dovuta.
Il Bonus è annuale, si riferisce all’anno scolastico in corso
Il Bonus è destinato a valorizzare il personale docente di ruolo
Il bonus non può essere attribuito: a personale distaccato, a personale con provvedimenti
disciplinari in corso o che abbia avuto sanzioni disciplinari negli ultimi 3 anni, a personale che
abbia superato la soglia del 30% di assenza durante le attività didattiche.
Il bonus verrà ripartito in parti uguali tra coloro che risultano aver contributo durante
l’anno scolastico al miglioramento della qualità dell’istituzione e di conseguenza al
successo formativo secondo il dettato normativo della legge 107/2015 - comma 129 e
secondo quanto stabilito dal Comitato per la valutazione dei docenti.
Confronto fra i criteri per l’assegnazione del bonus con i criteri del FIS
Comma 129
>>> Lettera a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento
dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
a – 1) della qualità dell'insegnamento e del successo formativo degli studenti E’ in
coerenza con l'articolo 88 lettera b) del ccnl che attribuisce validità alle attività aggiuntive
di insegnamento, che consistono nello svolgimento, oltre l'orario obbligatorio e fino ad un
massimo di 6 ore settimanali, di interventi didattici volti all'arricchimento e alla
personalizzazione dell'offerta formativa, con esclusione delle supplenze.
A titolo esemplificativo riportiamo: attività di recupero disciplinare, potenziamento
disciplinare, italiano come lingua seconda, bisogni educativi speciali, accompagnatori nei
viaggi e nelle visite di studio, tutor di scuola per alternanza scuola lavoro, orientatore.
a – 2) del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica
E’ in coerenza con l'art. 88 lettera a) all'ampliamento del funzionamento dell'attività
scolastica, previste nel regolamento sull'autonomia, nei regolamenti dei vari ordini e gradi
di scuola.
Responsabili
di
dipartimenti
disciplinari,
coordinatori
di
progetti,
coordinatori/responsabili di plesso/sezione staccata, responsabili per l'autovalutazione,
commissione rilevazioni di sistema (Invalsi, OCSE/Pisa ecc), commissioni integrazione
scolastica.
>>> Lettera b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche didattiche
3
b - 1 dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni
- attività per la partecipazione alle competizioni disciplinari degli studenti, (nazionali,
territoriali ecc) come olimpiadi della matematica, certamen, attività di
recupero/potenziamento, bisogni educativi speciali)
b - 2 dell'innovazione didattica e metodologia
- produzione di oggetti e manufatti di particolare interesse, brevetti, ecc. utilizzo nuove
tecnologie per la didattica, presentazioni di attività, lezioni ed esercitazioni tramite
strumenti e metodi innovativi.
b - 3 alla collaborazione alla ricerca didattica e dell'innovazione didattica e
metodologica. - certificazione delle competenze, didattica per competenze, didattica
laboratoriale, nuove tecnologie ITC,
b - 4 alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; - costruzione di
mappe concettuali didattiche, catalogazione dei materiali prodotti, conduzione di
rilevazioni, ex - post, indagini conoscitive, analisi dei fabbisogni formativi, ecc.
>>> Lettera c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico
e nella formazione del personale.
c - 1 delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico commissioni formazioni classi, commissioni orario scolastico, commissioni elettorali,
commissioni autovalutazione.
c - 2 nella formazione del personale - tutor docenti neoassunti, coordinatori del tirocinio,
tutor d'aula virtuale, tutor facilitatori, raccordo formativo tra le diverse aree del personale
docente ed ATA.
Le aree di professionalità
È riconosciuto anche a livello europeo che le aree della professionalità docente sono tre:
1. Area della didattica – Prendersi cura degli allievi e dell’insegnamento.
Organizzazione di situazioni e di ambienti di apprendimento: gestire e coinvolgere la
classe nelle diverse situazioni; osservare e capire come gli studenti attivano i processi
cognitivi; valutarli, secondo un approccio formativo; essere disponibili a mettersi in
discussione
2. Area dell’organizzazione – Prendersi cura della gestione della scuola.
Partecipare all’organizzazione e alla gestione, dare contributi nel lavoro di équipe;
impegnarsi nel rapporto con le famiglie e gli stakeholder.
3. Area della formazione – Prendersi cura della propria ed altrui professionalità.
Curare la propria formazione continua; mettersi a disposizione per migliorare i percorsi
formativi a scuola; fare uso di nuove tecnologie.
In realtà tutte le indicazioni contenute nella legge si ritrovano nelle tre aree suddette che
esplicitano in maniera essenziale la professionalità docente.
4
5
AREA
CRITERI
INDICATORI
DESCRITTORI
DOCUMENTAZIONE
A
Area della didattica
Prendersi cura degli
allievi e
dell’insegnamento
A discrezione del
docente
a – 1)
della qualità
dell'insegnamento e
del successo
formativo degli
studenti
Organizzazione di
situazioni e di ambienti
di apprendimento:
gestire e coinvolgere la
classe nelle diverse
situazioni; osservare e
capire come gli studenti
attivano i processi
cognitivi; valutarli,
secondo un approccio
formativo; essere
disponibili a mettersi in
discussione
Formazione
Elaborazione/attuazione
di progetti
qualitativamente
significativi per l'offerta
formativa
Si aggiorna in modo
sistematico e
significativamente oltre
l’attività obbligatoria, su
tematiche disciplinari o
legate agli obiettivi
stabiliti nel POF/PTOF
Documentazione
coerente con quanto
previsto dal RAV
Verbali dei gruppi di
lavoro
Prove standardizzate
Garantisce la ricaduta
della formazione
effettuata all’interno della
scuola
Ha realizzato attività
per il recupero delle
situazioni di svantaggio,
con esito positivo
Ha realizzato attività di
contrasto alla dispersione
e all’abbandono
scolastico Ha prodotto
materiali, percorsi
didattici innovativi,
prove di verifica per il
recupero delle situazioni
di svantaggio
Ha realizzato attività di
personalizzazione e
individualizzazione nei
confronti di disabili, BES
e DSA, con esito positivo
Ha prodotto materiali,
percorsi didattici
innovativi, prove di
verifica per
l’individualizzazione e la
personalizzazione
dell’insegnamento per
studenti disabili, con
DSA o BES
Ha realizzato attività
personalizzate di
approfondimento in
itinere in orario scolastico
e/o in orario
extrascolastico per la
6
valorizzazione delle
eccellenze
a – 2)
B
b-1
b-2
del contributo al
miglioramento
dell'istituzione
scolastica
Area
dell’organizzazione
dei
risultati
ottenuti
dal
docente
o
dal
gruppo di docenti
in
relazione
al
potenziamento
delle competenze
degli alunni
dell'innovazione
didattica
e
metodologia
Responsabili di
dipartimenti disciplinari,
coordinatori di progetti,
coordinatori/responsabili
di plesso/sezione
staccata, responsabili per
l'autovalutazione,
commissione rilevazioni
di sistema (Invalsi,
OCSE/Pisa ecc),
commissioni integrazione
scolastica.
Prendersi cura della
gestione della scuola
Risultati ottenuti in
relazione al
potenziamento delle
competenze degli alunni:
Ha svolto percorsi di
potenziamento delle
competenze degli
studenti, in orario
curricolare e/o
extracurricolare, con
risultati positivi.
Qualsiasi altra attività
di innovazione e/o
collaborazione coerente
con i traguardi previsti
dalla scuola, ritenuta
idonea dal Dirigente
Scolastico
Contributo
all’innovazione didattica
e metodologica:
Utilizza
sistematicamente le TIC
nell’insegnamento della
disciplina tramite attività
didattiche innovative.
Ha promosso buone
pratiche didattiche
innovative.
Ha promosso
strumenti di valutazione
innovativi.
Ha prodotto materiali,
percorsi didattici
innovativi, prove di
verifica per la
valorizzazione delle
eccellenze
Ha partecipato
attivamente alle azioni di
miglioramento previste
dal RAV/PdM, comprese
le attività di
autovalutazione
Utilizza prove di
valutazione comuni per
classi parallele o per
classi ponte
diffusione di buone
pratiche didattiche
Realizzazione di percorsi
di potenziamento
tematici o metodologici,
singolarmente o con altri
docenti.
La validità dei risultati è
valutata dal DS, che può
ricorrere a interviste
degli studenti.
Utilizzo di piattaforme
digitali, blog, LIM,
device,ecc.
Utilizzo non episodico di
metodologie alternative
alla lezione frontale:
flipped classroom,
cooperative learning,
didattica laboratoriale,
ecc
Es: valutazione autentica,
ecc.
Verbali dei consigli
di interclasse, di
intersezione,
programmazioni
disciplinari e di
classe, relazioni
finali, materiale
didattico prodotto.
Documentazione
agli atti della scuola
delle attività
A discrezione del
docente
Progettazione
Presenze studenti
Relazioni finali
Eventualmente
interviste a studenti
Materiale didattico
presente su
piattaforme, blog,
materiale per LIM,
ecc.
Piani di lavoro e
materiale didattico
prodotto
Eventuali
monitoraggi
Prove effettuate
7
b-3
alla collaborazione
alla
ricerca
didattica
e
dell'innovazione
didattica
e
metodologica.,
Collaborazione alla
ricerca didattica:
E’ impegnato in
progetti di ricerca
metodologica e didattica
ad es. in collaborazione
con Università, in
progetti transnazionali
europei, ecc.
Es. Erasmus, CLIL,
COMENIUS, Classi 2.0,
progetti di ricerca
sull’insegnamento
disciplinare, sulla
metodologia,ecc.
Documentazione
didattica
Lettere di incarico
b-4
alla
documentazione e
alla diffusione di
buone
pratiche
didattiche;
Collaborazione,
documentazione e
diffusione di buone
pratiche didattiche:
E’ impegnato nella
diffusione di buone
pratiche promosse da
soggetti istituzionali o
associazioni professionali
che operano nel campo
della didattica.
Es. collaborazione con
Indire, INVALSI, PNSD,
con trasferimento di
buone pratiche didattiche
nella scuola
Nomine
Documentazione
attività svolta
Eventuali
monitoraggi
C
Area della
formazione
Prendersi cura della
propria ed altrui
professionalità
Curare la propria
formazione continua;
mettersi a disposizione
per migliorare i percorsi
formativi a scuola; fare
uso di nuove tecnologie.
Nomine
Relazioni finali
c-1
delle responsabilità
assunte nel
coordinamento
organizzativo e
didattico.
Responsabilità nel
coordinamento
organizzativo:
Ha assunto
responsabilità di
coordinamento
organizzativo con esiti
positivi.
Ha svolto, se richiesto,
funzioni di supporto al
dirigente in attività
complesse in orario sia
scolastico che
extrascolastico.
Ha coordinato gruppi
di lavoro o progetti
significativi per il loro
impatto sulla scuola
commissioni
,formazioni classi,
commissioni orario
scolastico,
commissioni
elettorali,
commissioni
autovalutazione,
tutor docenti
neoassunti,
coordinatori del
tirocinio, tutor d'aula
virtuale, tutor,
facilitatori. Funzioni
strumentali,
collaboratori del
Dirigente,
commissioni ( orario,
bandi e gare, viaggi
di istruzione ecc.),
coordinatori di
plessi, ecc.
Ha svolto un ruolo
attivo nel promuovere e
coordinatore,
referente, relatore,
Responsabilità nel
coordinamento didattico:
c-2
delle iniziative nella
formazione del
Responsabilità nella
formazione del personale:
Ha assunto
responsabilità di
coordinamento didattico
della scuola con esiti
positivi
8
personale
raccordo formativo tra le
diverse aree del
personale docente ed
ATA.
organizzare la
formazione del
personale.
tutor per i docenti in
tirocinio o neo
immessi in ruolo.
Ha partecipato in
qualità di formatore ad
iniziative di
aggiornamento rivolte al
personale docente
interno od esterno.
“Su uno scenario di crisi della cultura della scuola e della professione insegnante molte sono le sfide lanciate
e molti sono gli insegnanti che le accolgono “per rifiuto della società duale e dell’insuccesso scolastico che la
prepara, per desiderio di insegnare e di fare apprendere malgrado tutto, o ancora, per timore di “morire in
piedi, con un pezzo di gesso in mano, davanti alla lavagna”, secondo la formula di Huberman (1989)”.
In una fase estremamente dinamica di cambiamenti delle conoscenze e dell’organizzazione del
lavoro, i tradizionali modelli basati sui processi di trasmissione della conoscenza e sull’autoriproduzione di
schemi educativi sempre identici a se stessi non sono più adeguati. Perrenoud affronta nel volume Dieci
competenze per insegnare la trattazione del mestiere d’insegnante in modo concreto, proponendo un
inventario delle competenze che contribuiscono a ridisegnare la professionalità insegnante (Altet, 1994).
1. Organizzare ad animare situazioni d'apprendimento
— Conoscere, per una data disciplina, i contenuti da insegnare e la loro traduzione in obiettivi
d'apprendimento
— Lavorare a partire dalle rappresentazioni degli alunni
— Lavorare a partire dagli errori e dagli ostacoli all'apprendimento
— Costruire e pianificare dispositivi e sequenze didattiche
— Impegnare gli alunni in attività di ricerca, in progetti di conoscenza
2. Gestire la progressione degli apprendimenti
— Ideare e gestire situazioni-problema adeguati al livello e alle possibilità degli alunni
— Acquisire una visione longitudinale degli obiettivi dell'insegnamento
— Stabilire legami con le teorie che sottendono alle attività d'apprendimento
— Osservare e valutare gli alunni in situazioni d'apprendimento, secondo un approccio formativo
— Stabilire bilanci periodici di competenze e prendere decisioni di progressione
— Verso cicli d'apprendimento
3. Ideare e fare evolvere dispositivi di differenziazione
— Gestire l'eterogeneità in seno ad un gruppo-classe
— Aprire, allargare la gestione della classe ad uno spazio più vasto
— Praticare il sostegno integrato, lavorare con alunni in grande difficoltà
— Sviluppare la cooperazione fra alunni e alcune forme semplici di mutuo insegnamento
— Una doppia costruzione
4. Coinvolgere gli alunni nei loro apprendimenti e nel loro lavoro
— Suscitare il desiderio d'imparare, esplicitare il rapporto con il sapere, il senso del lavoro scolastico e
sviluppare la capacità di autovalutazione nel bambino
— Istituire un consiglio degli alunni e negoziare con loro diversi tipi di regole et contratti
— Offrire attività di formazione opzionali
— Favorire la definizione di un progetto personale dell'alunno
5. Lavorare in gruppo
— Elaborare un progetto di gruppo, delle rappresentazioni comuni
— Animare un gruppo di lavoro, gestire riunioni
— Formare e rinnovare un gruppo pedagogico
— Affrontare e analizzare insieme situazioni complesse, pratica e problemi professionali
— Gestire crisi o conflitti fra persone
6. Partecipare alla gestione della scuola
— Elaborare, negoziare un progetto d'istituto
9
— Gestire le risorse della scuola
— Coordinare, animare una scuola con tutti i suoi interlocutori
— Organizzare e fare evolvere, in seno alla scuola, la partecipazione degli alunni
— Competenze per lavorare in cicli d'apprendimento
7. Informare e coinvolgere i genitori
— Animare riunioni d'informazione e di dibattito
— Avere colloqui
— Coinvolgere i genitori nella costruzione dei saperi
— Nella farina
8. Servirsi delle nuove tecnologie
— L'informatica a scuola : disciplina a pieno titolo, saper-fare o semplice mezzo d'insegnamento ?
— Utilizzare software per la scrittura di documenti
— Sfruttare le potenzialità didattiche dei software in relazione agli obiettivi dell'insegnamento
— Comunicare a distanza per via telematica
— Utilizzare gli strumenti multimediali nel proprio insegnamento
— Competenze fondate su una cultura tecnologica
9. Affrontare i doveri e i dilemmi etici della professione
— Prevenire la violenza a scuola e in città
— Lottare contro i pregiudizi e le discriminazioni sessuali, etniche e sociali
— Partecipare alla realizzazione di regole di vita comune riguardanti la disciplina a scuola, le sanzioni,
l'apprezzamento della condotta
— Analizzare la relazione pedagogica, l'autorità, la comunicazione in classe
— Sviluppare il senso di responsabilità, la solidarietà, il senso di giustizia
— Dilemmi e competenze
10. Gestire la propria formazione continua
— Saper esplicitare la propria pratica
— Stabilire il proprio bilancio di competenze e il proprio programma personale di formazione continua
— Negoziare un progetto di formazione comune con colleghi (gruppo, scuola, rete)
— Coinvolgersi in compiti su scala d'un ordine d'insegnamento o del sistema educativo
— Accogliere e partecipare alla formazione dei colleghi
— Essere attore del sistema di formazione continua
.Bonus , Rav e progetto di miglioramento
ovvero coerenza tra premialità docente, autovalutazione e priorità, traguardi, obiettivi di processo.
Grazie all'elaborazione dei rapporti di autovalutazione, la nostra Scuola ha individuato le priorità in termini
di esiti, concretizzandole poi in traguardi, da raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di
processo.
La Legge 107 conferma la centralità del ciclo autovalutazione/miglioramento, prevedendo che i piani di
miglioramento diventino parte integrante del piano triennale dell'offerta formativa. Pertanto, l'elaborazione
del nostro PTOF è fondata su una puntuale ricerca della coerenza tra il POF stesso, il rapporto di
autovalutazione e il piano di miglioramento, con particolare riguardo alle priorità, ai traguardi di lungo
periodo e alle azioni di miglioramento previste.
(Legge 107/2015, art.1 comma 1)Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e
innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli
stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e
recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e
professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente
di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza
attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di
istruzione permanente dei cittadini,…..omissis…
La nostra Scuola razionalizzati i risultati dell’autovalutazione dopo l’analisi delle criticità emerse ha ritenuto
opportuno concentrare la propria attenzione su alcuni miglioramenti prioritari (i cosiddetti vital few) per
mettere adeguatamente a fuoco i fattori dotati del massimo impatto sulla performance dell’organizzazione e
sulla sua capacità di conseguire i propri obiettivi. Il Rav completo è parte integrante del PTOF .
10
Estratto del RAV
11
12
VALUTAZIONE E MERITO:
AUTOCANDIDATURA: Ciascun docente può chiedere di essere valutato
Gli esiti della valutazione dichiarano il diritto o meno all’attribuzione del beneficio. Essa non
esprime un giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è tradotta in punteggio. Un
punteggio ben definito per ogni area e per ogni indicatore trasforma il merito in una raccolta
punti. L’assenza totale di indicazioni non giustifica l’assegnazione del bonus perché
l’assegnazione del bonus deve essere sostenuta da adeguata motivazione che si somma ai requisiti
della trasparenza e della pubblicità, pertanto il Comitato ha stabilito che il docente per essere
valutato può raccontarsi, evidenziando indicatori e descrittori che ritiene più idonei ed opportuni a
mettere in risalto la qualità professionale.
Il cuore della professione è il contesto della scuola, della classe, la gestione delle relazioni, dei
materiali, dei metodi, con i suoi successi ed insuccessi. La vita scolastica ha una sua opacità, non è
facilmente leggibile dall’esterno; per cui non basta raccontare, narrare, descrivere ciò che si fa, ma
occorre saper ritornare sulle esperienze, argomentarle, spiegarle, documentarle, dare senso alle
proprie scelte, presentare evidenze e risultati. In fondo, la “Storia” che propone il docente si
colloca nella logica della documentazione educativa, del lasciare tracce, essenza del legame sociale
che chiede di potere apprendere da quello che è stato. Non è una prassi sterile e formale ma è
piuttosto un atto di narrazione, espressione del bisogno umano di relazionalità, di entrare in
comunicazione con sé e con gli altri attraverso l’enucleazione del pensiero nella parola scritta.
“L’esperienza attende sempre il risveglio, attende cioè di essere compresa, attualizzata,
trasformata in patrimonio che parli del senso e orienti i passi futuri”.
I Racconti consentono la progressiva formazione di comunità di pratiche e “la dimensione della
collegialità è un aspetto importantissimo del nostro lavoro. È proprio questo che ci differenzia dal
pittore e dall’artigiano che lavorano nella loro bottega del sapere. Il nostro contesto è
assolutamente collegiale e questa collegialità è fatta di relazioni che possono maturare, ma anche
frustrare, le nostre competenze e le nostre risorse. Credo che più forte diventa la nostra
consapevolezza professionale più conosciamo la nostra identità professionale, più probabilità
abbiamo di costruire relazioni positive e di stare consapevolmente in maniera mirata e funzionale
all’interno di una collegialità di cui non subiamo solo gli atti dovuti”.
Il Docente racconterà la sua “Storia” usando max 2500 caratteri , spazi inclusi, utilizzando il tipo di
carattere Book antiqua e la dimensione del carattere 12, il lavoro andrà spedito entro il 20 luglio
2016 , via mail al seguente indirizzo: [email protected] e consegnato in segreteria entro la stessa
data.
Sul sito della Scuola sarà pubblicato l’elenco dei docenti ai quali andrà il bonus.
La RSU della Scuola sarà convocata per l’informativa su quanto stabilito dal Comitato ed in seguito per
l’informativa sulle motivazioni dell’assegnazione del bonus ai docenti .
Il Comitato per la valutazione dei docenti
13