Comune di CASTELLI (AQ)
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Comune di CASTELLI (AQ)
Borgo più bello d’Italia, Città della Ceramica Noto sin dall’epoca preromana per la lavorazione della ceramica, Castelli si presenta con le sue case arroccate in uno splendido scenario montano. Le ceramiche si possono ammirare nel Museo delle Ceramiche, in cui sono esposte le opere dei maestri della maiolica che hanno reso famoso Castelli nel mondo, la Raccolta Internazionale di Ceramica d’Arte Moderna, che attualmente vanta oltre 500 opere, e infine l’Istituto Statale d’Arte “Francesco Antonio Grue”, dove è custodito il Presepe Monumentale, composto da 54 statue a grandezza naturale. Castelli fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, meta di escursioni e gite per gli appassionati della montagna. Per gli sciatori basta salire fino al Monte Camicia e a Campo Imperatore. A tavola, l’appuntamento da non mancare è con la carne lavorata artigianalmente, in particolare la porchetta e il tacchino “alla canzanese”. Fra i piatti tipici i maltagliati con le voliche (verdura che cresce oltre i 2000 metri), le fregnacce, la virtù (il minestrone con gli avanzi della dispensa), le mazzarelle (involtini di lattuga e interiora di agnello). Per i golosi Castelli propone li cellitte de Sant’Andonie (biscotti con marmellata e mandorle tritate) e, a Natale, li caggiunitte (ravioli fritti ripieni di un impasto di farina di castagne o di ceci, con mandorle tostate e cioccolato). INFORMAZIONI TURISTICHE www.castelliceramica.it Comune, Piazza Roma 11, 086179142 In estate Ufficio informazioni Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, Via Silvio Antoniani 6, 0861970911 In auto, da Roma, L’Aquila e Teramo, autostrada A 24, uscita ColledaraSan Gabriele; dalla Costiera Adriatica autostrada A 14, uscita Giulianova-Teramo o Roseto degli Abruzzi. In treno, linea adriatica Bologna-Brindisi, stazione di Giulianova, poi autobus di linea per Teramo e Castelli. Oltre ai Comuni del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, da Castelli si raggiunge in breve Castiglion Messer Raimondo (km23), che aderisce all’Associazione Castiglioni d’Italia, Cellino Attanasio (28 km), Città dei Sapori, Tossicia che aderisce ai Paesi Dipinti con la sua frazione Azzimano (23 km). Castelli di Natale, gli alberi del borgo addobbati con ceramiche dipinte a mano. Altri eventi Mostra Mercato dell’Artigianato Ceramico, esposizione della produzione ceramica, agosto Festa di San Donato, 7 agosto Lancio dei piatti dal Belvedere, gara di lancio dei piatti, 15 agosto Festa di San Rocco, 16 agosto Francavilla al Mare fu fondata da contadini e pescatori, intorno all’anno 1000, sulla cima di una collina, attorniata da boschi e uliveti. Ne è primo testimone il suo stesso nome, Francavilla, ovvero città franca, poiché i suoi cittadini non erano soggetti a vincoli feudali di nessun genere. Da quella posizione strategica, attraverso la sua struttura “a spina di pesce”, così tipica nel Medioevo, che univa il punto più alto del paese, la Civitella, con il fondovalle, ha cominciato a svilupparsi sulla marina con al centro il Palazzo della Sirena, il lungo viale alberato, le ricche ville disposte a scacchiera sul mare ed eleganti alberghi che trasformarono ben presto il paese in una rinomata stazione balneare. Purtroppo, i bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale distrussero quasi completamente la parte vecchia lasciando solo alcune torri medioevali, tra cui la Torre Ciarrapico, costruita a fine ‘600 e oggi ribattezzata la Torre del Gusto. Oggi Francavilla con i suoi sette chilometri di spiaggia, adagiata tra la verde collina e l’azzurro dell’Adriatico, conserva ancora alcuni interessanti monumenti, tra i quali la moderna Chiesa di S. Maria Maggiore, opera dell’architetto Quaroni, decorata da Pietro Cascella e il Museo Michetti. Molto attiva è la comunità di pescatori locali, riunita in cooperativa (Piccola Pesca Sirena), mentre in collina fiorente è la produzione di verdure e frutta tra cui i rinomati pomodori a pera che prendono il nome dalla caratteristica forma “a pera” o “cuor di bue”, lievemente allungata. Il frutto non maturo è ottimo per le insalate e si caratterizza per la presenza del dosso verde che, a maturazione, diviene solitamente giallastro. Altro prodotto tipico è la fragola coltivata in tutta l’area di Piattelli. Non è da meno, infine, l’artigianato con la presenza sul territorio di maestri ceramisti, orafi nonché di artigiani del ferro battuto e degli strumenti a fiato. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Francavilla al Mare, piazza San Domenico, 08549201 www.comune.francavilla.ch.it In auto, A 14 Uscita Pescara Sud; in treno, stazione di Francavilla, oltre al taxi o noleggio auto, prendere il bus n. 1 per Francavilla al Mare, (ogni 15 minuti fino alle 20.00). Dopo le 20.00, autobus n. 21 fino alle 22.30 1 albergo (*) Le città di identità più vicine: Ari (21 Km), Canosa Sannita (17 Km), Miglianico (10 Km), Ortona (13 Km), Ripa Teatina (11 Km), Tollo (11 Km), Vacri (20 Km), Villamagna (16 Km), Città del Vino; Giuliano Teatino (18 Km), Città Slow, Città delle Ciliegie, Città del Vino. Il Carnevale d’Abruzzo, dal 1956 la città per due settimane si anima con spettacoli teatrali, concerti musicali, carri allegorici, gruppi mascherati, veglioni, specialità gastronomiche, gennaio-febbraio Altri eventi I grandi fuochi pirotecnici sul pontile, 18 agosto La mostra del Fiore, 29 aprile, 1 maggio La notte di San Giovanni, 24 agosto Il Premio Michetti, luglio-agosto ! L’antico borgo medioevale, chiamato il "Castello", conserva angoli di straordinaria bellezza: finestre, loggiati sormontati da archi, balconi ornati da gerani e mentuccia si sporgono su un groviglio di viuzze che si inerpicano dal vallone fino al punto più alto, ove ruderi del castello baronale del ’500 testimoniano secoli di storia di questa comunità. In stile liberty i palazzi della bellissima Piazza del Popolo, centro e palcoscenico naturale del paese. Splendido anche il panorama della valle sottostante, con il fiume Noce tra il verde e i paesi della valle. In piazza c’è la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, al cui interno si possono ammirare tele della scuola napoletana, medaglioni a volta affrescati dal Lanziani e restaurati di recente da Larocca. Tra i prodotti tipici i fusilli, rasckatiedre (rascapietre, pasta fatta in casa), ciadedra, gliumariedre (involtini d’interiora), funge (funghi raccolti nei boschi), dorce a nosce (torta di noci), buccunuotte (panzarotti dolci con la marmellata), pitta dolce, castagnaccio, uov’e lupo, paste serengate, ruospe, ruspedre, cicirata, rosette, panzaruotte de castagne. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Trecchina, via Roma 17, 0973826002 www.comune.trecchina.pz.it In auto, da Napoli e Salerno e dalla Calabria, Autostrada A 3 Salerno - Reggio Calabria, uscita Lagonegro Nord, poi SS 585, dopo 15 km SP Tirrena; da Metaponto e Costa Ionica Lucana, SS 653, poi indicazioni per Maratea. Suggestiva l’escursione al Monte Coccovello. Si parte da Trecchina per raggiungere il passo della Colla, lungo la strada che porta a Maratea. Si prosegue a piedi percorrendo il sentiero che porta verso il monte. A pochi chilometri, da visitare due Città dei Sapori: Maratea (12 km) e Lagonegro (18 km). Sagra della Castagna, ottobre Altri eventi Carnevale trecchinese, satira del Cantacronze e carri allegorici, febbraio Pellegrinaggio alla Madonna del Soccorso, maggio e settembre Festa di S. Antonio, 13 giugno Serata al Castello, passeggiata nel Borgo Antico tra musica, folklore e prelibatezze, 14 agosto Festa della Madonna del Soccorso, 7-8 settembre Festa di S. Michele Arcangelo, Patrono, 28-29 settembre "TrecchiNatale", rassegna e concorso di Presepi; tradizionale raduno delle Zampogne, a Natale. Il Centro storico si percorre a piedi, tra le stradine (i strittuli) e case con ampi portali, murales dedicati agli antichi mestieri, le chiese del XV e XVI secolo, in alto il Monte Caloria, dove tra abeti, faggi e pini si possono ammirare sei laghi naturali. Numerosi i punti panoramici sui complessi montuosi del Passo dello Scalone, del Pollino, della Montea, della Mula, del Cozzo del Pellegrino, della Serra del Dolcedorme, del Monte Sparviere, anche se la vista più suggestiva è certamente quella offerta dalla cima del Monte Caloria, dalla quale, nelle belle giornate della stagione invernale è possibile scorgere contemporaneamente il mar Ionio e il mar Tirreno. Per gli amanti delle passeggiate, nel Parco Monte Caloria, c’è il sentiero naturalistico “Fontana Trifoglietti – Lago Frassino”. Per l’Immacolata, la tradizione culinaria vuole la pasta con le alici, il baccalà fritto, i broccoli con la mollica di pane, i cuddrurieddi ì patini (le frittelle di patate rotonde), i funghi e il cavolfiore fritti. Naturalmente i dolci sono a base di castagne. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Fagnano Castello, 0984525105 Pro Loco, 0984525162 www.comune.fagnanocastello.cs.it In auto, autostrada A 3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Spezzano Terme, la Superstrada delle Terme collega Fagnano Castello alla strada statale Tirrenica (SS 18). In treno, stazione di Paola, bus di linea per Fagnano Castello. A 5 km da Fagnano Castello c’è S. Lauro, un piccolo borgo, arroccato su un’altura (615 mt slm), dalla cui piazza si scorge un suggestivo paesaggio che va dalla montagna del Pettoruto, alla piana di Sibari e fino alle colline di Spezzano Albanese e Mongrassano. Nelle giornate serene si scorgono due lembi del Mare Jonio. Da Fagnano Castello si può raggiungere Altomonte (23 km), Borgo più bello d’Italia. Sagra delle castagne, esposizione di prodotti tipici e dolci di castagno, ma anche di artigianato locale, ultimo fine settimana di ottobre. Altri eventi Festa dell’Immacolata Concezione, 8 settembre A ligrìzza, falò alla vigilie dell’Immacolata, del Natale e del Capodanno. . Andando lungo le vie del centro del borgo si incontra il castello, conosciuto anche come Castel Freddo, fu fatto edificare intorno al 1050 dal normanno Roberto il Guiscardo, che ritenne il luogo adatto a frenare gli assalti dei nemici. Il castello fu poi distrutto dall’artiglieria francese nel 1807, ma oggi è tornato agli antichi splendori. Ci sono poi la Chiesa di S. Chiara, del sec. XVI, con tele ed opere d' arte in legno di Solimena, Simonelli, Castellano, tutte del XVIII secolo; la Chiesa Madre, con portali del XVII secolo, con tele di Nicola Menzele e la tavola "Madonna" del Neuroni. La Torretta è un balcone naturale che si affaccia sul mare, da dove ammirare uno dei più vasti e deliziosi panorami di Calabria: il Tirreno, a sud si scorgono le coste settentrionali della Sicilia ed all’orizzonte anche il gruppo delle isole Eolie o Lipari e lo Stromboli. Il famoso artista Salvatore Fiume, capitato per caso a Fiumefreddo Bruzio, ne rimase affascinato e lo arricchì della sua opera, affrescando, tra le altre, le mura diroccate del castello medievale e la cupola della chiesa di San Rocco. E per i buongustai prodotti e piatti tipici, come la filiciata, uno squisito piatto a base di formaggio fresco su foglie di felce, o ancora la frittata di patate, da accompagnare con vino rosso. Tra i dolci, i cuddruri con uova, zucchero, cannella e anice. INFORMAZIONI TURISTICHE Municipio, 098277003, 098277176 Centro Documentazione Museale, largo Torretta 3 Pro Loco, 098277390, 3408069635 www.comunedifiumefreddobruzio.it In auto, autostrada A 3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Falerna, direzione Amantea In treno, stazione di Paola A circa 17 km, Belmonte Calabro, Città del Vino e Città dei Sapori; a circa 30 km Cosenza, Città del Vino. Santa Maria Assunta, festa che culmina con la distribuzione delle filiciata, il caratteristico fior di latte deposto sulle felci, 15 agosto Altro evento Fiumefreddo Bruzio Estate (CZ) La struttura medievale e le costruzioni sei-settecentesche convivono a Squillace, ricca di storia, di tradizioni e di cultura, una delle più antiche diocesi della Calabria. Dal Castello Borgia, di origine normanna, si domina l’intero centro urbano. Cassiodoro, uomo politico e scrittore romano, in vecchiaia tornò a Squillace, suo paese nativo, e fondò due monasteri, che divennero importanti centri culturali. La storia della ceramica squillacese è intimamente legata alla fondazione della città ( Skilletion ) avvenuta verso il VII secolo a.C. ad opera dei colonizzatori greci. Squillace può oggi vantare giovani artigiani che proseguono l’arte ceramica caratterizzata dalla particolare tecnica dell’ingobbio, un rivestimento superficiale per applicare i colori della decorazione finale. Per chi voglia assaporare la cucina squillacese, scilatelle, pasta arrotolata, ripiena di salsiccia rosolata in salsa di pomodoro o di porcini silani; la nduja, famoso piccantissimo salame dal colore rosso, morbido e spalmabile. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio del Delegato alle Attività Economiche e Produttive, piazza Municipio, 0961912040 Pro loco Squillace, piazza Risorgimento, 800904285, 0961912306, 0961912542 www.squillace.org www.cassiodoro.it In auto, da Napoli e Reggio Calabria autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Lamezia Terme, poi Strada di Grande Comunicazione dei Due Mari per Catanzaro, quindi SS 106 Jonica, indicazioni per Squillace; da Crotone e Locri, SS 106 Jonica. In treno, linea da Lamezia Terme e da Catanzaro, stazione di Squillace Da vedere gli scavi archeologici con i ruderi della basilica normanna di S. Maria della Roccella, la più grande della Calabria. La vicina Amaroni (8 km) è Città del Miele; Satriano (27 km) Città dei Sapori. Il Palio del Principato, rievocazione storica in costumi medievali. Cavalieri, popolani, cortigiani, mercanti, artigiani, danno vita a rappresentazioni sceniche di balli antichi e spettacoli di strada, metà agosto Altri eventi La cavalcata dei Re Magi, cerimonia religiosa, 6 gennaio Festa di S. Agazio, Patrono, mercati, fiere e musica, 7 maggio Festa della Madonna del Carmine, fiere e concerti musicali, 16 luglio Artigianato in Piazza, gare di foggiatura con il tornio, agosto Festa della Dormizione di Maria Assunta (di derivazione bizantina), 15 agosto Festa della Madonna del Santo Rosario, danze e concerti, 7 ottobre Strade spaziose, palazzi ornati e chiese decorate maestosamente sono eredità della ricostruzione dopo il terremoto del 1688, su disegno del regio ingegnere Giovan Battista Manni, ispirato, forse, alla città di Torino. Tra le nuove costruzioni, Palazzo S. Antonio è sede del Comune e del Museo della Ceramica Cerretese del ‘700 e del Museo Nazionale della Ceramica Contemporanea (info 0824815211). Settecentesca è la scenografia di Piazza San Martino con la fontana dei delfini, probabilmente proveniente da piazza Mercato a Napoli. La passeggiata nella storia di Cerreto, attraverso la sua architettura (chiese, monumenti, portali, fontane, conventi, vecchie fucine, ruderi, edicole, piazze), è guidata da mattonelle ceramiche (realizzate dalle botteghe artigiane di Cerreto e da San Lorenzello, altra Città della Ceramica a soli 2 km), collocate in diversi luoghi della città e che illustrano le sue bellezze. In tavola, due primi da assaggiare: Maccheroni tirati a mano, con ragù e ricotta secca e pecorino, o tagliatelle con i ceci o col virno, fungo dei prati montani. INFORMAZIONI TURISTICHE www.comune.cerretosannita.bn.it corso Umberto 1, 0824815211, 0824815244 www.agriartcerreto.it www.cerretosannita.galtiterno.it In auto, da nord, autostrada A 1, uscita Caianello, poi SS 372 Telesina, uscita Cerreto Sannita; da Napoli, autostrada A 1, uscita Caserta Sud, direzione Benevento-S.Agata dei Goti, poi superstrada Fondo Valle Isclero, svincolo Telese-Terme Benevento, uscita Cerreto Sannita; da Avellino e Bari, autostrada A 16, svincolo per Benevento, poi SS 372 Telesina, uscita Cerreto Sannita In treno, linea NapoliFoggia, stazione Telese Terme-Cerreto Meta di pellegrinaggi il Santuario della Madonna delle Grazie, testimonianza dell’antica Cerreto: nel convento attiguo c’è un’Ultima cena di Paolo de Falco. Presso l’annessa Casa del Pellegrino è possibile soggiornare in meditazione. Intorno a Cerreto, naturalmente, boschi di cerro e di quercia, carpino e acero, tra corsi d’acqua e laghetti. Altre città d’identità vicine Casalduni (20 km) e San Lorenzo Maggiore (10 km), Città dell’olio; Solopaca (16 km), Paupisi (22 km) e Castelvenere (7 km), Città del vino; Cusano Mutri (8 km), Borgo più bello d’Italia; Frasso Telesino (24 km) e Melizzano (23 km), Città della nocciola; Torrecuso (25 km) e Guardia Sanframondi (6 km), Città dell’olio e Città del vino; San Lorenzello (2 km), Città dell’olio e Città della Ceramica. Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea a Palazzo Sant’Antonio, giugno-settembre Gli altri eventi Carnevale Cerretese, febbraio-marzo AgriArt, agricoltura e artigianato, marzo, giugno, settembre e dicembre Artisti in strada, , ogni ultimo fine settimana del mese, aprile-settembre Sagra del virno (fungo dei prati montani), maggio Sagra degli Asparagi selvativi, Madonna della Libera, maggio Festa della mamma, Sant’Anna, maggio Passeggiate ecologiche a Leonessa (la statua naturale di roccia che fa parte della Morgia S. Angelo, tra la contrada Cerro e la contrada Cese) e al Monte Cigno. ! Il suo abitato è sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare, in un paesaggio naturale unico, e sul mare, il cosiddetto Fiordo, visibile dalla via amalfitana. Il Fiordo presto diventerà, con l’intero vallone, “Oasi naturale regionale” e sarà inserito, con i Monti Lattari, nel Parco Regionale di prossima costituzione. Ma Furore vale la pena di scoprirlo tutto, oltre a visitare l’Ecomuseo del Fiordo, articolato in tre itinerari (Percorsi botanici, Vie del cinema, Muri d’autore), e la montagna da cui si gode la vista su vigne, ulivi, tetti rossi e sull’azzurro intenso del mare. E poi i murales, vero museo all’aria aperta: muri a secco che divengono arte e paesaggio al tempo stesso. Dopo il passeggio dal mare al monte, o viceversa, da assaggiare in tavola totani e patate, ma anche gli altri piatti tradizionali quali il migliaccio, la minestra maritata, e la caponata. E degustare il Costa d' Amalfi Doc, sottozona Furore, da vigne coltivate a mezzacosta sui fianchi scoscesi della collina. INFORMAZIONI TURISTICHE Pro Loco, 089874100 www.comune.furore.sa.it In auto, autostrada A3, Castellammare di Stabia, SS 336 per Pimonte – Agevola; da Salerno SS 163 In treno, stazione di Castellamare di Stabia 1 hotel Tutti da percorrere gli affascinanti sentieri nel territorio di Furore: di Abu Tabela, dell' agave in fiore, di Barbanera (da Vigne alla Moressa, per le antiche ViePiane), dei nidi di corvo, dei pipistrelli impazziti (dal Fiordo a Punta Tavola), della volpe pescatrice. Da visitare le vicine Amalfi (8 km), Città dei Sapori e Cittaslow; Atrani (9 km), Borgo più bello d’Italia; Tramonti (20 km), Città del Vino, Città del Castagno e Borgo Autentico d’Italia, ma anche sede della Comunità Montana Penisola Amalfitana che aderisce a Città del Vino e a Città del Castagno; Positano (15 km), Cittaslow; Ravello (14 km), Città del Vino; Scala (15 km), Città del Castagno e Borgo Autentico d’Italia. Muri in cerca d’Autore, raduno di pittori di murales, prima settimana di settembre Altri eventi I Giorni della Cicala, teatro, musica e danza, da luglio a settembre Premio Furore di Giornalismo, ultimo fine settimana di settembre Coppa del Mediterraneo, campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze, primo sabato di luglio . ! """"""""""" Tra le colline ricche di vegetazione tutto l’anno, ora comprese nel Parco Regionale dei Monti Picentini, quattro casali, che un tempo erano sei, fanno GIFFONI SEI CASALI (da un tempio dedicato a “Iunonis” e dal latino “Gens furis”, gente ribelle che si nascondeva in questi luoghi sicuri ed incantevoli). I casali di Sieti dal latino “Segetum”, luogo segreto o coltivazione a terrazze, Capitignano e Prepezzano che prendono il nome da due centurioni romani e il casale di più recente formazione, Malche, e i loro dintorni sono luoghi ideale per le passeggiate naturalistiche a piedi, ma anche a cavallo o in sella a una mountain bike. La tavola offre moltissime specialità dall’oliva autoctona “Rotondella”, coltivata nel territorio di produzione dell’olio extravergine d’oliva DOP Colline Salernitane alla pera pericina (presto presidio Slow Food), al miele, alle castagne, alle noci, ai caciocavalli, al pane a biscotto, alla soppressata, e ai dolci come la Crespella, il Calzoncello, il Croccante. E poi c’è la Nocciola di Giffoni IGP, fiore all’occhiello della Valle del Picentino, considerata la varietà più pregiata a livello mondiale. Oltre che in pasticceria, la Tonda di Giffoni è abbinata sapientemente nei ristoranti gustosi ed insoliti primi piatti e carni. E per concludere il pasto, c’è perfino il famoso caffè alla nocciola. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune, tel. 089 883210; fax, 089 883515, www.comune.giffoniseicasali.sa.it In auto, da nord, autostrada FI-NA, direzione Napoli, A1/E45 – A30/E841 – RA2/E841 – direzione Reggio Calabria – A3/E45, uscita direzione Pontecagnano, SS18 Pontecagnano Zona Industriale, uscita Pontecagnano, SR EXSS18 – SP193 – SP25A – SP76 – SP214, direzione Giffoni Sei Casali; da sud, autostrada SA-RC A3 – RA2/E841, direzione Reggio Calabria, uscita Pontecagnano - SS18 Pontecagnano – Zona Industriale, uscita Pontecagnano – SREX SS18 – SP193 – SP25A – SP76 – SP214, direzione Giffoni Sei Casali 1 b&b 1 ristorante 1 mostra museo 1 enoteca 1 nocciolioteca A due passi c’è poi la Cittadella del Cinema del Giffoni Film Festival. E poi d’obbligo la visita a Paestum e Pompei. Altre città d’identità vicine: Baronissi (21 km), Città della nocciola, Città delle ciliegie, Città della mela annurca; Calvanico (17 km), Montecorvino Pugliano (12 km), Montecorvino Rovella (11 km), Pellezzano (20 km), Città della Nocciola; Castiglione del Genovesi (6 km), Città della Nocciola, Città del Castagno, Castiglione d’Italia; Fisciano (22 km), Città della nocciola, Città del Gelato Artigianale; Giffoni Valle Piana (7 km), Città dell’Olio, Città della Nocciola, Città dei Sapori, Città della Mela Annurca e sede della Comunità Montana Monti Picentini che aderisce all’Associazione Nazionale Città del Castagno; Olevano sul Tusciano (19 km), Città dell’Olio, Città della Nocciola e Città della Mela Annurca;; Pontecagnano Faiano (11 km), Città del Pane, San Cipriano Picentino (3 km), Città del Vino, Città dell’Olio, Città della nocciola, Città del castagno e Città della mela annurca e San Mango Piemonte (9 km), Città della Nocciola e Città della Mela Annurca. La Cantina del Borgo, degustazioni dei vini della Enoteca Provinciale di Salerno in piazza a cura di Accademia Segetum in collaborazione con Ais delegazione di Salerno, Slow Food Condotta dei Picentini, Associazione Nazionale Città della Nocciola, ultimo fine settimana di giugno Altri eventi Via Crucis, con personaggi in costume, Venerdì Santo. Casali in fiore, maggio Casali e sapori, a cura di Slow Food Condotta dei Picentini, itinerario enogastronomico tra i ristoranti dei casali, maggio Le Antiche Civiltà Rurali, prima settimana di agosto I TiPicentini , non solo per bambini gioco didattico-sensoriale per bambini e non solo sui prodotti tipici del Parco Regionale dei Monti Picentini, ogni prima domenica del mese da maggio a settembre Rivive il borgo antico, ultimo fine settimana di luglio e di agostoVillaggio della Nocciola in Occasione dell’Assise Nazionale dell’Associazione Città della Nocciola, tra la fine di ottobre e la metà di novembre Club del Borgo, cafè letterario con presentazione di libri durante tutto l’anno. Nocciolioteca delle Colline Salernitane (Sala di assaggio polifunzionale) corsi di assaggio e filiera produttiva dei prodotti tipici (olio, nocciole, vino, formaggi) in collaborazione con Accademia Segetum, Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) durante tutto l’anno (www.valledelpicentino.it ). Meeting di allenamento assaggiatori di olio una volta al mese durante tutto l’anno. # )!'! ) ! """"""""""" ! $ %! ! & '!&( Di notte, osservando la costa dal mare, Pollica si rintraccia facilmente. Non ci si può sbagliare, sta lì dov’è più buio. Dal Cilento fino a Capo Palinuro i paesi si rincorrono lungo la costiera salernitana. Se risali con lo sguardo, verso nord, a un certo punto la linea luminosa di luci che quasi scendono in acqua s’interrompe. Ecco, lì comincia il territorio del Comune di Pollica: sei borghi tra alture e mare. La testa sui monti (Pollica, Galdo, Celso e Cannicchio) e i piedi sul bagnasciuga di Acciaroli e Pioppi. E quel buio notturno è un po’ il vanto di Pollica. Il buio di notte vuol dire verde di giorno. I molti riconoscimenti quali la Bandiera Blu, Le Cinque Vele, Città per il Verde, fanno di Pollica un luogo, dove per vacanza s’intende quiete, riposo, cibo, salute, mare, sole verde e ambiente. L’economia è basata sul turismo, la pesca e l’enogastronomia. Pollica è inoltre la Patria della Dieta Mediterranea. Fu proprio qui che nel 1945, dopo lo sbarco a Salerno, un giovane ufficiale studente in medicina del Minnesota, Ancel Keys, rimase colpito dall’eccessiva magrezza dei cilentani. Una volta laureato in medicina nutrizionista, tornò in Italia, proprio qui a Pioppi, dove ha vissuto per lunghi anni, e insieme a due pionieri, Stamler e Karvonen, cominciò a studiare le abitudini alimentari, dando vita alla Dieta Mediterranea. Tra i prodotti che caratterizzano questo territorio l’olio d’oliva, le alici di menaica, il cacioricotta cimentano e il fico bianco del Cilento. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Pollica, via D. Alighieri 8, 0974901004 www.comune.pollica.sa.it In auto, autostrada A 3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Battipaglia, SS 18 in direzione Paestum e uscire ad Agropoli Sud, seguire le indicazioni per Accaroli e quindi Pollica; in treno, stazioni di Vallo della Lucania, Agropoli e Ascea Dai Templi di Paestum alle Rovine di Velia, Città di Filosofia e Medicina, ai Vanvitelliani Andri della Certosa di Padula, dalle Vertigini delle Falesie Costiere alle Gole Interne, dalle Caverne Permeate dai resti dell’uomo del Paleolitico al Mistero delle sculture rupestri, dai Cenobi brasiliani ai Boschi Vetusti, dai Templi alle Fortezze Costiere, da Parmenide e Gian Battista Vico ai Culti vivi delle Pietre del Monte Stella. Il Cilento Rappresenta per il visitatore un itinerario unico d’emozione e memoria. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, patrimonio Unesco, comprende il territorio di Pollica ed offre la possibilità di visite guidate (www.pncvd.it) e molte altre attività (campi scuola, didattica e così via). Le altre Città di Identità vicine: Ascea (18 km), Città dell’Olio; Casal Velino (12 km) e Stella Cilento (13 km), entrambe Città dell’Olio e Città del Bio. Galdo Borgo di Teatro e Letteratura, il piccolo borgo di Galdo si trasforma in luogo del mistero con messe in scena e programmazioni teatrali a tema, ogni anno nuove. Nel piccolo borgo del Cilento, si è scommesso sulla letteratura, sulla letteratura che si fa teatro e sul teatro che mette in scena la letteratura. L’idea di una cittadella dei libri che aiuta a vivere meglio ha vinto, nel 2005, il premio Cittaslow, in estate Film & Mare, rassegna di cinema d’autore dedicato al mare, in estate Situata sulla sinistra del fiume Tenna, nel versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti, per le risorse storico-culturali, per le valenze ambientali e paesaggistiche. Il centro storico, con il suo comporsi di architetture civili e religiose, gli imponenti e sontuosi palazzi, i più nascosti e graziosi vicoli, raggiunge i 550 metri s.l.m. dove la tradizione vuole si trovasse il mandorlo, emblema del Comune. La molteplicità dei paesaggi che caratterizzano questo territorio, è uno degli elementi che lo rendono straordinario; le creste aspre e selvagge della dorsale montuosa, le valli disegnate dalla forza dei fiumi, i piccoli borghi sapientemente incastonati, il centro storico in cui si mescolano in un unico respiro, passato e presente. Considerata a buon diritto la “porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con il Museo Antropogeografico (Chiostro di San Francesco, Piazzale Leopardi – Info: Casa del Parco 07367848598 www.montisibillini.it), offre l’opportunità di conoscere tutti gli aspetti che compongono l’ambiente, avendo poi la possibilità di rinvenirli ed osservarli nel territorio. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Amandola, piazza Risorgimento 17, 073684071 www.comune.amandola.ap.it www.sibillini.net In auto, da nord, Autostrada A 14, uscita Civitanova Marche, Superstrada fino a Macerata ovest – Sforzacosta, quindi SP 78; da sud, Autostrada A 14, uscita a Pedaso, quindi SP 238 per ComunanzaAmandola; da Perugia, SP 75 fino a Foligno, poi SP 77 fino a Cacciano, quindi prima la SP 502 fino a Piandipieca, poi SP 78; da Roma, SS 4 fino a Mozzano, quindi SP 238 per Comunanza-Amandola. Nei pressi sorgono l’abbazia di S.S. Ruffino e Vitale e l’abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio. Nel Parco dei Monti Sibillini, il cui territorio comprende 18 Comuni, è possibile fare trekking, percorsi in mountain bike, visite guidate, andare a cavallo. Rievocazione storica “Le Canestrelle”, le tradizioni, i profumi, i gusti di un tempo ormai perso rivivono in una cornice spettacolare, sapientemente realizzata con un unico ingrediente: il grano, terza domenica di agosto Altri eventi Ars Amando - Amandola Festival delle arti sceniche – teatro, danza & musica, fine agosto–inizio settembre Emozioni con Gusto – Stagione teatrale del Teatro “La Fenice”, teatro storico settecentesco Electric Guitar Festival, primo weekend maggio Perpianosolo Meeting, agosto Diamanti a Tavola – Mostra mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici e artigianali del parco nazionale dei Sibillini, ottobre, novembre Naturalia – dalla Natura dei Sibillini il Benessere, alla scoperta dei sentieri del vivere sano, autentico, genuino, rispettoso dell’essenza dell’uomo, agosto " Al centro della Romagna, a metà strada fra l’Adriatico e il Monte Fumaiolo, Cesena, un centro storico a forma di scorpione ricco di luoghi pregevoli da visitare Tra gli altri, la splendida Biblioteca Malatestiana, voluta dal mecenate Malatesta Novello ed edificata tra 1447 e 1452, prima biblioteca comunale d’Italia, l’unica conservatasi in ogni sua parte (ambienti, arredi, codici), la Biblioteca Piana (donata alla sua città da Pio VII, uno dei tre Papi di Cesena), il Museo Archeologico (ubicato nell’attiguo Chiostro di S. Francesco). C’è poi la Rocca (XIV-XV sec.), una delle più belle ed imponenti della Romagna. Una poderosa cinta muraria con al centro i due torrioni, “maschio” e “femmina”, quest’ultimo adibito a Museo di Storia dell’Agricoltura. Su piazza del Popolo si affacciano il Palazzo Albornoz (XIV sec., ma ora in forma settecentesche), sede del Comune; la Loggetta Veneziana e il Torrione del Nuti (XV sec.), che ospitano il Museo di Scienze Naturali; la Fontana Masini (XVI sec.), gioiello manieristico e simbolo della città. La Cattedrale di S. Giovanni Battista ha il suo Museo nell’adiacente Cappella di S. Tobia. Vero e proprio monumento cittadino è il Teatro Alessandro Bonci. Cesena a tavola vuol dire tagliatelle, pappardelle e cappelletti rigorosamente preparati con la spoja, la pasta sfoglia fatta a mano, e passatelli e strozzapreti. Accompagna i secondi, soprattutto a base di carne, la pida (la piadina, un pane schiacciato cotto sul testo), che nei caratteristici chioschi può avere il ripieno e diventa allora crescione. Tra i vini, l' Albana, di colore giallo paglierino e ideale, dolce, per i dessert; il rosso Sangiovese; il bianco Trebbiano; la Cagnina, tradizionalmente compagna delle castagne. E il gelato allora? Non c’è che da provarlo nelle tante gelaterie cittadine. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.), piazza del Popolo 11, 0547356327 www.comune.cesena.fc.it In auto, autostrada A 14, uscite Cesena nord - Cesena sud; E 45 In treno, stazione di Cesena In aereo, Aeroporto di Forlì L. Ridolfi; Aeroporto di Rimini Miramare Lontana dal centro, ma visibile da ogni parte della città, la millenaria Abbazia di S. Maria del Monte, celebre per una collezione di ex-voto tra le più ricche d’Europa. L’intero complesso monastico (dotato oggi di sala conferenze e di refettorio per gruppi) merita una visita, ed in particolare l’Erboristeria e la suggestiva Bottega per il Restauro del Libro Antico. Anche le frazioni meritano una visita: S. Giorgio, dove ha sede il Museo della Centuriazione, Villa Silvia di Lizzano dove, immersa nel verde del parco, si conserva la stanza in cui soggiornò Giosuè Carducci e la frazione di Formignano, antico borgo minerario. Altre città di identità vicine Bertinoro (11 km), Città del vino e Città del gelato artigianale e Forlimpopoli (12 km), Città del gelato artigianale. Festival Internazionale del Cibo di Strada, stand provenienti da tutto il mondo propongono cibo di strada di qualità da consumare rigorosamente all' aperto, inizio ottobre Il Festival si alterna ogni anno con Saporie, gemellaggio fra il cibo tipico di una regione d' Italia a turno e quello tipico romagnolo, sempre a inizio ottobre Rievocazione Storica ai tempi di Napoleone, sfilata in costumi d' epoca, metà aprile Altri eventi Cesena in Fiera, Fiera di San Giovanni, patrono della città, gastronomia tipica, spettacoli, 22-23-24-25 giugno Cesena Estate, musica, teatro, poesia, luglio-agosto I Suoni del Tempo, concerti di artisti di fama internazionale, luglio Sagra del Monte, all’Abbazia del Monte, tradizionale Festa dell' Assunta, 15 agosto Concerto Radio Studio Delta, concerto di fine estate, meta'settembre Cesenotte, spettacoli e locali aperti fino all' alba, fine settembre Raduno Camper Cesena città malatestiana, con visite guidate organizzzate ai monumenti di Cesena e dintorni, fine settembre-inizio ottobre Cesena a Tavola, ristorazione, gastronomia, enologia, fine ottobre Visite Touring Club Italiano, le domeniche da aprile a giugno e da settembre a ottobre, visite guidate alle più belle località del territorio di Cesena Il territorio del Comune si estende sull’Appennino, nella parte delle valli del Chero e dell’Arda, con a sud un imponente anfiteatro di monti che ha consentito una buona conservazione dell' ambiente naturale. Il territorio di Morfasso è infatti ricco di itinerari affascinanti come l’escursione ai Monti Lama e Menegosa, le Palestre di Roccia, l’oasi naturale del Parco del Monte Moria, meta ideale per passeggiate, gite in bicicletta, l’incontaminata Ippovia delle valli Nure e Arda, e il grande spazio erboso di Santa Franca. Queste vallate meritano di essere visitate anche per la tradizione enogastronomica. Tra le specialità, oltre ai salumi e formaggi, c’è la torta di patate, la zuppa di latte e castagne e la torta di farina di castagne, accompagnate dai vini dei Colli Picentini, come il Gutturnio, il Monterosso Val d’Arda, la Bonarda, il bianco Ortrugo. INFORMAZIONI TURISTICHE Tel. 0523908180 Comune di Morfasso, via Roma 23, 0523908180 www.comune.morfasso.pc.it Comunità Montana Valle Nure e Val d’Arda, 0523911541 Piacenza Turismi, 0523305254 www.piacenzaturismi.net Consorzio Montemoria, 0523908209 www.parcomontemoria.it www.prolocosanmichele.it In auto, autostrada A 1, uscita Fiorenzuola, poi Provinciale Val d’Arda In treno, stazione di Fiorenzuola d’Arda, poi servizio di autolinee. Oltre agli scavi di Veleia, raggiungibili da Lugagnano o dall' area del Parco Provinciale (castagneti secolari, faggete e fustaie di conifere), è possibile effettuare un’escursione verso Bardi, per ripercorrere in parte il percorso della Via Francigena e per visitare il bellissimo castello che si trova in questa località della parmense Val Ceno. Le altre Città di Identità vicine: Castell’Arquato (24 Km), Città del Vino e Borgo più bello d’Italia; Vernasca e la sua frazione Vigoleno, (22 Km), Borgo più bello d’Italia. Castagnata folcloristica a San Michele, terza domenica di ottobre Altri eventi Mostra del cavallo Bardigiano, prima domenica di maggio Santa Franca, prima e quarta domenica di agosto Festa a San Michele, 3-7 agosto Festa del paese presso il Santuario Mariano sul Monte Moria, 15 e 16 agosto Sauris ha ben 5 frazioni (Sauris di Sopra, Sauris di Sotto, Lateis, La Maina e Field) dove vivono, in totale, 400 abitanti. Vanta uno dei laghi artificiali più grandi della regione, 6 km di piste da sci e le escursioni in inverno, passeggiate, percorsi a cavallo o in mountain bike in estate. Sauris accoglie tutto l’anno. Il Centro etnografico ‘S Haus Van Der Zhare, a Sauris di Sopra, e dedicato alla cultura locale e svolge attività di ricerca. A Sauris di Sotto, invece, c’è il Centro Storiografico, con un’interessante esposizione sulla storia di Sant’Osvaldo, Re della Northumbria, regione dell’Inghilterra settentrionale, vissuto nel VII secolo, morì in battaglia. Il suo culto si diffuse, dal medioevo, anche nei paesi alpini che lo invocano contro la peste e le epidemie. Gli amanti della buona cucina a Sauris dovranno assolutamente assaggiare il prosciutto, lavorato secondo tradizione, ma negli ultimi anni si produce anche birra integrale e formaggio, ricotta fresca e affumicata, burro, marmellate e sciroppi. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Sauris, 043386245 Ufficio turistico, 043386076 www.sauris.com In Auto, autostrada A 23 Udine-Tarvisio, uscita Carnia; dal Cadore attraverso il Passo Mauria che conduce ad Ampezzo; nella stagione estiva, dal Cadore attraverso la strada che da Vigo Laggio di Cadore conduce a Casera Razzo Lungo tutta la catena montuosa del comprensorio si possono effettuare escursioni e gite. Caratteristiche e numerose sono gli itinerari alla scoperta delle malghe. Appuntamento dedicato a la Belin, personaggio femminile da leggenda di Sauris, 5 gennaio Altri eventi Il Carnevale di Sauris, febbraio L’Arte del borgo, rassegna che vuole valorizzare il legno e la neve, febbraio e maggio Festa del prosciutto, luglio Festa del formaggio salato e di malga, agosto Mercatini di Natale, primi giorni di dicembre Il territorio del Comune di Celleno si trova nella splendida zona della Tuscia. Ha un' originale forma a cuore ovvero a "ciliegia", come il prodotto tipico del paese. Il paese, a circa 400 metri s.l.m., ha due abitati: la parte antica, dominata dal Castello Orsini, ed il paese nuovo, edificato a partire dagli anni Trenta. Il Borgo antico, segnato in passato da terremoti e dall' abbandono, è da alcuni anni oggetto di intensi lavori di consolidamento e di restauro che ne hanno frenato lo spopolamento. Particolarmente suggestiva è la parte intorno al Castello Orsini, con le chiese di San Donato e di San Carlo, quest' ultima recentemente restituita alla fruibilità pubblica. La produzione di ciliegie nel paese ha una storia antichissima, infatti Celleno è conosciuto per la famosa Festa delle Ciliegie, con sfilata di carri allegorici in tema, realizzati dai cittadini per una fastosa competizione per il carro più bello. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Celleno, piazza della Repubblica 8, 0761912002 www.comune.celleno.it www.arpiacellenese.it In auto, da nord, autostrada A 1, uscita Orvieto, a sinistra per 4 km, a destra direzione Lubriano, Bagnoregio, Celleno; da sud, autostrada A 1, uscita Attigliano, a sinistra per 2 km, a destra direzione Grotte Santo Stefano e quindi Celleno. . A soli 18 km da Viterbo, Celleno è un ottimo punto di partenza per la visita ad altre località: S. Angelo di Viterbo (7 km), Città delle ciliegie; Civita di Bagnoregio (10 km), Borgo più bello d’Italia; Lubriano (14 km), Città della chianina; Montefiascone, città del vino; Bolsena, Città dell’Infiorata ed il Lago di Bolsena; Orvieto (25 km), Città del Vino, Città Slow e Città della Ceramica; Castiglione in Teverina (21 km), Città del vino e Castiglione d’Italia; Todi, Assisi, e Gubbio, Città dei Sapori, Città del Bio, Città della Ceramica, Città della Chianina. La Festa delle Ciliegie (seconda domenica di giugno), insieme alla Festa del Crocefisso (14 settembre), rappresentano i due appuntamenti più significativi dell’anno Altri eventi Festa di San Nicola, 9 maggio Festa della Trebbiatura, terza domenica di luglio Festa di San Donato, patrono di Celleno, 7 agosto Festa della Chiesola, quarta domenica di settembre # Poggio Moiano in Sabina è l’antichissimo Loco Moiano, Comune dal 1344. Situato su una collina a 502 s.l.m., alle falde del Monte Miano (990 m. s.l.m.). Nel suo comprensorio si trovano monumenti di notevole valore artistico, di origine romana e medievale. Il comune ha due frazioni nei pressi della via Salaria: Cerdomare più nascosta, e l’importante nodo viario e centro commerciale di Osteria Nuova, che ogni prima domenica del mese ospita uno dei più grandi raduni fieristici della Regione Lazio. Poggio Moiano è Città dell’Olio perché il suo olio, per il quale ormai in maniera generalizzata si adottano metodi di coltivazione biologica, ha bassissimo o quasi nullo grado di acidità, facendone un alimento di altissimo valore dietologico, tra i migliori in Italia. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Poggio Moiano, Ufficio cultura, turismo,servizi scolastici, 0765876023 In auto, autostrada A 1, uscita Fiano Romano, SS Salaria direzione Rieti, bivio Osteria nuova direzione Poggio Moiano 1 hotel* 1 ristorante* Tra le mete di maggiore interesse storico della zona c’è l' abbazia di Farfa, dove ci sono ancora le strutture murarie delle antiche botteghe medievali quando Farfa era il più importante mercato dell’Italia centrale. Da visitare la splendida abbazia affrescata e l’importante biblioteca. Altre città d’identità vicine: Ascrea (18 km), Città del Tartufo; Castel di Tora (15 km) e Orvinio (13 km), Borghi più belli d’Italia; Castelnuovo di Farfa (15 km), Fara in Sabina (18 km), Mompeo (21 km), Montopoli di Sabina (21 km), Città dell’Olio; Poggio Nativo (11 km), Città delle Ciliegie; Poggio Mirteto (24 km), Città del Bio. L’Infiorata è l’appuntamento dell’ultimo fine settimana di giugno nonché la manifestazione più attesa dell’anno, tra le più importanti in Europa, attira numerosissimi visitatori; essa trae origine dall’usanza, antica e spontanea di gettare fiori al passaggio della solenne processione del Corpus Domini, diventando nel tempo una manifestazione artistica di grande rilevanza che oggi ospita anche il Concorso Nazionale delle Infiorate d’Italia. Negli stessi giorni vengono allestiti numerosi stand gastronomici di prodotti tipici e bruschette che esaltano l’ottimo olio extravergine di oliva. Altri eventi Fiera di Gennaio, ultima domenica di gennaio Sant’Antonio Abate, festa con la benedizione degli animali, 17 gennaio (se cade in un giorno feriale si festeggia il fine settimana successivo) San Sebastiano, è la festa del Patrono, preceduta da rituali e preparativi tradizionali, tra cui la preparazione delle ciambelle che avviene circa una settimana prima, 20 gennaio Processione del Venerdì Santo, tutto il paese accompagna in corteo funebre il Cristo Morto deposto in una bara e portato a spalla dai membri della confraternita della Misericordia e del Suffragio che vegliano Gesù Morto all’interno della chiesa parrocchiale anche di notte Sant’Antonio da Padova, si festeggia il Santo con la collaborazione dell’omonima confraternita, la preparazione di dolci tipici e la processione per le vie del paese, 13 giugno (se cade in un giorno feriale si festeggia il fine settimana successivo) Processione in onore della Madonna dei Miracoli, , Osteria nuova, luglio Sant’Anna protettrice delle partorienti, pellegrinaggio alla Chiesa rurale del l 1670, 26 luglio Assunzione, processione al cimitero e festeggiamenti organizzati dalla confraternita dell’Assunzione, 14-15 agosto San Rocco, processione al centro storico e festeggiamenti organizzati dalla confraternita di San Rocco, 15-16 agosto Madonna Addolorata, festeggiamenti organizzati dalla Madonna Addolorata, composta da un centinaio di sole donne, terza domenica di settembre San Michele Arcangelo, Cerdomare, festeggiamenti e riti religiosi, settembre Estate poggiomoianese, Festa del Cavallo; Da Piazzatta a Piazzetta, percorso gastronomico nelle vie del centro storico alla scoperta della cucina poggiomoianese accompagnata dagli ottimi oli e vini che la contraddistinguono, luglio – agosto Fiera di San Martino, 11 novembre Fiera di Osteria Nuova, Prima domenica di ogni mese %! ! & '!&( """"""""""" Triora è incantevole, con le sue volte, le viuzze e le case altissime. Il turista che cerca scenari agresti e montani può recarsi nelle frazioni di Creppo, Cetta, Realdo e Verdeggia, in cui si può fare trekking, andare in mountain bike o semplicemente passeggiare. E proprio a Verdeggia, a Realdo e alla Bassa di Sanson esistono rifugi alpini per gli escursionisti che affrontano gli itinerari sui monti attorno a Triora. Per i visitatori interessati alle antiche usanze agropastorali, c’è il Museo regionale etnografico e della stregoneria, ricco di fotografie, oggetti, statue, vestiti, documenti e libri. Ai buongustai, suggeriamo il bruzzu, ottenuto dalla fermentazione naturale della ricotta, dal sapore piccante, ottimo per condire la pasta. Fra i piatti, le paste, ossia torte di verdure e patate, cotte utilizzando le braci ardenti. Inoltre i ravioli magri, le tagliatelle, le lasagne con le rape, gli gnocchi, i b gaéli (grumi di farina di castagne cotti nel latte), i ciapazöi ed i sügeli. Per quanto riguarda invece i dolci, ottimi i turrun natalizi, i canestrelli e le torte dolci, farcite di saporite marmellate. INFORMAZIONI TURISTICHE Associazione Turistica Pro Triora, 018494477 Comune, corso Italia 7, 018494049, 018494310 APT Riviera dei Fiori – Sanremo, 0184571571 www.comune.triora.im.it In Auto, autostrada A10 Genova – Ventimiglia, uscita Arma di Taggia, poi SS 548 per Taggia, Badalucco e Triora In treno, linea Genova – Ventimiglia, stazione Arma di Taggia, poi pullman Triora è immersa nella Alta Valle Argentina. Qui si può respirare aria buona e vivere giorni di vacanza all’ insegna della tranquillità. Intorno a Triora si possono ammirare scenari agresti e montani e più in alto si possono raggiungere splendidi punti panoramici sulle Alpi Liguri. Da visitare poi altre città di Identità: Badalucco (18 km), lungo la SS 548 , e proseguendo ancora un po’ c’ è Taggia (28 km), entrambe Città dell’ Olio. Strigòra, una giornata con le streghe di Triora, con una mostra-mercato che evoca il medioevo e spettacoli, domenica dopo Ferragosto Altri eventi Venerdì Santo, deposizione di Cristo dalla croce Processione dal Monte, ricorrenza religiosa, seconda domenica dopo Pasqua Fiera, prima domenica di giugno Appuntamento al Santuario di San Zane, 24 giugno Madonna della Misericordia, prima domenica di luglio Fiera di San Tusco, seconda domenica di luglio Festa del fungo, ultima domenica di settembre Notte di Halloween, 31 ottobre Fiera di novembre e castagnata, Ognissanti Vigilia di Natale con l’ osu e Babbo Natale, 24 dicembre (SP) Varese Ligure è un antico centro dalla forte vocazione turistica, oggi principale polo dell’ Alta Val di Vara. Particolarmente caratteristico il vecchio quartiere della città, Borgo Rotondo, costituito da un vero e proprio girotondo di case, e tornato all’ antico splendore. Qui è possibile passeggiare tra i caratteristici portici dai variopinti colori pastello e tra i numerosi negozi che vi si trovano e che producono lavorati della lana e prodotti tipici della Val di Vara. È il primo comune con certificazione ambientale, dove la produzione biologica riguarda il 95% dell’ attività agricola. A tavola si possono gustare le tipiche lasagne al sugo di porri, il pan martin, una sorta di pane ottenuto con farina di castagne, farina di grano e noci. Ed ancora, la carne cucinata nella caratteristica ciappa, una piastra d' ardesia posta sopra il fuoco e, particolarità, dalla cenere risultante dal fuoco si cuociono le patate, le cipolle e le salsicce. INFORMAZIONI TURISTICHE IAT Piazza Castello 0187842094 www.comune.vareseligure.sp.it In auto, autostrada A 12 Genova-La Spezia, uscita Sestri Levante, SS 523 direzione Varese Ligure; oppure uscita Bugnato, SS 566 direzione S. Pietro di Vara, poi SS.523 A poco meno di un’ ora di viaggio da Varese Ligure, il Parco Nazionale delle Cinque Terre, aderente all’ Associazione Città del Vino, che fa parte del patrimonio mondiale, ambientale e culturale dell’ Unesco, con i suoi suggestivi scenari e paesaggi, le coste a strapiombo sul mare con baie e spiaggette, i borghi medievali, i sentieri panoramici sul mare ed i pendii. A 25 km da Varese Ligure si può visitare Brugnato, Città dell’ Infiorata. Cantamaggio, i varesini di ogni età in costume contadino rallegrano il borgo e la campagna circostante con balli e canti popolari per annunciare l’ arrivo della bella stagione, 1 maggio Altri eventi Festa degli Alpini, fine giugno Trofeo Borgorotondo di Pugilato Agonistico, fine ottobre Stagione Lirica, agosto Festival Provinciale I Luoghi della Musica, agosto Borgo medievale, Brisighella accoglie i viaggiatori con i colori caldi dei suoi palazzi. Tutto intorno, il verde, luogo ideale per le passeggiate a piedi, ma anche a cavallo o in sella a una mountain bike. E poi l’ olio, il vino e il buon mangiare, come la spoja lorda per esempio, una minestra ripiena molto particolare, il formaggio stagionato nelle grotte di gesso, la carne di Mora romagnola, una razza antica di maiale tipico del posto, e il carciofo Moretto. Consigliate anche le cure termali, presso il moderno stabilimento termale di acque sulfuree e salsobromidiche (dal 3 maggio al 13 novembre: info 054681068 – 800216111 – www.termedibrisighella.it) INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Brisighella www.comune.brisighella.ra.it Tel/Fax 0546 994411 Associazione Pro Loco I.A.T. Tel/Fax 0546 81166 In auto, autostrada A 14 Bologna – Ancona, uscita Faenza, SS 9 via Emilia fino a Faenza e quindi direzione Brisighella; SS 302 Firenze – Faenza. In treno, linea Faenza – Firenze, stazione di Brisighella. Nel raggio di 25 km c’ è Dozza, Borgo più bello d’ Italia, mentre a soli 12 km Faenza, Città del Vino e Città della Ceramica, Castel Bolognese (16 Km), Città del Vino. Feste Medievali, un tuffo nel passato tra dame, cavalieri, armi ed amori, con spettacoli, mercati e banchetti, ultimo fine settimana di giugno e il primo di luglio. Altri eventi Mostra di Ricami, metà aprile- metà maggio Mercatino serale del Venerdì, , antiquariato, artigianato, prodotti tipici, dal 1° venerdì di giugno al 1° venerdì di settembre E…state in Collina, , danza classica e moderna, luglio-agosto La Magia del Borgo, musica classica, metà luglio – metà agosto Città del Castagno Il comune di Caglio a mt. 850 di altitudine è situato nel cosiddetto Triangolo Lariano o Penisola Lariana, ovvero quella parte di terra compresa fra i due rami del Lago di Como. Ricco di declivi, creste, boschi di faggi e castagni. Luogo ideale per chi ama camminare, si può, infatti, scegliere tra il Percorso Abitato e quello Naturalistico. Il primo itinerario è volto alla scoperta del centro storico medievale e delle Tavole del Mulino (Il Mulino prende il nome dal “ mulinello” , un antico gioco, probabilmente di epoca egizia, praticato un tempo dagli adolescenti e in particolar modo da quelli che custodivano le greggi). Nel secondo caso, invece, è possibile seguire il SENTIERO SEGANTINI con la Chiesa di S. Valeria, dal cui pianoro si possono ammirare particolari vedute naturalistiche ed ancora l’ Arenale Trovanti, il Ghiandone , masso attorno al quale le donne recitavano il rosario, ma anche il Santuario della Madonna di Campoè,. E i buongustai possono degustare piatti e prodotti tipici della montagna, come il cervo in salmì, il cinghiale, la polenta, il risotto con i funghi ed ovviamente nel periodo autunnale squisite caldarroste. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Caglio, 031667017 Pro Loco, 031667378 – la domenica dalle 11 alle 12 nei mesi di aprile – maggio – giugno . In Luglio e Agosto dalle 10 alle 12,30. Da Como SS 342 fino a Erba poi P 41; da Milano P 5 fino a Giussano poi P 41 Da Milano ad Asso con le Ferrovie Nord – Da Asso a Caglio in autobus di linea. Nelle immediate vicinanze, si trovano: - Bellagio – La perla del Lario – - Tremezzo (25 km), Borgo più Bello d’ Italia, celebre per il grande parco e per la raccolta d’ arte che custodisce marmi del Canova, fra cui la famosa "Amore e Psiche", fregi del Tordwalsen, tele di Hayez, affreschi dell' Appiani, arazzi e mobili dei secoli XVIII-XIX. Manifestazioni estive all’ Arena Castagnate, nelle prime tre domeniche di ottobre Prossima è la MOSTRA PERMANENTE per le vie del paese della riproduzione delle opere del Pittore GIOVANNI SEGANTINI. Monte Isola è un borgo suggestivo sul lago d’ Iseo, con due isolette, Loreto e San Paolo, che fanno parte del territorio montisolano. Un panorama mozzafiato che il visitatore può ammirare percorrendo, esclusivamente e tassativamente a piedi o in bicicletta, i suggestivi sentieri che costeggiano il lago o conducono ai poggi. Non ci sono automobili a Monte Isola, unico locomotore consentito ai più pigri, per visitare il Comune e le sue dodici frazioni, il pulmino del Comune. E poi qui si produce un pregiato olio extravergine di oliva ed ancora si può gustare il salame, affumicato seguendo ancora un rito antichissimo, da legna secca bruciata in un camino chiuso, in un’ antica cantina con muri di pietra non intonacati e soffitto a volta. Una particolare immagine di Monte Isola la regala il pesce essiccato, se si arriva qui da novembre in poi: davanti alle case, sui terrazzi, sotto i pergolati, intere schiere di pesce pulito ed in salamoia , appeso ad asciugare al sole. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio Turistico di Monte Isola, 0309825088 Azienda di promozione Turistica di Iseo (Bs), 030980209 www.tuttomonteisola.it In auto, autostrada A 4, da est, uscita Ospitaletto; da ovest Palazzolo sull’ Oglio In treno, da Brescia con linea delle Ferrovie Nord Brescia-Edolo, stazioni di Sultano o Sale Marasino. Poi traghetto (senza auto) per Monte Isola Vicino a Monte Isola c’ è un altro Borgo più bello d’ Italia, Lovere (17 km), con, tra l’ altro, la piazza 13 martiri, considerata tra le più belle del lago d’ Iseo. Se si sale sul monte Cala, si può ammirare un panorama suggestivo che abbraccia quasi tutto il bacino del lago d’ Iseo, la bassa Val Camonica, fino al lago di Endine. Altre città d’ identità vicine Rodengo (19 km), Provaglio (15 km), Erbusco (23 km), e Adro (24 km), Città del Vino; Marone (1 km), Città dell’ Olio. Santa Croce, un evento eccezionale, tanto da ripetersi da oltre un secolo e mezzo solamente ogni cinque anni (la prossima volta nel 2010) nei primi giorni di settembre, nella frazione di Carzano. L’ addobbo è di oltre duecentomila fiori di carta realizzati dalle donne del posto e con migliaia di lampadine colorate. L’ evento ha origine dalla vittoria sul colera, nel 1836, grazie ad una reliquia della Santa Croce portata in processione. Primi giorni di settembre. Altri eventi Carnevale, sfilata di carri allegorici Sagra di Peschiera Maraglio, agosto Menzino in festa, fine luglio, inizi di agosto San Rocco, 15-16 agosto San Severino, prima domenica di ottobre Pellegrinaggio degli anziani, Santuario della Cerinola Corinaldo è un borgo incastonato tra le valli del Cesano e del Nevola, patria di Santa Maria Goretti. Suggestivo il colpo d’ occhio per chi vi giunge dalle splendide mura medievali, rimaste praticamente intatte dal Quattrocento e che lo rendono uno straordinario esempio di architettura militare. Ed a colpire è soprattutto la quattrocentesca torre dello Sperone, alta circa 18 metri e di forma pentagonale. Si può compiere una passeggiata guidata lungo i 912 metri della cerchia ed ammirare i baluardi, le torre di difesa , i camminamenti di ronda, ma anche addentrarsi nel centro storico e visitare i numerosi palazzi gentilizi, gli edifici civili e religiosi. Corinaldo è anche terra del buon vino, del rinomato Verdicchio, coltivato nelle colline intorno al paese. E poi c’ è l’ olio extravergine di oliva, i salumi, il miele. Ed un piatto da assaggiare è l’ oca arrosto, imbottita di salvia, rosmarino e aglio, contorniata di patate. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio informazioni turistiche, via del Corso 10, 071679047 Pro Loco, via del Velluto 20, 071679047 Associazione Pozzo della Polenta, largo XVII settembre 1860, 071679043 In auto, autostrada A 14 oppure SS 16 Adriatica, uscita Senigallia, strada provinciale Corinaldese In treno, stazione Senigallia (18 km) di A soli 15 minuti di auto, c’ è Senigallia (20 km), Città dell’ Olio e Città del Pane, che offre spiagge di finissima sabbia, ma anche monumenti e musei, come Palazzo del Duca e Fontana delle Anatre, o ancora la Rocca Roveresca e la Pinacoteca diocesana di arte sacra. Altre città d’ identità vicine Arcevia (25 km) e San Marcello (22 km), Città dell’ olio; Belvedere Ostrense (18 km) e Montecarotto (21 km), Città del vino e Città dell’ olio; Morro d’ Alba (22 km) e Serra de’ Conti (18 km), Città del vino; Ostra (14 km), Città dell’ olio e Città del miele; Ostra Vetere (7 km) e Senigallia (20 km), Città dell’ olio e Città del pane. Contesa del Pozzo della Polenta, rievoca l’ assedio del 1517; da circa trent’ anni vi partecipano trecento figuranti in costume d’ epoca, tamburini, sbandieratori, arcieri, terza domenica di luglio Altri eventi Rassegna di musica jazz, quarto fine settimana di luglio Corinaldo Estate, da giugno a settembre Halloween, ultima settimana di ottobre Stagione di prosa, invernale ed estiva Borgo più bello d’Italia, Città del Vino Gradara sorge su una collina panoramica fra la Romagna e le Marche a pochissimi chilometri dal mare. Qui, nel suo castello, si consumò la vicenda tragico – amorosa di Paolo e Francesca, sublimata dai versi di Dante Alighieri, nella “ Divina Commedia” . A Gradara “ Capitale del Medioevo” , è stato realizzato il Parco Storico – Culturale – Letterario del Medioevo, un percorso che si snoda lungo il versante meridionale del colle dove si erge il borgo fortificato. Un sentiero che il visitatore potrà percorrere, munito di auricolari ed ascoltando le vicende dell’ epoca che fu dagli stessi protagonisti, che renderanno la loro versione della storia. E protagonista indiscussa è la Rocca Demaniale, il simbolo stesso della città. Ma Gradara sorge in un territorio ricco d’ ulivi, vigneti e dall’ antica tradizione culinaria: dalle vallate si ricavano i funghi e i tartufi, dalle sue vigne il Verdicchio. E qui si può gustare anche un dolce di antica tradizione, il frostingo. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio "Gradara Innova", 0541964673 www.gradarainnova.com Pro Loco, 054823036 www.gradara.org www.comune.gradara.pu.it In auto, autostrada A 14, uscita Ancona Nord, SS 76 per Jesi, poi Matelica; autostrada A 1, uscita Orte, poi per Fabriano Matelica Nelle vicinanze, Montegridolfo (15 Km), Borgo più bello d’ Italia, rappresenta uno dei castelli meglio conservati del Riminese; Colbordolo (Montefabbri) (18 Km), Città dell’ Olio, Città del Vino, Borgo più bello d’ Italia; Monteciccardo (20 Km), Tavullia (7 Km), Città del Vino; Pesaro (14 Km), Città della Ceramica, Città del Vino. Assedio al castello, rievoca il terribile assedio di Gradara del 1446, quando Francesco Sforza, con l' aiuto del grande Federico da Montefeltro, tentò, senza riuscirci, di conquistare la Rocca. La manifestazione celebra questa battaglia in modo molto originale ed innovativo, grazie alle nuove possibilità offerte dagli spettacoli piro-musicali gestiti dal computer; una tecnologia all' avanguardia che consente una perfetta sincronia tra fuochi e musica. Terza settimana di luglio. Altri eventi Volare di gusto e Mostra dell’ Artigianato, dell’ enogastronomia e dei prodotti tipici, fine luglio Festival Nazionale del Teatro Amatoriale e Premio Sorgenti dell’ Esino, inizio agosto Estate Esanatogliese, agosto Raduno bandistico, inizio di settembre Borgo più bello d’Italia Dall’ alto dei suoi circa 780 metri, il borgo domina gran parte della vallata del fiume Biferno, con una visuale che spazia a 180° su buona parte della regione. Ma la città di Oratino è soprattutto arte, perché qui l’ arte nei secoli si è espressa magnificamente nelle opere dei numerosi scalpellini, pittori, indoratori, scultori e vitriatari, che hanno lasciato segni del loro passaggio non solo in patria ma in tutto il Molise. È per questo che Oratino ancora oggi è testimonianza di un passato d’ arte che si è ben conservato nel tempo. Ne sono prova tangibile i numerosi portali, i selciati in pietra, la Chiesa di S. Maria Assunta, splendidamente affrescata dal Brunetti, il centro storico, accuratamente ristrutturato e riportato all’ originale fascino di borgo medievale. Fiore all’ occhiello di questa realtà è poi la cucina locale, con i piatti caratteristici della tradizione molisana da degustare nei tipici ristoranti oratinesi. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Oratino, Piazza Raffaele Rogati 3, 087438398 www.comune.oratino.cb.it In auto, autostrada A 14, uscita Termoli, direzione Campobasso; autostrada A 1, uscita Caianello da sud, uscita S. Vittore da nord, direzione IserniaCampobasso; quindi direzione Oratino 1 b&b (*) Le città di Identità più vicine: Frosolone (24 km), Bojano (24 Km), Cercepiccola (24 Km), San Giuliano del Sannio (21 Km) e Campobasso (9 Km), Città dei Sapori; Limonano (19 Km), Città del Miele. La Faglia, è un enorme fascio di canne lungo circa 12 metri con un diametro di oltre un metro che la vigilia di Natale viene trasportato a spalle da più di cinquanta oratinesi dall' ingresso del paese fin davanti il sagrato della chiesa S. Maria Assunta dove viene innalzato e quindi incendiato. Le origini della manifestazione sono incerte come pure il significato, ma per gli oratinesi essa rappresenta comunque un prezioso momento di aggregazione e socializzazione che attira intorno a sé l' attenzione di tutti i cittadini per i quali non esiste Natale senza la "Faglia", 24 dicembre. Altri eventi Sant’ Antonio, 10 giugno San Bonifacio, patrono di Oratino, 14 maggio Agosto in Oratino, eventi culturali, sociali e sportivi, 15 agosto Madonna del Rosario, 15 agosto Le Lessate, , Accensione di un grande fuoco con la distribuzione delle "Lessate", pietanza a base di legumi e cereali, 17 gennaio San Gennaro, protettore di Oratino,19 settembre Madonna di Loreto, 20 settembre Z’ seca la vecchia, tradizione del giorno di metà Quaresima: si recita una satira paesana, rappresentata da improvvisati attori comici che ironizzano sul senso del rapporto sessuale ed i piaceri della vita in genere, che, nel periodo della Quaresima, dovrebbe rappresentare una privazione. # ! Borgo Autentico d’Italia, Città della Nocciola Suggestivo il colpo d’ occhio per il visitatore che giunge a Cortemilia, centro medioevale, attraversato e diviso in due dal fiume Bormida, adorno di portici e sovrastato da una torre cilindrica del 1200, quanto rimane del Castello Aleramico. Artisticamente significativo l' ex convento francescano, che pare sia stato voluto dallo stesso San Francesco di passaggio in zona. Cortemilia è famosa per la nocciola tonda, cui è dedicata una manifestazione l' ultima settimana di agosto. Ed è proprio la nocciola la regina della gastronomia locale, il cui impiego principale è quello dolciario e di qui un trionfo di golosità: dalla pasta di cioccolato, ai gelati, agli squisiti torroni, o i baci di dama, o ancora la famigerata e deliziosa torta di nocciole. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Cortemilia, corso Einaudi 1, 017381027 www.comunecortemilia.it In auto, da Torino, autostrada A 6, uscita Carmagnola, direzione Sommariva del Bosco verso Alba, poi SP 429 che da Castino conduce a Cortemilia; da Milano, autostrada A 7, uscita Alessandria sud, direzione per Acqui Terme in direzione Bistagno, seguire le indicazioni per Cortemilia; da Genova, autostrada A 10, uscita Savona, direzione Torino A 6, uscire ad Altare, direzione Carcare, Cairo Montenotte in direzione Cortemilia 1 affittacamere (*) Nelle immediate vicinanze Bergolo (7 km), Città della Nocciola, è un piccolo paese di Langa, situato sul crinale che divide la Valle Bormida dall’ Uzzone. Da visitare la cappella di San Sebastiano situata nel cimitero comunale, in un punto di straordinaria bellezza paesaggistica, da cui si possono dominare tutte le vallate e le colline circostanti, dalle Alpi al mare. Altre città d’ identità vicine Borgomale (14 km), Bosia (8 km), Castino (8 km), Cravanzana (7 km), Feisoglio (15 km), Gorzegno (14 km), Gottasecca (19 km), Monesiglio (20 km), Perletto (7 km), Prunetto (19 km), Rocchetta Belbo (11 km), Santo Stefano Belbo (20 km), Torre Bormida (7 km), Valle Uzzone (15 km), Città della Nocciola; Castelletto Uzzone (10 km), Città del Pane e Città della Nocciola; Cossano Belbo (15 km) e Rodello (20 km), Città del Vino e Città della Nocciola; Levice (13 km), Borgo Autentico d’ Italia e Città della Nocciola; Montelupo Albese (19 km), Neviglie (22 km), Roddino (21 km), Città del Vino. La sagra della nocciola, con la Fiera Regionale del dolce alla nocciola Piemonte I.G.P. e del vino di Langa. Maestri pasticceri selezionati da Slow Food Italia e produttori di Langa, attendono turisti e golosi sotto gli antichi portici e per le vie del centro storico di Cortemilia, a fine agosto. Altri Eventi Fiera dell’ Ascensione, 4 maggio Festa d’ estate a Monte Oliveto, 21 giugno Rassegna teatrale “ Serata d’ amore per Ileana Ghigne” , luglio e agosto XIV International Music Competition, 21-25 ottobre Fiera di Santa Caterina, 25 novembre ) * ( ' !( + , ! ! Città del Vino, Città della Nocciola Rodello gode di una rara peculiarità: in esso sono comprese le più vaste aree boscate di tutta la zona. Tanti i percorsi e gli itinerari per possibili escursioni. Alla scoperta di un territorio che rappresenta un polmone verde, che dona una considerevole qualità ambientale al paese, una vera e propria oasi naturale per numerose specie vegetali e faunistiche. I boschi, che ricoprono le strette vallate dei profondi calanchi e i versanti collinari a meridione di Rodello, sono un habitat ideale per alcune tra le specie più interessanti dell' avifauna delle Langhe, come il rondone maggiore e la taccola. E poi il cibo, i prodotti tipici come ad esempio Tonda Gentile delle Langhe i boschi, i pioppeti e i noccioleti di Rodello sono l' habitat ideale del più prezioso dei frutti spontanei di Langa: la trifola, ovvero il tartufo bianco d' Alba. Da non perdere poi la bagna cauda, una specialità a base di aglio, acciughe e olio, dentro la quale intingere peperoni, cardi ed altre verdure crude, da abbinare ad un buon vino rosso piemontese come il Dolcetto delle Langhe o d' Asti oppure un Barbera d' Asti, d' Alba o del Monferrato. INFORMAZIONI TURISTICHE Municipio, piazza Comunale 6, 0173617107 www.comune.rodello.cn.it autostrada # !" # $$ ; Nelle immediate vicinanze si possono visitare molte Città di Identità: Alba (10 km), Città Vino, Città della Nocciola e Città del Tartufo; Barbaresco (19 km), Paese Dipinto; Barolo (19 km) e Castagneto (18 km), Diano d’ Alba (8 km), Grinzane Cavour (13 km), Guarente (16 km), La Morra (20 km), Monforte d’ Alba (18 km), Montelupo Albere (2 km), Neviglie (18 km), Roddi (15 km), Roddino (14 km), Santa Vittoria d’ Alba (20 km), Serralunga d’ Alba (15 km), Treiso d’ Alba (16 km), Verduno (19 km), Vezza (18 km), tutte Città del Vino; Borgomale (11 km) e Bosia (17 km), Castino (17 km), Cravanzana (14 km), Feisoglio (19 km), Rocchetta Belbo (17 km), Sinio (6 km), Somano (19 km), tutte Città della Nocciola, Torre Bormida (18 km), Città della Nocciola anch’ essa e sede della Comunità Montana Langa delle Valli che aderisce all’ Associazione Nazionale Città della Nocciola; Castiglione Falletto (16 km), Città del Vino e Castiglione d’ Italia; Cortemilia (20 km), Città della Nocciola e Borgo Autentico d’ Italia. Le Festa del Grano, tra la fine di luglio e metà agosto. È un tipico appuntamento per Rodello. Si svolge la trebbiatura con attrezzature d' epoca, si espongono macchinari agricoli di un tempo e, soprattutto, si balla e si degustano i piatti tipici delle Langhe. Borgo più bello d’Italia, Città Slow Il bianco quasi abbagliante del suo centro storico è ciò che colpisce il visitatore al suo arrivo a Cisternino. Il borgo medievale, incastonato sugli altipiani delle Murge, gode di una posizione privilegiata. Splendido il paesaggio degli sterminati campi di olivi e vigne, tra i più floridi della regione, mentre il suo centro storico è ricco di costruzioni cinquecentesche e seicentesche. Si può, quindi, favoriti da un clima benevolo nella maggior parte dell’ anno, fare lunghe passeggiate, sia fuori dal borgo, sia all’ interno delle mura alla scoperta dei suoi beni architettonici, tra cui la Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17 metri, questa torre costituiva l’ ingresso principale della città. E poi a tavola si trovano le deliziose friselle, i formaggi, il cacioricotta su tutti. E poi l’ olio extravergine di oliva, il vino Doc e i salumi: ottimo il capocollo. O ancora le deliziose orecchiette: al sugo con pecorino e formaggio ricotta o nella variante con cime di rape e acciughe salate. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune, Associazione Turismo, via Principe Amedeo, 0804448588 Pro Loco, via San Quirico 14, 0804446661, 3497189858 www.comune.cisternino.brindisi.it In auto, autostrada A 14 BolognaTaranto, uscita Bari nord, SS 379, direzione Brindisi, uscite CisterninoPezze di Greco o Cisternino-Torre Canne In treno, stazioni di Costernino scalo (11 km) o Fasano (20 km) In aereo, aeroporti di Brindisi o Bari Nelle immediate vicinanze c’ è Locorotondo (9 km), Borgo più bello d’ Italia e Città del Vino, con la Villa Basile Caramia, il Palazzo De Bernardis, il trullo più antico della frazione Marziolla, le caratteristiche cummerse, ovvero stradine, e la zona suggestiva di Zuzù. Il Lunedì di Pasqua, tra le manifestazioni folkloristiche più attese a Cisternino, è chiamato nel dialetto dei suoi abitanti Pasquarèdde. Questa festa si svolge presso il Santuario della Madonna d’ Ibernia, dove ci si reca con dei dolci tipici, a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, con uno a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine, chiamato u churrüchele: esso porterebbe prosperità e fecondità, quella d’ Ibernia è la Madonna della vita, della fertilità e dell’ abbondanza. Altri eventi Festa di San Quirico e Giulitta, 4-6 agosto Festa Sacro Cuore Canalini, 18-19 agosto Fiera di Sant' Antonio Abate, 17 gennaio Fiera della Quaresima, 25 marzo Fiera di Sant' Antonio da Padova, 13 giugno Fiera dell' Aia, 15 luglio Fiera della Bomminella, settembre Sagra delle gnummeredde e salsiccia arrosto, luglio Festival delle Bande Musicali, luglio Festival Suoni Sacri, luglio Sagra della bruschetta con tartufo, agosto Sagra delle Orecchiette Caranna, agosto Sagra dell’ uva, settembre Città del Pane, Città della Ceramica Laterza è una città pugliese dalle origini antichissime, situata in un punto strategico, sul ciglio della gravina, un vallone a forma di un profondo crepaccio scavato nelle rocce calcaree. La gravina di Laterza è l' esempio più spettacolare, aspro, selvaggio, tra quelle dell' arco jonico, profonda 200 metri circa, ampia circa 500 metri e lunga più di 12 chilometri: uno tra i più grandi canyon d' Europa. Gli incredibili risultati del fenomeno carsico, le pareti a strapiombo, la vegetazione a "macchia mediterranea", la rendono particolarmente suggestiva, un' area di notevole interesse ambientale. È possibile effettuare, all' interno dell' oasi, suggestive escursioni di varia durata, diurne o anche notturne, organizzate dalla Lipu, che gestisce l' Oasi protezione della fauna della gravina di Laterza, istituita nel 1984 e dal dicembre 2005 inclusa nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. Ma Laterza è anche la terra della ceramica, dal Medio Evo in poi si è qui sviluppata la produzione della ceramica invetriata e della ormai famosa maiolica, il cui elemento di rilievo è l' elegante stesura cromatica, prevalentemente turchina su smalto bianco con sobri interventi di giallo e verde (fine XVIII secolo). Maestoso il Palazzo Marchesale del XV secolo, suggestiva l’ antica chiesa Maria SS. Assunta (1112), cuore della vita della città. E il pane, che si caratterizza per essere realizzato secondo le tecniche tradizionali di panificazione e cotto nel forno a legna, è soffice, da provare per profumo e sapore. Da assaggiare anche i primi (cavatiedd, recchietedd, maccarun o ferret) o le carni, da gustare direttamente ai tavoli delle macellerie con cucina, o le fresche mozzarelle e burratine. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Laterza www.laterza.org Associazione Pro Loco www.prolocolaterza.it IAT (Informazione Accoglienza Turistica), 0998297413 In auto, autostrada Bari – Taranto, uscita Castellaneta (San Basilio), proseguire per Laterza - Ginosa Sagra Prodotti Tipici , Festival Terra delle Gravine, LaterzArte, Agosto Altri eventi Madonna della Grazia, primo martedì dopo Pasqua Festa Patronale Maria SS. Mater Domini, 20 maggio Madonna del Carmine, 16/17 Luglio Laterza Estate, Polo Gastronomico Culturale, luglio/agosto S. Lorenzo Martire e Sagra della frisella, 10 agosto SS Medici, 27-28 settembre Madonna della Vittoria, seconda domenica di ottobre S. Martino (festa del vino), 11 novembre Santa Lucia, 13 dicembre Presepe Vivente nel Centro Storico, 25 dicembre-6 gennaio Da visitare Matera (21 Km), Città dei Sapori, nota in tutto il mondo per i “ Sassi” , che costituiscono il nucleo antico della città, oggi quasi interamente disabitati e che alla fine del 1993 l’ UNESCO ha dichiarato patrimonio dell' umanità da tramandare alle generazioni future. Città della Ceramica Ciò che maggiormente colpisce quando si arriva ad Assemini è il borgo originario della città, costituito da una serie di stradine che si affacciano sulle tipiche costruzioni asseminesi, costruite con ladiri, ovvero mattoni di fango essiccato. Nel centro storico si incontrano la parrocchiale di San Pietro, del XVI secolo, uno dei primi esempi nell’ isola di architettura gotico – aragonese; di fianco, il campanile, fra i più alti di tutta la Sardegna, la chiesa di San Giovanni Battista, raro esempio sardo di pianta a croce greca: il suo aspetto semplice richiama quello delle chiese rupestri. Nel territorio di Assemini si trova l’ oasi Gutturu Mannu, uno degli ultimi esempi in Europa di foresta primordiale, dove è possibile ammirare cascatelle e ruscelli, tra i resti di un imponente villaggio nuragico, o la miniera di San Leone, dove dal XIX secolo e fino a qualche decennio fa si estraevano minerali ferrosi. Assemini è anche buona tavola, con la prelibata Sa Panada, in versione locale, con anguille, o carni di pecora e capretto, cucinate con patate, il tutto ricoperto da pasta sfoglia, con l’ aggiunta di prezzemolo, olio, aglio e pomodori secchi. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Assemini www.comune.assimini.ca.it Comune, Ufficio Spettacolo e Turismo, via Cagliari 16, 070949406 Pro Loco, 070944868 Itinerari Vacanze, corso Asia 76, 3337645205 In auto, da Cagliari SS 130, direzione di Iglesias, uscita Assemini In treno, stazione di Assemini Una visita va fatta agli Stagni di Santa Gilla, una laguna che circonda Cagliari, Elmas, Assemini, Capoterra, con l’ acqua salmastra in comunicazione con quella marina. È zona protezione speciale dove nidificano fenicotteri, avocette, cavalieri d’ Italia, folaghe, anatre e tante altre specie. Nella stagione di passo, vi si raccoglie il 10% della fauna avicola di tutto il Mediterraneo. Altra città d’ identità da visitare Quartu Sant’ Elena (22 km), Città del Vino. Festa della Musica, appuntamento con musicisti provenienti da diverse parti del mondo, giugno, alla fine dell’ anno scolastico Altri eventi Festa in onore di Santa Lucia, domenica in Albis Sagra della mietitura, giugno Sagra della pecora, fine giugno Matrimonio Asseminese, luglio Sa Panada, sagra gastronomica, luglio Festival Internazionale del Folklore, luglio Sagra del pesce, settembre Concorso Nazionale di Ceramica, ogni due anni a settembre Borgo più bello d’Italia Perla di rara bellezza nel cuore del Golfo dell’ Asinara, Castelsardo è senz’ altro uno tra i centri storici più interessanti della Sardegna. Panorama mozzafiato e affascinante centro storico con il suo intreccio di viuzze e strade che si intersecano ed aggrovigliano. Il promontorio di Castelsardo, da qualsiasi prospettiva, regala vedute meravigliose, in particolar modo dal Castello, che oggi ospita il Museo dell' Intreccio Mediterraneo ed è sede di convegni e di eventi culturali. Tra i monumenti più importanti, la Cattedrale di S. Antonio Abate, patrono della città, visibile dal mare anche da diverse miglia, grazie al suo campanile in maioliche colorate. Ed ancora la Chiesa di S. Maria, sede della Confraternita di S. Croce, che custodisce alcuni notevoli tesori: tra tutti spicca il crocefisso ligneo del Cristo Nero, il più antico della Sardegna, realizzato dai benedettini nel Trecento e portato in processione nella famosa festa del Lunissanti. Fra i siti archeologici: la domus de janas "roccia dell' elefante", situata sulla strada per la frazione di S. Giovanni. Castelsardo è anche ottima cucina con i deliziosi spaghetti con i ricci o con l’ aragosta o in genere con tutti i piatti a base di pesce. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Castelsardo www.comunedicastelsardo.it Pro Loco, 079471506 Ufficio stampa del Comune, 079478409 In auto, percorrere la SS 131 fino ad arrivare a Sassari o Porto Torres, e proseguire successivamente sulla panoramica per Castelsardo/Valledoria. Con altri mezzi: imbarcazioni da diporto, il borgo è dotato di un importante porto turistico; con i bus di linea in partenza dai principali centri della Sardegna, dai porti e dagli aeroporti, in coincidenza con gli arrivi degli aerei e delle navi. 1 hotel (*) 1 ostello (*) Sassari (30 Km), Città dell’ Olio; Sennori (20 Km), Città dell’ Olio e Città del Vino; Sorso (20 Km,), Città del Vino. L' evento più importante e noto in tutto il mondo che caratterizza il paese è l' insieme dei riti della Settimana Santa. Si tratta di una tradizione secolare, portata avanti dalla Confraternita di Santa Croce fin dal XVI secolo. La giornata più caratteristica e pittoresca è il lunissanti in cui oltre a varie processioni, si va in pellegrinaggio alla vicina basilica di Tergu. Altri eventi La festa del patrono, 17 gennaio La processione in mare con la Madonna dei pescatori, 15 agosto La festa di San Giovanni del 24 giugno Importanti manifestazioni in occasione del Natale e soprattutto del Capodanno in Piazza La Pasquetta in Musica, che si tiene sui prati dove sorgono le mura a mare verso il Ponte levatoio Le Sale del Castello, le cripte della Cattedrale, il seminario vescovile e l' episcopio ospitano interessanti esposizioni permanenti ed allestimenti tematici. ! # ! """"""""" Maletto è un piccolo comune posto alle radici settentrionali dell' Etna, con i suoi 1000 metri di quota è il più alto dei centri della provincia di Catania. Passeggiando lungo il centro storico si può ammirare la Chiesa Madre, aperta al culto nel 1877, l' ex Palazzo baronale degli Spatafora, e l' annessa Chiesa di San Michele Arcangelo, questi ultimi portati a termine nei primi anni del Cinquecento. La chiesa in particolare conserva ancora i suoi tratti originali, alcune tele del Settecento, e il bel campanile che, al momento della sua costruzione, dominava in posizione centrale l' antica Maletto. Di fronte all' ingresso della chiesa, "U schicciu", lo schizzo, riferito all' acqua che viene fuori, la fontana settecentesca in pietra lavica. Per gli amanti della natura, il borgo offre scenari particolarmente suggestivi. Gli amanti delle escursioni possono infatti salire sino al rifugio aperto di monte Maletto, uno dei più alti crateri spenti della zona. Ed ancora si può visitare l' antico palmento di proprietà del Comune di Maletto, che fa rivivere gli antichi sistemi di pigiatura dell' uva e di fermentazione dei mosti. Da Maletto partono poi altri itinerari naturalistici, alla scoperta di un territorio ricco e variegato, caratterizzato da fitti frutteti ,vigneti e fragoleti, da boschi di castagno e di querce, e poi alberi di leccio, di pino laricio, e quindi faggi e betulle aetnensis endemiche. Da non perdere un assaggio della gustosissima torta di ricotta e fragole, che hanno reso noto Maletto in tutto il mondo, in particolare per la fragolina. Ma anche marroni e castagne non sono da meno. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Maletto www.comune.maletto.ct.it Associazione Pro Loco, 3299122547 APT Catania, 095730624 In auto, da Catania, all' altezza di Misterbianco si prende la SS 121 per Paternò, direzione Adrano, Bronte e Maletto sulla SS 284; oppure autostrada per Messina, uscita svincolo di Fiumefreddo, SS 120, passando per Piedimonte Etneo, Linguaglossa e Randazzo si giunge a Maletto. Da visitare un’ altra Città di Identita: Randazzo (10 Km) che è Città del Vino. Suggestivo prendere la Ferrovia Circumetnea che passa per Linguaglossa, Randazzo, Maletto, e prosegue poi per Bronte e Paternò, attraversando sia zone di ricca vegetazione che zone invase da colate di lava, sempre sorvegliati dal vulcano. Sagra della Fragola, una settimana di festa che richiama migliaia di turisti, mostra mercato per la fragolina di pasticceria, la fragola rifiorente, seconda settimana di giugno Altri eventi Rappresentazione della passione e morte di cristo, venerdì Santo e domenica di Pasqua Sagra della Castagna, novembre Estate Malettese, con rappresentazioni teatrali e spettacoli musicali Festa del Patrono Sant’ Antonio da Padova, seconda domenica di settembre Città del Vino, Città del Castagno, Città del Miele L’ indubbio fascino di Sant’ Alfio è dato dalla natura che invita alle escursioni tra varietà di paesaggi e rarità botaniche flogistiche. Nello spazio di pochi chilometri si può, infatti, ammirare la macchia mediterranea, il bosco di latifoglie ed il deserto lavico. Particolarmente suggestivo è, poi, il centro storico edificato alla fine del ‘600 e che ha mantenuto intatte le sue caratteristiche nel tempo. Da sottolineare la presenza dell’ imponente chiesa Madre, edificata nel 1700 e caratterizzata dalla facciata con pietra lavica dell’ Etna, al cui interno si trovano altari in marmo arricchiti da preziose pale. Ed a Sant’ Alfio si trova l’ albero più antico e grande d’ Europa, noto come il Castagno dei Cento Cavalli, perché si narra che vi trovasse riparo, durante un temporale, la Regina Giovanna d’ Aragona ed i suoi cento cavalli. Ma Sant’ Alfio è anche tipicità gastronomica: caratteristico del posto, è, infatti, il crasto, agnello castrato cotto in umido con piselli al forno. Ed ancora nocciole e mandorle per ottimi torroni e biscotti. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Sant’ Alfio, 0957824206, 095968017, 095968488, fax 0957824149 www.comune.sant-alfio.ct.it In auto, autostrada A 18, Messina – Catania, uscita casello di Giarre, direzione Sant’ Alfio Sulla costa non può mancare una visita a Giardini Naxos e Taormina (30 km) col suo splendido Teatro greco. Molte, inoltre, le città di Identità da visitare nei dintorni: Castiglione di Sicilia (22 km), Città del Vino, Città dell’ Olio, Castiglione d’ Italia; Linguaglossa (15 km), Pedara (20 km), Piedimonte Etneo (11 km), Riposto (10 km), Trecastagni (20 km), Viagrande (20 km), Città del Vino; Santa Venerina (10 km), Città del Vino e Città dei Sapori; Zafferana Etnea (11 km), Città del Vino e Città del Miele. Etna Musica, rassegna di musica, teatro, danza, cultura ed enogastronomia , luglio - settembre Altri eventi Festa dei Santi Patroni, prima domenica di maggio Festa della montagna, maggio – giugno EtnaVini, settimana dell’ enogastronomia, prima metà di novembre Mercatino dei prodotti tipici dell’ agricoltura e dell’ artigianato, domenica e festivi Città della Ceramica, Città del Pesce di mare, Città dei Sapori Sciacca, luogo noto fin dal tempo dei greci e dei romani per le sue acque sulfuree, ancora oggi offre il suo clima mite, le acque salsobromoiodiche, le grotte vaporose sul monte Cronio e il suo storico carnevale. È un anfiteatro sul mare, spettacolo che si può ammirare nel suo splendore dal salotto della città, ornato di palme, in piazza Angelo Scandialiato. Tra i molti edifici, proprio qui a Sciacca, Palazzo Steripinto (1501) c’ è uno dei più interessanti esempi in Sicilia, dell’ arte pletaresca, stile architettonico rinascimentale spagnolo: una facciata interamente composta da una fitta serie di bugne di pietra a punta di diamante. E poi c’ è la festa di colori della tradizione ceramica, qui almeno dal 1400, rivive oggi nell’ arte dei ceramisti che lavorano nelle botteghe artigiane vasi decorati in giallo paglia, arancione, turchese blu, verde ramina. Gli amanti dei dolci non possono mancare l’ assaggio delle Cucchitelle, di antica tradizione, l’ ova murina, cannolo in versione estiva senza ricotta, la salviata (mandorle, ricotta, limone e salsa d’ arance), ma soprattutto la granita al limone. INFORMAZIONI TURISTICHE www.comune.sciacca.ag.it; www.aziendaturismosciacca.it; www.termedisciacca.it Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo, 092521182 Ufficio turistico comunale, 092520478 Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia Regionale di Agrigento, 092587012 In auto, da Palermo, autostrada A 29, direzione Mazara del Vallo, uscita Castelvetrano, poi SS 115 per Agrigento; da Messina, autostrada A 16, Messina-Catania, poi autostrada A 19 Catania-Palermo, uscita Caltanissetta, SS 122 per Agrigento, SS 115, direzione Sciacca In treno, stazione di Castelvetrano, poi autobus In aereo, aeroporto di Palermo (110 km) In nave, porto di Palermo (140 km) 1 hotel (*) 1 villaggio (*) 2 ristoranti (*) A due passi la Gola del Lupo, dallo scenario suggestivo, o le belle escursioni ai bagli monumentali Ficani o in contrada Castellana. Da Sciaccia poi si raggiungono alcuni dei siti archeologici più importanti della Sicilia, tra cui Agrigento con la sua Valle dei Templi, Selinunte ed Eraclea Minoa. Nelle vicinanze di Sciacca c’ è Menfi (20 km) che è Città del Vino e Città del Pesce di Mare. Il carnevale è il più antico della Sicilia e si rifà agli antichissimi culti di Saturno. Le maschere dei carri recitano invettive in versi e la festa culmina nel rogo del “ re del carnevale” , la maschera di Peppi Nappa Gli altri eventi Festa del Santuario di S. Calogero, martedì dopo la Pentecoste Festa della Madonna del Soccorso, 1-2 febbraio e 15 agosto Crocifissione al Calvario in via Boccone del Povero, Venerdì Santo La Sceusa, Ascensione, sfilate degli armenti per le vie cittadine, 40 giorni dopo la Pasqua Sagra del Mare, processione del simulacro di S. Pietro, 29 giugno Estate Saccense, spettacoli musicali, folkloristici, teatrali e di arte varia, giugno – settembre Ferragosto Saccense, spettacoli musicali, manifestazioni turistico-sportive,15 agosto Sagra dell’ Agricoltura, settembre ! ! & '!& ( """""""""" - %! $ La ricchezza di questo splendido borgo medievale è storia (negli scorci del centro abitato come nella pianura ai suoi piedi), arte (con i luoghi di Piero della Francesca), natura (con gli incantevoli panorami sulla valle del tevere e del Sovara), gastronomia (basti nominare il sugo di carne chinina). Qui arte e storia hanno creato un mito: la battaglia del 29 giugno 1440 vinta dai fiorentini sui milanesi rappresentata da un affresco, incompiuto, di Leonardo in Palazzo Vecchio a Firenze , andato perduto e ancora ricercato, reinterpretato poi da grandi pittori, primo tra tutti Rubens. Quel fascino è tra i vicoli, nelle chiese (S. Agostino, della Badia, S. Maria delle Grazie), nei palazzi (Petrolio, Taglieschi , del Marzocco), ma anche nel lavoro degli artigiani restauratori, capaci di riportare all’ antico splendore mobili e oggetti, testimonianze del passato, di cui la zona è ricca. A tavola ci aspettano i “ bringoli” , spaghettoni di acqua e farina fatti a mano e conditi con sughi di funghi porcini dei boschi della Val Tiberina o di carne chianina. INFORMAZIONI TURISTICHE Ufficio turistico associazione Pro Anghiari, 0575749279 Centro Documentazione Battaglia di Anghiari, 0575787023, da marzo a ottobre www.anghiari.it In auto, autostrada A 1, uscita Arezzo; superstrada E 45 Orte-Ravenna, uscita Sansepolcro. In treno, stazione di Arezzo, poi bus per Anghiari Se si percorrono le strade dolcemente tortuose delle campagne intorno ad Anghiari, ‘intra Tevero et Arno’ , vengono incontro i silenziosi paesaggi resi immortali da Piero della Francesca, che a Sansepolcro (8 km) è nato tra il 1415-1420 e lì morì il 12 ottobre 1492. Il museo civico di Sansepolcro custodisce diverse sue opere tra le quali il Polittico della Misericordia, la Resurrezione, il San Giuliano, il San Ludovico. Mentre occorre assolutamente spostarsi a Monterchi (12 km) per ammirare uno dei più celebri capolavori dell’ arte del Quattrocento, la Madonna del Parto. E poi ancora per pievi, castelli ed eremi tutti da scoprire percorrendo i sentieri attrezzati, ma anche visitando le due aree protette della Riserva naturale dei monti Rognosi e della Golena del Tevere, la valle del Tevere, naturalmente a piedi o mountain bike. Tra le altre Città di Identità vicine, la stessa Sansepolcro, Città della Chianina e sede della Comunità Montana Val Tiberina che aderisce anch’ essa all’ Associazione Nazionale Città della Chianina. Palio della Vittoria –Anghiari 1440, 28-29 giugno, come in un mercato medievale, colori e sapori dell’ epoca, tra acrobati, buffoni e mangiafuoco. Altri eventi Stagione teatrale al Teatro Comunale dei Ricomposti, da marzo ad aprile Mostra mercato artigianato della Valle del Tevere, 24 aprile-1 maggio Musica spettacoli e teatro tra le antiche mura, luglio-agosto Tovaglia a quadri, 10-20 agosto, la gente del luogo si racconta durante una cena alla toscana in quattro portate Camminata del contrabbandiere, ultima domenica d’ agosto, passeggiata al Ponte alla Piera, luogo antico di scambio di tabacco e polvere da sparo tra contadini, che si conclude con il pranzo all’ aperto Processione della Madonna di Loreto, 10 dicembre, con quattro quadri viventi Siamo in Val Cecina, e da questo “ monte degli scudi” , circondato da ulivi e vigne, lo sguardo dal belvedere La Guardiola può arrivare fino al mare, il Tirreno, e avvistare le isole Gorgonia, Capraia e l’ Elba. Profumo di pane appena sfornato si diffonde sui coppi toscani dei tetti delle case di Montescudaio. È un piacere passeggiare per il borgo e poi, proseguendo, nella campagna, fuori del paese, tra una badia, una edicola votiva, una fonte antica, una quercia secolare fino alle case settecentesche della frazione Scialicco. O procedere lentamente sul sentiero fino al bosco, lungo la strada del Muggine, avvolta dal verde. È terra di olio extravergine IGP e del Montescudaio rosso doc, vino a base di sangiovese, e del Montescudaio bianco doc, vitigno Trebbiano toscano. Mentre quel pane profumato, da lievito madre, rigorosamente senza sale come tradizione e cotto nei forni a legna diventa piatto prelibato come i crostini di milza e fegatini, la ribollita, la pappa al pomodoro, la minestra di pane e fagioli o ceci, e la zuppa lombarda di verdure. INFORMAZIONI TRISTICHE Comune di Montescudaio Via della Madonna 37, 0586651611 www.comunemontescudaio.pi.it In auto, da nord, Autostrada Genova – Livorno, uscita Rosignano, Superstrada Aurelia bis direzione Grosseto, uscita Cecina centro, direzione Montescudaio; da sud Superstrada Aurelia bis direzione Livorno, uscita Cecina centro, direzione Montescudaio. In treno, stazione di Cecina e autobus La campagna toscana è da attraversare in bicicletta o, per gli appassionati, a cavallo, o in trekking. È luogo ideale anche per gli amanti del volo e del parapendio. A 11 chilometri c’ è il Comune di Riparbella, Città dell’ Olio, circondata da boschi dove ci si può inoltrare seguendo percorsi naturalistici. Mostra mercato del Vino Doc, primo fine settimana di ottobre ! Bleggio Superiore è Borgo più bello d’ Italia e Paese Dipinto grazie alle sue due frazioni, Rango e Balbido. Rango si caratterizza per l’ architettura rustica di montagna, contraddistinta da particolari portici, mentre a Balbido si possono ammirare dei bellissimi murales d’ autore sui muri delle case, che evocano gli aspetti della vita del passato della gente di montagna. Le Terme di Comano (www.termecomano.it; 0465701277), note per l’ acqua termale indicata per la cura della pelle e il Centro Fitness e Benessere di Bleggio Superiore (località Cavaione, www.imperialwood.com 0465777031) sono luoghi di sicuro relax. Per i camminatori sono molti i sentieri di montagna per trekking e mountain bike. Qui a Bleggio le noci sono note per la loro bontà: sono piccole, quasi rettangolari, con il guscio sottile e facili da rompere. Il piatto tipico è la carne salada, in genere servita come antipasto con scaglie di grana. Altre specialità sono la ciuìga del Banale, un salume al cui impasto sono aggiunte rape bianche (presidio Slow Food); il formaggio di Fiavè e la Spressa della Val Rendeva (Dop), tra i più antichi delle Alpi. Da assaggiare anche le patate del Bleggio al forno, la polenta e il gulasch, la luganega e la carne, di maiale e di manzo, tutta di lavorazione artigianale. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Bleggio Superiore, 0465 779550, [email protected] Azienda per il Turismo Terme di Comano - Dolomiti di Brenta, Ponte Arche, 0465702626, [email protected] In auto, da sud e da nord, Statale 12 del Brennero o autostrada A 22, uscita Trento Centro, SS 45/bis, SS 237 Brescia-Tormini; da est e da ovest, autostrada Milano-Venezia, uscita Brescia Est, SS 237 Brescia-Tormini In treno, stazione di Trento, autobus per Sarche, Terme di Comano; stazione di Brescia, autobus in direzione Tormini-Tione Consigliate l’ escursione a Stenico, con visita al Castello, sede del Museo Provinciale d’ Arte e la passeggiata al Giardino Botanico del Rio Bianco, nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Per gli appassionati di archeologia, c’ é il sito palafitticolo Fiavé-Carèra. Altre mete vicine sono Riva del Garda, Molveno, Trento, Madonna di Campiglio e le cascate della Val di Genova. Altre città d’ identità Calavino (18 Km), Città del Vino; Drena (26 Km), Città del Castagno; Tenno Canale (16 Km), Borgo più bello d’ Italia. Simposio internazionale di scultura lignea a Rango e Balbido, luglio Altri eventi Sagra di Rango, ultima domenica di maggio Sagra di Santa Croce, seconda domenica di luglio Sagra della Quadra, in località Larido, la settimana di ferragosto Sagra di Cavrasto, quarta domenica di agosto Sagra di Balbido, prima domenica di settembre Mercatino natalizio, 8 dicembre e le due domeniche antecedenti il Natale Il Paese nel Presepe, mostra di presepi lungo le vie di Cavrasto, dal 20 dicembre al 6 gennaio L’ alta posizione di Castiglione del Lago offre una vista bellissima sul lago Trasimeno e su Cortona da un lato, e Panicale, Città della Pieve e le colline intorno a Chiusi fino al Monte Amiata dall’ altro. Il Palazzo della Corgna, un imponente complesso monumentale, custodisce uno dei maggiori cicli pittorici del tardo manierismo. Gli affreschi di Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, sono stati riportati allo splendore originario. Di interesse le chiese di S. Maria Maddalena e di San Domenico. Prelibata in tavola la fagiolina del lago, fagiolo molto piccolo con la buccia sottile e di sapore delicato. Tra i primi i “ pici co’ la nana” , pasta fatta in casa con acqua e farina e condita con sugo di anatra e parmigiano. E poi c’ è la “ regina in porchetta” , una carpa di grandi dimensioni cotta al forno, condita con finocchio, aglio, pepe, sale, accompagnata da un ottimo vino rosso. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Castiglione del Lago www.comune.castiglione-del-lago.pg.it Servizio Turistico Territoriale, piazza Mazzini 10, 0759652484 www.castiglionedellago.it In auto, da nord autostrada A 1, uscita Val di Chiana raccordo Perugia-Bettolle; da sud, autostrada A 1 Chiusi-Chianciano Terme Strada Statale 71 UmbroCasentinese direzione Perugia. In treno, linea RomaFirenze, stazioni di Castiglione del Lago / Chiusi-Chianciano Terme / Terontola-Cortona 1 residence (*) 1 appartamento (*) Da visitare tutto il comprensorio del Parco del Trasimeno. Il lago offre la possibilità di praticare nuoto, vela e sui campi vicini il golf. Facilmente raggiungibili Paciano (13 Km), Città dell’ Olio e Borgo più bello d’ Italia, Corciano, Citta del Vino, Borgo più bello d’ Italia e Città del Pane, Cetona (29 Km), Borgo più bello d’ Italia, Città della Pieve (22 Km), Città Slow, Magione (29 Km), Città del Vino e Città dell’ Olio, Passignano sul Trasimeno (19 Km), Città dei Sapori, Tuoro sul Trasimeno (13 Km), Città dell’ Olio. Coloriamo i cieli, manifestazione internazionale di aquiloni, ogni 2 anni tra fine aprile e inizio maggio. Altri eventi Sagra del tulipano, festeggia l’ arrivo della primavera, aprile Endurance Cup, manifestazione internazionale di turismo equestre Qualità Trasimeno, rassegna di prodotti tipici del lago Trasimeno, fine maggio Recita in onore di Ascanio, manifestazione teatrale, luglio Rassegna Internazionale del Folklore, luglio Rassegna Nazionale di Teatro amatoriale, luglio-agosto Trasimeno Blues, festival musicale internazionale, 25 luglio-3 agosto Paese del Natale, artisti di strada e musica ! # ! """""""""" - Montefalco, detta “ Ringhiera dell’ Umbria” per la sua particolare posizione geografica, si erge su un colle al centro delle valli dei fiumi Clitunno, Topino e Tevere. Dal suo belvedere si scorgono i Monti Martani, l’ Appenino ed il Monte Subasio, ma anche altre affascinanti centri dell’ Umbria, come Perugia, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Spoleto, Bevagna. Sulla piazza centrale, verso cui convergono tutte le strade, il Palazzo Comunale (1270), il Teatro San Filippo Neri, la Chiesa di Santa Maria di Piazza, oggi destinata a piccole mostre. Proprio su una delle strade che portano dalla Piazza c’ è il Complesso Museale di San Francesco (1335 - 1338), che custodisce lo splendido abside centrale interamente affrescato dal pittore fiorentino Benozzo Gozzoli con le storie della vita di San Francesco d’ Assisi (1450 - 1452) e opere del Perugino, di Giovanni di Corraduccio, Tiberio d’ Assisi; la Pinacoteca (in cui sono raccolte tutte le opere mobili) e la Cripta (in cui sono raccolti i reperti archeologici); le antiche vasche per la vinificazione utilizzate dai frati francescani, recentemente recuperate durante lavori di restauro. A tavola Montefalco offre, tra le tante specialità, primi piatti al Sagrantino e il filetto al Sagrantino, il pregiato vino rosso, nelle versioni secco, ottimo per accompagnare arrosti, e passito, da accompagnare con i tipici tozzetti. INFORMAZIONI TURISTICHE Complesso Museale di San Francesco, 0742379598; Associazione La Strada del Sagrantino, 0742378490 www.montefalcodoc.it In Auto, autostrada A 1, da sud, uscita orte km 80; da nord, Valdichiana km 100 In treno, linea FolignoFirenze, stazione di Foligno Altre città di identità nelle vicinanze: Bevagna (7 km), Città del Vino, Città dell’ Olio, Borgo più bello d’ Italia, Città del Bio, Città dei Sapori; Gualdo Cattaneo (13 km), Città dell’ Olio, Città del Vino, Città del Bio; Foligno (10 km), Città dell’ Olio, Città del Bio, Città del Miele; Spello (19 km), Città dell’ Olio, Borgo più bello d’ Italia, Città del Bio, Città dell’ Infiorata; Trevi (12 km), Città dell’ Olio, Borgo più bello d’ Italia, Città del Bio, Cittaslow e Città dei Sapori; Bettona (23 km), Città dell’ Olio e Borgo più bello d’ Italia. Settimana Enologica Sagrantino Wine Festival, Mostra mercato dei Vini Montefalco Doc e Docg, con la presentazione della nuova annata del Sagrantino Docg, Il Sagrantino Disegnato con mostre di disegni e fumetti sul tema del vino e la mostra delle etichette d’ autore disegnate per il Sagrantino, il Sagrantino Film Festival, convegni, concerti, degustazioni guidate di vini e olio di qualità, Passeggiate dei Sapori sulla Strada del Sagrantino e Colazioni di Piacere, visite guidate alle cantine e ai vigneti, nella seconda metà di settembre. Altri eventi Terre del Sagrantino Mostra Mercato dei prodotti agricoli di qualità e dell’ artigianato del territorio della Strada del Sagrantino, da sabato a lunedì di Pasqua Vino in Piazza, domenica di Pasqua Cantine aperte, maggio Festa di Santa Chiara da Montefalco, 17 agosto Agosto Montefalchese e Fuga del Bove, tre settimane di spettacoli in piazza Festa della Vendemmia, settembre Frantoi Aperti, prima decade di novembre Festivi Calici, tutti i fine settimana a dicembre fino all’ Epifania % # # Il nucleo storico di Norcia è raccolto entro una cinta muraria del XIII secolo dalla singolare forma a cuore e caratterizzata dalle antiche otto porte di accesso della cittadina, che hanno conservato il nome e le caratteristiche di un tempo e dai torrioni medioevali. Nel centro storico si trovano la Basilica di S. Benedetto, con una facciata a capanna della fine del sec. XIV in stile gotico ed un bel portale a fasci di colonnine, e la ex-chiesa di San Francesco, uno dei più significativi esempi d' arte gotica della zona. Particolarmente belli i balconi settecenteschi in ferro battuto dei palazzi Cipriani e Accica, i portali bugnati dei palazzi Passerini, Coalizzi, Seneca. Norcia è anche il luogo ideale per gli amanti del volo libero, che viene praticato nella fattispecie tra le montagne di Castelluccio. È centro di sport invernali, con la stazione sciistica di Forca Canapine, ma anche degli sport acquatici, come la pesca sportiva ed il canottaggio, meglio conosciuto con il nome di rafting. La tavola di Norcia è un vero paradiso per i buongustai, con le sue produzioni tipiche d' eccellenza, come il tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vittadini), la lenticchia di Castelluccio e il prosciutto, i salumi e i prodotti della norcineria, i formaggi, il farro e altri cereali, il miele. INFORMAZIONI TURISTICHE Casa del Parco, Piazza San Benedetto, 0743.817090 Municipio, Assessorato al Turismo, piazza San Benedetto, 0743824911 www.comune.norcia.pg.it In auto, autostrada A 1 Roma-Firenze, uscita Orte, direzione Terni, poi la SS 209 Valnerina; da Firenze, autostrada A1, direzione Perugia, E 45 in direzione Foligno-Spoleto, quindi Galleria di Forca di Cerro, uscita sulla SS 209 Valnerina: da Ancona direzione Macerata-Visso In treno, Stazione di Spoleto o Terni, pullmann In aereo, aeroporto Sant’ Egidio di Perugia (km 120) o Roma Fiumicino (180 km) 1 cooperativa (*) 1 centro sportivo (*) 1 servizi turistici (*) 2 hotel (*) 1 b&b (*) 2 ristoranti (*) Nel territorio di Norcia, incluso nel Parco dei Monti Sibillini, sono possibili interessanti escursioni alle marcite, i prati irrigui del Piano di Santa scolastica, ai Piani carsici di Castelluccio, al Monte Vettore (2500 metri), la cima più alta dei Monti Sibillini. Da visitare anche le Città di Identità vicine: Cascia (18 km), Città dei Sapori; Preci (18 km), Città del Bio. “ Nero Norcia - Mostra Mercato internazionale del Tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici” , appuntamento ultradecennale, tra i più prestigiosi del calendario nursino, ultimo fine settimana di febbraio e primo fine settimana di marzo. Altri eventi Celebrazioni Benedettine, il 20 e 21 marzo – 10 e 11 luglio La Pasquarella, il canto popolare dei pasquarellari annuncia, di casa in casa, la nascita del Messia, 5 gennaio Sant’ Antonio Abate, 17 gennaio Carnevale con “ Lu sabbatu Scocciarieju” Processione del Cristo morto, Venerdì Santo Piantamaggio, per festeggiare il mese di maggio, 30 aprile La Fiorita di Castelluccio, festa in uno degli scorci naturali del Parco dei Monti Sibillini, seconda e terza domenica di giugno Infiorata del Corpus Domini Estate Nursina, balli in piazza, concerti, sagre nelle frazioni del Comune, luglio, agosto e settembre Stagione teatrale, dicembre - aprile Festa delle campane o “ Li Fauni” , in ricordo della traslazione della casetta della Madonna da Nazaret a Loreto nel 1291, 9 dicembre ! ) !$ # ! - %! ! & '!& ( $ )!'! Orvieto, città etrusca, fu edificata in cima ad una rupe di tufo che domina la pianura, nella quale scorrono i fiumi Paglia e Chiani poco prima di confluire nel Tevere. Tanti gli itinerari ed i luoghi della città che è possibile visitare ed ammirare: un percorso sotterraneo fatto di grotte ricche di ritrovamenti archeologici recentemente riportati alla luce dopo secoli di silenzio. O ancora la Necropoli del Crocifisso del Tufo, databile intorno al VI secolo a. C., che sorge sul lato nord-occidentale della città e che deve il suo nome ad una croce incisa nel tufo all' interno di una cappella rupestre. E poi il Duomo, che è la cattedrale di Orvieto, capolavoro dell’ architettura gotica centro italica. Il territorio dell’ orvietano è poi caratterizzato da un paesaggio di origine vulcanica, con dirupate formazioni basaltiche e tufacee, dove si alternano colline, pianure e calanchi argillosi, con numerosi borghi e paesi di origine medievale sparsi nel verde delle campagne dove la natura è rimasta incontaminata. L' intera zona dell' orvietano, dalle rive del lago di Corbara fino al Monte Peglia offre le più svariate possibilità di turismo naturalistico: agriturismo, turismo rurale, escursionismo, trekking, equitazione. Orvieto è anche tipicità enogastronomica: la lavorazione delle carni di maiale ha in questa terra radici antiche derivate dai grandi maestri norcini. I salumi e i prosciutti hanno caratteri unici, aroma e sapore inconfondibili, particolarmente gustosi e caratteristici sono anche quelli derivati dalla lavorazione del cinghiale. E poi l’ olio extravergine di oliva, il vino, l’ Orvieto Doc, il tartufo, i cereali, pecorino e miele. INFORMAZIONI TURISTICHE www.orvieto.umbria2000.it www.comune.orvieto.tr.it Servizio Turistico Associato dell’ Orvietano, Piazza Duomo 24, 0763341772 - 0763341911 Palio dell’ Oca, la rievocazione storica della disputa tra i cavalieri delle fazioni di Orvieto, maggio Altri eventi Freedasanorvieto – The Zip Session, Festival Internazionale di danza e musica, gennaio Premio Internazionale per i diritti umani Città di Orvieto, marzo Premio Giornalistico Nazionale Luigi Barzini, all’ inviato speciale, aprile Festa della Plaombella, maggio Concorso Ippico Nazionale, maggio Festa del Corpus Domini, giugno Processione del SS Corporale, giugno Corteo Storico, giugno Corteo delle Dame, giugno Esposizione Internazionale Canina, giugno Orvieto Musica, International Chamber Music Workshop, luglio Ateneo della Chitarra Classica Spazio Musica, luglio Laboratorio lirico e concorso internazionale per cantanti lirici, agosto Festival Internazionale del Teatro di Strada, settembre Orvieto con gusto, ottobre Mostra Mercato Nazionale del Tartufo dell’ Orvietano e dei prodotti agroalimentari di qualità, a Fabro, novembre Umbria Jazz Winter, Festival Internazionale di musica jazz, dicembre-gennaio In auto da Roma o Firenze, autostrada A 1, uscite Orvieto o Fabro; da Perugia, superstrada Perugia – Todi e SS 448 Todi – Orvieto 2 hotel (*) 2 ristoranti (*) Nei dintorni sono consigliati gli itinerari nella natura, come l' Anello delle Tane del Diavolo, l' Anello di Villalba, l' Anello dell' Elmo, l' Anello della Selva di Meana, l' Anello di Monte Tigno. O percorrere la Strada del Vino e dei Sapori che taglia il comprensorio di Orvieto. Ci sono poi le altre città di identità vicine da visitare: Baschi (14 Km), Città del Vino e dell’ Olio; Castel Viscardo (13 Km), Città del Vino; Ficulle (23 Km), Città dell’ Olio, Città della Chianina, Città del Vino; Montecchio (25 Km), Città dell’ Olio. ! ! & '!& ( - %! Bard è situato nella parte più stretta di tutta la Valle d‘Aosta. Il borgo medievale è uno dei più suggestivi dell‘intera valle, con i suoi edifici di rara bellezza del XV-XVI secolo: Casa Challant, con dettagli architettonici e decorativi affini a quelli del castello di Issogne; Casa del Vescovo; Casa Ciucca; Casa Valperga; Casa della Meridiana, o ancora l' elegante palazzo settecentesco dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard. Di particolare suggestione il Forte di Bard, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione e che rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. Il Forte ospita, tra l’ altro, il Museo delle Alpi, un percorso per scoprire, interpretare e vivere la montagna con i cinque sensi, che si snoda lungo le 29 sale al primo piano dell’ Opera Carlo Alberto, uno dei tre corpi di fabbrica. E tra le prelibatezze del luogo le fiuor di cousse, ossia i fiori di zucca ripieni e cotti al forno, e le paste ad melia, le paste di meliga, fatte con la farina di mais. Ed ancora il vino dei rocchi di Bard, un rosso dal colore brillante tendente al granata e dal profumo mandorlato, famoso sin dall' antichità. INFORMAZIONI TURISTICHE AIAT, Le Porte de la Vallée, 0125804843 Infobard, Forte di Bard, www.infobard.it Autostrada A5 TorinoAosta, uscita Pont St. Martin o Verrei, SS 26, direzione Aosta 1 centro culturale (*) Altre Città di Identità vicine: Chatillon (22 km), Castiglione d’ Italia e Città del Miele; Donnas (2 km), Città del Vino. % & ' la più importante e vasta rassegna enogastronomica della Valle d’ Aosta. Un centinaio di grandi e piccoli produttori della Vallée presentano i loro prodotti DOC, DOP, tradizionali e “ tipici” di tutti i settori della tradizione gastronomica valdostana, ( Altri eventi Festa patronale, 15 agosto Mercatino di Natale, 7 dicembre )!#! ) ! Le sponde del fiume Brenta, il Ponte detto “ degli alpini” (la cui origine è certa almeno dal 1209) indissolubilmente legata a Bassano e alla grande guerra, in alto il monte Grappa. Siamo a Bassano, conosciuta nel mondo per sue tradizioni artistiche, ceramiche e gastronomiche. A cominciare dall’ opera di Jacopo Dal Ponte (XVI secolo), che qui nacque e qui ebbe bottega, ammirata in collezioni pubbliche private in almeno tre continenti, è presente con un notevole numero di dipinti nel Museo civico. E poi la ceramica (d’ origine antica, ma certa dal 1500) dal fine impasto, dal ricco decoro, dallo smalto brillante, prodotta a partire dalla fine del seicento e per tut % # # ndore, che si conquista l’ esclusiva dal Senato Veneziano per la produzione di maioliche in tutto il territorio della Repubblica. Il Museo della Ceramica è a Palazzo Sturm, che, tra l’ altro, presenta in alcuni ambienti una della più rilevanti decorazioni rococò del Veneto, così come i decori esterni di diverse Case bassanesi sono testimonianze della Urbs picta che fu nel periodo rinascimentale. In tavola, gli asparagi, bianchi e teneri, sono davvero unici e la Grappa, qui distillata, è simbolo della tradizione della città. INFORMAZIONI TURISTICHE Comune, via Matteotti 39, 0424519111 www.comune.bassano.vi.it IAT Bassano, largo Corona d’ Italia 35, 0424524351, 0424525065 In auto, da Venezia e Milano, autostrada A 4 Serenissima, uscita Padova ovest, poi SS 47 Padova Trento; da Vicenza, SS 248 Schiavonesca Marosticana; in treno, linee VeneziaTrento e Padova-Bassano del Grappa, stazione di Bassano del Grappa; in autobus, da Padova, linea Sita, 05547821, 0498206811; da Vicenza, linea FTV via Nove e via Bressanvido, 0444223111; in aereo, aeroporto da turismo A. Ferrarin di Tiene, aeroporti di Treviso, di Venezia Tesser Le rive del Brenta offrono un paesaggio ideale per passeggiate alla scoperta dell’ architettura di meravigliose ville, disegnate o ridisegnate nei secoli XVI-XVII-XVIII secolo, di nobili e ricchi possidenti veneti. Sulla sommità del Monte Grappa, a 1.776 metri, sorge il sacrario (1935) per i 23.000 caduti della Grande Guerra. Il Comune di Breganze (20 km) è Città delle Ciliegie, cui aderisce anche la Comunità Montana dall’ Astico al Brenta che ha sede nello stesso Comune. Altre Città delle Ciliegie vicine a Bassano sono il Comune di Lugo di Vicenza (23 km), di Marostica (8 km), di Mason Vicentino (13 km), di Molvena (12 km), di Pianezze (10 km). Mentre il Comune di Nove (8 km) è Città della Ceramica e Pove del Grappa (5 km) è Città dell’ Olio. Opera Estate Festival Veneto, luglio agosto, 400 eventi di teatro, danza, musica jazz, lirica, cinema Gli altri eventi Premio Cultura Città di Bassano del Grappa, 19 gennaio in occasione della festa di san Bassiano, patrono della città Rassegne enogastronomiche, Festa dell’ Asparago bianco, Bisio & Verdisio, maggio-giugno Festival Internazionale dell’ Arte di Strada, giugno La Ballata del Millennio, metà settembre degli anni dispari, rievocazioni storiche