Comune di CASTELLI (AQ)

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Comune di CASTELLI (AQ)
Borgo più bello d’Italia, Città della Ceramica
Noto sin dall’epoca preromana per la lavorazione della ceramica, Castelli si presenta con le sue case arroccate
in uno splendido scenario montano.
Le ceramiche si possono ammirare nel Museo delle Ceramiche, in cui sono esposte le opere dei maestri della
maiolica che hanno reso famoso Castelli nel mondo, la Raccolta Internazionale di Ceramica d’Arte Moderna,
che attualmente vanta oltre 500 opere, e infine l’Istituto Statale d’Arte “Francesco Antonio Grue”, dove è
custodito il Presepe Monumentale, composto da 54 statue a grandezza naturale.
Castelli fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, meta di escursioni e gite per gli
appassionati della montagna. Per gli sciatori basta salire fino al Monte Camicia e a Campo Imperatore.
A tavola, l’appuntamento da non mancare è con la carne lavorata artigianalmente, in particolare la porchetta e il
tacchino “alla canzanese”. Fra i piatti tipici i maltagliati con le voliche (verdura che cresce oltre i 2000 metri),
le fregnacce, la virtù (il minestrone con gli avanzi della dispensa), le mazzarelle (involtini di lattuga e interiora
di agnello). Per i golosi Castelli propone li cellitte de Sant’Andonie (biscotti con marmellata e mandorle tritate)
e, a Natale, li caggiunitte (ravioli fritti ripieni di un impasto di farina di castagne o di ceci, con mandorle tostate
e cioccolato).
INFORMAZIONI TURISTICHE
www.castelliceramica.it
Comune, Piazza Roma 11, 086179142
In estate
Ufficio informazioni
Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, Via Silvio Antoniani 6, 0861970911
In auto, da Roma, L’Aquila
e Teramo, autostrada A 24,
uscita
ColledaraSan
Gabriele; dalla Costiera
Adriatica autostrada A 14,
uscita Giulianova-Teramo o
Roseto degli Abruzzi.
In treno, linea adriatica
Bologna-Brindisi, stazione
di Giulianova, poi autobus
di linea per Teramo e
Castelli.
Oltre ai Comuni del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga,
da Castelli si raggiunge in breve Castiglion Messer Raimondo
(km23), che aderisce all’Associazione Castiglioni d’Italia, Cellino
Attanasio (28 km), Città dei Sapori, Tossicia che aderisce ai Paesi
Dipinti con la sua frazione Azzimano (23 km).
Castelli di Natale, gli alberi del borgo addobbati con ceramiche dipinte a mano.
Altri eventi
Mostra Mercato dell’Artigianato Ceramico, esposizione della produzione ceramica, agosto
Festa di San Donato, 7 agosto
Lancio dei piatti dal Belvedere, gara di lancio dei piatti, 15 agosto
Festa di San Rocco, 16 agosto
Francavilla al Mare fu fondata da contadini e pescatori, intorno all’anno 1000, sulla cima di una collina,
attorniata da boschi e uliveti. Ne è primo testimone il suo stesso nome, Francavilla, ovvero città franca, poiché
i suoi cittadini non erano soggetti a vincoli feudali di nessun genere. Da quella posizione strategica, attraverso
la sua struttura “a spina di pesce”, così tipica nel Medioevo, che univa il punto più alto del paese, la Civitella,
con il fondovalle, ha cominciato a svilupparsi sulla marina con al centro il Palazzo della Sirena, il lungo viale
alberato, le ricche ville disposte a scacchiera sul mare ed eleganti alberghi che trasformarono ben presto il
paese in una rinomata stazione balneare. Purtroppo, i bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra
mondiale distrussero quasi completamente la parte vecchia lasciando solo alcune torri medioevali, tra cui la
Torre Ciarrapico, costruita a fine ‘600 e oggi ribattezzata la Torre del Gusto.
Oggi Francavilla con i suoi sette chilometri di spiaggia, adagiata tra la verde collina e l’azzurro dell’Adriatico,
conserva ancora alcuni interessanti monumenti, tra i quali la moderna Chiesa di S. Maria Maggiore, opera
dell’architetto Quaroni, decorata da Pietro Cascella e il Museo Michetti.
Molto attiva è la comunità di pescatori locali, riunita in cooperativa (Piccola Pesca Sirena), mentre in collina
fiorente è la produzione di verdure e frutta tra cui i rinomati pomodori a pera che prendono il nome dalla
caratteristica forma “a pera” o “cuor di bue”, lievemente allungata. Il frutto non maturo è ottimo per le insalate
e si caratterizza per la presenza del dosso verde che, a maturazione, diviene solitamente giallastro. Altro
prodotto tipico è la fragola coltivata in tutta l’area di Piattelli. Non è da meno, infine, l’artigianato con la
presenza sul territorio di maestri ceramisti, orafi nonché di artigiani del ferro battuto e degli strumenti a fiato.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Francavilla al Mare, piazza San Domenico, 08549201
www.comune.francavilla.ch.it
In auto, A 14 Uscita
Pescara Sud;
in treno, stazione di
Francavilla, oltre al
taxi o noleggio auto,
prendere il bus n. 1 per
Francavilla al Mare,
(ogni 15 minuti fino
alle 20.00). Dopo le
20.00, autobus n. 21
fino alle 22.30
1 albergo (*)
Le città di identità più vicine: Ari (21 Km), Canosa
Sannita (17 Km), Miglianico (10 Km), Ortona (13
Km), Ripa Teatina (11 Km), Tollo (11 Km), Vacri
(20 Km), Villamagna (16 Km), Città del Vino;
Giuliano Teatino (18 Km), Città Slow, Città delle
Ciliegie, Città del Vino.
Il Carnevale d’Abruzzo, dal 1956 la città per due settimane si anima con spettacoli teatrali, concerti
musicali, carri allegorici, gruppi mascherati, veglioni, specialità gastronomiche, gennaio-febbraio
Altri eventi
I grandi fuochi pirotecnici sul pontile, 18 agosto
La mostra del Fiore, 29 aprile, 1 maggio
La notte di San Giovanni, 24 agosto
Il Premio Michetti, luglio-agosto
!
L’antico borgo medioevale, chiamato il "Castello", conserva angoli di straordinaria bellezza: finestre, loggiati
sormontati da archi, balconi ornati da gerani e mentuccia si sporgono su un groviglio di viuzze che si inerpicano
dal vallone fino al punto più alto, ove ruderi del castello baronale del ’500 testimoniano secoli di storia di
questa comunità.
In stile liberty i palazzi della bellissima Piazza del Popolo, centro e palcoscenico naturale del paese.
Splendido anche il panorama della valle sottostante, con il fiume Noce tra il verde e i paesi della valle.
In piazza c’è la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, al cui interno si possono ammirare tele della scuola
napoletana, medaglioni a volta affrescati dal Lanziani e restaurati di recente da Larocca.
Tra i prodotti tipici i fusilli, rasckatiedre (rascapietre, pasta fatta in casa), ciadedra, gliumariedre (involtini
d’interiora), funge (funghi raccolti nei boschi), dorce a nosce (torta di noci), buccunuotte (panzarotti dolci con
la marmellata), pitta dolce, castagnaccio, uov’e lupo, paste serengate, ruospe, ruspedre, cicirata, rosette,
panzaruotte de castagne.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Trecchina, via Roma 17, 0973826002
www.comune.trecchina.pz.it
In auto, da Napoli e Salerno
e dalla Calabria, Autostrada
A 3 Salerno - Reggio
Calabria, uscita Lagonegro
Nord, poi SS 585, dopo 15
km SP Tirrena; da
Metaponto e Costa Ionica
Lucana,
SS 653, poi indicazioni per
Maratea.
Suggestiva l’escursione al Monte Coccovello. Si
parte da Trecchina per raggiungere il passo della
Colla, lungo la strada che porta a Maratea. Si
prosegue a piedi percorrendo il sentiero che porta
verso il monte.
A pochi chilometri, da visitare due Città dei
Sapori: Maratea (12 km) e Lagonegro (18 km).
Sagra della Castagna, ottobre
Altri eventi
Carnevale trecchinese, satira del Cantacronze e carri allegorici, febbraio
Pellegrinaggio alla Madonna del Soccorso, maggio e settembre
Festa di S. Antonio, 13 giugno
Serata al Castello, passeggiata nel Borgo Antico tra musica, folklore e prelibatezze, 14 agosto
Festa della Madonna del Soccorso, 7-8 settembre
Festa di S. Michele Arcangelo, Patrono, 28-29 settembre
"TrecchiNatale", rassegna e concorso di Presepi; tradizionale raduno delle Zampogne, a Natale.
Il Centro storico si percorre a piedi, tra le stradine (i strittuli) e case con ampi portali, murales dedicati agli
antichi mestieri, le chiese del XV e XVI secolo, in alto il Monte Caloria, dove tra abeti, faggi e pini si possono
ammirare sei laghi naturali. Numerosi i punti panoramici sui complessi montuosi del Passo dello Scalone, del
Pollino, della Montea, della Mula, del Cozzo del Pellegrino, della Serra del Dolcedorme, del Monte Sparviere,
anche se la vista più suggestiva è certamente quella offerta dalla cima del Monte Caloria, dalla quale, nelle
belle giornate della stagione invernale è possibile scorgere contemporaneamente il mar Ionio e il mar Tirreno.
Per gli amanti delle passeggiate, nel Parco Monte Caloria, c’è il sentiero naturalistico “Fontana Trifoglietti –
Lago Frassino”.
Per l’Immacolata, la tradizione culinaria vuole la pasta con le alici, il baccalà fritto, i broccoli con la mollica di
pane, i cuddrurieddi ì patini (le frittelle di patate rotonde), i funghi e il cavolfiore fritti. Naturalmente i dolci
sono a base di castagne.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Fagnano Castello, 0984525105
Pro Loco, 0984525162
www.comune.fagnanocastello.cs.it
In auto, autostrada A 3
Salerno-Reggio Calabria,
uscita Spezzano Terme, la
Superstrada delle Terme
collega Fagnano Castello
alla strada statale Tirrenica
(SS 18).
In treno, stazione di Paola,
bus di linea per Fagnano
Castello.
A 5 km da Fagnano Castello c’è S. Lauro, un
piccolo borgo, arroccato su un’altura (615 mt slm),
dalla cui piazza si scorge un suggestivo paesaggio
che va dalla montagna del Pettoruto, alla piana di
Sibari e fino alle colline di Spezzano Albanese e
Mongrassano. Nelle giornate serene si scorgono
due lembi del Mare Jonio.
Da Fagnano Castello si può raggiungere
Altomonte (23 km), Borgo più bello d’Italia.
Sagra delle castagne, esposizione di prodotti tipici e dolci di castagno, ma anche di artigianato locale, ultimo fine
settimana di ottobre.
Altri eventi
Festa dell’Immacolata Concezione, 8 settembre
A ligrìzza, falò alla vigilie dell’Immacolata, del Natale e del Capodanno.
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Andando lungo le vie del centro del borgo si incontra il castello, conosciuto anche come Castel Freddo, fu fatto
edificare intorno al 1050 dal normanno Roberto il Guiscardo, che ritenne il luogo adatto a frenare gli assalti dei
nemici. Il castello fu poi distrutto dall’artiglieria francese nel 1807, ma oggi è tornato agli antichi splendori.
Ci sono poi la Chiesa di S. Chiara, del sec. XVI, con tele ed opere d'
arte in legno di Solimena, Simonelli,
Castellano, tutte del XVIII secolo; la Chiesa Madre, con portali del XVII secolo, con tele di Nicola Menzele e
la tavola "Madonna" del Neuroni.
La Torretta è un balcone naturale che si affaccia sul mare, da dove ammirare uno dei più vasti e deliziosi
panorami di Calabria: il Tirreno, a sud si scorgono le coste settentrionali della Sicilia ed all’orizzonte anche il
gruppo delle isole Eolie o Lipari e lo Stromboli.
Il famoso artista Salvatore Fiume, capitato per caso a Fiumefreddo Bruzio, ne rimase affascinato e lo arricchì
della sua opera, affrescando, tra le altre, le mura diroccate del castello medievale e la cupola della chiesa di
San Rocco.
E per i buongustai prodotti e piatti tipici, come la filiciata, uno squisito piatto a base di formaggio fresco su
foglie di felce, o ancora la frittata di patate, da accompagnare con vino rosso. Tra i dolci, i cuddruri con uova,
zucchero, cannella e anice.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Municipio, 098277003, 098277176
Centro Documentazione Museale, largo Torretta 3
Pro Loco, 098277390, 3408069635
www.comunedifiumefreddobruzio.it
In auto, autostrada A 3
Salerno-Reggio Calabria,
uscita Falerna, direzione
Amantea
In treno, stazione di Paola
A circa 17 km, Belmonte Calabro, Città del Vino e
Città dei Sapori; a circa 30 km Cosenza, Città del
Vino.
Santa Maria Assunta, festa che culmina con la distribuzione delle filiciata, il caratteristico fior di latte deposto
sulle felci, 15 agosto
Altro evento
Fiumefreddo Bruzio Estate
(CZ)
La struttura medievale e le costruzioni sei-settecentesche convivono a Squillace, ricca di storia, di tradizioni
e di cultura, una delle più antiche diocesi della Calabria.
Dal Castello Borgia, di origine normanna, si domina l’intero centro urbano.
Cassiodoro, uomo politico e scrittore romano, in vecchiaia tornò a Squillace, suo paese nativo, e fondò due
monasteri, che divennero importanti centri culturali. La storia della ceramica squillacese è intimamente
legata alla fondazione della città ( Skilletion ) avvenuta verso il VII secolo a.C. ad opera dei colonizzatori
greci.
Squillace può oggi vantare giovani artigiani che proseguono l’arte ceramica caratterizzata dalla particolare
tecnica dell’ingobbio, un rivestimento superficiale per applicare i colori della decorazione finale.
Per chi voglia assaporare la cucina squillacese, scilatelle, pasta arrotolata, ripiena di salsiccia rosolata in salsa
di pomodoro o di porcini silani; la nduja, famoso piccantissimo salame dal colore rosso, morbido e spalmabile.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio del Delegato alle Attività Economiche e Produttive, piazza Municipio, 0961912040
Pro loco Squillace, piazza Risorgimento, 800904285, 0961912306, 0961912542
www.squillace.org
www.cassiodoro.it
In auto, da Napoli e Reggio
Calabria autostrada A3
Salerno-Reggio Calabria,
uscita Lamezia Terme, poi
Strada di Grande
Comunicazione dei Due
Mari per Catanzaro, quindi
SS 106 Jonica, indicazioni
per Squillace; da Crotone e
Locri, SS 106 Jonica.
In treno, linea da Lamezia
Terme e da Catanzaro,
stazione di Squillace
Da vedere gli scavi archeologici con i ruderi della
basilica normanna di S. Maria della Roccella, la
più grande della Calabria.
La vicina Amaroni (8 km) è Città del Miele;
Satriano (27 km) Città dei Sapori.
Il Palio del Principato, rievocazione storica in costumi medievali. Cavalieri, popolani, cortigiani, mercanti,
artigiani, danno vita a rappresentazioni sceniche di balli antichi e spettacoli di strada, metà agosto
Altri eventi
La cavalcata dei Re Magi, cerimonia religiosa, 6 gennaio
Festa di S. Agazio, Patrono, mercati, fiere e musica, 7 maggio
Festa della Madonna del Carmine, fiere e concerti musicali, 16 luglio
Artigianato in Piazza, gare di foggiatura con il tornio, agosto
Festa della Dormizione di Maria Assunta (di derivazione bizantina), 15 agosto
Festa della Madonna del Santo Rosario, danze e concerti, 7 ottobre
Strade spaziose, palazzi ornati e chiese decorate maestosamente sono eredità della ricostruzione dopo il
terremoto del 1688, su disegno del regio ingegnere Giovan Battista Manni, ispirato, forse, alla città di Torino.
Tra le nuove costruzioni, Palazzo S. Antonio è sede del Comune e del Museo della Ceramica Cerretese del
‘700 e del Museo Nazionale della Ceramica Contemporanea (info 0824815211). Settecentesca è la scenografia
di Piazza San Martino con la fontana dei delfini, probabilmente proveniente da piazza Mercato a Napoli. La
passeggiata nella storia di Cerreto, attraverso la sua architettura (chiese, monumenti, portali, fontane, conventi,
vecchie fucine, ruderi, edicole, piazze), è guidata da mattonelle ceramiche (realizzate dalle botteghe artigiane
di Cerreto e da San Lorenzello, altra Città della Ceramica a soli 2 km), collocate in diversi luoghi della città e
che illustrano le sue bellezze.
In tavola, due primi da assaggiare: Maccheroni tirati a mano, con ragù e ricotta secca e pecorino, o tagliatelle
con i ceci o col virno, fungo dei prati montani.
INFORMAZIONI TURISTICHE
www.comune.cerretosannita.bn.it
corso Umberto 1, 0824815211, 0824815244
www.agriartcerreto.it
www.cerretosannita.galtiterno.it
In auto, da nord, autostrada
A 1, uscita Caianello, poi
SS 372 Telesina, uscita
Cerreto Sannita; da Napoli,
autostrada A 1, uscita
Caserta Sud, direzione
Benevento-S.Agata
dei
Goti, poi superstrada Fondo
Valle Isclero, svincolo
Telese-Terme Benevento,
uscita Cerreto Sannita; da
Avellino e Bari, autostrada
A
16,
svincolo
per
Benevento, poi SS 372
Telesina, uscita Cerreto
Sannita
In treno, linea NapoliFoggia, stazione Telese
Terme-Cerreto
Meta di pellegrinaggi il Santuario della Madonna
delle Grazie, testimonianza dell’antica Cerreto: nel
convento attiguo c’è un’Ultima cena di Paolo de
Falco. Presso l’annessa Casa del Pellegrino è
possibile soggiornare in meditazione.
Intorno a Cerreto, naturalmente, boschi di cerro e
di quercia, carpino e acero, tra corsi d’acqua e
laghetti.
Altre città d’identità vicine Casalduni (20 km) e
San Lorenzo Maggiore (10 km), Città dell’olio;
Solopaca (16 km), Paupisi (22 km) e Castelvenere
(7 km), Città del vino; Cusano Mutri (8 km),
Borgo più bello d’Italia; Frasso Telesino (24 km) e
Melizzano (23 km), Città della nocciola; Torrecuso
(25 km) e Guardia Sanframondi (6 km), Città
dell’olio e Città del vino; San Lorenzello (2 km),
Città dell’olio e Città della Ceramica.
Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea a Palazzo Sant’Antonio, giugno-settembre
Gli altri eventi
Carnevale Cerretese, febbraio-marzo
AgriArt, agricoltura e artigianato, marzo, giugno, settembre e dicembre
Artisti in strada, , ogni ultimo fine settimana del mese, aprile-settembre
Sagra del virno (fungo dei prati montani), maggio
Sagra degli Asparagi selvativi, Madonna della Libera, maggio
Festa della mamma, Sant’Anna, maggio
Passeggiate ecologiche a Leonessa (la statua naturale di roccia che fa parte della Morgia S. Angelo, tra la
contrada Cerro e la contrada Cese) e al Monte Cigno.
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Il suo abitato è sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare, in un paesaggio naturale unico, e
sul mare, il cosiddetto Fiordo, visibile dalla via amalfitana.
Il Fiordo presto diventerà, con l’intero vallone, “Oasi naturale regionale” e sarà inserito, con i Monti
Lattari, nel Parco Regionale di prossima costituzione.
Ma Furore vale la pena di scoprirlo tutto, oltre a visitare l’Ecomuseo del Fiordo, articolato in tre itinerari
(Percorsi botanici, Vie del cinema, Muri d’autore), e la montagna da cui si gode la vista su vigne, ulivi,
tetti rossi e sull’azzurro intenso del mare.
E poi i murales, vero museo all’aria aperta: muri a secco che divengono arte e paesaggio al tempo stesso.
Dopo il passeggio dal mare al monte, o viceversa, da assaggiare in tavola totani e patate, ma anche gli
altri piatti tradizionali quali il migliaccio, la minestra maritata, e la caponata. E degustare il Costa
d'
Amalfi Doc, sottozona Furore, da vigne coltivate a mezzacosta sui fianchi scoscesi della collina.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Pro Loco, 089874100
www.comune.furore.sa.it
In auto, autostrada A3,
Castellammare di Stabia,
SS 336 per Pimonte –
Agevola; da Salerno SS 163
In treno, stazione di
Castellamare di Stabia
1 hotel
Tutti da percorrere gli affascinanti sentieri nel
territorio di Furore: di Abu Tabela, dell'
agave in
fiore, di Barbanera (da Vigne alla Moressa, per le
antiche ViePiane), dei nidi di corvo, dei pipistrelli
impazziti (dal Fiordo a Punta Tavola), della volpe
pescatrice.
Da visitare le vicine Amalfi (8 km), Città dei
Sapori e Cittaslow; Atrani (9 km), Borgo più bello
d’Italia; Tramonti (20 km), Città del Vino, Città del
Castagno e Borgo Autentico d’Italia, ma anche
sede della Comunità Montana Penisola Amalfitana
che aderisce a Città del Vino e a Città del
Castagno; Positano (15 km), Cittaslow; Ravello
(14 km), Città del Vino; Scala (15 km), Città del
Castagno e Borgo Autentico d’Italia.
Muri in cerca d’Autore, raduno di pittori di murales, prima settimana di settembre
Altri eventi
I Giorni della Cicala, teatro, musica e danza, da luglio a settembre
Premio Furore di Giornalismo, ultimo fine settimana di settembre
Coppa del Mediterraneo, campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze, primo sabato di luglio
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Tra le colline ricche di vegetazione tutto l’anno, ora comprese nel Parco Regionale dei Monti Picentini,
quattro casali, che un tempo erano sei, fanno GIFFONI SEI CASALI (da un tempio dedicato a “Iunonis” e dal
latino “Gens furis”, gente ribelle che si nascondeva in questi luoghi sicuri ed incantevoli).
I casali di Sieti dal latino “Segetum”, luogo segreto o coltivazione a terrazze, Capitignano e Prepezzano che
prendono il nome da due centurioni romani e il casale di più recente formazione, Malche, e i loro dintorni
sono luoghi ideale per le passeggiate naturalistiche a piedi, ma anche a cavallo o in sella a una mountain bike.
La tavola offre moltissime specialità dall’oliva autoctona “Rotondella”, coltivata nel territorio di produzione
dell’olio extravergine d’oliva DOP Colline Salernitane alla pera pericina (presto presidio Slow Food), al
miele, alle castagne, alle noci, ai caciocavalli, al pane a biscotto, alla soppressata, e ai dolci come la Crespella,
il Calzoncello, il Croccante.
E poi c’è la Nocciola di Giffoni IGP, fiore all’occhiello della Valle del Picentino, considerata la varietà più
pregiata a livello mondiale.
Oltre che in pasticceria, la Tonda di Giffoni è abbinata sapientemente nei ristoranti gustosi ed insoliti primi
piatti e carni. E per concludere il pasto, c’è perfino il famoso caffè alla nocciola.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune, tel. 089 883210; fax, 089 883515, www.comune.giffoniseicasali.sa.it
In auto, da nord, autostrada
FI-NA, direzione Napoli,
A1/E45 – A30/E841 –
RA2/E841 – direzione
Reggio Calabria – A3/E45,
uscita direzione
Pontecagnano, SS18
Pontecagnano Zona
Industriale, uscita
Pontecagnano, SR EXSS18
– SP193 – SP25A – SP76 –
SP214, direzione Giffoni
Sei Casali;
da sud, autostrada SA-RC
A3 – RA2/E841, direzione
Reggio Calabria, uscita
Pontecagnano - SS18
Pontecagnano – Zona
Industriale, uscita
Pontecagnano – SREX
SS18 – SP193 – SP25A –
SP76 – SP214, direzione
Giffoni Sei Casali
1 b&b
1 ristorante
1 mostra museo
1 enoteca
1 nocciolioteca
A due passi c’è poi la Cittadella del Cinema del
Giffoni Film Festival. E poi d’obbligo la visita a
Paestum e Pompei. Altre città d’identità vicine:
Baronissi (21 km), Città della nocciola, Città delle
ciliegie, Città della mela annurca; Calvanico (17
km),
Montecorvino
Pugliano
(12
km),
Montecorvino Rovella (11 km), Pellezzano (20
km), Città della Nocciola; Castiglione del
Genovesi (6 km), Città della Nocciola, Città del
Castagno, Castiglione d’Italia; Fisciano (22 km),
Città della nocciola, Città del Gelato Artigianale;
Giffoni Valle Piana (7 km), Città dell’Olio, Città
della Nocciola, Città dei Sapori, Città della Mela
Annurca e sede della Comunità Montana Monti
Picentini che aderisce all’Associazione Nazionale
Città del Castagno; Olevano sul Tusciano (19 km),
Città dell’Olio, Città della Nocciola e Città della
Mela Annurca;; Pontecagnano Faiano (11 km),
Città del Pane, San Cipriano Picentino (3 km),
Città del Vino, Città dell’Olio, Città della nocciola,
Città del castagno e Città della mela annurca e San
Mango Piemonte (9 km), Città della Nocciola e
Città della Mela Annurca.
La Cantina del Borgo, degustazioni dei vini della Enoteca Provinciale di Salerno in piazza a cura di Accademia
Segetum in collaborazione con Ais delegazione di Salerno, Slow Food Condotta dei Picentini, Associazione
Nazionale Città della Nocciola, ultimo fine settimana di giugno
Altri eventi
Via Crucis, con personaggi in costume, Venerdì Santo.
Casali in fiore, maggio
Casali e sapori, a cura di Slow Food Condotta dei Picentini, itinerario enogastronomico tra i ristoranti dei casali,
maggio
Le Antiche Civiltà Rurali, prima settimana di agosto
I TiPicentini , non solo per bambini gioco didattico-sensoriale per bambini e non solo sui prodotti tipici del Parco
Regionale dei Monti Picentini, ogni prima domenica del mese da maggio a settembre
Rivive il borgo antico, ultimo fine settimana di luglio e di agostoVillaggio della Nocciola in Occasione
dell’Assise Nazionale dell’Associazione Città della Nocciola, tra la fine di ottobre e la metà di novembre
Club del Borgo, cafè letterario con presentazione di libri durante tutto l’anno.
Nocciolioteca delle Colline Salernitane (Sala di assaggio polifunzionale) corsi di assaggio e filiera produttiva dei
prodotti tipici (olio, nocciole, vino, formaggi) in collaborazione con Accademia Segetum, Onaf (Organizzazione
Nazionale Assaggiatori Formaggi) durante tutto l’anno (www.valledelpicentino.it ).
Meeting di allenamento assaggiatori di olio una volta al mese durante tutto l’anno.
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Di notte, osservando la costa dal mare, Pollica si rintraccia facilmente. Non ci si può sbagliare, sta lì dov’è più
buio. Dal Cilento fino a Capo Palinuro i paesi si rincorrono lungo la costiera salernitana. Se risali con lo
sguardo, verso nord, a un certo punto la linea luminosa di luci che quasi scendono in acqua s’interrompe. Ecco,
lì comincia il territorio del Comune di Pollica: sei borghi tra alture e mare.
La testa sui monti (Pollica, Galdo, Celso e Cannicchio) e i piedi sul bagnasciuga di Acciaroli e Pioppi. E quel
buio notturno è un po’ il vanto di Pollica. Il buio di notte vuol dire verde di giorno.
I molti riconoscimenti quali la Bandiera Blu, Le Cinque Vele, Città per il Verde, fanno di Pollica un luogo, dove
per vacanza s’intende quiete, riposo, cibo, salute, mare, sole verde e ambiente.
L’economia è basata sul turismo, la pesca e l’enogastronomia.
Pollica è inoltre la Patria della Dieta Mediterranea. Fu proprio qui che nel 1945, dopo lo sbarco a Salerno, un
giovane ufficiale studente in medicina del Minnesota, Ancel Keys, rimase colpito dall’eccessiva magrezza dei
cilentani. Una volta laureato in medicina nutrizionista, tornò in Italia, proprio qui a Pioppi, dove ha vissuto per
lunghi anni, e insieme a due pionieri, Stamler e Karvonen, cominciò a studiare le abitudini alimentari, dando
vita alla Dieta Mediterranea.
Tra i prodotti che caratterizzano questo territorio l’olio d’oliva, le alici di menaica, il cacioricotta cimentano e il
fico bianco del Cilento.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Pollica, via D. Alighieri 8, 0974901004
www.comune.pollica.sa.it
In auto, autostrada A 3
Salerno-Reggio Calabria,
uscita Battipaglia, SS 18 in
direzione Paestum e uscire
ad Agropoli Sud, seguire le
indicazioni per Accaroli e
quindi Pollica;
in treno, stazioni di
Vallo della Lucania,
Agropoli e Ascea
Dai Templi di Paestum alle Rovine di Velia, Città
di Filosofia e Medicina, ai Vanvitelliani Andri della
Certosa di Padula, dalle Vertigini delle Falesie
Costiere alle Gole Interne, dalle Caverne Permeate
dai resti dell’uomo del Paleolitico al Mistero delle
sculture rupestri, dai Cenobi brasiliani ai Boschi
Vetusti, dai Templi alle Fortezze Costiere, da
Parmenide e Gian Battista Vico ai Culti vivi delle
Pietre del Monte Stella. Il Cilento Rappresenta per
il visitatore un itinerario unico d’emozione e
memoria.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,
patrimonio Unesco, comprende il territorio di
Pollica ed offre la possibilità di visite guidate
(www.pncvd.it) e molte altre attività (campi
scuola, didattica e così via).
Le altre Città di Identità vicine: Ascea (18 km),
Città dell’Olio; Casal Velino (12 km) e Stella
Cilento (13 km), entrambe Città dell’Olio e Città
del Bio.
Galdo Borgo di Teatro e Letteratura, il piccolo borgo di Galdo si trasforma in luogo del mistero con messe in
scena e programmazioni teatrali a tema, ogni anno nuove. Nel piccolo borgo del Cilento, si è scommesso sulla
letteratura, sulla letteratura che si fa teatro e sul teatro che mette in scena la letteratura. L’idea di una cittadella dei
libri che aiuta a vivere meglio ha vinto, nel 2005, il premio Cittaslow, in estate
Film & Mare, rassegna di cinema d’autore dedicato al mare, in estate
Situata sulla sinistra del fiume Tenna, nel versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola
rappresenta uno dei centri più importanti, per le risorse storico-culturali, per le valenze ambientali e
paesaggistiche.
Il centro storico, con il suo comporsi di architetture civili e religiose, gli imponenti e sontuosi palazzi, i più
nascosti e graziosi vicoli, raggiunge i 550 metri s.l.m. dove la tradizione vuole si trovasse il mandorlo, emblema
del Comune.
La molteplicità dei paesaggi che caratterizzano questo territorio, è uno degli elementi che lo rendono
straordinario; le creste aspre e selvagge della dorsale montuosa, le valli disegnate dalla forza dei fiumi, i piccoli
borghi sapientemente incastonati, il centro storico in cui si mescolano in un unico respiro, passato e presente.
Considerata a buon diritto la “porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con il Museo
Antropogeografico (Chiostro di San Francesco, Piazzale Leopardi – Info: Casa del Parco 07367848598 www.montisibillini.it), offre l’opportunità di conoscere tutti gli aspetti che compongono l’ambiente, avendo poi
la possibilità di rinvenirli ed osservarli nel territorio.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Amandola, piazza Risorgimento 17, 073684071
www.comune.amandola.ap.it
www.sibillini.net
In auto, da nord, Autostrada
A 14, uscita Civitanova
Marche, Superstrada fino a
Macerata
ovest
–
Sforzacosta, quindi SP 78;
da sud, Autostrada A 14,
uscita a Pedaso, quindi SP
238
per
ComunanzaAmandola; da Perugia, SP
75 fino a Foligno, poi SP 77
fino a Cacciano, quindi
prima la SP 502 fino a
Piandipieca, poi SP 78; da
Roma, SS 4 fino a
Mozzano, quindi SP 238
per Comunanza-Amandola.
Nei pressi sorgono l’abbazia di S.S. Ruffino e
Vitale e l’abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio.
Nel Parco dei Monti Sibillini, il cui territorio
comprende 18 Comuni, è possibile fare trekking,
percorsi in mountain bike, visite guidate, andare a
cavallo.
Rievocazione storica “Le Canestrelle”, le tradizioni, i profumi, i gusti di un tempo ormai perso rivivono in una
cornice spettacolare, sapientemente realizzata con un unico ingrediente: il grano, terza domenica di agosto
Altri eventi
Ars Amando - Amandola Festival delle arti sceniche – teatro, danza & musica, fine agosto–inizio settembre
Emozioni con Gusto – Stagione teatrale del Teatro “La Fenice”, teatro storico settecentesco
Electric Guitar Festival, primo weekend maggio
Perpianosolo Meeting, agosto
Diamanti a Tavola – Mostra mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici e artigianali del parco nazionale dei
Sibillini, ottobre, novembre
Naturalia – dalla Natura dei Sibillini il Benessere, alla scoperta dei sentieri del vivere sano, autentico, genuino,
rispettoso dell’essenza dell’uomo, agosto
"
Al centro della Romagna, a metà strada fra l’Adriatico e il Monte Fumaiolo, Cesena, un centro storico a forma
di scorpione ricco di luoghi pregevoli da visitare
Tra gli altri, la splendida Biblioteca Malatestiana, voluta dal mecenate Malatesta Novello ed edificata tra 1447 e
1452, prima biblioteca comunale d’Italia, l’unica conservatasi in ogni sua parte (ambienti, arredi, codici), la
Biblioteca Piana (donata alla sua città da Pio VII, uno dei tre Papi di Cesena), il Museo Archeologico (ubicato
nell’attiguo Chiostro di S. Francesco).
C’è poi la Rocca (XIV-XV sec.), una delle più belle ed imponenti della Romagna. Una poderosa cinta muraria
con al centro i due torrioni, “maschio” e “femmina”, quest’ultimo adibito a Museo di Storia dell’Agricoltura.
Su piazza del Popolo si affacciano il Palazzo Albornoz (XIV sec., ma ora in forma settecentesche), sede del
Comune; la Loggetta Veneziana e il Torrione del Nuti (XV sec.), che ospitano il Museo di Scienze Naturali; la
Fontana Masini (XVI sec.), gioiello manieristico e simbolo della città.
La Cattedrale di S. Giovanni Battista ha il suo Museo nell’adiacente Cappella di S. Tobia.
Vero e proprio monumento cittadino è il Teatro Alessandro Bonci.
Cesena a tavola vuol dire tagliatelle, pappardelle e cappelletti rigorosamente preparati con la spoja, la pasta
sfoglia fatta a mano, e passatelli e strozzapreti. Accompagna i secondi, soprattutto a base di carne, la pida (la
piadina, un pane schiacciato cotto sul testo), che nei caratteristici chioschi può avere il ripieno e diventa allora
crescione. Tra i vini, l'
Albana, di colore giallo paglierino e ideale, dolce, per i dessert; il rosso Sangiovese; il
bianco Trebbiano; la Cagnina, tradizionalmente compagna delle castagne. E il gelato allora? Non c’è che da
provarlo nelle tante gelaterie cittadine.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.), piazza del Popolo 11, 0547356327
www.comune.cesena.fc.it
In auto, autostrada A 14,
uscite Cesena nord - Cesena
sud; E 45
In treno, stazione di Cesena
In aereo,
Aeroporto di Forlì L.
Ridolfi; Aeroporto di
Rimini Miramare
Lontana dal centro, ma visibile da ogni parte della
città, la millenaria Abbazia di S. Maria del Monte,
celebre per una collezione di ex-voto tra le più
ricche d’Europa. L’intero complesso monastico
(dotato oggi di sala conferenze e di refettorio per
gruppi) merita una visita, ed in particolare
l’Erboristeria e la suggestiva Bottega per il
Restauro del Libro Antico.
Anche le frazioni meritano una visita: S. Giorgio,
dove ha sede il Museo della Centuriazione, Villa
Silvia di Lizzano dove, immersa nel verde del
parco, si conserva la stanza in cui soggiornò
Giosuè Carducci e la frazione di Formignano,
antico borgo minerario.
Altre città di identità vicine Bertinoro (11 km),
Città del vino e Città del gelato artigianale e
Forlimpopoli (12 km), Città del gelato artigianale.
Festival Internazionale del Cibo di Strada, stand provenienti da tutto il mondo propongono cibo di strada di
qualità da consumare rigorosamente all'
aperto, inizio ottobre
Il Festival si alterna ogni anno con
Saporie, gemellaggio fra il cibo tipico di una regione d'
Italia a turno e quello tipico romagnolo, sempre a inizio
ottobre
Rievocazione Storica ai tempi di Napoleone, sfilata in costumi d'
epoca, metà aprile
Altri eventi
Cesena in Fiera, Fiera di San Giovanni, patrono della città, gastronomia tipica, spettacoli, 22-23-24-25 giugno
Cesena Estate, musica, teatro, poesia, luglio-agosto
I Suoni del Tempo, concerti di artisti di fama internazionale, luglio
Sagra del Monte, all’Abbazia del Monte, tradizionale Festa dell'
Assunta, 15 agosto
Concerto Radio Studio Delta, concerto di fine estate, meta'settembre
Cesenotte, spettacoli e locali aperti fino all'
alba, fine settembre
Raduno Camper Cesena città malatestiana, con visite guidate organizzzate ai monumenti di Cesena e dintorni,
fine settembre-inizio ottobre
Cesena a Tavola, ristorazione, gastronomia, enologia, fine ottobre
Visite Touring Club Italiano, le domeniche da aprile a giugno e da settembre a ottobre, visite guidate alle più
belle località del territorio di Cesena
Il territorio del Comune si estende sull’Appennino, nella parte delle valli del Chero e dell’Arda, con a sud un
imponente anfiteatro di monti che ha consentito una buona conservazione dell'
ambiente naturale. Il territorio di
Morfasso è infatti ricco di itinerari affascinanti come l’escursione ai Monti Lama e Menegosa, le Palestre di
Roccia, l’oasi naturale del Parco del Monte Moria, meta ideale per passeggiate, gite in bicicletta,
l’incontaminata Ippovia delle valli Nure e Arda, e il grande spazio erboso di Santa Franca.
Queste vallate meritano di essere visitate anche per la tradizione enogastronomica. Tra le specialità, oltre ai
salumi e formaggi, c’è la torta di patate, la zuppa di latte e castagne e la torta di farina di castagne,
accompagnate dai vini dei Colli Picentini, come il Gutturnio, il Monterosso Val d’Arda, la Bonarda, il bianco
Ortrugo.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Tel. 0523908180
Comune di Morfasso, via Roma 23, 0523908180
www.comune.morfasso.pc.it
Comunità Montana Valle Nure e Val d’Arda, 0523911541
Piacenza Turismi, 0523305254
www.piacenzaturismi.net
Consorzio Montemoria, 0523908209
www.parcomontemoria.it
www.prolocosanmichele.it
In auto, autostrada A 1,
uscita Fiorenzuola, poi
Provinciale Val d’Arda
In treno, stazione di
Fiorenzuola d’Arda, poi
servizio di autolinee.
Oltre agli scavi di Veleia, raggiungibili da
Lugagnano o dall'
area del Parco Provinciale
(castagneti secolari, faggete e fustaie di conifere),
è possibile effettuare un’escursione verso Bardi,
per ripercorrere in parte il percorso della Via
Francigena e per visitare il bellissimo castello che
si trova in questa località della parmense Val Ceno.
Le altre Città di Identità vicine: Castell’Arquato
(24 Km), Città del Vino e Borgo più bello d’Italia;
Vernasca e la sua frazione Vigoleno, (22 Km),
Borgo più bello d’Italia.
Castagnata folcloristica a San Michele, terza domenica di ottobre
Altri eventi
Mostra del cavallo Bardigiano, prima domenica di maggio
Santa Franca, prima e quarta domenica di agosto
Festa a San Michele, 3-7 agosto
Festa del paese presso il Santuario Mariano sul Monte Moria, 15 e 16 agosto
Sauris ha ben 5 frazioni (Sauris di Sopra, Sauris di Sotto, Lateis, La Maina e Field) dove vivono, in totale, 400
abitanti. Vanta uno dei laghi artificiali più grandi della regione, 6 km di piste da sci e le escursioni in inverno,
passeggiate, percorsi a cavallo o in mountain bike in estate. Sauris accoglie tutto l’anno.
Il Centro etnografico ‘S Haus Van Der Zhare, a Sauris di Sopra, e dedicato alla cultura locale e svolge attività di
ricerca.
A Sauris di Sotto, invece, c’è il Centro Storiografico, con un’interessante esposizione sulla storia di
Sant’Osvaldo, Re della Northumbria, regione dell’Inghilterra settentrionale, vissuto nel VII secolo, morì in
battaglia. Il suo culto si diffuse, dal medioevo, anche nei paesi alpini che lo invocano contro la peste e le
epidemie.
Gli amanti della buona cucina a Sauris dovranno assolutamente assaggiare il prosciutto, lavorato secondo
tradizione, ma negli ultimi anni si produce anche birra integrale e formaggio, ricotta fresca e affumicata, burro,
marmellate e sciroppi.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Sauris, 043386245
Ufficio turistico, 043386076
www.sauris.com
In Auto, autostrada A 23
Udine-Tarvisio, uscita
Carnia; dal Cadore
attraverso il Passo Mauria
che conduce ad Ampezzo;
nella stagione estiva, dal
Cadore attraverso la strada
che da Vigo Laggio di
Cadore conduce a Casera
Razzo
Lungo tutta la catena montuosa del comprensorio
si possono effettuare escursioni e gite.
Caratteristiche e numerose sono gli itinerari alla
scoperta delle malghe.
Appuntamento dedicato a la Belin, personaggio femminile da leggenda di Sauris, 5 gennaio
Altri eventi
Il Carnevale di Sauris, febbraio
L’Arte del borgo, rassegna che vuole valorizzare il legno e la neve, febbraio e maggio
Festa del prosciutto, luglio
Festa del formaggio salato e di malga, agosto
Mercatini di Natale, primi giorni di dicembre
Il territorio del Comune di Celleno si trova nella splendida zona della Tuscia. Ha un'
originale forma a cuore
ovvero a "ciliegia", come il prodotto tipico del paese.
Il paese, a circa 400 metri s.l.m., ha due abitati: la parte antica, dominata dal Castello Orsini, ed il paese nuovo,
edificato a partire dagli anni Trenta. Il Borgo antico, segnato in passato da terremoti e dall'
abbandono, è da
alcuni anni oggetto di intensi lavori di consolidamento e di restauro che ne hanno frenato lo spopolamento.
Particolarmente suggestiva è la parte intorno al Castello Orsini, con le chiese di San Donato e di San Carlo,
quest'
ultima recentemente restituita alla fruibilità pubblica.
La produzione di ciliegie nel paese ha una storia antichissima, infatti Celleno è conosciuto per la famosa Festa
delle Ciliegie, con sfilata di carri allegorici in tema, realizzati dai cittadini per una fastosa competizione per il
carro più bello.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Celleno, piazza della Repubblica 8, 0761912002
www.comune.celleno.it
www.arpiacellenese.it
In auto, da nord, autostrada
A 1, uscita Orvieto, a
sinistra per 4 km, a destra
direzione
Lubriano,
Bagnoregio, Celleno; da
sud, autostrada A 1, uscita
Attigliano, a sinistra per 2
km, a destra direzione
Grotte Santo Stefano e
quindi Celleno.
.
A soli 18 km da Viterbo, Celleno è un ottimo punto
di partenza per la visita ad altre località: S. Angelo
di Viterbo (7 km), Città delle ciliegie; Civita di
Bagnoregio (10 km), Borgo più bello d’Italia;
Lubriano (14 km), Città della chianina;
Montefiascone, città del vino; Bolsena, Città
dell’Infiorata ed il Lago di Bolsena; Orvieto (25
km), Città del Vino, Città Slow e Città della
Ceramica; Castiglione in Teverina (21 km), Città
del vino e Castiglione d’Italia; Todi, Assisi, e
Gubbio, Città dei Sapori, Città del Bio, Città della
Ceramica, Città della Chianina.
La Festa delle Ciliegie (seconda domenica di giugno), insieme alla Festa del Crocefisso (14 settembre),
rappresentano i due appuntamenti più significativi dell’anno
Altri eventi
Festa di San Nicola, 9 maggio
Festa della Trebbiatura, terza domenica di luglio
Festa di San Donato, patrono di Celleno, 7 agosto
Festa della Chiesola, quarta domenica di settembre
#
Poggio Moiano in Sabina è l’antichissimo Loco Moiano, Comune dal 1344. Situato su una collina a 502 s.l.m.,
alle falde del Monte Miano (990 m. s.l.m.). Nel suo comprensorio si trovano monumenti di notevole valore
artistico, di origine romana e medievale. Il comune ha due frazioni nei pressi della via Salaria: Cerdomare più
nascosta, e l’importante nodo viario e centro commerciale di Osteria Nuova, che ogni prima domenica del
mese ospita uno dei più grandi raduni fieristici della Regione Lazio. Poggio Moiano è Città dell’Olio perché il
suo olio, per il quale ormai in maniera generalizzata si adottano metodi di coltivazione biologica, ha bassissimo
o quasi nullo grado di acidità, facendone un alimento di altissimo valore dietologico, tra i migliori in Italia.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Poggio Moiano, Ufficio cultura, turismo,servizi scolastici, 0765876023
In auto, autostrada A 1,
uscita Fiano Romano, SS
Salaria direzione Rieti,
bivio
Osteria
nuova
direzione Poggio Moiano
1 hotel*
1 ristorante*
Tra le mete di maggiore interesse storico della
zona c’è l'
abbazia di Farfa, dove ci sono ancora le
strutture murarie delle antiche botteghe medievali
quando Farfa era il più importante mercato
dell’Italia centrale. Da visitare la splendida abbazia
affrescata e l’importante biblioteca. Altre città
d’identità vicine: Ascrea (18 km), Città del
Tartufo; Castel di Tora (15 km) e Orvinio (13 km),
Borghi più belli d’Italia; Castelnuovo di Farfa (15
km), Fara in Sabina (18 km), Mompeo (21 km),
Montopoli di Sabina (21 km), Città dell’Olio;
Poggio Nativo (11 km), Città delle Ciliegie;
Poggio Mirteto (24 km), Città del Bio.
L’Infiorata è l’appuntamento dell’ultimo fine settimana di giugno nonché la manifestazione più attesa dell’anno,
tra le più importanti in Europa, attira numerosissimi visitatori; essa trae origine dall’usanza, antica e spontanea di
gettare fiori al passaggio della solenne processione del Corpus Domini, diventando nel tempo una manifestazione
artistica di grande rilevanza che oggi ospita anche il Concorso Nazionale delle Infiorate d’Italia. Negli stessi
giorni vengono allestiti numerosi stand gastronomici di prodotti tipici e bruschette che esaltano l’ottimo olio
extravergine di oliva.
Altri eventi
Fiera di Gennaio, ultima domenica di gennaio
Sant’Antonio Abate, festa con la benedizione degli animali, 17 gennaio (se cade in un giorno feriale si festeggia il
fine settimana successivo)
San Sebastiano, è la festa del Patrono, preceduta da rituali e preparativi tradizionali, tra cui la preparazione delle
ciambelle che avviene circa una settimana prima, 20 gennaio
Processione del Venerdì Santo, tutto il
paese accompagna in corteo funebre il Cristo Morto deposto in una bara e portato a spalla dai membri della
confraternita della Misericordia e del Suffragio che vegliano Gesù Morto all’interno della chiesa parrocchiale
anche di notte Sant’Antonio da Padova, si festeggia il Santo con la collaborazione dell’omonima confraternita,
la preparazione di dolci tipici e la processione per le vie del paese, 13 giugno (se cade in un giorno feriale si
festeggia il fine settimana successivo)
Processione in onore della Madonna dei Miracoli, , Osteria nuova, luglio
Sant’Anna protettrice delle partorienti, pellegrinaggio alla Chiesa rurale del l 1670, 26 luglio Assunzione,
processione al cimitero e festeggiamenti organizzati dalla confraternita dell’Assunzione, 14-15 agosto
San Rocco, processione al centro storico e festeggiamenti organizzati dalla confraternita di San Rocco, 15-16
agosto
Madonna Addolorata, festeggiamenti organizzati dalla Madonna Addolorata, composta da un centinaio di sole
donne, terza domenica di settembre
San Michele Arcangelo, Cerdomare, festeggiamenti e riti religiosi, settembre
Estate poggiomoianese, Festa del Cavallo; Da Piazzatta a Piazzetta, percorso gastronomico nelle vie del centro
storico alla scoperta della cucina poggiomoianese accompagnata dagli ottimi oli e vini che la contraddistinguono,
luglio – agosto
Fiera di San Martino, 11 novembre
Fiera di Osteria Nuova, Prima domenica di ogni mese
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Triora è incantevole, con le sue volte, le viuzze e le case altissime. Il turista che cerca scenari agresti e montani
può recarsi nelle frazioni di Creppo, Cetta, Realdo e Verdeggia, in cui si può fare trekking, andare in mountain
bike o semplicemente passeggiare. E proprio a Verdeggia, a Realdo e alla Bassa di Sanson esistono rifugi alpini
per gli escursionisti che affrontano gli itinerari sui monti attorno a Triora. Per i visitatori interessati alle antiche
usanze agropastorali, c’è il Museo regionale etnografico e della stregoneria, ricco di fotografie, oggetti, statue,
vestiti, documenti e libri.
Ai buongustai, suggeriamo il bruzzu, ottenuto dalla fermentazione naturale della ricotta, dal sapore piccante,
ottimo per condire la pasta. Fra i piatti, le paste, ossia torte di verdure e patate, cotte utilizzando le braci ardenti.
Inoltre i ravioli magri, le tagliatelle, le lasagne con le rape, gli gnocchi, i b gaéli (grumi di farina di castagne
cotti nel latte), i ciapazöi ed i sügeli. Per quanto riguarda invece i dolci, ottimi i turrun natalizi, i canestrelli e le
torte dolci, farcite di saporite marmellate.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Associazione Turistica Pro Triora, 018494477
Comune, corso Italia 7, 018494049, 018494310
APT Riviera dei Fiori – Sanremo, 0184571571
www.comune.triora.im.it
In Auto, autostrada A10
Genova – Ventimiglia,
uscita Arma di Taggia, poi
SS 548 per Taggia,
Badalucco e Triora
In treno, linea Genova –
Ventimiglia, stazione Arma
di Taggia, poi pullman
Triora è immersa nella Alta Valle Argentina. Qui si
può respirare aria buona e vivere giorni di vacanza
all’ insegna della tranquillità. Intorno a Triora si
possono ammirare scenari agresti e montani e più
in alto si possono raggiungere splendidi punti
panoramici sulle Alpi Liguri.
Da visitare poi altre città di Identità: Badalucco (18
km), lungo la SS 548 , e proseguendo ancora un
po’ c’ è Taggia (28 km), entrambe Città dell’ Olio.
Strigòra, una giornata con le streghe di Triora, con una mostra-mercato che evoca il medioevo e spettacoli, domenica
dopo Ferragosto
Altri eventi
Venerdì Santo, deposizione di Cristo dalla croce
Processione dal Monte, ricorrenza religiosa, seconda domenica dopo Pasqua
Fiera, prima domenica di giugno
Appuntamento al Santuario di San Zane, 24 giugno
Madonna della Misericordia, prima domenica di luglio
Fiera di San Tusco, seconda domenica di luglio
Festa del fungo, ultima domenica di settembre
Notte di Halloween, 31 ottobre
Fiera di novembre e castagnata, Ognissanti
Vigilia di Natale con l’ osu e Babbo Natale, 24 dicembre
(SP)
Varese Ligure è un antico centro dalla forte vocazione turistica, oggi principale polo dell’ Alta Val di Vara.
Particolarmente caratteristico il vecchio quartiere della città, Borgo Rotondo, costituito da un vero e proprio
girotondo di case, e tornato all’ antico splendore. Qui è possibile passeggiare tra i caratteristici portici dai
variopinti colori pastello e tra i numerosi negozi che vi si trovano e che producono lavorati della lana e
prodotti tipici della Val di Vara.
È il primo comune con certificazione ambientale, dove la produzione biologica riguarda il 95% dell’ attività
agricola.
A tavola si possono gustare le tipiche lasagne al sugo di porri, il pan martin, una sorta di pane ottenuto con
farina di castagne, farina di grano e noci. Ed ancora, la carne cucinata nella caratteristica ciappa, una piastra
d'
ardesia posta sopra il fuoco e, particolarità, dalla cenere risultante dal fuoco si cuociono le patate, le
cipolle e le salsicce.
INFORMAZIONI TURISTICHE
IAT Piazza Castello 0187842094
www.comune.vareseligure.sp.it
In auto, autostrada A 12
Genova-La Spezia, uscita
Sestri Levante, SS 523
direzione Varese Ligure;
oppure uscita Bugnato, SS
566 direzione S. Pietro di
Vara, poi SS.523
A poco meno di un’ ora di viaggio da Varese
Ligure, il Parco Nazionale delle Cinque
Terre, aderente all’ Associazione Città del
Vino, che fa parte del patrimonio mondiale,
ambientale e culturale dell’ Unesco, con i suoi
suggestivi scenari e paesaggi, le coste a
strapiombo sul mare con baie e spiaggette, i
borghi medievali, i sentieri panoramici sul
mare ed i pendii.
A 25 km da Varese Ligure si può visitare
Brugnato, Città dell’ Infiorata.
Cantamaggio, i varesini di ogni età in costume contadino rallegrano il borgo e la campagna
circostante con balli e canti popolari per annunciare l’ arrivo della bella stagione, 1 maggio
Altri eventi
Festa degli Alpini, fine giugno
Trofeo Borgorotondo di Pugilato Agonistico, fine ottobre
Stagione Lirica, agosto
Festival Provinciale I Luoghi della Musica, agosto
Borgo medievale, Brisighella accoglie i viaggiatori con i colori caldi dei suoi palazzi.
Tutto intorno, il verde, luogo ideale per le passeggiate a piedi, ma anche a cavallo o in sella a una
mountain bike.
E poi l’ olio, il vino e il buon mangiare, come la spoja lorda per esempio, una minestra ripiena molto
particolare, il formaggio stagionato nelle grotte di gesso, la carne di Mora romagnola, una razza antica di
maiale tipico del posto, e il carciofo Moretto.
Consigliate anche le cure termali, presso il moderno stabilimento termale di acque sulfuree e
salsobromidiche (dal 3 maggio al 13 novembre: info 054681068 – 800216111 –
www.termedibrisighella.it)
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Brisighella
www.comune.brisighella.ra.it
Tel/Fax 0546 994411
Associazione Pro Loco I.A.T.
Tel/Fax 0546 81166
In auto, autostrada A 14
Bologna – Ancona, uscita
Faenza, SS 9 via Emilia
fino a Faenza e quindi
direzione Brisighella; SS
302 Firenze – Faenza.
In treno, linea Faenza –
Firenze, stazione di
Brisighella.
Nel raggio di 25 km c’ è Dozza, Borgo più bello
d’ Italia, mentre a soli 12 km Faenza, Città del Vino
e Città della Ceramica, Castel Bolognese (16 Km),
Città del Vino.
Feste Medievali, un tuffo nel passato tra dame, cavalieri, armi ed amori, con spettacoli, mercati e banchetti, ultimo
fine settimana di giugno e il primo di luglio. Altri eventi
Mostra di Ricami, metà aprile- metà maggio
Mercatino serale del Venerdì, , antiquariato, artigianato, prodotti tipici, dal 1° venerdì di giugno al 1° venerdì di
settembre
E…state in Collina, , danza classica e moderna, luglio-agosto
La Magia del Borgo, musica classica, metà luglio – metà agosto
Città del Castagno
Il comune di Caglio a mt. 850 di altitudine è situato nel cosiddetto Triangolo Lariano o Penisola Lariana,
ovvero quella parte di terra compresa fra i due rami del Lago di Como. Ricco di declivi, creste, boschi di
faggi e castagni.
Luogo ideale per chi ama camminare, si può, infatti, scegliere tra il Percorso Abitato e quello Naturalistico.
Il primo itinerario è volto alla scoperta del centro storico medievale e delle Tavole del Mulino (Il Mulino
prende il nome dal “ mulinello” , un antico gioco, probabilmente di epoca egizia, praticato un tempo dagli
adolescenti e in particolar modo da quelli che custodivano le greggi).
Nel secondo caso, invece, è possibile seguire il SENTIERO SEGANTINI con la Chiesa di S. Valeria, dal
cui pianoro si possono ammirare particolari vedute naturalistiche ed ancora l’ Arenale Trovanti, il Ghiandone
, masso attorno al quale le donne recitavano il rosario, ma anche il Santuario della Madonna di Campoè,.
E i buongustai possono degustare piatti e prodotti tipici della montagna, come il cervo in salmì, il cinghiale,
la polenta, il risotto con i funghi ed ovviamente nel periodo autunnale squisite caldarroste.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Caglio, 031667017
Pro Loco, 031667378 – la domenica dalle 11 alle 12 nei mesi di aprile – maggio – giugno . In Luglio e
Agosto dalle 10 alle 12,30.
Da Como SS 342 fino a
Erba poi P 41; da Milano
P 5 fino a Giussano poi P
41
Da Milano ad Asso con
le Ferrovie Nord – Da
Asso a Caglio in autobus
di linea.
Nelle immediate vicinanze, si trovano:
- Bellagio – La perla del Lario –
- Tremezzo (25 km), Borgo più Bello
d’ Italia, celebre per il grande parco e per
la raccolta d’ arte che custodisce marmi del
Canova, fra cui la famosa "Amore e
Psiche", fregi del Tordwalsen, tele di
Hayez, affreschi dell'
Appiani, arazzi e
mobili dei secoli XVIII-XIX.
Manifestazioni estive all’ Arena
Castagnate, nelle prime tre domeniche di ottobre
Prossima è la MOSTRA PERMANENTE per le vie del paese della riproduzione delle opere del Pittore
GIOVANNI SEGANTINI.
Monte Isola è un borgo suggestivo sul lago d’ Iseo, con due isolette, Loreto e San Paolo, che fanno parte del
territorio montisolano.
Un panorama mozzafiato che il visitatore può ammirare percorrendo, esclusivamente e tassativamente a piedi o
in bicicletta, i suggestivi sentieri che costeggiano il lago o conducono ai poggi. Non ci sono automobili a Monte
Isola, unico locomotore consentito ai più pigri, per visitare il Comune e le sue dodici frazioni, il pulmino del
Comune.
E poi qui si produce un pregiato olio extravergine di oliva ed ancora si può gustare il salame, affumicato
seguendo ancora un rito antichissimo, da legna secca bruciata in un camino chiuso, in un’ antica cantina con muri
di pietra non intonacati e soffitto a volta.
Una particolare immagine di Monte Isola la regala il pesce essiccato, se si arriva qui da novembre in poi: davanti
alle case, sui terrazzi, sotto i pergolati, intere schiere di pesce pulito ed in salamoia , appeso ad asciugare al sole.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio Turistico di Monte Isola, 0309825088
Azienda di promozione Turistica di Iseo (Bs), 030980209
www.tuttomonteisola.it
In auto, autostrada A 4, da
est, uscita Ospitaletto; da
ovest Palazzolo sull’ Oglio
In treno, da Brescia con
linea delle Ferrovie Nord
Brescia-Edolo, stazioni di
Sultano o Sale Marasino.
Poi traghetto (senza auto)
per Monte Isola
Vicino a Monte Isola c’ è un altro Borgo più bello
d’ Italia, Lovere (17 km), con, tra l’ altro, la piazza
13 martiri, considerata tra le più belle del lago
d’ Iseo. Se si sale sul monte Cala, si può ammirare
un panorama suggestivo che abbraccia quasi tutto il
bacino del lago d’ Iseo, la bassa Val Camonica, fino
al lago di Endine. Altre città d’ identità vicine
Rodengo (19 km), Provaglio (15 km), Erbusco (23
km), e Adro (24 km), Città del Vino; Marone (1
km), Città dell’ Olio.
Santa Croce, un evento eccezionale, tanto da ripetersi da oltre un secolo e mezzo solamente ogni cinque anni (la
prossima volta nel 2010) nei primi giorni di settembre, nella frazione di Carzano. L’ addobbo è di oltre
duecentomila fiori di carta realizzati dalle donne del posto e con migliaia di lampadine colorate. L’ evento ha
origine dalla vittoria sul colera, nel 1836, grazie ad una reliquia della Santa Croce portata in processione. Primi
giorni di settembre.
Altri eventi
Carnevale, sfilata di carri allegorici
Sagra di Peschiera Maraglio, agosto
Menzino in festa, fine luglio, inizi di agosto
San Rocco, 15-16 agosto
San Severino, prima domenica di ottobre
Pellegrinaggio degli anziani, Santuario della Cerinola
Corinaldo è un borgo incastonato tra le valli del Cesano e del Nevola, patria di Santa Maria Goretti. Suggestivo
il colpo d’ occhio per chi vi giunge dalle splendide mura medievali, rimaste praticamente intatte dal
Quattrocento e che lo rendono uno straordinario esempio di architettura militare. Ed a colpire è soprattutto la
quattrocentesca torre dello Sperone, alta circa 18 metri e di forma pentagonale. Si può compiere una
passeggiata guidata lungo i 912 metri della cerchia ed ammirare i baluardi, le torre di difesa , i camminamenti
di ronda, ma anche addentrarsi nel centro storico e visitare i numerosi palazzi gentilizi, gli edifici civili e
religiosi.
Corinaldo è anche terra del buon vino, del rinomato Verdicchio, coltivato nelle colline intorno al paese. E poi
c’ è l’ olio extravergine di oliva, i salumi, il miele. Ed un piatto da assaggiare è l’ oca arrosto, imbottita di salvia,
rosmarino e aglio, contorniata di patate.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio informazioni turistiche, via del Corso 10, 071679047
Pro Loco, via del Velluto 20, 071679047
Associazione Pozzo della Polenta, largo XVII settembre 1860, 071679043
In auto, autostrada A 14
oppure SS 16 Adriatica,
uscita Senigallia, strada
provinciale Corinaldese
In treno, stazione
Senigallia (18 km)
di
A soli 15 minuti di auto, c’ è Senigallia (20 km),
Città dell’ Olio e Città del Pane, che offre spiagge
di finissima sabbia, ma anche monumenti e musei,
come Palazzo del Duca e Fontana delle Anatre, o
ancora la Rocca Roveresca e la Pinacoteca
diocesana di arte sacra. Altre città d’ identità vicine
Arcevia (25 km) e San Marcello (22 km), Città
dell’ olio; Belvedere Ostrense (18 km) e
Montecarotto (21 km), Città del vino e Città
dell’ olio; Morro d’ Alba (22 km) e Serra de’ Conti
(18 km), Città del vino; Ostra (14 km), Città
dell’ olio e Città del miele; Ostra Vetere (7 km) e
Senigallia (20 km), Città dell’ olio e Città del pane.
Contesa del Pozzo della Polenta, rievoca l’ assedio del 1517; da circa trent’ anni vi partecipano trecento figuranti in
costume d’ epoca, tamburini, sbandieratori, arcieri, terza domenica di luglio
Altri eventi
Rassegna di musica jazz, quarto fine settimana di luglio
Corinaldo Estate, da giugno a settembre
Halloween, ultima settimana di ottobre
Stagione di prosa, invernale ed estiva
Borgo più bello d’Italia, Città del Vino
Gradara sorge su una collina panoramica fra la Romagna e le Marche a pochissimi chilometri dal mare.
Qui, nel suo castello, si consumò la vicenda tragico – amorosa di Paolo e Francesca, sublimata dai versi di
Dante Alighieri, nella “ Divina Commedia” .
A Gradara “ Capitale del Medioevo” , è stato realizzato il Parco Storico – Culturale – Letterario del
Medioevo, un percorso che si snoda lungo il versante meridionale del colle dove si erge il borgo
fortificato. Un sentiero che il visitatore potrà percorrere, munito di auricolari ed ascoltando le vicende
dell’ epoca che fu dagli stessi protagonisti, che renderanno la loro versione della storia.
E protagonista indiscussa è la Rocca Demaniale, il simbolo stesso della città.
Ma Gradara sorge in un territorio ricco d’ ulivi, vigneti e dall’ antica tradizione culinaria: dalle vallate si
ricavano i funghi e i tartufi, dalle sue vigne il Verdicchio. E qui si può gustare anche un dolce di antica
tradizione, il frostingo.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio "Gradara Innova", 0541964673
www.gradarainnova.com Pro Loco, 054823036
www.gradara.org www.comune.gradara.pu.it
In auto, autostrada A
14, uscita Ancona
Nord, SS 76 per Jesi,
poi
Matelica;
autostrada
A
1,
uscita Orte, poi
per Fabriano Matelica
Nelle vicinanze, Montegridolfo (15 Km),
Borgo più bello d’ Italia, rappresenta uno
dei castelli meglio conservati del Riminese;
Colbordolo (Montefabbri) (18 Km), Città
dell’ Olio, Città del Vino, Borgo più bello
d’ Italia; Monteciccardo (20 Km), Tavullia
(7 Km), Città del Vino; Pesaro (14 Km),
Città della Ceramica, Città del Vino.
Assedio al castello, rievoca il terribile assedio di Gradara del 1446, quando Francesco Sforza, con l'
aiuto del
grande Federico da Montefeltro, tentò, senza riuscirci, di conquistare la Rocca. La manifestazione celebra
questa battaglia in modo molto originale ed innovativo, grazie alle nuove possibilità offerte dagli spettacoli
piro-musicali gestiti dal computer; una tecnologia all'
avanguardia che consente una perfetta sincronia tra
fuochi e musica. Terza settimana di luglio.
Altri eventi
Volare di gusto e Mostra dell’ Artigianato, dell’ enogastronomia e dei prodotti tipici, fine luglio
Festival Nazionale del Teatro Amatoriale e Premio Sorgenti dell’ Esino, inizio agosto
Estate Esanatogliese, agosto
Raduno bandistico, inizio di settembre
Borgo più bello d’Italia
Dall’ alto dei suoi circa 780 metri, il borgo domina gran parte della vallata del fiume Biferno, con una visuale
che spazia a 180° su buona parte della regione.
Ma la città di Oratino è soprattutto arte, perché qui l’ arte nei secoli si è espressa magnificamente nelle opere
dei numerosi scalpellini, pittori, indoratori, scultori e vitriatari, che hanno lasciato segni del loro passaggio
non solo in patria ma in tutto il Molise.
È per questo che Oratino ancora oggi è testimonianza di un passato d’ arte che si è ben conservato nel tempo.
Ne sono prova tangibile i numerosi portali, i selciati in pietra, la Chiesa di S. Maria Assunta, splendidamente
affrescata dal Brunetti, il centro storico, accuratamente ristrutturato e riportato all’ originale fascino di borgo
medievale. Fiore all’ occhiello di questa realtà è poi la cucina locale, con i piatti caratteristici della tradizione
molisana da degustare nei tipici ristoranti oratinesi.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Oratino, Piazza Raffaele Rogati 3, 087438398
www.comune.oratino.cb.it
In auto, autostrada A 14,
uscita Termoli, direzione
Campobasso; autostrada A 1,
uscita Caianello da sud,
uscita S. Vittore da nord,
direzione
IserniaCampobasso;
quindi
direzione Oratino
1 b&b (*)
Le città di Identità più vicine: Frosolone
(24 km), Bojano (24 Km), Cercepiccola
(24 Km), San Giuliano del Sannio (21
Km) e Campobasso (9 Km), Città dei
Sapori; Limonano (19 Km), Città del
Miele.
La Faglia, è un enorme fascio di canne lungo circa 12 metri con un diametro di oltre un metro che la vigilia di
Natale viene trasportato a spalle da più di cinquanta oratinesi dall'
ingresso del paese fin davanti il sagrato della
chiesa S. Maria Assunta dove viene innalzato e quindi incendiato. Le origini della manifestazione sono incerte
come pure il significato, ma per gli oratinesi essa rappresenta comunque un prezioso momento di aggregazione
e socializzazione che attira intorno a sé l'
attenzione di tutti i cittadini per i quali non esiste Natale senza la
"Faglia", 24 dicembre.
Altri eventi
Sant’ Antonio, 10 giugno
San Bonifacio, patrono di Oratino, 14 maggio
Agosto in Oratino, eventi culturali, sociali e sportivi, 15 agosto
Madonna del Rosario, 15 agosto
Le Lessate, , Accensione di un grande fuoco con la distribuzione delle "Lessate", pietanza a base di legumi e
cereali, 17 gennaio
San Gennaro, protettore di Oratino,19 settembre
Madonna di Loreto, 20 settembre
Z’ seca la vecchia, tradizione del giorno di metà Quaresima: si recita una satira paesana, rappresentata da
improvvisati attori comici che ironizzano sul senso del rapporto sessuale ed i piaceri della vita in genere, che,
nel periodo della Quaresima, dovrebbe rappresentare una privazione.
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!
Borgo Autentico d’Italia, Città della Nocciola
Suggestivo il colpo d’ occhio per il visitatore che giunge a Cortemilia, centro medioevale, attraversato e
diviso in due dal fiume Bormida, adorno di portici e sovrastato da una torre cilindrica del 1200, quanto
rimane del Castello Aleramico.
Artisticamente significativo l'
ex convento francescano, che pare sia stato voluto dallo stesso San Francesco
di passaggio in zona.
Cortemilia è famosa per la nocciola tonda, cui è dedicata una manifestazione l'
ultima settimana di agosto.
Ed è proprio la nocciola la regina della gastronomia locale, il cui impiego principale è quello dolciario e di
qui un trionfo di golosità: dalla pasta di cioccolato, ai gelati, agli squisiti torroni, o i baci di dama, o ancora
la famigerata e deliziosa torta di nocciole.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Cortemilia, corso Einaudi 1, 017381027
www.comunecortemilia.it
In auto, da Torino, autostrada A 6,
uscita
Carmagnola,
direzione
Sommariva del Bosco verso Alba, poi
SP 429 che da Castino conduce a
Cortemilia; da Milano, autostrada A 7,
uscita Alessandria sud, direzione per
Acqui Terme in direzione Bistagno,
seguire le indicazioni per Cortemilia;
da Genova, autostrada A 10, uscita
Savona, direzione Torino A 6, uscire ad
Altare, direzione Carcare, Cairo
Montenotte in direzione Cortemilia
1 affittacamere (*)
Nelle immediate vicinanze Bergolo (7
km), Città della Nocciola, è un piccolo
paese di Langa, situato sul crinale che
divide la Valle Bormida dall’ Uzzone. Da
visitare la cappella di San Sebastiano
situata nel cimitero comunale, in un
punto
di
straordinaria
bellezza
paesaggistica, da cui si possono dominare
tutte le vallate e le colline circostanti,
dalle Alpi al mare. Altre città d’ identità
vicine Borgomale (14 km), Bosia (8 km),
Castino (8 km), Cravanzana (7 km),
Feisoglio (15 km), Gorzegno (14 km),
Gottasecca (19 km), Monesiglio (20 km),
Perletto (7 km), Prunetto (19 km),
Rocchetta Belbo (11 km), Santo Stefano
Belbo (20 km), Torre Bormida (7 km),
Valle Uzzone (15 km), Città della
Nocciola; Castelletto Uzzone (10 km),
Città del Pane e Città della Nocciola;
Cossano Belbo (15 km) e Rodello (20
km), Città del Vino e Città della
Nocciola; Levice (13 km), Borgo
Autentico d’ Italia e Città della Nocciola;
Montelupo Albese (19 km), Neviglie (22
km), Roddino (21 km), Città del Vino.
La sagra della nocciola, con la Fiera Regionale del dolce alla nocciola Piemonte I.G.P. e del vino di Langa.
Maestri pasticceri selezionati da Slow Food Italia e produttori di Langa, attendono turisti e golosi sotto gli
antichi portici e per le vie del centro storico di Cortemilia, a fine agosto.
Altri Eventi
Fiera dell’ Ascensione, 4 maggio
Festa d’ estate a Monte Oliveto, 21 giugno
Rassegna teatrale “ Serata d’ amore per Ileana Ghigne” , luglio e agosto
XIV International Music Competition, 21-25 ottobre
Fiera di Santa Caterina, 25 novembre
) * ( ' !( + , ! !
Città del Vino, Città della Nocciola
Rodello gode di una rara peculiarità: in esso sono comprese le più vaste aree boscate di tutta la zona. Tanti i
percorsi e gli itinerari per possibili escursioni. Alla scoperta di un territorio che rappresenta un polmone
verde, che dona una considerevole qualità ambientale al paese, una vera e propria oasi naturale per
numerose specie vegetali e faunistiche. I boschi, che ricoprono le strette vallate dei profondi calanchi e i
versanti collinari a meridione di Rodello, sono un habitat ideale per alcune tra le specie più interessanti
dell'
avifauna delle Langhe, come il rondone maggiore e la taccola.
E poi il cibo, i prodotti tipici come ad esempio
Tonda Gentile delle Langhe
i boschi, i pioppeti e i noccioleti di Rodello sono l'
habitat
ideale del più prezioso dei frutti spontanei di Langa: la trifola, ovvero il tartufo bianco d'
Alba. Da non
perdere poi la bagna cauda, una specialità a base di aglio, acciughe e olio, dentro la quale intingere
peperoni, cardi ed altre verdure crude, da abbinare ad un buon vino rosso piemontese come il Dolcetto delle
Langhe o d'
Asti oppure un Barbera d'
Asti, d'
Alba o del Monferrato.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Municipio, piazza Comunale 6, 0173617107
www.comune.rodello.cn.it
autostrada
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;
Nelle immediate vicinanze si possono visitare
molte Città di Identità: Alba (10 km), Città Vino,
Città della Nocciola e Città del Tartufo;
Barbaresco (19 km), Paese Dipinto; Barolo (19
km) e Castagneto (18 km), Diano d’ Alba (8 km),
Grinzane Cavour (13 km), Guarente (16 km), La
Morra (20 km), Monforte d’ Alba (18 km),
Montelupo Albere (2 km), Neviglie (18 km),
Roddi (15 km), Roddino (14 km), Santa Vittoria
d’ Alba (20 km), Serralunga d’ Alba (15 km),
Treiso d’ Alba (16 km), Verduno (19 km), Vezza
(18 km), tutte Città del Vino; Borgomale (11 km)
e Bosia (17 km), Castino (17 km), Cravanzana
(14 km), Feisoglio (19 km), Rocchetta Belbo (17
km), Sinio (6 km), Somano (19 km), tutte Città
della Nocciola, Torre Bormida (18 km), Città
della Nocciola anch’ essa e sede della Comunità
Montana Langa delle Valli che aderisce
all’ Associazione Nazionale Città della Nocciola;
Castiglione Falletto (16 km), Città del Vino e
Castiglione d’ Italia; Cortemilia (20 km), Città
della Nocciola e Borgo Autentico d’ Italia.
Le Festa del Grano, tra la fine di luglio e metà agosto.
È un tipico appuntamento per Rodello. Si svolge la trebbiatura con attrezzature d'
epoca, si espongono
macchinari agricoli di un tempo e, soprattutto, si balla e si degustano i piatti tipici delle Langhe.
Borgo più bello d’Italia, Città Slow
Il bianco quasi abbagliante del suo centro storico è ciò che colpisce il visitatore al suo arrivo a Cisternino. Il
borgo medievale, incastonato sugli altipiani delle Murge, gode di una posizione privilegiata. Splendido il
paesaggio degli sterminati campi di olivi e vigne, tra i più floridi della regione, mentre il suo centro storico è
ricco di costruzioni cinquecentesche e seicentesche. Si può, quindi, favoriti da un clima benevolo nella
maggior parte dell’ anno, fare lunghe passeggiate, sia fuori dal borgo, sia all’ interno delle mura alla scoperta
dei suoi beni architettonici, tra cui la Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17
metri, questa torre costituiva l’ ingresso principale della città.
E poi a tavola si trovano le deliziose friselle, i formaggi, il cacioricotta su tutti. E poi l’ olio extravergine di
oliva, il vino Doc e i salumi: ottimo il capocollo. O ancora le deliziose orecchiette: al sugo con pecorino e
formaggio ricotta o nella variante con cime di rape e acciughe salate.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune, Associazione Turismo, via Principe Amedeo, 0804448588
Pro Loco, via San Quirico 14, 0804446661, 3497189858
www.comune.cisternino.brindisi.it
In auto, autostrada A 14 BolognaTaranto, uscita Bari nord, SS 379,
direzione Brindisi, uscite CisterninoPezze di Greco o Cisternino-Torre
Canne
In treno, stazioni di Costernino scalo
(11 km) o Fasano (20 km)
In aereo, aeroporti di Brindisi o Bari
Nelle immediate vicinanze c’ è Locorotondo
(9 km), Borgo più bello d’ Italia e Città del
Vino, con la Villa Basile Caramia, il Palazzo
De Bernardis, il trullo più antico della
frazione
Marziolla,
le
caratteristiche
cummerse, ovvero stradine, e la zona
suggestiva di Zuzù.
Il Lunedì di Pasqua, tra le manifestazioni folkloristiche più attese a Cisternino, è chiamato nel dialetto dei suoi
abitanti Pasquarèdde. Questa festa si svolge presso il Santuario della Madonna d’ Ibernia, dove ci si reca con
dei dolci tipici, a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, con uno a forma di bambola con un uovo
sodo per le bambine, chiamato u churrüchele: esso porterebbe prosperità e fecondità, quella d’ Ibernia è la
Madonna della vita, della fertilità e dell’ abbondanza.
Altri eventi
Festa di San Quirico e Giulitta, 4-6 agosto
Festa Sacro Cuore Canalini, 18-19 agosto
Fiera di Sant'
Antonio Abate, 17 gennaio
Fiera della Quaresima, 25 marzo
Fiera di Sant'
Antonio da Padova, 13 giugno
Fiera dell'
Aia, 15 luglio
Fiera della Bomminella, settembre
Sagra delle gnummeredde e salsiccia arrosto, luglio
Festival delle Bande Musicali, luglio
Festival Suoni Sacri, luglio
Sagra della bruschetta con tartufo, agosto
Sagra delle Orecchiette Caranna, agosto
Sagra dell’ uva, settembre
Città del Pane, Città della Ceramica
Laterza è una città pugliese dalle origini antichissime, situata in un punto strategico, sul ciglio della gravina, un
vallone a forma di un profondo crepaccio scavato nelle rocce calcaree.
La gravina di Laterza è l'
esempio più spettacolare, aspro, selvaggio, tra quelle dell'
arco jonico, profonda 200
metri circa, ampia circa 500 metri e lunga più di 12 chilometri: uno tra i più grandi canyon d'
Europa.
Gli incredibili risultati del fenomeno carsico, le pareti a strapiombo, la vegetazione a "macchia mediterranea", la
rendono particolarmente suggestiva, un'
area di notevole interesse ambientale.
È possibile effettuare, all'
interno dell'
oasi, suggestive escursioni di varia durata, diurne o anche notturne,
organizzate dalla Lipu, che gestisce l'
Oasi protezione della fauna della gravina di Laterza, istituita nel 1984 e dal
dicembre 2005 inclusa nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine.
Ma Laterza è anche la terra della ceramica, dal Medio Evo in poi si è qui sviluppata la produzione della ceramica
invetriata e della ormai famosa maiolica, il cui elemento di rilievo è l'
elegante stesura cromatica, prevalentemente
turchina su smalto bianco con sobri interventi di giallo e verde (fine XVIII secolo).
Maestoso il Palazzo Marchesale del XV secolo, suggestiva l’ antica chiesa Maria SS. Assunta (1112), cuore della
vita della città.
E il pane, che si caratterizza per essere realizzato secondo le tecniche tradizionali di panificazione e cotto nel
forno a legna, è soffice, da provare per profumo e sapore. Da assaggiare anche i primi (cavatiedd, recchietedd,
maccarun o ferret) o le carni, da gustare direttamente ai tavoli delle macellerie con cucina, o le fresche
mozzarelle e burratine.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Laterza
www.laterza.org
Associazione Pro Loco
www.prolocolaterza.it
IAT (Informazione Accoglienza Turistica), 0998297413
In auto, autostrada Bari – Taranto,
uscita Castellaneta (San Basilio),
proseguire per Laterza - Ginosa
Sagra Prodotti Tipici , Festival Terra delle Gravine, LaterzArte, Agosto
Altri eventi
Madonna della Grazia, primo martedì dopo Pasqua
Festa Patronale Maria SS. Mater Domini, 20 maggio
Madonna del Carmine, 16/17 Luglio
Laterza Estate, Polo Gastronomico Culturale, luglio/agosto
S. Lorenzo Martire e Sagra della frisella, 10 agosto
SS Medici, 27-28 settembre
Madonna della Vittoria, seconda domenica di ottobre
S. Martino (festa del vino), 11 novembre
Santa Lucia, 13 dicembre
Presepe Vivente nel Centro Storico, 25 dicembre-6 gennaio
Da visitare Matera (21 Km), Città dei
Sapori, nota in tutto il mondo per i
“ Sassi” , che costituiscono il nucleo
antico della città, oggi quasi interamente
disabitati e che alla fine del 1993
l’ UNESCO ha dichiarato patrimonio
dell'
umanità
da
tramandare
alle
generazioni future.
Città della Ceramica
Ciò che maggiormente colpisce quando si arriva ad Assemini è il borgo originario della città, costituito da
una serie di stradine che si affacciano sulle tipiche costruzioni asseminesi, costruite con ladiri, ovvero
mattoni di fango essiccato.
Nel centro storico si incontrano la parrocchiale di San Pietro, del XVI secolo, uno dei primi esempi
nell’ isola di architettura gotico – aragonese; di fianco, il campanile, fra i più alti di tutta la Sardegna, la
chiesa di San Giovanni Battista, raro esempio sardo di pianta a croce greca: il suo aspetto semplice
richiama quello delle chiese rupestri.
Nel territorio di Assemini si trova l’ oasi Gutturu Mannu, uno degli ultimi esempi in Europa di foresta
primordiale, dove è possibile ammirare cascatelle e ruscelli, tra i resti di un imponente villaggio nuragico,
o la miniera di San Leone, dove dal XIX secolo e fino a qualche decennio fa si estraevano minerali
ferrosi.
Assemini è anche buona tavola, con la prelibata Sa Panada, in versione locale, con anguille, o carni di
pecora e capretto, cucinate con patate, il tutto ricoperto da pasta sfoglia, con l’ aggiunta di prezzemolo,
olio, aglio e pomodori secchi.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Assemini
www.comune.assimini.ca.it
Comune, Ufficio Spettacolo e Turismo, via Cagliari 16, 070949406
Pro Loco, 070944868
Itinerari Vacanze, corso Asia 76, 3337645205
In auto, da Cagliari SS 130,
direzione di Iglesias, uscita
Assemini
In treno, stazione di Assemini
Una visita va fatta agli Stagni di
Santa Gilla, una laguna che circonda
Cagliari,
Elmas,
Assemini,
Capoterra, con l’ acqua salmastra in
comunicazione con quella marina. È
zona protezione speciale dove
nidificano fenicotteri, avocette,
cavalieri d’ Italia, folaghe, anatre e
tante altre specie. Nella stagione di
passo, vi si raccoglie il 10% della
fauna
avicola
di
tutto
il
Mediterraneo.
Altra città d’ identità da visitare
Quartu Sant’ Elena (22 km), Città del
Vino.
Festa della Musica, appuntamento con musicisti provenienti da diverse parti del mondo, giugno, alla
fine dell’ anno scolastico
Altri eventi
Festa in onore di Santa Lucia, domenica in Albis
Sagra della mietitura, giugno
Sagra della pecora, fine giugno
Matrimonio Asseminese, luglio
Sa Panada, sagra gastronomica, luglio
Festival Internazionale del Folklore, luglio
Sagra del pesce, settembre
Concorso Nazionale di Ceramica, ogni due anni a settembre
Borgo più bello d’Italia
Perla di rara bellezza nel cuore del Golfo dell’ Asinara, Castelsardo è senz’ altro uno tra i centri storici più interessanti
della Sardegna.
Panorama mozzafiato e affascinante centro storico con il suo intreccio di viuzze e strade che si intersecano ed
aggrovigliano.
Il promontorio di Castelsardo, da qualsiasi prospettiva, regala vedute meravigliose, in particolar modo dal Castello,
che oggi ospita il Museo dell'
Intreccio Mediterraneo ed è sede di convegni e di eventi culturali. Tra i monumenti più
importanti, la Cattedrale di S. Antonio Abate, patrono della città, visibile dal mare anche da diverse miglia, grazie al
suo campanile in maioliche colorate. Ed ancora la Chiesa di S. Maria, sede della Confraternita di S. Croce, che
custodisce alcuni notevoli tesori: tra tutti spicca il crocefisso ligneo del Cristo Nero, il più antico della Sardegna,
realizzato dai benedettini nel Trecento e portato in processione nella famosa festa del Lunissanti. Fra i siti
archeologici: la domus de janas "roccia dell'
elefante", situata sulla strada per la frazione di S. Giovanni.
Castelsardo è anche ottima cucina con i deliziosi spaghetti con i ricci o con l’ aragosta o in genere con tutti i piatti a
base di pesce.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Castelsardo
www.comunedicastelsardo.it
Pro Loco, 079471506 Ufficio stampa del Comune, 079478409
In auto, percorrere la SS 131
fino ad arrivare a Sassari o
Porto Torres, e proseguire
successivamente
sulla
panoramica
per
Castelsardo/Valledoria.
Con
altri
mezzi:
imbarcazioni da diporto, il
borgo è dotato di un
importante porto turistico;
con i bus di linea in partenza
dai principali centri della
Sardegna, dai porti e dagli
aeroporti, in coincidenza con
gli arrivi degli aerei e delle
navi.
1 hotel (*)
1 ostello (*)
Sassari (30 Km), Città
dell’ Olio; Sennori (20 Km),
Città dell’ Olio e Città del
Vino;
Sorso (20 Km,), Città del
Vino.
L'
evento più importante e noto in tutto il mondo che caratterizza il paese è l'
insieme dei riti della Settimana
Santa. Si tratta di una tradizione secolare, portata avanti dalla Confraternita di Santa Croce fin dal XVI
secolo. La giornata più caratteristica e pittoresca è il lunissanti in cui oltre a varie processioni, si va in
pellegrinaggio alla vicina basilica di Tergu.
Altri eventi
La festa del patrono, 17 gennaio
La processione in mare con la Madonna dei pescatori, 15 agosto
La festa di San Giovanni del 24 giugno
Importanti manifestazioni in occasione del Natale e soprattutto del Capodanno in Piazza
La Pasquetta in Musica, che si tiene sui prati dove sorgono le mura a mare verso il Ponte levatoio
Le Sale del Castello, le cripte della Cattedrale, il seminario vescovile e l'
episcopio ospitano interessanti
esposizioni permanenti ed allestimenti tematici.
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Maletto è un piccolo comune posto alle radici settentrionali dell'
Etna, con i suoi 1000 metri di quota è il più
alto dei centri della provincia di Catania.
Passeggiando lungo il centro storico si può ammirare la Chiesa Madre, aperta al culto nel 1877, l'
ex Palazzo
baronale degli Spatafora, e l'
annessa Chiesa di San Michele Arcangelo, questi ultimi portati a termine nei primi
anni del Cinquecento. La chiesa in particolare conserva ancora i suoi tratti originali, alcune tele del Settecento,
e il bel campanile che, al momento della sua costruzione, dominava in posizione centrale l'
antica Maletto.
Di fronte all'
ingresso della chiesa, "U schicciu", lo schizzo, riferito all'
acqua che viene fuori, la fontana
settecentesca in pietra lavica.
Per gli amanti della natura, il borgo offre scenari particolarmente suggestivi. Gli amanti delle escursioni
possono infatti salire sino al rifugio aperto di monte Maletto, uno dei più alti crateri spenti della zona.
Ed ancora si può visitare l'
antico palmento di proprietà del Comune di Maletto, che fa rivivere gli antichi
sistemi di pigiatura dell'
uva e di fermentazione dei mosti.
Da Maletto partono poi altri itinerari naturalistici, alla scoperta di un territorio ricco e variegato, caratterizzato
da fitti frutteti ,vigneti e fragoleti, da boschi di castagno e di querce, e poi alberi di leccio, di pino laricio, e
quindi faggi e betulle aetnensis endemiche.
Da non perdere un assaggio della gustosissima torta di ricotta e fragole, che hanno reso noto Maletto in tutto il
mondo, in particolare per la fragolina. Ma anche marroni e castagne non sono da meno.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Maletto
www.comune.maletto.ct.it
Associazione Pro Loco, 3299122547
APT Catania, 095730624
In auto, da Catania,
all'
altezza di Misterbianco
si prende la SS 121 per
Paternò, direzione Adrano,
Bronte e Maletto sulla SS
284; oppure autostrada per
Messina, uscita svincolo di
Fiumefreddo,
SS
120,
passando per Piedimonte
Etneo,
Linguaglossa
e
Randazzo si giunge a
Maletto.
Da visitare un’ altra Città di Identita: Randazzo (10
Km) che è Città del Vino. Suggestivo prendere la
Ferrovia Circumetnea che passa per Linguaglossa,
Randazzo, Maletto, e prosegue poi per Bronte e
Paternò, attraversando sia zone di ricca
vegetazione che zone invase da colate di lava,
sempre sorvegliati dal vulcano.
Sagra della Fragola, una settimana di festa che richiama migliaia di turisti, mostra mercato per la fragolina di
pasticceria, la fragola rifiorente, seconda settimana di giugno
Altri eventi
Rappresentazione della passione e morte di cristo, venerdì Santo e domenica di Pasqua
Sagra della Castagna, novembre
Estate Malettese, con rappresentazioni teatrali e spettacoli musicali
Festa del Patrono Sant’ Antonio da Padova, seconda domenica di settembre
Città del Vino, Città del Castagno, Città del Miele
L’ indubbio fascino di Sant’ Alfio è dato dalla natura che invita alle escursioni tra varietà di paesaggi e rarità
botaniche flogistiche. Nello spazio di pochi chilometri si può, infatti, ammirare la macchia mediterranea, il
bosco di latifoglie ed il deserto lavico.
Particolarmente suggestivo è, poi, il centro storico edificato alla fine del ‘600 e che ha mantenuto intatte le
sue caratteristiche nel tempo. Da sottolineare la presenza dell’ imponente chiesa Madre, edificata nel 1700 e
caratterizzata dalla facciata con pietra lavica dell’ Etna, al cui interno si trovano altari in marmo arricchiti da
preziose pale.
Ed a Sant’ Alfio si trova l’ albero più antico e grande d’ Europa, noto come il Castagno dei Cento Cavalli,
perché si narra che vi trovasse riparo, durante un temporale, la Regina Giovanna d’ Aragona ed i suoi
cento cavalli.
Ma Sant’ Alfio è anche tipicità gastronomica: caratteristico del posto, è, infatti, il crasto, agnello castrato
cotto in umido con piselli al forno.
Ed ancora nocciole e mandorle per ottimi torroni e biscotti.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Sant’ Alfio, 0957824206, 095968017, 095968488, fax 0957824149
www.comune.sant-alfio.ct.it
In
auto,
autostrada A
18, Messina –
Catania, uscita
casello
di
Giarre,
direzione
Sant’ Alfio
Sulla costa non può mancare una visita a
Giardini Naxos e Taormina (30 km) col suo
splendido Teatro greco.
Molte, inoltre, le città di Identità da visitare nei
dintorni: Castiglione di Sicilia (22 km), Città del
Vino, Città dell’ Olio, Castiglione d’ Italia;
Linguaglossa (15 km),
Pedara (20 km),
Piedimonte Etneo (11 km), Riposto (10 km),
Trecastagni (20 km), Viagrande (20 km), Città
del Vino; Santa Venerina (10 km), Città del Vino
e Città dei Sapori; Zafferana Etnea (11 km), Città
del Vino e Città del Miele.
Etna Musica, rassegna di musica, teatro, danza, cultura ed enogastronomia , luglio - settembre
Altri eventi
Festa dei Santi Patroni, prima domenica di maggio
Festa della montagna, maggio – giugno
EtnaVini, settimana dell’ enogastronomia, prima metà di novembre
Mercatino dei prodotti tipici dell’ agricoltura e dell’ artigianato, domenica e festivi
Città della Ceramica, Città del Pesce di mare, Città dei Sapori
Sciacca, luogo noto fin dal tempo dei greci e dei romani per le sue acque sulfuree, ancora oggi offre il suo
clima mite, le acque salsobromoiodiche, le grotte vaporose sul monte Cronio e il suo storico carnevale.
È un anfiteatro sul mare, spettacolo che si può ammirare nel suo splendore dal salotto della città, ornato di
palme, in piazza Angelo Scandialiato.
Tra i molti edifici, proprio qui a Sciacca, Palazzo Steripinto (1501) c’ è uno dei più interessanti esempi in
Sicilia, dell’ arte pletaresca, stile architettonico rinascimentale spagnolo: una facciata interamente composta
da una fitta serie di bugne di pietra a punta di diamante.
E poi c’ è la festa di colori della tradizione ceramica, qui almeno dal 1400, rivive oggi nell’ arte dei ceramisti
che lavorano nelle botteghe artigiane vasi decorati in giallo paglia, arancione, turchese blu, verde ramina.
Gli amanti dei dolci non possono mancare l’ assaggio delle Cucchitelle, di antica tradizione, l’ ova murina,
cannolo in versione estiva senza ricotta, la salviata (mandorle, ricotta, limone e salsa d’ arance), ma
soprattutto la granita al limone.
INFORMAZIONI TURISTICHE
www.comune.sciacca.ag.it;
www.aziendaturismosciacca.it;
www.termedisciacca.it
Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo, 092521182
Ufficio turistico comunale, 092520478
Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia Regionale di Agrigento, 092587012
In auto, da Palermo, autostrada A 29,
direzione Mazara del Vallo, uscita
Castelvetrano, poi SS 115 per
Agrigento; da Messina, autostrada A
16, Messina-Catania, poi autostrada A
19 Catania-Palermo, uscita
Caltanissetta, SS 122 per Agrigento, SS
115, direzione Sciacca
In treno, stazione di Castelvetrano, poi
autobus
In aereo, aeroporto di Palermo (110
km)
In nave, porto di Palermo (140 km)
1 hotel (*)
1 villaggio (*)
2 ristoranti (*)
A due passi la Gola del Lupo, dallo
scenario suggestivo, o le belle
escursioni ai bagli monumentali
Ficani o in contrada Castellana.
Da Sciaccia poi si raggiungono alcuni
dei siti archeologici più importanti
della Sicilia, tra cui Agrigento con la
sua Valle dei Templi, Selinunte ed
Eraclea Minoa.
Nelle vicinanze di Sciacca c’ è Menfi
(20 km) che è Città del Vino e Città
del Pesce di Mare.
Il carnevale è il più antico della Sicilia e si rifà agli antichissimi culti di Saturno. Le maschere dei carri recitano
invettive in versi e la festa culmina nel rogo del “ re del carnevale” , la maschera di Peppi Nappa
Gli altri eventi
Festa del Santuario di S. Calogero, martedì dopo la Pentecoste
Festa della Madonna del Soccorso, 1-2 febbraio e 15 agosto
Crocifissione al Calvario in via Boccone del Povero, Venerdì Santo
La Sceusa, Ascensione, sfilate degli armenti per le vie cittadine, 40 giorni dopo la Pasqua
Sagra del Mare, processione del simulacro di S. Pietro, 29 giugno
Estate Saccense, spettacoli musicali, folkloristici, teatrali e di arte varia, giugno – settembre
Ferragosto Saccense, spettacoli musicali, manifestazioni turistico-sportive,15 agosto
Sagra dell’ Agricoltura, settembre
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La ricchezza di questo splendido borgo medievale è storia (negli scorci del centro abitato come nella pianura ai
suoi piedi), arte (con i luoghi di Piero della Francesca), natura (con gli incantevoli panorami sulla valle del
tevere e del Sovara), gastronomia (basti nominare il sugo di carne chinina).
Qui arte e storia hanno creato un mito: la battaglia del 29 giugno 1440 vinta dai fiorentini sui milanesi
rappresentata da un affresco, incompiuto, di Leonardo in Palazzo Vecchio a Firenze , andato perduto e ancora
ricercato, reinterpretato poi da grandi pittori, primo tra tutti Rubens. Quel fascino è tra i vicoli, nelle chiese (S.
Agostino, della Badia, S. Maria delle Grazie), nei palazzi (Petrolio, Taglieschi , del Marzocco), ma anche nel
lavoro degli artigiani restauratori, capaci di riportare all’ antico splendore mobili e oggetti, testimonianze del
passato, di cui la zona è ricca.
A tavola ci aspettano i “ bringoli” , spaghettoni di acqua e farina fatti a mano e conditi con sughi di funghi
porcini dei boschi della Val Tiberina o di carne chianina.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Ufficio turistico associazione Pro Anghiari, 0575749279
Centro Documentazione Battaglia di Anghiari, 0575787023, da marzo a ottobre
www.anghiari.it
In auto, autostrada A 1,
uscita Arezzo; superstrada
E 45 Orte-Ravenna, uscita
Sansepolcro.
In treno, stazione di
Arezzo, poi bus per
Anghiari
Se si percorrono le strade dolcemente tortuose
delle campagne intorno ad Anghiari, ‘intra
Tevero et Arno’ , vengono incontro i silenziosi
paesaggi resi immortali da Piero della
Francesca, che a Sansepolcro (8 km) è nato tra
il 1415-1420 e lì morì il 12 ottobre 1492. Il
museo civico di Sansepolcro custodisce diverse
sue opere tra le quali il Polittico della
Misericordia, la Resurrezione, il San Giuliano,
il San Ludovico. Mentre occorre assolutamente
spostarsi a Monterchi (12 km) per ammirare
uno dei più celebri capolavori dell’ arte del
Quattrocento, la Madonna del Parto.
E poi ancora per pievi, castelli ed eremi tutti da
scoprire percorrendo i sentieri attrezzati, ma
anche visitando le due aree protette della
Riserva naturale dei monti Rognosi e della
Golena del Tevere, la valle del Tevere,
naturalmente a piedi o mountain bike.
Tra le altre Città di Identità vicine, la stessa
Sansepolcro, Città della Chianina e sede della
Comunità Montana Val Tiberina che aderisce
anch’ essa all’ Associazione Nazionale Città
della Chianina.
Palio della Vittoria –Anghiari 1440, 28-29 giugno, come in un mercato medievale, colori e sapori dell’ epoca,
tra acrobati, buffoni e mangiafuoco.
Altri eventi
Stagione teatrale al Teatro Comunale dei Ricomposti, da marzo ad aprile
Mostra mercato artigianato della Valle del Tevere, 24 aprile-1 maggio
Musica spettacoli e teatro tra le antiche mura, luglio-agosto
Tovaglia a quadri, 10-20 agosto, la gente del luogo si racconta durante una cena alla toscana in quattro portate
Camminata del contrabbandiere, ultima domenica d’ agosto, passeggiata al Ponte alla Piera, luogo antico di
scambio di tabacco e polvere da sparo tra contadini, che si conclude con il pranzo all’ aperto
Processione della Madonna di Loreto, 10 dicembre, con quattro quadri viventi
Siamo in Val Cecina, e da questo “ monte degli scudi” , circondato da ulivi e vigne, lo sguardo dal belvedere La
Guardiola può arrivare fino al mare, il Tirreno, e avvistare le isole Gorgonia, Capraia e l’ Elba.
Profumo di pane appena sfornato si diffonde sui coppi toscani dei tetti delle case di Montescudaio.
È un piacere passeggiare per il borgo e poi, proseguendo, nella campagna, fuori del paese, tra una badia, una
edicola votiva, una fonte antica, una quercia secolare fino alle case settecentesche della frazione Scialicco. O
procedere lentamente sul sentiero fino al bosco, lungo la strada del Muggine, avvolta dal verde.
È terra di olio extravergine IGP e del Montescudaio rosso doc, vino a base di sangiovese, e del Montescudaio
bianco doc, vitigno Trebbiano toscano.
Mentre quel pane profumato, da lievito madre, rigorosamente senza sale come tradizione e cotto nei forni a
legna diventa piatto prelibato come i crostini di milza e fegatini, la ribollita, la pappa al pomodoro, la minestra
di pane e fagioli o ceci, e la zuppa lombarda di verdure.
INFORMAZIONI TRISTICHE
Comune di Montescudaio
Via della Madonna 37, 0586651611
www.comunemontescudaio.pi.it
In auto, da nord, Autostrada
Genova – Livorno, uscita
Rosignano, Superstrada
Aurelia bis direzione
Grosseto, uscita Cecina
centro, direzione
Montescudaio; da sud
Superstrada Aurelia bis
direzione Livorno, uscita
Cecina centro, direzione
Montescudaio.
In treno, stazione di Cecina
e autobus
La campagna toscana è da attraversare in bicicletta
o, per gli appassionati, a cavallo, o in trekking. È
luogo ideale anche per gli amanti del volo e del
parapendio.
A 11 chilometri c’ è il Comune di Riparbella, Città
dell’ Olio, circondata da boschi dove ci si può
inoltrare seguendo percorsi naturalistici.
Mostra mercato del Vino Doc, primo fine settimana di ottobre
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Bleggio Superiore è Borgo più bello d’ Italia e Paese Dipinto grazie alle sue due frazioni, Rango e Balbido.
Rango si caratterizza per l’ architettura rustica di montagna, contraddistinta da particolari portici, mentre a
Balbido si possono ammirare dei bellissimi murales d’ autore sui muri delle case, che evocano gli aspetti della
vita del passato della gente di montagna.
Le Terme di Comano (www.termecomano.it; 0465701277), note per l’ acqua termale indicata per la cura della
pelle e il Centro Fitness e Benessere di Bleggio Superiore (località Cavaione, www.imperialwood.com
0465777031) sono luoghi di sicuro relax.
Per i camminatori sono molti i sentieri di montagna per trekking e mountain bike.
Qui a Bleggio le noci sono note per la loro bontà: sono piccole, quasi rettangolari, con il guscio sottile e facili
da rompere.
Il piatto tipico è la carne salada, in genere servita come antipasto con scaglie di grana. Altre specialità sono la
ciuìga del Banale, un salume al cui impasto sono aggiunte rape bianche (presidio Slow Food); il formaggio di
Fiavè e la Spressa della Val Rendeva (Dop), tra i più antichi delle Alpi. Da assaggiare anche le patate del
Bleggio al forno, la polenta e il gulasch, la luganega e la carne, di maiale e di manzo, tutta di lavorazione
artigianale.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Bleggio Superiore, 0465 779550, [email protected]
Azienda per il Turismo Terme di Comano - Dolomiti di Brenta, Ponte Arche, 0465702626,
[email protected]
In auto, da sud e da nord,
Statale 12 del Brennero o
autostrada A 22, uscita
Trento Centro, SS 45/bis,
SS 237 Brescia-Tormini; da
est e da ovest, autostrada
Milano-Venezia,
uscita
Brescia Est, SS 237
Brescia-Tormini
In treno, stazione di Trento,
autobus per Sarche, Terme
di Comano; stazione di
Brescia,
autobus
in
direzione Tormini-Tione
Consigliate l’ escursione a Stenico, con visita al
Castello, sede del Museo Provinciale d’ Arte e la
passeggiata al Giardino Botanico del Rio Bianco,
nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Per gli
appassionati di archeologia, c’ é il sito palafitticolo
Fiavé-Carèra. Altre mete vicine sono Riva del
Garda, Molveno, Trento, Madonna di Campiglio e
le cascate della Val di Genova.
Altre città d’ identità Calavino (18 Km), Città del
Vino; Drena (26 Km), Città del Castagno; Tenno
Canale (16 Km), Borgo più bello d’ Italia.
Simposio internazionale di scultura lignea a Rango e Balbido, luglio
Altri eventi
Sagra di Rango, ultima domenica di maggio
Sagra di Santa Croce, seconda domenica di luglio
Sagra della Quadra, in località Larido, la settimana di ferragosto
Sagra di Cavrasto, quarta domenica di agosto
Sagra di Balbido, prima domenica di settembre
Mercatino natalizio, 8 dicembre e le due domeniche antecedenti il Natale
Il Paese nel Presepe, mostra di presepi lungo le vie di Cavrasto, dal 20 dicembre al 6 gennaio
L’ alta posizione di Castiglione del Lago offre una vista bellissima sul lago Trasimeno e su Cortona da un lato,
e Panicale, Città della Pieve e le colline intorno a Chiusi fino al Monte Amiata dall’ altro. Il Palazzo della
Corgna, un imponente complesso monumentale, custodisce uno dei maggiori cicli pittorici del tardo
manierismo. Gli affreschi di Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, sono stati riportati allo splendore
originario. Di interesse le chiese di S. Maria Maddalena e di San Domenico.
Prelibata in tavola la fagiolina del lago, fagiolo molto piccolo con la buccia sottile e di sapore delicato. Tra i
primi i “ pici co’ la nana” , pasta fatta in casa con acqua e farina e condita con sugo di anatra e parmigiano. E
poi c’ è la “ regina in porchetta” , una carpa di grandi dimensioni cotta al forno, condita con finocchio, aglio,
pepe, sale, accompagnata da un ottimo vino rosso.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune di Castiglione del Lago
www.comune.castiglione-del-lago.pg.it
Servizio Turistico Territoriale, piazza Mazzini 10, 0759652484
www.castiglionedellago.it
In auto, da nord autostrada
A 1, uscita Val di Chiana raccordo Perugia-Bettolle;
da sud, autostrada A 1
Chiusi-Chianciano Terme Strada Statale 71 UmbroCasentinese direzione
Perugia.
In treno, linea RomaFirenze, stazioni di
Castiglione del Lago /
Chiusi-Chianciano Terme /
Terontola-Cortona
1 residence (*)
1 appartamento (*)
Da visitare tutto il comprensorio del Parco del
Trasimeno. Il lago offre la possibilità di praticare
nuoto, vela e sui campi vicini il golf.
Facilmente raggiungibili Paciano (13 Km), Città
dell’ Olio e Borgo più bello d’ Italia, Corciano,
Citta del Vino, Borgo più bello d’ Italia e Città del
Pane, Cetona (29 Km), Borgo più bello d’ Italia,
Città della Pieve (22 Km), Città Slow, Magione
(29 Km), Città del Vino e Città dell’ Olio,
Passignano sul Trasimeno (19 Km), Città dei
Sapori, Tuoro sul Trasimeno (13 Km), Città
dell’ Olio.
Coloriamo i cieli, manifestazione internazionale di aquiloni, ogni 2 anni tra fine aprile e inizio maggio.
Altri eventi
Sagra del tulipano, festeggia l’ arrivo della primavera, aprile
Endurance Cup, manifestazione internazionale di turismo equestre
Qualità Trasimeno, rassegna di prodotti tipici del lago Trasimeno, fine maggio
Recita in onore di Ascanio, manifestazione teatrale, luglio
Rassegna Internazionale del Folklore, luglio
Rassegna Nazionale di Teatro amatoriale, luglio-agosto
Trasimeno Blues, festival musicale internazionale, 25 luglio-3 agosto
Paese del Natale, artisti di strada e musica
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Montefalco, detta “ Ringhiera dell’ Umbria” per la sua particolare posizione geografica, si erge su un colle al
centro delle valli dei fiumi Clitunno, Topino e Tevere. Dal suo belvedere si scorgono i Monti Martani,
l’ Appenino ed il Monte Subasio, ma anche altre affascinanti centri dell’ Umbria, come Perugia, Assisi, Spello,
Foligno, Trevi, Spoleto, Bevagna.
Sulla piazza centrale, verso cui convergono tutte le strade, il Palazzo Comunale (1270), il Teatro San Filippo
Neri, la Chiesa di Santa Maria di Piazza, oggi destinata a piccole mostre. Proprio su una delle strade che
portano dalla Piazza c’ è il Complesso Museale di San Francesco (1335 - 1338), che custodisce lo splendido
abside centrale interamente affrescato dal pittore fiorentino Benozzo Gozzoli con le storie della vita di San
Francesco d’ Assisi (1450 - 1452) e opere del Perugino, di Giovanni di Corraduccio, Tiberio d’ Assisi; la
Pinacoteca (in cui sono raccolte tutte le opere mobili) e la Cripta (in cui sono raccolti i reperti archeologici); le
antiche vasche per la vinificazione utilizzate dai frati francescani, recentemente recuperate durante lavori di
restauro.
A tavola Montefalco offre, tra le tante specialità, primi piatti al Sagrantino e il filetto al Sagrantino, il pregiato
vino rosso, nelle versioni secco, ottimo per accompagnare arrosti, e passito, da accompagnare con i tipici
tozzetti.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Complesso Museale di San Francesco, 0742379598;
Associazione La Strada del Sagrantino, 0742378490
www.montefalcodoc.it
In Auto, autostrada A 1, da
sud, uscita orte km 80; da
nord, Valdichiana km 100
In treno, linea FolignoFirenze, stazione di Foligno
Altre città di identità nelle vicinanze: Bevagna (7
km), Città del Vino, Città dell’ Olio, Borgo più
bello d’ Italia, Città del Bio, Città dei Sapori;
Gualdo Cattaneo (13 km), Città dell’ Olio, Città del
Vino, Città del Bio; Foligno (10 km), Città
dell’ Olio, Città del Bio, Città del Miele; Spello (19
km), Città dell’ Olio, Borgo più bello d’ Italia, Città
del Bio, Città dell’ Infiorata; Trevi (12 km), Città
dell’ Olio, Borgo più bello d’ Italia, Città del Bio,
Cittaslow e Città dei Sapori; Bettona (23 km), Città
dell’ Olio e Borgo più bello d’ Italia.
Settimana Enologica Sagrantino Wine Festival, Mostra mercato dei Vini Montefalco Doc e Docg, con la
presentazione della nuova annata del Sagrantino Docg, Il Sagrantino Disegnato con mostre di disegni e fumetti sul
tema del vino e la mostra delle etichette d’ autore disegnate per il Sagrantino, il Sagrantino Film Festival,
convegni, concerti, degustazioni guidate di vini e olio di qualità, Passeggiate dei Sapori sulla Strada del
Sagrantino e Colazioni di Piacere, visite guidate alle cantine e ai vigneti, nella seconda metà di settembre.
Altri eventi
Terre del Sagrantino Mostra Mercato dei prodotti agricoli di qualità e dell’ artigianato del territorio della Strada del
Sagrantino, da sabato a lunedì di Pasqua
Vino in Piazza, domenica di Pasqua
Cantine aperte, maggio
Festa di Santa Chiara da Montefalco, 17 agosto
Agosto Montefalchese e Fuga del Bove, tre settimane di spettacoli in piazza
Festa della Vendemmia, settembre
Frantoi Aperti, prima decade di novembre
Festivi Calici, tutti i fine settimana a dicembre fino all’ Epifania
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Il nucleo storico di Norcia è raccolto entro una cinta muraria del XIII secolo dalla singolare forma a cuore
e caratterizzata dalle antiche otto porte di accesso della cittadina, che hanno conservato il nome e le
caratteristiche di un tempo e dai torrioni medioevali.
Nel centro storico si trovano la Basilica di S. Benedetto, con una facciata a capanna della fine del sec.
XIV in stile gotico ed un bel portale a fasci di colonnine, e la ex-chiesa di San Francesco, uno dei più
significativi esempi d'
arte gotica della zona.
Particolarmente belli i balconi settecenteschi in ferro battuto dei palazzi Cipriani e Accica, i portali
bugnati dei palazzi Passerini, Coalizzi, Seneca.
Norcia è anche il luogo ideale per gli amanti del volo libero, che viene praticato nella fattispecie tra le
montagne di Castelluccio. È centro di sport invernali, con la stazione sciistica di Forca Canapine, ma
anche degli sport acquatici, come la pesca sportiva ed il canottaggio, meglio conosciuto con il nome di
rafting.
La tavola di Norcia è un vero paradiso per i buongustai, con le sue produzioni tipiche d'
eccellenza, come
il tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vittadini), la lenticchia di Castelluccio e il prosciutto, i
salumi e i prodotti della norcineria, i formaggi, il farro e altri cereali, il miele.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Casa del Parco, Piazza San Benedetto, 0743.817090
Municipio, Assessorato al Turismo, piazza San Benedetto, 0743824911
www.comune.norcia.pg.it
In auto, autostrada A 1
Roma-Firenze, uscita Orte,
direzione Terni, poi la SS
209 Valnerina; da Firenze,
autostrada A1, direzione
Perugia, E 45 in direzione
Foligno-Spoleto,
quindi
Galleria di Forca di Cerro,
uscita
sulla
SS
209
Valnerina:
da
Ancona
direzione Macerata-Visso
In treno, Stazione di
Spoleto o Terni, pullmann
In
aereo,
aeroporto
Sant’ Egidio di Perugia (km
120) o Roma Fiumicino
(180 km)
1 cooperativa (*)
1 centro sportivo (*)
1 servizi turistici (*)
2 hotel (*)
1 b&b (*)
2 ristoranti (*)
Nel territorio di Norcia, incluso nel Parco dei
Monti Sibillini, sono possibili interessanti
escursioni alle marcite, i prati irrigui del Piano di
Santa scolastica, ai Piani carsici di Castelluccio, al
Monte Vettore (2500 metri), la cima più alta dei
Monti Sibillini.
Da visitare anche le Città di Identità vicine: Cascia
(18 km), Città dei Sapori; Preci (18 km), Città del
Bio.
“ Nero Norcia - Mostra Mercato internazionale del Tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici” , appuntamento
ultradecennale, tra i più prestigiosi del calendario nursino, ultimo fine settimana di febbraio e primo fine
settimana di marzo.
Altri eventi
Celebrazioni Benedettine, il 20 e 21 marzo – 10 e 11 luglio
La Pasquarella, il canto popolare dei pasquarellari annuncia, di casa in casa, la nascita del Messia, 5 gennaio
Sant’ Antonio Abate, 17 gennaio
Carnevale con “ Lu sabbatu Scocciarieju”
Processione del Cristo morto, Venerdì Santo
Piantamaggio, per festeggiare il mese di maggio, 30 aprile
La Fiorita di Castelluccio, festa in uno degli scorci naturali del Parco dei Monti Sibillini, seconda e terza
domenica di giugno
Infiorata del Corpus Domini
Estate Nursina, balli in piazza, concerti, sagre nelle frazioni del Comune, luglio, agosto e settembre
Stagione teatrale, dicembre - aprile
Festa delle campane o “ Li Fauni” , in ricordo della traslazione della casetta della Madonna da Nazaret a
Loreto nel 1291, 9 dicembre
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Orvieto, città etrusca, fu edificata in cima ad una rupe di tufo che domina la pianura, nella quale scorrono i
fiumi Paglia e Chiani poco prima di confluire nel Tevere.
Tanti gli itinerari ed i luoghi della città che è possibile visitare ed ammirare: un percorso sotterraneo fatto di
grotte ricche di ritrovamenti archeologici recentemente riportati alla luce dopo secoli di silenzio. O ancora la
Necropoli del Crocifisso del Tufo, databile intorno al VI secolo a. C., che sorge sul lato nord-occidentale della
città e che deve il suo nome ad una croce incisa nel tufo all'
interno di una cappella rupestre. E poi il Duomo,
che è la cattedrale di Orvieto, capolavoro dell’ architettura gotica centro italica.
Il territorio dell’ orvietano è poi caratterizzato da un paesaggio di origine vulcanica, con dirupate formazioni
basaltiche e tufacee, dove si alternano colline, pianure e calanchi argillosi, con numerosi borghi e paesi di
origine medievale sparsi nel verde delle campagne dove la natura è rimasta incontaminata. L'
intera zona
dell'
orvietano, dalle rive del lago di Corbara fino al Monte Peglia offre le più svariate possibilità di turismo
naturalistico: agriturismo, turismo rurale, escursionismo, trekking, equitazione.
Orvieto è anche tipicità enogastronomica: la lavorazione delle carni di maiale ha in questa terra radici antiche
derivate dai grandi maestri norcini. I salumi e i prosciutti hanno caratteri unici, aroma e sapore inconfondibili,
particolarmente gustosi e caratteristici sono anche quelli derivati dalla lavorazione del cinghiale. E poi l’ olio
extravergine di oliva, il vino, l’ Orvieto Doc, il tartufo, i cereali, pecorino e miele.
INFORMAZIONI TURISTICHE
www.orvieto.umbria2000.it
www.comune.orvieto.tr.it
Servizio Turistico Associato dell’ Orvietano, Piazza Duomo 24, 0763341772 - 0763341911
Palio dell’ Oca, la rievocazione storica della disputa tra i cavalieri delle fazioni di Orvieto, maggio
Altri eventi
Freedasanorvieto – The Zip Session, Festival Internazionale di danza e musica, gennaio
Premio Internazionale per i diritti umani Città di Orvieto, marzo
Premio Giornalistico Nazionale Luigi Barzini, all’ inviato speciale, aprile
Festa della Plaombella, maggio
Concorso Ippico Nazionale, maggio
Festa del Corpus Domini, giugno
Processione del SS Corporale, giugno
Corteo Storico, giugno
Corteo delle Dame, giugno
Esposizione Internazionale Canina, giugno
Orvieto Musica, International Chamber Music Workshop, luglio
Ateneo della Chitarra Classica Spazio Musica, luglio
Laboratorio lirico e concorso internazionale per cantanti lirici, agosto
Festival Internazionale del Teatro di Strada, settembre
Orvieto con gusto, ottobre
Mostra Mercato Nazionale del Tartufo dell’ Orvietano e dei prodotti agroalimentari di qualità, a Fabro,
novembre
Umbria Jazz Winter, Festival Internazionale di musica jazz, dicembre-gennaio
In auto da Roma o Firenze,
autostrada A 1, uscite
Orvieto o Fabro; da
Perugia,
superstrada
Perugia – Todi e SS 448
Todi – Orvieto
2 hotel (*)
2 ristoranti (*)
Nei dintorni sono consigliati gli itinerari nella
natura, come l'
Anello delle Tane del Diavolo,
l'
Anello di Villalba, l'
Anello dell'
Elmo, l'
Anello
della Selva di Meana, l'
Anello di Monte Tigno. O
percorrere la Strada del Vino e dei Sapori che
taglia il comprensorio di Orvieto.
Ci sono poi le altre città di identità vicine da
visitare: Baschi (14 Km), Città del Vino e
dell’ Olio; Castel Viscardo (13 Km), Città del Vino;
Ficulle (23 Km), Città dell’ Olio, Città della
Chianina, Città del Vino; Montecchio (25 Km),
Città dell’ Olio.
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Bard è situato nella parte più stretta di tutta la Valle d‘Aosta. Il borgo medievale è uno dei più suggestivi
dell‘intera valle, con i suoi edifici di rara bellezza del XV-XVI secolo: Casa Challant, con dettagli
architettonici e decorativi affini a quelli del castello di Issogne; Casa del Vescovo; Casa Ciucca; Casa Valperga;
Casa della Meridiana, o ancora l'
elegante palazzo settecentesco dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard.
Di particolare suggestione il Forte di Bard, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione e che
rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento.
Il Forte ospita, tra l’ altro, il Museo delle Alpi, un percorso per scoprire, interpretare e vivere la montagna con i
cinque sensi, che si snoda lungo le 29 sale al primo piano dell’ Opera Carlo Alberto, uno dei tre corpi di
fabbrica.
E tra le prelibatezze del luogo le fiuor di cousse, ossia i fiori di zucca ripieni e cotti al forno, e le paste ad
melia, le paste di meliga, fatte con la farina di mais. Ed ancora il vino dei rocchi di Bard, un rosso dal colore
brillante tendente al granata e dal profumo mandorlato, famoso sin dall'
antichità.
INFORMAZIONI TURISTICHE
AIAT, Le Porte de la Vallée, 0125804843
Infobard, Forte di Bard, www.infobard.it
Autostrada A5 TorinoAosta, uscita Pont St.
Martin o Verrei, SS 26,
direzione Aosta
1 centro culturale (*)
Altre Città di Identità vicine: Chatillon (22 km),
Castiglione d’ Italia e Città del Miele; Donnas (2
km), Città del Vino.
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la più importante e vasta rassegna enogastronomica della Valle d’ Aosta. Un centinaio di
grandi e piccoli produttori della Vallée presentano i loro prodotti DOC, DOP, tradizionali e “ tipici” di tutti i settori
della tradizione gastronomica valdostana,
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Altri eventi
Festa patronale, 15 agosto
Mercatino di Natale, 7 dicembre
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Le sponde del fiume Brenta, il Ponte detto “ degli alpini” (la cui origine è certa almeno dal 1209)
indissolubilmente legata a Bassano e alla grande guerra, in alto il monte Grappa. Siamo a Bassano, conosciuta
nel mondo per sue tradizioni artistiche, ceramiche e gastronomiche. A cominciare dall’ opera di Jacopo Dal
Ponte (XVI secolo), che qui nacque e qui ebbe bottega, ammirata in collezioni pubbliche private in almeno tre
continenti, è presente con un notevole numero di dipinti nel Museo civico.
E poi la ceramica (d’ origine antica, ma certa dal 1500) dal fine impasto, dal ricco decoro, dallo smalto brillante,
prodotta a partire dalla fine del seicento e per tut
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ndore, che si conquista l’ esclusiva dal Senato Veneziano per la produzione di maioliche in tutto il territorio
della Repubblica. Il Museo della Ceramica è a Palazzo Sturm, che, tra l’ altro, presenta in alcuni ambienti una
della più rilevanti decorazioni rococò del Veneto, così come i decori esterni di diverse Case bassanesi sono
testimonianze della Urbs picta che fu nel periodo rinascimentale.
In tavola, gli asparagi, bianchi e teneri, sono davvero unici e la Grappa, qui distillata, è simbolo della tradizione
della città.
INFORMAZIONI TURISTICHE
Comune, via Matteotti 39, 0424519111
www.comune.bassano.vi.it
IAT Bassano, largo Corona d’ Italia 35, 0424524351, 0424525065
In auto, da Venezia e
Milano, autostrada A 4
Serenissima, uscita Padova
ovest, poi SS 47 Padova
Trento; da Vicenza, SS 248
Schiavonesca Marosticana;
in treno, linee VeneziaTrento e Padova-Bassano
del Grappa, stazione di
Bassano del Grappa;
in autobus, da Padova, linea
Sita, 05547821,
0498206811; da Vicenza,
linea FTV via Nove e via
Bressanvido, 0444223111;
in aereo, aeroporto da
turismo A. Ferrarin di
Tiene, aeroporti di Treviso,
di Venezia Tesser
Le rive del Brenta offrono un paesaggio ideale per
passeggiate alla scoperta dell’ architettura di
meravigliose ville, disegnate o ridisegnate nei
secoli XVI-XVII-XVIII secolo, di nobili e ricchi
possidenti veneti.
Sulla sommità del Monte Grappa, a 1.776 metri,
sorge il sacrario (1935) per i 23.000 caduti della
Grande Guerra.
Il Comune di Breganze (20 km) è Città delle
Ciliegie, cui aderisce anche la Comunità Montana
dall’ Astico al Brenta che ha sede nello stesso
Comune. Altre Città delle Ciliegie vicine a
Bassano sono il Comune di Lugo di Vicenza (23
km), di Marostica (8 km), di Mason Vicentino (13
km), di Molvena (12 km), di Pianezze (10 km).
Mentre il Comune di Nove (8 km) è Città della
Ceramica e Pove del Grappa (5 km) è Città
dell’ Olio.
Opera Estate Festival Veneto, luglio agosto, 400 eventi di teatro, danza, musica jazz, lirica, cinema
Gli altri eventi
Premio Cultura Città di Bassano del Grappa, 19 gennaio in occasione della festa di san Bassiano, patrono della
città
Rassegne enogastronomiche, Festa dell’ Asparago bianco, Bisio & Verdisio, maggio-giugno
Festival Internazionale dell’ Arte di Strada, giugno
La Ballata del Millennio, metà settembre degli anni dispari, rievocazioni storiche