Buon compleanno Statuto / di Florindo Antonio
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Buon compleanno Statuto / di Florindo Antonio
PubblicAzione-Newsletter. Anno IV, N. 18/2015 autorizzazione del Tribunale di Milano, n. 382 del 28.05.1998 - Direttore responsabile: Florindo Antonio Oliverio - Redazione: Tiziana Altea Buon compleanno Statuto / di Florindo Antonio Oliverio Dopodomani lo Statuto dei lavoratori compie quarantacinque anni. È del 20 maggio 1970 la legge che detta le “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”. Vide la luce grazie a Giacomo Brodolini e Gino Giugni. Ministro del lavoro il primo, docente universitario a capo della commissione nazionale il secondo. Entrambi socialisti diedero finalmente risposta alla domanda di “civilizzazione” del lavoro subordinato che, più di ogni altro, rappresentò Giuseppe Di Vittorio. Dopo la liberazione dai nazifascisti, il leader CGIL non tollerava che i diritti e la dignità degli italiani fossero garantiti solo fuori dalle fabbriche, perché al loro interno il padrone sfruttava i “suoi lavoranti” cancellandone libertà, diritti e dignità. Con lo Statuto la Costituzione repubblicana entra nei luoghi di lavoro con ventidue anni di ritardo. “I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei princìpi della Costituzione e delle norme della presente legge”. L’articolo 1 dello Statuto si riflette in quello della Carta: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Infatti, non vive pienamente la Costituzione senza l’efficacia dello Statuto. Non c’è realizzazione piena della cittadinanza senza il beneficio del lavoro buono e dignitoso. Così i diritti di pochi – i lavoratori subordinati di aziende con oltre 15 addetti – non vadano ridotti ma estesi a quanti vivono del proprio lavorare perché sia riconosciuto lo status di cittadini. SAN RAFFAELE: PRIMO ACCORDO DI PRODUTTIVITà DOPO LA CRISI San Raffaele: primo accordo di produttività dopo la crisi 15 mag. – A due anni dall’intesa che ha impedito i licenziamenti al San Raffaele, arriva oggi il primo accordo economico per infermieri, tecnici e amministrativi, 2935 tra lavoratori e lavoratrici del comparto. Per loro tornano alcune quote di salario accessorio, con ad esempio il costo del buono pasto ridotto da 2,53 a 1,53 euro. E, per il solo 2015, 374 euro lordi a testa. ‘L’una tantum è frutto dell’accordo sulla detassazione del 10%, che dà ai lavoratori in busta paga una cifra più significativa’ commenta Claudio Carotti della Fp Cgil Milano. Per il sindacalista, che valuta positivamente l’accordo economico, il nodo più importante da sciogliere resta il contratto nazionale, con quello dell’Aiop che si affaccia dal 1° gennaio 2016: ‘Su questo tema la situazione è di stallo totale, per cui chiediamo, ancora una volta, all’azienda di applicare il ccnl ai lavoratori del San Raffaele’. (ta) Province: la Corte dei Conti conferma lo stato d’allarme 14 mag. – La Corte dei Conti lancia l’allarme sui bilanci delle Province, confermando quanto la Cgil denuncia da tempo. Il taglio di un miliardo ai fondi, effettuato prima che il personale e le funzioni vengano trasferiti ad altre amministrazioni, sta mettendo in ginocchio il sistema. Col risultato che, già dal prossimo mese, i lavoratori potrebbero non ricevere più uno stipendio. “La responsabilità – denuncia Gardella, Fp Cgil Lombardia – sta in capo ai governi che negli anni hanno ridotto le risorse agli enti; alle Regioni, che ancora non si sono fatte carico del personale; al ministero della Funzione Pubblica che non ha ancora messo a punto le tabelle di equiparazione e i criteri per la mobilità. Non si può aspettare la fine del 2016, come previsto dalla ministra Madia - la stessa ministra che aveva bollato come infondati gli allarmi già lanciati dalla Cgil. Bisogna agire subito”. (Angela Amarante) FP CGIL LOMBARDIA - Via Palmanova 22, 20135 Milano - Tel. 02540241 Fax 0254024230 - www.fp.cgil.lombardia.it - Fb/fpcgil.lombardia - Tw/fpcgillombardia PubblicAzione. PubblicAzione-Newsletter. Anno IV, N. 18/2015 (ta) SPECIALIZZAZIONI / FP CGIL MEDICI IN PRESIDIO COI GIOVANI CAMICI BIANCHI Specializzazioni / Fp Cgil Medici in presidio coi giovani camici bianchi 14 mag. – Anche la Fp Cgil Medici, con Massimo Cozza, ha partecipato oggi alla manifestazione dei giovani camici bianchi del ‘Coordinamento mondo medico’ sotto il Miur a Roma. Insieme per chiedere investimenti per la formazione specialistica. 6500 borse di specializzazione per il 2015 non coprono il fabbisogno delle Regioni (circa 8000 unità) e tagliano fuori oltre la metà dei medici candidati. Quando peraltro il ricambio generazionale si fa più che necessario se è vero che entro un paio d’anni il 60% dei medici andrà in pensione. ‘Se il Ministero della Salute dice che ne servono 8000 il governo deve tirar fuori i soldi per 8000 posti’ ha detto oggi Cozza al presidio, chiedendo in questo modo alla ministra dell’istruzione Stefania Giannini di emanare il bando per le scuole di specializzazione in medicina. Per il sindacalista ‘Bisogna garantire il diritto alla formazione specialistica di tutti i ricorrenti che sono stati penalizzati nel passato concorso’. I ricorsi per le irregolarità del test del novembre 2014 erano stati accettati dal Consiglio di Stato per almeno 300 ricorrenti, ma la stessa ministra con ‘uno scippo politico inaccettabile’ ne ha chiesto la trasposizione al Tar. COMUNE DI COMO. ISPETTORI MEF BOCCIANO INTEGRATIVO SU WIKILABOUR UNA GUIDA AL JOBS ACT Su Wikilabour una guida al Jobs Act 14 mag. – Wikilabour è il nuovo dizionario online dei diritti dei lavoratori, dove è possibile scaricare, gratuitamente, una guida al Jobs Act curata da giuslavoristi e collaboratori, con la supervisione di un Comitato dei Garanti. La guida è aggiornata sulla base dei decreti emanati dal governo. Anche gli utenti esterni possono collaborare, inviando segnalazioni e materiale utile, in perfetta ottica ‘wiki’. Autori del progetto Cgil Lombardia e Camera del Lavoro di Milano, che dichiarano: “La guida vuole essere strumento di informazione e di formazione ed è rivolta a delegati, funzionari, lavoratori che intendono conoscere come si sta smantellando lo Statuto dei lavoratori, capire le conseguenze dei decreti adottati, al di là delle dichiarazioni del governo, ma anche individuare strumenti di tutela e di contrattazione, evitando il realizzarsi di condizioni ancora più inique di lavoro”. (Angela Amarante) UFFICI SCOLASTICI LOMBARDI SENZA RISORSE. FP CGIL: Comune di Como. Ispettori MEF SALVAGUARDARE I SERVIZI bocciano integrativo 13 mag. – A detta degli ispettori del ministero dell’Economia, ci sarebbero state irregolarità nel versamento degli stipendi ai dipendenti del Comune di Como. L’amministrazione non avrebbe tenuto conto del principio di meritocrazia nell’assegnare gli aumenti in busta paga – previsti dal contratto decentrato, prima che venisse bloccato - a circa 700 lavoratori, negli anni dal 2006 al 2011. “Ogni dipendente è stato valutato in base ai criteri previsti dal contratto nazionale, condivisi al tavolo delle trattative”, precisa Matteo Mandressi, Fp Cgil Como. Il dubbio della categoria è che ad essere realmente messo in discussione sia il contratto collettivo di lavoro: “Ci siamo già attivati per sollecitare un confronto a livello nazionale che metta fine agli interventi che negano il ruolo della contrattazione”. La parola passa alla Corte dei Conti, che valuterà se sussiste il danno erariale. (Angela Amarante) 2 Uffici scolastici lombardi senza risorse. Fp Cgil: salvaguardare i servizi 13 mag. – In un recente incontro con le sigle sindacali la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale ha lamentato la grave carenza di risorse. Mancano il personale e gli investimenti, come da tempo denunciano anche i sindacati, grazie ai quali gli uffici territoriali scolastici non sono stati accorpati, come chiedevano i lavoratori. “Ci sono però altre questioni da dirimere – dichiara la coordinatrice lombarda Fp Cgil Felicia Russo -. I dirigenti sono solo 14, un numero insufficiente a coprire tutti gli uffici. Abbiamo posto l’accento sul recente declassamento del dirigente di Brescia, una scelta che sminuisce il valore dell’ufficio scolastico della seconda più importante provincia lombarda. In mancanza di risorse dal ministero, la priorità resta il mantenimento e la qualità dei servizi”. La dirigente si è anche impegnata ad avviare le procedure per i trasferimenti del personale. (Angela Amarante) PubblicAzione. PubblicAzione-Newsletter. Anno IV, N. 18/2015 Amarante) PA / DETTORI (FP CGIL): RINNOVARE IL CONTRATTO PER RITROVARE LA CRESCITA REDDITO DI CITTADINANZA: CGIL REPLICA AL GOVERNATORE MARONI Pa / Dettori (Fp Cgil): rinnovare il contratto per ritrovare la crescita Reddito di cittadinanza: Cgil replica al governatore Maroni 13 mag. – ‘Lo diciamo da tempo, il rinnovo può essere uno degli strumenti per uscire dalla crisi e per ritrovare la crescita, ben aldilà dell'elargizione degli ottanta euro che la ministra non dimentica mai di citare. Non possiamo aspettare di intercettare la crescita per poi pensare al rinnovo. Il contratto va rinnovato e va fatto adesso’. Per Rossana Dettori, segretaria Fp Cgil, la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia accampa “scuse” non più accettabili, con le lavoratrici e i lavoratori privati di un diritto dal 2009. I dati Istat dei giorni scorsi peraltro confermano il fermo dei salari, mentre cammina la perdita del potere d’acquisto e di dipendenti pubblici, calati di circa 300mila unità dal 2007. Così la Fp Cgil conferma la propria opposizione a una ‘non riforma della Pa fatta colpendo i lavoratori e i servizi ai cittadini’. E chiede conto e confronto al governo. (ta) SANITà / MONEGHINI (FP CGIL BRESCIA): RILANCIARE I CONSULTORI Sanità / Moneghini (Fp Cgil Brescia): rilanciare i consultori 12 mag. – “Avere un lavoro è il primo reddito di cittadinanza”. Così la Cgil Lombardia risponde al presidente della Regione Maroni, che vorrebbe utilizzare i 220 milioni del fondo europeo destinato alla lotta alle povertà per sperimentare il reddito di cittadinanza. “Combattere la povertà è un’emergenza – sostiene il sindacato - ma a nostro giudizio le risorse europee debbono essere destinate alla creazione di lavoro, come cardine per sconfiggere l’esclusione e l’emarginazione sociale”. La ricetta della Cgil? Il lancio di nuove politiche industriali ed economiche, e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Oliverio, Fp Cgil Lombardia, commenta: “In Lombardia ci sarebbero grandi opportunità di sviluppo e crescita cui orientare i fondi europei per progetti duraturi nel tempo. Basti pensare al lavoro di assistenza e a quello di cura, che per i dati sull’invecchiamento della popolazione necessita di sempre maggiori volumi di attività. Ma è solo un esempio di attività cui è richiesta una programmazione regionale. Si potrebbe stabilizzare il lavoro precario e generare nuova e buona occupazione. Idee in tal senso possono essercene tante, prima di arrivare al reddito di cittadinanza”. (Angela 12 mag. – “Nel testo della riforma socio-sanitaria di Regione Lombardia non si legge da nessuna parte la parola ‘consultori’”. La constatazione di Gabriella Liberini, Fp Cgil Brescia, sottintende un rischio: la progressiva chiusura dei consultori familiari, già depotenziati dalle privatizzazioni. Se n’è discusso in un incontro organizzato da Medicina Democratica alla Camera del Lavoro di Brescia. “Il rischio è che scompaia uno spazio laico di libertà, di autodeterminazione e di accoglienza delle donne – prosegue Liberini – dove si affrontano bisogni e disagi, si insegna la contraccezione, la genitorialità responsabile”. “In vista dell’approvazione della riforma sanitaria in Lombardia – sostiene Patrizia Moneghini, Fp Cgil Brescia – rilanciare la discussione sui consultori diventa un’urgenza. A Borgosatollo, nella nostra provincia, l’Asl ne ha recentemente chiuso uno. Un altro ancora è a rischio chiusura, e per evitarlo stiamo portando avanti una raccolta firme, collaborando con cittadini e istituzioni. Si tratta di salvare un servizio pubblico, ponendo l’accento anche sui lavoratori, che sono sempre meno, hanno 3 un’età sempre più elevata e, nei consultori privati, sono precari”. (Angela Amarante) Riorganizzazione CRI: dalla mobilitazione l’impegno del Ministro 12 mag. – Ieri, al termine della manifestazione nazionale dei lavoratori di Croce Rossa, la ministra della Salute Lorenzin si è impegnata ad aprire il confronto coi sindacati. “Ci sono più punti irrisolti – afferma Emilia Natale, Fp Cgil Milano -. Primo, la mobilità dei lavoratori. Come verrà attivata? Le funzioni e competenze storiche della Croce Rossa rimarranno in capo all’ente? La professionalità acquisita dai lavoratori può essere spesa negli enti locali e nella sanità. Disperdere competenze uniche è controproducente per il territorio. A Milano gli operatori sono impegnati nella gestione dell’emergenza profughi, nei centri per disabili, nel sito Expo. Bisogna salvaguardare le professionalità e i posti di lavoro”. Croce Rossa è al centro di un processo di privatizzazione e riorganizzazione che sta mettendo a rischio i servizi. “Per questo continueremo la mobilitazione”, conclude Natale. (Angela Amarante)