Copenhagen, lifestyle nordico. Just hygge

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Copenhagen, lifestyle nordico. Just hygge
Copenhagen, lifestyle nordico. Just hygge
Le forme di Copenhagen nella pulsione del suo carattere svettano verso
liriche armonie in simbiosi con la propria energia interiore. È da qui che
nasce il benessere del corpo e della mente e la felicità che celebra il
sentimento della vita.
di Antonella Iozzo
Copenhagen – Copenaghen o Copenhagen nel linguaggio internazionale, è una moderna
estensione del vivere tra cultura e natura. Città cosmopolita vibrante di arte, culla del
design e di uno stile di vita che dal tempo coglie la quiete, le cadenze del benessere, i
ritmi di un mood armonico e sereno. Copenaghen, oasi felice capace di ridisegnare il
senso del vivere, immergendoci in un’aura così lontana dalle problematiche del resto del
mondo eppure così vicina al cuore pulsante dell’Europa. Una filosofia piuttosto che un
lifestyle in linea con le curve dell’orizzonte, della natura, dell’ambiente. Relax, comfort,
musicalità interiore sembrano essere le ragioni di una nuova visione delle cose che rivela
il loro particolare legame con il paesaggio. Un paesaggio che è lì e non altrove e che sa
esprimere e far esprimere quella sorta di felicità cosmica, di feeling sensoriale con
l’anima e la mente che genera equilibrio e sinergia in una continua propensione verso la
bellezza che ci sta attorno. È questione di rispetto, è questione di mentalità, se dalla vita
privata si flette nel bene sociale con la stessa valenza, si tratta semplicemente di “hygge”,
ovvero di intimità, affetto interiore per se stessi e per gli altri, non esiste alcun
equivalente in italiano, come non esiste una tale concezione in Italia. Hygge, il valore
supremo di se stessi come parte di un sistema più ampio al quale apparteniamo e che con
cura preserviamo.
La favola ha inizio
Viaggiare scoprire il mondo e
soprattutto se stessi con nuovi occhi è
questa la fascinazione e la magia di
Copenaghen, ecco allora che la città con
i suoi palazzi storici, i suoi canali, i
castelli, le piazze, le moderne
architetture si rivelano. La favola ha
inizio e se parliamo di favole Hans
Christian Andersen ci viene incontro con
la sua fantasia vestita di luce nella forma
della piccola sirenetta la “Lille Havfrue”
che guarda il mare con intensa
malinconia ma allo stesso modo sembra
vegliare sulle sorti della città sin da
giorno della sua costruzione. L’opera in
bronzo realizzata dallo scultore Edvard Eriksen per Carl Jacobsen, della birreria
Calsberg, è stata offerta alla città nel 1913. La linea scultoria traccia un’indole
romantica, gentile, elegante. Una tenera figura che attrare lo sguardo dei molti turisti
lungo la passeggiata che costeggia il mare. Un tributo alla città che vale la pena di
visitare, prendendo i bus n. 1, 6 oppure il 9. Alle sue spalle si erge la Cittadella di
Kastellet, fortezza inespugnabile a forma di stella sorta nel 1660 per ordine di Federico
III. È qui che si può ammirare la caratteristica architettura nordica grazie all’ordinata
serie di edifici dai tetti rossi e spioventi che spunta come in un dipinto paesaggistico tra
alberi di salici.
A Copenaghen si respira il mondo antico e la dinamicità moderna in una soluzione
armonica che distende nell’aria le sue linee affascianti come quelle dalla residenza
invernale dei reali di Danimarca, straordinario complesso rococò che comprende quattro
palazzi che portano i nomi dei re danesi: Cristiano VII (1750), Cristiano VIII, Cristiano IX
e Federico VIII. Il Palazzo, originariamente sede della nobiltà danese, e dal 1797 dimora
della famiglia Reale, ammirare le sue eleganti movenze è come vagare con
l’immaginazione nello splendore dei suoi saloni. Fasti e sobrietà, regalità e bellezza,
tradizioni e simboli più che mai vivi a Copenaghen, una verità che s’intravede anche nel
cambio della guardia della regina, ancora carico di valenze simboliche.
Le forme di Copenaghen
A pochi passi dal Palazzo di
Amalienborg, la chiesa dal grande
cupolone la Frederiks Kirke, così
chiamata per la sua cupola, ancora oggi
indicata come la più grande della
Scandinavia. Imponente e maestosa, si
lascia ammirare e rimanda lo sguardo
indietro nel tempo ai grandi architetti,
alle forme classiche, alla spazialità che
disegna le prospettive di un viaggio
lungo le coordinate della pulizia
cartesiana nel segno del gusto nordico.
In pieno centro storico, lungo il Christiansborg Slotsplads, la nostra attenzione è rapita
dal Folketing il Parlamento danese. Differenti stili, tra cui uno splendido Neo-Barocco
opera dell’architetto danese Thorvald Jørgensen, caratterizzano la sua architettura che lo
rendono carico di suggestioni, di memoria, di cultura e luogo del potere. Rappresenta,
infatti, il volto istituzionale e contemporaneamente ne racchiude la storia. Il palazzo,
attualmente ospita le sale di ricevimento Reale, la Biblioteca della Regina, le sale del
Consiglio, la Cappella, gli uffici del Parlamento, della Corte Suprema e del Primo
Ministro.
Le forme di Copenaghen nella pulsione del suo carattere svettano verso liriche armonie
in simbiosi con la propria energia interiore. È da qui che nasce il benessere del corpo e
della mente e la felicità che celebra il sentimento della vita. Tensione evolutiva che
possiamo sentire sulla pelle salendo sulla Torre di Copenhagen Rundetårn. Una salita a
spirale, senza gradini, dall’architettura unica ci conduce in cima, da qui il cielo è più blu e
la città diventa una visione sorprendentemente vibrante. La Torre costruita per iniziativa
del Re Cristiano IV è parte del complesso Trinitas, il centro accademico del XVII secolo,
che a sua volta comprende l’Osservatorio Astronomico, la Chiesa degli studenti, la
Biblioteca Universitaria e la stessa Università di Copenaghen. Si racconta che perfino
Pietro il Grande di San Pietroburgo salì in cima al galoppo del suo cavallo. Molto
interessante anche la Chiesa Vor Frelsers Kirken, in stile Barocco, nel quartiere
Christianshavn, che attrae l’attenzione per la guglia a spirale, al suo interno è presente
uno dei più grandi carillon del nord Europa.
I canali di Copenaghen
Poco distante il Christianshavns Kanal,
situato nel distretto omonimo noto per la
comunità velica e per le numerose
tipiche case-barca lungo la riva. I canali
di Copenaghen stanno alla città come
Monet sta all’impressionismo. È un
paesaggio che ridisegna i confini, una
realtà che con – vibra di armonia, di
quiete musicale e veemenza
contemporanea, è un’acquatica
sensazione che ascolta il risveglio della
natura e la vivacità conviviale dei numerosi locali che debordano la loquacità dei canali .
Il Nyhavn Kanal, è uno dei più noti e frequentati della città, situato nel cuore del centro
storico di Indre By, il suo waterfront era già presente nel XVII secolo ed oggi è il luogo
più animato del divertimento diurno e serale della città. Un giro in battello ci trasmette il
senso pieno della realtà cittadina trasportandoci oltre la Sirenetta e all’Opera House di
Copenaghen, uno scrigno di modernità architettonica in vetro che riflette le onde dei
canali. Lungo il percorso palazzi caratteristici del Seicento e del Settecento, che ospitano
anche bar, caffetterie, ristoranti, negozi e in fondo storiche navi in legno della marina
danese, in una di queste è ospitato un interessante museo. Molto caratteristici anche
il Sluseholmen Kanal, il Stadsgraven e il Wilders Kanal.
Per vivere appieno la freschezza vitale
della città e il suo ritmo che spazia da
improvvisazioni jazz ad atmosfere trend,
Strøget la più nota strada pedonale della
città, via dello shopping, ospita le grandi
firme locali e del retailing
internazionale. La via è lunga quasi due
chilometri ed è circondata da diversi
palazzi antichi, un tempo in possesso
dell’aristocrazia o della ricca borghesia
cittadina, e congiunge le due piazze più
importanti Gammeltorv e Nytorv.
Nella capitale danese si incontrano guglie di rame e case a timpano dai dolci colori
pastello con le opere della nuova architettura caratterizzate da spazio, sostenibilità e
luce, come il Diamante Nero di Copenaghen ideato dagli architetti Schmidt, Hammer e
Lassen alla fine del secolo scorso.
Impatto con la modernità, due parallelepipedi scolpiti dalla luminosità che flette la
linearità geometrica della prospettiva, al centro lo squarcio chirurgico e abissale che
divide la struttura in due edifici collegati dal un ponte in vetro. Audace visione sulle
nuove forme della città. Luogo, dove l’arte, la cultura sono l’essenza e l’effervescenza che
riveste di nuova linfa il mondo culturale della città. Inaugurato nel 1999, nel distretto
storico di Slotsholmen, ospita oltre alla biblioteca reale, il Museo Nazionale della
Fotografia di Copenaghen, il Museo di Fumetti, un Auditorium, sale concerti, sale per
vari eventi culturali, un ristorante, caffetteria e terrazza panoramica.
L’anima gioiosa e giocosa di Copenaghen
L’anima gioiosa e giocosa di Copenaghen vive ai Giardini di Tivoli, fondati nel 1879 e da
allora suggestivi alberi decorati da eleganti lanterne creano un’atmosfera unica. É tra i
parchi divertimenti più antichi del mondo, dopo Dyrehavsbakken in Klampenborg, ogni
anno continua ad ospitare milioni e milioni di visitatori. Ancora oggi è il parco a tema più
visitato della Scandinavia. La fantasia danza la sua melodia e immaginifiche realtà
prendono vita sotto i nostri occhi. A metà fra parco e luna-park suggella momenti lieti,
istanti romantici, momenti di relax lontani dalla città eppure dentro la città. Numerosi
ristoranti, brasserie, bar, gelaterie, luoghi di ristori e locali dove si può assistere a
piacevoli manifestazioni musicali e teatrali, formano un corollario perfetto per entrare in
un magico risveglio fiabesco. Su tutto predomina il Nimb Hotel, Restaurant, Brasserie e
Bar. Sembra quasi uscita dalle mille e una notte con la sua architettura moresca che
disegna il paesaggio, sul proscenio di tanta suggestione, un laghetto e un intimo giardino
con petali variopinti e raffinai tulipani violacei. Sulle ali della libertà, il sogno si avvicina.
Sono molti i ristoranti a Copenaghen che esprimono al meglio la cucina nordica, che
s’identifica con il organic concept. Naturalità e tipicità che si evolvono come uno status
symbol dal “Noma” passando per molti locali stellati e una piacevole evocazione culinaria
dal sapore italiano “Era ora Restaurant”, l’Italia del gusto, della stagionalità, del gusto
vibrante e vitale, della materia prima elevata a quintessenza della gastronomia
internazionale. Provare per credere. Dall’arte culinaria a quella dell’ospitalità con una
offerta molto variegata dell’hotellerie, luxury, charme, design, comfort, funzionalità,
semplicità, per ogni esigenza la giusta soluzione, It’s easy!
Copenaghen, dove la vacanza diventa stile di vita sull’orizzonte dell’anima che riscrive il
senso dell’esistere.
Copenhagen Visitor Service
Vesterbrogade 4 – 1620 Copenhagen V
Tel.: +45 70 222 442 Fax. +45 70 222 452
http://www.visitcopenhagen.com/copenhagen-tourist
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(24/06/2015)
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