documento 15 maggio 6 va_2015
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "G.B. CERLETTI" I.T.A. “G. B. Cerletti” – con ordinamento speciale per la Viticoltura e l’Enologia di CONEGLIANO I.P.A.A. “G. Corazzin” di CONEGLIANO e PIAVON di ODERZO Sede: Via XXVIII Aprile 20, 31015 Conegliano – Tel.: 0438/61524-61421 Fax: 0438/450403 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 6 VA PROGETTO CERERE INDIRIZZO VITICOLO ED ENOLOGICO Il Coordinatore Prof. Renato Gava Il Dirigente Scolastico Prof.ssa. Damiana Tervilli ___________________________ _____________________________ 1 INDICE PROFILO PROFESSIONALE E OBIETTIVI FORMATIVI PAGINA Profilo professionale -------------------------------------------------------------------------------------- 4 Obiettivi formativi ----------------------------------------------------------------------------------------- 4 Obiettivi educativi e cognitivi del C.d.C. -------------------------------------------------------------- 4 Obiettivi delle aree disciplinari ------------------------------------------------------------------------- 7 PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE NEL QUADRIENNIO Presentazione sintetica della classe ------------------------------------------------------------------- 8 Continuità didattica nel quadriennio ----------------------------------------------------------------- 8 Composizione del Consiglio di Classe------------------------------------------------------------------ 9 Relazioni finale della classe ------------------------------------------------------------------------------ 10 Obiettivi generali formativi e didattici raggiunti ---------------------------------------------------- 10 METODI MEZZI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO ----------------------------------------------- 11 ATTIVITA’ INTEGRATIVE --------------------------------------------------------------------------------- 11 CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA -------------------------------------------- 12 Elenco allievi ------------------------------------------------------------------------------------------------ 13 Riepilogo attività stage----------------------------------------------------------------------------------- 14 Moduli pluridisciplinari ----------------------------------------------------------------------------------- 16 Modulo 1 – Tecnologia di produzione dello spumante ---------------------------------- 16 Modulo 2 – Maturazione e affinamento dei vini ------------------------------------------ 17 Modulo 3 – Agrobiotecnologie ---------------------------------------------------------------- 18 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI Religione Cattolica ------------------------------------------------------------------------------- 19 Lettere Italiane ------------------------------------------------------------------------------------ 22 Storia ------------------------------------------------------------------------------------------------ 27 Inglese ---------------------------------------------------------------------------------------------- 31 Biotecnologia -------------------------------------------------------------------------------------- 35 Chimica Viticolo-Enologica --------------------------------------------------------------------- 37 Elementi di Estimo, Diritto e Legislazione -------------------------------------------------- 42 Costruzioni Enologiche -------------------------------------------------------------------------- 44 Viticoltura e Difesa della Vite – Enologia --------------------------------------------------- 48 Educazione Fisica --------------------------------------------------------------------------------- 54 Tabella di corrispondenza fra voti e preparazione ------------------------------------------------- 56 2 GRIGLIE DI VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI Prima prova – Tipologia A ---------------------------------------------------------------------- 57 Prima prova – Tipologia B ---------------------------------------------------------------------- 58 Prima prova – Tipologia C e D ----------------------------------------------------------------- 59 Seconda prova (Viticoltura ed Enologia) ---------------------------------------------------- 60 Terza prova ---------------------------------------------------------------------------------------- 61 Colloquio orale ------------------------------------------------------------------------------------ 62 PROVE SOMMINISTRATE COME SIMULAZIONE DELL’ESAME DI STATO Prima prova ---------------------------------------------------------------------------------------- 65 Seconda prova ------------------------------------------------------------------------------------ 73 Terza prova –Inglese ----------------------------------------------------------------------------- 74 Terza prova- Chimica Viticolo Enologica ---------------------------------------------------- 75 Terza prova- Costruzioni Enologiche --------------------------------------------------------- 77 Terza prova- Estimo e legislazione ----------------------------------------------------------- 79 FIRME DEI DOCENTI --------------------------------------------------------------------------------------- 80 ALLEGATI Elenco allievi con prospetto riepilogativo dei crediti ---------------------------------------------- 81 3 PROFILO PROFESSIONALE Il corso Cerere Viticolo Enologico prevede un percorso formativo di sei anni che permette di conseguire il diploma di Perito Agrario specializzato in Viticoltura ed Enologia. Oltre alle competenze previste per il Perito Agrario gli allievi acquisiscono una preparazione specifica della coltura della vite, nella vinificazione, nella produzione, nella valutazione e nella commercializzazione dei vini. Il diploma di Perito tecnico agrario con specializzazione in viticoltura ed enologia consente l’inserimento lavorativo presso: cantine private e sociali, aziende vitivinicole, di svolgere attività nel campo della comunicazione e del marketing, nella vendita di prodotti e macchinari per la viticoltura e l’enologia, l’esercizio della libera professione. Il corso consente il proseguimento degli studi universitari, in particolare è orientato verso il conseguimento della laurea in primo livello in Scienze Viticole ed Enologiche o ai corsi di specializzazione post diploma. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi che l’Istituto persegue sono i seguenti: sviluppare un comportamento socialmente corretto, rispettoso degli altri, delle cose e delle regole stabilite nel regolamento scolastico; educare alla disponibilità, al rispetto dell’altro e al confronto; sviluppare la conoscenza di sé e delle proprie attitudini; acquisire un metodo di studio efficace; sviluppare lo spirito di responsabilità e collaborazione; favorire la consapevolezza della propria modificabilità legando i risultati all’impegno; acquisire strumenti in grado di accrescere l’autostima e la motivazione ad apprendere; esprimersi in modo chiaro e personale; possedere tecniche professionali corrette; possedere una manualità sicura; maturare la capacità di pensiero logico deduttivo. OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Sulla base della situazione di partenza della classe, delle indicazioni formulate nel P.O.F. e nelle riunioni di dipartimento, nel patto educativo di corresponsabilità, il Consiglio di Classe ha individuato i seguenti obiettivi comuni educativi e cognitivi: OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI COMPETENZE ATTESE DAGLI ALLIEVI • PORRE LO STUDENTE AL CENTRO DEL DIALOGO EDUCATIVO SVILUPPARE LA CONOSCENZA DI SE’ E DELLE • • Riconosce le proprie attitudini e capacità Accettare e riconoscere gli insuccessi Sa motivare le proprie scelte STRATEGIE E MODALITA’ DI INTERVENTO degli INSEGNANTI • • • Valorizzano le potenzialità di ciascuno Incoraggiano i progressi Favoriscono la capacità di iniziativa, di decisione e di 4 PROPRIE ATTITUDINI assunzione di responsabilità • EDUCARE ALLA DISPONIBILITA’ AL RISPETTO DELL’ALTRO E AL CONFRONTO • • RICONOSCERE LE OPPORTUNITA’ FORNITE DALLA SCUOLA RISPETTARE LA SUA ORGANIZZAZIONE E LE SUE REGOLE • • • FORNIRE STIMOLI CULTURALI PER UNA PARTECIPAZIONE CONSAPEVOLE ALLA REALTA’ OBIETTIVI FORMATIVI • Sa relazionare positivamente con insegnanti e compagni e partecipare in modo costruttivo alle lezioni Sa rispettare le diversità personali e culturali • Partecipa ai momenti comunitari Interagisce con i compagni Rispetta i locali ,i materiali della scuola e degli altri • Legge testi quali: giornali, riviste,opere letterarie di vario genere Sa ritrovare nel cinema e nella musica, nella pittura mezzi per comprendere un’epoca o un evento significativo. • COMPETENZE ATTESE DAGLI ALLIEVI • • SVILUPPARE UN ADEGUATO METODO DI STUDIO • • • Compie letture diversificate a seconda del testo e degli scopi Seleziona le informazioni per prendere appunti e predisporre schemi Raggiunge un metodo di studio personale ed efficace • • • OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE POSSEDERE I CONTENUTI FONDAMENTALI DELLE DISCIPLINE COMPETENZE ATTESE DAGLI ALLIEVI Possiede conoscenze tecniche • • Conosce teorie e principi di base • • Conosce e contestualizza i principali movimenti culturali • • • • Comprende e utilizza i linguaggi specifici CONOSCERE TECNICHE E PROCEDURE PER RISOLVERE PROBLEMI • Sanno applicare procedure per risolvere problemi Esplicitano le strategie che producono uno studio efficace Propongono la propria disciplina in modo organico per facilitare l’apprendimento Esplicitano il metodo, le operazioni e il linguaggio specifico Esplicitano i criteri di misurazione delle prove STRATEGIE E MODALITA’ DI INTERVENTO DEGLI INSEGNANTI • CONOSCERE LE TERMINOLOGIE DEI LINGUAGGI TECNICO-SCIENTIFICI Partecipano e collaborano alla realizzazione di iniziative educative e didattiche Educano al rispetto del materiale e degli ambienti. Promuovono e sollecitano il piacere della lettura • Suggeriscono la visione di film e manifestazioni culturali significativi • Fanno partecipare gli allievi letture mirate, al dibattito su principali problemi di attualità . ATRATEGIE E MODALITA’ DI INTERVENTO DEGLI INSEGNANTI • POTENZIARE LE CAPACITA’ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO Aiutano a gestire i conflitti e a creare un clima di classe sereno Educano al rispetto per le opinioni altrui • • • Facilitano la comprensione e l’assimilazione dei contenuti Attivano corsi di recupero e/o di consolidamento, sportelli didattici Utilizzano lezioni teoriche e pratiche di laboratorio Effettuano esercitazioni scritte, pratiche e di laboratorio per verificare l’apprendimento Sollecitano l’uso delle terminologie specifiche Promuovono visite aziendali e di studio e incontri a convegni di carattere tecnico e enologico Utilizzano lezioni teoriche, pratiche e di laboratorio Abituano all’analisi dei dati e alla riflessione sulle possibili soluzioni 5 • CONOSCERE REALTA’ OPERATIVE CONNESSE ALLA PROFESSIONE DI ENOTECNICO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: ABILITA’ SVILUPPARE LE ABILITA’ DI COMPRENSIONE TESTUALE SVILUPPARE LE CAPACITA’ DI ESPOSIZIONE • COMPETENZE ATTESE DAGLI ALLIEVI • • • SVILUPPOARE LE ABILITA’ DI SCRITTURA • SVILUPPARE LE CAPACITA’ LOGICHE E DI ANALISI • • SVILUPPO DELLE ABILITA’ PRATICHE DI LABORATORIO E DI AZIENDA • • • • • • OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:COMPETENZE Partecipano in modo attivo e responsabile alle attività di stage Utilizzano conoscenze e pratiche aziendali apprese nelle visite e nel viaggio di studio Compie letture diversificate in rapporto ai testi Interpreta grafici , tabelle, apparati iconografici Si esprime in modo chiaro e pertinente Sa organizzare un discorso in modo chiaro, coerente e coeso Interagisce in un dialogo in lingua inglese Usa i linguaggi specifici con proprietà Produce testi a seconda delle tipologie richieste per l’Esame di Stato Sa mettere in relazione dati, procedure e contenuti Sa usare tecniche grafiche appropriate Cura l’ordine formale e l’impaginazione dei testi scritti Utilizza procedimenti e strumenti per risolvere problemi Utilizzai procedimenti e strumenti di laboratorio per le attività di azienda e/o di cantina COMPETENZE ATTESE DAGLI ALLIEVI • STRATEGIE E MODALITA’ DI INTERVENTO DEGLI INSEGNANTI • • • • • • • • PROMUOVERE L’AUTONOMIA, INTESA COME CAPACITA’ DI ESPRIMERE QUANTO APPRESO IN AMBITO SCOLASTICO E IN ALTRI CONTESTI • • • UTILIZZARE CONOSCENZE E COMPETENZE PER RISOLVERE PROBLEMI NUOVI • Riconosce problemi simili in contesti diversi Individua e trasferisce i dati in discipline affini per analizzare e risolvere problemi Sa utilizzare autonomamente conoscenze e competenze Sa fornire valutazioni personali che motiva in modo pertinente Promuovono il colloquio individuale e collettivo Sollecitano l’uso dei linguaggi specifici delle discipline sottolineandone la funzionalità e il rigore Perseguono l’utilizzo del parlato come veicolo per esporre quanto appreso Sollecitano gli alunni a produrre testi scritti secondo le diverse tipologie per l’Esame di stato Propongono esercizi in preparazione alla seconda e terza prova dell’Esame di Stato Utilizzano un approccio critico ai contenuti Promuovono interventi in cui si evidenzino i rapporti logici di causa ed effetto Sollecitano a motivare in modo pertinente quanto espresso STRATEGIE E MODALITA’ DI INTERVENTO DEGLI INSEGNANTI • SVILUPPARE CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE PERSONALE Promuovono visite aziendali e di studio • • • • • Favoriscono un approccio critico dei contenuti Propongono collegamenti fra le materie Favoriscono situazioni di apprendimento stimolanti Utilizzano anche tecniche di lavoro di gruppo Esprimono un giudizio personale sostenendolo con motivazioni valide e significative Analizzano e correlano due tesi contrapposte individuandone un sufficiente numero di elementi e di relazioni pertinenti e significative 6 OBIETTIVI DELLE AREE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICA In termini di conoscenze Conoscenza delle strutture linguistiche di base Conoscenza di un adeguato patrimonio lessicale Conoscenza dei principali fenomeni storico-letterari del Novecento Conoscenza delle principali terminologie tecnico-scientifiche relative al corso di studio in lingua inglese In termini di abilità Uso appropriato della lingua nella comunicazione orale e nella produzione scritta Organizzare e produrre testi secondo le tipologie richieste Saper comprendere e descrivere procedure in lingua inglese In termini di competenze Saper rielaborare e collegare le competenze e le conoscenze acquisite anche in lingua inglese AREA TECNICO-SCIENTIFICA In termini di conoscenze Conoscere teorie e principi di base Possedere conoscenze scientifiche tecniche e pratiche In termini di abilità Usare i linguaggi specifici con proprietà Sviluppare capacità logiche e di analisi In termini di competenze Sviluppare capacità di rielaborazione e collegamento fra le discipline Utilizzare conoscenze e competenze per risolvere problemi nuovi Nell’ambito della programmazione dell’anno scolastico in corso il C.d.C. ha individuato tre moduli pluridisciplinari: Agrobiotecnologie, Tecnologia di produzione dello spumante, MaturazioneAffinamento dei vini finalizzati a migliorare le capacità di collegamento fra i contenuti delle diverse discipline, ad affrontare alcuni aspetti riferiti al linguaggio dell’enologia e ad apprendere, riconoscere e usare le terminologie specifiche anche in lingua inglese. Il modulo Agrobiotecnologie ha coinvolto nel corso dell’anno scolastico le seguenti discipline: Biotecnologia, Viticoltura, Enologia, Estimo e Legislazione. Tecnologia di produzione dello spumante: Chimica enologica, Inglese, Costruzioni, Estimo e legislazione. 7 Maturazione-Affinamento dei vini: Chimica enologica, Estimo e Legislazione, Inglese, Biotecnologia, Costruzioni. I macro argomenti e le relative programmazioni vengono di seguito allegati; alla data attuale gli argomenti del modulo non sono ancora stati completati. PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE La classe VI sezione VA è composta da 18 allievi, di questi uno di età non regolare. All’inizio del quadriennio, il gruppo classe si presentava poco affiatato e piuttosto eterogeneo sia per quanto riguardava il comportamento, l’impegno, l’interesse e il profitto. Per migliorare l’atteggiamento, i docenti hanno avviato un costante dialogo educativo per modificare le dinamiche del gruppo classe, motivare la partecipazione alle attività didattiche e far raggiungere un proficuo metodo di studio. Per colmare le lacune emerse nelle singole materie, i docenti hanno attivato corsi di recupero nelle discipline più carenti e talvolta sospeso la normale attività didattica per rivedere gli argomenti non assimilati. Ciò ha consentito, agli allievi più in difficoltà, di superare i debiti formativi, come riportato nell’ elenco alunni con prospetto riepilogativo dei crediti, allegato al presente documento. Per accrescere la partecipazione e favorire un approccio meno nozionistico alle materie, il C.d.C., nel corso del quadriennio, ha promosso attività quali: visite di istruzione e visite aziendali, scambi culturali, partecipazione a mostre e a convegni del settore. Alla fine del quinto anno un allievo ha partecipato ad uno stage della durata di un mese in Nuova Zelanda e due allievi hanno partecipato alla gara Europea degli istituti enologici europei. CONTINUITÀ DIDATTICA NEL QUADRIENNIO Il percorso formativo della classe è stato caratterizzato da una sostanziale continuità didattica. Si segnala che nel corso dell’ultimo anno vie è stato un cambiamento di docente per quanto riguarda lingua inglese. La docente si è adoperata affinché questo cambiamento non incidesse sulla preparazione della classe e in modo particolare sugli allievi più in difficoltà prevedendo attività di ripasso o di consolidamento degli argomenti. 8 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE LORENZON SARA MATERIA VOTO RELIGIONE CATTOLICA O LINGUA E LETTERE ITALIANE SO STORIA O VALENTIN CARLA LINGUA STRANIERA: INGLESE O ZANETTI NICOLA BIOTECNOLOGIA OP CASSANEGO DIEGO ES. BIOTECNOLOGIA GALIAZZO GIUSEPPE CHIMICA VITICOLO ENOLOGICA GAVA RENATO (coordinatore) ES. CHIMICA VITICOLO ENOLOGICA TATANO CARMELO ELEMENTI DI ESTIMO, DIRITTO, LEGISLAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE SALERNO ANDREA ES. ELEMENTI DI ESTIMO, DIRITTO, LEGISLAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE CURTOLO FRANCO COSTRUZIONI ENOLOGICHE CONIZZOLI LORENZO ES. COSTRUZIONI ENOLOGICHE SANTANTONIO ORNELLA VITICOLTURA, DIFESA DELLA VITE ED ENOLOGIA ANTONIAZZI PAOLO ES. VITICOLTURA, DIFESA DELLA VITE ED ENOLOGIA SANTANTONIO ORNELLA ENOLOGIA ANTONIAZZI PAOLO ES. ENOLOGIA ZANETTI FABIO EDUCAZIONE FISICA FALCHETTO DALL’ARMELLINA CRISTINA OP SO OPG SOP SOP P 9 RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE Pur non mancando allievi impegnati e motivati, la partecipazione non è stata per tutti costante, in particolare durante il pentamestre. Le verifiche iniziali evidenziavano, per la maggior parte degli allievi, conoscenze e abilità complessivamente sufficienti. In occasione delle proposte avviate dal C.d.C. per favorire il contatto con la realtà produttiva e professionale, (in particolare durante lo stage, le attività e le manifestazioni legate all’ indirizzo del corso) tutti gli allievi, invece, hanno partecipato con adeguato impegno. Alla fine del primo trimestre, nove allievi presentavano profitti insufficienti in alcune materie. A metà pentamestre, al termine del periodo di recupero non tutti gli allievi con debiti, avevano colmato le lacune. OBIETTIVI GENERALI FORMATIVI E DIDATTICI RAGGIUNTI Al termine del percorso formativo, la classe ha perseguito a vari livelli gli obiettivi educativi stabiliti dal C.d.C. Per quanto riguarda le conoscenze sono da considerarsi raggiunte in modo molto buono solo da qualche allievo, in modo soddisfacente da alcuni, con sufficiente padronanza dalla maggior parte. Qualche allievo dimostra di conoscere ancora in modo incompleto gli argomenti svolti. Le abilità nell’area linguistica sono generalmente sufficienti, solo in qualche caso discrete o molto buone, nell’area tecnico-scientifica e professionale risultano da accettabili a buone e consolidate dalle esperienze extracurricolari, anche se diversificate a seconda degli interessi e dell’impegno personale degli allievi. In generale, le capacità espositive non sono sempre corrette e appropriate sia nelle materie di indirizzo sia, in quelle storico linguistiche, nelle quali si evidenziano lacune morfosintattiche e lessicali nello scritto e nell’orale. Le competenze risultano, senza dubbio più sicure e corrette nelle materie professionalizzanti e discrete nelle altre. Le capacità di interpretare dati, analizzare e risolvere problemi, rielaborare in modo autonomo, collegare le conoscenze, sono state raggiunte con sicurezza da alcuni allievi, con sufficiente padronanza dalla maggior parte della classe, con incertezza da qualche allievo. Nella valutazione complessiva della classe, il C.d.C. rileva diversi livelli di profitto: molto buono per qualche allievo, discreto o sufficiente per la maggior parte della classe. Per qualche allievo invece il profitto e le competenze risultano ancora incerte in alcune discipline. Per un resoconto più specifico, riferito alle singole materie, si rimanda alle relazioni personali dei singoli insegnanti che, unitamente ai programmi svolti alla data del presente documento, sono di seguito allegati, in essi i docenti hanno indicato: valutazione degli apprendimenti, obiettivi raggiunti, argomenti svolti, metodi e strumenti di lavoro, calendarizzazione dei moduli, criteri di valutazione. 10 METODI MEZZI E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO Nel corso del quadriennio gli insegnanti hanno utilizzato i metodi che di volta in volta si rendevano necessari; per gli apprendimenti teorici delle materie si è usato prevalentemente il metodo deduttivo, attraverso la lezione frontale e la lezione-discussione. Per gli insegnamenti pratici e nelle esercitazioni di laboratorio si è utilizzato l’apprendimento induttivo. Attività di gruppo, discussioni guidate, hanno completato l’interazione docente–allievo. Le conoscenze apprese sono state rafforzate attraverso l’analisi di casi concreti ed esperienze di stage, attività di laboratorio e di cantina, partecipazione a convegni, concorsi, esperienze anche all’estero, viaggi di istruzione e di studio. Gli strumenti utilizzati, oltre ai testi in adozione, sono stati: materiali di approfondimento o di integrazione, lezioni LIM, strumenti di laboratorio, video, CD, appunti e dispense forniti dagli insegnanti, riviste tecniche. Al fine di migliorare le capacità espositive e favorire un approccio pluridisciplinare in ambito tecnico, tutti gli allievi hanno prodotto lavori di approfondimento su argomenti concordati con gli insegnanti che verranno esposti durante il colloquio dell’Esame di Stato. ATTIVITÀ INTEGRATIVE Per favorire il collegamento fra gli aspetti teorici e quelli pratico-applicativi sono state realizzate attività di stage come risulta nella tabella allegata. Visite d’istruzione • • • • • • • • • Oslavia, Gorizia, Azienda vitivinicola Cantina Sociale di Tezze di Piave Azienda vitivinicola Le Favole, Caneva Azienda vinicola CI.DE, Mareno di Piave Centro di consulenta Giotto Consulting, Follina Visita per il progetto paesaggio del Conegliano-Valdobbiadene Laboratorio Polo, Oderzo Enobiothec, Montebello Vicentino Cantina Coloniola ai Colli Viaggio d’istruzione Parigi e Reims 11 Convegni e conferenze Gli allievi hanno partecipato a: • Incontri di approfondimento su tematiche enologiche e storiche • Seminari di approfondimento sulla legislazione vitivinicola Iniziative di carattere culturale e di approfondimento • • • La classe ha approfondito alcune tematiche relative agli aspetti culturali e linguistici legati al vino a cura dell’insegnante di Lettere. Partecipazione a degustazioni guidate Partecipazioni a serate su problematiche viticole e di difesa fitosanitaria CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA Il Consiglio di Classe ha adottato i criteri di valutazione indicati nel P.O.F. e approvati dal Collegio dei Docenti. Il voto assegnato corrisponde ai livelli di conoscenza e di competenza raggiunti dall’allievo. Come scala di misurazione è stata adottata quella decimale riportata in allegato. Nelle riunioni di dipartimento per materie sono stati fissati invece gli obiettivi minimi. Le valutazioni intermedie e conclusive hanno tenuto conto anche di fattori non cognitivi quali: applicazione, progressione nell’apprendimento, impegno, metodo di lavoro. Per la correzione di alcuni elaborati scritti sono state utilizzate griglie in quindicesimi, così come per la correzione delle simulazioni delle prove d’esame, entrambe allegate al documento. Nel corso dell’anno sono state effettuate verifiche scritte e orali, sommative e formative e sono state di volta in volta utilizzate diverse tipologie di verifica come: • prove scritte di produzione • prove strutturate e semistrutturate • questionari a risposta aperta secondo i modelli utilizzati per la terza prova dell’Esame di Stato. • verifiche orali • verifiche tecnico-pratiche Sono state programmate le seguenti prove di simulazione per l’Esame di Stato stabilite dal C.d.C. : • una per la prima prova, tipologia B,C,D. • una per la seconda prova • una per la terza: tipologia B • una per il colloquio orale 12 ELENCO ALLIEVI COGNOME NOME BALLIANA BERGAMO BONIFACIO BOTTEON CADAMURO CALLEGHER CAMERIN CAVALLERI DE LUCA DE LUCCA FAVERO FELLI MARSURA MEROTTO POLONI SERAFINI TOFFOLATTI ZANINOTTO MIRCO LAURA CHRISTOPHER GIULIA PAOLO FRANCESCO ANNA MARCO ANDREA SIMONE CATERINA DAVIDE LAURA FRANCESCO EMANUELE MATTEO LUCA LEONARDO CLASSE SEZIONE DATA_NASCITA 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA AVA 9/9/1995 7/4/1995 2/27/1995 10/2/1995 6/1/1995 2/20/1995 3/2/1995 11/27/1995 9/27/1995 8/21/1995 3/13/1995 7/4/1995 1/6/1995 7/28/1995 1/11/1995 1/4/1993 7/30/1995 8/15/1995 COMUNE_NASCITA VITTORIO VENETO MOTTA DI LIVENZA MONTEBELLUNA VITTORIO VENETO MOTTA DI LIVENZA CONEGLIANO VITTORIO VENETO MOTTA DI LIVENZA VITTORIO VENETO CONEGLIANO VITTORIO VENETO CONEGLIANO MONTEBELLUNA VITTORIO VENETO MONTEBELLUNA MOTTA DI LIVENZA MONTEBELLUNA CONEGLIANO PROVINCIA_NASCITA SESSO TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV TV M F M F M M F M M M F M F M M M M M 13 RIEPILOGO ATTIVITA’ DI STAGE dal 01/09/2014 al 27/09/2014 (4 settimane) Cognome e nome azienda indirizzo az. BALLIANA MIRCO ANDREOLA Prosecco di Valdobbiadene AZ. AGRICOLA ANDREOLA di POLA STEFANO Via Cavre, 19 Col San Martino - Sig. Pola 31010 Farra di Soligo (TV) Stefano dal lunedì al venerdì: 8,0012,00/14,0018,00 BERGAMO LAURA LA GIOIOSA S.p.A. Via Erizzo, 113 - 31035 Crocetta del Montello (TV) Sede tirocinio: Via Romanziol, 30 - 30020 Noventa di Piave (VE) dal lunedì al venerdì: 8,0012,00/13,3017,30 BONIFACIO CHRISTOPHER Staatl. Lehr u. Traubenplatz, 5 - 74189 Versuchsanstalt für Weln u. Weinsberg (BW) - Germania Obstbau BOTTEON GIULIA CASA VINICOLA ROXAN scamp CADAMURO PAOLO AZIENDA AGRICOLA NADAL Via Grave, 8 - 31025 Santa ENOL. VALERIO Lucia di Piave (TV) CALLEGHER FRANCESCO TENUTA BONOTTO DELLE TEZZE CAMERIN ANNA Via Ita Marzotto, 8 - 30025 Fossalta di Portogruaro (VE) SANTA MARGHERITA S.p.A. Sede tirocinio: Via Cantine, 4 Caldaro sulla Strada del Vino (BZ) C.da Tratturo, 1 - 65020 Rosciano (PE) Via Duca d'Aosta, 16 - 31028 Vazzola (TV) CAVALLERI MARCO CASE BIANCHE S.R.L. Via Barriera, 41 - 31058 Susegana (TV) DE LUCA ANDREA MARCHESE MAZZEI S.p.a. Agricola CASTELLO DI FONTERUTOLI Via Ottone III di Sassonia, 5 Loc. Fonterutoli - 53011 Castellina in Chianti (SI) DE LUCCA SIMONE MARCHESE MAZZEI S.p.a. Agricola CASTELLO DI Via Ottone III di Sassonia, 5 Loc. Fonterutoli - 53011 tutor az. Sig. Bettiol Eros orario dal lunedì al Sig. venerdì: 7,00Blanleanhorn 12,00/13,00Dieter 16,00 dal lunedì al venerdì: 8,30Sig. Circelli 12,00/14,30Antonio 18,00 sabato: 8,30-12,30 dal lunedì al Sig. Nadal venerdì: 8,00Valerio 12,00/14,0018,00 dal lunedì al Sig. Bonotto venerdì: 8,00Antonio 12,00/14,0018,00 Sig. Romen Josef dal lunedì al venerdì: 8,0012,00/13,0017,00 dal lunedì al giovedì: 8,0012,00/13,30Sig. Stella 17,30 Flavio venerdì:8,0012,00/13,3016,30 dal lunedì al sabato: 8,00Sig. Biffi Luca 12,00/13,0017,00 dal lunedì al Sig. Biffi Luca sabato: 8,00- 14 FONTERUTOLI FAVERO CATERINA FELLI DAVIDE MARSURA LAURA MEROTTO FRANCESCO POLONI EMANUELE SERAFINI MATTEO TOFFOLATTI LUCA ZANINOTTO LEONARDO Castellina in Chianti (SI) 12,00/13,0017,00 dal lunedì al CANTINA PRODUTTORI DI Via per San Giovanni, 45 fr. Sig. Pagotto venerdì: 8,00VALDOBBIADENE Soc. Agr. Bigolino - 31049 Carlo 12,00/13,30Coop. Valdobbiadene (TV) 17,30 dal lunedì al Azienda Agricola "Borgo Strada delle Spezie, 39 - 31015 Sig. Marchsin venerdì: 8,00Antico" di MARCHESIN Conegliano (TV) Leonardo 12,00/14,00LEONARDO 18,00 dal lunedì al Via Pra Fontana, 4 - 31049 Sig. Roversi venerdì: 8,00RUGGERI & C. S.R.L. Valdobbiadene (TV) Fabio 12,00/13,3017,30 dal lunedì al AZ. AGR. MEROTTO Via Scandolera, 21 - 31010 Col Sig. Merotto venerdì: 8,00GRAZIANO San Martino (TV) Mark 12,00/13,3017,30 dal lunedì al Sig. Col Vetoraz SPUMANTI Strada delle Treziese, 1 - 31049 venerdì: 8,00Dall'Acqua S.R.L. Valdobbiadene (TV) 12,00/13,30Loris 17,30 Via Monte Fortino, 21 - 34072 Farra d'Isonzo (GO) dal lunedì al Sede tirocinio: Via Monte Sig. JERMANN di Silvio Jermann venerdì: 8,00Fortino, 21 - 34072 Farra Clementin Srl Società Agricola 12,00/13,00d'Isonzo (GO)/Località Trussio, Edi 17,00 11 Frazione Ruttars 34070 Dolegna del Collio (GO) dal lunedì al GREGOLETTO Azienda Sig. Via San Martino, 83 - 31050 venerdì: 8,00Agricola di GREGOLETTO A. Gregoletto Premaor di Miane (TV) 12,00/14,00& G. Società Agricola S.S. Giuseppe 17,30 Via S. Lipari, 18 - 91025 dal lunedì al Marsala (TP) TENUTA DI DONNAFUGATA Sig. Santoro venerdì: 8,30Sede tirocinio: Contrada SRL Società Agricola Antonino 12,30/13,30Mazzaporro - Contessa 17,30 Entellina (PA) 15 MODULI PLURIDISCIPLINARI MODULO 1 : TECNOLOGIA DI PRODUZIONE DELLO SPUMANTE Discipline: CHIMICA ENOLOGICA, ESTIMO E LEGISLAZIONE, INGLESE, COSTRUZIONI ENOLOGICHE. Prerequisiti: conoscenze, capacità, competenze tecnico scientifiche, legislative, relative alle tematiche trattate nelle singole discipline. Obiettivi generali: conoscenze, capacità e competenze relative alle metodologie di produzione degli spumanti da esprimere anche in lingua inglese. Cogliere relazioni fra aspetti tecnici e letterari. Utilizzare in modo consapevole termini i linguaggi cogliendone le diverse implicazioni. Obiettivi specifici: produzione di spumante attraverso un percorso completo dal vigneto al prodotto finale secondo il metodo appropriato al vitigno e alla tradizione della zona di produzione. CONTENUTI GENERALI DEL MODULO (Per i contenuti disciplinari si fa riferimento alle singole discipline) 1. il sistema vigneto, scelta del vitigno e sua descrizione ampelografica 2. maturazione e raccolta dell’uva 3. ammostamento 4. fermentazione alcolica 5. preparazione vino base 6. processo di spumantizzazione 7. imbottigliamento isobarico 8. requisiti igenico-sanitari e tecnologici dei locali per la spumantizzazione 9. tecnologie produttive e dotazione di sicurezza adatti alla produzione dello spumante 10. descrizione generale del processo produttivo dei vini spumanti in lingua inglese. METODOLOGIA: lezione frontale, laboratori, uso dei supporti informatici, esperienze dirette in cantina, visita ad un impianto di spumantizzazione, analisi sensoriale. TEMPI: sviluppo delle unità didattiche ( novembre-marzo) VERIFICA FINALE: test a risposta multipla, quesiti sintetici a risposta aperta (marzo). 16 MODULO 2: MATURAZIONE E AFFINAMENTO DEI VINI Discipline: CHIMICA ENOLOGICA, BIOTECNOLOGIA, INGLESE, COSTRUZIONI ENOLOGICHE, ESTIMO E LEGISLAZIONE Prerequisiti: conoscenze, capacità, competenze tecnico scientifiche, legislative e linguistiche relative agli argomenti trattati nelle discipline specifiche. Obiettivi generali Conoscenze: esporre con un linguaggio appropriato e corretto le conoscenze relative alle tecnologie di affinamento e invecchiamento dei vini da esprimere anche in lingua inglese. Abilità: sapere utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare le possibili tecnologie di affinamento in funzione del tipo di prodotto. Competenze: capacità di orientarsi operativamente nella produzione delle diverse tipologie di vini. Obiettivi specifici L'allievo deve conoscere le tecnologie (fisiche, chimiche, enologiche e microbiologiche, costruttive), attualmente disponibili per ottenere dei vini invecchiati ben strutturati, di qualità e conformi ai rispettivi disciplinari di produzione. L’allievo deve essere in grado di formulare un percorso applicativo delle tecnologie su casi concreti di affinamento ed invecchiamento, in particolare di vini rossi. CONTENUTI GENERALI DEL MODULO: 1. caratteristiche generali (chimiche ed enologiche) dei vini destinati all’invecchiamento 2. modificazioni chimiche, fisiche e biologiche che intervengono nel corso dell’affinamento e dell’invecchiamento 3. rapporti tra vino e legno: impatto aromatico e principali composti chimici ceduti dal legno al vino 4. caratteristiche organolettiche del vino invecchiato nel legno (degustazioni) 5. caratteristiche dei contenitori in legno 6. aspetti costruttivi e requisiti tecnico funzionali dei locali destinati alla conservazione e all’invecchiamento dei vini 7. cenni sulla legislazione vitivinicola 8. cenni in lingua inglese al processo di produzione delle botti di legno e all’affinamento dei vini METODOLOGIA: lezione frontale, lezione interattiva, uso di strumenti informatici, laboratori, esperienze dirette in cantina, analisi sensoriale. TEMPI: sviluppo delle unità didattiche (marzo-maggio) VERIFICA FINALE: test a risposta multipla, quesiti sintetici a risposta aperta . 17 MODULO 3: AGROBIOTECNOLOGIE Discipline: BIOTECNOLOGIA, VITICOLTURA, ENOLOGIA, ESTIMO E LIGISLAZIONE. Prerequisiti: conoscenze, capacità, competenze tecnico scientifiche, legislative e linguistiche anche in lingua inglese relative agli argomenti trattati nelle discipline specifiche. Obiettivi generali Conoscenze: esporre con un linguaggio appropriato e corretto le conoscenze relative alle biotecnologie applicate al mondo vegetale anche ai fini della sicurezza alimentare. Abilità: saper utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare i possibili sviluppi ed applicazioni di tali innovazioni. Esporre con un linguaggio appropriato e corretto le conoscenze acquisite. Competenze: riconoscere gli aspetti problematici connessi con queste innovazioni, le implicazioni etiche, sociali, economiche. Capacità di orientarsi operativamente nell’utilizzo delle biotecnologie già disponibili nelle diverse discipline tecniche. Saper affrontare l’argomento e le sue implicazioni in modo critico. Obiettivi specifici L'allievo deve conoscere la struttura della cellula, in particolare quella del nucleo, al fine di approfondire la trasmissione dei caratteri alla discendenza (DNA, RNA), le biotecnologie in grado di modificare il genoma. L’allievo deve essere in grado di affrontare criticamente i termini della questione, anche attraverso testi scritti di carattere interpretativo e valutativo oltre a saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica . CONTENUTI GENERALI DEL MODULO (Per i contenuti disciplinari si fa riferimento alle singole discipline) 1. introduzione alle biotecnologie 2. storia delle biotecnologie e loro applicazioni nel tempo 3. miglioramento genetico nei vegetali (cenni al mondo animale) 4. possibilità di sviluppo della ricerca nel campo delle biotecnologie 5. applicazione delle biotecnologie in viticoltura ed enologia 6. sicurezza alimentare, principio di precauzione e o.g.m 7. letture sulle tematiche e individuazione delle diverse interpretazioni 8. legislazione relativa al brevetto e alla commercializzazione degli o.g.m. METODOLOGIA: Si prevede di operare con: lezione frontale, lezione interattiva, uso di strumenti informatici, discussine e confronto di opinioni. Lettura, interpretazione e analisi di testi significativi sull’argomento. TEMPI: Sviluppo delle unità didattiche (dicembre - aprile). VERIFICA FINALE: test a risposta multipla, quesiti sintetici a risposta aperta . 18 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI RELIGIONE CATTOLICA Insegnante: Lorenzon Sara OBIETTIVI RAGGIUNTI. Il gruppo classe ha espresso tutto l’anno una partecipazione e un interesse discontinui, dimostra di aver raggiunto ad un livello sufficiente gli obiettivi. I seguenti studenti hanno raggiunto invece buone competenze: Poloni Emanuele, Felli Davide, De Lucca Simone, Callegher Francesco, Bonifacio Christopher. Le lezioni totali effettuate ammontano a 31 ore su 33previste escluso lo stage. COMPETENZE - applicare i principi dell’etica cristiana agli eventi della cultura contemporanea, in particolar modo alla bioetica e della partecipazione democratica; le problematiche relative al cibo e all’alimentazione; - Interrogarsi sulla realtà con il metodo critico proposto: analisi- riconoscimento di informazioni-confronto-valutazione-rielaborazione, ponendo domande pertinenti. CONOSCENZE Gli alunni, anche se in toni diversi, si sono misurati con le seguenti conoscenze: - le coordinate generali del rapporto del pensiero cristiano con la cultura contemporanea, in particolare la e il rapporto dei monoteismi nel sorgere dello stato etico; l’etica economica e politica legati ai temi dell’ alimentazione; - i termini del linguaggio specifico della disciplina e le relazioni essenziali che esistono tra di essi. CAPACITA’ Non tutti gli alunni sono pienamente autonomi nel sostenere una discussione con una certa consapevolezza; esprimono una sufficiente disponibilità al confronto e capacità di comprensione per le posizioni diverse dalle proprie ha ancora bisogno di mediazione. METODOLOGIE Si è privilegiato il metodo induttivo : analisi dei fatti, confronto, valutazione, rielaborazione, anche sulla base di ricerche degli studenti. In classe il lavoro è stato gestito attraverso lezioni dialogate e animate in modo da condurre i ragazzi a riflettere, ad esprimere e confrontarsi con idee diverse, per giungere ad una conclusione condivisa. STRUMENTI 19 Il libro di testo, Percorsi per il triennio Riviste (Rocca, L’Azione, Famiglia Cristiana); Quotidiani;Documenti magisteriali; materiale reperito on line CRITERI DI VALUTAZIONE Acquisizione delle conoscenze minime (significato dei termini, loro relazioni) Impegno : - presenza non solo fisica - utilizzo degli strumenti proposti - costanza Partecipazione: - ascolto attento - - interventi spontanei - confronto motivato, ordinato e rispettoso l’espressione negativa di tutte queste voci ottiene la valutazione SCARSO; SUFFICIENTE: impegno fatto di presenza poco attenta e costante, utilizzo non appropriato dei mezzi, partecipazione non sempre attiva; BUONO: presenza costante nell’impegno e nella partecipazione, con interventi personali e spontanei, motivati e critici; DISTINTO: presenza di tutte le voci indicate, espresse in modo autonomo e personale. OTTIMO: La partecipazione è di stimolo alla classe, gli approfondimenti sono autonomi e metodologicamente corretti, gli apporti ricchi e originali. PROGRAMMA SVOLTO Cittadini protagonisti, non spettatori, ore 9 Compilazione del questionario della Buona scuola. Dov'è il tuo tesoro, lì c'è il tuo cuore (Mt. 6,19) La violenza di genere: relazione uomo-donna: gelosia e modelli contemporanei. ore 2 La legge regionale sulla fecondazione eterologa. I modelli culturali di massa La violenza e la cultura della pace ore 7 la guerra in Bosnia e il cammino di riconciliazione. L’esempio del Giardino della pace. i meccanismi della memoria: memoria o ricordo? Il messaggio del Papa per la giornata della Pace. Bibbia, Corano e fondamentalismo Il secolo lungo: Tony Judt confronto sullo spettacolo teatrale LA scelta sulla guerra in Bosnia 20 Etica dell’ alimentazione: aspetti economici, politici, dietetici, simbolici. Costruzione di una mappa concettuale del tema ore 6 Siamo tutti malnutriti...intervista a A. Segrè Interrogativi etici della produzione e distribuzione del cibo Il cibo nella Bibbia Conegliano,13 /05/2015 Prof. Sara Lorenzon _________________________________ 21 LETTERE ITALIANE Insegnante: Cristina Falchetto Dall’Armellina Ore settimanali Totale ore al 13/05/15 2 54 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Nel corso dell’anno la maggior parte degli allievi ha manifestato discreto interesse per la materia, ma la partecipazione e l’applicazione sono stati costanti solo per alcuni allievi, alterni per altri, in particolare nel secondo pentamestre. La necessità di rivedere gli argomenti, le lacune emerse e le interruzioni dell’attività didattica non hanno consentito di svolgere completamente il programma previsto, diversamente hanno richiesto numerosi momenti di recupero per riprendere gli argomenti o per colmare le carenze. Lo svolgimento dei moduli ha riguardato pertanto gli aspetti fondamentali dei contenuti della Storia della Letteratura. La maggior parte degli allievi conosce con sufficiente sicurezza i contenuti fondamentali degli argomenti trattati e identifica in termini corretti i caratteri guida dei periodi affrontati. Alcuni dimostrano conoscenze più complete ed approfondite e sanno contestualizzare, gli autori nel panorama letterario e rapportarli ai modelli culturali del periodo. Alcuni allievi conoscono ancora in modo incompleto gli argomenti svolti e contestualizzano con incertezza. ABILITA’ Con modalità e con risultati diversi gli allievi sanno individuare i temi di un’opera e riconoscere la poetica dell’autore. Alcuni espongono gli argomenti, che sanno collegare fra loro con buona padronanza di linguaggio, altri con sufficiente chiarezza, ma non in modo completo, altri ancora con qualche difficoltà e poca proprietà di linguaggio. Tutta la classe sa pianificare e organizzare correttamente i testi scritti in funzione della tipologia richiesta, ma non sempre i contenuti sono sviluppati e argomentati in modo completo. Le capacità di : esporre, organizzare ed esprimere opinioni personali nei testi scritti possono considerarsi molto buone per qualche allievo, discrete per un gruppo, sufficienti per altri , ancora incerte per qualche allievo . La maggior parte degli allievi si esprime allo scritto in modo corretto, con buona coesione sintattica e usa un registro appropriato, altri si esprimono con sufficiente chiarezza, ma con incertezze sintattiche e occasionali errori ortografici. COMPETENZE La rielaborazione personale di quanto appreso, la capacità critica e di sintesi sono state raggiunte in modo soddisfacente da qualche allievo, in modo discreto dalla maggior parte della classe, non sono state ancora completamente raggiunte da qualche allievo. 22 CONTENUTI DISCIPLINARI I limiti di tempo stabiliti dall’orario : solo due ore settimanali (da 50minuti) l’inizio delle lezioni posticipate al 2 di ottobre e le successive interruzioni dell’attività didattica, in particolare nel pentamestre per le festività e le numerose attività extracurricolari, non hanno favorito né la continuità dell’apprendimento né il consolidamento dei contenuti. Pertanto per organizzare un programma credibile sul ‘900, è sembrato più opportuno privilegiare un percorso sull’evoluzione della lirica, dalla fine dell’ Ottocento alla prima metà del Novecento, in quanto consentiva sia di affrontare la complessità e i grandi mutamenti del periodo sia l’evoluzione nel tempo di un genere letterario. Un percorso sulla lirica, inoltre, permetteva lo studio di alcune opere legate al vino, ai suoi valori culturali e consentiva di affrontare alcune tematiche relative al linguaggio della degustazione. Per quanto riguarda la produzione di testi scritti si è preferito consolidare e sviluppare le abilità riferite alle tipologie B e D. In particolare, gli allievi, nel corso dell’anno, si sono esercitati nel saggio Breve del quale si è in particolar modo curato: l’organizzazione del testo, la sua chiarezza e leggibilità in funzione dei destinatari; la presenza degli elementi costitutivi quali: il titolo in funzione della tesi sostenuta, l’interpretazione e l’utilizzo dei documenti - almeno i ¾ opportunamente citati a sostegno dell’ argomentazione, la coerenza del testo in rapporto alla tesi, la scelta del registro linguistico appropriato. Per l’articolo di giornale si è scelto quello di opinione, per il quale sono stati seguiti gli stessi criteri del saggio breve , evidenziando in particolare: il riferimento alla notizia, lo stile linguistico e la scelta dei titoli. MODULI SVOLTI 1. 2. 3. 4. TRA OTTOCENTO E NOVECENTO : DALLA CRISI DELLA RAGIONE AL DECADENTISMO IL VINO IN ALCUNI POETI DECADENTI PRIMO NOVECENTO-LA LIRICA MODERNA SCRITTURA Nello specifico: TRA OTTOCENTO E NOVECENTO :DALLA CRISI DELLA RAGIONE AL DECADENTISMO MOD. 1 Tempi ottobre- marzo ore 17 II termini fondamentali del contesto storico. Le idee e la cultura: la critica al Positivismo e l’Irrazionalismo. Gli intellettuali e la società borghese. Il Decadentismo: la visione del mondo la poetica, temi della letteratura decadente. l’Estetismo, il Simbolismo e il rinnovamento del linguaggio poetico. A. RIMBAUD, cronologia essenziale; Lettera del poeta veggente. 23 C.BAUDELAIRE, cronologia essenziale; Corrispondenze . P.VERLAINE, cronologia essenziale; Languore. Il romanzo decadente, caratteri. O. WILDE, cronologia essenziale; da Il Ritratto di Dorian Gray, La rivelazione della bellezza. La Scapigliatura- aspetti fondamentali . G.D’ANNUNZIO, cronologia essenziale, la figura dell’intellettuale, il rapporto con la politica e la società del tempo, l’ideologia e la poetica: l’esteta e il superuomo letterario. da Il Piacere, IL ritratto di Andrea Sperelli La Pioggia nel pineto vv.1-64 e vv.95-128 G.PASCOLI : cronologia essenziale, la poetica del Fanciullino, i temi e le novità del linguaggio. La rappresentazione della natura : L’ Assiuolo X Agosto Pascoli politico La grande Proletaria si è mossa. MOD. 2 IL VINO IN ALCUNI POETI DECADENTI Tempi ottobre ore 4 anche durante le ore di viticoltura ed enologia C. BAUDELARIE L’Anima del vino. Il vino dell’assassino. A.RIMBAUD Il battello ebbro. Aspetti socio culturali del linguaggio della degustazione Relazioni fra linguaggio tecnico e poetico. PRIMO NOVECENTO MOD. 3 Tempi Aprile- Maggio ore 13 Aspetti fondamentali del contesto storico culturale del primo Novecento. Le poetiche della lirica: la rottura della tradizione, le Avanguardie La lirica in Italia fino alla prima guerra mondiale: Futuristi e Crepuscolari, le poetiche. F.T. MARINETTI, cronologia essenziale. Il Manifesto del futurismo. S. CORAZZINI, cronologia essenziale. Desolazione di un povero poeta sentimentale. vv. 1-18. 24 Caratteri del Romanzo europeo del primo Novecento: temi, la crisi del personaggio, le forme narrative. I.SVEVO, cronologia essenziale, la poetica, i temi, le scelte narratologiche. La Coscienza di Zeno, cap. III, Il fumo. La lirica fra le due guerre :caratteri della poesia moderna. Da svolgere G.UNGARETTI, cronologia essenziale, i temi , la poetica, il linguaggio, la missione della poesia. San Martino del Carso. Fratelli. SCRITTURA MOD. 4 Tempi nel corso dell’anno ore 16 Saggio breve, Articolo di opinione Tema di attualità e di storia Quesiti a risposta singola METODOLOGIA Il metodo didattico utilizzato ha previsto la centralità del testo perché, attraverso l’opera si potesse evidenziare il momento linguistico espressivo e fornire allo studente , oltre alle nozioni contenutistiche, anche gli strumenti per il raggiungimento di un’autonoma capacità di comprensione-interpretazione del testo. Le unità didattiche riferite agli autori sono state così organizzate: contesto storico-culturale -la figura dell’intellettuale e il suo rapporto con la società -genere linguistico -caratteri della lingua -cronologia essenziale dell’autore -comprensione del testo: sua collocazione nell’ambito della produzione e della poetica dell’autore,contenuti e temi -analisi del testo in termini essenziali. MATERIALI DIDATTICI Manuali: Paolo Di Sacco, Le basi della letteratura vol 3, Bruno Mondadori . Appunti forniti dall’insegnante. Approfondimenti: Dispensa: Per una grammatica del vino, a cura dell’insegnante. VERIFICHE E VALUTAZIONI 25 La verifica sia orale sia scritta ha inteso accertare i livelli di conoscenze raggiunti e la padronanza delle abilità espositive . Nel corso dell’anno gli allievi si sono esercitati per lo scritto, nella tipologia B saggio breve e articolo di opinione utilizzando i dossier degli Esami di Stato precedenti e nella tipologia C e D; per l’orale, nell’esposizione di argomenti, interrogazioni brevi e questi a risposta singola- tipologia B-, nelle quali dimostrano maggiore sicurezza rispetto alle esposizioni orali. Le interrogazioni hanno verificato se l’alunno: -sa esprimersi in modo adeguato -sa organizzare un discorso organico -ha assimilato le conoscenze Le prove scritte hanno verificato: -rispondenza tra proposta e svolgimento -correttezza formale e il rispetto della tipologia in rapporto ai destinatari -organicità dello sviluppo dell’argomento -coerenza dell’ argomentazione -ricchezza di contenuto -originalità nella trattazione. Nel corso del trimestre sono state svolte due prove per lo scritto e due per l’orale, nel pentamestre, tre per lo scritto e due per l’orale. Per la misurazione delle prove scritte si è fatto riferimento alle schede di valutazione in quindicesimi adottate dal dipartimento per l’Esame di Stato. La valutazione di fine anno ha tenuto conto non solo dei contenuti disciplinari e delle capacità acquisite durante le prove, ma anche della situazione iniziale di partenza, dell’impegno, della partecipazione e del metodo di studio raggiunto. Conegliano, 13 /05/2015 Prof. Cristina Falchetto Dall’Armellina ______________________________________ 26 STORIA Insegnante: Cristina Falchetto Dall’Armellina Ore settimanali Totale ore al 13/05/15 1 26 In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi in termini di : CONOSCENZE Nel corso dell’anno quasi tutti gli studenti hanno manifestato interesse per la materia e dimostrato un’adeguata partecipazione, ma non sempre un costante impegno domestico . La maggior parte degli allievi conosce in modo corretto gli avvenimenti studiati, alcuni allievi hanno assimilato i contenuti in modo più completo e ricostruiscono gli avvenimenti con sicurezza, qualche allievo dimostra una preparazione meno sicura . ABILITA’ La maggior parte degli allievi sa cogliere i nessi e le relazioni degli avvenimenti più importanti , espone con sufficiente chiarezza e proprietà. Alcuni allievi dimostrano incertezze nei collegamenti ed espongono con difficoltà. COMPETENZE La rielaborazione personale di quanto appreso e la capacità di ricostruire e sintetizzare lo sviluppo storico dei sistemi politici ed economici sono stati raggiunti solo da qualche allievo, con qualche incertezza dal resto della classe. CONTENUTI DISCIPLINARI Lo svolgimento del programma ha dovuto tener conto dei limiti imposti dall’orario, un’ora alla settimana ( 50 minuti) e delle stesse situazioni esposte per italiano, pertanto i contenuti dei moduli sotto elencati sono stati affrontati negli aspetti fondamentali. MODULI SVOLTI 1. IL PRIMO DOPOGUERRA E L’ETA’ DEI TOTALITARISMI 2. IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE 3. Il SECONDO DOPOGUERRA Nello specifico: I REGIMI TOTALITARI MOD. 1 Tempi :ottobre-gennaio ore 13 Alcune linee guida per una lettura del ‘900, aspetti del “Secolo breve”: periodizzazione e caratteri del ‘900. 27 Il primo dopoguerra in Europa: la crisi dello stato liberale, il biennio rosso e la nascita dei nazionalismi. Il dopoguerra in Italia: il biennio rosso e la crisi dello stato liberale. La marcia su Roma e la fase legalitaria della dittatura. Il fascismo: l’ideologia, la dittatura, le politiche economiche e sociali, i caratteri del consenso, la politica estera, l’avvicinamento alla Germania, l’impero. La crisi del 1929 e il New Deal . La Germania tra le due guerre: la crisi economica, la repubblica di Weimar. La crisi della repubblica di Weimar . Il nazismo e il Terzo Reich:, l’ideologia nazista, affinità e differenze con il fascismo, le politiche economiche e sociali, razzismo e antisemitismo, la politica estera. IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE MOD. 2 Tempi : febbraio-marzo ore 7 Le premesse al secondo conflitto: crisi e tensioni in Europa, la politica espansionistica delle potenze dell’Asse. La seconda guerra mondiale, le fasi essenziali del conflitto: la guerra lampo, il dominio nazista, 1942-43 la svolta, l’Olocausto, la vittoria degli alleati e la conclusione del conflitto. I trattati di pace. L’Italia dopo l’8 settembre e il crollo del regime . La Resistenza . IL SECONDO DOPOGUERRA MOD. 3 Tempi : aprile- maggio ore 6 Il secondo dopoguerra, I due blocchi, origine e caratteri della guerra fredda, I paesi non allineati e la guerra di Corea. Il processo di decolonizzazione: la decolonizzazione nel Medio oriente, Asia e nel Magrhreb. L’Italia dalla fase costituente al centrismo: la ricostruzione, la nascita della Repubblica, De Gasperi, il centrismo. Guerra fredda e distensione, il disgelo: Kruscev e Kennedy, la crisi di Cuba, la guerra del Vietnam, aree di tensione in Medio oriente, il Cile da Allende a Pinochet. APPROFONDIMENTI Tempi: nel corso dell’anno • Interpretazioni storiografiche sul fascismo: le tesi di Renzo De Felice. • Aspetti della politica agraria del fascismo: l’ideologia rurale, autarchia e bonifica integrale, la battaglia del grano e i contributi degli agronomi, l’agricoltura in Veneto durante il ventennio. • L’Istria, terra contesa. 28 METODOLOGIA Si è favorito, per quanto possibile, il ragionamento astratto attraverso un approccio problematico degli argomenti e si è incoraggiata la riflessione per ricavare i nessi causa-effetto. Rispetto ai contenuti si sono seguiti i seguenti criteri: gradualità, sistematicità e riferimenti con la storia della letteratura italiana o con il mondo attuale. Si è privilegiata la lezione frontale . L’attività didattica è stata così organizzata: -presentazione dell’argomento, del percorso ,degli obiettivi -attività di analisi dei contenuti -sottolineatura dei nodi problematici -verifiche parziali in itinere -ripresa di quanto non appreso -verifiche finali scritte e/o orali. MATERIALI DIDATTICI Manuali: G.Gentile Luigi Ronga,Storia & Geostoria, Vol. 3, Editrice La Scuola Approfondimenti : appunti e materiali forniti dall’insegnante . VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche orali hanno accertato i livelli di conoscenze raggiunti e la padronanza delle abilità espositive. Nel corso dell’anno gli allievi si sono esercitati nelle diverse tipologie previste per la terza prova dell’Esame di stato, in particolare: esposizioni orali, interrogazioni brevi, questi a risposta singolatipologia B, quesiti a risposta multipla, tipologia C nelle quali dimostrano maggiore sicurezza rispetto alle esposizioni orali. Le interrogazioni orali o i questionari scritti hanno verificato se l’alunno: -sa esprimersi in modo adeguato -sa organizzare un discorso organico -ha assimilato le conoscenze -sa mettere in relazione cause ed effetti -sa cogliere le varie componenti di un evento storico. Nel corso del trimestre sono state svolte due prove di verifica e due/tre nel pentamestre. Per la misurazione delle singole prove si è fatto riferimento a criteri ben precisi ed esplicitati alla classe e coerenti con il P.O.F.. 29 La valutazione di fine anno ha tenuto conto non solo dei contenuti disciplinari e delle capacità verificate durante le prove, ma anche della situazione iniziale di partenza, dell’impegno, della partecipazione e del metodo di studio raggiunto. Conegliano,13 /05/2015 Prof. Cristina Falchetto Dall’Armellina ______________________________________ 30 INGLESE Insegnante: Carla Valentin Ore settimanali : 2 Totale ore al 12/05/15 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : - conoscenza globale delle fondamentali strutture morfosintattiche; - conoscenza del lessico di base e di quello specifico dell’indirizzo relativamente agli argomenti trattati; - conoscenza (seppure non approfondita) di fonetica ed intonazione; - conoscenza adeguata dell’ortografia; - conoscenza di alcuni aspetti della civiltà anglosassone; - conoscenza degli argomenti di microlingua svolti: COMPETENZE : - comprendere in maniera globale od analitica testi orali e scritti di carattere generale e soprattutto relativi al settore di indirizzo di media difficoltà; - comprendere semplici testi di civiltà utilizzando appropriate strategie di lettura; - distinguere le caratteristiche di vari tipi di testo; - esprimersi oralmente, in modo semplice ma scorrevole, su argomenti di carattere tecnicoprofessionale e di civiltà; - individuare strutture e funzioni linguistiche operanti a diversi livelli e riflettere sul loro funzionamento. CAPACITA’ : - capacità di comprendere e comunicare; - capacità di sostenere un dialogo; - capacità di rielaborare e collegare le conoscenze; - capacità di scegliere, motivare e prendere decisioni autonome; - capacità logico-interpretative, di valutazione, di critica e logico-espressive. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Testi : SPEAKING OF WINE di M. Farone Rosso, P. Guy, J. Taylor, Omega edizioni, 2005 MATERIALE SCARICATO DA INTERNET 1. a) b) c) THE FUNDAMENTAL CHARACTERISTICS OF GRAPES – ore 5 In the Vineyard Grape varieties Grape vines and grape clusters 31 d) e) f) g) Grafting Root system Grapevines Stages of grape development 2. a) b) c) d) MICROCLIMATIC CONSIDERATIONS AND SOIL TYPES – ore 5 Factors that influence ripening Soil characteristics Climate Soil problems, weather problems, pests and diseases 3. VINE CULTIVATION METHODS – ore 2 a) Methods of training and pruning the vines 4. ANNUAL WORK CALENDAR – ore 1 5. a) b) c) d) GRAPE DEVELOPMENT AND THE VEGETATIVE CYCLE OF THE VINE – ore 4 Grape ripening True ripening – from colour change to harvest Harvest: manual and mechanized harvesting The vegetative cycle of the vine 6. WINE MAKING – ore 5 a) The major constituents of grape juice b) Winemaking process (Destemming, Crushing, Maceration, Draining, Yeast, Enzymes, Alcoholic Fermentation, Racking, Pomace, Pressing, Lees, Malolactic Fermentation, Clarification, Filtering, Stabilisation, Blending, Barrel and Bottle Ageing, Bottles, Bottling, Corks) 7. a) b) c) d) e) f) g) VINIFICATION – ore 5 Red wine vinification White wine vinification Rosé vinification Sparkling wines (Champagne and Charmat methods) Carbonic maceration Sweet wines Fortified wines 8. a) b) c) AGEING AND MATURATION IN BARRELS AND BARRIQUES – ore 4 Large and small barrels Type of wood Shaping and toasting 32 9. NATURAL CORK STOPPERS – ore 1 a) Cork (physical and chemical qualities) 10. WINE TASTING – ore 5 a) How to taste wine b) Descriptors used in wine tasting c) Visual characteristics (opacity, intensity of colour, spectrum of colour, common red wine descriptors, common white wine descriptors, common rosé wine descriptors, viscosity) d) Odour characteristics e) List of families of aromas and their main descriptors f) Some common ‘off’ smells of wine g) Taste characteristics h) Tactile sensations (touch) i) Sensory characteristics deriving from chemical compounds (colour, fragrance and taste) 11. ORGANIC WINE – ore 4 a) Organic Italian wines b) An ancient organic product: traditional vinegar 12. WINE PRODUCT SHEET – ore 2 a) Product sheet of Tiganello 2011, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, Donnafugata/Damarino 2014 13. ITALIAN APPELATION SYSTEM – ore 3 a) Wines, varietal wines, wines with protected geographical indication, wines with protected designation of origin 14. ITALIAN WINE LABEL INFORMATION – ore 2 15. EUROPEAN UNION WINE LABEL INFORMATION – ore 2 2. METODOLOGIA Il metodo adottato per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici è stato quello comunicativo incentrato sull’allievo. Si sono proposte attività volte a sviluppare le quattro abilità di base singolarmente ed in modo integrato. Il materiale linguistico è stato presentato per mezzo di Unità Didattiche che hanno previsto una fase di decodifica di testi orali e/o scritti, una fase centrale di riflessione per giungere attraverso fasi graduali alla libera produzione. E’ stata maggiormente impiegata la lezione frontale, ma sono stati attuati anche processi individualizzati nei confronti di allievi che hanno manifestato interessi specifici. Sono state inoltre effettuate strategie di recupero e sostegno per gli alunni maggiormente in difficoltà. 33 3. MATERIALI DIDATTICI - SPEAKING OF WINE di M. Farone Rosso, P. Guy, J. Taylor, Omega edizioni, 2005 - materiale scaricato da INTERNET (denominazioni dei vini ed etichettatura) - materiale fotocopiato da altri testi. 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E RELATIVE GRIGLIE DI VALUTAZIONE - prove orali: relazioni ed esposizione degli argomenti affrontati. - prove scritte: verifiche scritte che prevedevano principalmente risposte a domande aperte e simulazioni di III prova Nella misurazione dei livelli delle conoscenze, competenze ed abilità ci si è attenuti alla tabella approvata dal Collegio Docenti. A disposizione della Commissione sono depositate in Segreteria le prove di verifica scritte eseguite nel corso dell’Anno Scolastico. Conegliano, 13/05/2015 Prof. Carla Valentin _________________________________ 34 BIOTECNOLOGIA Insegnante teorico: Nicola Zanetti – Insegnante T.P.: Diego Cassanego Ore settimanali 2 (1 + 1 ora di laboratorio) Ore complessive svolte: 56 La classe ha lavorato durante l’anno scolastico seguendo le indicazioni degli insegnanti. La partecipazione alle attività proposte si è rivelata costante e proficua. Gli alunni hanno sempre svolto i lavori loro assegnati in modo completo e approfondito ottenendo risultati che variano dall’ottimo al più che sufficiente. CONOSCENZE: complessivamente tutti gli alunni hanno acquisito un buon livello di conoscenza dei contenuti proposti. ABILITA’: sono in grado di applicare le conoscenze acquisite alle attività di laboratorio proposte; sono in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari; sono in grado di ricercare autonomamente informazioni dalle fonti. COMPETENZE: sono in grado di esporre con un linguaggio sufficientemente appropriato i contenuti acquisiti; sono in grado di trovare le soluzioni idonee alle situazioni problematiche che richiedono una applicazione pratica delle conoscenze acquisite. Naturalmente il livello di prestazione relativo alle conoscenze, abilità e competenze varia da alunno ad alunno e se per alcuni esso si può considerare ottimo per altri è solo sufficiente. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione esposti per unità didattiche 1. miglioramento genetico di Saccharomyces cerevisiae: a. selezione clonale; b. selezione attraverso la riproduzione; c. ibridi interspecifici; d. fusione degli sferoplasti; e. ingegneria genetica. ore 22 2. Caratteri tecno-enologici di Saccharomyces cerevisiae: a. Potere fermentativo (alcoltolleranza); b. Vigore fermentativo; c. Resistenza SO2; d. tipo di sviluppo dei lieviti durante la fermentazione; e. effetto basse temperature; f. effetto alte temperature; g. carattere killer. ore 10 35 3. Caratteri qualitativi di Saccharomyces cerevisiae: a. Produzione di composti secondari; b. Produzione di composti solforati; c. Attività sull’acido malico; d. Attività enzimatiche. ore 10 4. Biotecnologie delle fermentazioni dei mosti: ore 8 a. Analisi dei caratteri tecnologici e qualitativi dei lieviti in relazione a: • fermentazione dei vini rossi • fermentazione dei vini bianchi • rifermentazione in autoclave • rifermentazione in bottiglia b. preparazione delle precolture per l’inoculo nelle: • fermentazioni dei vini rossi • fermentazioni dei vini bianchi • rifermentazioni in autoclave • rifermentazioni in bottiglia Attivita di laboratorio: prove sperimentali di microfermentazioni con lieviti appartenenti a diversi generi e specie: • riproduzione e coltura dei lieviti; • comparazione dei caratteri delle colonie e delle cellule; • prove di microvinificazione con analisi dei principali caratteri tecnologici espressi; • comparazione analitica dei risultati della sperimentazione. METODOLOGIE: lezione frontale, lezione dialogata, ricerca delle fonti da riviste scientifiche attraverso il sito dell’Università di Padova e altri siti, acquisizione di informazioni da articoli scientifici pubblicati in letteratura (lingua inglese), attività di laboratorio di microbiologia, visite guidate a cantine (cantina Nicolas Feuliat – Eperney - Francia). MATERIALI: libro di testo ( Microbiologia biotecnologia dei vini – aut. C. Zambonelli – ed Edagricole) che è risultato la guida principale per lo svolgimento del programma, materiali e documenti digitali, articoli scientifico-tecnici. Conegliano 13 maggio 2015 Prof. Nicola Zanetti ____________________________________ Prof. Diego Cassanego ____________________________________ 36 CHIMICA VITICOLO-ENOLOGICA Insegnante teorico: Giuseppe Galiazzo – Insegnante T.P.: Renato Gava Ore totali svolte al 13/5/2015: 152 SITUAZIONE DELLA CLASSE La preparazione in chimica degli allievi, giunti al sesto anno del programma disciplinare, appare sufficiente. Nella “Chimica enologica” le nozioni di base della chimica apprese negli anni precedenti sono fondamentali per meglio capire i processi di trasformazione dell’uva e l’evoluzione del vino. Il processo di apprendimento della materia in questi anni è stato regolare e la classe ha potuto disporre dello stesso insegnante dalla classe quarta all’attuale. L’interesse per la materia dimostrato dai ragazzi, quest’anno in particolare, è stato buono. OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe, se pure a livelli diversi, conosce e comprende i concetti fondamentali della disciplina. Possiede un linguaggio tecnico corretto ed adeguato. Gli allievi possiedono conoscenze e competenze sui principali composti dell'uva, del mosto e del vino, sul biochimismo delle fermentazioni, sull'evoluzione dei principali composti e sugli aspetti chimici dei trattamenti enologici, fondamentali per la stabilizzazione del vino e per la sua conservabilità. A livello di laboratorio, gli allievi possiedono conoscenze, competenze e capacità sulle principali analisi dei mosti e dei vini di normale routine nelle cantine. METODOLOGIA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state utilizzate le tradizionali lezioni frontali cercando di dare il massimo spazio alla partecipazione attiva e diretta degli allievi; si è fatto riferimento, il più possibile, a situazioni operative concrete nel campo chimico-enologico con particolari approfondimenti su aspetti teorici. Gli argomenti sono stati trattati con gradualità e, nello stesso tempo, si è accertato l’impegno ed il grado di conoscenza di ciascuno studente. Gli strumenti didattici principali sono stati gli appunti di lezione. Si sono preferite, come mezzo di verifica, le prove scritte (test a scelta multipla, con corrispondenza ed integrazione, quesiti a struttura aperta), che sono state sette. E’ stata realizzata una simulazione di verifica interdisciplinare (terza prova, tipologia: B). I criteri di base nella valutazione sono stati conformi a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti (tabella di corrispondenza fra voti e preparazione); nel particolare, essi sono stati individuati in base ad una griglia di valutazione impostata su quattro indicatori (conoscenza dei contenuti, competenza espositiva e terminologica, capacità di applicare regole e procedimenti, capacità di rielaborazione personale e problem solving) ognuno diviso in più classi di descrittori (con votazioni dall’1 al 15) portato poi in decimi. Per le verifiche di laboratorio si è proceduto ad una valutazione sulla base di questo schema: 5:10 a) capacità di applicare correttamente il metodo d’analisi b) manualità 2:10 37 c) d) esattezza, precisione, ponderazione rispetto delle norme di sicurezza e di comportamento 1:10 2:10 La valutazione finale non sarà una media aritmetica ma si terrà conto degli obiettivi raggiunti, dell’impegno e del comportamento disciplinare. A disposizione della commissione saranno depositate in segreteria il programma svolto e le verifiche scritte effettuate durante l’anno scolastico. MATERIALI DIDATTICI Appunti di lezioni in dispense fornite dai docenti di teoria e di laboratorio I testi consigliati sono stati: M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnolli, Chimica viticolo-enologica; Reda Edizioni P. Ribéreau-Gayon, Y. Glories, A. Maujean, D. Dubourdieu, Trattato di enologia I/II –Edagricole 2007 Sono state utilizzate le strutture della cantina e del laboratorio proprie della scuola. PROGRAMMA SVOLTO Modulo 1: RIPASSO DI CHIMICA ORGANICA E DI CHIMICA DELL'UVA E DEL MOSTO U.D. 1 – Chimica dell’uva e del mosto. Zuccheri: struttura dei principali monosaccaridi e polisaccaridi, loro proprietà chimico-fisiche (proprietà riducente, addizione con amminoacidi); derivati degli zuccheri (acidi -onici e -uronici; eterosidi); pectine dell'uva: struttura e proprietà enologiche; polisaccaridi esocellulari dei lieviti (mannoproteine e glucomannoproteine) e polisaccaridi provenienti dalla Botrytis cinerea: loro caratteristiche chimiche e proprietà enologiche. Acidi organici: principali acidi organici dell'uva e del mosto (ac. tartarico, ac. malico, ac. citrico, ac. fenolici, ac. lattico, ac. piruvico, ac. acetico): formule di struttura caratteristiche enologiche; acidità totale, volatile e fissa; il calcolo e l'espressione del pH del vino; potere tampone di vino e mosto,acidificazione e disacidificazione. Sostanze azotate: forme di azoto minerale ed organico (amminoacidi, oligopeptidi, proteine, azoto ammidico, azoto nucleico, pirazine, ammine biogene) ; struttura degli amminoacidi; oligopeptidi del vino (il glutatione); diverse forme di combinazione dell'azoto organico. Sostanze fenoliche: caratteristiche chimiche e struttura generale di acidi fenolici (ac. benzoici e ac. cinnamici), fenoli volatili, cumarine, stilbeni (resveratrolo), flavoni, antociani, antocianidine, tannini idrolizzabili e tannini condensati: caratteristiche chimico-fisiche ed enologiche. Equilibrio tra forma colorata ed incolore degli antociani in funzione della SO2 e del pH; degradazione degli antociani. Reazioni condensazione antociani-tannini. Interazioni dei tannini con proteine e polisaccaridi. Sostanze aromatiche: soglie olfattive; caratteristiche sensoriali e strutture generali dei composti terpenici, norisoprenoidi a 13 atomi di carbonio, metossipirazine, composti solforati. 38 Enzimi: principali attività enologiche di: invertasi, pectinmetilesterasi, poligalatturonasi, tirosinasi, laccasi Sostanze minerali: cenni ai principali minerali dell'uva e del vino. Modulo 2: CHIMICA DELLE FERMENTAZIONI E SPUMANTIZZAZIONE U.D. 1 – Fermentazione alcolica. Glicolisi (tappe: formule di struttura dei composti ed enzimi coinvolti); reazioni della fermentazione alcolica: da acido piruvico ad alcol etilico (tappe: formule di struttura ed enzimi coinvolti); la fermentazione glicero-piruvica (tappe: formule di struttura ed enzimi coinvolti); effetto Pasteur ed effetto Crabtree; bilancio ponderale ed energetico della fermentazione alcolica; metabolismo degli amminoacidi: caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali degli alcoli superiori. U.D. 2 – Altre fermentazioni. Fermentazione maloalcolica, malolattica, fermentazione batterica dell'acido citrico: tappe delle fermentazioni, enzimi coinvolti, prodotti e loro importanza enologica. U.D. 3 – Composizione chimica del vino. Confronto tra la composizione chimica del mosto e del vino (integrazione a ciò che è stato affrontato nel modulo 1). Alcoli: alcol etilico (caratteristiche chimico-fisiche); alcol metilico; alcoli superiori; polioli (glicerolo, 2,3-butandiolo). U.D. 4 – Processo di spumantizzazione. Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche della CO2; fattori influenzanti la solubilità della CO2 nei vini; calcolo dell’aggiunta di saccarosio per ottenere una certa pressione di CO2 e per ottenere un certo grado alcolico; uso delle tabelle di Garino-Canina per il calcolo della pressione. La presa di spuma: nascita, risalita e scoppio delle bolle di CO2. Modulo 3: STABILIZZAZIONE CHIMICA DEI VINI U.D. 1 - Colloidi del mosto e del vino. Lo stato colloidale; l'effetto Tyndall; diversi tipi di colloidi: colloidi proteici, fenolici, glucidici; valutazione della carica elettrica dei colloidi di interesse enologico; le proprietà dei colloidi: reattività, stabilità dei colloidi macromolecolari, flocculazione; colloidi protettori; evoluzione naturale dei fenomeni colloidali del vino; sedimentazioni colloidali, legge di Stokes e fattori che influenzano la sedimentazione. U.D. 2 - Proteine e casse proteica. 39 U.D. 3 - Trattamenti di chiarifica. Collaggio dei vini. Collaggio dei vini: teoria del collaggio; interazioni tannini-proteine; il surcollaggio; cenni sui prodotti impiegati per il collaggio; trattamento con bentonite (caratteristiche chimiche e vantaggi enologici); altri trattamenti: sol di silice, PVPP, gomma arabica. U.D. 4 – SO2. Equilibri chimici della SO2; definizioni di: “SO2 attiva”, “SO2 libera”, “SO2 combinata”, “SO2 totale”, molecole che si combinano con la SO2; rapporto quantitativo tra “SO2 attiva”, “SO2 libera” e “SO2 combinata” in funzione del pH, della temperatura e del grado alcolico. Effetti fisiologici dell’anidride solforosa. Proprietà della SO2: attività antimicrobica, antiossidante, antiossidasica e dissolvente; impiego della SO2 in enologia. Prodotti e processi complementari alla SO2: acido sorbico, acidi ottanoico e decanoico, lisozima, acido ascorbico. Modulo 4: STABILIZZAZIONE TARTARICA Acido tartarico e precipitazioni dei sali dell'acido tartarico: dissociazioni dell'acido tartarico; i sali dell'acido tartarico: prodotto di solubilità, bitartrato di potassio e tartrato di calcio, saturazione, formazione dei cristalli. Temperature di saturazione e cristallizzazione. Stabilizzazione tartarica: stabilizzazione con temperatura, elettrodialisi, acido metatartarico, mannoproteine del lievito, carbossimetilcellulosa (CMC). Modulo 5: PRINCIPALI MODIFICAZIONI CHIMICO-FISICHE DEL VINO U.D. 1 – Potenziale di ossidoriduzione nei vini Cenni di elettrochimica; calcolo del potenziale EH nei vini e dell’rH; potere tampone dell’ossidazione. Modulo 6: MATURAZIONE, AFFINAMENTO ED INVECCHIAMENTO DEI VINI U.D. 1 - Evoluzione della composizione polifenolica dei vini. Evoluzione della composizione polifenolica dei vini durante la fase di affinamento: evoluzione dell'intensità colorante, evoluzione della tonalità, ammorbidimento dei tannini. U.D. 2– Affinamento in fusti di legno. Ruolo dell’affinamento nei fusti; la dissoluzione dei costituenti del legno; influenza dell’essiccamento e della tostatura del legno; limiti e rischi dell’affinamento in fusti. U.D. 3 - Invecchiamento in bottiglia. Evoluzione del bouquet e del colore; invecchiamento accelerato. Modulo 7: Casse rameica; casse ferrica. 40 LABORATORIO (trasversale per tutti i moduli svolti) Principali analisi dei vini e dei mosti e analisi strumentali: determinazione degli zuccheri per via chimica (metodo Fehling), per via fisica (mostimetria: Babo, Baumè, Brix) e rifrattometria; determinazione del saccarosio; determinazione dell'acidità totale e volatile; determinazione dell'anidride solforosa libera e totale con metodo Ripper; determinazione della gradazione alcolica per distillazione; determinazione dell'estratto secco (metodo indiretto o Tabariè); determinazione del rame per AAS; determinazione delle ceneri e dell'alcalinità delle ceneri; principi di spettrofotometria e uso dello spettrofotometro; determinazione dei polifenoli totali a 280 nm; cenni teorici sulla determinazione di: principali parametri ottici dei vini (tonalità e densità ottica a 320, 420, 520 e 620 nm); determinazione dell’acido tartarico per via colorimetrica (metodo al vanadato); determinazione anidride solforosa libera e totale e dell'acidità totale con il metodo potenziometrico automatico; determinazione alcol metilico con metodo per gascromatografia Conegliano 13/05/2015 Prof. Giuseppe Galiazzo __________________________________ Prof. Renato Gava ___________________________________ 41 ELEMENTI DI ESTIMO, DIRITTO E LEGISLAZIONE Insegnante teorico: Carmelo Tatano – Insegnante T.P.: Andrea Salerno Ore settimanali di lezione: 5 (3+2) Ore svolte: 120 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: La classe è formata da studenti per lo più motivati, nel corso dell’anno hanno dato prova di serietà, impegno e partecipazione al dialogo scolastico. La maggior parte degli allievi possiede una discreta conoscenza degli argomenti disciplinari svolti durante l’anno e sa esporli con un linguaggio corretto. Non si segnalano casi di allievi insufficienti. COMPETENZE: Tutti gli allievi sono in grado di applicare i concetti teorici alla soluzione di problemi pratici e di collegare le conoscenze in un contesto pluridisciplinare. CAPACITA’: La maggior parte degli allievi possiede sufficienti capacità di analisi e di approfondimento. E’ in grado di esporre e articolare i contenuti disciplinari ed applicarli alla soluzione di problemi pratici. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Unità didattiche e/o Moduli e/o Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti. U.D.- Modulo – Percorso Formativo – Approfondimento Definizione d’estimo e logica del giudizio di stima. Gli aspetti economici dei beni. Caratteri del giudizio di stima. Il metodo di stima e la sua teorica unicità. Procedimento di stima analitico e sintetico. Stima dei fondi rustici con procedimento analitico e sintetico. Stima delle scorte aziendali. Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. Stima delle colture arboree da frutto. Stima dei miglioramenti fondiari. Stime dei danni. La relazione di stima. Stima delle servitù prediali. Stime inerenti alle successioni ereditarie. Stime relative all’usufrutto. Stima degli indennizzi nelle espropriazioni per pubblica utilità. Catasto terreni: Formazione, pubblicazione, attivazione, conservazione. Cenni: Organizzazione comune del mercato vitivinicolo. Principio del mutuo riconoscimento. Sentenza “Cassis de Dijon”. Rapporti tra normativa nazionale e comunitaria. Cantina, stabilimento vinicolo deposito. Prodotti la cui detenzione è vietata in cantina. Denuncia dei vasi vinari. Autorizzazione sanitaria e licenza fiscale. Adempimenti sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. Classificazione dei vini e loro disciplina. Scelta vendemmiale vini a i.g.t., d.o.c., d.o.c.g. e v.q.p.r.d. Controllo di qualità dei v.q.p.r.d. Declassamento dei v.q.p.r.d. ore 42 Adempimenti di natura amministrativo documentale: Dichiarazione di raccolta uve, dichiarazione di produzione vitivinicola, dichiarazione di giacenza, registrazioni, documenti di accompagnamento. Pratiche enologiche, arricchimento, acidificazione, disacidificazione, taglio, dolcificazione. Adempimenti: Denaturazione e prestazioni viniche obbligatorie. Etichettaura: Indicazioni obbligatorie e indicazioni facoltative nella designazione dei vini da tavola, dei vini a i.g.t., dei v.q.p.r.d. Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 120 METODOLOGIE. (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero – sostegno e integrazione, ecc.) La metodologia didattica adottata si è basata essenzialmente su lezioni frontali e discussione in classe degli argomenti trattati. I contenuti disciplinari sono stati proposti nella loro interezza e per ogni tematica trattata è stato svolto un congruo numero di esempi applicativi. Per la valutazione dei risultati, si è fatto riferimento alla griglia di valutazione deliberata dal collegio dei docenti. MATERIALI DIDATTICI. (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.) I supporti didattici usati sono stati il libro di testo e dispense fornite dai docenti. • S. Amicabile: Corso di Economia, Estimo, Marketing e Legislazione. Hoepli. • A.Sabellico – Note Pratiche di legislazione vinicola. AEI • Dispense del docente. Conegliano 13/05/2015 Prof. Carmelo Tatano ___________________________ Prof. Andrea Salerno ______________________________ 43 COSTRUZIONI ENOLOGICHE Insegnante teorico: Franco Curtolo – Insegnante T.P.: Lorenzo Conizzoli Ore settimanali: 4 Totale ore al 13/05/2014: 96 CONOSCENZE: (sapere e possedere le conoscenze formali, strutturali e strumentali) Il programma è stato svolto in modo sostanzialmente conforme alla traccia prevista nella programmazione di inizio anno; tuttavia, per ragioni contingenti di approfondimento specifico di alcune tematiche, si è operato una selezione degli argomenti più significativi in relazione alla specifica formazione professionale. In tale selezione è stato utilizzato come criterio preminente l'obiettivo della formazione di conoscenze con particolare attenzione all'applicazione concreta dei contenuti, allo scopo di far acquisire una cultura operativa anziché meramente teorica. Si è poi privilegiata la trattazione degli argomenti caratterizzanti l'aspetto pratico progettuale relativo alle costruzioni enologiche con particolare riferimento ai temi classici della statica, dei materiali da costruzione, degli elementi costruttivi di un fabbricato, evidenziando, ove possibile, le implicazioni pluridisciplinari come il layout produttivo, caratteristiche igieniche ed ambientali dei vari ambienti, fondamentali per la formazione di un professionista destinato appunto ad operare nell'ambito di una cantina. Relativamente al livello di conoscenze raggiunto occorre suddividere la classe in due fasce: una prima caratterizzata da alcuni alunni volonterosi che, seguendo con sufficiente assiduità ed impegno l'attività didattica, hanno conseguito una quasi buona conoscenza della materia; una seconda fascia, che, a causa del minore impegno profuso e di una superficialità e discontinuità nello studio, ha conseguito delle conoscenze complessivamente sufficienti, con una non completa padronanza del linguaggio specifico ed una capacità di definire e ricordare le situazioni operative esaminate in maniera quasi esclusivamente mnemonica e poco approfondita. COMPETENZE: (saper fare e saper utilizzare le conoscenze) Nella formalizzazione del progetto dello stabilimento enologico, gli allievi hanno dimostrato adeguata competenza per quanto riguarda: o la scelta e lo sviluppo del senso critico; o l'analisi interdisciplinare dei problemi; o i fondamenti della logica della progettazione l'elaborazione con il computer della proposta progettuale. Il livello di competenza non è omogeneo fra tutti gli allievi; la classe può essere divisa in due fasce: una prima caratterizzata da un cospicuo numero di alunni volonterosi che, seguendo con assiduità ed impegno l'attività didattica, hanno conseguito una buona competenza della materia; una seconda fascia, più limitata della prima, che, a causa del minore impegno profuso e di una superficialità e discontinuità nello studio, ha conseguito delle competenze complessivamente sufficienti, con una non completa padronanza del linguaggio specifico ed una capacità di definire e ricordare le situazioni operative esaminate in maniera quasi esclusivamente mnemonica e poco approfondita. 44 CAPACITA’: (saper essere, saper organizzare le competenze in situazioni iterative in modo diretto e trasversale, saper gestire situazioni differenti) Solo una ristretta cerchia di alunni ha raggiunto un buono/ottimo livello di competenze e capacità intese come piena padronanza del linguaggio e appropriazione dei concetti, capacità di gestire le tecniche di calcolo, capacità di organizzare situazioni differenti di esecuzione pratica e analisi critica dei risultati ottenuti. Solo alcuni allievi possiedono una capacità nella materia che gli consente produrre proprie rielaborazioni, inoltre, pur ponendosi a volte criticamente nei confronti della materia non riesce ad analizzare e gestire pienamente le problematiche pratiche progettuali con originalità. MODULO N. 1 MATERIALI da COSTRUZIONE N° 1 OBIETTIVI ORE Generalità, proprietà fisiche e tecnologiche, 1. conoscere le caratteristiche pietre naturali, laterizi, legno, malte, fisico-meccaniche dei principali materiali impiegati nelle calcestruzzi, cemento armato, metalli, isolanti; costruzioni; TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ DEL MODULO 16 Materiali didattici: “COSTRUZIONI RURALI” A.A. Chiumenti par. 1.1-1.2-1.3-1.4-1.5-1.61.7-1.10 MODULO N. 2 STATICA E GEOMETRIA DELLE MASSE 2 N° 1 OBIETTIVI Acquisire la capacità di riconoscere e predimensionare semplici elementi costruttivi. Modulo di resistenza. Vincoli, corpi vincolati e loro equilibrio, trave appoggiata ai due estremi ed analisi delle reazioni vincolari, trave incastrata ad un estremo. Cenni sulle sollecitazioni interne di flessione taglio e sforzo normale su travi vincolate ad uno o due estremi soggette a carichi concentrati e/o uniformemente distribuiti. TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ DEL MODULO Materiali didattici: “COSTRUZIONI RURALI” A.A. Chiumenti testi consigliati: “COSTRUZIONI” 2-3 Scappatura; ORE 36 par. appendice A1.1-A-1.2A1.3-A1.4-A1.5-A1.6-A1.7A1.9 45 MODULO N. 3 ELEMENTI DI TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI N° 1 Tipologia di semplici fondazioni. Strutture verticali portanti: murature. Strutture orizzontali: generalità solai in legno e acciaio, tecnologia sui solai in C.A. e in laterocemento. Strutture per copertura: generalità e caratteristiche delle tipologie più impiegate. Principali tipologie di pavimentazioni industriali e civili. Cenni sulle strutture prefabbricate. TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ DEL MODULO Materiali didattici: “COSTRUZIONI RURALI” A.A. Chiumenti OBIETTIVI Conoscere le caratteristiche fisiche meccaniche degli elementi costruttivi principali. ORE 18 par. 3.1-3.2-3.3-3.4-3.5-3.8 MODULO N. 4 COSTRUZIONI ENOLOGICHE N° OBIETTIVI Generalità sugli stabilimenti enologici. Conoscere le Classificazione delle cantine (sociali, aziendali, caratteristiche principali familiari).Layout distributivo. Caratteristiche che devono avere i vari distributive, funzionali, igieniche, dei locali degli ambienti presenti in una stabilimenti enologici. cantina TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ DEL MODULO Materiali didattici: “COSTRUZIONI RURALI” A.A. Chiudenti par. 22.2 Normativa regionale ORE 1 10 MODULO N. 5 PROGETTAZIONE FABBRICATO ENOLOGICO N° 1 OBIETTIVI Fondamenti della logica nella progettazione. Conoscenza dei Principali normative nazionali, regionali, comunali, fondamenti della logica igienico-sanitarie, sicurezza, applicate alle nella progettazione. costruzioni enologiche. Esame critico di semplici progetti di cantine. Predisposizione di un progetto di massima di una piccola cantina TOTALE DELLE ORE DI ATTIVITÀ DEL MODULO ORE 16 46 METODOLOGIE L'aspetto teorico della materia è stato affrontato intervallando alla lezione frontale teorica esercizi di supporto e di rinforzo nonché momenti di verifica orale, necessari per la valutazione del singolo e di ripasso per la scolaresca; nella lezione frontale si è privilegiato il dialogo con la scolaresca alfine di stimolare l’interesse e la partecipazione agli argomenti trattati. Alla trattazione teorica, dove è stato possibile e dove richiesto dall'argomento, é seguita la fase applicativa relativa al progetto di un edificio. In questo periodo formativo si é dato spazio anche all’uso delle tecnologie informatiche. In particolare sono stati accennati: l'applicazione di tecniche di disegno assistito da Computer (CAD), l'uso di fogli elettronici e Word Processor .MATERIALI DIDATTICI La strumentazione didattica adottata è costituita essenzialmente dal libro di testo in adozione : “COSTRUZIONI RURALI” A.A. Chiumenti ed. EDAGRICOLE, da appunti e da schemi proposti direttamente dal Docente e tratti da altri libri specialistici. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Relativamente alle verifiche, sono state utilizzate principalmente le tradizionali verifiche sommative: periodici compiti scritti e le interrogazioni orali. Tuttavia si è fatto uso anche di verifiche cognitive quali test di apprendimento a domande chiuse o aperte, per ottenere una valutazione il più possibile slegata dagli inevitabili soggettivismi tipici delle prove sommative periodiche, ciò ha permesso di avere a disposizione un numero congruo di verifiche dell’apprendimento. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: test oggettivo a risposte sintetiche ; schemi di verifiche sommative somministrate nei vari momenti formativi; elaborati grafici. Conegliano, 13/05/2015 Prof. Franco Curtolo ______________________________ Prof. Lorenzo Conizzoli _________________________________ 47 VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE - ENOLOGIA Insegnante teorico: Ornella Santantonio – Insegnante T.P.: Paolo Antoniazzi Ore settimanali n. 11, svolte al 12 maggio 2015 n. 290, da svolgere n. 44 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, sia in viticoltura che in enologia, i seguenti obiettivi: la buona conoscenza dei blocchi tematici fondamentali e del linguaggio disciplinare; le abilità nel saper utilizzare appropriatamente un numero sufficiente di termini specifici e saper risolvere problemi; la competenza nel saper interpretare dati e analisi a fini di utilizzo pratico per la concimazione, la gestione e la difesa del vigneto, per la correzione e la gestione dei mosti, per la conservazione e l’affinamento e dei vini; competenza nell’utilizzo di schede di valutazione per l’analisi sensoriale. Tali obiettivi sono stati raggiunti dagli allievi a un buon livello in alcuni casi, per altri i risultati sono discreti, qualche allievo dimostra abilità e competenze sufficienti solo per alcuni moduli. L’avvio dell’autonomia intesa come capacità di esprimere quanto appreso in ambito scolastico e in altri contesti, la competenza di riconoscere problemi simili in contesti diversi, la competenza nell’individuare e trasferire i dati in discipline affini per risolvere problemi, si può considerare raggiunta dalla maggior parte degli allievi. Gli allievi hanno svolto un periodo di stage (dall’1 settembre al 28 settembre 2014) presso aziende vitivinicole private e cooperative; le relazioni relative sono allegate ai curricoli degli allievi. Tutti gli allievi hanno svolto l’attività di stage dimostrando abilità e competenze documentate anche dalle dichiarazioni dei loro tutor; ognuno di loro ha stilato una relazione sul lavoro svolto presso le diverse cantine ed aziende vitivinicole che li hanno ospitati; la relazione è allegata al curriculum dell’allievo. 48 CONTENUTI DISCIPLINARI - MODULI DI ENOLOGIA VINIFICAZIONI PARTICOLARI E FERMENTAZIONE MALOLATTICA Macerazione carbonica ANIDRIDE SOLFOROSA E MICROSSIGENAZIONE, USO DEI GAS INERTI Anidride solforosa nei vini ACIDITÀ PRECIPITAZIONI TARTARICHE, CHIARIFICAZIONE L’acidità dei vini Criomacerazione Microssigenazione dei vini Ossidazioni Le precipitazioni tartariche Uso di resine Termovinificazione Uso dei gas inerti Le sostanze colloidali dei vini Vinificazione continua Aspetti teorici della chiarificazione Surmaturazione delle uve Fermentazione malolattica Sostanze per la chiarificazione Caseina, silice, gelatina, bentonite, carbone, gomma arabica, ecc. FILTRAZIONE ALTERAZIONI E CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEI VINI Le malattie dei vini AFFINAMENTO DEI VINI VINI SPECIALI ED ALTRI VINI Generalità e principi di filtrazione Coadiuvanti della Condizioni favorevoli filtrazione: e prevenzione cellulosa, farina fossile, altro Tipologie di affinamento Spumantizzazione Trattamenti e applicazione di tecnologie nell’affinamento Metodo classico Tipi di filtri e tipologie di filtrazione Filtrazione in flusso tangenziale Rapporti tra vini e legno Sostenibilità in enologia Trattamenti ed eventuali cure Metodo con rifermentazione in grandi recipienti chiusi Vini liquorosi Vini passiti 49 CONTENUTI DISCIPLINARI - MODULI DI VITICOLTURA EFFICIENZA FISIOLOGICA E GESTIONE DELLA CHIOMA NUTRIZIONE GESTIONE DEL SUOLO IRRIGAZIONE Fisiologia Analisi del terreno Inerbimento Densità d’impianto Tecniche di Diserbo concimazione Sintomi da carenze Irrigazione e stress idrico Forme di allevamento e loro efficienza fisiologica Impiantistica Fisiologia fogliare Operazioni colturali idonee AMPELOPATIE E DIFESA SCELTA DI VITIGNI E PORTINNESTI Generalità Portinnesti e terrenoambiente Malattie fungine Vitigni e loro cloni: terrenoambiente Danni da fitofagi (insetti Vitigni-cloni e mercati e acari) Malattie da virus, batteri Variabilità genetica, resistenze e fitoplasmi e nuovi orientamenti Alterazioni non patogene Sostenibilità in viticoltura GEOGRAFIA VITICOLA E MERCATO VITIVINICOLO UVE DA TAVOLA Panorama varietale Tecnica colturale Territorio e paesaggio viticolo Uve da tavola Consumi, superficie coltivata, produzioni Mercato vitivinicolo: forze e debolezze ESERCITAZIONI DI ENOLOGIA E VITICOLTURA Modulo Viticoltura Viticoltura ed Enologia Vinificazione Introduzione alla degustazione Unità di didattica Impianto del vigneto, dichiarazioni per l’impianto, UVO, esempi di calcolo Orientamenti della politica comunitaria (OCM e denominazioni di origine) Caratteri dei lieviti Soluzioni acquose ed idroalcoliche di zuccheri, acidi, sali 50 Modulo Analisi sensoriale Olfatto Analisi sensoriale vista Analisi sensoriale olfatto Schede di valutazione Schede di valutazione Schede di valutazione Viticoltura Schede di valutazione Schede di valutazione Vitigni autoctoni e internazionali Difesa fitosanitaria della vite Difesa fitosanitaria della vite Unità di didattica Bicchieri da degustazione Degustazione organolettica di vini di nostra produzione (analisi chimica a disposizione) Degustazione vini rosati Bicchieri da degustazione Vista ed esame visivo Degustazione organolettica di più vini di nostra produzione (analisi chimica a disposizione) Esame olfattivo, descrittori Individuazione dei profumi con l’ausilio degli appositi preparati di sintesi e con sostanze naturali Gusto ed analisi gustativa Degustazione vini novelli Degustazione vini liquorosi Gusto ed analisi gustativa Degustazione vini passiti e muffiti Le schede per la degustazione (teoria) e i vari test per l’analisi sensoriale Degustazione organolettica di vini di produzione locale e regionale di tipologia bordolese Potatura varie forme di allevamento in azienda della Scuola Degustazione dei vini spumanti, confronti tra le diverse tipologie di Charmat, spumanti rosati Le schede per la degustazione (teoria) e i vari test per l’analisi sensoriale Degustazione dei vini spumanti, confronti tra le diverse tipologie ottenute col metodo classico Teoria della degustazione Degustazione di vini provenienti da vitigni autoctoni e internazionali Introduzione alla difesa fitosanitaria della vite – Panoramica sulle principali malattie da funghi e da insetti - tecniche generali di difesa con criterio di lotta guidata, integrata, biologica e a calendario, confronti di strategie di lotta. Classificazione e sistematica dei funghi: riconoscimento Malattie fungine della vite, ciclo biologico e tecniche di lotta guidata: peronospora, oidio, botrite, marciume acido, escoriosi, marciume nero, mal dell’esca 51 Modulo Difesa fitosanitaria della vite Difesa fitosanitaria della vite Partecipazione a manifestazioni Alterazioni e difetti organolettici dei vini Analisi sensoriale Unità di didattica Malattie da insetti (tignole, fillominatori, cicaline, tripide) e acari Virosi e loro vettori, citoplasmi e batteri Degustazioni guidate Analisi visiva, olfattiva e gustativa in relazione alle alterazioni dei vini Degustazioni vini con maturazione in legno 52 METODOLOGIA E MATERIALI DIDATTICI Le strategie utilizzate consistono in: lezioni frontali con l’ausilio di testi, dispense, sistemi multimediali; discussione e soluzione di problemi applicativi; operatività con strumentazioni del laboratorio di enologia; osservazioni ed esercitazioni in cantina e in vigneto; partecipazione a manifestazioni, incontri e convegni (Nuove strategie di difesa in viticoltura a Sesto al Reghena, Coltura e cultura del Prosecco, i Cerletti, La grande guerra sul nostro territorio agrario: implicazioni, Vivaismo viticolo, conferenze presso l’università su Agrometeorologia e Tignole della vite, Viticoltura a San Pietro di Feletto: ciclo di conferenze nelle quali gli allievi hanno condotto come moderatori, VISITE DI STUDIO E CORSI aziende vitivinicole o di settore (Cantina sociale di Tezze, cantina Fiegl di Oslavia, cantina CI.DE di Mareno di Piave, cantina Le Favole di Caneva, Centro di consulenza Giotto consulting di Follina; quattro studenti hanno partecipato al corso di potatura secca e gestione del verde organizzato dallo studio Simonit & Sirch; visita del territorio del Conegliano Valdobbiadene per la stesura del progetto paesaggio “Declivi del prosecco: dal core business al business col cuore; visita di studio a Parigi e a Reims (Champagne); due studenti hanno partecipato alla Competizione tra studenti delle scuole enologiche europee tenutasi in Austria TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI I criteri di verifica sono quelli presenti nel P.O.F. e la griglia di valutazione conseguente adottata; la sufficienza è stata raggiunta con punteggio di 7/10 oppure 10/15 nel caso di prove di simulazione d’esame. Le verifiche hanno compreso test strutturati (V/F, risposta multipla, risposte brevi), relazioni, esecuzioni pratiche, soluzioni di problemi, interrogazioni brevi. Conegliano, 12 maggio 2015 Prof. Ornella Santantonio ___________________________________ Prof. Paolo Antoniazzi ____________________________________ 53 EDUCAZIONE FISICA Insegnante teorico: Fabio Zanetti Ore settimanali: 2 Ore svolte 44 (al 10 maggio 2015) RELAZIONE INTRODUTTIVA Molti alunni della classe hanno partecipato attivamente all’attività scolastica. Numerose sono state però le assenze dovute a vari fattori: stage, collocazione pomeridiana delle lezioni, infortuni degli alunni con conseguente giustificazione. E’ mancata una continuità di lavoro in questo ultimo anno scolastico. Si è data comunque prevalenza a quelle competenze motorie che, supportate da una minima conoscenza teorica hanno la possibilità di dare all’ alunno uno stile di vita consono al suo essere persona. Questo in modo che le conoscenze-competenze, possano essere utili anche al di fuori della scuola per il mantenimento di un corretto equilibrio psico-fisico. Quanto sopra anche in riferimento al fatto che pochi alunni di questa classe, svolgono sistematicamente attività motoria al di fuori della scuola. Il profitto è mediamente più che buono. CONOSCENZE Conoscenze dei regolamenti dei giochi sportivi: pallacanestro, pallavolo, calcio. Conoscenza delle basilari strategie di gioco intese come tattica di base di sviluppo di un’azione (lettura delle situazioni più frequenti). CAPACITA’,COMPETENZE Gli alunni , con diversi gradi di abilità, dovrebbero essere in grado di giocare una partita di pallavolo di pallacanestro e di calcio. Quindi, saper fare a pallavolo: battuta, bagher, palleggio, schiacciata, muro. Saper fare a pallacanestro: passaggio, palleggio, tiro, entrata, piede perno, smarcamenti in 1v1, marcatura 1v1. Sanno arbitrare una partita di pallavolo, di pallacanestro, di calcio. Sanno gestire in modo autonomo la fase di “riscaldamento motorio” in funzione dell’attività da svolgere in seguito. METODOLOGIA (lezione frontale, attività di gruppo…) La metodologia adottata non è stata univoca ma più spesso dall'analitico al globale. In merito alle strategie di apprendimento, vista la particolarità pratica della disciplina, l'approccio è stato quasi costantemente per problemi. Gli alunni hanno scelto le tecniche più adeguate alle loro caratteristiche personali, salvo il fatto che anche l'insegnante è intervenuto in modo direttivo in particolari casi onde favorire l'apprendimento. Fin dalla prima parte dell'anno scolastico, ma anche nei precedenti anni, è stata data la priorità ai giochi sportivi, attività che incontra maggiormente la preferenza degli alunni. 54 Da quanto sopra se ne ricava che uno dei criteri per la scelta delle attività, è stata la predisposizione non solo fisica ma anche mentale (motivazione), ad affrontare un determinato argomento. Bisogna precisare inoltre che ogni lezione ha inciso con effetto maggiore o minore su tutti gli obiettivi programmati e che ad esempio la pratica di un gioco sportivo è servita da stimolo per lo sviluppo delle capacità condizionali. Non c’è stata una sequenza cronologica ben delineata (BLOCCHI DI PROGRAMMAZIONE), in quanto per necessità metodologiche, una volta appreso un argomento in modo sufficientemente stabile, lo si è lasciato per dedicarsi ad altro, salvo riprenderlo e approfondirlo dopo lo studio di un argomento collaterale. MATERIALE DIDATTICO Con gli alunni sono state trattati alcuni argomenti prettamente teorici, ma che hanno un riscontro in ambito pratico-motorio. STRUMENTI INTEGRATIVI Poiché l’obiettivo dell’attività motoria non è una prestazione particolare in termini di tempi e misure e l’obiettivo è stato quello di migliorare le prestazioni personali. Le attività di recupero sono state intrinsecamente legate alla metodologia di lavoro su menzionata. Non sono state avviate attività di recupero in senso stretto, ma solo un ribilanciamento dello stimolo alle abilità dell’alunno. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le valutazioni, con voto, sono state almeno due per ogni quadrimestre ed hanno tenuto conto sia dei livelli raggiunti, sia delle condizioni di partenza, quindi dei miglioramenti degli alunni. Anche il grado di impegno e partecipazione è stato valutato e sarà valutato per l’attribuzione del voto. I criteri di valutazione hanno comunque come punto di riferimento i livelli stabiliti nel “piano dell’offerta formativa”. Conegliano 13-05-2014 Prof. Fabio Zanetti ____________________________________ 55 TABELLA DI CORRISPONDENZA FRA VOTI E PREPARAZIONE VOTO Da 1 a 3 4 5 6 7 8 Da 9 a 10 CORRISPONDENZA (descrittore) L’allievo rivela scarsissima conoscenza degli argomenti proposti e ignora quelli fondamentali. Non evidenzia capacità logiche ma solo mnemoniche. Si esprime con un linguaggio molto approssimativo, commettendo molti e gravi errori. GIUDIZIO SINTETICO: SCARSO – MOLTO SCARSO L’allievo dimostra di conoscere gli argomenti proposti in modo parziale e frammentario e on sa distinguere quelli fondamentali da quelli secondari. Manca di continuità logica nei collegamenti degli argomenti e si aiuta troppo con la memoria. Usa un linguaggio elementare nella struttura sintattica, povero nel vocabolario molto modesto nel lessico e lacunoso nella grammatica. GIUDIZIO SINTETICO: INSUFFICIENTE L’allievo conosce gli argomenti proposti in modo superficiale e lacunoso, comunque in modo non sufficiente. Dimostra incertezza nei collegamenti logici cui sopperisce con la memoria. Si esprime con un linguaggio comprensibile, ma con alcune carenze nel lessico e nella grammatica. GIUDIZIO SINTETICO: MEDIOCRE – LIEVEMENTE INSUFFICIENTE L’allievo conosce gli argomenti nei contenuti fondamentali e negli aspetti essenziali. Sa esporre con ordine i concetti e si orienta in modo congruo nelle connessioni logiche. Usa un linguaggio semplice e corretto. GIUDIZIO SINTETICO: SUFFICIENTE L’allievo conosce gli argomenti proposti in modo circostanziato e completo. Mostra di saper riflettere e di collegare con ordine le sequenze dei concetti. Si esprime agevolmente con linguaggio chiaro e corretto. GIUDIZIO SINTETICO: BUONO L’allievo conosce gli argomenti proposti in modo completo e sa motivarli con apporti personali. Padroneggia agevolmente i collegamenti logici e si orienta con sicurezza. Usa un linguaggio corretto, appropriato e vario nella terminologia. GIUDIZIO SINTETICO: DISTINTO L’allievo conosce gli argomenti proposti in modo completo e approfondito. Si destreggia con disinvoltura e con autonomia di giudizio nell’esposizione delle temetiche proposte, articolandole con supporti personali. Si esprime con originalità, usando un linguaggio ricco e vario. GIUDIZIO SINTETICO: OTTIMO - ECCELLENTE Alla valutazione finale concorreranno anche i livelli raggiunti in merito a fattori non cognitivi di seguito elencati: APPLICAZIONE PROGRESSIONE APPRENDIMENTO IMPEGNO METODO DI LAVORO COMPORTAMENTO DESCRITTORI Approfondita/ adeguata alle capacità/superficiale e non adeguata/molto approssimativa Costante/alterna/debole Costante/settoriale/discontinuo/episodico Autonomo/preciso/organico/non organico Scorretto con i compagni e/o docenti ed il Personale, insofferente alle regole; corretto ma poco attento alle regole e alla vita di classe; corretto ed attento alle regole 56 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "G.B. Cerletti" I.T.A. “G. B. Cerletti” – con ordinamento speciale per la Viticoltura e l’Enologia di CONEGLIANO I.P.A.A. “G. Corazzin” di CONEGLIANO e PIAVON di ODERZO Sede: Via XXVIII Aprile 20, 31015 Conegliano – Tel.: 0438/61524-61421 Fax: 0438/450403 ESAME DI STATO Anno scolastico 2014 – 2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ESAME DI STATO (Tip. A) CANDIDATO INDICATORI 1. Analisi del testo 2.Comprensione del testo. 3. Conoscenze sull’autore 4. Contestualizzazio ne 5.Correttezza della lingua PUNTEGGIO MASSIMO 3 punti 3 punti 3 punti 3 punti 3 punti CLASSE Scarso PUNTEGGIO AI DIVERSI LIVELLI 1 - Non conosce la terminologia, non riconosce gli elementi dell’analisi. Mediocre 1,5 - Conosce la terminologia, procede in modo errato. Sufficiente 2 - Conosce e applica il metodo con qualche incertezza Discreto 2,5 - Conosce ed applica il metodo di analisi. Buono/Ottimo 3 -Conosce ed applica il metodo di analisi con sicurezza. Scarso 1 - Non sa collegare l’analisi del le strutture all’analisi del testo. Mediocre 1,5 - Comprende superficialmente senza rilevare rapporti. Sufficiente 2 - Comprende, anche se compie inferenze non sempre corrette. Discreto 2,5 -Comprende con sicurezza Buono/Ottimo 3 -Comprende con sicurezza e approfondisce Scarso 1 - Nulle o scarse Mediocre 1,5 -Parziali o mnemoniche. Sufficiente 2 -Conosce dati che non sempre è in grado di rielaborare Discreto 2,5 - Sa utilizzare in modo autonomo quanto conosce. Buono/Ottimo 3 - Sa utilizzare con sicurezza quanto conosce. Scarso 1 - Non sa risalire al contesto. Mediocre 1,5 - Riconosce alcune caratteristiche che ricollega all’autore. Sufficiente 2 - Riconosce i dati fondamentali e li sa ricondurre all’autore Discreto 2,5 - Riconosce i dati e li sa ricondurre all’autore e al quadro di riferimento. Buono/Ottimo 3 - Riconosce tutti i dati e li sa ricondurre all’autore e al quadro di riferimento Scarso 1 - L’esposizione presenta gravi scorrettezze linguistiche. Mediocre 1,5 - Esposizione complessiva quasi corretta. Sufficiente 2 - Esposizione corretta ma formalmente poco curata. Discreto 2,5 - Esposizione corretta e formalmente curata. Buono/Ottimo 3 - Esposizione corretta , appropriata e formalmente molto curata. LIVELLI DI VALORE /VALUTAZIONE DESCRITTORI Il livello di sufficienza all’interno dei descrittori è evidenziato dal carattere in grassetto e pari a 10 punti totali. La commissione Il Presidente ___________________ ____________________ ____________________ ____________________ _______________ PUNTEGGIO ___/15 57 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "G.B. Cerletti" I.T.A. “G. B. Cerletti” – con ordinamento speciale per la Viticoltura e l’Enologia di CONEGLIANO I.P.A.A. “G. Corazzin” di CONEGLIANO e PIAVON di ODERZO Sede: Via XXVIII Aprile 20, 31015 Conegliano – Tel.: 0438/61524-61421 Fax: 0438/450403 ESAME DI STATO Anno scolastico 2014 – 2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ESAME DI STATO (Tip. B) CANDIDATO INDICATORI 1. Padronanza della lingua, capacità espressive e logico linguistiche 2. Capacità di rispettare le consegne in ordine a: tipologie e argomento 3. Capacità di elaborare una tesi utilizzando e analizzando i materiali a disposizione 4. Capacità di strutturare un testo: organizzazione chiarezza, coerenza logica e argomentativa CLASSE LIVELLI DI VALORE /VALUTAZIONE PUNTEGGIO AI DIVERSI LIVELLI Scarso 1 - L’espressione presenta gravi e numerosi errori. Mediocre 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 - Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa un lessico improprio. - L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto e limitato. - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali incertezze; usa un lessico appropriato. - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un registro linguistico appropriato. Buono/Ottimo 3 Scarso 1 - Non rispetta le richieste della consegna. Mediocre 1,5 - Rispetta in parte le richieste della consegna. Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono/Ottimo 3 - Rispetta le richieste della consegna in modo schematico e poco organico con la situazione ipotizzata. - Rispetta le richieste della consegna in modo non sempre organico e coerente con la situazione ipotizzata. - Rispetta le richieste della consegna in modo organico e coerente con la situazione ipotizzata. Scarso 1 -Non sa utilizzare e analizzare i materiali-Tesi molto limitata Mediocre 1,5 - Mostra una limitata capacità di utilizzare e analizzare i materiali a disposizione- Tesi appena accennata Sufficiente 2 - Utilizza e analizza i materiali –Tesi sufficientemente formulata. Discreto 2,5 - Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali con discreta padronanza dell’argomento-Tesi adeguata Buono/Ottimo 3 - Utilizza, analizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali con sicura padronanza dell’argomento-Tesi evidente Scarso 1 - Non sa organizzare un discorso e/o si contraddice. Argomentazione limitata Mediocre 1,5 - Svolge il discorso e argomenta in modo frammentario o incompleto. Sufficiente 2 - Svolge il discorso e argomenta in modo schematico ma sostanzialmente completo - Svolge il discorso e argomenta in modo articolato e completo. Discreto 2,5 Buono/Ottimo 3 Scarso 1 - Manca di originalità e creatività e capacità di rielaborazione. Mediocre 1,5 Sufficiente 2 - Riesce ad rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali. - Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice. - Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività. Discreto 2,5 - Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide. Buono/Ottimo 3 PUNTEGGIO MASSIMO DESCRITTORI 3 punti 3 punti 3 punti 3 punti - Svolge il discorso e argomenta in modo ben organizzato, logico e convincente. 5. Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività 3 punti Il livello di sufficienza all’interno dei descrittori è evidenziato dal carattere in grassetto e pari a 10 punti totali. La commissione Il Presidente _________________ ____________________ PUNTEGGIO ____/15 __________________________ 58 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "G.B. Cerletti" I.T.A. “G. B. Cerletti” – con ordinamento speciale per la Viticoltura e l’Enologia di CONEGLIANO I.P.A.A. “G. Corazzin” di CONEGLIANO e PIAVON di ODERZO Sede: Via XXVIII Aprile 20, 31015 Conegliano – Tel.: 0438/61524-61421 Fax: 0438/450403 ESAME DI STATO Anno scolastico 2014 – 2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ESAME DI STATO (Tip. C-D) CANDIDATO INDICATORI 1. Padronanza della lingua, capacità espressive e logico linguistiche PUNTEGGIO MASSIMO 3 punti 2.Conoscenza specifica degli argomenti richiesti(aderenza alla traccia) CLASSE LIVELLI DI VALORE /VALUTAZIONE PUNTEGGIO AI DIVERSI LIVELLI Scarso 1 - L’espressione presenta gravi e numerosi errori. Mediocre 1,5 Sufficiente 2 - Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa un lessico improprio. - L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto e limitato. - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali incertezze; usa un lessico appropriato. Discreto 2,5 Buono/Ottimo 3 - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un registro linguistico appropriato. Scarso 1 -Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione. Mediocre 2 - Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell’argomento Sufficiente 3,5 -Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento Discreto 4 Buono/Ottimo 5 Scarso 1 - Non sa organizzare il discorso e/o si contraddice Mediocre 2 - Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto. - Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo. Sufficiente 2,5 Discreto 3 Buono/Ottimo 4 Scarso 1 - Manca di originalità e creatività e capacità di rielaborazione. Mediocre 1,5 Sufficiente 2 - Riesce a rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali. - Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice - Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività Discreto 2,5 - Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide. Buono/Ottimo 3 -Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento. 5 punti 3. Capacità di organizzare un testo. Chiarezza e coerenza logica 4. Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività 4 punti 3 punti DESCRITTORI - Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento. - Svolge il discorso in modo articolato e completo. - Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso. Il livello di sufficienza all’interno dei descrittori è evidenziato dal carattere in grassetto e pari a 10 punti totali. La commissione Il Presidente ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ PUNTEGGIO ____/15 __________________________ 59 ESAME DI STATO Anno scolastico 2013/2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA DI ESAME DI STATO VITICOLTURA ED ENOLOGIA CANDIDATO ______________________________ INDICATORI Chiarezza espositiva ed uso del linguaggio specifico Conoscenza dei contenuti disciplinari e aderenza alla traccia Organizzazione logica strutturale dei contenuti e capacità critiche Classe 6 VA Conegliano, DESCRITTORI PUNTI - Esposizione molto confusa, linguaggio tecnicamente impreciso. 0-1 - Esposizione sufficientemente chiara pur con qualche incertezza, accettabile proprietà di linguaggio; 2 - Esposizione chiara, coerente con uso corretto del linguaggio di settore. 3 - Tema non svolto o contenuti solo abbozzati, numerosi e gravi 0 errori; 1-2 - Contenuti molto incompleti con numerosi e gravi errori; 3 - Contenuti frammentari e lacunosi con errori non gravi; - Sufficiente conoscenza dei contenuti fondamentali, sebbene con 4 qualche approssimazione, limitati collegamenti; - Padronanza dei contenuti fondamentali, sufficiente capacità di collegamento; 5 - Conoscenza approfondita dei contenuti, apprezzabile capacità di collegamento e rielaborazione. 6 - Svolgimento frammentario e poco coerente; 0-1 - Schematico, ma a tratti incompleto; 2-3 - Svolgimento schematico ma sostanzialmente completo; 4 - Svolgimento ben organizzato, logico ed approfondito. 5-6 Il livello di sufficienza all’interno dei descrittori è evidenziato dal carattere in grassetto e pari a 10 punti totali. PUNTEGGIO ___/15 La commissione ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Il Presidente _________________________________ ________________________ 60 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA I.T.A. G.B. Cerletti – Conegliano (TV) ESAMI DI STATO 2014-2015 Classe 6 VA CANDIDATO ________________________________________ MATERIE NDICATORI DESCRITTORI Conoscenze Quesiti n° 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 Scarso/Grav. Insuf. Frammentaria/ superficiale /incompleta Essenziale e corretta Completa Ampia e approfondita 1/2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 2 3 4 5 6 Abilità Non riesce ad applicare le conoscenze Sa applicare le conoscenze in compiti semplici ma commette errori Sa applicare correttamente le conoscenze in compiti semplici Sa applicare le conoscenze in compiti di discreta complessità Sa applicare le conoscenze in compiti complessi 0/1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Competenze- capacità di esporre, collegare, rielaborare, le conoscenze e le abilità Molto scarse Limitate o poco adeguate Adeguate allo svolgimento di funzioni semplici Adeguate allo svolgimento di funzioni complesse in modo autonomo e personale 0/1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 SUBTOTALI Il livello di sufficienza è stato evidenziato all’interno degli indicatori e si raggiunge con un totale di punti 10 Totale Totale Totale Totale /15 /15 /15 /15 La Commissione ________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova /15 Il Presidente ------------------------------------------------- 61 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE "G.B. Cerletti" I.T.A. “G.B. Cerletti”- Con ordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia di CONEGLIANO I.P.A.A. “G. “ Corazzin” di CONEGLIANO e Piavon di ODERZO Sede: Via XXVIII Aprile 20, 31015 015 Conegliano – Tel. 0438/61421-61524 61524 Fax 0438/450403 PI 03674170265 CF 91022540263 ESAME DI STATO A. S. 2013/2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE Candidato___________________________ ___________________________ Indicatori Punteggio massimo A) Argomento o lavoro individuale PUNTI 6 CONOSCENZE 2 punti ABILITA’ (originalità della trattazione) 2 punti COMPETENZE 2 punti B)Colloquio Pluridisciplinare AREA TECNICO-SCIENTIFICA PUNTI 14 CONOSCENZE Classe 6 VA Livelli di punteggio 0.5 1.0 2 0.5 1 2 0.5 1 2 Inadeguata Sufficiente Approfondita Scarsa Sufficiente Buona Sufficiente Buona Ottima 1–2 3 Non conosce gli argomenti Conosce solo parzialmente gli argomenti ; non sa motivare i rilievi sugli scritti Conosce gli argomenti fondamentali delle discipline, pur con qualche incertezza ; sa motivare i rilievi sugli scritti Conosce gli argomenti in modo ampio e motiva con precisione i rilievi sugli scritti Conosce gli argomenti in modo ampio ed approfondito e motiva con sicurezza i rilievi sugli scritti Non comprende i problemi e i temi proposti Comprende con difficoltà i problemi e i temi proposti Comprende i problemi proposti e li risolve in modo adeguato Comprende e risolve in modo sicuro i problemi proposti con rielaborazioni personali 6 punti 4 5 6 1 2 3 ABILITA’ 4 punti 4 1 COMPETENZE Descrittori 4 punti 2 3 4 Espone in maniera imprecisa, con qualche difficoltà di analisi Espone in modo semplice con un lessico adeguato;sintesi ed analisi sono accettabili Espone in modo chiaro, corretto e sequenziale; usa un linguaggio tecnico corretto Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo con buone capacità di analisi e di sintesi. Usa un linguaggio tecnico rigoroso 62 AREA LINGUISTICO/LETTERARIA CONOSCENZE PUNTI 10 4 punti 1-2 Conosce solo parzialmente gli argomenti; non sa motivare i rilievi sugli scritti 3 Conosce gli argomenti fondamentali delle discipline, pur con qualche incertezza; sa motivare i rilievi sugli scritti Conosce gli argomenti in modo ampio ed approfondito e motiva con sicurezza i rilievi sugli scritti 4 1 2 ABILITA’ 3 punti 3 1 Espone in maniera imprecisa, con qualche difficoltà di analisi 2 Espone in modo semplice con un lessico adeguato;sintesi ed analisi sono accettabili Espone in modo chiaro, corretto e sequenziale; usa un linguaggio tecnico corretto, sa fare collegamenti 3 punti COMPETENZE Comprende con difficoltà i problemi e i temi proposti Comprende i problemi proposti e li risolve in modo adeguato Risolve in modo sicuro i problemi proposti con rielaborazioni personali 3 Il livello di sufficienza all’interno dei descrittori è evidenziato dal carattere in grassetto ed è pari a 20 punti totali PUNTEGGIO /30 Il Presidente -----------------------------------------La commissione --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 63 PROVE SOMMINISTRATE COME SIMULAZIONI DELL’ESAME DI STATO 64 SIMULAZIONE E S A M E DI S T A T O CORSO SPERIMENTALE - Progetto “CERERE” Indirizzo: VITICOLTURA ED ENOLOGIA SECONDA PROVA Anno Scolastico 2014/2015 Tema di VITICOLTURA, DIFESA DELLA VITE ED ENOLOGIA Le correzioni dei mosti e dei vini e le molteplici pratiche enologiche sono sottoposte a limiti sia normativi specifici che economici e di ecosostenibilità. Dopo aver indicato i possibili interventi correttivi e di stabilizzazione, il candidato illustri: a) le tecniche impiegabili in cantina su mosto e su vino atto a diventare prodotto doc b) le tecniche colturali da perseguire in vigneto per evitare o limitare le pratiche enologiche. 73 SIMULAZIONE TERZA PROVA - INGLESE CLASS 6^ AVA Student’s name: ________________________________ Date: ______________ Total score: _____________ SIMULAZIONE TERZA PROVA - TYPE B SIMULATION ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS: 1. What are the key factors that influence ripening? _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 2. What happens during the alcoholic and malolactic fermentation? _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 3. What procedures are carried out in the winemaking process? _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 74 SIMULAZIONE TERZA PROVA – CHIMICA VITICOLO-ENOLOGICA Classe ……… Alunna/o ………………………………… Conegliano ………….. (Le eventuali formule e schemi di reazione si possono fare in calce alle risposte) 1. Pectine acide nei mosti: il candidato ne descriva la composizione chimica, la provenienza e l’importanza enologica _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 2. Il candidato esponga gli equilibri chimici tra le diverse forme in cui l’anidride solforosa può essere presente nei vini giustificando anche l’effetto del pH sull’ efficacia di tale additivo. _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 75 3. Casse ossidasica dei vini: considerazioni chimiche. _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 76 SIMULAZIONE TERZA PROVA – COSTRUZIONI ENOLOGICHE Istituto Tecnico Agrario “G.B. Cerletti” di Conegliano Conegliano, 17.04.2015 Classe VI sez. Candidato: …………………………………… A. Descrivere le principali caratteristiche fisiche meccaniche del calcestruzzo come materiale da costruzione. _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ B. Determinare le reazioni vincolari della seguente trave. q = 5 00 d a N/ m 6 ,00 1,5 0 _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _____________________________________ C. Illustrare la funzione delle fondazioni di un edificio, la classificazione principale e descrivere le caratteristiche di una fondazione isolata a plinto. 77 _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 78 SIMULAZIONE TERZA PROVA – ESTIMO RURALE E LEGISLAZIONE VITINICOLA Tipologia B: risposta sintetica, max 7 righe Candidato ______________________________________ Classe: 6a VA 1. Quando si applica il procedimento per capitalizzazione dei redditi? _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ________________________________ 2. Cosa esprime il saggio di capitalizzazione? __________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ________________________________ 3. Quali sono le fasi attraverso le quali si svolge la valutazione? _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ________________________________ 79 Il presente documento viene approvato dal C.d.C. in data 13/05/2015 e sottoscritto dagli insegnanti. Antoniazzi Paolo Cassanego Diego Conizzoli Lorenzo Curtolo Franco Falchetto Dall’Armellina Cristina Galiazzo Giuseppe Gava Renato (coordinatore) Lorenzon Sara Valentin Carla Salerno Andrea Santantonio Ornella Tatano Carmelo Zanetti Fabio Zanetti Nicola 80