Bibliotech special edition dedicata a Steve Jobs
Transcript
Bibliotech special edition dedicata a Steve Jobs
24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs B IBLIOTE CH s p e e d c i t i a i o l n ADDIO A STEVE JOBS, GURU DI APPLE “Ho voglia di abbattere muri, costruire ponti. Ho molta esperienza, un sacco di energia, un po’ di quella cosa che chiamano “visione” e non ho paura di cominciare dall’inizio.” (Dal primo curriculum di Steve Jobs) Steven Paul Jobs nasce a San Francisco il 24 febbraio 1955. I suoi genitori naturali, due giovani studenti impossibilitati a tenere il bambino, decidono di darlo in adozione. Così, appena dopo la nascita il piccolo Steve viene affidato alle cure di Paul e Clara Jobs, una coppia di Mountain View, in California. Nel 1972, dopo aver conseguito il diploma, Jobs decide di specializzarsi in informatica presso il Reed College di Portland. La scuola scelta, tuttavia, è costosissima, tanto che tutti i risparmi dei genitori finiscono una volta pagati l’ammissione ed i corsi. Dal giorno della sua morte, l’homepage di Apple mostra semplicemente una foto di Steve Jobs con date di nascita e di morte. “Apple ha perso un genio visionario e creativo e il mondo ha perso una persona straordinaria. Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscere e lavorare con lui ha perso un amico, una guida, una fonte di ispirazione. Steve lascia un’azienda che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito resterà per sempre lo spirito di Apple” • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON Jobs lascia il College Jobs non ha ancora le idee chiare su cosa voglia fare della sua vita, né su come il college possa aiutarlo a scoprirlo. Così, dopo un solo semestre, decide di abbandonare gli studi universitari e di entrare nel mondo del lavoro, fiducioso di riuscire a cavarsela comunque. Ecco come un corso di tipografia possa cambiarti la vita Jobs non rinuncia però a seguire presso il Reed almeno i corsi che più lo affascinano, come il corso di calligrafia, che in futuro egli stesso ricorderà più volte come determinante per la sua carriera; è qui, infatti, che impara tutto sui caratteri tipografici, sulle iniziali e sulle terminali, sugli spazi che separano le varie combinazioni di lettere, su tutto quanto è necessario per fare buona tipografia. Jobs durante il discorso tenuto ai neolaureati di Stanford nel 2005: “Se non avessi frequentato quel corso al college, il Mac non avrebbe mai avuto quegli ariosi caratteri. E poiché Windows non ha fatto che altro che copiare il Mac, è probabile che nessun altro computer li avrebbe avuti. Se non avessi abbandonato gli studi, non avrei mai frequentato il corso di calligrafia e i personal computer non avrebbero mai avuto i bei caratteri che hanno” “Hard times”, inizi difficili! Non sono anni facili per il giovane Steve, costretto a dormire per terra nelle stanze degli amici, non disponendo di una camera universitaria, a raccogliere le lattine di CocaCola vuote per recuperare i 5 centesimi di deposito con cui comprare da mangiare, a camminare ogni domenica per sette miglia a piedi attraverso la città per poter mangiare un pasto decente al tempio degli Hare Khrishna. Proprio le nozioni acquisite frequentando il corso di calligrafia al Reed College gli permetteranno, dopo circa un decennio, di dar vita alla sua prima rivoluzionaria creatura, il Macintosh, primo computer dotato di capacità tipografiche evolute. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON La Apple Computer nasce nel Borsa. Ma è nel 1984 che Jobs garage di casa guadagna una straordinaria Il Macintosh, un sistema operativo ad interfaccia grafica basato sul sistema Wimp (Windows, Icons, Mouse, Pointer). Addio, quindi, a tastiera e comandi scritti: il Mac funziona grazie a mouse, finestre, icone e puntatori. La straordinaria avventura di Steve Jobs ha inizio nel garage dei suoi genitori, dove, nel 1976, appena ventenne, fonda la Apple Computer insieme all’amico Steve Wozniak. Per il primo anno i due lavorano alla costruzione dell’Apple I, un microcomputer che, per le sue caratteristiche, è destinato al mercato di nicchia degli appassionati di elettronica. Jobs, però, desidera ardentemente rendere l’informatica accessibile al grande pubblico, così rielabora il progetto dell’Apple I e, dopo un anno di intenso lavoro, lancia l’Apple II, il primo personal computer della storia: una scatola di plastica dotata di tastiera e monitor, che questa volta riesce a raggiungere e a conquistare il grande pubblico. Forte del successo ottenuto grazie al lancio dell’Apple II, nel 1980 la Apple si quota in visibilità grazie alla realizzazione di un prodotto informatico che riscuote un notevole successo commerciale e che rivoluziona l’industria dei personal computer: il Macintosh. Nonostante la giovane età, il genio dell’hi-tech ha già le idee molto chiare riguardo agli obiettivi che la sua azienda vuole raggiungere. In un intervista rilasciata a Playboy, infatti, Jobs afferma che la filosofia cui si ispira la Apple è quella di puntare sulla creatività e sul desiderio di realizzare qualcosa di nuovo da proporre al mondo, piuttosto che limitarsi ad inseguire il mercato. Jobs è infatti convinto che spesso le persone non sappiano cosa vogliono finché non glielo si mostra. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON Jobs lascia la sua creatura Nel 1985 la vita di Jobs è ad un primo punto di svolta: il sodalizio con l’amico Wozniak si scioglie e John Sculley, l’amministratore delegato della Apple allontana dall’azienda lo stesso Jobs, a cui attribuisce la responsabilità del forte calo di vendite del Mac, il prodotto di punta della Apple. Quando lascia la Apple, Jobs ha appena trent’anni, ma non si lascia scoraggiare e si lancia subito in nuove ambiziose avventure. Nel 1985 fonda una nuova compagnia, la NeXT Computer, con la quale realizza prodotti tecnologicamente all’avanguardia: i computer della NeXT, infatti, montano lettori ottici e Cd-Rom quando tutti gli altri utilizzano ancora i floppy disk da 5 pollici. Nel 1986, poi, con vero spirito di lungimiranza, Jobs acquista la Pixar, una casa di produzione cinematografica specializzata nella realizzazione di animazioni computerizzate, individuando una realtà produttiva che si rivelerà rivoluzionaria per il cinema. Nel 1995, infatti, la Pixar sbancherà i botteghini con la produzione di Toy Story, il primo film d’animazione realizzato completamente in 3D, e poi con altri grandi successi, quali A Bug’s Life, Alla ricerca di Nemo e Ratatouille. Destino completamente diverso è quello cui va incontro la NeXT Computer, che non riesce a conquistare il mercato con i suoi prodotti, poiché, rispetto ai computer compatibili, le workstation NeXT hanno un costo troppo elevato e dispongono di molto meno software. È a questo punto che la vita di Jobs giunge al suo secondo punto di svolta. Nel 1996, infatti, la Apple è in crisi: il sistema operativo montato sui suoi computer è ormai obsoleto e per salvarsi la società ha bisogno di qualcosa di nuovo da offrire sul mercato. Jobs-Apple: una storia senza fine Il nuovo amministratore delegato della società decide di contattare Jobs per acquistare il NeXTSTEP, il sistema operativo sviluppato dalla NeXT. Jobs accetta, ma chiede che in cambio la Apple acquisisca la NeXT, che ormai naviga in cattive acque. L’affare va in porto e Jobs entra di nuovo a far parte della Apple, diventandone amministratore delegato nel 1997. Il primo obiettivo che Jobs si pone una volta tornato a capo della sua azienda è quello di ripristinare lo spirito delle origini, efficacemente sintetizzato nell’espressione “Think different”, che di lì a poco diventerà il fulcro della fortunata campagna pubblicitaria della Apple. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON Dopo il ritorno in Apple l’ascesa infinita Da questo momento in poi il genio incontenibile di Jobs regala alla società un successo dopo l’altro. Nel corso degli anni a venire, le sue grandiose intuizioni rivoluzioneranno il mondo della tecnologia, facendo guadagnare alla Apple il vertice del mercato dell’elettronica e trasformando profondamente il mondo della comunicazione e con esso la società intera. Tutto questo la Apple lo otterrà con non pochi sacrifici. Steve Jobs è infatti ricordato non solo come un manager dalle capacità e dal carisma ineguagliabili, ma anche come un datore di lavoro estremamente esigente, ossessionato dalla perfezione, che veniva pretesa da ogni suo singolo collaboratore. Proprio grazie alla tenacia di Jobs nel 1999 arriva il primo grande successo: la Apple lancia gli iMac, i primi computer colorati. Per la prima volta un prodotto informatico unisce tecnologia e design. Si tratta di uno straordinario boom commerciale, che fa conquistare alla società della Mela il mercato di massa. gli iMac non sono solo oggetti belli e funzionali; al contrario, essi sono il simbolo di una filosofia: con gli iMac Jobs vuole dimostrare che la tecnologia può e deve essere piacevole ai sensi. Questa sua straordinaria intuizione cambia per sempre il mondo dell’elettronica, diventandone il pilastro fondamentale. La fusione tra estetica e tecnologia diventa un obbligo cui le aziende del settore non possono sottrarsi se vogliono sopravvivere. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON Due anni dopo inizia per la Apple quella che lo stesso Jobs definisce “l’era post-Pc”, che segna l’avvio di un nuovo momento di grande fortuna per l’azienda. Parallelamente al lancio del MacOsX, il nuovo sistema operativo montato sui Mac, la Apple investe anche nel settore della musica digitale con il lancio dell’iPod, un lettore digitale di musica, e di iTunes, un software messo a punto per permettere di acquistare e di ascoltare musica attraverso il servizio online iTunes Music Store, un negozio elettronico che vende miliardi di canzoni. Jobs si inventa, così, il business della musica online, che negli anni seguenti conosce una straordinaria diffusione, e che, tra l’altro, ha avuto il merito di creare mercato dove il fenomeno della pirateria era dilagante; agli utenti che vogliono scaricare contenuti musicali, infatti, viene chiesto il pagamento di soli 99 centesimi per canzone. Nel 2004 a Jobs viene Sempre nel 2001 apre il diagnosticata una rara forma primo Store di Apple, frutto di cancro al pancreas. Ha dell’ennesima invenzione inizio la sua lotta contro la geniale di Jobs destinata a malattia, che negli anni rivoluzionare seguenti lo l’esperienza costringerà ad commerciale allontanarsi più globale. L’Apple volte dalla Apple, Store è una pur senza mai catena che oggi rinunciare ad conta ben 357 occuparsi delle più negozi sparsi in importanti tutto il mondo, questioni veri e propri punti di ritrovo strategiche dell’azienda. dove è possibile acquistare Dopo essere stato hardware e software Apple, sottoposto ad un delicato ma anche richiedere assistenza intervento, sembra riuscire a tecnica e riparazioni e sconfiggere il cancro. addirittura partecipare a Intanto, nel 2007 arriva un workshop organizzati per la altro grande successo: la Apple formazione dell’utenza all’uso lancia un nuovo rivoluzionario dei prodotti Apple. Anche prodotto: l’iPhone. nella realizzazione degli Store di Apple non poteva mancare la vena creativa che distingue tutte le creature di Jobs, tanto che la Apple ha ricevuto molti riconoscimenti nel campo dell’architettura grazie al particolarissimo design dei suoi punti vendita. Gli Apple Store • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON L’iPhone l’iPhone, un telefono cellulare con il quale si interagisce attraverso uno schermo multitouch e che consente operazioni avanzate, quali la navigazione in internet tramite rete Wi-Fi, l’uso di fotocamera e la lettura di file multimediali. In breve, la Apple diventa la prima produttrice di telefoni cellulari negli Stati Uniti, mettendo in crisi i grandi della telefonia mobile. Adiam condimentum dolor set ahmet L’iPad è un successo immediato: milioni di esemplari vengono venduti in tutto il mondo e migliaia sono le applicazioni a L’iPad Nel 2009 i problemi di salute costringono nuovamente Jobs ad assentarsi a lungo da Apple per sottoporsi ad un trapianto di fegato. L’intervento va a buon fine e l’anno seguente Jobs presenta personalmente al mondo la sua ultima creatura, l’iPad, il tablet targato Apple: uno schermo colorato multi-touch, che, in aggiunta alle possibilità offerte dall’iPhone, consente la visualizzazione e gestione di libri e contenuti cartacei. pagamento scaricate dall’App Store, il negozio virtuale ideato per scaricare e acquistare software per iPod e iPhone. Con i suoi prodotti, Jobs è dunque riuscito a rendere il mondo dell’informatica accessibile alle masse, favorendo così una vera e propria rivoluzione sociale, come hanno sottolineato gli esperti del settore. Jobs uomo dell’anno nel 2010 Tale è il successo del nuovo dispositivo che nel 2010 il Financial Times nomina Jobs uomo dell’anno. L’aspetto forse più straordinario del successo di Steve Jobs è che in tutti i settori in cui ha investito non ha inventato dei prodotti completamente nuovi. Prima del lancio del Mac, esistevano già i pc; prima dell’iPod e dell’iPhone, il mondo conosceva già gli smart-phone e i lettori digitali di musica mp3; prima dell’iPad, il mondo usava già i tablet per leggere e-book e giornali. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 - edizione speciale dedicata a steve jobs BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON Stefano Moriggi, ad esempio, filosofo della scienza presso le università di Bergamo e Milano Bicocca, ha affermato: “[…] Oggi sarebbero impensabili una politica partecipativa così come le nuove forme di comunicazione che partono dalla base senza gli strumenti che Jobs ha ideato”. Per questi motivi, Jobs è stato definito un Gutenberg dei tempi moderni. Come l’illustre tipografo del ‘400, infatti, anch’egli ha ideato strumenti di comunicazione che hanno trasformato in maniera irreversibile la società intera. Nel gennaio del 2011, Jobs è costretto ad allontanarsi nuovamente dall’azienda per problemi di salute. Quando già si teme il peggio, il genio visionario stupisce il mondo con un’apparizione a sorpresa per la presentazione dell’iPad 2. Nell’agosto del 2011, però, Jobs si dimette dalla carica di amministratore delegato di Apple. Il 5 ottobre muore a Palo Alto, in California, all’età di 56 anni. Grazie a lui, al suo genio creativo, ma anche al suo talento di comunicatore, la Apple è diventata nel giro di pochi anni la prima azienda hitech del mondo in valore di Borsa, superando anche colossi come Google, Microsoft ed Exxon Mobil, con un valore che si aggira intorno ai 350 miliardi di dollari, ed è oggi una delle aziende più ammirate del mondo. Tutto questo il guru della tecnologia è riuscito ad ottenerlo grazie ad una filosofia di vita in cui il piacere di creare è stato più importante di ogni altra cosa, persino del denaro, come lo stesso Jobs ha chiarito in un’intervista rilasciata al Wall Street Journal nel 1993: “Essere l’uomo più ricco del cimitero non mi interessa. Andare a letto la sera sapendo di aver fatto qualcosa di meraviglioso, questo è importante per me”. Una filosofia che Jobs ha cercato di trasmettere a chiunque lo circondasse. È ormai celebre, ad esempio, lo slogan “Stay hungry, stay foolish”, che nel 2005 aveva affidato ai neolaureati dell’Università di Stanford, invitandoli ad essere insaziabili nel divorare la vita e a rimanere sempre un po’ incoscienti. • biblioteca provinciale pasquale albino • campobasso • www.provincia.campobasso.it/biblioteca 24 ottobre 2011 BI BLI O T EC H S PE C I AL E DI TI ON contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 Per la prima volta in una produzione della alfanumerici. Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Il nome QR è l'abbreviazione dell'inglese Campobasso, trovate un nuovo modo per poter quick response (risposta rapida), in virtù del usufruire di contenuti digitali online e fatto che il codice fu sviluppato per permettere approfondimenti multimediali al testo. una rapida decodifica del suo contenuto. Si tratta di quegli strani ideogrammi simili I codici QR inseriti in questo documento a codici a barre che potete trovare in molte possono essere letti da un comune smartphone delle pagine di questa edizione speciale di o telefono cellulare che sia connesso a internet BiblioTech. Sono i cosiddetti codici QR. Vi e consentono la visione immediati di video e state chiedendo a cosa servono? approfondimenti di varia natura. Un Codice QR (in inglese QR Code) è un Non vi resta che provarli scaricando codice a barre bidimensionale (o codice 2D) a gratuitamente sul vostro smartphone uno dei matrice, composto da moduli neri disposti tanti programmi di scansione a loro dedicati, all'interno di uno schema di forma quadrata. magari anche dall’Apple Store se avete un Viene impiegato per memorizzare iPhone. informazioni generalmente destinate ad essere I due codici Qr posti qui in alto vi indirizzano lette tramite un telefono cellulare o uno rispettivamente sull’home page del sito web della smartphone. In un solo crittogramma sono Cosa sono questi strani ideogrammi? Biblioteca Albino e sul catalogo OPAC di tutto il Polo Bibliotecario della Provincia di Campobasso.