Rischio incendi di interfaccia - apr08
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Rischio incendi di interfaccia - apr08
Comune di Nardò Provincia di Lecce - COM 3 PIANO COMUNALE DI EMERGENZA Approvato con delibera della G.C.n. 131 del 30.04.2008 AGGIORNAMENTO: APRILE 2008 1 A Parte generale A.1 Criteri di impostazione del Piano Il Piano Comunale di Protezione Civile di Nardò è impostato secondo i criteri del Metodo AUGUSTUS. “Il valore della pianificazione diminuisce in conformità con la complessità dello stato delle cose. Credetemi: questo è vero. Può sembrare paradossale. Magari pensate che più sia complessa una situazione, più è necessario un piano per poter farne fronte. Vi concedo la teoria. Ma la pratica è diversa.” Il Piano si propone di rispondere con uno schema operativo semplice e flessibile a situazioni complesse ed estreme. A.2 Cosa c’è nel Piano? · Il modello organizzativo della protezione civile a livello comunale · I principali elementi descrittivi del territorio · La descrizione degli scenari di rischio attesi. Gli scenari considerati nell’attuale stesura del Piano sono i seguenti: rischio idrogeologico, rischio sismico, rischio da incendi boschivi · L’individuazione delle singole responsabilità nel modello di intervento · L’individuazione delle risorse umane e materiali · L’elenco della principale normativa di riferimento · La modulistica · Le procedure di verifica e aggiornamento del Piano A.3 Principale normativa di riferimento · Legge n.996/1970; · Legge n. 225/1992; · Decreto Legislativo n.112/1998; · Legge n. 265/1999; · Decreto del Presidente della Repubblica n. 194/2001; · Legge n.401/2001. · OPCM 3606/07 A.4 Classificazione delle emergenze (rif. Art. 2 l.225/92) - Emergenze di tipo “A” Sono emergenze gestibili esclusivamente in ambito comunale - Emergenze di tipo “B” Sono emergenze gestibili esclusivamente in ambito provinciale e/o regionale - Emergenze di tipo “C” Sono emergenze che conseguono ad eventi di carattere eccezionale che comportano l’intervento della protezione civile a livello nazionale. 2 A.5 Modello organizzativo Centro Operativo: è in emergenza l'organo di coordinamento delle strutture di protezione civile sul territorio colpito, ed è costituito da un'Area Strategia, nella quale afferiscono i soggetti preposti a prendere decisioni, e da una Sala Operativa, strutturata in funzioni di supporto. · La DI.COMA.C. (Direzione Comando e Controllo) esercita, sul luogo dell'evento, il coordinamento nazionale; · il C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) gestisce gli interventi a livello provinciale attraverso il coordinamento dei C.O.M.; · il C.O.M. (Centro Operativo Misto) opera sul territorio di più Comuni in supporto all'attività dei Sindaci; · il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), presieduto dal Sindaco, provvede alla direzione dei soccorsi e dell'assistenza della popolazione del comune. Centro Situazioni: è il centro nazionale che raccoglie e valuta informazioni e notizie relative a qualsiasi evento che possa determinare l'attivazione di strutture operative di protezione civile. In situazioni di emergenza si attiva come Sala Operativa a livello nazionale. Commissario delegato: è l'incaricato da parte del Consiglio dei Ministri per l'attuazione degli interventi di emergenza conseguenti alla dichiarazione dello stato di emergenza (eventi di tipo "c" art. 2, L.225/92). Autorità di Protezione Civile: · a livello Comunale è il Sindaco; · a livello provinciale il Prefetto; · a livello nazionale il tutti i poteri di gestione del Servizio Nazionale di Protezione Civile sono stati assegnati al Presidente del Consiglio e, per delega di quest’ultimo, al Ministro dell’Interno e, di conseguenza, al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. 3 A.5.1 Articolazione dei Centri Operativi Misti a livello provinciale COM 1 Arnesano, Caprarica di Lecce, Castrì di Lecce, Cavallino, Lecce, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama COM 2 Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano, Leveranno, Novoli, Porto Cesareo, Salice Salentino, Squinzano, Surbo, Trepuzzi, Veglie COM 3 Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Galatone, Nardò, Neviano, Seclì, Sogliano Cavour COM 4 Calimera, Carpignano Salentino, Martano, Martignano, Melendugno, Soleto, Sternatia, Vernole, Zollino COM 5 Alezio, Alliste, Casarano, Collepasso, Gallipoli, Matino, Melissano, Parabita, Racale, Sannicola, Taurisano, Taviano, Tuglie, Ugento COM 6 Botrugno, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Giuggianello, Maglie, Melpignano, Muro Leccese, Nociglia, Sanarica, San Cassiano, Scorrano, Supersano, Surano COM 7 Bagnolo del Salento, Cannole, Castro, Giurdignano, Minervino di Lecce, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Poggiardo, S. Cesarea Terme, Uggiano la Chiesa COM 8 Acquarica del Capo, Alessano, Andranno, Castrignano del Capo, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce, Ruffano, Salve, Specchia, Spongano, Tiggiano, Tricase 4 A.5.2 Compiti del Sindaco a) organizzare una struttura operativa comunale, formata da Dipendenti comunali, Volontari, Imprese private, per assicurare i primi interventi di protezione civile, con particolare riguardo a quelli finalizzati alla salvaguardia della vita umana; b) attivare, anche attraverso il Volontariato, i primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti necessari ad affrontare l’emergenza; c) fornire adeguata informazione alla cittadinanza sul grado d’esposizione al rischio ed attivare opportuni sistemi di allerta; d) provvedere alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrogeologico o d’altri rischi, specie alla presenza d’ufficiali comunicazioni di allerta, adottando le necessarie azioni di salvaguardia della pubblica e privata incolumità; e) assicurare una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di comunicazioni di allerta; f) individuare siti sicuri da adibire al preventivo e/o temporaneo ricovero per la popolazione esposta, attivando, se del caso, sgomberi preventivi. A.5.3 Compiti della Struttura Comunale La Protezione Civile è un servizio pubblico, classificato come essenziale dalla legge, volto alla salvaguardia dei cittadini e del territorio dai danni derivanti da eventi calamitosi naturali e antropici. Proprio perché è un servizio pubblico essenziale sussiste l’obbligo da parte del Comune di erogarlo, ai cittadini, al pari di tutti gli altri servizi pubblici essenziali; per le sue caratteristiche peculiari, che coinvolgono diversi e complessi aspetti organizzativi, tutta la macchina comunale è parte integrante del servizio e deve collaborare alla sua pianificazione, organizzazione, divulgazione e gestione, in tutte le fasi di allertamento, gestione e superamento dell’emergenza, come anche in condizioni ordinarie. A.6 Dati di base A.6.1 Dati fisici · superficie comunale: kmq 190 · altitudine media: 48 m s.l.m. A.6.2 Cartografia A supporto del Piano è predisposta apposita cartografia, redatta sulla CTPN, recante le seguenti indicazioni: · rete viaria e ferroviaria; · aree per l’ammassamento dei soccorsi; · aree di attesa per la popolazione; · aree di ricovero per la popolazione; · edifici strategici ed edifici pubblici; 5 · aree idonee per atterraggio elicotteri (in allestimento); · limiti del territorio comunale; · stradario comunale (in allestimento); · carta densità della popolazione comunale (in allestimento); · reticolo idrografico torrente Asso; · carta delle aree soggette a rischio idrogeologico; · carta della perimetrazione degli abitati e aree di interfaccia; · carta della vegetazione - aree boscate e a macchia; · carta della vulnerabilità incendi; · carta della pericolosità incendi; · principali elettrodotti, condotte idriche, del gas, e fognatura pluviale (in allestimento). A.6.3 Popolazione: · abitanti del comune: 30.520 residenti; 11.425 famiglie (censimento ISTAT 2001); · arrivi turisti (dati 2004, provincia di Lecce): italiani 15.015; stranieri 1.394; totale 16.409; · frazioni, nuclei abitati, agglomerati residenziali: Popolazione denominazione Inverno Distanza Coord. Geogr. UTMS WGS84 fuso 33 Coord. G.B. Roma40 Fuso Est (GG.PPSS) (metri) Km Longit. Latitud. Est Nord 0 18° 1’ 52.5” 40° 10’ 43.3” 2.778.100 4.452.000 S. Caterina 6 4.447.600 7 40° 8’ 24.9” 40° 7’ 35.0” 2.774.300 S. Maria 17° 59’ 5.8” 17° 59’ 54.3” 2.775.500 4.446.100 12 17° 55’ 42.2” 40° 13’ 2.5” 2.769.200 4.456.000 15 17° 54’ 54.5” 40° 14’ 11.8” 2.768.000 4.458.100 10 17° 57’ 29.8” 40° 12’ 7.9” 2.771.800 4.454.400 20 17° 51’ 36.1” 40° 17’ 44.3” 2.763.100 4.464.500 22 17° 53' 10.0" 40° 18' 1.4" 2.765.300 4.465.100 Ab (fam) Città 28.995 (10.882) S. Isidoro 41 (17) Torre Squillace (Torre Pianuri) Villaggio Resta 25 (10) 45 (Corsari) (19) Boncore 80 (27) S. Chiara 31 (12) Case sparse 1.303 (458) Estate - 6 A.6.4 Attività produttive Imprese attive 2005 (dati infocamere): 2.438; Settore attività Numero imprese attive Agricoltura, caccia e silvicoltura 610 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 13 Estrazione di minerali 3 Attività manifatturiere 310 Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni 307 Comm. ingr. e dett. - rip. beni pers. e per la casa 752 Alberghi e ristoranti 108 Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. 41 Intermediaz. monetaria e finanziaria 50 Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca 114 Istruzione 6 Sanità e altri servizi sociali 15 Altri servizi pubblici, sociali e personali 98 Imprese non classificate 11 Totale A.7 0 2.438 Scenari degli eventi massimi attesi Gli scenari seguenti sono elaborati sulla base dei seguenti dati/piani/documenti di programmazione provinciale e regionale: · PAI – per l’individuazione delle aree inondabili e delle aree soggette a frana; · Piano di Sicurezza Provinciale, per l’individuazione dei rischi industriali e da incendio boschivo; · Documentazione fotografica eventi verificatisi nel passato, per l’individuazione delle aree allagate e/o soggette ad allagamenti. 7 A.7.1 Rischio idrogeologico A.7.1.1 Alluvione Gli scenari di rischio presi in considerazione nelle seguenti sezioni sono i seguenti: Macro-emergenze: - canale Asso, e allagamenti generalizzati in area urbana Microemergenze: - Particolari di scenario: allagamenti localizzati vie cittadine - Particolari di scenario: allagamento viabilità principale Per tali scenari di rischio sono elaborate la seguente cartografia/tabelle: · cartografia delle aree soggette ad inondazione (PAI); · cartografia ubicazione delle voragini (in allestimento); · carta della popolazione coinvolta nelle aree inondabili (in allestimento); · carta delle attività produttive coinvolte nelle aree inondabili (in allestimento); · persone diversamente abili residenti nelle aree inondabili (in allestimento). In via generale, tale tipo di emergenze possono comportare: · · · · limitazione della percorribilità delle strade e pericoli per il traffico motorizzato, specie se sono interessate strade extraurbane, con conseguente necessità di: § interdire la circolazione e predisporre percorsi alternativi per il traffico; § provvedere alle relative segnalazioni ed avvisi alla popolazione; allagamento di immobili ubicati a piano terreno o nei piani interrati, con conseguente necessità di: § provvedere alla temporanea evacuazione e sistemazione di persone a seguito di inagibilità di immobili; § attivazione della funzione di supporto per il censimento di eventuali danni; § attivazione della funzione tecnica per la verifica di eventuali pericoli per la stabilità delle costruzioni; § attivazione della funzione tecnica di supporto per il prosciugamento; § attivare opportune misure per prevenire e/o danni al patrimonio storico/artistico, con allontanamento di beni esposti a possibile danneggiamento o con l’adozione di opportune misure per impedire l’allagamento (realizzazione di barriere, ..); § attivare opportune misure per prevenire e/o danni al patrimonio edilizio pubblico e/o l’interruzione di pubblici servizi, con l’adozione di opportune misure per impedire l’allagamento (realizzazione di barriere, ..); spargimento sul suolo o nella falda di sostanze inquinanti (es. gasolio, materiale fecale, ecc.), con conseguente necessità di: § rimuovere e limitare per quanto possibile le cause dell’inquinamento; § delimitare ed isolare la zona soggetta ad inquinamento; § interdire la consumazione e/o la commercializzazione di prodotti agricoli o diversi che possono essere venuti a contatto con sostanze inquinanti. § provvedere alla bonifica dei luoghi. pericoli di annegamento per persone residenti in locali interrati e/o seminterrati, specie se soggetti a ridotta capacità motoria (bambini, anziani, disabili), con conseguente necessità, al verificarsi di tali possibili condizioni, di procedere all’evacuazione degli immobili. 8 A.7.1.1.1 Procedure di allertamento In assenza di un sistema di monitoraggio, le fasi di allertamento conseguono: · All’emissione da parte della Prefettura di avviso per avverse condizioni meteo riferibile a precipitazioni di carattere eccezionale; · Al verificarsi di eventi piovosi di carattere eccezionale; · Al verificarsi di condizioni che limitino o comunque alterino le capacità di smaltimento del sistema di fogna bianca per lavori e/o altre cause. Il verificarsi delle predette condizioni deve essere comunicata tempestivamente al responsabile della funzione 1 Tecnico Scientifica ed al Sindaco, che eseguite le valutazioni del caso dispongono: - Se del caso, l’attivazione del sistema comunale della protezione civile secondo un opportuno livello di attenzione e per un determinato periodo; - l’apertura delle paratie dello scolmatore a mare del Canale Asso a cura del Consorzio di Bonifica di Arneo. A.7.1.1.2 Particolari di scenario: esondazione canale Asso Per quanto riguarda in particolare lo scenario connesso all’esondazione del canale Asso, si ritengono opportune, ai fini della descrizione e valutazione dello scenario di emergenza, le seguenti ulteriori considerazioni. Parte della periferia del centro abitato di Nardò è lambita o attraversata dal tratto terminale del canale Asso, corso d’acqua superficiale in gran parte artificiale che raccoglie le acque di un ampio bacino endoreico che interessa i territori dei comuni di Nardò, Galatone, Seclì, Aradeo, Neviano, Collepasso, Cutrofiano, Parabita, Matino e Casarano, ed esteso per circa 220 Kmq. Attualmente le acque del canale Asso, dopo avere attraversato parte della zona periferica dell’abitato, vengono smaltite in parte verso il naturale recapito costituito dalla voragine di Parlatano, attraverso il canale “Paduli” che corre in adiacenza alla strada Prov.le per Leveranno, e in parte – prima dell’immissione nel canale suddetto, deviate con un sistema di chiuse verso mare attraverso un canale scolmatore artificiale. In occasione di piogge di particolare intensità, le portate che complessivamente transitano nel canale possono determinare allagamenti della zona a nord - est della città (c.da Cicirizzolo) e delle aree immediatamente adiacenti al recapito finale di Parlatano. In passato si sono registrati anche allagamenti della zona urbana, dovuti ad esondazioni dal tratto di canale che corre all’interno della zona abitata. In relazione alla conformazione del sistema idraulico complessivo, è essenziale che sia assicurata – in presenza di condizioni metereologiche avverse, la massima capacità di smaltimento complessiva del sistema. Pertanto, al verificarsi di avverse condizioni metereologiche, è essenziale assicurare il deflusso della massima portata possibile verso mare attraverso il canale scolmatore e verso la voragine di Parlatano, mediante l’apertura completa di tutte le paratie. Precursori d’evento. Dalla documentazione tecnica fornita dal Consorzio di Bonifica di Arneo, risultano per il bacino imbrifero tempi di corrivazione originariamente stimati in 15 ore, che tuttavia deve ritenersi possano essersi nel tempo ridotti a causa della progressiva impermeabilizzazione delle superfici di scorrimento. Il corso dell’Asso non è tuttavia dotato di un sistema di misura delle portate e delle altezze d’acqua che transitano, né risulta implementato un sistema per la rilevazione delle precipitazioni meteoriche nel bacino imbrifero, né sono noti i relativi dati storici, con la conseguenza che la valutazione del probabile verificarsi di eventi dannosi deve essere condotta sulla scorta di valutazioni empiriche. A tale riguardo, si è osservata una correlazione negativa tra le capacità di assorbimento delle Voragine di Parlatano in presenza di forti venti da Scirocco. Da osservazioni empiriche emerge inoltre una riduzione della capacità di assorbimento della voragine ad avvenuta sommersione degli sfiatatoi naturali. Dai (pochi) dati storici e tecnici disponibili, si può desumere che situazioni critiche conseguono a precipitazioni dell’ordine di 100 mm di pioggia nell’arco di 9 – 12 ore sull’intero bacino imbrifero; indicatore critico di evento può essere considerato il raggiungimento di un altezza di transito nel tratto urbano del canale prossima a quella di progetto (m. 2,40).- 9 A.7.1.1.3 Particolari di scenario: allagamenti localizzati vie cittadine Tale scenario è caratterizzato da allagamenti locali, determinati dall’assenza, insufficienza o temporaneo fuori servizio della rete di smaltimento dell’acqua bianca. Gli allagamenti conseguono generalmente a precipitazioni di carattere temporalesco, e possono per alcuni tratti viari avere diretta relazione con il livello idrico nel canale Asso, in cui recapita la fognatura pluviale cittadina. A.7.1.1.4 Particolari di scenario: allagamento viabilità principale Allagamenti che interessino tratti di viabilità extraurbana, devono essere segnalati all’Ente proprietario della strada ed ai Sindaci di eventuali Comuni contermini interessati. Alla segnalazione provvede il responsabile della funzione trasporti e mobilità. A.7.1.2 Frane e smottamenti – Cedimenti localizzati del terreno Nel territorio comunale non sono presenti aree soggette a fenomeni franosi, con eccezione di un modesto tratto di costone roccioso soggetto a periodici distacchi di brecce (in prossimità della rotonda di S.Caterina), per cui tuttavia non sussistono pericoli di stabilità complessiva del versante. Fenomeni franosi e smottamenti possono innescarsi su versanti ripidi a seguito di precipitazioni continue e particolarmente intense. Sono assimilabili a tale tipo di dissesti i cedimenti localizzati che periodicamente hanno interessato edifici e strade del centro storico, oggetto recentemente di una campagna specifica di rilevamento da parte dell’Università di Lecce. Al manifestarsi di precursori d’evento o di danni, in via generale occorre: · Attivare la sala operativa e la struttura della protezione civile con un adeguato livello di allarme; · Provvedere all’evacuazione delle persone che si trovano in situazioni di immediato pericolo verso aree di attesa o di ricovero; · Interdire l’accesso all’area interessata al traffico veicolare, prevedendo percorsi alternativi; · Delimitare l’area interessata dal fenomeno sulla base dei dati disponibili e dell’analisi dello stato dei luoghi; · Provvedere alle relative segnalazioni ed avvisi alla popolazione; · Attivare opportune misure per prevenire e/o limitare i danni al patrimonio storico/artistico, con allontanamento di beni esposti a possibile danneggiamento o con l’adozione di opportune misure per impedirne il danneggiamento in loco; · Attivare opportune misure per prevenire e/o limitare i danni al patrimonio edilizio pubblico e a garantire il regolare svolgimento dei pubblici servizi; · Adottare le misure opportune in caso di possibile o avvenuto danneggiamento di condotte di servizi a rete, al fine: · § di prevenire il possibile insorgere di rischi (es. danneggiamento/tranciamento condotte gas metano); § di ripristinare la continuità dei servizi pubblici a rete in caso di interruzione; Attivare eventualmente la funzione di supporto per il censimento dei danni. 10 A.7.1.2.1 Precursori di evento e procedure di allertamento In assenza di sistemi specifici di monitoraggio strumentale, le fasi di allertamento conseguono al manifestarsi di precursori d’evento: · movimenti anomali del terreno; · apertura, allargamento o modificazione di crepe e fatture nel terreno e nei fabbricati; · caduta di massi, pietre e terriccio. Il verificarsi delle predette condizioni deve essere comunicata tempestivamente al responsabile della funzione tecnico scientifica ed al Sindaco, che eseguite le valutazioni e gli accertamenti del caso, eventualmente dispongono: - l’attivazione del sistema comunale della protezione civile secondo un opportuno livello di attenzione e periodo; - l’evacuazione della popolazione, l’interdizione alla circolazione e la deviazione del traffico; - l’esecuzione di eventuali misure provvisionali. A.7.2 Rischio sismico Il territorio comunale di Nardò è attualmente classificato come zona sismica di IV categoria, e non presenta pertanto un riconosciuto rischio sismico, anche se dal punto di vista storico si registrano eventi sismici di natura distruttiva (terremoto del 1743). Ai fini dell’individuazione degli scenari di rischio, in assenza di più precisi studi e determinazioni, si può assumere che – in ragione del presumibile stato del patrimonio edilizio e delle caratteristiche costruttive degli immobili (presenza diffusa di orizzontamenti costituiti da volte in muratura), i danni maggiori agli edifici ed alle persone si localizzino all’interno del centro storico. A.7.2.1 Popolazione La popolazione coinvolta, nell’ipotesi di un evento sismico che interessi principalmente il perimetro del centro storico, ammonterebbe sulla base dei dati del censimento ISTAT 2001 a circa 1260 unità. Su tale parametro si dimensionano le aree di attesa e di ricovero prossime al centro abitato. A.7.2.2 Vulnerabilità edifici pubblici, infrastrutture e servizi essenziali Non esistono verifiche circa la vulnerabilità al sisma degli edifici pubblici, che pertanto sarà verificata dalla funzione di supporto Tecnico scientifica in corso di attuazione del Piano e comunque in occasione di evento sismico. A.7.2.3 Patrimonio culturale Il patrimonio culturale è costituito essenzialmente da edifici storici (chiese, palazzi e cotruzioni antiche) ubicati nel centro storico, e da masserie fortificate disperse nel vasto territorio comunale. Tutti questi edifici sono potenzialmente soggetti a danni in caso di sisma con carattere distruttivo. 11 A.7.3 Rischio industriale Nel territorio comunale non sono al momento della stesura del Piano presenti attività a rischio rilevante. Gli scenari che sono quindi configurabili sono quindi riconducibili ad un rischio generico di incendio con eventuale localizzata immissione nell’ambiente di sostanze inquinanti e/o pericolose, e possono comportare: · danni alle persone ed alle cose a causa della temperatura elevata e delle emissioni di fumi; · limitazione della percorribilità delle strade e pericoli per il traffico motorizzato, specie se sono interessate strade extraurbane; · allagamento di immobili ubicati a piano terreno o nei piani interrati, con conseguente necessità di: · spargimento sul suolo o nella falda di sostanze inquinanti; · pericoli di annegamento per persone residenti in locali interrati e/o seminterrati, specie se soggetti a ridotta capacità motoria (bambini, anziani, disabili), con conseguente necessità, al verificarsi di tali possibili condizioni, di procedere all’evacuazione degli immobili. A.7.3.1 Interventi di emergenza In generale, al verificarsi di un incidente occorre: · delimitare l’area interessata dall’incidente e quella di possibile espansione, in relazione allo stato dei luoghi; · in caso di incendio, tenere conto nella delimitazione della presenza di materiali infiammabili e/o attività ad elevato carico di incendio o con pericolo di esplosione (es. depositi bombole GPL, depositi carburante, ecc.); · evacuare gli immobili interessati e quelli di possibile espansione, trasferendo la popolazione nelle aree di attesa; · interdire la zona dell’incendio all’accesso ed alla circolazione; · tenere libere le vie per l’accesso ai mezzi di soccorso; · tenere libere le zone di approvvigionamento acqua per estinzione incendi; · attivare gli opportuni accertamenti tecnici in relazione alla possibile emissione di sostanze nocive e/o pericolose; · allertare le strutture sanitarie in relazione al possibile verificarsi di casi di ustione e/o intossicazione; · emanare gli opportuni avvisi alla popolazione in relazione ad eventuali pericoli di contaminazione e/o intossicazione. A.7.4 Rischio di incendio boschivo Nel territorio comunale sono presenti le seguenti principali aree boscate e a macchia: denominazione natura Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est estensione Portoselvaggio bosco 400 ha Palude del Capitano macchia 70 ha Pineta S. Caterina bosco 60 ha Pista Prototipo macchia 500 ha Longit. Latitud. 17° 57' 46.7" 17° 55' 33.6" 17° 59' 6.0" 17° 49' 35.4" 40° 9' 36.3" 40° 12' 12.8" 40° 8' 24.2" 40° 19' 37.4" Est Nord 2.772.354 4.449.738 2.769.047 4.454.459 2.774.305 4.447.576 2.760.138 4.467.896 12 Le predette aree sono individuate nella cartografia allegata al Piano (area della vegetazione), e sono state interessate in passato da incendi. In conformità alla OPCM 3606/07, è stata redatta apposita cartografia che interessa l’intero territorio comunale, in cui sono riportati: - l’individuazione degli abitati (Tavv. 1.1 – 1.5), in cui sono evidenziate anche le aree di interfaccia, cioè le fasce che si sviluppano all’interno del perimetro dell’abitato per una profondità di 50 metri che possono essere interessate in caso di incendio (redatta su carta tecnica provinciale, scala 1:10.000, aggiornamento: febbraio 2008); - la copertura vegetazionale e la relativa pericolosità (Tavv. 2.1 – 2.5), valutate in conformità delle istruzioni tecniche elaborate dal Dipartimento della Protezione Civile in esecuzione della citata OPCM 3606/07 (redatta su carta tecnica provinciale, scala 1:10.000, aggiornamento: febbraio 2008); in rosso sono individuate le aree ad alto rischio di incendio; in arancione quelle a medio rischio; in giallo quelle a basso rischio di incendio; - la carta della vulnerabilità (Tavv. 3.1 – 3.5), in cui è stata individuata – in relazione alle caratteristiche dell’abitato ed alle sue destinazioni, la vulnerabilità ai fini dell’incendio degli edifici e/o delle attività che rientrano nella fascia di interfaccia già individuata nella tavv. 1.1 – 1.5. La carta è redatta su carta tecnica provinciale, scala 1:10.000; l’aggiornamento è al febbraio 2008; in rosso sono individuate le aree ad alto vulnerabilità in caso di incendio di interfaccia; in arancione quelle a media vulnerabilità; in giallo quelle a bassa vulnerabilità in caso di incendio; - la carta del rischio (Tavv. 4.1 – 4.5), in cui in funzione della pericolosità della situazione della vegetazione al contorno dell’abitato, e della vulnerabilità degli edifici e delle attività comprese nella fascia perimetrale di interfaccia, sono mappati i quattro gradi di rischio, da R4 = alto, a R3 = medio, a R2 = basso, ovvero R1 = nullo.- Il periodo di massima sensibilità per gli incendi boschivi coincide con quello estivo, e per detto periodo con le ore più calde della giornata. In relazione alle singole aree, si evidenziano le seguenti possibili condizioni e scenari di rischio particolari. A.7.4.1 Portoselvaggio · il bosco di portoselvaggio è caratterizzato - ai fini del rischio incendi, da una pineta di pino d’aleppo di circa 50 anni di età che dalla strada provinciale litoranea Nardò – S.Isidoro digrada verso il mare; · l’area è interessata nei mesi estivi da un notevole flusso turistico, che si addenso in prossimità della costa; pertanto, al verificarsi di incendio di carattere eccezionalmente distruttivo, una situazione di grave pericolo potrebbe essere rappresentata dalla presenza di persone poco pratiche dei luoghi nella fascia costiera, con vie di fuga precluse dall’incendio a monte; · ai margini del bosco sono presenti insediamenti residenziali (zona Cucchiara) con significativa presenza di persone; · ai fini della valutazione degli effettivi rischi, deve considerarsi che l’area nel periodo estivo è dotata di un servizio di vigilanza e primo intervento antincendio da parte dell’Ispettorato Provinciale delle Foreste. A.7.4.2 Palude del Capitano · È caratterizzata dalla presenza di macchia mediterranea e si estende dalla strada provinciale litoranea Nardò – S.Isidoro verso mare; · E’ un luogo aperto, scarsamente frequentato, di estrema valenza ambientale e naturalistica per la presenza di specie botaniche uniche sul territorio nazionale; · Nel periodo estivo è presidiato stabilmente ai fini antincendio rientrando nel sistema di avvistamento del Parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano. 13 A.7.4.3 Pineta S. Caterina · è caratterizzata dalla presenza di un area boscata che si sviluppa in contiguità con il bosco di Portoselvaggio, rispetto al quale deve evidenziarsi una particolare condizione di rischio rappresentata dalla presenza di numerose ville all’interno dell’area boscata. A.7.4.4 Pista Prototipo · È un vasto comprensorio di aree private facenti parte dell’insediamento industriale della Pista per prove sperimentali di autoveicoli “Nardò Technical Center” di Nardò; · Le aree relative sono interessate dalla diffusa presenza di macchia mediterranea; · Il centro, in relazione all’attività svolta, è dotato di un efficiente e qualificato servizio antincendio esterno che può garantire un primo intervento in caso di incendio, ed è inoltre permanentemente presidiato. A.7.4.5 Interventi di emergenza In generale, al verificarsi di un incendio, occorre: · attivare un presidio sul territorio finalizzato e monitorare l’evolversi continuo dell’evento; il presidio sarà attivato al verificarsi dell’evento dal responsabile della funzione - Strutture operative e Viabilità, autonomamente o su richiesta del Sindaco, del Responsabile della Protezione Civile, o delle superiori Autorità, con il supporto eventualmente dei volontari della Protezione Civile Comunale; · delimitare l’area interessata dall’incendio e quella di possibile espansione, in relazione allo stato dei luoghi, alla presenza di materiali infiammabili e/o altre attività ad elevato carico di incendio o con pericolo di esplosione (es. depositi bombole GPL, depositi carburante, ecc.); · evacuare gli immobili interessati e quelli di possibile espansione, trasferendo la popolazione nelle aree di attesa; · interdire la zona dell’incendio all’accesso ed alla circolazione; · tenere libere le vie per l’accesso ai mezzi di soccorso; · tenere libere le zone di approvvigionamento acqua per estinzione incendi; · attivare gli opportuni accertamenti tecnici in relazione alla possibile emissione di sostanze nocive e/o pericolose; · allertare le strutture sanitarie in relazione al possibile verificarsi di casi di ustione e/o intossicazione; · emanare gli opportuni avvisi alla popolazione in relazione ad eventuali pericoli di contaminazione e/o intossicazione. 14 B Lineamenti della Pianificazione I lineamenti della pianificazione individuano gli obiettivi da conseguire per dare una adeguata risposta di protezione civile ad una qualsiasi situazione di emergenza e le competenze dei soggetti che vi partecipano. Nella presente sezione sono esplicitati gli obiettivi generali della pianificazione in fase di emergenza (Macro Obiettivi). Obiettivi specifici per ciascun tipo di scenario preso in considerazione dal Piano sono stati evidenziati per facilità di lettura in sede di individuazione dei singoli scenari. B.1 Coordinamento operativo comunale Il Sindaco è Autorità comunale di protezione civile (art. 15, comma 3, L. 225/92). Al verificarsi dell’emergenza assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso in ambito comunale e ne dà comunicazione al Prefetto ed al Presidente della Giunta Regionale. Il Sindaco per l’espletamento delle proprie funzioni si avvale del Centro Operativo Comunale, organizzato secondo le seguenti funzioni di supporto: · Funzione 1 – Tecnico Scientifica e Pianificazione; · Funzione 2 – Sanità e Assistenza, Veterinaria; · Funzione 3 – Volontariato; · Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane; · Funzione 5 – Servizi essenziali e scuole; · Funzione 6 – Censimento danni; · Funzione 7 – Strutture Operative e Viabilità; · Funzione 8 – Telecomunicazioni; · Funzione 9 – Assistenza alla popolazione. Le modalità di attivazione in caso di emergenza, sono esplicitate nella successiva sezione “Modello di intervento”. 15 B.2 Obiettivi generali della Protezione Civile Gli obiettivi perseguiti dall’organizzazione comunale della Protezione Civile sono: · Prevenire i rischi e i danni alle persone; · Prestare soccorso alle persone; e anche: · Garantire l’efficienza della rete dei trasporti e delle telecomunicazioni; · Garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali e assicurare la continuità dell’azione amministrativa; · Salvaguardare i beni Culturali e il sistema produttivo locale. I predetti obiettivi sono attuati dall’Organizzazione Comunale: · B.3 con l’organizzazione del sistema della protezione civile comunale, attraverso: § l’individuazione delle possibili situazioni di emergenza, il studio e l’elaborazione dei conseguanti scenari di rischio; § l’individuazione dei compiti di ciascuna struttura comunale, attraverso la definizione delle funzioni di supporto e l’attribuzione dei relativi compiti e responsabilità; § nell’individuazione delle procedure da attivare in caso di emergenza; · con la predisposizione di aree di attesa e raccolta per la popolazione e di aree per l’ammassamento dei soccorsi; · attraverso l’attivazione di un efficace campagna di informazione alla popolazione e di formazione degli operatori di protezione civile. Aree di Raccolta, Attesa, Ricovero e Ammassamento Uno degli obiettivi fondamentali del Piano: · Prevenire i rischi e i danni alle persone si persegue in fase di preallarme, allarme ed emergenza con l’allontanamento della popolazione dalle aree soggette a rischio potenziale. Tale allontanamento può avere carattere temporaneo (inferiore alle 24 – 48 ore): per tale scopo sono individuate dal Piano Aree di attesa della popolazione, in genere coincidenti con spazi pubblici coperti. Per periodi di più lunga durata, che richedono l’allestimento di particolari apprestamenti idonei ad ospitare la popolazione, sono individuate dal piano Aree di ricovero della popolazione, e cioè aree appositamente ubicate in prossimità del centro abitato idonee ad essere collegata in tempi brevi con i principali servizi a rete e ad essere attrezzate con tende, prefabbricati o roulottes. Il Piano individua altresì le Aree per l’ammassamento dei soccorsi, in cui convergono in caso di emergenze di tipo “B” e “C” uomini e mezzi di soccorso e Aree per l’atterraggio elicotteri. Il Piano individua altresì Aree di raccolta per la popolazione, cioè apposite aree aperte, individuate per ciascun ambito territoriale omogeneo, in cui la popolazione può convergere in sicurezza e sostare sino al successivo trasferimento nelle aree di attesa. 16 B.3.1 Aree di Raccolta della Popolazione (in AZZURRO sulla planimetria) In presenza di rischio che comporta la necessità di allontanarsi da abitazioni e/o luoghi di lavoro, la popolazione – preventivamente informata e avvisata, converge verso le aree di raccolta individuate dal piano, sino al successivo eventuale allontanamento verso le aree di attesa o verso sistemazioni alternative. Le aree di raccolta sono individuate dal Piano come segue: denominazione indirizzo capienza Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord 40° 11' 4.4" 40° 10' 48.5" 40° 10' 51.1" 2.777.730 4.452.640 San Gerardo via due Aie Cimitero via Cimitero Piazza Umberto P.zza Umberto 18° 1' 37.8" 18° 1' 16.0" 18° 1' 40.2" 167 presso ex mercato 167 18° 1' 37.2" 40° 10' 11.9" 2.777.770 4.451.020 C.so Galliano Corso Galliano c/o bagni pubblici 18° 2' 4.2" 40° 10' 39.7" 2.778.380 4.451.900 S. Antonio P.zza S. Antonio 18° 1' 59.1" 40° 10' 44.3" 2.778.255 4.452.035 Ospedale via 2 giugno alle spalle Ospedale 18° 2' 10.1" 40° 10' 17.0" 2.778.545 4.451.205 Quartiere residenziale P.zza Giovanni XXIII 18° 2' 7.8" 40° 10' 26.4" 2.778.480 4.451.490 Piazzale Stazione Via De Gasperi 18° 2' 26.2" 40° 10' 53.8" 2.778.885 4.452.350 Castello P.zza Cesare Battisti – XXV Luglio 18° 1' 53.3" 40° 10' 33.1" 2.778.130 4.451.685 2.777.230 4.452.130 2.777.800 4.452.230 17 B.3.2 Aree di attesa della popolazione (max 24 ore, colore VERDE nella cartografia) Le aree di attesa per la popolazione sono destinate ad accogliere la popolazione evacuata in condizioni di emergenza dalla zona di pericolo per un tempo massimo di 24 – 48 ore. Le aree di attesa sono individuate dal Piano come segue: denominazione indirizzo capienza Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord Direzione didattica I Circolo P.zza Umberto I 18° 1' 40.9" 40° 10' 52.7" 2.777.815 4.452.280 Scuola Media Statale III Nucleo Via Manieri Via Ferri Palestra Tensostatico Via Giannone Scuola Elementare Via Bellini Istituto Tecnico Commerciale Via B. Acquaviva 40° 10' 14.7" 40° 10' 21.4" 40° 10' 30.5" 40° 10' 19.5" 40° 10' 58.2" 2.777.605 4.451.100 Liceo Scientifico 18° 1' 30.3" 18° 1' 34.2" 18° 2' 17.3" 18° 1' 43.4" 18° 2' 5.0" Scuola Media I Nucleo Via XX Settembre Via Crispi 2.777.560 4.451.535 S. Maria al bagno Scuola Elementare Via La Marmora 40° 10' 54.3" 40° 10' 28.8" 40° 7' 40.7" 2.778.440 4.452.350 Scuola Elementare 18° 2' 7.4" 18° 1' 29.0" 17° 59' 48.8" 17° 51' 30.8" 40° 17' 44.9" 2.762.975 4.464.515 Frazione Boncore Scuola Elementare 2.777.690 4.451.310 2.778.700 4.451.625 2.777.910 4.451.260 2.778.380 4.452.470 2.775.365 4.446.270 La funzione Funzione 4 – Materiale, mezzi e risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate, e provvede in caso di emergenza al loro allestimento, verificando la disponibilità dei servizi igienici, dell’acqua, dell’illuminazione e possibilmente del riscaldamento. La Funzione 2 – Sanità e Assistenza, Veterinaria assicura l’assistenza in loco alle persone ricoverate; in particolare: · provvede alla loro identificazione e censimento; · provvede, in relazione ai tempi accertati o prevedibili di permanenza, a fornire generi di conforto necessari; · provvede a necessità specifiche delle persone ricoverate (bambini, anziani, disabili, malati, ecc.). Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi – Risorse umane. L’ubicazione delle aree di attesa deve essere portata a conoscenza della popolazione nell’ambito della normale attività di informazione. 18 B.3.3 Aree di ricovero della popolazione (tende, container ecc., ROSSO nella cartografia) Le aree di ricovero della popolazione sono destinate all’allestimento di strutture temporanee di accoglienza (tende, container, roulottes, ecc.). Le aree di ricovero sono individuate dal Piano come segue: Fognatura Mq. 130.700 Acqua 167 Sup. Energia el. denominazione e indirizzo Si Si Si Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. 18° 1’ 41.8” 40° 9’ 53.3” Est Nord 2.777.900 4.450.450 La funzione Funzione 4 – Mezzi e materiali – Risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate, e provvede in caso di emergenza al loro allestimento. Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Mezzi e materiali – Risorse umane . B.3.4 Aree di ammassamento soccorsi (GIALLO nella cartografia) Le aree di ammassamento dei soccorsi sono destinate ad accogliere gli uomini e i mezzi di soccorso. Devono essere facilmente raggiungibili dalla viabilità principale. Le aree di ammassamento sono individuate dal Piano come segue: denominazione indirizzo superficie Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord Impianto Sportivo Polivalente Piazza Umberto Nobile 4,00 Ha 18° 1' 50.9" 40° 9' 54.0" 2.778.115 4.450.480 S.Maria Largo 4 Colonne 2000 Mq 17° 59' 48.1" 40° 7' 32.8" 2.775.355 4.446.025 S.Isidoro Area a Fondo Naturale Lato Pronto Soccorso estivo 1,5 Ha 17° 55' 37.4" 40° 13' 12.4" 2.769.075 4.456.300 Boncore Area antistante sagrato Chiesa 3000 Mq 17° 51' 35.6" 40° 17' 44.0" 2.763.090 4.464.490 La funzione Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate. 19 Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane. Il Responsabile della Protezione Civile darà apposito avviso a: - VV.FF. Lecce; - Prefettura – Lecce; - Uff. protezione Civile della Provincia – Lecce. 20 B.3.5 Aree di atterraggio elicottero (BLU nella cartografia) Le aree di atterraggio elicotteri sono aree individuate in maniera diffusa ed omogenea sul territorio comunale e utilizzabili per l’atterraggio di un mezzo di soccorso. Le aree individuate dal Piano sono le seguenti: denominazione indirizzo Impianto Sportivo Polivalente Piazza Umberto Nobile S.Maria Largo 4 Colonne S.Isidoro Area a Fondo Naturale Lato Pronto Soccorso estivo Boncore Area antistante sagrato Chiesa Superficie Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord 18° 1' 50.9" 40° 9' 54.0" 2.778.115 4.450.480 2000 Mq 17° 59' 48.1" 40° 7' 32.8" 2.775.355 4.446.025 1,5 Ha 17° 55' 37.4" 40° 13' 12.4" 2.769.075 4.456.300 3000 Mq 17° 51' 35.6" 40° 17' 44.0" 2.763.090 4.464.490 La funzione Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate. Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane. 21 B.4 Informazione alla popolazione Tra i compiti assegnati al Sindaco quale Autorità comunale di Protezione Civile vi è quello dell’informazione della popolazione e della comunicazione. Una corretta informazione e comunicazione, sia nelle fasi di gestione ordinaria del Piano (in “tempo di pace”) che in situazioni di emergenza, è di importanza fondamentale: una corretta gestione dell’emergenza può infatti essere complicata o compromessa in situazioni di confusione caratterizzate: · da una errata percezione degli eventi e del pericolo effettivo; · dalla scarsa conoscenza delle procedure di emergenza; · dall’insorgenza di fenomeni di panico o psicosi collettiva. La comunicazione, nella fase di gestione ordinaria del Piano, deve essere finalizzata alla conoscenza corretta del Piano, e in particolare alla conoscenza: · degli scenari di pericolo previsti dal Piano di emergenza; · dei relativi precursori di pericolo; · dei comportamenti corretti da tenere in situazione di emergenza; · delle modalità di attivazione dello stato di preallarme, allarme ed emergenza; · dell’ubicazione delle aree di attesa e dei percorsi necessari per raggiungerle; · delle modalità di diffusione di informazioni ed allarmi. Nella fase di emergenza, la comunicazione è finalizzata: · a fornire informazioni corrette sulla natura dell’emergenza e sulla sua possibile evoluzione al fine di evitare l’insorgenza di panico e favorire l’adozione di comportamenti corretti; · a fornire informazioni sui comportamenti da attuare ovvero su quelli ritenuti dannosi o controproducenti; · a creare la consapevolezza di una gestione ordinata, corretta e programmata dell’emergenza da parte delle autoritàpreposte. La comunicazione deve essere gestita in forma coordinata e unitaria, e si deve in via ordinaria garantire: · la completezza e la tempestività delle informazioni; · l’instaurarsi di un rapporto di leale collaborazione con gli operatori professionali del settore, al fine di finalizzare la corretta informazione al rapido e ordinato superamento dell’emergenza. Di regola, si provvederà a che: · i rappresentati in loco dei mass media accreditati, verranno costantemente aggiornati con una conferenza stampa quotidiana; · sia garantito per quanto possibile ai giornalisti un adeguato supporto logistico nelle zone di operazione. 22 B.5 Ripristino delle comunicazioni e dei trasporti In fase di emergenza, deve essere possibilmente assicurata, mediante gli opportuni interventi di interdizione e deviazione del traffico, l’agibilità della rete di comunicazione terrestre. In caso di eventi di particolare gravità, entro 72 ore dall’evento calamitoso, attraverso interventi mirati e coordinati deve essere assicurata per quanto possibile la percorribilità delle principali vie di transito e di attraversamento, al fine di garantire: · il regolare transito lungo le vie di fuga e di evacuazione; · l’accesso dei mezzi di soccorso all’area colpita; · il regolare transito dei mezzi di approvvigionamento. B.6 Funzionalità delle telecomunicazioni La riattivazione delle telecomunicazioni dovrà essere immediatamente garantita per gli uffici pubblici e per i centri operativi dislocati nell'area colpita attraverso l' impiego necessario di ogni mezzo o sistema TLC. Si dovrà mantenere la funzionalità delle reti radio delle varie strutture operative per garantire i collegamenti fra i vari centri operativi e al tempo stesso per diramare comunicati, allarmi ecc.. B.7 Salvaguardia dei Beni Culturali Nel confermare che il preminente scopo del piano di emergenza è quello di mettere in salvo la popolazione e garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita "civile", messo in crisi da una situazione di grandi disagi sia fisici che psicologici, è comunque da considerare fondamentale la salvaguardia dei beni culturali ubicati nelle zone a rischio. Si dovranno perciò organizzare specifici interventi per il censimento e la tutela dei beni culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la messa in sicurezza dei reperti, o altri beni artistici, in aree protette. 23 B.8 Gestione amministrativa dell’emergenza B.8.1 Modulistica dell’intervento Per la corretta gestione dell’emergenza anche dal punto di vista amministrativo, sono predisposte in allegato al Piano apposite schede di modulistica in materia di: · Esecuzione di lavori pubblici urgenti e indifferibili; · Esecuzione di forniture d’urgenza; · Viabilità; · Precettazione; · Gestione dei rifiuti; · Sgombero di edifici; · Comunicazione istituzionale; · Registrazioni degli interventi eseguiti in fase dell’emergenza. (in allestimento) B.8.2 Comunicazioni e relazioni di intervento In fase di emergenza, il Sindaco rimetterà al Prefetto una relazione giornaliera contenente la sintesi delle attività svolte. Sia nella fase di emergenza che nelle fasi di preallarme e allarme, ogni evento significativo dovrà essere oggetto di registrazione utilizzando per lo scopo la modulistica allegata al Piano o un registro appositamente istituito. 24 B.9 Pianificazione specifica B.9.1 Rischio Idrogeologico – Alluvione In generale, al verificarsi di eventi di tipo alluvionale sono attesi i seguenti scenari di rischio, per cui è devono essere assunti in linea di massima i provvedimenti di seguito elencati: · · · · limitazione della percorribilità delle strade e pericoli per il traffico motorizzato, specie se sono interessate strade extraurbane, con conseguente necessità di: § interdire la circolazione e predisporre percorsi alternativi per il traffico; § provvedere alle relative segnalazioni ed avvisi alla popolazione; allagamento di immobili ubicati a piano terreno o nei piani interrati, con conseguente necessità di: § provvedere alla temporanea evacuazione e sistemazione di persone a seguito di inagibilità di immobili; § attivazione della funzione di supporto per il censimento di eventuali danni; § attivazione della funzione tecnica per la verifica di eventuali pericoli per la stabilità delle costruzioni; § attivazione della funzione tecnica di supporto per il prosciugamento; § attivare opportune misure per prevenire e/o danni al patrimonio storico/artistico, con allontanamento di beni esposti a possibile danneggiamento o con l’adozione di opportune misure per impedire l’allagamento (realizzazione di barriere, ..); § attivare opportune misure per prevenire e/o danni al patrimonio edilizio pubblico e/o l’interruzione di pubblici servizi, con l’adozione di opportune misure per impedire l’allagamento (realizzazione di barriere, ..); spargimento sul suolo o nella falda di sostanze inquinanti (es. gasolio, materiale fecale, ecc.), con conseguente necessità di: § rimuovere e limitare per quanto possibile le cause dell’inquinamento; § delimitare ed isolare la zona soggetta ad inquinamento; § interdire la consumazione e/o la commercializzazione di prodotti agricoli o diversi che possono essere venuti a contatto con sostanze inquinanti. § provvedere alla bonifica dei luoghi. pericoli di annegamento per persone residenti in locali interrati e/o seminterrati, specie se soggetti a ridotta capacità motoria (bambini, anziani, disabili), con conseguente necessità, al verificarsi di tali possibili condizioni, di procedere all’evacuazione degli immobili. B.9.2 Rischio frane e cedimenti Al manifestarsi di precursori d’evento o di danni, in via generale occorre: · Attivare la sala operativa e la struttura della protezione civile con un adeguato livello di allarme; · Provvedere all’evacuazione delle persone che si trovano in situazioni di immediato pericolo verso aree di attesa o di ricovero; · Interdire l’accesso all’area interessata al traffico veicolare, prevedendo percorsi alternativi; · Delimitare l’area interessata dal fenomeno sulla base dei dati disponibili e dell’analisi dello stato dei luoghi; · Provvedere alle relative segnalazioni ed avvisi alla popolazione; · Attivare opportune misure per prevenire e/o limitare i danni al patrimonio storico/artistico, con allontanamento di beni esposti a possibile danneggiamento o con l’adozione di opportune misure per impedirne il danneggiamento in loco; 25 · Attivare opportune misure per prevenire e/o limitare i danni al patrimonio edilizio pubblico e a garantire il regolare svolgimento dei pubblici servizi; · Adottare le misure opportune in caso di possibile o avvenuto danneggiamento di condotte di servizi a rete, al fine: · § di prevenire il possibile insorgere di rischi (es. danneggiamento/tranciamento condotte gas metano); § di ripristinare la continuità dei servizi pubblici a rete in caso di interruzione; Attivare eventualmente la funzione di supporto per il censimento dei danni. B.9.3 Incidenti industriali In generale, al verificarsi di un incidente occorre: · delimitare l’area interessata dall’incidente e quella di possibile espansione, in relazione allo stato dei luoghi; · in caso di incendio, tenere conto nella delimitazione della presenza di materiali infiammabili e/o attività ad elevato carico di incendio o con pericolo di esplosione (es. depositi bombole GPL, depositi carburante, ecc.); · evacuare gli immobili interessati e quelli di possibile espansione, trasferendo la popolazione nelle aree di attesa; · interdire la zona dell’incendio all’accesso ed alla circolazione; · tenere libere le vie per l’accesso ai mezzi di soccorso; · tenere libere le zone di approvvigionamento acqua per estinzione incendi; · attivare gli opportuni accertamenti tecnici in relazione alla possibile emissione di sostanze nocive e/o pericolose; · allertare le strutture sanitarie in relazione al possibile verificarsi di casi di ustione e/o intossicazione; · emanare gli opportuni avvisi alla popolazione in relazione ad eventuali pericoli di contaminazione e/o intossicazione. B.9.4 Incendi Boschivi In generale, al verificarsi di un incendio, occorre: · dare l’allarme alle strutture deputate allo spegnimento (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Volontari Protezione Civile) ed alla struttura comunale di protezione civile, per l’attivazione dello stato pertinente di allertamento; · presidiare la zona al fine di monitorare costantemente l’evolversi dell’evento; · delimitare l’area interessata dall’incendio e quella di possibile espansione, in relazione allo stato dei luoghi, alla presenza di materiali infiammabili e/o altre attività ad elevato carico di incendio o con pericolo di esplosione (es. depositi bombole GPL, depositi carburante, ecc.); · evacuare gli immobili interessati e quelli di possibile espansione, trasferendo la popolazione nelle aree di attesa; · interdire la zona dell’incendio all’accesso ed alla circolazione; · tenere libere le vie per l’accesso ai mezzi di soccorso; · tenere libere le zone di approvvigionamento acqua per estinzione incendi; 26 · attivare gli opportuni accertamenti tecnici in relazione alla possibile emissione di sostanze nocive e/o pericolose; · allertare le strutture sanitarie in relazione al possibile verificarsi di casi di ustione e/o intossicazione; · emanare gli opportuni avvisi alla popolazione in relazione ad eventuali pericoli di contaminazione e/o intossicazione. 27 C Modello di intervento Il Modello di intervento: - individua e assegna responsabilità e compiti, nei vari livelli di direzione e controllo, per la gestione delle emergenze; - prevede le procedure per la realizzazione del costante scambio di informazioni tra sistema centrale e periferico di Protezione Civile in modo da consentire l’utilizzo razionale delle risorse con il coordinamento di tutti i centri operativi dislocati sul territorio; C.1 Centro Operativo Comunale (C.O.C.) Per assicurare nell’ambito del territorio comunale la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, in caso d’emergenza è attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) presso il Comando di Polizia Municipale. Al C.O.C. afferiscono i livelli decisionali di tutta la struttura di protezione civile comunale, in supporto all’azione dell’autorità locale di protezione civile (Sindaco). Il C.O.C. si attiva in fase di preallarme e di emergenza secondo le procedure stabilite dal presente Piano, ed è organizzato per funzioni di supporto; per ciascuna funzione di supporto il modello di intervento individua un responsabile C.1.1 ATTIVAZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE Il Responsabile della Protezione Civile, posto a conoscenza di un evento calamitoso o d’emergenza, previsto o in atto, attiverà e presidierà il C.O.C. e attribuirà a ciascuna funzione i relativi compiti, secondo le procedure operative ipotizzate dal presente piano. In particolare, in base agli scenari di rischio ed alle caratteristiche dell’evento, il responsabile del C.O.C. provvede: · a disporre la diramazione degli avvisi per l’immediata reperibilità dei Responsabili delle varie Funzioni previste per l’attivazione del C.O.C. nella specifica situazione; · a disporre l’attivazione dei monitoraggi di evento con l’eventuale istituzione di uno stato di presidio H 24; · a disporre il controllo del territorio, la delimitazione delle aree a rischio, gli eventuali sgomberi cautelativi, la predisposizione delle transenne stradali e quant’altro necessiti per assicurare la pubblica e privata incolumità e l’organizzazione dei soccorsi, con l’impiego della Polizia Municipale, assistita dal Volontariato; · ad avvisare il Sindaco e ad informarlo sullo stato dell’emergenza in atto; il Sindaco, o in sua assenza il responsabile del C.O.C. provvede: · a disporre l’allertamento e l’informazione alla popolazione; · a disporre l’eventuale organizzazione e presidio delle aree - strutture d’attesa; · a disporre l’allestimento delle aree - strutture di ricovero per la popolazione. 28 C.2 Funzioni di supporto Il Sistema comunale della protezione Civile è organizzato per funzioni di supporto. Ciascuna funzioni di supporto organizza e attiva, in situazione di non allarme e di emergenza, una particolare risposta richiesta dal piano o comunque necessaria per fare fronte ad un evento calamitoso o una situazione di emergenza. Attraverso l’attivazione delle funzioni di supporto si intende conseguire quattro distinti obiettivi: · 1° obiettivo – individuare i responsabili per ogni funzione ed il loro coordinatore; · 2° obiettivo – mantenere “vivo”, e quindi efficace, il Piano attraverso il quotidiano aggiornamento dei dati e delle procedure relative alla propria funzione di supporto a cura dei singoli responsabili; · 3° obiettivo - in caso di emergenza, attivare in maniera coordinata e organizzata le competenze specialistiche rappresentate dai singoli responsabili di funzione; · 4° obiettivo – assicurare l’efficienza e la corretta gestione della Sala Operativa che si struttura a seconda del numero di funzioni di supporto attivate. Nel presente Piano sono individuate le seguenti 9 funzioni di supporto stabilite dal Metodo Augustus per la pianificazione di emergenza a livello Comunale: · Funzione 1 – Tecnico Scientifica e Pianificazione; · Funzione 2 – Sanità e Assistenza, Veterinaria; · Funzione 3 – Volontariato; · Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane; · Funzione 5 – Servizi essenziali e scuole; · Funzione 6 – Censimento danni; · Funzione 7 – Strutture Operative e Viabilità; · Funzione 8 – Telecomunicazioni; · Funzione 9 – Assistenza alla popolazione. 29 C.2.1 Funzione 1 - Tecnico Scientifica e Pianificazione Responsabile: Dirigente Settore Urbanistica e Ambiente Il Responsabile della funzione 1, che riveste anche la qualifica di Responsabile Comunale della Protezione Civile: · provvede al coordinamento del C.O.C.; · assicura il coordinamento tra le varie componenti scientifiche e tecniche il cui intervento è previsto e attivato in caso di emergenza; · mantiene i contatti con il C.O.C. dei Comuni contermini, con l’ufficio di Protezione Civile della Provincia, con la Prefettura, con il Centro operativo Misto C.O.M.; · assicura il supporto ed il necessario coordinamento delle altre funzioni operative che costituiscono l’organizzazione del C.O.C., anche in fase di aggiornamento dei dati e delle procedure da utilizzare ed attivare in caso di emergenza; · predispone e redige il Piano Comunale di Protezione Civile, collabora con gli uffici preposti alla raccolta dei dati necessari per la stesura del medesimo, supporta l’organizzazione della formazione e della conoscenza e divulgazione del Piano; · aggiorna il Piano a seconda dei cambiamenti territoriali, demografici e fisici del territorio in collaborazione con i responsabili delle funzioni di supporto. C.2.2 Funzione 2 - SANITA’ E ASSISTENZA, VETERINARIA Responsabile: Dirigente Settore SS.SS. La funzione coordina le attività di soccorso a carattere sanitario – veterinario e di assistenza sociale. · aggiorna l’elenco nominativi di persone anziane, sole, in situazioni di disagio e portatori di handicap, predisponendo anche un programma di intervento in base alla vulnerabilità dei soggetti sopra citati; · mantiene l’elenco degli allevamenti presenti sul territorio, individuandoli cartograficamente; · fornisce in caso di emergenza sostegno psicologico alle persone in carico; C.2.3 Funzione 3 – VOLONTARIATO Responsabile: Presidente Associazione Comunale di Protezione Civile CEP · Partecipa alla stesura del Piano di Protezione Civile; · opera costantemente sul territorio, approfondendo la conoscenza dell’ambiente e di conseguenza le zone di rischio o criticità. · Con corsi di formazione interna alla struttura di protezione civile forma gli Operatori nei vari settori d’intervento. · Collabora all’organizzazione di esercitazioni mirate ad affrontare le emergenze previste nel piano. · Collabora all’allestimento ed alla gestione delle aree di attesa, di ricovero della popolazione e di ammassamento soccorsi al fine di garantirne l’efficienza nei momenti di bisogno. · Coadiuva tutte le funzioni sopradescritte a seconda del personale disponibile e della tipologia d’intervento. · Fornisce ausilio alle Istituzioni nella gestione delle aree di attesa e di ricovero della popolazione, nonché per quelle di ammassamento soccorsi. 30 C.2.4 Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane Responsabile: Dirigente Settore LL.PP. · collabora all’aggiornamento e mantenimento del Piano; in particolare valuta la vulnerabilità degli edifici e dei sevizi pubblici esenziali al fine di elaborare il relativo scenario; · predispone in fase di non emergenza e cura l’allestimento in fase di emergenza delle aree di attesa, ricovero e ammassamento; · assicura l’esecuzione di sopralluoghi e/o accertamenti tecnici finalizzati ad accertare lo stato di agibilità degli edifici pubblici e/o privati; · provvede al censimento ed alla rilevazione dei danni delle strutture pubbliche e mantiene i contatti operativi con il Servizio Tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; · assicura l’allestimento delle aree di ricovero della popolazione; · censisce in via ordinaria e assicura la disponibilità in fase di emergenza di mezzi, attrezzature e risorse umane utili all’emergenza (macchine movimento terra, escavatori, espurgo, gru, camion trasporto animali, autobus, ecc…); stipula convenzioni con ditte ed imprese al fine di poter garantire la disponibilità del materiale richiesto; · coordina la movimentazione di persone, mezzi e materiali, secondo necessità. C.2.5 Funzione 5 – Servizi essenziali e scuole Responsabile: Dirigente Settore SS.SS. · forma il personale sulle modalità della comunicazione in modo da poter dialogare in emergenza con persone certamente ansiose (psicologia delle catastrofi); · di concerto con il Responsabile della Protezione Civile organizza conferenze, corsi e attività didattiche per l’informazione alla popolazione residente nelle zone di rischio; · In emergenza garantisce alla popolazione l’informazione sull’evolversi della situazione mediante mass-media locali; · in fase di emergenza e di superamento dell’emergenza assicura le condizioni per il regolare svolgimento dell’attività scolastica; di concerto con i Dirigenti scolastici, in tempo non di emergenza fa eseguire prove simulate di evacuazione; · mantiene i rapporti con i rappresentanti dei servizi essenziali, quali fornitura di gas, acqua, luce, telefoni, ecc…, al fine di programmare gli interventi urgenti per il ripristino delle reti, allo scopo di assicurare la riattivazione delle forniture. C.2.6 Funzione 6 – Censimento danni Responsabile: Dirigente Settore Attività Produttive · organizza e coordina le attività di censimento danni a persone, beni culturali, edifici e privati, impianti industriali, aziende agricole e zootecniche, con esclusione delle sole strutture pubbliche; · definisce l’organizzazione preventiva per la gestione delle richieste d’indennizzo e predispone per la raccolta di moduli di denuncia preventivamente allestiti; · gestisce le pratiche burocratiche relative alla denuncia di persone, cose, animali, ecc… danneggiate a seguito all’evento; · raccoglie le perizie di danni agli edifici e ai beni storici e culturali; · individua azioni idonee alla salvaguardia dei beni culturali provvedendo, ove possibile, al loro ricovero in zone sicure preventivamente individuate; 31 C.2.7 Funzione 7 – Strutture Operative e Viabilità; Responsabile: Dirigente Settore Polizia Locale · coordina le attività delle strutture locali preposte al controllo della viabilità e delle sue condizioni, predisponendo e verificando in fase di non emergenza ipotesi di percorsi alternativi in relazione a possibili interruzioni della viabilità; · in fase di emergenza, provvede all’interdizione alla circolazione delle arre non sicure, predispone gli itinerari alternativi e di evacuazione, e assicurare il regolare afflusso dei soccorsi; · assicura, di concerto con i volontari della protezione civile, il servizio di monitoraggio dei precursori di evento per quanto riguarda il rischio di alluvione; · assicura la gestione del C.O.C. in relazione alla ricezione di segnalazioni da parte dei cittadini, alle comunicazioni istituzionali, ed alla registrazione dell’attività di segreteria del C.O.C.; · assicura la necessaria assistenza per il mantenimento dell’ordine pubblico in fase di emergenza, coordinando e programmando i necessari interventi con i rappresentanti delle forze dell’ordinie (Polizia di Stato e Carabinieri) nelle fasi di evacuazione e di sgombero; · predispone ed organizza, di concerto con i rappresentanti locali delle forze dell’ordine, la sorveglianza delle aree evacuate al fine di evitare episodi di sciacallaggio, e l’effettiva interdizione delle aree pericolose; · assicura la disponibilità e l’operativitò dei locali del C.O.C. ubicati presso il comando di P.M. e la funzione di SEGRETERIA OPERATIVA per tutto il periodo dell’emergenza. C.2.8 Funzione 8 – Telecomunicazioni; Responsabile: Dirigente Settore Patrimonio · provvede alla predisposizione di una rete di comunicazioni non vulnerabile, eventualmente attraverso l’uso di radioamatori locali; · assicura il mantenimento delle comunicazioni tra le varie strutture comunali e sovracomunali impegnate nell’emergenza; C.2.9 Funzione 9 – Assistenza alla popolazione. Responsabile: Dirigente Settore AA.GG. · collabora all’aggiornamento e mantenimento del Piano fornendo informazioni relative alle risorse disponibili come uomini, mezzi, e strutture ricettive locali da utilizzarsi in caso di emergenza per alloggiare la popolazione e assicura in caso di emergenza la relativa funzione; · programma l’eventuale allestimento di un posto medico avanzato o ospedale da campo; · forma il personale sulle modalità della comunicazione in modo da poter dialogare in emergenza con persone certamente ansiose; · assicura assistenza nelle fasi di evacuazione della popolazione e garantisce la gestione delle aree di attesa della popolazione; · censisce in via ordinaria e assicura la disponibilità in fase di emergenza dei mezzi, attrezzature e risorse umane utili all’espletamento delle funzioni di competenza; · stipula convenzioni con ditte ed imprese al fine di poter garantire la disponibilità del materiale richiesto; 32 N.B.: L’approvazione del presente piano costituisce esplicita assegnazione alla funzione in caso di emergenza. In sede di pianificazione e programmazione delle attività, i singoli incaricati dovranno indicare gli eventuali sostituti per le situazioni d’emergenza. 33 C.3 Fasi dell’emergenza C.3.1 Ricezione avvisi Il Responsabile della Funzione 6 – Strutture Operative e Viabilità, Telecomunicazioni assicura la ricezione, attraverso il servizio di reperibilità telefonica della Polizia Municipale, la ricezione di eventuali segnalazioni di situazioni di allarme, provenienti: · Dal Sindaco; · Dalla Prefettura, in particolare attraverso la diramazione dei normali avvisi di allerta per avverse condizioni meteo; · Da altri Enti e/o Istituzioni; · Dai responsabili delle funzioni di supporto; · Da associazioni di volontariato di protezione civile; · Da privati cittadini. L’operatore che riceve la chiamata verifica la provenienza della stessa, accerta per quanto possibile la veridicità della stessa, e provvede ad informare: · il Sindaco; · il responsabile comunale della Protezione Civile; · i responsabili dei Volontari. I numeri telefonici, fax ed e-mail per la ricezione e la tempestiva presa in visione dei bollettini/avvisi di allertamento sono i seguenti: sede telefono fax e-mail Polizia Municipale 0833 572116 0833 572524 [email protected] Via De Pretis 1/A C.3.1.1 Altri recapiti, sedi e strutture comunali attivabili in caso di necessità sede telefono Fax e-mail Gabinetto del Sindaco 0833 838307 0833 577528 [email protected] 0833 838218 0833 561726 [email protected] P.zza Cesare Battisti Settore Urbanistica e Ambiente – Prot. Civile Comunale 0833 838201 [email protected] 0833 838217 34 Via Volta 47 0833 838225 Sede Municipale 0833 838300 0833 567238 [email protected] 0833 838202 0833 561333 [email protected] 0833 838708 [email protected] 0833 578384 [email protected] P.zza Cesare Battisti Settore LL.PP. 0833 838250 Via Volta 47 0833 838237 Settore Attività Produttive 0833 838703 Via De Dominicis Servizi demografici 0833 838706 0833 838705 0833 800085 0833 838812 Via Pantaleo Ingusci C.3.1.2 0833 838813 Sistema di reperibilità Elenco di reperibilità comunale. Ente/struttura Referente Telefono Fax E-mail Polizia Municipale Piantone Reperibile 0833 572116 0833 572524 polizialocale@ Lavori Pubblici Funzionario tecnico reperibile 0833 564776 Operaio reperibile 348 6055958 (Fracella) Lavori Pubblici comune.nardo.le.it 348 6055923 0833 561333 settore.llpp@ comune.nardo.le.it 348 6055957 (Lupo) Responsabile Associazione Volontari di Protezione Civile CEP Guido GAETANI 348 6055935 35 Responsabili delle funzioni e numeri telefonici: Funzione di supporto Contatto - indirizzo Telefoni SINDACO Piazza Cesare Battisti 0833 567528 Note 0833 838111 348 4979679 FUNZIONE 1 Tecnico Scientifica e Pianificazione - D’ALESSANDRO Ing, Nicola Sanità e Assistenza, Veterinaria FUNZIONE 3 Abitaz.: 348 6055917 Cell. Via Incoronata, 61 – Nardò (Le) 0833 871305 Casa Responsabile Comunale Protezione Civile FUNZIONE 2 0833 838201 Ufficio DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 GAETANI Guido 348 6055935 FORMOSO Ing. Piero 0833 838202 348 6055916 Volontariato FUNZIONE 4 348 6055904 Materiali e Mezzi, Risorse Umane FUNZIONE 5 Servizi essenziali e scuole FUNZIONE 6 DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 BORSATTI Andretta 0833 572230 348 6047743 Censimento danni FUNZIONE 7 Strutture operative e viabilità FUNZIONE 8 348 6055916 TARANTINO Dott. Cosimo 0833 838608 FALCO Dott. Gabriele 0833 838305 Telecomunicazione 348 6055906 349 3007102 347 8354008 FUNZIONE 9 Assistenza alla popolazione DE BENEDITTIS Dott.ssa Anna Maria 0833 838303 348 6055915 36 C.3.2 Preallerta C.3.2.1 Attivazione · La situazione di preallerta consegue alla ricezione di un bollettino di preavviso di avverse condizioni metereologiche da parte della Prefettura – UTG con riguardo agli scenari di rischio per allagamento o incendio boschivo. · Con riguardo allo scenario di incendio boschivi, la situazione di preallarme consegue in particolare ad un bollettino di pericolosità media e comunque e in ogni caso in caso di dichiarazione di pericolosità riguardo al pericolo di incendi boschivi da parte del Presidente della Regione Puglia. · In via generale, tutta la stagione estiva nel periodo dal 1-15 giugno al 15-30 settembre è da considerarsi sull’intero territorio pugliese interessata da dichiarazione di grave pericolosità per gli incendi boschivi, con attivazione dello stato di preallerta. · La fase di preallerta consegue comunque al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale. C.3.2.2 · automaticamente, salvo proroga o passaggio a fase di attenzione superiore, alla scadenza del periodo indicato nel bollettino di avviso di avverse condizioni meteo o di media pericolosità per incendi boschivi. C.3.2.3 · Cessazione Comunicazioni nessuna; C.3.2.4 Azioni e catena di comando · In caso di attivazione a seguito di incendio boschivo in atto, attivazione del presidio territoriale che segua l’evoluzione dell’evento; · Monitoraggio della situazione. C.3.2.5 · Registrazioni: nessuna in via ordinaria; annotazione degli eventuali interventi eseguiti. 37 C.3.3 Attenzione C.3.3.1 Attivazione La situazione di attenzione consegue automaticamente: · alla ricezione di un bollettino di preavviso da parte della Prefettura – UTG di ALTA PERICOLOSITA’ per incendi boschivi; · ad un incendio in atto che potrebbe propagarsi verso la fascia perimetrale di 200 metri dal contorno del perimetro edificato. Nella cartografia allegata al Piano, la fascia perimetrale è individuata con la campitura rossa nelle tavole della serie 1; · a specifica disposizione del Sindaco, del Responsabile della Funzione 1 – Responsabile Comunale della Protezione Civile, del Responsabile della Funzione 4 - Materiali e mezzi, risorse umane; C.3.3.2 Cessazione · automaticamente, salvo proroga o passaggio a fase di attenzione superiore, alla cessazione dell’evento o alla scadenza del periodo di alta pericolosità per incendi boschivi indicate nell’avviso, · su disposizione del Sindaco, del Responsabile della Funzione 1 – Responsabile Comunale della Protezione Civile, del Responsabile della Funzione 4 - Materiali e mezzi, risorse umane. C.3.3.3 Comunicazioni · Nessuna in via ordinaria; in caso la fase di attenzione consegua al verificarsi di un incendio Boschivo, avviso immediato alle strutture deputate allo spegnimento (Comando VV.FF., Corpo Forestale dello Stato, Ispettorato Dipartimentale Foreste, Volontari) ed alla Prefettura – UTG; · comunicazioni previste per la fase successiva di allertamento in caso di situazioni suscettibili di evolversi rapidamente. C.3.3.4 Azioni e catena di comando · In caso di attivazione a seguito di incendio boschivo in corso, attivazione del presidio territoriale che segua l’evoluzione dell’evento; ed inoltre: · Informazione al Sindaco e ai Responsabili delle Funzioni 1 – Tecnico Scientifica e di Pianificazione; Funzione 3 – Volontariato; Funzione 4 - Materiali e mezzi, risorse umane. · Monitoraggio della situazione. C.3.3.5 · Registrazioni: nessuna in via ordinaria; annotazione degli eventuali interventi eseguiti. 38 C.3.4 Preallarme C.3.4.1 Attivazione La fase di preallarme è attivata: · al verificarsi di un incendio boschivo prossimo alla fascia perimetrale di 200 metri dal contorno del perimetro edificato che sicuramente interesserà zone di interfaccia; · a specifica disposizione del Sindaco, del Responsabile della Funzione 1 – Responsabile Comunale della Protezione Civile, del Responsabile della Funzione 4 - Materiali e mezzi, risorse umane; C.3.4.2 · Cessazione automaticamente, salvo proroga o passaggio a fase di attenzione superiore, alla scadenza del periodo. C.3.4.3 Comunicazioni · in caso la fase di attenzione consegua al verificarsi di un incendio Boschivo, avviso immediato alle strutture deputate allo spegnimento (Comando VV.FF., Corpo Forestale dello Stato, Ispettorato Dipartimentale Foreste, Volontari) ed alla Prefettura – UTG; · alla Prefettura U.T.G. se l’attivazione della fase di preallarme consegue ad un emergenza di tipo B o C, ovvero di tipo A suscettibile di evolversi rapidamente in un emergenza di tipo B C; · avvisi alla Popolazione se del caso. C.3.4.4 Azioni e catena di comando · In caso di attivazione a seguito di incendio boschivo in corso, attivazione del presidio territoriale che segua l’evoluzione dell’evento; ed inoltre: · Istituzione del Presidio territoriale e inizio dell’attività di monitoraggio a mezzo della Polizia locale, dei volontari e di altro personale comunale; · Informazione al Sindaco e ai Responsabili delle Funzioni 1 – Tecnico Scientifica e di Pianificazione; Funzione 3 – Volontariato; Funzione 4 - Materiali e mezzi, risorse umane; Funzione n. 7 – Strutture operative e Viabilità, che provvedono a disporre l’eventuale diramazione di avviso di reperibilità ai responsabili delle altre funzioni di supporto e ai responsabili di eventuali ditte di fiducia, e/o l’attivazione del C.O.C.; · Monitoraggio della situazione. C.3.4.5 Registrazioni: · annotazione su registro avvenuta attivazione della fase, del motivo e del nominativo di chi l’ha disposta; · annotazione eventuali interventi eseguiti. 39 C.3.5 Allarme Nella fase di allarme: · I responsabili delle funzioni di supporto attivate si rendono tutti reperibili ed assicurano l’attivazione della relativa funzione entro 240 minuti; · Il C.O.C. si attiva con le funzioni 1 - Tecnica e di Pianificazione; 3 – Volontariato; 4 Materiali e mezzi – Risorse umane; 7 – Strutture operative e Viabilità; · i responsabili delle funzioni di supporto attivate assicurano la presenza continuativa presso il C.O.C.; · il Sindaco assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso in ambito comunale. C.3.5.1 Attivazione · incendio boschivo in atto nella fascia perimetrale di 200 metri dal contorno del perimetro edificato (incendio di interfaccia); · altri casi espressamente previsti dal Piano per particolari scenari di intervento; · di iniziativa del Sindaco, o in caso di impedimento o di assenza del Sindaco, di iniziativa del responsabile del Responsabile della funzione 1 – Responsabile comunale della Protezione Civile o in sua assenza del responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi – Risorse umane. C.3.5.2 Cessazione · di iniziativa del Sindaco; · in caso di impedimento o di assenza del Sindaco, di iniziativa del responsabile del Responsabile della Funzione 1 – Responsabile comunale della Protezione Civile o in sua assenza del responsabile della Funzione 4. C.3.5.3 Comunicazioni · in caso la fase di attenzione consegua al verificarsi di un incendio Boschivo, avviso immediato alle strutture deputate allo spegnimento (Comando VV.FF., Corpo Forestale dello Stato, Ispettorato Dipartimentale Foreste, Volontari) ed alla Prefettura – UTG; · alla Prefettura U.T.G. se l’attivazione della fase di preallarme consegue ad un emergenza di tipo B o C, ovvero di tipo A suscettibile di evolversi rapidamente in un emergenza di tipo B C; · al Presidente della Giunta Regionale; · avvisi alla Popolazione se del caso. C.3.5.4 Registrazioni · annotazione su registro avvenuta attivazione della fase, del motivo e del nominativo di chi l’ha disposta; · annotazione verificata reperibilità responsabili di funzione; · annotazione comunicazioni pervenute; 40 · annotazione eventuali interventi eseguiti; · annotazione della cessazione della fase, e/o dell’eventuale passaggio ad un livello di allertamento inferiore. 41 Figura 1- Livelli di allertamento per Incendi Boschivi Figura 2 - Livelli di allertamento per Rischio Idrogeologico 42 C.3.6 Superamento dell’emergenza E’ l’ultima fase di gestione dell’emergenza. Gli interventi da attuare, il periodo di attuazione e le risorse materiali occorrenti possono variare in relazione alla natura dell’evento calamitoso. In via generale, e salvo specifica programmazione di interventi diversi, nella fase di superamento dell’emergenza, i responsabili delle singole funzioni di supporto attuano immediatamente gli interventi di competenza necessari a ripristinare le condizioni di regolare funzionamento: · della macchina amministrativa; · dei servizi pubblici essenziali; · delle strutture pubbliche, e per quanto possibile di iniziativa, altrimenti proponendo agli organi amministrativi competenti i relativi provvedimenti, graduati in ordine di priorità. 43 C.4 Attivazioni in emergenza C.4.1 Reperibilità dei funzionari del Centro Operativo Comunale E’ disposta secondo le procedure stabilita alla sezione che descrive le fasi dell’emergenza. Nelle situazioni in cui si verifica un interruzione delle rete di telecomunicazioni, tutti i responsabili delle funzioni di supporto e delle associazioni di volontari devono mettersi comunque in contatto personalmente con il C.O.C. al fine di verificare la necessità dell’eventuale attivazione o di stabilire le procedure necessarie per assicurare comunque la reperibilità in caso di necessità. C.4.2 Attivazione del Presidio territoriale Al verificarsi di una situazione di emergenza, il Sindaco, ovvero i Responsabili delle Funzioni 1 – 3 – 4 – 7, ovvero, ove gli stessi non siano nell’ordine immediatamente raggiungibili, il personale che assicura la reperibilità e la ricezione degli avvisi, dopo aver diramato i necessari avvisi e segnalazioni d’allarme, organizza e dispone secondo le esigenze l’attivazione di un presidio territoriale con l’utilizzazione del Personale della Polizia Locale, del Personale Tecnico e dei Volontari immediatamente reperibili e/o disponibili. Il presidio territoriale ha la funzione di monitorare sul luogo l’evolversi della situazione di pericolo rimando in costante contatto con il Sindaco, i responsabili delle funzioni interessate, la centrale operativa e/o il COC se attivato. L’attivazione del presidio territoriale può essere richiesta dagli organi sovracomunali della protezione civile (Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo), dai corpi Tecnici dello Stato responsabili degli interventi di emergenza (VV.FF., Corpo Forestale dello Stato) e dalle forze dell’Ordine utilizzando i normali canali di reperibilità: Ente/struttura Referente Telefono Fax E-mail Polizia Municipale Piantone Reperibile 0833 572116 0833 572524 polizialocale@ Lavori Pubblici Funzionario tecnico reperibile 0833 564776 Operaio reperibile 348 6055958 (Fracella) Lavori Pubblici comune.nardo.le.it 348 6055923 0833 561333 settore.llpp@ comune.nardo.le.it 348 6055957 (Lupo) Responsabile Associazione Volontari di Protezione Civile CEP Guido GAETANI 348 6055935 44 C.4.3 Attivazione del Presidio Operativo Nelle prime fasi dell’emergenza, il Sindaco si avvale di un presidio Operativo organizzato nell’ambito della stessa struttura comunale. Il Presidio operativo è composto dal Sindaco e dai responsabili delle funzioni 1, 3 e 7, ed eventualmente dal responsabile della funzione 4: Funzione di supporto Contatto - indirizzo Telefoni SINDACO Piazza Cesare Battisti 0833 567528 Note 0833 838111 348 4979679 FUNZIONE 1 Tecnico Scientifica e Pianificazione - D’ALESSANDRO Ing, Nicola Abitaz.: 348 6055917 Cell. Via Incoronata, 61 – Nardò (Le) 0833 871305 Casa Responsabile Comunale Protezione Civile FUNZIONE 3 0833 838201 Ufficio GAETANI Guido 348 6055935 FORMOSO Ing. Piero 0833 838202 Volontariato FUNZIONE 4 348 6055904 Materiali e Mezzi, Risorse Umane FUNZIONE 7 Strutture operative e viabilità TARANTINO Dott. Cosimo 0833 838608 348 6055906 Il presidio operativo è attivato di regola presso la sede della Polizia Locale, ovvero secondo necessità presso le altre sedi comunali: 45 sede telefono fax e-mail Polizia Municipale 0833 572116 0833 572524 [email protected] 0833 838300 0833 567238 [email protected] 0833 838218 0833 561726 [email protected] Via De Pretis 1/A Sede Municipale P.zza Cesare Battisti Settore Urbanistica e Ambiente – Prot. Civile Comunale Via Volta 47 Settore LL.PP. [email protected] 0833 838201 0833 838217 0833 838225 0833 838202 0833 561333 [email protected] 0833 838708 [email protected] 0833 578384 [email protected] 0833 838250 Via Volta 47 0833 838237 Settore Attività Produttive 0833 838703 0833 838706 0833 838705 Via De Dominicis Servizi demografici 0833 800085 0833 838812 Via Pantaleo Ingusci 0833 838813 Il COC – Centro Operativo Comunale - si attiva presso la Sede delle Polizia Municipale con le 9 funzioni di supporto di seguito indicate, unitamente ai relativi responsabili (Vedi Sezione C del Piano – Modello di intervento): Funzione di supporto Contatto - indirizzo Telefoni SINDACO Piazza Cesare Battisti 0833 567528 Note 0833 838111 348 4979679 FUNZIONE 1 Tecnico Scientifica e Pianificazione - D’ALESSANDRO Ing, Nicola 0833 838201 Ufficio Abitaz.: 348 6055917 Cell. Via Incoronata, 61 – Nardò (Le) 46 Responsabile Comunale Protezione Civile FUNZIONE 2 Sanità e Assistenza, Veterinaria FUNZIONE 3 0833 871305 Casa DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 GAETANI Guido 348 6055935 FORMOSO Ing. Piero 0833 838202 (Le) 348 6055916 Volontariato FUNZIONE 4 Materiali e Mezzi, Risorse Umane FUNZIONE 5 Servizi essenziali e scuole FUNZIONE 6 348 6055904 DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 BORSATTI Andretta 0833 572230 Censimento danni FUNZIONE 7 Strutture operative e viabilità FUNZIONE 8 348 6055916 348 6047743 TARANTINO Dott. Cosimo 0833 838608 FALCO Dott. Gabriele 0833 838305 Telecomunicazione 348 6055906 349 3007102 347 8354008 FUNZIONE 9 Assistenza alla popolazione DE BENEDITTIS Dott.ssa Anna Maria 0833 838303 348 6055915 47 C.4.4 Delimitazione delle aree a rischio Nei casi previsti e secondo le procedure previste dal Piano, ovvero di inziativa qualora ne ravvisi la necessità, il responsabile della Funzione 7 – Strutture Operative e Viabilità provvede all’interdizione al traffico ed eventualmente all’accesso alle persone delle aree in cui si ravvisino pericoli. Tale operazione avviene tramite l’istituzione di posti di blocco, denominati cancelli, sulle reti di viabilità, ed hanno lo scopo di regolamentare la circolazione in entrata ed in uscita all’area a rischio, al fine di limitare o regolare la presenza di persone e assicurare il raggiungimento da parte dei mezzi di soccorso. La predisposizione dei cancelli dovrà essere attuata in corrispondenza dei nodi viari onde favorire manovre e deviazioni. C.4.5 Aree di ammassamento dei soccorritori Le aree di ammassamento dei soccorritori sono individuate dal Piano (Vedi apposito capitolo della Sezione B del Piano – Lineamenti della Pianificazione e la cartografia di Piano). La funzione Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate. Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane . C.4.6 Aree di attesa della popolazione Le aree di attesa della popolazione sono individuate dal Piano (Vedi apposito capitolo della Sezione B del Piano – Lineamenti della Pianificazione e la cartografia di Piano). La funzione Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate, e provvede in caso di emergenza al loro allestimento. Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane . C.4.7 Aree di ricovero della popolazione Le aree di attesa della popolazione sono individuate dal Piano (Vedi apposito capitolo della Sezione B del Piano – Lineamenti della Pianificazione e la cartografia di Piano). La Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane verifica periodicamente l’idoneità al predetto uso delle aree individuate, e provvede in caso di emergenza al loro allestimento. Qualsiasi intervento fisico o variazione dell’uso delle predette aree deve essere comunicato dal Dirigente competente al Sindaco, al Responsabile comunale della Protezione Civile, e al responsabile della Funzione 4 – Materiali e mezzi, risorse umane . 48 D MANTENIMENTO DEL PIANO D.1 Esercitazioni L’esercitazione è il mezzo fondamentale per tenere aggiornato e verificare il modello di intervento, e per saggiare l’adeguatezza delle risorse (uomini e mezzi). Le esercitazioni possono essere: · Per posto comando, quando coinvolgono unicamente gli organi direttivi e le reti di comunicazione; · Operative, quando coinvolgono solo le strutture operative con l'obiettivo specifico di saggiarne la reattività, o l' uso dei mezzi e delle attrezzature tecniche d'intervento; · Dimostrative; · Miste, quando sono coinvolti uomini e mezzi di Amministrazioni ed Enti diversi. Esercitazioni per posto di comando sono concordate periodicamente (con cadenza almeno annuale) tra i responsabili delle funzioni di supporto al fine di verificare, precisare e migliorare il modello di intervento del Piano e favorire il reciproco scambio di informazioni. Esercitazioni di altro tipo sono disposte dal Sindaco, quale Autorità locale di Protezione Civile, o dagli alri organi competenti. D.2 VERIFICA DEL PIANO Per verificare se un Piano è realmente efficace in ogni sua parte deve rispondere ai seguenti quesiti tecnicoorganizzativi posti da Luis Theodore, Joseph P. Reynolds e Francis B. Taylor: 1. Il Piano copre tutte le emergenze che si possono realisticamente verificare o solo quelle che , per motivi di opportunità, sono state considerate "possibili" dai redattori del Piano? 2. Il Piano è mai stato "rodato" da una esercitazione seria e cioè improvvisa o il tutto si è risolto in uno show realizzato ad uso dei mass-media? 3. il Piano è conosciuto dalla popolazione, da tutti i funzionari che saranno coinvolti, dai mass-media, o serve solo a riempire il fondo di qualche cassetto? 4. E’ previsto nel piano un responsabile ufficiale dell’informazione, opporre , durante l’emergenza, ogni funzionario si sentirà autorizzato a dire la sua? 5. Il Piano si basa su strutture e mezzi che già esistono o si basa su strutture e mezzi che "si prevede che", "saranno", "dovranno"? 6. Il Piano indica chiaramente chi comanda (e su chi) durante la gestione dell’emergenza, o rimanda ad ineffabili "coordinamenti"? 7. Il Piano prevede una catena di comando in caso di indisponibilità del primo dirigente? 8. Esiste qualche autorità pubblica che ha ritenuto valido il piano di emergenza e che quindi pagherà di persona qualora il piano approvato si rivelasse inefficace ? 9. Il Piano è stato accettato (e quindi controfirmato)dai responsabili degli enti che dovranno intervenire durante l’emergenza, oppure essi si riterranno svincolati da ogni impegno durante una vera emergenza? 10. Da quanto tempo il Piano è stato aggiornato ? Tali linee guida devono essere utilizzate per la verifica in fase di emergenza, il miglioramento e l’aggiornamento del Piano. 49 D.3 Aggiormento del Piano Il piano è approvato dalla Giunta Comunale. I successivi aggiornamenti, se non comportano varianti di rilievo nell’impostazione del Piano, sono approvati con determinazione del Dirigente responsabile della Protezione Civile Comunale. Gli aggiornamenti e le verifiche periodiche dei recapiti telefonici e degli elenchi di risorse sono effettuati d’ufficio e non necessitano di approvazione. Ogni aggiornamento deve essere registrato nella seguente tabella. data redazione redattore estremi approvazione note 2006 Giugno D’Alessandro – Falco – Del. G.C. 387 del Monteduro – Vetrugno – Gaetani 16.6.2006 (vol. protezione civile) prima stesura 2008 Maggio D’Alessandro – Fiorentino Malerba - Gaetani Aggiornamento a seguito OPCM 3606/07 – Incendi di interfaccia 50 D.4 Pubblicità del Piano Al piano e ad ogni sua variazione è data pubblicità mediante trasmissione/notifica di una copia integrale ai seguenti soggetti: Presidente del Consiglio Comunale Prefetto Presidente della Provincia Responsabili delle funzioni di supporto Comandante Stazione CC Commissario P.S. Dirigenti Scolastici Volontari Protezione Civile Dirigente ASL Presidente Consorzio di Bonifica Sindaci dei Comuni facenti parte del COM Esercenti pubblici servizi: ENEL, TELECOM, AQP E mediante deposito presso la segreteria del Comune e ogni Settore del Comune, di cui si dà avviso mediante manifesti murali e pubblicazione sul sito web del Comune. La popolazione è altresì avvisata secondo le procedure previste dal paragrafo “comunicazione”. L’avvenuta comunicazione è annotata nella seguente tabella. Soggetto Estremi notifica Firma per attestazione note Presidente del Consiglio Comunale Prefetto Presidente della Provincia Responsabili delle funzioni di supporto Comandante Stazione CC Commissario P.S. Dirigenti Scolastici Volontari Protezione Civile Dirigente ASL Presidente Consorzio di Bonifica Sindaci dei Comuni facenti parte del COM Esercenti pubblici servizi: ENEL, TELECOM, AQP 51 E Risorse umane e strumentali – Elenchi telefonici N.B.: Ulteriori notizie ed informazioni possono essere tratte dal Piano di Emergenza della Provincia di Lecce E.1 Emergenza E.1.1 Numeri di emergenza Ente Contatto - indirizzo Telefoni VV.FF. Viale Grassi (LECCE) 115 – 0832/223311 Prefettura Via XXV Luglio (LECCE) 0832/6931 Carabinieri Via F. Rubichi (NARDO’) 112 – 0833/871010 Polizia di Stato Via Duca degli Abbruzzi (NARDO’) 113 – 0833/871110 Corpo Forestale dello Stato 1515 – 0832/397415 Capitaneria di Porto 0833/266862 Emergenza sanitaria 0833/872661 - 568303 Croce Rossa 0832/951966 - 308018 Polizia Municipale Via De Pretis (NARDO’) Italcogim Consorzio Bonifica Arneo Note 0833/572116 0836/485810 Via XX Settembre (NARDO’) 0833/572222 52 E.1.2 Servizio comunale protezione civile Funzione di supporto Contatto - indirizzo Telefoni SINDACO Piazza Cesare Battisti 0833 567528 Note 0833 838111 348 4979679 FUNZIONE 1 Tecnico Scientifica e Pianificazione - D’ALESSANDRO Ing, Nicola Sanità e Assistenza, Veterinaria FUNZIONE 3 Abitaz.: 348 6055917 Cell. Via Incoronata, 61 – Nardò (Le) 0833 871305 Casa Responsabile Comunale Protezione Civile FUNZIONE 2 0833 838201 Ufficio DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 GAETANI Guido 348 6055935 FORMOSO Ing. Piero 0833 838202 348 6055916 Volontariato FUNZIONE 4 348 6055904 Materiali e Mezzi, Risorse Umane FUNZIONE 5 Servizi essenziali e scuole FUNZIONE 6 DELL’ANGELO CUSTODE Dott. Anna 0833 838401 BORSATTI Andretta 0833 572230 348 6047743 Censimento danni FUNZIONE 7 Strutture operative e viabilità FUNZIONE 8 348 6055916 TARANTINO Dott. Cosimo 0833 838608 FALCO Dott. Gabriele 0833 838305 Telecomunicazione 348 6055906 349 3007102 347 8354008 FUNZIONE 9 Assistenza alla popolazione DE BENEDITTIS Dott.ssa Anna Maria 0833 838303 348 6055915 53 E.1.3 Referenti COM 3 Funzione di supporto Contatto - indirizzo Telefoni Note Telefoni Note Comune di Aradeo Comune di Cutrofiano Comune di Galatina Comune di Galatone Comune di Nardò Comune di Neviano Comune di Seclì Comune di Sogliano Cavour E.1.4 Referenti altri COM Funzione di supporto Contatto - indirizzo 54 E.1.5 Servizi Pubblici Servizio Ente Contatto - indirizzo Acquedotto/Fognatura AQP Compartimento Lecce Telefoni Via Monteroni Capo Compartimento Resp. Servizio idrico Resp. Servizio fognature Ufficio Zona 0832/264711 p.zza La Rosa Responsabile Uff. Zona Energia Elettrica ENEL Ufficio Lecce 0832/305001 – 800/900800 Segnalazione Guasti 0832/305001 Referente locale GAS ITALCOGIM Telefoni TELECOM Segnalazione perdite 0836/485810 0832/6861 E.1.6 Volontari protezione civile Ditta Contatto - indirizzo Telefoni ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO C.E.P. 348/6055935 ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO U.E.R. 348/8555140 Note 55 E.1.7 Radioamatori Nominativo Contatto - indirizzo A.R.I. - ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI Telefoni Note 0832/359463 0832/668405 SEZIONE DI LECCE E.1.8 Donatori volontari del sangue Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Associazione donatori volontari del sangue (A.DO.VO.S.) Via Napoli 41/a (NARDO’) 0833/571087 Note 56 E.1.9 Dirigenti scolastici e Uffici Pubblici Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Note 57 E.2 Sanità E.2.1 Strutture sanitarie Ditta Contatto - indirizzo Telefoni OSPEDALE Via XXV Luglio (NARDO’) 0833/568111 UFFICI AMMINISTRATIVI Via XXV Luglio (NARDO’) 0833/561900 SERVIZIO UNICO PRENOTAZIONI 0833/568428 C.I.M. 0833/568359 CONSULTORIO FAMILIARE 0833/568431 INVALIDI CIVILI 0833/568369 Note E.2.2 Medici Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni PREVITERO GIOVANNI Via gentile (NARDO’) 0833/873220 FALCONIERI MARCELLO Corso Garibaldi (NARDO’) 0833/832487 VAGLIO AGOSTINO Via Tafuri (NARDO’) 0833/571017 BLE GIOVANNI FILOGRANA ROBERTO Note 0833/561698 Via Toselli (NARDO’) 0833/561787 58 E.2.3 Infermieri professionali Nominativo Contatto - indirizzo PROGETTO ASSISTENZA (INFERMIERISTICA) Telefoni Note 0833/872256 E.2.4 Veterinari Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni VAGLIO ANTONIO Via XXV Luglio (NARDO’) 0833/564166 Ditta Contatto - indirizzo Telefoni BENEGIAMO – PAGLIULA Via Lata (NARDO’) 0833/871624 COLANGELO – ONORATO Via Duca degli Abbruzzi (NARDO’) 0833/871635 – 0833/800149 DE PACE Via Grassi (NARDO’) 0833/871018 DE BENEDITTIS Via Raho (NARDO’) 0833/873747 MANIERI ELIA Via Roma (NARDO’) 0833/564590 ORLANDO Piazza Umberto (NARDO’) 0833/871637 LISI Santa Maria al Bagno (NARDO’) 0833/573373 Note E.2.5 Farmacie Note 59 60 E.3 Tecnici E.3.1 Ingegneri Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni COLOMBA Mario Via A. Moro, 79 (NARDO’) 330/438103 CORDELLA Giuseppe Via R. Pazienza (NARDO’) 0833/562543 – 368/7319965 D’AMORE Alessandro Via 105ma, 27 (NARDO’) 0833/574976 – 335/8471958 DELL’ANNA Raffaele Via Duca degli Abbruzzi, 328/7533963 4 (NARDO’) FALCONIERI Maria Grazia Via E. Chiesa, 10 (NARDO’) 0833/871558 FIORENTINO Antonia Via A. T. De Rossi, 16 (NARDO’) 339/1212651 FONTE Antonio Via A. Moro, 21 (NARDO’) 0833/872107 – 328/6222646 GUERRAZZI Francesco (NARDO’) 0833/872929 POTENZA Carlo Via Grassi (NARDO’) 338/9891427 Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni CACUDI Giovanna Via Incoronata, 61 (NARDO’) 0833/872366 CAPUZZELLO Bruno Via Lata, 45 (NARDO’) 0833/80001 – 333/4648441 DE PASCALIS Donato Giancarlo Via Ardigò, 2/a (NARDO’) 0833/567168 – 338/8088513 DELL’ATTI Giovanni Battista Via XXV Luglio, 54 (NARDO’) 339/3123555 FALCONIERI Maria Pia Via S. G. Bosco, 4 (NARDO’) 0833/561502 – 339/1175633 FEDERICO Francesco Via Firenze, 12 (NARDO’) 0833/579201 – 338/3780029 INNO Alfredo Via Fiume 26 (NARDO’) 0833/873039 – 328/6737226 MALERBA Tommaso Via Concordato 3 (NARDO’) 0833/873403 – 347/9490750 RAMUNDO Michele Via Tasso 25 (NARDO’) 0833/571427 Note E.3.2 Architetti Note 61 E.3.3 Geometri Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni BONSEGNA Franco Via G. Cantore 50 (NARDO’) 0833/872999 – 335/5451145 BONUSO Silvia Via F. Preziosa, 15 (NARDO’) 0833/578670 – 328/8426258 CARAFA Luca Via E. De Filippo 39 (NARDO’) 0833/873079 – 338/8389342 DONADEI Marco Via Palermo 32 0833/564334 – 339/8243437 GRECO Cosimo Damiano Via G. Salvemini 44 0833/567595 – 349/6439168 PELLEGRINO Salvatore Via 91ma 40 (NARDO’) Note 0833/579143 – 347/6315709 E.3.4 Geologi Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Note ORLANDO Maurizio Via Nazioni Unite abitazione QUARTA Francesco Via Incoronata, 61 studio E.3.5 Interpreti Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Note RAHO Claudia Inglese - Tedesco RUGGERI Luigi Francese DELL’ANNA Antonio Inglese - Tedesco 62 E.4 Imprese e mezzi E.4.1 Edilizia e costruzioni Ditta Contatto - indirizzo Telefoni MILLENIUM COSTRUZIONI 335/8181344 CLIMACO COSTRUZIONI 0833/871028 COSTRUZIONI CARAFA 0833/832529 EDILMANCA 0833/578140 EDIL SERVICE COSTRUZIONI 348/4749428 CARRINO COSTRUZIONI 329/0789967 ORLANDO FRANCESCO 340/2588274 Note E.4.2 Movimento terra Ditta Contatto - indirizzo Telefoni BIANCO IGIENE AMBIENTALE VIA DEI BERNARDINI 85 NARDO' 0833-561513 0833562777 VERDESCA GIUSEPPE VIA EST. NARDO' COPERTINO 0832-933833 0832932447 MARGIOTTA IVAN VIA COMO 70 GALATINA 0836-567366 AVVENIRE COOPERATIVA VIA DEL SANTUARIO ALEZIO 0833-282142 AGRICOLA '93 S.R.L. VIA ORFANOTROFIO 3 0836/423792 MAGLIE Note 63 E.4.3 Trivellazione Pozzi Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Spedicato Impianti S.R.L. 73041 Carmiano (LE) VIA NICCOLI DON ALESSANDRO 0832 604440 Muscatello & C. S.A.S. 73028 Otranto (LE) Di Muscatello Gian Luca VIA GIOVANNI PAOLO II 0836 801360 Fiorita Luigi Perforazione Pozzi 73043 Copertino (LE) 30, VIA CESARI TENENTE 0832 947693 Centonze Antonio Carlo Trivellazione Pozzi 73041 Carmiano (LE) 50, VIA PESCHIERA 0832 606647 Carluccio Antonio Officina Meccanica 73057 Taviano (LE) STRADA ST. 274 GALLIPOLI 0833 911151 Contatto - indirizzo Telefoni Note E.4.4 Gestione rifiuti Ditta BIANCO IGIENE AMBIENTALE 0833/561513 – 0833/567510 MEDITERRANEA CASTELNUOVO 0833/872390 AXA AZIENDE PER L’AMBIENTE 800/915153 Note 64 E.5 Trasporti E.5.1 Trasporto persone Ditta Contatto - indirizzo CHIFFI AUTOSERVIZI S.R.L. Telefoni Note 0833/873378 – 347/3787870 E.5.2 Trasporto merci Ditta Contatto - indirizzo Telefoni TRASPORTO NEGRO 0833/570234 CAPUTO 347/6104808 TRASPORTO SUD 0833/873253 Note E.5.3 Ambulanze Ditta Contatto - indirizzo Telefoni CROCE BIANCA 0833/578657 – 330/569150 CROCE VERDE ONLUS 347/6551389 – 393/3354855 SERVIZIO NARDO’ SOCCORSO 0833/832374 – 338/7742890 Note E.5.4 Trasporti funebri Ditta Contatto - indirizzo Telefoni LINEA VERDE 380/3020168 LA MILLEFIORI 0833/578657 LEPORE 0833/570242 ROSVILDE 0833/832374 VERDE ED ALTRO 0833/564741 Note 65 E.5.5 Aeroporti Ditta Contatto - indirizzo AEROPORTO BRINDISI Telefoni 0831 411253 Aeroporto militare 61° Stormo Galatina Str.St. 476 LecceGalatina 0832/2621 Aeroclub Lecce C/o CONI Viale De Pietro 17 Lecce Aeroporto San Cataldo di 0832 317001 Lecce - Lepore Vega Ulm Lecce Note Via Stampacchia, 13 Lecce Aeroporto Lecce Località 368 3287305 337 738677 335 6603086 0832 787977 “Fondone” 66 E.6 Materiali e forniture E.6.1 Carburanti Ditta Contatto - indirizzo Telefoni AGIP 0833/871014 TAMOIL 0833/561748 Note E.6.2 Materiali da costruzione e Ferramenta Ditta Contatto - indirizzo Telefoni EDILNOVA 0833/562059 L’IDRAULICA 0833/564806 EDILFRATA 0833/873220 PETULICCHIO DESIGN 0833/872937 Note E.6.3 Materiale elettrico Ditta Contatto - indirizzo Telefoni CHETTA ELETTRICITA’ Via Fiume (NARDO’) 0833/572243 FOREL 0833/572536 Via Galatone (NARDO’) Note E.6.4 Gruppi elettrogeni Ditta Contatto - indirizzo Telefoni F.lli Schirinzi S.R.L Via Lecce, 3 Nardò 0833-871106 Costantini Mario e Marco Via Giardini, 53 Neviano 0836-618366 F.lli Filograna Via Umberto I, 223 Neviano 0836-619138 De Tommasi Cosimo Via Lamarmora, 47 Squinzano 0832-786407 Palma Cosimo Via Kennedy, 15 Giurdignano 0836-813146 Note 360-834725 368-7320754 67 E.6.5 Autospurgo e Idrovore Ditta Contatto - indirizzo Telefoni BASTONE SALVATORE 0833/871776 BASTONE FRANCO 0833/834006 ECOLOGIA INGUSCIO 338/5272171 Note E.6.6 Autobotti Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Note Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Note Imp.Re.Sol. S.r.l. Zona Industriale Lecce 0832 362042 Folgore Traslochi Via 95° Regg.Fanteria, 1 0832 304528 Lecce 338 9143989 SO.M.I. S.r.l. Via De Mura Lecce 0832 458765 Autotrasporti Minosi Via Indipendenza, 72 Maglie 0836 484084 Carlà Gianluca Grandi Sollevamenti Zona industriale Surbo 0832 331452 Contatto - indirizzo Telefoni COLAZZO Vincenzo E.6.7 Gru – Argani E.6.8 Fotoelettriche Ditta Note 68 E.6.9 Servizi igienici mobili Ditta Contatto - indirizzo BIANCO IGIENE AMBIENTALE Telefoni Note 0833/561513 – 0833/567510 BASTONE Salvatore E.6.10 Spazzaneve e Sale antigelo Ditta Contatto - indirizzo BIANCO IGIENE AMBIENTALE Telefoni Note 0833/561513 – 0833/567510 E.6.11 Scorte alimentari Ditta Contatto - indirizzo Telefoni SUPERMERCATI DOK Via Fermi, 59 0833/579266 Nuova A. & G. Di De Paola G. E C. S.A.S. 73048 Nardo' (LE) - 72, VIA BONFANTE 0833 578430 Giannuzzi Antonio Alimentari 73048 Nardo' (LE) - Via XX Settembre, 50/E 0833 871219 Note 69 E.6.12 Vestiario – effetti letterecci Ditta Contatto - indirizzo Telefoni VICTOR 0833/872105 DIASTORE 0833/834079 UNITED COLORS OF BENETTON 0833/872424 PUMA POINT 0833/578640 CENERENTOLA 0833/873321 Note E.6.13 Riserve idriche Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Note 70 E.7 Alloggio e ristorazione E.7.1 Alberghi – Pensioni - B&B Ditta Contatto - indirizzo Telefoni BED & BREAKFAST IL VECCHIO PINO 0833/573052 BED & BREAKFAST LE CENATE 0833/574364 BED & BREAKFAST MASSERIA VICO 335/8421801 BED & BREAKFAST MONDO NUOVO 339/1125081 BED & BREAKFAST SERENA 329/4791239 HOTEL PAGLIALUNGA 0833/574616 HOTEL PICCADILLY 0833/573667 HOTEL RIVIERA 0833/573221 – 0833/573022 Note E.7.2 Villaggi turistici Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Villaggio Turistico 73010 Porto Cesareo (LE) - Via Pr. Per Taranto, KM 7,00 0833 855903 Villaggio Turistico PUNTA GROSSA Litoranea Torre Lapillo – 0833/8551 Torre Colimena (Porto Cesareo) Villaggio Turistico Riva Degli Angeli 73010 Torre Lapillo (LE) 0833 857405 - Via Litoranea Porto Cesareo Residence Altair Alimini 3 Villaggio Turistico 73028 Otranto (LE) - Via 0836 803075 Litoranea S.cataldo Otranto Alimini Note 71 E.7.3 Ristoranti Ditta Contatto - indirizzo Telefoni HOTEL PICCADILLY 0833/573667 PAGLIALUNGA 0833/574616 GLI ULIVI 0833/567538 QUATTRO COLONNE 0833/575763 ROSSINI 0833/573009 Note 72 E.8 Magazzini e depositi E.8.1 Celle frigorifere Ditta Contatto - indirizzo Telefoni FRIGO DEL SALENTO srl 73044 Galatone (LE) 9, v. Caduti Galatei 0833 865878 LUPO GIULIANO & C. snc 73042 Casarano (LE) 95, v. P. di Piemonte 0833 599354, 336 391767, 337 827555 NOVAFRIGO di 73040 Neviano (LE) ANTONIO ANTONAZZO 81, v. Verdi 0836 619864, 336 663214 NOVALEAS srl 73011 Alezio (LE) - km 1,2, v. per Taviano 0833 280016 - fax: 0833 284091 LUIGI SAVOIA srl 73100 Lecce (LE) - 6/a, v. Lequile 0832 359352, 0832 352000, 0831 550221 Note E.8.2 Magazzini di stoccaggio Ditta E.9 Ditta Contatto - indirizzo Telefoni Note Contatto - indirizzo Telefoni Note Incerenitori 73 E.10 Società e comunicazione E.10.1 Televisioni – Radio – Giornali Ditta Contatto - indirizzo Telefoni GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 0832/312887 QUOTIDIANO 0832/338209 LECCESERA 0832/332701 TELENORBA 0832/247003 RAI 3 0832/249458 TELERAMA 0832/2101 CANALE 8 0832/311410 CANALE 10 0832/331757 VIDEOSALENTO 0833/578091 Note E.10.2 Autorità religiose Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Vescovo Di Nardo' 73048 Nardo' (LE) - 24, PIAZZA PIO XI 0833 871052 Seminario Diocesano 73048 Nardo' (LE) - 4, VIA INCORONATA 0833 871706 Conservatorio Discepole 73048 Nardo' (LE) - VIA Di Gesu' S. GIOVANNI 0833 874728 Istituto Secolare Oblate Di Cristo Re Vulgo Opera 73048 Nardo' (LE) - VIA CENATE 0833 573013 Istituto Centrale Per Il Sostentamento Del Clero 73048 Nardo' (LE) - 24, PIAZZA PIO XI 0833 572576 Note 74 E.10.3 Partiti e Associazioni politiche Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni P.D.S. Partito Democratico Della Sinistra 73048 Nardo' (LE) PIAZZA PIO XI 0833 561544 Alleanza Nazionale 73100 Lecce (LE) - 63, VIALE JAPIGIA 0832 232731, 0832 232732 Coordinamento Provinciale Forza Italia 73100 Lecce (LE) - 14, VIA OBERDAN GUGLIELMO 0832 345804 Democrazia E Libertà 'La Margherita coord. Lecce 73100 Lecce (LE) - 7, VIA ZANARDELLI GIUSEPPE 0832 344975 Unione Democratici Cristiani E Di Centro 73100 Lecce (LE) - 72, PIAZZA MAZZINI GIUSEPPE 0832 331585 Socialisti Italiani Federazione Di Lecce 73100 Lecce (LE) - 26, VIA PISANELLI GIUSEPPE 0832 342366 Note 75 E.10.4 Sindacati Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni C.I.S.L. Sindacato Confederale 73048 Nardo' (LE) - 3, PIAZZETTA DE SIMONE 0833 873211 Confederazione Italiana Agricoltori 73048 Nardo' (LE) - 3, PIAZZA S. DOMENICO 0833 579144 COLDIRETTI SEDE DI LECCE 73048 Nardo' (LE) - 16, VIA SAMBIASI 0833 567659 Associazione Muratori 73048 Nardo' (LE) - 3, VIA VITTORIO EMANUELE III 0833 871104 Ente Naz.Le Assistenza Sociale Esercenti Attivita' Commerciale 73048 Nardo' (LE) - 2, CORSO GALLIANO 0833 800092 Inca C.G.I.L. Patronato 73048 Nardo' (LE) - 18, VIA GABELLONE FRATELLI 0833 561807 Ital-Uil Patronato 73048 Nardo' (LE) - 6, CORSO GARIBALDI 0833 562326 Sindacato Pensionati Cisl 73048 Nardo' (LE) PIAZZETTA DE SIMONE 0833 578022 Note Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Ufficio Di Nardo' Unimpresa Sede Zonale 73048 Nardo' (LE) - 2, Di Nardo' VIA CIMITERO 0833 578092 76 E.10.5 Associazioni private Nominativo Contatto - indirizzo Telefoni Associazione Pro-Loco 73048 Santa Caterina (LE) - PIAZZA S. CATERINA 0833 573438 Circolo Cittadino 73048 Nardo' (LE) - 23, PIAZZA SALANDRA 0833 871718 Circolo Commercianti 73048 Nardo' (LE) - 35, PIAZZA SALANDRA 0833 871720 Circolo Dell'Amicizia 73048 Nardo' (LE) - 2, VIA PERSONE' MICHELE 0833 872277 Circolo Nautico La Lampara 73048 Nardo' (LE) - VIA NERONE 0833 574515 Il Punto Circolo Culturale 73048 Nardo' (LE) - 28, VIA CAIROLI 0833 564591 Milan Club Associazione 73048 Nardo' (LE) - 1, Sportiva VIA CAIROLI Note 0833 873455 77 E.11 Altri Elenchi E.11.1 Edifici monumentali e di interesse storico o artistico denominazione indirizzo Coord. Geogr. UTMS WGS84 fuso 33 Longit. Chiesa Cattedrale, Palazzo Vescovile ed ex Seminario Vescovile Chiesa S. Teresa Chiesa e Convento dell’Incoronata Piazza Pio IX Corso Garibaldi via S. Gregorio Armeno Latitud. Coord. G.B. Roma40 Fuso Est Est Nord +18° 1' +40° 10' 49.2451'' 48.8425'' 2778016,8 4452167,61 +18° 1' 41.9971'' +18° 1' 13.5987'' +18° 1' 43.9871'' +18° 1' 51.2933'' 2777845,01 4452148,23 +40° 10' 48.4160'' +40° 10' 10.5372'' +40° 10' 49.4340'' +40° 10' 43.5682'' 2777213,36 4450957,63 Chiesa dell’Immacolata Corso Garbaldi Chiesa e Convento di S. Domenico Piazza S. Domenico Chiesa e Convento di S. Chiara via G. Zuccaro +18° 1' +40° 10' 2778233,76 4451825,35 57.9150'' 37.5257'' Chiesa e Convento dei Cappuccini Largo Cappuccini +18° 1' +40° 10' 2777408,11 4451511,81 22.6282'' 28.2662'' Chiesa e Convento di S.Francesco da Paola Piazza Paolotti Chiesa e Convento di S.Antonio via S. Antonio Chiesa e Convento del Carmine C.so V. Emanuele II Chiesa della Purità ed ex Conservatorio via Sambiasi Chiesa di S. Trifone Piazza Salandra Vecchio Palazzo di Città Piazza Salandra Sedile Piazza Salandra Biblioteca Comunale Vergari P.zza Biblioteca Palazzo Personè Piazza C. Battisti +18° 1' +40° 10' 47.6039'' 33.8072'' +18° 2' 0.3814'' 2777891,18 4452181,56 2778070,65 4452006,18 2777994 4451702,66 +40° 10' 2778284,65 4452042,99 44.4976'' +18° 1' +40° 10' 2778184,24 4452092,51 56.2310'' 46.2276'' +18° 1' 54.6044'' +18° 1' 50.4656'' +18° 1' 52.8389'' +18° 1' 50.4144'' +18° 1' 42.5657'' +18° 1' 52.0633'' +40° 10' 40.0768'' +40° 10' 44.9194'' +40° 10' 45.0518'' +40° 10' 45.6665'' +40° 10' 46.9420'' +40° 10' 34.2742'' 2778152,44 4451901,13 2778049,02 4452047,01 2778105,54 4452053,88 2778047,57 4452070,97 2777860,54 4452103,12 2778098,36 4451720,12 78 E.11.2 Pozzi e voragini denominazione ubicazione Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Vora delle Colucce Vora di Parlatano Latitud. Est Nord Masseria Colucce – Strada per Leverano Strada per Leverano 79 E.11.3 Edifici Pubblici e di Interesse Pubblico denominazione indirizzo Coord. Geogr. UTMS WGS84 fuso 33 Longit. Latitud. Coord. G.B. Roma40 Fuso Est Est Nord Palazzo Personè – sede municipale P.zza C. Battisti +18° 1' +40° 10' 2778098,36 4451720,12 52.0633'' 34.2742'' Comando Polizia Municipale via Regina Elena +18° 1' +40° 10' 2777761,47 4452227,12 38.5639'' 51.0675'' Sede Uffici Anagrafe e Stato Civile via P. Ingusci +18° 2' +40° 10' 2778679,03 4451523,20 16.3106'' 27.2507'' Sede Settore Urbanistica e Ambiente e LL.PP. via A. Volta +18° 1' +40° 10' 2777949,35 4451421,64 45.3412'' 24.7545'' Azienda Ospedaliera S.Giuseppe Sambiasi via XXV Luglio Sede Settore Servizi Sociali via S. Pietro Sede Settore Commercio ed Attività Produttive via G. De Dominicis Tribunale di Lecce – sede staccata di Nardò via XX Settembre Biblioteca Comunale p.zza Biblioteca Poliambulatorio ASL zona 167 p.zza Croce Rossa Poliambulatorio ASL via XXV Luglio Caserma Carabinieri via XXV Luglio via Rubichi +18° 2' 4.7307'' +40° 10' 2778414,24 4451252,05 18.7669'' +18° 1' +40° 10' 2777871,42 4451846,35 42.6600'' 38.6060'' +18° 2' +40° 10' 24.4732'' 11.2449'' 2778889,6 4451036,09 +18° 2' +40° 11' 2778529,62 4452713,91 11.6955'' 5.9589'' +18° 1' +40° 10' 2777860,54 4452103,12 42.5657'' 46.9420'' +18° 1' +40° 10' 2777739,55 4450923,58 35.7576'' 8.8563'' +18° 1' +40° 10' 2778224,76 4451461,08 57.0101'' 25.7463'' +18° 2' +40° 11' 2778370,19 4452531,87 4.7185'' 0.2403'' +18° 1' +40° 10' 2778193,4 4452176,96 56.7321'' 48.9383'' Commissariato Polizia di Stato via Duca degli Abruzzi Scuola Elementare e dell’Infanzia di Via Crispi via Crispi +18° 1' +40° 10' 2777561,98 4451541,67 29.1315'' 29.0693'' Scuola Elementare e dell’Infanzia di Via Bellini via Bellini +18° 1' +40° 10' 2777911,49 4451264,75 43.5106'' 19.7113'' Scuola Elementare e dell’Infanzia di P.zza Umberto piazza Umberto I +18° 1' +40° 10' 2777811,62 4452285,28 40.7587'' 52.8908'' Scuola dell’Infanzia di Via Oronzo Quarta via O. Quarta +18° 1' 9.2695'' +40° 10' 2777094,83 4451441,15 26.3447'' Scuola Elementare e dell’Infanzia di Via Marzano via Marzano +18° 2' 3.2712'' +40° 10' 2778340,98 56.2250'' Scuola Media III nucleo via M. Manieri 4452406,1 +18° 1' +40° 10' 2777603,43 4451123,84 30.3034'' 15.4842'' 80 Scuola Media Via Bologna Scuola Media Via XX Settembre Liceo Scientifico Statale via Bologna via XX Settembre via Ferri +18° 2' 1.5917'' +40° 10' 2778332,11 4451476,14 26.1126'' +18° 2' +40° 10' 2778440,88 4452357,94 7.4232'' 54.5273'' +18° 1' +40° 10' 2777681,87 4451303,48 33.8557'' 21.2283'' +18° 2' +40° 10' 2778467,55 4452431,17 8.6702'' 56.8941'' Liceo Classico via XX Settembre Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri via B. Acquaviva +18° 2' 4.7163'' +40° 10' 2778372,82 4452471,77 58.2948'' Istituto Professionale via Bonfante Scuola dell’Infanzia di Via Marinai d’Italia via Marinai D’Italia +18° 1' 45.9939'' +18° 1' 42.0295'' +40° 10' 8.0700'' +40° 10' 5.4173'' Scuola Elementare e dell’Infanzia Villaggio Boncore villaggio Boncore +17° 51' +40° 17' 2763139,32 4464537,13 37.8283'' 45.5158'' via Fabio Massimo +17° 59' +40° 7' 2775360,11 4446304,67 48.7339'' 41.8571'' Scuola Elementare e dell’Infanzia S.Maria al Bagno 2777982,04 4450907,62 2777891,13 4450822,58 81 E.11.4 Aree di Raccolta denominazione indirizzo capienza Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord 40° 11' 4.4" 40° 10' 48.5" 40° 10' 51.1" 2.777.730 4.452.640 San Gerardo via due Aie Cimitero via Cimitero Piazza Umberto P.zza Umberto 18° 1' 37.8" 18° 1' 16.0" 18° 1' 40.2" 167 presso ex mercato 167 18° 1' 37.2" 40° 10' 11.9" 2.777.770 4.451.020 C.so Galliano Corso Galliano c/o bagni pubblici 18° 2' 4.2" 40° 10' 39.7" 2.778.380 4.451.900 S. Antonio P.zza S. Antonio 18° 1' 59.1" 40° 10' 44.3" 2.778.255 4.452.035 Ospedale via 2 giugno alle spalle Ospedale 18° 2' 10.1" 40° 10' 17.0" 2.778.545 4.451.205 Quartiere residenziale P.zza Giovanni XXIII 18° 2' 7.8" 40° 10' 26.4" 2.778.480 4.451.490 Piazzale Stazione Via De Gasperi 18° 2' 26.2" 40° 10' 53.8" 2.778.885 4.452.350 Castello P.zza Cesare Battisti – XXV Luglio 18° 1' 53.3" 40° 10' 33.1" 2.778.130 4.451.685 2.777.230 4.452.130 2.777.800 4.452.230 82 E.11.5 Aree di Attesa denominazione indirizzo capienza Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord Direzione didattica I Circolo P.zza Umberto I 18° 1' 40.9" 40° 10' 52.7" 2.777.815 4.452.280 Scuola Media Statale III Nucleo Via Manieri Via Ferri Palestra Tensostatico Via Giannone Scuola Elementare Via Bellini Istituto Tecnico Commerciale Via B. Acquaviva 40° 10' 14.7" 40° 10' 21.4" 40° 10' 30.5" 40° 10' 19.5" 40° 10' 58.2" 2.777.605 4.451.100 Liceo Scientifico 18° 1' 30.3" 18° 1' 34.2" 18° 2' 17.3" 18° 1' 43.4" 18° 2' 5.0" Scuola Media I Nucleo Via XX Settembre Via Crispi 2.777.560 4.451.535 S. Maria al bagno Scuola Elementare Via La Marmora 40° 10' 54.3" 40° 10' 28.8" 40° 7' 40.7" 2.778.440 4.452.350 Scuola Elementare 18° 2' 7.4" 18° 1' 29.0" 17° 59' 48.8" 17° 51' 30.8" 40° 17' 44.9" 2.762.975 4.464.515 Frazione Boncore Scuola Elementare 2.777.690 4.451.310 2.778.700 4.451.625 2.777.910 4.451.260 2.778.380 4.452.470 2.775.365 4.446.270 E.11.6 Aree di Ricovero Fognatura Mq. 130.700 Acqua 167 Sup. Energia el. denominazione e indirizzo Si Si Si Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. 18° 1’ 41.8” 40° 9’ 53.3” Est Nord 2.777.900 4.450.450 83 E.11.7 Aree di Ammassamento denominazione indirizzo superficie Coord. Geogr. UTMS Coord. G.B. Roma40 WGS84 fuso 33 Fuso Est Longit. Latitud. Est Nord Impianto Sportivo Polivalente Piazza Umberto Nobile 4,00 Ha 18° 1' 50.9" 40° 9' 54.0" 2.778.115 4.450.480 S.Maria Largo 4 Colonne 2000 Mq 17° 59' 48.1" 40° 7' 32.8" 2.775.355 4.446.025 S.Isidoro Area a Fondo Naturale Lato Pronto Soccorso estivo 1,5 Ha 17° 55' 37.4" 40° 13' 12.4" 2.769.075 4.456.300 Boncore Area antistante sagrato Chiesa 3000 Mq 17° 51' 35.6" 40° 17' 44.0" 2.763.090 4.464.490 E.11.8 Siti web previsioni meteo e ambiente Indirizzo - URL contenuto www.protezionecivile.it Sito web del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile www.meteosalento.it Previsioni meteo sul salento – Piovosità 24 – 48 ore www.gndci.pg.cnr.it Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche www.adb.puglia.it Autorità di bacino della Puglia www.regione.puglia.it/idrografico Servizio Idrografico delle Regione Puglia 84 F Modulistica 85 INDICE A PARTE GENERALE 2 A.1 CRITERI DI IMPOSTAZIONE DEL PIANO 2 A.2 COSA C’È NEL PIANO? 2 A.3 PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 A.4 CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE 2 A.5 MODELLO ORGANIZZATIVO 3 A.5.1 A.5.2 A.5.3 A.6 DATI DI BASE A.6.1 A.6.2 A.6.3 A.6.4 A.7 ARTICOLAZIONE DEI CENTRI OPERATIVI MISTI A LIVELLO PROVINCIALE COMPITI DEL SINDACO COMPITI DELLA STRUTTURA COMUNALE 5 DATI FISICI CARTOGRAFIA POPOLAZIONE: ATTIVITÀ PRODUTTIVE SCENARI DEGLI EVENTI MASSIMI ATTESI A.7.1 RISCHIO IDROGEOLOGICO A.7.1.1 Alluvione A.7.1.1.1 Procedure di allertamento A.7.1.1.2 Particolari di scenario: esondazione canale Asso A.7.1.1.3 Particolari di scenario: allagamenti localizzati vie cittadine A.7.1.1.4 Particolari di scenario: allagamento viabilità principale A.7.1.2 Frane e smottamenti – Cedimenti localizzati del terreno A.7.1.2.1 Precursori di evento e procedure di allertamento A.7.2 RISCHIO SISMICO A.7.2.1 Popolazione A.7.2.2 Vulnerabilità edifici pubblici, infrastrutture e servizi essenziali A.7.2.3 Patrimonio culturale A.7.3 RISCHIO INDUSTRIALE A.7.3.1 Interventi di emergenza A.7.4 RISCHIO DI INCENDIO BOSCHIVO A.7.4.1 Portoselvaggio A.7.4.2 Palude del Capitano A.7.4.3 Pineta S. Caterina A.7.4.4 Pista Prototipo A.7.4.5 Interventi di emergenza B 4 5 5 LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE 5 5 6 7 7 8 8 9 9 10 10 10 11 11 11 11 11 12 12 12 13 13 14 14 14 15 B.1 COORDINAMENTO OPERATIVO COMUNALE 15 B.2 OBIETTIVI GENERALI DELLA PROTEZIONE CIVILE 16 B.3 AREE DI RACCOLTA, ATTESA, RICOVERO E AMMASSAMENTO 16 86 B.3.1 B.3.2 B.3.3 AREE DI RACCOLTA DELLA POPOLAZIONE AREE DI ATTESA DELLA POPOLAZIONE AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE (TENDE, CONTAINER ECC., ROSSO NELLA CARTOGRAFIA) B.3.4 AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORSI (GIALLO NELLA CARTOGRAFIA) B.3.5 AREE DI ATTERRAGGIO ELICOTTERO (BLU NELLA CARTOGRAFIA) 17 18 19 19 21 B.4 INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE 22 B.5 RIPRISTINO DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI 23 B.6 FUNZIONALITÀ DELLE TELECOMUNICAZIONI 23 B.7 SALVAGUARDIA DEI BENI CULTURALI 23 B.8 GESTIONE AMMINISTRATIVA DELL’EMERGENZA 24 B.8.1 B.8.2 B.9 PIANIFICAZIONE SPECIFICA B.9.1 B.9.2 B.9.3 B.9.4 C RISCHIO IDROGEOLOGICO – ALLUVIONE RISCHIO FRANE E CEDIMENTI INCIDENTI INDUSTRIALI INCENDI BOSCHIVI MODELLO DI INTERVENTO C.1 C.1.1 C.2 C.2.1 C.2.2 C.2.3 C.2.4 C.2.5 C.2.6 C.2.7 C.2.8 C.2.9 C.3 MODULISTICA DELL’INTERVENTO COMUNICAZIONI E RELAZIONI DI INTERVENTO CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) ATTIVAZIONE DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE FUNZIONI DI SUPPORTO FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE FUNZIONE 2 - SANITA’ E ASSISTENZA, VETERINARIA FUNZIONE 3 – VOLONTARIATO FUNZIONE 4 – MATERIALI E MEZZI, RISORSE UMANE FUNZIONE 5 – SERVIZI ESSENZIALI E SCUOLE FUNZIONE 6 – CENSIMENTO DANNI FUNZIONE 7 – STRUTTURE OPERATIVE E VIABILITÀ; FUNZIONE 8 – TELECOMUNICAZIONI; FUNZIONE 9 – ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE. FASI DELL’EMERGENZA C.3.1 RICEZIONE AVVISI C.3.1.1 Altri recapiti, sedi e strutture comunali attivabili in caso di necessità C.3.1.2 Sistema di reperibilità C.3.2 PREALLERTA C.3.2.1 Attivazione C.3.2.2 Cessazione C.3.2.3 Comunicazioni C.3.2.4 Azioni e catena di comando C.3.2.5 Registrazioni: C.3.3 ATTENZIONE C.3.3.1 Attivazione C.3.3.2 Cessazione 24 24 25 25 25 26 26 28 28 28 29 30 30 30 31 31 31 32 32 32 34 34 34 35 37 37 37 37 37 37 38 38 38 87 C.3.3.3 Comunicazioni C.3.3.4 Azioni e catena di comando C.3.3.5 Registrazioni: C.3.4 PREALLARME C.3.4.1 Attivazione C.3.4.2 Cessazione C.3.4.3 Comunicazioni C.3.4.4 Azioni e catena di comando C.3.4.5 Registrazioni: C.3.5 ALLARME C.3.5.1 Attivazione C.3.5.2 Cessazione C.3.5.3 Comunicazioni C.3.5.4 Registrazioni C.3.6 SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA C.4 ATTIVAZIONI IN EMERGENZA C.4.1 C.4.2 C.4.3 C.4.4 C.4.5 C.4.6 C.4.7 D REPERIBILITÀ DEI FUNZIONARI DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO TERRITORIALE ATTIVAZIONE DEL PRESIDIO OPERATIVO DELIMITAZIONE DELLE AREE A RISCHIO AREE DI AMMASSAMENTO DEI SOCCORRITORI AREE DI ATTESA DELLA POPOLAZIONE AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE MANTENIMENTO DEL PIANO 38 38 38 39 39 39 39 39 39 40 40 40 40 40 43 44 44 44 45 48 48 48 48 49 D.1 ESERCITAZIONI 49 D.2 VERIFICA DEL PIANO 49 D.3 AGGIORMENTO DEL PIANO 50 D.4 PUBBLICITÀ DEL PIANO 51 E RISORSE UMANE E STRUMENTALI – ELENCHI TELEFONICI E.1 E.1.1 E.1.2 E.1.3 E.1.4 E.1.5 E.1.6 E.1.7 E.1.8 E.1.9 E.2 E.2.1 E.2.2 E.2.3 E.2.4 EMERGENZA NUMERI DI EMERGENZA SERVIZIO COMUNALE PROTEZIONE CIVILE REFERENTI COM 3 REFERENTI ALTRI COM SERVIZI PUBBLICI VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE RADIOAMATORI DONATORI VOLONTARI DEL SANGUE DIRIGENTI SCOLASTICI E UFFICI PUBBLICI SANITÀ STRUTTURE SANITARIE MEDICI INFERMIERI PROFESSIONALI VETERINARI 52 52 52 53 54 54 55 55 56 56 57 58 58 58 59 59 88 E.2.5 E.3 FARMACIE TECNICI E.3.1 E.3.2 E.3.3 E.3.4 E.3.5 E.4 INGEGNERI ARCHITETTI GEOMETRI GEOLOGI INTERPRETI IMPRESE E MEZZI E.4.1 E.4.2 E.4.3 E.4.4 E.5 EDILIZIA E COSTRUZIONI MOVIMENTO TERRA TRIVELLAZIONE POZZI GESTIONE RIFIUTI TRASPORTI E.5.1 E.5.2 E.5.3 E.5.4 E.5.5 E.6 TRASPORTO PERSONE TRASPORTO MERCI AMBULANZE TRASPORTI FUNEBRI AEROPORTI MATERIALI E FORNITURE E.6.1 E.6.2 E.6.3 E.6.4 E.6.5 E.6.6 E.6.7 E.6.8 E.6.9 E.6.10 E.6.11 E.6.12 E.6.13 E.7 ALLOGGIO E RISTORAZIONE E.7.1 E.7.2 E.7.3 E.8 ALBERGHI – PENSIONI - B&B VILLAGGI TURISTICI RISTORANTI MAGAZZINI E DEPOSITI E.8.1 E.8.2 E.9 CARBURANTI MATERIALI DA COSTRUZIONE E FERRAMENTA MATERIALE ELETTRICO GRUPPI ELETTROGENI AUTOSPURGO E IDROVORE AUTOBOTTI GRU – ARGANI FOTOELETTRICHE SERVIZI IGIENICI MOBILI SPAZZANEVE E SALE ANTIGELO SCORTE ALIMENTARI VESTIARIO – EFFETTI LETTERECCI RISERVE IDRICHE CELLE FRIGORIFERE MAGAZZINI DI STOCCAGGIO INCERENITORI E.10 SOCIETÀ E COMUNICAZIONE E.10.1 E.10.2 E.10.3 E.10.4 E.10.5 TELEVISIONI – RADIO – GIORNALI AUTORITÀ RELIGIOSE PARTITI E ASSOCIAZIONI POLITICHE SINDACATI ASSOCIAZIONI PRIVATE E.11 ALTRI ELENCHI 59 61 61 61 62 62 62 63 63 63 64 64 65 65 65 65 65 66 67 67 67 67 67 68 68 68 68 69 69 69 70 70 71 71 71 72 73 73 73 73 74 74 74 75 76 77 78 89 E.11.1 E.11.2 E.11.3 E.11.4 E.11.5 E.11.6 E.11.7 E.11.8 F EDIFICI MONUMENTALI E DI INTERESSE STORICO O ARTISTICO POZZI E VORAGINI EDIFICI PUBBLICI E DI INTERESSE PUBBLICO AREE DI RACCOLTA AREE DI ATTESA AREE DI RICOVERO AREE DI AMMASSAMENTO SITI WEB PREVISIONI METEO E AMBIENTE MODULISTICA 78 79 80 82 83 83 84 84 85 90