G rammatica e V ocaboli A nglo

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G rammatica e V ocaboli A nglo
Grammatica e Vocaboli Anglo-Lunari
(§1 introduzione §§ 2-8 grammatica § 9 vocabolario)
§1 INTRODUZIONE
L'anglo-lunare, nonostante il nome, non è un semplice dialetto inglese parlato sulla Luna. È una
vera e propria lingua, con una propria grammatica, diversa e più complessa di quella inglese, ed un
proprio vocabolario, solo in parte derivato dall'inglese.
In effetti, l'anglo-lunare nasce come un patois misto di inglese, spagnolo, cinese mandarino, tedesco,
italiano ed, in misura minore, altre lingue.
L'anglo-lunare si differenzia dai normali linguaggi "pidgin" o creoli, in quanto la sua grammatica
non è affatto più semplice di quella delle lingue da cui deriva, ma semmai è più complessa. Un
primo motivo deriva dalla posposizione di verbi ausiliari e preposizioni, che ha dato origine a forme
contratte e che, con l'andar del tempo, ha formato una vera e propria coniugazione verbale ed una
vera e propria declinazione nominale. Un secondo motivo è l'uso vastissimo di questa lingua, che
fin dall'inizio è stata utilizzata come lingua letteraria.
Benchè si denomini anglo-lunare, di fatto l'anglo-lunare è incomprensibile di per sé ai parlanti
inglesi, più di quanto lo sia il tedesco o l'olandese.
origine delle parole anglo-lunari
altre lingue
2%
cinese
17%
inglese
40%
francese
4%
italiano
7%
spagnolo
20%
inglese
tedesco
spagnolo
italiano
francese
cinese
altre lingue
tedesco
10%
L'anglo-lunare nacque in modo spontaneo negli angiporti commerciali, e si diffuse ben presto come
lingua franca, soprattutto grazie ad internet ed a fortunate opere letterarie.
La lingua cominciò a delinearsi già nel secolo XXII, e se ne distinguono due fasi: il proto-anglolunare, parlato fino al secolo XXIV, ed il vero e proprio anglo-lunare, cioè l'anglo-lunare classico,
che fu riconosciuto come lingua ufficiale e con cui furono composti i maggiori capolavori della
letteratura lunare.
§ 2 FONETICA E GRAFIA
Nella prima fase dell'anglo-lunare circolavano varie grafie di esso. A questo stato di confusione
mise fine la commissione federale del 2313, che fissò una volta per tutte la grafia ufficiale
dell'anglo-lunare.
In base a tale riforma:
-p, b, f, v, t, d, e k si pronunciano come in inglese
-c si pronuncia c di cena
-ç si pronuncia tz
-j si pronuncia come in inglese, g di gioco
-jh 1si pronuncia come j francese
-g si pronuncia sempre dura
-sh si pronuncia come in inglese, sc di scimmia
-nh si pronuncia come gn in inglese, francese ed italiano e come ň in spagnolo
-q si pronuncia come ch in tedesco, come una c aspirata
-h si pronuncia in inizio di parola davanti a vocali come una aspirazione debole, altrimenti, salvo
che nei casi elencati in questa pagina, indica solo uno stacco di pronuncia.
-a, i ed u come si pronunciano come in italiano e spagnolo, e sono brevi
-e si pronuncia chiusa e breve
-eh è una “e” chiusa lunga
-ah è una a lunga
-ee è una i lunga
-oo è una u lunga
-o si pronuncia breve e chiusa
-oh è una o chiusa lunga
-oe è una o aperta, sempre lunga
-ae è una e aperta, sempre lunga
-ue si pronuncia come u francese, ed è sempre breve
-e' si pronuncia come una e muta, ed è sempre breve
-w è una u semi consonantica Si usa al posto di u, tuttavia, nei dittonghi ow (o chiusa+u), oew (o
aperta +u)
-y è una i semi-consonantica. Si usa al posto di i, tuttavia, nei dittonghi, cioè, ay (ai), aey (èi), ey
(éi), oy (o chiusa+i), oey (o aperta +i), uy (ui), uey (üi) ed e'y, ed in fine di parola.
-hw in inizio di parola indica una aspirazione seguita da una u semi-consonantica rafforzata, in
corpo di parola solo una u semiconsonantica rafforzata es. Tahwang, forma colloquiale che indica il
Presidente federale2, si pronuncia tauuang.
-hy in inizio di parola indica una aspirazione seguita ha una i consonantica rafforzata, in corpo di
parola solo una i semiconsonantica rafforzata
-ng si pronuncia ng davanti a vocale, n guttorale ( di caNguro), in fine di parola e davanti a
consonante che non sia g
-x si pronuncia come la s sonora di roSa.
L'accento, ove non segnato, cade sulla penultima sillaba
1
2
Quasi sempre jh deriva da un inglese th (es brojhden, fratello, in inglese brother) salvo che in alcune parole di origini francesi o cinesi
(es meetjhow, carne, derivate dalla sovrapposizione fra la parola inglese meet e quella cinese rou, significanti entrambi carne: la r di
rou viene già in mandarino pronunciata jh. La parola, tra l'altro è un interessante esempio di duplicazione sinonimica, in cui parole di
lingue diverse con eguale significato vengono fuse in una sola in anglo-lunare: altro esempio è kaetmao, gatto, derivante dall'inglese cat
e dal cinese maomao)
In origine era il soprannome, per metà ironico e per metà elogiativo dato al primo presidente lunare, Alessandro Fenice, uomo politico
energico e talora autoritario, ma amato dal popolo lunare come padre della patria.
§ 3 CONIUGAZIONE VERBALE
Nella fase primigenia dell'anglo-lunare vi erano solo quattro forme verbali: il presente semplice, il
presente puntuale, formato aggiungendo la desinenza -in3, il passato, formato aggiungendo la
desinenza -en (-ed in inglese4) ed il passato puntuale, formato con la desinenza -en-in.
Gli altri tempi erano formati posponendo al verbo al presente (ma il presente è anche infinito ed
imperativo in anglo-lunare) o al passato, i verbi ausiliari hev (avere, in inglese have) per il passato
prossimo, o col passato, per il trapassato prossimo, wey, diventare (in inglese will5), per il futuro,
ed, in maniera indeclinata, ar, essere (in inglese are), per il passivo. A questi si aggiungeva
l'espressione, posposta al verbo, are for, ricalcata sull'espressione italiana “stare per”, che indica
un'azione posposta, in modo simile alla perifrastica attiva latina formata da participio futuro e verbo
essere. Es. Look are for, stare per guardare. Il verbo inglese do non era invece usato, e per le
negazioni, si usava posporre la particella not. In seguito, tali verbi, posposti al verbo principale, si
fusero col tema verbale, fino a divenire desinenze; la stessa particella not divenne -nt, una
desinenza. In anglo-lunare, quindi, le desinenze sono sette: -en per il passato, -in per puntualizzare
l'azione, -ey per il futuro, -ev per anteriorizzare l'azione, -for per posteriorizzarla, -ar per il passivo e
-nt (o -ent se il tema verbale finisce in consonante) per il negativo. Le desinenze verbali si
combinano fra loro secondo quest'ordine: desinenza negativa “nt”+ desinenza temporale “en” o
“ey”+ desinenza di aspetto verbale “in” , “for” o “ev”+ desinenza passiva “ar”.
Per ragioni eufoniche -nt diventa ent se preceduta da consonante.
Se il verbo finisce in vocale, questa cade dinanzi a -ev, -ey e -ar
La declinazione verbale regolare è questa (esempio: look, guardare)
presente
Positivo attivo
Negativo attivo
Positivo passivo
Negativo passivo
LOOK
LOOK-ENT
LOOK-AR
LOOK-ENT-AR
presente puntuale
LOOK-IN
LOOK-ENT-IN
LOOK-IN-AR
LOOK-ENT-IN-AR
passato prossimo
LOOK-EV
LOOK-ENT-EV
LOOK-EV-AR
LOOK-ENT-EV-AR
Presente posposto
LOOK-FOR
LOOK-ENT-FOR
LOOK-FOR-AR
LOOK-ENT-FOR-AR
passato
LOOK-EN
LOOK-ENT-EN
LOOK-EN-AR
LOOK-ENT-EN-AR
passato puntuale
LOOK-EN-IN
LOOK-ENT-EN-IN
LOOK-EN-IN-AR
LOOK-ENT-EN-IN-AR
trapassato
LOOK-EN-EV
LOOK-ENT-EN-EV
LOOK-EN-EV-AR
LOOK-ENT-EN-EV-AR
Passato posposto
LOOK-EN-FOR
LOOK-ENT-EN-FOR
LOOK-EN-FOR-AR
LOOK-ENT-EN-FORAR
futuro
LOOK-EY
LOOK-ENT-EY
LOOK-EY-AR
LOOK-ENT-AY-AR
futuro puntuale
LOOK-EY-(I)N
LOOK-ENT-EY-N
LOOK-EY-N-AR
LOOK-ENT-EY-N-AR
futuro anteriore
LOOK-EY-EV
LOOK-ENT-EY-EV
LOOK-EY-EV-AR
LOOK-ENT-EY-EV-AR
Futuro posposto
LOOK-EY-FOR
LOOK-ENT-EY-FOR
LOOK-EY-FOR-AR
LOOK-ENT-EY-FORAR
I verbi che finiscono in an, come caifan, mangiare, mangio nella coniugazione perdono -an es.
Caifev, ho mangiato
Il verbo è poi arricchito dalle cosiddette “particelle verbali” che altro non sono che verbi servili,
anche se non sempre derivano da verbi, e che sono posposte al verbo. Le principali sono:
3
4
5
Dal presente puntuale inglese, formato dal verbo to be, essere + tema verbale + desinenza -ing : in aglo-lunare il verbo essere è omesso e
la desinenza diventa -in
Quasi sempre la -d e la -l finali inglese in anglo-lunare si trasformano in n, salvo che nelle parole monosillabiche.
Quasi sempre la doppia ll in anglo-lunare diventa y o ey: il fenomeno fonetico sembra che derivi da influssi ispanici.
wont=volere
des=desiderare
kaen= potere
dar= avere il permesso
mast= dovere
xol= dovere (in senso morale)
kno=sapere (saper fare)
maeyk= fare (far fare)
jim= cominciare a
end= finire di
kont= continuare a
maey= forse (dubitativo-ipotetico: spesso equivale ad un congiuntivo o ad un condizionale)
aerry= affrettarsi a
sloly= dilungarsi a
kaerry= far fretta per
kloly= non far fretta per
vaerry= aver fretta di
vloly= non aver fretta di
ay= magari (desiderativo-ottativo)
ma= domanda
pleex= si prega di
cingoo= si prega di non
Vi sono solo due verbi irregolari ar, essere e go, andare.
Il verbo essere è l'unico che si differenzia per le persone, nel tema presente: aem, io sono, yor, sei,
his, egli è, cis, ella è, tar, egli è (indifferenziato), hish, egli è (neutro, come it's), wor egli/ella è (se il
soggetto è presente alla comunicazione) wir, siamo (esclusivo della parte interlocutrice, tu o voi)
zir, siamo ( comprensivo di tu o di voi ma esclusivo di terze persone presenti), nor, siamo (inclusivo
di ogni persona presente) nir, siete,(esclusivo di terze persone), vor, siete (inclusivo di terze
persone) jhar, essi/esse sono6. Il tema passato è sempre wos ed il tema futuro seréy. Da questi temi
si formano, normalmente gli altri tempi, es. Seréy-nt, non sarò, aem-ent non sono, yo-nt, non
sei/non siete, yo-ev, sei stato etc.
Il verbo go al passato fa went, e la declinazione al passato passa da questo tempo: es. Went-ev-ent:
non ero andato, per il resto è regolare.
6
aem, yo, his, cis e wir e jhar derivano dalle forme inglesi contratte i'm, you'r, he's, she's, we'r e they'r. Wor, nir, zir, vor e nor derivano
dalla contrazione di aur are, ni are, zanmen are, voter are e noter are (vedi ultra circa l'uso di questi pronomi)
§ 4 NOMI-ARTICOLI-POSPOSIZIONI
L'anglo-lunare pospone al nome le preposizioni, invece di preporle, quindi, in effetti, si può parlare
di posposizioni. L'anglo-lunare non possiede una posposizione per esprimere il complemento di
specificazione, simile ad of in inglese, di in italiano, de in spagnolo etc., ma ha generalizzato l'uso
del genitivo sassone, la desinenza -s ( -is dopo s) che, al plurale, aggiungendosi alla -s del plurale,
separata da una i eufonica divenne -sis, divenuto -sy nell'anglo-lunare classico (-isy dopo s) .
Le posposizioni tem, che introduceva il complemento di termine e di moto a luogo, tu, che
introduceva il complemento oggetto, in, che introduceva il complemento di stato in luogo, wit7 che
introduceva il complemento di mezzo e met che introduceva il complemento di compagnia
divennero col tempo desinenze: -m (o -em dopo consonante che non siano le semplici r o l ), -t, (o
-et dopo consonante che non siano le semplici n, r o l), -n (o -en dopo consonante che non siano le
semplici r o l ), -it e -nt (ent dopo consonanteche non siano le semplici r o l ) combinandosi con la -s
del plurale (preceduta dalla e eufonica) in una declinazione in sette casi: nominativo, genitivo,
dativo, accusativo, locativo, strumentale e comitativo.
Ecco la declinazione di kaetmao, gatto.
Nominativo
KAETMAO= GATTO (SOGGETTO)
KAETMAO-S= GATTI (SOGGETTO)
Genitivo
KAETMAO-S=DEL GATTO
KAETMAO-SY=DEI GATTI
Dativo
KAETMAO-M=AL GATTO
KAETMAO-MES=AI GATTI
Accusativo
KAETMAO-T=GATTO (OGGETTO)
KAETMAO-TES= I GATTI (OGGETTO)
Locativo
KAETMAO-N= NEL GATTO
KAETMAO-NES= NEI GATTI
Strumentale
KAETMA(O)-IT PER MEZZO DEL GATTO
KAETMA(O)-ITES PER MEZZO DEI GATTI
Comitativo
KAETMAO-NT INSIEME AL GATTO
KAETMAO-NTES
INSIEME AI GATTI
Non esistono sostantivi irregolari, ad eccezione di hom, locativo singolare di haus, casa.
Tuttavia:
A-I nomi che finiscono con più vocali, anche non formanti dittongo, davanti alla desinenza -it dello
strumentale perdono la seconda vocale: esempio già visto kaetma-it, per mezzo del gatto,
strumentale di kaetmao
a-I nomi che finiscono in n al nominativo singolare perdono la n negli altri casi ed al plurale.
es. Luen, luna, lue-s della luna
b-I nomi che finiscono con altra consonante o gruppo di consonanti, aggiungono una e eufonica tra
il tema e le desinenze, tranne che allo strumentale es.
work, lavoro, work-e-s, del lavoro
c-nei nomi che finiscono in y, la desinenza dello strumentale è y-et,
es, galy, curry, galyet, col curry.
Anche l'articolo si coniuga.
L'articolo ha anche un duale, che indica le cose, le persone e gli animali in coppia, lian, derivato dal
cinese liang, due. L'articolo indeterminativo ha solo il singolare a, derivato dall'inglese, e il plurale
nos, derivato dallo spagnolo unos. L'articolo duale può servire indifferenziatamente da articolo
7
wit deriva dall'inglese with, met dal tedesco mit, entrambi preposizioni che significano "con": è un esempio di duplicazione non
sinonimica, in cui parole con lo stesso significato, derivanti da lingue diverse, diventano parole anglo-lunari con sfumature diverse di
significato
determinativo o indeterminativo.
L'articolo duale si accompagna al nome al plurale.
L'articolo determinativo al plurale ha una declinazione irregolare.
Quindi si ha:
articolo determinativo singolare nom. te, gen. tes, dat. tem, acc. tet, loc. ten, com tent, strum tit
articolo determinativo plurale nom. tes, gen. sy, dat. mes, acc. tess, loc. nes com entes, strum tis
articolo indeterminativo singolare nom. a, gen. as, dat. am, acc. at, loc. an, com ant, strum ait
articolo indeterminativo plurare nom. nos, gen. nossy, dat. nossem, acc. nosset, loc. nossen, com
nossent, strum nit
articolo duale nom. lian, gen. lians, dat. lianem, acc. lianet, loc. lianen com liant, strum lianit
L'articolo determinativo è usato anche come pronome relativo
Le posposizioni si dividono in ordinarie e locative.
Le posposizioni ordinarie reggono il nominativo e sono: bay, da (complemento d'agente), novistàn,
nonostante, invì, invece di, vità, senza, for, per, lai, come, coss, a causa di, zikàn, secondo, çir,
riguardo a, cad, a ciascuno di, hulày, dopo, bifòr, prima di.
Le posposizioni ordinarie hanno una particolarità: esse, quando reggono un nome al plurale, il nome
resta singolare e, le preposizioni, assumono, viceversa, la desinenza del plurale nominativo. Così
senza gatti si traduce kaetmao vitàs e non kaetmaos vità. Se l'articolo è determinativo, anche
l'articolo resta singolare: non però per gli articoli indeterminativi e duali. Così senza i gatti si
traduce te kaetmao vitàs, ma senza dei gatti si traduce nos kaetmao vitàs e senza i due gatti o senza
due gatti lian kaetmao vitàs.
Le posposizioni locative reggono il nome col suo articolo declinati al locativo se indicano uno stato
in luogo, e all'accusativo se reggono il moto a luogo.
Così andare fuori casa: go hauset aut, stare fuori casa, stey hom aut.
Al plurale le preposizioni locative assumono la desinenza del nominativo plurale e reggono il nome
(e l'articolo) declinato al dativo o accusativo singolari.
Tali posposizioni sono: shang, sopra, per, al di sopra, sheea, sotto, persheea, al di sotto, anne, sul
lato (attaccato), peranne, a lato (ma discostato), int dentro, aut, fuori, ast, fino a, né, nei pressi di,
tra, tra, circ, intorno. Hulày e bifòr, se intesi in senso spaziale, sono posposizioni locative.
Se si indica un moto da luogo e per luogo si usano le posposizioni locative speciali aus, da e for,
attraverso, usato in senso locativo, che reggono il nominativo e si comportano, grammaticalmente,
come preposizioni ordinarie, e sono eventualmente precedute da un'altra preposizione locativa. es.
haus aut aus = da fuori casa.
In tutto le posposizioni sono 25, anche se esistono perifrasi usate di fatto come posposizioni: ma
sono rare.
§ 5 AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Gli aggettivi qualificativi non si declinano né hanno il plurale, ma si flettono, formando aggettivi
semplici, comparativi di maggioranza, superlativi relativi di maggioranza, superlativi relativi di
minoranza e superlativi assoluti8.
es.
semplice
ermòs= bello
superlativo assoluto
ermos-isme= bellissimo
comparativo maggioranza
ermos-er= più bello
comparativo minoranza
ermos-min=meno bello
superlativo relativo di maggioranza
ermos-est=il più bello
superlativo relativo di minoranza
ermos-minest= il meno bello
§ 6 AGGETTIVI NUMERALI, DIMOSTRATIVI ED ENUMERATIVI
Gli aggettivi numerali si flettono in ordinali, cardinali e frattivi.
es.
ordinali
cardinali
seven-ge'=7
seven-dy= settimo
frattivi
seven-jhy= 1/7
Il suffisso ge' è l'enumerativo più comune. Gli enumerativi, il cui uso discende dal cinese, sono
particelle che si frappongono fra il numerale e gli oggetti enumerati. L'enumerativo ge però si
applica in genere solo agli oggetti. In altri casi si utilizzano come enumerativi parole che hanno
equivalenti in italiano e inglese: stuc, un pezzo di (se si tratta di cose commestibili) pees, un pezzo
di (per cose non commestibili: usato con cibi è.... un insulto al cuoco), beker, un bicchiere di, bottel,
una bottiglia di, dish (letteralmente pietanza), un piatto di, etc.
In altre ipotesi l'enumerativo è una parola esistente in italiano ed inglese, ma del tutto superflua in
queste lingue, come peepol, persona, per enumerare gli individui (usare ge' sarebbe oltre che
scorretto assai scortese), es. san peepol womens, tre donne, aenimol, bestia, animale, per gli
animali, aydeya, idea, per i concetti astratti, locam, sito, luogo, per i luoghi ed i corpi celesti,
vexital, vegetale, per le piante generiche, tree, albero, per alberi ed arbusti, flawer, fiore, per parti di
pianta che non siano legnose, hols, legno, per parti di pianta legnose e cose in legno, volum,
volume, per i libri, bodijhow, membra, per le parti del corpo, papeer, carta, per i fogli, glas, vetro,
per le cose in vetro, fruit, frutto, per la frutta, (questi i più comuni), etc. Dish può essere usato per
indicare semplicemente l'enumerativo di cibi9. Ovviamente se si enumerano i nomi usati come
enumerativi non è necessario ripeterli es. aer aenimols, due animali, san aydeyas, tre idee, etc.
Gli enumerativi non si declinano.
Gli enumerativi sono sostuiti dal suffisso jhy in caso di numeri frattivi.
Gli enumerativi seguono anche gli aggettivi dimostrativi, come ce, questo e na, quello, e dopo
aggettivi che indicano una quantità: weny, pochi, mosson, molti, etc.....
I numerali ed i dimostrativi non si declinano. I cardinali ed i frattivi aggiungono le desinenze dopo
dy e jhy, gli ordinali prima di ge o degli altri enumerativi.
8
9
Le desinenze -er e -est derivano dall'inglese e dal tedesco, -isme da -isimos, desinenza spagnola, -min o dall'italiano meno o dallo
spagnolo minòr (le tesi degli studiosi sono contrastanti)
Nella fiaba dei tre porcellini si dice che il lupo vide "santes dish liten pohrketes" invece di "santes aenimol liten pohrketes" cioè trepietanze-porcellini e non tre-animali-porcellini: certi giochi di parole non sono letteralmente traducibili, così come non è letteralmente
traducibile l'ironica allusione di un deputato lunare che, parlando di tre colleghi che avevano appena tradito il suo partito, li apostrofò
come "san aenimol peepol" tre-animali-persone......
§ 7 PRONOMI
Nella prima fase dell'anglo-lunare, il pronome plurale wey (noi), dall'inglese we, ad un certo punto
si incrociò con il pronome cinese women, noi, diventando weymen. Tale pronome, tuttavia
assomigliava sia a womens, donne, che a wey mens, noi uomini. Da questa confusione ne
derivarono tre diversi pronomi, weymen, noi al femminile, weymèn, noi al maschile e wey, per
indicare un noi comprensivo di maschi e femmine, o nei documenti burocratici.
In seguito tale triplice forma si estese a tutti i pronomi, anche singolari, ad eccezione che nella terza
persona, dove la distinzione fra maschile e femminile e neutro esisteva già in inglese (nei pronomi
singolari però, la forma semplice non può indicare, come ovvio, un genere misto e vengono usati
solo come forma burocratica, o come forma solenne, nei discorsi ufficiali e riferendosi a Dio).
Mescolando i pronomi plurali con il numerale liang, due, che in cinese indica cose in coppia, sono
derivati i pronomi duali.
L'interazione fra inglese, cinese e spagnolo ha dato forma a ben ventidue diversi pronomi.
Essi sono:
ai= io
yoo=tu
Astee=Lei, forma di cortesia, dallo spagnolo Usted
aur (da our, nostro)= indica una terza persona presente alla conversazione
hee=egli
shee=ella
ta= (dal cinese ta, egli) Lui (indifferenziato nel sesso, usato come forma burocratica o solenne)
hich= da it, lui neutro
wey= noi, escludendo gli interlocutori
zan=(dal cinese zanmen) noi, includendo gli interlocutori, ma escludendo terze persone
noter= (dallo spagnolo nosotros)= noi, includendo sia gli interlocutori che terze persone
ni=(dal cinese ni, tu) voi, esclusivo di terze persone presenti
Nyastee=Loro, forma di cortesia da ni+astee
voter= (dallo spagnolo vosotros) voi, inclusivo di terze persone presenti
Vyastee=Loro, esclusivo di terze persone presenti, forma cortesia, da voter+astee
aurs=plurale di aur, loro, presenti alla conversazione
jhey=(dall'inglese they) essi
ley= (da liang+ wey) noi due, esclusivo dell'interlocutore
lizan= (da liang + zan) noi due, inclusivo dell'interlocutore
lyoo= (da liang+ yoo)= voi due
lyaur( da liang+ aur)= loro due, presenti alla conversazione
Lyastee (da liang+astee)= Loro due, forma di cortesia
lijhey= (da liang+jhey) loro due
Tutti questi pronomi, ad eccezione di hee, shee e hich e ta, hanno le forme indifferenziate/miste,
maschili e femminili: come detto sia la forma maschile che femminile si forma aggiungendo il
suffisso -men, ma nei pronomi maschili, l'accento cade sull'ultima sillaba.
I pronomi in anglo-lunare hanno molte forme, ed hanno una declinazione irregolare: sono l'incubo
di chi studia l'anglo-lunare. Ma procediamo per ordine.
I pronomi hanno una declinazione irregolare.
Ecco la declinazione dei pronomi (semplici, privi dei suffissi -men o -mèn):
pronomi singolari
Nom.
ay
yoo
astèe
aur
hee
she
ta
Gen.
may
yoor
gwaey
aures
hees
her
tas
Dat.
aymy
yom
astèem
aurem
heemy
sheemy
tam
Acc.
mee
yet
astèet
auret
heem
sham
tat
Loc.
meen
yoon
astèen
auren
heen
sheen
tan
Strum.
mewìt
yewìt
astwìt
aurwit
heet
sheet
tit
Com.
meent
yent
astèent
aurent
heent
sheent
tant
pronomi plurali
Nom.
wey
zan
noter
ni
voter
aurs
nyastee
vyastee
jhey
Gen.
aur
zas
noters
neer
voters
aursi
nyaster
vyaster
jher
Dat.
ausem
zam
notem
nim
votem
aurems
nyastèem
vyastèem
jheym
Acc.
as
zanet
notet
net
votet
aurets
nyastèet
vyastèet
jhet
Loc.
asen
zanen
noten
nin
voten
aurens
nyastèen
vyastèen
jheyn
Strum.
aswìt
zanit
notit
niwìt
votit
arwits
nyastwìt
vyastwìt
jheyt
Com.
asent
zanent
notent
nint
votent
aurents
nyastèent
vyastèent
jheynt
pronomi duali
Nom.
ley
lizàn
lyoo
lyastee
lyaur
lijhey
Gen.
laur
lizas
lyoor
lyaster
lyaursi
lijher
Dat.
laurem
lizam
lyom
lyastèem
lyaurems
lijheym
Acc.
las
lizanet
lyet
lyastèet
lyaurets
lijhet
Loc.
lasen
lizanen
lyoon
lyastèen
lyaurens
lijheyn
Strum.
laswìt
lizanit
lyewìt
lyastwìt
lyarwits
lijheyt
Com.
lasent
lizanent
lyent
lyastèent
lyaurents
lijheynt
§ 8 ESEMPIO DI LINGUA ANGLO-LUNARE: IL PADRE NOSTRO
Fajhden aur,
te yor nes selines,
santifikar ay yoor neym,
lah' ay yoor kingdom,
gonçwar ay yoor wont,
so ten selin, so ten yarten.
Gab jhintèhn aur panet alltèhn,
en bringent ausem tess tempteshonet,
bat makfree as te evil çir.
Amen.
§ 9 NOMENCLATURA
Ecco un breve dizionarietto anglolunare.
Famiglia (faemily)
koexin=cugino (fr.cousin)
dotlow= figliastra
(ing. daughter in
low)
parenti (sangers)
xeene=cugina (ted. Kusine)
Animali (aenimols)
Fajhden= padre (ingl. father)
coppia e amicizia
toeq= cane
mojhden= madre (ingl. mother)
hasband=marito (ingl. husband)
paràen= genitore (ingl. parent)
haunt= cane da guardia
frau= moglie (ted. Frau)
doter=figlia (ingl. daughter)
shani= cane di piccola taglia (in
offensivo
figurato,
morixar= convivente (lat. "more senso
lecchino,
portaborse)
uxorio")
avel = nonno (spagn. avuelo)
lover=amante (ingl. lover)
veila =nonna (spagn. avuela)
pengyow=amico, compagno (cin. ohxel= uccello
san =figlio (ingl. sun)
swaen= nipote m (nonni) (cin. sun)
nayet= nipote f (nonni) (spagn.
nieta)
brojhden=fratello (ingl. brother)
sister=sorella (ingl. sister)
ang=zia paterna (ingl. aunt e cin.
gu)
antey=zia materna (ingl. aunt e cin.
yi)
onkeljow=zio materno (ingl. uncle
e cin. jou)
kaetmao= gatto
peng you)
frien=amico
shesnaek= serpente
(sinonimo)
(ingl.
friend)
pohrk= maiale
affini
myenyen=
pecora
(usato
soprattutto figuratamente)
yern=genero (spagn. yerno)
cabàhy= cavallo
noer= nuora (spagn. nuera)
mojhlow=suocera (ingl mother in
law)
laoshòo= topo
fajhlow= suocero (ingl father in laerjhiraet= pantegana
law)
xvage= cognato (ted. Schwager)
onkelshu=zio paterno (ingl. uncle xvagin= cognata (ted. Schwagin)
e cin shu)
madrast=
matrigna
(spagn.
madrasta)
sovrine= nipote f (zio) (spagn.
sobrina)
nyow=mucca, bovino
meyfèng=ape
padrast = patrigno(spagn. padrasto) maylen=falco
nefyu= nipote m (zio) (ingl.
nephew)
mosleen=topolino
sanlow= figliastro (ingl. san in low)
eegol= aquila
faeyniss= fenice (animale mitico
simbolo della nazione lunare)
gastronomico)
lueboor=
asino
figuratamente)
verdure(vejetaebol)
(anche
mingàe= falena
stoofen= stufare, stufato (in toemaeyto= pomodoro
senso gastronomico)
batahd= patata
vasen= cucinare a bagno maria
bohnen= fagiolo
ceehot= cucinare al vapore
smolbohnen= fagiolini
cong= verme
Bevande (drinkding)
zookkeen= zucchina
sishwàhy= grillo
shwaey= acqua
bayçàhy/ bayçahykòhl= cavolo
hwancòn= cavalletta
vin= vino
flaukòhl= cavolfiore
passer= passero
beer= birra
smolkòhl= broccoli
ant= formica
hoodiàe=farfalla
fooksyn=
volpe
figuratamente)
(anche teekap= tè all'inglese
òhberjheen= melanzana
cha= tè (generico)
kaerrot= carota
ekspress= tazzina di caffè
bohlèe= rapa
fish= pesce
krahb= granchio
qawa= caffè generico, caffè retbolèe=rapa rossa
mohk= mosca
lungo
smohlboly= ravanello
zizizan= zanzara
jowvin= superalcolici
peevròon= peperone
kapuçìn= cappuccino
Cibi in generale (cayfding)
lahttish= lattuga
pasta= pasta asciutta
frutta (fruit)
spinac= spinaci
xuep=zuppa, minestrone
affel= mela
sekoeree= cicoria, insalata belga
meetjhow= carne
pahr= pera
bayetehl= bietola
pan= pane
oranjh= arancia
meefahn= riso
gahtò= dolce, pasticceria
melocotòn= pesca
pesce
raysot= risotto all'italiana
pricohx=albicocca
peskàd= pesce, in generale
rohst=
arrosto,
arrostire, rayxen= uva
arrostito
atòon= tonno
fenli= ananas
freen= fritto, friggere
langaex=aragosta
shoranjh= mandarino
hotshwen= bollire, bollito
skampi= scampi
lemoen=limone
xalt= saltare, saltato (in senso
ktapòn= polipo
tah=grande
colori(còhlors)
pyahnfish= sogliola
ret= rosso
rohsp= coda di rospo, rana
pescatrice
blajh= rosso scuro, perso
smoel=piccolo
kalimàr= calamari
rohx= rosa
mager=magro
cotçae= cozze
peec= rosa pesco
hermòs=bello
broedet= brodetto, zuppa di yelu=giallo
pesce
maròn=marrone
vongol= vongole
vorde'= bordeaux
shimp= gamberi
behjh= beje
uejhen=gamberetti
green= verde
sooreemy= surimi
cing= verde acqua,
azzurro
sapori
fat=grasso
gawap, lind=attraente
mostèl=brutto
moster=bruttissimo, mostruoso
cowskif=puzzolente, schifoso
byuessiàn=profumato, piacevole
verde- nays=simpatico
cohlt=freddo
xuéet= dolce
azùl= azzurro
glasyàhl=molto freddo
xalt= salato
ble'= blu
worm=tiepido
bitter=amaro
vayole= viola
xohr=acido
indak= viola scuro, indaco
pikànt=piccante
blaek= nero
condimenti
blank= bianco
sal= sale
grau= grigio
peper= pepe
gris= grigio (di abiti)
oel= olio
pard= grigio marezzato
kalièn=caldo
hot=bollente
pyahn=piatto
noy= nuovo
old= vecchio
yung= giovane
anjeen=tranquillo, calmo
vinager= aceto
dankel= scuro
nehrvohx= nervoso, agitato
spays= spezie
klahr=chiaro
Luoghi (lohks)
sèennamom= cannella
aggettivi
cer= qui
cheely= peperoncino
gao=alto
nar= là
klayn= basso
haus= casa
associazione di fedeli)
moontaen=montagna
mahr
(come
lunari=pianura
staey= stare, rimanere
i
ayglesy= chiesa (edificio di
mari culto cristiano)
yow= esserci, trovarsi
capèhl=cappella
lahe= venire
moskày= moschea
wolk= camminare
xinagod= sinagoga
fahr= viaggiare su un veicolo
tempel= tempio
cayfan= mangiare
street=strada= (come indirizzo)
rohd =strada (come sito stradale)
syaeran= catena montuosa
taun=città (intesa come insieme
di edifici)
Sely= Cielo, paradiso, aldilà
seety= città (intesa
ambiente urbano)
come pekahd= peccato
yart= terra (nel senso
çioodàh=città (intesa come citta- aldiqua)
stato: è un sinonimo popolare di
Prohvins, Provincia)
Paradahys= paradiso
drink= bere
doermir= dormire
di layv= vivere
mwaer= morire
loev= amare
città e strade
Infyèehr= inferno
inxel=condominio
Byàen= Bene
kahpols=cupole
Ehvil=Male
hayss= odiare
ehdilàhy=impianti pubblici per Pasqa= Pasqua
la sopravvivenza
Navidad= Natale
metròe= metropolitana
Yaesus Krayst= Gesù Cristo
bas= autobus
Resurreksyòn= Resurrezione
kahr=automobile
aeynahm= anima
kaemioen=
camion,
autotrasporto pesante
spirit= spirito
maeyk= fare (costruire o mettere
insieme cose manualmente)
gonçwò= fare (creare, edificare,
erigere)
açèhr= fare (faccende)
trabày=lavorare
vehr= vedere
look= dare un'occhiata, guardare
velocemente
bahn= autostrada trans-lunare
mentempsicox= reincarnazione kahn= guardare attentamente
kahrtel=cartelloni
Verbi
coxiner= cucinare
xinhàhls= segnali stradali
ar= essere
coxer= cuocere
Religione (Relijohn)
hev= avere
ahblar= parlare
Goed= Dio
go= andare
saey=dire
Clesy=
Chiesa
(come siqwan= piacere
taey=raccontare
laqqy= ridere
shohji= cellulare
rays=sorridere
hàoma= numero telefonico
wosh=lavare
compyutaer= computer
bahd= lavarsi
naeym= cognome
sha= assassinare
meengze'=nome
ke'll= uccidere
mojhnaeym= cognome materno
rohb=rubare, furto
hasnaeym= cognome maritale
aiqao= dilettarsi di
sarnaeym=
pseudonomo
smohk=fumare
speel=giocare
zeere= passeggiare
devèhr= divertirsi
bring= andare a prendere
çin= ritenere
akohrd= riflettere
bahy= comprare
soprannome,
Nomi generici
mahy= vendere
roeboet= robot
maen= uomo
raeynt= affittare
Materiali
women= donna
bayraent= prendere in affitto
ayron= acciaio
cheeld= bambino
vohn= abitare
hyaer= ferro
teeng= ascoltare
ançyàen=
anziana
vecchio,
persona
gab= dare
palàr= parola
pyerston= pietra
breeng= andare a prendere
termin= vocabolo
glas= vetro
sohn= suonare
dingan= cosa, oggetto
serahmik= ceramica
kahntahr= cantare
she'r= faccenda
plahstik= plastica
madèhr= legno
cange= canticchiare, fischiettare chaenpin= prodotto
natura
know= conoscere
loh= legge, diritto
flawer= fiore
shoosheeae= scrivere
rahy= diritto soggettivo
arboel= albero
sheçwòh=scrivere, comporre
qwah= lingua parlata
kraeytehr= cratere (lunare)
rion= fiume
lehskahn= leggere
waen= lingua colta, letteratura
maer= mare (terrestre)
shuheshèe= studiare
le'ngax=idioma
xeh= lago
stahdy= studiare all'università
film= film
wald= bosco
kray= piangere
telefohn= telefono, telefonare
leen=foresta
tahwald= il parco centrale di daeysy= margherita
Nuova Roma
àhmapohl= papavero
manhàhn= mattina
daey= giorno
(inteso come periodo di
gas= gas
haerb= erba
luce)
cee= vapore
elementi
noss= notte
yu= pioggia
okseejen= ossigeno
tyaen=giorno (inteso come 24 ore)
shayu=piovere
hydroejen=idrogeno
wanshàhn= sera
fayr= fuoco
neetroejen=azoto
dodàey= mezzogiorno
nohr= luce
karbohnian= carbonio
donòhss= mezzanotte
ayr= aria
sahlfer= zolfo
eeàhr=anno
wind= vento
kapfer= rame
swaey=anno d'età
skay= cielo, orizzonte
gohld= oro
seegol=secolo
vaetter= tempo meteorologico
silver=argento
taym= tempo cronologico
piante
daymond=diamante
minut= minuto
tahnnen= abete
Saluti
faen= secondo
pahyn= pino
goodmoeny= salve, buon giorno changchan=spesso
roebel= quercia
(pur essendo derivato da good morning, si
può dire in ogni momento della giornata,
anche di sera)
velàhn= nocciolo, nocciola
goodeevy= salve, buon giorno
nee= mai (nel presente e nel
passato)
syaemper= sempre (nel presente
e nel passato)
fahjh= faggio
(pur essendo derivato da good evening, si
può dire in ogni momento della giornata,
anche di mattina o pomeriggio: è un saluto
più formale di goodmoeny, che è un saluto
di media formalità)
beerc= betulla
cao= ciao
never=mai (nel futuro)
teely= tiglio
goodnoss=buona notte
yest= ora
aeçaer= acero
good appetèe= buon appetito
vestiario
kahstlee= castagno, castagne
adyè'= addio
klay= vestito
hippokahst= ippocastano
zaeyjeeàn= arrivederci
womenklay=completo da donna
flaurohx= rosa
sorry= scusa
she'rt= maglietta
vaeylet= violetta
Tempo
jeelàe= gilet
siprèhs= cipresso
forever=per sempre
tahfing=alluce
pàentloon= pantaloni
sereber= cervello
blooxen= gonna
ays= occhi
shohrt= calzini
nohx= naso
peejahm= pigiama
haer= capelli
caemeex= camicia
ohrs= orecchie
zapàets= scarpa
faeys= viso, faccia
poolgahr= pollice
smoelfing= mignolo
ringfing= anulare
meedyanfing= medio
wanfing= indice
pector= petto
het= cappello
ceek= guancia
shulder= spalla
jahkaet= giacchetta maschile di bohk=bocca
cotone,
lunga
fino
alle
ginocchia, più o meno formale a keen= mento
seconda delle occasioni
kiss= bacio
aohee= gabbano, giacchetta di
cotone lunga fino alle caviglie, moostas= baffi
spesso di colore rosso, viola o
purpureo, tipica di professori bahrt= barba
funzionari ed impiegati
frehnt= fronte
dankeljahk=giacca
scura,
abbigliamento maschile tipico alopeex= calvizie
del lutto
pestahn= ciglia
dankelklay= giacca femminile
scura, tipica del lutto
seeyan= sopracciglia
sobahq= ascella
punkt= gomito
hands= mani
stomac= stomaco
buc=pancia
gahn= fegato
corayçon= cuore
aerbaeg= polmoni
cang= intestino, budella
ring= anello
naek= collo
klok= orologio
pahrpahd= palpebre
kostàey=costole
lehgs= gambe
woec= orologio da
(soprattutto femminile)
polso çahn= dente
rodaen= ginocchio
maendibohl= mandibola
koeller=collana
kahlkàhn= calcagno
gargahn= gola
handring= bracciale
raens= reni
layps=labbra
panhwàel= fazzoletto
kahmon= coscia
arm= braccio
glaes=occhiali
veyns= vene
foot= piede
ahrtehrs=arterie
Parti del corpo
fingel= dito
kabehx= testa
sueh= sangue
bueròhkraçee=burocrazia
ohnx= unghie
rohbmaen=ladro
teecer= insegnante
soodor= sudore
coq= cuoco
professoer=professore
paen= pene
sohljer=soldato
loeyer= avvocato
kohn= vagina
offsyahl= ufficiale
injhenie'r= ingegnere
bahttem= sedere
casa
malattie
taeknik= tecnico
amminister= amministratore
tahng= salone
kohlder=raffreddore
maenajaer= dirigente
smoeltahng= salotto
krahnk= malato
beesnes= affari
caiftang= sala da pranzo
haccem= sternuto
beesnesmaen= uomo d'affari
kuesh= cucinotto
feever= febbre
entehrprayser= imprenditore
krahnkaus= ospedale
entehrprays= impresa
kueshtang= cucina, ove non c'è
distinzione fra sala da pranzo e
cucinotto
breec= ferita
firma= azienda
room= camera da letto
mestieri e affari
synh= firma
bahden= bagno (dove ci si lava)
kommersian= commerciante
firmasihn=ditta,
dell'azienda
nome twalàet= bagno
-kommers= suffisso che indica il
venditore,
es: chaempeensinh= marchio
foodkommers=venditore
di
alimentari,
zapaetkommers= kohntract= contratto
venditore
di
scarpe,
klaykommers= venditore di trabàq= lavoro
vestiti
tongtrab= collega di lavoro
rohdkommers= ambulante
shohp= negozio
trahvet= impiegato
-shohp= suffisso che indica un
bayter= operaio
negozio di qualcosa
stahdyer= studio
Scuola
shoohaesheng= studente
stoodehnt=studente universitario
tongshwàe= compagno di scuola
tongstoodehnt= compagno
studi universitari
di
book= libro (come oggetto)
gongtravet= impiegato pubblico chaempinshohp= supermercato
koep, polismaen= poliziotto
suq= mercato all'aperto
gongoffisyahl=pubblico ufficiale saentershop=
commerciale
bueròh= ufficio
kriminahl= criminale
bookshòo=
letteraria)
libro
centro bibliotàek= bibilioteca
bookshohp= libreria
(opera
yunivàersity= università
Numeri
benze'n=quaderno
wan= 1
noht= tacquino
dohs= 2
pensil= pennarello
san= 3
beero= penna a sfera, biro
fohr= 4
bee= matita
fay=5
arredamento
siks= 6
mehx= tavola
seven= 7
seet= sedia, sedersi
pohltrohn= poltrona
pa= 8
nayn= 9
veesor= schermo, televisore
ten=10
televeejhohn=televisione
ileven= 11
mahntel= tovaglia
zvol= 12
smoelmantel=tavagliolo
ten-san= 13
bed=letto
dohs-ten= 20
wardrohb= armadio
syaent= 100
nossmehx= comodino
san-sient= 300
toqaus= cuccia del cane
tausen= 1000
oggetti della casa
san-tausen= 3000
gwoe= pentola
ten-tausen= 10'000
koqenkass= casseruola
san-ten-tausen= 30'000
fohrkaet= forchetta
meelyon= 1 milione
shao= mestolo
beelyon= i miliardo
messer= coltello
treelyon= mille miliardi
koocar= cucchiaio
kooxarèen= cucchiaino