Calogero Marino, è il nuovo vescovo di Savona

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Calogero Marino, è il nuovo vescovo di Savona
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IL SECOLO XIX
VENERDÌ 21 OTTOBRE 2016
SAVONA
Le stelle
Il Grande Carro all’orizzonte
Verso Nord il Grande Carro si presenta rasente l’orizzonte, e se
a Nord sono presenti ostacoli all’osservazione, non è proprio
visibile. La Stella Polare è quasi esattamente a metà strada fra
questo e la costellazione di Cassiopea: se dunque Cassiopea è
alta nel cielo, il Grande Carro è rasente l’orizzonte, e viceversa.
IL VICARIO DI CHIAVARI, CALOGERO MARINO, È IL NUOVO VESCOVO DI SAVONA-NOLI
Don Gero in punta di piedi
«Arrivo con un senso di pace»
Cerimonia di insediamento sotto Natale. Ha già collaborato con la diocesi
ALBERTO PARODI
SIMONE ROSELLINI
SAVONA.
Un’antica conoscenza lega il vescovo di Savona che si appresta a congedarsi per raggiunti limiti di età al
suo successore in arrivo da
Chiavari: insieme avevano
già unito le due diocesi per assistere i poveri di Cuba.
Al posto di monsignor Vittorio Lupi, che aveva iniziato
il suo mandato nella diocesi di
Savona -Noli nel febbraio del
2008, arriverà don Calogero
“Gero” Marino, 61anni. Mamma di Brescia (dove il nuovo
vescovo è cresciuto) e papà di
Agrigento.
Dopo otto anni Lupi lascia la
guida spirituale della chiesa
savonese. Otto anni difficili,
complicati soprattutto con il
“peso” di dover fare i conti con
il ricordo e i metodi portati
avanti dal predecessore, il
cardinale Domenico Calcagno che da Savona fece il “salto” direttamente in Vaticano.
Tutt’altro stile monsignor Lupi, di cui i savonesi hanno apprezzato l’indiscutibile umiltà,discrezioneedisponibilità.
Un profilo basso, senza mai
voler cercare la ribalta con dichiarazioni o sconfinamenti
nel mondo della politica, tra
l’opinione pubblica. Durante
il suo mandato rare le cerimonie, ricorrenze o celebrazioni
per consegnare o ricevere
onorificenze di ispirazione
religiosa. Lupi al pari di Calcagno è priore del Santo Sepolcro. In occasioni delle tante
indaginiavviatedaimagistrati della Procura savonese sui
casi di pedofilia denunciati all’interno chiesa savonese ha
faticato a superare il disagio
nel fornire commenti o spiegazioni davanti all’incalzare
di giornalisti con microfoni e
telecamere. Alla fine preferiva andare in televisione per
occupare, in un certo periodo,
uno spazio su un’emittente
televisiva genovese per spiegare, da solo, i Vangeli.
Lontano dai riflettori era
solito sollecitare i ricchi commensali di associazioni e circoli culturali a fare offerte per
i poveri.
Sconfinava al di fuor della
stretta vita pastorale per
chiedere consigli, magari in
maniera incauta, ad esponenti delle forze dell’ordine su come affrontare le bufere giudiziarie e le ripercussioni nell’opinione pubblica. Contatti
finiti in carte giudiziarie senza alcun risvolto penale, ma
che avevano suscitato un certo imbarazzo.
Don Gero, monsignor Calogero Marino ora prenderà il
suoposto. Ègiaunpo’savoneseanchelui.AChiavarièinfatti rettore del seminario, lì ha
accolto i seminaristi savonesi. Monsignor Marino è il vicario della diocesi di Chiavari da
una dozzina d’anni. Savona
non è una destinazione ritenutacomodatraglialtiprelati.
«Lì per lì, ho avuto un momento di riflessione – ammette
don Gero– però subito dopo
ho accettato questa chiamata.
Ora, sono sereno. Ricevo questo incarico con un senso di
pace». Savona non è per lui
una realtà nuova, al di là dei
contatti che, in questi giorni,
ha ripetutamente avuto con il
predecessore: «Condividiamo l’esperienza della diocesi
a Cuba e poi i seminaristi savonesi, durante la settimana,
stanno a Chiavari. Forse, dopo
Chiavari, è già la diocesi che
conosco meglio». Don Gero,
che è anche parroco di Lavagna, è entrato in seminario
dopo essersi laureato in giurisprudenza a Genova. È stato
ordinato sacerdote nel maggio del 1982. Arriverà in città
prima di Natale. La sede della
sua nuova destinazione la conosce da una settimana. «L’ho
saputo giovedì scorso», racconta Marino che si era si è
congedato dalla diocesi di
Chiavari. «La notte scorsa ho
dormito sodo. Chiedo anche
perdono dei miei sbagli, difetti, complicazioni di carattere.
Magari non sembra, ma alle
volte ho un pessimo carattere». Ieri le congratulazioni e i
complimentianchedalsindaco Ilaria Caprioglio.
Don Marino Calogero in abiti borghesi: sarà il nuovo vescovo
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Monsignor Vittorio Lupi e il cardinale Bagna
L’ADDIO DEL PRESULE DOPO OTTO ANNI: LA VISITA DEL PAPA IL RICORDO PIÙ BELLO. RESTERÒ A SAVONA
«Contro i pedofili ho fatto il mio dovere»
Lupi ricorda la riduzione allo stato laicale di Giraudo, Barbacini e Rebagliati
MAURIZIO FICO
«RESTERÒ qui, a Savona, a disposizione del mio successore che conosco bene e che
certamente sarà un ottimo
vescovo, per proseguire, sia
pure in modo diverso, il mio
servizio alla diocesi in cui ho
trascorsonoveannidellamia
vita e che ho imparato a conoscere e amare».
Il vescovo Lupi, originario
di Ceriana, il paese del bel
canto e degli ulivi, non farà
ritorno in provincia di Imperia, da dove era arrivato all’inizio del 2008, dopo l’ordinazione episcopale da parte
del cardinal Bagnasco. «Certamente avrò più tempo per
andare a Sanremo a far visita
a mia sorella e per seguire
certi impegni che ho ancora
nell’Imperiese ma la mia casa, sia pure non più in Curia,
resterà a Savona». L’insediamento di mons. Lupi avvenne domenica 24 febbraio,
con le prime strette di mano,
il benvenuto delle confraternite e i saluti sul sagrato del
duomo. “Il calendario del
2008 fu molto ricco, con tre
eventi concentrati in pochi
mesi: la processione al Santuario, quella del Venerdì
Santo e la visita apostolica
del santo padre Benedetto
XVI». Proprio quelle ore passate con il pontefice, il 17
maggio, a tu per tu sulla papamobile, durante la messa
in piazza del Popolo e nella
Curia che ospitò Pio VII, il pa-
pa prigioniero di Napoleone,
restano tra i ricordi più belli.
Mons. Lupi si è trovato però a
vivere anche momenti difficili. Il capitolo più delicato è
quello della pedofilia, una
piaga che ha coinvolto anche
alcuni preti. «Come di fronte
a ogni problema ho sempre
cercato di agire con coscienza prendendo anche decisioni gravi, come la riduzione
allo stato laicale di tre sacerdoti». Il vescovo si riferisce a
Giorgio Barbacini, Nello Gi-
raudo e Carlo Rebagliati. Lupi
pronunciòancheunavibrante omelia nel Santuario, che
fu nello stesso tempo un atto
pubblico di penitenza e l’annuncio di iniziative per prevenire ed eliminare ogni ombra. «Furono organizzati dei
corsi per educatori e si diede
vita anche a un importante
convegno», ricorda tra l’altro
il vescovo. Lupi ha presentato le sue dimissioni a Papa
Francesco il 4 aprile scorso, al
compimento dei 75 anni. Dopo circa sei mesi è arrivato
l’annuncio ufficiale della
successione e fino al giorno
del nuovo insediamento
conserverà l’incarico di amministratore apostolico.
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VENERDÌ 21 OTTOBRE 2016
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BUFERA PER UN ARTICOLO DEL “FATTO QUOTIDIANO”
Prete attacca Oliveri
Borghetti lo censura:
«Fai male alla Chiesa»
L’ex vescovo minaccia querele per le accuse
contro di lui, attribuite a don Filippo Bardini
IL CASO
LUCA REBAGLIATI
ALBENGA. Prete contro (ex)
vescovo per gli scandali sessuali, e nella diocesi ingauna
adesso scattano anche le
querele. E monsignor Borghetti è costretto ad intervenire in prima persona per
evitare ulteriori schizzi di
fango sulla diocesi.
Non che fino a ieri fossero
mancate chiacchiere su inconfessabili abitudini di
presbiteri e prelati, né scandali finiti talvolta nelle aule
dei tribunali. Ma finora mai
si era registrato un attacco
frontale, oltretutto in sede
giudiziaria,dapartediunsacerdote nei confronti di Oliveri, oggi vescovo emerito,
né viceversa una sua querela
nei confronti di un prete.
nasco al Santuario
ATTESA NEL CAPOLUOGO VENERDÌ 28 OTTOBRE
La Madonna di Fatima nel Savonese
Processione in porto. Il pellegrinaggio toccherà anche Celle e Varazze
SAVONA. «L’arrivo della Madonna di Fatima è un grande
omaggio alla nostra città».
È il commento di Marco Romano, presidente della sezione Unitalsi di Savona. Le
tappe del pellegrinaggio sono previste a Savona, Celle
Ligure e Varazze. La statua
arriverà venerdì 28 alle 17 al
Prolungamento, con l’elicotterodellaGuardiadiFinanza.
In processione sarà accompagnataalDuomo.Alle20,15
rosario itinerante nelle parrocchie di piazza Bologna,
piazza Martiri della Libertà,
La statua Madonna di Fatima
Rocca di Legino, Fornaci e via
don Bosco. Alle 23 preghiera
notturna alla cappella N.S.
della Neve in via Manzoni.
COMMISSIONE INFUOCATA
Pd e grillini:
«Servizi sociali ko»
Bellingeri finisce
sulla graticola
Il sindaco Caprioglio fa da scudo
all’assessore in evidente difficoltà
Sabato 29 la statua alle 10,30
entrerà in porto dal mare, a
seguire processione in porto.
Sosta e messa nella chiesa di
S.Raffaele in porto e poi sosta
nella cappella delle Suore
rossello, cappella dell’ospedale S.Paolo, Suore di clausura corso Firenze, oratorio
N.S. di Castello via Manzoni.
Alle 20,45 in piazza Sisto e
processione aux Flambeax
per le vie della città, poi oratorio Cristo Risorto con preghiera sino a mezzanotte.
Domenica 30 alle 9,30 a
S.Bernardo in Valle, proces-
sione sino al Santuario e
messasolenne,convisitaalle
13 agli ospiti della Rsa. Alle
15 il saluto alla città dalla
piazza del Brandale. La statua arriverà alle 16,30 a Celle
nella parrocchia dell’Assunta, dove lunedì 31 alle 9,30
sarà celebrata la messa. Alle
10,30 arriverà alla Rsa Villa
Maria Teresa e alle 12 sarà allaparrocchiadiS.Ambrogioa
Varazze. Il primo novembre
alle 9,30 messa in S.Ambrogioealle11sosta a SanNazario.
«MANCA del tutto la governance. Il sociale non si può
fare solo ragionando con il
bilancio».
Così la consigliera Pd, Elisa
Di Padova, ha attaccato l’assessore ai Servizi sociali, Cristina Bellingeri, in una lunga
e discussa terza commissione consiliare.
La prima, convocata dalla
nuova giunta, a cui ha preso
parte il sindaco, Ilaria Caprioglio, che è intervenuta,
in più occasioni, in soccorso
dell’assessore, contestata
da tutta l’opposizione. Tanto che il consigliere Marco
Ravera, Rete a Sinistra, ha
lanciato una frecciata politica contro la Lega dicendo
che «il vero assessore al sociale è il sindaco».
Tanti gli argomenti discussi: dalla chiusura dei
due centri socio-educativi
per ragazzi minorenni disagiati, uno a Villapiana e uno
in via Scarpa; sino ai temi
scolastici, dalle fasce Isee
per la mensa al taglio del
tempo integrato. Infine, la
richiesta del piano dell’assessorato.
«Ne parlerò sino a che non
conoscerò in toto la copertura economica», ha risposto la Bellingeri.
«È inaccettabile che l’assessore, a quattro mesi dall’insediamento,
affermi
candidamente che non ha
M. C.
Don Filippo Bardini
A scatenare la bufera è stato don Filippo Bardini, ex direttore della Caritas, un sacerdote da sempre critico
nei confronti di certe abitudini troppo libertine di parte
del clero ingauno, in guerra
aperta con quella che alcuni
definivano la “lobby gay”
della curia e anche con certe
gestioni economiche ritenute troppo spregiudicate.
Questa volta don Filippo
ha puntato dritto dritto contro il vescovo Oliveri, e a dargliene l’occasione è stata
un’inchiesta riguardante un
sacerdote della diocesi di
Savona, Nello Giraudo. Non
quella per abusi sessuali terminata con la condanna del
parroco, ma un filone successivo per il quale il gip
avrebbe chiesto l’archiviazione.
Nei documenti di quell’inchiesta
comparirebbero
delle dichiarazioni di don
Bardini, riportate dall’edizione di mercoledì del Fatto
Quotidiano. Parole che don
Filippo avrebbe pronunciato davanti ai magistrati che
lo ascoltavano nel 2015 come persona informata sui
fatti. Bardini parla senza giri
di parole di prestazioni sessuali a pagamento».
L’assessore Belllingeri
Parole pesanti sul piano
etico e morale, ma che sembravano non dover assumere grossa rilevanza sul piano
giudiziario visto che a quanto pare la magistratura non
aveva ravvisato gli estremi
per aprire un fascicolo o ipotizzare qualche reato, anche
in considerazione del fatto
che i riferimenti erano tutti a
persone maggiorenni, magari in difficoltà ma consenzienti.
Ma adesso che quei verbali non sono più segreti e sono
stati resi pubblici, ecco che è
scoppiato il comprensibile e
prevedibile polverone.
Così il vescovo emerito
annuncia querele. O meglio,
ad annunciare le intenzioni
di Oliveri è proprio l’attuale
vescovo Guglielmo Borghetti, che bacchetta il “prete scomodo” don Filippo.
«Una volta appurato che le
affermazioni in virgolettato
riportate in apertura di articolo siano veramente state
prodotte dal sacerdote della
Diocesi di Albenga-Imperia
citato nell’articolo stesso, il
vescovo Oliveri, mio predecessore, ha ferma volontà di
procedere in ogni sede civile
e penale ritenuta opportuna
contro il sacerdote in questione, sentendo gravemente lesa la sua buona fama . Si
legge in una nota del vescovo Guglielmo -. Esprimo peraltro sentimenti di amarezza e profondo dolore nell’apprendere che un prete
della nostra diocesi abbia
potuto esprimere accuse cosìgravicontroilsuosuperiore diretto senza informare
altresì l’autorità ecclesiastica competente». Per Bardini
si annunciano giorni difficili.
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idea di quanti soldi abbia a
disposizione e che, per il
momento, tiri a campare–
hanno detto i consiglieri del
Movimento Cinque Stelle-.
Siamo ben consci che il Pd
abbia lasciato una situazione drammatica di bilancio. È
proprio nei momenti difficili, tuttavia, che chi amministra deve imporre la propria
governance».
«L’opposizione Pd avanza
critiche strumentali – ha
commentato Emiliano Martino, Vince Savona-. Inutile
accusarci di avere ridotto i
servizi, quando loro stessi ci
hanno lasciato con i capitoli
prosciugati».
S.C.