La Attilio Carmagnani
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La Attilio Carmagnani
La Attilio Carmagnani "AC" S.p.A., fondata nel 1904, opera nei settori: - del commercio; del servizio di stoccaggio di prodotti chimici e petrolchimici; delle analisi chimiche microbiologiche e della ricerca biotecnologica La sede, il deposito costiero doganale, il laboratorio chimico e quello biotecnologico di ricerca e sviluppo sono ubicati a Genova in una posizione geografica strategica che facilita il transito dei prodotti destinati alle aree a maggior sviluppo industriale. L'impianto della Carmagnani è collegato con 3 condotte in acciaio inox al vicino Porto Petroli di Genova S.p.A. I prodotti dei nostri clienti arrivano generalmente via nave e sono riconsegnati via terra tramite autobotti o ferrocisterne 1 La Carmagnani rientra nel campo di applicazione del D.Lgs. 334/99 per le seguenti categorie di sostanze: 5.000 < R10 < 50.000 tonnellate (art. 6) R51/53 > 500 tonnellate (art. 8) Pertanto la Carmagnani, con la sua capacità totale di deposito di 27.504 m3, è tra le aziende soggette a presentare Rapporto di Sicurezza per gli effetti del D.Lgs. 238/2005 che ha modificato, abbassandole, le soglie limite in Allegato I per i prodotti R51/53. I prodotti R51/53 rappresentano in totale circa il 7% del movimentato annuo. Nome comune o generico Classificazione D.Lgs. 334/99 Temperatura di infiammabilità (°°C) Usi % sul movimentato totale (t/anno) Orto-Xilene R10 32 Intermedio per la produzione di anidride ftalica, che a sua volta trova applicazione come intermedio nella sintesi di altri prodotti chimici per coloranti, insetticidi, plastificanti, resine, farmaci. Altri usi dell'orto-xilene sono nel campo dei solventi battericidi, degli erbicidi e dei lubrificanti 50% Cicloesanone R10 46 Intermedio chiave per la produzione di caprolattame, acido adipico, nylon 6 e nylon 6-6, questi ultimi costituiscono i due polimeri di nylon maggiormente utilizzati per la realizzazione di fibre per applicazioni tessili e per applicazioni industriali quali, in particolare, plastiche e gomme); Il cicloesanone è inoltre utilizzato come solvente per l'incollaggio e l'assemblaggio dei particolari in plastica che compongono i presidi medico chirurgici e come additivo per inchiostri. 25% 2 Nome comune o generico Classificazione D.Lgs. 334/99 Temperatura di infiammabilità (°°C) Usi % sul movimentato totale (t/anno) Xilene R10 25 È utilizzato principalmente come componente e diluente nelle vernici. Viene anche usato come solvente nella stampa, per la lavorazione delle gomme e del cuoio, come agente pulente per acciai, come pesticida. Lo si può anche trovare in piccole quantità nella benzina per aviogetti e nel gasolio per autotrazione. Un altro utilizzo frequente è nell'ambito dei laboratori d'analisi che processano campioni istologici. 2% Isobutanolo R10 28 Trova principalmente impiego come solvente e come composto intermedio nella sintesi di altre sostanze. È utilizzato nel campo negli insetticidi. 0,2% Butanolo R10 28 Trova principale impiego come solvente nella produzione delle vernici e serve a prevenire l'opacizzazione della vernice trasparente quando questa asciuga in un ambiente umido. È inoltre usato come intermedio nella sintesi di eteri ed esteri, nelle cui reazioni di sintesi funge spesso anche da solvente. 0,2% Nome comune o generico Pseudocumene Carmasol 150 (miscela di idrocarburi aromatici, principalmente C9, C10 e C11) Classificazione D.Lgs 334/99 Temperatura di infiammabilità (°°C) Usi % sul movimentato totale (t/anno) R10 e R51/53 44 È usato fondamentalmente per la produzione di anidride trimellitica, che viene utilizzata soprattutto nel campo delle resine (per la produzione di smalti isolanti per cavi elettrici e per vernici in polvere ed in parte per la produzione di plastificanti speciali come guaine di copertura per cavi elettrici, coperture per tetti, pelli viniliche, cruscotti ed interni auto). Altri impieghi minori si hanno nel campo farmaceutico, nei coloranti e nei plastificanti. 5% R51/R53 64 Solvente nella produzione delle vernici. 2% 3 Dai calcoli effettuati in Rapporto di Sicurezza, vagliato ed approvato dal Comitato Tecnico Regionale, gli effetti credibili di un eventuale, improbabile, incidente rilevante rimarrebbero nell'ambito dei confini dello stabilimento Strategie: aggiornamento tecnologico del Deposito Costiero con il potenziamento dell’impianto antincendio e l’installazione di nuovi e moderni impianti per la sicurezza e la tutela dell’ambiente diversificazione delle attività aziendali con elevato grado di compatibilità ambientale (biocarburanti, alghe) maggiore attenzione al personale con potenziamento dello staff tecnico e attuazione di programmi mirati di informazione, formazione ed addestramento ottenimento delle autorizzazioni ambientali secondo le norme vigenti adesione a Responsible Care e ottenimento delle certificazioni dei Sistemi di Gestione implementati volontari 4 Interventi specifici: Stoccaggio dei soli prodotti con temperatura di infiammabilità superiore a 21 °C (categorie B e C) Polmonazione con azoto dei serbatoi contenenti le sostanze con temperatura d’infiammabilità più bassa Serbatoi interrati che permettono di mantenere le sostanze stoccate a temperature minori di quelle ambiente nei mesi estivi Sistemi di rivelazione/blocco/allarme automatici Scelta di non movimentare tramite ferrocisterna i prodotti R51/R53 Implementazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza (art. 7) 5 A conclusione del processo istruttorio del Rapporto di Sicurezza il CTR, ai sensi del D.M. 20/10/98, ha giudicato Il Deposito della Carmagnani “COMPATIBILE CON IL TERRITORIO IN CUI È SITUATO” Per quanto concerne le nuove costruzioni il riferimento è: MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI DECRETO 9 maggio 2001 - Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante. (pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 151 alla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 138 del 16 giugno 2001) 6