foglio 3 - Comuni in Rete

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foglio 3 - Comuni in Rete
4 Questa piccola cappella votiva, consacrata a San
Nicola, fu eretta come ringraziamento del fatto
che una bambina rimase illesa in seguito alla
caduta da un ciliegio. Un’altra leggenda racconta
che essa fu costruita per proteggere il paese dalla
grandine.
7 La chiesa parrocchiale della frazione Perosini,
consacrata a San Giuseppe e a San Grato, fu
costruita negli anni venti, dopo che un incendio
distrusse la chiesa preesistente. Il campanile fu
aggiunto successivamente.
10 Il santuario della Beata Vergine della Mercede
appartiene oggi alla Confraternita degli Oblati di
San Giuseppe di Asti. L’aspetto attuale risale al 17°
secolo, ma la chiesetta è sicuramente più antica.
Come molte chiese costruite in aperta campagna,
possiede una Via Crucis. Il santificato Giuseppe
Marello, originario del vicino paese di San
Martino, celebrò qui, nel 1868, la sua seconda
messa ed acquistò in seguito l’edificio per donarlo
alla suddetta Confraternita come sua succursale.
13 Il castello di Morgnano imita un castello
medievale. La cappelletta è ancora più recente,
poiché fu costruita alla fine del secolo scorso,
dopo che la preesistente era stata danneggiata da
un autoveicolo. La statua al suo interno
rappresenta San Francesco d’Assisi.
16 Questa graziosa cappella, dedicata alla
Madonna della Mercede, si trova al margine nord
di Antignano. Al suo interno contiene una
raffigurazione della Madonna di valore artistico.
L’appellativo Mercede trae origine dall’ordine dei
Mercedari, un ordine dei frati questuanti che
aveva il compito di riscattare cristiani dalla
schiavitù ottomana.
5 In aperta campagna si trova il
pilone della Madonna dei Fiori.
Forse il nome deriva dal fatto che
qui, durante il periodo natalizio,
fiorì.
6 Questa cappella è dedicata a San Luigi e fu costruita
intorno al 1900.
8 L'ignoto Sant' Espedito è il
patrono di questa graziosa
cappelletta annessa ad una casa
situata nel centro del paese. La
fece erigere, nel 1930, una
coppia di genitori grati per la
nascita di un figlio in buona
salute.
9 Questo pilone, situato in una vallata tra la frazione
Perosini e Strada Genovesi, ha un interesse dal punto di
vista storico artistico, poiché possiede una rarità: un
cancelletto di ferro battuto in stile Liberty. È dedicato alla
Sacra Famiglia e a Sant’Antonio. Si racconta che fu costruito
per tenere lontane le "masche", una sorta di spiriti che
prendevano sembianze umane.
11 Come si può facilmente
notare dall’arredo interno, questa
piccola cappella votiva è
consacrata alla Madonna. Fu
costruita nel 1918, ossia al
termine della prima guerra
mondiale.
12 Una graziosa, piccola chiesa barocca, edificata intorno
al 1700, è la chiesa parrocchiale della frazione Gonella.
Consacrata alla Madonna di Loreto, la sua pianta ricorda in
piccolo quella della Basilica di Superga, un’imponente
chiesa barocca situata sulle colline intorno a Torino. Sopra
il portale una lapide ricorda la posa della prima pietra. Il
campanile risale alla fine del 19° secolo.
14 Questa piccola cappella del
Cuore di Gesù fu eretta nel 1919
come ex-voto per la guarigione
da una lunga malattia.
15 Sulla Provinciale Asti-Govone è situata questa piccola
chiesetta, dedicata alla Madonna della Neve, che ricorda
l’eccezionale nevicata verificatasi sull’Esquilino a Roma il 7
Agosto del 200. Si racconta che, in seguito alla sua
costruzione, non vi furono più grandinate in paese e che,
nonostante i molti incidenti che hanno avuto luogo su
questa strada, nessuno si sia mai ferito gravemente.
17 e 18 Il termine del nostro
percorso è rappresentato dalla
chiesa di Santo Stefano, patrono
del paese, il fiore all’occhiello di
Antignano dal punto di vista
architettonico: la precedente
chiesa parrocchiale, oggi situata
all'interno del cimitero. Le sue
origini risalgono agli inizi del
Medioevo e ha mantenuto il suo
aspetto romanico austero ma
nello stesso tempo
arioso. Tipici dello
stile architettonico
di questo periodo
nell'Astigiano sono
la cornice di gronda, l'ampio arco al
di sopra del portale
ed i mattoni
angolari. La chiesa
fu menzionata
per la prima volta nel 1181 e molti ulteriori documenti
dimostrano la sua importanza per la Diocesi. Alla fine del
Medioevo iniziò a decadere; solo l’energico intervento del
vescovo convinse gli Antignanesi al restauro. Nel corso dei
secoli si resero necessari vari interventi, dovuti in parte agli
incendi che si verificarono, in parte a causa del naturale
declino e che, fortunatamente, non hanno modificato
l’aspetto della chiesa. L’ultimo intervento fu eseguito pochi
anni fa. Oggi la chiesa viene utilizzata come cappella
cimiteriale. Di fronte al cimitero, in una nicchia di una casa,
ricoperta da una rete, una piccola statua di Santo Stefano.