L`OSSERVATORE ROMANO
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L`OSSERVATORE ROMANO
Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004 Copia € 1,00 Copia arretrata € 2,00 L’OSSERVATORE ROMANO GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum Anno CLIV n. 25 (46.567) POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt Città del Vaticano sabato 1 febbraio 2014 . Riconoscenza di Papa Francesco per l’impegno della Congregazione per la dottrina della fede nel trattare i casi di abusi su minori Kerry incontra a Monaco i leader dell’opposizione Dalla parte dei bambini In Ucraina si muove l’esercito E ai vescovi austriaci in visita «ad limina» il Pontefice ha ricordato che la Chiesa ha sempre bisogno di purificazione È allo studio la possibilità di collegare la Commissione per la protezione dei fanciulli — la cui istituzione, voluta da Papa Francesco, fu annunciata il 5 dicembre dello scorso anno, al termine dei lavori del Consiglio di cardinali — con la Congregazione per la dottrina della fede, affinché «sia esemplare per tutti coloro che intendono promuovere il bene dei bambini». Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza questa mattina, venerdì 31 gennaio, i partecipanti alla plenaria del dicastero, ai quali ha anche voluto esprimere la sua gratitudine per l’impegno profuso «nel trattare le problematiche delicate circa i cosiddetti delitti più gravi, in particolare i casi di abuso sessuale di minori da parte di chierici». Anche ieri, giovedì 30 gennaio, Papa Francesco aveva ricordato che la Chiesa ha un continuo bisogno di purificazione perché, come ha affermato il concilio Vaticano II nella Lumen gentium, «comprende nel suo seno i peccatori». Tuttavia — ha sottolineato nel discorso ai vescovi della Conferenza episcopale austriaca ricevuti in occasione della visita ad limina Apostolorum — lo stesso concilio afferma «che non dobbiamo rassegnarci al peccato». Ciò significa che «dobbiamo essere sempre impegnati per la nostra purificazione, nel sacramento della riconciliazione». La confessione è infatti «il luogo in cui sperimentiamo l’amore misericordioso di Dio e dove incontriamo Cristo il quale ci dà la forza per la conversione e per la nuova vita». Un richiamo particolare il Papa ha fatto a proposito della famiglia, sempre più minacciata in un periodo come l’attuale in cui globalizzazione e individualismo «favoriscono uno stile di vita che rende molto più difficile lo sviluppo e la stabilità dei legami». Per questo motivo non ci si può fermare ai risultati raggiunti ma occorre andare avanti. «Essere Chiesa — ha rimarcato — non significa gestire ma uscire, essere missionari, portare agli uomini la luce della fede e la gioia del Vangelo». PAGINE 7 E 8 Previsti interventi straordinari per tre anni Piano strategico dell’Onu contro la fame nel Sahel NEW YORK, 31. Le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie loro partner lanciano un piano strategico di risposta senza precedenti, della durata di tre anni, per portare assistenza vitale alle famiglie vulnerabili del Sahel. L’obiettivo è altresì quello di interrompere le crisi cicliche che da decenni si verificano nella regione. Il piano dell’O nu comprende interventi in nove Paesi: Burkina Faso, Camerun, Ciad, Gambia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria e Senegal. In una nota diffusa ieri dall’O nu si spiega che gli abitanti del Sahel continueranno ad aver bisogno di una consistente assistenza umanitaria nel 2014 e oltre. Sono milioni le persone che vivono nell’insicurezza alimentare e soffrono di malnutrizione, in un contesto segnato da conflitti, disastri naturali ed epidemie. Questi fattori hanno notevolmente indebolito le capacità di resistenza delle comunità e le loro possibilità di migliorare la propria vita quotidiana nel lungo periodo. Nella regione africana, oltre venti milioni di persone, circa una su otto, vivono nell’insicurezza alimentare. Già in in questo momento la sopravvivenza di oltre due milioni e mezzo Delusione per la mancata apertura dei corridoi umanitari y(7HA3J1*QSSKKM( +[!"!?!"!#! I siriani restano in ostaggio della guerra GINEVRA, 31. La Siria resta in balia della guerra e la prima sessione della conferenza internazionale di pace Ginevra 2, che si avvia a conclusione oggi, non ha ottenuto neppure l’obiettivo di garantire l’apertura di corridoi umanitari per portare soccorso alle popolazioni civili in ostaggio dei combattimenti. Delusione e tristezza in merito ha espresso l’inviato dell’Onu e della Lega araba, Lakhdar Brahimi, che guida la mediazione, soprattutto in riferimento alla situazione nella città di Homs, assediata dall’esercito governativo e nella quale sono asserragliati i ribelli. La delegazione del Governo di Damasco aveva comunicato domenica scorsa che donne e bambini erano autorizzati a lasciare la città, ma una squadra dell’Onu che sta negoziando l’entrata di un convoglio umanitario non ha ancora ricevuto il via libera. La ripresa dei negoziati, lunedì 10 febbraio, vedrà comunque ancora al tavolo delle trattative sia il Governo del presidente Bashar Al Assad, sia la Coalizione nazionale siriana, unica rappresentante dell’opposizione accreditata alla conferenza. «Non ci ritireremo dal processo», ha affermato il portavoce di quest’ultima, Louay Safi, dopo che il vice ministro degli Esteri siriano, Faisal Makdad, aveva a sua volta assicurato che in nessun modo Damasco abbandonerà la confe- renza. Alla ripresa del negoziato, secondo l’auspicio di Brahimi, si attende una sessione più produttiva, soprattutto per quanto riguarda l’esame del documento conclusivo della conferenza Ginevra 1, quella del giugno 2012, documento del quale le due parti danno letture profondamente diverse. In attesa del 10 febbraio, intanto, sono previsti anche altri appuntamenti negoziali. In particolare, martedì 4 il leader della coalizione, Ahmad Jarba, si recherà a Mosca per colloqui con il Governo russo, organizzatore insieme con l’Onu e gli Stati Uniti della conferenza Ginevra 2. di persone dipende direttamente dall’assistenza alimentare fornita dalle agenzie dell’Onu. La situazione minaccia di peggiorare ulteriormente durante la cosiddetta stagione del non raccolto, che inizia circa a metà maggio. L’assistenza prevista dall’Onu risponderà a una ampia gamma di bisogni, incluso il rafforzamento dell’allerta precoce per i rischi provenienti da fenomeni climatici, grazie per esempio ai sistemi di monitoraggio per le alluvioni. Al tempo stesso verranno messi a punto protocolli per affrontare le epidemie e i movimenti delle popolazioni, legati sia alle cicliche siccità, sia all’esplosione di situazioni di conflitto armato. Il piano delle Nazioni Unite giunge in concomitanza con la decisione della Commissione dell’Unione africana di dichiarare il 2014 anno della sicurezza alimentare in Africa. Anche il vertice dell’Unione africana, che si conclude oggi ad Addis Abeba, ha riaffermato che quello ad avere cibo bastante ai bisogni vitali è il primo dei diritti di base da garantire alle popolazioni, con particolare attenzione alle condizioni di donne e bambini. Presentata a Istanbul la traduzione turca delle catechesi Benedetto XVI spiega san Paolo SILVIA GUIDI A PAGINA 5 Monoteismo e violenza Un frutto e una promessa di fraternità cristiana Civili tra le rovine di Aleppo (Afp) PHILIPPE VALLIN A PAGINA 6 KIEV, 31. Si fa sempre più tesa la situazione in Ucraina dove le opposizioni contestano la legge sull’amnistia approvata dal Parlamento e firmata ieri dal presidente, Viktor Ianukovich, che concede un ultimatum di 15 giorni per sgomberare le piazze e rimuovere l’assedio ai palazzi governativi. E, questa mattina, l’esercito ha chiesto al capo dello Stato ucraino di «prendere le misure di emergenza nel quadro della legislazione vigente per stabilizzare la situazione nel Paese e ottenere la concordia sociale». Il ministero della Difesa ucraino ha inoltre definito inaccettabili l’occupazione di edifici statali e l’intralcio al lavoro dei dirigenti statali e degli enti locali, sottolineando che l’ulteriore inasprimento del conflitto in Ucraina è una minaccia all’integrità territoriale del Paese. Il Governo ucraino «ha adempiuto a tutti gli obblighi» per risolvere la crisi, ma l’opposizione «continua ad accrescere la tensione solo per le ambizioni politiche di pochi leader» ha affermato ieri Ianukovich ammettendo comunque alcuni errori e promettendo di mostrare in futuro più comprensione. «Il Parlamento ha approvato una legge di amnistia che garantisce la liberazione ai manifestanti arrestati», ha ricordato il presidente. «Ma l’opposizione continua a gettare legna sul fuoco, chiede alla gente di restare in strada, nonostante il freddo» ha aggiunto il presidente. Le forze dell’opposizione hanno ieri sera dichiarato che la legge sull’amnistia è stata approvata in violazione della Costituzione perché «diversi parlamentari hanno votato al posto di altri». Il responsabile? Viktor Ianukovich. Questa almeno è la versione dei tre principali leader dell’opposizione che si sono impegnati per soddisfare tutte le richieste della piazza: una riforma costituzionale che limiti i poteri del capo dello Stato e, soprattutto, elezioni presidenziali e parlamentari anticipate. La legge d’amnistia non è stata accettata proprio perché è vincolata allo sgombero dei palazzi occupati e allo smantellamento delle barricate entro 15 giorni dalla sua entrata in vigore. E questo potrebbe significare la fine delle proteste, oppure rendere più facile per le forze dell’ordine disperdere le manifestazioni. Si è intanto appreso che il segretario di Stato americano, John Kerry, incontrerà «per la prima volta» Un manifestante a Kiev (Ansa) i rappresentanti delle principali forze di opposizione ucraine a margine dei lavori dell’annuale Conferenza sulla sicurezza che si aprirà oggi a Monaco di Baviera, uno dei più importanti fori di politica internazionale al quale partecipano una ventina di capi di Stato e di Governo e una novantina di delegazioni governative. Il vice premier russo, Dmitri Rogozin, ha duramente criticato l’incontro. NOSTRE INFORMAZIONI Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid (Spagna), accompagnato dal Reverendo Javier María Prades López, Rettore della Universidad Eclesiastica «San Dámaso». Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: — Bruno Musarò, Arcivescovo titolare di Abari, Nunzio Apostolico in Cuba; — Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Reverendo Don Ferdinando Neri, della Comunità di Nomadelfia. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Professor Franco Miano, Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Lanusei (Ita- lia), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Antioco Piseddu, in conformità al can. 401 §1 del Codice di Diritto Canonico. Il Santo Padre ha nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Centroafricana Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Franco Coppola, Arcivescovo titolare di Vinda, finora Nunzio Apostolico in Burundi. Provviste di Chiese Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza (Italia) il Reverendo Monsignore Stefano Manetti, del clero dell’Arcidiocesi di Firenze, finora Rettore del Seminario Maggiore Arcivescovile Fiorentino e Responsabile del Centro Diocesano Vocazioni. Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Lanusei (Italia) il Reverendo Antonio Mura, del clero della Diocesi di AlgheroBosa, Direttore del Settimanale Diocesano e Responsabile Regionale del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana.