Palazzo Ducale e Torre Grimaldina visite d`estate

Transcript

Palazzo Ducale e Torre Grimaldina visite d`estate
editoriale blue
Palazzo Ducale e Torre Grimaldina
visite d’estate
È possibile ammirare
i saloni storici
gli affreschi
del Carlone e del Fiasella
la settecentesca
“Scala Cantoni”
la Torre Grimaldina
con le Carceri
e le statue di Andrea
e Giovanni Andrea Doria
Orario
10-13 / 15-18 da martedì
a domenica, chiuso il lunedì
Informazioni/Prenotazioni
010 5574064/65
www.palazzoducale.genova.it
partecipanti alla Fondazione Palazzo Ducale
sponsor istituzionale della
Fondazione Palazzo Ducale
Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9
16123 Genova
Il gusto di una
vita diversa
The Taste of a Different Life
Anna Castellano
angiar bene, vivere sano… Slogan da rubrichette sui rotocalchi che sfogliamo in qualche
sala d’attesa. Ma se ci riflettiamo un momento ci accorgiamo che evocano aspetti fondamentali
dell’organizzazione sociale e scelte possibili per reagire alla crisi che ancora incombe su di noi.
Sono stata a discutere del rapporto tra ambiente, turismo e sviluppo urbano, a Marsiglia. Questioni simili sono
state affrontate a Tolone. Insomma, ne parla l’Europa.
Qui in Liguria ha fatto notizia la scelta di attribuire
all’assessore all’ambiente Renata Briano anche una delega per l’”altra economia” e gli “stili di vita consapevoli”. Che cosa può voler dire?
Mi viene in mente il “modello” attuato in questi anni
nel Parco delle Cinque Terre, dove si è dimostrato che
un diverso modo di intendere la tutela dell’ambiente e
del patrimonio storico ha consentito lo sviluppo di un
turismo di qualità, che dura tutto l’anno e viene da tutto il mondo.
Qualcosa di simile si sta sperimentando negli altri parchi della Liguria. Diventa sempre più chiaro che il recupero di un entroterra molto ricco di bellezze naturali e artistiche sarà possibile – anche per le ricadute
turistiche – solo grazie a un modo diverso di viverlo, rilanciando le sue tradizioni agricole, la sua cultura enogastronomica.
Queste scelte richiedono politiche intelligenti da parte
delle istituzioni locali e l’inventiva di un’imprenditoria
dinamica. Ma molto dipende anche dalle nostre scelte
individuali. Decidere per esempio di consumare prodotti
di stagione e provenienti dalle nostre colline, dal nostro mare. Vuol dire meno sprechi e inquinamento per
il trasporto, più risorse per i produttori locali, più salute per tutti (e quindi un po’ di risparmi nella sanità…).
Infine, ci guadagna anche il gusto. b
M
at well, live healthily… These are the sort of trite
slogans that we leaf through in some doctor’s waiting
room. But if we reflect for a moment, we realize that
they evoke some fundamental aspects of social organization
and present some possible choices for us to react to the crisis
that is upon us.
I went to Marseilles to discuss a report on the environment,
tourism, and urban development. Toulon has faced similar
questions. The whole of Europe now debates them.
Here in Liguria the decision to endow the Assessor for the
Environment, Renata Briano, with the charge for the “other
economy” and for “known life-styles” made the news. What
does all this mean?
What comes to my mind is the “model” used in these years
for the Park of the Cinque Terre; where a different mode for
protecting and taking care of the environment and the
historic heritage has permitted the development of quality
tourism which lasts all through the year and attracts tourists
the world over.
Other parks in Liguria are experimenting with something
similar.
It becomes ever clearer that the recovery in Liguria’s
hinterlands behind the sea, so rich in natural and artistic
beauty, will be possible - even with respect to tourism - only
if things are looked at from a different perspective, relaunching
its agricultural tradition, its cultural gastronomy, its wines.
These choices require intelligent politics on the part of local
institutions and innovation on the part of dynamic
entrepreneurs. But so much depends on our individual
choices. The decision, for example, to eat in season the fruit
of our own lands, of our own sea, means less waste and less
pollution by excess transportation, more resources for local
producers, better health for all (and therefore savings in the
public health service…).
And lastly, even taste wins. b
E
3