Regesti delle pergamene - Soprintendenza archivistica del Friuli
Transcript
Regesti delle pergamene - Soprintendenza archivistica del Friuli
BIBLIOTECA DEL SEMINARIO TEOLOGICO DI GORIZIA LE PERGAMENE DELL’ARCHIVIO STRASSOLDO VILLANOVA a cura di ANNARITA LEPRE PREMESSA Le pergamene oggetto di questo lavoro, sono conservate nell’archivio Strassoldo Villanova, depositato presso la Biblioteca del Seminario Teologico di Gorizia nel 1933 per disposizione testamentaria di Editta De Grazia, unica figlia di Antonio Michele Strassoldo. L’archivio raccoglie gli atti della famiglia Strassoldo, tanto del ramo principale della famiglia Strassoldo Villanova che quello secondario di Farra, Ranziano e Chiasottis Chiarmazzis. L’archivio presenta atti anche di altre famiglie, collegati agli Strassoldo da vincoli matrimoniali: Hoffer (n. inv. 210, 1464-1586 tra cui alberi genealogici s.d.), Hays-Chiemburg (n. inv. 211-212, 1444-1671), Dornberg (n. inv. 213-220, 1522-1656), Grabiz (n. inv. 221-222, 1594-1807), Schaffenberg (n. inv. 224, 1561-1733), Carrara Roglavig (n. inv. 225, 1704-1769) Attems, von Gera, Coloredo Mels, Coronini, De Grazia (n. inv. 226), Herbestein, Lantieri, Neuhaus, Rabatta, della Torre (n. inv. 227). L’archivio venne riordinato negli anni 1987-1988 dalla Cooperativa degli Archivisti-Paleografi di Trieste che ne curò anche l’inventario. Precedentemente il sacerdote Francesco Spessot, già direttore della Biblioteca del Seminario, regestò la raccolta di pergamene e pubblicò il suo lavoro Libri, manoscritti e pergamene degli Strassoldo di Gorizia nella rivista “Studi Goriziani” (X, 1934: 75-130). La parte conclusiva dell’inventario degli anni ’80 presenta un elenco delle pergamene reperite: mentre lo Spessot ne attestava 200 (1330-1803), dopo il riordino gli archivisti ne rintracciarono 210 (1325-1803). L’inventario che per il regesto rimanda al lavoro dello Spessot, presenta un elenco aggiornato delle pergamene ed una tabella di concordanza rispetto alla precedente “schedatura” dello Spessot. Il lavoro dello Spessot che risale agli anni ’30, è svolto secondo canoni antichi e presenta le seguenti “voci” di schedatura: numero identificativo progressivo; datazione cronica (anno, giorno, mese); datazione topica (esclusivamente con il riferimento al macrotoponimo); regesto; accenni non frequenti alla lingua ed ai notai e cancellieri. Lo Spessot ordinò il materiale in suo possesso cronologicamente. Si è ritenuto opportuno creare quindi una banca dati e integrare la regestazione dello Spessot, creando una scheda con le seguenti voci: · identificativo Spessot: è il numero d’ordine dato dallo Spessot; qualora la pergamena non sia stata reperita dal sacerdote si è immessa una barra obliqua; · ordinamento “A & P”: numero d’ordine apposto dalla Cooperativa degli Archivisti-Paleografi, rispondente ad un criterio cronologico; · ordinamento: in grassetto, è il numero d’ordine definitivo e risponde ancora, per coerenza, ad un criterio cronologico. Al termine “numero d’inventario” si è preferito quello di “ordinamento” poiché si reputa la banca dati un elenco, una sezione d’inventario, piuttosto che un vero e proprio inventario autonomo; · segnature antiche presenti: vengono riportate le segnature trascritte abitudinariamente sul verso della pergamena (in rarissimi casi sul recto), testimonianza di vari ordinamenti delle carte. Le II segnature appartengono ad epoche e mani diverse. Qualora la pergamena sia priva di segnature è stata apposta una barra obliqua; · datazione cronica: si è utilizzato lo stile moderno e si è trascritto l’anno, seguito dal mese e dal giorno. Si è cercato di fornire una datazione il più possibile precisa anche quando essa viene indicata in relazione alle festività cattoliche (Pasqua, Quaresima, Santi). Si è volutamente conservata traccia di questa tipologia di datazione nelle note dove si è utilizzata la formula “la datazione cronica è definita rispetto al…”. Non è sempre stato possibile però arrivare ad una data corrente certa: per es. nella pergamena n. 19, la datazione cronica è definita rispetto al sabato prima della festa di S. Vito. Non si ha evidenza se il S. Vito a cui si fa riferimento nella pergamena sia il martire, la cui memoria ricorre il 15 giugno, o il vescovo di Verdun, ricordato il 9 novembre. Nell’incertezza si sono riportate entrambe le datazioni; · datazione topica: si è riportato tanto il macrotoponimo, che qualsiasi riferimento a microtoponimi (per es.: presso la cancelleria del …, nella loggia del…, nello studio del ….); qualora nella pergamena non venga menzionata la data topica, si è immessa la sigla “s.l.” · dimensioni: sono state riportate in millimetri (mm) l’altezza per la larghezza; qualora la pergamena presenti anche la plica si è riportata la sua altezza tra parentesi tonde. L’altezza della pergamena comprende anche quella della plica. · tipologia archivistica. Sono stati usate esclusivamente le seguenti tipologie: foglio sciolto; volume; fascicolo; · regesto. Per gli atti pubblici cancellereschi sono stati riportati in ordine: autore o autorità emanante, contenuto giuridico, destinatario o categoria destinatari, oggetto specifico dell’azione; per gli atti privati: autore dell’azione, tipo di negozio giuridico, destinatario, oggetto del negozio; · sottoscrizioni. Si sono segnalate le firme dei notai e dei cancellieri e quelle di altri sottoscrittori, cercando di riportare, se possibile, il loro ruolo o la loro carica all’interno della cancelleria. Sono state riscontrate particolari difficoltà nell’individuare le firme autografe (estremamente corsivizzate) di alcuni sottoscrittori tanto negli atti pubblici cancellereschi, quanto nei documenti pontifici: in questi casi, ove la ricostruzione era possibile, i nomi sono stati immessi tra parentesi quadre. Qualora manchino le sottoscrizioni, è stata apposta una barra obliqua; · note paleografiche. Sono stati riportati tutti gli elementi estrinseci delle pergamene: iniziali miniate o maiuscole ingrandite, scritture cancelleresche, signa notariorum. Vengono descritti nei casi in cui erano riportati, anche gli stemmi delle casate (per es. n. 20), con l’allegata immagine. Qualora non vi sia nulla di significativo da segnalare è stata apposta una barra obliqua; · lingua: tedesco, latino, volgare italiano III · stato di conservazione. Per non incorrere in giudizi personali, sempre opinabili e relativi, si è ritenuto opportuno segnalare i casi in cui la leggibilità e la conservazione della pergamena siano a rischio, con un breve commento che indichi la situazione della pergamena. Nei restanti casi si è barrata la casella: ciò significa quindi che la pergamena non presenta particolari problemi e non è a rischio deterioramento; · forma di trasmissione. E’ stata usata la seguente terminologia: originale, copia autentica, copia, minuta; · sigillo. Le pergamene presentano una ricca raccolta di sigilli, il cui stato di conservazione non è ottimale. Per questo motivo si è ritenuto opportuno fotografare i 118 sigilli1 e allegarne la descrizione effettuata secondo il seguente schema: si dà notizia del colore della cera, della forma, del diametro espresso in millimetri (mm) entro parentesi tonde e dell’eventuale presenza della culla con le relative dimensioni. Si prosegue descrivendo la tipologia del sigillo (pendente, aderente sotto carta), lo stato della sua conservazione (sufficiente, non sufficiente); si riporta infine, dove è leggibile, la legenda. Qualora il sigillo sia andato perduto viene segnalato; qualora non sia presente si inserisce una barra obliqua; · note: si è segnalata la presenza di note dorsali, delle sintesi del tenore del documento, la consultazione o trascrizione delle pergamena da parte di studiosi (es. G. D. Dalla Bona), eventuali difformità tra quanto riportato da Spessot e la situazione che si è reperita. Si sono offerte anche delle indicazioni riguardo il calcolo della datazione cronica. La banca dati è corredata poi da note a piè di pagina di due tipi: - note di carattere storico-biografico, utili ad identificare i personaggi storici più importanti (pontefici, patriarchi, vescovi, conti di Gorizia, imperatori, dogi) e a scorrere il loro cursus honorum; - note che Spessot scrisse nel 1934 e riportate qui per completezza di informazione e conservazione dei dati. Le seconde sono facilmente individuabili perché, a differenza delle prime, presentano una sottolineatura. Il lavoro è infine completato dagli indici dei nomi e dei luoghi, le cui caratteristiche ed i cui principi sono premessi ad entrambi gli indici. Annarita Lepre 1 Sono stati effettuati 149 scatti, poiché sono stati fotografate le bolle tanto nel recto quanto nel verso; quando la pergamena presenta più di un sigillo è stata scattata una fotografia d’insieme. Infine sono stati acquisiti anche 5 stemmi dipinti (20, 168, 182a, 182b, 200a) IV BIBLIOGRAFIA AA.VV. 1999. Gorizia barocca. Una città italiana nell’impero degli Asburgo. Catalogo. Mariano del Friuli. Edizioni “Della Laguna”. BASCAPÈ,G.C. 1969-1978. Sigillografia. Il sigillo nella diplomatica, nel diritto, nella storia, nell’arte, 3 voll., Milano BISCHOFF, B. 1992. Paleografia latina. Antichità e Medioevo, edizione italiana a cura di Gilda P. Mantovani e Stefano Zamponi, Padova [Medioevo e Umanesimo, 81] BRESSLAU, H. 1998. Manuale di diplomatica per la Germania e l’Italia, nella traduzione di Anna Maria Voci-Roth. Roma CAPPELLI, A. Cronologia, Cronografia e Calendario perpetuo. Milano CAVAZZA, S. (a cura di) 2002. Divus Maximilianus. Una contea per i Goriziani: 1500-1619. Catalogo. Mariano del Friuli. Edizioni “Della Laguna”. COMITÉ INTERNATIONAL DE SIGILLOGRAPHIE (a cura di) 1984. Vocabulaire international de Sigillographie, Zaragoza [Folia Cesaraugustana] CRISCI, G. F. 1999-2000. Contributo per la conoscenza della persona di Marzio Strassoldo. Tesi di laurea Università di Udine DELLA BONA, G.D. 1855. Istoria della Contea di Gorizia. Gorizia (ristampa 1972) FRENZ, T. 1982. I documenti pontifici nel medioevo e nell’età moderna, edizione italiana a cura di Sergio Pagano, Città del Vaticano [Littera Antiqua, 6 - Subsidia studiorum, 1] GUELFI CAMAIANI, P. 1940. Dizionario araldico. Milano MARANGON, M. – MEDEOT, R. 1994/1995. Tesina di diplomatica: analisi di quattro documenti del fondo Strassoldo. Università di Udine MARTINI, A. 1985. Il sigillo nella storia della civiltà attraverso i documenti dell’Archivio Segreto Vaticano. Catalogo della Mostra documentaria, 19 febbraio-18 marzo 1985, Città del Vaticano. MORELLI SCHONFELD, G. ? Istoria della Contea di Gorizia. Gorizia (ristampa ?) PETRUZZI, S. 1973/1974. La famiglia Strassoldo sino al sec. XIV. Introduzione storica e documenti. Tesi di laurea. Università di Trieste TAVANO, S. (a cura di) 1994. Medioevo Goriziano 1001-1500. Gorizia. Editrice Goriziana ŠTIH, P. 1999. Villa quae Sclavorum lingua vocatur Goriza. Nova Gorica VON CZOERNIG, G. 1969. Il territorio di Gorizia e Gradisca. Gorizia V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 1 1 Sul verso: “N. 19. Fol. 54. 1325” 1325 febbraio 3 Canale, nel cimitero di S. Maria mm 250x130 Foglio sciolto Henricus de Turri, fratello di Wolfinus, vende a Cunradus scriptor de Floyano una vigna sita a Farra al prezzo di due denari e mezzo nuovi aquileiesi. Horatius d’Abratybor, notaio Signum notarii Latino Numerose macchie d’umidità; il bordo in alto a sinistra è tagliato Originale / / Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni 1 2 2 Sul verso: “1330” 1330? Non rilevabile mm 260x200 Foglio sciolto Non rilevabile Mathias quondam Nicolai [de Glemona],notaio Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Signum notarii Latino L’inchiostro sbiadito e le pessime condizioni del margine destro non permettono la lettura della pergamena Non rilevabile Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / / Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 2 3 3 Sul recto: “N. 44”; sul verso: “Fol. 54. 1333” 1333 aprile 22 Tolmezzo, nella casa di Iohannis Iustin, nella piazza nuova mm 235x165 Foglio sciolto Margareta moglie del figlio del fu Bufardus de Ucsach vende a Hermanus de Lumçis figlio del fu signore Matheus una decima sita nella villa al prezzo di 60 marche di denari aquileiesi. Iohannis de Misitinis di Tolmezzo, figlio del fu Christophorus, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 3 4 4 Sul verso: “Fol. 54, 1335. N. 28” 1335 dicembre 20 Castellutto mm 430x230 Foglio sciolto Dyetalmus di Varmo vende a Federicus de la Turre figlio del fu Martinus un terreno costituito per tre parti della sua estensione da prati, boschi e pascoli comuni e confinante con le terre di Odoricus de Budrig, Iohannis Forlanus de la Turre, Petrus de Strasoldo figlio del fu Bernardus al prezzo di 70 marche di denari aquileiesi Raynaldus Guarengus figlio del fu nobile Rizardus, notaio Signum notarii Latino Bordo in altro a sinistra rovinato Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 4 5 5 Sul verso: “Fol. 54. 1338. N. 39” 1338 giugno 29 Dorenberg mm 135x245 Foglio sciolto Heinreich von Leivenburch attesta di aver versato a Fridreichs von Dorenberch figlio del fu Helfeius il pegno di una decima posta a Salochatsch / Ich iniziale è marcata Tedesco / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni (hxl) Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 6 6 / 1341 aprile 16 Farra, nel palazzo comitale al banco del signor Petrus mm 160x130 Non rilevabile Non rilevabile In iniziale è marcata Latino La pergamena è tagliata; sulla parte restante presenza di fori per la legatura Non rilevabile / Parte della pergamena è andata a formare la coperta di un volume che recava sul dorso l’intitolazione Iustino. Manca la parte relativa alla dispositio: si menziona un tal Philipus de Mehoratis giudice regio e vicario, che sentenzia e dispone in merito ad affari privati. Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 5 7 7 Sul verso: “Fol. 54. 1343” 1343 aprile 27 Dorenberg, davanti alla chiesa di S. Daniele mm 590x150 Foglio sciolto I fratelli Nicolaus e Ranoldus de Dorenberch, figli del fu Arnoldus, sanciscono con Octus de Unquisinpach figlio del fu Mathia di Gorizia un patto dotale per il matrimonio della loro sorella Rina Paolus de Rubeis di Firenze, figlio del fu ser Çerius, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 6 8 8 / 1346 novembre 13 Floyano mm 320x190 Foglio sciolto Nicolaus de Wosemperg figlio del fu Gerbardus, sancisce con Iançelmus de Reya , figlio del fu Maynardus, un patto dotale per il matrimonio di sua figlia Adaleyta Petrus Hermacoras di Aquileia, notaio In iniziale è marcata; signum notarii Latino Le pieghe della pergamena hanno provocato numerosi fori. L’inchiostro è sbiadito. Lungo il margine sinistro è apposta un’etichetta, su cui è trascritto l’anno Originale / Traccia di note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 7 9 9 Sul verso: “N. 23. Fol. 54. 1350” 1350 gennaio 21, S. Agnese Hevnuels(?) mm 180x260 (plica mm 15) Foglio sciolto Pertholt von Potzler di Bove e suo fratello Ugelmi attestano di aver venduto a Veidel des Murslaeres(?) una corte sita a Tessenperche und Haisset an dem Dygen(?) ad un costo di 24 fiorini / / Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 20) in culla di cera vergine (mm. 40) pendente da coda doppia. Conservazione pessima: legenda e figura risultano illeggibili soprattutto a causa della polvere Sigilli\9.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento “A & P” Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 1 8 10 10 Sul recto: “N. 8”; sul verso: “Fol. 40. 1336” 1366 dicembre 1 Pisino mm 130x240 (plica mm. 30) Foglio sciolto Albertus1, conte di Gorizia, riconosce e conferma i privilegi ed i feudi a Petrus de Strassoldo ed ai suoi eredi / / Latino / Originale? Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine (mm. 50) pendente da corda serica verde. Culla e legenda sono in sufficienti condizioni: i tratti della figura, invece, non sono riconoscibili Nella legenda a giro si legge: S. ALBERTI COMITIS GORICIAE Sigilli\10.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Potrebbe trattarsi di Alberto IV (†1374), essendo Alberto III morto nel 1327 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 9 11 11 Sul verso: “Fol. 40. 1385” 1385 gennaio 17 Udine, presso la cancelleria del Comune mm 500x130 Foglio sciolto Bernardus e Jacobinus de Strasoldo, figli del fu Nicolaus, danno procura a Simonis de Strassoldo, figlio del fu Paolus, per stipulare un patto d’alleanza con il nobile Antonius Venerius e con il Serenissimo Dominio Veneto Robertus de Comino di Latisana, cittadino di Udine, notaio; Nicolussius Chuculussius, figlio del fu Dominicus, di Santa Maria La Longa, notaio e cancelliere del Comune di Udine Signum notarii Latino Presenza di macchie d’umidità sul taglio destro e di alcuni fori sul testo Copia autenticata / Note dorsali. Il notaio Robertus de Comino di Latisana attesta di aver copiato l’atto dall’originale e di averlo pubblicato in data 28 aprile 1531. Sul verso c’è la conferma della pubblicazione dell’atto nel Comune di Udine (dd. 8 luglio 1540) Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 12 12 / 1397 marzo 11 Monthoc, nel borgo Fontanella mm 270x130 Foglio sciolto Laurencius Lugodanus, figlio di Dominicus, e la moglie Çenetina vendono a Brenco de Pace, figlio del fu Iuanin, e Iuano de Polniça, campanari della fraternita della chiesa di S.Pietro, a nome ed in vece di detta confraternita, di un un pezzo di campo (tocum unum caxallis) al prezzo di 9 libbre e 14 stare di frumento / Signum notarii posto nell’incipit Latino Le numerose macchie d’umidità non agevolano la lettura. Il taglio della pergamena lungo il bordo inferiore non permette di individuare il notaio Originale / Nella descrizione del bene si danno come confini Pedena ed i territori contermini Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni (hxl) Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 10 13 13 Sul verso: “N. 18. Fol. 54” 1397 agosto 29 Gorizia, in stalis notarii mm 240x160 Foglio sciolto Stephanus de Reyfemberk vende a Simonis figlio di Florianus di una decima di due mansi al prezzo di 6 marche e 40 soldi e mezzo. Hartmanus, figlio del fu Iohannis, vicedomino di Gorizia, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni (hxl) Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 11 14 14 / 1405 novembre 25 Gorizia, in stalis notarii mm 380x160 Foglio sciolto Georgius de Podgar (Podgora), figlio del fu Nicolussus, abitante a Gorizia, versa a Mayna detta Sluchna, figlia del fu Martinus, 13 marche di soldi aquileiesi a saldo della vendita di un prato sito in un luogo detto Ganisbon Hartmanus, figlio del fu Iohannis, vicedomino di Gorizia, notaio In iniziale è marcata; Signum notarii Latino Il foro nella parte iniziale del documento non permette di individuare il patronimico di Martinus Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 12 15 15 Sul verso: “Fol. 55. 1429” 1429 giugno 7 Gorizia, in canipa Pauli mm 290x220 Foglio sciolto Anna moglie di Paulus di Vituyba (Vrtojba?) dà procura a Rudulphus de Dorenberch Marnis Nerlius, figlio del fu Nicolaus di Gorizia, notaio Signum notarii Latino Presenza di numerosi fori [Originale] / Note dorsali. Pergamena di non facile lettura Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 13 16 16 / 1435 dicembre 22 Roma mm 400x300 Foglio sciolto Cristoforus de Montegambaro, canonico della chiesa di S. Stefano di Aquileia, scriptor ed abbreviator dà procura a Beltrandus de Strasoldo, canonico e tesoriere della suddetta chiesa Theodoricus Bovinchus, cancelliere Signum cancellarii; l’adprecatio (In nomine Domini Amen) è redatta in caratteri gotici ed è abbellita da motivi floreali. La lettera iniziale è allungata sino alla metà del testo Latino Presenza di numerosi fori e macchie d’umidità che rendono in talune parti il testo illeggibile Originale / E’ in corso il pontificato di Eugenio IV (1431-1447) Note dorsali. Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 15 17 17 Sul verso: “N. 2. Fol. 55. 1439” 1439 marzo 23 Gorizia, nella loggia del Comune mm 360x1765 Foglio sciolto Vincentius Trovoretto, figlio di Danielis, vende a mastro Leonardus Nilla(?) Fornaciaio, un campo sito in un luogo detto Cesariuta per 13 ducati Diomedas Grasser figlio del fu Nicolaus(?), notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 16 18 18 Sul verso: “N. 25. Fol. 41. 1455” Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto 1455 giugno 2 Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 2 Giovanni, conte di Gorizia, morì nel 1462 Gorizia mm 160x340 (plica mm 55) Foglio sciolto Iohannes2, conte di Gorizia, concede a Alovisius, Sigismondus, Iohannis, Nicolaus, Cristoferus, Odoricus de Strasoldo ed ai loro eredi la facoltà dell’investitura e dell’advocatura cum garito dei beni già posseduti dai loro progenitori nelle ville di Mortegliano, Codroipo (Quadrivius), Cividale (Clividratus), Arges, Quisca, Medana, Cormons, Virchio, Turgnano. / Le lettere dell’incipit sono allungate: la lettera iniziale (Nos) è ingrossata Latino / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine (mm. 60) pendente da coda doppia. Parte della culla è andata perduta. E’ privo di legenda. Sigilli\18.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 3 17 19 19 Sul verso: “N. 18. Fol. 42. 1456” 1456 giugno 12 o 1456 novembre 6 Lienz (auf Brugk) mm 270x440 (plica mm 90) Foglio sciolto Iohannis3, conte di Gorizia, concede a Soldanir von Strassario l’investitura del castello di Aitelberg4 e di altre pertinenze / / Tedesco Due macchie d’umidità rendono illeggibili alcune parole delle ultime due righe del testo Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine (mm. 65) pendente da coda doppia. Tanto la culla quanto figura e leggenda sono conservate discretamente. Nella legenda a giro si legge: S.-JOHANNIS-COMITIS GORICIAE-ET-CANALIS Sigilli\19.JPG Note dorsali La datazione cronica è definita rispetto al sabato prima della festa di S. Vito: quindi sarà il 12 giugno, se fosse festeggiato S. Vito martire, la cui memoria ricorre il 15 giugno, il 6 novembre, se fosse festeggiato S. Vito, vescovo di Verdun, la cui memoria ricorre il 9 novembre Arm. I, scaf. I Cfr. n.2 Il CZOERNIG, p.671, dice che gli Strassoldo ottennero il castello di Aytelberg nella valle del Gayl (Carinzia) in possesso pignorativo 4 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche 18 20 20 Sul verso: “N. 26” 1457 luglio 6 Villaco mm 250x520 (plica mm. 65) Foglio sciolto Friderich III5, imperatore d’Austria, concede a Wilhelm, Hanns, Veit fratelli von Gera, ed ai loro eredi, lo stemma araldico Sopra la plica, a sx: Ad mandatum d(omi)ni Imperatoris Sul verso: Stephanus Pollach, cancelliere(?) Al centro della pergamena è raffigurato a colori lo stemma della famiglia de Gera. Le insegne sono inserite in un rettangolo bordato (mm 95x70): d’argento, al forcone di rosso su un monte di tre cime, di nero. Timbro: scudo è sormontato da un elmo – con camaglio e baviera – su cui poggia una corona di marchese. Cimiero: forcone rosso fiancheggiato da due ali spiegate d’aquila d’argento. Lambrecchini d’argento e di rosso Sigilli\20.JPG Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 5 Tedesco / Originale / Spessot annota: “Bel sugello in cera, con la figura del Redentore al verso e l’acquila bicipite al retro”: il sigillo non è stato reperito. La datazione cronica è definita rispetto al mercoledì dopo S. Ulderico: si è supposto che si possa identificare con S. Ulrico (Udalrico), vescovo d’Augsburg il 4 luglio Arm. I, scaf. I Federico III (1463-1493) di Asburgo, nipote di Leopoldo II e figlio del duca Ernesto di Stiria, duca d’Austria, fu incoronato re di Germania il 2/2/1440 e re dei romani il 6/4/1440. Fu arciduca d’Austria dall’ottobre 1439 al 1444 ed ancora dal 3/12/1463 al 19/8/1493, imperatore dal 15/3/1452 al 19/8/1493 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 19 21 21 Sul verso: “N. 24. Fol. 55. 1458” 1458 aprile 23, S. Giorgio s.l. mm 200x330 (plica mm 30) Foglio sciolto Conrad von Roppenstayen vende a Soldanir von Strassaro di un bene situato a Gehöfflingen / Ich iniziale è marcata Tedesco / Originale Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera vergine (mm. 50) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la culla è molto rovinata. Nella legenda a giro si scorgono alcune lettere: S. VIREICH MANDA[…IT] Rimane traccia della presenza di un secondo sigillo andato perduto Sigilli\21.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 6 Cfr. n.2 24 26 22 Sul recto: “N. 11”; sul verso: “Fol. 41 l’anno 1458” 1458 aprile 28 Lienz mm 165x300 (plica mm 60) Foglio sciolto Iohanns6, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von Strassario ed ai suoi eredi l’investitura del castello di Aitelberg Sopra la plica, a sx: Commissio domini Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine (mm. 65) pendente da coda doppia. Il sigillo è rovinato ed è andata perduta parte della legenda che correva circolarmente: S.-JOHANNI[S-COMITIS GORICIAE-ET-CANALIS] Sigilli\22.JPG Note dorsali La datazione cronica è definita rispetto a cinque giorni dopo la festa di S. Giorgio (23 aprile) Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 7 20 22 23 Sul verso: “Fol. 41. 1458” 1458 maggio 1, SS. Filippo e Giacomo Lienz mm 150x270 (plica mm 40) Foglio sciolto Iohanns7, conte di Gorizia, concede a Georg von Dorimberg8 l’investitura di un mulino sopra il torrente Gravina a Gorizia / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. I Cfr. n.2 Georg von Dorimberg fu capitano di Gorizia nel 1458 ed ambasciatore del conte di Gorizia presso l’imperatore Federico III (CZOERNIG, op.cit., p.637) 8 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 9 Cfr. n.2 22 24 24 Sul verso: “N. 7. Fol. 41. 1458” 1458 maggio 24 Lienz mm 200x320 (plica mm 50) Foglio sciolto Iohanns9, conte di Gorizia e di Canale, concede a Soldanyr von Strassaro diversi beni posti in alcune località della Val Zeglia, del Tirolo e della Carinzia. / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco Presenza di alcune macchie di inchiostro Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine (mm. 50) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la parte destra del sigillo è rovinata Sigilli\24.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto alle quattro tempora dopo Pentecoste Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 10 Cfr. n.2 23 25 25 Sul verso: “N. 22. Fol. 55. 1458” 1458 giugno 2, S. Erasmo Lienz mm 270x320 (plica mm 35) Foglio sciolto Hanns Peintter di Brassendorf an der Geyll e la moglie Dorothea attestano di aver venduto a Saldanir von Strassaro una decima situata a Padriach an der Geyll, ottenuta da Iohannis10, conte di Gorizia / Ich iniziale è marcata ed allungata Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Si segnalano 2 sigilli: a. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera vergine (mm. 60) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: il sigillo è gravemente rovinato. La legenda a giro non è leggibile Sigilli\25a.JPG b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera vergine (mm. 60) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente: il sigillo è gravemente rovinato. Della legenda a giro si leggono alcune lettere, nella parte sinistra: S. LEONHARD […] Sigilli\25b.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 21 23 26 Sul verso: “N. 12. Fol. 55. 1458” 1458 luglio 28 Lienz mm 190x340 (plica mm 25) Foglio sciolto Georg Staudacher, canonico di Inchingen e pievano di Lienz permuta alcuni beni con Soldanir von Strassaro / Ich iniziale è marcata ed allungata Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo la festa di S. Giacomo (25 luglio) Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 11 Cfr. n.2 25 27 27 Sul verso: “N. 17. Fol. 41. 1459” 1459 febbraio 17 Lienz mm 160x350 (plica mm 60) Foglio sciolto Iohanns11, conte di Gorizia, concede a Saldanyr von Strassaro ed ai suoi figli l’investitura di certi possedimenti, alcuni dei quali situati a Pasthiath an der Geyl ed a Tragenschich / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto alla vigilia della domenica del Reminiscere (II domenica di Quaresima) Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 12 Cfr. n.2 26 28 28 Sul verso: “N. 20. Fol. 41. Anno 1459” 1459 dicembre 8 Gorizia mm 200x350 (plica mm 45) Foglio sciolto Iohanns12, conte di Gorizia conferma a Soldanyr von Strassaro la concessione in feudo del castello di Aitelberg / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine (mm. 60) pendente da coda doppia. Il sigillo, discretamente conservato è privo di legenda Sigilli\28.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al sabato dopo la festa di S. Ambrogio: la data potrebbe essere anticipata al 7 aprile 1459, qualora considerassimo la memoria del santo il 4 aprile , come avviene nelle zone d’influenza francese. Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 13 Cfr. n.2 27 29 29 Sul recto: “N. 10”; sul verso: “Fol. 41. 1959” 1459 dicembre 21 Lienz, nel castello di Johannes, conte di Gorizia Mm 260x330 (mm 60) Foglio sciolto Iohannes13, conte di Gorizia, concede a Soldonerius de Strassoldo ed ai suoi eredi case e campi, un mulino ed un bosco situati nelle pertinenze di Belgrado / Le lettere dell’incipit sono allungate Latino / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine (mm. 65) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: il sigillo, soprattutto nella parte sinistra, è gravemente danneggiato. Nella legenda a giro si legge [S.-JOHANNIS-COMITIS] GORICIAE-ET-TIROLIS Sigilli\29.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 14 Cfr. n.2 28 30 30 Sul recto: “N. 9”; sul verso: “Fol. 41. 1460” 1460 aprile 23, S. Giorgio Doblach mm 180x250 (plica mm 65) Foglio sciolto Iohanns14, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von Strassaro ed ai suoi eredi l’investitura di una casa con relativo orto a Gorizia ed altri terreni situati a Belgrado / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine (mm. 60) pendente da coda doppia. Conservazione pessima: il sigillo e la culla sono gravemente danneggiati Della legenda in giro si legge: S. JOHANNIS […] Sigilli\30.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 15 Cfr. n.2 29 31 31 Sul verso: “N. 21. Fol. 41. 1460” 1460 giugno 15 o 1460 novembre 9 Doblach m 100x265 (plica mm 35) Foglio sciolto Iohanns15, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von Strassaro ed ai suoi eredi un terreno posto a Santa Maria a Belgrado / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto alla festa di S. Vito: quindi sarà il 15 giugno, se fosse festeggiato S. Vito martire, il 9 novembre, se fosse festeggiato S. Vito, vescovo di Verdun Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 16 30 32 32 Sul verso: “N. 25. Fol. 41. <1416> 1460” 1460 luglio 21 Doblach mm 150x290 (plica mm 40) Foglio sciolto Leonhart16, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von Strassaro ed ai suoi eredi alcuni beni situati a Belgrado / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine (mm. 50) pendente da coda doppia. Il sigillo, discretamente conservato, è privo di legenda Sigilli\32.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al lunedì dopo S. Margherita. Si è fatto riferimento alla vergine e martire d’Antiochia, la cui memoria ricorre il 20 luglio Arm. I, scaf. II Leonardo, conte di Gorizia, morì nel 1500 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 33 33 / 1462 (?) aprile 3 s.l. mm 160x200 Foglio sciolto La S.Sede concede alla chiesa di Santa Maria Neuhaus il permesso di svolgere alcuni lavori strutturali e di avere un confessore con la facoltà di assolvere in vita ed in morte i fedeli. / Notum iniziale marcato Latino Abrasione dell’inchiostro in più parti Copia / Sul verso, di mano diversa, sono riportati due formulari di assoluzioni, il primo in vita, il secondo in mortis articulo, ed un nome Steffan Hoseri. L’inchiostro sbiadito e la scrittura non facilitano la lettuta: anche nel recto è citato Steffanus Hoffer Aquilegiensis diaconus. Non è possibile verificare se si tratti dell’autor del documento. Nell’escatocollo viene fatta menzione di una bolla pontificia che concedeva un’indulgenza: si cita il vescovo Rinchardius e un tal Rudolphus. La data non si legge completamente. Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 17 Cfr. n.16 31 34 34 Sul verso: “N. 10. Fol. 40. 1463” 1463 febbraio 14 Lienz mm 260x530 (plica mm 55) Foglio sciolto Soldanir von Strassaro attesta di essersi preso carico di alcuni impegni nei confronti di Leonhart17, conte di Gorizia, in merito alla giurisdizione di Castelnuovo (Neuberg), concessagli dal suddetto in godimento per 18 anni / Ich iniziale è marcata ed allungata Tedesco / Originale Sigillo di cera marrone, rotondo (misure non rilevabili) in culla di cera vergine pendente da coda doppia. Il sigillo è gravemente danneggiato al punto che non è possibile rilevare né la legenda né la raffigurazione Sigilli\34.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 18 19 32 35 35 Sul verso: “N. 5. Fol. 55. 1464” 1464 maggio 12, S. Pancrazio s.l. mm 160x250 (plica mm 30) Foglio sciolto Susanna, figlia di Hans von Dornberg18 dona al padre ed ai suoi eredi il morgengabe19 del suo primo marito Sigmund Rokhalm / Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali A matita, sul verso, è trascritto il nome del secondo marito di Susanna, Heinrich von Aspach Arm. I, scaf. II Hans von Dornberg nel 1466 fu capitano di Fiume (CZOERNIG, op.cit., p.637) Nel diritto antico il morgengabe è il dono dello sposo alla sposa il mattino dopo il matrimonio Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 20 Cfr. n. 16 33 36 36 Sul verso: “B” 1464 agosto 28, S. Agostino Lienz mm 245x340 (plica mm 55) Foglio sciolto Leonnhart20, conte di Gorizia, concede a Stefann Hofer ed ai suoi eredi il feudo di Ranziano (Rentschach), dopo che Riedolf Harder lo mise in vendita Sopra plica, a sx: Commissio d(omi)ni Com(iti)s con la firma autografa di Soldanir de Strassaro Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate. Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa imperiale ausburgica. Note dorsali. Si segnala anche la firma autografa del G.D. Della Bona, che - ricorda lo Spessot - copiò la lettera e la regestò nella Storia di Gorizia del Morelli (Vol. IV, pag. 25). Anche il Czörnig cita tale pergamena in Das Land Görz und Gradisca, Vienna 1873, pag. 637 Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 21 34 37 37 Sul verso: “N. 3. Fol. 55. 1467” 1467 aprile 18 Goritia, nella casa del notaio Iohannes Kettnar mm 400x130 Foglio sciolto Iohannes Kettnar, figlio del fu Iohannes, a nome suo, di sua madre Katherina e dei suoi fratelli vende a Wolfgango Raschauer21 un campo che un tempo fu di Cristoforus Stacornarius, posto dietro la fonte dei Giudei, nelle pertinenze di Gorizia, già venduto l’anno precedente dal padre, ora defunto, per venti ducati d’oro. Iohannes Kettnar , figlio del fu Iohannes di Gorizia, notaio Signum notarii. In iniziale è marcata Latino Presenza di un foro nel protocollo Copia autenticata / Note dorsali Arm. I, scaf. II La famiglia Raschauer fu aggregata alla nobiltà goriziana nel 1463 (cfr. CZOERNIG, op.cit., p.787) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 22 35 38 38 Sul verso: “N. 19. Fol. 42. 1468” 1468 aprile 5 [Venezia], nel Palazzo Ducale mm 23x29 Foglio sciolto Christophorus Mauro22, doge di Venezia, dà mandato ad Angelus Gradenigus, luogotenente della Patria del Friuli affinché si occupi di risolvere i dissapori insorti tra i familiari de Strasoldo, Odoricus da un lato e Bucinus e Petrus dall’altro. / / Latino Presenza di bordi logori Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 30) pendente da corda. Sul recto: S. Marco in piedi con il capo mitrato che tiene in mano il libro del Vangelo aperto, consegna il vexillum ducatus al doge. Sigilli\38r.JPG Legenda a giro sul recto: S. MARCUS CHRISTOFORUS-MAURO-DUX Sul verso : CHRISTOFORUS-MAURO DEI GR(ati)A-DUX VENETIARU(m) ET-C(etera) Sigilli\38v.JPG Sul verso oltre alle note dorsali, è trascritto il nome del destinatario del ducale Arm. I, scaf. II Cristoforo Moro ricoprì la carica di doge dal 12/5/1462 al 19/11/1471 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 23 Cfr. n.16 38 40 39 Sul verso: “N.15. Fol. 43. 1471” 1471 agosto 16 Gorizia mm 120x220 (plica mm 35) Foglio sciolto Leonnhart23, conte di Gorizia, concede a Ulreich Albrecht von Fraunfelde un possedimento a Treves / / Tedesco Presenza di due grosse macchie d’umidità, una delle quali rende difficoltosa la lettura Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine pendente da coda doppia. Il sigillo è gravemente danneggiato al punto che non è possibile rilevare né la legenda né la figura Sigilli\39.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo la festa di S. Lorenzo (10 agosto) Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 24 Cfr. n.16 39 41 40 Sul verso: “N. 26. Fol. 42. 1471” 1471 dicembre 13, S. Lucia Gorizia mm 140x280 (plica mm. 50) Foglio sciolto Leonhart24, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von Strassaro ed ai suoi eredi l’investitura di una corte (Hofstaat) nei pressi di Belgrado, di alcuni terreni a Santa Maria di Belgrado, e di altri beni a Fraforeano presso Madrisio. / Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate. Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine (mm 65) pendente da coda doppia. Il sigillo e la culla sono gravemente danneggiati al punto che è possibile rilevare solo in parte la legenda. Nella legenda a giro si legge : [S.] LEONHAR[T] GORITIE […] Sigilli\40.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 25 Cfr. n.16 40 42 41 Sul recto: “N. 89”; sul verso: “Fol. 42. 1471” 1471 dicembre 13, S. Lucia Gorizia mm 280x320 (plica mm 60) Foglio sciolto Leonhart25, conte di Gorizia, concede a Veit Dornberg ed ai suoi eredi l’investitura di alcuni feudi / Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate. Tedesco / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 26 Cfr. n.16 41 43 42 / 1472 luglio 15 Gorizia mm 250x280 (plica mm 35) Foglio sciolto Leonardus26, conte di Gorizia, concede ad Odoricus de Strasoldo ed ai suoi eredi l’investitura dei beni già conferiti ai suoi progenitori, ed in particolare l’advocatia cum garittu della villa di Mortegliano, dei beni a Codroipo (Quadruvius), Castellutto, Arges, Quisca, Medana, Cormons, Virchio, Turgnano. Federic(us) Aptimin(us), cancelliere Le lettere dell’incipit sono allungate Latino Le linee di piegatura della pergamena hanno abraso l’inchiostro Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 27 Cfr. n.16 42 44 43 Sul verso: “N. 27. Fol. 42. 1472” 1472 luglio 15 Gorizia mm 300x350 Foglio sciolto Leonardus27, conte di Gorizia, concede ad Odoricus de Strasoldo ed ai suoi eredi l’investitura dei beni già conferiti ai suoi progenitori, ed in particolare l’advocatia cum garittu della villa di Mortegliano, dei beni a Codroipo (Quadruvius), Castellutto, Arges, Quisca, Medana, Cormons, Virchio, Turgnano. Ioannes Antonius Sandolinus, coadiutor del cancelliere Bithinius Bevilaqua, notaio / Latino / Copia autenticata / Note dorsali. Sotto il nome di Ioannes Antonius Sandolinus che copiò dal documento originale l’exemplum di altra mano, dopo il signum notarii, si legge questa ulteriore annotazione: Investituram antes(crip)tam aliena manu (ex) e[x]emplo authentico in membrana (decima?) collatione Bithinius Bevilaqua not(arius) collaxavi subscripsi cum signo <…> Udine, die v (septem)bris 1787 Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 28 Cfr. n.5 43 45 44 Sul verso: “Anno 1473. N. 14” 1473 Gorizia mm 170x260 (plica mm 60) Foglio sciolto Fridreich [III]28, imperatore d’Austria, concede al nobile Wilhelm von Gera una decima a Sesana goduta in precedenza da Kolman Flachsperger / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), in culla di cera vergine (mm 70) pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è leggermente rovinata. Nella legenda a giro si legge: S.-FRIDERICI-ROM(a)NOR(um).IMP(eratori)-AT-[…]-ETC(eterea).AUSTRIE-[TIROL(is)]-DUCIS-ET-C(etera) Sigilli\44.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al mercoledì dopo Sant’Erchartd(?) Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 44 46 45 Sul verso: “Fol. 55. 1475” 1475 febbraio 26 Gorizia mm 335x350 (plica mm 30) Foglio sciolto Michel Heyss von Ungerspach offre assicurazione per il suo matrimonio con la nobile Lucey Weylenut / La lettera I iniziale (Ich Michel) è allungata e marcata Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto alla III domenica di Quaresima Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 29 Cfr. n.16 45 47 46 Sul verso: “N. 22. Fol. 42. 1476” 1476 maggio 6 Lienz mm 200x300 (plica mm 50) Foglio sciolto Leonhart29, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von Strassau ed ai suoi eredi la signoria di Castelnuovo (Neuburg) ed altri terreni e beni in Friuli / Wir iniziale è marcato; le lettere dell’intitulatio sono allungate. Tedesco / Originale Il sigillo pendente da corda è andato perduto Spessot annota la presenza del sigillo. La datazione cronica è definita rispetto a cinque giorni dopo la festa dei SS. Filippo e Giacomo (1 maggio) Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 30 37 39 47 Sul recto: “N. 88”; sul verso: “Fol. 41. 1377” 1477 giugno 30 [Venezia], nel Palazzo Ducale mm 230x320 Foglio sciolto Andrea Vendraminus30, doge di Venezia, dà mandato a Iacobus Mamocenus, luogotenente della Patria del Friuli ed a Zacharias Barbarus, provveditore delle truppe venete in Friuli, affinché esaudiscano le richieste di Petrus de Strasoldo, deputato degli alloggiamenti militari in Friuli, e di Nicolaus Zorni, oratore di corte, in merito al pagamento delle spese ed altre tasse / / Latino Presenza di alcuni fori nell’escatocollo; abrasione dell’inchiostro in alcuni punti Originale La bolla di piombo pendente da corda è andata perduta Sul verso oltre alle note dorsali, sono trascritti i nomi dei destinatari del ducale. Andrea Vendramin fu doge a Venezia dal 1476 al 1478: la segnatura che indica la data del 1377 è inequivocabilmente errata. Arm. I, scaf. II Andrea Vendramin fu doge a Venezia dal 5/3/1476 al 6/5/1478 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 31 46 48 48 Sul verso: “Fol. 43. 1477” 1477 ottobre 12 Sassuolo, in nostra ducali Civitatella mm 240x370 Foglio sciolto Hercules [I]31, duca di Ferrara, Modena e Reggio, concede il permesso a Nicolaus Maria de Strasoldo di libero transito attraverso i territori sottoposti agli Estensi. Paularus G.(?), cancelliere L’intitulatio ha lettere ingrandite e marcate Latino / Originale Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 70) aderente, male improntato. Conservazione pessima. La legenda, a giro, riporta: ERCULES-DUX FERRARIE-[ET]-MUTINE-ET-REGIIMARCHIO-ESTENSIS –AC-RODIGII-COMES [ET-C(etera)] Sigilli\48.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. II Ercole I fu duca di Ferrara, Modena e Reggio dal 19/08/1471 al 25/1/1505 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 47 49 49 Sul verso: “N. 1. Fol. 55.1477” 1477 dicembre 8 Gorizia, nella pubblica piazza mm 400x180 Foglio sciolto Lorentius Seuser di Medea vende a Leonardus Greinar di Gorizia una casa, sita a Gorizia, al prezzo di 8 ducati e mezzo, e precedentemente soggetta all’affitto annuale dovuto al conte di Gorizia di 19 soldi. Iohannes Kettner, figlio del fu Iohannes, di Gorizia, notaio Signum notarii. Nell’invocatio le lettere sono allungate e la i di In nomine è riccamente abbellita Latino Presenza di bordi logori Originale / Note dorsali. Colui che redasse le note appunta che nell’instrumentum, in qualità di testimone, figurava anche il nobile Alessio Rabatta Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 48 50 50 Sul verso: “N. 17. Fol. 73. 1478” 1478 novembre 18 Udine, in Camera fiscali mm 370x240 Foglio sciolto Il nobile Filipus Tronus in rappresentanza del luogotenente del dominio veneziano conferma al nobile Bucinus de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, per lui e per il fratello Petrus, l’investitura dei feudi già posseduti dai loro antenati sotto il dominio veneto. Antonius Vegnate, figlio del fu Mathias di Camerino, cittadino veneto e notaio Signum notarii. In parte dell’invocatio le lettere sono maiuscole e marcate Latino Presenza di numerosi fori e macchie di umidità Originale / Note dorsali. Le pieghe della pergamena ed alcuni fori lasciano supporre che il documento sia stato spedito e munito di sigillo pendente Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 36 51 51 / 1479 luglio 6 Cividale (In Civitate Austre ) mm 310x165 Foglio sciolto Il soldato Adam de Formentini vende a Michiluttus figlio del maestro Osboldus una casa locata in Civitate Austre, nella contrada di Santa Maria de Curia (?) al prezzo di nove ducati d’oro Antonius figlio del fu Franciscus de Civitate Austre, notaio Signum notarii. In iniziale è allungata Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 32 Cfr. n.16 49 52 52 Sul recto: “N. 30”; sul verso: “Fol. 43. 1482” 1482 luglio 20, S. Margherita Lienz Mm 175x290 Foglio sciolto Leonhart32, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von Strassaro ed ai suoi eredi i possessi di Caratan in cambio dei beni di Belgrado. Sotto la formula Commissio d(omi)ni potrebbe esserci la firma autografa del cancelliere L’intitulatio ha lettere allungate Tedesco / Originale Sul verso: Sigillo aderente di cera rossa sotto carta, rotondo (mm 25). Legenda e figura sono illeggibili Note dorsali. Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 50 53 53 Sul verso: a. “folio 121.L.V.1484”; b. “N. 10. Fol. 43. 1484” Datazione cronica (anno mese 1484 ottobre 3 giorno) Datazione topica Ferrara, nel palazzo curiale Dimensioni mm 230x340 Tipologia archivistica Foglio sciolto Regesto Hercules [I]33, duca di Ferrara, Modena e Reggio concede il permesso a Nicolaus Maria de Strasoldo ed alla sua famiglia di libero transito attraverso i territori sottoposti agli Estensi, per far ritorno in patria. Sottoscrizioni Paularus G.(?), cancelliere Note paleografiche L’intitulatio ha lettere ingrandite e marcate Lingua Latino Stato di conservazione / Forma di trasmissione Originale Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 70) aderente, male Sigillo improntato. Conservazione pessima. La legenda di cui poco si intravede, a giro, potrebbe essere la medesima della pergamena n. 48 : ERCULES-DUX FERRARIE-[ET]-MUTINE-ET-REGIIMARCHIO-ESTENSIS –AC-RODIGII-COMES [ET-C(etera)] Sigilli\53.JPG Note Collocazione 33 Cfr. n.31 Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 51 54 54 Sul verso: “N. 11.mo. 1485” 1485 dicembre 4 Udine mm 475x185 Foglio sciolto Christoforus de Strasoldo, a nome suo e del fratello Buçinus vende a Franciscus di Udine un mulino per la pensione livellaria di due starie di frumento Petrus de Vineis, figlio del fu Johannis, notaio Signum notarii; la lettera I iniziale è allungata e marcata Latino Abrasione dell’inchiostro protocollo; il bordo destro è rovinato Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 55 55 / 1488 gennaio 26 s.l. mm 210x300 (plica mm 40) Foglio sciolto Il nobile Fridrich Haiss von Ungerspach dà assicurazione per il suo matrimonio con Apollonia sorella di Andre e Christoff Welzer von Eberstein / / Tedesco / Copia? / La datazione cronica è definita rispetto alla domenica dopo la festa dei SS. Fabio e Sebastiano (20 gennaio). Sul verso c’è un’annotazione a matita probabilmente delle archiviste della Cooperativa “Archivisti e paleografi” che hanno curato l’inventariazione del fondo: “Trovata tra le carte Heyss”. Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 34 52 56 56 Sul verso: “N. 99” 1490 marzo 24 Roma, nella camera apostolica mm 290x195 (plica mm 40) Foglio sciolto Falco de Sinibaldis, protonotario apostolico e tesoriere generale di papa Innocentius VIII34, incarica Petrus Maria, canonico della diocesi di Aquileia, di dirimere la vertenza sorta all’interno della chiesa parrocchiale S. Adalberto di Cormons in merito alla divisione dei beni Sopra la plica: firma autografa di D(ominicus) de Attavantis Il termine universis nell’inscriptio ed il termine Falco nell’intitulatio, posti entrambi sulla riga iniziale sono scritti in carolina. Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Innocenzo VIII, al secolo Giovanni Battista Cybo, fu eletto papa il 29/8/1484, consacrato il 12/9 e rimase sul soglio pontificio sino il 25/7/1492 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 53 57 57 Sul verso: “N. 8” 1490 agosto 5 Codroipo (Quadrivius), nell’ospedale di San Giovanni mm 400x190 Foglio sciolto Guielmus de Unotyblingen, Adulfus de Geroltrech e Iustus Stuler concedono in enfiteusi ai fratelli Ioannus e Petrus figli del fu Mianus de Quadrivio un mulino Gaspar de Martiis, cittadino di Udine e notaio Signum notarii. In dell’invocazione è allungato Latino / Originale / / Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 54 58 58 “N. 9. Fol. 56. 1497” 1497 aprile 16 Bologna, nella cappella di Santa Maria Maddalena in Strada San Donato mm 285x200 2 cc. Il nobile Antonius de Paltronis, figlio del fu Iacobus, vende al nobile Neapolionus de Malvasia, figlio del fu Franciscus, rappresentante del signor Hannibalis de Bentivogliis, figlio del fu Ioanis, una casa situata nel borgo San Marino Laurentius de Massumatico, figlio del fu Iacobus, notaio; Iulius de Buteigoriis, figlio del fu Franciscus, bolognese, notaio. Sono presenti le firme autografe dei testimoni Signa notariorum. Le lettere iniziali dell’invocatio sono in gotico Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 35 Cfr. n.16 14 59 59 Sul verso: “N. 21. Fol. 43. 1437” 1497 dicembre 27, San Giovanni Evangelista s.l. mm 20x320 (plica mm 50) Foglio sciolto Leonhardt35, conte di Gorizia, attesta di aver venduto al goriziano Petter Lerennspar una casa / Le lettere dell’incipit sono allungate Tedesco Presenza di numerose macchie d’umidità e nell’escatocollo di un foro Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 55 60 60 Sul verso: “N. 8. Fol. 56. 1499” 1499 aprile 5, dopo la Messa maggiore Aquileia, nella sacrestia della chiesa mm 325x220 Foglio sciolto Il Capitolo di Aquileia dà in locazione a Petrus de Strasoldo ed al figlio Rizardus le terre possedute a Sdraussina (villa Sabride) e Villanova, situate nel distretto di Farra al prezzo di 25 starie di frumento e di avena annue Ioannes de Sanctofoca, presbitero di Aquileia e notaio Signum notarii. In della invocazione iniziale è marcato Latino / Originale / Note dorsali. Il notaio annota di trascrivere l’atto nel registro delle deliberazioni del Capitolo aquileiese Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note dorsali Collocazione 161 / 61 Sul verso: “B” 1503? Non rilevabile mm 250x415 (plica mm 60) Foglio sciolto [Michell Wolkenstein concede l’investitura del feudo di Cerou e di alcuni beni ad esso legati , siti sul Collio] / L’intitulatio presenta solamente il personale ich in caratteri capitali: la i è allungata sotto il rigo e si estende per tre quarti della pergamena ed è abbellita da sobri svolazzi e da ornamenti geometrici. Tutta la prima riga presenta lettere allungate sopra il rigo, che terminano con svolazzi a spirale. Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità che rende illeggibile buona parte dell’escatocollo ed in particolare della datatio; e di un foro piuttosto ampio che danneggia la comprensione del documento Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Non è identificabile il destinatario della concessione. Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 36 56 62 62 Sul verso: “N. 9. Fol. 44. 1500” 1507 gennaio 17 Innsbruck mm 270x350 (plica mm 65) Foglio sciolto Maximilian [I]36, arciduca d’Austria, concede a Friedrich von Strassaro37 di impiegarlo al suo servizio Sopra la plica - a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di Veit Villinger Sotto la plica: - a dx: signum computatoris - a sx: Commissio d(omi)ni L’intitulatio che occupa la prima riga presenta caratteri allungati ed ornati: il pronome personale Wir ha la lettera iniziale marcata ed allungata con svolazzo Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 60), in culla di cera vergine (mm 100) pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è conservata discretamente, la culla è rovinata. La legenda corre in tondo attorno alla figura: S-MAXIMILIANI-D(ei)-G(ratia)-ROM(anorum)-ETUNG(heriae)-REX-ARCH(i)D(u)X-AUST(riae)BURGU(n)D(iae)-BR(abandiae)-ET-COMES-TIROLIS Sigilli\62.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. III Massimiliano I d’Asburgo (1459-1519), arciduca d’Austria dal 19/8/1493 al 12/1/1519, re dei romani dal 9/4/1486, nominato imperatore il 10/02/1508 37 Questo Federico di Strassoldo (morto nel 1533) fu mandato dal’imperatore Massimiliano I come ambasciatore in Turchia, in Polonia ed in Russia (CZOERNIG, op. cit., p.675) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 38 Cfr. n.36 57 63 63 Sul verso: “N. 38. Fol. 57. 1507” 1507 aprile 18 Strassburg mm360x540 (plica mm 10) Foglio sciolto Maximilan [I]38, arciduca d’Austria, concede a Friedrich e Hans von Strassaro la facoltà di costruire un mulino lungo il corso del Werma (Varmo?) nei pressi di Belgrado (Felgereth) Sopra la plica - a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di Veit Villinger Sotto la plica: - a dx: signum computatoris - a sx: firma autografa L’intitulatio che occupa la prima riga presenta per quanto concerne il pronome personale wir, il nome Maximilian e per alcune iniziali, caratteri cancellereschi ed allungati, che si concludono con svolazzi circolari Tedesco / Originale Il sigillo pendente è andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 39 Cfr. n.36 58 64 64 Sul verso: “N. 23. Fol. 44. 1507. <N. 39>” 1507 aprile 20 Strassburg mm 475x640 (plica mm 90) Foglio sciolto Maximilan [I]39, arciduca d’Austria, concede a Friderich e Hans von Strassaro ed ai loro eredi alcuni feudi, tra cui le località di Cormons, Castelnuovo, Belgrado e Codroipo. Sopra la plica - a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di Veit Villinger Sotto la plica: - a sx: signum computatoris - a dx: firma autografa L’intitulatio che occupa la prima riga presenta per quanto concerne il pronome personale wir, il nome Maximilian e per alcune iniziali, caratteri cancellereschi ed allungati, che si concludono con svolazzi circolari. I singoli paragrafi sono distinti da iniziali marcate ed abbellite da svolazzi che si estendono in larghezza. Tedesco Presenza di numerose macchie d’umidità lungo il bordo destro del testo [Originale] Sigillo di cera rossa, rotondo, in culla di cera vergine pendente da coda doppia. E’ impossibile rilevare le misure del sigillo: è stata conservata una minima parte della cella. Sigilli\64.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 40 59 65 65 / 1508 settembre 13 Udine, nella sala maggiore del castello40 mm 255x390 Foglio sciolto Conferma Andreas Lauredanus, luogotenente generale per il Senato Veneto della Patria del Friuli, conferma a Rizardus de Strasoldo, canonico d’Aquileia, ed ad altri membri della famiglia - quali Aurelius ed Ascanius, figli del fu Franciscus dottore in legge, Antonius, Camillus e Soldonirus figli del fu Ioannis – l’advocatia su Aquileia, privilegio concesso già dai conti di Gorizia. Hieronimus Anzolellus, di Vicenza, cancelliere L’intitulatio è in caratteri allungati: il nome del luogotenente Andreas è in capitale Latino Presenza di tre vistosi fori, uno dei quali nel corpo centrale del testo Originale Il sigillo è andato perduto: compaiono i fori forse per una bolla Prima della datatio, che si trova nell’escatocollo, si ricorda come il privilegio sia stato redatto alla presenza di Nicolaus Ioannis de Casalibus, giureconsulto, e del suo vice Hieronimus Stella. Note dorsali Arm. I, scaf. III Siamo all’epoca in cui l’Alviano occupò la contea di Gorizia per conto della Repubblica veneta Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 41 Cfr. n.36 60 66 66 Sul verso: “N. 21. Fol. 44. 1510” 1510 marzo 1 Augsburg mm 200x320 (plica mm 60) Foglio sciolto Maximilianus [I]41, imperatore, concede ai fratelli Fridericus e Ioannis de Strasoldo ed ai loro eredi, per il loro comportamento eroico durante la guerra contro i veneziani, il beneficio di Fraforeano (villa Frafaria) in Friuli, unitamente alle pertinenze ed alla giurisdizione, precedentemente posseduta dai de Bargarico di Venezia, ribelli contro l’imperatore. Sopra la plica - a sx: Commissio d(omi)ni Imperator(is) p(ro)pria e sotto firma autografa del cancelliere (?): Veit Villinger Sotto la plica: - a dx: signum computatoris - a sx: firma autografa di P.V.Luches Sul verso: R(egistra)ta fac(itur) con la sottoscrizione autografa di Jac(obus) Spiegel Il nome dell’imperatore è scritto in caratteri capitali: la lettera iniziale è ingrandita . Latino Presenza di un foro nell’escatocollo e precisamente nella datatio; e di diffuse macchie d’umidità localizzate soprattutto lungo le pieghe. Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (diametro non rilevabile), in culla di cera vergine (diametro non rilevabile) pendente da coda doppia. Conservazione pessima: il sigillo è spezzato e buona parte dell’impronta è andata perduta. Della legenda che corre circolarmente, si legge: [S-MAXI]MILIA[NI]- RO(manorum) [ …]-AC-SAC(ri)RO(mani)-[…] Sigilli\66.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 61 67 67 Sul verso: “N. 30. Fol. 57. 1512” 1512 ottobre 7 Precenico (Prisinicus), nella casa del governatore di Santa Maria di Precenico mm 390x140 Foglio sciolto Matheus de Flumignano, figlio del fu Angelus, residente a Lestizza, legittimo procuratore di Bernardina, sua moglie, offre garanzia a Marcus de Lamorscham, governatore di Precenico ed al suo vice, Sebastianus de Hauser, per un livello di due starie di frumento per assolvere al debito contratto con loro di 20 ducati Nicolaus Palladius, pievano di Valeriano, notaio Signum notarii. La i dell’invocatio in Christi è allungata ed abbellita Latino Buono Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 62 68 68 / 1513 gennaio 10 Gorizia, nella casa della nobile Margarita Reluti , [moglie] del fu Leopoldus de Dorinbergo mm 350x200 Foglio sciolto Susana Reluti, [moglie] del fu Iohannis Orzon vende a Steffanus Cerincho, figlio del fu Petrus, di Mossa (villa Murshae?) un pezzo di terra Antonius de Atimis, notaio Signum notarii Latino Presenza di numerose macchie d’umidità e di un taglio trasversale al centro della pergamena Originale / Note dorsali. La grafia tende al corsivo Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 42 43 63 69 69 Sul recto: “N. 85”; sul verso: “Fol. 44. 1518” 1518 maggio 5 Innsbruck mm 270x330 (plica mm 60) Foglio sciolto Maximilian [I]42, imperatore, nomina Erasm von Dornberg43 quale suo preside (Fondsverweser) nella regione del Cragno Sotto la plica - a dx: p(er) Cesare(m) Sopra la plica a sx: - Commissio Cesari e sotto la firma autografa del cancelliere Stöss(?); più sotto la formula Re(gesta)ta seguita dalla firma autografa di I(o)h(ann) Puchler L’inscriptio, che occupa la prima riga, è in caratteri allungati Tedesco Abrasione dell’inchiostro su una piega della pergamena Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. III Cfr. n.36 Il CZOERNIG, op. cit., p.638 riporta parecchie notizie biografiche di questo Erasm von Dornberg Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 64 70 70 Sul verso: “N. 25. Fol. 57. 1518” a. 1518 giugno 1 b. [1519] giugno 1 a. Udine, nello studio del notaio b. Udine, nello studio del notaio Mm 515x235 Foglio sciolto a. Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, vende al nobile Franciscus de Villario, cancelliere aquileiese, otto campi attigui, siti nelle pertinenze di Privano in un luogo chiamato Rovoret per 50 ducati. b. Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, vende al nobile Franciscus de Villario, cancelliere aquileiese, altri campi, siti sempre nelle pertinenze di Privano, per 63 ducati. Antonius Bellonus, notaio. Signum notarii. Le invocationes in entrambi gli atti sono scritte in caratteri allungati: la i di In è abbellita Latino Abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 44 65 71 71 Sul verso: “N. 11. Fol. 44. 1521” 1521 giugno 18 Innsbruck mm 505x725 (plica mm 130) Foglio sciolto Karl V44, imperatore, nomina Erasm von Dornberg quale supremo esattore delle tasse della Contea di Gorizia e Gradisca. Sotto la plica: - a sx: firme autografe di Karl Traper(?) e di W. Haller Haustamerer(?) Sopra la plica: - Com(m)issio Cesaris con sottoscrizione L’intitulatio non presenta caratteri diversi dal resto del testo, se non fosse per l’allungamento di alcune maiuscole sopra il rigo superiore. Gli allungamenti terminano con sobri svolazzi. Tedesco Presenza di numerose macchie d’umidità formatesi lungo le pieghe della pergamena, dove l’inchiostro risulta sbiadito ed abraso [Originale] Rimane traccia dell’esistenza di un sigillo pendente andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. III Carlo V d’Asburgo (1500-1558), re di Spagna e di Napoli dal 1516, arciduca d’Austria dal 1519, ereditò alla morte di Massimiliano il titolo imperiale e di re di Germania, che tenne sino il 28/8/1556. Abdicò nel 1556 a favore del fratello Ferdinando I. Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 66 72 72 Sul verso: “N. 27. Fol. 44. 1528” 1528 febbraio 20 Gran (Ungheria) mm 400x350 (plica mm 80) Foglio sciolto Hans Hofmann nomina Erasm von Dornberg quale suo luogotenente (Pivagern) a Gorizia / L’intitulatio presenta le lettere allungate: l’ich inziale è abbellita Tedesco Presenza di alcuni fori sulle pieghe del documento Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 60) pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è molto rovinata. La legenda è divisa in una fascia destra ed in una sinistra: a sx: HANNS HOF[man] a dx: GRA[FT] Sigilli\72.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 45 67 73 73 Sul recto: “N. 87”; sul verso: “Fol. 45. 1528” 1528 marzo 10 Vienna mm 255x380 (plica mm 70) Foglio sciolto Ferdinand45, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungeria, infante di Spagna, concede ad Erasm von Dornberg, [capitano imperiale], di poter godere annualmente di 150 fiorini provenienti dal dazio doganale goriziano. Sotto la plica: - a dx firma autografa dell’arciduca Ferdinand e sotto firma autografa del cancelliere (sthatzewister) H(ans) Hoffman Sopra la plica: - a sx Ad mandatum D(omi)ni Regis proprium e la firma autografa di W.Wischwen(?) Sul verso: - R(registra)ta e la firma autografa di J. Pravindt(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri allungati Tedesco Presenza al centro della pergamena di una macchia in cui l’inchiostro è abraso Originale / Note dorsali. Il regesto di tale pergamena, la cui lettura risulta difficoltosa, è stato fatto sulla stregua delle note dorsali che recitano Donatio Imp(eratoris) Ferdinandi, facta Erasmo de Dorinbergo, quod numirum donec et quousque in alia conditione accomodatus fuerit, annuatim centum et quinquaginta florenis ex muda Goritiensi gaudere valeat Per “muda” si legga dazio. Arm. I, scaf. III Si tratta del futuro Ferdinando I (1503-1564); arciduca d’Austria dal maggio 1521, re di Boemia e d’Ungheria dal 1526, re dei romani dal 5/1/1531, fu imperatore dal 24/2/1556 al 25/7/1564. Sposò nel 1521 Anna, sorella di Luigi II d’Ungheria Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 68 74 74 Sul verso: “1537. Cormons. N. 1” 1531 febbraio 9 Cormons mm 395x135 Foglio sciolto Michelis figlio del fu Gregorius acconsente ad una vendita fatta da Gregorius, suo fratello con un atto dd. 2 ottobre 1271 (?) Diomedis Grassetus di Portogruaro, notaio Signum notarii Latino Abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 46 47 69 75 75 Sul verso: “N. 33. Fol. 57. 1535” 1535 novembre 24 Vienna mm 280x470 Foglio sciolto Ferdinandus46, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, conferma un accordo (instrumentum concordiae) stipulato il 22 settembre 1518 a Gorizia da Raimundus de Dorimberg47 e Martinus Proderli in merito a certi beni feudali - al centro: firma di Ferdinandus - a sx: Ad m(andatum) Sacrae Regie M(aiestat)is p(ro)prium L’intitulatio è scritta in caratteri capitali Latino Presenza di numerose macchie d’umidità [Copia] Sembra esserci traccia di un sigillo pendente Note dorsali La firma del re non sembra essere autografa Viene riportato il tenore dell’instrumentum del 1518 Arm. I, scaf. III Cfr. n.45 Notizie di lui vedi in CZOERNIG, op. cit., p. 638, 657, 734 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 70 76 76 Sul verso: “Fol. 57. 1536. N. 32” 1536 marzo 29 Udine, nello studio del notaio mm 200x190 Foglio sciolto Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, riscuote dal nobile Petrus de Arcoloncan 10 ducati per alcuni terreni siti nelle pertinenze di Privano Antonius Bellonus, figlio del fu Luca, notaio Signum notarii. L’invocatio (In Christi nomine. Amen) non è in corsivo, come il resto del documento: l’iniziale “I” è ingrossata e fiorita Latino Presenza di numerose macchie d’umidità sul bordo sinistro Originale / Note dorsali La datatio topica e la citazione dei testimoni sono collocati nell’escatocollo. Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 72 77 77 Sul verso: “E” 153[8] marzo 3 Ranziano mm 540x250 Foglio sciolto Iacobus Hofer di Ranziano, figlio del fu Stephanus, alla presenza di Alexandrus, vicario di Ranziano, di Gasparus Baldigara di Ranziano, di Andreas Sachil, di Conradus de Orzono, di Nicolaus Dominicus, di Blasius, figlio del fu Matthia, muratore e di Simonis Mus dispone le sue volontà testamentarie Petrus de Portis, figlio del fu Danielis, cittadino di Tolmezzo, notaio Signum notarii. L’invocatio non è scritta con caratteri corsivi: la i iniziale è allungata Latino Taglio lungo il bordo destro della pergamena Originale / Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa imperiale ausburgica. Note dorsali. Sul verso si segnala anche la firma autografa di G.D. Della Bona, che potrebbe aver copiato e regestato il testamento Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 48 Cfr. n.45 73 78 78 / 1538 dicembre 6 Vienna mm 335x500 (plica mm 85) Foglio sciolto Ferdinand48, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a Steffan Hofer ed ai fratelli il feudo di Ranziano (Rentschach) Sotto la plica: - a sx: Commissio d(omi)ni e sotto quattro sottoscrizioni autografe, tra cui si riconosce quella di L.Dobrohost Sopra la plica - a sx: firma autografa del cancelliere L. Reyter(?) Sul verso: R(egistra)ta con sottoscrizione autografa di S.Vorle(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri allungati: la lettera iniziale Wir è in caratteri maiuscoli, è marcata ed abbellita. Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità; le piegature della pergamena mettono a rischio la leggibilità del testo Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in culla di cera vergine (mm 100) pendente da coda doppia. Mentre l’impronta, pur spezzata in due, è sufficientemente visibile, la culla è completamente rovinata. La legenda corre in tondo attorno alla figura: rimangono poche lettere: […]UNG(heriae)-BOHE(miae)[…]-COM(es)-TIR(olis)[...] Sigilli\78.JPG Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa imperiale asburgica. Note dorsali. Sul verso si segnala anche la firma autografa di G. D. Della Bona, che potrebbe aver copiato e regestato il documento Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 74 79 79 Sul verso: “N. 31. Fol. 57. 1538” 1538 dicembre 12 Marano, in Comune mm 320x120 Foglio sciolto Antonia Barrutis, figlia ed erede del fu Petrus di Marano, moglie di Zachoret, vende al nobile Ermannus Pranhoffer un livello di 15 soldi annui Antonius Belgradinus, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali La grafia tende al corsivo Arm. I, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 49 75 80 80 Sul verso: “N. 29. Fol. 57. 1539” 1539 [...] 4 Marano, nella sala del palazzo mm 340x110 Foglio sciolto Vendita al nobile Hermanus Pranhoffer49 di un livello di 50 soldi annui [Antonius Belgradinus, notaio] Signum notarii Latino Presenza di numerose macchie d’umidità, che rendono in parte illeggibile il documento Originale / Note dorsali. Non è possibile ricavare i nomi di chi mette in vendita il livello: si segnala che i verbi dispositivi (do, vendo, trado) sono alla III persona plurale Arm. I, scaf. IV Il MORELLI, op. cit., I, 68-69 nomina questo capitano di Marano col cognome di Grünhoffer. La continua guerriglia fra gli arciducali e la repubblica veneta per il possesso della importante fortezza di Marano ci viene estesamente narrata dal MORELLI, I, fino a pag.100. De iure tutti i capitani messi nelle singole località capitanali (p.e. Gradisca, Tolmino, Plezzo, Aquileia, Porpetto, Marano) erano soggetti al capitano di Gorizia, quale capo della contea. Questa dipendenza però fu più o meno forte a seconda che i capitani di Gorizia la sapevano far valere. De facto invece constatiamo che dal capitano di Gradisca nel secolo XVI dipendevano i capitani di Aquileia, Porpetto e Marano, quale autorità competente d’appello nelle cause civili dei giudizi di questi tre subalterni capitanati (Cfr. MORELLI, I, 110. IV, 44) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 76 81 81 Sul verso: “N. 83” 1540 gennaio 7 Cosana, in casa di Michaellis Rusinnus, figlio del fu Stephannus mm 325x105 Foglio sciolto Michael Rusinnus di Cosana, figlio del fu Stephannus, vende a Paolus Salatheus di Biana, figlio del fu Leonardus, un appezzamento di terra nei pressi di Bigliana in un luogo chiamato Oblinz per 24 ducati Leonardus Turres da Barbana, notaio Signum notarii. In dell’invocazione è allungato Latino / Copia autenticata / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 50 Cfr. n.45 77 82 82 Sul verso: “N. 90. Fol. 45. 1540” 1540 gennaio 12 Vienna mm 375x555 (plica mm 100) Foglio sciolto Ferdinand50, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a Rehmund, Maximilian, Ludwig, Georg e Francisch von Dornberg con tutti i loro figli il titolo nobiliare di Liberi Baroni del Sacro romano impero Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa di Ferdinand e sotto del cancelliere Kienger(?) Sopra la plica - a dx: Ad mandatum D(o)m(ini) Regis proprium e sotto sottoscrizione autografa di H.Wersperg(?) Sul verso: - R(egistrata) con la sottoscrizione autografa di Bischoft(?) La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta con caratteri cancellereschi, marcati: le iniziali sono allungate sopra il rigo ed abbellite da svolazzi. I singoli paragrafi iniziano con una lettera che si allunga in senso orizzontale con abbellimenti a spirale. Tedesco Abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena Originale Il sigillo pendente è andato perduto Note dorsali. Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 79 84 83 / 1540 marzo 20 [Marano], in stubba del signor Herminius Pranhoffer mm 350x135 Foglio sciolto Il figlio del fu Bortholus Comellus di Marano, per mano del suo procuratore, vende a Hermanus Pranhoffer capitano di Marano, un pezzo di terra, chiamato Luna, sito a Marano, al prezzo di 19 ducati, così come stabilito dall’atto dd. 25 settembre 1528 Antonius Belgradinus, notaio Signum notarii. La lettera iniziale dell’invocatio è allungata ed ingrossata Latino Presenza di numerose macchie d’umidità Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 78 83 84 Sul verso: “N. 27. Fol. 57. 1540” 1540 luglio 8 Cormons, in casa del notaio Joannes Cisterninus Mm 292x125 Foglio sciolto Petrus Riveliza di Moraro vende a Bertrandus Quayatus di Farra una pensione livellaria annua di 2 staie di frumento della misura di Cormons, su di una casa con cortile sita a Moraro, al prezzo di 20 ducati Ioannes Cisterninus, notaio e cancelliere di Cormons Signum notarii. Nell’invocatio le due prime lettere sono scritte in capitale: la “i” è allungata Latino Presenza di fori di filza Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 80 85 85 Sul verso: “Anno 1571. N. 7” 1541 ottobre 31 Graz mm 555x660 (plica 60 mm) Foglio sciolto Raimund von Gera dispone le sue volontà testamentarie in favore del proprio figlio Adam Sottoscrizioni autografe di: - Regmund von Gera - Adam von Gera - III persona, forse il notaio, du cui non è possibile riconoscere l’identità La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio è in caratteri gotici, marcati: le lettere in maiuscolo sono allungate sopra il rigo e terminano con eleganti svolazzi circolari. La I iniziale di Ich è abbellita da motivi a spirale ed è allungata di molto sotto il rigo. Tedesco / Originale Sono presenti quattro sigilli pendenti Sigilli\85.JPG. Da dx a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente: la parte più danneggiata è la legenda. Sigilli\85a.JPG b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 20), in culla di cera vergine (mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: legenda e figura sono stilizzate Legenda: non decifrabile Sigilli\85b.JPG c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente. Della legenda che corre circolarmente è possibile leggere: solamente poche lettere COTERIO […] Sigilli\85c.JPG d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente. Della legenda che corre circolarmente è possibile leggere: S.-HANS-FRIDRICH-[VO]N-TRAUTMANSTORF51-T(…) Sigilli\85d.JPG Note Collocazione 51 Note dorsali Arm. I, scaf. IV Un ramo della famiglia Trautmannsdorf si sviluppò nell’Alto Adige. Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 81 86 86 / 1542 agosto 10 Lienz mm 315x385 (plica mm 50) Foglio sciolto La famiglia Murgot von Nusdorff - ed in particolare Hans, Caspar e Wolfang - sancisce un patto dotale con la famiglia di Iorg [Heyss] von Ungerspach Sottoscrizioni autografe di: - Hanns Murgot von Nusdorff - Caspar Murgot von Nusdorff - Andre von Brabem(?) La I dell’intitulatio iniziale è allungata e abbellita Tedesco / Originale I due sigilli pendenti da coda doppia sono andati perduti: rimane traccia di entrambe le culle di cera vergine Sigilli\86.JPG / Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 82 87 87 Sul verso: “N. 64. Fol. 57. 1543” 1543 gennaio 8 Gorizia, nella loggia del Comune mm 370x160 Foglio sciolto Notifica del lascito testamentario di Gendrut Rolussa di Cerou che, deceduta il 24 dicembre 1542, cede alla figlia Catharina un pezzo di terra soggetta alla decima reale Petrus de Portis, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 83 88 88 Sul verso: “N. 48. 1543” a. 1543 febbraio 3 b. 1543 maggio 4 a. Gradisca, nell’abitazione del notaio b. Gradisca, nella Cancelleria mm 500x200 Foglio sciolto a. Paulus Xalateus permuta con Gregorius Xalateus di Mossa, figlio del fu Iurius, 31 libbre e 10 solidi in cambio della promessa della cessione dei diritti su un prato acquisito da Beltrandus Quaiatus b. Gregorius Xalateus di Mossa, figlio del fu Iurius, cede a Paulus Xalateus i diritti sulla terza parte di un campo acquistato in data 16 novembre 1540 da Beltrandus Quaiatus per 22 ducati e mezzo Hercules Orobonus di Ferrara, notaio Signum notarii Latino Taglio lungo il bordo destro della pergamena Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 84 89 89 Sul verso: “Fol. 58 l’anno 1545. N. 38” 1543 dicembre 15 Gradisca, nell’abitazione del notaio mm 430x230 Foglio sciolto Petrus Michelize di Moraro vende a Bertrandus Quaiatus di Gradisca la responsione livellaria di una staria di frumento, secondo la misura di Cormons, per 7 libbre di monete ed altre 55 libbre Hercules Orobonus di Ferrara, notaio Signum notarii Latino Taglio lungo il bordo destro della pergamena Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 85 90 90 Sul verso: “Fol. 57. 1544. N. 26” 1544 febbraio 11 Cerou superiore mm 320x125 Foglio sciolto Ioannis Schiapin de Griano(?), figlio del fu Petrus, abitante a Cerou superiore, vende a Stephanus Stagnich alcuni appezzamenti di terra siti a Cerou. Leonardo Turres da Barbana Signum notarii Latino Presenza di alcune macchie d’umidità soprattutto nel protocollo Originale / Note dorsali. La grafia tende al corsivo Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 86 91 91 Sul verso: “N. 54. 1544” 1544 dicembre 18 Bigliana mm 530x80 Foglio sciolto Simon Sallatel detto Musiche figlio del fu Gregorius di Bigliana, vende a Sebastianus Peterin di San Lorenzo sotto Mossa, un prato sito a Preval al prezzo di 10 ducati e 6 libbre Andreas Palimçer de Franeçcha(?), figlio del fu Leonardo, notaio Signum notarii. Parte dell’invocatio è in lettere minuscole ingrandite Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 87 92 92 Sul verso: “[12]” 1545 ottobre 22 Bigliana, nella casa dell’acquirente Paulus Saletheu di Bigliana mm 245x170 Foglio sciolto Gendra moglie del fu Ioanis Sincig di Solimbergo, alla presenza del figlio Herneus, vende a Paulus Saletheu di Bigliana un pezzo di terra piantata a viti ed alberi, situata a San Martino, in un luogo detto Conagenize al prezzo di 15 ducati Michael Odorisius, sacerdote e notaio Signum notarii. Le lettere iniziali dell’invocatio (In Christi nomine) sono in lettere capitali: la i è allungata Latino Presenza di alcune macchie d’umidità, una delle quali non permette la lettura del nome dell’acquirente Originale / Note dorsali. Sul recto della pergamena è incollato un cartoncino che reca la data dell’atto Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 52 88 93 93 / 1548 gennaio 27 Gorizia mm 310x560 (plica 60 mm) Foglio sciolto Sigmundt von der Wacht52 sancisce un patto dotale con Gertrüd figlia di Georg Heyss von Khüenburg zu Ungerspach Sotto la plica, a sx, firma autografa di Sigmundt von der Wacht Fatta eccezione per l’intitulatio (Ich Sigmund), in carattere gotico e con la i allungata sotto il rigo, il resto del testo è scritto in corsivo. Tedesco Presenza di due fori nell’escatocollo e lungo il bordo destro della pergamena Originale Sono presenti due sigilli pendenti Sigilli\93.JPG Da dx: a. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 30), in culla di cera vergine [mm 60] pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la culla è molto danneggiata e parte della legenda che corre circolarmente, risulta illeggibile. Legenda: S.-WOLF(ANG)-V[ON …] Sigilli\93a.JPG b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 30), in culla di cera vergine, perduta, pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la culla è molto danneggiata e la legenda che corre circolarmente, non è conservata. Sigilli\93b.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. IV Questo dovrebbe essere il Raimondo V della seconda tavola genealogica messa alla fine dell’opera: PEHLER, Il castello di Duino, Trento 1882. Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 89 94 94 Sul verso: “N. 36. Fol. 58. 1548” 1548 febbraio 15 Udine, in Rivo alto, nello studio del notaio mm 300x170 Foglio sciolto Danielis de Strasoldo, figlio del fu Christophorus Bucinus, libera Ioannis Caynero, figlio del fu Nicolaus, dal debito contratto il 27 settembre 1532 di 3 staie di frumento sul livello sito nelle pertinenze di Privano, al prezzo di 30 ducati Ioannes Dominicus Bithunius, notaio di Udine Signum notarii. L’invocatio è in lettere minuscole ingrandite: la i iniziale è abbellita Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 90 95 95 / 1549 ottobre 20 Bigliana, nella casa dell’acquirente Paulus Saletheu di Bigliana mm 405x165 Foglio sciolto I fratelli Gregorius e Ioannes Saletheus di Mossa, figli ed eredi del fu Iurius, vendono a Paulus Saletheu di Bigliana un pezzo di terra corrispondente a circa un campo, situata nelle pertinenze di Capriva, in un luogo detto dongia la strada di Cormons al prezzo di 46 ducati e mezzo, con l’eccezione di riservarsi il livello annuale di tre pesenali di frumento, della misura di Cormons, da versare per il quartese alla chiesa di Capriva. Michael Odorisius, sacerdote e notaio, abitante a Bigliana Signum notarii. L’iniziale dell’invocatio è allungata Latino / Originale / Note dorsali E’ presente un l’uso di locuzioni in friulano per indicare il toponimo del campo. Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 91 96 96 Sul verso: “N. 37. Fol. 58. 1550” 1550 marzo 11 Gorizia, in terra superiori mm 345x115 Foglio sciolto Il colono Nicolaus chiamato Lo Neri de Pocech, abitante a Cormons, vende al nobile Franciscus Doremberg, figlio del fu Erasmus, una pensione livellaria di 2 starie di frumento, della misura di Cormons, al prezzo di 20 ducati per libbra. Ioannes Baptista Codessa, notaio Signum notarii Latino Presenza di alcune macchie d’umidità lungo il bordo sinistro della pergamena Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 92 97 97 Sul verso: “N. 35. Fol. 58. 1550” 1550 luglio 8 Gonars, nella casa dell’acquirente mastro Marcus Faber mm 315x170 Foglio sciolto Il nobile Cristophorus figlio del fu Odoricus de castro Porpeti vende a mastro Marcus Fabrus, abitante a Gonars, un prato posto nelle pertinenze di Porpetto, presso un bosco chiamato Cembri al prezzo di 17 ducati e mezzo Theseus Codessa, figlio del fu Sebastianus, notaio Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 93 98 98 / 1551 ottobre 31 s.l. mm 375x620 (plica mm 45) Foglio sciolto Hanns Murgot von Nusdorf sancisce un patto dotale con Wolf Hofer, signore di Ranziano per il matrimonio con la di lui figlia, Elisabeth Hofer Subscritio notarile(?): Stephan Wiechl(?) manu propria L’invocatio, con cui si apre il documento, è in caratteri gotici e marcati: la I di In den namen des Herrn Amen termina con degli svolazzi ed è allungata sotto il rigo come a formare una cornice al testo. Mentre la gran parte del testo è in corsivo, alcuni termini distintivi (ad esempio i nomi dei contraenti) sono in gotico. I singoli paragrafi sono distinti da una lettera iniziale allungata in orizzontale. Signum notarii Tedesco / Originale Sono presenti due sigilli pendenti Sigilli\98.JPG Da dx: a. Sigillo di cera marrone, rotondo [mm 30], in culla di cera vergine, perduta, pendente da coda doppia. Conservazione pessima. La legenda , illeggibile, corre circolarmente. Sigilli\98a.JPG b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 30), in culla di cera vergine [mm 55], pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente. Mentre la culla è andata quasi completamente perduta, è leggibile parte della legenda: […]ANDRE VON [...] GRABEN Sigilli\98b.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 94 99 99 Sul verso: “N. 69. 1551” 1551 novembre 24 Bigliana mm 270x250 Foglio sciolto Andreas Podoresach attesta la consegna a Paolus Sallateus del canone dei miglioramenti eseguiti su di un certo monte detto Brirgi, a cauzione del debito di 20 denari Ioannes Zoriuc, notaio Signum notarii. La lettera iniziale è allungata Latino Abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali. La lettura della pergamena risulta difficoltosa per la grafia e l’inchiostro: il regesto quindi, è incerto. Si può avanzare l’ipotesi che si sottintenda un eventuale contratto d’enfiteusi Arm. I, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni 95 100 100 Sul verso: “N. 8” 1553 ottobre 18 Tipologia archivistica Regesto Foglio sciolto Erasm von Gera sancisce un patto dotale e nuziale con Magdalena, figlia di Christoff von Histerc(?) / L’invocatio iniziale In Namen der (…) è scritta in caratteri gotici, leggermente marcati: le lettere di tutta la prima riga sono allungate sopra il rigo e terminano con sobri svolazzi. La i iniziale è invece allungata sotto il rigo e la sua asta, abbellita da linee e motivi geometrici stilizzati si estende per circa metà del testo. Alcuni paragrafi sono distinti tra loro dall’uso di iniziali le cui aste sono leggermente marcate. Tedesco / Originale Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Graz mm 485x725 (plica mm 80) Sono presenti 6 sigilli pendenti Sigilli\100.JPG Da dx: a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 55), pendente da coda doppia. Conservazione pessima: è conservata parte della legenda, che corre circolarmente ed una minima parte della figura. Legenda: † S-ERASM-VON-GERA Sigilli\100a.JPG b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 30), in culla di cera vergine (mm 50), pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente, nonostante l’esteso strato di polvere che rende difficoltosa la lettura della legenda Legenda: CRISTOFF-[…. ]-VO(n).HI[STERC] Sigilli\100b.JPG c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine (mm 55), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente. La legenda corre circolaremente e vi si legge: S.- WILHALEM-VON-GERA Sigilli\100c.JPG d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 37), in culla di cera vergine (mm 55) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente. Della legenda che corre circolarmente si legge: ANTONI IUGGE[R] Sigilli\100d.JPG e. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 30), in culla di cera vergine (mm 50) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente. Della legenda che corre circolarmente si legge: HEINRICH RECH[TI]NGER Sigilli\100e.JPG f. Scudo di cera rossa rotondo (mm 30) in culla di cera vergine (mm 50), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la polvere sta danneggiando soprattutto la legenda che corre circolarmente. Legenda: […]HILVEGEL Sigilli\100f.JPG Note Collocazione Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 53 Cfr. n.45 96 101 101 Sul verso: “N. 23. Fol. 45. 1553” 1553 novembre 8 Vienna mm 275x400 (plica mm 50) Foglio sciolto Ferdinand53, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a Franz von Dornberg il possesso in usufrutto (kaufrecht) di alcuni beni siti nelle pertinenze di Gorizia Sopra la plica, a sx - sottoscrizione autografa del cancelliere Sotto la plica: - al centro: Commissio D(omi)ni Regis in Consilio Camerae e sotto le tre firme autografe dei consiglieri, tra cui si riconoscono quelle di (?)Fayer zu Herlerstain e di L. Spiller(?) - a dx: sottoscrizione autografa L’intitulatio, che occupa la prima riga e si estende oltre, è scritta con caratteri allungati: il nome dell’imperatore, accompagnato dal personale (Wir Ferdinand) ed il titolo di Künig sono in caratteri gotici Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in culla di cera vergine (mm 90), pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è ben conservata , la culla è in parte rovinata. Legenda: † FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROM(anorum) HUNG(heriae) BOEMIAE [REX INF(ans)] HI(spaniae) ARCHID(ux) AUSTR(triae) (et) C(etera) COMES TIROL(is) (et) C(etera) Sigilli\101.JPG Note dorsali Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 97 102 102 Sul verso: “N. 8” 1554 giugno [30] Udine, nella camera delle udienze nel castello mm 340x390 (plica mm 120) Foglio sciolto Bernardinus Venerius, luogotenente generale per il Senato Veneto della Patria del Friuli, concede a Michaelis de Strasoldo, figlio del defunto Horfeus, i privilegi ed i beni già goduti dal padre. Ioannis de Bertholottis, coadiutore del cancelliere Parte dell’invocatio (In Christi) è in lettere capitali: l’iniziale è allungata Latino / Originale Sigillo di cera rossa, sotto carta, rotondo (mm. 45) aderente. Conservazione pessima. Non è possibile ricavare né la figura, né la legenda Sigilli\102.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 54 Cfr. n.45 98 103 103 Sul verso: “N. 16. Fol. 45. 1554” 1554 luglio 15 Vienna mm 280x335 (plica mm 60) Foglio sciolto Ferdinand54, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a Mathias Pesler di Lucinico ed ai suoi eredi un prato sito a Lucinico e confinante con i beni di proprietà di Baptista Peterin di San Lorenzo Sotto la plica: - a sx: Commissio D(omi)ni Regis in Consilio Camerae; di seguito sottoscrizione autografa di tre consiglieri, tra cui si riconoscono quelle di Hanns von (K)harling e L.Spiller (?) - a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri allungati: il nome dell’arciduca ed il personale (Wir Ferdinand) sono in caratteri gotici marcati Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in culla di cera vergine (mm 90), pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è completamente rovinata. La legenda che corre circolarmente riporta: † FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROM(anorum) HUNG(heriae) BOEMIAE REX INF(ans) HI(spaniae) ARCHID(ux) AUSTR(triae) (et) C(etera) COMES TIROL(is) (et) C(etera) Sigilli\103.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 55 Cfr. n.45 99 104 104 Sul verso: “anno 1554. N. 29” 1554 dicembre 7 Vienna mm 430x700 (plica mm 155) Foglio sciolto Ferdinand55, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungheria, re dei Romani concede alla famiglia von Gera i privilegi nobiliari Sotto la plica a dx - sottoscrizione autografa del re e sotto quella del vice cancelliere I.Ionas(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta in caratteri allungati: i nomi dell’arciduca con il personale (Wir Ferdinand) e dell’appellativo Konig sono in caratteri gotici marcati: le iniziali di tutti i sostantivi si allungano e formano con i loro sobri svolazzi una sorta di cornice al testo. I paragrafi sono distinti tra loro da iniziali le cui aste marcate si allungano orizzontalmente Tedesco Raggrinzimento della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in culla di cera vergine (mm 120), pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente, nonostante il consistente strato di polvere formatosi negli anni. La legenda corre circolarmente e vi si legge: † FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROMANORUM REX [IMP]ER(ator) AUG(ustus) HUNG(eriae) BOEM(iae) (et) C(etera) REX ARCHID(ux) AUST(riae) INF(ans) HISP(aniae) COM(es).TIROLIS (et) C(etera) Sigilli\104.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 56 Cfr. n.45 100 105 105 Sul verso: N. 43. Fol. 45. 1556” 1556 luglio 6 Vienna mm 300x340 (plica mm 60) Foglio sciolto Ferdinand [I]56 d’Austria, imperatore, concede ad Anthon Rebuliza un prato chiamato Ronsalice, collocato a Preval, con un aggravio annuo di 3 fiorini Sopra la plica - sottoscrizione autografa Sotto la plica: - al centro: Commissio D(omi)ni R(egis) in Consilio Camerae - a dx: firme autografe dei consiglieri: (?)Fayer zu Herlerstain, H.Beck, L. Spiller(?) - a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere Walche(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri allungati: il nome dell’imperatore ed il personale (Wir Ferdinand) sono in caratteri gotici marcati Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 101 106 106 Sul verso: “N. 40. Fol. 58. 1556” a. 1556 dicembre 15 b. m.d. c. 1557 giugno 28 a. Gradisca, nel palazzo del barone Nicolaus de Turri consigliere regio e capitano di Gradisca b. Gradisca, nella casa del notaio Ioannis Baptista a Porta c. Gradisca, nella casa del notaio Ioannis Baptista a Porta mm 425x445 Foglio sciolto 1. I fratelli Sebastianus e Colaus detti Rizzo di Corona, figli del fu Philippus, anche in vece degli altri fratelli, vendono a Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius di Gorizia, una casa sita a Gradisca nella contrada di mezzo, chiamata Ruga Cathelana al prezzo di 99 ducati 2. Sebastianus e Colaus detti Rizzo, venditori, si accordano con Sebastianus Ciller, acquirente, che dei restanti 52 ducati - attestata la riscossione già di 27 ducati prima della firma dell’atto e di 20 alla firma del presente atto 20 verranno versati all’Ottava di Pasqua e 22 la domenica successiva alla festa di S.Battista, vale a dire il 29 giugno. 3. I venditori Sebastianus e Colaus detti Rizzo, attestano di di aver ricevuto da Sebastianus Ciller, l’importo rateale a pieno saldo del loro avere Ioannis Baptista a Porta, su licenza del notaio Iulius Ginati Signum notarii Latino / [Copia autenticata] / Note dorsali. Per i fratelli Sebastianus e Colaus è attestato anche il patronimico quondam Leonardi Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 102 107 107 Sul verso: “N. 45. Fol. 58. 1557” a. 1557 maggio 1 b. 1557 maggio 2 a. Gorizia, nella casa di Franciscus Dorenbergarus, in una delle stanza al piano superiore b. Gorizia, nello studio di Nicolaus Copmaul mm 335x160 Foglio sciolto a. Ioannis Chiuc di Cerou superiore, figlio del fu Primosius, a nome suo e dei fratelli Andrea e Iacobus, vende a Franciscus Dorenbergarus, figlio del fu Erasmus, un campo sito nelle pertinenze di San Floriano in un luogo detto prebacina al prezzo di 12 ducati. b. Ratifica della vendita nello studio di Nicolaus Copmaul Ioannis Baptista Codessa di Gonars, notaio Signum notarii. La lettera iniziale dell’invocatio è allungata e marcata Latino Presenza di una grossa macchia d’umidità al centro della pergamena Originale / Note dorsali Nicolaus Copmaul non è definito notaio: sembra essere un teste. Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 103 108 108 / 1557 giugno 11 Cividale, nello studio del notaio Georgius Merula mm 175x160 Foglio sciolto Revoca di Ioannis Zuianus de Nebula, figlio del fu Nicolaus de Crissò, revoca il diritto di discendenza (comeatus) concesso a Paulus Seleteo di Bigliana, rappresentato dal procuratore Ioannes Megaluti. Georgius Merula, notaio Signum notarii. Il testo è inscritto in una cornice rettangolare. L’inscriptio e parte della datatio, che occupano la prima riga, sono in caratteri capitali: la i iniziale è allungata ed abbellita Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 57 Cfr. n.45 104 109 109 / 1557 agosto 27 Vienna mm 285x330 (plica mm 40) Foglio sciolto Ferdinand [I]57 d’Austria, imperatore, concede a Thomas Dornikh von Hungherspach il possesso in usufrutto (kaufrecht) di un appezzamento di terra di circa tre campi sito nelle pertinenze di Gorizia e Lubiana (Laibach) Sotto la plica: - al centro: Commissio d(omi)ni regis in Consilio Camere - a sx: sottoscrizione autografa di tre consiglieri, tra cui si riconoscono le firme di (?)Fayer zu Herlerstain e di B.Hofer(?) - a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere Walche(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta in caratteri allungati: il nome dell’imperatore (Wir Ferdinand) è in caratteri gotici marcati Tedesco Presenza di un piccolo foro al centro del testo e di un’estesa macchia d’umidità nella parte destra della pergamena Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali Sul verso è riportato il nome di Thomas Dornikh von Ugherspach Arm. I, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 105 110 110 Sul verso: “N. 34. Fol. 58. 1557” 1557 dicembre 23 Gorizia, nello studio del notaio Ioannis Baptista Codessa mm 360x180 Foglio sciolto Iacobus Blasich di San Floriano vende al nobile Franciscus Dormbergarus di Gorizia, figlio del fu Erasmus, un ronco di terra sito nelle pertinenze di San Floriano, in un luogo chiamato Chisnich, nella Decima Regio, al prezzo di 32 ducati Ioannis Baptista Codessa, notaio Signum notarii. La I iniziale dell’invocatio è allungata Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 106 111 111 / 1558 gennaio 10 Cividale, in casa di Simonis Orlandini mm 390x210 Foglio sciolto La nobile Francischina Megaluti, figlia ed erede del fu Petrus, e di suo marito Simonis Orlandinus di Cividale, vende a Paulus Seleteu di Bigliana un ronco di terra della misura di circa 2 campi sito nelle pertinenze di Bigliana, in un luogo chiamato il pongar(?); un pezzo di terra corrispondente a 3 campi, sito sempre nelle vicinanze di Bigliana in un luogo detto potiniga; un bosco corrispondente ad 1 campo, sempre a Bigliana, in un luogo chiamato potpliniza – beni questi ricevuti in dono dal padre di Francischina per mano del sacerdote Nicolaus Megaluti nel 1529 - al prezzo di 120 ducati Franciscus filius d(omi)ni viri Antonii de Nicollettis, notaio Signum notarii. Latino Presenza, immediatamente dopo l’elencazione dei testimoni, di un foro che rende illeggibili alcune righe Originale / Note dorsali. Sul recto della pergamena, all’altezza del signum notarii è incollato un cartoncino che reca la data dell’atto. Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 108 113 112 Sul verso: “N. 42. Fol. 58. 1558” 1558 febbraio 5 Gorizia, in una stanza al piano superiore nella casa di Franciscus Dorimbergarus mm510x120 Foglio sciolto Nicolaus Miserit di San Floriano vende al nobile Franciscus Dorimbergarus, figlio del fu Erasmus, una vigna sita nelle pertinenze di San Floriano, in un luogo chiamato Nabasinischa per 15 ducati Ioannes Baptista Codessa di Gonars, abitante a Gorizia, notaio Signum notarii. La lettera iniziale dell’invocatio (In Christi …) è allungata Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 58 107 112 113 / 1558 febbraio 26 Wolfsberg mm 380x590 (plica mm 60) Foglio sciolto Georg [Fuchs von Rügheim]58, vescovo di Bamberga, concede a Georg Heyss [von Ungerspach] l’investitura feudale di alcuni beni situati in Carinzia Sotto la plica, a sx: - sottoscrizione autografa del cancelliere: Georg Ulrich von Reidsperg(?) La pergamena, completamente scritta in corsivo presenta solamente il pronome personale iniziale (Wir) ed il nome del vescovo in caratteri gotici cancellereschi e marcati. La prima riga, occupata dall’intitulatio, presenta alcune lettere con sobri svolazzi. Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine [mm 60], pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la culla è andata per metà perduta, la legenda e parte della figura sono illeggibili, per l’abrasione della cera. La legenda corre circolarmente e si decifrano le lettere: † S-GEORG[…] Sigilli\113.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo S.Mattia Apostolo (24 febbraio) Arm. I, scaf. VI L’Herarchia Cattolica attesta che Geörg Fuchs von Rügheim fu vescovo di Bamberg dal 1555 al 1561; la pagina Erzbistum Bamberg del sito http://uni-protokolle.de/Lexikon/Bistum_Bamberg.html dal 1556. E’ stato consultato, peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 59 Cfr. n.45 109 114 114 Sul verso: “N. 28. 1558” 1558 ottobre 28 Vienna mm 510x705 (plica mm 110) Foglio sciolto Ferdinand [I]59 d’Austria, imperatore, concede al nobile Hans Hofmann i privilegi e gli conferma i titoli nobiliari Sopra la plica - a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium e di seguito sottoscrizione autografa del cancelliere: Kirchslage(?) Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore La prima riga, occupata dall’intitulatio, che prosegue oltre, è scritta in caratteri cancellereschi, gotici, marcati. Le iniziali dei sostantivi sono allungate sopra il rigo ed aste ed occhielli sono sobriamete abbelliti: anche la W di Wir è allungata ma sotto il rigo e finemente abbellita da motivi floreali stilizzati. I singoli paragrafi sono distinti da lettere iniziali le cui aste sono allungate verso destra e leggermente ingrossate. Tedesco Abrasione dell’ inchiostro lungo le pieghe della pergemena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80) in culla di cera vergine (mm 125), pendente da coda doppia. Conservazione buona. La legenda corre circolarmente: FERDINANDUS D(ei) G(ratia) EL(ectus) RO(manorum) IMP(erator) AUG(ustus) GER(maniae) HUNG(heriae) BOHEM(iae) (et) C(etera) REX INF(ans) HISPA(niae) ARCHID(ux) AUST(riae) (et) C(etera) COM(es) TIROL(is) (et) C(etera). Sigilli\114.JPG Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 60 Cfr. n.45 110 115 115 Sul verso: “anno 1558. N. 2<6>7” 1558 ottobre 29 Vienna mm 485x750 (plica mm 135) Foglio sciolto Ferdinand [I]60 d’Austria, imperatore, concede al nobile Hans Hofmann alcuni privilegi Sopra la plica - a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium di seguito sottoscrizione autografa del cancelliere: Kirchslage(?) Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore L’intitulatio, che occupa la prima riga e prosegue oltre, è scritta con caratteri allungati: il nome dell’imperatore, il pronome personale wir e l’appellativo khaiser sono in caratteri gotici marcati. Le iniziali di tutti i sostantivi si allungano e formano con i loro sobri svolazzi circolari una sorta di cornice al testo. I paragrafi sono distinti tra loro da iniziali le cui aste marcate si allungano orizzontalmente Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in culla di cera vergine (mm 120), pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente, nonostante un’ammaccatura alla culla. La legenda corre circolarmente e vi si legge: †FERDINANDUS (Dei) G(ratia) EL(ectus) RO(manorum) IMP(erator) SEMP(er) AUG(ustus) GER(maniae) HUNG(eriae) BOEM(iae) (et) C(etera) REX INF(ans) HISPA(niae) ARCHID(ux) AUST(riae) (et) C(etera) COM(es) TIROL(is) (et) C(etera) Sigilli\115.JPG Note dorsali. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 61 Cfr. n.45 111 116 116 Sul verso: “N. 25. 1595” 1559 marzo? 1 Augsburg mm 380x640 (plica mm 145) Foglio sciolto Ferdinand [I]61 d’Austria, imperatore, concede al nobile Erasm von Gera, consigliere camerale ed imperiale, alcuni privilegi e gli conferma i titoli nobiliari Sopra la plica - a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium e di seguito la sottoscrizione autografa del cancelliere. Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore La prima riga, occupata dall’intitulatio, che prosegue oltre, è scritta in caratteri cancellereschi, gotici, marcati. Le iniziali dei sostantivi sono allungate sopra il rigo ed aste ed occhielli sono sobriamete abbelliti: anche la w del pronome wir è allungata ma sotto il rigo e finemente abbellita da motivi floreali stilizzati. I singoli paragrafi sono distinti da lettere iniziali le cui aste sono allungate verso destra e leggermente ingrossate. Tedesco Presenza di due fori piuttosto estesi che provocano qualche difficoltà di lettura. Abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80) in culla di cera vergine (mm 125), pendente da filo serico dorato. Conservazione pessima: parte del sigillo è andato perduto, mentre la culla è spezzata. La legenda corre circolarmente: †FERDINA[ndus…au]G(ustus) GER(maniae) HUNG(eriae) BOEM(iae) (et) C(etera) REX [...arc]HID(ux) AUST(riae) (et) C(etera) COM(es) TIROL(is) (et) C(etera) Sigilli\116.JPG Note dorsali Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 62 Cfr. n.45 112 117 117 / 1559 [giugno] 8 Vienna mm 280x380 (plica mm 40) Foglio sciolto Ferdinand [I]62 d’Austria, imperatore, concede ai fratelli Blasion, Baptista, Hanns Dominico e Hanns Maria von Marega, tessitori, alcuni beni camerali siti nelle pertinenze di Farra, lungo il fiume Isonzo e confinanti con i possessi dei von Strasaro. Sotto la plica: - a sx: Commissio d(omi)ni electi Imperatoris in Consilio Camerae e di seguito le sottoscrizioni autografe di tre consiglieri, tra cui si riconoscono quelle di Fayer zu Herlerstain, Cristoff(?), L. Püngla(?) - a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere Walche(?) Solamente i termini Wir Ferdinand e khaiser, nella prima riga sono scritti in carattere cancelleresco e sono marcati: la w del pronome personale scende con i suoi sobri abbellimenti sotto il rigo Tedesco Presenza di numerose macchie d’umidità e diversi fori soprattutto lungo le pieghe della pergamena Originale Il sigillo pendente forse da coda doppia è andato perduto Note dorsali Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 113 118 118 Sul verso: “N. 79. 1560” 1560 febbraio 20 Bigliana, nello studio di ser Andrea Solastiar mm 295x140 Foglio sciolto Simon [Salatheu] detto Musiche di Bigliana vende ad Andrea Salatheu di Bigliana, figlio del fu Paolus, un ronco di terra, con accanto un bosco, piantato a vite ed alberi, sito nelle pertinenze di Bigliana in un luogo detto studena al prezzo di 25 ducati e 6 libbre. Iacobus Turres di Barbana, figlio del fu Leonardus, notaio Signum notarii La lettera iniziale dell’invocatio è in carattere maiuscolo ed è allungata sotto il rigo Latino / Originale / Sul recto, immediatamente sopra il signum notarii è apposta un etichetta postuma, recante l’anno Note dorsali Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 124 119 119 Sul verso: “N. 93. Fol. 59. 1563” a. 1560 aprile [5] b. 1560 [ottobre] 1 a. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere b. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere mm 390x340 Foglio sciolto 1. Christoforus, Antonius e Natalis(?) Donda di Moraro, figli del fu Ioannis, vendono al nobile Michelis de Villa Nova, capitano di Maranuto una casa sita a Gradisca, nella contrada detta Ruga Cathelana al prezzo di 115, con il permesso di Ioannis Edlinger, figlio del fu Georgorius. 2. I venditori Christoforus, Antonius e Natalis(?) Donda di Morato, figli del fu Ioannis, attestano di aver ricevuto dal nobile Michelis de Villa Nova l’importo pattuito Julius Campana di Gradisca, notaio Signum notarii La lettere iniziale dell’invocatio di entrambi gli atti sono in carattere maiuscolo ed allungato Latino Abrasione dell’inchiostro Originale / La subscriptio notarile si chiude con la formula Laus Deo sempre. La pergamena contiene due atti. Note dorsali Arm. I, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 114 120 120 Sul verso: “N. 7. Fol. 59. 1560” a. 1560 ottobre 10 b. 1560 novembre 12 a. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere b. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere mm 490x170 Foglio sciolto a. Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius, macellaio abitante a Gorizia, vende al nobile Michelis de Villa Nova, capitano di Maranuto una casa sita a Gradisca, nella contrada detta Ruga Cathelana al prezzo di 95 ducati, con il permesso di Ioannis Edlinger, figlio del fu Georgorius. b. Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius, attesta di aver ricevuto dal nobile Michelis de Villa Nova l’importo pattuito Julius Campana di Gradisca, notaio Signum notarii La lettere iniziale dell’invocatio di entrambi gli atti sono in carattere maiuscolo ed allungato Latino Abrasione dell’inchiostro soprattutto nella subscriptio, forse dovuta all’umidità; taglio lungo il bordo destro della pergamena Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 63 115 121 121 Sul verso: “N. 12. Fol. 59. 1580” 1560 novembre 23 Gorizia mm 625x680 (plica mm 100) Foglio sciolto Gaspar von Dornberg63 sancisce un patto dotale con Maria, figlia di Adam [von Swetkhowitz], capitano di Pisino. Sono presenti le firme autografe, partendo da sx, di: - Gaspar von Dornberg - Franz von Dornberg - Tristhan(?)von Dornberg - Laurenz von Lanther(?) - Gioani Iacomo Cornola La prima riga dell’intitulatio, è scritta in caratteri gotici, che si allungano sopra il rigo: le iniziali sono abbellite da leggeri svolazzi a spirale. La i iniziale del pronome ich si allunga sotto il rigo ed occupa in lunghezza un quarto dell’estensione del testo: è anch’essa abbellita da ornamenti e leggere stilizzazioni floreali. L’intitulatio prosegue nella seconda e terza riga: i caratteri pur gotici diminuiscono gradualmente ini grandezza. Tedesco Presenza di diverse macchie d’umidità ed abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena Originale Si segnala la presenza di sei sigilli pendenti da coda doppia, sotto le sottoscrizioni dei testimoni Sigilli\121.JPG. I primi tre sigilli sono identici e da dx sono: a-c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 50), pendente da coda doppia. La culla è rovinata nella parte inferiore. La legenda corre circolaremente e vi si legge: S FRANZ. VON DORENBERG Sigilli\121a.JPG; Sigilli\129b.JPG; Sigilli\121c.JPG d. Sigillo pendente da coda doppia, perduto Sigilli\121d.JPG e. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine (mm 60), pendente da coda doppia La culla è rovinata. La legenda corre circolaremente su due registri e, seppur rovinata, vi si legge: I registro: LARENZ VON [lau]THER FR[…] II registro: […] REIPNE […] Sigilli\121e.JPG Egli fu segretario d’ambasciata in Venezia e Roma con lo zio Vito (CZOERNIG, op. cit., p.638) f. Sigillo pendente da coda doppia, perduto Note Collocazione Note dorsali Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 64 116 122 122 / 1561 luglio 15 o settembre 1 Wolfsberg mm 450x570 (plica mm 40) Foglio sciolto Veit von Würtzburg64, vescovo di Bamberga concede a Georg Heyss [von Ungerspach] l’investitura feudale di alcuni beni Sotto la plica: - sottoscrizione autografa del cancelliere: Georg Ulrich von Reidsperg(?) Il nome del vescovo ed il pronome personale sono in caratteri gotici marcati, allungati ed abbelliti da sottili svolazzi. Il resto del testo è molto sobrio Tedesco Presenza di un raggrinzimento della pergamena unitamente e di numerose macchie d’umidità Originale Sigillo di cera rossa, rotondo [mm 50], in culla di cera vergine [mm 60], pendente da coda doppia. Tanto il sigillo quanto la culla hanno perduto la loro parte superiore. La figura e la legenda sono molto rovinate : non è possibile darne descrizione Sigilli\122.JPG Non è possibile stabilire se si faccia riferimento alla festa di S.Enrico (15 luglio) o a quella di S.Egidio (1 settembre) Arm. I, scaf. VII L’Herarchia Cattolica attesta che Vito von Würtzburg fu vescovo di Bamberg dal 1561 al 1588; la pagina Erzbistum Bamberg del sito http://uni-protokolle.de/Lexikon/Bistum_Bamberg.html al 1577. E’ stato consultato, peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 65 117 123 123 Sul verso: “N. 10. Fol. 59. 1562” 1562 gennaio 21 Gorizia, nelle stanze dell’abitazione del nobile Vitus de Dorumbergo mm 375x170 Foglio sciolto Ioannes Wincler di Gorizia, mutuario in Caporetto vende al nobile Vitus de Dorumbergo65 un pezzo di terra equivalente a circa 4 campi, piantata a vite ed alberi, sita lungo il torrente Corno al prezzo di 216 ducati Ventura de Albertinis di Aquileia, notaio Signum notarii La lettera iniziale dell’invocatio è in carattere maiuscolo ed è allungata sotto il rigo Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VII Notizie biografiche di quest’illustre membro della famiglia Dornberg sono in CZOERNIG, op. cit, p.638, in MORELLI, op. cit, III, pp. 296-297 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 118 124 124 Sul verso: “N. 6. Fol. 59. 1562” 1562 dicembre 3 Udine, nell’aula posta oltre il ponte del Palazzo del Comune mm 390x115 Foglio sciolto Il signor Bertrandus Milliana di Udine vende al nobile Danielis de Strasoldo, figlio del fu Christophorus, un livello annuale corrispondente a 2 staie di frumento, al prezzo di 20 ducati Petrus Antonius Brumalescus, figlio del fu Bartholomeus, notaio Signum notarii L’invocatio e la datatio iniziali sono poste al centro del protocollo. Il nome di Bertrandus Milliana è in caratteri corsivi , ma presenta delle dimensioni maggiori rispetto al resto della grafia. Il topografico Utini nell’escatocollo è in caratteri capitali Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 119 125 125 Sul verso: “N. 4. Fol. 59. 1563” 1563 marzo 19 Udine, sopra il Sacro Monte di Pietà mm 320x130 Foglio sciolto Domenicus Vincentius a Porta, dottore in legge e cittadino di Udine, per conto del nobile Danielis Strasoldus libera Martinus Bernardus di Lavariano, figlio del fu Paolus, dal livello di 5 staie e mezzo di frumento Petrus Antonius Brumalescus, figlio del fu Bartholomeus, notaio Signum notarii. L’invocatio è scritta con caratteri più grandi: la I iniziale è allungata Latino / [Copia autenticata] / Nell’atto sono riportati altri affari curati da Domenicus Vincentius a Porta. Note dorsali Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 66 Cfr. n.45 120 126 126 / 1563 giugno 4 Innsbruck mm640x630 (plica mm 135) Foglio sciolto Ferdinand [I]66 d’Austria, imperatore, conferma ad Erasm von Gera, consigliere camerale e capitano di Petau l’immunuità ricevuta con lettera dd. 1 maggio 1559 (Schadlosbrief) Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore Sopra la plica - a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium e sottoscrizione autografa del cancelliere: Lobenze(?) L’intitulatio, che occupa la prima riga, presenta lettere allungate ed abbellite: il nome dell’imperatore, il pronome personale wir, i sostantivi Kaiser e German sono in caratteri gotici marcati. Lungo i margini laterali del testo corre una cornice formata da spirali circolari. I singoli paragrafi sono distinti da un abbellimento delle lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale allungata. Tedesco / Originale Il sigillo pendente da cordoncino è andato perduto Spessot annota: “Con grande suggello (in parte spezzato e danneggiato) pendente da cordoncino d’oro”. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 67 Cfr. n.45 121 127 127 Sul verso: “N. 32. Fol. 45. 1563” 1563 settembre 28 Pressburg (In arce nostra Posonii) mm 540x640 (plica mm 140) Foglio sciolto Ferdinandus [I]67 d’Austria, imperatore, nomina Vitus a Dornberg, quale soldato, cioè cavaliere d’oro, con i fasci, le insegne e l’armartura equestri del Sacro Romano Impero Sopra la plica - a sx: Ad mandatum sacrae Caesareae M(aiesta)tis p(ro)prium e di seguito sottoscrizione autografa del cancelliere M.Singkhmoser(?) Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e di seguito: Viri ac nomine r(everendissimi) d(omini) Magnifici v(iri) b(ono) Io(hannes) B(aptista) Weber Sul verso: R(egistra)ta B.Argento L’intitulatio occupa sei righe iniziali: le prime tre, con il nome dell’imperatore, con la formula divina favente clementia electus Romanorum Imperatore sono in caratteri capitali ingrossati. La grandezza del molulo delle lettere decresce. I paragrafi che contengono cararattere dispositivo, sono distinti dall’uso di qualche termine redatto in caratteri capitali: cfr. tametsi, itaque, mandantes ecc. Il nome del destinatario del provvedimento, Vitus a Dornberg, è sempre scritto in capitale Latino Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 130), in culla di cera vergine (mm 170), pendente da fili d’oro. Conservazione sufficiente. La parte sinistra del sigillo è rovinato. La legenda corre circolarmente su due registri e vi si legge: I reg.: †FERDINANDUS-DEI-GRATIA-ELEC[tus Romanorum Imperator semper augustus Ger]MANIAE-HUNGARIAEBOHEMIAE-DALMATIAE-CROATIAE-SCLAVONIAE-ET C(etera)-REX II reg.: INFANS-HISPANIARUM-ARCHIDUX [Burgundiae Brabantiae Stitiae]-CARINTHIAE-CARNIOLAE-ET WIRTERBERGAE-ET C(etera)-COMES-TYROLIS-ET C(etera). Sigilli\127.JPG Note Collocazione Note dorsali La scrittura usata è la cosiddetta Fraktur, usata nella cancelleria imperiale a partire dal 1500. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto (Militia pro vito a Dornberg). Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 122 128 128 Sul verso: “N. 85” 1564 gennaio 12 Cormons, nella loggia mm 280x125 Foglio sciolto Antonius Riboliza di Bigliana versa ad Andrea Saletheu de Bigliana il livello di 3 conzi di vino per i 22 ducati ricevuti in prestito Ioannes Cisterninus, notaio e cancelliere di Cormons Signum notarii Latino / Originale / Note dorsali. Sopra il signum notarii è apposta un’etichetta con l’indicazione dell’anno Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 123 129 129 / 1564 giugno 21 Graz mm 560x610 (plica mm 110) Foglio sciolto [Erasm von Gera, consigliere camerale e capitano di Petau, per sé ed i suoi eredi rilascia un’obbligazione] Sotto la plica, a sx, sottoscrizione autografa di Erasm von Gera L’intitulatio, che occupa la prima riga, presenta lettere gotiche allungate, abbellite e ingrossate. La i di ich è allungata ed occupa ¼ dell’altezza della pagina: è abbellita e reca su di un tratto obliquo centrale la datazione I singoli parargrafi sono distinti da un abbellimento delle lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale allungata. Tedesco / Originale Si segnala la presenza di quattro sigilli pendenti da coda doppia Sigilli\129.JPG. Da dx: a. Sigillo rotondo, in culla di cera vergine priva di coperchio, pendente da coda doppia. Il sigillo è andato perduto, rimane un piccolo pezzo di culla. Sigilli\129a.JPG b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 60), pendente da coda doppia. Della culla rimane solo la parte inferiore. La legenda corre circolarmente e vi si legge: S.-HANNS-H-V[ON]-SIVENBERG Sigilli\129b.JPG c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), iin culla di cera vergine, perduta, pendente da coda doppia. La legenda, che corre circolarmente, presenta una lacuna nella parte destra. Vi si legge: S-PANCRAZU-WI[…]RAZ-F-H. Sigilli\129c.JPG d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine (mm 65), pendente da coda doppia. La legenda corre circolarmente e vi si legge: S.-WILHALEM-VON-GERA Sigilli\129d.JPG / Arm. I, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 68 125 130 130 / 1565 agosto 1 Graz mm 430x570 Foglio sciolto Ludwig von Dornberg dispone le volontà testamentarie in favore del fratello Franz68 Sottoscrizione autografa di: Ludovigo de Dorumb(er)go m(anus) p(ro)p(ria) L’intitulatio che occupa la prima riga, è in caratteri gotici, allungati ed abbelliti da svolazzi sopra il rigo superiore. La i di ich è allungata sotto il rigo e la sua asta infiorata si estende per circa metà del testo Tedesco Presenza di alcuni fori e di alcune macchie d’umidità lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente. Conservazione buona. Legenda: L(udwig)V(on) D(ornberg) Sigilli\130.JPG La firma autografa del testante è in volgare italiano. Note dorsali Arm. I, scaf. VIII Di questi due Dorberg vedi notizie in CZOERNIG, op. cit., p.638 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 69 126 131 131 Sul verso: “N. 20. Fol. 59. 1565” 1565 dicembre 6 Vienna mm 650x650 (plica mm 60) Foglio sciolto La nobile Elisabet69 del fu Adam von Swetkhowitz, moglie di Cristoph von Batheim dispone le proprie volontà testamentarie (vermachen) Sottoscrizione autografa di Elisabet L’intitulatio che occupa la prima riga è scritta in caratteri gotici: i termini ich, Elisabet e Batheim sono marcati. La i del pronome personale è allungata sotto il rigo ed è abbellita da svolazzi che fanno anche da cornice superiore al testo. I singoli paragrafi sono distinti da un abbellimento delle lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale allungata. Tedesco / Originale Sigillo rotondo rosso (mm. 45), in culla di cera vergine (non rilevabile), pendente da coda doppia. Il sigillo e la culla sono gravemente danneggiati. Legenda e figura sono rovinati ed è impossibile darne descrizione. Rimane traccia della coda doppia da cui pendeva un secondo sigillo andato perduto Sigilli\131.JPG Note dorsali Arm. I, scaf. VIII Fu sorella di Maria, nominata nella pergamena di dd. 1560, 23 nov. (n.121) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 127 132 132 Sul verso: “N. 41. 1566. Fol. 60” 1566 gennaio 2 Gonars, nella casa del signor Franciscus Legalis mm 690x130 Foglio sciolto Il nobile Iulius Campana di Gorizia, anche in vece ed a nome del fratello Andrea, vende al magnifico signore Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, circa 25 campi piantati a vite ed ad alberi con un sedime chiamato la pavica, sito nel territorio di Marano al prezzo di 200 fiorini d’argento. Ioannes Spanus maranensis, notaio e cancelliere della gastaldia di Chiarisacco Signum notarii. Latino Presenza di un raggrinzimento della pergamena nella parte inferiore Originale / Note dorsali Sono menzionati anche i campi già acquistati dal Villa Nova (contratto dd. 8 aprile 1562) All’instrumentum originale è unita la ratificatio fatta a Gorizia il 25 giugno 1566 Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 128 133 133 Sul verso: “N. 47. Fol. 60. An(no) 1566” 1566 gennaio 23 Marano Nuovo, nella casa di Michaelis Villa Nova, capitano mm 400x140 Foglio sciolto Gervasio de Michaelis di San Gervaso permuta con il magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, un campo chiamato dei ronchs la del molino, acquisito da Michael figlio del fu Cotai(?) e Vitus figlio del fu Iacobus di San Gervaso. Leonardus de Michaelis di San Gervaso permuta con il magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, un campo chiamato del bos di Carlino, acquisito da Michael figlio del fu Cotai(?) di San Gervaso. Vitus de Michaelis di San Gervaso permuta con il magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, un campo sito in la braidata / / Latino Taglio della pergamena nell’escatocollo ed abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali Il documento presenta un elenco di vendite e permute operate da alcuni componenti della famiglia de Michaelis e dal capitano Michaelis Villa Nova. Ogni actio dà inizio ad un nuovo capoverso: la lettera è marcata L’ultima azione non è leggibile Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 129 134 134 Sul verso: “N. 46. 1566. Fol. 60” 1566 gennaio 24 Marano Nuovo, nella casa di Michaelis Villa Nova, capitano mm 400x120 Foglio sciolto Colaus e Petrus Rubei di San Gervaso, figli del fu Domenicus, vendono al magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, due campi posti nella tavella di Marano, in un luogo chiamato in suso la roja, per 14 ducati, 9 libbre e 6 solidi. Ioannes Spanus Maranensis, notaio e cancelliere della gastaldia di Chiarisacco Signum notarii. Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 130 135 135 Sul verso: “N. 16. Fol. 60. 1566” 1566 agosto 26 Marano Nuovo, sotto la torre mm 300x120 Foglio sciolto Prothasius figlio del fu Iosephus Prothasius di San Gervaso vende al magnifico signore Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, un prato posto in tavella per 12 ducati Ioannes Spanus maranensis, notaio e cancelliere della gastaldia di Chiarisacco Signum notarii. Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 70 131 136 136 Sul verso: “N. 14. Fol. 45. 1567” 1567 aprile 26 Innsbruck mm 625x760 (plica mm 135) Foglio sciolto Ferdinand70, arciduca d’Austria, concede ai nobili fratelli Franz e Maximilian von Dornberg71 l’accrescimento d’arma nello stemma araldico nobiliare Sopra la plica - a sx: Ad mandatum Ser(enfissimi) D(omi)ni Archiducis p(ro)prium con sotto una sottoscrizione autografa Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e sotto quella del cancelliere V(eit) Wellinger. Le due righe iniziali, occupate dall’intitulatio, che comunque si estende oltre, sono scritte in carattere gotico, marcato: le iniziali della prima riga sono allungate sopra il rigo e si concludono con sobri svolazzi circolari. La lettera w del pronome personale wir è abbellita da segni stilizzati. Lungo il testo i singoli paragrafi sono distinti da lettere iniziali allungate. Al centro della pergamena, poi, è rimasto in bianco un rettangolo dove era miniato lo stemma dei Dornberg. Tedesco Presenza di due estese macchie d’umidità al centro e sul margine destro della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo [mm 80], in culla di cera vergine (perduta), pendente da filo serico d’oro. Conservazione sufficiente, nonostante sia andata perduta la culla e la legenda. Sigilli\136.JPG Note dorsali Si segnala che il sigillo sopra descritto è stato trovato staccato dal documento: potrebbe quindi, appartenere ad un’altra pergamena. Lo Spessot non segnala la presenza del sigillo, ma la pergamena doveve comunque esserne dotata, poiché vi sono i fori e traccia del cordoncino d’oro. Arm. I, scaf. VIII Potrebbe trattarsi di Ferdinando del Tirolo (1529-1595) figlio dell’imperatore Ferdinando I e fratello di Massimiliano II e dell’arciduca Carlo d’Asburgo 71 Vedi notizie biografiche in CZOERNIG, op. cit., p.638 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 72 / 137 137 Sul verso: “N(umer)o 30” 1567 maggio 31 Graz mm 450x530 (plica mm 120) Foglio sciolto Carl72, arciduca d’Austria, concede al nobile Erasm von Gera, ai suoi familiari ed eredi una procura (?) Sopra la plica - a sx: R(egistra)ta con la sottoscrizione autografa di W. Täxer Sotto la plica - a sx: Commissio serenissimi Domini Archiducis in Consilio Camerae seguita da tre sottoscrizioni autografe - a sx: sottoscrizione autografa dell’arciduca seguita da altra sottoscrizione La prima riga della pergamena, occupata dall’intitulatio, che comunque si estende oltre, è scritta in carattere gotico, marcato: i termini Wir, Carl, Erzherzog ed Erzog sono più estesi e terminano con sobri svolazzi circolari. Lungo il testo i singoli paragrafi sono distinti da delle lettere iniziali le cui aste sono allungate in senso orizzontale. Tedesco Presenza di qualche macchia d’umidità posta lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine (mm 80), pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente: della culla rimane solo una parte. La legenda corre circolarmente: CARL-V(on)-GOTTES-GENADEN-ERZHERZOG-ZUOSTERREICH[...] Sigilli\137.JPG Note dorsali Sulla plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VIII Carlo nacque il 3/6/1540 a Vienna, figlio minore dell’imperatore Ferdinando I (1503-1564) e della principessa Anna d’Ungheria (1503-1547). Nel 1554 il padre aveva preparato una divisione dei territori dell’impero tra i suoi tre figli maschi, Massimiliano (futuro erede al trono, 1527-1576), Ferdinando del Tirolo (1529-1595) e Carlo, a cui spettarono le province dell’Austria Interna (territori della Stiria, Carinzia, Carniola e di Gorizia e Trieste con capitale Graz). In realtà solamente dal 1564, alla morte del padre, Carlo assunse il governo. Carlo morì a Graz il 10/7/1590. Cfr. F. EDELMAYER, L’arciduca Carlo e l’Austria Interna, 213-216 in CAVAZZA, S. (a cura di) 2002. Divus Maximilianus. Una contea per i Goriziani: 1500-1619. Catalogo. Mariano del Friuli. Edizioni “Della Laguna”. Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 73 Cfr. n. 72 132 138 138 Sul verso: “N. 15. Fol. 45. 1568” 1568 giugno 16 Graz mm 570x750 (plica mm 135) Foglio sciolto Carl73, arciduca d’Austria, concede alla nobile famiglia Dornberg la carica ereditaria di Camerieri maggiori nella Contea di Gorizia. Sopra la plica - a sx: Ad mandatum Domini Archiducis in Consilio proprium con la subriptio autografa del cancelliere Sotto la plica - a dx: subscriptio dell’arciduca La prima riga della pergamena, occupata dall’intitulatio, che comunque si estende oltre, è scritta in carattere gotico, marcato: le iniziali sono allungate sopra il rigo e si concludono con marcati svolazzi circolari. La lettera iniziale del pronome personale wir è abbellita da segni stilizzati. Lungo i margini corre una sorta di cornice formata dalle diramazioni degli allungamenti a spirale delle lettere dell’intitulatio. Lungo il testo i singoli paragrafi sono distinti da delle lettere iniziali molto allungate. Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità poste lungo le pieghe della pergamena, e di una in prossimità dei fori dai quali pendeva il sigillo Originale Il sigillo pendente è andato perduto Note dorsali. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 133 139 139 Sul verso: “N. 81. 1570” 1570 gennaio 5 Cormons, sopra la loggia mm 275x140 Foglio sciolto Hillarus Ribolizza di Bigliana vende a Leonardus Sallateo di Bigliana un ronco di terra chiamato periza, sito nelle pertinenze di Bigliana, al prezzo di 21 ducati e mezzo Mathius Colauttus, notaio Signum notarii. La i dell’invocatio iniziale (In Christi nomine Amen) è allungata sotto il rigo. Latino Presenza di poche macchie d’umidità lungo il bordo inferiore della pergamena Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 134 140 140 / 1570 dicembre Gorizia, nella Cancelleria mm 175x135 Foglio sciolto Istrumento notarile dei fratelli Franciscus ed Andrea Salatheu concernente un affitto Non rilevabile Signum notarii Latino Presenza di numerose macchie d’umidità, di corrosioni e lacune che rende la pergamena per buona parte illeggibile Originale / Sul recto al centro della pergamena è stata apposta un’etichetta che riporta la datazione cronica Note dorsali. Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 137 141 141 Sul verso: “N. 64. 1571” 1570 dicembre 26 Bigliana, nella casa del fu Paolus Salatheus mm 200x190 Foglio sciolto Nicola Brizignon, conzar, figlio del fu Sanctus di Bigliana, concede al dottor Iosephus Salatheus tutti i diritti su un pezzo di terra chiamata in frisa, sita nelle pertinenze di Bigliana e su di un sedime sito sempre a Bigliana, al prezzo di 64 ducati Jacobus Petuinus, notaio Signum notarii. La i dell’invocatio iniziale (In Christi nomine Amen) è allungata sotto il rigo. Latino Presenza di poche macchie d’umidità lungo il bordo inferiore della pergamena Originale / Sul recto lungo il margine sinistro della pergamena è stata apposta un’etichetta che riporta la datazione cronica Note dorsali Tanto le note dorsali quanto la suddetta etichetta riportano una datazione 1571, che non ha riscontro nel testo Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 74 135 142 142 Sul verso: “N. 34. Fol. 46. 1571” 1571 aprile 28 Praga, nella reggia mm 525x650 (plica mm 140) Foglio sciolto Maximilianus II74, imperatore, riconosce Balthasar quale figlio naturale e legittimo di Maximilianus a Dornberg, consigliere e prefetto imperiale e gli concede gli onori e le dignità paterne Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sacrae Cae(sareae) M(aiestatis) proprium e di seguito sottoscrizione autografa di M. Gerstman Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e sotto la formula: Viri ac nominis R(reverendissimi) D(omi)ni Danielis Archi Cancellarii Mogantini e sottoscrizione autografa di Io(hannes) Bap(tista) Weber Sul verso: - R(egistra)ta B. Argento(?) Il nome dell’imperatore Maximilianus è trascritto in capitale. Il restante testo è scritto con una grafia cancelleresca: le lettere maiuscole della prima riga, occupata da parte dell’intitulatio si allungano sopra il rigo (si veda Romanorum Imperator, ad esempio). Sono scritti in capitale altri due vocaboli “dispositivi”: Recognoscimus e Nulli Latino Presenza di alcune macchie d’umidità lungo il bordo destro della pergamena Originale Sigillo rotondo rosso (mm. 10), in culla di cera vergine (mm 14), pendente da cordoncini di seta gialli e neri. Mentre del sigillo è andata perduta la parte superiore, della culla rimane la base circolare. La legenda corre circolarmente e rimangono poche lettere: [...MAXIMILI]ANUS-SECUND(us)-D(ei)-G(ratia)-ELECT[US ….GERM]ANIAE-HUNG[ARIAE …] Sigilli\142.JPG Massimiliano II (1527-1576), arciduca d’Austria , figlio di Ferdinando I, divenne re di Boemia e dei Romani il 24/11/1562, re d’Ungheria ed imperatore il 25/7/1564. Morì il 12/10/1576. Note Collocazione Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 75 Cfr. n.64 138 143 143 / 1572 novembre 1 Wolfsberg mm 360x640 (plica mm 45) Foglio sciolto Veit [von Würtzburg]75, vescovo di Bamberga, nomina Wolfang Heüss von Kienberg zu Ungerispach, quale feudatario anche del fratello Fridrich, successivamente alla morte del loro padre Georg. Sottoscrizione autografa del cancelliere Georg von Wichssanstein(?) Parte dell’intitulatio si presenta in caratteri gotici: le lettere sono abbellite, in particolare l’iniziale del personale wir. Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità Originale Sigillo rotondo rosso (mm. 45), in culla di cera vergine (mm 60), pendente da coda doppia. Legenda e figura sono rovinati ed è impossibile darne descrizione. Sigilli\143.JPG / Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 76 Cfr. n.72 / 144 144 / 1573 agosto 20 Gorizia mm 405x550 (plica mm 100) Foglio sciolto Carl76, arciduca d’Austria, concede a Stefann Hofer ed ai suoi eredi il feudo di Ranziano (Rentschach) Sotto la plica: - a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in Consilio e di seguito sottoscrizioni autografe di due consiglieri - a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere(?) Georg von (?) Parte dell’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri gotici marcati. Le lettere sono allungate ed abbellite da svolazzi, compresa la w del personale wir. Il nome dell’arciduca ed alcuni suoi titoli si distinguono per i loro caratteri ingranditi Tedesco Presenza di una macchia d’umidità al centro del testo che ha già provocato uno scolorimento dell’inchiostro Originale Sigillo rotondo rosso (mm. 85), in culla di cera vergine (misura non rilevabile), pendente da coda doppia. E’ conservata la parte superiore del sigillo e della culla. La legenda corre circolaremente e vi si legge: † CAROLUS-D(ei)-G(ratia)-ARC[IDUX….]-ET-GOR(itaie)-ET -C(etera) Sigilli\144.JPG Note dorsali: sul verso si segnala anche la firma autografa di G. D. Della Bona. Sul taglio sinistro della pergamena, sotto all’intitulatio, è stata apposto un’annotazione cancelleresca d’autenticità dell’atto, in francese dd. 1 aprile 1813, N. 1305. Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 139 145 145 Sul verso: “N. 65. Fol. 60. 1574” 1574 settembre 23 Strassoldo, nella casa di Daniel de Strasoldo mm 425x280 Foglio sciolto Daniel de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, alla presenza del notaio Bithinius Bevilaqua e di alcuni testimoni, dispone che tra i suoi eredi venga aggiunto l’Ospedale maggiore di Udine. Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio Signum notarii. L’invocatio, che si apre con la formula In Christi nomine, presenta per la preposizione le lettere capitali ed allungate Latino / Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 140 146 146 Sul verso: “N. 66. Fol. 60. 1574” Compare di altra mano anche “N. 12” Datazione cronica (anno mese 1574 ottobre 21 giorno) Datazione topica Strassoldo, nella casa di Daniel de Strasoldo Dimensioni Mm 350x200 Tipologia archivistica Foglio sciolto Regesto Daniel de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, alla presenza del notaio Bithinius Bevilaqua e di alcuni testimoni, dispone di lasciare tutti i suoi beni mobili alla moglie Anastasia Sottoscrizioni Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio Adnotatio cancelleresca del luogotenente della Patria del Friuli Antonius de Caballis che certifica in data 21 marzo 1583 la fides publica del notaio Note paleografiche Signum notarii. Lingua Latino Stato di conservazione / Forma di trasmissione Originale Rimane traccia di un sigillo rotondo, aderente di cera rossa, forse Sigillo apposto in occasione dell’annotazione fatta dal luogotenente della Patria del Friuli Antonio de Caballis. Note Collocazione Note dorsali: tra l’altro si legge: 2° Testamento Il testo presenta delle sottolineature e delle segnalazioni di paragrafi fatte da mano diversa dallo scrivente. Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 141 147 147 / 1577 novembre 4 s.l. mm 175x270 (plica mm 45) Foglio sciolto Il barone Carl von Thannhausen scrive al nobile Wolfgang Heiss von Khienburg zu Ungerspach, in merito ad alcuni possessi feudali siti nella Carinzia superiore. / L’intitulatio che occupa l’intera prima riga presenta una scrittura gotica, le cui iniziali, allungate, sono anche ornate ed infiorate Tedesco / Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al lunedì successivo alla festa di Ognissanti (1 novembre) Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 77 142 148 148 Sul verso: “N. 36. Fol. 46. 1578” e “N. 12” 1578 luglio 15 Lienz mm 550x730 (plica mm 85) Foglio sciolto Rodolphus II77, imperatore, concede ai fratelli Franciscus, Maximilianus e Vitus Dornberg presso Dornegk, ai loro eredi e successori, il titolo nobiliare di liberi baroni di Dornberg e Dorneck78 e dei benefici e privilegi ad esso collegati, in relazione alla fedeltà ed ai servigi prestati dai membri di questa famiglia alla casa d’Austria Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e di seguito quella del cancelliere Jacobus Curtius a Senfftenau Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis) proprium e sottoscrizione autografa di P(aulus) Obernburger Sul verso: - R(egistata) Jo(hannes) (L)anhardt(?) Parte dell’intitulatio, vale a dire le prime due righe, è scritta in carattere capitale: la grandezza del modulo delle lettere decresce. Per il nome dell’imperatore Rudolphus Secundus, per quello dei destinatari del provvedimento, degli arciduchi ed imperatori predecessori di Rodolfo II, per il relativo quocirca, oltre al carattere capitale, è utilizzato il color oro. Latino Presenza di diffuse macchie d’umidità. Originale Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto Note dorsali Sotto la plica è stata apposta la tipologia documentale dell’atto. Arm. I, scaf. IX Rodolfo II (1522-1612), figlio di Massimiliano II, divenne re di Boemia e dei Romani nel 1575, imperatore il 12/10/1576, Fu deposto in Boemia nel 1611 ed il 20/1/1612 morì. 78 Notizie biografiche in CZOERNIG, op. cit., p.638, e MORELLI, III, 294-6. Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 143 149 149 Sul verso: “N. 14. Fol. 60. 1576” 1578 novembre 6 Strassoldo, nella casa della signora Anastasia, moglie del fu Daniel de Strasoldo mm 355x135 Foglio sciolto Lucretius de Strasoldo figlio del fu Marcus Antonius ed i consorti de Strasoldo vendono ad Anastasia, moglie del fu Daniel de Strasoldo, un livello sito nelle pertinenze di Privano al prezzo di 1000 ducati, di cui 850 li ricevono all’atto ed i restanti 150 vengono loro promessi in occasione della festa di San Martino Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio Signum notarii. L’invocatio che occupa parte della riga iniziale è in caratteri maggiori rispetto a quelli del resto del testo: in iniziale è in carattere capitale. Latino Abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali Arm. I, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 79 80 144 150 150 Sul verso: “N. 8. Fol. 46. 1581” 1581 luglio 21 Graz mm 265x515 (plica mm 80) Foglio sciolto Carl79, arciduca d’Austria, concede ai fratelli Peter e Nicolas von Strasoldo la prima istanza giurisdizionale sul feudo di Villanova di Farra80 Sotto la plica: - a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in Consilio e sottoscrizione autografa dei consiglieri Crisoff Stürgh, Georg Wirt Waigeringer(?) - a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere L’intitulatio, che occupa la prima riga, è in caratteri gotici: i termini wir e Carl sono marcati ed allungati con degli svolazzi a spirale. Anche le altre lettere maiuscole dell’intitulatio, si allungano sopra il rigo. La w del pronome personale si estende sotto la prima riga per circa metà del testo della pergamena. Con grafia gotica vengono trascritti alcuni termini dispositivi o significativi, quali Villa nova e Consentiert. L’inizio dei paragrafi è distinto da lettere allungate orizzontalmente Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Sigillo rotondo rosso (mm. 90), in culla di cera vergine, perduta, pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: sono andate completamente perdute la culla e buona parte del margine destro del sigillo. La legenda corre circolaremente: CAROLUS-D(ei)-G(ratia)-ARCIDUX-AUST(riae)-DUX[…]ETGOR(itae) Sigilli\150.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. I Cfr. n.72 La biografia di Pietro di Strassoldo, ci è riportata dal MORELLI, op. cit., vol.III, pp.345-347 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 147 151 151 Sul verso: “N. 16” 1583 aprile 20 Graz mm 350x560 (plica mm 50) Foglio sciolto La nobile Elisabeth, vedova del fu Erasm von Gera, dispone le sue volontà testamentarie in favore dei figli. Sotto la plica : - a sx : sottoscrizione autografa di Elisabeth von Gera - a dx: Sotto la plica sottoscrizione autografa dei contraenti, tra cui: Wolf zu Sauraw; Erasm von Sauraw L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri cancellereschi e marcati. Le lettere sono leggermente allungate ed abbellite da svolazzi. La i del personale ich è allungata sin oltre la metà dell’altezza della pergamena. Parallelamente all’asta, sul margine sinistro corre una cornice Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità che occupa la parte destra della pergamena Originale I tre sigilli pendenti attestati dalla presenza delle code, sono andati perduti / Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 145 152 152 Sul verso: “N. 17” 1583 ottobre 20 Graz mm 480x650 (plica mm 85) Foglio sciolto Il barone Wolf von Sauraw, Ligast e Harnnegg, maresciallo di Stener stipula patti dotali con i fratelli Carl e Hanns Cristoff von Gera, figli del fu Erasm, per il suo matrimonio con Elisabeth, loro sorella. Sotto la plica sottoscrizione autografa di Wolf zu Sauraw ed Erasm von Sauraw La prima riga dell’intitulatio che si estente anche nelle righe successive, è in caratteri gotici e marcati. Le lettere sono leggermente allungate sul rigo superiore ed abbellite da svolazzi. La i del personale ich è allungata sin oltre la metà dell’altezza della pergamena ed è finemente abbellita. All’interno del testo alcuni termini dispositivi, o comunque significativi sono distinti dal resto per l’utilizzo del gotico. Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità che sta minacciando la lettura di parte del testo e causando la creazione di alcuni fori Originale I tre sigilli pendenti attestati dalla presenza dei fori, sono andati perduti / Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 146 153 153 Sul verso: “L’anno 1563. N. 9” 158?3 ottobre 20 [Graz] mm 385x450 (plica mm 80) Foglio sciolto Wolf libero barone di Sauraw, Ligast e Harnnegg, maresciallo di Stener, attesta di aver riscosso dai fratelli Carl e Hanns Cristoff Von Gera, figli del fu Erasm l’importo di 1000 fiorini quale dote per la propria moglie Elisabeth, loro sorella Sotto la plica sottoscrizione autografa di Wolf zu Sauraw ed Erasm von Sauraw L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri gotici e marcati. Le lettere sono leggermente allungate sul rigo superiore ed abbellite da svolazzi. La i del personale ich è allungata sin oltre la metà dell’altezza della pergamena. Parallelamente all’asta, sul margine sinistro corre una cornice Tedesco Presenza di diffuse piccole macchie d’umidità Originale Si segnala la presenza di tre sigilli pendenti da coda doppia Sigilli\153.JPG. Da dx: a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 15), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda riporta tre lettere: W(ol)F(ang) S(auraw) Sigilli\153a.JPG b. Sigillo di cera rossa , rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda corre circolarmente: S-CHRISTOF-F[...]-ZU-RAG[HN]ITZ Sigilli\153b.JPG c. Sigillo di cera rossa , rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50), con coperchio, pendente da coda doppia. La legenda corre circolarmente: S-ERASM-VON-[SAURAW] Sigilli\153c.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 81 148 154 154 Sul verso: “K” 1584 maggio 10 Ranziano, nella stanza da letto del nobile signore Volfghangus Hays [Ungerspach] de Khenbürg Mm 300x185 Foglio sciolto La nobile Dorothea81 moglie di Bolphangus Hays [Ungerspach] de Khenbürg, davanti a testimoni dispone per testamento che i campi ed i territori limitrofi a Ranziano, nei pressi di Pristaurim vengano affidati al figlio Gulielmus, mentre lascia la dote al marito Ioannes Nimis de Nemis, notaio Signum notarii. Il testo si apre con la i capitale, con l’asta ingrossata, che si allunga sopra e sotto il rigo Latino Presenza di bruciature e macchie d’ umidità lungo il bordo destro della pergamena Originale / Sul recto del testo, in prossimità del signum notarii sono apposti due timbri postumi della cancelleria asburgica, equivalenti a 50 centesimi. Note dorsali. Il testamento venne esaminato da G.D. Della Bona, che lascia la sua firma autografa sul verso Arm. II, scaf. I Dorotea fu figlia di Stefano Hofer (Cfr. (PICHLER, Il Castello di Duino, Trento, 1882, p. 302). Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 82 Cfr. n.78 149 155 155 Sul verso: “N. 35. Fol. 46. 1586” 1586 agosto 6 Praga mm 440x660 (plica mm 115) Foglio sciolto Rudolphus II82, imperatore, nomina il viennese Antonius de Maçuelo console dei mercanti di nazionalità germanica operanti a Venezia, e lo invita a prestare il giuramento di fedeltà di fronte a Vitus a Dornberg, libero barone di Dorneck, consigliere imperiale presso il dominio veneto a Venezia Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e sottoscrizione autografa del cancelliere: V(itus) Svieheuser. Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis) proprium con la sottoscrizione autografa di P. Obernburger Sul verso: - R(egistrata) Johannes Lanhardt(?) Parte dell’intitulatio, vale a dire le prime due righe, è scritta in caratteri capitali (la grandezza del modulo tende a decrescere). Per il nome dell’imperatore Rudolphus Secundus, per quello del destintario del provvedimento Anthonius de Maçuelo, il relativo quapropter ed il sostantivo Datum ed Anno oltre ai caratteri capitali è utilizzato il colore dorato. Latino / Originale Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto Note dorsali Sotto la plica è stata apposta la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 83 150 156 156 Sul verso: “N. 15. Fol. 60. 1586” 1586 dicembre 13 Gorizia, nella casa del nobile Gasparis de Dorimbergo libero barone di Dornech mm 230x150 Foglio sciolto Leonardus Qualiatus di Farra vende al nobile Gasparis de Dorimbergo libero barone di Dornech ed ai suoi eredi un prato sito a Preval, vicino al rivo Prebacina nelle pertinenze di Lucinico83 al prezzo di 50 ducati e 4 libbre, da saldare prima della festa di S. Giorgio. Ioannes Nimis de Nemis, notaio Signum notarii. Il testo si apre con la i capitale, con l’asta ingrossata, che si allunga sopra e sotto il rigo Latino / Originale / Note dorsali. Arm. II, scaf. I I Dornberg nel 1575 furono nominati liberi baroni di Dornegg (un castello presso San Floriano nel Collio; perciò essi acquistano dei beni nelle vicinanze) (Cfr. CZOERNIG, op. cit., p.638) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 84 153 157 157 Sul verso: “P” 1589 novembre 14 Graz mm 335x555 (plica mm 50) Foglio sciolto Carl84, arciduca d’Austria concede a Wolf von Khüenburg, ad i suoi famigliari ed eredi85, il feudo di Ranziano (Rentschach) in perpetuo Sotto la plica: - a sx: Commissio Ser(enfissimi) D(omi)ni Archiducis in Consilio e sotto due firme autografe di Lorenz(?) zu Egh(?), Wolfhang zu Elinger(?) - a dx: sottoscrizioni autografe tra cui quella di Elias Grünnberg, cancelliere La prima riga dell’intitulatio, che si estende anche nella seconda e terza, è in caratteri cancellereschi e marcati che diminuiscono in grandezza gradatamente. Le iniziali maiuscole sono leggermente allungate ed abbellite da svolazzi a spirale, mentre la w del personale wir è allungata sotto il rigo. Tedesco Presenza di alcune macchie d’umidità Originale Sigillo di cera rossa, rotondo [mm. 80], in culla di cera vergine, perduta, pendente da coda doppia. Conservazione pessima: la legenda è andata perduta, la culla è gravemente mutila. E’ molto rovinata anche la figura. Sigilli\157.JPG Note dorsali Si segnala come sotto l’intitulatio siano stati apposti successivamente, due timbri della cancelleria imperiale di 1 fiorino Si segnala anche la firma autografa di G.D. Della Bona che prese in esame il documento Arm. II, scaf. I Cfr. n.72 Nel 1463 questa famiglia fu aggregata alla nobiltà goriziana (cfr. CZOERNIG, op. cit, p.787). Nel 1569 i membri di questa famiglia avevano un seggio e il diritto di voto nella convocazione degli stati provinciali (CZOERNIG, p.763) 85 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 86 Cfr. n.78 Cfr. n.45 88 Cfr. n.74 87 154 158 158 Sul verso: “N. 21. anno 1589” 1589 dicembre 5 Praga, nel Castello reale mm 500x735 (plica mm 135) Foglio sciolto Rudolff [II]86, imperatore, concede ai fratelli Wilhelm, Georg, Franz, Carl, Hans Christoff, Reimundt e Alexander von Gera il titolo nobiliare ed i privilegi ad esso connessi, in considerazione dei servizi da loro prestati durante il regno di Ferdinand [I]87 e di Maximilian [II]88 ed in particolare in occasione della guerra contro i turchi. Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e sotto del cancelliere (?) Iacob Kürz von Senfftenau(?) Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis) proprium con sottoscrizione autografa I. Enghelhofer Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di I. Nichel La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri gotici cancellereschi, marcati. Le iniziali sono allungate sopra il rigo. Le lettere, escluse le iniziali, di Wir Rudolf (…) Gottes sono ricoperte da lamine d’oro. Fanno da sfondo a tutta la riga iniziale dei sottili fregi a spirale con motivi vegetali stilizzati, che continuano lungo i margini laterali del testo sino a formare una sorta di cornice: su alcuni occhielli si intravede traccia d’oro. I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente. Tedesco Presenza di diffuse macchie d’umidità e di un raggrinzimento generale della pergamena Originale Il sigillo pendente è andato perduto: sulla pergamena c’è traccia del cordoncino dorato (?) da cui pendeva. Sul recto lungo il margine inferiore della pergamena, sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note 89 Cfr. n.72 Cfr. n.45 91 Cfr. n.74 90 155 159 159 Sul verso: “N. 24. anno 1589” 1589 [dicembre] 6 Graz mm 460x715 (plica mm 140) Foglio sciolto Carl89, arciduca d’Austria concede ai fratelli Wilhelm, Georg, Franz, Carl, Hans Christoff, Reimundt e Alexander von Gera il titolo nobiliare di signori e liberi baroni, in considerazione dei servizi prestati da questa famiglia durante il regno di Ferdinand [I]90 e di Maximilian [II]91 ed in particolare in occasione della guerra contro i turchi. Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e sotto del responsabile di cancelleria Wolfge Ehrann(?) Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Domini Archiducis proprium e sottoscrizione autografa Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di Mathias Gomitsch(?) La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri gotici cancellereschi, marcati. Le iniziali sono allungate sopra il rigo e terminano con abbellimenti a spirale. Lungo le aste ingrossate delle iniziali si intravede traccia di lamine d’oro. Fanno da sfondo a tutta la riga iniziale dei sottili fregi a spirale con motivi vegetali stilizzati. I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente. Tedesco Presenza di un foro piuttosto esteso nella parte sinistra del testo, tale da rendere illeggibile parte della datatio. Raggrinzimento della pergamena dovuta all’umidità Originale Il sigillo pendente è andato perduto: sulla pergamena c’è traccia del cordoncino dorato da cui pendeva. Note dorsali. Sul recto lungo il margine inferiore della pergamena, sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Collocazione Il mese di dicembre è una congettura riferita alla datazione del precedente documento. Il sigillo menzionato da Spessot è perduto. Arm. II, scaf. I Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 156 160 160 Sul verso: “anno 1590. N. 2” 1590 agosto 1 s.l. mm 240x615 (plica mm 50) Foglio sciolto Il nobile Ludvig zu Polhaimb, Aütz e Liechtennegg dispone per testamento in favore dei figli avuti dalla prima moglie, Elisabeth von Starhenberg Sotto la plica sottoscrizione autografa di Ludvig von Polhaimb L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri gotici e marcati. Le lettere del primo rigo sono leggermente allungate ed abbellite da svolazzi stilizzati. Le dimensioni delle lettere dell’intitulatio diminuiscono gradatamente passando dalla prima alla terza riga. La i del personale ich è allungata e la sua asta fa da cornice al testo. Alcuni termini dispositivi ed alcuni nomi vengono trascritti usando un carattere gotico che si diversifica dal corsivo del resto del testo Tedesco / Originale Si segnala la presenza di due sigilli pendenti da coda doppia Sigilli\160.JPG. Da dx: a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno con coperchio (mm 45), pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente. La legenda corre circolaremente e vi si legge: LUDWIG HERR ZU POLHAYM Sigilli\160a.JPG b. Sigillo di cera rossa, ottagonale(?) (mm 35x40), in teca di legno priva di coperchio (mm 55), pendente da coda doppia. Conservazione pessima: del sigillo rimane solamente la parte superiore. La legenda corre circolaremente e vi si legge: S-SIGM[UNDI …. P]OLHAYM Sigilli\160b.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 157 161 161 A c. 4v: “Anno 1591. <N. 16>. N. 3” 1591 novembre 3 s.l. mm 370x300 Fascicolo (cc. 4) Wilhelm, Hans Christoff, Carl e Franz von Gera stipulano una serie di accordi patrimoniali Sottoscrizioni autografe dei contraenti. In ordine da dx a sx: - Wilhelm von Gera - Carl Von Gera - Hans Cristof von Gera - Franz von Gera La riga iniziale del fascicolo è in caratteri gotici, marcati: le lettere sono allungate sopra il rigo e terminano con eleganti svolazzi circolari. Nel testo i paragrafi sono distinti tra loro dalle iniziali le cui aste si allungano orizzontalmente e terminano con svolazzi. Si possono incontrare diversi termini dispositivi scritti in carattere cancelleresco. Ogni carta termina con un abbellimento formato da linee concentriche Tedesco Presenza di macchie d’umidità soprattutto alle cc. 3v e 4r-v Originale Sono presenti quattro sigilli pendenti da cordoncino rosso e bianco Sigilli\161.JPG. Da dx: a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente. Conservazione sufficiente: lo sporco non agevola la descrizione. La legenda corre circolarmente e vi si legge: S WILHALEM HERR V[on] GERA AUF ARNELL Sigilli\161a.JPG b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente. Conservazione sufficiente: lo sporco non agevola la descrizione. La legenda corre circolarmente e vi si legge: CARL HERR VON GERA Sigilli\161b.JPG c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente. Conservazione sufficiente. La legenda corre circolarmente e vi si legge: HANNS-CRISTOF-HERR-VON-GERA Sigilli\161c.JPG d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente. Conservazione pessima: l’impronta è andata completamente perduta Sigilli\161d.JPG Note Collocazione Note dorsali Arm. II, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 92 158 162 162 / 1594 maggio 18 Wolfsberg mm 495x680 (plica mm 85) Foglio sciolto Neidhardt [von Thüngen]92, vescovo di Bamberga e preposito capitolare di Würtzburg, concede a Wolf von Khüenburg ed ai suoi fratelli l’investitura feudale di alcuni beni situati in Carinzia. Sotto la plica sottoscrizione autografa del cancelliere: Johan Geörg von Stadion La prima riga dell’intitulatio che si estende anche nelle righe successive è in caratteri cancellerereschi, gotici: le lettere sono leggermente allungate sopra il rigo ed abbellite da sottili svolazzi circolari. Alcuni termini dispositivi o comunque significativi sono scritti in caratteri cancellereschi. Tedesco / Originale Il sigillo di cera rossa, rotondo [mm 40] pendente è andato perduto. E’ conservata solamente la teca in legno con coperchio (mm. 50), pendente da coda doppia Sigilli\162.JPG Note dorsali di mano recente, forse dello stesso Spessot Arm. II, scaf. II L’Herarchia Cattolica attesta che Neidardo de Thüngen fu vescovo dal 1591 al 1598. E’ stato consultato, peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 159 163 163 Sul verso: “N. 36. Fol. 60. 1595” Anche: “N. 26” e “N. 44” Datazione cronica (anno mese 1595 ottobre 12 giorno) Datazione topica Graz Dimensioni mm 385x570 (plica mm 120) Tipologia archivistica Foglio sciolto Regesto Ferdinand93, arciduca d’Austria, conferma a Carl Cengraft(?) la vendita di una campo, d’un ronco e di un prato siti nelle pertinenze di Gorizia94 Sottoscrizioni Sopra la plica: - a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in Con(silio) Camere e sottoscrizione autografa di Hanns (?) Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere Elias Brümberg - a sx: due sottoscrizioni autografe Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di L. Lamrer Note paleografiche La prima riga dell’intitulatio, presenta caratteri gotici marcati per il pronome wir, il nome dell’arciduca e per la formula Gottes genaden; caratteri cancellereschi per il resto della riga. Tutte le lettere sono comunque allungate e terminano con sobri svolazzi a spirale Lingua Tedesco Stato di conservazione / Forma di trasmissione Originale Il sigillo pendente è andato perduto Sigillo Note Note dorsali Sul verso, sotto la subscriptio del regestatore è apposta una nota manoscritta datata 1595 Collocazione Arm. II, scaf. II 93 Potrebbe trattarsi del futuro Ferdinando II (1578-1637), figlio di Carlo d’Asburgo e la principessa Maria di Baviera (1551-1608), che nel 1595 era già arciduca d’Austria. Ferdinando II venne designato dall’imperatore Mattia (15571619), arciduca d’Austria, privo di discendenza diretta, a succedergli sul trono. Ferdinando, nel 1617 fu incoronato re di Boemia, nel 1618 re d’Ungheria, nel 1619 fu designato imperatore (28/8/1619-15/2/1637). Sposò in prime nozze (1600) Maria Anna di Baviera, da cui ebbe sette figli, tra cui il futuro Ferdinando III; in seconde nozze (1622) Eleonora Gonzaga 94 Notizie storiche sulla famiglia Zengraft e cenni biografici di Carlo vedi in CZOERNIG, op. cit., p.781 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 95 Cfr. n.93 160 164 164 Sul verso: “B” 1595 novembre 9 Graz mm 320x515 (plica mm 115) Foglio sciolto Ferdinand95, arciduca d’Austria, concede al nobile Wilhalbin Heyss von Khüenberg, ai suoi figli ed eredi, il feudo di Ranziano (Rentschach). Sotto la plica: - a sx: Commissio Serenissimi Domini Archiducis in Consilio e sottoscrizione autografa di Sigmundt Khlainder, Maximilian (?) - a dx: sottoscrizione autografa di Johann (?) e del cancelliere Elias Brümberg Sul verso: - R(egistrata) e sottoscrizione autografa di Hans Hefuer(?) La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta in caratteri gotici, marcati. Le lettere allungate sopra il rigo, terminano con svolazzi a spirale, che hanno il loro culmine nella w iniziale. Si segnala come sotto l’ntitulatio siano stati apposti successivamente, due timbri della cancelleria arciducale di 1 fiorino Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità lungo la piega della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 90), in culla di cera vergine (mm 130) pendente da coda doppia. Conservazione: non sufficiente. Si è salvata la figura, parte della legenda - che corre circolarmente – e della culla. Legenda: FERDINAND(us)-D(ei)-G(ratia)-ARCH(idux)-AUS[TRIAEDUX-B]URGUNDIAE-STIR[IRIAE] -CARINTHIAE-CARNI(olae)-WIRT(erbergae)-COMESTIRO(lis)-ET-GORIT(iae) Sigilli\164.JPG Note dorsali Collocazione Note dorsali Si segnala anche la firma autografa di G.D. Della Bona Arm. II, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 96 162 165 165 Sul verso: “N. 16. Fol. 47. 1601”; “N. 1” 1601 luglio 1 Graz mm 490x550 (plica mm 100) Foglio sciolto Ferdinand96, arciduca d’Austria, nomina Germanis Strasoldo, già luogotenente supremo dell’esercito, quale generale maggiore di campagna delle milizie equestri e terrestri asburgiche nella lotta contro i turchi. Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sereniss(imi) D(omi)ni Archiducis proprium e sottoscrizione autografa - a dx: sottoscrizione autografa La prima riga dell’intitulatio, che si estende per tre righe, presenta delle lettere cancelleresche, le cui iniziali (pronome personale wir, nome dell’arciduca e della formula von Gottes genaden) sono allungate sopra il rigo e terminano poi con svolazzi circolari. Nel testo sono riportati alcuni termini, quali concession o il nome del destinatario della nomina, in caratteri gotici Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45), in teca di legno con coperchio (mm 60), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la cera è stata asportata nella parte sinistra del sigillo. La polvere rende difficile la lettura soprattutto della legenda. La legenda corre circolarmente: […GE]NADEN-ERZHERZOG-ZU-OSTERREICHE [...] Sigilli\165.JPG Note dorsali. Sulla plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. II Essendo già morto Ferdinando del Tirolo, qui si tratta inequivocabilmente del futuro Ferdinando II. Cfr. n.93 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 97 98 Cfr. n.93 Cfr. CZOERNIG, op. cit., p.675 163 166 166 Sul verso: “N. 84. Fol. 47. 1601” 1601 agosto 16 Graz mm 315x640 Foglio sciolto Ferdinandus97, arciduca d’Austria, nomina Germanicus Strassoldo98, già luogotenente supremo dell’esercito, quale generale, maestro e prefetto delle milizie equestri e terrestri asburgiche nella lotta contro i turchi. - a sx: Ad mandatum Ser(enissi)mi D(omi)ni Archiducis p(ro)prium e sottoscrizione autografa di (?) Cahal(?) - a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca La prima riga dell’intitulatio, che si estende per tre righe, presenta caratteri capitali: le iniziali del pronome personale Nos, del nome dell’arciduca e della formula Dei Gratia sono allungate sopra il rigo. Latino Presenza di numerose macchie d’umidità e raggrinzimento della pergamena Originale Sigillo di cera rossa sotto carta, rotondo (mm. 45) aderente. Conservazione non sufficiente. La legenda e la figura risultano illeggibili Sigilli\166.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 99 164 167 167 / 1603 febbraio 7 Wolfsberg Mm 415x640 (plica mm 80) Foglio sciolto Johann Philips [von Gebsattel]99, vescovo di Bamberga, concede a Fridrich Heyss von Khüenburg zu Ungrispach il titolo di rappresentante nella giustizia (gewaltträger) e l’investitura feudale di alcuni beni situati in Carinzia, di suo possesso. Sotto la plica: sottoscrizione autografa del cancelliere: Johan Geörg von Stadion La prima riga dell’intitulatio che si estende anche nelle righe successive è in caratteri gotici: le lettere sono leggermente allungate sopra il rigo ed abbellite da sottili svolazzi circolari. Alcuni termini dispositivi o comunque significativi sono scritti in caratteri cancellereschi. Tedesco Presenza di un piccolo foro in prossimità della datatio finale Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Note dorsali di mano recente, forse dello stesso Spessot Arm. II, scaf. II L’Herarchia Cattolica attesta che Giovanni Filippo de Gebsattel fu vescovo di Bamberg dal 1599 al 1609. E’ stato consultato, peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche 100 Cfr. n.93 165 168 168 Sul verso: “XXIX” 1603 aprile 15 Graz mm 540x680 (plica mm 80) Foglio sciolto Ferdinand,100 arciduca d’Austria, concede ad Adam Salletheus il titolo nobiliare di “libero barone”, in seguito ai servizi da lui forniti in occasione della guerra contro i turchi Sotto la plica: - a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e di Balth(asar) Lajender(?) Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Ser(enissimi) D(omi)ni Archiducis p(ro)prium e sottoscrizione autografa di (?) Cahal(?) Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri gotici, marcati. Le iniziali sono allungate sopra il rigo e terminano con abbellimenti a spirale. Lungo le aste ingrossate si intravede traccia di abbellimenti d’oro. I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente. Al centro della pergamena, a colori, è disegnato lo stemma dei Salletheus (Sigilli\168.JPG). Lo scudo è partito e mezzo troncato: nel I di rosso alla colomba d’argento tenente nel becco d’oro un ramoscello d’ulivo, posata su un tronco d’oro sorgente da un monte di tre cime di verde, accompagnata in capo da due stelle di sei punte d’oro; nel II d’oro, all’uomo di carnagione, vestito d’azzurro con colletto, polsi, bottoni, cintura, falda del berretto d’oro, che brandisce una spada d’argento con impugnatura d’oro; nel II staccato d’argento e di rosso. Lambrecchini a dx d’oro e d’azzurro, a sx d’argento e di rosso. Timbro: elmo a cancelli d’azzurro e d’oro, in maestà, Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione aperto, coronato d’oro, la corona cimata da una figura maschile identica a quella dello scudo. Lo scudo è iscritto in un rettangolo (mm 125x100) con agli angoli quattro figure allegoriche in abiti seicenteschi. Tedesco / Originale Il sigillo pendente è andato perduto Note dorsali. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. II Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 101 102 166 169 169 Sul verso: “N. 2.do. Fol. 48. 1605” 1605 marzo 4 Graz mm 500x240 (plica mm 85) Foglio sciolto Ferdinand101, arciduca d’Austria, concede al conte Raimund von Thurn zu Valsäsinor l’investitura feudale delle giurisdizioni di Medea (Madäg), Corona e Moraro102 Sotto la plica: - a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri (?) - a dx: sottoscrizione autografa di altri due consiglieri, uno dei quali Waltter Stattfallterlanbes(?) e forse del cancelliere Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione del registratore Solamente la formula Wir Ferdinand von Gottes genaden è scritta in caratteri gotici: le lettere sono allungate, ma prive di svolazzi. Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in carattere gotico Tedesco Presenza di una macchia d’umidità lungo una delle pieghe della pergamena, che ha provocato un foro naturale piuttosto esteso Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in teca di legno priva di coperchio (mm 110), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: buona parte della legenda è perduta così come il margine destro dello scudo. Della legenda, che corre circolarmente, è possibile leggere: […ILLI]RIA(e)-DUX-BURGUNDIA(e)[…]CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COMES-TIRO(lis)-ET-GO[RITAIE] Sigilli\169.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. II Cfr. n.93 Vedi la biografia di Raimondo della Torre in MORELLI, III, pp.363-365 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 103 Cfr. n.93 167 170 170 Sul verso: “N. 1.mo. Fol. 48. 1607” 1607 febbraio 22 Graz mm 275x620 (plica mm 110) Foglio sciolto Ferdinand103, arciduca d’Austria, concede ai signori di Dornberg l’investitura feudale di alcuni luoghi tra cui San Floriano Sotto la plica: - a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri tra cui si riconosce quella di Daniel Pagger(?) - a dx: sottoscrizione autografe tra cui si riconosce quella di Hanns von Sehcatter(?) Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore Tutta la prima riga (intitulatio, che continua nelle righe seguenti) è scritta in caratteri gotici: le lettere sono allungate, marcate e terminano con sobri svolazzi a spirale che formano quasi una cornice al testo. I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente. Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in gotico Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in teca di legno priva di coperchio (mm 110), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la parte sinistra del sigillo è andata perduta. Legenda (che corre circolarmente): […B]URGUNDIA(e)-STIRIA(e)-KARINTHIA(e)-CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COM(es)-TIRO(lis)-ET-G[ORITAIE] Sigilli\170.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 104 168 171 171 Sul verso: “N. 14. Fol. 48. 1611” 1611 ottobre 6 Graz mm 200x430 (plica mm 80) Foglio sciolto Ferdinand104, arciduca d’Austria, concede a Ricciardus von Strassoldo un pezzo di terra comunale (gemein) sito nelle pertinenze di Villanova105 Sopra la plica: - a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in Consilio e sottoscrizione autografa Carl (?) Sotto la plica: - a dx e sx: sottoscrizione autografa di quattro consiglieri. Si riconoscono quelle a sx: Georg Gällerfehr(?) e Io(hannes) Bapt(ista) Vischer Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore Tutta la prima riga (intitulatio, che continua nelle righe seguenti) è scritta in caratteri gotici: le lettere sono allungate, marcate e terminano con sobri svolazzi. La lettera iniziale w del pronome personale wir si allunga anche sotto il rigo. I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le cui aste, ingrossate, si allungano orrizontalmente. Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in carattere gotico Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità posta su una delle pieghe della pergamena, che sta minacciando la leggibilità di parte del documento. Taglio della parte sinistra della plica Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in teca di legno priva di coperchio (mm 65), pendente da coda doppia. Conservazione non sufficiente: la parte inferiore dell’impronta è Cfr. n.93 A Mainizza, altra frazione del comune di Farra, c’erano dei terreni comuni fino all’immediato anteguerra. Il nome stesso di Mainizza derivati dal tedesco Gemein, che, poi slavizzato, s’è corrotto in gmainica (piccola comugna) e quindi in … Mainizza (italianizzato) 105 andata perduta. Inoltre, ciò che resta della figura appare molto rovinata, quasi incisa o tagliata. Della legenda, che corre circolarmente, si legge: †FERD(inand)-VON-GOTTES[…]ZU-OSTERREICH Sigilli\171.JPG Note Collocazione Note dorsali Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 106 Cfr. n.93 169 172 172 / 1613 agosto 1 Graz mm 600x650 (plica mm 125) Foglio sciolto Ferdinand106, arciduca d’Austria, concede a Maximilian ed ad altri componenti della famiglia von Khüenburg quali Wilhelm, Banus, Geörg, Iustina, Wilhelm, Franciscus, Magdalena ed Ursula alcuni privilegi. Sotto la plica: - a sx: Ad mandatum Sere(nissi)mi D(omi)ni Archiducis proprium e sottoscrizione autografa di W. Rheibein(?); - a sx: sottoscrizione dell’arciduca e del cancelliere: Leo Göz?d Sopra la plica: - annotazione autografa del cancelliere Wolfhgang Khaltuhauster(?) che dichiara di aver copiato il documento in dd. 18 agosto 1618 La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta con caratteri gotici, marcati: le iniziali sono allungate ed abbellite da svolazzi circolari. Nel testo alcuni termini dispositivi ed i nomi dei destinatari sono scritti in carattere gotico. Tedesco / Copia autenticata Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) pendente da filo serico verde e bianco, conservato in teca di legno (mm 60) con coperchio. Dell’impronta è conservata solamente la parte superiore La legenda corre circolarmente su due registri I reg.: WOLF(ang)-KHALT[…]ET-IN-CONSI(lio) II reg.: ARCHIDUX-ROM[(anorum)…C]OMES-PALATI Sigilli\172.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 170 173 173 Sul verso: “1613” 1613 dicenbre 6 s.l. mm 220x355 (plica mm 75) Foglio sciolto Wilhelbut Heyss von Khüenburg zu Hungerspach e Ranziano (Rentschach) concede a Joele Tüegg un terreno, detto Baumgarten, sito a Hilfersdorf nelle pertinenze di Gmünd. / La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta con caratteri gotici, marcati: la grandezza del modulo delle lettere è decrescente. La lettere inziale i del pronome personale ich è allungata sotto il rigo: è abbellita da segni stilizzati soprattutto lungo l’asta. Essa funge da cornice al testo. Tedesco / Originale Sigillo, rotondo (mm 35) pendente da coda doppia, conservato in teca di legno (mm 45) senza coperchio. L’impronta è andata completamente perduta Sigilli\173.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. III Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 171 174 174 Sul verso: “A” 1618 marzo 31 Udine, nel Palazzo patriarcale mm 285x470 (plica mm 50) Foglio sciolto Franciscus Francus, dottore in legge, canonico d’Aquileia e vicario generale del patriarca Hermolaus Barbarus107, concede a Iulius Alexius108, parroco di Gorizia, la cappellania della SS.Trinità nella chiesa parrocchiale di Gorizia, resasi vacante in seguito alla morte del sacerdote Sigismondus Gollianiz. Sotto la plica: - sottoscrizione autografa di Franciscus Francus Sopra la plica: - sottoscrizione autografa del cancelliere Ben(edictu)s Amutius L’intitulatio - Franciscus Francus i(uris) u(triusque) d(octor) - è in caratteri capitali. Il nome del patriarca Hermolaus Barbarus109 presenta dimensioni maggiori rispetto al resto del testo Latino Presenza di numerosi fori diffusi lungo tutto il testo e particolarmente lungo i margini, che stanno minando l’integrità del documento Originale La bolla pendente è andata perduta: vi sono sulla pergamena dei piccoli fori che ne attestano la presenza / Arm. II, scaf. III 107 108 Giulio Alessio fu parroco di Gorizia dal 16 aprile 1615 al 10 luglio 1639 (vedi registri di stato civile nell’archivio del Duomo). Anche il MORELLI, op. cit., II, 270, ci dà un breve cenno di lui. 109 Ermoalao [II] Barbaro, fratello di Francesco Barbaro (1585-1616) fu patriarca dal 1616 al 1622 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 110 Cfr. n.93 172 175 175 Sul verso: “N.ro 3” 1618 agosto 8 Graz mm 275x570 (plica mm 75) Foglio sciolto Ferdinand110, arciduca d’Asutria, re di Boemia ed Ungheria, concede al nobile Franz Hayss von Khüenburg i diritti ed i privilegi sul feudo di Ranziano (Rentschach), togliendoli momentaneamente al suo pupillo Veit [Hayss] von Khüenburg Sotto la plica: - a sx: Commissio Sereni(ssi)mi D(omi)ni Regis Hungariae et Bohemiae in Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri. Si riconosce la firma di Wolf Iüchlniger(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Tomas Bischove zu Laibach Sopra la plica: - annotazione del cancelliere: dd. Graz, 14 settembre 1626 - con firma autografa del cancelliere concernente la concessione dei medesimi privilegi a Veit Hayss von Khüenburg La prima riga, occupata dall’intitulatio, è scritta in caratteri gotici marcati, allungati, con le maiuscole ricche di svolazzi a spirale e motivi floreali stilizzati. Il carattere gotico con cui continua l’intitulatio nella riga successiva, è utilizzato anche per altri termini significativi nel corpo del testo, quali ad esempio il destinatario del provvedimento o parte della datatio. Tedesco Presenza di un’estesa macchia d’umidità nel corpo della pergamena ed abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 90) pendente da coda doppia, conservato in una teca di legno (mm 110), priva di coperchio. Conservazione: non sufficiente. Il sigillo è staccado dalla teca, la polvere ha corrotto la figura e parte della legenda che corre circolarmente, è andata perduta. Il sigillo è stato reperito avvolto da un foglio di giornale, tenuto stretto da un cordone di spago Legenda: FERDINA(ndus)-D(ei)-G(ratia)-ARCHIDUXAUSTRIAE[…]STIRIAE-KARINTHIAE-CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COMES-TIRO(lis)-ET-GORIT(iae) Sigilli\175.JPG Note Collocazione Note dorsali Arm. II, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 111 173 176 176 Sul verso: “N., 13. Fol. 48. 1618” 1618 ottobre 15 Tusculum mm 240x375 (plica mm 40) Foglio sciolto Papa Paolus V111 dà mandato al vescovo di Concordia [Matteo II Sanudo]112, di comunicare al patriarca d’Aquileia [Ermolao Barbaro]113 ed a Ioannis Iosephus Strasoldus la concessione del canonicato e della prebenda della chiesa di S. Maria di Cividale, in seguito alla restituzione dell’ultimo beneficiario Marius Valentinus Sotto la plica: - sottoscrizioni autografe varie. Da dx: A.Kumellus, G. Gaillart e C. Paulus( ?) ; al centro Canarius, Io(hannes) St(ephanus) Ugolini e A.Renosetti Sul verso: - R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi dilecto, Vicario, Epi(scopo), Concordiensis, Salutem nella prima riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornati ed allungati. Latino / Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda. Sigilli\176r.JPG Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce astile Legenda: - a dx. S(anctus) PE(trus) - a sx: S(anctus) PA(ulus) Sigilli\176v.JPG Sul verso : † PAULUS PAPA V Note dorsali. Arm. II, scaf. IV Paolo V, al secolo Camillo Borghese, fu eletto papa il 16/5/1605, consacrato il 26/5 e rimase sul soglio pontificio sino al 28/1/1621 112 Matteo II Sanudo fu vescovo di Concordia dal 1616 al 1641 113 Cfr. n.109 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 114 Cfr. n.108 174 177 177 / 1621 luglio 16 Gorizia mm 370x630 Foglio sciolto I membri degli Stati provinciali di Gorizia iscrivono Melchior Grabiz, i suoi figli ed i discendenti tra i nobili goriziani Subscriptiones autografe dei consiglieri. Da dx: 1. Giovanni Sforza conte di Porcia 2. Anthon von Rabatta 3. non rilevabile 4. Raichardt von Strasoldo 5. Bartolomeo Bullino, deputato 6. Rodolfo Coronini di Cronberg, esattore 7. non rilevabile 8. Viviano [Ressaur] 9. Giovanni Carlo Soardo 10. Iacobus de Berthis 11. Iulius Alexius, plebanus Goritiae defunctus114 12. Iulius Campana L’intitulatio che occupa la prima riga è in caratteri gotici: le lettere sono ingrossate, allungate sopra il rigo superiore, abbellite Tedesco Abrasione dell’inchiostro e taglio lungo il bordo laterale destro della pergamena Originale E’ conservata traccia di 20 sigilli di cera sotto carta, aderenti. Sono posti su due righe orizzontali, 10 per riga. Sono presenti anche le firme autografe dei membri degli Stati provinciali. Si fornisce di seguito descrizione partento da dx: Sigilli\177.JPG Sigilli\177a.JPG; Sigilli\177b.JPG;Sigilli\177c.JPG 1. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 25) aderente, male improntato. Conservazione pessima. Legenda: […SF]ORZA Figura: scudo con gigli (3,2,1) 2. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente, male improntato. Conservazione pessima. Non è possibile rilevare alcuna indicazione 3. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente, male improntato. Conservazione pessima. Non è possibile rilevare alcuna indicazione. Della figura sembra poter individuare tre fiori (cardi?) 4. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto Sottoscrizione: illeggibile 5. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 20) aderente, male improntato. Conservazione pessima Legenda: […STRASS]OLD[O…] Figura: scudo con bande orrizzontali 6. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente. Conservazione sufficiente. Legenda assente. Figura: scudo sormontato da un’aquila con ali spiegate 7. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente. Conservazione sufficiente Legenda: / Figura: scudo sormontato da due elmi coronati 8. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto 9. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto 10. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 20) aderente. Conservazione sufficiente: della sottoscrizione poi, ci resta solamente il nome. Figura: scudo con leone rampante(?) 11. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto 12. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto 13. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente. Conservazione sufficiente. Legenda: I(ulius) C(ampana). Non è possibile rilevare la figura 14-20. Sigilli di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderenti. Perduti Note Collocazione / Arm. II, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 115 Cfr. n.93 175 178 178 Sul verso: “N. 30. Fol. 48. 1622” 1622 agosto 26 Vienna mm 700x720 (plica mm 80) Foglio sciolto Ferdinandus II115, imperatore, riconosce i fratelli Richardus, prefetto militare e consiliere bellico imperiale, Carlus e Martius de Strasoldo quali antichi baroni e loro riconferma Sotto la plica: - sottoscrizione autografa dell’imperatore e del cancelliere Io(hannes) Bap(tista) Verda(?) Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sacrae Cesareae Ma(iesta)tis proprium e sottoscrizione autografa di Casparus Fr(?) La prima riga, occupata dal nome dell’imperatore , è scritta in caratteri capitali e marcati. La F (di Federicus) è inscritta in una cornice miniata da motivi floreali stilizzati. In capitale vengono poi trascritti la seconda riga dell’intitulatio ed i nomi propri dei fratelli di Strassoldo. Nella grafia le aste verticali e oblique sono tutte ingrossate Latino Abrasione dell’inchiostro in un solo punto, specificatamente lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 120) pendente da filo serico dorato. Conservazione: pessima. Se si è salvata la figura, la legenda che corre circolarmente è andata quasi completamente perduta. Legenda: [FERDINAND]US-RO[MANORUM…]-BOHE[MIAE]-REXARCHID(ux)-AUST(riae)-DUX-BURG[UNDIAE…] Sigilli\178.JPG Note dorsali. Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione igillo Note Collocazione 116 Cfr. n.93 176 179 179 / 1626 settembre 14 Graz mm 330x640 (plica mm 45) Foglio sciolto Ferdinand II116, imperatore, concede a Vitus Hayss, barone di Khüenburg dei privilegi feudali Sotto la plica: - a sx: Commissio Sacrae Cesareae Maiestatis in Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri Sig(mundt) Khuglman; Carl Khuglman - a dx: sottoscrizione autografa del stadtfalter e del cancelliere La prima riga, occupata dall’intitulatio, è scritta in caratteri gotici marcati, allungati, con le maiuscole ricche di svolazzi a spirale e motivi floreali stilizzati. Il carattere gotico con cui continua l’intitulatio nella riga successiva, è utilizzato anche per altri termini significativi nel corpo del testo, quali ad esempio il destinatario del provvedimento o parte della datatio. Tedesco Abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 140) pendente da coda doppia, conservato in una teca di legno (mm 145), priva di coperchio. Conservazione: non sufficiente. Buona parte della figura e della legenda sono andate perdute. Della legenda che correva circolarmente si legge: FERDINANDUS-II-D(ei)-G(ratia)-EL(ectus).RO[MANORUM…]-EX-AR[…]-T(y)R(olis) Sigilli\179.JPG Sul taglio destro della pergamena, sotto all’intitulatio, è stata apposta un’annotazione cancelleresca d’autenticità dell’atto, in francese, datata Gorizia, 19 marzo 1813, N. 1283. Note dorsali Arm. II, scaf. IV Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 177 180 180 Sulla coperta del volume: “1631”. All’interno “1631” Datazione cronica (anno mese 1631 agosto 26 giorno) Datazione topica Neustadt Dimensioni mm 325x270 Tipologia archivistica Volume (cc. 8) Regesto Ferdinand II117, imperatore, concede a Richard von Strassoldo il titolo di supremo prefetto nel Comitato di caccia della provincia di Gorizia (Oberstes ErbjägermaisterAmt)118 Sottoscrizioni A c. 7r: - sottoscrizione autografa dell’imperatore - a sx: Ad mandatum Sacrae Caesareae Maiestatis proprium e sottoscrizione autografa di Caspar Fr(?) - a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere(?): Jo(hannes) Ba(pista) Graft Verdenberg A c. 7v: - R(egistrata) con sottoscrizione autografa di Sigmund (?) Note paleografiche La c. 2 utilizza la grafia gotica: il nome dell’imperatore ed il pronome personale wir presentano caratteri di dimensioni più grandi rispetto a quello usate nel resto della pagina: le aste delle singole lettere si allungano sopra il rigo e terminano con degli svolazzi elittici. Da c. 2v la grafia è quella gotica corsivizzata. Tuttavia il nome del destinatario del privilegio (Richard von Strassoldo) ed il titolo a lui conferito (Oberstes Erbjägermaister-Amt) sono sempre scritti in gotico. Il testo presenta una distinzione tra i singoli paragrafi, che sono segnati dalle aste allungate orizzontalmente delle lettere iniziali, che terminano con svolazzi sobri ed eleganti Lingua Tedesco Stato di conservazione / Forma di trasmissione Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 140), in culla di cera vergine Sigillo (mm 160), in teca di legno senza coperchio (mm 21), pendente da 117 118 Cfr. n.93 Cfr. MORELLI, op. cit., III, 351 cordoncino d’oro. Conservazione sufficiente. La legenda corre circolarmente su due registri e vi si legge: I reg.: †FERDINANDUS-SECUNDUS-DEI-GRATIAELECTUS-ROMANORUM-IMPERATO[R…ER]AUGUSTUS-GERMANIAE-HUNGARIAE-BOHEMIAEDALAMTIAE-CROATIAE II reg.: SCLAVONIAE-E(t)-C(etera)-REX-ARCHIDUXAUSTRIAE-DUX-BURGUNDIAE-STIRIAE-CARINTHIAECARNIOLAE-ET-WIRTEMBERGAE-E(t)-C(etera)-COMESTYROLIS-E(t)-C(etera) Sigilli\180.JPG Note Collocazione E’ ancora conservato, seppur in pessime condizioni, il nastro che legava il volume lungo i lati inferiore, superiore e laterale . La coperta del volume è in velluto rosso. Si segnala che alle cc. 3 e 4 parte del testo è stato sottolineato con un lapis rosso. Arm. II, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 119 178 181 181 / 1640 marzo 23 Udine, nel palazzo patriarcale mm 270x470 (plica mm 40) Foglio sciolto Marcus Gradenigus119, patriarca d’Aquileia, concede ad Andrea Schaur, vicario arciducale nella chiesa patriarcale d’Aquileia, la cappellania della SS. Trinità nella chiesa parrocchiale di Gorizia, resasi vacante dopo la morte di Iulius Alexius120, ultimo rettore e possessore / I sostantivi Marcus e Dei facenti parte dell’intitulatio che occupa la prima riga, sono scritti in caratteri capitali e marcati. Latino / Originale La bolla pendente da filo di cotone rosso è andata perduta / Arm. II, scaf. V Marco Gradenigo, già procuratore veneziano in Candia, fu patriarca di Aquileia dal 1629 al 1656, succedendo ad Agostino Gradenigo. 120 Cfr. n. 108 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti 179 182 182 Sulla coperta del volume: “Fol. 50. 1642” All’interno “Anno 1641. N. 2.do” Datazione cronica (anno mese 1641 agosto 25 giorno) Datazione topica Ratisbona Dimensioni mm 290x240 Tipologia archivistica Volume (cc. 18) Regesto Ferdinandus III121, imperatore, concede ai fratelli Richardus, Orpheus, Martius, Georgius, Carolus comites de Strasoldo, liberi baroni di Villanova e signori di Medea, fedeli servitori dell’impero, difensori della religione cattolica contro i nemici più agguerriti, alcuni privilegi consistenti: - nell’iscrizione all’ordine dei conti ereditari dell’impero e del Sacro Romano Impero, con la conferma dei titoli nobiliari e comitali già acquisiti; - nell’ampliamento dell’insegna nobiliare; - nella facoltà di nominare e creare pubblici notai (tabelliones) giudici ordinari, cartolari e delegati, concedendo loro l’autorità pubblica; - nella facoltà di legittimare figli naturali, bastardi ed illegittimi; - nella facoltà di nominare, confermare e rimuovere tutori e creatori; - nella facoltà di creare, promuovere, ordinare e costituire, maestri, baccalaureati, dottori in diritto, medicina, filosofia, presentando almeno tre dottori che sottpongano il candidato ad un serio esame; - nella consegna delle insegne e dell’arme Sottoscrizioni A c. 16r: - sottoscrizione autografa dell’imperatore - a sx: Ad mandatum Sac(rae) Caes(areae) Maiestatis proprium e sottoscrizione autografa di G. Schidentsch - a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere: Iohannes Matthias Prikelmeyer 121 Ferdinando III (1608-1657), secondogenito di Ferdinando II e Maria Anna di Baviera, nel 1625 fu incoronato re di Ungheria e nel 1627 re di Boemia. Divenne imperatore alla morte del padre (15/21637-2/4/1657). Sposò in prime nozze (1631) Maria Anna (†1646), figlia di Filippo III di Spagna e dell’arciduchessa Margherita, da cui ebbe 5 figli, tra cui il futuro imperatore Leopoldo I; in seconde nozze (1648) Maria Leopoldina (†1649), figlia dell’arciduca Leopoldo del Tirolo; in terze nozze Eleonora Gonzaga (†1686) Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo A c. 2 il nome dell’imperatore ed il numerale ordinale sono scritti in carattere epigrafico: le lettere sono marcate. Nel resto del documento viene usata una scrittura cancelleresca: i nomi dei destinatari dell’atto sono solitamente scritti in carattere epigrafico. A fianco del testo sono stati inserite delle annotazioni che sintetizzano i vari privilegi concessi. Alle cc. 9v-10r sono disegnati gli stemmi della famiglia Strassoldo. L’antica insegna (Sigilli\182a.JPG) rappresenta uno scudo fasciato di nero e d’oro; timbro: tre elmi aperti a cancelli, coronati; quello centrale cimato da piume di struzzo di nero e d’oro; i due laterali rispettivamente a dx da una figura femminile etiope nuda e a sx una figura maschile di etiope nudo che sostegono il motto INTIMA CANDENT. Lambrecchini di nero e d’oro. In alto al centro della raffigurazione: scudo di rosso alla fascia d’argento; cimiero: corona d’argento sormontato da piume di rosso. La nuova insegna (Sigilli\182b.JPG) rappresenta uno scudo d’oro inquartato: nel I e nel IV all’aquila bicipite di nero, coronata d’oro; nel II all’etiope nudo tenente con la sinistra un’estremità del nastro che reca il motto INTIMA CANDENT; nel III all’etiope nuda tenente con la destra l’altra estremità del nastro che porta il motto.Sul tutto scudetto fasciato di nero e d’oro. Timbro: corona cimata da quattro fioroni d’oro (tre visibili) alternati da gigli e decorata di pietre preziose. Entrambe le insegne sono inserite in un rettangolo (mm 18x14): lo scudo a c. 9v, quello più antico è contornato dalle figure allegoriche di quattro donne in abiti rinascimentali: la prima con in mano il calice e la croce di Cristo, la seconda con una chiave, la terza versa l’acqua in una coppa, la quarta accudisce due bambini. Lo scudo a c. 10r è sostenuto da due putti alati ed inserito in un ambiente rinascimentale, attorniato da due donne ritte su dei piedistalli con in mano la prima spada e bilancia, la seconda un’asta e parte di una colonna. Latino / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 140), in culla di cera vergine (mm 170), pendente da cordoncino d’oro. Conservazione non sufficiente: la parte inferiore tanto del sigillo quanto della culla è andata perduta. La legenda, che corre circolarmente su due registri, è lacunosa; vi si legge: I reg.: FERDINANDUS-TERTIUS-DEI-GRATIA-ELECTUS […HUNGAR]IAE-BOHEMIAE-DALAMTIAE-CROATIAE II reg.: SCLAVONIAE-E(t)-C(etera)-REX-ARCHIDUXAUSTRIAE-BURGUN[DIAE…WIRTE]MBERGAE-E(t)C(etera)-COMES-TYROLIS-E(t)-C(etera) Sigilli\182.JPG Note Collocazione E’ ancora conservato, seppur in pessime condizioni, il nastro che legava il volume lungo i tagli inferiore, superiore e laterale. La coperta del volume è in velluto marrone Arm. II, scaf. V Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 122 180 183 183 / 1643 settembre 11 Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore mm 360x510 (plica mm 50) Foglio sciolto Papa Urbanus VIII122 dà mandato al vescovo di Trieste e Capodistria di comunicare la nomina di Stephanus Renzichar di Salcano quale parroco della chiesa dei SS. Ermacora e Fortunato di Ranziano, sottoposta al giuspatronato delle famiglie del conte Mattia a Turri et Valsasina e del barone Vitus a Chimburg et Hungrispach, in seguito alla rinuncia del reverendo Christophanus Shichi. Sotto la plica: - sottoscrizioni autografe tra cui si riconoscono quelle di E. Warthour pro Rosenb(ono) e S. Caniottus Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi dilecto, epi(scopo), tergestini, salutem nella prima riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornati ed allungati Latino Presenza di tre fori lungo le pieghe della pergamena Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda. Sigilli\183r.JPG Sul recto: testa nimbata dei SS. Pietro e Paolo separata da croce astile Legenda: - a dx: PE(trus) - a sx: PA(ulus) Sigilli\183v.JPG Sul verso : URBANUS PAPA VIII Note dorsali Arm. II, scaf. V Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, fu eletto papa il 6/8/1623, consacrato il 29/9/1623 e rimase sul soglio pontificio sino il 29/7/1644 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 123 Cfr. n.121 181 184 184 Sul verso: “N. 33. Fol. 49. 1648” 1648 settembre 6 Lienz mm 640x810 (plica mm 125) Foglio sciolto Ferdinand III123, imperatore, concede a Ricciardus von Strasoldo ed ai suoi eredi la giurisdizione sulle cause civili e criminali per il territorio di Salcano, sin dove si estende la cura d’anime, della giurisdizione criminale per le ville di Medea, Corona e Moraro. Sopra la plica: - a sx: Ad mandatum Sac(rae) Ces(aeae) Maiestatis proprium e sottoscrizione autografa Sotto la plica - a dx: sottoscrizione autografa dell’imperratore e del cancelliere (?) Iohannes Matthias Prikelmeyer L’intitulatio occupa quattro righe iniziali: la prima, con il nome dell’imperatore, con la formula Gottes genaden, è in caratteri gotici. Le lettere sono marcate, allungate sopra il rigo ed abbellite da svolazzi. I paragrafi che contengono cararattere dispositivo sono distinti dall’uso di qualche termine redatto in caratteri marcati. Anche il nome del destinatario del provvedimento, Ricciardus von Strasoldo, è sempre scritto in caratteri marcati Tedesco Presenza nel testo di alcune sottolineature in china ed a matita [Originale] Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto / Arm. II, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 124 / 186 185 / 1[6]51 maggio 12 Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore mm 270x410 (plica mm 40) Foglio sciolto [Papa Innocentius X124 concede al sacerdote Antonius Davarrenio(?) il posto di presbitero della chiesa Maggiore reatina (?), riservato ad Antoninus Victorinus e resosi vacante,] Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe tra cui si riconoscono quelle di Her(mann) Alamannus e [C.] Ugolinus L’intitulatio e l’inscriptio occupano la prima riga. Il nome del papa è in caratteri allungati, con l’iniziale ornata a fiori, così come per le iniziali del destinatario. Latino La pergamena fungeva da coperta ad un testo: sul verso in corrispondenza si legge Psalmista. Il margine destro è andato perduto. Presenza di un consistente foro nella parte conclusiva del testo che rende pressoché illeggibili le ultime 10 righe, comprese quelle della datazione. Presenza dei fori di legatura e di numerose macchie d’umidità; abrasione dell’inchiostro Originale / Note dorsali Arm. II, scaf. VI Innocenzo X, al secolo Giovanni Battista Pamphili, fu eletto papa il 15.9.1644, consacrato il 4.10, rimase sul soglio pontificio sino il 7.1.1655 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 125 186 187 186 / 1657 marzo 8 Roma Mm 410x550 (plica mm 70) Foglio sciolto Papa Alexander VII125 dà mandato all’officiale triestino Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe tra cui si riconosce quella di A. Marzinus. Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi dilecto, tergestino e salutem nella prima riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornati ed allungati. Latino Presenza di tre fori lungo le pieghe della pergamena, uno dei quali in luogo della datatio Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda. Sigilli\186r.JPG Sul recto: Testa nimbata dei SS. Pietro e Paolo separata da croce astile Legenda: - a dx: PE(TRUS) - a sx: PA(ULUS) Sigilli\186v.JPG Sul verso : ALEXANDER PAPA VII La grafia rende la pergamena di difficile lettura: si sono isolati alcuni nomi tra i quali quello di Ridolphus Calleli, presbitero triestino. Si ipotizza che si faccia riferimento ad un incarico all’interno del capitolo triestino: tal Ridolphus Calleli potrebbe aver sostituito un’altra persona. A Trieste nel 1657 è vescovo Antonio Marenzio Note dorsali Arm. II, scaf. VI Alessandro VII, al secolo Fabio Chigi, fu eletto papa il 7/4/1655, consacrato il 18/4 e rimase sul soglio pontificio sino il 22/5/1657 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 126 / 185 187 / 1657? agosto [1] Roma, presso la chiesa di S. Maria Maggiore Mm 635x845 (plica mm 100) Foglio sciolto Papa Innocenzo (?)126 dà mandato al patriarca d’Aquileia di accogliere la nomina del presbitero Gaspar Frangipanis quale coadiutore amministrativo di Bernardus Valvasoni, canonico della chiesa d’Aquileia Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe tra cui si riconoscono quelle di L. Landinus e C. Ugolinus. Sul verso: R(egistra)ta in Camera Ap(osto)lica con relativa sottoscrizione autografa Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei vocabili venerabili, patriarche, aquileie(nsi), salutem e salvatoris nella prima riga, che accoglie intitulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornate ed allungate. La i iniziale di Innocentius si allunga sotto il rigo ed occupa metà pergamena: la lettera termina con svolazzi e motivi floreali che fungono da cornice al testo. Latino / Originale La bolla di piombo pendente da corda è andata perduta Note dorsali Sul verso c’è un’annotazione di Johaniz Gherzius(?) in merito ad una nomina di Bernardus Valvasoni datata 27 luglio 1650, a Graz. Arm. II, scaf. VI Non è possibile capire se si tratti di Innocenzo X il cui mandato papale si estese dal 15 sttembre 1644 al 7 gennaio 1655, o di Innocenzo XI reggente dal 21 settembre 1676 al 12 agosto 1689. La datazione riportata è inequivocabilmente il 1 agosto 1657: nell’agosto 1657 è papa Alessandro VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 127 Cfr. n.125 182 188 188 Sul verso: “XXXIV” 1663 febbraio 9 Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore mm 218x365 (plica mm 30) Foglio sciolto Papa Alexander VII127concede a Martius Degratia, chierico della diocesi aquileiese la promozione agli ordini maggiori Sopra la plica sottoscrizione autografa di J. P. Cellaucx (?); sotto la plica altra sottoscrizione autografa L’intitulatio occupa la prima riga: il nome del papa è scritta in caratteri capitali e marcati Latino Presenza di un’estesa macchia d’umidità nella parte sinistra del testo Originale Pur essendo riportata la formula sub anulo Piscatoris non è immediatamente visibile il sigillo: tracce di cera rossa potrebbero attestarne la presenza sul verso della pergamena Sul verso è riportato il nome del destinatario della lettera. Arm. II, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo 183 189 189 Sul verso: “l’anno 1667. N. 10” 1667 aprile 9 Lienz mm 610x610 (plica mm 70) Foglio sciolto Il nobile Carl von Gera dispone le volontà testamentarie Sottoscrizione autografa di Carl von Gera L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri gotici marcati. Le lettere sono leggermente allungate ed abbellite da svolazzi. La i del personale ich è allungata sotto il rigo. Tedesco / Originale Si segnala la presenza di otto sigilli pendenti da coda doppia Sigilli\189.JPG. Da dx: a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda corre circolarmente e vi si legge: CARL VON GERA Sigilli\189a.JPG b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 25), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda si trova al centro del sigillo e vi si leggono forse 3 lettere: F H S Sigilli\189b.JPG c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 20), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda si trova al centro del sigillo e vi si leggono forse 3 lettere: C H S Sigilli\189c.JPG d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50), con coperchio, pendente da coda doppia. La legenda, illeggibile, corre circolarmente. Sigilli\189d.JPG e. Il sigillo, in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia è andato perduto Sigilli\189e.JPG f. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 10), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La figura è molto rovinata e non è possibile darne descrizione Sigilli\189f.JPG g. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 10), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda ritrova al centro del sigillo e vi si legge: F V(on) G(era) Sigilli\189g.JPG h. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente da coda doppia. La legenda, la cui lettura è resa difficile da uno strato di polvere, corre circolarmente: Sigilli\189h.JPG Note Collocazione / Arm. II, scaf. VI Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua 128 184 191 190 / 1672 giugno 30 Graz mm 385x740 (plica mm 130) Foglio sciolto Leopold [I]128, imperatore, attesta la buona amministrazione del conte Orphoeus von Strasoldo, vicedomino in Carniola dal 1 gennaio 1637 al 31 dicembre 1648, durante la quale le entrate furono di 764.621 fiorini e le uscite di 761.885, con un attivo quindi, di 2736 fiorini e rimette il debito contratto dal conte Veit von Strasoldo, consigliere di reggenza e successore di Orphoeus. Sopra la plica: - A sx: Commisio Sac(rae) Caes(areae) Maiestatis in Cons(ili)o Cam(erae) Aul(ae) Interioris Austriae e di seguito sottoscrizioni autografe dei consiglieri tra cui si riconoscono quelle di Johann Andre Gahentane(?) e Victor Jacob frey Kromdte(?) e più in basso quella di Cristupf von Sihurian(?) Sotto la plica: - sottoscrizione autografa del cancelliere (?) L’intitulatio occupa le tre righe iniziali: la prima, con il nome dell’imperatore, con la formula Gottes genaden e l’appellativo, è in caratteri gotici. Le lettere sono marcate, allungate sopra il rigo ed abbellite da svolazzi a spirale. I paragrafi che contengono termini dispositivi o il nome del destinatario dell’atto sono distinti dall’uso di caratteri corsivi di dimensioni maggiori. Inoltre, i paragrafi sono distinti tra loro dall’uso di iniziali le cui aste si allungano orizzontalmente. Tedesco Leopoldo I (1640-1705), figlio di Ferdinando III e Maria Anna di Spagna, nel 1655 fu incoronato re d’Ungheria, nel 1656 re di Boemia. Divenne imperatore (18/7/1658-5/5/1705) alla morte del fratello Ferdinando IV. Sposò in prime nozze (1666) Margherita Teresa (†1673) figlia di Filippo IV di Spagna; in seconde nozze Claudia Felicita (†1676), figlia dell’arciduca Ferdinando Carlo; in terze nozze (1676) Eleonora Maddalena del Palatinato-Neuburg (†1720), da cui nacquero il futuro imperatore Giuseppe I (1678-1705) ed il futuro Carlo VI (1685-1740) Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione Presenza nel testo di alcune sottolineature a matita; abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 65) in teca di legno con coperchio (mm 90), pendente da cordoncini gialli e neri. Conservazione buona. La legenda corre circolarmente: LEOPOLDUS D(ei) G(ratia) EL(ectus) ROM(anorum) IMPER(ator) SA(cer) GER(maniae) HUNG(ariae) BOH(emiae) E(t) C(etera) REX ARCID(ux) AUSTR(triae) DUX […] TYR(olis) E(t) C(etera) Sigilli\190.JPG; Sigilli\190a.JPG La pergamena è conservata in una teca di latta rettangolare (mm 265x205), con al centro della parte superiore la teca per il sigillo. La teca è incisa da motivi floreali stilizzati (Sigilli\190b.JPG). La ruggine l’ha intaccata, quindi anche l’integrità del documento in futuro potrebbe essere a rischio Sotto la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 129 187 190 191 Sul verso: “A” 1677 settembre [14] Roma, presso la chiesa di S. Maria Maggiore mm 320x500 (plica mm 55) Foglio sciolto Papa Innocentius XI129 dà mandato al patriarca d’Aquileia di assegnare a Sebastianus C[es]aris, il beneficio della chiesa parrocchiale dei SS. Ilario e Taziano di Gorizia Sotto la plica sono presenti diverse sottoscrizioni autografe Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei vocabili venerabili, patriarche e aquileie(nsi) e salutem nella prima riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornate ed allungate. La i iniziale del nome del pontefice si allunga anche sotto il rigo: la lettera è abbellita da svolazzi e motivi floreali stilizzati Latino / Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda. Sigilli\191r.JPG Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce astile. Legenda: - a dx: PE(trus); - a sx: PA(ulus) Sigilli\191v.JPG Sul verso : “† INNOCENTIUS PAPA XI” Note dorsali Arm. II, scaf. VII Inoocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, fu eletto papa il 21/9/1676, consacrato il 11/5/1670 e rimase sul soglio pontificio sino al 22/7/1676 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 130 131 185 192 192 Sul verso: “N. 5” 1. 1582 ottobre 15 (data del testo) 2. 1683 maggio 26 (data copia) 1. Graz 2. Graz mm 280x380 (plica mm 70) Foglio sciolto Carl130, arciduca d’Austria, concede a Matthias Hofer131 che, in assenza di eredi maschi, i discendenti in linea femminile delle due figlie Clara e Ludovica possano godere dei suoi beni, tra cui il feudo di Ranziano (Rentschach). Sottoscrizione autografa del segretario autentificatore: Johann Cristoff Luhner(?) Il nome dell’arciduca Carl è scritto al centro della pergamena in carattere corsivo con la maiuscola iniziale abbellita da sobri svolazzi. Il testo dispositivo si apre con la lettera a capitale che si allunga sopra e sotto il rigo con degli svolazzi. Tedesco Presenza nel testo di alcune sottolineature in china ed a matita Copia autenticata. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 22) recante l’impronta ottagonale (mm 18x14), in teca di legno, priva di coperchio (mm 35) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente. La legenda, che recava forse le sole iniziali è andata perduta. Sigilli\192.JPG Lungo il margine sinistro in alto è riportata la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. VII Cfr. n.72 Vedi cenni delle famiglie Hofer-Hayss de Khüenburg-Strassoldo di Ranziano Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 188 193 193 Sul verso: “Fol. 50. 1692” 1692 giugno 2 Lubiana (Laibach) mm 135x180 Foglio sciolto Il conte Georg Sigmund von Gollemberg attesta il suo impegno in favore della dote di Aurora, consorte del nobile Martius von Strasoldo / L’intitulatio è in caratteri gotici marcati: le iniziali del nomi propri sono ornate, così come la i del personale ich iniziale Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine (mm 55) pendente da coda doppia. Conservazione pessima: la culla è rovinata soprattutto nel margine destro. La legenda, illeggibile, corre circolarmente. Sigilli\193.JPG Note dorsali. La datazione cronica è definita rispetto al lunedì dopo la SS. Trinità (I domenica dopo Pentecoste) Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 194 194 Sul verso: “N. 29. Fol. 50. 1693” 1693 marzo 6 Gradisca mm 380x525 (plica mm 50) Foglio sciolto Iohannes Christianus, principe di Sua Maestà, conte di Gradisca, duca di Crimlovius, principe d’Eggenberg, signore d’Aquileia concede ai fratelli Martius, Philippus, Ricardus, Romboldus e Franciscus de Strasoldo la giurisdizione feudale di Farra, limitandola agli eredi maschi della famiglia. Sopra plica: - A sx: Ad mandatum Suae Celsitudinis proprium e sottoscrizione autografa Sotto la plica: - sottoscrizione autografa di Iohannes Christianus d’Eggenberg e di Dominicus Montanari L’intitulatio è in caratteri capitali: le lettere sono comunque abbellite da svolazzi Latino Abrasione dell’inchiostro Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in teca di legno priva di coperchio (mm 105) pendente da cordone in parte rosso e bianco, in parte marrone e bianco. Conservazione pessima: mentre la legenda che corre circolarmente è ancora visibile, la figura è quasi totalmente rovinata Legenda: † IOAN(nes)-CRISTIAN(us)-D(ei)-G(ratia)-DUXCRUMLOVII-PRINC(eps)-AB-EGGENBERG-[ET?]PRINC(eps)-COM(es)-GRADISCE-ET-AQUILAEIAE-[ET]ADELSPERGA Sigilli\194.JPG Note dorsali Sulla plica è stata apposta postuma, e poi staccata una piccola etichetta di cui si leggono alcune lettere [C]RISTIANO, probabilmente recante il nome del principe d’Eggenberg Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 195 195 / 1693 novembre 6 s.l., nel palazzo ducale mm 310x430 Foglio sciolto Disposizioni in merito all’assolvimento da parte della madre di Josefus Gorza figlio del fu Simeonis, di Caneva al conte Orpheus Strasoldo del debito di 121 libbre e 5 solidi Sono presenti: - la sottoscrizione autografa del cancelliere - l’annotazione cancelleresca dd. 17 dicembre 1693, in cui si attesta la ricezione del debito fatta dall’istante per mano di pre Pietro Concina La riga iniziale - Dominium Venetiar(um) – e quella finale, occupata dalla datatio, presentano artefici cancellereschi Latino Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della pergamena; abrsione dell’inchiostro Originale / Note dorsali La grafia tende al corsivo. Si fa riferimento alla località di Pavia di “Forum Iulii”. Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 132 189 196 196 Sul verso: “N. 104. Fol. 51. 1702” 1702 dicembre 6 Brescia, nel palazzo episcopale mm 535x415 Foglio sciolto Il cardinale Marcus Carlus Delfinus132, vescovo di Brescia ed abate commendatario di San Pietro di Rosazzo 133, nomina Philippus de Strassoldo, già parroco di Bigliana e Gorizia ed arcidiacono della provincia ecclesiastica di Gorizia, quale suo vicario generale e visitatore per quelle parrocchie soggette ecclesiasticamente all’abbazia di Rosazzo (Santa Maria di Canale, Ronzina e San Michele di Bigliana) Sono presenti: - al centro: la sottoscrizione autografa del cardinale Marcus Carlus Delfinus - a dx: la sottoscrizione autografa del segretario Petrus Silius Parte dell’intitulatio, la i di Ill(ustrissi)mo dell’inscriptio e le iniziali di Philippus e Strassoldo, che compaiono due volte, sono dorate. La i di Ill(ustrissi)mo è miniata: è inserita in una cornice ed abbellita da motivi floreali. Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da motivi floreali. Latino / Originale Sigillo di cera rossa, ovale (mm 50x45), sotto carta, ben conservato. Della legenda, che corre circolarmente è visibile: MARCUS-S(anctae)-R(omanae)-E(cclesiae)-PRESB(iter)CARDINALIS-DELPHINUS Sigilli\196.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. VII Marco Carlo Delfino fu vescovo di Brescia dal 1698 al 1705: ricoprì anche l’incarico di abate commendatario di S.Pietro diRosazzo 133 Vedi l’elenco degli abati di Rosazzo in: CICONI, Udine e sua provincia, 1862, pp.515-516 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto 134 190 197 197 Sul verso: “N. 22. Fol. 51. 1703” 1703 febbraio 24 Udine, nel palazzo patriarcale mm 330x480 (plica mm 30) Foglio sciolto Il conte Thomas de Pace, libero barone di Fridensberg, decano udinese, vicario, esecutore apostolico e delegato del patriarca Dionysius Delphinus134, concede al reverendo Philippus de Strassoldo, sacerdote della diocesi aquileiese, l’investitura della chiesa parrocchiale di Gorizia, il cui patronato appartiene all’imperatore Leopoldus [I]135, in seguito alla morte del reverendo Ioannis Baptista Crisai136. Dionisio Delfino, nipote di Giovanni Delfino, a cui succedette, rimase in carica dal 1657 al 1734 Cfr. n.128 136 Elenco dei parroci di Gorizia: finora, a quanto io sappia, nn è mai stato pubblicato l’elenco dei parroci che ressero la chiesa parrocchiale dei SS.Ilario e Taziano di Gorizia. Non mi sembra quindi fuor di posto di darne qui un elenco, quanto più possibilmente completo, dei medesimi. 1. 1325-Ulrico de Waldenberg (il DELLA BONA, nella sua Strenna cronologica ecc., Gorizia, 1856, ad annum 1325 dice: Enrico re di Boemia, duca di Carintia, tutore di Gian Enrico conte di Gorizia presenta per la parrochia di Gorizia Ulrico de Waldenberg) 2. Nicolò di Castello (che morì nel 1486) 3. Andrea Posch, 17.3.1486 (vedi: MORELLI, IV, 26). Nel 1488 egli era ancoraparroco di Gorizia. 4. Leonardo de Graben 1527 5. Luca Pitèr, 1545 (E’ nominato in un atto dd.20.2.1545: In stubadomus habitationis reverendi domini presbiteri Lucae Piter plebani Goritiae). Nel 1549 era ancora parroco di Gorizia 6. Gerolamo Catta: fu parroco fino al 1562; col parroco di S.Pietro presso Gorizia; nel 1574 fu nominato primo arcidiacono di Gorizia; nel 1577 venne privato di questa dignità per attriti con la curia patriarcale di Udine. MORELLI, I, 268 7. Mattia Marcina (1562-1573) 8. Luca Tautscher (1574-1575) 9. Giovanni Tautscher (1575-1580). Nel 1577 egli fu nominato anche arcidiacono al posto del dimesso Gerolamo Catta: nel 1580 fu nominato vescovo di Lubiana. 10. Andrea Napokai (1580-1600). Fino al 1596 egli fu anche arcidiacono. Ebbe una lite con Giovanni Panizzoli, il quale rimase vincitore. La famiglia Panizzoli apparteneva alla nobiltà goriziana (cfr. CZOERNIG, op. cit., 775). Nel registro dei battezzati della parrocchia dei SS.Ilario e Taziano il Napokai è firmato come parroco fino al 27.11.1600. 11. Giovanni Maria Panizzoli, 1596,1600-1602. Nel 1596 è firmato come parroco nel libro dei battezzati. Figura di nuovo con questo titolo dal 28.10.1600 in poi fino alla morte (1602). 12. Pietro Louscha (1602-1614). Nel 1614 fu nominato preposito di Lubiana col predicato de Louschendorf. 13. Giulio Alessio, parroco dal 16.4.1615 al 10.7.1639. (Nel 1618 gli fu conferita anche la cappella della SS.Trinità nella chiesa parrocchiale; vedi relativa pergamena dell’archivio Strassoldo) [n. 174]. L’Alessio apparteneva alle nobili famiglie della contea di Gradisca, che più tardi, con la riunione alla contea di Gorizia, furono aggregate al patriziato goriziano (Cfr. CZOERNIG, op. cit., 787-788) 14. Giacomo Crisai (1639-12.10.1660). Il 4.11.1660 si sottoscrisse parroco emerito. Visse fino al 1670. Nel 1657 fu nominato Protonotario apostolico e arcidiacono sostituto 15. Giovanni Batta Crisai (1661-1702). Egli battezzò nella chiesa parrocchiale di Gorizia già nel 1660. Addì 17.6.1661 si sottoscrisse parroco presentato e il 1° gennaio 1662 parroco effettivo. Dal 1663 al 1668 fu 135 Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 16. 17. 18. 19. 20. Sono presenti: - a dx: la sottoscrizione autografa di Thomas de Pace - a sx: la sottoscrizione autografa del cancelliere Io(hannis) Dom(inicus) Fantini / Latino Presenza di numerosi i fori nella parte centrale del testo Originale Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), in teca di latta (mm 55) pendente da filo di cotone marrone. Conservazione non sufficiente La legenda, leggibile solamente nella parte sinistra del sigillo, corre circolarmente: (…) PATRIARCHA-AQUILEIENSIS (…) Sigilli\197.JPG; Sigilli\197a.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. VII arcidiacono sostituito, poi effettivo fino alla morte (1702). Dal 1674 fu arcidiacono non solo per la contea di Gorizia, ma anche per quella di Gradisca. Fu sepolto l’11 ottobre 1702. Essendo egli occupato in molte faccende dell’arcidiaconato, nel 1665 ottenne perla cura d’anime della parrocchia un vicario perpetuo nella persona di Francesco Garzarolli, dottore in filosofia e bacelliere in teologia (Cfr. SPESSOT, Primordi, incremento e sviluppo delle istituzioni gesuitiche, 1615-1773, in Studi Goriziani, III, 106, Gorizia, 1925). Nel 1687 il Crisai era già abate mitrato (Cfr. SPESSOT, op. cit., p.112) dott. Filippo conte Strassoldo. Fu parroco di Gorizia dal 24.2.1703 al 3.6.1715. Egli rivestì anche la carica di arcidiacono, nonché di vicario generale in spiritualibus del patriarca Dionisio Delfino e fu visitatore patriarcale per le parrocchie della contea di Rosazzo (cfr. pergamena dd.22.5.1709) [n.198]. Morì nella giovine età di anni 43 Mario Gibelli de Gibellis (1715-1727). Morì il 25 gennaio del 1727 all’età di anni 73 (Cfr. SPESSOT, Studi Goriziani, III, p.117) Giuseppe Marsilio conte Coronini (1727-1751). Nell’archivio dei conti Coronini di S.Pietro (ora Scodovacca) conservasi ancora il breve di Benedetto XIII, dd. 13 Kal. Aprilis 1727, col quale egli, presentato dall’imperatore Carlo VI, viene nominato parroco di Gorizia. Morì il 23 settembre 1751 all’età di anni 57. Michele Bartolini dal 25.8.1748 al 27.2.1750 fu vicario parrocchiale. Poi fu nominato un altro vicario. Nel 1753 il Bertolini appare di nuovo come vicario. Dal 19.9.1756 al 28.4.1777 egli risulta vicario perpetuo. Costui morì il 21.7.1777. Stefano Cecovich, dott. in sacra teologia, appare nel 1780 come vicario perpetuo (Cfr. MORELLI, IV, 84) Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche 137 138 191 198 198 Sul verso: “N. 103. Fol. 51. 1709” 1709 maggio 22 Rosazzo mm 390x525 Foglio sciolto Dionysius Delphinus137, patriarca d’Aquileia ed abate commendatario di San Pietro di Rosazzo, nomina Philippus de Strasoldo, dottore in teologia, parroco di Gorizia, arcidiacono138 della provincia ecclesiastica di Gorizia suo vicario generale e visitatore per quelle parrocchie soggette ecclesiasticamente all’abbazia di Rosazzo (Santa Maria di Canale, Ronzina e San Michele di Bigliana) Sono presenti: - al centro: la sottoscrizione autografa del patriarca Dionysius Delphinus - a sx: la sottoscrizione autografa del cancelliere Ioannes Morobre La prima riga dell’intitulatio è scritta in caratteri capitali: per i titoli del patriarca, parte dell’inscriptio e per la datatio Cfr. n.134 Elenco degli arcidiaconi di Gorizia: 1. Girolamo Catta, parroco di S.Pietro, 1570-1577 2. Giovanni Tautscher, parroco di Gorizia, 1577-1580 (poi vescovo a Lubiana) 3. Andrea Napokai, parroco di Gorizia, 1580-1956 (causa dissidi fu esonerato dalla carica) 4. Giovanni M.Panizzoli, parroco di Gorizia, 1596-1602 5. Pietro Ragno, parroco di Cormons, 1609-1646 6. Luca bar. Delmestri, parroco di Cormons, 1609-1646. 7. Stefano bar. Delmestri, parroco di Cormons, 1646-1672 8. Elia Garzarolli (?) morto 1661 9. Giov. Batta Crisai, parroco di Gorizia, 1663-1703 (dapprima fu sostituito, poi dal 1668 effettivo) 10. Bernardo Scagnetti, arcidiacono sostituto (1679-1680) 11. dott. Filippo conte di Strassoldo, parroco e arcidiacono di Gorizia dal 1703 al 1715 (Cfr. SPESSOT, in Studi Goriziani, III, 114). 12. Giuseppe Antonio barone Delmestri, già parroco di Fiumicello, figura come vicario imperiale d’Aquileia ed arcidiacono di Gorizia e Gradisca il capodanno del 1716 (Cfr. “Studi Goriziani”, III, p.117). Nel 1718 fu eletto vescovo coadiutore di Trieste e morì nel 1719 13. Luca Sartorio Delmestri fu l’ultimo arcidiacono di Gorizia. Nel 1722 egli pontificò nella chiesa di S.Ignazio in qualità di arcidiacono di Gorizia (Studi Goriziani, III, 119). Nel 1724 egli era arcidiacono e candidato al vescovado di Trieste (ibi, III, 121). Nel 1725 era nuovo vescovo di Trieste, successore nella stessa dignità del defunto fratello Giuseppe Antonio (ibi, III, 121). Nel 1727 era però sempre arcidiacono di Gorizia (ibi, III, 122). Si confronti il contributo di L.Tavano, Cronotassi degli arcidiaconi di Gorizia (1574-1750), in Carlo M. d’Attems. Primo arcivescovo di Gorizia 1752-1574, Gorizia 1988, 179-190 Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione finale viene usata una scrittura marcata. Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da motivi floreali. Latino / Originale Sigillo di cera rossa, ovale (mm 30x20), sotto carta. Conservazione: non sufficiente Della legenda che corre circolarmente non si si legge nulla. Sigilli\198.JPG Note dorsali Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 192 199 199 Sul verso: “1719” [1719] [Trieste] mm 615x670 Foglio sciolto Il conte Marzio di Strasoldo, libero barone di Villanova, signore di Farra, Moraro, Medea, Salcano, San Floriano, e supremo ereditario cacciatore nel Friuli, colonnello delle milizie urbane di Sua Maestà, consigliere di Stato e capitano della città di Trieste, secondo le disposizioni ricevute da S. Maestà, rilascia a Stefano Grenna e Carlo Gaetano Aubert, mercanti triestini e sudditi dell’imperatore, la patente navale per la nave “Carlo V Imperatore” ed il libero transito e traffico nelle acque della cosiddetta “Alta Porta Ottomana”. Subscriptio autografa del cancelliere Franciscus Donadoni La prima riga dell’intitulatio è scritta in caratteri capitali: lungo il testo alcuni sostantivi riferiti all’autorità imperiale ed alcuni termini dispositivi sono scritti con un carattere corsivo di dimensioni maggiori. Volgare italiano Taglio della pergamena nella parte finale della pergamena che non conserva la datatio Copia autenticata Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 20), aderente. Conservazione: pessima Non è possibile dare descrizione del sigillo in quanto è gravemente danneggiato. Sigilli\199.JPG Sul recto in alto a sinistra è apposto il timbro forse del Capitanato triestino. Note dorsali Arm. II, scaf. VII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche 193 201 200 / 1720 aprile s.l. mm 350x580 (plica mm 55) Foglio sciolto Joseph Braun, giardiniere e floricoltore nella villa estiva del vescovo di Salisburgo, a Carolus Iosephus von Khüenburg, vescovo di Khüemsee, attesta che Blasius Altman di Abtenau, apprese da lui l’arte del giardinaggio e della floricoltura Sotto la plica sottoscrizione autografa di Joseph Braun Il testo è formato da due parti: una prima, una sorta di intestazione che riporta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere) il nome ed i titoli del vescovo di Khüemsee. Le lettere (così come quelle della seconda parte) sono intrecciate tra loro da una sorta di linea continua orizzontale, che assume le fattezze di una corda. Al centro di queste righe è miniato a colori lo stemma del vescovo (Sigilli\200a.JPG): lo scudo presenta i simboli religiosi del pastorale, della croce accanto a quelli “laici” della casata (la sfera per la casata di Khüenburg, l’aquila per il territorio salisburghese). Fanno da cornice a questa prima parte due vasi miniati da cui fuoriescono dei rami con frutti e foglie. La lettera iniziale del testo, è ingrandita ed abbellita da motivi floreali e da un intreccio di linee concentriche. La seconda parte della pergamena in cui c’è il testo della certificazione di Joseph Braun, presenta come sopra l’intitulatio con caratteri gotici, di dimensioni comunque più piccole rispetto ai precedenti. La i del personale ich è molto allungata sotto il rigo e funge da cornice al testo: come la precedente lettera iniziale è abbellita da motivi floreali e da un intreccio di linee concentriche. Lungo il margine destro da sotto il vaso parte una cornice formata da un intreccio di forme geometriche: viene riportata anche la sigla, forse del miniatore “PIL”. Anche la firma autografa del testante è incorniciata. Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione Infine sulla plica, in mezzo ai fori per il sigillo, è miniato a colori un gruppo di frutta e vegetazione (limoni, pesche, zucca). Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da motivi floreali. Tedesco / Originale Sigillo di cera verde, rotondo (mm 20), in teca di legno con coperchio (mm 40), pendente da nastro di raso verde. Conservazione: buona Legenda: si intravedono due lettere poste ai lati della figura: I(oseph) B(raun) Sigilli\200.JPG / Arm. II, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione / 200 201 / 1722 gennaio 21 Gorizia, Ufficio Militare mm 305x400 Foglio sciolto Il conte Martio di Strassoldo, in qualità di colonnello delle Milizie scelte, nomina Marco Miani, quale sotto alfiere dello stendardo della Compagnia Colonnella, in sostituzione del padre, Leonardo Miani di Cormons. - a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere delle Milizie scelte Giuseppe Bertolomeo Petrogalli - a dx: sottoscrizione autografa di Martio di Strassoldo / Volgare italiano / Originale / Gli appellativi del conte Martio di Strassoldo sono: libero barone di Villa Nuova, Signore di Farra, Medea, Moraro, Salcano e San Floriano, Cameriere di S. Maestà, Consigliere di stato, Capitano di Trieste, supremo Ereditario cacciatore del Contado di Gorizia Arm. II, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 139 / 202 202 / 1732 gennaio 31 [Venezia], nel Palazzo Ducale mm 145x235 (plica mm 30) Foglio sciolto Carolus Ruzzino139, doge di Venezia, riconosce l’autenticità del testamento di Caesar Strassoldo Sulla plica: sottoscrizione autografa del cancelliere Ioannes Antonius Vincentius / Latino / Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 28) pendente da corda. Sigilli\202r.JPG Sul recto: S. Marco Evangelista (a dx) benedice il doge (a sx) che reca in mano il vessillo del ducato Sigilli\202v.JPG Legenda: - Sul recto: DUX - Sul verso : [CAROLUS] RUZZINI DEI-GRA(tia)-D(ux) VENETIAE-ET-C(etera) La grafia è estremamente corsivizzata Arm. II, scaf. VIII Carlo Ruzzini fu doge di Venezia dal 2/6/1732 al 5/1/1735 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 140 194 203 203 / 1754 settembre 28 Gorizia mm 400x565 (plica mm 58) Foglio sciolto Il conte Ferdinand Philipp von Harasch140, commissario plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte Peter von Strasoldo ed a Maria Elisabetta, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale di Ranziano, al prezzo di 30 fiorini. Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton Portzheld(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von Harasch L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere). Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi. La w del personale wir è invece allungta sotto il rigo con motivi a spirale Tedesco / Originale Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di legno (mm. 70), priva di coperchio. Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda. Sigilli\203.JPG Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è riportata la tipologia documentale dell’atto. Sulla plica, di mano postuma è annotata in italiano la tipologia documentale dell’atto. Arm. II, scaf. VIII Cenni biografici di questo 28° capitano di Gorizia vedi in MORELLI, op. cit., III, 62-63 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 141 Cfr. n.140 195 204 204 Sul verso: “N. 7. Fol. 52. 1754” 1754 settembre 28 Gorizia mm 430x500 Foglio sciolto Il conte Ferdinand Philipp von Harasch141, commissario plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte Antoni von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale della comunità d’Aquileia, al prezzo di 463 fiorini. Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton Portzheld(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von Harasch L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere). Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi. La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con motivi a spirale Tedesco Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di legno (mm. 70), priva di coperchio. Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda. Sigilli\204.JPG Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è riportata la tipologia documentale dell’atto.. Note dorsali Arm. II, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 142 Cfr. n.140 196 205 205 Sul verso: “N. 13. Fol. 52. 1754” 1754 settembre 28 Gorizia mm 410x515 (plica mm 62) Foglio sciolto Il conte Ferdinand Philipp von Harasch142, commissario plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende ai conti Antoni e Ioseph von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale di Villanova, al prezzo di 30 fiorini. Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton Portzheld(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von Harasch L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere). Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi. La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con motivi a spirale Tedesco Presenza di numerosi fori, in particolare lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di legno (mm. 70), priva di coperchio. Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda. Sigilli\205.JPG Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. II, scaf. VIII Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 143 Cfr. n.140 197 206 206 Sul verso: “N. 4to. Fol. 52. 1754” 1754 settembre 28 Gorizia mm 460x540 (plica mm 80) Foglio sciolto Il conte Ferdinand Philipp von Harasch143, commissario plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte Ferdinand von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di caccia grande e piccola nella giurisdizione di Salcano, al prezzo di 200 fiorini. Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton Portzheld(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von Harasch L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere). Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi. La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con motivi a spirale Tedesco Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della pergamena Originale Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. II, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 144 Cfr. n.140 198 207 207 Sul verso: “N. 6to. Fol. 52. 1754” 1754 settembre 28 Gorizia mm 415x490 (plica mm 50) Foglio sciolto Il conte Ferdinand Philipp von Harasch144, commissario plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte Antoni von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale di Gargaro e Paisiz, al prezzo di 150 fiorini. Sotto la plica: - a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton Portzheld(?) - a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von Harasch L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a decrescere). Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi. La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con motivi a spirale Tedesco Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della pergamena Originale Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di legno (mm. 70), priva di coperchio. Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda. Sigilli\207.JPG Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è riportata la tipologia documentale dell’atto. Note dorsali Arm. II, scaf. IX Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 145 199 208 208 Sul verso: “N. 19. Fol. 106” 1756 agosto […] Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore mm 235x330 (plica mm 35) Foglio sciolto Papa Benedictus XIV145 dà mandato all’arcivescovo di Gorizia [Carlo Michele d’Attems]146 di comunicare la concessione della facoltà al conte Carolus Antonius de Strasoldo di prendere in sposa Iosepha figlia del fu Sigismondus a Turri Sulla plica e sotto la plica si trovano diverse sottoscrizioni autografe Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi dilectus, archiepiscopus e goritiensis nella prima riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri epigrafici, ornate ed allungate Latino / Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda. Conservazione: sufficiente Sigilli\208r.JPG Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce astile. Sigilli\208v.JPG Legenda: - a dx: S(anctus) P(etrus) - a sx: non si legge il nome di P(aulus) Sul verso : BENEDICTUS PAPA XIV / Arm. II, scaf. IX Benedetto XIV, al secolo Prospero Lambertini, fu eletto il 17/8/1740, consacrato il 22/8, rimase sul soglio pontificio sino il 3/5/1758. 146 Carlo Michele d’Attems, primo arcivescovo della diocesi di Gorizia, ricoprì la carica dal 1751 al 1791 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 147 / 209 209 / 1785 dicembre 29 Venezia, nel Palazzo Ducale mm 175x235 (plica mm 35) Foglio sciolto [Il doge Paolus Rainerius147 concede a Ioannis Baptista Taniclo(?) di effettuare copia di un atto] Sulla plica ci trova la sottoscrizione del cancelliere Ioannes Antonius Gabrieli / Latino / Originale Bolla di piombo, rotonda (mm. 28) pendente da corda. Conservazione: buona Sigilli\209r.JPG Sul recto: S. Marco Evangelista (a dx) benedice il doge (a sx) che reca in mano il vessillo del ducato Sigilli\209v.JPG Legenda: - a dx: [S(anctus)-M(arcus)] - a sx: DUX Sul verso : PAULUS [R]AINERIUS [DEI] GR(atia) DUX [VE]NETIARU(m) L’intitulatio, l’inscriptio sono a stampa Arm. II, scaf. IX Paolo Renier fu doge di Venezia dal 15/1/1779 al 14/2/1789 Identificativo Spessot Ordinamento “A & P” Ordinamento Segnature antiche presenti Datazione cronica (anno mese giorno) Datazione topica Dimensioni Tipologia archivistica Regesto Sottoscrizioni Note paleografiche Lingua Stato di conservazione Forma di trasmissione Sigillo Note Collocazione 148 200 210 210 / 1803 maggio 20 Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore mm 230x415 Foglio sciolto Papa Pius VII148 dà mandato all’arcivescovo di Gorizia [conte Francesco Filippo Inzaghi]149 di comunicare la concessione della facoltà di poter ascoltare la S. Messa nelle domeniche e nelle feste nella loro cappella di famiglia ai nobili Antonius, Leopoldus, Anna, Carolina ed Heleonora, fratelli Strasoldo Sottoscrizione autografa del cancelliere Carolus Brachius de Flontis (?) / Latino Presenza di una sottolineatura con lapis rosso Originale / Sul verso è trascritto il titolo del destinatario: Ven(erabi)li Fratri Archiepiscopo Goritien(si) Arm. II, scaf. IX Pio VII, al secolo Gregorio Barnaba Chiaromonti, fu eletto il 14/3/1800, consacrato il 21/3 e rimase sul soglio pontificio sino il 20/8/1823. 149 Il conte Francesco Filippo Inzaghi fu arcivescovo di Gorizia dal 1792 al 1816 INDICE DEI NOMI Nell’indice sono riportati i nomi presenti nelle pergamene indicizzati per cognome, nella lingua in cui compaiono originalmente: sono esclusi i nomi dei cancellieri la cui lezione è risultata difficile da decifrare, segnata nelle schede con il punto interrogativo (?). Anche per i componenti delle famiglie nobili si utilizza il nome del casato e successivamente quello di battesimo. Di regola, quando compare, è riportata l’indicazione del patronimico (padre di, moglie di, fratello di…). È stato possibile distinguere gli omonimi in base alla presenza del patronimico. Nell’indice tuttavia viene riportato il nome proprio e non il patronimico: per es. nel caso si faccia riferimento a Balthasar Dornberg, figlio di Maximilianus, viene indicizzato solamente il nome di Balthasar. Qualora però fossimo in presenza di cognomi diversi (per es. Margarita Reluti , [moglie] del fu Leopoldus de Dorinbergo) si procede all’indicizzazione di entrambe le voci. I personaggi di cui non siamo in possesso del cognome, sono elencati secondo il nome di battesimo. I sovrani, i papi, i conti di Gorizia sono indicizzati in italiano; per sovrani e conti - in nota - è riportata la lezione linguistica usata nelle pergamene. Per completezza, dopo il patronimico, è indicata un ulteriore identificazioni di tipo storicoprofessionale. Oltre ad imperatore e conte di Gorizia, sono stati isolati i seguenti termini: canonico, cancelliere, capitano, coadiutore del cancelliere, commissario, dottore in legge, esattore, giureconsulto, luogotenente, notaio, parroco, patriarca, presbitero, provveditore, vescovo, vice governatore. Il numero riportato accanto alla voce è quello d’ordine delle pergamene. d. = detta q. = quondam p. = pergamena A Abratybor (d’), Horatius, notaio, 1 Albertinis (de), Ventura, notaio, 123 Alberto (†1374)1, conte di Gorizia, 10 Albrecht (von) Fraunfelde, Ulreich, 39 Alessandro VII, papa, 186, 188 Alexandrus, vicario, 77 Alexius, Iulius, parroco, 174, 177, 181 Altman, Blasius, 200 Amutius, Ben(edictus), cancelliere, 174 Anna di Vtuyba (Vrtoyba?), moglie di, 15 Antonius, figlio di Franciscus, notaio, 51 Antonius de Atimis, notaio, 68 Anzolellus, Hieronimus, cancelliere, 65 Aptimin(us), Federeic(us), cancelliere, 42 Arcoloncan (de), Petrus, 76 Armutius, Benedictus, cancelliere, 174 Aspach (von), Heinrich, 35 Attavantis (de), D(ominicus), 56 Attems, Carlo Michele, vescovo, 208 Aubert, Carlo Gaetano, 199 1 Albertus. Potrebbe trattarsi di Alberto IV (†1374) i B Baldigara, Gasparus, 77 Barbarigo (de), 66 Barbarus, Hermolaus, patriarca, 174, 176; Zacharias, provveditore, 47 Barrutis, Antonia, figlia di, 79 Batheim (von), Cristoph, 131 Beck, H., 105 Belgradinus, Antonius, notaio, 79, 80, 83 Bellonus, Antonius, notaio, 70, (figlio di) 76 Benedetto XIV, papa, 208 Bentivogliis (de), Hannibalis, figlio di, 58 Bernardina moglie di Matheus de Flumignano, 67 Bernardus, Paolus, figlio di, 125 Berthis (de), Iacobus, 177 Betheim, Cristoph, marito di, 131 Bevilaqua, Bithinius, figlio di, notaio, 43, 145, 146, 149 Bithunius, Iohannes Dominicus, notaio, 94 Blasich, Iacobus, 110 Blasius figlio del fu Mattia, 77 Bortholottis (de), Ioannis, coadiutore del cancelliere, 102 Bovinchus, Theodoricus, cancelliere, 16 Braun, Joseph, 200 Brizignon, Nicola, conzar, 141 Brumalescus, Petrus Antonius, figlio di, notaio, 124, 125 Brümberg, Elias, cancelliere, 163, 164 Budrig (de), Odoricus, 4 Bullino, Bartolomeo, deputato, 177 Buteigoriis (de), Iulius, figlio di, 58 C Caballis (de), Antonius, cancelliere, 146 C[ae]saris, Sebastianus, 191 Campana, Andrea, 132; Iulius, notaio, 119, 120, 132, 177 Carlo2, (†1590), arciduca, 137, 138, 144, 150, 157, 159, 192 Carlo V3 (†1558), imperatore, 71 Casalibus (de), Nicolaus Ioannis, giureconsulto, 65 Caynero, Ioannis, figlio di, 94 Cengraft(?), Carl, 163 Cerincho, Steffanus, figlio di, 68 Cesaris, Sebatianus, parroco, 191 Chimburg, vedi Khüenburg Chiuc, Andrea, fratello di, 107; Iacobus, fratello di, 107; Ioannis, figlio di, 107 Chuculussius, Niculussius, figlio di, notaio e cancelliere, 11 Ciller, Sebastianus, figlio di, 106, 120 Cisterninus, Ioannes, notaio, 84, 128 Codessa, Ioannes Baptista, notaio, 96, 107, 110, 112; Theseus, figlio di, 97 Colaus d. Rizzo, 106 Colauttus, Mathius, notaio, 139 Concina, Pietro, parroco, 195 2 3 Carl Karl ii Copmaul, Nicolaus, 107 Cornellus, Bertholdus, padre di, 83 Cornola, Gioani Iacomo, 121 Coronini, Rodolfo, esattore, 177 Crisai, Ioannis Baptista, parroco, 197 Crissò (de), Nicolaus, 108 Cristoforus de Montegambaro, canonico, 16 Cristoforus figlio del fu Odoricus, 97 Cunradus, scriptor de Floyano, 1 D Davarrenio(?), Antonio, presbitero, 185 Degratia, Martius, chierico, 188 Delfinus, Dionysius, patriarca, 197, 198; Marcus Carlus, vescovo, 196; Dobrohost, L., 78 Dominicus, Nicolaus, 77 Donadoni, Franciscus, cancelliere, 199 Donda, Antonius, figlio di, 119; Christoforus, figlio di, 119; Natalis(?), figlio di, 119; Dorenberch, Dorenbergarus, Dorimberg, Dorimbergarus, Dorinbergo, Dornikh, Dorumbergo (de, von), vedi Dornberg Dornberg famiglia, 41, 138, 170; Balthasar, figlio di, 142; Erasm (Erasmus), 69, 71, 72, 73; Francisch (Franciscus, Franz), 82, 96, 101, 107, 110, 112, 121, 130, 136, 148; Fridreichs, figlio di, 5; Gaspar (Gasparis), 121, 156; Georg, 23, 82; Leopoldus, 68; Ludwig (Ludovigo), 82, 130; Maximilian (Maximilianus), 82, 136, 142, 148 ; Nicolaus, figlio di, 7; Raimundus, 75; Ranoldus, figlio di, 7; Rehmund, 82; Rina, 7, sorella di ; Rudulphus, 15; Susanna, figlia di, 35; Tristhan(?), 121; Veit (Vitus), 41, 123, 127, 148, 155 Dornberg Hungherspach (von), Thomas, 109 Dyetalmus di Varmo, 4 E Edlinger, Ioannis, figlio di, 119; Eggenberg (d’), Iohannes Christianus, principe, 194 Enghelhofer, I., 158 Ercole I4, duca di Ferrara, 48, 53 F Fabrus, Marcus, 97 Fantini, Iohannis Dominicus, cancelliere, 197 Federico III5 (†1493), imperatore, 20, 44, Ferdinando6 (†1595), arciduca d’Austria nel Tirolo, 136 Ferdinando I7 (†1564), imperatore, 73, 75, 78, 82, 101, 103, 104, 105, 109, 114, 115, 116, 117, 126, 127, 158, 159 Ferdinando II8 (†1637), imperatore 163, 164, 165, 166, 168, 169, 170, 171, 173, 175; 178, 179, 180 4 Hercules Friderich 6 Ferdinand 7 Ferdinand, Ferdinandus 8 Ferdinand. Compare anche con l’appellativo di “arciduca” 5 iii Ferdinando III9 (†1657), imperatore, 182, 184 Flachsperger, Kolman, 44 Formentini (de), Adam, 51 Fornaciaio, Leonardus Nilla (?), 17 Franciscus di Udine, 54 Francus, Franciscus, canonico, 174 Frangipanis, Gaspar, presbitero, 187 Fuchs Rügheim (v), Georg, vescovo, 113 G Gabrieli, Ioannes Antonius, cancelliere, 209 Gaillart, G., 176 Gebsattel (von), Johann Philips, vescovo, 167 Georgius de Podgar (Podgora), figlio di, 14 Gera (de, von) famiglia, 104; Adam, figlio di, 85; Alexander, fratello di, 158, 159; Carl, figlio di, 152, 153, 158, 159, 161, 189; Elisabeth, moglie di, 151, 152, 153; Erasm, 100, 116, 126, 129, 137; Franz, fratello di, 158, 159, 161; Georg, fratello di, 158, 159; Hanns, fratello di, 20; Hanns Cristoff, figlio di, 152, 153, 158, 159, 161; Wilhelm, fratello di Hanns e Veit, 20, 44; Wilhelm, fratello di Georg, Franz ecc., 158, 159, 161; Raimund (Regmund), padre di Adam, 85; Reimundt, fratello di Georg, Franz ecc., 158, 159; Veit, fratello di, 20 Geroltrech (de), Adulfus, 57 Gerstman, M., 142 Ginati, Iulius, notaio, 106 Giovanni10 (†1462), conte di Gorizia, 18, 19, 22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31 Gollemberg (von) Aurora, 193; Georg Sigmund, 193 Gollianiz, Sigismondus, parroco, 174 Gorza, Josefus, figlio di, 195 Grabiz, Melchior, 177 Gradenigus, Angelus, luogotenente, 38; Marcus, patriarca, 181 Grasser, Diomedas, figlio di, notaio, 17, 74 Grassetus vedi Grasser , Gregorius, fratello di Michelis, 74 Greinar, Leonardus, 49 Grenna, Stefano, 199 Grimani, Antonio, patriarca di, 176 Grünnberg, Elias, cancelliere, 157 Guarengus, Raynaldus, figlio di, notaio, 4 H Haiss, vedi Heyss Harasch (von), Ferdinand Philipp, commissario, 203, 24, 205, 206, 207 Harder, Riedolf, 36 Hartmanus q. Iohannis, notaio, 13, 14; Hauser (de), Sebastianus, vice governatore, 67 Hays, vedi Heyss Hermacoras, Petrus, notaio, 8 Heüss, vedi Heyss 9 Ferdinandus Iohannes, Iohannis, Iohanns 10 iv Heyss Khüenberg (von), Franz, 175; Veit (Vitus), 175, 179; Wilhalbin, 164; Heyss Khüenberg (von) Ungerspach (zu), Fridrich, 167; Gertrüd, figlia di, 93; Wilhebut, 173 Heyss Ungerspach (von) Dorothea, moglie di, 15411; Fridrich, 55; Fridrich12, figlio di Georg, 143; Gulielmus, 154; Iorg (Georg), 86, 113, 122; Michel, 45; Wolfang (Volfghangus), figlio di, 14313, 147, 154 Histerc(?)(von), Magdalena, figlia di, 100 Hofer Clara, figlia di, 192; Elisabeth, 98; Iacobus, figlio di, 77; Ludovica, figlia di, 192; Matthias, 192; Stefanus (Stefann), (diacono) 33, 36, 78, 144; Wolf, padre di, 98 Hoffer, vedi Hofer Hofmann, Hans, 72, (cancelliere) 73, 114, 115 Höltzl, Blasi, cancelliere(?), 62, 63, 64 I Innocenzo XI, papa, 191 Inzaghi, Francesco Filippo, arcivescovo di, 210 Ioannus de Quadrivio (Codroipo), figlio di, 57 Iustin, Iohannis, 3 K Kettnar, Iohannes, figlio di, notaio, 37, 49; Katherina, madre di, 37; Kettner, vedi Kettnar (K)harling (von), Hanns, 103 Khlainder, Sigmundt, 164 Khüenburg (von), Banus, 172; Carolus Iosephus, vescovo di, 200; Franciscus, 172; Geörg, 172; Iustina, 172; Magdalena, 172; Ursula, 172; Veit (Vitus), 183; Wilhelm, 172; Wolf, 157, 162 Kumellus, A., 176 L Lamorscham (de), Marcus, governatore, 67 Landinus, L., 187 Larennspar, Petter, 59 Lauredanus, Andreas, luogotenente, 65 Legalis, Franciscus, 132 Leivenburch (von)14, Heirich, 5 Lemrer, L., 163 Leonardo15 (†1500), conte di Gorizia, 32, 34, 36, 39, 40, 41, 42, 43, 46, 52, 59 Leopoldo I16 (†1705), imperatore, 190, 197 Luches, P.V., 66 Lugodanus, Çenetina, moglie di, 12; Laurencius, figlio di, 12 Lumçis (de), Hermanus, figlio di, 3 M 11 Dorothea è moglie di Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg, citato in tal modo nella p.143 Fridrich è figlio di Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg, citato in tal modo nella p.143 13 Nella p.143 Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg è citato in tal modo 14 leggi Lewenburg 15 Leonhart, Leonardus 16 Leopoldo, Leopoldus 12 v Maçuelo (de), Antonius, 155 Malvasia (de), Neapolianus, figlio di, 58 Mamocenus, Iacobus, luogotenente, 47 Marega (von), Baptista, 117; Blasion, 117; Hanns Dominico, 117; Hanns Maria, 117 Martiis (de), Gaspar, notaio, 57 Marzinus, A., 186 Massumatico (de), Laurentius, figlio di, 58 Matheus de Flumignano, figlio di, 67 Mathias q. Nicolai, notaio, 2 Mauro, Christophorus, doge di Venezia, 38 Massimiliano I17 (†1519), 62, 66, 69 Massimiliano II18 (†1576), imperatore, 142, 158, 159 Mayna d. Sluchna, figlia di, 14 Megaluti, Francischina, figlia di, 111; Ioannes, procuratore, 108; Nicolaus, 111 Mehoratis (de), Philipus, vicario, 6 Merula, Georgius, notaio, 108 Miani, Marco, figlio di, 201 Michael figlio del fu Cotai(?),133 Michaelis (de), Gervasio, 133; Leonardus, 133; Vitus, 133; Michelis figlio del fu Gregorio, 74 Michelize, Petrus, 89 Michiluttus figlio di Osboldus, 51 Milliana, Bertrandus, 124 Miserit, Nicolaus, 112 Misitinis (de) Iohannis, figlio di, notaio, 3 Montanari, Dominicus, 194 Morobre, Ioannes, cancelliere, 198 Murgot Nusdorf (von), Caspar, 86; Hans, 86, 98; Wolfang, 86; Murslaeres (des), Veidel, 9 N Nerlius, Marnis, figlio di, notaio, 15 Nichel, I., 158 Nicola Conzar de Bigliana, figlio di, 141 Nicolaus d. Lo Neri, 96 Nicolettis (de), Franciscus, figlio di, notaio, 111 Nimis, Ioannes, notaio, 154, 156 O Obernurger, P(aulus), 148, 155 Odorisius, Michael, parroco e notaio, 92, 95 Orlandininus, Simonis, marito di , 111 Orobonus, Hercules, notaio, 88, 89 Orzon, Conradus, 77 ; Iohannis, 68 Orzono (de), vedi Orzon P 17 18 Maximilian, Maximilianus Maximilian, Maximilianus vi Pace (de), Brenco, figlio di, 12; Thomas, 197 Palimçer, Andreas, figlio di, notaio, 91 Palladius, Nicolaus, parroco e notaio, 67 Paltronis (de), Antonius, figlio di, 58 Paolo V, papa, 176 Peinnter, Iohannis, 25; Dorothea, moglie di, 25 Pesler, Mathias, 103 Peterin, Sebastianus, 91; Baptista, 103 Petrogalli, Giuseppe Bertolomeo, 201 Petrus, figlio di, notaio, 54 Petrus de Quadrivio (Codroipo), figlio di, 57 Petrus de Vineis, figlio di, notaio, 54 Petrus Maria, canonico, 56 Petuinus, Iacobus, notaio, 141 Pio VII, papa, 210 Podoresach, Andreas, 99 Polhaimb (zu), Ludvig, 160 Pollach, Stephanus, cancelliere(?), 20 Polniça (de) Iuano, 12 Porta (a), Dominicus Vincentius, dottore in legge, 125; Ioannis Baptista, notaio, 106 Portis (de), Petrus, figlio di, notaio, 77, 87 Potzler (von), Perthold, fratello di, 9; Ugelmi, fratello di, 9 Pranhoffer, Ermannus (Hermanus), capitano, 79, 80, 83 Prikelmeyer, Iohannes Matthias, cancelliere (?),182, 184 Proderli, Martinus, 75 Prothasius figlio di Iosephus, 135 Puchler, I(o)h(ann), 69 Q Quayatus (Quaiatus, Qualiatus), Bertrandus (Beltrandus), 84, 88, 89; Leonardus, 156 R Rabatta (von), Alessio, 49; Anthon, 177 Rainerius, Paolus, doge, 209 Raschauer19, Wolfango, 37 Reifemberg, Stephanus, 13 Reifemberk de, vedi Reifemberg Reluti, Susana, [moglie] di, 68; Margarita, [moglie di], 68 Rolussa, Gendrut, madre di, 87 Rebuliza, Anthon (Antoniuis), 105, 128; Hilarius, 139; Petrus, 84 Renosetti, A., 176 Renzichar, Stephanus, parroco, 183 Ressaur, Viviano, 177 Reya (de) Iançelmus, figlio di, 8 Reyfemberk de, vedi Reifemberg Riboliza, Ribolizza, Riveliza vedi Rebuliza Rokhalm (von), Sigmund, 35 Robertus de Comino, notaio, 11 Rodolfo II20 (†1612), imperatore, 148, 154, 158 19 leggi Ressauer vii Roppenstayen21 (von) Conrad, 21 Rubei, Colaus, figlio di, 134; Petrus, figlio di, 134; Rubeis (de) Paolus, figlio di, notaio, 7 Rusinnus, Michaellis, figlio di, 81 Ruzzini, Carolus, doge di, 202 S Sachil, Andreas, 77 Salatheus22 Adam, 168; Andrea, figlio di, 118, 128, 140; Franciscus, 140; Gregorius (di Mossa), figlio di, 88, 95; Herneus, figlio di, 92; Ioannes (di Mossa), figlio di, 95; Iosephus, 141; Leonardus, 139; Paolus (Paulus), figlio di, 81, 88, 95, 99, 108, 111, 141; Simon d. Musiche, figlio di, 91, 118; Saleteo, Saletheu, Sallatel, Sallateus, Salletheus vedi Salatheus Sanctofoca (de), Ioannes, presbitero e notaio, 60 Sandolinus, Ioannes Antonius, coadiutore del cancelliere, 44 Sanudo, Matteo II, vescovo di, 176 Sauraw (von), Erasm, 151, 152, 153; Wolf, 151, 152, 153 Schaur, Andrea, vicario, 181 Schiapin, Ioannis, figlio di, 90 Sebastianus d. Rizzo, 106 Seleteu, vedi Salatheus Senfftenau (a), Jacobus Curtius, 148 Seuser, Lorentius, 49 Sforza, Giovanni, 177 Shichi, Christophanus, parroco, 183 Silius, Petrus, segretario, 196 Simonis, figlio di, 13 Simonis d. Mus, 77 Sincig, Gendra, moglie di, 92 Sinibaldis (de), Falco, protonotario apostolico, 56 Soardo, Giovanni Carlo, 177 Spanus, Ioannes, notaio, 132, 134, 135 Spiegel, Jac(obus), 66 Stacornarius, Cristoforus, 37 Stadion (von), Johan Geörg, cancelliere, 162, 167 Stagnich, Stephanus, 90 Starhenberg (von), Elisabeth, moglie di, 160 Staudacher, Geor, canonico, 26 Stella, Hieronimus, vice giureconsulto, 65 Strasario, Strasaro, Strasoldo, Strassario, Strassaro, Strassau (von, de), vedi Strassoldo Strassoldo (de) famiglia, 117; Alovisius, 18; Anastasia, moglie di, 146, 149; Anna, sorella di, 210; Antonius, 204, 205, 207, 210; Antonius, figlio di Ioannis, 65; Ascanius, figlio di, 65; Aurelius, figlio di, 65; Beltrandus, canonico, 16; Bernardus, figlio di, 11; Bucinus, 38, 50; Caesar, 202; Camillus, figlio di, 65; Carolina, sorella di, 210; Carolus Antonius, 208; Carlus (Carolus), 178, 182; Cristoferus, 18; Christophorus, fratello di Buçinus, 54; Christophorus, figlio di Bucinus, 70, 76; Danielis (Daniel), figlio di, 94, 124, 125, 145, 146; Ferdinand, 206; Franciscus, 194; Friedrich (Fridericus), 62, 63, 64, 66; Georgius, 182; Germanis (Germanicus), 165, 166; Hans (Ioannis), 63, 64, 66; 20 Rodolphus, Rudolphus, Rudolff leggi Ropenstein 22 I componenti della famiglia provengono da Bigliana, fatte alcune eccezioni opportunamente indicate 21 viii Heleonora, sorella di, 210; Jacobinus, figlio di, 11; Iohannis, 18; Ioseph, 205; Ioannis Iosephus, 176; Leopoldus, fratello di, 210; Lucretius, figlio di, 149; Maria Elisabetta, 203; Martius (Martio, Marzio), 178, 182, 193, 194, 199, 201; Michaelis, figlio di, 102; Nicolas, fratello di, 150; Nicolaus, 18; Nicolaus Maria, 48, 53; Odoricus, 18, 38, 42; Orpheus, vicedomino, 182, 190, 195; Peter, fratello di Nicolas, 150, 203; Petrus, figlio di Bernardus, 4, 10; Petrus, fratello di Bucinus, 38, (deputato) 47, 50; Petrus, padre di Rizardus, 60; Philippus, 194, (parroco, arcidiacono) 196, 197, 198; Ricciardus (Ricardus, Richardus, Raichardt, Richard), prefetto, 171, 177, 178, 180, 182, 184, 194; Rizardus, canonico, 65; Romboldus, 194; Sigismondus, 18; Simonis, figlio di, 11; Soldanir (Saldanyr, Soldanerius, Soldanyer, Soldanyr, Soldoniero), 19, 21, 22, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 34, 40, 43, 46, 52; Soldonirus, figlio di Ioannis, 65; Veit, 190 Stuler, Iustus, 57 Stürgh, Cristoff, 150 Sviheuser, V(itus), cancelliere, 155 Swetkhowitz (von), Elisabeth, figlia di, 131; Maria, figlia di, 121 T Taniclo(?), Ioannis Baptista, 209 Täxer, W., 137 Thannhausen (von), Carl, 147 Thüngen (von), Neidhardt, vescovo, 162 Tomas, vescovo di, 175 Torre (della) Federicus, figlio di, 4; Henricus, fratello di, 1; Iohannis Forlanus, 4; Iosepha, figlia di, 208; Mattia, 183; Nicolaus, 106; Raimund, 169; Sigmund, 93 Thurn (von), vedi Torre Tronus, Filippus, 50 Trovoretto, Vincentius, figlio di, 17; Turre (de la), vedi Torre (della) Turres, Iacobus, figlio di, notaio, 118; Leonardus, notaio, 81, 90 Turri (de), vedi Torre (della) Tüegg, Joele, 173 U Ucsach, Margareta, moglie di, 3 Ugolini, C., 185, 187; Io(hannes) St(ephanus), 176 Ugolinus, vedi Ugolini Ungerspach, Octus, figlio di, 7 Unotyblingen (de), Guielmus, 57 Unquisinpach (de), vedi Ungerspach Urbano VIII, papa, 183 V Valentinus, Marius, 176 Valvasoni, Bernardus, canonico, 187 Vegnate, Antonius, figlio di, notaio, 50 Vendraminus, Andrea, doge di Venezia, 47 Venerius, Antonius, 11; Bernardinus, luogotenente, 101; Verdenberg, Johannes Baptista, cancelliere (?),180 Victorinus, Antonius, presbitero, 185 ix Vincentius, Joannes Antonius( ?), cancelliere, 202 Villa Nova (de), Michelis (Michaelis, Michailis), capitano, 119, 120, 132, 133, 134, 135 Villario (de), Franciscus cancelliere, 70 Villinger, Veit, 62, 63, 64, 66 Vincentius, Ioannes Antonius, cancelliere, 202 Vischer, Iohannes Baptista, 171 Vitus figlio di Iacobus, 133 Vollach, Stephanus, cancelliere. 20 W Wacht (von), vedi Torre (della) Weber, Io(hannes) B(aptista), 127, 142 Wellinger, V(eit), 136 Welzer Eberstein (von), Apollonia, sorella di, 55 Weylenut, Lucey, 45 Wierkhen, Stephen, 98 Wincler, Ioannes, 123 Wolkenstein, Michell, 61 Wosemperg (de) Adaleyta, figlia di, 8; Nicolaus, figlio di, 8 Würtzburg (von) Veit, vescovo, 122, 143 X Xalateus, vedi Salatheus Z Zachoret, [marito] di, 79 Zoriuc, Iohannes, notaio, 99 Zorni, Nicolaus, oratore, 47 Zuianus, Ioannis, 108 x INDICE DEI LUOGHI I nomi delle località appaiono secondo la lezione delle pergamene: fanno eccezione le voci relative a località citate secondo la denominazione ufficiale dello Stato al quale oggi appartengono, quali Vienna, Lubiana e così via. In corsivo sono state lasciati i nomi di località non traslitterati. Il numero riportato accanto alla voce è quello d’ordine delle pergamene. A Abtenau, 200 Aquileia, 8, 16, 56, 60, 65, 123, 174, 176, 181, 187, 194, 198, 204 Arges, 18, 42, 43 Augsburg, 66, 116 Aütz,160 Aitelberg, 19, 22, 28 B Bamberga, 113, 122, 143, 162, 167 Barbana (Collio), 81, 90, 118 Belgrado1, 29, 30, 31, 32, 40, 52, 63, 64 Biana, vedi Bigliana Bigliana2, 81, 91, 92, 95, 99, 108, 111, 118, 128, 139, 141, 196, 198 Bologna, 58 Bove, 9 Brassendorf an der Geyll3, 25 Brescia, 196 C Camerino, 50 Canale4, 1, 196, 198 Caneva, 195 Capodistria, 183 Caporetto, 123 Capriva, 95 Carantan, 52 Carinzia, 24, 113, 147, 162, 167 Carlino, 133, 190 Carniola, 190 Castelnuovo, 34, 46, 64 Castellutto, 4, 42, 43 Cerou5, 61, 87, 90, 107 Chiarisacco, 132, 134, 135 Cividale (Clividratus, Civitas Austriae, Forum Iulii,), 18, 51, 108, 111, 176 Codroipo (Quadrivius, Kodroiypp), 18, 42, 43, 57, 64 1 Anche “Santa Maria di Belgrado” Anche “San Michele di Bigliana” 3 In Val Zeglia 4 Anche “Santa Maria di Canale” 5 Anche Cerou superiore 2 xi Collio, 61 Comino de Latisana, 11 Concordia, 176 Cormons, 18, 42, 43, 56, 64, 74, 84, 95, 96, 128, 139, 201 Corona, 106, 169, 184 Cosana, 81 Cragno, 69 Crimlovius, 194 D Doblach, 30, 31, 32 Dorenberg, 5, 7 Dygen(?), 9 F Farra, 1, 6, 60, 84, 117, 156, 194, 199, 201 Ferrara, 53, 88, 89 Firenze, 7 Floyano6, 1, 8 Flumignano, 67 Fraforeano, 40, 66 Franeçcha(?), 91 Fridensberg, 197 G Gargaro, 207 Gehöfflingen, 21 Gemona, 2 Gmünd, 173 Gonars, 97, 107, 112, 132 Gorizia, 7, 13, 14, 15, 17, 18, 23, 28, 30, 37, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 49, 65, 68, 71, 72, 75, 87, 93, 96, 101, 106, 107, 109, 110, 112, 120, 121, 123, 132, 138, 140, 144, 156, 163, 174, 177, 180, 181, 191, 196, 197, 198, 201, 203, 204, 205, 206, 207 Gradisca, 71, 88, 89, 106, 119, 120, 194, 203, 204, 205, 206, 207 Gran, 72 Graz, 85, 100, 129, 130, 137, 138, 150, 151, 152, 153, 157, 159, 163, 164, 165, 166, 168, 169, 170, 171, 172, 175, 179, 190, 192 Griano(?), 90 H Haisset, 9 Hevnuels(?), 9 Hilfersdorf, 173 I Inchingen, 26 6 Si potrebbe ipotizzare che Floyano possa essere identificabile con San Floriano: non si ha alcuna conferma xii Innsbruck , 62, 69, 71, 126, 136 L Latisana, 11 Lavariano, 125 Lestizza, 67 Liechtennegg, 160 Lienz, 19, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 29, 34, 36, 46, 52, 86, 148, 184, 189 Lubiana, 109, 193 Lucinico, 103, 156 M Madrisio (Madrisch), 40 Marano7, 79, 80, 83, 132, 133, 134, 135 Maranuto (Maranutus), 119, 120 Medana, 18, 42, 43 Medea 49, (Madäg) 169, 182, 184, 199, 201 Monthoc, 12 Moraro, 84, 89, 119, 169, 184, 199, 201 Mortegliano, 18, 42 Mossa, 68 (villa Murshae?), 88, 91, 95 N Nebula, 108 Nemis, 156 Neustadt, 180 P Padriach an der Geyll 8, 25 Paisiz, 207 Pasthiath an der Geyll 9, 27 Petau, 126, 129 Pisino, 10, 121 Pocech, 96 Podgora, 14 Polhaimb, 160 Porcia, 177 Porpetto, 97 Portogruaro, 74 Praga, 142, 155, 158 Precenico, 67 Pressburg,127 Preval, 91, 105, 156 Pristaurim, 154 Privano, 70, 76, 94, 149 7 Anche “Marano Nuovo” In Val Zeglia 9 In Val Zeglia 8 xiii Q Quisca, 18, 42, 43 R Ranziano, 36, 77, 78, 98, 144, 154, 157, 164, 173, 175, 183, 192, 203 Ratisbona, 182 Roma, 16, 56, 183, 185, 186, 187, 188, 191, 208, 210 Ronzina, 196, 198 Rosazzo 10, 196, 198 S Salcano, 183, 184, 199, 201, 206 Salisburgo, 200 Salochatsch, 5 San Floriano, 107, 110, 112, 170, 199, 201 San Gervaso, 133, 134, 135 San Lorenzo, 91 (sotto Mossa), 103 San Martino, 92 Santa Maria La Longa, 11 Sassuolo, 48 Sdraussina (villa Sabride), 60 Sesana, 44 Solimbergo, 92 Strassoldo, 145, 146, 149 Strassburg, 63, 64 T Tessenperche, 9 Tirolo, 24 Tolmezzo, 3, 77 Tragenschich, 27 Treves, 39 Trieste, 183, 199, 201 Turgnano, 18, 42, 43 Tusculum, 176 U Udine, 11, 43, 50, 54, 57, 65, 70, 76, 94, 102, 124, 125, 145, 174, 181, 197 V Valeriano, 67 Varmo, 4 Venezia, 38, 47, 155, 202, 209 Vicenza, 65 Vienna, 73, 75, 78, 82, 101, 103, 104, 105, 109, 114, 115, 117, 131, 178, 10 Anche “San Pietro di Rosazzo” xiv Villaco, 20 Villanova, 60, 150, 171, 182, 199, 201, 205 Virchio, 18, 42, 43 Vituyba (Vrtojba?), 15 W Wolfsberg, 113, 122, 143, 162, 167 Würzburg, 162 Z Zeglia (val), 24 xv TAVOLA DI CONVERSIONE1 Identificativo Spessot / 1 2 3 4 / 5 6 7 8 9 / 10 11 12 13 15 16 17 18 19 24 20 22 23 21 25 26 27 28 29 30 / 31 32 33 34 35 38 39 40 41 42 43 Ordinamento “A& P” 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 26 22 24 25 23 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 40 41 42 43 44 45 Ordinamento Datazione cronica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 1325 febbraio 3 1330? 1333 aprile 22 1335 dicembre 20 1338 giugno 29 1341 aprile 16 1343 aprile 27 1346 novembre 13 1350 gennaio 21 1366 dicembre 1 1385 gennaio 17 1397 marzo 11 1397 agosto 29 1405 novembre 25 1429 giugno 7 1435 dicembre 22 1439 marzo 23 1455 giugno 2 1456 giugno 12 o novembre 6 1457 luglio 6 1458 aprile 23 1458 aprile 28 1458 maggio 1 1458 maggio 24 1458 giugno 2 1458 luglio 28 1459 febbraio 17 1459 dicembre 8 1459 dicembre 21 1460 aprile 23 1460 giugno 15 o novembre 9 1460 luglio 21 146?2 aprile 3 1463 febbraio 14 1464 maggio 12 1464 agosto 28 1467 aprile 18 1468 aprile 5 1471 agosto 16 1471 dicembre 13 1471 dicembre 13 1472 luglio 15 1472 luglio 15 1473 1 Si riporta questa tavola di conversione la quale riporta schematicamente l’identificativo Spessot, l’ordinamento dato dalla Cooperativa degli “Archivisti e Paleografi”, l’attuale ordinamento e la datazione cronica VI Identificativo Spessot 44 45 37 46 47 48 36 49 50 51 / 52 53 54 14 55 161 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 72 73 74 75 76 77 79 78 80 81 82 83 84 85 86 87 88 Ordinamento “A& P” 46 47 39 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 / 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 84 83 85 86 87 88 89 90 91 92 93 Ordinamento Datazione cronica 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 1475 febbraio 26 1476 maggio 6 1477 giugno 30 1477 ottobre 12 1477 dicembre 8 1478 novembre 18 1479 luglio 6 1482 luglio 20 1484 ottobre 3 1485 dicembre 4 1488 gennaio 26 1490 marzo 24 1490 agosto 5 1497 aprile 16 1497 dicembre 27 1499 aprile 5 1503? 1507 gennaio 17 1507 aprile 18 1507 aprile 20 1508 settembre 13 1510 marzo 1 1512 ottobre 7 1513 gennaio 10 1518 maggio 5 1518 giugno 1 e [1519] giugno 1 1521 giugno 18 1528 febbraio 20 1528 marzo 10 1531 febbraio 9 1535 novembre 24 1536 marzo 29 153[8] marzo 3 1538 dicembre 6 1538 dicembre 12 1539 […] 4 1540 gennaio 7 1540 gennaio 12 1540 marzo 20 1540 luglio 8 1541 ottobre 31 1542 agosto 10 1543 gennaio 8 1543 febbraio 3 e maggio 4 1543 dicembre 15 1544 febbraio 11 1544 dicembre 18 1545 ottobre 22 1548 gennaio 27 VII Identificativo Spessot 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 108 107 109 110 111 112 113 124 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 125 126 127 128 129 130 131 / 132 133 134 137 135 Ordinamento “A& P” 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 113 112 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 Ordinamento Datazione cronica 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 1548 febbraio 15 1549 ottobre 20 1550 marzo 11 1550 luglio 8 1551 ottobre 31 1551 novembre 24 1553 ottobre 18 1553 novembre 8 1554 giugno [30] 1554 luglio 15 1554 dicembre 7 1556 luglio 6 1556 dicembre 12 e 1557 giugno 28 1557 maggio 1 e 2 1557 giugno 11 1557 agosto 27 1557 dicembre 23 1558 gennaio 10 1558 febbraio 5 1558 febbraio 26 1558 ottobre 28 1558 ottobre 29 1559 marzo? 1 1559 [giugno] 8 1560 febbraio 20 1560 aprile [5] ed [ottobre] 1 1560 ottobre 10 e novembre 12 1560 novembre 23 1561 luglio 15 o settembre 1 1562 gennaio 21 1562 dicembre 3 1563 marzo 19 1563 giugno 4 1563 settembre 28 1564 gennaio 12 1564 giugno 21 1565 agosto 1 1565 dicembre 6 1566 gennaio 2 1566 gennaio 23 1566 gennaio 24 1566 agosto 26 1567 aprile 26 1567 maggio 31 1568 giugno 16 1570 gennaio 5 1570 dicembre 1570 dicembre 26 1571 aprile 28 VIII Identificativo Spessot 138 / 139 140 141 142 143 144 147 145 146 148 149 150 153 154 155 156 157 158 159 160 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 / 186 ? 182 183 184 187 Ordinamento “A& P” 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 186 187 185? 188 189 191 190 Ordinamento Datazione cronica 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 1572 novembre 1 1573 agosto 20 1574 settembre 23 1574 ottobre 21 1577 novembre 4 1578 luglio 15 1578 novembre 6 1581 luglio 21 1583 aprile 20 1583 ottobre 20 158?3 ottobre 20 1584 maggio 10 1586 agosto 6 1586 dicembre 13 1589 novembre 14 1589 dicembre 5 1589 [dicembre] 6 1590 agosto 1 1591 novembre 3 1594 maggio 18 1595 ottobre 12 1595 novembre 9 1601 luglio 1 1601 agosto 16 1603 febbraio 7 1603 aprile 15 1605 marzo 4 1607 febbraio 22 1611 ottobre 6 1613 agosto 1 1613 dicembre 6 1618 marzo 31 1618 agosto 8 1618 ottobre 15 1621 luglio 16 1622 agosto 26 1626 settembre 14 1631 agosto 26 1640 marzo 23 1641 agosto 25 1643 settembre 11 1648 settembre 6 1[6]51 maggio 12 1657 marzo 8 1657? agosto [1] 1663 febbraio 9 1667 aprile 9 1672 giugno 30 1677 settembre [14] IX Identificativo Spessot 185 Ordinamento “A& P” 192 Ordinamento Datazione cronica 188 / / 189 190 191 192 193 / / 194 195 196 197 198 199 / 200 193 194 195 196 197 198 199 201 200 202 203 204 205 206 207 208 209 210 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 192 1683 maggio 26 (1582 ottobre 15, copia autenticata) 1692 giugno 2 1693 marzo 6 1693 novembre 6 1702 dicembre 6 1703 febbraio 24 1709 maggio 22 [1719] 1720 aprile 1722 gennaio 21 1732 gennaio 31 1754 settembre 28 1754 settembre 28 1754 settembre 28 1754 settembre 28 1754 settembre 28 1756 agosto […] 1785 dicembre 29 1803 maggio 20 X