Regesti delle pergamene - Soprintendenza archivistica del Friuli

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Regesti delle pergamene - Soprintendenza archivistica del Friuli
BIBLIOTECA DEL SEMINARIO TEOLOGICO DI GORIZIA
LE PERGAMENE
DELL’ARCHIVIO
STRASSOLDO VILLANOVA
a cura di
ANNARITA LEPRE
PREMESSA
Le pergamene oggetto di questo lavoro, sono conservate nell’archivio Strassoldo Villanova, depositato
presso la Biblioteca del Seminario Teologico di Gorizia nel 1933 per disposizione testamentaria di
Editta De Grazia, unica figlia di Antonio Michele Strassoldo.
L’archivio raccoglie gli atti della famiglia Strassoldo, tanto del ramo principale della famiglia Strassoldo
Villanova
che
quello
secondario
di
Farra,
Ranziano
e
Chiasottis
Chiarmazzis.
L’archivio presenta atti anche di altre famiglie, collegati agli Strassoldo da vincoli matrimoniali: Hoffer
(n. inv. 210, 1464-1586 tra cui alberi genealogici s.d.), Hays-Chiemburg (n. inv. 211-212, 1444-1671),
Dornberg (n. inv. 213-220, 1522-1656), Grabiz (n. inv. 221-222, 1594-1807), Schaffenberg (n. inv. 224,
1561-1733), Carrara Roglavig (n. inv. 225, 1704-1769) Attems, von Gera, Coloredo Mels, Coronini, De
Grazia (n. inv. 226), Herbestein, Lantieri, Neuhaus, Rabatta, della Torre (n. inv. 227).
L’archivio venne riordinato negli anni 1987-1988 dalla Cooperativa degli Archivisti-Paleografi di Trieste
che ne curò anche l’inventario. Precedentemente il sacerdote Francesco Spessot, già direttore della
Biblioteca del Seminario, regestò la raccolta di pergamene e pubblicò il suo lavoro Libri, manoscritti e
pergamene degli Strassoldo di Gorizia nella rivista “Studi Goriziani” (X, 1934: 75-130).
La parte conclusiva dell’inventario degli anni ’80 presenta un elenco delle pergamene reperite: mentre lo
Spessot ne attestava 200 (1330-1803), dopo il riordino gli archivisti ne rintracciarono 210 (1325-1803).
L’inventario che per il regesto rimanda al lavoro dello Spessot, presenta un elenco aggiornato delle
pergamene ed una tabella di concordanza rispetto alla precedente “schedatura” dello Spessot.
Il lavoro dello Spessot che risale agli anni ’30, è svolto secondo canoni antichi e presenta le seguenti
“voci” di schedatura: numero identificativo progressivo; datazione cronica (anno, giorno, mese);
datazione topica (esclusivamente con il riferimento al macrotoponimo); regesto; accenni non frequenti
alla lingua ed ai notai e cancellieri. Lo Spessot ordinò il materiale in suo possesso cronologicamente.
Si è ritenuto opportuno creare quindi una banca dati e integrare la regestazione dello Spessot, creando
una scheda con le seguenti voci:
·
identificativo Spessot: è il numero d’ordine dato dallo Spessot; qualora la pergamena non sia
stata reperita dal sacerdote si è immessa una barra obliqua;
·
ordinamento “A & P”: numero d’ordine apposto dalla Cooperativa degli Archivisti-Paleografi,
rispondente ad un criterio cronologico;
·
ordinamento: in grassetto, è il numero d’ordine definitivo e risponde ancora, per coerenza, ad
un criterio cronologico. Al termine “numero d’inventario” si è preferito quello di
“ordinamento” poiché si reputa la banca dati un elenco, una sezione d’inventario, piuttosto che
un vero e proprio inventario autonomo;
·
segnature antiche presenti: vengono riportate le segnature trascritte abitudinariamente sul
verso della pergamena (in rarissimi casi sul recto), testimonianza di vari ordinamenti delle carte. Le
II
segnature appartengono ad epoche e mani diverse. Qualora la pergamena sia priva di segnature
è stata apposta una barra obliqua;
·
datazione cronica: si è utilizzato lo stile moderno e si è trascritto l’anno, seguito dal mese e dal
giorno. Si è cercato di fornire una datazione il più possibile precisa anche quando essa viene
indicata in relazione alle festività cattoliche (Pasqua, Quaresima, Santi). Si è volutamente
conservata traccia di questa tipologia di datazione nelle note dove si è utilizzata la formula “la
datazione cronica è definita rispetto al…”. Non è sempre stato possibile però arrivare ad una
data corrente certa: per es. nella pergamena n. 19, la datazione cronica è definita rispetto al
sabato prima della festa di S. Vito. Non si ha evidenza se il S. Vito a cui si fa riferimento nella
pergamena sia il martire, la cui memoria ricorre il 15 giugno, o il vescovo di Verdun, ricordato
il 9 novembre. Nell’incertezza si sono riportate entrambe le datazioni;
·
datazione topica: si è riportato tanto il macrotoponimo, che qualsiasi riferimento a
microtoponimi (per es.: presso la cancelleria del …, nella loggia del…, nello studio del ….);
qualora nella pergamena non venga menzionata la data topica, si è immessa la sigla “s.l.”
·
dimensioni: sono state riportate in millimetri (mm) l’altezza per la larghezza; qualora la
pergamena presenti anche la plica si è riportata la sua altezza tra parentesi tonde. L’altezza della
pergamena comprende anche quella della plica.
·
tipologia archivistica. Sono stati usate esclusivamente le seguenti tipologie: foglio sciolto;
volume; fascicolo;
·
regesto. Per gli atti pubblici cancellereschi sono stati riportati in ordine: autore o autorità
emanante, contenuto giuridico, destinatario o categoria destinatari, oggetto specifico dell’azione;
per gli atti privati: autore dell’azione, tipo di negozio giuridico, destinatario, oggetto del negozio;
·
sottoscrizioni. Si sono segnalate le firme dei notai e dei cancellieri e quelle di altri sottoscrittori,
cercando di riportare, se possibile, il loro ruolo o la loro carica all’interno della cancelleria. Sono
state riscontrate particolari difficoltà nell’individuare le firme autografe (estremamente
corsivizzate) di alcuni sottoscrittori tanto negli atti pubblici cancellereschi, quanto nei
documenti pontifici: in questi casi, ove la ricostruzione era possibile, i nomi sono stati immessi
tra parentesi quadre. Qualora manchino le sottoscrizioni, è stata apposta una barra obliqua;
·
note paleografiche. Sono stati riportati tutti gli elementi estrinseci delle pergamene: iniziali
miniate o maiuscole ingrandite, scritture cancelleresche, signa notariorum. Vengono descritti nei
casi in cui erano riportati, anche gli stemmi delle casate (per es. n. 20), con l’allegata immagine.
Qualora non vi sia nulla di significativo da segnalare è stata apposta una barra obliqua;
·
lingua: tedesco, latino, volgare italiano
III
·
stato di conservazione. Per non incorrere in giudizi personali, sempre opinabili e relativi, si è
ritenuto opportuno segnalare i casi in cui la leggibilità e la conservazione della pergamena siano
a rischio, con un breve commento che indichi la situazione della pergamena. Nei restanti casi si
è barrata la casella: ciò significa quindi che la pergamena non presenta particolari problemi e
non è a rischio deterioramento;
·
forma di trasmissione. E’ stata usata la seguente terminologia: originale, copia autentica, copia,
minuta;
·
sigillo. Le pergamene presentano una ricca raccolta di sigilli, il cui stato di conservazione non è
ottimale. Per questo motivo si è ritenuto opportuno fotografare i 118 sigilli1 e allegarne la
descrizione effettuata secondo il seguente schema: si dà notizia del colore della cera, della
forma, del diametro espresso in millimetri (mm) entro parentesi tonde e dell’eventuale presenza
della culla con le relative dimensioni. Si prosegue descrivendo la tipologia del sigillo (pendente,
aderente sotto carta), lo stato della sua conservazione (sufficiente, non sufficiente); si riporta
infine, dove è leggibile, la legenda. Qualora il sigillo sia andato perduto viene segnalato; qualora
non sia presente si inserisce una barra obliqua;
·
note: si è segnalata la presenza di note dorsali, delle sintesi del tenore del documento, la
consultazione o trascrizione delle pergamena da parte di studiosi (es. G. D. Dalla Bona),
eventuali difformità tra quanto riportato da Spessot e la situazione che si è reperita. Si sono
offerte anche delle indicazioni riguardo il calcolo della datazione cronica.
La banca dati è corredata poi da note a piè di pagina di due tipi:
-
note di carattere storico-biografico, utili ad identificare i personaggi storici più importanti
(pontefici, patriarchi, vescovi, conti di Gorizia, imperatori, dogi) e a scorrere il loro cursus
honorum;
-
note che Spessot scrisse nel 1934 e riportate qui per completezza di informazione e
conservazione dei dati.
Le seconde sono facilmente individuabili perché, a differenza delle prime, presentano una
sottolineatura.
Il lavoro è infine completato dagli indici dei nomi e dei luoghi, le cui caratteristiche ed i cui principi
sono premessi ad entrambi gli indici.
Annarita Lepre
1
Sono stati effettuati 149 scatti, poiché sono stati fotografate le bolle tanto nel recto quanto nel verso; quando la
pergamena presenta più di un sigillo è stata scattata una fotografia d’insieme. Infine sono stati acquisiti anche 5 stemmi
dipinti (20, 168, 182a, 182b, 200a)
IV
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. 1999. Gorizia barocca. Una città italiana nell’impero degli Asburgo. Catalogo. Mariano del Friuli.
Edizioni “Della Laguna”.
BASCAPÈ,G.C. 1969-1978. Sigillografia. Il sigillo nella diplomatica, nel diritto, nella storia, nell’arte, 3 voll.,
Milano
BISCHOFF, B. 1992. Paleografia latina. Antichità e Medioevo, edizione italiana a cura di Gilda P. Mantovani
e Stefano Zamponi, Padova [Medioevo e Umanesimo, 81]
BRESSLAU, H. 1998. Manuale di diplomatica per la Germania e l’Italia, nella traduzione di Anna Maria
Voci-Roth. Roma
CAPPELLI, A. Cronologia, Cronografia e Calendario perpetuo. Milano
CAVAZZA, S. (a cura di) 2002. Divus Maximilianus. Una contea per i Goriziani: 1500-1619. Catalogo.
Mariano del Friuli. Edizioni “Della Laguna”.
COMITÉ INTERNATIONAL DE SIGILLOGRAPHIE (a cura di) 1984. Vocabulaire international de
Sigillographie, Zaragoza [Folia Cesaraugustana]
CRISCI, G. F. 1999-2000. Contributo per la conoscenza della persona di Marzio Strassoldo. Tesi di laurea
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DELLA BONA, G.D. 1855. Istoria della Contea di Gorizia. Gorizia (ristampa 1972)
FRENZ, T. 1982. I documenti pontifici nel medioevo e nell’età moderna, edizione italiana a cura di Sergio
Pagano, Città del Vaticano [Littera Antiqua, 6 - Subsidia studiorum, 1]
GUELFI CAMAIANI, P. 1940. Dizionario araldico. Milano
MARANGON, M. – MEDEOT, R. 1994/1995. Tesina di diplomatica: analisi di quattro documenti del fondo
Strassoldo. Università di Udine
MARTINI, A. 1985. Il sigillo nella storia della civiltà attraverso i documenti dell’Archivio Segreto Vaticano.
Catalogo della Mostra documentaria, 19 febbraio-18 marzo 1985, Città del Vaticano.
MORELLI SCHONFELD, G. ? Istoria della Contea di Gorizia. Gorizia (ristampa ?)
PETRUZZI, S. 1973/1974. La famiglia Strassoldo sino al sec. XIV. Introduzione storica e documenti. Tesi di
laurea. Università di Trieste
TAVANO, S. (a cura di) 1994. Medioevo Goriziano 1001-1500. Gorizia. Editrice Goriziana
ŠTIH, P. 1999. Villa quae Sclavorum lingua vocatur Goriza. Nova Gorica
VON CZOERNIG, G. 1969. Il territorio di Gorizia e Gradisca. Gorizia
V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
1
1
Sul verso: “N. 19. Fol. 54. 1325”
1325 febbraio 3
Canale, nel cimitero di S. Maria
mm 250x130
Foglio sciolto
Henricus de Turri, fratello di Wolfinus, vende a Cunradus
scriptor de Floyano una vigna sita a Farra al prezzo di due
denari e mezzo nuovi aquileiesi.
Horatius d’Abratybor, notaio
Signum notarii
Latino
Numerose macchie d’umidità; il bordo in alto a sinistra
è tagliato
Originale
/
/
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
1
2
2
Sul verso: “1330”
1330?
Non rilevabile
mm 260x200
Foglio sciolto
Non rilevabile
Mathias quondam Nicolai [de Glemona],notaio
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Signum notarii
Latino
L’inchiostro sbiadito e le pessime condizioni del margine
destro non permettono la lettura della pergamena
Non rilevabile
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
/
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
2
3
3
Sul recto: “N. 44”; sul verso: “Fol. 54. 1333”
1333 aprile 22
Tolmezzo, nella casa di Iohannis Iustin, nella piazza nuova
mm 235x165
Foglio sciolto
Margareta moglie del figlio del fu Bufardus de Ucsach vende
a Hermanus de Lumçis figlio del fu signore Matheus una
decima sita nella villa al prezzo di 60 marche di denari
aquileiesi.
Iohannis de Misitinis di Tolmezzo, figlio del fu
Christophorus, notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
3
4
4
Sul verso: “Fol. 54, 1335. N. 28”
1335 dicembre 20
Castellutto
mm 430x230
Foglio sciolto
Dyetalmus di Varmo vende a Federicus de la Turre figlio del
fu Martinus un terreno costituito per tre parti della sua
estensione da prati, boschi e pascoli comuni e confinante
con le terre di Odoricus de Budrig, Iohannis Forlanus de la
Turre, Petrus de Strasoldo figlio del fu Bernardus al prezzo di
70 marche di denari aquileiesi
Raynaldus Guarengus figlio del fu nobile Rizardus, notaio
Signum notarii
Latino
Bordo in altro a sinistra rovinato
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
4
5
5
Sul verso: “Fol. 54. 1338. N. 39”
1338 giugno 29
Dorenberg
mm 135x245
Foglio sciolto
Heinreich von Leivenburch attesta di aver versato a Fridreichs
von Dorenberch figlio del fu Helfeius il pegno di una decima
posta a Salochatsch
/
Ich iniziale è marcata
Tedesco
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni (hxl)
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
6
6
/
1341 aprile 16
Farra, nel palazzo comitale al banco del signor Petrus
mm 160x130
Non rilevabile
Non rilevabile
In iniziale è marcata
Latino
La pergamena è tagliata; sulla parte restante presenza di
fori per la legatura
Non rilevabile
/
Parte della pergamena è andata a formare la coperta di
un volume che recava sul dorso l’intitolazione Iustino.
Manca la parte relativa alla dispositio: si menziona un tal
Philipus de Mehoratis giudice regio e vicario, che sentenzia
e dispone in merito ad affari privati.
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
5
7
7
Sul verso: “Fol. 54. 1343”
1343 aprile 27
Dorenberg, davanti alla chiesa di S. Daniele
mm 590x150
Foglio sciolto
I fratelli Nicolaus e Ranoldus de Dorenberch, figli del fu
Arnoldus, sanciscono con Octus de Unquisinpach figlio del
fu Mathia di Gorizia un patto dotale per il matrimonio
della loro sorella Rina
Paolus de Rubeis di Firenze, figlio del fu ser Çerius, notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
6
8
8
/
1346 novembre 13
Floyano
mm 320x190
Foglio sciolto
Nicolaus de Wosemperg figlio del fu Gerbardus, sancisce con
Iançelmus de Reya , figlio del fu Maynardus, un patto dotale
per il matrimonio di sua figlia Adaleyta
Petrus Hermacoras di Aquileia, notaio
In iniziale è marcata; signum notarii
Latino
Le pieghe della pergamena hanno provocato numerosi
fori. L’inchiostro è sbiadito.
Lungo il margine sinistro è apposta un’etichetta, su cui è
trascritto l’anno
Originale
/
Traccia di note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
7
9
9
Sul verso: “N. 23. Fol. 54. 1350”
1350 gennaio 21, S. Agnese
Hevnuels(?)
mm 180x260 (plica mm 15)
Foglio sciolto
Pertholt von Potzler di Bove e suo fratello Ugelmi attestano
di aver venduto a Veidel des Murslaeres(?) una corte sita a
Tessenperche und Haisset an dem Dygen(?) ad un costo di 24
fiorini
/
/
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 20) in culla di cera vergine
(mm. 40) pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: legenda e figura risultano illeggibili
soprattutto a causa della polvere
Sigilli\9.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento “A & P”
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
1
8
10
10
Sul recto: “N. 8”; sul verso: “Fol. 40. 1336”
1366 dicembre 1
Pisino
mm 130x240 (plica mm. 30)
Foglio sciolto
Albertus1, conte di Gorizia, riconosce e conferma i
privilegi ed i feudi a Petrus de Strassoldo ed ai suoi eredi
/
/
Latino
/
Originale?
Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine
(mm. 50) pendente da corda serica verde.
Culla e legenda sono in sufficienti condizioni: i tratti della figura,
invece, non sono riconoscibili
Nella legenda a giro si legge:
S. ALBERTI COMITIS GORICIAE
Sigilli\10.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Potrebbe trattarsi di Alberto IV (†1374), essendo Alberto III morto nel 1327
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
9
11
11
Sul verso: “Fol. 40. 1385”
1385 gennaio 17
Udine, presso la cancelleria del Comune
mm 500x130
Foglio sciolto
Bernardus e Jacobinus de Strasoldo, figli del fu Nicolaus,
danno procura a Simonis de Strassoldo, figlio del fu Paolus,
per stipulare un patto d’alleanza con il nobile Antonius
Venerius e con il Serenissimo Dominio Veneto
Robertus de Comino di Latisana, cittadino di Udine, notaio;
Nicolussius Chuculussius, figlio del fu Dominicus, di Santa
Maria La Longa, notaio e cancelliere del Comune di
Udine
Signum notarii
Latino
Presenza di macchie d’umidità sul taglio destro e di
alcuni fori sul testo
Copia autenticata
/
Note dorsali.
Il notaio Robertus de Comino di Latisana attesta di aver
copiato l’atto dall’originale e di averlo pubblicato in data
28 aprile 1531.
Sul verso c’è la conferma della pubblicazione dell’atto nel
Comune di Udine (dd. 8 luglio 1540)
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
12
12
/
1397 marzo 11
Monthoc, nel borgo Fontanella
mm 270x130
Foglio sciolto
Laurencius Lugodanus, figlio di Dominicus, e la moglie
Çenetina vendono a Brenco de Pace, figlio del fu Iuanin, e
Iuano de Polniça, campanari della fraternita della chiesa di
S.Pietro, a nome ed in vece di detta confraternita, di un
un pezzo di campo (tocum unum caxallis) al prezzo di 9
libbre e 14 stare di frumento
/
Signum notarii posto nell’incipit
Latino
Le numerose macchie d’umidità non agevolano la
lettura. Il taglio della pergamena lungo il bordo inferiore
non permette di individuare il notaio
Originale
/
Nella descrizione del bene si danno come confini
Pedena ed i territori contermini
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni (hxl)
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
10
13
13
Sul verso: “N. 18. Fol. 54”
1397 agosto 29
Gorizia, in stalis notarii
mm 240x160
Foglio sciolto
Stephanus de Reyfemberk vende a Simonis figlio di Florianus
di una decima di due mansi al prezzo di 6 marche e 40
soldi e mezzo.
Hartmanus, figlio del fu Iohannis, vicedomino di Gorizia,
notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni (hxl)
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
11
14
14
/
1405 novembre 25
Gorizia, in stalis notarii
mm 380x160
Foglio sciolto
Georgius de Podgar (Podgora), figlio del fu Nicolussus,
abitante a Gorizia, versa a Mayna detta Sluchna, figlia del
fu Martinus, 13 marche di soldi aquileiesi a saldo della
vendita di un prato sito in un luogo detto Ganisbon
Hartmanus, figlio del fu Iohannis, vicedomino di Gorizia,
notaio
In iniziale è marcata; Signum notarii
Latino
Il foro nella parte iniziale del documento non permette
di individuare il patronimico di Martinus
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
12
15
15
Sul verso: “Fol. 55. 1429”
1429 giugno 7
Gorizia, in canipa Pauli
mm 290x220
Foglio sciolto
Anna moglie di Paulus di Vituyba (Vrtojba?) dà procura a
Rudulphus de Dorenberch
Marnis Nerlius, figlio del fu Nicolaus di Gorizia, notaio
Signum notarii
Latino
Presenza di numerosi fori
[Originale]
/
Note dorsali. Pergamena di non facile lettura
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
13
16
16
/
1435 dicembre 22
Roma
mm 400x300
Foglio sciolto
Cristoforus de Montegambaro, canonico della chiesa di S.
Stefano di Aquileia, scriptor ed abbreviator dà procura a
Beltrandus de Strasoldo, canonico e tesoriere della suddetta
chiesa
Theodoricus Bovinchus, cancelliere
Signum cancellarii; l’adprecatio (In nomine Domini Amen) è
redatta in caratteri gotici ed è abbellita da motivi floreali.
La lettera iniziale è allungata sino alla metà del testo
Latino
Presenza di numerosi fori e macchie d’umidità che
rendono in talune parti il testo illeggibile
Originale
/
E’ in corso il pontificato di Eugenio IV (1431-1447)
Note dorsali.
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
15
17
17
Sul verso: “N. 2. Fol. 55. 1439”
1439 marzo 23
Gorizia, nella loggia del Comune
mm 360x1765
Foglio sciolto
Vincentius Trovoretto, figlio di Danielis, vende a mastro
Leonardus Nilla(?) Fornaciaio, un campo sito in un luogo
detto Cesariuta per 13 ducati
Diomedas Grasser figlio del fu Nicolaus(?), notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
16
18
18
Sul verso: “N. 25. Fol. 41. 1455”
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
1455 giugno 2
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
2
Giovanni, conte di Gorizia, morì nel 1462
Gorizia
mm 160x340 (plica mm 55)
Foglio sciolto
Iohannes2, conte di Gorizia, concede a Alovisius,
Sigismondus, Iohannis, Nicolaus, Cristoferus, Odoricus de
Strasoldo ed ai loro eredi la facoltà dell’investitura e
dell’advocatura cum garito dei beni già posseduti dai loro
progenitori nelle ville di Mortegliano, Codroipo
(Quadrivius), Cividale (Clividratus),
Arges, Quisca,
Medana, Cormons, Virchio, Turgnano.
/
Le lettere dell’incipit sono allungate: la lettera iniziale
(Nos) è ingrossata
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine
(mm. 60) pendente da coda doppia.
Parte della culla è andata perduta.
E’ privo di legenda.
Sigilli\18.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
3
17
19
19
Sul verso: “N. 18. Fol. 42. 1456”
1456 giugno 12 o 1456 novembre 6
Lienz (auf Brugk)
mm 270x440 (plica mm 90)
Foglio sciolto
Iohannis3, conte di Gorizia, concede a Soldanir von
Strassario l’investitura del castello di Aitelberg4 e di altre
pertinenze
/
/
Tedesco
Due macchie d’umidità rendono illeggibili alcune parole
delle ultime due righe del testo
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine
(mm. 65) pendente da coda doppia.
Tanto la culla quanto figura e leggenda sono conservate
discretamente.
Nella legenda a giro si legge:
S.-JOHANNIS-COMITIS
GORICIAE-ET-CANALIS
Sigilli\19.JPG
Note dorsali
La datazione cronica è definita rispetto al sabato prima
della festa di S. Vito: quindi sarà il 12 giugno, se fosse
festeggiato S. Vito martire, la cui memoria ricorre il 15
giugno, il 6 novembre, se fosse festeggiato S. Vito,
vescovo di Verdun, la cui memoria ricorre il 9 novembre
Arm. I, scaf. I
Cfr. n.2
Il CZOERNIG, p.671, dice che gli Strassoldo ottennero il castello di Aytelberg nella valle del Gayl (Carinzia) in
possesso pignorativo
4
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
18
20
20
Sul verso: “N. 26”
1457 luglio 6
Villaco
mm 250x520 (plica mm. 65)
Foglio sciolto
Friderich III5, imperatore d’Austria, concede a Wilhelm,
Hanns, Veit fratelli von Gera, ed ai loro eredi, lo stemma
araldico
Sopra la plica, a sx: Ad mandatum d(omi)ni Imperatoris
Sul verso: Stephanus Pollach, cancelliere(?)
Al centro della pergamena è raffigurato a colori lo
stemma della famiglia de Gera.
Le insegne sono inserite in un rettangolo bordato (mm
95x70): d’argento, al forcone di rosso su un monte di
tre cime, di nero.
Timbro: scudo è sormontato da un elmo – con
camaglio e baviera – su cui poggia una corona di
marchese.
Cimiero: forcone rosso fiancheggiato da due ali spiegate
d’aquila d’argento. Lambrecchini d’argento e di rosso
Sigilli\20.JPG
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
5
Tedesco
/
Originale
/
Spessot annota: “Bel sugello in cera, con la figura del
Redentore al verso e l’acquila bicipite al retro”: il sigillo
non è stato reperito.
La datazione cronica è definita rispetto al mercoledì
dopo S. Ulderico: si è supposto che si possa identificare
con S. Ulrico (Udalrico), vescovo d’Augsburg il 4 luglio
Arm. I, scaf. I
Federico III (1463-1493) di Asburgo, nipote di Leopoldo II e figlio del duca Ernesto di Stiria, duca d’Austria, fu
incoronato re di Germania il 2/2/1440 e re dei romani il 6/4/1440. Fu arciduca d’Austria dall’ottobre 1439 al 1444 ed
ancora dal 3/12/1463 al 19/8/1493, imperatore dal 15/3/1452 al 19/8/1493
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
19
21
21
Sul verso: “N. 24. Fol. 55. 1458”
1458 aprile 23, S. Giorgio
s.l.
mm 200x330 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Conrad von Roppenstayen vende a Soldanir von Strassaro di un
bene situato a Gehöfflingen
/
Ich iniziale è marcata
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera vergine
(mm. 50) pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la culla è molto rovinata.
Nella legenda a giro si scorgono alcune lettere:
S. VIREICH
MANDA[…IT]
Rimane traccia della presenza di un secondo sigillo andato
perduto
Sigilli\21.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
6
Cfr. n.2
24
26
22
Sul recto: “N. 11”; sul verso: “Fol. 41 l’anno 1458”
1458 aprile 28
Lienz
mm 165x300 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Iohanns6, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von
Strassario ed ai suoi eredi l’investitura del castello di
Aitelberg
Sopra la plica, a sx: Commissio domini
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine
(mm. 65) pendente da coda doppia.
Il sigillo è rovinato ed è andata perduta parte della legenda che
correva circolarmente:
S.-JOHANNI[S-COMITIS
GORICIAE-ET-CANALIS]
Sigilli\22.JPG
Note dorsali
La datazione cronica è definita rispetto a cinque giorni
dopo la festa di S. Giorgio (23 aprile)
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
7
20
22
23
Sul verso: “Fol. 41. 1458”
1458 maggio 1, SS. Filippo e Giacomo
Lienz
mm 150x270 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Iohanns7, conte di Gorizia, concede a Georg von Dorimberg8
l’investitura di un mulino sopra il torrente Gravina a
Gorizia
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Cfr. n.2
Georg von Dorimberg fu capitano di Gorizia nel 1458 ed ambasciatore del conte di Gorizia presso l’imperatore
Federico III (CZOERNIG, op.cit., p.637)
8
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
9
Cfr. n.2
22
24
24
Sul verso: “N. 7. Fol. 41. 1458”
1458 maggio 24
Lienz
mm 200x320 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Iohanns9, conte di Gorizia e di Canale, concede a Soldanyr
von Strassaro diversi beni posti in alcune località della Val
Zeglia, del Tirolo e della Carinzia.
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
Presenza di alcune macchie di inchiostro
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine
(mm. 50) pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la parte destra del sigillo è rovinata
Sigilli\24.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto alle quattro
tempora dopo Pentecoste
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
10
Cfr. n.2
23
25
25
Sul verso: “N. 22. Fol. 55. 1458”
1458 giugno 2, S. Erasmo
Lienz
mm 270x320 (plica mm 35)
Foglio sciolto
Hanns Peintter di Brassendorf an der Geyll e la moglie
Dorothea attestano di aver venduto a Saldanir von Strassaro
una decima situata a Padriach an der Geyll, ottenuta da
Iohannis10, conte di Gorizia
/
Ich iniziale è marcata ed allungata
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Si segnalano 2 sigilli:
a. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera
vergine (mm. 60) pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: il sigillo è gravemente rovinato.
La legenda a giro non è leggibile
Sigilli\25a.JPG
b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 35) in culla di cera
vergine (mm. 60) pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente: il sigillo è gravemente rovinato.
Della legenda a giro si leggono alcune lettere, nella parte sinistra:
S. LEONHARD
[…]
Sigilli\25b.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
21
23
26
Sul verso: “N. 12. Fol. 55. 1458”
1458 luglio 28
Lienz
mm 190x340 (plica mm 25)
Foglio sciolto
Georg Staudacher, canonico di Inchingen e pievano di Lienz
permuta alcuni beni con Soldanir von Strassaro
/
Ich iniziale è marcata ed allungata
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo
la festa di S. Giacomo (25 luglio)
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
11
Cfr. n.2
25
27
27
Sul verso: “N. 17. Fol. 41. 1459”
1459 febbraio 17
Lienz
mm 160x350 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Iohanns11, conte di Gorizia, concede a Saldanyr von
Strassaro ed ai suoi figli l’investitura di certi possedimenti,
alcuni dei quali situati a Pasthiath an der Geyl ed a
Tragenschich
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto alla vigilia della
domenica del Reminiscere (II domenica di Quaresima)
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
12
Cfr. n.2
26
28
28
Sul verso: “N. 20. Fol. 41. Anno 1459”
1459 dicembre 8
Gorizia
mm 200x350 (plica mm 45)
Foglio sciolto
Iohanns12, conte di Gorizia conferma a Soldanyr von
Strassaro la concessione in feudo del castello di Aitelberg
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine
(mm. 60) pendente da coda doppia.
Il sigillo, discretamente conservato è privo di legenda
Sigilli\28.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al sabato dopo la
festa di S. Ambrogio: la data potrebbe essere anticipata
al 7 aprile 1459, qualora considerassimo la memoria del
santo il 4 aprile , come avviene nelle zone d’influenza
francese.
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
13
Cfr. n.2
27
29
29
Sul recto: “N. 10”; sul verso: “Fol. 41. 1959”
1459 dicembre 21
Lienz, nel castello di Johannes, conte di Gorizia
Mm 260x330 (mm 60)
Foglio sciolto
Iohannes13, conte di Gorizia, concede a Soldonerius de
Strassoldo ed ai suoi eredi case e campi, un mulino ed un
bosco situati nelle pertinenze di Belgrado
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 40) in culla di cera vergine
(mm. 65) pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: il sigillo, soprattutto nella parte
sinistra, è gravemente danneggiato.
Nella legenda a giro si legge
[S.-JOHANNIS-COMITIS]
GORICIAE-ET-TIROLIS
Sigilli\29.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
14
Cfr. n.2
28
30
30
Sul recto: “N. 9”; sul verso: “Fol. 41. 1460”
1460 aprile 23, S. Giorgio
Doblach
mm 180x250 (plica mm 65)
Foglio sciolto
Iohanns14, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von
Strassaro ed ai suoi eredi l’investitura di una casa con
relativo orto a Gorizia ed altri terreni situati a Belgrado
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine
(mm. 60) pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: il sigillo e la culla sono gravemente
danneggiati
Della legenda in giro si legge:
S. JOHANNIS […]
Sigilli\30.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
15
Cfr. n.2
29
31
31
Sul verso: “N. 21. Fol. 41. 1460”
1460 giugno 15 o 1460 novembre 9
Doblach
m 100x265 (plica mm 35)
Foglio sciolto
Iohanns15, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von
Strassaro ed ai suoi eredi un terreno posto a Santa Maria a
Belgrado
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto alla festa di S.
Vito: quindi sarà il 15 giugno, se fosse festeggiato S. Vito
martire, il 9 novembre, se fosse festeggiato S. Vito,
vescovo di Verdun
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
16
30
32
32
Sul verso: “N. 25. Fol. 41. <1416> 1460”
1460 luglio 21
Doblach
mm 150x290 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Leonhart16, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von
Strassaro ed ai suoi eredi alcuni beni situati a Belgrado
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 25) in culla di cera vergine
(mm. 50) pendente da coda doppia.
Il sigillo, discretamente conservato, è privo di legenda
Sigilli\32.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al lunedì dopo S.
Margherita. Si è fatto riferimento alla vergine e martire
d’Antiochia, la cui memoria ricorre il 20 luglio
Arm. I, scaf. II
Leonardo, conte di Gorizia, morì nel 1500
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
33
33
/
1462 (?) aprile 3
s.l.
mm 160x200
Foglio sciolto
La S.Sede concede alla chiesa di Santa Maria Neuhaus il
permesso di svolgere alcuni lavori strutturali e di avere
un confessore con la facoltà di assolvere in vita ed in
morte i fedeli.
/
Notum iniziale marcato
Latino
Abrasione dell’inchiostro in più parti
Copia
/
Sul verso, di mano diversa, sono riportati due formulari di
assoluzioni, il primo in vita, il secondo in mortis articulo, ed
un nome Steffan Hoseri.
L’inchiostro sbiadito e la scrittura non facilitano la
lettuta: anche nel recto è citato Steffanus Hoffer Aquilegiensis
diaconus. Non è possibile verificare se si tratti dell’autor
del documento. Nell’escatocollo viene fatta menzione di
una bolla pontificia che concedeva un’indulgenza: si cita
il vescovo Rinchardius e un tal Rudolphus. La data non si
legge completamente.
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
17
Cfr. n.16
31
34
34
Sul verso: “N. 10. Fol. 40. 1463”
1463 febbraio 14
Lienz
mm 260x530 (plica mm 55)
Foglio sciolto
Soldanir von Strassaro attesta di essersi preso carico di
alcuni impegni nei confronti di Leonhart17, conte di
Gorizia, in merito alla giurisdizione di Castelnuovo
(Neuberg), concessagli dal suddetto in godimento per 18
anni
/
Ich iniziale è marcata ed allungata
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera marrone, rotondo (misure non rilevabili) in culla di
cera vergine pendente da coda doppia.
Il sigillo è gravemente danneggiato al punto che non è possibile
rilevare né la legenda né la raffigurazione
Sigilli\34.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
18
19
32
35
35
Sul verso: “N. 5. Fol. 55. 1464”
1464 maggio 12, S. Pancrazio
s.l.
mm 160x250 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Susanna, figlia di Hans von Dornberg18 dona al padre ed ai
suoi eredi il morgengabe19 del suo primo marito Sigmund
Rokhalm
/
Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
A matita, sul verso, è trascritto il nome del secondo
marito di Susanna, Heinrich von Aspach
Arm. I, scaf. II
Hans von Dornberg nel 1466 fu capitano di Fiume (CZOERNIG, op.cit., p.637)
Nel diritto antico il morgengabe è il dono dello sposo alla sposa il mattino dopo il matrimonio
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
20
Cfr. n. 16
33
36
36
Sul verso: “B”
1464 agosto 28, S. Agostino
Lienz
mm 245x340 (plica mm 55)
Foglio sciolto
Leonnhart20, conte di Gorizia, concede a Stefann Hofer ed
ai suoi eredi il feudo di Ranziano (Rentschach), dopo che
Riedolf Harder lo mise in vendita
Sopra plica, a sx: Commissio d(omi)ni Com(iti)s con la firma
autografa di Soldanir de Strassaro
Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate.
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa
imperiale ausburgica.
Note dorsali.
Si segnala anche la firma autografa del G.D. Della Bona,
che - ricorda lo Spessot - copiò la lettera e la regestò
nella Storia di Gorizia del Morelli (Vol. IV, pag. 25).
Anche il Czörnig cita tale pergamena in Das Land Görz
und Gradisca, Vienna 1873, pag. 637
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
21
34
37
37
Sul verso: “N. 3. Fol. 55. 1467”
1467 aprile 18
Goritia, nella casa del notaio Iohannes Kettnar
mm 400x130
Foglio sciolto
Iohannes Kettnar, figlio del fu Iohannes, a nome suo, di sua
madre Katherina e dei suoi fratelli vende a Wolfgango
Raschauer21 un campo che un tempo fu di Cristoforus
Stacornarius, posto dietro la fonte dei Giudei, nelle
pertinenze di Gorizia, già venduto l’anno precedente dal
padre, ora defunto, per venti ducati d’oro.
Iohannes Kettnar , figlio del fu Iohannes di Gorizia, notaio
Signum notarii. In iniziale è marcata
Latino
Presenza di un foro nel protocollo
Copia autenticata
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
La famiglia Raschauer fu aggregata alla nobiltà goriziana nel 1463 (cfr. CZOERNIG, op.cit., p.787)
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
22
35
38
38
Sul verso: “N. 19. Fol. 42. 1468”
1468 aprile 5
[Venezia], nel Palazzo Ducale
mm 23x29
Foglio sciolto
Christophorus Mauro22, doge di Venezia, dà mandato ad
Angelus Gradenigus, luogotenente della Patria del Friuli
affinché si occupi di risolvere i dissapori insorti tra i
familiari de Strasoldo, Odoricus da un lato e Bucinus e Petrus
dall’altro.
/
/
Latino
Presenza di bordi logori
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 30) pendente da corda.
Sul recto: S. Marco in piedi con il capo mitrato che tiene in mano il
libro del Vangelo aperto, consegna il vexillum ducatus al doge.
Sigilli\38r.JPG
Legenda a giro sul recto:
S. MARCUS
CHRISTOFORUS-MAURO-DUX
Sul verso : CHRISTOFORUS-MAURO DEI GR(ati)A-DUX
VENETIARU(m) ET-C(etera)
Sigilli\38v.JPG
Sul verso oltre alle note dorsali, è trascritto il nome del
destinatario del ducale
Arm. I, scaf. II
Cristoforo Moro ricoprì la carica di doge dal 12/5/1462 al 19/11/1471
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
23
Cfr. n.16
38
40
39
Sul verso: “N.15. Fol. 43. 1471”
1471 agosto 16
Gorizia
mm 120x220 (plica mm 35)
Foglio sciolto
Leonnhart23, conte di Gorizia, concede a Ulreich Albrecht
von Fraunfelde un possedimento a Treves
/
/
Tedesco
Presenza di due grosse macchie d’umidità, una delle
quali rende difficoltosa la lettura
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
pendente da coda doppia.
Il sigillo è gravemente danneggiato al punto che non è possibile
rilevare né la legenda né la figura
Sigilli\39.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo
la festa di S. Lorenzo (10 agosto)
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
24
Cfr. n.16
39
41
40
Sul verso: “N. 26. Fol. 42. 1471”
1471 dicembre 13, S. Lucia
Gorizia
mm 140x280 (plica mm. 50)
Foglio sciolto
Leonhart24, conte di Gorizia, concede a Soldanyr von
Strassaro ed ai suoi eredi l’investitura di una corte
(Hofstaat) nei pressi di Belgrado, di alcuni terreni a Santa
Maria di Belgrado, e di altri beni a Fraforeano presso
Madrisio.
/
Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate.
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
(mm 65) pendente da coda doppia.
Il sigillo e la culla sono gravemente danneggiati al punto che è
possibile rilevare solo in parte la legenda.
Nella legenda a giro si legge :
[S.] LEONHAR[T]
GORITIE […]
Sigilli\40.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
25
Cfr. n.16
40
42
41
Sul recto: “N. 89”; sul verso: “Fol. 42. 1471”
1471 dicembre 13, S. Lucia
Gorizia
mm 280x320 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Leonhart25, conte di Gorizia, concede a Veit Dornberg ed ai
suoi eredi l’investitura di alcuni feudi
/
Wir iniziale è marcata; le lettere dell’incipit sono allungate.
Tedesco
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
26
Cfr. n.16
41
43
42
/
1472 luglio 15
Gorizia
mm 250x280 (plica mm 35)
Foglio sciolto
Leonardus26, conte di Gorizia, concede ad Odoricus de
Strasoldo ed ai suoi eredi l’investitura dei beni già conferiti
ai suoi progenitori, ed in particolare l’advocatia cum garittu
della villa di Mortegliano, dei beni a Codroipo
(Quadruvius), Castellutto, Arges, Quisca, Medana,
Cormons, Virchio, Turgnano.
Federic(us) Aptimin(us), cancelliere
Le lettere dell’incipit sono allungate
Latino
Le linee di piegatura della pergamena hanno abraso
l’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
27
Cfr. n.16
42
44
43
Sul verso: “N. 27. Fol. 42. 1472”
1472 luglio 15
Gorizia
mm 300x350
Foglio sciolto
Leonardus27, conte di Gorizia, concede ad Odoricus de
Strasoldo ed ai suoi eredi l’investitura dei beni già conferiti
ai suoi progenitori, ed in particolare l’advocatia cum garittu
della villa di Mortegliano, dei beni a Codroipo
(Quadruvius), Castellutto, Arges, Quisca, Medana,
Cormons, Virchio, Turgnano.
Ioannes Antonius Sandolinus, coadiutor del cancelliere
Bithinius Bevilaqua, notaio
/
Latino
/
Copia autenticata
/
Note dorsali.
Sotto il nome di Ioannes Antonius Sandolinus che copiò dal
documento originale l’exemplum di altra mano, dopo il
signum notarii, si legge questa ulteriore annotazione:
Investituram antes(crip)tam aliena manu (ex) e[x]emplo
authentico in membrana (decima?) collatione Bithinius Bevilaqua
not(arius) collaxavi subscripsi cum signo <…> Udine, die v
(septem)bris 1787
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
28
Cfr. n.5
43
45
44
Sul verso: “Anno 1473. N. 14”
1473
Gorizia
mm 170x260 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Fridreich [III]28, imperatore d’Austria, concede al nobile
Wilhelm von Gera una decima a Sesana goduta in
precedenza da Kolman Flachsperger
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), in culla di cera vergine
(mm 70) pendente da coda doppia.
Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è leggermente
rovinata.
Nella legenda a giro si legge:
S.-FRIDERICI-ROM(a)NOR(um).IMP(eratori)-AT-[…]-ETC(eterea).AUSTRIE-[TIROL(is)]-DUCIS-ET-C(etera)
Sigilli\44.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al mercoledì
dopo Sant’Erchartd(?)
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
44
46
45
Sul verso: “Fol. 55. 1475”
1475 febbraio 26
Gorizia
mm 335x350 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Michel Heyss von Ungerspach offre assicurazione per il suo
matrimonio con la nobile Lucey Weylenut
/
La lettera I iniziale (Ich Michel) è allungata e marcata
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto alla III domenica
di Quaresima
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
29
Cfr. n.16
45
47
46
Sul verso: “N. 22. Fol. 42. 1476”
1476 maggio 6
Lienz
mm 200x300 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Leonhart29, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von
Strassau ed ai suoi eredi la signoria di Castelnuovo
(Neuburg) ed altri terreni e beni in Friuli
/
Wir iniziale è marcato; le lettere dell’intitulatio sono
allungate.
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da corda è andato perduto
Spessot annota la presenza del sigillo.
La datazione cronica è definita rispetto a cinque giorni
dopo la festa dei SS. Filippo e Giacomo (1 maggio)
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
30
37
39
47
Sul recto: “N. 88”; sul verso: “Fol. 41. 1377”
1477 giugno 30
[Venezia], nel Palazzo Ducale
mm 230x320
Foglio sciolto
Andrea Vendraminus30, doge di Venezia, dà mandato a
Iacobus Mamocenus, luogotenente della Patria del Friuli ed
a Zacharias Barbarus, provveditore delle truppe venete in
Friuli, affinché esaudiscano le richieste di Petrus de
Strasoldo, deputato degli alloggiamenti militari in Friuli, e
di Nicolaus Zorni, oratore di corte, in merito al pagamento
delle spese ed altre tasse
/
/
Latino
Presenza di alcuni fori nell’escatocollo; abrasione
dell’inchiostro in alcuni punti
Originale
La bolla di piombo pendente da corda è andata perduta
Sul verso oltre alle note dorsali, sono trascritti i nomi dei
destinatari del ducale.
Andrea Vendramin fu doge a Venezia dal 1476 al 1478:
la segnatura che indica la data del 1377 è
inequivocabilmente errata.
Arm. I, scaf. II
Andrea Vendramin fu doge a Venezia dal 5/3/1476 al 6/5/1478
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
31
46
48
48
Sul verso: “Fol. 43. 1477”
1477 ottobre 12
Sassuolo, in nostra ducali Civitatella
mm 240x370
Foglio sciolto
Hercules [I]31, duca di Ferrara, Modena e Reggio, concede
il permesso a Nicolaus Maria de Strasoldo di libero transito
attraverso i territori sottoposti agli Estensi.
Paularus G.(?), cancelliere
L’intitulatio ha lettere ingrandite e marcate
Latino
/
Originale
Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 70) aderente, male
improntato. Conservazione pessima.
La legenda, a giro, riporta:
ERCULES-DUX FERRARIE-[ET]-MUTINE-ET-REGIIMARCHIO-ESTENSIS –AC-RODIGII-COMES [ET-C(etera)]
Sigilli\48.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Ercole I fu duca di Ferrara, Modena e Reggio dal 19/08/1471 al 25/1/1505
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
47
49
49
Sul verso: “N. 1. Fol. 55.1477”
1477 dicembre 8
Gorizia, nella pubblica piazza
mm 400x180
Foglio sciolto
Lorentius Seuser di Medea vende a Leonardus Greinar di
Gorizia una casa, sita a Gorizia, al prezzo di 8 ducati e
mezzo, e precedentemente soggetta all’affitto annuale
dovuto al conte di Gorizia di 19 soldi.
Iohannes Kettner, figlio del fu Iohannes, di Gorizia, notaio
Signum notarii. Nell’invocatio le lettere sono allungate e la i
di In nomine è riccamente abbellita
Latino
Presenza di bordi logori
Originale
/
Note dorsali.
Colui che redasse le note appunta che nell’instrumentum,
in qualità di testimone, figurava anche il nobile Alessio
Rabatta
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
48
50
50
Sul verso: “N. 17. Fol. 73. 1478”
1478 novembre 18
Udine, in Camera fiscali
mm 370x240
Foglio sciolto
Il nobile Filipus Tronus in rappresentanza del
luogotenente del dominio veneziano conferma al nobile
Bucinus de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, per lui e per il
fratello Petrus, l’investitura dei feudi già posseduti dai
loro antenati sotto il dominio veneto.
Antonius Vegnate, figlio del fu Mathias di Camerino,
cittadino veneto e notaio
Signum notarii. In parte dell’invocatio le lettere sono
maiuscole e marcate
Latino
Presenza di numerosi fori e macchie di umidità
Originale
/
Note dorsali. Le pieghe della pergamena ed alcuni fori
lasciano supporre che il documento sia stato spedito e
munito di sigillo pendente
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
36
51
51
/
1479 luglio 6
Cividale (In Civitate Austre )
mm 310x165
Foglio sciolto
Il soldato Adam de Formentini vende a Michiluttus figlio del
maestro Osboldus una casa locata in Civitate Austre, nella
contrada di Santa Maria de Curia (?) al prezzo di nove
ducati d’oro
Antonius figlio del fu Franciscus de Civitate Austre, notaio
Signum notarii. In iniziale è allungata
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
32
Cfr. n.16
49
52
52
Sul recto: “N. 30”; sul verso: “Fol. 43. 1482”
1482 luglio 20, S. Margherita
Lienz
Mm 175x290
Foglio sciolto
Leonhart32, conte di Gorizia, concede a Soldanyer von
Strassaro ed ai suoi eredi i possessi di Caratan in cambio
dei beni di Belgrado.
Sotto la formula Commissio d(omi)ni potrebbe esserci la
firma autografa del cancelliere
L’intitulatio ha lettere allungate
Tedesco
/
Originale
Sul verso: Sigillo aderente di cera rossa sotto carta, rotondo (mm
25).
Legenda e figura sono illeggibili
Note dorsali.
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
50
53
53
Sul verso:
a. “folio 121.L.V.1484”;
b. “N. 10. Fol. 43. 1484”
Datazione cronica (anno mese 1484 ottobre 3
giorno)
Datazione topica
Ferrara, nel palazzo curiale
Dimensioni
mm 230x340
Tipologia archivistica
Foglio sciolto
Regesto
Hercules [I]33, duca di Ferrara, Modena e Reggio concede
il permesso a Nicolaus Maria de Strasoldo ed alla sua
famiglia di libero transito attraverso i territori sottoposti
agli Estensi, per far ritorno in patria.
Sottoscrizioni
Paularus G.(?), cancelliere
Note paleografiche
L’intitulatio ha lettere ingrandite e marcate
Lingua
Latino
Stato di conservazione
/
Forma di trasmissione
Originale
Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 70) aderente, male
Sigillo
improntato. Conservazione pessima.
La legenda di cui poco si intravede, a giro, potrebbe essere la
medesima della pergamena n. 48 :
ERCULES-DUX FERRARIE-[ET]-MUTINE-ET-REGIIMARCHIO-ESTENSIS –AC-RODIGII-COMES [ET-C(etera)]
Sigilli\53.JPG
Note
Collocazione
33
Cfr. n.31
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
51
54
54
Sul verso: “N. 11.mo. 1485”
1485 dicembre 4
Udine
mm 475x185
Foglio sciolto
Christoforus de Strasoldo, a nome suo e del fratello Buçinus
vende a Franciscus di Udine un mulino per la pensione
livellaria di due starie di frumento
Petrus de Vineis, figlio del fu Johannis, notaio
Signum notarii; la lettera I iniziale è allungata e marcata
Latino
Abrasione dell’inchiostro protocollo; il bordo destro è
rovinato
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
55
55
/
1488 gennaio 26
s.l.
mm 210x300 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Il nobile Fridrich Haiss von Ungerspach dà assicurazione per
il suo matrimonio con Apollonia sorella di Andre e
Christoff Welzer von Eberstein
/
/
Tedesco
/
Copia?
/
La datazione cronica è definita rispetto alla domenica
dopo la festa dei SS. Fabio e Sebastiano (20 gennaio).
Sul verso c’è un’annotazione a matita probabilmente delle
archiviste della Cooperativa “Archivisti e paleografi” che
hanno curato l’inventariazione del fondo: “Trovata tra le
carte Heyss”.
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
34
52
56
56
Sul verso: “N. 99”
1490 marzo 24
Roma, nella camera apostolica
mm 290x195 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Falco de Sinibaldis, protonotario apostolico e tesoriere
generale di papa Innocentius VIII34, incarica Petrus Maria,
canonico della diocesi di Aquileia, di dirimere la vertenza
sorta all’interno della chiesa parrocchiale S. Adalberto di
Cormons in merito alla divisione dei beni
Sopra la plica: firma autografa di D(ominicus) de Attavantis
Il termine universis nell’inscriptio ed il termine Falco
nell’intitulatio, posti entrambi sulla riga iniziale sono
scritti in carolina.
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Innocenzo VIII, al secolo Giovanni Battista Cybo, fu eletto papa il 29/8/1484, consacrato il 12/9 e rimase sul soglio
pontificio sino il 25/7/1492
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
53
57
57
Sul verso: “N. 8”
1490 agosto 5
Codroipo (Quadrivius), nell’ospedale di San Giovanni
mm 400x190
Foglio sciolto
Guielmus de Unotyblingen, Adulfus de Geroltrech e Iustus Stuler
concedono in enfiteusi ai fratelli Ioannus e Petrus figli del
fu Mianus de Quadrivio un mulino
Gaspar de Martiis, cittadino di Udine e notaio
Signum notarii. In dell’invocazione è allungato
Latino
/
Originale
/
/
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
54
58
58
“N. 9. Fol. 56. 1497”
1497 aprile 16
Bologna, nella cappella di Santa Maria Maddalena in
Strada San Donato
mm 285x200
2 cc.
Il nobile Antonius de Paltronis, figlio del fu Iacobus, vende
al nobile Neapolionus de Malvasia, figlio del fu Franciscus,
rappresentante del signor Hannibalis de Bentivogliis, figlio
del fu Ioanis, una casa situata nel borgo San Marino
Laurentius de Massumatico, figlio del fu Iacobus, notaio;
Iulius de Buteigoriis, figlio del fu Franciscus, bolognese,
notaio.
Sono presenti le firme autografe dei testimoni
Signa notariorum. Le lettere iniziali dell’invocatio sono in
gotico
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
35
Cfr. n.16
14
59
59
Sul verso: “N. 21. Fol. 43. 1437”
1497 dicembre 27, San Giovanni Evangelista
s.l.
mm 20x320 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Leonhardt35, conte di Gorizia, attesta di aver venduto al
goriziano Petter Lerennspar una casa
/
Le lettere dell’incipit sono allungate
Tedesco
Presenza di numerose macchie d’umidità e
nell’escatocollo di un foro
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
55
60
60
Sul verso: “N. 8. Fol. 56. 1499”
1499 aprile 5, dopo la Messa maggiore
Aquileia, nella sacrestia della chiesa
mm 325x220
Foglio sciolto
Il Capitolo di Aquileia dà in locazione a Petrus de Strasoldo
ed al figlio Rizardus le terre possedute a Sdraussina (villa
Sabride) e Villanova, situate nel distretto di Farra al
prezzo di 25 starie di frumento e di avena annue
Ioannes de Sanctofoca, presbitero di Aquileia e notaio
Signum notarii. In della invocazione iniziale è marcato
Latino
/
Originale
/
Note dorsali.
Il notaio annota di trascrivere l’atto nel registro delle
deliberazioni del Capitolo aquileiese
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note dorsali
Collocazione
161
/
61
Sul verso: “B”
1503?
Non rilevabile
mm 250x415 (plica mm 60)
Foglio sciolto
[Michell Wolkenstein concede l’investitura del feudo di
Cerou e di alcuni beni ad esso legati , siti sul Collio]
/
L’intitulatio presenta solamente il personale ich in caratteri
capitali: la i è allungata sotto il rigo e si estende per tre
quarti della pergamena ed è abbellita da sobri svolazzi e
da ornamenti geometrici.
Tutta la prima riga presenta lettere allungate sopra il
rigo, che terminano con svolazzi a spirale.
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità che rende
illeggibile buona parte dell’escatocollo ed in particolare
della datatio; e di un foro piuttosto ampio che danneggia
la comprensione del documento
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Non è identificabile il destinatario della concessione.
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
36
56
62
62
Sul verso: “N. 9. Fol. 44. 1500”
1507 gennaio 17
Innsbruck
mm 270x350 (plica mm 65)
Foglio sciolto
Maximilian [I]36, arciduca d’Austria, concede a Friedrich
von Strassaro37 di impiegarlo al suo servizio
Sopra la plica
- a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e
sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di
Veit Villinger
Sotto la plica:
- a dx: signum computatoris
- a sx: Commissio d(omi)ni
L’intitulatio che occupa la prima riga presenta caratteri
allungati ed ornati: il pronome personale Wir ha la lettera
iniziale marcata ed allungata con svolazzo
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 60), in culla di cera vergine
(mm 100) pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è
conservata discretamente, la culla è rovinata.
La legenda corre in tondo attorno alla figura:
S-MAXIMILIANI-D(ei)-G(ratia)-ROM(anorum)-ETUNG(heriae)-REX-ARCH(i)D(u)X-AUST(riae)BURGU(n)D(iae)-BR(abandiae)-ET-COMES-TIROLIS
Sigilli\62.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Massimiliano I d’Asburgo (1459-1519), arciduca d’Austria dal 19/8/1493 al 12/1/1519, re dei romani dal 9/4/1486,
nominato imperatore il 10/02/1508
37
Questo Federico di Strassoldo (morto nel 1533) fu mandato dal’imperatore Massimiliano I come ambasciatore in
Turchia, in Polonia ed in Russia (CZOERNIG, op. cit., p.675)
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
38
Cfr. n.36
57
63
63
Sul verso: “N. 38. Fol. 57. 1507”
1507 aprile 18
Strassburg
mm360x540 (plica mm 10)
Foglio sciolto
Maximilan [I]38, arciduca d’Austria, concede a Friedrich e
Hans von Strassaro la facoltà di costruire un mulino lungo
il corso del Werma (Varmo?) nei pressi di Belgrado
(Felgereth)
Sopra la plica
- a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e
sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di
Veit Villinger
Sotto la plica:
- a dx: signum computatoris
- a sx: firma autografa
L’intitulatio che occupa la prima riga presenta per quanto
concerne il pronome personale wir, il nome Maximilian e
per alcune iniziali, caratteri cancellereschi ed allungati,
che si concludono con svolazzi circolari
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
39
Cfr. n.36
58
64
64
Sul verso: “N. 23. Fol. 44. 1507. <N. 39>”
1507 aprile 20
Strassburg
mm 475x640 (plica mm 90)
Foglio sciolto
Maximilan [I]39, arciduca d’Austria, concede a Friderich e
Hans von Strassaro ed ai loro eredi alcuni feudi, tra cui le
località di Cormons, Castelnuovo, Belgrado e Codroipo.
Sopra la plica
- a sx: firma autografa del cancelliere (?) Blasi Höltzl e
sotto la formula Reg(istra)ta con la firma autografa di
Veit Villinger
Sotto la plica:
- a sx: signum computatoris
- a dx: firma autografa
L’intitulatio che occupa la prima riga presenta per quanto
concerne il pronome personale wir, il nome Maximilian e
per alcune iniziali, caratteri cancellereschi ed allungati,
che si concludono con svolazzi circolari.
I singoli paragrafi sono distinti da iniziali marcate ed
abbellite da svolazzi che si estendono in larghezza.
Tedesco
Presenza di numerose macchie d’umidità lungo il bordo
destro del testo
[Originale]
Sigillo di cera rossa, rotondo, in culla di cera vergine pendente da
coda doppia.
E’ impossibile rilevare le misure del sigillo: è stata conservata una
minima parte della cella.
Sigilli\64.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
40
59
65
65
/
1508 settembre 13
Udine, nella sala maggiore del castello40
mm 255x390
Foglio sciolto
Conferma Andreas Lauredanus, luogotenente generale per
il Senato Veneto della Patria del Friuli, conferma a
Rizardus de Strasoldo, canonico d’Aquileia, ed ad altri
membri della famiglia - quali Aurelius ed Ascanius, figli
del fu Franciscus dottore in legge, Antonius, Camillus e
Soldonirus figli del fu Ioannis – l’advocatia su Aquileia,
privilegio concesso già dai conti di Gorizia.
Hieronimus Anzolellus, di Vicenza, cancelliere
L’intitulatio è in caratteri allungati: il nome del
luogotenente Andreas è in capitale
Latino
Presenza di tre vistosi fori, uno dei quali nel corpo
centrale del testo
Originale
Il sigillo è andato perduto: compaiono i fori forse per una bolla
Prima della datatio, che si trova nell’escatocollo, si ricorda
come il privilegio sia stato redatto alla presenza di
Nicolaus Ioannis de Casalibus, giureconsulto, e del suo vice
Hieronimus Stella.
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Siamo all’epoca in cui l’Alviano occupò la contea di Gorizia per conto della Repubblica veneta
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
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Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
41
Cfr. n.36
60
66
66
Sul verso: “N. 21. Fol. 44. 1510”
1510 marzo 1
Augsburg
mm 200x320 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Maximilianus [I]41, imperatore, concede ai fratelli
Fridericus e Ioannis de Strasoldo ed ai loro eredi, per il loro
comportamento eroico durante la guerra contro i
veneziani, il beneficio di Fraforeano (villa Frafaria) in
Friuli, unitamente alle pertinenze ed alla giurisdizione,
precedentemente posseduta dai de Bargarico di Venezia,
ribelli contro l’imperatore.
Sopra la plica
- a sx: Commissio d(omi)ni Imperator(is) p(ro)pria e sotto
firma autografa del cancelliere (?): Veit Villinger
Sotto la plica:
- a dx: signum computatoris
- a sx: firma autografa di P.V.Luches
Sul verso: R(egistra)ta fac(itur) con la sottoscrizione
autografa di Jac(obus) Spiegel
Il nome dell’imperatore è scritto in caratteri capitali: la
lettera iniziale è ingrandita .
Latino
Presenza di un foro nell’escatocollo e precisamente nella
datatio; e di diffuse macchie d’umidità localizzate
soprattutto lungo le pieghe.
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (diametro non rilevabile), in culla di
cera vergine (diametro non rilevabile) pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: il sigillo è spezzato e buona parte
dell’impronta è andata perduta.
Della legenda che corre circolarmente, si legge:
[S-MAXI]MILIA[NI]- RO(manorum) [ …]-AC-SAC(ri)RO(mani)-[…]
Sigilli\66.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Regesto
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Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
61
67
67
Sul verso: “N. 30. Fol. 57. 1512”
1512 ottobre 7
Precenico (Prisinicus), nella casa del governatore di Santa
Maria di Precenico
mm 390x140
Foglio sciolto
Matheus de Flumignano, figlio del fu Angelus, residente a
Lestizza, legittimo procuratore di Bernardina, sua moglie,
offre garanzia a Marcus de Lamorscham, governatore di
Precenico ed al suo vice, Sebastianus de Hauser, per un
livello di due starie di frumento per assolvere al debito
contratto con loro di 20 ducati
Nicolaus Palladius, pievano di Valeriano, notaio
Signum notarii. La i dell’invocatio in Christi è allungata ed
abbellita
Latino
Buono
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
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Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
62
68
68
/
1513 gennaio 10
Gorizia, nella casa della nobile Margarita Reluti , [moglie]
del fu Leopoldus de Dorinbergo
mm 350x200
Foglio sciolto
Susana Reluti, [moglie] del fu Iohannis Orzon vende a
Steffanus Cerincho, figlio del fu Petrus, di Mossa (villa
Murshae?) un pezzo di terra
Antonius de Atimis, notaio
Signum notarii
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità e di un taglio
trasversale al centro della pergamena
Originale
/
Note dorsali.
La grafia tende al corsivo
Arm. I, scaf. III
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Note paleografiche
Lingua
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Sigillo
Note
Collocazione
42
43
63
69
69
Sul recto: “N. 85”; sul verso: “Fol. 44. 1518”
1518 maggio 5
Innsbruck
mm 270x330 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Maximilian [I]42, imperatore, nomina Erasm von Dornberg43
quale suo preside (Fondsverweser) nella regione del Cragno
Sotto la plica
- a dx: p(er) Cesare(m)
Sopra la plica a sx:
- Commissio Cesari e sotto la firma autografa del
cancelliere Stöss(?); più sotto la formula Re(gesta)ta
seguita dalla firma autografa di I(o)h(ann) Puchler
L’inscriptio, che occupa la prima riga, è in caratteri
allungati
Tedesco
Abrasione dell’inchiostro su una piega della pergamena
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Cfr. n.36
Il CZOERNIG, op. cit., p.638 riporta parecchie notizie biografiche di questo Erasm von Dornberg
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
64
70
70
Sul verso: “N. 25. Fol. 57. 1518”
a. 1518 giugno 1
b. [1519] giugno 1
a. Udine, nello studio del notaio
b. Udine, nello studio del notaio
Mm 515x235
Foglio sciolto
a. Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, vende al
nobile Franciscus de Villario, cancelliere aquileiese, otto
campi attigui, siti nelle pertinenze di Privano in un luogo
chiamato Rovoret per 50 ducati.
b. Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, vende al
nobile Franciscus de Villario, cancelliere aquileiese, altri
campi, siti sempre nelle pertinenze di Privano, per 63
ducati.
Antonius Bellonus, notaio.
Signum notarii. Le invocationes in entrambi gli atti sono
scritte in caratteri allungati: la i di In è abbellita
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
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Note paleografiche
Lingua
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Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
44
65
71
71
Sul verso: “N. 11. Fol. 44. 1521”
1521 giugno 18
Innsbruck
mm 505x725 (plica mm 130)
Foglio sciolto
Karl V44, imperatore, nomina Erasm von Dornberg quale
supremo esattore delle tasse della Contea di Gorizia e
Gradisca.
Sotto la plica:
- a sx: firme autografe di Karl Traper(?) e di W. Haller
Haustamerer(?)
Sopra la plica:
- Com(m)issio Cesaris con sottoscrizione
L’intitulatio non presenta caratteri diversi dal resto del
testo, se non fosse per l’allungamento di alcune
maiuscole sopra il rigo superiore. Gli allungamenti
terminano con sobri svolazzi.
Tedesco
Presenza di numerose macchie d’umidità formatesi
lungo le pieghe della pergamena, dove l’inchiostro risulta
sbiadito ed abraso
[Originale]
Rimane traccia dell’esistenza di un sigillo pendente andato
perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
Carlo V d’Asburgo (1500-1558), re di Spagna e di Napoli dal 1516, arciduca d’Austria dal 1519, ereditò alla morte
di Massimiliano il titolo imperiale e di re di Germania, che tenne sino il 28/8/1556. Abdicò nel 1556 a favore del
fratello Ferdinando I.
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Lingua
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Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
66
72
72
Sul verso: “N. 27. Fol. 44. 1528”
1528 febbraio 20
Gran (Ungheria)
mm 400x350 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Hans Hofmann nomina Erasm von Dornberg quale suo
luogotenente (Pivagern) a Gorizia
/
L’intitulatio presenta le lettere allungate: l’ich inziale è
abbellita
Tedesco
Presenza di alcuni fori sulle pieghe del documento
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 60) pendente da coda doppia.
Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è molto rovinata.
La legenda è divisa in una fascia destra ed in una sinistra:
a sx: HANNS HOF[man]
a dx: GRA[FT]
Sigilli\72.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
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Sigillo
Note
Collocazione
45
67
73
73
Sul recto: “N. 87”; sul verso: “Fol. 45. 1528”
1528 marzo 10
Vienna
mm 255x380 (plica mm 70)
Foglio sciolto
Ferdinand45, arciduca d’Austria, re di Boemia ed Ungeria,
infante di Spagna, concede ad Erasm von Dornberg,
[capitano imperiale], di poter godere annualmente di 150
fiorini provenienti dal dazio doganale goriziano.
Sotto la plica:
- a dx firma autografa dell’arciduca Ferdinand e sotto
firma autografa del cancelliere (sthatzewister) H(ans)
Hoffman
Sopra la plica:
- a sx Ad mandatum D(omi)ni Regis proprium e la firma
autografa di W.Wischwen(?)
Sul verso:
- R(registra)ta e la firma autografa di J. Pravindt(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri
allungati
Tedesco
Presenza al centro della pergamena di una macchia in cui
l’inchiostro è abraso
Originale
/
Note dorsali.
Il regesto di tale pergamena, la cui lettura risulta
difficoltosa, è stato fatto sulla stregua delle note dorsali
che recitano Donatio Imp(eratoris) Ferdinandi, facta Erasmo
de Dorinbergo, quod numirum donec et quousque in alia
conditione accomodatus fuerit, annuatim centum et quinquaginta
florenis ex muda Goritiensi gaudere valeat
Per “muda” si legga dazio.
Arm. I, scaf. III
Si tratta del futuro Ferdinando I (1503-1564); arciduca d’Austria dal maggio 1521, re di Boemia e d’Ungheria dal
1526, re dei romani dal 5/1/1531, fu imperatore dal 24/2/1556 al 25/7/1564. Sposò nel 1521 Anna, sorella di Luigi II
d’Ungheria
Identificativo Spessot
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Sigillo
Note
Collocazione
68
74
74
Sul verso: “1537. Cormons. N. 1”
1531 febbraio 9
Cormons
mm 395x135
Foglio sciolto
Michelis figlio del fu Gregorius acconsente ad una vendita
fatta da Gregorius, suo fratello con un atto dd. 2 ottobre
1271 (?)
Diomedis Grassetus di Portogruaro, notaio
Signum notarii
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. III
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Note paleografiche
Lingua
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Sigillo
Note
Collocazione
46
47
69
75
75
Sul verso: “N. 33. Fol. 57. 1535”
1535 novembre 24
Vienna
mm 280x470
Foglio sciolto
Ferdinandus46, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, conferma
un accordo (instrumentum concordiae) stipulato il 22
settembre 1518 a Gorizia da Raimundus de Dorimberg47 e
Martinus Proderli in merito a certi beni feudali
- al centro: firma di Ferdinandus
- a sx: Ad m(andatum) Sacrae Regie M(aiestat)is p(ro)prium
L’intitulatio è scritta in caratteri capitali
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità
[Copia]
Sembra esserci traccia di un sigillo pendente
Note dorsali
La firma del re non sembra essere autografa
Viene riportato il tenore dell’instrumentum del 1518
Arm. I, scaf. III
Cfr. n.45
Notizie di lui vedi in CZOERNIG, op. cit., p. 638, 657, 734
Identificativo Spessot
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Note paleografiche
Lingua
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Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
70
76
76
Sul verso: “Fol. 57. 1536. N. 32”
1536 marzo 29
Udine, nello studio del notaio
mm 200x190
Foglio sciolto
Christophorus de Strasoldo, figlio del fu Bucinus, riscuote dal
nobile Petrus de Arcoloncan 10 ducati per alcuni terreni siti
nelle pertinenze di Privano
Antonius Bellonus, figlio del fu Luca, notaio
Signum notarii.
L’invocatio (In Christi nomine. Amen) non è in corsivo,
come il resto del documento: l’iniziale “I” è ingrossata e
fiorita
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità sul bordo
sinistro
Originale
/
Note dorsali
La datatio topica e la citazione dei testimoni sono
collocati nell’escatocollo.
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
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Datazione topica
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Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
72
77
77
Sul verso: “E”
153[8] marzo 3
Ranziano
mm 540x250
Foglio sciolto
Iacobus Hofer di Ranziano, figlio del fu Stephanus, alla
presenza di Alexandrus, vicario di Ranziano, di Gasparus
Baldigara di Ranziano, di Andreas Sachil, di Conradus de
Orzono, di Nicolaus Dominicus, di Blasius, figlio del fu
Matthia, muratore e di Simonis Mus dispone le sue
volontà testamentarie
Petrus de Portis, figlio del fu Danielis, cittadino di
Tolmezzo, notaio
Signum notarii.
L’invocatio non è scritta con caratteri corsivi: la i iniziale è
allungata
Latino
Taglio lungo il bordo destro della pergamena
Originale
/
Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa
imperiale ausburgica.
Note dorsali.
Sul verso si segnala anche la firma autografa di G.D. Della
Bona, che potrebbe aver copiato e regestato il
testamento
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
48
Cfr. n.45
73
78
78
/
1538 dicembre 6
Vienna
mm 335x500 (plica mm 85)
Foglio sciolto
Ferdinand48, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a
Steffan Hofer ed ai fratelli il feudo di Ranziano (Rentschach)
Sotto la plica:
- a sx: Commissio d(omi)ni e sotto quattro sottoscrizioni
autografe, tra cui si riconosce quella di L.Dobrohost
Sopra la plica
- a sx: firma autografa del cancelliere L. Reyter(?)
Sul verso: R(egistra)ta con sottoscrizione autografa di
S.Vorle(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri
allungati: la lettera iniziale Wir è in caratteri maiuscoli, è
marcata ed abbellita.
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità; le piegature della
pergamena mettono a rischio la leggibilità del testo
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in culla di cera vergine
(mm 100) pendente da coda doppia.
Mentre l’impronta, pur spezzata in due, è sufficientemente
visibile, la culla è completamente rovinata.
La legenda corre in tondo attorno alla figura: rimangono poche
lettere:
[…]UNG(heriae)-BOHE(miae)[…]-COM(es)-TIR(olis)[...]
Sigilli\78.JPG
Sul recto della pergamena sono apposti i timbri della Casa
imperiale asburgica.
Note dorsali.
Sul verso si segnala anche la firma autografa di G. D.
Della Bona, che potrebbe aver copiato e regestato il
documento
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
74
79
79
Sul verso: “N. 31. Fol. 57. 1538”
1538 dicembre 12
Marano, in Comune
mm 320x120
Foglio sciolto
Antonia Barrutis, figlia ed erede del fu Petrus di Marano,
moglie di Zachoret, vende al nobile Ermannus Pranhoffer un
livello di 15 soldi annui
Antonius Belgradinus, notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
La grafia tende al corsivo
Arm. I, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
49
75
80
80
Sul verso: “N. 29. Fol. 57. 1539”
1539 [...] 4
Marano, nella sala del palazzo
mm 340x110
Foglio sciolto
Vendita al nobile Hermanus Pranhoffer49 di un livello di 50
soldi annui
[Antonius Belgradinus, notaio]
Signum notarii
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità, che rendono
in parte illeggibile il documento
Originale
/
Note dorsali.
Non è possibile ricavare i nomi di chi mette in vendita il
livello: si segnala che i verbi dispositivi (do, vendo, trado)
sono alla III persona plurale
Arm. I, scaf. IV
Il MORELLI, op. cit., I, 68-69 nomina questo capitano di Marano col cognome di Grünhoffer. La continua guerriglia
fra gli arciducali e la repubblica veneta per il possesso della importante fortezza di Marano ci viene estesamente narrata
dal MORELLI, I, fino a pag.100.
De iure tutti i capitani messi nelle singole località capitanali (p.e. Gradisca, Tolmino, Plezzo, Aquileia, Porpetto,
Marano) erano soggetti al capitano di Gorizia, quale capo della contea. Questa dipendenza però fu più o meno forte a
seconda che i capitani di Gorizia la sapevano far valere.
De facto invece constatiamo che dal capitano di Gradisca nel secolo XVI dipendevano i capitani di Aquileia, Porpetto e
Marano, quale autorità competente d’appello nelle cause civili dei giudizi di questi tre subalterni capitanati (Cfr.
MORELLI, I, 110. IV, 44)
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
76
81
81
Sul verso: “N. 83”
1540 gennaio 7
Cosana, in casa di Michaellis Rusinnus, figlio del fu
Stephannus
mm 325x105
Foglio sciolto
Michael Rusinnus di Cosana, figlio del fu Stephannus, vende
a Paolus Salatheus di Biana, figlio del fu Leonardus, un
appezzamento di terra nei pressi di Bigliana in un luogo
chiamato Oblinz per 24 ducati
Leonardus Turres da Barbana, notaio
Signum notarii. In dell’invocazione è allungato
Latino
/
Copia autenticata
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
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Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
50
Cfr. n.45
77
82
82
Sul verso: “N. 90. Fol. 45. 1540”
1540 gennaio 12
Vienna
mm 375x555 (plica mm 100)
Foglio sciolto
Ferdinand50, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a
Rehmund, Maximilian, Ludwig, Georg e Francisch von
Dornberg con tutti i loro figli il titolo nobiliare di Liberi
Baroni del Sacro romano impero
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa di Ferdinand e sotto del
cancelliere Kienger(?)
Sopra la plica
- a dx: Ad mandatum D(o)m(ini) Regis proprium e sotto
sottoscrizione autografa di H.Wersperg(?)
Sul verso:
- R(egistrata) con la sottoscrizione autografa di
Bischoft(?)
La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta
con caratteri cancellereschi, marcati: le iniziali sono
allungate sopra il rigo ed abbellite da svolazzi.
I singoli paragrafi iniziano con una lettera che si allunga
in senso orizzontale con abbellimenti a spirale.
Tedesco
Abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto
Note dorsali.
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
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giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
79
84
83
/
1540 marzo 20
[Marano], in stubba del signor Herminius Pranhoffer
mm 350x135
Foglio sciolto
Il figlio del fu Bortholus Comellus di Marano, per mano del
suo procuratore, vende a Hermanus Pranhoffer capitano di
Marano, un pezzo di terra, chiamato Luna, sito a
Marano, al prezzo di 19 ducati, così come stabilito
dall’atto dd. 25 settembre 1528
Antonius Belgradinus, notaio
Signum notarii. La lettera iniziale dell’invocatio è allungata
ed ingrossata
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
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giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
78
83
84
Sul verso: “N. 27. Fol. 57. 1540”
1540 luglio 8
Cormons, in casa del notaio Joannes Cisterninus
Mm 292x125
Foglio sciolto
Petrus Riveliza di Moraro vende a Bertrandus Quayatus di
Farra una pensione livellaria annua di 2 staie di frumento
della misura di Cormons, su di una casa con cortile sita a
Moraro, al prezzo di 20 ducati
Ioannes Cisterninus, notaio e cancelliere di Cormons
Signum notarii. Nell’invocatio le due prime lettere sono
scritte in capitale: la “i” è allungata
Latino
Presenza di fori di filza
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
80
85
85
Sul verso: “Anno 1571. N. 7”
1541 ottobre 31
Graz
mm 555x660 (plica 60 mm)
Foglio sciolto
Raimund von Gera dispone le sue volontà testamentarie in
favore del proprio figlio Adam
Sottoscrizioni autografe di:
- Regmund von Gera
- Adam von Gera
- III persona, forse il notaio, du cui non è possibile
riconoscere l’identità
La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio è in
caratteri gotici, marcati: le lettere in maiuscolo sono
allungate sopra il rigo e terminano con eleganti svolazzi
circolari. La I iniziale di Ich è abbellita da motivi a spirale
ed è allungata di molto sotto il rigo.
Tedesco
/
Originale
Sono presenti quattro sigilli pendenti Sigilli\85.JPG.
Da dx
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da
coda doppia.
Conservazione sufficiente: la parte più danneggiata è la legenda.
Sigilli\85a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 20), in culla di cera vergine
(mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da
coda doppia. Conservazione non sufficiente: legenda e figura sono
stilizzate
Legenda: non decifrabile
Sigilli\85b.JPG
c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 50), in teca di legno priva di coperchio (mm 60) pendente da
coda doppia. Conservazione non sufficiente.
Della legenda che corre circolarmente è possibile leggere:
solamente poche lettere
COTERIO […]
Sigilli\85c.JPG
d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno priva di
coperchio (mm 60) pendente da coda doppia. Conservazione
sufficiente.
Della legenda che corre circolarmente è possibile leggere:
S.-HANS-FRIDRICH-[VO]N-TRAUTMANSTORF51-T(…)
Sigilli\85d.JPG
Note
Collocazione
51
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Un ramo della famiglia Trautmannsdorf si sviluppò nell’Alto Adige.
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
81
86
86
/
1542 agosto 10
Lienz
mm 315x385 (plica mm 50)
Foglio sciolto
La famiglia Murgot von Nusdorff - ed in particolare Hans,
Caspar e Wolfang - sancisce un patto dotale con la
famiglia di Iorg [Heyss] von Ungerspach
Sottoscrizioni autografe di:
- Hanns Murgot von Nusdorff
- Caspar Murgot von Nusdorff
- Andre von Brabem(?)
La I dell’intitulatio iniziale è allungata e abbellita
Tedesco
/
Originale
I due sigilli pendenti da coda doppia sono andati perduti: rimane
traccia di entrambe le culle di cera vergine
Sigilli\86.JPG
/
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
82
87
87
Sul verso: “N. 64. Fol. 57. 1543”
1543 gennaio 8
Gorizia, nella loggia del Comune
mm 370x160
Foglio sciolto
Notifica del lascito testamentario di Gendrut Rolussa di
Cerou che, deceduta il 24 dicembre 1542, cede alla figlia
Catharina un pezzo di terra soggetta alla decima reale
Petrus de Portis, notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
83
88
88
Sul verso: “N. 48. 1543”
a. 1543 febbraio 3
b. 1543 maggio 4
a. Gradisca, nell’abitazione del notaio
b. Gradisca, nella Cancelleria
mm 500x200
Foglio sciolto
a. Paulus Xalateus permuta con Gregorius Xalateus di
Mossa, figlio del fu Iurius, 31 libbre e 10 solidi in cambio
della promessa della cessione dei diritti su un prato
acquisito da Beltrandus Quaiatus
b. Gregorius Xalateus di Mossa, figlio del fu Iurius, cede a
Paulus Xalateus i diritti sulla terza parte di un campo
acquistato in data 16 novembre 1540 da Beltrandus
Quaiatus per 22 ducati e mezzo
Hercules Orobonus di Ferrara, notaio
Signum notarii
Latino
Taglio lungo il bordo destro della pergamena
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
84
89
89
Sul verso: “Fol. 58 l’anno 1545. N. 38”
1543 dicembre 15
Gradisca, nell’abitazione del notaio
mm 430x230
Foglio sciolto
Petrus Michelize di Moraro vende a Bertrandus Quaiatus di
Gradisca la responsione livellaria di una staria di
frumento, secondo la misura di Cormons, per 7 libbre di
monete ed altre 55 libbre
Hercules Orobonus di Ferrara, notaio
Signum notarii
Latino
Taglio lungo il bordo destro della pergamena
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
85
90
90
Sul verso: “Fol. 57. 1544. N. 26”
1544 febbraio 11
Cerou superiore
mm 320x125
Foglio sciolto
Ioannis Schiapin de Griano(?), figlio del fu Petrus, abitante a
Cerou superiore, vende a Stephanus Stagnich alcuni
appezzamenti di terra siti a Cerou.
Leonardo Turres da Barbana
Signum notarii
Latino
Presenza di alcune macchie d’umidità soprattutto nel
protocollo
Originale
/
Note dorsali. La grafia tende al corsivo
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
86
91
91
Sul verso: “N. 54. 1544”
1544 dicembre 18
Bigliana
mm 530x80
Foglio sciolto
Simon Sallatel detto Musiche figlio del fu Gregorius di
Bigliana, vende a Sebastianus Peterin di San Lorenzo sotto
Mossa, un prato sito a Preval al prezzo di 10 ducati e 6
libbre
Andreas Palimçer de Franeçcha(?), figlio del fu Leonardo,
notaio
Signum notarii.
Parte dell’invocatio è in lettere minuscole ingrandite
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
87
92
92
Sul verso: “[12]”
1545 ottobre 22
Bigliana, nella casa dell’acquirente Paulus Saletheu di
Bigliana
mm 245x170
Foglio sciolto
Gendra moglie del fu Ioanis Sincig di Solimbergo, alla
presenza del figlio Herneus, vende a Paulus Saletheu di
Bigliana un pezzo di terra piantata a viti ed alberi, situata
a San Martino, in un luogo detto Conagenize al prezzo di
15 ducati
Michael Odorisius, sacerdote e notaio
Signum notarii.
Le lettere iniziali dell’invocatio (In Christi nomine) sono in
lettere capitali: la i è allungata
Latino
Presenza di alcune macchie d’umidità, una delle quali
non permette la lettura del nome dell’acquirente
Originale
/
Note dorsali.
Sul recto della pergamena è incollato un cartoncino che
reca la data dell’atto
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
52
88
93
93
/
1548 gennaio 27
Gorizia
mm 310x560 (plica 60 mm)
Foglio sciolto
Sigmundt von der Wacht52 sancisce un patto dotale con
Gertrüd figlia di Georg Heyss von Khüenburg zu Ungerspach
Sotto la plica, a sx, firma autografa di Sigmundt von der
Wacht
Fatta eccezione per l’intitulatio (Ich Sigmund), in carattere
gotico e con la i allungata sotto il rigo, il resto del testo è
scritto in corsivo.
Tedesco
Presenza di due fori nell’escatocollo e lungo il bordo
destro della pergamena
Originale
Sono presenti due sigilli pendenti Sigilli\93.JPG
Da dx:
a. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 30), in culla di cera
vergine [mm 60] pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la culla è molto danneggiata e
parte della legenda che corre circolarmente, risulta illeggibile.
Legenda: S.-WOLF(ANG)-V[ON …]
Sigilli\93a.JPG
b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 30), in culla di cera
vergine, perduta, pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la culla è molto danneggiata e la
legenda che corre circolarmente, non è conservata.
Sigilli\93b.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Questo dovrebbe essere il Raimondo V della seconda tavola genealogica messa alla fine dell’opera: PEHLER, Il
castello di Duino, Trento 1882.
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
89
94
94
Sul verso: “N. 36. Fol. 58. 1548”
1548 febbraio 15
Udine, in Rivo alto, nello studio del notaio
mm 300x170
Foglio sciolto
Danielis de Strasoldo, figlio del fu Christophorus Bucinus,
libera Ioannis Caynero, figlio del fu Nicolaus, dal debito
contratto il 27 settembre 1532 di 3 staie di frumento sul
livello sito nelle pertinenze di Privano, al prezzo di 30
ducati
Ioannes Dominicus Bithunius, notaio di Udine
Signum notarii.
L’invocatio è in lettere minuscole ingrandite: la i iniziale è
abbellita
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
90
95
95
/
1549 ottobre 20
Bigliana, nella casa dell’acquirente Paulus Saletheu di
Bigliana
mm 405x165
Foglio sciolto
I fratelli Gregorius e Ioannes Saletheus di Mossa, figli ed
eredi del fu Iurius, vendono a Paulus Saletheu di Bigliana
un pezzo di terra corrispondente a circa un campo,
situata nelle pertinenze di Capriva, in un luogo detto
dongia la strada di Cormons al prezzo di 46 ducati e
mezzo, con l’eccezione di riservarsi il livello annuale di
tre pesenali di frumento, della misura di Cormons, da
versare per il quartese alla chiesa di Capriva.
Michael Odorisius, sacerdote e notaio, abitante a Bigliana
Signum notarii.
L’iniziale dell’invocatio è allungata
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
E’ presente un l’uso di locuzioni in friulano per indicare
il toponimo del campo.
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
91
96
96
Sul verso: “N. 37. Fol. 58. 1550”
1550 marzo 11
Gorizia, in terra superiori
mm 345x115
Foglio sciolto
Il colono Nicolaus chiamato Lo Neri de Pocech, abitante a
Cormons, vende al nobile Franciscus Doremberg, figlio del
fu Erasmus, una pensione livellaria di 2 starie di
frumento, della misura di Cormons, al prezzo di 20
ducati per libbra.
Ioannes Baptista Codessa, notaio
Signum notarii
Latino
Presenza di alcune macchie d’umidità lungo il bordo
sinistro della pergamena
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
92
97
97
Sul verso: “N. 35. Fol. 58. 1550”
1550 luglio 8
Gonars, nella casa dell’acquirente mastro Marcus Faber
mm 315x170
Foglio sciolto
Il nobile Cristophorus figlio del fu Odoricus de castro Porpeti
vende a mastro Marcus Fabrus, abitante a Gonars, un
prato posto nelle pertinenze di Porpetto, presso un
bosco chiamato Cembri al prezzo di 17 ducati e mezzo
Theseus Codessa, figlio del fu Sebastianus, notaio
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
93
98
98
/
1551 ottobre 31
s.l.
mm 375x620 (plica mm 45)
Foglio sciolto
Hanns Murgot von Nusdorf sancisce un patto dotale con
Wolf Hofer, signore di Ranziano per il matrimonio con la
di lui figlia, Elisabeth Hofer
Subscritio notarile(?): Stephan Wiechl(?) manu propria
L’invocatio, con cui si apre il documento, è in caratteri
gotici e marcati: la I di In den namen des Herrn Amen
termina con degli svolazzi ed è allungata sotto il rigo
come a formare una cornice al testo.
Mentre la gran parte del testo è in corsivo, alcuni termini
distintivi (ad esempio i nomi dei contraenti) sono in
gotico. I singoli paragrafi sono distinti da una lettera
iniziale allungata in orizzontale.
Signum notarii
Tedesco
/
Originale
Sono presenti due sigilli pendenti Sigilli\98.JPG
Da dx:
a. Sigillo di cera marrone, rotondo [mm 30], in culla di cera
vergine, perduta, pendente da coda doppia.
Conservazione pessima.
La legenda , illeggibile, corre circolarmente.
Sigilli\98a.JPG
b. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm. 30), in culla di cera
vergine [mm 55], pendente da coda doppia. Conservazione non
sufficiente.
Mentre la culla è andata quasi completamente perduta, è leggibile
parte della legenda: […]ANDRE VON [...] GRABEN
Sigilli\98b.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
94
99
99
Sul verso: “N. 69. 1551”
1551 novembre 24
Bigliana
mm 270x250
Foglio sciolto
Andreas Podoresach attesta la consegna a Paolus Sallateus del
canone dei miglioramenti eseguiti su di un certo monte
detto Brirgi, a cauzione del debito di 20 denari
Ioannes Zoriuc, notaio
Signum notarii.
La lettera iniziale è allungata
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali.
La lettura della pergamena risulta difficoltosa per la
grafia e l’inchiostro: il regesto quindi, è incerto. Si può
avanzare l’ipotesi che si sottintenda un eventuale
contratto d’enfiteusi
Arm. I, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
95
100
100
Sul verso: “N. 8”
1553 ottobre 18
Tipologia archivistica
Regesto
Foglio sciolto
Erasm von Gera sancisce un patto dotale e nuziale con
Magdalena, figlia di Christoff von Histerc(?)
/
L’invocatio iniziale In Namen der (…) è scritta in caratteri
gotici, leggermente marcati: le lettere di tutta la prima
riga sono allungate sopra il rigo e terminano con sobri
svolazzi. La i iniziale è invece allungata sotto il rigo e la
sua asta, abbellita da linee e motivi geometrici stilizzati si
estende per circa metà del testo. Alcuni paragrafi sono
distinti tra loro dall’uso di iniziali le cui aste sono
leggermente marcate.
Tedesco
/
Originale
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Graz
mm 485x725 (plica mm 80)
Sono presenti 6 sigilli pendenti Sigilli\100.JPG
Da dx:
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 55), pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: è conservata parte della legenda, che
corre circolarmente ed una minima parte della figura.
Legenda: † S-ERASM-VON-GERA
Sigilli\100a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 30), in culla di cera vergine
(mm 50), pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente, nonostante l’esteso strato di polvere
che rende difficoltosa la lettura della legenda
Legenda: CRISTOFF-[…. ]-VO(n).HI[STERC]
Sigilli\100b.JPG
c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
(mm 55), pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente.
La legenda corre circolaremente e vi si legge:
S.- WILHALEM-VON-GERA
Sigilli\100c.JPG
d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 37), in culla di cera vergine
(mm 55) pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente.
Della legenda che corre circolarmente si legge:
ANTONI IUGGE[R]
Sigilli\100d.JPG
e. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 30), in culla di cera
vergine (mm 50) pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente.
Della legenda che corre circolarmente si legge:
HEINRICH RECH[TI]NGER
Sigilli\100e.JPG
f. Scudo di cera rossa rotondo (mm 30) in culla di cera vergine
(mm 50), pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la polvere sta danneggiando
soprattutto la legenda che corre circolarmente.
Legenda: […]HILVEGEL
Sigilli\100f.JPG
Note
Collocazione
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
53
Cfr. n.45
96
101
101
Sul verso: “N. 23. Fol. 45. 1553”
1553 novembre 8
Vienna
mm 275x400 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Ferdinand53, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a
Franz von Dornberg il possesso in usufrutto (kaufrecht) di
alcuni beni siti nelle pertinenze di Gorizia
Sopra la plica, a sx
- sottoscrizione autografa del cancelliere
Sotto la plica:
- al centro: Commissio D(omi)ni Regis in Consilio Camerae
e sotto le tre firme autografe dei consiglieri, tra cui si
riconoscono quelle di (?)Fayer zu Herlerstain e di L.
Spiller(?)
- a dx: sottoscrizione autografa
L’intitulatio, che occupa la prima riga e si estende oltre, è
scritta con caratteri allungati: il nome dell’imperatore,
accompagnato dal personale (Wir Ferdinand) ed il titolo
di Künig sono in caratteri gotici
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in culla di cera vergine
(mm 90), pendente da coda doppia. Mentre l’impronta è ben
conservata , la culla è in parte rovinata.
Legenda:
† FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROM(anorum) HUNG(heriae)
BOEMIAE [REX INF(ans)] HI(spaniae) ARCHID(ux)
AUSTR(triae) (et) C(etera) COMES TIROL(is) (et) C(etera)
Sigilli\101.JPG
Note dorsali
Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
97
102
102
Sul verso: “N. 8”
1554 giugno [30]
Udine, nella camera delle udienze nel castello
mm 340x390 (plica mm 120)
Foglio sciolto
Bernardinus Venerius, luogotenente generale per il Senato
Veneto della Patria del Friuli, concede a Michaelis de
Strasoldo, figlio del defunto Horfeus, i privilegi ed i beni
già goduti dal padre.
Ioannis de Bertholottis, coadiutore del cancelliere
Parte dell’invocatio (In Christi) è in lettere capitali: l’iniziale
è allungata
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, sotto carta, rotondo (mm. 45) aderente.
Conservazione pessima.
Non è possibile ricavare né la figura, né la legenda
Sigilli\102.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
54
Cfr. n.45
98
103
103
Sul verso: “N. 16. Fol. 45. 1554”
1554 luglio 15
Vienna
mm 280x335 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Ferdinand54, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani, infante di Spagna, concede a
Mathias Pesler di Lucinico ed ai suoi eredi un prato sito a
Lucinico e confinante con i beni di proprietà di Baptista
Peterin di San Lorenzo
Sotto la plica:
- a sx: Commissio D(omi)ni Regis in Consilio Camerae; di
seguito sottoscrizione autografa di tre consiglieri, tra
cui si riconoscono quelle di Hanns von (K)harling e
L.Spiller (?)
- a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri
allungati: il nome dell’arciduca ed il personale (Wir
Ferdinand) sono in caratteri gotici marcati
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in culla di cera vergine
(mm
90),
pendente
da
coda
doppia.
Mentre l’impronta è ben conservata, la culla è completamente
rovinata.
La legenda che corre circolarmente riporta:
† FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROM(anorum) HUNG(heriae)
BOEMIAE REX INF(ans) HI(spaniae) ARCHID(ux)
AUSTR(triae) (et) C(etera) COMES TIROL(is) (et) C(etera)
Sigilli\103.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
55
Cfr. n.45
99
104
104
Sul verso: “anno 1554. N. 29”
1554 dicembre 7
Vienna
mm 430x700 (plica mm 155)
Foglio sciolto
Ferdinand55, arciduca d’Austria, re di Boemia ed
Ungheria, re dei Romani concede alla famiglia von Gera i
privilegi nobiliari
Sotto la plica a dx
- sottoscrizione autografa del re e sotto quella del
vice cancelliere I.Ionas(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta in caratteri
allungati: i nomi dell’arciduca con il personale (Wir
Ferdinand) e dell’appellativo Konig sono in caratteri gotici
marcati: le iniziali di tutti i sostantivi si allungano e
formano con i loro sobri svolazzi una sorta di cornice al
testo. I paragrafi sono distinti tra loro da iniziali le cui
aste marcate si allungano orizzontalmente
Tedesco
Raggrinzimento della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in culla di cera vergine
(mm 120), pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente, nonostante il consistente strato di
polvere formatosi negli anni.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
† FERDINANDUS D(ei) G(ratia) ROMANORUM REX
[IMP]ER(ator) AUG(ustus) HUNG(eriae) BOEM(iae) (et)
C(etera) REX ARCHID(ux) AUST(riae) INF(ans) HISP(aniae)
COM(es).TIROLIS (et) C(etera)
Sigilli\104.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
56
Cfr. n.45
100
105
105
Sul verso: N. 43. Fol. 45. 1556”
1556 luglio 6
Vienna
mm 300x340 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]56 d’Austria, imperatore, concede ad Anthon
Rebuliza un prato chiamato Ronsalice, collocato a Preval,
con un aggravio annuo di 3 fiorini
Sopra la plica
- sottoscrizione autografa
Sotto la plica:
- al centro: Commissio D(omi)ni R(egis) in Consilio
Camerae
- a dx: firme autografe dei consiglieri: (?)Fayer zu
Herlerstain, H.Beck, L. Spiller(?)
- a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere
Walche(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta a caratteri
allungati: il nome dell’imperatore ed il personale (Wir
Ferdinand) sono in caratteri gotici marcati
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
101
106
106
Sul verso: “N. 40. Fol. 58. 1556”
a. 1556 dicembre 15
b. m.d.
c. 1557 giugno 28
a. Gradisca, nel palazzo del barone Nicolaus de Turri
consigliere regio e capitano di Gradisca
b. Gradisca, nella casa del notaio Ioannis Baptista a Porta
c. Gradisca, nella casa del notaio Ioannis Baptista a Porta
mm 425x445
Foglio sciolto
1. I fratelli Sebastianus e Colaus detti Rizzo di Corona, figli
del fu Philippus, anche in vece degli altri fratelli, vendono
a Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius di Gorizia, una
casa sita a Gradisca nella contrada di mezzo, chiamata
Ruga Cathelana al prezzo di 99 ducati
2. Sebastianus e Colaus detti Rizzo, venditori, si accordano
con Sebastianus Ciller, acquirente, che dei restanti 52
ducati - attestata la riscossione già di 27 ducati prima
della firma dell’atto e di 20 alla firma del presente atto 20 verranno versati all’Ottava di Pasqua e 22 la
domenica successiva alla festa di S.Battista, vale a dire il
29 giugno.
3. I venditori Sebastianus e Colaus detti Rizzo, attestano di
di aver ricevuto da Sebastianus Ciller, l’importo rateale a
pieno saldo del loro avere
Ioannis Baptista a Porta, su licenza del notaio Iulius Ginati
Signum notarii
Latino
/
[Copia autenticata]
/
Note dorsali.
Per i fratelli Sebastianus e Colaus è attestato anche il
patronimico quondam Leonardi
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
102
107
107
Sul verso: “N. 45. Fol. 58. 1557”
a. 1557 maggio 1
b. 1557 maggio 2
a. Gorizia, nella casa di Franciscus Dorenbergarus, in una
delle stanza al piano superiore
b. Gorizia, nello studio di Nicolaus Copmaul
mm 335x160
Foglio sciolto
a. Ioannis Chiuc di Cerou superiore, figlio del fu Primosius,
a nome suo e dei fratelli Andrea e Iacobus, vende a
Franciscus Dorenbergarus, figlio del fu Erasmus, un campo
sito nelle pertinenze di San Floriano in un luogo detto
prebacina al prezzo di 12 ducati.
b. Ratifica della vendita nello studio di Nicolaus Copmaul
Ioannis Baptista Codessa di Gonars, notaio
Signum notarii.
La lettera iniziale dell’invocatio è allungata e marcata
Latino
Presenza di una grossa macchia d’umidità al centro della
pergamena
Originale
/
Note dorsali
Nicolaus Copmaul non è definito notaio: sembra essere un
teste.
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
103
108
108
/
1557 giugno 11
Cividale, nello studio del notaio Georgius Merula
mm 175x160
Foglio sciolto
Revoca di Ioannis Zuianus de Nebula, figlio del fu Nicolaus
de Crissò, revoca il diritto di discendenza (comeatus)
concesso a Paulus Seleteo di Bigliana, rappresentato dal
procuratore Ioannes Megaluti.
Georgius Merula, notaio
Signum notarii.
Il testo è inscritto in una cornice rettangolare. L’inscriptio
e parte della datatio, che occupano la prima riga, sono in
caratteri capitali: la i iniziale è allungata ed abbellita
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
57
Cfr. n.45
104
109
109
/
1557 agosto 27
Vienna
mm 285x330 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]57 d’Austria, imperatore, concede a Thomas
Dornikh von Hungherspach il possesso in usufrutto
(kaufrecht) di un appezzamento di terra di circa tre campi
sito nelle pertinenze di Gorizia e Lubiana (Laibach)
Sotto la plica:
- al centro: Commissio d(omi)ni regis in Consilio Camere
- a sx: sottoscrizione autografa di tre consiglieri, tra
cui si riconoscono le firme di (?)Fayer zu Herlerstain e
di B.Hofer(?)
- a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere
Walche(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga è scritta in caratteri
allungati: il nome dell’imperatore (Wir Ferdinand) è in
caratteri gotici marcati
Tedesco
Presenza di un piccolo foro al centro del testo e di
un’estesa macchia d’umidità nella parte destra della
pergamena
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Sul verso è riportato il nome di Thomas Dornikh von
Ugherspach
Arm. I, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
105
110
110
Sul verso: “N. 34. Fol. 58. 1557”
1557 dicembre 23
Gorizia, nello studio del notaio Ioannis Baptista Codessa
mm 360x180
Foglio sciolto
Iacobus Blasich di San Floriano vende al nobile Franciscus
Dormbergarus di Gorizia, figlio del fu Erasmus, un ronco
di terra sito nelle pertinenze di San Floriano, in un luogo
chiamato Chisnich, nella Decima Regio, al prezzo di 32
ducati
Ioannis Baptista Codessa, notaio
Signum notarii.
La I iniziale dell’invocatio è allungata
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
106
111
111
/
1558 gennaio 10
Cividale, in casa di Simonis Orlandini
mm 390x210
Foglio sciolto
La nobile Francischina Megaluti, figlia ed erede del fu
Petrus, e di suo marito Simonis Orlandinus di Cividale,
vende a Paulus Seleteu di Bigliana un ronco di terra della
misura di circa 2 campi sito nelle pertinenze di Bigliana,
in un luogo chiamato il pongar(?); un pezzo di terra
corrispondente a 3 campi, sito sempre nelle vicinanze di
Bigliana in un luogo detto potiniga; un bosco
corrispondente ad 1 campo, sempre a Bigliana, in un
luogo chiamato potpliniza – beni questi ricevuti in dono
dal padre di Francischina per mano del sacerdote Nicolaus
Megaluti nel 1529 - al prezzo di 120 ducati
Franciscus filius d(omi)ni viri Antonii de Nicollettis, notaio
Signum notarii.
Latino
Presenza, immediatamente dopo l’elencazione dei
testimoni, di un foro che rende illeggibili alcune righe
Originale
/
Note dorsali.
Sul recto della pergamena, all’altezza del signum notarii è
incollato un cartoncino che reca la data dell’atto.
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
108
113
112
Sul verso: “N. 42. Fol. 58. 1558”
1558 febbraio 5
Gorizia, in una stanza al piano superiore nella casa di
Franciscus Dorimbergarus
mm510x120
Foglio sciolto
Nicolaus Miserit di San Floriano vende al nobile Franciscus
Dorimbergarus, figlio del fu Erasmus, una vigna sita nelle
pertinenze di San Floriano, in un luogo chiamato
Nabasinischa per 15 ducati
Ioannes Baptista Codessa di Gonars, abitante a Gorizia,
notaio
Signum notarii.
La lettera iniziale dell’invocatio (In Christi …) è allungata
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
58
107
112
113
/
1558 febbraio 26
Wolfsberg
mm 380x590 (plica mm 60)
Foglio sciolto
Georg [Fuchs von Rügheim]58, vescovo di Bamberga,
concede a Georg Heyss [von Ungerspach] l’investitura
feudale di alcuni beni situati in Carinzia
Sotto la plica, a sx:
- sottoscrizione autografa del cancelliere: Georg Ulrich
von Reidsperg(?)
La pergamena, completamente scritta in corsivo
presenta solamente il pronome personale iniziale (Wir)
ed il nome del vescovo in caratteri gotici cancellereschi e
marcati.
La prima riga, occupata dall’intitulatio, presenta alcune
lettere con sobri svolazzi.
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
[mm 60], pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la culla è andata per metà perduta,
la legenda e parte della figura sono illeggibili, per l’abrasione della
cera.
La legenda corre circolarmente e si decifrano le lettere:
† S-GEORG[…]
Sigilli\113.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al venerdì dopo
S.Mattia Apostolo (24 febbraio)
Arm. I, scaf. VI
L’Herarchia Cattolica attesta che Geörg Fuchs von Rügheim fu vescovo di Bamberg dal 1555 al 1561; la pagina
Erzbistum Bamberg del sito http://uni-protokolle.de/Lexikon/Bistum_Bamberg.html dal 1556. E’ stato consultato,
peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
59
Cfr. n.45
109
114
114
Sul verso: “N. 28. 1558”
1558 ottobre 28
Vienna
mm 510x705 (plica mm 110)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]59 d’Austria, imperatore, concede al nobile
Hans Hofmann i privilegi e gli conferma i titoli nobiliari
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium
e di seguito sottoscrizione autografa del cancelliere:
Kirchslage(?)
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore
La prima riga, occupata dall’intitulatio, che prosegue oltre,
è scritta in caratteri cancellereschi, gotici, marcati.
Le iniziali dei sostantivi sono allungate sopra il rigo ed
aste ed occhielli sono sobriamete abbelliti: anche la W di
Wir è allungata ma sotto il rigo e finemente abbellita da
motivi floreali stilizzati.
I singoli paragrafi sono distinti da lettere iniziali le cui
aste sono allungate verso destra e leggermente
ingrossate.
Tedesco
Abrasione dell’ inchiostro lungo le pieghe della
pergemena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80) in culla di cera vergine (mm
125), pendente da coda doppia. Conservazione buona. La legenda
corre circolarmente:
FERDINANDUS D(ei) G(ratia) EL(ectus) RO(manorum)
IMP(erator)
AUG(ustus)
GER(maniae)
HUNG(heriae)
BOHEM(iae) (et) C(etera) REX INF(ans) HISPA(niae)
ARCHID(ux) AUST(riae) (et) C(etera) COM(es) TIROL(is) (et)
C(etera).
Sigilli\114.JPG
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Note dorsali
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
60
Cfr. n.45
110
115
115
Sul verso: “anno 1558. N. 2<6>7”
1558 ottobre 29
Vienna
mm 485x750 (plica mm 135)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]60 d’Austria, imperatore, concede al nobile
Hans Hofmann alcuni privilegi
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium
di seguito sottoscrizione autografa del cancelliere:
Kirchslage(?)
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore
L’intitulatio, che occupa la prima riga e prosegue oltre, è
scritta con caratteri allungati: il nome dell’imperatore, il
pronome personale wir e l’appellativo khaiser sono in
caratteri gotici marcati.
Le iniziali di tutti i sostantivi si allungano e formano con
i loro sobri svolazzi circolari una sorta di cornice al
testo.
I paragrafi sono distinti tra loro da iniziali le cui aste
marcate si allungano orizzontalmente
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in culla di cera vergine
(mm 120), pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente, nonostante un’ammaccatura alla culla.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
†FERDINANDUS (Dei) G(ratia) EL(ectus) RO(manorum)
IMP(erator) SEMP(er) AUG(ustus) GER(maniae) HUNG(eriae)
BOEM(iae) (et) C(etera) REX INF(ans) HISPA(niae)
ARCHID(ux) AUST(riae) (et) C(etera) COM(es) TIROL(is) (et)
C(etera)
Sigilli\115.JPG
Note dorsali.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
61
Cfr. n.45
111
116
116
Sul verso: “N. 25. 1595”
1559 marzo? 1
Augsburg
mm 380x640 (plica mm 145)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]61 d’Austria, imperatore, concede al nobile
Erasm von Gera, consigliere camerale ed imperiale, alcuni
privilegi e gli conferma i titoli nobiliari
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium e
di seguito la sottoscrizione autografa del cancelliere.
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore
La prima riga, occupata dall’intitulatio, che prosegue oltre,
è scritta in caratteri cancellereschi, gotici, marcati.
Le iniziali dei sostantivi sono allungate sopra il rigo ed
aste ed occhielli sono sobriamete abbelliti: anche la w del
pronome wir è allungata ma sotto il rigo e finemente
abbellita da motivi floreali stilizzati.
I singoli paragrafi sono distinti da lettere iniziali le cui
aste sono allungate verso destra e leggermente
ingrossate.
Tedesco
Presenza di due fori piuttosto estesi che provocano
qualche difficoltà di lettura. Abrasione dell’inchiostro
lungo le pieghe della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80) in culla di cera vergine (mm
125), pendente da filo serico dorato.
Conservazione pessima: parte del sigillo è andato perduto, mentre
la culla è spezzata.
La legenda corre circolarmente:
†FERDINA[ndus…au]G(ustus) GER(maniae) HUNG(eriae)
BOEM(iae) (et) C(etera) REX [...arc]HID(ux) AUST(riae) (et)
C(etera) COM(es) TIROL(is) (et) C(etera)
Sigilli\116.JPG
Note dorsali
Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
62
Cfr. n.45
112
117
117
/
1559 [giugno] 8
Vienna
mm 280x380 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]62 d’Austria, imperatore, concede ai fratelli
Blasion, Baptista, Hanns Dominico e Hanns Maria von
Marega, tessitori, alcuni beni camerali siti nelle pertinenze
di Farra, lungo il fiume Isonzo e confinanti con i
possessi dei von Strasaro.
Sotto la plica:
- a sx: Commissio d(omi)ni electi Imperatoris in Consilio
Camerae e di seguito le sottoscrizioni autografe di tre
consiglieri, tra cui si riconoscono quelle di Fayer zu
Herlerstain, Cristoff(?), L. Püngla(?)
- a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere
Walche(?)
Solamente i termini Wir Ferdinand e khaiser, nella prima
riga sono scritti in carattere cancelleresco e sono marcati:
la w del pronome personale scende con i suoi sobri
abbellimenti sotto il rigo
Tedesco
Presenza di numerose macchie d’umidità e diversi fori
soprattutto lungo le pieghe della pergamena
Originale
Il sigillo pendente forse da coda doppia è andato perduto
Note dorsali
Sul verso è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
113
118
118
Sul verso: “N. 79. 1560”
1560 febbraio 20
Bigliana, nello studio di ser Andrea Solastiar
mm 295x140
Foglio sciolto
Simon [Salatheu] detto Musiche di Bigliana vende ad
Andrea Salatheu di Bigliana, figlio del fu Paolus, un ronco
di terra, con accanto un bosco, piantato a vite ed alberi,
sito nelle pertinenze di Bigliana in un luogo detto studena
al prezzo di 25 ducati e 6 libbre.
Iacobus Turres di Barbana, figlio del fu Leonardus, notaio
Signum notarii
La lettera iniziale dell’invocatio è in carattere maiuscolo ed
è allungata sotto il rigo
Latino
/
Originale
/
Sul recto, immediatamente sopra il signum notarii è apposta
un etichetta postuma, recante l’anno
Note dorsali
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
124
119
119
Sul verso: “N. 93. Fol. 59. 1563”
a. 1560 aprile [5]
b. 1560 [ottobre] 1
a. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere
b. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere
mm 390x340
Foglio sciolto
1. Christoforus, Antonius e Natalis(?) Donda di Moraro, figli
del fu Ioannis, vendono al nobile Michelis de Villa Nova,
capitano di Maranuto una casa sita a Gradisca, nella
contrada detta Ruga Cathelana al prezzo di 115, con il
permesso di Ioannis Edlinger, figlio del fu Georgorius.
2. I venditori Christoforus, Antonius e Natalis(?) Donda di
Morato, figli del fu Ioannis, attestano di aver ricevuto dal
nobile Michelis de Villa Nova l’importo pattuito
Julius Campana di Gradisca, notaio
Signum notarii
La lettere iniziale dell’invocatio di entrambi gli atti sono in
carattere maiuscolo ed allungato
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
/
La subscriptio notarile si chiude con la formula Laus Deo
sempre. La pergamena contiene due atti.
Note dorsali
Arm. I, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
114
120
120
Sul verso: “N. 7. Fol. 59. 1560”
a. 1560 ottobre 10
b. 1560 novembre 12
a. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere
b. Gradisca, nell’ufficio del cancelliere
mm 490x170
Foglio sciolto
a. Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius, macellaio
abitante a Gorizia, vende al nobile Michelis de Villa Nova,
capitano di Maranuto una casa sita a Gradisca, nella
contrada detta Ruga Cathelana al prezzo di 95 ducati, con
il permesso di Ioannis Edlinger, figlio del fu Georgorius.
b. Sebastianus Ciller, figlio del fu Gregorius, attesta di aver
ricevuto dal nobile Michelis de Villa Nova l’importo
pattuito
Julius Campana di Gradisca, notaio
Signum notarii
La lettere iniziale dell’invocatio di entrambi gli atti sono in
carattere maiuscolo ed allungato
Latino
Abrasione dell’inchiostro soprattutto nella subscriptio,
forse dovuta all’umidità; taglio lungo il bordo destro
della pergamena
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
63
115
121
121
Sul verso: “N. 12. Fol. 59. 1580”
1560 novembre 23
Gorizia
mm 625x680 (plica mm 100)
Foglio sciolto
Gaspar von Dornberg63 sancisce un patto dotale con Maria,
figlia di Adam [von Swetkhowitz], capitano di Pisino.
Sono presenti le firme autografe, partendo da sx, di:
- Gaspar von Dornberg
- Franz von Dornberg
- Tristhan(?)von Dornberg
- Laurenz von Lanther(?)
- Gioani Iacomo Cornola
La prima riga dell’intitulatio, è scritta in caratteri gotici,
che si allungano sopra il rigo: le iniziali sono abbellite da
leggeri svolazzi a spirale.
La i iniziale del pronome ich si allunga sotto il rigo ed
occupa in lunghezza un quarto dell’estensione del testo:
è anch’essa abbellita da ornamenti e leggere stilizzazioni
floreali.
L’intitulatio prosegue nella seconda e terza riga: i caratteri
pur gotici diminuiscono gradualmente ini grandezza.
Tedesco
Presenza di diverse macchie d’umidità ed abrasione
dell’inchiostro lungo le pieghe della pergamena
Originale
Si segnala la presenza di sei sigilli pendenti da coda doppia, sotto
le sottoscrizioni dei testimoni Sigilli\121.JPG.
I primi tre sigilli sono identici e da dx sono:
a-c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 50), pendente da coda doppia.
La culla è rovinata nella parte inferiore.
La legenda corre circolaremente e vi si legge:
S FRANZ. VON DORENBERG
Sigilli\121a.JPG; Sigilli\129b.JPG; Sigilli\121c.JPG
d. Sigillo pendente da coda doppia, perduto
Sigilli\121d.JPG
e. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
(mm 60), pendente da coda doppia
La culla è rovinata.
La legenda corre circolaremente su due registri e, seppur rovinata,
vi si legge:
I registro: LARENZ VON [lau]THER FR[…]
II registro: […] REIPNE […]
Sigilli\121e.JPG
Egli fu segretario d’ambasciata in Venezia e Roma con lo zio Vito (CZOERNIG, op. cit., p.638)
f. Sigillo pendente da coda doppia, perduto
Note
Collocazione
Note dorsali
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
64
116
122
122
/
1561 luglio 15 o settembre 1
Wolfsberg
mm 450x570 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Veit von Würtzburg64, vescovo di Bamberga concede a
Georg Heyss [von Ungerspach] l’investitura feudale di alcuni
beni
Sotto la plica:
- sottoscrizione autografa del cancelliere: Georg Ulrich
von Reidsperg(?)
Il nome del vescovo ed il pronome personale sono in
caratteri gotici marcati, allungati ed abbelliti da sottili
svolazzi.
Il resto del testo è molto sobrio
Tedesco
Presenza di un raggrinzimento della pergamena
unitamente e di numerose macchie d’umidità
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo [mm 50], in culla di cera vergine
[mm 60], pendente da coda doppia.
Tanto il sigillo quanto la culla hanno perduto la loro parte
superiore.
La figura e la legenda sono molto rovinate : non è possibile darne
descrizione
Sigilli\122.JPG
Non è possibile stabilire se si faccia riferimento alla festa
di S.Enrico (15 luglio) o a quella di S.Egidio (1
settembre)
Arm. I, scaf. VII
L’Herarchia Cattolica attesta che Vito von Würtzburg fu vescovo di Bamberg dal 1561 al 1588; la pagina Erzbistum
Bamberg del sito http://uni-protokolle.de/Lexikon/Bistum_Bamberg.html al 1577. E’ stato consultato, peraltro senza
successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
65
117
123
123
Sul verso: “N. 10. Fol. 59. 1562”
1562 gennaio 21
Gorizia, nelle stanze dell’abitazione del nobile Vitus de
Dorumbergo
mm 375x170
Foglio sciolto
Ioannes Wincler di Gorizia, mutuario in Caporetto vende
al nobile Vitus de Dorumbergo65 un pezzo di terra
equivalente a circa 4 campi, piantata a vite ed alberi, sita
lungo il torrente Corno al prezzo di 216 ducati
Ventura de Albertinis di Aquileia, notaio
Signum notarii
La lettera iniziale dell’invocatio è in carattere maiuscolo ed
è allungata sotto il rigo
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VII
Notizie biografiche di quest’illustre membro della famiglia Dornberg sono in CZOERNIG, op. cit, p.638, in
MORELLI, op. cit, III, pp. 296-297
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
118
124
124
Sul verso: “N. 6. Fol. 59. 1562”
1562 dicembre 3
Udine, nell’aula posta oltre il ponte del Palazzo del
Comune
mm 390x115
Foglio sciolto
Il signor Bertrandus Milliana di Udine vende al nobile
Danielis de Strasoldo, figlio del fu Christophorus, un livello
annuale corrispondente a 2 staie di frumento, al prezzo
di 20 ducati
Petrus Antonius Brumalescus, figlio del fu Bartholomeus,
notaio
Signum notarii
L’invocatio e la datatio iniziali sono poste al centro del
protocollo. Il nome di Bertrandus Milliana è in caratteri
corsivi , ma presenta delle dimensioni maggiori rispetto
al resto della grafia. Il topografico Utini nell’escatocollo è
in caratteri capitali
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
119
125
125
Sul verso: “N. 4. Fol. 59. 1563”
1563 marzo 19
Udine, sopra il Sacro Monte di Pietà
mm 320x130
Foglio sciolto
Domenicus Vincentius a Porta, dottore in legge e cittadino
di Udine, per conto del nobile Danielis Strasoldus libera
Martinus Bernardus di Lavariano, figlio del fu Paolus, dal
livello di 5 staie e mezzo di frumento
Petrus Antonius Brumalescus, figlio del fu Bartholomeus,
notaio
Signum notarii.
L’invocatio è scritta con caratteri più grandi: la I iniziale è
allungata
Latino
/
[Copia autenticata]
/
Nell’atto sono riportati altri affari curati da Domenicus
Vincentius a Porta.
Note dorsali
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
66
Cfr. n.45
120
126
126
/
1563 giugno 4
Innsbruck
mm640x630 (plica mm 135)
Foglio sciolto
Ferdinand [I]66 d’Austria, imperatore, conferma ad Erasm
von Gera, consigliere camerale e capitano di Petau
l’immunuità ricevuta con lettera dd. 1 maggio 1559
(Schadlosbrief)
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum d(omi)ni electi Imperatoris p(ro)prium
e sottoscrizione autografa del cancelliere: Lobenze(?)
L’intitulatio, che occupa la prima riga, presenta lettere
allungate ed abbellite: il nome dell’imperatore, il
pronome personale wir, i sostantivi Kaiser e German sono
in caratteri gotici marcati.
Lungo i margini laterali del testo corre una cornice
formata da spirali circolari.
I singoli paragrafi sono distinti da un abbellimento delle
lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale
allungata.
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da cordoncino è andato perduto
Spessot annota: “Con grande suggello (in parte spezzato
e danneggiato) pendente da cordoncino d’oro”.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
67
Cfr. n.45
121
127
127
Sul verso: “N. 32. Fol. 45. 1563”
1563 settembre 28
Pressburg (In arce nostra Posonii)
mm 540x640 (plica mm 140)
Foglio sciolto
Ferdinandus [I]67 d’Austria, imperatore, nomina Vitus a
Dornberg, quale soldato, cioè cavaliere d’oro, con i fasci,
le insegne e l’armartura equestri del Sacro Romano
Impero
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum sacrae Caesareae M(aiesta)tis
p(ro)prium e di seguito sottoscrizione autografa del
cancelliere M.Singkhmoser(?)
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e di
seguito: Viri ac nomine r(everendissimi) d(omini) Magnifici
v(iri) b(ono) Io(hannes) B(aptista) Weber
Sul verso: R(egistra)ta B.Argento
L’intitulatio occupa sei righe iniziali: le prime tre, con il
nome dell’imperatore, con la formula divina favente
clementia electus Romanorum Imperatore sono in caratteri
capitali ingrossati. La grandezza del molulo delle lettere
decresce.
I paragrafi che contengono cararattere dispositivo, sono
distinti dall’uso di qualche termine redatto in caratteri
capitali: cfr. tametsi, itaque, mandantes ecc.
Il nome del destinatario del provvedimento, Vitus a
Dornberg, è sempre scritto in capitale
Latino
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 130), in culla di cera vergine
(mm 170), pendente da fili d’oro.
Conservazione sufficiente. La parte sinistra del sigillo è rovinato.
La legenda corre circolarmente su due registri e vi si legge:
I reg.: †FERDINANDUS-DEI-GRATIA-ELEC[tus Romanorum
Imperator semper augustus Ger]MANIAE-HUNGARIAEBOHEMIAE-DALMATIAE-CROATIAE-SCLAVONIAE-ET
C(etera)-REX
II reg.: INFANS-HISPANIARUM-ARCHIDUX [Burgundiae
Brabantiae
Stitiae]-CARINTHIAE-CARNIOLAE-ET
WIRTERBERGAE-ET
C(etera)-COMES-TYROLIS-ET
C(etera).
Sigilli\127.JPG
Note
Collocazione
Note dorsali
La scrittura usata è la cosiddetta Fraktur, usata nella
cancelleria imperiale a partire dal 1500.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto (Militia pro vito a Dornberg).
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
122
128
128
Sul verso: “N. 85”
1564 gennaio 12
Cormons, nella loggia
mm 280x125
Foglio sciolto
Antonius Riboliza di Bigliana versa ad Andrea Saletheu de
Bigliana il livello di 3 conzi di vino per i 22 ducati
ricevuti in prestito
Ioannes Cisterninus, notaio e cancelliere di Cormons
Signum notarii
Latino
/
Originale
/
Note dorsali.
Sopra il signum notarii è apposta un’etichetta con
l’indicazione dell’anno
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
123
129
129
/
1564 giugno 21
Graz
mm 560x610 (plica mm 110)
Foglio sciolto
[Erasm von Gera, consigliere camerale e capitano di Petau,
per sé ed i suoi eredi rilascia un’obbligazione]
Sotto la plica, a sx, sottoscrizione autografa di Erasm von
Gera
L’intitulatio, che occupa la prima riga, presenta lettere
gotiche allungate, abbellite e ingrossate. La i di ich è
allungata ed occupa ¼ dell’altezza della pagina: è
abbellita e reca su di un tratto obliquo centrale la
datazione
I singoli parargrafi sono distinti da un abbellimento delle
lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale
allungata.
Tedesco
/
Originale
Si segnala la presenza di quattro sigilli pendenti da coda doppia
Sigilli\129.JPG.
Da dx:
a. Sigillo rotondo, in culla di cera vergine priva di coperchio,
pendente da coda doppia.
Il sigillo è andato perduto, rimane un piccolo pezzo di culla.
Sigilli\129a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 60), pendente da coda doppia.
Della culla rimane solo la parte inferiore.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
S.-HANNS-H-V[ON]-SIVENBERG
Sigilli\129b.JPG
c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), iin culla di cera vergine,
perduta, pendente da coda doppia.
La legenda, che corre circolarmente, presenta una lacuna nella
parte destra. Vi si legge:
S-PANCRAZU-WI[…]RAZ-F-H.
Sigilli\129c.JPG
d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in culla di cera vergine
(mm 65), pendente da coda doppia.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
S.-WILHALEM-VON-GERA
Sigilli\129d.JPG
/
Arm. I, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
68
125
130
130
/
1565 agosto 1
Graz
mm 430x570
Foglio sciolto
Ludwig von Dornberg dispone le volontà testamentarie in
favore del fratello Franz68
Sottoscrizione autografa di: Ludovigo de Dorumb(er)go
m(anus) p(ro)p(ria)
L’intitulatio che occupa la prima riga, è in caratteri gotici,
allungati ed abbelliti da svolazzi sopra il rigo superiore.
La i di ich è allungata sotto il rigo e la sua asta infiorata si
estende per circa metà del testo
Tedesco
Presenza di alcuni fori e di alcune macchie d’umidità
lungo le pieghe della pergamena
Originale
Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente.
Conservazione buona.
Legenda: L(udwig)V(on) D(ornberg)
Sigilli\130.JPG
La firma autografa del testante è in volgare italiano.
Note dorsali
Arm. I, scaf. VIII
Di questi due Dorberg vedi notizie in CZOERNIG, op. cit., p.638
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
69
126
131
131
Sul verso: “N. 20. Fol. 59. 1565”
1565 dicembre 6
Vienna
mm 650x650 (plica mm 60)
Foglio sciolto
La nobile Elisabet69 del fu Adam von Swetkhowitz, moglie
di Cristoph von Batheim dispone le proprie volontà
testamentarie (vermachen)
Sottoscrizione autografa di Elisabet
L’intitulatio che occupa la prima riga è scritta in caratteri
gotici: i termini ich, Elisabet e Batheim sono marcati. La i
del pronome personale è allungata sotto il rigo ed è
abbellita da svolazzi che fanno anche da cornice
superiore al testo.
I singoli paragrafi sono distinti da un abbellimento delle
lettere iniziali, dal cui tratto parte una sorta di spirale
allungata.
Tedesco
/
Originale
Sigillo rotondo rosso (mm. 45), in culla di cera vergine (non
rilevabile), pendente da coda doppia.
Il sigillo e la culla sono gravemente danneggiati.
Legenda e figura sono rovinati ed è impossibile darne descrizione.
Rimane traccia della coda doppia da cui pendeva un secondo
sigillo andato perduto
Sigilli\131.JPG
Note dorsali
Arm. I, scaf. VIII
Fu sorella di Maria, nominata nella pergamena di dd. 1560, 23 nov. (n.121)
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
127
132
132
Sul verso: “N. 41. 1566. Fol. 60”
1566 gennaio 2
Gonars, nella casa del signor Franciscus Legalis
mm 690x130
Foglio sciolto
Il nobile Iulius Campana di Gorizia, anche in vece ed a
nome del fratello Andrea, vende al magnifico signore
Michaelis Villa Nova, capitano di Marano Nuovo, circa 25
campi piantati a vite ed ad alberi con un sedime
chiamato la pavica, sito nel territorio di Marano al prezzo
di 200 fiorini d’argento.
Ioannes Spanus maranensis, notaio e cancelliere della
gastaldia di Chiarisacco
Signum notarii.
Latino
Presenza di un raggrinzimento della pergamena nella
parte inferiore
Originale
/
Note dorsali
Sono menzionati anche i campi già acquistati dal Villa
Nova (contratto dd. 8 aprile 1562)
All’instrumentum originale è unita la ratificatio fatta a
Gorizia il 25 giugno 1566
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
128
133
133
Sul verso: “N. 47. Fol. 60. An(no) 1566”
1566 gennaio 23
Marano Nuovo, nella casa di Michaelis Villa Nova,
capitano
mm 400x140
Foglio sciolto
Gervasio de Michaelis di San Gervaso permuta con il
magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano
Nuovo, un campo chiamato dei ronchs la del molino,
acquisito da Michael figlio del fu Cotai(?) e Vitus figlio del
fu Iacobus di San Gervaso.
Leonardus de Michaelis di San Gervaso permuta con il
magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano
Nuovo, un campo chiamato del bos di Carlino, acquisito
da Michael figlio del fu Cotai(?) di San Gervaso.
Vitus de Michaelis di San Gervaso permuta con il
magnifico Michaelis Villa Nova, capitano di Marano
Nuovo, un campo sito in la braidata
/
/
Latino
Taglio della pergamena nell’escatocollo ed abrasione
dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Il documento presenta un elenco di vendite e permute
operate da alcuni componenti della famiglia de Michaelis e
dal capitano Michaelis Villa Nova.
Ogni actio dà inizio ad un nuovo capoverso: la lettera è
marcata
L’ultima azione non è leggibile
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
129
134
134
Sul verso: “N. 46. 1566. Fol. 60”
1566 gennaio 24
Marano Nuovo, nella casa di Michaelis Villa Nova,
capitano
mm 400x120
Foglio sciolto
Colaus e Petrus Rubei di San Gervaso, figli del fu
Domenicus, vendono al magnifico Michaelis Villa Nova,
capitano di Marano Nuovo, due campi posti nella tavella
di Marano, in un luogo chiamato in suso la roja, per 14
ducati, 9 libbre e 6 solidi.
Ioannes Spanus Maranensis, notaio e cancelliere della
gastaldia di Chiarisacco
Signum notarii.
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
130
135
135
Sul verso: “N. 16. Fol. 60. 1566”
1566 agosto 26
Marano Nuovo, sotto la torre
mm 300x120
Foglio sciolto
Prothasius figlio del fu Iosephus Prothasius di San Gervaso
vende al magnifico signore Michaelis Villa Nova, capitano
di Marano Nuovo, un prato posto in tavella per 12 ducati
Ioannes Spanus maranensis, notaio e cancelliere della
gastaldia di Chiarisacco
Signum notarii.
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
70
131
136
136
Sul verso: “N. 14. Fol. 45. 1567”
1567 aprile 26
Innsbruck
mm 625x760 (plica mm 135)
Foglio sciolto
Ferdinand70, arciduca d’Austria, concede ai nobili fratelli
Franz e Maximilian von Dornberg71 l’accrescimento d’arma
nello stemma araldico nobiliare
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum Ser(enfissimi) D(omi)ni Archiducis
p(ro)prium con sotto una sottoscrizione autografa
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e sotto
quella del cancelliere V(eit) Wellinger.
Le due righe iniziali, occupate dall’intitulatio, che
comunque si estende oltre, sono scritte in carattere
gotico, marcato: le iniziali della prima riga sono allungate
sopra il rigo e si concludono con sobri svolazzi circolari.
La lettera w del pronome personale wir è abbellita da
segni stilizzati. Lungo il testo i singoli paragrafi sono
distinti da lettere iniziali allungate.
Al centro della pergamena, poi, è rimasto in bianco un
rettangolo dove era miniato lo stemma dei Dornberg.
Tedesco
Presenza di due estese macchie d’umidità al centro e sul
margine destro della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo [mm 80], in culla di cera vergine
(perduta), pendente da filo serico d’oro.
Conservazione sufficiente, nonostante sia andata perduta la culla e
la legenda.
Sigilli\136.JPG
Note dorsali
Si segnala che il sigillo sopra descritto è stato trovato
staccato dal documento: potrebbe quindi, appartenere ad
un’altra pergamena. Lo Spessot non segnala la presenza
del sigillo, ma la pergamena doveve comunque esserne
dotata, poiché vi sono i fori e traccia del cordoncino
d’oro.
Arm. I, scaf. VIII
Potrebbe trattarsi di Ferdinando del Tirolo (1529-1595) figlio dell’imperatore Ferdinando I e fratello di Massimiliano
II e dell’arciduca Carlo d’Asburgo
71
Vedi notizie biografiche in CZOERNIG, op. cit., p.638
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
72
/
137
137
Sul verso: “N(umer)o 30”
1567 maggio 31
Graz
mm 450x530 (plica mm 120)
Foglio sciolto
Carl72, arciduca d’Austria, concede al nobile Erasm von
Gera, ai suoi familiari ed eredi una procura (?)
Sopra la plica
- a sx: R(egistra)ta con la sottoscrizione autografa di W.
Täxer
Sotto la plica
- a sx: Commissio serenissimi Domini Archiducis in Consilio
Camerae seguita da tre sottoscrizioni autografe
- a sx: sottoscrizione autografa dell’arciduca seguita da
altra sottoscrizione
La prima riga della pergamena, occupata dall’intitulatio,
che comunque si estende oltre, è scritta in carattere
gotico, marcato: i termini Wir, Carl, Erzherzog ed Erzog
sono più estesi e terminano con sobri svolazzi circolari.
Lungo il testo i singoli paragrafi sono distinti da delle
lettere iniziali le cui aste sono allungate in senso
orizzontale.
Tedesco
Presenza di qualche macchia d’umidità posta lungo le
pieghe della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) in culla di cera vergine
(mm 80), pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente: della culla rimane solo una parte.
La legenda corre circolarmente:
CARL-V(on)-GOTTES-GENADEN-ERZHERZOG-ZUOSTERREICH[...]
Sigilli\137.JPG
Note dorsali
Sulla plica è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Arm. I, scaf. VIII
Carlo nacque il 3/6/1540 a Vienna, figlio minore dell’imperatore Ferdinando I (1503-1564) e della principessa Anna
d’Ungheria (1503-1547). Nel 1554 il padre aveva preparato una divisione dei territori dell’impero tra i suoi tre figli
maschi, Massimiliano (futuro erede al trono, 1527-1576), Ferdinando del Tirolo (1529-1595) e Carlo, a cui spettarono
le province dell’Austria Interna (territori della Stiria, Carinzia, Carniola e di Gorizia e Trieste con capitale Graz). In
realtà solamente dal 1564, alla morte del padre, Carlo assunse il governo. Carlo morì a Graz il 10/7/1590. Cfr. F.
EDELMAYER, L’arciduca Carlo e l’Austria Interna, 213-216 in CAVAZZA, S. (a cura di) 2002. Divus Maximilianus.
Una contea per i Goriziani: 1500-1619. Catalogo. Mariano del Friuli. Edizioni “Della Laguna”.
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
73
Cfr. n. 72
132
138
138
Sul verso: “N. 15. Fol. 45. 1568”
1568 giugno 16
Graz
mm 570x750 (plica mm 135)
Foglio sciolto
Carl73, arciduca d’Austria, concede alla nobile famiglia
Dornberg la carica ereditaria di Camerieri maggiori nella
Contea di Gorizia.
Sopra la plica
- a sx: Ad mandatum Domini Archiducis in Consilio
proprium con la subriptio autografa del cancelliere
Sotto la plica
- a dx: subscriptio dell’arciduca
La prima riga della pergamena, occupata dall’intitulatio,
che comunque si estende oltre, è scritta in carattere
gotico, marcato: le iniziali sono allungate sopra il rigo e
si concludono con marcati svolazzi circolari. La lettera
iniziale del pronome personale wir è abbellita da segni
stilizzati.
Lungo i margini corre una sorta di cornice formata dalle
diramazioni degli allungamenti a spirale delle lettere
dell’intitulatio.
Lungo il testo i singoli paragrafi sono distinti da delle
lettere iniziali molto allungate.
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità poste lungo le
pieghe della pergamena, e di una in prossimità dei fori
dai quali pendeva il sigillo
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto
Note dorsali.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
133
139
139
Sul verso: “N. 81. 1570”
1570 gennaio 5
Cormons, sopra la loggia
mm 275x140
Foglio sciolto
Hillarus Ribolizza di Bigliana vende a Leonardus Sallateo di
Bigliana un ronco di terra chiamato periza, sito nelle
pertinenze di Bigliana, al prezzo di 21 ducati e mezzo
Mathius Colauttus, notaio
Signum notarii.
La i dell’invocatio iniziale (In Christi nomine Amen) è
allungata sotto il rigo.
Latino
Presenza di poche macchie d’umidità lungo il bordo
inferiore della pergamena
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
134
140
140
/
1570 dicembre
Gorizia, nella Cancelleria
mm 175x135
Foglio sciolto
Istrumento notarile dei fratelli Franciscus ed Andrea
Salatheu concernente un affitto
Non rilevabile
Signum notarii
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità, di corrosioni e
lacune che rende la pergamena per buona parte
illeggibile
Originale
/
Sul recto al centro della pergamena è stata apposta
un’etichetta che riporta la datazione cronica
Note dorsali.
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
137
141
141
Sul verso: “N. 64. 1571”
1570 dicembre 26
Bigliana, nella casa del fu Paolus Salatheus
mm 200x190
Foglio sciolto
Nicola Brizignon, conzar, figlio del fu Sanctus di Bigliana,
concede al dottor Iosephus Salatheus tutti i diritti su un
pezzo di terra chiamata in frisa, sita nelle pertinenze di
Bigliana e su di un sedime sito sempre a Bigliana, al
prezzo di 64 ducati
Jacobus Petuinus, notaio
Signum notarii.
La i dell’invocatio iniziale (In Christi nomine Amen) è
allungata sotto il rigo.
Latino
Presenza di poche macchie d’umidità lungo il bordo
inferiore della pergamena
Originale
/
Sul recto lungo il margine sinistro della pergamena è stata
apposta un’etichetta che riporta la datazione cronica
Note dorsali
Tanto le note dorsali quanto la suddetta etichetta
riportano una datazione 1571, che non ha riscontro nel
testo
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
74
135
142
142
Sul verso: “N. 34. Fol. 46. 1571”
1571 aprile 28
Praga, nella reggia
mm 525x650 (plica mm 140)
Foglio sciolto
Maximilianus II74, imperatore, riconosce Balthasar quale
figlio naturale e legittimo di Maximilianus a Dornberg,
consigliere e prefetto imperiale e gli concede gli onori e
le dignità paterne
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sacrae Cae(sareae) M(aiestatis)
proprium e di seguito sottoscrizione autografa di M.
Gerstman
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e
sotto la formula: Viri ac nominis R(reverendissimi)
D(omi)ni Danielis Archi Cancellarii Mogantini e
sottoscrizione autografa di Io(hannes) Bap(tista) Weber
Sul verso:
- R(egistra)ta B. Argento(?)
Il nome dell’imperatore Maximilianus è trascritto in
capitale. Il restante testo è scritto con una grafia
cancelleresca: le lettere maiuscole della prima riga,
occupata da parte dell’intitulatio si allungano sopra il rigo
(si veda Romanorum Imperator, ad esempio).
Sono scritti in capitale altri due vocaboli “dispositivi”:
Recognoscimus e Nulli
Latino
Presenza di alcune macchie d’umidità lungo il bordo
destro della pergamena
Originale
Sigillo rotondo rosso (mm. 10), in culla di cera vergine (mm 14),
pendente da cordoncini di seta gialli e neri.
Mentre del sigillo è andata perduta la parte superiore, della culla
rimane la base circolare.
La legenda corre circolarmente e rimangono poche lettere:
[...MAXIMILI]ANUS-SECUND(us)-D(ei)-G(ratia)-ELECT[US
….GERM]ANIAE-HUNG[ARIAE …]
Sigilli\142.JPG
Massimiliano II (1527-1576), arciduca d’Austria , figlio di Ferdinando I, divenne re di Boemia e dei Romani il
24/11/1562, re d’Ungheria ed imperatore il 25/7/1564. Morì il 12/10/1576.
Note
Collocazione
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Note dorsali
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
75
Cfr. n.64
138
143
143
/
1572 novembre 1
Wolfsberg
mm 360x640 (plica mm 45)
Foglio sciolto
Veit [von Würtzburg]75, vescovo di Bamberga, nomina
Wolfang Heüss von Kienberg zu Ungerispach, quale feudatario
anche del fratello Fridrich, successivamente alla morte del
loro padre Georg.
Sottoscrizione autografa del cancelliere Georg von
Wichssanstein(?)
Parte dell’intitulatio si presenta in caratteri gotici: le lettere
sono abbellite, in particolare l’iniziale del personale wir.
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità
Originale
Sigillo rotondo rosso (mm. 45), in culla di cera vergine (mm 60),
pendente da coda doppia.
Legenda e figura sono rovinati ed è impossibile darne descrizione.
Sigilli\143.JPG
/
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
76
Cfr. n.72
/
144
144
/
1573 agosto 20
Gorizia
mm 405x550 (plica mm 100)
Foglio sciolto
Carl76, arciduca d’Austria, concede a Stefann Hofer ed ai
suoi eredi il feudo di Ranziano (Rentschach)
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in
Consilio e di seguito sottoscrizioni autografe di due
consiglieri
- a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere(?) Georg
von (?)
Parte dell’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in
caratteri gotici marcati. Le lettere sono allungate ed
abbellite da svolazzi, compresa la w del personale wir.
Il nome dell’arciduca ed alcuni suoi titoli si distinguono
per i loro caratteri ingranditi
Tedesco
Presenza di una macchia d’umidità al centro del testo
che ha già provocato uno scolorimento dell’inchiostro
Originale
Sigillo rotondo rosso (mm. 85), in culla di cera vergine (misura
non rilevabile), pendente da coda doppia.
E’ conservata la parte superiore del sigillo e della culla.
La legenda corre circolaremente e vi si legge:
† CAROLUS-D(ei)-G(ratia)-ARC[IDUX….]-ET-GOR(itaie)-ET
-C(etera)
Sigilli\144.JPG
Note dorsali: sul verso si segnala anche la firma autografa
di G. D. Della Bona.
Sul taglio sinistro della pergamena, sotto all’intitulatio, è
stata apposto un’annotazione cancelleresca d’autenticità
dell’atto, in francese dd. 1 aprile 1813, N. 1305.
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
139
145
145
Sul verso: “N. 65. Fol. 60. 1574”
1574 settembre 23
Strassoldo, nella casa di Daniel de Strasoldo
mm 425x280
Foglio sciolto
Daniel de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, alla presenza
del notaio Bithinius Bevilaqua e di alcuni testimoni,
dispone che tra i suoi eredi venga aggiunto l’Ospedale
maggiore di Udine.
Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio
Signum notarii.
L’invocatio, che si apre con la formula In Christi nomine,
presenta per la preposizione le lettere capitali ed
allungate
Latino
/
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
140
146
146
Sul verso: “N. 66. Fol. 60. 1574”
Compare di altra mano anche “N. 12”
Datazione cronica (anno mese 1574 ottobre 21
giorno)
Datazione topica
Strassoldo, nella casa di Daniel de Strasoldo
Dimensioni
Mm 350x200
Tipologia archivistica
Foglio sciolto
Regesto
Daniel de Strasoldo, figlio del fu Christoforus, alla presenza
del notaio Bithinius Bevilaqua e di alcuni testimoni,
dispone di lasciare tutti i suoi beni mobili alla moglie
Anastasia
Sottoscrizioni
Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio
Adnotatio cancelleresca del luogotenente della Patria del
Friuli Antonius de Caballis che certifica in data 21 marzo
1583 la fides publica del notaio
Note paleografiche
Signum notarii.
Lingua
Latino
Stato di conservazione
/
Forma di trasmissione
Originale
Rimane traccia di un sigillo rotondo, aderente di cera rossa, forse
Sigillo
apposto in occasione dell’annotazione fatta dal luogotenente della
Patria del Friuli Antonio de Caballis.
Note
Collocazione
Note dorsali: tra l’altro si legge: 2° Testamento
Il testo presenta delle sottolineature e delle segnalazioni
di paragrafi fatte da mano diversa dallo scrivente.
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
141
147
147
/
1577 novembre 4
s.l.
mm 175x270 (plica mm 45)
Foglio sciolto
Il barone Carl von Thannhausen scrive al nobile Wolfgang
Heiss von Khienburg zu Ungerspach, in merito ad alcuni
possessi feudali siti nella Carinzia superiore.
/
L’intitulatio che occupa l’intera prima riga presenta una
scrittura gotica, le cui iniziali, allungate, sono anche
ornate ed infiorate
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al lunedì
successivo alla festa di Ognissanti (1 novembre)
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
77
142
148
148
Sul verso: “N. 36. Fol. 46. 1578” e “N. 12”
1578 luglio 15
Lienz
mm 550x730 (plica mm 85)
Foglio sciolto
Rodolphus II77, imperatore, concede ai fratelli Franciscus,
Maximilianus e Vitus Dornberg presso Dornegk, ai loro
eredi e successori, il titolo nobiliare di liberi baroni di
Dornberg e Dorneck78 e dei benefici e privilegi ad esso
collegati, in relazione alla fedeltà ed ai servigi prestati dai
membri di questa famiglia alla casa d’Austria
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e di
seguito quella del cancelliere Jacobus Curtius a
Senfftenau
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis)
proprium e sottoscrizione autografa di P(aulus)
Obernburger
Sul verso:
- R(egistata) Jo(hannes) (L)anhardt(?)
Parte dell’intitulatio, vale a dire le prime due righe, è
scritta in carattere capitale: la grandezza del modulo
delle lettere decresce.
Per il nome dell’imperatore Rudolphus Secundus, per quello
dei destinatari del provvedimento, degli arciduchi ed
imperatori predecessori di Rodolfo II, per il relativo
quocirca, oltre al carattere capitale, è utilizzato il color oro.
Latino
Presenza di diffuse macchie d’umidità.
Originale
Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto
Note dorsali
Sotto la plica è stata apposta la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. I, scaf. IX
Rodolfo II (1522-1612), figlio di Massimiliano II, divenne re di Boemia e dei Romani nel 1575, imperatore il
12/10/1576, Fu deposto in Boemia nel 1611 ed il 20/1/1612 morì.
78
Notizie biografiche in CZOERNIG, op. cit., p.638, e MORELLI, III, 294-6.
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
143
149
149
Sul verso: “N. 14. Fol. 60. 1576”
1578 novembre 6
Strassoldo, nella casa della signora Anastasia, moglie del
fu Daniel de Strasoldo
mm 355x135
Foglio sciolto
Lucretius de Strasoldo figlio del fu Marcus Antonius ed i
consorti de Strasoldo vendono ad Anastasia, moglie del fu
Daniel de Strasoldo, un livello sito nelle pertinenze di
Privano al prezzo di 1000 ducati, di cui 850 li ricevono
all’atto ed i restanti 150 vengono loro promessi in
occasione della festa di San Martino
Bithinius Bevilaqua figlio del fu Marius, notaio
Signum notarii.
L’invocatio che occupa parte della riga iniziale è in
caratteri maggiori rispetto a quelli del resto del testo: in
iniziale è in carattere capitale.
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Arm. I, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
79
80
144
150
150
Sul verso: “N. 8. Fol. 46. 1581”
1581 luglio 21
Graz
mm 265x515 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Carl79, arciduca d’Austria, concede ai fratelli Peter e
Nicolas von Strasoldo la prima istanza giurisdizionale sul
feudo di Villanova di Farra80
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in
Consilio e sottoscrizione autografa dei consiglieri
Crisoff Stürgh, Georg Wirt Waigeringer(?)
- a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere
L’intitulatio, che occupa la prima riga, è in caratteri gotici:
i termini wir e Carl sono marcati ed allungati con degli
svolazzi a spirale. Anche le altre lettere maiuscole
dell’intitulatio, si allungano sopra il rigo. La w del
pronome personale si estende sotto la prima riga per
circa metà del testo della pergamena.
Con grafia gotica vengono trascritti alcuni termini
dispositivi o significativi, quali Villa nova e Consentiert.
L’inizio dei paragrafi è distinto da lettere allungate
orizzontalmente
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Sigillo rotondo rosso (mm. 90), in culla di cera vergine, perduta,
pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: sono andate completamente
perdute la culla e buona parte del margine destro del sigillo.
La legenda corre circolaremente:
CAROLUS-D(ei)-G(ratia)-ARCIDUX-AUST(riae)-DUX[…]ETGOR(itae)
Sigilli\150.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. I
Cfr. n.72
La biografia di Pietro di Strassoldo, ci è riportata dal MORELLI, op. cit., vol.III, pp.345-347
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
147
151
151
Sul verso: “N. 16”
1583 aprile 20
Graz
mm 350x560 (plica mm 50)
Foglio sciolto
La nobile Elisabeth, vedova del fu Erasm von Gera,
dispone le sue volontà testamentarie in favore dei figli.
Sotto la plica :
- a sx : sottoscrizione autografa di Elisabeth von Gera
- a dx: Sotto la plica sottoscrizione autografa dei
contraenti, tra cui: Wolf zu Sauraw; Erasm von Sauraw
L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri
cancellereschi e marcati. Le lettere sono leggermente
allungate ed abbellite da svolazzi. La i del personale ich è
allungata sin oltre la metà dell’altezza della pergamena.
Parallelamente all’asta, sul margine sinistro corre una
cornice
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità che occupa la
parte destra della pergamena
Originale
I tre sigilli pendenti attestati dalla presenza delle code, sono andati
perduti
/
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
145
152
152
Sul verso: “N. 17”
1583 ottobre 20
Graz
mm 480x650 (plica mm 85)
Foglio sciolto
Il barone Wolf von Sauraw, Ligast e Harnnegg, maresciallo
di Stener stipula patti dotali con i fratelli Carl e Hanns
Cristoff von Gera, figli del fu Erasm, per il suo matrimonio
con Elisabeth, loro sorella.
Sotto la plica sottoscrizione autografa di Wolf zu Sauraw
ed Erasm von Sauraw
La prima riga dell’intitulatio che si estente anche nelle
righe successive, è in caratteri gotici e marcati. Le lettere
sono leggermente allungate sul rigo superiore ed
abbellite da svolazzi. La i del personale ich è allungata
sin oltre la metà dell’altezza della pergamena ed è
finemente abbellita.
All’interno del testo alcuni termini dispositivi, o
comunque significativi sono distinti dal resto per
l’utilizzo del gotico.
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità che sta
minacciando la lettura di parte del testo e causando la
creazione di alcuni fori
Originale
I tre sigilli pendenti attestati dalla presenza dei fori, sono andati
perduti
/
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
146
153
153
Sul verso: “L’anno 1563. N. 9”
158?3 ottobre 20
[Graz]
mm 385x450 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Wolf libero barone di Sauraw, Ligast e Harnnegg,
maresciallo di Stener, attesta di aver riscosso dai fratelli
Carl e Hanns Cristoff Von Gera, figli del fu Erasm
l’importo di 1000 fiorini quale dote per la propria moglie
Elisabeth, loro sorella
Sotto la plica sottoscrizione autografa di Wolf zu Sauraw
ed Erasm von Sauraw
L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri
gotici e marcati. Le lettere sono leggermente allungate
sul rigo superiore ed abbellite da svolazzi. La i del
personale ich è allungata sin oltre la metà dell’altezza
della pergamena. Parallelamente all’asta, sul margine
sinistro corre una cornice
Tedesco
Presenza di diffuse piccole macchie d’umidità
Originale
Si segnala la presenza di tre sigilli pendenti da coda doppia
Sigilli\153.JPG.
Da dx:
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 15), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda riporta tre lettere:
W(ol)F(ang) S(auraw)
Sigilli\153a.JPG
b. Sigillo di cera rossa , rotondo (mm 40), in teca di legno (mm
50), priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda corre circolarmente:
S-CHRISTOF-F[...]-ZU-RAG[HN]ITZ
Sigilli\153b.JPG
c. Sigillo di cera rossa , rotondo (mm 40), in teca di legno (mm
50), con coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda corre circolarmente:
S-ERASM-VON-[SAURAW]
Sigilli\153c.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
81
148
154
154
Sul verso: “K”
1584 maggio 10
Ranziano, nella stanza da letto del nobile signore
Volfghangus Hays [Ungerspach] de Khenbürg
Mm 300x185
Foglio sciolto
La nobile Dorothea81 moglie di Bolphangus Hays
[Ungerspach] de Khenbürg, davanti a testimoni dispone per
testamento che i campi ed i territori limitrofi a Ranziano,
nei pressi di Pristaurim vengano affidati al figlio Gulielmus,
mentre lascia la dote al marito
Ioannes Nimis de Nemis, notaio
Signum notarii.
Il testo si apre con la i capitale, con l’asta ingrossata, che
si allunga sopra e sotto il rigo
Latino
Presenza di bruciature e macchie d’ umidità lungo il
bordo destro della pergamena
Originale
/
Sul recto del testo, in prossimità del signum notarii sono
apposti due timbri postumi della cancelleria asburgica,
equivalenti a 50 centesimi.
Note dorsali.
Il testamento venne esaminato da G.D. Della Bona, che
lascia la sua firma autografa sul verso
Arm. II, scaf. I
Dorotea fu figlia di Stefano Hofer (Cfr. (PICHLER, Il Castello di Duino, Trento, 1882, p. 302).
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
82
Cfr. n.78
149
155
155
Sul verso: “N. 35. Fol. 46. 1586”
1586 agosto 6
Praga
mm 440x660 (plica mm 115)
Foglio sciolto
Rudolphus II82, imperatore, nomina il viennese Antonius de
Maçuelo console dei mercanti di nazionalità germanica
operanti a Venezia, e lo invita a prestare il giuramento di
fedeltà di fronte a Vitus a Dornberg, libero barone di
Dorneck, consigliere imperiale presso il dominio veneto a
Venezia
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e
sottoscrizione autografa del cancelliere: V(itus)
Svieheuser.
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis)
proprium con la sottoscrizione autografa di P.
Obernburger
Sul verso:
- R(egistrata) Johannes Lanhardt(?)
Parte dell’intitulatio, vale a dire le prime due righe, è
scritta in caratteri capitali (la grandezza del modulo tende
a decrescere).
Per il nome dell’imperatore Rudolphus Secundus, per quello
del destintario del provvedimento Anthonius de Maçuelo, il
relativo quapropter ed il sostantivo Datum ed Anno oltre ai
caratteri capitali è utilizzato il colore dorato.
Latino
/
Originale
Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto
Note dorsali
Sotto la plica è stata apposta la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
83
150
156
156
Sul verso: “N. 15. Fol. 60. 1586”
1586 dicembre 13
Gorizia, nella casa del nobile Gasparis de Dorimbergo libero
barone di Dornech
mm 230x150
Foglio sciolto
Leonardus Qualiatus di Farra vende al nobile Gasparis de
Dorimbergo libero barone di Dornech ed ai suoi eredi un
prato sito a Preval, vicino al rivo Prebacina nelle
pertinenze di Lucinico83 al prezzo di 50 ducati e 4 libbre,
da saldare prima della festa di S. Giorgio.
Ioannes Nimis de Nemis, notaio
Signum notarii.
Il testo si apre con la i capitale, con l’asta ingrossata, che
si allunga sopra e sotto il rigo
Latino
/
Originale
/
Note dorsali.
Arm. II, scaf. I
I Dornberg nel 1575 furono nominati liberi baroni di Dornegg (un castello presso San Floriano nel Collio; perciò essi
acquistano dei beni nelle vicinanze) (Cfr. CZOERNIG, op. cit., p.638)
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
84
153
157
157
Sul verso: “P”
1589 novembre 14
Graz
mm 335x555 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Carl84, arciduca d’Austria concede a Wolf von Khüenburg,
ad i suoi famigliari ed eredi85, il feudo di Ranziano
(Rentschach) in perpetuo
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Ser(enfissimi) D(omi)ni Archiducis in
Consilio e sotto due firme autografe di Lorenz(?) zu
Egh(?), Wolfhang zu Elinger(?)
- a dx: sottoscrizioni autografe tra cui quella di Elias
Grünnberg, cancelliere
La prima riga dell’intitulatio, che si estende anche nella
seconda e terza, è in caratteri cancellereschi e marcati
che diminuiscono in grandezza gradatamente.
Le iniziali maiuscole sono leggermente allungate ed
abbellite da svolazzi a spirale, mentre la w del personale
wir è allungata sotto il rigo.
Tedesco
Presenza di alcune macchie d’umidità
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo [mm. 80], in culla di cera vergine,
perduta, pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: la legenda è andata perduta, la culla è
gravemente mutila. E’ molto rovinata anche la figura.
Sigilli\157.JPG
Note dorsali
Si segnala come sotto l’intitulatio siano stati apposti
successivamente, due timbri della cancelleria imperiale di
1 fiorino
Si segnala anche la firma autografa di G.D. Della Bona
che prese in esame il documento
Arm. II, scaf. I
Cfr. n.72
Nel 1463 questa famiglia fu aggregata alla nobiltà goriziana (cfr. CZOERNIG, op. cit, p.787). Nel 1569 i membri di
questa famiglia avevano un seggio e il diritto di voto nella convocazione degli stati provinciali (CZOERNIG, p.763)
85
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
86
Cfr. n.78
Cfr. n.45
88
Cfr. n.74
87
154
158
158
Sul verso: “N. 21. anno 1589”
1589 dicembre 5
Praga, nel Castello reale
mm 500x735 (plica mm 135)
Foglio sciolto
Rudolff [II]86, imperatore, concede ai fratelli Wilhelm,
Georg, Franz, Carl, Hans Christoff, Reimundt e Alexander von
Gera il titolo nobiliare ed i privilegi ad esso connessi, in
considerazione dei servizi da loro prestati durante il
regno di Ferdinand [I]87 e di Maximilian [II]88 ed in
particolare in occasione della guerra contro i turchi.
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperatore e
sotto del cancelliere (?) Iacob Kürz von Senfftenau(?)
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sacrae Caes(areae) M(aiestatis)
proprium con sottoscrizione autografa I. Enghelhofer
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di I. Nichel
La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri
gotici cancellereschi, marcati.
Le iniziali sono allungate sopra il rigo. Le lettere, escluse
le iniziali, di Wir Rudolf (…) Gottes sono ricoperte da
lamine d’oro.
Fanno da sfondo a tutta la riga iniziale dei sottili fregi a
spirale con motivi vegetali stilizzati, che continuano
lungo i margini laterali del testo sino a formare una sorta
di cornice: su alcuni occhielli si intravede traccia d’oro.
I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le
cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente.
Tedesco
Presenza di diffuse macchie d’umidità e di un
raggrinzimento generale della pergamena
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto: sulla pergamena c’è traccia
del cordoncino dorato (?) da cui pendeva.
Sul recto lungo il margine inferiore della pergamena, sotto
la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Note dorsali
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
89
Cfr. n.72
Cfr. n.45
91
Cfr. n.74
90
155
159
159
Sul verso: “N. 24. anno 1589”
1589 [dicembre] 6
Graz
mm 460x715 (plica mm 140)
Foglio sciolto
Carl89, arciduca d’Austria concede ai fratelli Wilhelm,
Georg, Franz, Carl, Hans Christoff, Reimundt e Alexander von
Gera il titolo nobiliare di signori e liberi baroni, in
considerazione dei servizi prestati da questa famiglia
durante il regno di Ferdinand [I]90 e di Maximilian [II]91 ed
in particolare in occasione della guerra contro i turchi.
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e sotto
del responsabile di cancelleria Wolfge Ehrann(?)
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Domini Archiducis proprium e
sottoscrizione autografa
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di Mathias
Gomitsch(?)
La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri
gotici cancellereschi, marcati. Le iniziali sono allungate
sopra il rigo e terminano con abbellimenti a spirale.
Lungo le aste ingrossate delle iniziali si intravede traccia
di lamine d’oro.
Fanno da sfondo a tutta la riga iniziale dei sottili fregi a
spirale con motivi vegetali stilizzati.
I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le
cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente.
Tedesco
Presenza di un foro piuttosto esteso nella parte sinistra
del testo, tale da rendere illeggibile parte della datatio.
Raggrinzimento della pergamena dovuta all’umidità
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto: sulla pergamena c’è traccia
del cordoncino dorato da cui pendeva.
Note dorsali.
Sul recto lungo il margine inferiore della pergamena, sotto
la plica è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Collocazione
Il mese di dicembre è una congettura riferita alla
datazione del precedente documento.
Il sigillo menzionato da Spessot è perduto.
Arm. II, scaf. I
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
156
160
160
Sul verso: “anno 1590. N. 2”
1590 agosto 1
s.l.
mm 240x615 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Il nobile Ludvig zu Polhaimb, Aütz e Liechtennegg dispone
per testamento in favore dei figli avuti dalla prima
moglie, Elisabeth von Starhenberg
Sotto la plica sottoscrizione autografa di Ludvig von
Polhaimb
L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri
gotici e marcati.
Le lettere del primo rigo sono leggermente allungate ed
abbellite da svolazzi stilizzati.
Le dimensioni delle lettere dell’intitulatio diminuiscono
gradatamente passando dalla prima alla terza riga.
La i del personale ich è allungata e la sua asta fa da
cornice al testo.
Alcuni termini dispositivi ed alcuni nomi vengono
trascritti usando un carattere gotico che si diversifica dal
corsivo del resto del testo
Tedesco
/
Originale
Si segnala la presenza di due sigilli pendenti da coda doppia
Sigilli\160.JPG.
Da dx:
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno con
coperchio (mm 45), pendente da coda doppia.
Conservazione sufficiente.
La legenda corre circolaremente e vi si legge:
LUDWIG HERR ZU POLHAYM
Sigilli\160a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, ottagonale(?) (mm 35x40), in teca di legno
priva di coperchio (mm 55), pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: del sigillo rimane solamente la parte
superiore.
La legenda corre circolaremente e vi si legge:
S-SIGM[UNDI …. P]OLHAYM
Sigilli\160b.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
157
161
161
A c. 4v: “Anno 1591. <N. 16>. N. 3”
1591 novembre 3
s.l.
mm 370x300
Fascicolo (cc. 4)
Wilhelm, Hans Christoff, Carl e Franz von Gera stipulano
una serie di accordi patrimoniali
Sottoscrizioni autografe dei contraenti. In ordine da dx a
sx:
- Wilhelm von Gera
- Carl Von Gera
- Hans Cristof von Gera
- Franz von Gera
La riga iniziale del fascicolo è in caratteri gotici, marcati:
le lettere sono allungate sopra il rigo e terminano con
eleganti svolazzi circolari.
Nel testo i paragrafi sono distinti tra loro dalle iniziali le
cui aste si allungano orizzontalmente e terminano con
svolazzi.
Si possono incontrare diversi termini dispositivi scritti in
carattere cancelleresco.
Ogni carta termina con un abbellimento formato da
linee concentriche
Tedesco
Presenza di macchie d’umidità soprattutto alle cc. 3v e
4r-v
Originale
Sono presenti quattro sigilli pendenti da cordoncino rosso e
bianco Sigilli\161.JPG.
Da dx:
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di
coperchio (mm 60) pendente.
Conservazione sufficiente: lo sporco non agevola la descrizione.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
S WILHALEM HERR V[on] GERA AUF ARNELL
Sigilli\161a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di
coperchio (mm 60) pendente.
Conservazione sufficiente: lo sporco non agevola la descrizione.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
CARL HERR VON GERA
Sigilli\161b.JPG
c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di
coperchio (mm 60) pendente.
Conservazione sufficiente.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
HANNS-CRISTOF-HERR-VON-GERA
Sigilli\161c.JPG
d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 35), in teca di legno priva di
coperchio (mm 60) pendente.
Conservazione pessima: l’impronta è andata completamente
perduta
Sigilli\161d.JPG
Note
Collocazione
Note dorsali
Arm. II, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
92
158
162
162
/
1594 maggio 18
Wolfsberg
mm 495x680 (plica mm 85)
Foglio sciolto
Neidhardt [von Thüngen]92, vescovo di Bamberga e
preposito capitolare di Würtzburg, concede a Wolf von
Khüenburg ed ai suoi fratelli l’investitura feudale di alcuni
beni situati in Carinzia.
Sotto la plica sottoscrizione autografa del cancelliere:
Johan Geörg von Stadion
La prima riga dell’intitulatio che si estende anche nelle
righe successive è in caratteri cancellerereschi, gotici: le
lettere sono leggermente allungate sopra il rigo ed
abbellite da sottili svolazzi circolari.
Alcuni termini dispositivi o comunque significativi sono
scritti in caratteri cancellereschi.
Tedesco
/
Originale
Il sigillo di cera rossa, rotondo [mm 40] pendente è andato
perduto. E’ conservata solamente la teca in legno con coperchio
(mm. 50), pendente da coda doppia
Sigilli\162.JPG
Note dorsali di mano recente, forse dello stesso Spessot
Arm. II, scaf. II
L’Herarchia Cattolica attesta che Neidardo de Thüngen fu vescovo dal 1591 al 1598. E’ stato consultato, peraltro
senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
159
163
163
Sul verso: “N. 36. Fol. 60. 1595”
Anche: “N. 26” e “N. 44”
Datazione cronica (anno mese 1595 ottobre 12
giorno)
Datazione topica
Graz
Dimensioni
mm 385x570 (plica mm 120)
Tipologia archivistica
Foglio sciolto
Regesto
Ferdinand93, arciduca d’Austria, conferma a Carl
Cengraft(?) la vendita di una campo, d’un ronco e di un
prato siti nelle pertinenze di Gorizia94
Sottoscrizioni
Sopra la plica:
- a sx: Commissio Serenissimi D(omi)ni Archiducis in
Con(silio) Camere e sottoscrizione autografa di Hanns
(?)
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa del cancelliere Elias
Brümberg
- a sx: due sottoscrizioni autografe
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa di L. Lamrer
Note paleografiche
La prima riga dell’intitulatio, presenta caratteri gotici
marcati per il pronome wir, il nome dell’arciduca e per la
formula Gottes genaden; caratteri cancellereschi per il resto
della riga. Tutte le lettere sono comunque allungate e
terminano con sobri svolazzi a spirale
Lingua
Tedesco
Stato di conservazione
/
Forma di trasmissione
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto
Sigillo
Note
Note dorsali
Sul verso, sotto la subscriptio del regestatore è apposta una
nota manoscritta datata 1595
Collocazione
Arm. II, scaf. II
93
Potrebbe trattarsi del futuro Ferdinando II (1578-1637), figlio di Carlo d’Asburgo e la principessa Maria di Baviera
(1551-1608), che nel 1595 era già arciduca d’Austria. Ferdinando II venne designato dall’imperatore Mattia (15571619), arciduca d’Austria, privo di discendenza diretta, a succedergli sul trono. Ferdinando, nel 1617 fu incoronato re di
Boemia, nel 1618 re d’Ungheria, nel 1619 fu designato imperatore (28/8/1619-15/2/1637). Sposò in prime nozze (1600)
Maria Anna di Baviera, da cui ebbe sette figli, tra cui il futuro Ferdinando III; in seconde nozze (1622) Eleonora
Gonzaga
94
Notizie storiche sulla famiglia Zengraft e cenni biografici di Carlo vedi in CZOERNIG, op. cit., p.781
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
95
Cfr. n.93
160
164
164
Sul verso: “B”
1595 novembre 9
Graz
mm 320x515 (plica mm 115)
Foglio sciolto
Ferdinand95, arciduca d’Austria, concede al nobile
Wilhalbin Heyss von Khüenberg, ai suoi figli ed eredi, il
feudo di Ranziano (Rentschach).
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Serenissimi Domini Archiducis in Consilio
e sottoscrizione autografa di Sigmundt Khlainder,
Maximilian (?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Johann (?) e del
cancelliere Elias Brümberg
Sul verso:
- R(egistrata) e sottoscrizione autografa di Hans
Hefuer(?)
La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta in
caratteri gotici, marcati. Le lettere allungate sopra il rigo,
terminano con svolazzi a spirale, che hanno il loro
culmine nella w iniziale.
Si segnala come sotto l’ntitulatio siano stati apposti
successivamente, due timbri della cancelleria arciducale
di 1 fiorino
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità lungo la piega
della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 90), in culla di cera vergine
(mm 130) pendente da coda doppia.
Conservazione: non sufficiente.
Si è salvata la figura, parte della legenda - che corre circolarmente
– e della culla.
Legenda:
FERDINAND(us)-D(ei)-G(ratia)-ARCH(idux)-AUS[TRIAEDUX-B]URGUNDIAE-STIR[IRIAE]
-CARINTHIAE-CARNI(olae)-WIRT(erbergae)-COMESTIRO(lis)-ET-GORIT(iae)
Sigilli\164.JPG
Note dorsali
Collocazione
Note dorsali
Si segnala anche la firma autografa di G.D. Della Bona
Arm. II, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
96
162
165
165
Sul verso: “N. 16. Fol. 47. 1601”; “N. 1”
1601 luglio 1
Graz
mm 490x550 (plica mm 100)
Foglio sciolto
Ferdinand96, arciduca d’Austria, nomina Germanis Strasoldo,
già luogotenente supremo dell’esercito, quale generale
maggiore di campagna delle milizie equestri e terrestri
asburgiche nella lotta contro i turchi.
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sereniss(imi) D(omi)ni Archiducis
proprium e sottoscrizione autografa
- a dx: sottoscrizione autografa
La prima riga dell’intitulatio, che si estende per tre righe,
presenta delle lettere cancelleresche, le cui iniziali
(pronome personale wir, nome dell’arciduca e della
formula von Gottes genaden) sono allungate sopra il rigo e
terminano poi con svolazzi circolari.
Nel testo sono riportati alcuni termini, quali concession o il
nome del destinatario della nomina, in caratteri gotici
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45), in teca di legno con
coperchio (mm 60), pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la cera è stata asportata nella parte
sinistra del sigillo. La polvere rende difficile la lettura soprattutto
della legenda.
La legenda corre circolarmente:
[…GE]NADEN-ERZHERZOG-ZU-OSTERREICHE [...]
Sigilli\165.JPG
Note dorsali.
Sulla plica è riportata la tipologia documentale dell’atto.
Arm. II, scaf. II
Essendo già morto Ferdinando del Tirolo, qui si tratta inequivocabilmente del futuro Ferdinando II. Cfr. n.93
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
97
98
Cfr. n.93
Cfr. CZOERNIG, op. cit., p.675
163
166
166
Sul verso: “N. 84. Fol. 47. 1601”
1601 agosto 16
Graz
mm 315x640
Foglio sciolto
Ferdinandus97, arciduca d’Austria, nomina Germanicus
Strassoldo98, già luogotenente supremo dell’esercito, quale
generale, maestro e prefetto delle milizie equestri e
terrestri asburgiche nella lotta contro i turchi.
- a sx: Ad mandatum Ser(enissi)mi D(omi)ni Archiducis
p(ro)prium e sottoscrizione autografa di (?) Cahal(?)
- a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca
La prima riga dell’intitulatio, che si estende per tre righe,
presenta caratteri capitali: le iniziali del pronome
personale Nos, del nome dell’arciduca e della formula Dei
Gratia sono allungate sopra il rigo.
Latino
Presenza di numerose macchie d’umidità e
raggrinzimento della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa sotto carta, rotondo (mm. 45) aderente.
Conservazione non sufficiente.
La legenda e la figura risultano illeggibili
Sigilli\166.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
99
164
167
167
/
1603 febbraio 7
Wolfsberg
Mm 415x640 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Johann Philips [von Gebsattel]99, vescovo di Bamberga,
concede a Fridrich Heyss von Khüenburg zu Ungrispach il
titolo di rappresentante nella giustizia (gewaltträger) e
l’investitura feudale di alcuni beni situati in Carinzia, di
suo possesso.
Sotto la plica: sottoscrizione autografa del cancelliere:
Johan Geörg von Stadion
La prima riga dell’intitulatio che si estende anche nelle
righe successive è in caratteri gotici: le lettere sono
leggermente allungate sopra il rigo ed abbellite da sottili
svolazzi circolari.
Alcuni termini dispositivi o comunque significativi sono
scritti in caratteri cancellereschi.
Tedesco
Presenza di un piccolo foro in prossimità della datatio
finale
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Note dorsali di mano recente, forse dello stesso Spessot
Arm. II, scaf. II
L’Herarchia Cattolica attesta che Giovanni Filippo de Gebsattel fu vescovo di Bamberg dal 1599 al 1609. E’ stato
consultato, peraltro senza successo il Biographisch Bibliographisches Kirchenlexicon al sito www.bautz.com
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
100
Cfr. n.93
165
168
168
Sul verso: “XXIX”
1603 aprile 15
Graz
mm 540x680 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Ferdinand,100 arciduca d’Austria, concede ad Adam
Salletheus il titolo nobiliare di “libero barone”, in seguito
ai servizi da lui forniti in occasione della guerra contro i
turchi
Sotto la plica:
- a dx: sottoscrizione autografa dell’arciduca e di
Balth(asar) Lajender(?)
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Ser(enissimi) D(omi)ni Archiducis
p(ro)prium e sottoscrizione autografa di (?) Cahal(?)
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa
La prima riga del testo (parte dell’intitulatio) è in caratteri
gotici, marcati. Le iniziali sono allungate sopra il rigo e
terminano con abbellimenti a spirale. Lungo le aste
ingrossate si intravede traccia di abbellimenti d’oro.
I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le
cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente.
Al centro della pergamena, a colori, è disegnato lo
stemma dei Salletheus (Sigilli\168.JPG).
Lo scudo è partito e mezzo troncato: nel I di rosso alla
colomba d’argento tenente nel becco d’oro un
ramoscello d’ulivo, posata su un tronco d’oro sorgente
da un monte di tre cime di verde, accompagnata in capo
da due stelle di sei punte d’oro; nel II d’oro, all’uomo di
carnagione, vestito d’azzurro con colletto, polsi, bottoni,
cintura, falda del berretto d’oro, che brandisce una spada
d’argento con impugnatura d’oro; nel II staccato
d’argento e di rosso.
Lambrecchini a dx d’oro e d’azzurro, a sx d’argento e di
rosso.
Timbro: elmo a cancelli d’azzurro e d’oro, in maestà,
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
aperto, coronato d’oro, la corona cimata da una figura
maschile identica a quella dello scudo.
Lo scudo è iscritto in un rettangolo (mm 125x100) con
agli angoli quattro figure allegoriche in abiti seicenteschi.
Tedesco
/
Originale
Il sigillo pendente è andato perduto
Note dorsali.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. II, scaf. II
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
101
102
166
169
169
Sul verso: “N. 2.do. Fol. 48. 1605”
1605 marzo 4
Graz
mm 500x240 (plica mm 85)
Foglio sciolto
Ferdinand101, arciduca d’Austria, concede al conte
Raimund von Thurn zu Valsäsinor l’investitura feudale delle
giurisdizioni di Medea (Madäg), Corona e Moraro102
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in
Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri
(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di altri due consiglieri,
uno dei quali Waltter Stattfallterlanbes(?) e forse del
cancelliere
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione del registratore
Solamente la formula Wir Ferdinand von Gottes genaden è
scritta in caratteri gotici: le lettere sono allungate, ma
prive di svolazzi.
Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in
carattere gotico
Tedesco
Presenza di una macchia d’umidità lungo una delle
pieghe della pergamena, che ha provocato un foro
naturale piuttosto esteso
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in teca di legno priva di
coperchio (mm 110), pendente da coda doppia. Conservazione
non sufficiente: buona parte della legenda è perduta così come il
margine destro dello scudo.
Della legenda, che corre circolarmente, è possibile leggere:
[…ILLI]RIA(e)-DUX-BURGUNDIA(e)[…]CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COMES-TIRO(lis)-ET-GO[RITAIE]
Sigilli\169.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. II
Cfr. n.93
Vedi la biografia di Raimondo della Torre in MORELLI, III, pp.363-365
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
103
Cfr. n.93
167
170
170
Sul verso: “N. 1.mo. Fol. 48. 1607”
1607 febbraio 22
Graz
mm 275x620 (plica mm 110)
Foglio sciolto
Ferdinand103, arciduca d’Austria, concede ai signori di
Dornberg l’investitura feudale di alcuni luoghi tra cui San
Floriano
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in
Consilio e sottoscrizione autografa di due consiglieri
tra cui si riconosce quella di Daniel Pagger(?)
- a dx: sottoscrizione autografe tra cui si riconosce
quella di Hanns von Sehcatter(?)
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore
Tutta la prima riga (intitulatio, che continua nelle righe
seguenti) è scritta in caratteri gotici: le lettere sono
allungate, marcate e terminano con sobri svolazzi a
spirale che formano quasi una cornice al testo.
I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le
cui aste, abbellite, si allungano orrizontalmente.
Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in
gotico
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 90), in teca di legno priva di
coperchio (mm 110), pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la parte sinistra del sigillo è andata
perduta.
Legenda (che corre circolarmente):
[…B]URGUNDIA(e)-STIRIA(e)-KARINTHIA(e)-CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COM(es)-TIRO(lis)-ET-G[ORITAIE]
Sigilli\170.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
104
168
171
171
Sul verso: “N. 14. Fol. 48. 1611”
1611 ottobre 6
Graz
mm 200x430 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Ferdinand104, arciduca d’Austria, concede a Ricciardus von
Strassoldo un pezzo di terra comunale (gemein) sito nelle
pertinenze di Villanova105
Sopra la plica:
- a sx: Commissio Ser(enissi)mi D(omi)ni Arch(iducis) in
Consilio e sottoscrizione autografa Carl (?)
Sotto la plica:
- a dx e sx: sottoscrizione autografa di quattro
consiglieri. Si riconoscono quelle a sx: Georg
Gällerfehr(?) e Io(hannes) Bapt(ista) Vischer
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore
Tutta la prima riga (intitulatio, che continua nelle righe
seguenti) è scritta in caratteri gotici: le lettere sono
allungate, marcate e terminano con sobri svolazzi. La
lettera iniziale w del pronome personale wir si allunga
anche sotto il rigo.
I singoli paragrafi poi, sono distinti dalle lettere iniziali le
cui aste, ingrossate, si allungano orrizontalmente.
Nel testo alcuni termini dispositivi o significativi sono in
carattere gotico
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità posta su una
delle pieghe della pergamena, che sta minacciando la
leggibilità di parte del documento. Taglio della parte
sinistra della plica
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 55), in teca di legno priva di
coperchio (mm 65), pendente da coda doppia.
Conservazione non sufficiente: la parte inferiore dell’impronta è
Cfr. n.93
A Mainizza, altra frazione del comune di Farra, c’erano dei terreni comuni fino all’immediato anteguerra. Il nome
stesso di Mainizza derivati dal tedesco Gemein, che, poi slavizzato, s’è corrotto in gmainica (piccola comugna) e quindi
in … Mainizza (italianizzato)
105
andata perduta. Inoltre, ciò che resta della figura appare molto
rovinata, quasi incisa o tagliata.
Della legenda, che corre circolarmente, si legge:
†FERD(inand)-VON-GOTTES[…]ZU-OSTERREICH
Sigilli\171.JPG
Note
Collocazione
Note dorsali
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. II, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
106
Cfr. n.93
169
172
172
/
1613 agosto 1
Graz
mm 600x650 (plica mm 125)
Foglio sciolto
Ferdinand106, arciduca d’Austria, concede a Maximilian ed
ad altri componenti della famiglia von Khüenburg quali
Wilhelm, Banus, Geörg, Iustina, Wilhelm, Franciscus,
Magdalena ed Ursula alcuni privilegi.
Sotto la plica:
- a sx: Ad mandatum Sere(nissi)mi D(omi)ni Archiducis
proprium e sottoscrizione autografa di W.
Rheibein(?);
- a sx: sottoscrizione dell’arciduca e del cancelliere:
Leo Göz?d
Sopra la plica:
- annotazione autografa del cancelliere Wolfhgang
Khaltuhauster(?) che dichiara di aver copiato il
documento in dd. 18 agosto 1618
La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta
con caratteri gotici, marcati: le iniziali sono allungate ed
abbellite da svolazzi circolari.
Nel testo alcuni termini dispositivi ed i nomi dei
destinatari sono scritti in carattere gotico.
Tedesco
/
Copia autenticata
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 45) pendente da filo serico
verde e bianco, conservato in teca di legno (mm 60) con
coperchio.
Dell’impronta è conservata solamente la parte superiore
La legenda corre circolarmente su due registri
I reg.: WOLF(ang)-KHALT[…]ET-IN-CONSI(lio)
II reg.: ARCHIDUX-ROM[(anorum)…C]OMES-PALATI
Sigilli\172.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
170
173
173
Sul verso: “1613”
1613 dicenbre 6
s.l.
mm 220x355 (plica mm 75)
Foglio sciolto
Wilhelbut Heyss von Khüenburg zu Hungerspach e Ranziano
(Rentschach) concede a Joele Tüegg un terreno, detto
Baumgarten, sito a Hilfersdorf nelle pertinenze di Gmünd.
/
La prima riga, occupata da parte dell’intitulatio, è scritta
con caratteri gotici, marcati: la grandezza del modulo
delle lettere è decrescente.
La lettere inziale i del pronome personale ich è allungata
sotto il rigo: è abbellita da segni stilizzati soprattutto
lungo l’asta. Essa funge da cornice al testo.
Tedesco
/
Originale
Sigillo, rotondo (mm 35) pendente da coda doppia, conservato in
teca di legno (mm 45) senza coperchio.
L’impronta è andata completamente perduta
Sigilli\173.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. III
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
171
174
174
Sul verso: “A”
1618 marzo 31
Udine, nel Palazzo patriarcale
mm 285x470 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Franciscus Francus, dottore in legge, canonico d’Aquileia e
vicario generale del patriarca Hermolaus Barbarus107,
concede a Iulius Alexius108, parroco di Gorizia, la
cappellania della SS.Trinità nella chiesa parrocchiale di
Gorizia, resasi vacante in seguito alla morte del
sacerdote Sigismondus Gollianiz.
Sotto la plica:
- sottoscrizione autografa di Franciscus Francus
Sopra la plica:
- sottoscrizione autografa del cancelliere Ben(edictu)s
Amutius
L’intitulatio - Franciscus Francus i(uris) u(triusque) d(octor) - è
in caratteri capitali.
Il nome del patriarca Hermolaus Barbarus109 presenta
dimensioni maggiori rispetto al resto del testo
Latino
Presenza di numerosi fori diffusi lungo tutto il testo e
particolarmente lungo i margini, che stanno minando
l’integrità del documento
Originale
La bolla pendente è andata perduta: vi sono sulla pergamena dei
piccoli fori che ne attestano la presenza
/
Arm. II, scaf. III
107
108
Giulio Alessio fu parroco di Gorizia dal 16 aprile 1615 al 10 luglio 1639 (vedi registri di stato civile nell’archivio del
Duomo). Anche il MORELLI, op. cit., II, 270, ci dà un breve cenno di lui.
109
Ermoalao [II] Barbaro, fratello di Francesco Barbaro (1585-1616) fu patriarca dal 1616 al 1622
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
110
Cfr. n.93
172
175
175
Sul verso: “N.ro 3”
1618 agosto 8
Graz
mm 275x570 (plica mm 75)
Foglio sciolto
Ferdinand110, arciduca d’Asutria, re di Boemia ed
Ungheria, concede al nobile Franz Hayss von Khüenburg i
diritti ed i privilegi sul feudo di Ranziano (Rentschach),
togliendoli momentaneamente al suo pupillo Veit [Hayss]
von Khüenburg
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Sereni(ssi)mi D(omi)ni Regis Hungariae et
Bohemiae in Consilio e sottoscrizione autografa di due
consiglieri. Si riconosce la firma di Wolf Iüchlniger(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Tomas Bischove zu
Laibach
Sopra la plica:
- annotazione del cancelliere: dd. Graz, 14 settembre
1626 - con firma autografa del cancelliere concernente la concessione dei medesimi privilegi a
Veit Hayss von Khüenburg
La prima riga, occupata dall’intitulatio, è scritta in caratteri
gotici marcati, allungati, con le maiuscole ricche di
svolazzi a spirale e motivi floreali stilizzati.
Il carattere gotico con cui continua l’intitulatio nella riga
successiva, è utilizzato anche per altri termini significativi
nel corpo del testo, quali ad esempio il destinatario del
provvedimento o parte della datatio.
Tedesco
Presenza di un’estesa macchia d’umidità nel corpo della
pergamena ed abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 90) pendente da coda doppia,
conservato in una teca di legno (mm 110), priva di coperchio.
Conservazione: non sufficiente. Il sigillo è staccado dalla teca, la
polvere ha corrotto la figura e parte della legenda che corre
circolarmente, è andata perduta. Il sigillo è stato reperito avvolto
da un foglio di giornale, tenuto stretto da un cordone di spago
Legenda:
FERDINA(ndus)-D(ei)-G(ratia)-ARCHIDUXAUSTRIAE[…]STIRIAE-KARINTHIAE-CARNI(olae)WIRT(erbergae)-COMES-TIRO(lis)-ET-GORIT(iae)
Sigilli\175.JPG
Note
Collocazione
Note dorsali
Arm. II, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
111
173
176
176
Sul verso: “N., 13. Fol. 48. 1618”
1618 ottobre 15
Tusculum
mm 240x375 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Papa Paolus V111 dà mandato al vescovo di Concordia
[Matteo II Sanudo]112, di comunicare al patriarca
d’Aquileia [Ermolao Barbaro]113 ed a Ioannis Iosephus
Strasoldus la concessione del canonicato e della prebenda
della chiesa di S. Maria di Cividale, in seguito alla
restituzione dell’ultimo beneficiario Marius Valentinus
Sotto la plica:
- sottoscrizioni autografe varie. Da dx: A.Kumellus, G.
Gaillart e C. Paulus( ?) ; al centro Canarius, Io(hannes)
St(ephanus) Ugolini e A.Renosetti
Sul verso:
- R(egistra)ta e sottoscrizione autografa del registratore
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi
dilecto, Vicario, Epi(scopo), Concordiensis, Salutem nella prima
riga, che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri
capitali, ornati ed allungati.
Latino
/
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda.
Sigilli\176r.JPG
Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce
astile
Legenda:
- a dx. S(anctus) PE(trus)
- a sx: S(anctus) PA(ulus)
Sigilli\176v.JPG
Sul verso : † PAULUS PAPA V
Note dorsali.
Arm. II, scaf. IV
Paolo V, al secolo Camillo Borghese, fu eletto papa il 16/5/1605, consacrato il 26/5 e rimase sul soglio pontificio
sino al 28/1/1621
112
Matteo II Sanudo fu vescovo di Concordia dal 1616 al 1641
113
Cfr. n.109
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
114
Cfr. n.108
174
177
177
/
1621 luglio 16
Gorizia
mm 370x630
Foglio sciolto
I membri degli Stati provinciali di Gorizia iscrivono
Melchior Grabiz, i suoi figli ed i discendenti tra i nobili
goriziani
Subscriptiones autografe dei consiglieri. Da dx:
1. Giovanni Sforza conte di Porcia
2. Anthon von Rabatta
3. non rilevabile
4. Raichardt von Strasoldo
5. Bartolomeo Bullino, deputato
6. Rodolfo Coronini di Cronberg, esattore
7. non rilevabile
8. Viviano [Ressaur]
9. Giovanni Carlo Soardo
10. Iacobus de Berthis
11. Iulius Alexius, plebanus Goritiae defunctus114
12. Iulius Campana
L’intitulatio che occupa la prima riga è in caratteri gotici:
le lettere sono ingrossate, allungate sopra il rigo
superiore, abbellite
Tedesco
Abrasione dell’inchiostro e taglio lungo il bordo laterale
destro della pergamena
Originale
E’ conservata traccia di 20 sigilli di cera sotto carta, aderenti.
Sono posti su due righe orizzontali, 10 per riga. Sono presenti
anche le firme autografe dei membri degli Stati provinciali. Si
fornisce di seguito descrizione partento da dx:
Sigilli\177.JPG
Sigilli\177a.JPG; Sigilli\177b.JPG;Sigilli\177c.JPG
1. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 25) aderente, male
improntato.
Conservazione pessima.
Legenda: […SF]ORZA
Figura: scudo con gigli (3,2,1)
2. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente, male
improntato.
Conservazione pessima. Non è possibile rilevare alcuna
indicazione
3. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente, male
improntato.
Conservazione pessima. Non è possibile rilevare alcuna
indicazione. Della figura sembra poter individuare tre fiori (cardi?)
4. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto
Sottoscrizione: illeggibile
5. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 20) aderente, male
improntato.
Conservazione pessima
Legenda: […STRASS]OLD[O…]
Figura: scudo con bande orrizzontali
6. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente.
Conservazione sufficiente. Legenda assente.
Figura: scudo sormontato da un’aquila con ali spiegate
7. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente.
Conservazione sufficiente
Legenda: /
Figura: scudo sormontato da due elmi coronati
8. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto
9. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente. Perduto
10. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 20) aderente.
Conservazione sufficiente: della sottoscrizione poi, ci resta
solamente il nome.
Figura: scudo con leone rampante(?)
11. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente.
Perduto
12. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 12) aderente.
Perduto
13. Sigillo di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderente.
Conservazione sufficiente.
Legenda: I(ulius) C(ampana).
Non è possibile rilevare la figura
14-20. Sigilli di cera sotto carta, rotondo (mm. 15) aderenti.
Perduti
Note
Collocazione
/
Arm. II, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
115
Cfr. n.93
175
178
178
Sul verso: “N. 30. Fol. 48. 1622”
1622 agosto 26
Vienna
mm 700x720 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Ferdinandus II115, imperatore, riconosce i fratelli Richardus,
prefetto militare e consiliere bellico imperiale, Carlus e
Martius de Strasoldo quali antichi baroni e loro riconferma
Sotto la plica:
- sottoscrizione autografa dell’imperatore e del
cancelliere Io(hannes) Bap(tista) Verda(?)
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sacrae Cesareae Ma(iesta)tis proprium
e sottoscrizione autografa di Casparus Fr(?)
La prima riga, occupata dal nome dell’imperatore , è
scritta in caratteri capitali e marcati.
La F (di Federicus) è inscritta in una cornice miniata da
motivi floreali stilizzati.
In capitale vengono poi trascritti la seconda riga
dell’intitulatio ed i nomi propri dei fratelli di Strassoldo.
Nella grafia le aste verticali e oblique sono tutte
ingrossate
Latino
Abrasione dell’inchiostro in un solo punto,
specificatamente lungo le pieghe della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 120) pendente da filo serico
dorato.
Conservazione: pessima. Se si è salvata la figura, la legenda che
corre circolarmente è andata quasi completamente perduta.
Legenda:
[FERDINAND]US-RO[MANORUM…]-BOHE[MIAE]-REXARCHID(ux)-AUST(riae)-DUX-BURG[UNDIAE…]
Sigilli\178.JPG
Note dorsali.
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. II, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
igillo
Note
Collocazione
116
Cfr. n.93
176
179
179
/
1626 settembre 14
Graz
mm 330x640 (plica mm 45)
Foglio sciolto
Ferdinand II116, imperatore, concede a Vitus Hayss, barone
di Khüenburg dei privilegi feudali
Sotto la plica:
- a sx: Commissio Sacrae Cesareae Maiestatis in Consilio e
sottoscrizione autografa di due consiglieri Sig(mundt)
Khuglman; Carl Khuglman
- a dx: sottoscrizione autografa del stadtfalter e del
cancelliere
La prima riga, occupata dall’intitulatio, è scritta in caratteri
gotici marcati, allungati, con le maiuscole ricche di
svolazzi a spirale e motivi floreali stilizzati.
Il carattere gotico con cui continua l’intitulatio nella riga
successiva, è utilizzato anche per altri termini significativi
nel corpo del testo, quali ad esempio il destinatario del
provvedimento o parte della datatio.
Tedesco
Abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 140) pendente da coda doppia,
conservato in una teca di legno (mm 145), priva di coperchio.
Conservazione: non sufficiente. Buona parte della figura e della
legenda sono andate perdute.
Della legenda che correva circolarmente si legge:
FERDINANDUS-II-D(ei)-G(ratia)-EL(ectus).RO[MANORUM…]-EX-AR[…]-T(y)R(olis)
Sigilli\179.JPG
Sul taglio destro della pergamena, sotto all’intitulatio, è
stata apposta un’annotazione cancelleresca d’autenticità
dell’atto, in francese, datata Gorizia, 19 marzo 1813, N.
1283.
Note dorsali
Arm. II, scaf. IV
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
177
180
180
Sulla coperta del volume: “1631”.
All’interno “1631”
Datazione cronica (anno mese 1631 agosto 26
giorno)
Datazione topica
Neustadt
Dimensioni
mm 325x270
Tipologia archivistica
Volume (cc. 8)
Regesto
Ferdinand II117, imperatore, concede a Richard von
Strassoldo il titolo di supremo prefetto nel Comitato di
caccia della provincia di Gorizia (Oberstes ErbjägermaisterAmt)118
Sottoscrizioni
A c. 7r:
- sottoscrizione autografa dell’imperatore
- a sx: Ad mandatum Sacrae Caesareae Maiestatis proprium
e sottoscrizione autografa di Caspar Fr(?)
- a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere(?):
Jo(hannes) Ba(pista) Graft Verdenberg
A c. 7v:
- R(egistrata) con sottoscrizione autografa di Sigmund (?)
Note paleografiche
La c. 2 utilizza la grafia gotica: il nome dell’imperatore
ed il pronome personale wir presentano caratteri di
dimensioni più grandi rispetto a quello usate nel resto
della pagina: le aste delle singole lettere si allungano
sopra il rigo e terminano con degli svolazzi elittici.
Da c. 2v la grafia è quella gotica corsivizzata. Tuttavia il
nome del destinatario del privilegio (Richard von
Strassoldo) ed il titolo a lui conferito (Oberstes
Erbjägermaister-Amt) sono sempre scritti in gotico.
Il testo presenta una distinzione tra i singoli paragrafi,
che sono segnati dalle aste allungate orizzontalmente
delle lettere iniziali, che terminano con svolazzi sobri ed
eleganti
Lingua
Tedesco
Stato di conservazione
/
Forma di trasmissione
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 140), in culla di cera vergine
Sigillo
(mm 160), in teca di legno senza coperchio (mm 21), pendente da
117
118
Cfr. n.93
Cfr. MORELLI, op. cit., III, 351
cordoncino d’oro.
Conservazione sufficiente.
La legenda corre circolarmente su due registri e vi si legge:
I
reg.:
†FERDINANDUS-SECUNDUS-DEI-GRATIAELECTUS-ROMANORUM-IMPERATO[R…ER]AUGUSTUS-GERMANIAE-HUNGARIAE-BOHEMIAEDALAMTIAE-CROATIAE
II
reg.:
SCLAVONIAE-E(t)-C(etera)-REX-ARCHIDUXAUSTRIAE-DUX-BURGUNDIAE-STIRIAE-CARINTHIAECARNIOLAE-ET-WIRTEMBERGAE-E(t)-C(etera)-COMESTYROLIS-E(t)-C(etera)
Sigilli\180.JPG
Note
Collocazione
E’ ancora conservato, seppur in pessime condizioni, il
nastro che legava il volume lungo i lati inferiore,
superiore e laterale .
La coperta del volume è in velluto rosso.
Si segnala che alle cc. 3 e 4 parte del testo è stato
sottolineato con un lapis rosso.
Arm. II, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
119
178
181
181
/
1640 marzo 23
Udine, nel palazzo patriarcale
mm 270x470 (plica mm 40)
Foglio sciolto
Marcus Gradenigus119, patriarca d’Aquileia, concede ad
Andrea Schaur, vicario arciducale nella chiesa patriarcale
d’Aquileia, la cappellania della SS. Trinità nella chiesa
parrocchiale di Gorizia, resasi vacante dopo la morte di
Iulius Alexius120, ultimo rettore e possessore
/
I sostantivi Marcus e Dei facenti parte dell’intitulatio che
occupa la prima riga, sono scritti in caratteri capitali e
marcati.
Latino
/
Originale
La bolla pendente da filo di cotone rosso è andata perduta
/
Arm. II, scaf. V
Marco Gradenigo, già procuratore veneziano in Candia, fu patriarca di Aquileia dal 1629 al 1656, succedendo ad
Agostino Gradenigo.
120
Cfr. n. 108
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
179
182
182
Sulla coperta del volume: “Fol. 50. 1642”
All’interno “Anno 1641. N. 2.do”
Datazione cronica (anno mese 1641 agosto 25
giorno)
Datazione topica
Ratisbona
Dimensioni
mm 290x240
Tipologia archivistica
Volume (cc. 18)
Regesto
Ferdinandus III121, imperatore, concede ai fratelli
Richardus, Orpheus, Martius, Georgius, Carolus comites de
Strasoldo, liberi baroni di Villanova e signori di Medea,
fedeli servitori dell’impero, difensori della religione
cattolica contro i nemici più agguerriti, alcuni privilegi
consistenti:
- nell’iscrizione all’ordine dei conti ereditari dell’impero e
del Sacro Romano Impero, con la conferma dei titoli
nobiliari e comitali già acquisiti;
- nell’ampliamento dell’insegna nobiliare;
- nella facoltà di nominare e creare pubblici notai
(tabelliones) giudici ordinari, cartolari e delegati,
concedendo loro l’autorità pubblica;
- nella facoltà di legittimare figli naturali, bastardi ed
illegittimi;
- nella facoltà di nominare, confermare e rimuovere
tutori e creatori;
- nella facoltà di creare, promuovere, ordinare e
costituire, maestri, baccalaureati, dottori in diritto,
medicina, filosofia, presentando almeno tre dottori che
sottpongano il candidato ad un serio esame;
- nella consegna delle insegne e dell’arme
Sottoscrizioni
A c. 16r:
- sottoscrizione autografa dell’imperatore
- a sx: Ad mandatum Sac(rae) Caes(areae) Maiestatis
proprium e sottoscrizione autografa di G. Schidentsch
- a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere: Iohannes
Matthias Prikelmeyer
121
Ferdinando III (1608-1657), secondogenito di Ferdinando II e Maria Anna di Baviera, nel 1625 fu incoronato re di
Ungheria e nel 1627 re di Boemia. Divenne imperatore alla morte del padre (15/21637-2/4/1657). Sposò in prime
nozze (1631) Maria Anna (†1646), figlia di Filippo III di Spagna e dell’arciduchessa Margherita, da cui ebbe 5 figli, tra
cui il futuro imperatore Leopoldo I; in seconde nozze (1648) Maria Leopoldina (†1649), figlia dell’arciduca Leopoldo
del Tirolo; in terze nozze Eleonora Gonzaga (†1686)
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
A c. 2 il nome dell’imperatore ed il numerale ordinale
sono scritti in carattere epigrafico: le lettere sono
marcate. Nel resto del documento viene usata una
scrittura cancelleresca: i nomi dei destinatari dell’atto
sono solitamente scritti in carattere epigrafico.
A fianco del testo sono stati inserite delle annotazioni
che sintetizzano i vari privilegi concessi.
Alle cc. 9v-10r sono disegnati gli stemmi della famiglia
Strassoldo. L’antica insegna (Sigilli\182a.JPG) rappresenta
uno scudo fasciato di nero e d’oro; timbro: tre elmi
aperti a cancelli, coronati; quello centrale cimato da
piume di struzzo di nero e d’oro; i due laterali
rispettivamente a dx da una figura femminile etiope
nuda e a sx una figura maschile di etiope nudo che
sostegono
il
motto
INTIMA
CANDENT.
Lambrecchini di nero e d’oro. In alto al centro della
raffigurazione: scudo di rosso alla fascia d’argento;
cimiero: corona d’argento sormontato da piume di
rosso.
La nuova insegna (Sigilli\182b.JPG) rappresenta uno
scudo d’oro inquartato: nel I e nel IV all’aquila bicipite
di nero, coronata d’oro; nel II all’etiope nudo tenente
con la sinistra un’estremità del nastro che reca il motto
INTIMA CANDENT; nel III all’etiope nuda tenente
con la destra l’altra estremità del nastro che porta il
motto.Sul tutto scudetto fasciato di nero e d’oro.
Timbro: corona cimata da quattro fioroni d’oro (tre
visibili) alternati da gigli e decorata di pietre preziose.
Entrambe le insegne sono inserite in un rettangolo (mm
18x14): lo scudo a c. 9v, quello più antico è contornato
dalle figure allegoriche di quattro donne in abiti
rinascimentali: la prima con in mano il calice e la croce di
Cristo, la seconda con una chiave, la terza versa l’acqua
in una coppa, la quarta accudisce due bambini. Lo scudo
a c. 10r è sostenuto da due putti alati ed inserito in un
ambiente rinascimentale, attorniato da due donne ritte su
dei piedistalli con in mano la prima spada e bilancia, la
seconda un’asta e parte di una colonna.
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 140), in culla di cera vergine
(mm 170), pendente da cordoncino d’oro.
Conservazione non sufficiente: la parte inferiore tanto del sigillo
quanto della culla è andata perduta.
La legenda, che corre circolarmente su due registri, è lacunosa; vi
si legge:
I reg.: FERDINANDUS-TERTIUS-DEI-GRATIA-ELECTUS
[…HUNGAR]IAE-BOHEMIAE-DALAMTIAE-CROATIAE
II
reg.:
SCLAVONIAE-E(t)-C(etera)-REX-ARCHIDUXAUSTRIAE-BURGUN[DIAE…WIRTE]MBERGAE-E(t)C(etera)-COMES-TYROLIS-E(t)-C(etera)
Sigilli\182.JPG
Note
Collocazione
E’ ancora conservato, seppur in pessime condizioni, il
nastro che legava il volume lungo i tagli inferiore,
superiore e laterale.
La coperta del volume è in velluto marrone
Arm. II, scaf. V
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
122
180
183
183
/
1643 settembre 11
Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore
mm 360x510 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Papa Urbanus VIII122 dà mandato al vescovo di Trieste e
Capodistria di comunicare la nomina di Stephanus
Renzichar di Salcano quale parroco della chiesa dei SS.
Ermacora e Fortunato di Ranziano, sottoposta al
giuspatronato delle famiglie del conte Mattia a Turri et
Valsasina e del barone Vitus a Chimburg et Hungrispach, in
seguito alla rinuncia del reverendo Christophanus Shichi.
Sotto la plica:
- sottoscrizioni autografe tra cui si riconoscono quelle
di E. Warthour pro Rosenb(ono) e S. Caniottus
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi
dilecto, epi(scopo), tergestini, salutem nella prima riga, che
accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali,
ornati ed allungati
Latino
Presenza di tre fori lungo le pieghe della pergamena
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda.
Sigilli\183r.JPG
Sul recto: testa nimbata dei SS. Pietro e Paolo separata da croce
astile
Legenda:
- a dx: PE(trus)
- a sx: PA(ulus)
Sigilli\183v.JPG
Sul verso : URBANUS PAPA VIII
Note dorsali
Arm. II, scaf. V
Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, fu eletto papa il 6/8/1623, consacrato il 29/9/1623 e rimase sul soglio
pontificio sino il 29/7/1644
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
123
Cfr. n.121
181
184
184
Sul verso: “N. 33. Fol. 49. 1648”
1648 settembre 6
Lienz
mm 640x810 (plica mm 125)
Foglio sciolto
Ferdinand III123, imperatore, concede a Ricciardus von
Strasoldo ed ai suoi eredi la giurisdizione sulle cause civili
e criminali per il territorio di Salcano, sin dove si estende
la cura d’anime, della giurisdizione criminale per le ville
di Medea, Corona e Moraro.
Sopra la plica:
- a sx: Ad mandatum Sac(rae) Ces(aeae) Maiestatis
proprium e sottoscrizione autografa
Sotto la plica
- a dx: sottoscrizione autografa dell’imperratore e del
cancelliere (?) Iohannes Matthias Prikelmeyer
L’intitulatio occupa quattro righe iniziali: la prima, con il
nome dell’imperatore, con la formula Gottes genaden, è in
caratteri gotici. Le lettere sono marcate, allungate sopra il
rigo ed abbellite da svolazzi.
I paragrafi che contengono cararattere dispositivo sono
distinti dall’uso di qualche termine redatto in caratteri
marcati. Anche il nome del destinatario del
provvedimento, Ricciardus von Strasoldo, è sempre scritto
in caratteri marcati
Tedesco
Presenza nel testo di alcune sottolineature in china ed a
matita
[Originale]
Il sigillo pendente da cordoncino dorato è andato perduto
/
Arm. II, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
124
/
186
185
/
1[6]51 maggio 12
Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore
mm 270x410 (plica mm 40)
Foglio sciolto
[Papa Innocentius X124 concede al sacerdote Antonius
Davarrenio(?) il posto di presbitero della chiesa Maggiore
reatina (?), riservato ad Antoninus Victorinus e resosi
vacante,]
Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe
tra cui si riconoscono quelle di Her(mann) Alamannus e
[C.] Ugolinus
L’intitulatio e l’inscriptio occupano la prima riga.
Il nome del papa è in caratteri allungati, con l’iniziale
ornata a fiori, così come per le iniziali del destinatario.
Latino
La pergamena fungeva da coperta ad un testo: sul verso in
corrispondenza si legge Psalmista.
Il margine destro è andato perduto.
Presenza di un consistente foro nella parte conclusiva
del testo che rende pressoché illeggibili le ultime 10
righe, comprese quelle della datazione. Presenza dei
fori di legatura e di numerose macchie d’umidità;
abrasione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
Arm. II, scaf. VI
Innocenzo X, al secolo Giovanni Battista Pamphili, fu eletto papa il 15.9.1644, consacrato il 4.10, rimase sul soglio
pontificio sino il 7.1.1655
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
125
186
187
186
/
1657 marzo 8
Roma
Mm 410x550 (plica mm 70)
Foglio sciolto
Papa Alexander VII125 dà mandato all’officiale triestino
Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe
tra cui si riconosce quella di A. Marzinus.
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi
dilecto, tergestino e salutem nella prima riga, che accoglie
initulatio ed inscriptio, sono in caratteri capitali, ornati ed
allungati.
Latino
Presenza di tre fori lungo le pieghe della pergamena, uno
dei quali in luogo della datatio
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda.
Sigilli\186r.JPG
Sul recto: Testa nimbata dei SS. Pietro e Paolo separata da croce
astile
Legenda:
- a dx: PE(TRUS)
- a sx: PA(ULUS)
Sigilli\186v.JPG
Sul verso : ALEXANDER PAPA VII
La grafia rende la pergamena di difficile lettura: si sono
isolati alcuni nomi tra i quali quello di Ridolphus Calleli,
presbitero triestino. Si ipotizza che si faccia riferimento
ad un incarico all’interno del capitolo triestino: tal
Ridolphus Calleli potrebbe aver sostituito un’altra persona.
A Trieste nel 1657 è vescovo Antonio Marenzio
Note dorsali
Arm. II, scaf. VI
Alessandro VII, al secolo Fabio Chigi, fu eletto papa il 7/4/1655, consacrato il 18/4 e rimase sul soglio pontificio
sino il 22/5/1657
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
126
/
185
187
/
1657? agosto [1]
Roma, presso la chiesa di S. Maria Maggiore
Mm 635x845 (plica mm 100)
Foglio sciolto
Papa Innocenzo (?)126 dà mandato al patriarca d’Aquileia
di accogliere la nomina del presbitero Gaspar Frangipanis
quale coadiutore amministrativo di Bernardus Valvasoni,
canonico della chiesa d’Aquileia
Sotto la plica si trovano alcune sottoscrizioni autografe
tra cui si riconoscono quelle di L. Landinus e C. Ugolinus.
Sul verso: R(egistra)ta in Camera Ap(osto)lica con relativa
sottoscrizione autografa
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei vocabili
venerabili, patriarche, aquileie(nsi), salutem e salvatoris nella
prima riga, che accoglie intitulatio ed inscriptio, sono in
caratteri capitali, ornate ed allungate.
La i iniziale di Innocentius si allunga sotto il rigo ed occupa
metà pergamena: la lettera termina con svolazzi e motivi
floreali che fungono da cornice al testo.
Latino
/
Originale
La bolla di piombo pendente da corda è andata perduta
Note dorsali
Sul verso c’è un’annotazione di Johaniz Gherzius(?) in
merito ad una nomina di Bernardus Valvasoni datata 27
luglio 1650, a Graz.
Arm. II, scaf. VI
Non è possibile capire se si tratti di Innocenzo X il cui mandato papale si estese dal 15 sttembre 1644 al 7 gennaio
1655, o di Innocenzo XI reggente dal 21 settembre 1676 al 12 agosto 1689. La datazione riportata è inequivocabilmente
il 1 agosto 1657: nell’agosto 1657 è papa Alessandro VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
127
Cfr. n.125
182
188
188
Sul verso: “XXXIV”
1663 febbraio 9
Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore
mm 218x365 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Papa Alexander VII127concede a Martius Degratia, chierico
della diocesi aquileiese la promozione agli ordini
maggiori
Sopra la plica sottoscrizione autografa di J. P. Cellaucx
(?); sotto la plica altra sottoscrizione autografa
L’intitulatio occupa la prima riga: il nome del papa è
scritta in caratteri capitali e marcati
Latino
Presenza di un’estesa macchia d’umidità nella parte
sinistra del testo
Originale
Pur essendo riportata la formula sub anulo Piscatoris non è
immediatamente visibile il sigillo: tracce di cera rossa potrebbero
attestarne la presenza sul verso della pergamena
Sul verso è riportato il nome del destinatario della lettera.
Arm. II, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
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Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
183
189
189
Sul verso: “l’anno 1667. N. 10”
1667 aprile 9
Lienz
mm 610x610 (plica mm 70)
Foglio sciolto
Il nobile Carl von Gera dispone le volontà testamentarie
Sottoscrizione autografa di Carl von Gera
L’intitulatio, che occupa le due righe iniziali, è in caratteri
gotici marcati.
Le lettere sono leggermente allungate ed abbellite da
svolazzi. La i del personale ich è allungata sotto il rigo.
Tedesco
/
Originale
Si segnala la presenza di otto sigilli pendenti da coda doppia
Sigilli\189.JPG.
Da dx:
a. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda corre circolarmente e vi si legge:
CARL VON GERA
Sigilli\189a.JPG
b. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 25), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda si trova al centro del sigillo e vi si leggono forse 3
lettere: F H S
Sigilli\189b.JPG
c. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 20), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda si trova al centro del sigillo e vi si leggono forse 3
lettere: C H S
Sigilli\189c.JPG
d. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm 50),
con coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda, illeggibile, corre circolarmente.
Sigilli\189d.JPG
e. Il sigillo, in teca di legno (mm 50), priva di coperchio, pendente
da coda doppia è andato perduto
Sigilli\189e.JPG
f. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 10), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La figura è molto rovinata e non è possibile darne descrizione
Sigilli\189f.JPG
g. Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 10), in teca di legno (mm 50),
priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda ritrova al centro del sigillo e vi si legge:
F V(on) G(era)
Sigilli\189g.JPG
h. Sigillo di cera marrone, rotondo (mm 40), in teca di legno (mm
50), priva di coperchio, pendente da coda doppia.
La legenda, la cui lettura è resa difficile da uno strato di polvere,
corre circolarmente:
Sigilli\189h.JPG
Note
Collocazione
/
Arm. II, scaf. VI
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
128
184
191
190
/
1672 giugno 30
Graz
mm 385x740 (plica mm 130)
Foglio sciolto
Leopold [I]128, imperatore, attesta la
buona
amministrazione del conte Orphoeus von Strasoldo,
vicedomino in Carniola dal 1 gennaio 1637 al 31
dicembre 1648, durante la quale le entrate furono di
764.621 fiorini e le uscite di 761.885, con un attivo
quindi, di 2736 fiorini e rimette il debito contratto dal
conte Veit von Strasoldo, consigliere di reggenza e
successore di Orphoeus.
Sopra la plica:
- A sx: Commisio Sac(rae) Caes(areae) Maiestatis in
Cons(ili)o Cam(erae) Aul(ae) Interioris Austriae e di
seguito sottoscrizioni autografe dei consiglieri tra cui
si riconoscono quelle di Johann Andre Gahentane(?) e
Victor Jacob frey Kromdte(?) e più in basso quella di
Cristupf von Sihurian(?)
Sotto la plica:
- sottoscrizione autografa del cancelliere (?)
L’intitulatio occupa le tre righe iniziali: la prima, con il
nome dell’imperatore, con la formula Gottes genaden e
l’appellativo, è in caratteri gotici. Le lettere sono
marcate, allungate sopra il rigo ed abbellite da svolazzi a
spirale.
I paragrafi che contengono termini dispositivi o il nome
del destinatario dell’atto sono distinti dall’uso di caratteri
corsivi di dimensioni maggiori. Inoltre, i paragrafi sono
distinti tra loro dall’uso di iniziali le cui aste si allungano
orizzontalmente.
Tedesco
Leopoldo I (1640-1705), figlio di Ferdinando III e Maria Anna di Spagna, nel 1655 fu incoronato re d’Ungheria,
nel 1656 re di Boemia. Divenne imperatore (18/7/1658-5/5/1705) alla morte del fratello Ferdinando IV. Sposò in
prime nozze (1666) Margherita Teresa (†1673) figlia di Filippo IV di Spagna; in seconde nozze Claudia Felicita
(†1676), figlia dell’arciduca Ferdinando Carlo; in terze nozze (1676) Eleonora Maddalena del Palatinato-Neuburg
(†1720), da cui nacquero il futuro imperatore Giuseppe I (1678-1705) ed il futuro Carlo VI (1685-1740)
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
Presenza nel testo di alcune sottolineature a matita;
abrasione dell’inchiostro lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 65) in teca di legno con
coperchio (mm 90), pendente da cordoncini gialli e neri.
Conservazione buona.
La legenda corre circolarmente:
LEOPOLDUS D(ei) G(ratia) EL(ectus) ROM(anorum)
IMPER(ator) SA(cer) GER(maniae) HUNG(ariae) BOH(emiae)
E(t) C(etera) REX ARCID(ux) AUSTR(triae) DUX […]
TYR(olis) E(t) C(etera)
Sigilli\190.JPG; Sigilli\190a.JPG
La pergamena è conservata in una teca di latta
rettangolare (mm 265x205), con al centro della parte
superiore la teca per il sigillo. La teca è incisa da motivi
floreali stilizzati (Sigilli\190b.JPG). La ruggine l’ha
intaccata, quindi anche l’integrità del documento in
futuro potrebbe essere a rischio
Sotto la plica è riportata la tipologia documentale
dell’atto.
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
129
187
190
191
Sul verso: “A”
1677 settembre [14]
Roma, presso la chiesa di S. Maria Maggiore
mm 320x500 (plica mm 55)
Foglio sciolto
Papa Innocentius XI129 dà mandato al patriarca d’Aquileia
di assegnare a Sebastianus C[es]aris, il beneficio della
chiesa parrocchiale dei SS. Ilario e Taziano di Gorizia
Sotto la plica sono presenti diverse sottoscrizioni
autografe
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei vocabili
venerabili, patriarche e aquileie(nsi) e salutem nella prima riga,
che accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri
capitali, ornate ed allungate.
La i iniziale del nome del pontefice si allunga anche
sotto il rigo: la lettera è abbellita da svolazzi e motivi
floreali stilizzati
Latino
/
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda.
Sigilli\191r.JPG
Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce
astile.
Legenda:
- a dx: PE(trus);
- a sx: PA(ulus)
Sigilli\191v.JPG
Sul verso : “† INNOCENTIUS PAPA XI”
Note dorsali
Arm. II, scaf. VII
Inoocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, fu eletto papa il 21/9/1676, consacrato il 11/5/1670 e rimase sul
soglio pontificio sino al 22/7/1676
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
130
131
185
192
192
Sul verso: “N. 5”
1. 1582 ottobre 15 (data del testo)
2. 1683 maggio 26 (data copia)
1. Graz
2. Graz
mm 280x380 (plica mm 70)
Foglio sciolto
Carl130, arciduca d’Austria, concede a Matthias Hofer131
che, in assenza di eredi maschi, i discendenti in linea
femminile delle due figlie Clara e Ludovica possano
godere dei suoi beni, tra cui il feudo di Ranziano
(Rentschach).
Sottoscrizione autografa del segretario autentificatore:
Johann Cristoff Luhner(?)
Il nome dell’arciduca Carl è scritto al centro della
pergamena in carattere corsivo con la maiuscola iniziale
abbellita da sobri svolazzi. Il testo dispositivo si apre con
la lettera a capitale che si allunga sopra e sotto il rigo
con degli svolazzi.
Tedesco
Presenza nel testo di alcune sottolineature in china ed a
matita
Copia autenticata.
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm. 22) recante l’impronta
ottagonale (mm 18x14), in teca di legno, priva di coperchio (mm
35) pendente da coda doppia. Conservazione sufficiente.
La legenda, che recava forse le sole iniziali è andata perduta.
Sigilli\192.JPG
Lungo il margine sinistro in alto è riportata la tipologia
documentale dell’atto.
Arm. II, scaf. VII
Cfr. n.72
Vedi cenni delle famiglie Hofer-Hayss de Khüenburg-Strassoldo di Ranziano
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
188
193
193
Sul verso: “Fol. 50. 1692”
1692 giugno 2
Lubiana (Laibach)
mm 135x180
Foglio sciolto
Il conte Georg Sigmund von Gollemberg attesta il suo
impegno in favore della dote di Aurora, consorte del
nobile Martius von Strasoldo
/
L’intitulatio è in caratteri gotici marcati: le iniziali del
nomi propri sono ornate, così come la i del personale ich
iniziale
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 40), in culla di cera vergine
(mm 55) pendente da coda doppia.
Conservazione pessima: la culla è rovinata soprattutto nel margine
destro.
La legenda, illeggibile, corre circolarmente.
Sigilli\193.JPG
Note dorsali.
La datazione cronica è definita rispetto al lunedì dopo la
SS. Trinità (I domenica dopo Pentecoste)
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
194
194
Sul verso: “N. 29. Fol. 50. 1693”
1693 marzo 6
Gradisca
mm 380x525 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Iohannes Christianus, principe di Sua Maestà, conte di
Gradisca, duca di Crimlovius, principe d’Eggenberg, signore
d’Aquileia concede ai fratelli Martius, Philippus, Ricardus,
Romboldus e Franciscus de Strasoldo la giurisdizione feudale
di Farra, limitandola agli eredi maschi della famiglia.
Sopra plica:
- A sx: Ad mandatum Suae Celsitudinis proprium e
sottoscrizione autografa
Sotto la plica:
- sottoscrizione autografa di Iohannes Christianus
d’Eggenberg e di Dominicus Montanari
L’intitulatio è in caratteri capitali: le lettere sono
comunque abbellite da svolazzi
Latino
Abrasione dell’inchiostro
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 80), in teca di legno priva di
coperchio (mm 105) pendente da cordone in parte rosso e bianco,
in parte marrone e bianco.
Conservazione pessima: mentre la legenda che corre
circolarmente è ancora visibile, la figura è quasi totalmente
rovinata
Legenda: † IOAN(nes)-CRISTIAN(us)-D(ei)-G(ratia)-DUXCRUMLOVII-PRINC(eps)-AB-EGGENBERG-[ET?]PRINC(eps)-COM(es)-GRADISCE-ET-AQUILAEIAE-[ET]ADELSPERGA
Sigilli\194.JPG
Note dorsali
Sulla plica è stata apposta postuma, e poi staccata una
piccola etichetta di cui si leggono alcune lettere
[C]RISTIANO, probabilmente recante il nome del
principe d’Eggenberg
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
195
195
/
1693 novembre 6
s.l., nel palazzo ducale
mm 310x430
Foglio sciolto
Disposizioni in merito all’assolvimento da parte della
madre di Josefus Gorza figlio del fu Simeonis, di Caneva al
conte Orpheus Strasoldo del debito di 121 libbre e 5 solidi
Sono presenti:
- la sottoscrizione autografa del cancelliere
- l’annotazione cancelleresca dd. 17 dicembre 1693, in
cui si attesta la ricezione del debito fatta dall’istante
per mano di pre Pietro Concina
La riga iniziale - Dominium Venetiar(um) – e quella finale,
occupata dalla datatio, presentano artefici cancellereschi
Latino
Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della
pergamena; abrsione dell’inchiostro
Originale
/
Note dorsali
La grafia tende al corsivo.
Si fa riferimento alla località di Pavia di “Forum Iulii”.
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
132
189
196
196
Sul verso: “N. 104. Fol. 51. 1702”
1702 dicembre 6
Brescia, nel palazzo episcopale
mm 535x415
Foglio sciolto
Il cardinale Marcus Carlus Delfinus132, vescovo di Brescia
ed abate commendatario di San Pietro di Rosazzo 133,
nomina Philippus de Strassoldo, già parroco di Bigliana e
Gorizia ed arcidiacono della provincia ecclesiastica di
Gorizia, quale suo vicario generale e visitatore per quelle
parrocchie soggette ecclesiasticamente all’abbazia di
Rosazzo (Santa Maria di Canale, Ronzina e San Michele
di Bigliana)
Sono presenti:
- al centro: la sottoscrizione autografa del cardinale
Marcus Carlus Delfinus
- a dx: la sottoscrizione autografa del segretario Petrus
Silius
Parte dell’intitulatio, la i di Ill(ustrissi)mo dell’inscriptio e le
iniziali di Philippus e Strassoldo, che compaiono due volte,
sono dorate.
La i di Ill(ustrissi)mo è miniata: è inserita in una cornice ed
abbellita da motivi floreali.
Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da
motivi floreali.
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, ovale (mm 50x45), sotto carta, ben
conservato.
Della legenda, che corre circolarmente è visibile:
MARCUS-S(anctae)-R(omanae)-E(cclesiae)-PRESB(iter)CARDINALIS-DELPHINUS
Sigilli\196.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. VII
Marco Carlo Delfino fu vescovo di Brescia dal 1698 al 1705: ricoprì anche l’incarico di abate commendatario di
S.Pietro diRosazzo
133
Vedi l’elenco degli abati di Rosazzo in: CICONI, Udine e sua provincia, 1862, pp.515-516
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
134
190
197
197
Sul verso: “N. 22. Fol. 51. 1703”
1703 febbraio 24
Udine, nel palazzo patriarcale
mm 330x480 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Il conte Thomas de Pace, libero barone di Fridensberg,
decano udinese, vicario, esecutore apostolico e delegato
del patriarca Dionysius Delphinus134, concede al reverendo
Philippus de Strassoldo, sacerdote della diocesi aquileiese,
l’investitura della chiesa parrocchiale di Gorizia, il cui
patronato appartiene all’imperatore Leopoldus [I]135, in
seguito alla morte del reverendo Ioannis Baptista Crisai136.
Dionisio Delfino, nipote di Giovanni Delfino, a cui succedette, rimase in carica dal 1657 al 1734
Cfr. n.128
136
Elenco dei parroci di Gorizia: finora, a quanto io sappia, nn è mai stato pubblicato l’elenco dei parroci che ressero la
chiesa parrocchiale dei SS.Ilario e Taziano di Gorizia. Non mi sembra quindi fuor di posto di darne qui un elenco,
quanto più possibilmente completo, dei medesimi.
1. 1325-Ulrico de Waldenberg (il DELLA BONA, nella sua Strenna cronologica ecc., Gorizia, 1856, ad annum
1325 dice: Enrico re di Boemia, duca di Carintia, tutore di Gian Enrico conte di Gorizia presenta per la
parrochia di Gorizia Ulrico de Waldenberg)
2. Nicolò di Castello (che morì nel 1486)
3. Andrea Posch, 17.3.1486 (vedi: MORELLI, IV, 26). Nel 1488 egli era ancoraparroco di Gorizia.
4. Leonardo de Graben 1527
5. Luca Pitèr, 1545 (E’ nominato in un atto dd.20.2.1545: In stubadomus habitationis reverendi domini presbiteri
Lucae Piter plebani Goritiae). Nel 1549 era ancora parroco di Gorizia
6. Gerolamo Catta: fu parroco fino al 1562; col parroco di S.Pietro presso Gorizia; nel 1574 fu nominato primo
arcidiacono di Gorizia; nel 1577 venne privato di questa dignità per attriti con la curia patriarcale di Udine.
MORELLI, I, 268
7. Mattia Marcina (1562-1573)
8. Luca Tautscher (1574-1575)
9. Giovanni Tautscher (1575-1580). Nel 1577 egli fu nominato anche arcidiacono al posto del dimesso
Gerolamo Catta: nel 1580 fu nominato vescovo di Lubiana.
10. Andrea Napokai (1580-1600). Fino al 1596 egli fu anche arcidiacono. Ebbe una lite con Giovanni Panizzoli, il
quale rimase vincitore. La famiglia Panizzoli apparteneva alla nobiltà goriziana (cfr. CZOERNIG, op. cit.,
775). Nel registro dei battezzati della parrocchia dei SS.Ilario e Taziano il Napokai è firmato come parroco
fino al 27.11.1600.
11. Giovanni Maria Panizzoli, 1596,1600-1602. Nel 1596 è firmato come parroco nel libro dei battezzati. Figura di
nuovo con questo titolo dal 28.10.1600 in poi fino alla morte (1602).
12. Pietro Louscha (1602-1614). Nel 1614 fu nominato preposito di Lubiana col predicato de Louschendorf.
13. Giulio Alessio, parroco dal 16.4.1615 al 10.7.1639. (Nel 1618 gli fu conferita anche la cappella della
SS.Trinità nella chiesa parrocchiale; vedi relativa pergamena dell’archivio Strassoldo) [n. 174]. L’Alessio
apparteneva alle nobili famiglie della contea di Gradisca, che più tardi, con la riunione alla contea di Gorizia,
furono aggregate al patriziato goriziano (Cfr. CZOERNIG, op. cit., 787-788)
14. Giacomo Crisai (1639-12.10.1660). Il 4.11.1660 si sottoscrisse parroco emerito. Visse fino al 1670. Nel 1657
fu nominato Protonotario apostolico e arcidiacono sostituto
15. Giovanni Batta Crisai (1661-1702). Egli battezzò nella chiesa parrocchiale di Gorizia già nel 1660. Addì
17.6.1661 si sottoscrisse parroco presentato e il 1° gennaio 1662 parroco effettivo. Dal 1663 al 1668 fu
135
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
16.
17.
18.
19.
20.
Sono presenti:
- a dx: la sottoscrizione autografa di Thomas de Pace
- a sx: la sottoscrizione autografa del cancelliere
Io(hannis) Dom(inicus) Fantini
/
Latino
Presenza di numerosi i fori nella parte centrale del testo
Originale
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 45), in teca di latta (mm 55)
pendente da filo di cotone marrone.
Conservazione non sufficiente
La legenda, leggibile solamente nella parte sinistra del sigillo, corre
circolarmente:
(…) PATRIARCHA-AQUILEIENSIS (…)
Sigilli\197.JPG; Sigilli\197a.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. VII
arcidiacono sostituito, poi effettivo fino alla morte (1702). Dal 1674 fu arcidiacono non solo per la contea di
Gorizia, ma anche per quella di Gradisca. Fu sepolto l’11 ottobre 1702. Essendo egli occupato in molte
faccende dell’arcidiaconato, nel 1665 ottenne perla cura d’anime della parrocchia un vicario perpetuo nella
persona di Francesco Garzarolli, dottore in filosofia e bacelliere in teologia (Cfr. SPESSOT, Primordi,
incremento e sviluppo delle istituzioni gesuitiche, 1615-1773, in Studi Goriziani, III, 106, Gorizia, 1925). Nel
1687 il Crisai era già abate mitrato (Cfr. SPESSOT, op. cit., p.112)
dott. Filippo conte Strassoldo. Fu parroco di Gorizia dal 24.2.1703 al 3.6.1715. Egli rivestì anche la carica di
arcidiacono, nonché di vicario generale in spiritualibus del patriarca Dionisio Delfino e fu visitatore patriarcale
per le parrocchie della contea di Rosazzo (cfr. pergamena dd.22.5.1709) [n.198]. Morì nella giovine età di anni
43
Mario Gibelli de Gibellis (1715-1727). Morì il 25 gennaio del 1727 all’età di anni 73 (Cfr. SPESSOT, Studi
Goriziani, III, p.117)
Giuseppe Marsilio conte Coronini (1727-1751). Nell’archivio dei conti Coronini di S.Pietro (ora Scodovacca)
conservasi ancora il breve di Benedetto XIII, dd. 13 Kal. Aprilis 1727, col quale egli, presentato
dall’imperatore Carlo VI, viene nominato parroco di Gorizia. Morì il 23 settembre 1751 all’età di anni 57.
Michele Bartolini dal 25.8.1748 al 27.2.1750 fu vicario parrocchiale. Poi fu nominato un altro vicario. Nel
1753 il Bertolini appare di nuovo come vicario. Dal 19.9.1756 al 28.4.1777 egli risulta vicario perpetuo.
Costui morì il 21.7.1777.
Stefano Cecovich, dott. in sacra teologia, appare nel 1780 come vicario perpetuo (Cfr. MORELLI, IV, 84)
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
137
138
191
198
198
Sul verso: “N. 103. Fol. 51. 1709”
1709 maggio 22
Rosazzo
mm 390x525
Foglio sciolto
Dionysius Delphinus137, patriarca d’Aquileia ed abate
commendatario di San Pietro di Rosazzo, nomina
Philippus de Strasoldo, dottore in teologia, parroco di
Gorizia, arcidiacono138 della provincia ecclesiastica di
Gorizia suo vicario generale e visitatore per quelle
parrocchie soggette ecclesiasticamente all’abbazia di
Rosazzo (Santa Maria di Canale, Ronzina e San Michele
di Bigliana)
Sono presenti:
- al centro: la sottoscrizione autografa del patriarca
Dionysius Delphinus
- a sx: la sottoscrizione autografa del cancelliere
Ioannes Morobre
La prima riga dell’intitulatio è scritta in caratteri capitali:
per i titoli del patriarca, parte dell’inscriptio e per la datatio
Cfr. n.134
Elenco degli arcidiaconi di Gorizia:
1. Girolamo Catta, parroco di S.Pietro, 1570-1577
2. Giovanni Tautscher, parroco di Gorizia, 1577-1580 (poi vescovo a Lubiana)
3. Andrea Napokai, parroco di Gorizia, 1580-1956 (causa dissidi fu esonerato dalla carica)
4. Giovanni M.Panizzoli, parroco di Gorizia, 1596-1602
5. Pietro Ragno, parroco di Cormons, 1609-1646
6. Luca bar. Delmestri, parroco di Cormons, 1609-1646.
7. Stefano bar. Delmestri, parroco di Cormons, 1646-1672
8. Elia Garzarolli (?) morto 1661
9. Giov. Batta Crisai, parroco di Gorizia, 1663-1703 (dapprima fu sostituito, poi dal 1668 effettivo)
10. Bernardo Scagnetti, arcidiacono sostituto (1679-1680)
11. dott. Filippo conte di Strassoldo, parroco e arcidiacono di Gorizia dal 1703 al 1715 (Cfr. SPESSOT, in Studi
Goriziani, III, 114).
12. Giuseppe Antonio barone Delmestri, già parroco di Fiumicello, figura come vicario imperiale d’Aquileia ed
arcidiacono di Gorizia e Gradisca il capodanno del 1716 (Cfr. “Studi Goriziani”, III, p.117). Nel 1718 fu
eletto vescovo coadiutore di Trieste e morì nel 1719
13. Luca Sartorio Delmestri fu l’ultimo arcidiacono di Gorizia. Nel 1722 egli pontificò nella chiesa di S.Ignazio in
qualità di arcidiacono di Gorizia (Studi Goriziani, III, 119). Nel 1724 egli era arcidiacono e candidato al
vescovado di Trieste (ibi, III, 121). Nel 1725 era nuovo vescovo di Trieste, successore nella stessa dignità del
defunto fratello Giuseppe Antonio (ibi, III, 121). Nel 1727 era però sempre arcidiacono di Gorizia (ibi, III,
122).
Si confronti il contributo di L.Tavano, Cronotassi degli arcidiaconi di Gorizia (1574-1750), in Carlo M. d’Attems.
Primo arcivescovo di Gorizia 1752-1574, Gorizia 1988, 179-190
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
finale viene usata una scrittura marcata.
Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da
motivi floreali.
Latino
/
Originale
Sigillo di cera rossa, ovale (mm 30x20), sotto carta.
Conservazione: non sufficiente
Della legenda che corre circolarmente non si si legge nulla.
Sigilli\198.JPG
Note dorsali
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
192
199
199
Sul verso: “1719”
[1719]
[Trieste]
mm 615x670
Foglio sciolto
Il conte Marzio di Strasoldo, libero barone di Villanova,
signore di Farra, Moraro, Medea, Salcano, San Floriano,
e supremo ereditario cacciatore nel Friuli, colonnello
delle milizie urbane di Sua Maestà, consigliere di Stato e
capitano della città di Trieste, secondo le disposizioni
ricevute da S. Maestà, rilascia a Stefano Grenna e Carlo
Gaetano Aubert, mercanti triestini e sudditi
dell’imperatore, la patente navale per la nave “Carlo V
Imperatore” ed il libero transito e traffico nelle acque
della cosiddetta “Alta Porta Ottomana”.
Subscriptio autografa del cancelliere Franciscus Donadoni
La prima riga dell’intitulatio è scritta in caratteri capitali:
lungo il testo alcuni sostantivi riferiti all’autorità
imperiale ed alcuni termini dispositivi sono scritti con un
carattere corsivo di dimensioni maggiori.
Volgare italiano
Taglio della pergamena nella parte finale della
pergamena che non conserva la datatio
Copia autenticata
Sigillo di cera rossa, rotondo (mm 20), aderente.
Conservazione: pessima
Non è possibile dare descrizione del sigillo in quanto è
gravemente danneggiato.
Sigilli\199.JPG
Sul recto in alto a sinistra è apposto il timbro forse del
Capitanato triestino.
Note dorsali
Arm. II, scaf. VII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
193
201
200
/
1720 aprile
s.l.
mm 350x580 (plica mm 55)
Foglio sciolto
Joseph Braun, giardiniere e floricoltore nella villa estiva del
vescovo di Salisburgo, a Carolus Iosephus von Khüenburg,
vescovo di Khüemsee, attesta che Blasius Altman di
Abtenau, apprese da lui l’arte del giardinaggio e della
floricoltura
Sotto la plica sottoscrizione autografa di Joseph Braun
Il testo è formato da due parti: una prima, una sorta di
intestazione che riporta in caratteri gotici (la grandezza
del modulo tende a decrescere) il nome ed i titoli del
vescovo di Khüemsee.
Le lettere (così come quelle della seconda parte) sono
intrecciate tra loro da una sorta di linea continua
orizzontale, che assume le fattezze di una corda.
Al centro di queste righe è miniato a colori lo stemma
del vescovo (Sigilli\200a.JPG): lo scudo presenta i simboli
religiosi del pastorale, della croce accanto a quelli “laici”
della casata (la sfera per la casata di Khüenburg, l’aquila
per il territorio salisburghese).
Fanno da cornice a questa prima parte due vasi miniati
da cui fuoriescono dei rami con frutti e foglie.
La lettera iniziale del testo, è ingrandita ed abbellita da
motivi floreali e da un intreccio di linee concentriche.
La seconda parte della pergamena in cui c’è il testo della
certificazione di Joseph Braun, presenta come sopra
l’intitulatio con caratteri gotici, di dimensioni comunque
più piccole rispetto ai precedenti.
La i del personale ich è molto allungata sotto il rigo e
funge da cornice al testo: come la precedente lettera
iniziale è abbellita da motivi floreali e da un intreccio di
linee concentriche.
Lungo il margine destro da sotto il vaso parte una
cornice formata da un intreccio di forme geometriche:
viene riportata anche la sigla, forse del miniatore “PIL”.
Anche la firma autografa del testante è incorniciata.
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
Infine sulla plica, in mezzo ai fori per il sigillo, è miniato
a colori un gruppo di frutta e vegetazione (limoni,
pesche, zucca).
Il testo è incorniciato da un rettangolo contornato da
motivi floreali.
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera verde, rotondo (mm 20), in teca di legno con
coperchio (mm 40), pendente da nastro di raso verde.
Conservazione: buona
Legenda: si intravedono due lettere poste ai lati della figura:
I(oseph) B(raun)
Sigilli\200.JPG
/
Arm. II, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
/
200
201
/
1722 gennaio 21
Gorizia, Ufficio Militare
mm 305x400
Foglio sciolto
Il conte Martio di Strassoldo, in qualità di colonnello delle
Milizie scelte, nomina Marco Miani, quale sotto alfiere
dello stendardo della Compagnia Colonnella, in
sostituzione del padre, Leonardo Miani di Cormons.
- a sx: sottoscrizione autografa del cancelliere delle
Milizie scelte Giuseppe Bertolomeo Petrogalli
- a dx: sottoscrizione autografa di Martio di Strassoldo
/
Volgare italiano
/
Originale
/
Gli appellativi del conte Martio di Strassoldo sono: libero
barone di Villa Nuova, Signore di Farra, Medea, Moraro,
Salcano e San Floriano, Cameriere di S. Maestà, Consigliere di
stato, Capitano di Trieste, supremo Ereditario cacciatore del
Contado di Gorizia
Arm. II, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
139
/
202
202
/
1732 gennaio 31
[Venezia], nel Palazzo Ducale
mm 145x235 (plica mm 30)
Foglio sciolto
Carolus Ruzzino139, doge di Venezia, riconosce
l’autenticità del testamento di Caesar Strassoldo
Sulla plica: sottoscrizione autografa del cancelliere
Ioannes Antonius Vincentius
/
Latino
/
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 28) pendente da corda.
Sigilli\202r.JPG
Sul recto: S. Marco Evangelista (a dx) benedice il doge (a sx) che
reca in mano il vessillo del ducato
Sigilli\202v.JPG
Legenda:
- Sul recto: DUX
- Sul verso : [CAROLUS] RUZZINI DEI-GRA(tia)-D(ux)
VENETIAE-ET-C(etera)
La grafia è estremamente corsivizzata
Arm. II, scaf. VIII
Carlo Ruzzini fu doge di Venezia dal 2/6/1732 al 5/1/1735
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
140
194
203
203
/
1754 settembre 28
Gorizia
mm 400x565 (plica mm 58)
Foglio sciolto
Il conte Ferdinand Philipp von Harasch140, commissario
plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione
delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte
Peter von Strasoldo ed a Maria Elisabetta, ai suoi parenti ed
eredi, il diritto di caccia grande e piccola nel distretto
giurisdizionale di Ranziano, al prezzo di 30 fiorini.
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton
Portzheld(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von
Harasch
L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in
caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a
decrescere).
Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e
abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi.
La w del personale wir è invece allungta sotto il rigo con
motivi a spirale
Tedesco
/
Originale
Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di
legno (mm. 70), priva di coperchio.
Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda.
Sigilli\203.JPG
Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è
riportata la tipologia documentale dell’atto.
Sulla plica, di mano postuma è annotata in italiano la
tipologia documentale dell’atto.
Arm. II, scaf. VIII
Cenni biografici di questo 28° capitano di Gorizia vedi in MORELLI, op. cit., III, 62-63
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
141
Cfr. n.140
195
204
204
Sul verso: “N. 7. Fol. 52. 1754”
1754 settembre 28
Gorizia
mm 430x500
Foglio sciolto
Il conte Ferdinand Philipp von Harasch141, commissario
plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione
delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte
Antoni von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di
caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale della
comunità d’Aquileia, al prezzo di 463 fiorini.
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton
Portzheld(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von
Harasch
L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in
caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a
decrescere).
Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e
abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi.
La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con
motivi a spirale
Tedesco
Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di
legno (mm. 70), priva di coperchio.
Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda.
Sigilli\204.JPG
Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è
riportata la tipologia documentale dell’atto..
Note dorsali
Arm. II, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
142
Cfr. n.140
196
205
205
Sul verso: “N. 13. Fol. 52. 1754”
1754 settembre 28
Gorizia
mm 410x515 (plica mm 62)
Foglio sciolto
Il conte Ferdinand Philipp von Harasch142, commissario
plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione
delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende ai conti
Antoni e Ioseph von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il
diritto di caccia grande e piccola nel distretto
giurisdizionale di Villanova, al prezzo di 30 fiorini.
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton
Portzheld(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von
Harasch
L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in
caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a
decrescere).
Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e
abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi.
La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con
motivi a spirale
Tedesco
Presenza di numerosi fori, in particolare lungo le pieghe
della pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di
legno (mm. 70), priva di coperchio.
Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda.
Sigilli\205.JPG
Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è
riportata la tipologia documentale dell’atto.
Note dorsali
Arm. II, scaf. VIII
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
143
Cfr. n.140
197
206
206
Sul verso: “N. 4to. Fol. 52. 1754”
1754 settembre 28
Gorizia
mm 460x540 (plica mm 80)
Foglio sciolto
Il conte Ferdinand Philipp von Harasch143, commissario
plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione
delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte
Ferdinand von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di
caccia grande e piccola nella giurisdizione di Salcano, al
prezzo di 200 fiorini.
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton
Portzheld(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von
Harasch
L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in
caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a
decrescere).
Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e
abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi.
La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con
motivi a spirale
Tedesco
Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Il sigillo pendente da coda doppia è andato perduto
Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è
riportata la tipologia documentale dell’atto.
Note dorsali
Arm. II, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
144
Cfr. n.140
198
207
207
Sul verso: “N. 6to. Fol. 52. 1754”
1754 settembre 28
Gorizia
mm 415x490 (plica mm 50)
Foglio sciolto
Il conte Ferdinand Philipp von Harasch144, commissario
plenipotenziario per la vendita di tutta la cacciagione
delle riunite contee di Gorizia e Gradisca, vende al conte
Antoni von Strasoldo, ai suoi parenti ed eredi, il diritto di
caccia grande e piccola nel distretto giurisdizionale di
Gargaro e Paisiz, al prezzo di 150 fiorini.
Sotto la plica:
- a sx: sottoscrizione autografa del segretario Anton
Portzheld(?)
- a dx: sottoscrizione autografa di Ferdinand Philipp von
Harasch
L’intitulatio, che occupa le prime tre righe, è scritta in
caratteri gotici (la grandezza del modulo tende a
decrescere).
Le lettere iniziali della prima riga sono tutte allungate e
abbellite da motivi floreali stilizzati e da svolazzi.
La w del personale wir è invece allungata sotto il rigo con
motivi a spirale
Tedesco
Presenza di numerosi fori lungo le pieghe della
pergamena
Originale
Sigillo di cera rossa (mm 40), pendente da coda doppia, in teca di
legno (mm. 70), priva di coperchio.
Conservazione sufficiente. Non è riportata la legenda.
Sigilli\207.JPG
Sul margine inferiore sinistro, lungo la plica interna, è
riportata la tipologia documentale dell’atto.
Note dorsali
Arm. II, scaf. IX
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
145
199
208
208
Sul verso: “N. 19. Fol. 106”
1756 agosto […]
Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore
mm 235x330 (plica mm 35)
Foglio sciolto
Papa Benedictus XIV145 dà mandato all’arcivescovo di
Gorizia [Carlo Michele d’Attems]146 di comunicare la
concessione della facoltà al conte Carolus Antonius de
Strasoldo di prendere in sposa Iosepha figlia del fu
Sigismondus a Turri
Sulla plica e sotto la plica si trovano diverse
sottoscrizioni autografe
Le lettere iniziali del nome del pontefice e dei sostantivi
dilectus, archiepiscopus e goritiensis nella prima riga, che
accoglie initulatio ed inscriptio, sono in caratteri epigrafici,
ornate ed allungate
Latino
/
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 35) pendente da corda.
Conservazione: sufficiente
Sigilli\208r.JPG
Sul recto: Testa nimbata dei SS Pietro e Paolo separata da croce
astile.
Sigilli\208v.JPG
Legenda:
- a dx: S(anctus) P(etrus)
- a sx: non si legge il nome di P(aulus)
Sul verso : BENEDICTUS PAPA XIV
/
Arm. II, scaf. IX
Benedetto XIV, al secolo Prospero Lambertini, fu eletto il 17/8/1740, consacrato il 22/8, rimase sul soglio pontificio
sino il 3/5/1758.
146
Carlo Michele d’Attems, primo arcivescovo della diocesi di Gorizia, ricoprì la carica dal 1751 al 1791
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
147
/
209
209
/
1785 dicembre 29
Venezia, nel Palazzo Ducale
mm 175x235 (plica mm 35)
Foglio sciolto
[Il doge Paolus Rainerius147 concede a Ioannis Baptista
Taniclo(?) di effettuare copia di un atto]
Sulla plica ci trova la sottoscrizione del cancelliere Ioannes
Antonius Gabrieli
/
Latino
/
Originale
Bolla di piombo, rotonda (mm. 28) pendente da corda.
Conservazione: buona
Sigilli\209r.JPG
Sul recto: S. Marco Evangelista (a dx) benedice il doge (a sx) che
reca in mano il vessillo del ducato
Sigilli\209v.JPG
Legenda:
- a dx: [S(anctus)-M(arcus)]
- a sx: DUX
Sul verso : PAULUS [R]AINERIUS [DEI] GR(atia) DUX
[VE]NETIARU(m)
L’intitulatio, l’inscriptio sono a stampa
Arm. II, scaf. IX
Paolo Renier fu doge di Venezia dal 15/1/1779 al 14/2/1789
Identificativo Spessot
Ordinamento “A & P”
Ordinamento
Segnature antiche presenti
Datazione cronica (anno mese
giorno)
Datazione topica
Dimensioni
Tipologia archivistica
Regesto
Sottoscrizioni
Note paleografiche
Lingua
Stato di conservazione
Forma di trasmissione
Sigillo
Note
Collocazione
148
200
210
210
/
1803 maggio 20
Roma, nella chiesa di Santa Maria Maggiore
mm 230x415
Foglio sciolto
Papa Pius VII148 dà mandato all’arcivescovo di Gorizia
[conte Francesco Filippo Inzaghi]149 di comunicare la
concessione della facoltà di poter ascoltare la S. Messa
nelle domeniche e nelle feste nella loro cappella di
famiglia ai nobili Antonius, Leopoldus, Anna, Carolina ed
Heleonora, fratelli Strasoldo
Sottoscrizione autografa del cancelliere Carolus Brachius
de Flontis (?)
/
Latino
Presenza di una sottolineatura con lapis rosso
Originale
/
Sul verso è trascritto il titolo del destinatario: Ven(erabi)li
Fratri Archiepiscopo Goritien(si)
Arm. II, scaf. IX
Pio VII, al secolo Gregorio Barnaba Chiaromonti, fu eletto il 14/3/1800, consacrato il 21/3 e rimase sul soglio
pontificio sino il 20/8/1823.
149
Il conte Francesco Filippo Inzaghi fu arcivescovo di Gorizia dal 1792 al 1816
INDICE DEI NOMI
Nell’indice sono riportati i nomi presenti nelle pergamene indicizzati per cognome, nella lingua in cui
compaiono originalmente: sono esclusi i nomi dei cancellieri la cui lezione è risultata difficile da
decifrare, segnata nelle schede con il punto interrogativo (?). Anche per i componenti delle famiglie
nobili si utilizza il nome del casato e successivamente quello di battesimo.
Di regola, quando compare, è riportata l’indicazione del patronimico (padre di, moglie di, fratello di…).
È stato possibile distinguere gli omonimi in base alla presenza del patronimico. Nell’indice tuttavia
viene riportato il nome proprio e non il patronimico: per es. nel caso si faccia riferimento a Balthasar
Dornberg, figlio di Maximilianus, viene indicizzato solamente il nome di Balthasar. Qualora però
fossimo in presenza di cognomi diversi (per es. Margarita Reluti , [moglie] del fu Leopoldus de Dorinbergo) si
procede all’indicizzazione di entrambe le voci.
I personaggi di cui non siamo in possesso del cognome, sono elencati secondo il nome di battesimo.
I sovrani, i papi, i conti di Gorizia sono indicizzati in italiano; per sovrani e conti - in nota - è riportata
la lezione linguistica usata nelle pergamene.
Per completezza, dopo il patronimico, è indicata un ulteriore identificazioni di tipo storicoprofessionale. Oltre ad imperatore e conte di Gorizia, sono stati isolati i seguenti termini: canonico,
cancelliere, capitano, coadiutore del cancelliere, commissario, dottore in legge, esattore, giureconsulto,
luogotenente, notaio, parroco, patriarca, presbitero, provveditore, vescovo, vice governatore.
Il numero riportato accanto alla voce è quello d’ordine delle pergamene.
d. = detta
q. = quondam
p. = pergamena
A
Abratybor (d’), Horatius, notaio, 1
Albertinis (de), Ventura, notaio, 123
Alberto (†1374)1, conte di Gorizia, 10
Albrecht (von) Fraunfelde, Ulreich, 39
Alessandro VII, papa, 186, 188
Alexandrus, vicario, 77
Alexius, Iulius, parroco, 174, 177, 181
Altman, Blasius, 200
Amutius, Ben(edictus), cancelliere, 174
Anna di Vtuyba (Vrtoyba?), moglie di, 15
Antonius, figlio di Franciscus, notaio, 51
Antonius de Atimis, notaio, 68
Anzolellus, Hieronimus, cancelliere, 65
Aptimin(us), Federeic(us), cancelliere, 42
Arcoloncan (de), Petrus, 76
Armutius, Benedictus, cancelliere, 174
Aspach (von), Heinrich, 35
Attavantis (de), D(ominicus), 56
Attems, Carlo Michele, vescovo, 208
Aubert, Carlo Gaetano, 199
1
Albertus. Potrebbe trattarsi di Alberto IV (†1374)
i
B
Baldigara, Gasparus, 77
Barbarigo (de), 66
Barbarus, Hermolaus, patriarca, 174, 176; Zacharias, provveditore, 47
Barrutis, Antonia, figlia di, 79
Batheim (von), Cristoph, 131
Beck, H., 105
Belgradinus, Antonius, notaio, 79, 80, 83
Bellonus, Antonius, notaio, 70, (figlio di) 76
Benedetto XIV, papa, 208
Bentivogliis (de), Hannibalis, figlio di, 58
Bernardina moglie di Matheus de Flumignano, 67
Bernardus, Paolus, figlio di, 125
Berthis (de), Iacobus, 177
Betheim, Cristoph, marito di, 131
Bevilaqua, Bithinius, figlio di, notaio, 43, 145, 146, 149
Bithunius, Iohannes Dominicus, notaio, 94
Blasich, Iacobus, 110
Blasius figlio del fu Mattia, 77
Bortholottis (de), Ioannis, coadiutore del cancelliere, 102
Bovinchus, Theodoricus, cancelliere, 16
Braun, Joseph, 200
Brizignon, Nicola, conzar, 141
Brumalescus, Petrus Antonius, figlio di, notaio, 124, 125
Brümberg, Elias, cancelliere, 163, 164
Budrig (de), Odoricus, 4
Bullino, Bartolomeo, deputato, 177
Buteigoriis (de), Iulius, figlio di, 58
C
Caballis (de), Antonius, cancelliere, 146
C[ae]saris, Sebastianus, 191
Campana, Andrea, 132; Iulius, notaio, 119, 120, 132, 177
Carlo2, (†1590), arciduca, 137, 138, 144, 150, 157, 159, 192
Carlo V3 (†1558), imperatore, 71
Casalibus (de), Nicolaus Ioannis, giureconsulto, 65
Caynero, Ioannis, figlio di, 94
Cengraft(?), Carl, 163
Cerincho, Steffanus, figlio di, 68
Cesaris, Sebatianus, parroco, 191
Chimburg, vedi Khüenburg
Chiuc, Andrea, fratello di, 107; Iacobus, fratello di, 107; Ioannis, figlio di, 107
Chuculussius, Niculussius, figlio di, notaio e cancelliere, 11
Ciller, Sebastianus, figlio di, 106, 120
Cisterninus, Ioannes, notaio, 84, 128
Codessa, Ioannes Baptista, notaio, 96, 107, 110, 112; Theseus, figlio di, 97
Colaus d. Rizzo, 106
Colauttus, Mathius, notaio, 139
Concina, Pietro, parroco, 195
2
3
Carl
Karl
ii
Copmaul, Nicolaus, 107
Cornellus, Bertholdus, padre di, 83
Cornola, Gioani Iacomo, 121
Coronini, Rodolfo, esattore, 177
Crisai, Ioannis Baptista, parroco, 197
Crissò (de), Nicolaus, 108
Cristoforus de Montegambaro, canonico, 16
Cristoforus figlio del fu Odoricus, 97
Cunradus, scriptor de Floyano, 1
D
Davarrenio(?), Antonio, presbitero, 185
Degratia, Martius, chierico, 188
Delfinus, Dionysius, patriarca, 197, 198; Marcus Carlus, vescovo, 196;
Dobrohost, L., 78
Dominicus, Nicolaus, 77
Donadoni, Franciscus, cancelliere, 199
Donda, Antonius, figlio di, 119; Christoforus, figlio di, 119; Natalis(?), figlio di, 119;
Dorenberch, Dorenbergarus, Dorimberg, Dorimbergarus, Dorinbergo, Dornikh, Dorumbergo (de,
von), vedi Dornberg
Dornberg
famiglia, 41, 138, 170; Balthasar, figlio di, 142; Erasm (Erasmus), 69, 71, 72, 73; Francisch
(Franciscus, Franz), 82, 96, 101, 107, 110, 112, 121, 130, 136, 148; Fridreichs, figlio di, 5; Gaspar
(Gasparis), 121, 156; Georg, 23, 82; Leopoldus, 68; Ludwig (Ludovigo), 82, 130; Maximilian
(Maximilianus), 82, 136, 142, 148 ; Nicolaus, figlio di, 7; Raimundus, 75; Ranoldus, figlio di, 7;
Rehmund, 82; Rina, 7, sorella di ; Rudulphus, 15; Susanna, figlia di, 35; Tristhan(?), 121; Veit
(Vitus), 41, 123, 127, 148, 155
Dornberg Hungherspach (von), Thomas, 109
Dyetalmus di Varmo, 4
E
Edlinger, Ioannis, figlio di, 119;
Eggenberg (d’), Iohannes Christianus, principe, 194
Enghelhofer, I., 158
Ercole I4, duca di Ferrara, 48, 53
F
Fabrus, Marcus, 97
Fantini, Iohannis Dominicus, cancelliere, 197
Federico III5 (†1493), imperatore, 20, 44,
Ferdinando6 (†1595), arciduca d’Austria nel Tirolo, 136
Ferdinando I7 (†1564), imperatore, 73, 75, 78, 82, 101, 103, 104, 105, 109, 114, 115, 116, 117, 126, 127,
158, 159
Ferdinando II8 (†1637), imperatore 163, 164, 165, 166, 168, 169, 170, 171, 173, 175; 178, 179, 180
4
Hercules
Friderich
6
Ferdinand
7
Ferdinand, Ferdinandus
8
Ferdinand. Compare anche con l’appellativo di “arciduca”
5
iii
Ferdinando III9 (†1657), imperatore, 182, 184
Flachsperger, Kolman, 44
Formentini (de), Adam, 51
Fornaciaio, Leonardus Nilla (?), 17
Franciscus di Udine, 54
Francus, Franciscus, canonico, 174
Frangipanis, Gaspar, presbitero, 187
Fuchs Rügheim (v), Georg, vescovo, 113
G
Gabrieli, Ioannes Antonius, cancelliere, 209
Gaillart, G., 176
Gebsattel (von), Johann Philips, vescovo, 167
Georgius de Podgar (Podgora), figlio di, 14
Gera (de, von)
famiglia, 104; Adam, figlio di, 85; Alexander, fratello di, 158, 159; Carl, figlio di, 152, 153, 158,
159, 161, 189; Elisabeth, moglie di, 151, 152, 153; Erasm, 100, 116, 126, 129, 137; Franz, fratello
di, 158, 159, 161; Georg, fratello di, 158, 159; Hanns, fratello di, 20; Hanns Cristoff, figlio di,
152, 153, 158, 159, 161; Wilhelm, fratello di Hanns e Veit, 20, 44; Wilhelm, fratello di Georg,
Franz ecc., 158, 159, 161; Raimund (Regmund), padre di Adam, 85; Reimundt, fratello di Georg,
Franz ecc., 158, 159; Veit, fratello di, 20
Geroltrech (de), Adulfus, 57
Gerstman, M., 142
Ginati, Iulius, notaio, 106
Giovanni10 (†1462), conte di Gorizia, 18, 19, 22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31
Gollemberg (von) Aurora, 193; Georg Sigmund, 193
Gollianiz, Sigismondus, parroco, 174
Gorza, Josefus, figlio di, 195
Grabiz, Melchior, 177
Gradenigus, Angelus, luogotenente, 38; Marcus, patriarca, 181
Grasser, Diomedas, figlio di, notaio, 17, 74
Grassetus vedi Grasser ,
Gregorius, fratello di Michelis, 74
Greinar, Leonardus, 49
Grenna, Stefano, 199
Grimani, Antonio, patriarca di, 176
Grünnberg, Elias, cancelliere, 157
Guarengus, Raynaldus, figlio di, notaio, 4
H
Haiss, vedi Heyss
Harasch (von), Ferdinand Philipp, commissario, 203, 24, 205, 206, 207
Harder, Riedolf, 36
Hartmanus q. Iohannis, notaio, 13, 14;
Hauser (de), Sebastianus, vice governatore, 67
Hays, vedi Heyss
Hermacoras, Petrus, notaio, 8
Heüss, vedi Heyss
9
Ferdinandus
Iohannes, Iohannis, Iohanns
10
iv
Heyss Khüenberg (von), Franz, 175; Veit (Vitus), 175, 179; Wilhalbin, 164;
Heyss Khüenberg (von) Ungerspach (zu), Fridrich, 167; Gertrüd, figlia di, 93; Wilhebut, 173
Heyss Ungerspach (von)
Dorothea, moglie di, 15411; Fridrich, 55; Fridrich12, figlio di Georg, 143; Gulielmus, 154; Iorg
(Georg), 86, 113, 122; Michel, 45; Wolfang (Volfghangus), figlio di, 14313, 147, 154
Histerc(?)(von), Magdalena, figlia di, 100
Hofer
Clara, figlia di, 192; Elisabeth, 98; Iacobus, figlio di, 77; Ludovica, figlia di, 192; Matthias,
192; Stefanus (Stefann), (diacono) 33, 36, 78, 144; Wolf, padre di, 98
Hoffer, vedi Hofer
Hofmann, Hans, 72, (cancelliere) 73, 114, 115
Höltzl, Blasi, cancelliere(?), 62, 63, 64
I
Innocenzo XI, papa, 191
Inzaghi, Francesco Filippo, arcivescovo di, 210
Ioannus de Quadrivio (Codroipo), figlio di, 57
Iustin, Iohannis, 3
K
Kettnar, Iohannes, figlio di, notaio, 37, 49; Katherina, madre di, 37;
Kettner, vedi Kettnar
(K)harling (von), Hanns, 103
Khlainder, Sigmundt, 164
Khüenburg (von), Banus, 172; Carolus Iosephus, vescovo di, 200; Franciscus, 172; Geörg, 172;
Iustina, 172; Magdalena, 172; Ursula, 172; Veit (Vitus), 183; Wilhelm, 172; Wolf, 157, 162
Kumellus, A., 176
L
Lamorscham (de), Marcus, governatore, 67
Landinus, L., 187
Larennspar, Petter, 59
Lauredanus, Andreas, luogotenente, 65
Legalis, Franciscus, 132
Leivenburch (von)14, Heirich, 5
Lemrer, L., 163
Leonardo15 (†1500), conte di Gorizia, 32, 34, 36, 39, 40, 41, 42, 43, 46, 52, 59
Leopoldo I16 (†1705), imperatore, 190, 197
Luches, P.V., 66
Lugodanus, Çenetina, moglie di, 12; Laurencius, figlio di, 12
Lumçis (de), Hermanus, figlio di, 3
M
11
Dorothea è moglie di Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg, citato in tal modo nella p.143
Fridrich è figlio di Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg, citato in tal modo nella p.143
13
Nella p.143 Wolfang Hayss Ungerspch de Khenbürg è citato in tal modo
14
leggi Lewenburg
15
Leonhart, Leonardus
16
Leopoldo, Leopoldus
12
v
Maçuelo (de), Antonius, 155
Malvasia (de), Neapolianus, figlio di, 58
Mamocenus, Iacobus, luogotenente, 47
Marega (von), Baptista, 117; Blasion, 117; Hanns Dominico, 117; Hanns Maria, 117
Martiis (de), Gaspar, notaio, 57
Marzinus, A., 186
Massumatico (de), Laurentius, figlio di, 58
Matheus de Flumignano, figlio di, 67
Mathias q. Nicolai, notaio, 2
Mauro, Christophorus, doge di Venezia, 38
Massimiliano I17 (†1519), 62, 66, 69
Massimiliano II18 (†1576), imperatore, 142, 158, 159
Mayna d. Sluchna, figlia di, 14
Megaluti, Francischina, figlia di, 111; Ioannes, procuratore, 108; Nicolaus, 111
Mehoratis (de), Philipus, vicario, 6
Merula, Georgius, notaio, 108
Miani, Marco, figlio di, 201
Michael figlio del fu Cotai(?),133
Michaelis (de), Gervasio, 133; Leonardus, 133; Vitus, 133;
Michelis figlio del fu Gregorio, 74
Michelize, Petrus, 89
Michiluttus figlio di Osboldus, 51
Milliana, Bertrandus, 124
Miserit, Nicolaus, 112
Misitinis (de) Iohannis, figlio di, notaio, 3
Montanari, Dominicus, 194
Morobre, Ioannes, cancelliere, 198
Murgot Nusdorf (von), Caspar, 86; Hans, 86, 98; Wolfang, 86;
Murslaeres (des), Veidel, 9
N
Nerlius, Marnis, figlio di, notaio, 15
Nichel, I., 158
Nicola Conzar de Bigliana, figlio di, 141
Nicolaus d. Lo Neri, 96
Nicolettis (de), Franciscus, figlio di, notaio, 111
Nimis, Ioannes, notaio, 154, 156
O
Obernurger, P(aulus), 148, 155
Odorisius, Michael, parroco e notaio, 92, 95
Orlandininus, Simonis, marito di , 111
Orobonus, Hercules, notaio, 88, 89
Orzon, Conradus, 77 ; Iohannis, 68
Orzono (de), vedi Orzon
P
17
18
Maximilian, Maximilianus
Maximilian, Maximilianus
vi
Pace (de), Brenco, figlio di, 12; Thomas, 197
Palimçer, Andreas, figlio di, notaio, 91
Palladius, Nicolaus, parroco e notaio, 67
Paltronis (de), Antonius, figlio di, 58
Paolo V, papa, 176
Peinnter, Iohannis, 25; Dorothea, moglie di, 25
Pesler, Mathias, 103
Peterin, Sebastianus, 91; Baptista, 103
Petrogalli, Giuseppe Bertolomeo, 201
Petrus, figlio di, notaio, 54
Petrus de Quadrivio (Codroipo), figlio di, 57
Petrus de Vineis, figlio di, notaio, 54
Petrus Maria, canonico, 56
Petuinus, Iacobus, notaio, 141
Pio VII, papa, 210
Podoresach, Andreas, 99
Polhaimb (zu), Ludvig, 160
Pollach, Stephanus, cancelliere(?), 20
Polniça (de) Iuano, 12
Porta (a), Dominicus Vincentius, dottore in legge, 125; Ioannis Baptista, notaio, 106
Portis (de), Petrus, figlio di, notaio, 77, 87
Potzler (von), Perthold, fratello di, 9; Ugelmi, fratello di, 9
Pranhoffer, Ermannus (Hermanus), capitano, 79, 80, 83
Prikelmeyer, Iohannes Matthias, cancelliere (?),182, 184
Proderli, Martinus, 75
Prothasius figlio di Iosephus, 135
Puchler, I(o)h(ann), 69
Q
Quayatus (Quaiatus, Qualiatus), Bertrandus (Beltrandus), 84, 88, 89; Leonardus, 156
R
Rabatta (von), Alessio, 49; Anthon, 177
Rainerius, Paolus, doge, 209
Raschauer19, Wolfango, 37
Reifemberg, Stephanus, 13
Reifemberk de, vedi Reifemberg
Reluti, Susana, [moglie] di, 68; Margarita, [moglie di], 68
Rolussa, Gendrut, madre di, 87
Rebuliza, Anthon (Antoniuis), 105, 128; Hilarius, 139; Petrus, 84
Renosetti, A., 176
Renzichar, Stephanus, parroco, 183
Ressaur, Viviano, 177
Reya (de) Iançelmus, figlio di, 8
Reyfemberk de, vedi Reifemberg
Riboliza, Ribolizza, Riveliza vedi Rebuliza
Rokhalm (von), Sigmund, 35
Robertus de Comino, notaio, 11
Rodolfo II20 (†1612), imperatore, 148, 154, 158
19
leggi Ressauer
vii
Roppenstayen21 (von) Conrad, 21
Rubei, Colaus, figlio di, 134; Petrus, figlio di, 134;
Rubeis (de) Paolus, figlio di, notaio, 7
Rusinnus, Michaellis, figlio di, 81
Ruzzini, Carolus, doge di, 202
S
Sachil, Andreas, 77
Salatheus22
Adam, 168; Andrea, figlio di, 118, 128, 140; Franciscus, 140; Gregorius (di Mossa), figlio di, 88,
95; Herneus, figlio di, 92; Ioannes (di Mossa), figlio di, 95; Iosephus, 141; Leonardus, 139;
Paolus (Paulus), figlio di, 81, 88, 95, 99, 108, 111, 141; Simon d. Musiche, figlio di, 91, 118;
Saleteo, Saletheu, Sallatel, Sallateus, Salletheus vedi Salatheus
Sanctofoca (de), Ioannes, presbitero e notaio, 60
Sandolinus, Ioannes Antonius, coadiutore del cancelliere, 44
Sanudo, Matteo II, vescovo di, 176
Sauraw (von), Erasm, 151, 152, 153; Wolf, 151, 152, 153
Schaur, Andrea, vicario, 181
Schiapin, Ioannis, figlio di, 90
Sebastianus d. Rizzo, 106
Seleteu, vedi Salatheus
Senfftenau (a), Jacobus Curtius, 148
Seuser, Lorentius, 49
Sforza, Giovanni, 177
Shichi, Christophanus, parroco, 183
Silius, Petrus, segretario, 196
Simonis, figlio di, 13
Simonis d. Mus, 77
Sincig, Gendra, moglie di, 92
Sinibaldis (de), Falco, protonotario apostolico, 56
Soardo, Giovanni Carlo, 177
Spanus, Ioannes, notaio, 132, 134, 135
Spiegel, Jac(obus), 66
Stacornarius, Cristoforus, 37
Stadion (von), Johan Geörg, cancelliere, 162, 167
Stagnich, Stephanus, 90
Starhenberg (von), Elisabeth, moglie di, 160
Staudacher, Geor, canonico, 26
Stella, Hieronimus, vice giureconsulto, 65
Strasario, Strasaro, Strasoldo, Strassario, Strassaro, Strassau (von, de), vedi Strassoldo
Strassoldo (de)
famiglia, 117; Alovisius, 18; Anastasia, moglie di, 146, 149; Anna, sorella di, 210; Antonius, 204,
205, 207, 210; Antonius, figlio di Ioannis, 65; Ascanius, figlio di, 65; Aurelius, figlio di, 65;
Beltrandus, canonico, 16; Bernardus, figlio di, 11; Bucinus, 38, 50; Caesar, 202; Camillus, figlio
di, 65; Carolina, sorella di, 210; Carolus Antonius, 208; Carlus (Carolus), 178, 182; Cristoferus,
18; Christophorus, fratello di Buçinus, 54; Christophorus, figlio di Bucinus, 70, 76; Danielis
(Daniel), figlio di, 94, 124, 125, 145, 146; Ferdinand, 206; Franciscus, 194; Friedrich (Fridericus),
62, 63, 64, 66; Georgius, 182; Germanis (Germanicus), 165, 166; Hans (Ioannis), 63, 64, 66;
20
Rodolphus, Rudolphus, Rudolff
leggi Ropenstein
22
I componenti della famiglia provengono da Bigliana, fatte alcune eccezioni opportunamente indicate
21
viii
Heleonora, sorella di, 210; Jacobinus, figlio di, 11; Iohannis, 18; Ioseph, 205; Ioannis Iosephus,
176; Leopoldus, fratello di, 210; Lucretius, figlio di, 149; Maria Elisabetta, 203; Martius (Martio,
Marzio), 178, 182, 193, 194, 199, 201; Michaelis, figlio di, 102; Nicolas, fratello di, 150; Nicolaus,
18; Nicolaus Maria, 48, 53; Odoricus, 18, 38, 42; Orpheus, vicedomino, 182, 190, 195; Peter,
fratello di Nicolas, 150, 203; Petrus, figlio di Bernardus, 4, 10; Petrus, fratello di Bucinus, 38,
(deputato) 47, 50; Petrus, padre di Rizardus, 60; Philippus, 194, (parroco, arcidiacono) 196, 197,
198; Ricciardus (Ricardus, Richardus, Raichardt, Richard), prefetto, 171, 177, 178, 180, 182, 184,
194; Rizardus, canonico, 65; Romboldus, 194; Sigismondus, 18; Simonis, figlio di, 11; Soldanir
(Saldanyr, Soldanerius, Soldanyer, Soldanyr, Soldoniero), 19, 21, 22, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32,
34, 40, 43, 46, 52; Soldonirus, figlio di Ioannis, 65; Veit, 190
Stuler, Iustus, 57
Stürgh, Cristoff, 150
Sviheuser, V(itus), cancelliere, 155
Swetkhowitz (von), Elisabeth, figlia di, 131; Maria, figlia di, 121
T
Taniclo(?), Ioannis Baptista, 209
Täxer, W., 137
Thannhausen (von), Carl, 147
Thüngen (von), Neidhardt, vescovo, 162
Tomas, vescovo di, 175
Torre (della)
Federicus, figlio di, 4; Henricus, fratello di, 1; Iohannis Forlanus, 4; Iosepha, figlia di, 208;
Mattia, 183; Nicolaus, 106; Raimund, 169; Sigmund, 93
Thurn (von), vedi Torre
Tronus, Filippus, 50
Trovoretto, Vincentius, figlio di, 17;
Turre (de la), vedi Torre (della)
Turres, Iacobus, figlio di, notaio, 118; Leonardus, notaio, 81, 90
Turri (de), vedi Torre (della)
Tüegg, Joele, 173
U
Ucsach, Margareta, moglie di, 3
Ugolini, C., 185, 187; Io(hannes) St(ephanus), 176
Ugolinus, vedi Ugolini
Ungerspach, Octus, figlio di, 7
Unotyblingen (de), Guielmus, 57
Unquisinpach (de), vedi Ungerspach
Urbano VIII, papa, 183
V
Valentinus, Marius, 176
Valvasoni, Bernardus, canonico, 187
Vegnate, Antonius, figlio di, notaio, 50
Vendraminus, Andrea, doge di Venezia, 47
Venerius, Antonius, 11; Bernardinus, luogotenente, 101;
Verdenberg, Johannes Baptista, cancelliere (?),180
Victorinus, Antonius, presbitero, 185
ix
Vincentius, Joannes Antonius( ?), cancelliere, 202
Villa Nova (de), Michelis (Michaelis, Michailis), capitano, 119, 120, 132, 133, 134, 135
Villario (de), Franciscus cancelliere, 70
Villinger, Veit, 62, 63, 64, 66
Vincentius, Ioannes Antonius, cancelliere, 202
Vischer, Iohannes Baptista, 171
Vitus figlio di Iacobus, 133
Vollach, Stephanus, cancelliere. 20
W
Wacht (von), vedi Torre (della)
Weber, Io(hannes) B(aptista), 127, 142
Wellinger, V(eit), 136
Welzer Eberstein (von), Apollonia, sorella di, 55
Weylenut, Lucey, 45
Wierkhen, Stephen, 98
Wincler, Ioannes, 123
Wolkenstein, Michell, 61
Wosemperg (de) Adaleyta, figlia di, 8; Nicolaus, figlio di, 8
Würtzburg (von) Veit, vescovo, 122, 143
X
Xalateus, vedi Salatheus
Z
Zachoret, [marito] di, 79
Zoriuc, Iohannes, notaio, 99
Zorni, Nicolaus, oratore, 47
Zuianus, Ioannis, 108
x
INDICE DEI LUOGHI
I nomi delle località appaiono secondo la lezione delle pergamene: fanno eccezione le voci relative a
località citate secondo la denominazione ufficiale dello Stato al quale oggi appartengono, quali Vienna,
Lubiana e così via. In corsivo sono state lasciati i nomi di località non traslitterati.
Il numero riportato accanto alla voce è quello d’ordine delle pergamene.
A
Abtenau, 200
Aquileia, 8, 16, 56, 60, 65, 123, 174, 176, 181, 187, 194, 198, 204
Arges, 18, 42, 43
Augsburg, 66, 116
Aütz,160
Aitelberg, 19, 22, 28
B
Bamberga, 113, 122, 143, 162, 167
Barbana (Collio), 81, 90, 118
Belgrado1, 29, 30, 31, 32, 40, 52, 63, 64
Biana, vedi Bigliana
Bigliana2, 81, 91, 92, 95, 99, 108, 111, 118, 128, 139, 141, 196, 198
Bologna, 58
Bove, 9
Brassendorf an der Geyll3, 25
Brescia, 196
C
Camerino, 50
Canale4, 1, 196, 198
Caneva, 195
Capodistria, 183
Caporetto, 123
Capriva, 95
Carantan, 52
Carinzia, 24, 113, 147, 162, 167
Carlino, 133, 190
Carniola, 190
Castelnuovo, 34, 46, 64
Castellutto, 4, 42, 43
Cerou5, 61, 87, 90, 107
Chiarisacco, 132, 134, 135
Cividale (Clividratus, Civitas Austriae, Forum Iulii,), 18, 51, 108, 111, 176
Codroipo (Quadrivius, Kodroiypp), 18, 42, 43, 57, 64
1
Anche “Santa Maria di Belgrado”
Anche “San Michele di Bigliana”
3
In Val Zeglia
4
Anche “Santa Maria di Canale”
5
Anche Cerou superiore
2
xi
Collio, 61
Comino de Latisana, 11
Concordia, 176
Cormons, 18, 42, 43, 56, 64, 74, 84, 95, 96, 128, 139, 201
Corona, 106, 169, 184
Cosana, 81
Cragno, 69
Crimlovius, 194
D
Doblach, 30, 31, 32
Dorenberg, 5, 7
Dygen(?), 9
F
Farra, 1, 6, 60, 84, 117, 156, 194, 199, 201
Ferrara, 53, 88, 89
Firenze, 7
Floyano6, 1, 8
Flumignano, 67
Fraforeano, 40, 66
Franeçcha(?), 91
Fridensberg, 197
G
Gargaro, 207
Gehöfflingen, 21
Gemona, 2
Gmünd, 173
Gonars, 97, 107, 112, 132
Gorizia, 7, 13, 14, 15, 17, 18, 23, 28, 30, 37, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 49, 65, 68, 71, 72, 75, 87, 93, 96,
101, 106, 107, 109, 110, 112, 120, 121, 123, 132, 138, 140, 144, 156, 163, 174, 177, 180, 181,
191, 196, 197, 198, 201, 203, 204, 205, 206, 207
Gradisca, 71, 88, 89, 106, 119, 120, 194, 203, 204, 205, 206, 207
Gran, 72
Graz, 85, 100, 129, 130, 137, 138, 150, 151, 152, 153, 157, 159, 163, 164, 165, 166, 168, 169, 170, 171,
172, 175, 179, 190, 192
Griano(?), 90
H
Haisset, 9
Hevnuels(?), 9
Hilfersdorf, 173
I
Inchingen, 26
6
Si potrebbe ipotizzare che Floyano possa essere identificabile con San Floriano: non si ha alcuna conferma
xii
Innsbruck , 62, 69, 71, 126, 136
L
Latisana, 11
Lavariano, 125
Lestizza, 67
Liechtennegg, 160
Lienz, 19, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 29, 34, 36, 46, 52, 86, 148, 184, 189
Lubiana, 109, 193
Lucinico, 103, 156
M
Madrisio (Madrisch), 40
Marano7, 79, 80, 83, 132, 133, 134, 135
Maranuto (Maranutus), 119, 120
Medana, 18, 42, 43
Medea 49, (Madäg) 169, 182, 184, 199, 201
Monthoc, 12
Moraro, 84, 89, 119, 169, 184, 199, 201
Mortegliano, 18, 42
Mossa, 68 (villa Murshae?), 88, 91, 95
N
Nebula, 108
Nemis, 156
Neustadt, 180
P
Padriach an der Geyll 8, 25
Paisiz, 207
Pasthiath an der Geyll 9, 27
Petau, 126, 129
Pisino, 10, 121
Pocech, 96
Podgora, 14
Polhaimb, 160
Porcia, 177
Porpetto, 97
Portogruaro, 74
Praga, 142, 155, 158
Precenico, 67
Pressburg,127
Preval, 91, 105, 156
Pristaurim, 154
Privano, 70, 76, 94, 149
7
Anche “Marano Nuovo”
In Val Zeglia
9
In Val Zeglia
8
xiii
Q
Quisca, 18, 42, 43
R
Ranziano, 36, 77, 78, 98, 144, 154, 157, 164, 173, 175, 183, 192, 203
Ratisbona, 182
Roma, 16, 56, 183, 185, 186, 187, 188, 191, 208, 210
Ronzina, 196, 198
Rosazzo 10, 196, 198
S
Salcano, 183, 184, 199, 201, 206
Salisburgo, 200
Salochatsch, 5
San Floriano, 107, 110, 112, 170, 199, 201
San Gervaso, 133, 134, 135
San Lorenzo, 91 (sotto Mossa), 103
San Martino, 92
Santa Maria La Longa, 11
Sassuolo, 48
Sdraussina (villa Sabride), 60
Sesana, 44
Solimbergo, 92
Strassoldo, 145, 146, 149
Strassburg, 63, 64
T
Tessenperche, 9
Tirolo, 24
Tolmezzo, 3, 77
Tragenschich, 27
Treves, 39
Trieste, 183, 199, 201
Turgnano, 18, 42, 43
Tusculum, 176
U
Udine, 11, 43, 50, 54, 57, 65, 70, 76, 94, 102, 124, 125, 145, 174, 181, 197
V
Valeriano, 67
Varmo, 4
Venezia, 38, 47, 155, 202, 209
Vicenza, 65
Vienna, 73, 75, 78, 82, 101, 103, 104, 105, 109, 114, 115, 117, 131, 178,
10
Anche “San Pietro di Rosazzo”
xiv
Villaco, 20
Villanova, 60, 150, 171, 182, 199, 201, 205
Virchio, 18, 42, 43
Vituyba (Vrtojba?), 15
W
Wolfsberg, 113, 122, 143, 162, 167
Würzburg, 162
Z
Zeglia (val), 24
xv
TAVOLA DI CONVERSIONE1
Identificativo
Spessot
/
1
2
3
4
/
5
6
7
8
9
/
10
11
12
13
15
16
17
18
19
24
20
22
23
21
25
26
27
28
29
30
/
31
32
33
34
35
38
39
40
41
42
43
Ordinamento
“A& P”
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
26
22
24
25
23
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
40
41
42
43
44
45
Ordinamento Datazione cronica
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
1325 febbraio 3
1330?
1333 aprile 22
1335 dicembre 20
1338 giugno 29
1341 aprile 16
1343 aprile 27
1346 novembre 13
1350 gennaio 21
1366 dicembre 1
1385 gennaio 17
1397 marzo 11
1397 agosto 29
1405 novembre 25
1429 giugno 7
1435 dicembre 22
1439 marzo 23
1455 giugno 2
1456 giugno 12 o novembre 6
1457 luglio 6
1458 aprile 23
1458 aprile 28
1458 maggio 1
1458 maggio 24
1458 giugno 2
1458 luglio 28
1459 febbraio 17
1459 dicembre 8
1459 dicembre 21
1460 aprile 23
1460 giugno 15 o novembre 9
1460 luglio 21
146?2 aprile 3
1463 febbraio 14
1464 maggio 12
1464 agosto 28
1467 aprile 18
1468 aprile 5
1471 agosto 16
1471 dicembre 13
1471 dicembre 13
1472 luglio 15
1472 luglio 15
1473
1
Si riporta questa tavola di conversione la quale riporta schematicamente l’identificativo Spessot, l’ordinamento dato
dalla Cooperativa degli “Archivisti e Paleografi”, l’attuale ordinamento e la datazione cronica
VI
Identificativo
Spessot
44
45
37
46
47
48
36
49
50
51
/
52
53
54
14
55
161
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
72
73
74
75
76
77
79
78
80
81
82
83
84
85
86
87
88
Ordinamento
“A& P”
46
47
39
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
/
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
84
83
85
86
87
88
89
90
91
92
93
Ordinamento Datazione cronica
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
1475 febbraio 26
1476 maggio 6
1477 giugno 30
1477 ottobre 12
1477 dicembre 8
1478 novembre 18
1479 luglio 6
1482 luglio 20
1484 ottobre 3
1485 dicembre 4
1488 gennaio 26
1490 marzo 24
1490 agosto 5
1497 aprile 16
1497 dicembre 27
1499 aprile 5
1503?
1507 gennaio 17
1507 aprile 18
1507 aprile 20
1508 settembre 13
1510 marzo 1
1512 ottobre 7
1513 gennaio 10
1518 maggio 5
1518 giugno 1 e [1519] giugno 1
1521 giugno 18
1528 febbraio 20
1528 marzo 10
1531 febbraio 9
1535 novembre 24
1536 marzo 29
153[8] marzo 3
1538 dicembre 6
1538 dicembre 12
1539 […] 4
1540 gennaio 7
1540 gennaio 12
1540 marzo 20
1540 luglio 8
1541 ottobre 31
1542 agosto 10
1543 gennaio 8
1543 febbraio 3 e maggio 4
1543 dicembre 15
1544 febbraio 11
1544 dicembre 18
1545 ottobre 22
1548 gennaio 27
VII
Identificativo
Spessot
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
108
107
109
110
111
112
113
124
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
125
126
127
128
129
130
131
/
132
133
134
137
135
Ordinamento
“A& P”
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
113
112
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
Ordinamento Datazione cronica
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
1548 febbraio 15
1549 ottobre 20
1550 marzo 11
1550 luglio 8
1551 ottobre 31
1551 novembre 24
1553 ottobre 18
1553 novembre 8
1554 giugno [30]
1554 luglio 15
1554 dicembre 7
1556 luglio 6
1556 dicembre 12 e 1557 giugno 28
1557 maggio 1 e 2
1557 giugno 11
1557 agosto 27
1557 dicembre 23
1558 gennaio 10
1558 febbraio 5
1558 febbraio 26
1558 ottobre 28
1558 ottobre 29
1559 marzo? 1
1559 [giugno] 8
1560 febbraio 20
1560 aprile [5] ed [ottobre] 1
1560 ottobre 10 e novembre 12
1560 novembre 23
1561 luglio 15 o settembre 1
1562 gennaio 21
1562 dicembre 3
1563 marzo 19
1563 giugno 4
1563 settembre 28
1564 gennaio 12
1564 giugno 21
1565 agosto 1
1565 dicembre 6
1566 gennaio 2
1566 gennaio 23
1566 gennaio 24
1566 agosto 26
1567 aprile 26
1567 maggio 31
1568 giugno 16
1570 gennaio 5
1570 dicembre
1570 dicembre 26
1571 aprile 28
VIII
Identificativo
Spessot
138
/
139
140
141
142
143
144
147
145
146
148
149
150
153
154
155
156
157
158
159
160
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
/
186
?
182
183
184
187
Ordinamento
“A& P”
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
186
187
185?
188
189
191
190
Ordinamento Datazione cronica
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
1572 novembre 1
1573 agosto 20
1574 settembre 23
1574 ottobre 21
1577 novembre 4
1578 luglio 15
1578 novembre 6
1581 luglio 21
1583 aprile 20
1583 ottobre 20
158?3 ottobre 20
1584 maggio 10
1586 agosto 6
1586 dicembre 13
1589 novembre 14
1589 dicembre 5
1589 [dicembre] 6
1590 agosto 1
1591 novembre 3
1594 maggio 18
1595 ottobre 12
1595 novembre 9
1601 luglio 1
1601 agosto 16
1603 febbraio 7
1603 aprile 15
1605 marzo 4
1607 febbraio 22
1611 ottobre 6
1613 agosto 1
1613 dicembre 6
1618 marzo 31
1618 agosto 8
1618 ottobre 15
1621 luglio 16
1622 agosto 26
1626 settembre 14
1631 agosto 26
1640 marzo 23
1641 agosto 25
1643 settembre 11
1648 settembre 6
1[6]51 maggio 12
1657 marzo 8
1657? agosto [1]
1663 febbraio 9
1667 aprile 9
1672 giugno 30
1677 settembre [14]
IX
Identificativo
Spessot
185
Ordinamento
“A& P”
192
Ordinamento Datazione cronica
188
/
/
189
190
191
192
193
/
/
194
195
196
197
198
199
/
200
193
194
195
196
197
198
199
201
200
202
203
204
205
206
207
208
209
210
193
194
195
196
197
198
199
200
201
202
203
204
205
206
207
208
209
210
192
1683 maggio 26 (1582 ottobre 15, copia
autenticata)
1692 giugno 2
1693 marzo 6
1693 novembre 6
1702 dicembre 6
1703 febbraio 24
1709 maggio 22
[1719]
1720 aprile
1722 gennaio 21
1732 gennaio 31
1754 settembre 28
1754 settembre 28
1754 settembre 28
1754 settembre 28
1754 settembre 28
1756 agosto […]
1785 dicembre 29
1803 maggio 20
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