Torino, 14 ottobre 2016

Transcript

Torino, 14 ottobre 2016
Convegno Internazionale nel 100° anniversario della nascita di Herbert Simon
HERBERT SIMON: THE GENIUS OF SIMPLICITY AND BOUNDEDNESS
In collaborazione con
Master MAPS e Dipartimento CPS Collegio Carlo Alberto
Con il supporto di
Torino, 14 ottobre 2016
Il ruolo di Herbert A. Simon nella storia scientifica e culturale del XX secolo è ancora da
decifrare. Sono talmente tanti i filoni della ricerca in cui ha svolto un ruolo da pioniere
assoluto che sembra difficile comprendere come ciò sia stato possibile in un solo uomo
(nell’articolo allegato di Riccardo Viale dalla rivista Sistemi Intelligenti de Il Mulino,
“Simon uno, nessuno, centomila”, si riassumono le tappe ed i filoni principali del pensiero
simoniano).
In primo luogo, come scienziato della politica, la sua attività di ricerca sull’organizzazione e
sul comportamento amministrativo nel settore pubblico e successivamente in quello
dell’impresa privata lo porta ad elaborare un nuovo concetto della razionalità individuata dai
tre attributi limitata, satisfacing e procedurale. Inoltre viene messa in luce l’importanza della
relazione fra apprendimento e processi decisionali a livello delle organizzazioni.
Questi concetti sono alla base dell’attività di Simon come economista. Egli criticherà per
tutta la vita l’economia neoclassica, ma anche l’economia istituzionale per la loro scarsa
attenzione alla ricerca empirica. La teoria della razionalità ottimizzatrice neoclassica, non
può fare finta di niente di fronte alle confutazioni della realtà, come non è accettabile
nell’economia istituzionale il proliferare di ipotesi esogene ausiliarie, senza giustificazione
empirica. Al contrario una teoria economica fondata sulla razionalità limitata e satisfacing
sembra soddisfare i requisiti epistemologici di scienza empirica.
Simon scienziato della politica ed economista ha modo di maturare l’importanza dello studio
dei processi psicologici “dentro la testa” alla base delle decisioni e di come simularli al
calcolatore. Viene elaborata una serie di programmi di Intelligenza Artificiale, “Logic
Theorist”, GPS e molti altri, per simulare il problem solving umano. S’introduce il
linguaggio che utilizza una memoria associativa sotto forma di “strutture di lista”. Simon
propone una nuova psicologia basata sull’elaborazione dell’informazione che prende a
prestito dall’informatica i sistemi di produzione. Si introduce in psicologia ed IA il concetto
di euristiche e si individua la loro articolazione cognitiva nello studio con i “protocolli ad alta
voce” del problem solving umano.
L’attività di studioso di Intelligenza Artificiale e psicologia cognitiva insieme ai suoi
interessi epistemologici, maturati a partire dagli anni dell’insegnamento di Rudolf Connap, lo
portano a sviluppare un originale programma di filosofo e psicologo della scienza. La
scoperta scientifica viene descritta come attività di problem solving e valutata
normativamente in base alla sua capacità di soddisfare criteri non a priori, ma di tipo
pragmatico-cognitivo. Simon elabora una serie di programmi di simulazione di scoperte
scientifiche, il più importante dei quali è la serie BACON capace di scoprire, tra l’altro, la
terza legge di Keplero.
PROGRAMMA PROVVISORIO
ore 9.30 Introduzione:
Riccardo Viale Herbert Simon Society e Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Roma
Kathy Simon Herbert Simon Society e University of Minnesota
Bounded Rationality in Economics
Massimo Egidi Luiss, Rome e Herbert Simon Society
Discussants:
Marco Novarese Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Vercelli
Matteo Motterlini Università Vita - Salute San Raffaele Milano
Econometrics and Uncertainty
Bruno Contini Collegio Carlo Alberto, Moncalieri, TO
Discussants:
Fabio Pammolli IMT Institute for Advanced Studies, Lucca
Kostantinos Katsikopoulos Max Planck Institute for Human Development, Berlino
Artificial Intelligence and Scientific Discovery
Pat Langley Stanford University
Discussants:
Vincenzo Crupi Università degli Studi di Torino
Pietro Terna Collegio Carlo Alberto, Moncalieri, TO
ore 13.30 Conclusione della prima sessione
ore 15.00 Inizio della seconda sessione
Tools-to-tools heuristics in scientific inference
Tom Nickles Nevada University, Reno
Discussants:
Stefano Gattei California Institute of Technology, Pasadena CA, U.S.A.
Lorenzo Magnani Università degli Studi di Pavia
New Trends in the Theory of Organization
Mie Augier Stanford University
Discussants:
Filippo Barbera Collegio Carlo Alberto, Torino
Luigi Marengo Department of Business and Management, LUISS University, Roma
Problem Solving and Heuristics
Ralph Hertwig Max Planck Institute for Human Development, Berlino
Discussants:
Laura Macchi Università degli Studi di Milano, Bicocca
Barbara Fasolo London School of Economics and Political Science, Londra
ore 19.00
Conclusioni:
Gerd Gigerenzer
Max Planck Institute for Human Development, Berlino
President, Herbert Simon Society, Berlino
Workshop Internazionale
Behavioral Economics Nudges and Heuristics for Public Policies
In collaborazione con
Master MAPS e Dipartimento CPS Collegio Carlo Alberto
Con il supporto di
Torino, 15 ottobre 2016
E’ noto che raramente i governi si sono affidati alle scienze del comportamento per
impostare l’attività di regolamentazione. Quando raramente è successo è perché si trattava
del contenuto psicologico della norma, come nel caso di leggi sullo stress psicologico
nell’ambiente di lavoro, o sui disagi psicologici dell’adolescenza, o sulle modalità
psicopedagogiche per i programmi scolastici. Mai la psicologia era stata utilizzata nella
messa a punto della norma, cioè come metodo di “law making” o come strumento per
costruire un contesto favorevole della scelta da parte del cittadino. Questo è sempre stato il
dominio assoluto del diritto con, più recentemente, collaborazioni forti da parte
dell’economia e delle scienze dell’amministrazione. Il Presidente Obama in questo campo ha
segnato una discontinuità innovativa senza precedenti (insieme a quella manifestata in
parallelo dal Primo Ministro britannico Cameron). Obama nel 2011 e nel 2015, emette due
Executive Orders in cui si invitano le agenzie federali a fare riferimento alle ricerche ed alle
scoperte delle scienze comportamentali per migliorare il benessere dei cittadini. Obama non
si riferisce in modo esclusivo alla teoria del Nudge di Thaler e Sunstein (2008), ma in
generale alle scienze comportamentali nelle sue varie possibili applicazioni. Molti sono i
governi che hanno adottato un approccio comportamentale tipo Nudge con risultati spesso
positivi, sia in Europa (UK, Danimarca, Germania) che oltre Oceano (Stati Uniti, Australia,
Canada, Singapore) in vari settori delle politiche pubbliche, ad esempio fisco, ambiente,
istruzione, salute, finanza. Un intervento viene classificato come nudge quando non è una
regolamentazione coercitiva, preserva la libertà di scelta, presuppone che il cittadino decida
in modo automatico e riflesso, non implica metodi di persuasione diretta, non cambia in
modo significativo gli incentivi economici né è difficile o costoso implementarlo e ridisegna
il contesto di scelta secondo le scoperte della economia comportamentale. In definitiva nudge
è stato proposto come una forma di paternalismo libertario che ha una doppia valenza. Come
paternalismo ha l’obbiettivo di compensare le tendenze irrazionali ed autolesioniste dei
cittadini “spingendoli dolcemente” a decidere in modo razionale, anche se inconsapevole, per
il loro bene. Come libertario si pone l’obbiettivo di dare l’ultima parola al cittadino che può
sempre compiere una scelta diversa da quella disegnata dal nudger e di fatto opporsi alla sua
spinta gentile. Alcuni nodi cruciali emergono da questa particolare architettura delle scelte.
In primo luogo il modello di razionalità utilizzato dai “nudgers” per intervenire sulle scelte
dei cittadini e la razionalità del cittadino che viene nudged più o meno coscientemente. In
secondo luogo in quale fase del processo decisionale dei cittadini intervenire, cioè, in altre
parole, quale paternalismo adottare. Infatti il paternalismo potrebbe essere rappresentato in
rapporto alla fase del processo decisionale “edonica”, che ha a che fare con gli stati di
benessere che i nudger attribuiscono al cittadino con gli stati di default; la fase “cognitivocomputazionale” con le modalità di nudging per migliorare le sue capacità consapevoli di
scelta; e la fase “educativa” attraverso la formazione ed il training a neutralizzare le tendenze
agli errori di giudizio. Inoltre una serie di critiche da varie discipline tende a superare le
angustie dei vincoli della teoria.
Si tende ad esempio ad estendere l’approccio comportamentale alla regolazione. La teoria del
Budge (Behavioural Economics Informed Regulation) di Oliver va nella direzione di
contrastare i danni potenziali dei prodotti in settori come quello del tabacco, alcool,
alimentazione, informatica, telecomunicazioni, etc. attraverso accorgimenti comportamentali.
Si dimostra che il Nudge può scatenare una reazione a boomerang negativa e contraria al
proprio intento (“Dodge”): ad esempio un consumatore che è nudged verso un piatto sano in
un nuovo bar, la volta successiva è più propenso ad evitare questo bar e preferire il Mac
Donald.
Si critica Nudge per la sua tendenza a diventare un Fudge nel doppio senso di una soluzione
facilmente a buon mercato e di pronto utilizzo e strumentalizzazione da parte del policy
maker e nello stesso tempo insidiosa e ingannevole nell’abusare delle limitazioni della
razionalità umana e nel mettere a rischio le libertà individuali di scelta consapevole.
In conclusione un approccio, definibile come Drudge (Viale e Fasolo, 2016), cioè di utilizzo
degli strumenti di educazione, debiasing e di presa di coscienza consapevole del cittadino nel
fare le scelte, utilizzando il tool-box di euristiche ecologicamente razionali nel dato ambiente
decisionale.
We call for papers that cover mainly the following topics:
Behavioral Development Public Policy
Behavioral Economics
Behavioural Education Public Policy
Behavioural Environmental Public Policy
Behavioural Financial Public Policy
Behavioural Fiscal Public Policy
Behavioural Health Public Policy
Behavioural Public Administration
Behavioural Sciences Informed Regulation (BUDGE)
Bounded Rationality
Choice Architecture
Cognitive Economics
Default States
Dodge
Ecological Rationality
Education to Reasoning and Decision Making
Fudge
Lexicographic Heuristics
Libertarian Paternalism
Moral Behavior in Public Administration
Nudge
One Reason Decision Making
Rationality and actors’ models in the social sciences
Rationality and cooperation
Rationality, social identities and deliberation in public policies
Recognition-Based Decision Making
Satisficing Heuristics
Social Rules
Trade-Off Heuristics
PROGRAMMA PROVVISORIO
ore 9.30
Introduzione
Pietro Terna Presidente, Collegio Carlo Alberto, Torino
Riccardo Viale Herbert Simon Society e Scuola Nazionale dell'Amministrazione, Roma
Chairman: Francesco Ramella CPS, Università di Torino
ore 9.45
What Heuristics for Public Policies Keynote speech: Gerd Gigerenzer
Max Planck Institute for Human Development, Berlin
President, International Herbert A. Simon Society, Berlin
ore 10.00
Discussione
ore 10.20 – 12.40
Presantazione Papers selezionati per il Workshop
ore 12.40
Assemblea Generale, Herbert Simon Society
ore 13.15
Conclusioni prima sessione
ore 14.15
Inizio Seconda Sessione
Introduzione e Chairman
Massimo Egidi Vice Presidente, Herbert Simon Society e LUISS, Roma
ore 14.30 – 18.00
Presantazione Papers selezionati per il Workshop
ore 18.00
Conclusioni
Organizing Secretariat:
Herbert Simon Society
Via Sant’Agostino, 30 – 10122 Torino – Italy
URL: http://herbertsimonsociety.org/
[email protected]
[email protected]