GPL al Salone Nautico di Genova

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GPL al Salone Nautico di Genova
Il GPL nell’utilizzo nautico, nuova frontiera
Carburanti gassosi: buoni con tutti, per terra e per mare
GPL e metano sono carburanti ecologici, economici e sicuri, disponibili da subito per aiutare l’ambiente. Nel nostro
Paese sono utilizzati da quasi 2 milioni di veicoli. Aziende italiane all’avanguardia producono soluzioni sempre più
performanti esportate in tutto il mondo: possono funzionare a gas automobili, autobus, mezzi commerciali, scooter. E
grazie a nuove normative, vanno a GPL anche le imbarcazioni.
La diffusione del GPL nel settore della nautica può contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti,
come già avviene su strada per le quattro ruote, salvaguardando così la salute di fiumi, laghi, mari e nello stesso
tempo aiutando gli utenti a risparmiare sul costo del carburante. In termini di sviluppo, si potrebbe anche pensare a
un 10% di natanti a GPL nell’ambito dell’utilizzo diportistico e da lavoro nel giro di qualche anno: si tratta infatti
dell’unica alternativa subito disponibile e praticabile.
GPL e nautica, la normativa tecnica è pronta
Il GPL si propone quindi come una soluzione possibile ai problemi di inquinamento atmosferico e delle acque derivanti
dall’uso delle imbarcazioni da diporto, e non solo. Tanto che l’industria dei motori marini, le Istituzioni e le
Associazioni di consumatori, nonché le Associazioni di categoria si sono attivate affinché la soluzione GPL possa essere
realmente adottata e implementata a livello di mercato.
Per raggiungere questo obiettivo si è dovuto innanzitutto colmare il vuoto normativo presente sia nel campo degli
impianti di alimentazione per le barche sia nell’ambito della sicurezza antincendio degli impianti di rifornimento.
Grazie al costante lavoro di esperti qualificati, se prima non esisteva nessun tipo di riferimento normativo, oggi,
invece, il quadro regolamentare è chiaro e definito e consentirà l’apertura del mercato a questo carburante ecologico.
Le aziende interessate potranno applicare la tecnologia dell’alimentazione a GPL ai motori marini, sia ex fabrica sia in
post‐vendita, riforniti presso impianti di distribuzione dedicati.
Nell’aprile 2009 è stata pubblicata la norma UNI EN 15609 che stabilisce le specifiche tecniche per la progettazione e
costruzione di imbarcazioni alimentate a GPL e per la conversione a GPL delle unità già in uso. Prodotta sotto il
mandato della Commissione Europea, è stata già armonizzata nella Direttiva 94/25 attraverso la Comunicazione della
stessa Commissione del 4 marzo 2009 (OJ C 51, 4.3.2009, p. 12).
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21 ottobre 2009, invece, il Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l´esercizio degli impianti
di distribuzione di gas di petrolio liquefatto ad uso nautico. Il primo impianto di rifornimento di GPL nautico è già in
laguna a Venezia alla convergenza dei canali Giudecca e Scomenzera. La stazione è il frutto di un più ampio insieme di
progetti promossi da Agire (Agenzia Veneziana per l’Energia), quale il progetto Europeo MOBILIS ‐ GPL per la Laguna, e
dalla Regione Veneto, quale il programma a favore di una "Nautica Sostenibile nella Laguna di Venezia".
Norma UNI EN 15609:2009, che stabilisce le specifiche tecniche per la progettazione e costruzione di
imbarcazioni alimentate a GPL e per la conversione a GPL delle unità già in uso:
In sede europea, presso il CEN, è stato creato un gruppo di esperti (TC286/WG6) volto a sviluppare un apposito
standard tecnico europeo per le imbarcazioni a GPL.
La norma prodotta persegue i seguenti principali scopi:
50° Salone Nautico Internazionale di Genova
5 ottobre 2010
“Il GPL per la nautica:
un esempio di propulsione a basso impatto ambientale”
2
•
adeguare le prescrizioni tecniche in uso autotrazione alle specifiche esigenze tecniche dell’uso nautico ed
in particolar modo del diporto, tenendo conto delle normative già esistenti riguardanti la sicurezza degli
impianti di GPL per uso combustione presenti sulle barche;
•
comprendere nel campo di applicazione della norma sia le installazioni in originale (OEM) sia quelle in
post‐vendita;
•
creare uno standard di riferimento non solo per le realizzazioni in campo diportistico, ma anche per
quelle per uso commerciale;
•
ottimizzare lo standard tecnico massimizzando l’uso del contesto normativo ISO‐CEN già sviluppato dal
TC 188 per la nautica da diporto;
•
assicurare la corrispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza della direttiva 94/25/CE sulle unità da
diporto, come da ultimo modificata dalla direttiva 2003/44/CE.
Infatti, avendo ricevuto un mandato specifico dalla Commissione Europea a predisporre uno standard da armonizzare
con la direttiva 94/25/CE sulle unità da diporto, il gruppo CEN ha dovuto tenere in considerazione le prescrizioni
essenziali di tale disciplina e delle norme tecniche già armonizzate con la stessa.
Dato però l’interesse degli operatori commerciali al GPL e lo stimolo delle amministrazioni locali ad utilizzare
tecnologie più pulite, gli esperti hanno allargato il campo di applicazione dello standard anche alle realizzazioni ad uso
commerciale.
Va evidenziato in ultimo che la norma non si è limitata a descrivere le modalità di installazione degli impianti di
alimentazione a gas sulle barche ma ha dovuto anche affrontare gli aspetti costruttivi dei singoli componenti del
sistema GPL.
In pratica, si sono dovute adattare in modo appropriato al mondo della nautica le prescrizioni tecniche
dell’autotrazione, tenendo conto, in particolar modo, dell’ambiente più corrosivo rispetto a quello stradale e del loro
utilizzo su una imbarcazione, che ha sicuramente un configurazione più complessa di quella di un autoveicolo.
Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009 Approvazione della regola tecnica di
prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l´esercizio degli impianti di distribuzione di
gas di petrolio liquefatto ad uso nautico:
Su mandato del CCTS (Comitato Centrale Tecnico Scientifico) del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, si è costituito un
gruppo di esperti al fine di produrre una norma di prevenzione incendi per gli impianti di distribuzione di GPL ad uso
nautico.
Anche in questo caso l’approccio normativo al settore del GPL per la nautica è stato fortemente condizionato
dall’esperienza maturata nel settore autotrazione, in particolare si è tenuto conto delle prescrizioni tecniche
contenute nel DPR 340/03 recante la disciplina di prevenzione incendi per i punti vendita stradali.
Grazie a questo tipo di approccio si è arrivati ad avere per gli impianti ad uso nautico un layout più compatto rispetto a
quello imposto agli impianti di distribuzione stradale.
I risultati a cui si è arrivati sono i seguenti:
•
le distanze minime di sicurezza degli impianti sono state valutate prendendo in considerazione le condizioni
iniziali alla costruzione degli impianti e alcune particolarità insite nell’impiantistica finalizzata alla nautica
come ad esempio il fatto che la barca, a differenza di un autovettura, non è strettamente a contatto con
l’impianto stesso in quanto separata dall’acqua.
•
per semplificare la struttura della stazione e garantire quindi un più elevato livello di sicurezza si è voluto
limitare l’estensione delle attività commerciali accessorie all’impianto carburanti. In questo modo si
minimizza il passaggio di persone non addette all’interno dell’area di pertinenza del punto vendita.
•
si è inoltre espressamente vietato il rifornimento alle autovetture ed è stata richiesta una separazione fisica
dell’impianto dalla strada per evitare il transito ed il parcheggio anche temporaneo degli autoveicoli in
prossimità dei punti potenzialmente critici.
•
è stato prescritto l’uso di raccordi rapidi a minima dispersione sia per le connessioni delle autocisterne al
punto di riempimento dei serbatoi fissi sia per le unità di rifornimento dei serbatoi di alimentazione della
barca. In questo modo si riduce notevolmente la probabilità di formazione di atmosfere potenzialmente
esplosive al momento del distacco tra le connessioni duranti i rifornimenti.
Le caratteristiche sopra elencate vanno ad aggiungersi a tutte le prescrizioni tecniche contenute nei regolamenti di
sicurezza dei porti, sia di ordine infrastrutturale sia gestionale, in quanto questi regolamenti sono redatti sulla base
della specifica configurazione dell’area interessata e, quindi, anche di tutte le altre attività presenti, permanenti e
temporanee, in acqua o su terra ferma.
Benefici ambientali del motore nautico a GPL
L’attuale scenario politico europeo ed internazionale pone degli obiettivi sempre più stringenti sia in termini di qualità
dell’aria sia per quanto riguarda la produzione di gas serra. La lotta all’inquinamento riguarda tutti i settori industriali,
compreso quello della nautica ed, in particolare, la nautica da diporto. Ormai gli obiettivi di Kyoto sono sempre più
stringenti, per tale motivo bisogna intervenire subito con risorse che sono già disponibili.
Il GPL è una di queste risorse come dimostra il grande successo che questo carburante economico ed ecocompatibile
ha già ottenuto nel settore dell’autotrazione. Anche la nautica può godere dei benefici di questo prodotto e
salvaguardare così la salute dei fiumi, dei laghi e dei mari e nello stesso tempo aiutare gli utenti del settore a
risparmiare sul costo del carburante.
A livello europeo, sono stati posti ‐ anche se in netto ritardo rispetto all’autotrazione ‐ dei limiti alle emissioni da
scarico dei motori marini, limiti che stanno inducendo il comparto industriale a prendere in considerazione nuove
soluzioni tecnologiche e nuovi carburanti capaci di rispettare tali requisiti ecologici. In particolare il GPL gode di un
riferimento esplicito nella direttiva europea riguardante le barche e i motori per uso diportistico.
Questo carburante rappresenta una soluzione immediata e poco costosa per adempiere ai limiti posti dalla normative,
contribuendo così al rinnovo ecologico del settore nautico.
Offre infatti un vantaggio ambientale considerevole
rispetto ai tradizionali motori a benzina: genericamente,
un motore a GPL presenta una riduzione del 10‐15%
delle emissioni di CO2 rispetto a un motore a benzina.
I grafici mostrano i significativi risultati ottenuti da
Primagaz, primaria azienda di distribuzione di GPL a
livello europeo, che ha analizzato le emissioni di motori
marini a 2 e 4 tempi, a benzina, a gasolio e a GPL. Gli
Idrocarburi incombusti diminuiscono drasticamente,
come anche le emissioni di sostanze organiche nell’acqua
e quelle sonore.
Benefici economici
I mezzi alimentati a GPL oltre ad inquinare meno sono anche più economici, in quanto i prezzi (stradali) alla pompa
sono molto più contenuti.
4
Prezzo €/lt
Carburante
Massimo
Minimo
Media nazionale
Benzina
1,385
1,295
1,357
Diesel
1,248
1,148
1,219
GPL
0,662
0,600
0,645
Fonte: www.prezzibenzina.it, 23 settembre 2010 (servito)
Il settore del gas carburante
Il settore che ruota attorno al GPL carburante rappresenta una eccellenza del comparto industriale italiano ad ogni
livello della catena produttiva e distributiva. Esclusi alcuni importanti player internazionali, operanti in particolar modo
nella distribuzione del carburante, il comparto è formato essenzialmente da grandi, medie, piccole e micro imprese
italiane impegnate in tutti i settori della filiera, che possono inserirsi quali operatori qualificati e referenti per il mondo
della navigazione ecologica.
Le aziende produttrici di sistemi di alimentazione a GPL per gli autoveicoli sono leader mondiali di settore, per
know‐how e tecnologia: l’80% della domanda globale è soddisfatta dalle aziende italiane, che riforniscono sia le grandi
case automobilistiche sia le officine installatrici per le successive installazioni in post‐vendita.
Scenario e prospettive
In definitiva, l’Italia dispone di una normativa per l’utilizzo del GPL nella nautica già approvata e standardizzata a livello
europeo. Questo consente l’immediata realizzazione di stazioni di rifornimento, la produzione di imbarcazioni
alimentate con questo carburante ecologico, la trasformazione in after market di imbarcazioni già in navigazione.
L’esperienza italiana riguardo alle applicazioni del GPL ai motori risale al dopoguerra e il Paese è dotato di
professionisti ed esperti tecnici in grado di avviare le fasi di produzione, trasformazione e manutenzione.
La soluzione, applicabile a motori entro e fuoribordo, è ottimale sia per il diporto, sia per i mezzi da lavoro, in
particolar modo in aree protette o adibite ad allevamenti ittici e acquacolture, dove la necessità di salvaguardia
ambientale è più stringente.
Per la sua diffusione è importante agire su più fronti:
•
prevedere la realizzazione di stazioni di rifornimento ecologiche presso porti e marine, non solo a livello
progettuale, ma anche e soprattutto nelle strutture già esistenti;
•
sensibilizzare le amministrazioni centrale e locali dello Stato affinché intervengano con forme di
incentivazione: contributi per la realizzazione delle stazioni, per l’acquisto e la conversione di imbarcazioni a
GPL, costo del carburante e fiscalità agevolati.