Presentazione di PowerPoint - istituto comprensivo g. falcone

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Presentazione di PowerPoint - istituto comprensivo g. falcone
Gianni Rodari
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Un giovane gambero pensò: - Perchè
nelle mia famiglia tutti camminano
all’indietro? Voglio imparare a
camminare in avanti, come le rane, e
mi caschi la coda se non ci riesco. !
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……… il gambero saggio
sconsigliava…….messo da canto da
tutti ….
Andrà lontano? Farà fortuna?
Raddrizzerà tutte le cose storte di
questo mondo? Noi non lo sappiamo,
perché egli sta ancora marciando con il
coraggio e la decisione del primo giorno.
Possiamo solo augurargli, di tutto cuore:
- Buon viaggio! (Gianni Rodari, Il
giovane gambero, Favole al telefono.
Einaudi, 1983)
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La bella addormentata, la poesia, il principe, il poeta principe
 Le favole dove stanno?
Ce n‟è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta là dentro da tanto
tempo, e non parla: é una
bella addormentata e bisogna
svegliarla.
Ma se un principe, o un poeta, a
baciarla non verrà un bimbo la
sua favola invano aspetterà.
 [Da Filastrocche in cielo e in
terra, Einaudi 1960]
Parole musicate, musica delle parole
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Testo di Gianni Rodari, musica di Sergio Endrigo e Luis
Bacalov. Arrangiamento e direzione d'orchestra di Luis
Bacalovwww.youtube.com/watch?v=Zpc8TE6J5Wo
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Gianni Rodari scrisse una serie di
filastrocche che furono messe in
musica da Sergio Endrigo
La più nota é “Ci vuole un Fiore”
Questa attenzione al rapporto
musica/parola caratterizza tutte la
produzione di Rodari
particolarmente attento al ritmo,
ai suoni, alla musicalità data dalla
rima che attribuiva senso alla
poesia anche nel caso dei “nonsense”
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LA BELLA ADDORMENTATA: LA POESIA
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La poesia é in tutte le cose, anche nelle
più semplici e che noi consideriamo
oggetti comuni:
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è nel legno del tavolino, nel bicchiere,
nella rosa, ad attendere che qualcuno la
scopra e la trasformi in immagine nata
da metafore da raccontare a tutti. La
poesia non parla, non ha voce per
cantare la propria bellezza; al contrario
geme nell’ attesa ansiosa che qualcuno
la svegli per darle voce e vita a favore di
tutti. Come la bella principessa della
fiaba tanto famosa si risvegliò dal lungo
sonno per l’amore di un principe, così la
poesia che è riposta nelle cose riceve
luce ed anima dal poeta che nelle cose
si trasferisce per comprenderle ed
esprimerle. A questo principe,
personaggio di un mondo fantastico,
Gianni Rodari avvicina il poeta, colui che
sa, osservando le cose con affetto e
sensibilità, coglierne la bellezza e
tradurla in una favola.
Chi è gianni Rodari
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Nasce nell‟ottobre del 1920 ad Omegna, a dieci anni perde il padre, fornaio
e la famiglia si trasferisce nel varesotto
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Fa le elementari a Gavirate con i fratelli, molto affezionato a Cesare
Nel 1931 entra in seminario a Seveso e fa il ginnasio ma non prosegue con
gli studi liceali
Nel 1937 a soli 17 anni è maestro , si allontana dall‟Azione Cattolica
Legge molto ed ama la musica
Legge Nietzsche,Stirner, Schopenhauer,Lenin, Stalin e Trotskij
1939 si iscrive alla Cattolica di Milano, facoltà di lingue
1943 Il fratello Cesare viene internato in un campo di concentramento
1944 si iscrive al partito comunista
1947 lavora all‟Unità di Milano
1950 va a Roma e lavora al giornale per bambini Il Pioniere; scrive anche
Cipollino e il libro delle Filastrocche 1952 primo di una serie di viaggi in Unione sovietica
1953 nasce la figlia Paola
Dal 1956 al 1958 lavora con Ingrao all’Unità
Nel 1958 realizza il suo sogno di essere giornalista politico e scrittore per
l‟Infanzia
Negli anni „60 pubblica la maggiorparte delle sue opere con Einaudi
(Filastrocca in cielo e in terra ….)
Nel 1974 rilancia il giornale per i genitori
Rallenta con gli impegni
1980 muore a Roma dopo un intervento chirurgico
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La filosofia di Gianni Rodari
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Gli inizi
A scrivere per i bambini - (non "per i ragazzi", dice ancora lui: i ragazzi, è
giusto che leggano Tolstoj, Primo Levi o Ho Chi Min; che nuotino nel mare
grande, senza salvagente...) - Rodari ha cominciato per caso, Lavorava
all'"Unità" di Milano, tra il '47 e il '50, quando, per una pagina domenicale
dedicata genericamente "alla famiglia",scrisse i primi raccontini umoristici,
ricordandosi di quelli che aveva inventato anni prima, maestro elementare,
per tener buoni i suoi scolari. ……Erano poesie per ridere, canzonette
sospese tra Di Giacomo e Palazzeschi. La loro novità era dettata dalla
situazione. stessa. "Non scrivevo per bambini qualunque - racconta
Rodari - ma per bambini che avevano tra le mani un quotidiano politico.
Era quasi obbligatorio trattarli diversamente da come prescrivevano le
regole della letteratura per l'infanzia, parlare con loro delle cose d'ogni
giorno, del disoccupato, dei morti di Modena, del mondo vero, non di un
mondo, anzi, di un mini-mondo di convenzione". V. aneddoti sul
Pioniere che negli anni 50 veniva osteggiato da più parti.
La fantasia è mente pensante, ragione divergente
E invece io penso che il signor Newton abbia fatto le importanti scoperte
che tutti sappiamo proprio perchè aveva una mente aperta in tutte le
direzioni, capace di immaginare cose sconosciute, aveva una grande
fantasia e sapeva adoperarla. Occorre una grande fantasia, una forte
immaginazione per essere un grande scienziato - per immaginare cose
che non esistono ancora - per immaginare un mondo migliore di quello in
cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo...Io credo che le fiabe,
quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire ad educare la mente.
La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per
entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il
mondo ...
" Incontri con i ragazzi “In altre occasioni Rodari ha paragonato il suo
lavoro a quello di un fabbricante di giocattoli, definendo la maggiore
ambizione di uno scrittore per bambini quella di scrivere un libro che
impegni tutta la personalità del bambino come la impegna un buon
giocattolo, un bel gioco.
Le favole come un vero oggetto che si monta e smonta,
una fantasia strutturata
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In effetti, quasi tutte le storie di Rodari si
possono smontare, come si smonta un
giocattolo, per individuare l'immagine
iniziale, la "visione" su cui si sono
liberamente fabbricate nella fantasia; ma
allora sarà facile anche riconoscere il
punto in cui l'immagine ha preso
significato, assorbendo spontaneamente,
ma senza residui, il modo di sentire e di
pensare, la stessa ideologia dell'autore.
Questo meccanismo egli lo ha spiegato
anche ai ragazzi, incontrandosi con loro
nelle scuole. Agli scolari di Treviso, per
esempio, ha detto: "Una storia non nasce
per un atto di volontà. Se ha una morale,
ce l'ha perchè viene fuori da sola, io non
ci penso mai, prima ... " Il gioco,
restando un gioco, può coinvolgere il
mondo…..
La vittoria del libro - Monaco di Baviera Mostra del libro per l‟infanzia 1977
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…..Se il buon giocattolo è quello
che chiede di essere superato, di
servire per pretesto e trampolino
per un gioco di cui il bambino
spesso diventa protagonista e
creatore, anche il buon libro non
deve spegnersi all‟ultima pagina:
dopo la parla fine ci dev‟essere
spazio per il bambino che crea ed
inventa. Egli, a un certo
punto,metterà da parte il libro e si
accingerà a fare qualcosa che il lbro
gli ha suggerito. ….Questa non sarà
la sconfitta del libro ma una vittoria
…
In fin dei conti non vogliamo
bambini a servizio dei libri, ma libri a
servizio dei bambini..
La logica della consolazione e la funzione provocatoria
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Ma nemmeno la logica della fantasia va subita passivamente.
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In un ciclo di trasmissioni per la radio italiana, intitolato Tante storie
per giocare, Rodari raccontava a un gruppo di bambini una storia
senza finale che essi stessi, nella conversazione, dovevano far
proseguire e concludere. Le conversazioni dei bambini rivelano i
casi in cui la fantasia fa valere le sue leggi allo stato puro, per
esempio quella della simmetria: se un uomo, saltando una certa
sbarra, diventa un gatto, risaltando la sbarra in direzione contraria
ridiventerà un uomo; e i casi, viceversa, in cui nella matematica
dell'immaginazione si introducono i motivi del sentimento,
sconvolgendola. Per esempio, se la storia descrive un corteo di
fantasmi fuggitivi da Marte, dove nessuno più li teme, in viaggio per
la terra, i bambini sono pronti ad immaginare impedire che quei
fantasmi arrivino quaggiù. Gli faranno sbagliare strada, li
manderanno a finire su Plutone, il più lontano ogni sorta di soluzioni
estrose... per possibile. Di questa logica della consolazione bisogna
tener conto o no? "No - dice Rodari - se si vuole entrare nella loro
mente con funzione provocatoria”
Il senso del non senso
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in molte storie è riconoscibile il
momento in cui la logica della
fantasia è costretta a fare i conti
con una realtà spiacevole e a
fare appello ad altre forze della
personalità per dominarla. E‟ il
momento in cui Rodari, come
ha detto Alfonso Gatto, "scopre
il senso del nonsenso, la serietà
dell'assurdo e del gioco che è la
vita vivente, sciolta dalle
inibizioni e dalle paralisi e
restituita alle prove, agli incontri
e scontri del suo farsi".
Il libro degli errori e l‟Italia degli Italiani
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L’"Itaglia" è il paese dei nazionalisti Mi
spiego subito. Un bambino può scrivere
"Itaglia" con la "g" solo perchè confonde
certi suoni. Ma si può negare che esiste un
"Itaglia" con la "g"? Eccome, se esiste! Per
me, per esempio, il supernazionalista, il
superpatriota di professione, nutrito di
retorica, di ignoranza e di provincialismo,
non è uno che vuol bene alla nostra Italia,
pulita senza "g", ma uno che ha in mente
una sua "Itaglia" sbagliata e balorda. Così
feci la storia del professor Grammaticus
che redarguisce un gruppo di fascistelli,
poco amanti dell‟ortografia, che vanno
gridando a sproposito: "I-ta-glia, I-ta-glia!"