i sapori del ricordo - Sardegna Biblioteche
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i sapori del ricordo - Sardegna Biblioteche
N° 1 - Aprile 2010 Comune di Santu Lussurgiu periodico di cultura della Biblioteca Comunale Grazia Deledda Editoriale IL PIACERE DI LEGGERE La proposta del mese 23 Aprile 2010 La poesia improvvisata in biblioteca Cosa c'è di meglio, infatti, che stare la sera con un libro accanto al fuoco, mentre il vento batte sui vetri, e la lampada arde? Gustave Flaubert, “Madame Bovary” Leggere è una delle esperienze personali più affascinanti, un libro è come una finestra aperta dove puoi scorgere mondi lontani mai visti prima e realtà vicine raccontate con prospettive diverse. Un libro stimola la nostra fantasia, risponde ai nostri bisogni e curiosità, ci aiuta a migliorare le nostre conoscenze sul mondo e sulle persone. Avvicinare le persone a questo fantastico e suggestivo mondo della lettura è lo scopo del nuovo periodico di informazione culturale della biblioteca comunale “Letzinne”. Un progetto che racchiude l'idea di accrescere l'interesse verso la lettura offrendo un viaggio nel mondo dell'editoria, attraverso il racconto e l'esperienza creativa degli autori, le opinioni e le valutazioni dei lettori e attraverso una serie di rubriche legate al mondo dei libri, della cultura, della letteratura e della produzione scientifica e tecnologica. Certo non ci sfuggono le nuove abitudini dei giovani sempre più attratti da una molteplicità di media: Internet, videogiochi, televisione che inevitabilmente sottraggono tempo alla lettura. Di contro, ci rincuorano le tante iniziative legate al mondo dei libri: i “Festival del libro per ragazzi, che premia i giovani che non rinunciano al piacere di leggere, gli innumerevoli club di lettori, i tanti festival estivi della letteratura, iniziative che in qualche misura smentiscono i dati del CENSIS che sottolineano il continuo decremento delle persone che leggono e la diminuzione del numero di libri letti in un anno. La nostra Biblioteca è una delle più antiche della provincia, con una dotazione libraria importante, con sezioni molto diversificate e aggiornate. Il nostro progetto vuole far conoscere questo straordinario patrimonio culturale ad un numero sempre maggiore di cittadini lussurgesi. Per rendere ancora più attraente l'iniziativa editoriale si è pensato ad una nuova versione web dell'offerta libraria e culturale della biblioteca. Tutta la fatica operativa di questo progetto è sostenuta dalla bibliotecaria e da quattro giovani ragazze impegnate nel servizio civile, a loro va la nostra gratitudine e l'augurio che con questo progetto si riesca ad accrescere la passione per la lettura e avvicinare, ancora di più, i giovani e gli adulti al mondo infinito dei libri. [Il Sindaco Emilio Chessa] Appuntamenti Abbiamo intervistato Franca Mele che ha curato il nuovo libro dell’Associazione Culturale Conti...amo I SAPORI DEL RICORDO Ciao Franca, parlaci prima di tutto dell'Associazione. A Santulussurgiu nasce, nell'agosto 2007, l'Associazione culturale CONTI…AMO, costituita da donne che pur avendo profuso il loro impegno familiare e domestico, si sentono depositarie di un patrimonio che non deve disperdersi e vogliono sentirsi parte viva e collaborativa nella vita associata del proprio territorio. L'obiettivo prioritario dell'Associazione consiste nel promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione della realtà e delle potenzialità culturali, storiche, sociali ed enogastronomiche del paese in cui opera e dove ha il grande privilegio di vivere. C'è un luogo particolare dove avete occasione di incontrarvi? Il luogo privilegiato dei nostri incontri è la Biblioteca comunale, dove la disponibilità, il contributo e la stimolante complicità di Tonia ci hanno gratificato e stimolato a portare avanti il nostro lavoro. Chi sono gli autori del libro? Le storie raccolte nel libro I SAPORI DEL RICORDO, edito da S'alvure, sono pagine stralciate dalla memoria di Maria Domenica Arca, Maria Caratzu, Rita Chessa, Maria Citroni, Dina Fadda, Maria Fadda, Rita Mura, Vincenza Mura, Maria Luisa Pericolini, Maria Domenica Pinna, Maria Pisanu, Antonia Piu, Ausilia Piu, Maria Piu, Peppina Sardu, Maria Settefonti. Le hanno raccontate e trascritte con cura e passione, quale tributo a tempi e persone che non ci sono più, senza tradire il mandato di chi per la prima volta le ha trasmesse loro. Io ho curato il progetto, il coordinamento del lavoro e la rielaborazione formale dei testi. Come parlare di questo libro pensato, narrato e voluto al femminile? L'idea è nata quasi per gioco, a margine di un'attività che aveva l'obiettivo di rapportarsi con la letteratura sarda in lingua italiana, sia quella dei classici quali Deledda, Satta, Dessì, Cossu, che quella di autori a cui anche la critica nazionale guarda oggi con curiosità e interesse. Da qui l'associazione CONTI…AMO, uno spazio intimo, un intermezzo privato tra impegni familiari e quotidianità, in cui assaporare il piacere della lettura, della narrazione e della scrittura, rimasto sopito dai tempi della scuola e spentosi col venir meno delle modalità con cui la comunità tramandava i suoi saperi: le feste di piazza, i racconti di strada e la condivisione dei rituali domestici. Ci siamo così dilettate , rifuggendo da ambienti intellettuali ed elitari, ad annodare il filo dei ricordi con quanto di essi era possibile riconoscere nei brani prescelti per un'antologia guida, divenuta poi nostro diario emotivo. Quindi dal ritrovato piacere per la lettura è scaturito quello più ingenuo del narrare. Sono pagine, le nostre, da cui traspaiono difficoltà, lavoro duro, amicizie, ricordi di famiglia, feste, nostalgie, gioie e dolori di un paese: il nostro, Santu Lussurgiu. Il libro intende dare valore proprio a quei saperi troppo a lungo relegati entro le mura domestiche e a quelle storie di vita vissuta che rischiano di perdersi, di essere adombrati dalla massificazione culturale che sradica il sapere locale, sostituendolo con i simboli del consumismo. Alle ore 18, presso il salone ex Montegranatico in Via Tribuna si terrà una rassegna di poesia estemporanea: “La poesia improvvisata in biblioteca”, uso e salvaguardia del sardo. L’attuazione del progetto, unica esperienza in Sardegna, è finalizzata al rilancio della poesia improvvisata. I libri più letti Titolo: Accabadora Autore: Michela Murgia Editore: Einauidi, 2009 Pagine: 164 Titolo: Il pane di Abele Autore: Salvatore Niffoi Editore: Adelphi, 2009 Pagine: 169 Titolo: Mentre dorme il pescecane Autore: Milena Agus Editore: Nottetempo, 2007 Pagine: 171 Titolo: Il pane di ieri Autore: Enzo Bianchi Editore: Einaudi, 2008 Pagine: 114 Titolo: Gli occhi gialli dei coccodrilli Autore: K. Pancol Editore: Baldini Castoldi Dalai, 2009 Pagine: 523 Titolo: L'eleganza del riccio Autore: Muriel Burbery Editore: E/O, 2007 Pagine: 384 Titolo: Venuto al mondo Autore: M. Mazzantini Editore: Mondadori, 2008 Pagine: 531 Titolo: Il meccanico delle rose Autore: Hamid Ziarati Editore: Einaudi, 2009 Pagine: 276 Titolo: Marina Autore: Carlos L. Zafòn Editore: Mondadori, 2009 Pagine: 308 Titolo: L'ultima moglie di Enrico VIII Autore: Carolly Erickson Editore: Mondadori, 2009 Pagine: 358 All’interno... - Parliamo di Antonio Cossu - Angolo della poesia - Nati per leggere in Sardegna - Un confratello si racconta - Recensioni libri Parliamo di... ANTONIO COSSU “Nois semus sardos, no est de badas chi tenimus s'autonomia” (A. Cossu, Mannigos de memoria, Paristoria de una rivoluzione, Nuoro, Ist. Sup. Reg. Etnografico9, 1984)- Antonio Cossu è stato un illustre uomo di cultura del nostro paese, e non solo. Nacque a Santu Lussurgiu il 13 febbraio del 1927. Già da bambino dimostrava un grande interesse per la lettura che l'ha portato a intraprendere studi classici prima e lettere poi presso l'Università Statale di Milano. Qui acuì le sue preferenze per alcune discipline come Filologia romanza e Letteratura italiana. Nello stesso periodo crebbe notevolmente la sua conoscenza poetica, con la lettura di grandi scrittori italiani come Ungaretti, Quasimodo, Pavese, Montale, Sinisgalli e anche spagnoli come Cervantes e Valdès. Gli anni milanesi furono quindi importantissimi per la sua formazione culturale, sociale e umana. Iniziò la sua carriera scrivendo recensioni; collaborò con la rivista letteraria “La Rassegna” e iniziò a dedicarsi alla poesia: la sua prima raccolta la intitolò “A passo di carro e di cavallo” e la seconda “ Il vento”, entrambi avevano come sfondo principale il suo amato paese. Dopo aver insegnato per alcuni mesi, iniziò a lavorare ad Ivrea e a Torino presso il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti. Grande era l'interesse del Movimento per la sociologia, con professionisti del campo come Albert Meister. Insieme a quest'ultimo e a Diego Are, anch'esso nostro stimato concittadino, collaborò alla stesura di una ricerca sociologica su Santulussurgiu e i paesi circostanti, che nel 1953 apparve in “Autonomia e solidarietà nel Montiferru: sguardi e prospettive per un programma di sviluppo in una zona della Sardegna”. In quello stesso periodo iniziò la redazione di “Il Montiferru”, periodico dell'omonima Comunità collegata alla rete olivettiana, che Antonio e i suoi amici avviano nel febbraio del 1955. Con questo periodico Antonio Cossu intendeva studiare e analizzare i problemi dei nostri paesi di montagna, ascolatare il pensiero degli abitanti, far discutere la gente, avvicinare i cittadini, creare vincoli di solidarietà fra gli uomini e impostare dei piani di lavoro. Organizzò anche un convegno di studi “Sardegna Oggi”, in cui si dibatteva dei problemi sociali, politici, organizzativi dell'isola a cui parteciparono studenti universitari e uomini della politica regionale e nazionale. Al suo ritorno in Sardegna, si impiegò al Centro Regionale di Programmazione della Regione Sarda dove si occuperà per il resto della sua vita professionale di interventi sociali e di politiche culturali. In quegli anni pubblicò il primo romanzo, I figli di Pietro Paolo, che ottenne una segnalazione al “Premio Deledda” di Nuoro. Il secondo, Il riscatto, nasce da un 'esperienza di cronaca vissuta, offre un' interpretazione sociologica e civile al fenomeno del banditismo sardo e dei sequestri di persona. Quando la questione della lingua sarda si impose all'attenzione generale, stimolato e provocato da alcuni amici, compose delle opere in sardo: oggi la parlata sarda è riconosciuta come lingua da una legge dello Stato, ma trent'anni fa, chi se ne occupava 2 veniva considerato un passatista. Pubblicò quindi Mannigos de memoria Paristoria de una rivoluzione (spendido ritratto e critica feroce della classe politica isolana, testo divertentissimo, scritto con grande ironia). Numerosi sono le sue opere, ne citiamo qualcuna: A tempos de Lussurzu, I monti dicono di restare e il Sogno svanito, ultimo romanzo e uscito poco prima della sua scomparsa. “Anche se il Sogno Svanito non è un romanzo autobiografico, si può dire che il sogno del Sindaco di Baronia, piccolo Comune di un'immaginario Nuovo Stato Sovrano, sia stato il sogno di Antonio Cossu, e che la lotta del protagonista per uno sviluppo sostenibile, lotta che si scontra con il poteri che mirano al solo profitto e favoriscono interessi estranei ale logiche effettive e ai bisogni della comunità, sia stata la battaglia, etica e culturale, di Antonio Cossu e che può essere a buon diritto vista e presentata come la sua eredità morale”. (Silvano Tagliagambe I limoni sono verdi di speranze Scritti in memoria di Antonio Cossu) Ideò, nel 1975, la rivista culturale “La Grotta della Vipera” e la diresse con Giuseppe Marci, fino alla morte avvenuta il 2 Luglio 2002. La biblioteca, manifesta la sua riconoscenza a questo grande scrittore per la guida e il sostegno dimostratole negli anni, dedicandogli il primo numero di questa nuova rivista culturale. Lo scrittore in uno scatto tratto dal sito www.antoniocossu.it L’angolo della poesia Antonio Cossu, 1945 I MONTI DICON DI RESTARE Le pietre del selciato godon del loro riposo, il lavoro prende ogni uomo. Una finestra guarda la strada, i vetri fanno da specchio. Sei intenta alla maglia che dita leggere lavoran per te. Sollevi lo sguardo al rumore dei passi che chiamano te. La collina spazia dall'alto la gialla pianura che ha sete. Una brezza del Monte mi porta laggiù. La città invita a sognare, i monti dicono di restare e vorrei ascoltare questa voce del cuore. Nel piccolo giardino un crisantemo in fiore, i limoni sono verdi di speranze. Per i più piccoli ...IN SANTU LUSSURGIU Nati per leggere nasce dall'alleanza tra l'Associazione Italiana Biblioteche, l'Associazione Culturale Pediatri ed il Centro per la Salute del Bambino, per invitare a leggere ai bambini sin dalla tenera età. P ochi fattori hanno una capacità così forte di incidere sul futuro dei nostri figli come la lettura ad alta voce proposta fin da quando hanno pochi mesi di vita. Numerosi studi dimostrano che quando un adulto legge un libro ad un bambino si alimenta in lui una maggiore attitudine all'apprendimento, un arricchimento del vocabolario, una più elevata capacità di recepire il linguaggio e di esprimersi, un forte stimolo alla curiosità e alla fantasia. La familiarità con il libro e la condivisione della lettura aumentano la sicurezza in se stessi e favoriscono il successo scolastico. Cosa puoi trovare in Biblioteca? Tanti libri per piccoli e grandi Iscrizione e prestito gratuito fin dalla nascita Uno spazio per i più piccoli e i loro genitori Consigli del bibliotecario. Filastrocche, ninnananne Presentiamo due belle filastrocche, una in lingua italiana e l’altra in sardo Pieno di pollini che danno starnuti Ovunque insetti e ronzii sconosciuti Per questo aprile, non sarà un caso, mi fa saltare la mosca al naso E il naso spara, moccioso cannone Quei freddi giorni di buio bagnato E caccia fuori con un'esplosione Via dalla testa l'inverno passato [Chiara Carminati e Bruno Togliolini] Luna, luna, luna portami fortuna portami dinai po mi coiai cun d'unu sennoreddu bistiu a cappeddu bistiu a sordau arruttu a terra e squattarau! Titolo: Oh, che uovo! Autore: Battut Eric Traduttore: Corona I. Editore: Bohem Press Italia Eta di lettura: da 3 anni Tre uccellini sgusciano fuori da tre uova diverse. Andranno d'accordo fra di loro? Una dolcissima storia del famoso Éric Battut per parlare di tolleranza ai più piccoli. Titolo: Oh, che uovo! Autore: Altan Tullio F. Editore: EL (collana Il primo libro di Kika) Eta di lettura: da 3 anni [Ella Olla] L’appuntamento libri a tema Consigliamo due libri sui riti della Settimana Santa in Sardegna Titolo: I riti della Settimana Santa in Sardegna Autore: Franco Stefano Ruiu Editore: Imago Multimedia Titolo: Settimana Santa in Sardegna Autore: Giovanni Porcu Editore: Isola LE EMOZIONI DI UN CONFRATELLO DURANTE LA SETTIMANA SANTA Gianluca Beccu, confratello di santa Croce, definisce la Settimana Santa con tre parole: SOLENNITA', RISPETTO E SILENZIO. La settimana Santa inizia con i riti de “Su Nazarenu” (Martedi Santo), de “S' incravamentu” (Giovedi Santo) e de “S' iscravamentu” (Venerdi Santo) accompagnati dalle struggenti note degli antichi canti a Cuncordu. Il giorno di Pasqua“S'incontru” tra il Cristo e la Madonna chiude il rito. Già dalla penultima settimana di Quaresima si respira aria di Pasqua, con la preparazione delle palme da parte dei componenti di tutte e quattro le confraternite: dell'Addolorata, del Carmine, del Rosario e di Santa Croce.”Quelli della preparazione sono momenti di incontro gioiosi tra confratelli in cui si discute sull'organizzazione, ci si scambia idee e si intona qualche canto anche con altre persone che vogliono avvicinarsi al canto e alla confraternita”dice Gianluca, “ma il momento più solenne ed emotivamente più I libri nati per leggere coinvolgente della Settimana Santa è senza dubbio il discendimento del Cristo dalla Croce, S' Iscravamentu, e in particolare i tre colpi di martello alla Croce e la presentazione del Cristo morto alla Madonna, accompagnato dai versi de “Sa Novena",offrono uno scenario ancora più toccante e commovente. Dopo la funzione religiosa segue il momento emozionante della veglia nella chiesa di Santa Maria, con canti sacri fino a mezzanotte, in cui lo stato d'animo dei confratelli è comunque gioioso, non si tratta di un vero e proprio lutto: Cristo è morto per salvarci e per risorgere.” Conclude infine Gianluca la sua breve intervista dimostrando la sua disapprovazione per ogni tipo di pubblicizzazione all'evento, con fini turistici, che possa svendere e spettacolarizzare il significato esclusivamente religioso del rito: “si parla di cerimonie religiose che richiedono il rispetto e il silenzio dei fedeli”. Nell'illustrazione per la prima infanzia elemento fondamentale è la semplificazione del tratto. I titoli appartenenti alla collana "I libri di Kikka", di Altan, hanno come caratteristica quella di avere l'immagine, a soggetto unico centrale, priva di sfondo per permettere la concentrazione di tutta l'attenzione del bambino sul protagonista. L'illustrazione è in questo modo narrativa: racconta tutta la storia. Età di lettura: da due anni. Titolo: Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme Autore: Tognolini Bruno; Valentinis Pia Editore: Il Castoro Eta di lettura: da 0 a 2 anni Ventuno filastrocche per ventuno illustrazioni, una per ogni lettera dell'alfabeto, sulle piccole e sconfinate cose dei neonati, della mamma e del minuscolo e immenso mondo che insieme li contiene. Titolo: C'era tante volte quante sono le notti Autore: Papini Arianna Editore: Fatatrac Eta di lettura: da 3 anni Camilla legge sempre Il libro del mondo dei sogni la sera... a volte si addormenta e ci entra dentro..." Così, per la mano al suo libro preferito, Camilla entra nell'universo noto e ignoto del sogno, in cui Lilla-Camilla "è ma non è" la stessa persona, in cui gli animali, muti compagni del vivere quotidiano, sanno parlare, in cui la casa diventa "casa della foresta" e anziché escludere il mondo esterno ne fa parte, non serve per viverci dentro, ma per "viverci intorno". Titolo: Adottamostri. Racconti Curatore: Porcella T. Editore: Giunti Junior Eta di lettura: da 4 anni Folletti, streghe, animali fatati, mostri, orchi raccontano un'isola dove tradizioni millenarie si confrontano con mirabolanti modernità. 3 Mi trovi in biblioteca Biblioteca, luogo confortevole e gratificante per utenti di qualsiasi età, dove ognuno può sentirsi ospite importante e gradito, dove è possibile essere accolti come PERSONE indipendentemente dall'età, dal grado d'istruzione, dalla condizione economica , dall'aspetto fisico, da tutte quelle etichette che altrove spesso aprono o chiudono le porte e orientano gli atteggiamenti….. (Tonia Malica, Bibliotecaria) Il pane di Abele Mentre dorme il pescecane Salvatore Niffoi Adelphi, 2009 Zosimo e Nemesio sono uniti da un legame fraterno, forte come il senso di appartenenza alla terra (sarda) consacrato da una promessa che entrambi si fanno : “Vrades po sempere”. Zosimo è un ragazzo di campagna semplice, forte, onesto e di grandi valori di amore, amicizia e onore. Nemesio viene dalla città, dal continente, ma a Crapiles rinasce e impara la lezione dell'amore, impara a vivere, a condividere il pane con l'amico fraterno, a dare un senso alle cose grazie alla natura, però poi riparte.. Nel romanzo Zosimo rappresenta il paese e Nemesio la città, sono due mondi che si incontrano e convivono ma che poi si separano e che sono forse destinati a essere incompatibili tra loro e a scontrarsi. Columba, rappresenta il tradimento, subdolo e cattivo ed è lei stessa la ragione per la quale i due “amici per sempre”finiranno per odiarsi: il pane è sacro e la stessa simbologia biblica del pane non ammette il tradimento per chi lo condivide. Il “pane di Abele” è infatti il pane guasto del tradimento di Caino. [Paola] Gli occhi gialli dei coccodrilli Katherine Pancol Baldini Castoldi Dalai, 2009 Gli occhi gialli dei coccodrilli narra la storia di una saga familiare attraverso tre generazioni di donne. Dominano la scena Iris e Joséphine, due sorelle dal carattere opposto. La prima, ricca, bella e piena di sé, madre scostante di un figlio frutto di un matrimonio felice ma solo agli occhi degli altri; l'altra, donna sensibile, buona e altruista, appassionata di storia medievale, si trova in una situazione difficile, abbandonata dal marito, con due figlie da crescere tra mille difficoltà finanziare. Entrambe insoddisfatte, si ritroveranno ad inseguire un sogno, possibile grazie alla bellezza e alla sfrontatezza di Iris e alla dolcezza e alla dedizione di Joséphine. Un sogno giallo e brillante come gli occhi dei coccodrilli che nel buio silenzioso scrutano e percuotono l'animo umano. Questo romanzo è la storia di una bugia che cambierà la vita delle due donne e soddisferà due bisogni differenti, il successo e l'affermazione personale di una e la stabilità economica dell' altra. Fanno da sfondo amicizie, amori, tradimenti, lacrime, speranze, problemi di ogni giorno, vita. [Marta] Contatti e orari Hanno collaborato a questo numero Coordinatrice: Tonia Malica In redazione: Paola Citroni, Marta Migheli, Luana Piga Antonella Sedda Venuto al mondo Milena Agus Nottetempo, 2007 In una tranquilla Cagliari dei nostri giorni una voce narrante femminile racconta con una sorta di ingenua sfacciataggine, le peripezie di amore e di dolore della famiglia Sevilla Mendoza, famiglia sarda così ribattezzata dal padre. Incombe la presenzaassenza di Dio, l'imperscrutabile Dio che non c'è, come il padre, e che tuttavia c'è, come il padre. Il male e il bene, sempre reversibili nel comico, s'intrecciano nelle varie storie. Il Dio del padre sempre altrove, il Dio della madre troppo sensibile e impaurita, il Dio della zia che gli amanti piantano in asso, il Dio del fratello musico, il Dio di una nonna che cerca di capire le cose ad alta voce ("Ma tu, che cosa gli hai fatto?"), il Dio di Mauro De Cortes, che piace a tutte ma scompare sempre con un'altra, e infine il Dio del sadomaso sposato, che pur con la sua pessima idea del mondo e di Dio non mette tristezza. La fame d'amore è il potente motore di tutto, anche dei giochi perversi fino al dolore fisico, pur sempre meno dolorosa della sofferenza del cuore. La morsa delle difficoltà, paragonata alle fauci del pescecane da cui si spera di scivolare via in un momento di calma, quando inavvertitamente schiude la chiostra dei denti. Il sentimento tragico della vita governa queste storie, dove ognuno insegue un proprio sogno a occhi chiusi, la speranza di un nuovo amore: quello vero e il sogno di vivere una vita felice. [Antonella] Il meccanico delle rose Hamid Ziarati Einaudi, 2009 Un romanzo un cui il protagonista Reza prende forma attraverso il racconto delle vite di chi ha avuto un significato per la sua esistenza. Appare pian piano durante la lettura attraverso la descrizione della relazione che ha con gli altri personaggi che gli hanno animato la vita: il padre Akbar, che vive in un paese ai bordi del deserto dove si estrae la migliore essenza delle rose di Persia, il cugino Khodadad con cui appena ragazzini scappa di casa, la moglie Donya che ha conosciuto la felicità e la disperazione prima da andare in sposa a un uomo con il doppio dei suoi anni, la figlia Mathab che stava per laurearsi in medicina e iniziare una nuova vita quando è incappata nei Guardiani della Rivoluzione e infine Laleh, “pazza d'amore” nel letto di un ospedale tira inconsapevolmente i fili di tutte le storie e restituisce il volto contraddittorio del suo amato, il meccanico delle rose. Sullo sfondo l'Iran dagli anni Venti ai giorni nostri di cui si respirano gli odori e s'indossano i costumi. [Luana] Margaret Mazzantini Mondadori, 2008 Posso dire di Venuto al mondo che è un romanzo contemporaneo, trascinante e di forte impegno etico. Splendido, gonfio di dolore, di vita e di morte, ma soprattutto d'amore, amore grande come solo a pochi è dato provare, vivere, esprimere, raccontare. Ma è anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. I personaggi, Diego e Gojko, in primis, ma anche Pietro e Gemma, Aska e Sebina, sono uomini e donne speciali, nella loro grandezza, nella loro triste drammaticità, nei loro sogni e desideri; ti entrano dentro, diventano prima tuoi conoscenti, poi amici, infine li ami e si fanno parte di te. Ho amato questo libro in una maniera personale, ho visto Gemma con il mio viso e Pietro con il viso di mio figlio, ho riconosciuto le sofferenze a cui ogni essere umano purtroppo ogni giorno è sottoposto. Brava, ha meritato il premio Campiello 2009. [Tonia] Il peso della farfalla Erri de Luca Feltrinelli, 2009 Questa è la storia di un camoscio, magnifico animale di montagna, che rimasto orfano, impara tutto da solo, senza appartenere a un branco. Sfida tutti senza timore e diventa il “re dei camosci”. Ma questa è anche la storia del cacciatore che lo ucciderà. Il vecchio cacciatore che vive da solo nella casa del bosco e racconta poco della sua caccia, perché non ha storie da raccontare. Nemmeno una che possa conquistare una donna. Con sua sorpresa una giornalista si mette in testa di seguirlo, su in montagna. Non accetta subito la cosa. Perché lui non è abituato a frequentare le donne, è spaesato e ha timore. E poi da anni, tra lui e il camoscio, c'è un silenzioso scontro. E' un autunno particolare, quello. Un giorno perfetto con la neve ad occidente e il re dei camosci sa che quello è il giorno giusto. Sente l'odore dell'uomo, lo sfida con la sua velocità, la sua prontezza, fino a quando, a un certo punto salta su un sasso appuntito e resta immobile. Sentono la fine vicina, forse la cercano, una fine dignitosa. Bellissima, premonitrice l'ultima sequenza in cui una farfalla, simbolo della fragilità e della metamorfosi della natura, decide il destino dell'uomo cacciatore. Un breve poetico racconto: la descrizione della montagna e degli animali che la vivono, il personaggio del cacciatore bracconiere, nella sua solitudine e coerenza ai suoi valori morali e la scrittura, fatta di frasi brevi, rigorose, precise. [Tonia] Grafica e impaginazione: Simone Riggio INFORMAZIONI E ORARI 4 Biblioteca Comunale «Grazia Deledda» P.zza Bartolomeo Meloni, 1 09075 Santu Lussurgiu (OR) TEL- Fax 0783550155 E-Mail: [email protected] E-Mail: [email protected] Orario di apertura della Biblioteca e della Mediateca: Lunedì: Martedì: Mercoledì: Giovedì: Venerdì: Sabato: Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Pomeriggio 15,30 – 18,15 Pomeriggio 15,30 – 18,15 Pomeriggio 15,30 – 18,15 Pomeriggio 15,30 – 18,15 Pomeriggio 15,30 – 18,15