i sapori del ricordo - Sardegna Biblioteche

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i sapori del ricordo - Sardegna Biblioteche
N° 1 - Aprile 2010
Comune di
Santu Lussurgiu
periodico di cultura della Biblioteca Comunale Grazia Deledda
Editoriale
IL PIACERE DI LEGGERE
La proposta del mese
23 Aprile 2010
La poesia improvvisata
in biblioteca
Cosa c'è di meglio, infatti, che stare la
sera con un libro accanto al fuoco,
mentre il vento batte sui vetri, e la
lampada arde?
Gustave Flaubert, “Madame Bovary”
Leggere è una delle esperienze
personali più affascinanti, un libro è
come una finestra aperta dove puoi
scorgere mondi lontani mai visti
prima e realtà vicine raccontate con
prospettive diverse. Un libro stimola
la nostra fantasia, risponde ai nostri
bisogni e curiosità, ci aiuta a
migliorare le nostre conoscenze sul
mondo e sulle persone. Avvicinare le
persone a questo fantastico e
suggestivo mondo della lettura è lo
scopo del nuovo periodico di
informazione culturale della
biblioteca comunale “Letzinne”. Un
progetto che racchiude l'idea di
accrescere l'interesse verso la lettura
offrendo un viaggio nel mondo
dell'editoria, attraverso il racconto e
l'esperienza creativa degli autori, le
opinioni e le valutazioni dei lettori e
attraverso una serie di rubriche legate
al mondo dei libri, della cultura, della
letteratura e della produzione
scientifica e tecnologica. Certo non ci
sfuggono le nuove abitudini dei
giovani sempre più attratti da una
molteplicità di media: Internet,
videogiochi, televisione che
inevitabilmente sottraggono tempo
alla lettura. Di contro, ci rincuorano
le tante iniziative legate al mondo dei
libri: i “Festival del libro per ragazzi,
che premia i giovani che non
rinunciano al piacere di leggere, gli
innumerevoli club di lettori, i tanti
festival estivi della letteratura,
iniziative che in qualche misura
smentiscono i dati del CENSIS che
sottolineano il continuo decremento
delle persone che leggono e la
diminuzione del numero di libri letti
in un anno. La nostra Biblioteca è una
delle più antiche della provincia, con
una dotazione libraria importante, con
sezioni molto diversificate e
aggiornate. Il nostro progetto vuole
far conoscere questo straordinario
patrimonio culturale ad un numero
sempre maggiore di cittadini
lussurgesi. Per rendere ancora più
attraente l'iniziativa editoriale si è
pensato ad una nuova versione web
dell'offerta libraria e culturale della
biblioteca.
Tutta la fatica operativa di questo
progetto è sostenuta dalla
bibliotecaria e da quattro giovani
ragazze impegnate nel servizio civile, a
loro va la nostra gratitudine e
l'augurio che con questo progetto si
riesca ad accrescere la passione per la
lettura e avvicinare, ancora di più, i
giovani e gli adulti al mondo infinito
dei libri. [Il Sindaco Emilio Chessa]
Appuntamenti
Abbiamo
intervistato
Franca Mele che
ha curato il nuovo
libro
dell’Associazione
Culturale
Conti...amo
I SAPORI
DEL RICORDO
Ciao Franca, parlaci prima di tutto dell'Associazione.
A Santulussurgiu nasce, nell'agosto 2007, l'Associazione culturale
CONTI…AMO, costituita da donne che pur avendo profuso il loro impegno
familiare e domestico, si sentono depositarie di un patrimonio che non deve
disperdersi e vogliono sentirsi parte viva e collaborativa nella vita associata del
proprio territorio. L'obiettivo prioritario dell'Associazione consiste nel
promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione della realtà e delle
potenzialità culturali, storiche, sociali ed enogastronomiche del paese in cui
opera e dove ha il grande privilegio di vivere.
C'è un luogo particolare dove avete occasione di incontrarvi?
Il luogo privilegiato dei nostri incontri è la Biblioteca comunale, dove la
disponibilità, il contributo e la stimolante complicità di Tonia ci hanno
gratificato e stimolato a portare avanti il nostro lavoro.
Chi sono gli autori del libro?
Le storie raccolte nel libro I SAPORI DEL RICORDO, edito da S'alvure, sono
pagine stralciate dalla memoria di Maria Domenica Arca, Maria Caratzu, Rita
Chessa, Maria Citroni, Dina Fadda, Maria Fadda, Rita Mura, Vincenza Mura,
Maria Luisa Pericolini, Maria Domenica Pinna, Maria Pisanu, Antonia Piu,
Ausilia Piu, Maria Piu, Peppina Sardu, Maria Settefonti. Le hanno raccontate e
trascritte con cura e passione, quale tributo a tempi e persone che non ci sono
più, senza tradire il mandato di chi per la prima volta le ha trasmesse loro.
Io ho curato il progetto, il coordinamento del lavoro e la rielaborazione formale
dei testi.
Come parlare di questo libro pensato, narrato e voluto al
femminile?
L'idea è nata quasi per gioco, a margine di un'attività che aveva l'obiettivo di
rapportarsi con la letteratura sarda in lingua italiana, sia quella dei classici
quali Deledda, Satta, Dessì, Cossu, che quella di autori a cui anche la critica
nazionale guarda oggi con curiosità e interesse.
Da qui l'associazione CONTI…AMO, uno spazio intimo, un intermezzo privato
tra impegni familiari e quotidianità, in cui assaporare il piacere della lettura, della
narrazione e della scrittura, rimasto sopito dai tempi della scuola e spentosi col
venir meno delle modalità con cui la comunità tramandava i suoi saperi: le feste di
piazza, i racconti di strada e la condivisione dei rituali domestici. Ci siamo così
dilettate , rifuggendo da ambienti intellettuali ed elitari, ad annodare il filo dei
ricordi con quanto di essi era possibile riconoscere nei brani prescelti per
un'antologia guida, divenuta poi nostro diario emotivo.
Quindi dal ritrovato piacere per la lettura è scaturito quello più ingenuo del
narrare. Sono pagine, le nostre, da cui traspaiono difficoltà, lavoro duro, amicizie,
ricordi di famiglia, feste, nostalgie, gioie e dolori di un paese: il nostro, Santu
Lussurgiu.
Il libro intende dare valore proprio a quei saperi troppo a lungo relegati entro
le mura domestiche e a quelle storie di vita vissuta che rischiano di perdersi, di
essere adombrati dalla massificazione culturale che sradica il sapere locale,
sostituendolo con i simboli del consumismo.
Alle ore 18, presso il salone ex
Montegranatico in Via Tribuna si terrà
una rassegna di poesia estemporanea: “La
poesia improvvisata in biblioteca”, uso e
salvaguardia del sardo. L’attuazione del
progetto, unica esperienza in Sardegna, è
finalizzata al rilancio della poesia
improvvisata.
I libri più letti
Titolo: Accabadora
Autore: Michela Murgia
Editore: Einauidi, 2009
Pagine: 164
Titolo: Il pane di Abele
Autore: Salvatore Niffoi
Editore: Adelphi, 2009
Pagine: 169
Titolo: Mentre dorme il
pescecane
Autore: Milena Agus
Editore: Nottetempo, 2007 Pagine: 171
Titolo: Il pane di ieri
Autore: Enzo Bianchi
Editore: Einaudi, 2008
Pagine: 114
Titolo: Gli occhi gialli dei
coccodrilli
Autore: K. Pancol
Editore: Baldini Castoldi
Dalai, 2009 Pagine: 523
Titolo: L'eleganza del riccio
Autore: Muriel Burbery
Editore: E/O, 2007 Pagine:
384
Titolo: Venuto al mondo
Autore: M. Mazzantini
Editore: Mondadori, 2008 Pagine: 531
Titolo: Il meccanico delle rose
Autore: Hamid Ziarati
Editore: Einaudi, 2009
Pagine: 276
Titolo: Marina
Autore: Carlos L. Zafòn
Editore: Mondadori, 2009 Pagine: 308
Titolo: L'ultima moglie di
Enrico VIII
Autore: Carolly Erickson
Editore: Mondadori, 2009 Pagine: 358
All’interno...
- Parliamo di Antonio Cossu
- Angolo della poesia
- Nati per leggere in Sardegna
- Un confratello si racconta
- Recensioni libri
Parliamo di...
ANTONIO COSSU
“Nois semus sardos, no est de badas chi tenimus s'autonomia”
(A. Cossu, Mannigos de memoria, Paristoria de una rivoluzione, Nuoro, Ist. Sup. Reg. Etnografico9, 1984)-
Antonio Cossu è stato un
illustre uomo di cultura del
nostro paese, e non solo.
Nacque a Santu Lussurgiu il
13 febbraio del 1927.
Già da bambino dimostrava un grande
interesse per la lettura che l'ha portato a
intraprendere studi classici prima e lettere poi
presso l'Università Statale di Milano. Qui acuì
le sue preferenze per alcune discipline come
Filologia romanza e Letteratura italiana. Nello
stesso periodo crebbe notevolmente la sua
conoscenza poetica, con la lettura di grandi
scrittori italiani come Ungaretti, Quasimodo,
Pavese, Montale, Sinisgalli e anche spagnoli
come Cervantes e Valdès.
Gli anni milanesi furono quindi
importantissimi per la sua formazione
culturale, sociale e umana. Iniziò la sua
carriera scrivendo recensioni; collaborò con la
rivista letteraria “La Rassegna” e iniziò a
dedicarsi alla poesia: la sua prima raccolta la
intitolò “A passo di carro e di cavallo” e la
seconda “ Il vento”, entrambi avevano come
sfondo principale il suo amato paese.
Dopo aver insegnato per alcuni mesi, iniziò a
lavorare ad Ivrea e a Torino presso il
Movimento di Comunità di Adriano Olivetti.
Grande era l'interesse del Movimento per la
sociologia, con professionisti del campo come
Albert Meister. Insieme a quest'ultimo e a
Diego Are, anch'esso nostro stimato
concittadino, collaborò alla stesura di una
ricerca sociologica su Santulussurgiu e i paesi
circostanti, che nel 1953 apparve in
“Autonomia e solidarietà nel Montiferru:
sguardi e prospettive per un programma di
sviluppo in una zona della Sardegna”. In
quello stesso periodo iniziò la redazione di “Il
Montiferru”, periodico dell'omonima
Comunità collegata alla rete olivettiana, che
Antonio e i suoi amici avviano nel febbraio del
1955. Con questo periodico Antonio Cossu
intendeva studiare e analizzare i problemi dei
nostri paesi di montagna, ascolatare il pensiero
degli abitanti, far discutere la gente, avvicinare
i cittadini, creare vincoli di solidarietà fra gli
uomini e impostare dei piani di lavoro.
Organizzò anche un convegno di studi
“Sardegna Oggi”, in cui si dibatteva dei
problemi sociali, politici, organizzativi
dell'isola a cui parteciparono studenti
universitari e uomini della politica regionale e
nazionale.
Al suo ritorno in Sardegna, si impiegò al
Centro Regionale di Programmazione della
Regione Sarda dove si occuperà per il resto
della sua vita professionale di interventi sociali
e di politiche culturali. In quegli anni pubblicò
il primo romanzo, I figli di Pietro Paolo, che
ottenne una segnalazione al “Premio Deledda”
di Nuoro. Il secondo, Il riscatto, nasce da un
'esperienza di cronaca vissuta, offre un'
interpretazione sociologica e civile al fenomeno
del banditismo sardo e dei sequestri di
persona. Quando la questione della lingua
sarda si impose all'attenzione generale,
stimolato e provocato da alcuni amici, compose
delle opere in sardo: oggi la parlata sarda è
riconosciuta come lingua da una legge dello
Stato, ma trent'anni fa, chi se ne occupava
2
veniva considerato un passatista. Pubblicò
quindi Mannigos de memoria Paristoria de
una rivoluzione (spendido ritratto e critica
feroce della classe politica isolana, testo
divertentissimo, scritto con grande ironia).
Numerosi sono le sue opere, ne citiamo
qualcuna: A tempos de Lussurzu, I monti
dicono di restare e il Sogno svanito, ultimo
romanzo e uscito poco prima della sua
scomparsa. “Anche se il Sogno Svanito non è
un romanzo autobiografico, si può dire che il
sogno del Sindaco di Baronia, piccolo Comune
di un'immaginario Nuovo Stato Sovrano, sia
stato il sogno di Antonio Cossu, e che la lotta
del protagonista per uno sviluppo sostenibile,
lotta che si scontra con il poteri che mirano al
solo profitto e favoriscono interessi estranei ale
logiche effettive e ai bisogni della comunità, sia
stata la battaglia, etica e culturale, di Antonio
Cossu e che può essere a buon diritto vista e
presentata come la sua eredità morale”.
(Silvano Tagliagambe I limoni sono verdi
di speranze Scritti in memoria di Antonio
Cossu) Ideò, nel 1975, la rivista culturale “La
Grotta della Vipera” e la diresse con Giuseppe
Marci, fino alla morte avvenuta il 2 Luglio
2002. La biblioteca, manifesta la sua
riconoscenza a questo grande scrittore per la
guida e il sostegno dimostratole negli anni,
dedicandogli il primo numero di questa nuova
rivista culturale.
Lo scrittore in
uno scatto tratto
dal sito
www.antoniocossu.it
L’angolo della poesia
Antonio
Cossu, 1945
I MONTI DICON DI RESTARE
Le pietre del selciato
godon del loro riposo,
il lavoro
prende ogni uomo.
Una finestra guarda la strada,
i vetri fanno da specchio.
Sei intenta alla maglia
che dita leggere lavoran per te.
Sollevi lo sguardo
al rumore dei passi che
chiamano te.
La collina spazia dall'alto
la gialla pianura che ha sete.
Una brezza del Monte
mi porta laggiù.
La città invita
a sognare,
i monti dicono
di restare
e vorrei ascoltare
questa voce del cuore.
Nel piccolo giardino
un crisantemo in fiore,
i limoni sono verdi di speranze.
Per i più piccoli
...IN SANTU
LUSSURGIU
Nati per leggere nasce dall'alleanza tra
l'Associazione Italiana Biblioteche, l'Associazione
Culturale Pediatri ed il Centro per la Salute del
Bambino, per invitare a leggere ai bambini sin dalla
tenera età.
P
ochi fattori hanno una capacità così
forte di incidere sul futuro dei nostri
figli come la lettura ad alta voce
proposta fin da quando hanno pochi mesi
di vita. Numerosi studi dimostrano che
quando un adulto legge un libro ad un
bambino si alimenta in lui una maggiore
attitudine all'apprendimento, un
arricchimento del vocabolario, una più
elevata capacità di recepire il linguaggio e
di esprimersi, un forte stimolo alla
curiosità e alla fantasia. La familiarità con
il libro e la condivisione della lettura
aumentano la sicurezza in se stessi e
favoriscono il successo scolastico.
Cosa puoi trovare in Biblioteca?
Tanti libri per piccoli e grandi Iscrizione e
prestito gratuito fin dalla nascita Uno
spazio per i più piccoli e i loro genitori
Consigli del bibliotecario.
Filastrocche, ninnananne
Presentiamo due belle filastrocche, una in
lingua italiana e l’altra in sardo
Pieno di pollini che danno starnuti
Ovunque insetti e ronzii sconosciuti
Per questo aprile, non sarà un caso,
mi fa saltare la mosca al naso
E il naso spara, moccioso cannone
Quei freddi giorni di buio bagnato
E caccia fuori con un'esplosione
Via dalla testa l'inverno passato
[Chiara Carminati e Bruno Togliolini]
Luna, luna, luna
portami fortuna
portami dinai
po mi coiai
cun d'unu sennoreddu
bistiu a cappeddu
bistiu a sordau
arruttu a terra
e squattarau!
Titolo: Oh, che uovo!
Autore: Battut Eric
Traduttore: Corona I.
Editore: Bohem Press Italia
Eta di lettura: da 3 anni
Tre uccellini sgusciano fuori da tre uova
diverse. Andranno d'accordo fra di loro?
Una dolcissima storia del famoso Éric
Battut per parlare di tolleranza ai più
piccoli.
Titolo: Oh, che uovo!
Autore: Altan Tullio F.
Editore: EL (collana Il primo libro
di Kika)
Eta di lettura: da 3 anni
[Ella Olla]
L’appuntamento
libri a tema
Consigliamo due libri sui riti della
Settimana Santa in Sardegna
Titolo:
I riti della Settimana Santa
in Sardegna
Autore: Franco Stefano Ruiu
Editore: Imago Multimedia
Titolo:
Settimana Santa in Sardegna
Autore: Giovanni Porcu
Editore: Isola
LE EMOZIONI
DI UN CONFRATELLO
DURANTE LA SETTIMANA SANTA
Gianluca Beccu, confratello di santa Croce,
definisce la Settimana Santa con tre parole:
SOLENNITA', RISPETTO E SILENZIO.
La settimana Santa inizia con i riti de “Su
Nazarenu” (Martedi Santo), de
“S' incravamentu” (Giovedi Santo) e de
“S' iscravamentu” (Venerdi Santo)
accompagnati dalle struggenti note degli
antichi canti a Cuncordu. Il giorno di
Pasqua“S'incontru” tra il Cristo e la
Madonna chiude il rito.
Già dalla penultima settimana di Quaresima
si respira aria di Pasqua, con la
preparazione delle palme da parte dei
componenti di tutte e quattro le
confraternite: dell'Addolorata, del Carmine,
del Rosario e di Santa Croce.”Quelli della
preparazione sono momenti di incontro
gioiosi tra confratelli in cui si discute
sull'organizzazione, ci si scambia idee e si
intona qualche canto anche con altre
persone che vogliono avvicinarsi al canto e
alla confraternita”dice Gianluca, “ma il
momento più solenne ed emotivamente più
I libri nati per leggere
coinvolgente della Settimana Santa è senza
dubbio il discendimento del Cristo dalla
Croce, S' Iscravamentu, e in particolare i tre
colpi di martello alla Croce e la
presentazione del Cristo morto alla
Madonna, accompagnato dai versi de “Sa
Novena",offrono uno scenario ancora più
toccante e commovente. Dopo la funzione
religiosa segue il momento emozionante
della veglia nella chiesa di Santa Maria, con
canti sacri fino a mezzanotte, in cui lo stato
d'animo dei confratelli è comunque gioioso,
non si tratta di un vero e proprio lutto:
Cristo è morto per salvarci e per risorgere.”
Conclude infine Gianluca la sua breve
intervista dimostrando la sua
disapprovazione per ogni tipo di
pubblicizzazione all'evento, con fini
turistici, che possa svendere e
spettacolarizzare il significato
esclusivamente religioso del rito: “si parla di
cerimonie religiose che richiedono il
rispetto e il silenzio dei fedeli”.
Nell'illustrazione per la prima infanzia
elemento fondamentale è la semplificazione
del tratto. I titoli appartenenti alla collana
"I libri di Kikka", di Altan, hanno come caratteristica quella di
avere l'immagine, a soggetto unico centrale, priva di sfondo per
permettere la concentrazione di tutta l'attenzione del bambino
sul protagonista. L'illustrazione è in questo modo narrativa:
racconta tutta la storia. Età di lettura: da due anni.
Titolo: Mammalingua. Ventuno
filastrocche per neonati e per la voce delle
mamme
Autore: Tognolini Bruno; Valentinis Pia
Editore: Il Castoro
Eta di lettura: da 0 a 2 anni
Ventuno filastrocche per ventuno illustrazioni, una per ogni
lettera dell'alfabeto, sulle piccole e sconfinate cose dei neonati,
della mamma e del minuscolo e immenso mondo che insieme li
contiene.
Titolo: C'era tante volte quante sono le
notti
Autore: Papini Arianna
Editore: Fatatrac
Eta di lettura: da 3 anni
Camilla legge sempre Il libro del mondo dei
sogni la sera... a volte si addormenta e ci
entra dentro..." Così, per la mano al suo
libro preferito, Camilla entra nell'universo noto e ignoto del
sogno, in cui Lilla-Camilla "è ma non è" la stessa persona, in cui
gli animali, muti compagni del vivere quotidiano, sanno
parlare, in cui la casa diventa "casa della foresta" e anziché
escludere il mondo esterno ne fa parte, non serve per viverci
dentro, ma per "viverci intorno".
Titolo: Adottamostri. Racconti
Curatore: Porcella T.
Editore: Giunti Junior
Eta di lettura: da 4 anni
Folletti, streghe, animali fatati, mostri,
orchi raccontano un'isola dove tradizioni
millenarie si confrontano con mirabolanti
modernità.
3
Mi trovi in biblioteca
Biblioteca, luogo confortevole e gratificante per utenti di qualsiasi età, dove ognuno può sentirsi ospite importante e
gradito, dove è possibile essere accolti come PERSONE indipendentemente dall'età, dal grado d'istruzione, dalla
condizione economica , dall'aspetto fisico, da tutte quelle etichette che altrove spesso aprono o chiudono le porte e
orientano gli atteggiamenti….. (Tonia Malica, Bibliotecaria)
Il pane di Abele
Mentre dorme il pescecane
Salvatore Niffoi
Adelphi, 2009
Zosimo e Nemesio sono uniti
da un legame fraterno, forte
come il senso di
appartenenza alla terra
(sarda) consacrato da una
promessa che entrambi si
fanno : “Vrades po sempere”.
Zosimo è un ragazzo di
campagna semplice, forte, onesto e di grandi
valori di amore, amicizia e onore.
Nemesio viene dalla città, dal continente, ma
a Crapiles rinasce e impara la lezione
dell'amore, impara a vivere, a condividere il
pane con l'amico fraterno, a dare un senso
alle cose grazie alla natura, però poi riparte..
Nel romanzo Zosimo rappresenta il paese e
Nemesio la città, sono due mondi che si
incontrano e convivono ma che poi si
separano e che sono forse destinati a essere
incompatibili tra loro e a scontrarsi.
Columba, rappresenta il tradimento, subdolo
e cattivo ed è lei stessa la ragione per la quale
i due “amici per sempre”finiranno per odiarsi:
il pane è sacro e la stessa simbologia biblica
del pane non ammette il tradimento per chi lo
condivide. Il “pane di Abele” è infatti il pane
guasto del tradimento di Caino. [Paola]
Gli occhi gialli dei coccodrilli
Katherine Pancol
Baldini Castoldi Dalai, 2009
Gli occhi gialli dei coccodrilli
narra la storia di una saga
familiare attraverso tre
generazioni di donne.
Dominano la scena Iris e
Joséphine, due sorelle dal
carattere opposto. La prima,
ricca, bella e piena di sé, madre scostante di
un figlio frutto di un matrimonio felice ma
solo agli occhi degli altri; l'altra, donna
sensibile, buona e altruista, appassionata di
storia medievale, si trova in una situazione
difficile, abbandonata dal marito, con due
figlie da crescere tra mille difficoltà
finanziare. Entrambe insoddisfatte, si
ritroveranno ad inseguire un sogno, possibile
grazie alla bellezza e alla sfrontatezza di Iris e
alla dolcezza e alla dedizione di Joséphine.
Un sogno giallo e brillante come gli occhi dei
coccodrilli che nel buio silenzioso scrutano e
percuotono l'animo umano. Questo romanzo
è la storia di una bugia che cambierà la vita
delle due donne e soddisferà due bisogni
differenti, il successo e l'affermazione
personale di una e la stabilità economica dell'
altra. Fanno da sfondo amicizie, amori,
tradimenti, lacrime, speranze, problemi di
ogni giorno, vita. [Marta]
Contatti e orari
Hanno collaborato a questo numero
Coordinatrice: Tonia Malica
In redazione: Paola Citroni, Marta Migheli, Luana Piga
Antonella Sedda
Venuto al mondo
Milena Agus
Nottetempo, 2007
In una tranquilla Cagliari dei
nostri giorni una voce
narrante femminile racconta
con una sorta di ingenua
sfacciataggine, le peripezie
di amore e di dolore della
famiglia Sevilla Mendoza,
famiglia sarda così
ribattezzata dal padre. Incombe la presenzaassenza di Dio, l'imperscrutabile Dio che non
c'è, come il padre, e che tuttavia c'è, come il
padre. Il male e il bene, sempre reversibili nel
comico, s'intrecciano nelle varie storie. Il Dio
del padre sempre altrove, il Dio della madre
troppo sensibile e impaurita, il Dio della zia
che gli amanti piantano in asso, il Dio del
fratello musico, il Dio di una nonna che cerca
di capire le cose ad alta voce ("Ma tu, che cosa
gli hai fatto?"), il Dio di Mauro De Cortes, che
piace a tutte ma scompare sempre con
un'altra, e infine il Dio del sadomaso sposato,
che pur con la sua pessima idea del mondo e
di Dio non mette tristezza. La fame d'amore è
il potente motore di tutto, anche dei giochi
perversi fino al dolore fisico, pur sempre
meno dolorosa della sofferenza del cuore. La
morsa delle difficoltà, paragonata alle fauci
del pescecane da cui si spera di scivolare via
in un momento di calma, quando
inavvertitamente schiude la chiostra dei
denti. Il sentimento tragico della vita governa
queste storie, dove ognuno insegue un
proprio sogno a occhi chiusi, la speranza di
un nuovo amore: quello vero e il sogno di
vivere una vita felice. [Antonella]
Il meccanico delle rose
Hamid Ziarati
Einaudi, 2009
Un romanzo un cui il
protagonista Reza prende
forma attraverso il racconto
delle vite di chi ha avuto un
significato per la sua
esistenza. Appare pian piano
durante la lettura attraverso
la descrizione della relazione
che ha con gli altri personaggi che gli hanno
animato la vita: il padre Akbar, che vive in un
paese ai bordi del deserto dove si estrae la
migliore essenza delle rose di Persia, il cugino
Khodadad con cui appena ragazzini scappa di
casa, la moglie Donya che ha conosciuto la
felicità e la disperazione prima da andare in
sposa a un uomo con il doppio dei suoi anni,
la figlia Mathab che stava per laurearsi in
medicina e iniziare una nuova vita quando è
incappata nei Guardiani della Rivoluzione e
infine Laleh, “pazza d'amore” nel letto di un
ospedale tira inconsapevolmente i fili di tutte
le storie e restituisce il volto contraddittorio
del suo amato, il meccanico delle rose. Sullo
sfondo l'Iran dagli anni Venti ai giorni nostri
di cui si respirano gli odori e s'indossano i
costumi. [Luana]
Margaret Mazzantini
Mondadori, 2008
Posso dire di Venuto al
mondo che è un romanzo
contemporaneo, trascinante
e di forte impegno etico.
Splendido, gonfio di dolore,
di vita e di morte, ma
soprattutto d'amore, amore
grande come solo a pochi è dato provare,
vivere, esprimere, raccontare. Ma è anche la
storia di una maternità cercata, negata,
risarcita. I personaggi, Diego e Gojko, in
primis, ma anche Pietro e Gemma, Aska e
Sebina, sono uomini e donne speciali, nella
loro grandezza, nella loro triste
drammaticità, nei loro sogni e desideri; ti
entrano dentro, diventano prima tuoi
conoscenti, poi amici, infine li ami e si fanno
parte di te. Ho amato questo libro in una
maniera personale, ho visto Gemma con il
mio viso e Pietro con il viso di mio figlio, ho
riconosciuto le sofferenze a cui ogni essere
umano purtroppo ogni giorno è sottoposto.
Brava, ha meritato il premio Campiello 2009.
[Tonia]
Il peso della farfalla
Erri de Luca
Feltrinelli, 2009
Questa è la storia di un
camoscio, magnifico animale
di montagna, che rimasto
orfano, impara tutto da solo,
senza appartenere a un
branco. Sfida tutti senza
timore e diventa il “re dei
camosci”. Ma questa è anche
la storia del cacciatore che lo ucciderà. Il
vecchio cacciatore che vive da solo nella casa
del bosco e racconta poco della sua caccia,
perché non ha storie da raccontare. Nemmeno
una che possa conquistare una donna. Con
sua sorpresa una giornalista si mette in testa
di seguirlo, su in montagna. Non accetta
subito la cosa. Perché lui non è abituato a
frequentare le donne, è spaesato e ha timore.
E poi da anni, tra lui e il camoscio, c'è un
silenzioso scontro. E' un autunno particolare,
quello. Un giorno perfetto con la neve ad
occidente e il re dei camosci sa che quello è il
giorno giusto. Sente l'odore dell'uomo, lo sfida
con la sua velocità, la sua prontezza, fino a
quando, a un certo punto salta su un sasso
appuntito e resta immobile. Sentono la fine
vicina, forse la cercano, una fine dignitosa.
Bellissima, premonitrice l'ultima sequenza in
cui una farfalla, simbolo della fragilità e della
metamorfosi della natura, decide il destino
dell'uomo cacciatore. Un breve poetico
racconto: la descrizione della montagna e
degli animali che la vivono, il personaggio del
cacciatore bracconiere, nella sua solitudine e
coerenza ai suoi valori morali e la scrittura,
fatta di frasi brevi, rigorose, precise. [Tonia]
Grafica e impaginazione: Simone Riggio
INFORMAZIONI
E ORARI
4
Biblioteca Comunale «Grazia Deledda»
P.zza Bartolomeo Meloni, 1
09075 Santu Lussurgiu (OR)
TEL- Fax 0783550155
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
Orario di apertura della Biblioteca e della Mediateca:
Lunedì:
Martedì:
Mercoledì:
Giovedì:
Venerdì:
Sabato:
Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00 Mattina 9,00- 13,00
Pomeriggio 15,30 – 18,15
Pomeriggio 15,30 – 18,15
Pomeriggio 15,30 – 18,15
Pomeriggio 15,30 – 18,15
Pomeriggio 15,30 – 18,15