Aglio Adriano - Slow Food Rovigo

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Aglio Adriano - Slow Food Rovigo
Aglio Adriano
verso il Presidio Slow Food
La voglia e l’entusiasmo ci sono,le idee pure. Pare proprio che ci
siano tutti presupposti perché il Consorzio dell’Aglio Adriano
possa finalmente spiccare il volo e qualificare
un territorio
secolarmente vocato alla coltivazione e al commercio di aglio.
Era questa la sensazione che si avvertiva alla seconda riunione
presso l’Ostello Amolara, provvisoriamente eletto a sede.
Parecchi gli intervenuti, curiosi ed interessati se la valorizzazione del territorio comporta
giustamente la possibilità di aumentare il reddito agrario incentivando la coltivazione dell’aglio.
“La novità, dice Alessandro Rigoni, ora in veste di Presidente della Comunità del cibo di Slow
Food, “Ricchezze del Po”, è che vogliamo aprire non solo ai produttori che sono e rimangono i
protagonisti, ma anche a tutte quelle persone che hanno a cuore la propria terra. Ristoratori,
cuochi, coloro che si interessano di ambiente, di cultura perché ormai l’agricoltura non è “affare
loro”, dei contadini cioè, bensì tutela ambientale, biodiversità, sostenibilità, sicurezza alimentare,
identità, storia e cultura. Nel nostro caso mi sento di affermare con decisione che l’Aglio Adriano è
un bene culturale alla pari di tutti gli altri, una coltivazione secolare, tramandata di generazione in
generazione immagine e simbolo della nostra terra, di un modo di essere che viene da molto
lontano. E perciò non deve morire”.
Samuele Andreotto, giovanissimo studente di Agraria, nominato responsabile in questa prima fase
si fa portavoce degli orientamenti degli intervenuti: “Siamo tutti concordi nel proseguire il
cammino con decisione convinti. Chiederemo l’assistenza di un agronomo per orientarci in modo
corretto
nella
coltivazione,
estenderemo
l’area
ai
comuni
vicini,
vale
a
dire,
Corbola,Papozze,Villanova Marchesana, Gavello e Loreo. Stiamo pure pensando ad un disciplinare
che preveda alcuni punti fermi:lavorazioni di tipo manuale o meccanico, a basso impatto
ambientale ed ecocompatibili, pratica di buone tecniche agronomiche volte alla conservazione
della fertilità del suolo, alla vendita non ci devono essere residui di fitofarmaci e residui fissi”.
Alessandro Rigoni
Pres. Comunità del Cibo “Ricchezze del Po”
Adria, aprile 2011