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E.U.R.-O P E
N E W S I N F O R M A T I O N S
Gennaio 2015
DIGIONE, 28 gennaio 2015
STRASBURGO, 29 gennaio 2015
Una riunione con la direzione dell’Ecole
des Greffes de Dijon (F) ha permesso di
definire il programma del colloquio sulla
formazione dei greffiers/Rechtspfleger in
Europa che si svolgerà in occasione della
prossima Assemblea generale dell’E.U.R.
il 3 settembre 2015 in questa stessa Scuola.
I diversi sistemi di formazione dei
greffiers/Rechtspfleger in Europa saranno
presentati e posti in discussione in
occasione di questo colloquio. L'assemblea
generale proseguirà il 4 settembre 2015
con i lavori interni e il 5 settembre con una
escursione in Borgogna.
La
conferenza
plenaria
delle
Organizzazioni non Governative (ONG)
che hanno statuto partecipativo presso il
Consiglio d’Europa ha riunito più di cento
partecipanti al Consiglio d’Europa in
Strasburgo.
In questa occasione sono stati presentati il
Rapporto delle attività 2014 della
commissione
permanente
e
delle
commissioni trasversali.
Nell’ambito della conferenza si è
proceduto all’elezione della nuova
presidente, la signora Anna RURKA, per
un mandato di 3 anni. Di nazionalità
polacca, la signora Rurka è attiva
nell’ambito della Conferenza delle ONG
dal 2005, in particolare con riferimento ai
problemi dell’infanzia e
della famiglia.
Anna RURKA
La conferenza ha ospitato un gruppo di
ONG ucraine e una delegazione del
Ministero incaricata per le relazioni con il
Parlamento e la Società civile del Marocco.
Sono state adottate 2 risoluzioni, una sui
recenti attacchi terroristici a Parigi ed una
sulla società civile, la pace e la democrazia
in Ucraina. I documenti possono essere
consultati sul sito delle ONG:
https://www.coe.int/t/ngo/default_fr.asp
Jean-Jacques KUSTER, rappresentante
l'E.U.R.
MAROCCO: La riforma della giustizia in Marocco deve passare dai cancellieri.
Una grande riforma della giustizia è in corso in Marocco. Da alcuni mesi parecchi progetti di
legge sono stati pubblicati dal Ministero della giustizia marocchina in materia di
organizzazione giudiziaria, di Consiglio superiore del potere giudiziario, di statuto dei
magistrati, di procedura civile e procedura penale.
Questo vasto progetto di riforma si scontra con la figura dei cancellieri, messi sotto la tutela
stretta dei giudici e, peggio ancora, privati di un certo numero delle loro competenze.
Malgrado l'intervento delle loro organizzazioni professionali, il Sindacato democratico della
giustizia e l'Associazione dei funzionari di giustizia, membri dell'Unione europea dei
funzionari giudiziari (EUR, che ha presentato delle proposte costruttive che vanno nel senso
di un allargamento delle competenze dei cancellieri per migliorare l'efficacia della giustizia) il
Ministero della giustizia non si è degnato di sentirli.
La posta in gioco di questa riforma è fondamentale per i cancellieri del Marocco, in numero di
15.000, perché meritano uno statuto ed un ruolo più ambizioso, in quanto i giudici non
possono da soli monopolizzare tutti i compiti che incombono sull'amministrazione giudiziaria.
Tenendo conto dell’alto livello di istruzione di una grande maggioranza di colleghi e della
lentezza delle procedure in Marocco, dovuta al sovraccarico di lavoro dei giudici per i compiti
che non rientrano nella loro missione principale di “dire il diritto”, le organizzazioni
professionali avevano proposto una nuova ripartizione dei compiti tra i giudici ed i cancellieri.
Scaricando i magistrati di tutti i compiti procedurali relativi alla gestione delle formalità dei
fascicoli processuali e delle competenze a carattere amministrativo trasferendoli ai cancellieri,
il funzionamento della giustizia ne potrebbe trovare grande giovamento.
L'Unione europea dei funzionari giudiziari (E.U.R) non può che denunciare il disinteresse, e
constatare il disprezzo portato dalle autorità giudiziarie alle legittime rivendicazioni dei
cancellieri marocchini.
Ricorda che l'esistenza ai lati dei giudici di un personale competente con le funzioni definite
ed un statuto riconosciuto sono una condizione essenziale per un funzionamento efficace del
sistema giudiziario così come sottolineato dalla Commissione europea per l'efficacia della
Giustizia (CEPEJ) nel suo rapporto sulla valutazione dei sistemi giudiziari europei 2014.
Il Ministero della giustizia del Marocco ha iniziato una cooperazione con la CEPEJ proprio
per migliorare il funzionamento della giustizia e dovrà quindi tener conto dell'apporto dei
cancellieri nella sua riforma considerando che in numerosi stati europei ed extraeuropei sono
stati loro affidati anche compiti a carattere giurisdizionale e di amministrazione delle
giurisdizioni. I cancellieri sono, a lato dei magistrati, uno dei pilastri della giustizia e relegarli
al ruolo di semplici esecutori sarebbe di natura tale da privare l'amministrazione giudiziaria di
un ingranaggio essenziale al suo buon funzionamento.
L'Unione europea dei funzionari giudiziari (EUR) ha invitato il Ministro della giustizia al
dialogo con le organizzazioni professionali dei cancellieri affinché sia riconosciuto a questi
collaboratori il ruolo ed il posto che meritano nell’ambito di una giustizia efficace e vicina al
cittadino.