Relazione finale: relazione_guerra
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Relazione finale: relazione_guerra
MODULO DI PROGETTAZIONE – 1° ANNO DOL DOCENTE: GUERRA MARA CLASSI 2 B-2C SCUOLA PRIMARIA I.C. “S.G.BOSCO-MELO DA BARI” TUTOR: FRANCESCO MARIA DELLISANTI PROGETTO: MUSICAL “PINOCCHIO, DA BURATTINO A BAMBINO” PRODOTTO FINALE: VIDEO DEL MUSICAL, LIBRO MULTIMEDIALE RELAZIONE FINALE Nell’ambito del macroprogetto P.O.F. le classi 2B-2C di scuola primaria dell’I.C. “S.G. BOSCO- MELO DA BARI” hanno messo in scena il musical “Pinocchio, da burattino a bambino”, un rimaneggiamento della storia tratta dal libro di C. Collodi. Il progetto realizzato dalle insegnanti I. Pastore, A. Zubani, dalla sottoscritta ins. M. Guerra e con la collaborazione dell’ins. di sostegno Di Marzo, ha avuto inizio a marzo e si è concluso il 30 maggio 2012, con lo spettacolo tenutosi presso il teatro dell’Oratorio dei Salesiani di Bari, riscuotendo molto successo fra tutti gli astanti: dirigente scolastica A.M. Garofalo, consigliera della VIII circoscrizione R. Grazioso, personale della scuola, e non ultimi i genitori e gli alunni. La buona riuscita della rappresentazione si deve al grande impatto visivo dei costumi e delle scenografie, alla scioltezza e abilità dei ballerini e alla forte carica espressiva degli attori, che hanno saputo intrattenere, emozionare e divertire il pubblico con battute ben interiorizzate e pronte. L’idea di mettere in scena un musical è partita dall’esigenza di avvicinare gli alunni alle arti espressivo -creative, per arricchirne il linguaggio verbale e per superare la diffidenza dei piccoli lettori nel decodificare i segni del linguaggio scritto. A tale pretesto, la fiaba di Pinocchio è stata utilizzata come spunto di drammatizzazione, rielaborazione letteraria, di interpretazione iconica e artistica ed espressività corporale. Il percorso progettuale si è articolato in diverse fasi di lavoro, che non vanno intese distaccate fra loro, anzi a volte si compenetrano. La prima fase ha riguardato il lavoro di analisi e di ricerca del materiale cartaceo e online su Pinocchio ad opera delle docenti, attraverso un rimaneggiamento della storia, rappresentazioni grafiche estrapolate dal libro di C. Collodi, Quentin Gréban, stesura del copione, ricerca e scelta di brani musicali più attuali, con adattamento degli stessi ai testi delle drammatizzazioni (vedi Nina Zilli Cinquantamila lacrime, Jovanotti Ciao mamma, ecc…) e aggiunta di coreografie più moderne (balli zumba). La prima fase ha visto le docenti nel ruolo di “professioniste riflessive” (Schon 1983, citato in Landi, 2004) in quanto ponendosi come ricercatrici, hanno ampliato le loro conoscenze e competenze riflettendo sull’ agire professionale. Tutto il lavoro è stato improntato su una progettazione molto flessibile, un “work in progress” a tutti gli effetti, i cui obiettivi erano noti e gli scopi sono stati puramente didattico- educativi. La seconda fase è stata impostata sulla presentazione della storia “rimaneggiata” di Pinocchio (fondamentalmente rimasta uguale nella struttura), sulle conversazioni guidate sulla comprensione della differenza tra burattini e marionette (essenziale per analizzare il movimento meccanico della marionetta Pinocchio, da riprodurre poi nella drammatizzazione e nelle coreografie), nell’eseguire bans per allenare la capacità ritmica e di coordinazione. Una terza fase si è basato sull’ ascolto, sulla lettura delle scene (estrapolate dall’insegnante attraverso una scheda con rappresentazione grafica e testo) e sulla coloritura guidata delle schede. L’ultimo momento ha riguardato l’assegnazione dei ruoli, suddivisione degli alunni per gruppi per effettuare le prime prove di canto, di ballo e di drammatizzazione. Per effettuare le diverse attività, sono stati utilizzati i seguenti spazi: aula didattica, palestra, aula magna, laboratorio informatico e aula LIM, performance finale nel teatro dell’Oratorio dei Salesiani. Gli strumenti multimediali utilizzati sono: postazioni pc, scanner, LIM, fotocamera digitale, videocamera digitale, software di video editing (windows movie maker), software di audio editing (audacity), software didapages per il libro multimediale. Gli strumenti non multimediali utilizzati sono: libri, stereo, cd. Il progetto, scansionato in due parti: 30 ore (extracurricolari), 10 ore circa (curricolari) è stato improntato su un’ottica di inclusione di tutti gli alunni, attraverso l’assegnazione a tutti di un ruolo nella drammatizzazione (inventando nuovi personaggi nella storia di Pinocchio). Questo, però, ha costituito una difficoltà, a causa della gestione del gruppo numeroso. Infatti, inizialmente si era pensato di effettuare durante il pomeriggio (orario extracurricolare) il lavoro per gruppi di attività: canto, ballo, drammatizzazione, mentre durante l’orario curricolare il lavoro di analisi e rappresentazione grafica delle sequenze della storia. Ma poiché il gruppo drammatizzazione era più corposo, gli alunni non impegnati nelle attività diventavano fonte di disturbo per gli altri, pertanto il lavoro per gruppi è stato ripensato. Quindi si è preferito effettuare prove di canto e di danza in orario curricolare durante le ore libere delle docenti incaricate; in orario extracurricolare invece tenere tutti gli alunni in aula magna, dove mentre un gruppo effettuava prove di drammatizzazione, il resto era intento all’analisi e alla rappresentazione grafica delle sequenze delle scene alla presenza di tutte e tre le docenti. L’ottica di integrazione ha visto anche l’inserimento di un’alunna affetta da sindrome autistica. Poiché la piccola, ben inserita nel gruppo classe, non riusciva a sostenere tempi attentivi troppo lunghi, inizialmente si era pensato di farle effettuare un percorso individualizzato di tipo curricolare. La piccola, dopo aver imparato una canzone attraverso l’ausilio dell’associazione parolaimmagine (attraverso esercizi/schede appositamente elaborati dalla docente di sostegno), insieme ad altre sue coetanee l’avrebbe cantata ed eseguito un breve balletto. Il tutto sarebbe stato registrato ed in seguito video proiettato durante il musical. Invece, a dispetto di ogni previsione, l’alunna, ben sintonizzata col resto del gruppo, è riuscita a portare a termine l’esibizione sul palco con grande sicurezza e destrezza. La realizzazione del musical ha avuto una grande valenza didattica ed educativa: si è posto innanzitutto come spinta motivazionale alla socializzazione. Infatti gli allievi hanno mostrato un atteggiamento teso alla cooperazione, hanno contribuito a scambiarsi idee ed impressioni sul modo di drammatizzare, oltre ad offrire ai loro compagni forme di tutoraggio. Infatti alcuni alunni hanno aiutato altri compagni ad apprendere loro alcuni schemi motori utili per imparare alcuni balletti. Il gruppo classe si è trovato unito a progettare e a costruire in comune per il raggiungimento di un obiettivo collettivo. Per alcuni versi, è risultato loro "diverso" anche il rapporto con il proprio insegnante non più visto come il docente dietro la cattedra, ma come coadiutore che condivide le difficoltà, cerca soluzioni per superarle, e collabora in prima persona per il raggiungimento di un obiettivo comune. Inoltre ha rappresentato anche un momento fondamentale di incontro e di collaborazione delle famiglie al progetto comune, attraverso la costruzione dei fondali e dei costumi. Anche il clima fra le stesse docenti è stato positivo, in quanto hanno lavorato e collaborato alla costruzione di un progetto comune. Ha contribuito a valorizzare le personalità di ciascun alunno e le abilità interpersonali. La possibilità di lavorare all’interno di un gruppo-classe in cui ciascuno ha uguale importanza, ha permesso ad ogni alunno di esprimersi, nella forma della drammatizzazione, del canto e della danza, superando le timidezze ed acquisendo sicurezza in sé e nelle proprie capacità. In questo modo, l’aumento dell’autostima ha permesso loro di sviluppare rapporti positivi con il resto del gruppo classe e di raggiungere risultati comuni di successo. Ha concorso a sviluppare l’educazione all’autonomia e all’autodisciplina. Si è cercato di creare un clima, in cui grande importanza hanno rivestito l’accettazione, l’autenticità, l’empatia e la corretta comunicazione nel rapporto tra adulti e giovani al fine di promuovere la fiducia in se stessi, l’autocontrollo, l’autodisciplina , la creatività, sviluppando così negli studenti il senso di autonomia e di responsabilità, nonché la capacità di contribuire nel definire le regole che governano la vita della classe. Ha collaborato all’educare al problem solving. Attraverso un ascolto attivo dei bisogni di ciascun allievo, ogni allievo è stato coinvolto nella risoluzione dei conflitti sorti nelle diverse circostanze. Ha promosso forme di integrazione. Ha permesso all’alunna affetta da sindrome autistica e agli alunni in difficoltà di confrontarsi con il resto della classe in un’ottica di effettiva parità. Durante il percorso, la sottoscritta ha realizzato diverse riprese del “dietro le quinte” e alla fine del percorso ha realizzato un video del musical, curando solo il montaggio, in quanto durante le riprese del filmato la sottoscritta era impegnata a guidare gli alunni nel musical. La proiezione del video a scuola è servito come momento di autovalutazione per gli alunni, in quanto si sono mostrati entusiasti della loro esibizione e al tempo stesso però hanno evidenziato alcune imperfezioni (come ad esempio l’importanza di alzare la voce, di non rivolgere le spalle al pubblico, ecc...). La realizzazione del video ha permesso alla sottoscritta di confrontarsi con il mondo digitale e multimediale, mettendosi alla prova con i diversi programmi software per il video editing (montaggio del video). Inoltre ha contribuito a comprenderne gli effetti positivi della tecnologia sull’apprendimento degli alunni, ma solo dopo che questi hanno sperimentato il mondo reale con tutti i sensi. Pertanto, la sottoscritta è dell’idea che le tecnologie siano un mezzo che non si sostituisce all’esperienza diretta degli alunni, ma che serva per amplificare i processi di apprendimento degli stessi. Le TIC infatti si dovrebbero aggiungere ad un sistema formativo costituito in gran parte da componenti extratecnologiche, integrandolo in modo complementare e non sostitutivo. La formazione tramite gli strumenti multimediali potenzia così gli effetti delle forme didattiche tradizionali perché consente di sfruttare in modo integrato i diversi canali di comunicazione (testo, audio, video) e di agevolare l’apprendimento che nei bambini è prevalentemente di tipo senso-motorio. A supporto di tale tesi, gli alunni si sono cimentati nella realizzazione di un libro multimediale software Didapages sul lavoro effettuato su Pinocchio lavorando a piccoli gruppi. Il progetto li ha entusiasmati molto, perché ha permesso loro di: importare i disegni con lo scanner, rielaborare le immagini tramite il software LIM e PAINT, trascrivere le parti scritte con Word, registrare le voci narranti, ( i cui file audio, la sottoscritta ha convertito dal formato wma in mp3 con il software FREE WMA MP3 CONVERTER, e poi riadattato con il software AUDACITY). inserire i file multimediali (immagini, audio, video e animazioni), copiare le parti scritte da Word sul libro multimediale. In questo percorso, gli alunni, da veri nativi digitali, sono riusciti a districarsi nell’uso delle nuove tecnologie con grande facilità: la maggior parte di essi era già in grado di scrivere o di usare il pc, molti erano abili nel multitasking, erano in grado di compiere più azioni contemporaneamente, molti erano competenti nell’interattività, oltre che nell’ipertestualità. Inoltre ha permesso anche di personalizzare i percorsi di apprendimento. Infatti sono state previste ad esempio attività personalizzate per l’alunna autistica. Esse si basano su dei percorsi di associazione di immagine- parola, che l’alunna è solita effettuare in classe con l’insegnante di sostegno. Il libro multimediale prevede tre tipologie di attività di associazione di immagine-parola inerente alcuni personaggi della fiaba di Pinocchio. Nella prima le immagini sono colorate, nella seconda sono bianche e più trasparenti, nell’ultima non vi sono immagini, ma vi è l’ausilio dell’audio per identificare la parola corretta. In complesso, l’esperienza multimediale è stata molto soddisfacente sia per gli alunni e per le docenti. Infatti queste ultime, entusiaste di questa sperimentazione, si stanno cimentando nella realizzazione di un sito web www.discenti.it (ancora in fase di allestimento) per pubblicare tutti i lavori realizzati dagli alunni. Nel frattempo la sottoscritta si è cimentata con il sito di condivisione vimeo condividendo il video del musical al link https://vimeo.com/user15375776/videos., Per quanto riguarda invece, il file del backstage del musical e il libro multimediale vengono allegati nella cartella compressa.