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AREO ARGOMENTI E OPINIONI DI UNINDUSTRIA TREVISO anno dodicesimo numero 36 Speciale Informazioni per l’Industria n. 4 del 25 giugno 2010 Pubblicazione settimanale Sped. Abb. Post. d.l. 353/2003 (CONV. IN l: 27702/2004 n° 46) art 1, comma 1 DCB TV RegistrazioneTribunale di Treviso n. 738 del 24-01-1989 Iscrizione ROC 9975 Direttore Responsabile Leonardo Canal AREO AREO - ARGOMENTI E OPINIONI DI UNINDUSTRIA TREVISO - N. 36 GIUGNO 2010 Articolo di Copertina 90 Coordinamento redazionale Rosanna Campora Per la Pubblicità Iniziative Unindustria srl Tel. 0422 294229 Stampa • Graficart STAMPATO E DIFFUSO IN 16.000 COPIE Gli articoli possono non rispecchiare le posizioni di Unindustria Treviso che peraltro li ritiene un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione Il Punto 3 Imprese trevigiane 4 Unindustria Treviso news 82 Presidente: Alessandro Vardanega Direttore Generale: Giuseppe Milan Innovazione 110 Scuola 114 Sede Operativa Piazza S. Andrea, 10 - 31100 Treviso Tel. 0422 2941 • Fax 0422 412601 Gruppo metalmeccanico 124 Territorio news 130 Cultura 132 Aziende e Cultura 136 Sede Rappresentanza Palazzo Giacomelli, 13 Piazza Garibaldi 31100 Treviso www.unindustria.treviso.it Hanno collaborato a questo numero: Leonardo Canal, Corrado Clini, Silvia Dal Cin, Ilda Mannino, Elisa Menuzzo, Stefano Micelli, Anna Orlando, Riccardo Ricci, Roberto Ronzani, Roberto Santolomazza, Paolo Tamborrini, Roberta Virago. AREO 1 il punto LAVORARE PER IL FUTURO di Alessandro Vardanega Presidente di Unindustria Treviso Stiamo vivendo una fase di discontinuità e trasformazione che interessa le imprese, ma in realtà tutto il nostro sistema sociale che più che altrove sulle imprese si è plasmato. Va riconosciuto che il nostro capitalismo personale, con le sue contraddizioni, ha dato vita ad un modello sociale originale, con una base condivisa di valori e con il lavoro come creatore di benessere e di inclusività (come è accaduto anche a molti immigrati). Per questo parlo spesso dell’impresa come ‘infrastruttura sociale’. La discontinuità in corso richiede indubbiamente un progetto a lungo termine per riuscire a governare gli effetti della crisi e pensare a ‘quale sviluppo dopo lo sviluppo’, consapevoli che quel che saremo dopo la crisi parte comunque da quello che siamo stati e siamo diventati nel tempo. Alcuni temi appaiono già attuali, se non urgenti: la necessità di una dimensione metropolitana, la vocazione logistica, la razionalizzazione dell’offerta formativa, il marketing territoriale… E’ il passaggio da un modello policentrico, che ha caratterizzato lo sviluppo del dopoguerra e si è rivelato produttivo, ad un’idea di Veneto e Nord Est come insieme integrato e competitivo. Se chiediamo al piccolo imprenditore di ripensare il suo orizzonte, tanto più lo dobbiamo chiedere a tutto il sistema istituzionale e della rappresentanza di interessi, noi per primi naturalmente. Se guardiamo in particolare all’impresa, il credito rimane un fattore decisivo per la gestione della trasformazione, nelle imprese e quindi nel sistema sociale. Non è, però, solo necessità di risorse e strumenti finanziari se non accompagnati anche da una crescita della cultura finanziaria e della trasparenza nelle imprese, nelle banche e nelle relazioni tra banche e imprese del territorio. E’ anche questo uno snodo strategico nel quale bisogna investire. Ed è proprio in questa direzione e per questi obiettivi che Unindustria Treviso ha avviato nei mesi scorsi un servizio dedicato, appunto, ad impostare il confronto tra banca e imprese su una base di riferimento condivisa in cui valutare il merito e gli strumenti del credito. L’attuale situazione di difficoltà impone di muoversi subito in questa direzione, in ambito associativo e bancario, accompagnando e indirizzando i processi nelle imprese, mantenendo una duplice attenzione al dato finanziario ma presidiando con altrettanta forza quello imprenditoriale e, come detto, anche sociale. Questa collaborazione banche – associazioni – imprese dovrebbe diventare riferimento per tutte le componenti sociali ed istituzionali del territorio per un impegno comune di nuova competitività e per dare nuova attualità ai valori e alle competenze che hanno consentito lo straordinario sviluppo della nostra regione e che, ne sono certo, si confermano vitali anche per delineare il Nord Est del prossimo futuro. il punto AREO 3 nale, al quale rivolgiamo la nostra professionalità tenendo conto della tutela dell’ambiente, favorendo il riciclaggio dei materiali e l’utilizzo di impianti non inquinanti. Sei sono invece le mosse della Crich poste in atto per cambiare: Innovazione e competitività; sapere per poter migliorare e conquistare le vendite; organizzazione e processi (efficienza dell’impresa); comunicare e collaborare; formazione (uomini nuovi per le nuove sfide);conformità: meno rischi, più controlli automatizzati e rispetto delle normative. Un cammino questo che guarda avanti con l’impegno della Famiglia Rossetto e di tutti i suoi collaboratori”. www.crich.it SGL SGL S.p.A. di Conegliano è una società specializzata nell’assistenza al- le imprese nella gestione e nel recupero del credito. Il mercato del recupero crediti vale circa 12 miliardi di euro e impiega circa 1.700 aziende. SGL si è affermata sul mercato diventando competitiva nella gestione del recupero crediti legale e stragiudiziale per società finanziarie e industriali. Il suo punto di forza è la creazione di una struttura finalizzata ad ottimizzare i tempi e le procedure nel recupero crediti dei clienti salvaguardando in ogni caso il rapporto con i propri debitori. 14 “SGL – dichiara Graziano Cozzuol – ha raggiunto un volume di crediti recuperati superati superiore alla media, rispondendo in modo incisivo alle esigenze degli operatori economici e agendo con responsabilità, affidabilità e trasparenza”. La società ha approntato strumenti di facile operatività per affiancare gli imprenditori clienti in una attività che deve conciliare la salvaguardia dei rapporti con il mercato e l’ottimizzazione della liquidità, riuscendo ad offrire alte prestazioni a costi competitivi con qualità e professionalità. www.sglspa.it aziende devono investire in comunicazione, ma solo con un obiettivo molto chiaro e definito: vendere di più e meglio. Comunicare per noi non significa soddisfare l'ego creativo dell'agenzia o i desideri dell'imprenditore, ma costruire percorsi utili per approdare a risultati tangi- LITHOS Lithos, agenzia di Comunicazione vanta 15 anni di significative case histories di successo. “La nostra capacità di calarci nei problemi di comunicazione e strategici, di sintonizzarci con i nostri interlocutori aziendali, attraverso un dialogo fitto e continuo, si tratti della proprietà o del management – spiega Albino Rui che di Lithos è il titolare – rappresenta il patrimonio sul quale abbiamo fondato la nostra azienda ed i nostri successi. Ma quello che ci caratterizza nei rapporti con i clienti vecchi e nuovi e rispecchia il nostro “stile” di impresa è la capacità di “metterci il cuore”, ovvero impegnarci a fianco dei clienti per trovare le soluzioni vincenti, sempre, con grande determinazione e partecipazione. Le mutate condizioni del mercato, impongono alle imprese un sempre più corretto ed efficace ricorso ed uso strategico alla Comunicazione e al Marketing. Soprattutto in questo complicato contesto, nel quale è necessario mirare efficacemente strumenti e strategie, le bili e duraturi. Una strada sicuramente meno semplice rispetto alla passiva accettazione delle direttive che vengono dai clienti o alla "vestizione grafica" di concetti inefficaci in termini di marketing, ma certamente più virtuosa.” “Non a caso - prosegue Rui - poiché crediamo nel marketing, abbiamo fondato anche una scuola di alta formazione, animata da esperti formatori e uomini d’impresa, rivolta agli imprenditori e al loro management. Le iniziative saranno disponibili da autunno nel nostro portale www.comunicarepervendere.com”. Lithos, (che da poco si è trasferita nella nuova sede di Oderzo), è strutturata in tre aree di competen- imprese trevigiane AREO za che si occupano rispettivamente di strategie per vendere, comunicazione per motivare e strumenti per convincere, fondamentali per dare concretezza alla mission aziendale. L’attenzione al servizio prevede anche l’utilizzo di sistemi tecnologicamente avanzati e orientati alla massima efficienza ed efficacia. Uni Com, ad esempio, il primo sistema in Italia che Lithos ha messo a punto e che permette di governare autonomamente tutti i dati dei prodotti, allo scopo di produrre e aggiornare automaticamente tutti gli strumenti di comunicazione, siano essi cartacei o Web, abbattendo i costi di realizzazione ma soprattutto recuperando l’efficienza necessaria per servire il mercato col giusto “anticipo”. “Aiutare i nostri clienti a conquistare nuova confidenza sul mercato – conclude Rui – ci impone ad esempio di promuovere un modo nuovo di usare il web, un’occasione di grande riscatto per le nostre piccole e medie imprese.” www.lithos.it GAVA IMBALLAGGI Gava Imballaggi – Gava Cav. Giuseppe S.a.S. di Godega di Sant’urbano, azienda specializzata nella produzione di pallet ecosostenibili, prenderà parte al progetto di formazione “Green Public Procurement” (GPP), come main sponsor delle regioni del Triveneto. “Questo progetto, alla sua seconda edizione, - spiega Andrea Gava - è rivolto alla sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni nei processi di acquisto, integrando ad essi gli aspetti della sostenibilità dell’ambiente; il fine primo è quello di favorire un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale (acquisti verdi). Come ben noto, per le Pubbliche Amministrazioni, nei bandi d’acquisto, è obbligatorio acquisire almeno il 30% di acquisti con determinati requisiti per la sostenibilità ambientale, col GPP noi diamo l’opportunità alle stesse di essere formate adeguatamente per attuarli nel modo migliore e più vantaggioso. Crediamo che questo tipo di sensibilizzazione presso le Pubbliche Amministrazioni, possa di conseguenza creare rilevanti vantaggi alle aziende del nostro territorio che già sono pronte ad offrire una gamma di prodotti realizzati con i criteri dell’eco-compatibilità. Le aziende a noi associate e che collaborano a questo progetto hanno già riportato diversi benefici, e crediamo e ci auguriamo che anche altre possano trarne i maggiori vantaggi possibili”. “La Fabbrica Intelligente” nella categoria “Innovazione amica del Clima”, con il progetto EcoPallet®. Il concorso è stato promosso da Camera di Commercio e Confindustria Padova per promuovere le proposte progettuali per l’uso efficiente dell’energia e la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili nelle attività industriali. Altro riconoscimento è stato il Premio del Festival Città Impresa 2010 quale esempio di adozione in azienda dell’eco-design e della sostenibilità. EcoPallet® è un fattore fondamentale della filiera Bosco-Legno-Consumatore nell’ambito di progetti di Responsabilità sociale d’impresa (CSR-RSI). Innumerevoli i vantaggi nel suo utilizzo: si tratta di legno certificato PEFC a garanzia della legalità e sostenibilità della produzione del legname, tracciabile lungo tutta la filiera; nel processo produt- Al centro Andrea Gava, a destra Alessandro Gava Delegazione cinese alla Gava Imballaggi Il 23 aprile in collaborazione con la Provincia di Pordenone si è tenuto un convegno dal titolo “Gli acquisti verdi pubblici: fonti normative, esperienze ed opportunità. Esempi concreti dei vantaggi offerti dal GPP” del quale la Gava è stata promotrice e tra i relatori. Gava Imballaggi si è aggiudicata il primo premio al Concorso di idee tivo viene utilizzata solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili; viene prodotto in uno stabilimento certificato Impatto Zero®, dove le emissioni CO2 sono contenute, e quelle residue vengono compensato attraversa la riforestazione di aree protette; vengono applicati i principi dell’eco-design con conseguente riduzione dei pesi e dei vo- imprese trevigiane AREO 15 lumi; l’etichetta ambientale di tipo II (riconosciuta da Assoscai) è verificabile da parte terza, redatta in ossequio alle normative Iso 14020 e 14021; vi è la riduzione del contributo Conai; vi è un aumento del punteggio per i bandi pubblici. Gava Imballaggi è presente nel mercato italiano dell’imballaggio in legno (pallets) dal 1960. Nel corso degli anni ha avuto una costante crescita, fino ad arrivare alla struttura attuale, che vede l’attività svolta su un’area di 10.000 mq. di cui 3.500 coperti. All’interno vi operano 15 dipendenti, suddivisi nei reparti, segheria e montaggio. Tutto ciò permette di lavorare circa 75 metri cubi di legname ogni giorno per un potenziale produttivo di 5.000 pallets giornalieri. Questo la pone fra le prime aziende italiane del settore. L’azienda si è dotata di una Carta dei Valori e recentemente ha avviato un progetto di CSR (Corporate Social Responsibility) che ha portato significativi cambiamenti nel modo di produrre e nei prodotti stessi. All’interno di questo progetto, in totale coerenza con la logica della sostenibilità, oggi l’azienda può vantare i seguenti risultati: Certificazione della Catena di Custodia PEFC® (www.pefc.it), Impatto Zero® (www.lifegate.it), energia elettrica da fonti rinnovabili ZeroE (www.edisonenergia.it), etichetta ambientale e di prodotto AssoSCAI (www.assoscai.it) di cui l’azienda è socia. Anche per questo la Gava Imballaggi è socio fondatore dell’associazione Imprese Amiche dell’Ambiente (www.ecoimprese.it) che riunisce aziende sensibili alla sostenibilità ambientale e che sono orientate alla 16 definizione e al rispetto delle best practices relative. Infine, l’azienda da sempre ha a cuore il tema della solidarietà devolvendo ogni anno l’importo stanziato per regalistica ed omaggi ad enti e progetti di volontariato. Il 27 aprile ha ospitato per una visita aziendale una delegazione cinese, ospite di un percorso di alta formazione della Venice International University per funzionari ministeriali cinesi nell’ambito del Sino-Italian Cooperation Program finanziato dal Ministero dell’Ambiente e dedicato all’esperienza italiana nello sviluppo sostenibile e nella gestione ambientale. In particolare il corso è centrato sulla Low Carbon Economy ed è rivolto ad una delegazione di circa venti persone provenienti dalla municipalità di Shanghai. www.ecopallet.it da noi tutti i manager diventano azionisti. Vogliamo essere un motore di sviluppo, mettendo insieme sinergie forti fra diverse realtà del mondo della comunicazione, in un’ottica non solo finanziaria ma industriale”. www.altanaspa.it ALCHIMIA Marina Salamon ha acquisito, tramite la sua holding finanziaria Alchimia, il 70% di Connexia, l’agenzia fondata da Paolo d’Ammassa, specializzata nella comunicazione multicanale, dalle relazioni pubbliche tradizionali a quelle su Internet e i social media. L’operazione fa parte di un progetto più ampio che l’imprenditrice veneta sta portando avanti da tempo in sordina e che si concretizzerà nei prossimi mesi. “Credo che ci sia lo spazio per riprogettare la comunicazione a partire da un gruppo italiano”, afferma Salamon. “Il mondo della comunicazione non può essere fatto solo di multinazionali che guardano unicamente ai risultati trimestrali, ma non credo neppure alle aziende familiari, come dimostra il fatto che AXO SPORT Axo Sport S.p.A. di Istrana ha rinnovato la collaborazione con Infront Motor Sports, società che organizza e gestisce il Campionato del Mondo Superbike. Dopo più di un decennio di collaborazione Axo continuerà ad essere partner ufficiale del Mondiale delle derivate di serie e fornirà per altri tre anni abbigliamento ed accessori tecnici allo staff Infront. Valentina Zago, Vicepresidente di Axo Sport e Paolo Flammini, Amministratore Delegato di Infront Motor Sports non hanno mancato di manifestare piena soddisfazione per il rinnovato accordo. Valentina Zago: “Sono fiera di aver rinnovato l’accordo con Infront, da oltre 10 anni collaboriamo ricevendo tantissime soddisfazioni ed apprezzamenti.Oggi, nonostante il momento di difficoltà generale, la nostra azienda ha deciso di dare continuità agli investimenti fatti negli anni, sempre con l’intento di rafforzare il legame tra Axo e il mondo delle gare motociclistiche. Il Campionato mondiale Superbike, vicino ai veri appassionati, ci permette di avere un contatto diretto con il pubblico al quale ci rivolgiamo, un bacino d’utenza elevato e ricco di potenzialità per noi. Siamo certi che continuare ad investire in questo senso è uno sforzo ripagato dai nostri consumatori, che si riconoscono e scelgono lo spirito racing di Axo." imprese trevigiane AREO Paolo Flammini: “La collaborazione fra il Campionato del Mondo Superbike e Axo è senza dubbio uno degli esempi più importanti di come un rapporto di successo possa consolidarsi nel tempo. Dopo 11 anni di ininterrotta collaborazione, le nostre Aziende ancora una volta si sono scelte per proseguire nel cammino comune. Sono estremamente felice di continuare ad annoverare Axo nel gruppo dei grandi partner del Mondiale Superbike.” www.axosport.com LBA Arriva da Oderzo ed è il primo abrasivo per finiture su cicli di verniciatura interamente all’acqua per il settore del mobile. A realizzarlo è la LBA S.r.l. in collaborazione con il Centro Ricerche Starcke, che, coniugando innovazione di prodotto e sostenibilità ambientale, chiude il 2009 senza il ricorso ad ammortizzatori sociali e guarda al 2010 con importanti commesse già in portafoglio. “691C5 (questo il nome del prodot- problematiche tecnico-applicative relative alla levigatura di un prodotto verniciato all’acqua”. Dall’esperienza di LBA, da quasi trent’anni leader nello sviluppo di manufatti abrasivi a prestazioni elevate nell’ambito dei principali settori industriali, nasce quindi un nuovo standard qualitativo nel mondo della finitura superficiale in grane finissime per il settore del mobile. L’impiego di un additivo Topsize® conferisce al nastro abrasivo proprietà di raffreddamento e autolubrificazione senza precedenti, consentendo la risoluzione di ogni genere di problematica legata alla ‘ter- moplasticità’, caratteristica tipica delle vernici ad acqua. “Questo nuovo prodotto – continua Mirko Longo – si inserisce come risposta al diffuso impegno da parte delle imprese industriali nella ricerca della sostenibilità. Senza per questo perdere in qualità ed efficienza del ciclo produttivo. Utilizzato su finiture a lucido spazzolato, 691C5 garantisce infatti all’utilizzatore un duplice ordine di benefici rispetto ad un abrasivo tradizionale: da un lato una mag- VEREDUS Lo stivale da equitazione Guarnieri, concepito e prodotto da Veredus S.r.l. di Onè di Fonte, è diventato argomento di analisi della Friedrich Schiller Universität di Jena (Germania). Lo studio è stato proposto da Veredus a ottobre 2009: gli studenti hanno prima analizzato il prodotto e quindi ipotizzato delle strategie per la sua comunicazione e promozione in Germania. Ne emerge che l’Italia è percepita più come Paese produttore di moda che quale inventore di prodotti tecnici e performanti. Ecco perché la campagna marketing sull’area tedesca punterà sugli aspetti legati alle caratteristiche tecniche dello stivale. Il prodotto è stato lanciato sul mercato mondiale alla fiera internazionale dell’equitazione Spoga, a Colonia: è l’unico stivale al mondo che può essere regolato al polpaccio grazie ad un’ingegnosa applicazione della tecnologia Boa System, già utilizzata in altre attrezzature sportive ma mai nel mondo equestre. “E’ grazie alla stretta collaborazione con le aziende del distretto sportivo imprese trevigiane AREO Il nastro abrasivo 691C5 to) è un importante esempio di innovazione realizzata – afferma Mirko Longo, Responsabile Sviluppo Commerciale di LBA – resa possibile grazie alla sfida lanciataci da un importante produttore di mobili per interni che, molto sensibile ai temi di natura ambientale e dotatosi di un ciclo di verniciatura completamente all’acqua, doveva necessariamente far seguire un ciclo di levigatura che tenesse conto di tutte le giore brillantezza della superficie levigata, dall’altro una drastica riduzione del numero di passaggi in spazzolatura, fase che tipicamente rappresenta un collo di bottiglia all’interno del processo di finitura. Il tutto senza dimenticare i vantaggi di un supporto al lattice di ultima generazione: lavorazioni efficaci anche in condizioni ambientali di elevata umidità o in presenza di pressioni elevate e conseguenti minori fermi macchina derivanti dall’operazione di cambio del nastro”. www.lba.it 17